il Governo dello
Stato italiano
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Indice:
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Cos’e il governo
I compiti del governo
Come nasce un governo
Da cosa è composto un governo
Il Presidente del Consiglio
I Governi italiani
Il Governo Attuale
I Partiti Politici italiani
Il Presidente della Repubblica italiana
I Presidenti della Repubblica italiana
La Camera dei Deputati
Il Senato della Repubblica
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Cos’e il governo
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Il Governo è l'espressione della maggioranza parlamentare, cioè della
coalizione di partiti che hanno ottenuto il maggior numero di seggi in
Parlamento. Il Governo è un organo costituzionale complesso,
composto a sua volta da altri organi dotati di autonomia e di
specifiche funzioni, ma che ne rappresentano gli elementi essenziali
ed indispensabili.
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I compiti del governo
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Il Governo ha il potere esecutivo, ovvero quello di far eseguire le leggi
e quindi farle approvare dal parlamento. Può esercitare la funzione
legislativa in due ipotesi previste e disciplinate in modo tassativo dalla
Costituzione quando:
a. il Parlamento stesso conferisce al Governo - con un'apposita legge
di delega, secondo principi e criteri predeterminati e per un tempo
definito - il compito di provvedere ad emanare decreti legislativi aventi
forza di legge;
b. può adottare, autonomamente e sotto la sua responsabilità, decretilegge per fronteggiare situazioni impreviste e che richiedono un
intervento legislativo immediato. In questo caso, il Parlamento si
riserva, nei sessanta giorni successivi, di convertire in legge, anche
con modifiche, il decreto. In caso contrario, il decreto legge decade.
Al Governo è attribuita, in via ordinaria, la potestà di emanare
regolamenti, che costituiscono una fonte secondaria di produzione
giuridica. Con essi il Governo può dare attuazione ed integrare le
disposizioni legislative, può disciplinare l'organizzazione delle
pubbliche amministrazioni e può regolare materie che la Costituzione
non riserva in via esclusiva alla legge.
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Come nasce un governo
• La Carta costituzionale disciplina la
formazione del Governo con una formula
semplice e concisa: "Il Presidente della
Repubblica nomina il Presidente del
Consiglio dei ministri e, su proposta di
questo, i ministri". Stando a tale formula
sembrerebbe che la formazione del
Governo non sia frutto di un vero e
proprio procedimento. Invece, nella
prassi, la sua formazione si compie
mediante un complesso ed articolato
processo, nel quale si può distinguere la
fase delle consultazioni (fase
preparatoria), da quella dell'incarico, fino
a quella che caratterizza la nomina; a
queste potrebbe aggiungersene una
ulteriore che si risolve nell'effettuazione
del giuramento prescritto dall'art. 93 e 5
della fiducia dei due rami del Parlamento.
a è composto un governo
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Un Governo è composto dal Presidente del Consiglio e dai vari
Ministri, vice Ministri, Sottosegretari che compongono la squadra di
Governo. I Ministri con portafoglio del governo possono essere
massimo 14 e sono i seguenti: Ministero degli affari esteri, Ministero
dei beni culturali, Ministero della difesa, Ministero della giustizia,
Ministero dell’interno, Ministero delle politiche agricole e forestali,
Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero delle comunicazioni,
Ministero delle attività produttive, Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio, Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, Ministero dell’istruzione, dell’università
e della ricerca scientifica, Ministero della sanità. Questi Ministri sono
detti con portafoglio perché sono dotati di un apparato amministrativo
e hanno una spesa per lo Stato, mentre i Ministri senza portafoglio
sono quei Ministri che svolgono una funzione solamente politica ad
esempio il Ministero delle riforme.
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Il Presidente del Consiglio:
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Il Presidente del Consiglio è il
primi ministro dello stato e
insieme al consiglio dei ministri ha
il potere esecutivo. Il suo mandato
scade dopo cinque anni dalle
elezioni politiche, ma in caso di
sfiducia presentata dal parlamento
stesso può concludere il suo
mandato prima della scadenza.
L’attuale presidente del consiglio
dei ministri è il cav. Silvio
Berlusconi eletto nelle scorse
elezioni del 13 e 14 aprile 2008
dove vinse ottenendo 340 seggi
alla Camera dei Deputati e 167
seggi al Senato della Repubblica.
Il Presidente del Consiglio ha sede
a palazzo Chigi.
