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robusto gallo ebe sarebb e
otat~iorno~i
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faoeva una piuttosto brutta figRFa , i suoi ~gni risero e
volta la loro feàe
nell ' ac~~
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~FeBPOBO àQ bQrQ
bollente ,o
il bicchiere
tenendo l ' indice staccato dal vetro e sollevato in alto , come
si fa nelle osterie . Poi si parlò
del~a
guerra, dalla quale tutti
E
si attendevano la liberazione , dei comunisti , che costituivano la
AH
U
maggioranza dei confinati ed in cui gli anarchici n.on si stancavano
mai di scoprire abissi di nequizie, delle corna che la moglie
di ·un ufficiale della
di ~
mi~zia
metteva a l marito , delle forme
bellezza muliebre dell ' isola , e di
U
a ppetitose
ancora . Paoli
n~n
era più molto
c~ace
altro
di conversar e in quella
smozzicata maniera p opolana che consiste nel commentare p er ore
HA
E
\
un~
EU
ancora
proelamaran~
intere un avvenimento o un pensiero mediante luoghi comuni e
passionali associazioni di idee . Se non fossero passati su di
.
~~
lui una qundicina di anni di :r!J&fleesion4:.,.'
~
sarebbe stato
completamente a suo agio, come quando nel ' 25 e nel ' 26, dopo
aver terminato di studiare sulle dispense di diritto , andava la
sera nelle osterie di
~
ee~Riste
.,.,_
Traste~e re
o di
per il fr
lui uno studente . ~r~o~p~p~i~~~r-~~.
s.
Lorenzo a fare propaganda
avrebbe riconosciuto in
q emersi nel suo animo,
che, arrichhendolo, lo avevano anche ridotto alla solitudine sp i rituale .
a gli era rimasto ancora il gusto di sedere intorno ad
- 2
l
un tavolo cofparso di bicchieri di vino, ora pieni ora vuoti, as-
anarchici,
ve va o v o u o
arsi, come tutt.i g
confinati politici, una mensa per bene ed incolore ,
UE
messa su una piutt;osto lurida, in un oscuro antro, ~
A' avevano
~ ci
AH
si pote ~
· trova~j@~me in un'osteria di uno di quei veccAi
·~
)JY
quartieri i p9rif$FiS che sono 1Sieme popolari e di malavita.
Che ~~en:hini non potesse4l u_p.epe ~ confronto con
quelle ordinate e pulite dei comunis~~~e~ attribuire al
~~e~ ~q~istare
p~uttosto
che per abbel1ire il locale .
Ma i.a PealiJà i!ranefiint eSI i Quei amiei :ao-a av-evano volute ne.mmea.o
AH
U
E
HA
vino
EU
fatto che i loro commensali avevano sistematicamente preferito
quella piccola ~nsa, mossi
da una incossapevole nostalgia a riprodurre un ambiente esterno
U
che corrispondesse al loro modo di essere.
HA
E
Paolì li contemplava con un tal quale distaccato senso di
pietà storica , come una strana razza di animali sopravvissuti alla
loro epoca geologica, ed ora in via di
Durante i suoi
·
an~i
di carcere
·
~aveva
incontrata
b·e n pochi anarchici, 9-oichè costoro ~si preparare qual.che
raro attentato, ma non già cospirare, e perciò
~cade~
reti del Tribunale Speciale~4~14'Q~~~~~~ Invece
nell'isola erano piuttosto numerosi, assommando ad un centinaio
e mezzo di persone. In parte erano fuggiti dall'Italia agli inizi
--3
del fascismo ; avevano , dopo varie peregrinazioni} trovato la loro
patria d'elezione nella Spagna, dove l'anarchia prosperava ancora
in tutte le sue forme : avevano anarchicamente combattuto contro
Franco : si èrano poi rifugiati in Francia dove erano stati internati in
l
camp~ di
.
concentramento ; finchè erano giunti i tedeschi
che li avevano riconsegnati a [ussolini , il quale li aveva mandati al confino . (In parte erano anarchici rimasti sempre irr ltalia •
del ' 26 e
1
~
.
