Da Cgil Scuola e Snur Cgil a Flc Cgil. Premessa Da un congresso all’altro, 2002-2006. Quattro anni di lavoro sindacale “Una scuola pubblica di qualità. Per tutti e per ognuno”. Con questo motto la CGIL Scuola apriva, alla fine di gennaio 2002, il IX Congresso nazionale della categoria a Salsomaggiore. Negli stessi giorni a Roma si svolgeva il secondo Congresso nazionale dello SNUR CGIL, con la significativa parola d’ordine “Il lavoro del sapere”. Lo SNUR, a sua volta, era frutto di una recente unificazione, avvenuta nel 1996 tra lo SNU (il sindacato nazionale università) e il SNR (il sindacato nazionale ricerca), e nel suo secondo congresso consolidava la nuova struttura organizzativa arricchendola con il settore dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM). I due sindacati tennero i loro rispettivi congressi di categoria nove mesi dopo le elezioni che riportarono al governo Silvio Berlusconi e segnarono il debutto di Letizia Moratti al Ministero dell’istruzione (non più pubblica, per via della Riforma dei Ministeri realizzata nel 2001), dell’università e della ricerca. Si sono anche tenuti gli Stati Generali della scuola voluti dal ministro sulla proposta Bertagna che avrebbe portato, tra varie vicende, alla legge 53 e a tutti i provvedimenti Moratti su scuola, università, ricerca e all’abrogazione della riforma Berlinguer e della legge che elevava l’obbligo scolastico. Da un punto di vista organizzativo, entrambi i sindacati facevano i conti con un’importante esperienza confederale: la Federazione Formazione e Ricerca, nata nel 1996 come struttura di secondo livello, di cui essi facevano parte insieme al sindacato della Funzione pubblica. In quella sede si sperimentò in nuce l’importanza di una politica e di una strategia complessiva nei confronti del settore della conoscenza. Si può dire che l’idea da cui è poi scaturita la FLC nasce al congresso confederale 2002, quando si fece una prima verifica dell’attività della Federazione. E’ molto importante il contesto in cui i congressi delle due categorie si sono svolti, perché è anche in seguito ai nuovi scenari della vita nazionale e internazionale che è avvenuta l’unificazione dei due sindacati e si è portato a compimento il disegno strategico della CGIL sulla “conoscenza”. In Italia il Governo Berlusconi aveva debuttato con le sue politiche personal-liberistiche, ma anche personal-monopolistiche, soprattutto molto connotate ideologicamente e molto finalizzate all’occupazione del potere, come negli anni successivi abbiamo amaramente verificato. Eppure per la CGIL non erano mancati segnali molto positivi come i risultati delle elezioni RSU in tutti i settori pubblici, con le eccellenti performance nella scuola e le ottime nell’università e nella ricerca. Sul piano internazionale abbiamo vissuto il tragico spartiacque dell’11 settembre che ha segnato un’escalation dell’aggressività nelle politiche mondiali e nei rapporti tra Paesi. Da allora siamo in guerra permanente. L’attacco all’Afghanistan e, soprattutto, all’Iraq sono state la dimostrazione del trionfo del pensiero unico. In Iraq, una guerra scatenata sulla base di false premesse e su argomentazioni pretestuose che non hanno scalfito il potere di chi ha prodotto e si è servito dei falsi, né hanno reso il mondo più sicuro e neppure indebolito il terrorismo. Il pensiero corre agli attentati di Madrid e di Londra, ma anche alle 1 stragi in Iraq, alla insoluta questione palestinese, alla radicalizzazione della situazione in Iran. Mentre rimangono tragicamente aperti i problemi della fame e della povertà e si allarga la forbice tra ricchi (sempre di meno e sempre più ricchi) e poveri (sempre di più e sempre più poveri) nel mondo. Eppure il mondo è stato scosso da un grande movimento per la pace e da un grande movimento “no global”, che hanno dimostrato la presenza di ampie fasce di dissenso e la voglia di pluralità. A questi movimenti, come vedremo, non è stata estranea la CGIL in tutte le sue articolazioni. Gli anni tra il 2002 e il 2006 sono stati intensi da tanti punti di vista: sindacale e politico. Perché spesso, nella particolare realtà dell’Italia, il sindacato si è trovato (forse suo malgrado o forse no) a sostituirsi alle carenze della politica, di volta in volta opponendosi e proponendo alternative. In questo libretto intendiamo ripercorrere, sia pure sommariamente, il lavoro e le elaborazioni dei nostri sindacati tra i due congressi, alla luce del contesto generale, fino alla decisione di costituire la FLC CGIL. 2002 Sono bastati pochi mesi perché fossero chiare le intenzioni del Governo Berlusconi, non solo su scuola, università, ricerca, ma su tutto il mondo del lavoro, sui diritti (l’attacco all’articolo 18), sul fisco, sulla giustizia, sull’ordinamento della Repubblica. D’altronde il programma di governo del centro-destra, ancorché infiorettato di parole d’ordine sdolcinate, stile pubblicità ingannevole, non lasciava ben sperare su nulla. Sulla scuola, i primi provvedimenti del Ministro Moratti furono sospendere l’attuazione della legge 30/2000 sul riordino dei cicli e bloccare la sperimentazione nella scuola dell’infanzia, colpendo subito un modello fortunato che ci era invidiato da tutto il mondo: successivamente venne presentata la proposta Bertagna, basata su un’idea di scuola arretrata e selettiva che ha poi portato nell’anno successivo all’approvazione della legge 53. Arrivarono anche i primi tagli agli organici della scuola che avevano provocato un’ondata di scioperi dei sindacati scuola articolati su base regionale. La legge finanziaria, poi, sanciva il taglio delle risorse per i settori pubblici, comprese quelle necessarie al rinnovo dei contratti, tutti scaduti nel 2001, il blocco delle assunzioni, la privatizzazione di alcune attività delle amministrazioni pubbliche. In questo clima arrivavano i commissariamenti di enti di ricerca come l’ENEA, l’ISFOL e le minacce al CNR e all’ISTAT. Da allora le università subiranno il costante assottigliamento del Fondo di finanziamento ordinario. Questa è la situazione. L’anno inizia quindi con la proclamazione dello sciopero generale del pubblico impiego per il rinnovo dei contratti, poi revocato in seguito all’accordo del 5 febbraio con l’allora vice presidente del consiglio, Gianfranco Fini, con il quale il governo si impegnava per il rinnovo dei contratti pubblici, riconoscendo anche le risorse necessarie per il recupero dell’inflazione. Le trattative, in realtà, si apriranno solo ad ottobre. Unica nota positiva: la firma del 1° Contratto nazionale dell’area V della dirigenza scolastica. La firma arrivava dopo un faticoso negoziato e a vigenza scaduta il 31.12.01. Ma poco dopo sulla dirigenza pubblica arriva la mannaia dello spoils system introdotto con la legge Frattini: cadono i primi direttori generali dell’istruzione nominati dal precedente Governo. 