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I Governi italiani
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Qui di seguito sono elencati i presidenti del consiglio dei ministri dal
1948 a oggi: Alcide De Gasperi | Giuseppe Pella | Amintore Fanfani |
Mario Scelba | Antonio Segni | Adone Zoli | Fernando Tambroni |
Giovanni Leone | Aldo Moro | Mariano Rumor | Emilio Colombo | Giulio
Andreotti | Francesco Cossiga | Arnaldo Forlani | Giovanni Spadolini |
Bettino Craxi | Giovanni Goria | Ciriaco De Mita | Giuliano Amato |
Carlo Azeglio Ciampi | Silvio Berlusconi | Lamberto Dini | Romano
Prodi | Massimo D'Alema | Giuliano Amato | Silvio Berlusconi |
Romano Prodi | Silvio Berlusconi .
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Il Governo attuale
Il governo attuale è entrato in carica lo scorso 10
maggio sotto giuramento del presidente del
consiglio Silvio Berlusconi, e dei ministri, al capo
dello stato. Ministri con Portafoglio: Franco
Frattini (Fi) agli Esteri, Roberto Maroni (Lega
Nord) all'Interno, Angelino Alfano (Fi) alla
Giustizia; Ignazio La Russa (An) alla Difesa;
Giulio Tremonti (Fi) all'Economia; Claudio
Scajola (Fi) allo Sviluppo economico; Luca Zaia
(Lega) alle Politiche agricole, Stefania
Prestigiacomo (Fi) all'Ambiente, Altero
Matteoli (An) all'Infrastrutture; Maurizio
Sacconi (Fi) al Welfare, Maria Stella Gelmini
(Fi) alla Pubblica Istruzione, Sandro Bondi (Fi)
ai Beni Culturali. Ministri senza portafoglio:
Umberto Bossi (Lega) si occuperà di Riforme;
Raffaele Fitto (Fi) dei Rapporti con le Regioni e
Elio Vito (Fi) a quelli con il Parlamento. Andrea
Ronchi (An) andrà alle Politiche europee;
Renato Brunetta (Fi) alla Pubblica
amministrazione e Innovazione; Roberto
Calderoli (Lega) alla Semplificazione; Giorgia
Meloni (An) alle Politiche giovanili; Mara
Carfagna (Fi) alle Pari Opportunità; Gianfranco
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Rotondi all’ attuazione del programma
I Partiti politici italiani
•
I partiti politici in Italia sono
numerosi, organizzati in più
alleanze politiche di cui due
principali, l'una di centro-destra e
l'una di centro-sinistra. I partiti
principali ai quali fanno capo tali
coalizioni sono rispettivamente il
Popolo della Libertà e il Partito
Democratico. Molti sono i partiti
attualmente in operatività, ma
solo sei di questi – esclusi i
movimenti regionali – hanno
rappresentanza in Parlamento.
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Il Presidente della Repubblica
italiana
•
L’attuale Presidente della Repubblica
italiana è Giorgio Napolitano, eletto da
due anni, durante la legislatura di
centro-sinistra. Alla scadenza del suo
mandato mancano ancora cinque
anni, in effetti il Presidente della
Repubblica ha un mandato superiore
rispetto a quello del governo di ben
sette anni, per non far coincidere
nascita del nuovo governo ed elezione
del Presidente dello Stato italiano. In
Italia l’elezione del Presidente avviene
in forma indiretta infatti sono i nostri
rappresentanti in parlamento che lo
eleggono. Nelle Repubbliche
Presidenziali come la Francia
l’elezione del Presidente spetta al
popolo, ma il Presidente in questo
caso ha poteri di Governo mentre in
Italia è solo una figura politica per 11
rappresentare l’Italia nel mondo.
I Presidenti della Repubblica
italiana
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L'Italia ha avuto sinora undici presidenti della
Repubblica. Fra essi è incluso per primo Enrico
De Nicola, che fu Capo provvisorio dello Stato
per nomina convenzionale (a seguito di
votazione) dell'Assemblea costituente;
l'interessato sempre evitò di essere chiamato
"presidente", preferendo un titolo più
rispondente alla oggettiva situazione di fatto. Il
titolo di "Presidente della Repubblica Italiana"
gli fu tuttavia conferito d'ufficio il 1°gennaio
1948, giorno di entrata in vigore della nuova
Costituzione, a norma della 1° Disposizione
transitoria e finale della stessa. Il primo
presidente eletto secondo il dettato della
Costituzione fu Luigi Einaudi, seguirono:
Giovanni Gronchi, Antonio Segni, Giuseppe
Saragat, Giovanni Leone, Alessandro Pertini,
Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro, Carlo
Azelio Ciampi, e Giorgio Napolitano ancora in
carica.