UE
cl
~·
~~a polizia~aveva
arrestati e mandati al confino verso la fine
periodicamente ci tornavano, perchè quando erano
AH
liberi non sapevano nè tacere , nè parlare con prudenza, e, nelle
osterie del loro quartiere si lasciavano andare a discorsi che
EU
giungevano rego~ente all ' orecchio della polizia e che~
~· riportavano FOg~~FmeBt~ per qualche altro anno a Ponza, a
.--
HA
Tremiti, a Ventotene.
Il confino era un ricettacolo di ribelli che la polizia
UE
italiane pazientementeindividuava e toglieva dalla circolazione .
Pi:ù o meno numerosi, i rapp.; resentanti di tutte le sfumature del
AH
non- conformismo italiano erano presenti, purchè in qualche modo
questa loro caratteristica di irregolari avesse qualche attinenza
con la politica fascista. Ma sarebbe stato un errore credere che
U
normalmente la loro rivolta fosse diretta contro il fascismo .
HA
E
Forse solo i democratici di Giustizia e Libertà erano i diretti
avversart del fascismo • . Tutti gli altri si ribellavano contro
un altro nemico più misterioso e più lontano del regime p oliziesco
~~u in
Italia, il qualefua
s~
l ' avver-
sario occasionale contro cui si erano scontratifsolo)perchè esso
aveva, per così dire, coperto l ' avversario vero .
Comprendere in che cosa Consistesse la rivolta anarchica
non era stato facile per Paoli. A differenza di quel che accadeva
fra gli altri gnpppi politici, mancavano fra gli anarchici gli
J
-- 4
intellettuali ,
dei Kropotkin, dei Reclus, dei Malatesta,
giù fino
ai Berneri si era estinta; ed era questo un segno assai grave di
decadenza, poichè significava che l'atteggiamento anarchico non
era più capace di riempire di sè uno spirito e di farlo fruttificare . Gli anarchici erano ormai solo popolani: artigiani e
UE
operai, che ripetevano, senza saperlo svolgere, il pensiero dei
loro maestri delle generazioni precexdenti. Era perciò inutile
propo~
AH
tentare di comprenderli, soffermandosi sulle loro idee e
siti politici, che erano sempre di una estrema ingenuità e
superficialità. Bisognava arrivare a scoprire il motivo più
EU
profondo della loro rivolta, e si ~ al~ora che era dive~tato
anarchico chi, avendo sentito in sè o assai vicino a sè l'ineso-
HA
rabile degradazione cui è condannato il pqvero 1 preso dagli ingranaggi della società e spinto sempre più in basso, aveva reagito
riaffermando la propria assoluta individuale dignità, contro le
E
leggi, contro i costumi, contro lo stato, contro la chiesa, contro
AH
U
le strutture economiche, contro le formazioni politiche, contro
tutto, poichè tutto cospirava a gettare giù l'individuo. L'urnanitarismo, l'ateismo, l'ottimismo otto1centesco, in strana mescolan-
U
ze con il pessimismo ~ etsschiano erano venuti ad adornare varia-
HA
E
mente questa pura spinta di ribellione, ma ciò non modificava il
~-~
fatto che gli anarchici erano seguaci di una rozza religione ~- ~
~·~ ~
, come quella del Cristo, e che si erano riversati nella
azione politica e sociale solo perchè era/ mancata loro la grazia
di scoprire un motivo spirituale più profondo da aggiungere a
quello della disperazione materiale dei miserabili.
Essere anarchico non significava una volontà di fare qualcosa;
significava essenzialmente una volontà di essere qualcosa, di non
essere quella informe ed abietta cosa cui la società con i suoi
ricchi e con i suoi po.tenti condanna i poveri. Gli anarchici
...