2 L’anno è contrassegnato da una mobilitazione senza precedenti. La CGIL SCUOLA è alla testa del movimento in difesa della scuola pubblica. Il 29 gennaio in occasione dell’apertura dell’anno accademico SNUR CGIL, CISL Università e UIL PA-UR organizzano una manifestazione a Torino contro i tagli all’università e alla ricerca, contro l’attacco alla scuola pubblica e il rinvio del rinnovo dei contratti pubblici. In febbraio la Corte dei Conti negherà la certificazione alla copertura finanziaria del contratto ricerca. Il contratto verrà poi firmato il 21 febbraio, nello stesso giorno viene firmato definitivamente anche il contratto dell’ENEA. La trattativa per il contratto dell’università procede stancamente e a singhiozzo. Cominciano le proteste contro il disegno di legge Moratti sulla scuola e sull’uso della delega che di fatto mette il bavaglio al Parlamento e inaugura la stagione delle riforme di parte. La protesta coinvolge soprattutto le scuole dell’infanzia ed elementare sugli anticipi: CGIL, CISL e UIL Scuola convocano una manifestazione unitaria il 10 marzo a Roma. Il ministro è sordo alle istanze della base e prosegue con il suo disegno: nel mese di marzo presenta il Ddl sull’immissione in ruolo degli insegnanti di religione e in alcune regioni si introduce il buono scuola da elargire alle famiglie che mandano i figli alle scuole private. A completare il regalo alle scuole private arriva la riforma degli esami di stato che abolisce la commissione esterna e dà di fatto il via libera ai diplomifici. Per questo in tutto il paese si diffondono iniziative a difesa della scuola pubblica. Sulla scuola si diffonde un clima pesante. Il deputato di Forza Italia Fabio Garagnani istituisce un numero di telefono da chiamare per “denunciare” gli insegnanti che fanno politica. Da queste segnalazioni partono ispezioni ministeriali sulle scuole incriminate. L’anno è contrassegnato da un durissimo braccio di ferro tra la CGIL e il Governo sull’articolo 18 dello “Statuto dei lavoratori”, una battaglia che per il sindacato significa la difesa dei diritti del lavoro. La mobilitazione culmina nella convocazione della manifestazione nazionale del 23 marzo organizzata dalla sola CGIL (CISL e UIL trattavano separatamente per il “Patto per l’Italia” che poi si dimostrò essere solo un pezzo di carta). Qualche giorno prima, il 19 marzo, le Brigate Rosse assassinavano Marco Biagi, consulente del Ministro Maroni per la riforma del mercato del lavoro, gettando il paese in un clima di dolore e di tensione. Partì una campagna orchestrata dalla maggioranza contro il segretario della CGIL Sergio Cofferati, indicato addirittura come il mandante morale di quell’assassinio. Poi si scoprì che, nonostante il professor Biagi avesse ricevuto delle minacce, gli era stata tolta la scorta. Questa circostanza portò qualche mese dopo alle dimissioni del ministro dell’interno Mario Scajola. La manifestazione del 23 marzo con più di 3 milioni di persone, che invasero completamente il centro di Roma, è stata sicuramente l’avvenimento dell’anno, ed è rimasta tra le più importanti iniziative della storia sindacale. Una pacifica e civile protesta contro quattro deleghe su: mercato del lavoro, previdenza, fisco e scuola. Contro le 4 deleghe il 16 aprile si svolse lo sciopero generale. Da aprile inizia il movimento dei “girotondi”. Il 13 aprile si svolge quello sulla scuola intorno al ministero dell’istruzione. In maggio parte l’iniziativa “Ritorno a Barbiana” per ricordare l’opera e la pedagogia di don Milani e la sua attualità.Sul pensiero di don Milani la rivista “Valore Scuola” pubblica in maggio un numero monografico con interventi, tra gli altri, di Tullio De Mauro, Giorgio Bini, Mario Lodi, Giorgio Pecorini. La marcia su Barbiana verrà ripetuta ogni anno. Lo SNUR CGIL prende posizione contro le nuove “Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo”. Si terrà a giugno una manifestazione con Sergio Cofferati. L’anno prosegue con l’attivismo irrefrenabile del Ministro Moratti che riforma a modo suo il ministero, rimettendo in discussione i contenuti della riforma approvata dal precedente governo e che avrebbe dovuto essere attuata nel corso della nuova legislatura: sono di 3 fatto riconfermati i provveditorati, anche se si usa il nuovo termine CSA; vengono aboliti gli uffici territoriali a sostegno delle scuole autonome (CIS, Centri servizi per le istituzioni scolastiche). Il Ministro tenta di anticipare nei fatti la sua riforma ancor prima che diventi legge, utilizzando in modo improprio lo strumento della sperimentazione; partono così anche intese con alcune regioni sull’alternanza scuola-lavoro. In autunno viene fuori un carteggio riservato tra Moratti e Tremonti, dove la prima rassicura il collega sui tagli alla scuola pubblica richiesti dal Tesoro. Tutte le richieste di chiarimento da parte della CGIL cadono nel vuoto. Prosegue la mobilitazione e la CGIL Scuola raccoglie 200mila firme contro l’uso della delega. Per protestare contro la delega si tiene il 6 novembre un sit-in davanti al Senato durante la discussione in aula della legge. In ottobre viene emanato l’atto di indirizzo per il rinnovo del secondo biennio contrattuale dell’università. L’accordo si raggiungerà solo a dicembre, dopo lo sciopero generale del 18 ottobre, proclamato dalla sola CGIL per il rinnovo dei contratti di lavoro, per la difesa della scuola pubblica, per i diritti sociali, per la difesa della salute, contro la politica economica del governo. Sulla partecipazione allo sciopero della scuola si scatenano polemiche e tentativi di boicottaggio. Ma l’adesione della scuola è un successo, tra il 45 e il 55% delle astensioni. Nell’università, nella ricerca e nell’AFAM la media della partecipazione è del 70%. Il crollo della scuola di S. Giuliano in Molise riapre, tragicamente, la polemica sulla sicurezza degli edifici scolastici. L’anno è stato costellato da diversi problemi che hanno visto la CGIL Scuola al centro dell’iniziativa e della mobilitazione. Contro la “riforma” Moratti, si è già detto. Ma resta aperta più che mai la questione del precariato, aggravata dalla revisione delle graduatorie e dei punteggi. Si diffondono le iniziative legali patrocinate dalla CGIL Scuola. Aperta anche la questione degli Ata e degli appalti dei servizi di pulizia nelle scuole. Si comincia a parlare di concorso per la dirigenza scolastica e di stato giuridico dei docenti universitari. Lo SNUR denuncia la grave situazione dell’AFAM. La proposta di legge finanziaria aggrava la situazione delle università e della ricerca con il taglio dei fondi, il blocco degli organici, le privatizzazione. Il 10 dicembre si svolge un presidio davanti al Senato. Contro i tagli all’università e gli attacchi all’autonomia i rettori degli atenei minacciano le dimissioni. Un norma inserita nella legge finanziaria stabilisce che i docenti e gli Ata della scuola inidonei alla professione per motivi di salute siano restituiti ai ruoli di provenienza. Per i docenti il rientro deve avvenire dopo 5 anni pena la perdita del posto di lavoro. L’anno si chiude con il Social forum sull’educazione e la manifestazione per la pace a Firenze. La CGIL Scuola e lo SNUR CGIL sono presenti ad entrambe, in particolare gestiranno alcuni workshop. Numerosissimi sono stati nel corso dell’anno i momenti di approfondimento e di riflessione organizzati da CGIL Scuola e SNUR CGIL sui temi caldi del momento. Ne citiamo solo alcuni. 