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La Camera dei Deputati
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La Camera dei deputati (a volte chiamata
semplicemente Camera) è una delle due
assemblee parlamentari che, unitamente
al Senato della Repubblica,
costituiscono il Parlamento italiano. I
due rami del Parlamento svolgono in
pari grado e separatamente le stesse
funzioni parlamentari, secondo un
sistema bicamerale.
A norma dell'art. 56 Cost., la Camera è
composta da 630 membri, dodici dei
quali eletti nella circoscrizione estero:
tali membri vengono detti deputati.
La carica di deputato è esclusivamente
elettiva, con suffragio universale e
diretto da parte di tutti i cittadini
maggiorenni al giorno delle elezioni, e
termina con la fine della legislatura
stabilita in cinque anni, salvo nei casi di
scioglimento anticipato della Camera. A
differenza del Senato, la cui età minima
per essere eletti è di quaranta anni, può
essere eletto deputato il cittadino che
nel giorno dell'elezioni abbia compiuto13i
venticinque anni.
Il Senato della Repubblica
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Il Senato della Repubblica (a
volte chiamato
semplicemente Senato) è una
delle due assemblee
parlamentari che, unitamente
alla Camera dei deputati,
costituiscono il Parlamento
italiano. La Costituzione
Italiana prevede che il Senato
sia composto da 315 membri
eletti tra i cittadini italiani che
abbiano compiuto i 40 anni
d'età. Il parlamentare del
Senato è detto senatore
(abbreviato: sen.).
La carica di senatore è
elettiva e termina con la fine
della legislatura, tuttavia
fanno parte del Senato anche
alcuni senatori a vita e
senatori di diritto a vita in
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numero variabile.
Palazzo Montecitorio
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Sede della Camera dei Deputati
è Palazzo Montecitorio, dove si
riunisce sin dal 1871, poco
dopo lo spostamento della
capitale dell'allora Regno
d'Italia a Roma. Sedi precedenti
del Parlamento furono Palazzo
Carignano a Torino (1848-1865)
e Palazzo Vecchio a Firenze
(1865-1871). Dal 1939 al 1943,
durante la dittatura fascista, la
denominazione ufficiale della
Camera fu «Camera dei Fasci e
delle Corporazioni».
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Il sistema di elezione alla
Camera:
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Secondo l'ultima legge elettorale in vigore, la Camera dei deputati è
eletta con un sistema proporzionale con doppia soglia di sbarramento;
a seconda se il partito è apparentato in una coalizione oppure se si
presenta alle elezioni da solo: Nel primo caso si applica una soglia di
sbarramento del 2% e nel secondo caso viene applicata una soglia di
sbarramento del 4%. In entrambi i casi se tali soglie non sono
superate il partito non è ammesso in parlamento. È previsto, tuttavia, il
ripescaggio dei primi due partiti che pur non superando tale
sbarramento sono risultati i primi degli esclusi.
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Palazzo Madama
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Sede del Senato della Repubblica è Palazzo Madama, a Roma, dove si
riunisce sin dalla sua nascita (1948). In precedenza la stessa sede
ospitava, dal 1871 (poco dopo lo spostamento della capitale del
Regno d'Italia a Roma), il Senato del Regno; sedi precedenti del
Senato del Regno furono Palazzo Madama a Torino (1861-1865) e
Palazzo della Signoria a Firenze (1865-1871).
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Il sistema di elezione al senato
•
•
•
Per l'articolo 57 della Costituzione, il
Senato della Repubblica è eletto su
base regionale; per l'art.58 i senatori
sono eletti a suffragio universale e
diretto dagli elettori che hanno
superato il venticinquesimo anno di
età. Sono eleggibili a senatori gli
elettori che hanno compiuto il
quarantesimo anno.
Nella sua prima stesura, la
Costituzione prevedeva un numero
variabile di senatori in base alla
popolazione di ciascuna regione; in
seguito il numero dei Senatori elettivi
venne fissato a 315.