11 aprile a Firenze: Le 99 parole. Lingua ed emancipazione sociale nell’esperienza di Barbiana. 16 aprile a Roma: Alternanza scuola-lavoro. 8-9 maggio a Milano: Quale futuro per la scuola secondaria superiore. 27 maggio a Potenza: La scuola che vogliamo (insieme a CISL e UIL e ad associazioni di genitori e docenti). 13 giugno a Roma: La salvaguardia e il rilancio delle istituzioni pubbliche di alta formazione e ricerca. 4 22 giugno a Bologna: Infanzia e diritti (con la Federazione formazione e ricerca e la Funzione pubblica). 28 giugno a Roma: Spazio-ricerca-industria nelle politiche del Governo e nelle linee del nuovo piano spaziale nazionale. 19 settembre a Roma: L’abolizione dell’art. 18 serve a creare occupazione? Alcune valutazioni empiriche sulla flessibilità del lavoro e la struttura del sistema nazionale (organizzato dal Comitato degli iscritti del CNR). 5 novembre a Roma: Assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di CRA, INEA, INRAN, ENSE e del Centro Studi di Portici. 2-3 dicembre a Bari: Le prospettive dell’istruzione professionale in Italia. 3 dicembre a Roma: Andare a scuola è un diritto. In occasione della giornata europea del disabile. Manifestazione con una rappresentazione teatrale dei bimbi di una scuola di Salerno, “Il bambino diventa rospo”; convegno alla sala Troisi con il saluto del Presidente Ciampi; presidio davanti al MIUR. 4 dicembre a Roma: Cosa produce la scienza? (organizzato dal Comitato degli iscritti del CNR). 13 dicembre a Villa S.Giovanni(RC): Autonomia scolastica e professione docente. 17 dicembre a Firenze: Università ed enti di ricerca: il precariato nel lavoro intellettuale, esternalizzazioni e altre forme di lavoro flessibile nei servizi. 2003 Questo è l’anno della guerra in Iraq, dell’approvazione della legge 53, dello sviluppo di un grande movimento pacifista e di un grande movimento per la scuola pubblica e per il diritto all’istruzione, della seconda grande affermazione della CGIL Scuola alle elezioni per le RSU. E’ anche l’anno del fallito referendum sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Anche quest’anno è contrassegnato da tagli pesanti alla scuola, all’università e alla ricerca, successivamente riconfermati nel Dpef e nella finanziaria. Si comincia a parlare di devolution. Prime sentenze favorevoli agli Ata transitati dagli enti locali in seguito ai ricorsi della CGIL Scuola sul riconoscimento dell’anzianità. Ma cominciamo dall’inizio, l’anno si preannuncia “caldo”. A gennaio rientrano le dimissioni dei rettori, ma restano le proteste sui tagli all’università. Il 29-30 gennaio si svolge a Roma la manifestazione dei delegati della scuola. Partono le agitazioni dei dirigenti scolastici per il contratto, l’equiparazione alla dirigenza statale, il concorso. Il 31 gennaio l’AFAM è in piazza contro la proposta di regolamento in applicazione della Legge 508/99. Il regolamento sarà approvato a febbraio in un testo leggermente migliorato. A fine gennaio iniziano i lavori del Social Forum mondiale a Porto Alegre: partecipano la CGIL e la CGIL scuola. Lo SNUR contesta la proposta di riforma degli enti di ricerca e quella sullo stato giuridico dei docenti universitari presentata dal MIUR. Il 12 febbraio ci sarà una manifestazione dello SNUR proprio contro il Ddl sugli enti di ricerca (che sarà approvato in giugno) che toglie autonomia e immette precarietà; contemporaneamente, insieme a CISL e UIL, chiede al MIUR un tavolo di confronto. Il disaccordo su docenza universitaria ed enti di 5 ricerca è nel merito e nel metodo, visto che non sono state coinvolte le istituzioni interessate.Nel frattempo è stato prorogato il commissariamento dell’ENEA. Ancora nel mese di febbraio lo SNUR protesta perché il II biennio del contratto 2000-2001, firmato da mesi, è ancora bloccato. Su quel contratto pesano i rilievi negativi della Corte dei Conti. Il contratto verrà finalmente firmato in maggio. A febbraio cominciano anche le proteste dei precari della scuola per le immissioni in ruolo. Il 19 una manifestazione ha luogo di fronte al MIUR. La situazione dei precari è particolarmente pesante, e non solo di quelli della scuola. Il Governo, che predica la flessibilità dei rapporti di lavoro, nel corso dell’anno varerà il discusso disegno di legge per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione. Firmato il 10 febbraio il CCNL delle scuole d’infanzia private religiose (FISM). Comincia la mobilitazione contro la guerra: il 15 febbraio grande manifestazione nazionale a Roma. A marzo viene approvata la legge Moratti n. 53 che, fra l’altro, abolisce la legge 9/99, riducendo di un anno la durata dell’obbligo scolastico. Durante la discussione parlamentare sit-in di protesta davanti al Parlamento (11 e 12 febbraio). A marzo i dirigenti scolastici di CGIL, CISL e UIL stilano il “Manifesto per una scuola sicura” a proposito delle condizioni degli edifici scolastici e degli obblighi imposti dalla 626. Continuano i tagli alla scuola pubblica, particolarmente colpiti gli Ata. Il movimento pacifista e no global continua a farsi sentire: il 13 marzo manifestazione contro i GATS. Il 14 marzo la CES invita allo sciopero europeo contro la guerra. In Italia l’astensione sarà di 15 minuti. I sindacati scuola invitano gli insegnanti a dedicare alla discussione con gli alunni lo spazio dello sciopero. Il 20 marzo le prime bombe cadono su Bagdad e inizia la guerra annunciata. L’Italia si blocca, è sciopero anche nei servizi pubblici, anche senza il preavviso. La legge Moratti e i tentativi di anticiparne l’introduzione ancora prima dei decreti attuativi cominciano a produrre i primi effetti su un movimento che da lì in poi crescerà sempre più. Presentato il Ddl su stato giuridico docenti e abolizione RSU. Agitazioni per il rinnovo del contratto: sciopero della scuola il 24 marzo con manifestazioni in tutta Italia e circa il 60% delle scuole chiuse. L’11 aprile manifestazione per la scuola pubblica. Il 12 aprile manifestazione della pace. In maggio, su iniziativa dello SNUR Lombardia e della Camera del Lavoro di Milano, si costituisce l’associazione “Gruppo 33 – L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, i cui scopi sono evidenti dalla denominazione. Il 6 maggio viene firmato il contratto delle scuole private laiche (ANINSEI). Il 16 maggio viene sottoscritto l’accordo per il contratto scuola 2002-2005. 16-17 maggio: giornate di mobilitazione per scuola, università, ricerca beni pubblici. Agitazione e manifestazioni dei precari per le immissioni in ruolo, per dare soluzione ai problemi della valutazione dei titoli e dei punteggi nelle graduatorie. Si discute della valutazione dei dirigenti scolastici. 15-16 giugno: fallisce il referendum sull’allargamento dell’articolo 18 per mancanza del quorum. Il referendum non era stato promosso dalla CGIL che però aveva dato indicazione di voto per il sì. 19 giugno: accordo quadro stato-regioni sulla sperimentazione dei percorsi triennali, per tentare di colmare il “vuoto” prodotto dall’abolizione della legge 9/99. Scuole e collegi docenti si pronunciano numerosi contro la legge Moratti, difendono i loro POF e il ripristino del tempo pieno. In luglio viene varata la piattaforma contrattuale 2002-2005 per l’università. L’atto di indirizzo della CRUI (Conferenza dei rettori delle università italiane) arriverà a fine novembre. 6 Approvata la legge 30 sul mercato del lavoro e il relativo decreto attuativo 276: aumentano precariat, flessibilità e diminuiscono le tutele. La CGIL raccoglie 5 milioni di firme su 4 proposte di legge di iniziativa popolare alternative. Il 17 luglio il Comitato direttivo Nazionale della CGIL approva una delibera in cui decide di costituire un sindacato di tutti i lavoratori che operano nella scuola, nell’università, nella ricerca, nella formazione professionale e nell’AFAM. A settembre Conferenza del WTO sui GATS. La CGIL Scuola è presente per protestare contro la proposta di privatizzazione dell’istruzione. A settembre, contro la Legge 30, scioperi regionali ai quali aderisce la CGIL Scuola. 24 ottobre sciopero generale contro la finanziaria. 29 novembre manifestazione unitaria per la difesa della scuola pubblica. Il 12 novembre a Parigi si tiene il Forum sociale europeo, una parte degli incontri sarà dedicato all’educazione. A novembre attentato alla caserma italiana di Nassyria. Il 6 dicembre manifestazione unitaria a Roma contro la finanziaria e contro la riforma delle pensioni. 9-11 dicembre: elezioni RSU: seconda grande affermazione della CGIL Scuola che diventa il primo sindacato con il 32,48% dei consensi. Segnaliamo alcune tra le numerose iniziative svolte nel corso dell’anno. 14 gennaio a Milano: Insegnare stanca. La sindrome del burn-out e la patologia psichiatrica negli insegnanti. 23-24 gennaio a Padova: Aspetti dello sviluppo cognitivo (In ricordo di Gabriele Di Stefano, già segretario dello SNU). 27 febbraio a Roma: Quale futuro per la scuola media.Valutazione delle “Indicazioni” per la scuola secondaria di I grado. 20-21 marzo a Paestum (SA): Valutando si impara. 25 marzo a Roma: Scuola dell’infanzia ed elementare tra involuzione e cambiamento. I documenti della sperimentazione. 27 marzo a Palermo: Il punto sulle riforme. 31 marzo a Potenza: Una scuola pubblica di qualità per tutti. 4 aprile a Pisa: Scuola, università, ricerca: un sistema pubblico per i diritti, la democrazia, uno sviluppo di qualità. 7 aprile a Napoli: Quale ricerca per lo sviluppo del Paese. Riforma del CNR e dei EPR (Enti pubblici di ricerca). 16 aprile a Treviso: Una scuola, tante culture. L’integrazione è possibile. 23 giugno a Roma: La ricerca in Astrofisica in Italia dopo i decreti su CNR, INF, ASI. 4 luglio a Bari: Le politiche comunitarie e nazionali nell’alta formazione e ricerca nel Mezzogiorno a verifica di metà percorso del QCS 2000-2006. 21 ottobre a Larino (CB): A scuola sicuri (convegno organizzato con CISL e UIL confederali e di categoria). 6 novembre a Firenze: Scuola, università, ricerca: i nodi da sciogliere tra confronto e scontro. 14 novembre a Firenze: Scuola dell’infanzia al bivio, gioiello di famiglia o supermarket con svendite? 18 novembre a Venezia-Mestre: Scuola elementare al bivio: scuola meno o scuola più? 20 novembre a S. Flavia (PA): Ata, risorsa irrinunciabile per una scuola pubblica di qualità. 21 novembre a Roma: Università ed esternalizzazioni. 7 21 novembre a Milano: Nuovi compagni di banco (convegno organizzato con L’ARCI e il CGD, Coordinamento genitori democratici). 25 novembre a Firenze: Diritti e futuro per i lavoratori atipici dell’università e degli enti pubblici di ricerca. 27 novembre a Messina: Reclutamento, precariato, professionalità: la sfida della qualità nella scuola. 2 dicembre a Napoli: Scuola media, quale futuro tra nuove e vecchie disuguaglianze. 5 dicembre a Modena: Si può star bene col proprio mestiere? Il disagio dei docenti nella scuola di oggi. 12-13 dicembre a Milano: L’EDA in Italia. Trent’anni dopo le 150 ore. 2004 Anche questo è un anno di movimento. La scuola e l’università sono in fibrillazione perché le politiche restrittive e, per certi versi, punitive del Governo Berlusconi fanno sentire i loro effetti pesanti. Il clima è bello e brutto nello stesso tempo. Bello perché l’opposizione alle leggi Moratti si allarga, coinvolge i soggetti più disparati; brutto perché la scuola, l’università e gli enti di ricerca hanno il fiato corto tra tagli ai finanziamenti e aumento del precariato. In più pesano sul paese la recessione economica e i tentativi di riscrivere la Costituzione, modificando l’assetto dei poteri e dei contropoteri. La finanziaria 2004, poi, non contiene risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, tutti scaduti, nel 2001 quelli dei dirigenti scolastici e della ricerca, nel 2003 quello della scuola e dell’università. Sul versante interno, l’anno inizia con una grande manifestazione al Palazzo dei Congressi di Roma con più di mille elette ed eletti RSU nelle liste della CGIL Scuola con Guglielmo Epifani, nuovo Segretario Generale della CGIL. Su quello esterno, l’anno si apre con una manifestazione contro la “riforma” Moratti il 17 gennaio a Roma. La manifestazione è indetta da movimenti e associazioni della società civile, sono per lo più genitori e scuole, ma vi aderiscono sindacati, associazioni e partiti, la CGIL Scuola è ovviamente in prima fila. La molla e anche il collante di questa mobilitazione che si svilupperà per tutto l’anno è la presentazione dei decreti sul primo ciclo di istruzione attuativi della legge 53, quelli che, per intenderci, riducono il tempo pieno, aprono agli anticipi, rompono l’unità didattica, introducono il maestro unico. Tra le varie iniziative c’è una raccolta di firme contro questo decreto. Da un punto di vista strettamente sindacale viene proclamato (siamo già in febbraio) lo stato di agitazione del personale perché il decreto interviene su materie riservate alla contrattazione, ad esempio la questione del tutor. Il 21 gennaio si tiene a Roma una “Veglia per la scuola pubblica” a cui aderisce anche la CGIL Scuola. Intanto il Ministro Moratti ha presentato la sua proposta di riordino dello stato giuridico della docenza universitaria, ancora una volta ricorrendo alla delega e, quindi, togliendo al Parlamento il diritto di discussione. Tra i rilievi dello SNUR al progetto c’è quello della spinta alla precarizzazione