I seggi vengono divisi tra le regioni in
base alla popolazione
corrispondente, prevedendo che alla
Valle d'Aosta spetti 1 senatore, al
Molise 2, e a ciascuna delle restati
regioni un numero non inferiore a 7.
Per la Circoscrizione Estero (nella
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quale sono iscritti i cittadini residenti
all'estero) sono riservati 6 seggi.
La storia dei partiti
A partire dalla seconda metà dell’ottocento e nei primi del novecento
si affermarono i partiti di massa così chiamati perché capaci di
rappresentare le istanze delle grandi masse popolari che in
precedenza erano escluse dalla vita democratica come i partiti
socialisti. In seguito tutti i partiti seguono il modello del partito di
massa, detto anche “di apparato”. Con questo termine si vuole
indicare l’esistenza di un’organizzazione strutturata, a livello centrale
e locale, in cui esistono dei funzionari che si affiancano ai semplici
scritti per sostenere l’attività politica, che comprende varie operazioni:
la divulgazione dei contenuti dei programmi e delle battaglie del
partito, la stampa di giornali, il volantinaggio e le varie forme di
propaganda.
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Struttura di un partito
L’articolo 49 della
Costituzione prevede la
facoltà per tutti i cittadini di
associarsi in modo
assolutamente libero ai
partiti, che sono delle
associazioni con finalità di
tipo politico. Nel partito è
sempre presente il leader, e
tutti i vari sostenitori, che
possono ricoprire delle
cariche pubbliche (sindaco,
consigliere, ecc…). Un partito
per ottenere dei successi in
governo deve avere un gran
numero di cittadini che
sostengono esso, e
attraverso la campagna
elettorale ottenere dei voti.
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Il ruolo del Presidente della
Repubblica
•
Il Presidente della Repubblica, in Italia
rappresenta solamente una figura
istituzionale, infatti non ha poteri di governo,
ma è lui che decide sotto suggerimento del
Presidente del consiglio il nome dei ministri
che comporranno il futuro esecutivo. È
sempre il Presidente della Repubblica che
firma lo scioglimento di un governo e la
composizione di uno nuovo. Dopo la
elezioni politiche il premier che prende più
voti ha il compito di formare un nuovo
governo, però è sempre il Presidente della
Repubblica che nomina esso facendogli
giurare la fedeltà alla costituzione. Il
Presidente dello stato italiano risiede al
Quirinale.
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Il Quirinale
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Dopo il 1946 le strutture architettoniche del complesso del Quirinale e gli
arredi interni del Palazzo sono rimasti sostanzialmente inalterati; sotto
l'amministrazione del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica
sono prevalsi infatti criteri conservativi e di valorizzazione (negli ultimi anni, ad
esempio, l'istituzione di un laboratorio per il restauro degli arazzi e il recupero
dell'originario color travertino delle antiche supefici in stucco nel Cortile
d'Onore e nella facciata principale del Palazzo), tesi alla tutela del notevole
patrimonio artistico e culturale che si é concentrato al Quirinale in
quattrocento anni di storia.
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Palazzo Chigi
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La storia del palazzo inizia nel 1578 quando la famiglia degli Aldobrandini
unisce, ristrutturandole notevolmente, alcune proprietà che si affacciano sulla
piazza per costruirvi al loro posto il palazzo.
Se la struttura esterna del palazzo prende forma in questo periodo, gli interni
sono stati oggetto di continue modifiche, l'ultima delle quali risale al 1916
quando il palazzo divenne sede del Ministero degli Affari Esteri del Regno
d'Italia.
Il nome del palazzo è quello di una facoltosa famiglia di banchieri di origine
senese, i Chigi, che lo acquistarono ad opera di Agostino nel 1659.
Nella sua storia il palazzo, oltre ad essere stato residenza delle più importanti
famiglie nobiliari di Roma, è stato anche sede dell'ambasciata di Spagna e
dell'ambasciata dell'Impero Austro-Ungarico.
Nel 1917 fu acquistato definitivamente dallo Stato italiano e dal 1961 è divenuto
residenza ufficiale del Governo.
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Bibliografia e Sitografia
www.google/immaginipolitica.it
www.governoitaliano.it
www.politicaitaliana.it
www.Itcgdomodossola.it
www.palazziromani.it
www.wikipedia.it
A.A.V.V “Il diritto per i geometri” Tramontana
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Presentazione a cura di:
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Scarica

Una presentazione sugli Organi Costituzionali italiani