di questa docenza. Particolarmente pesante si delinea il destino dei ricercatori. Prese di posizioni contrarie delle associazioni della docenza e degli organismi universitari, come il CUN (Comitato Universitario Nazionale). Programmate assemblee di ateneo per il 17 febbraio. Blocco delle assunzioni all’università anche per il personale tecnico-amministrativo e tagli ai posti di sostegno nelle scuole. Carlo Rubbia viene nominato presidente dell’ENEA. 8 A gennaio il MIUR emana la circolare sulle iscrizioni, come se il decreto attuativo sul primo ciclo fosse già stato emanato, non tenendo conto, tra l’altro, delle condizioni reali della scuola, e creando difficoltà a genitori e dirigenti scolastici per le iscrizioni: quale scuola? Quale offerta formativa? Il tempo pieno ci sarà? La CGIL Scuola ed i sindacati confederali impugnano la circolare e la CGIL Scuola e il Coordinamento Genitori Democratici preparano le Guide per sostenere le famiglie nella scelta per le iscrizioni. Continua la protesta delle scuole contro il tentativo del MIUR di anticipare la riforma con sperimentazioni sostenute e promosse dal Ministero stesso. Mobilitazioni contro gli anticipi: non ci sono le condizioni, anche l’ANCI prende posizione, visto che i comuni dovrebbero garantire alle scuole dell’infanzia e alle elementari gli adeguamenti necessari ad accogliere gli anticipatari. Manifestazione per la difesa della scuola pubblica il 28 febbraio organizzata da CGIL, CISL e UIL scuola e confederali. Si allarga il movimento. Il governo prepara un Ddl sul precariato nella scuola che diventerà, in giugno, la L. 143. Non solo i problemi non si risolvono, ma si dividono i precari in una guerra tra poveri. Le 15mila assunzioni di questo anno scolastico sono “una goccia nel mare” (sono 160mila i posti da coprire). La CGIL Scuola aveva chiesto un piano pluriennale. Rimane ancora il problema dei punteggi per le graduatorie dei precari. La CGIL Scuola prepara un guida per l’iscrizione alle graduatorie permanenti. L’immissione in ruolo di 15mila insegnanti di religione dopo una “provina” d’esame aggrava la situazione. L’appello alla flessibilità del lavoro della maggioranza di Governo non vale per i propri protetti. Attacco alla laicità della scuola. Continua anche la mobilitazione per la pace: il 20 marzo manifestazione nazionale a Roma. Il 4 marzo viene approvato il decreto legislativo n. 59 sul primo ciclo, in attuazione della Legge 53/03 ed il giorno successivo la relativa circolare che doveva, nelle intenzioni del Ministro, avviare la riforma in quel grado di scuola. La CGIL scuola, insieme agli altri sindacati confederali, impugnano la circolare. Si lavora sull’autonomia scolastica. Il 23 marzo giornata di lotta dei precari dell’università e della ricerca promossa da SNUR e NIDIL. Proposta di riordino del CNR presentata dal Commissario. Il 4 marzo occupazione simbolica degli atenei contro la riforma Moratti. Il 26 marzo le Confederazioni proclamano lo sciopero generale contro la politica economica del Governo, che blocca lo sviluppo e crea iniquità sociali, a difesa del diritto allo studio e alla formazione. Scuola, università, ricerca, AFAM e formazione professionale sono in prima fila. 11 marzo, riunione congiunta dei direttivi CGIL Scuola e CGIL SNUR: iniziano le procedure per la riunificazione che sarà formalizzata il 6 aprile a Roma nella Sala dello Stenditoio, del complesso monumentale S. Michele. Nasce così la FLC CGIL, la casa comune dei lavoratori della conoscenza. In giugno verrà presentato il nuovo logo. Continuano i tagli alle scuole. Polemiche sui programmi: sparisce Darwin. Polemiche sui libri di testo. Si comincia a discutere del profilo della nuova scuola superiore: in forse gli istituti tecnici. Inizia l’iter di approvazione dei decreti su diritto-dovere e alternanza. Contenzioso tra MIUR e Regioni sulla legge Moratti e sulla definizione degli organici docenti e Ata. Sugli organici esce un vademecum della CGIL Scuola. Il 23 aprile sciopero unitario di università, ricerca e AFAM e manifestazione a Roma di fronte al MIUR contro la politica Moratti nei settori e per il rinnovo dei contratti. Sulla riforma degli ordinamenti universitari e dello stato giuridico della docenza, partono le 9 proteste nelle università anche con la partecipazione degli studenti: dureranno per tutto l’anno. Un preoccupato documento sullo stato dell’università italiana sottoscritto dallo SNUR e da tutte le associazioni di categoria viene diffuso a luglio. 26 aprile: assemblea dei quadri e dei delegati CGIL, CISL e UIL del pubblico impiego (quindi anche i settori della conoscenza): proclamato il 21 maggio lo sciopero per il rinnovo dei contratti. Scaduto il biennio economico del CCNL scuola. Università e ricerca sono senza contratto dal 1° gennaio del 2002. Agitazione dei dirigenti scolastici per il contratto e per i bandi di concorso. Polemiche sulla valutazione dei dirigenti scolastici. 29 aprile: si aprono le trattative per il rinnovo contrattuale dell’università. Intanto la CRUI chiede lo sblocco delle assunzioni per i vincitori di concorso. 15 maggio giornata nazionale contro le leggi Moratti, promossa da coordinamento genitori per il tempo pieno e da un vasto numero di associazioni e coordinamenti. Il movimento si allarga, la FLC c’è. 11-14 maggio: elezioni rinnovo RSU AFAM, la CGIL incrementa i voti rispeto al 2001 e diventa il secondo sindacato. Scoppia lo scandalo diplomifici. Il MIUR allarga le maglie dei controlli previsti dalla legge di parità. Il 25 maggio sit-in dei dirigenti scolastici per il bando di concorso. Lo spoils system è alla Corte Costituzionale. 27 maggio, trentennale della strage di Brescia, la FLC promuove diverse iniziative. 2 luglio: protesta dei precari della scuola. Dopo la legge 143 aumentano disagi e confusione. Sit-in organizzato da CGIL, CISL, UIL di categoria di fronte al MIUR. Nuovo sit-in il 22 luglio. Il sindacato promuove anche iniziative legali. Presa di posizione della FLC CGIL contro la riforma dello stato giuridico dei docenti che attacca l’autonomia universitaria. La Corte dei Conti nella sua relazione annuale boccia il MIUR per la soppressione dei CIS e per il sistema di accreditamento dei fondi alle scuole. La FLC partecipa al congresso mondiale dell’Internazionale dell’Educazione di Porto Alegre, dal 21 al 31 luglio, intervenendo nei dibattiti. Scuola privata: ANINSEI e FISM rinnovano il secondo biennio. Scoppia il problema degli inidonei al servizio per motivi di salute. Il 26 luglio viene firmato il contratto dell’AFAM 2002-2005, il primo di questo settore. Il 28 luglio viene sottoscritto l’accordo per il contratto università 2002-2005. Pressioni del MIUR sulla dirigenza scolastica e amministrativa per imporre la legge 53 rifiutata da molte scuole, che, in nome dell’autonomia scolastica, ripropongono tempo pieno e POF. Presa di posizione unitaria dei dirigenti scolastici. Polemiche sul tutor all’inizio dell’anno scolastico. I collegi non sono obbligati a introdurre questa figura. Il sostegno della FLC CGIL. Settembre, strage di bambini nella scuola di Beslan in Ossezia in seguito a un attacco di terroristi ceceni. Si comincia a parlare di legge finanziaria: ancora tagli a scuola, università e ricerca. Particolarmente gravi quelli relativi al personale Ata delle scuole. Presentato dalla maggioranza un Ddl unificato sullo stato giuridico degli insegnanti che elimina la libertà di insegnamento e cancella le RSU. L’assunzione in ruolo diventa una corsa a ostacoli. La trattativa per il secondo biennio economico del contratto scuola langue, il 28 settembre proclamato lo stato di agitazione da CGIL, CISL e UIL di categoria. A ottobre iniziative territoriali in tutta Italia e il 15 novembre sciopero generale della scuola.. 10 Schede Invalsi per la valutazione degli alunni: critiche della FLC CGIL nel merito e sul metodo. Il 20 settembre conferenza stampa delle associazioni e dei sindacati dell’università per spiegare le ragioni del dissenso dal Ddl sul riordino. Pesante per la Moratti la posizione della CRUI. In tutti gli atenei si susseguono iniziative e prese di posizione anche dei senati accademici. E’ proclamata una settimana di mobilitazione dall’8 al 12 novembre. Protesta dei rettori per i tagli della finanziaria. Dal 15 al 17 ottobre il 3° Forum sociale europeo a Londra. La FLC partecipa e gestisce alcuni seminari sull’educazione. Il 19 ottobre alla Sapienza parte il percorso della FLC per la costruzione del “Programma per la conoscenza”. Nei mesi successivi verrà messo a punto un calendario di seminari che costituiranno il lavoro preparatorio della Conferenza di programma del 2005. 23 e 24 ottobre a Firenze si tiene il Primo Forum nazionale sull’educazione. La FLC CGIL è tra i promotori. Il 30 ottobre a Roma manifestazione nazionale per la pace. Situazione critica all’ENEA, rischio di un nuovo commissariamento. 11 novembre manifestazione “24 ore per l’università”. 15-18 novembre: elezioni rinnovo RSU nell’università e negli pubblici di ricerca. La CGIL è il primo sindacato. Il 30 novembre le confederazioni CGIL, CISL, UIL proclamano lo sciopero generale contro la manovra economica. Aderiscono tutti i settori della FLC tranne la scuola che ha scioperato il 15. Proteste all’ISTAT contro la precarizzazione. Il 15 dicembre manifestazione FLC per la ricerca e il contratto a Roma di fronte al CNR. Viene insediato Espero, fondo di previdenza complementare per il personale della scuola. Segnaliamo alcune tra le numerose iniziative svolte nel corso dell’anno. 26 gennaio a Roma: Vivo d’arte... Riforma dei Conservatori di musica. Rapporto tra Alta formazione e produzione musicale. 27 febbraio a Salerno: Dlgs 276, lavori e flessibilità: tutele, contrattazione, rappresentanza. 16 marzo a Roma: La formazione professionale: dalla frammentarietà di oggi a sistema domani? 22-23 aprile a Bellaria: Valutazione dei dirigenti scolastici,e valutazione di sistema. 23 aprile a Verona: Sistemi di istruzione e formazione professionale e “riforma” Moratti. 27-28 aprile a Paestum (SA): Scuola media, la “terra di mezzo”: un dialogo aperto con elementari e superiori. 3 maggio a Pizzo Calabro (Vibo Valentia): Il paradosso italiano nella società della conoscenza: la legge Moratti. Tempi, personalizzazione, professionalità. 27 maggio a Brescia: Scuola e passione civile (in occasione del trentennale della strage di piazza della Loggia). 1 giugno a Genova: Un tempo pieno di futuro. Dalle lotte contro la legge Moratti nuove idee per cambiare la scuola. 28 giugno a Napoli: Che tempo fa? Burrasche pedagogiche sulla scuola pubblica. 6-7 ottobre a Roma: Conoscenza, Europa, Mondo. 11 2005 E’ l’anno della Conferenza di programma e di tutte le iniziative preparatorie. Tra gennaio e marzo si svolgono 10 seminari per approfondire altrettante tematiche che andranno poi a costituire l’ossatura del “Programma per la conoscenza”. Con un notevole sforzo organizzativo si comincia il 21 gennaio a Roma, tema la “precarizzazione”; il 25 gennaio a Milano, “Il prezzo del futuro: la ricerca tra trasparenza e declino”; il 27 gennaio a Napoli: “La conoscenza per l’inclusione sociale”; il primo febbraio a Palermo sull’obbligo scolastico; il 2 febbraio a Torino “Educazione degli adulti e formazione continua”; il 18 febbraio a Genova “Il sapere aperto: conoscenza, innovazione, società”; il 21 febbraio a Bari su “Conoscenza e sviluppo del Mezzogiorno”; il 24 febbraio a Bologna sulle debolezze del nostro sistema scolastico alla luce della ricerca “PISA” e rispetto all’Europa; il 25 febbraio a Firenze “I lavori nei settori della conoscenza”; il 3 marzo a Roma “L’autonomia nella scuola, nell’università, nella ricerca”. Un vero tour de force che trova una prima sistematizzazione alla Conferenza di programma che si tiene a Roma nei giorni 10 e 11 marzo. Tutto il percorso che ha portato alla stesura del programma in 9 punti – poi inglobato nei documenti congressuali – è stato aperto a contributi esterni, proprio per accogliere la pluralità di opinioni che necessariamente il mondo complesso della conoscenza raccoglie. In preparazione della Conferenza si sono svolti anche incontri e seminari organizzati dalle FLC territoriali. E’ l’anno, purtroppo, della riforma della Costituzione firmata Calderoli (!). L’anno si apre con i soliti problemi legati alle iscrizioni a scuola. Gli anticipi sono sempre un problema. Difficoltà maggiori per i disabili. Soprattutto in una situazione aggravata dai pesanti tagli della legge finanziaria. CGIL, CISL, UIL quantificano i danni arrecati a scuola, università e ricerca. Il MIUR lavora per l’attuazione della legge 53 nella scuola superiore: produzione di bozze di decreto mai ufficiali sul secondo ciclo e sulla formazione iniziale. Il testo definitivo uscirà in autunno. Si teme per l’istruzione professionale e per il doppio canale. Polemiche nella scuola sui libri di testo. Il MIUR pretende che si scelgano quelli adattati alle Indicazioni nazionali. La FLC difende la libertà di scelta dei docenti e dei collegi. Si inasprisce la vertenza Ata per via degli ulteriori tagli all’organico. 1945-2005: cinquant’anni da Auschwitz. In occasione del giorno della memoria esce il volume Il dovere della memoria della casa editrice Valore Scuola. E’ anche l’anno del bicentenario mazziniano, che passa alquanto inosservato. Numero monografico di “VS La Rivista” dedicato al padre della patria che riceve le lodi del presidente Ciampi. 20 gennaio: giornata del Tavolo “Fermiamo la Moratti”, di cui la FLC è parte, per informare sulla situazione di scuola, università, ricerca. Polemiche sulla valutazione degli alunni (tentativi di aggiramento degli organi collegiali e risposta unitaria dei sindacati). Situazione critica all’ENEA in vista della riorganizzazione. Sull’ente pesano i tagli della finanziaria. Dopo la mobilitazione si discute tra le parti sulla situazione dell’ISTAT (precariato, finanziamenti, contratto). Il 27 gennaio viene firmato definitivamente il contratto università 2002-2005. Mobilitazione di tutti i sindacati della scuola per il rinnovo del secondo biennio economico scaduto il 31.12.03. Il 18 febbraio proclamato lo stato di agitazione. Tra febbraio e marzo a Milano, Napoli, Palermo e Roma iniziative unitarie interregionali con i precari della scuola per rivendicare le immissioni in ruolo. Il Ministro blocca le assunzioni all’università. 12 Protesta delle università contro lo stato giuridico dei docenti: iniziative dentro e fuori l’università, occupazioni simboliche dei rettorati, sit-in davanti al Parlamento. Anche la CRUI contro Moratti. Particolarmente precaria la situazione dei lettori. Sciopero il 2 marzo delle università con adesione di oltre il 60%. Alta partecipazione alle iniziative anche di studenti e personalità della cultura e della politica. Il 16 febbraio firma definitiva del contratto AFAM. La FLC sollecita il Comitato di settore per l’apertura delle trattative del contratto ricerca. Prime sentenze su tutor e competenze delle regioni in materia scolastica. Sulla scelta del tutor il giudice dà ragione alla FLC. 11 marzo: la FLC pubblica (e rende accessibile sul sito web) il dossier “Tutti i tagli alla conoscenza” dove si documentano i danni delle politiche del governo. Sciopero il 18 marzo di scuola, università e ricerca (e di tutto il pubblico impiego) per i contratti. Altissima l’adesione. Mobilitazione contro la Bolkestein: 19 marzo manifestazione a Bruxelles. 15 ottobre manifestazioni nazionali in tutta l’Europa. Vertenze in tutte le regioni contro i tagli agli organici scuola (docenti e Ata). La FLC CGIL lancia la discussione tra i lavoratori Ata sul rinnovo del secondo biennio del contratto scuola. La FLC sollecita il CNR all’applicazione del contratto. In marzo viene firmato il protocollo d’intesa tra i sindacati confederali, le Regioni e la Confindustria su ricerca scientifica e innovazione tecnologica. In aprile alle elezioni amministrative pesante sconfitta del centro-destra. 7 aprile, audizione alla Camera sul Ddl stato giuridico della docenza universitaria: i sindacati di categoria e le associazioni ne chiedono il ritiro. 21 aprile, manifestazione della FLC per la scuola secondaria. Monta la contestazione contro l’impianto del decreto. Molti i pronunciamenti contrari delle scuole. Approvati i nuovi regolamenti del CNR. 5 maggio: assemblea dei delegati pubblico impiego CGIL, CISL, UIL per i contratti. 9 maggio: presidio dei sindacati scuola al MIUR sulla questione degli organici. Dall’11 al 24 maggio iniziative dei sindacati di categoria per il rinnovo del contratto della ricerca. 13, 14, 15 maggio a Roma Forum dell’educazione e manifestazione nazionale organizzati dal Tavolo “Fermiamo la Moratti”. 14-19 maggio, settimana europea dell’educazione (la FLC tra i promotori). 18 maggio a Roma: i sindacati di categoria e le associazioni della docenza universitaria promuovono una giornata di incontro con le forze politiche sui problemi dell’università e del diritto allo studio. 24 maggio approvazione definitiva dei decreti legislativi n. 76 e n. 77 su diritto dovere ed alternanza scuola lavoro. Approvato il Dpr sugli ordinamenti didattici dell’AFAM. Proclamati dal 21 al 30 giugno scioperi regionali CGIL, CISL, UIL del pubblico impiego per i contratti. poi revocati: il 27 maggio firma del protocollo d’intesa per il rinnovo dei contratti pubblici. I sindacati scuola confermano lo stato di agitazione per le immissioni in ruolo e gli organici. Il 27 maggio il Consiglio dei ministri approva la prima stesura del decreto sulla scuola secondaria (l’ultimo di numerosi testi più o meno ufficiosi), che inizia così l’iter di approvazione. Il testo si conoscerà solo il 9 giugno. Proteste e raccolta di firme. Polemiche sulle prove Invalsi somministrate agli alunni delle scuole elementari. La FLC sostiene la non obbligatorietà delle prove. 13 Espero viene autorizzato ad esercitare le attività previste dallo statuto. Vengono organizzate molte iniziative di formazione per referenti sindacali e assemblee per informare le lavoratrici e i lavoratori. 12-13 giugno fallisce il referendum per l’abrogazione della parti più retrive della legge sulla procreazione assistita perché non viene raggiunto il quorum. Pesante campagna elettorale della Chiesa pro astensione e allineamento ad essa di diverse formazioni politiche anche di centro-sinistra. La CGIL è schierata per il sì. 15 giugno: si aprono le trattative per il rinnovo del contratto della ricerca. La Camera approva il Ddl sullo stato giuridico della docenza universitaria. 23 giugno: presidio di precari dell’università e della ricerca, organizzato da CGIL, CISL e UIL, davanti a Palazzo Vidoni, sede della Funzione pubblica. Il Senato inizia la discussione del Ddl sullo stato giuridico. In un’audizione sindacati e associazioni esprimono il loro dissenso. Dissenso anche della CRUI e della Conferenza delle regioni. Il 30 giugno giornata di mobilitazione indetta dai sindacati di categoria e dalle associazioni, con assemblee negli atenei. Il 30 giugno il Tavolo “Fermiamo la Moratti” incontra gli assessori regionali sulla Legge 53. La FLC CGIL riorganizza la propria comunicazione. A maggio esce il nuovo Giornale degli iscritti. A luglio nasce il nuovo portale www.flcgil.it . In settembre esce il primo numero della newsletter settimanale “conoscenza news”, articolata in diverse edizioni di settore. Commissariamento dell’ENEA. Siglato l’accordo tra l’Ente e le OO.SS. per inserire l’ENEA nel comparto ricerca a decorrere dall’1.1.2006. Istat: 26 luglio sit-in contro l’esternalizzazione delle rilevazioni. Il 20 settembre sciopero. Decise dal governo 40mila immissioni in ruolo nella scuola (35mila docenti e 5mila Ata). Coperti il 25% dei posti. In un successivo dossier la FLC dimostra che nei 5 anni di governo berlusconiano le immissioni in ruolo sono state inferiori a quelle già programmate e finanziate dal precedente governo. Le Regioni chiedono il ritiro del decreto sulla secondaria. La FLC prepara 27 schede sulla legge 53 e sui decreti applicativi. I tentativi del MIUR di “delegificare” la parità scolastica sono bloccati dal Consiglio di Stato. La FLC ricorre al TAR contro il “mini” buono scuola, l’ennesimo regalo del ministro alle scuole private. Il 7 settembre si aprono le trattative per il secondo biennio economico 2004-2005 della scuola. Il 15 settembre si aprono le trattative per il secondo biennio economico 2004-2005 dell’AFAM. 20 settembre: sciopero nazionale dell’ISTAT indetto da CGIL, CISL e UIL di categoria contro le esternalizzazioni. Il 22 settembre firmata l’ipotesi di accordo per il secondo biennio della scuola. I benefici economici - bloccati dal tesoro - non arriveranno ai lavoratori prima del 2006. Quello stesso giorno si dimette il Ministro dell’economia Domenico Siniscalco per dissapori nella maggioranza sulla prossima manovra finanziaria. Il Ministro non vuole più mentire sullo stato dei conti pubblici. Per l’AFAM si firma l’accordo sulla formazione del personale. Il 27 settembre mobilitazione generale degli atenei e il 28 settembre manifestazione nazionale a Roma davanti al Senato contro il Ddl sullo stato giuridico, organizzate da sindacati e associazioni. Mobilitazione in tutti gli atenei. Partecipazione anche degli studenti. Il presidente della CRUI in apertura dell’anno accademico presenta la situazione preoccupante dell’università. 14 Il governo mette la fiducia sul provvedimento per l’università e scatena la reazione di tutto il settore. Il 30 settembre l’ARAN riceve l’atto di indirizzo per il contratto ricerca. A ottobre si aprono i congressi della FLC CGIL. 4 ottobre: iniziativa del Tavolo “Fermiamo la Moratti” per l’abrogazione della legge 53: un camper davanti a Montecitorio. Il 7 ottobre il Senato approva lo stato giuridico della docenza universitaria. Dal 10 al 15 ottobre blocco dell’attività di tutti gli atenei. Si allarga il fronte anti Moratti: sindacati, associazioni, organizzazioni di precari e studenti, documenti e ordini del giorno arrivano da numerose università. A Milano lezioni in piazza. 15 ottobre a Roma: manifestazione contro la Bolkestein. Nonostante le assicurazioni di Berlusconi che la legge finanziaria non avrebbe tagliato risorse a scuola, università, ricerca e AFAM, Giulio Tremonti, ritornato Ministro, escogita un decreto “taglia spese” con il quale mette in difficoltà i nostri settori sul versante delle spese correnti. CGIL, CISL, UIL di categoria aprono la vertenza della formazione professionale. Mobilitazione dei precari Ata dell’AFAM. 17 ottobre approvazione del decreto legislativo n. 266 sul secondo ciclo: l’attuazione è rinviata all’a.s.2007/08 ed il MIUR non potrà promuovere sperimentazioni. Approvazione definitiva anche del decreto legislativo sulla formazione degli insegnanti. Dal 24 ottobre al 1° novembre settimana di mobilitazione della ricerca, indetta da CGIL, CISL e UIL di categoria, per il rinnovo del contratto. 25 ottobre a Roma: manifestazione nazionale su scuola e università. Sono presenti tantissime sigle ma anche tanta gente e tanti giovani. Il 26 ottobre comincia il confronto sul contratto della ricerca. Il 5 dicembre si firma l’ipotesi di accordo per il quadriennio giuridico ed economico 2002-2005. FLC CGIL, CISL e UIL Scuola aprono la “vertenza nazionale sul lavoro Ata e la funzionalità dei servizi” nella scuola. Il 1° dicembre manifestazione nazionale a Roma, con delegazioni da tutta Italia. Emanato l’atto di indirizzo per il contratto dei dirigenti scolastici, il 22 novembre parte la trattativa e il 29 novembre, dopo 47 mesi dalla scadenza, viene firmata l’ipotesi di accordo del contratto 2002-2005, comprensivo di tutto il periodo economico Sciopero il 25 novembre contro la finanziaria. In novembre offensiva mediatica di Moratti. Sul sito web del Miur appare un dossier che tenta di confutare, senza riuscirci, le argomentazioni della FLC CGIL sui tagli e sulle “riforme”. La FLC è presente al WTO di Hong Kong, dal 13 al 18 dicembre. Presa di posizione della FLC contro la cartolarizzazione degli immobili del CNR. 13 dicembre gli enti pubblici di ricerca recepiscono la “Carta europea dei ricercatori”. Nei giorni 5-6-7 dicembre si svolgono le elezioni per il rinnovo delle RSU nell’ENEA. La FLC CGIL diffida Governo e MIUR che hanno introdotto l’obbligatorietà dell’insegnamento di religione cattolica nella scuola. L’anno si chiude con un “regalo” del governo agli Ata della scuola provenienti dagli enti locali: un emendamento della finanziaria interpreta che le anzianità pregresse di questo personale non vanno riconosciute. Nonostante le numerose sentenze dei tribunali dicano il contrario. E lo stato di diritto? In dicembre si chiude anche una penosissima pagina nella storia della Banca d’Italia: il governatore Antonio Fazio, da mesi nella bufera per non aver mostrato imparzialità in 15 alcune scalate finanziarie oggetto di indagini della magistratura, finalmente si dimette. Lo sostituirà Mario Draghi. Segnaliamo alcune tra le numerose iniziative svolte nel corso dell’anno. 4 marzo a Roma: Il rilancio e la salvaguardia della statistica pubblica in Italia (organizzato dal Coordinamento nazionale CGIL ISTAT). 5-6 maggio a Trevi (PG): Autonomia e dirigenza scolastica. 26 maggio a Roma: Piccoli passi verso grandi diritti. Le proposte della CGIL per le politiche dell’infanzia (insieme a CGIL e Funzione Pubblica). 26-27 maggio a Roma: Gli Ata tra autonomia, decentramento e contratto. Le proposte della FLC CGIL per la valorizzazione del lavoro. 5 luglio a Roma: Le autonomie locali e le politiche della formazione e della ricerca. Verso la costruzione di piattaforme territoriali (in collaborazione con il Dipartimento Formazione e ricerca della CGIL). 4-5 ottobre a Roma: Per uno stato sociale di qualità. La pensione tra sistema pubblico e previdenza complementare. 7 ottobre a Milano: La professionalità docente in Europa. 25 ottobre a Roma: Seminario nazionale sulla formazione professionale. 10-11 novembre a Napoli: Autonomia /autonomie. La scuola nella società della conoscenza. 16 novembre a Roma: La FLC e il lavoro privato nella conoscenza. Ovvero l’ABC per un nuovo sindacato. 26 novembre a Roma: convegno del “Cantiere delle riviste” (di cui la FLC è parte) sul tema “La conoscenza, bene comune”, un contributo alla “Fabbrica del programma” dell’Unione. 1° dicembre a Roma: L’informazione e i controlli ambientali. Una priorità per il paese. (organizzato con la CGIL e Funzione Pubblica). I convegni e seminari di argomento scolastico sono stati organizzati in collaborazione con l’Associazione Proteo Fare Sapere. 2006 Qui entriamo nella cronaca. E’ l’anno del primo congresso costitutivo della FLC CGIL che simbolicamente si tiene a Trieste e a Portorose in Slovenia, a sottolineare la vocazione europea e internazionale del nuovo sindacato. E’ l’anno del centenario della CGIL, un’occasione importante per ripercorrere un pezzo di storia dell’ultimo secolo: quella dell’emancipazione dei lavoratori, della conquista dei diritti civili e sindacali, dell’accesso all’istruzione. Mentre questo opuscolo va in stampa l’anno è da poco cominciato. Possiamo formulare due auguri. Il primo di un buon congresso e il secondo di poterci liberare di uno dei peggiori governi della Repubblica. A cura di Anna Villari 16 Roma, Sala dello Stenditoio – San Michele a Ripa, 6 – 7 aprile 2004 Roma, 23 aprile 2004 Costituzione della FLC Manifestazione contro le riforme Moratti 17 Roma, 30 ottobre 2004 Roma, 15 novembre 2004 Manifestazione per la pace Manifestazione per il contratto e gli investimenti 18 Roma, 11 marzo 2005 Roma, 15 novembre 2005 Teatro Brancaccio – Conferenza di programma Manifestazione contro la direttiva Bolkestein 19