-5
nascevano normalmente in quelle zone della società dove si trapassa insensibilmente dal proletariato alla malavita, dalla vita
onesta al delitto. Ed essi sentivano una solidarietà immediata
e ' profonda con la gente della malavita, con questi loro fratelli
disgraziati che si erano anch'essi ribellati, in un modo meno
leggi malvagie. Nelle lòro
vigoroso \contr~ la società e le sue
J
~A~ """'' .c.wt ~~....ste SSQ file ·
f)e-Ni-è
· ~
non
diventa~e
UE
nobile e ideale }ma non meno
ubriacone, ladro e rapinatore·
1
molteplici, l'ubriacone, il ladro eè il
AH
1
rapinatore che si proc&amavano anarchici per giustificare di fDonte
che
siààev~o
~~ .
la'~o~ora.
a lui
1
,
Paoli sapeva che fra coloro
chiacChiera
EU
agli altri ed a sè stessi
e evendo al
......,.:a,....-..-c-_
lume di una lanterna, ce n'erano dell'una e dell'altra
texx!Kx&xax«axx±&xìx&xE~XK
HA
e ce n'erano
anche che non avrebbero
saputo dire con franchezza nemmeno a sè stessi a .~ delle d~e
UE
apQartenessero.
eroiche e di
AH
ietzsch
•
delinquenza/ ~
~
che è corso
con precisione se la cavalleria lo segue
U
se essa ancora esiste. La
avvolta nel mito
jmmi~ento
o
neG~ssaria
PiveluBione, nella
l
dopo il 1789, secondo cui la libertà, e l'el~-
HA
E
~ diffus~i
~llQ
l
individuale degli anarchici era
ri~olta
.
~zione umana si sarebbero sprigionate spontaneam@hte dalla ~~
~~a.~~
.
. Gli anarchici avevano impegnato tutto il loro essere nell'attesa
del momento glorioso in cui i reietti si sarebbero levati a distruggere senza pietà le malefiche istituzioni es'stenti, e, come in
un'apocalisse, il
~ ·~~ d ~
bene ) ~Pe~
regna o. Ciò
che rendeva
elegiaca la loro situazione, che essi credevano invece altamente
drammatica, era
innanzi non era
la cavalleria cui erano corsi
in ritardo, ma addirittura non
esisteva più. Vivevano infine nell'epoca sospirata in cui le rivo-
r
- 6
l
!
luzioni erano all'ordine del giorno . Ma. non erano affatto quelle
smaglianti e nobili esplosioni popolari
tetre
mobilitazioni di masse ottuse, costituite~ individui privi aeB
·
·' ,
~ . · · di avere una personalità,
organizzate e manovrate da partiti autoritari o da
...................
~.__...
UE
a seconda che si trattasse di
~~
~·~:r.--·~
~---.
· · ·• Quest masse, una volta messe in moto,
le leggi esistenti, ma nulla
~~......
-~~
~~~~~~~
rreo meccanico
l
AH
ordine stabilito dagli organizzatori dell ' orda, il quale si
induriva rapidamente ed irrevocabilmente . Non era la rivolta degli
J.u-."
. "'-'
·
· libertà; era la rivolta delle masse ansiose
EU
individui
HA
di servitù.
Consapevoli nel fondo del
loro ani · , anohe se non se lo
confessavano, di non rappresentare più nulla, di essere senza
AH
U
E
avv:·e nire, gli anarchici si contentavano ormai di continuare ad
u .IAA.
4
.
~ ~
c.-4"'
esistere,
·' ~va
' questo gruppet o di refrattari
aveva ri,costi tui t o involontariamente lo sporco ambiente delle
U
osterfie Wl cui una o due generazioni prima i loro padri avevano
ascoltato e scoperto la buona ntrvella della rivoluzione -imminente
e della necessità di prepar~i spiritualwente ad essa , sciogliendosi
Velt.Jlo .Q
da ogni altro vincolo di rispetto ~ leggi esistenti.
~~~~~n-~~~ya lo.Do
HA
E
(
)
~
crea~~c~Erano
j
_:,. ,)
1, ,
i·
III.
I
TESTIMONI
DI
GEOVA.
Qoa l •avaasare Q.el.le tenebre, i bev·itori oi salutarono e
si a'orjarono lTerse i carnei on:i. Fra
si sarebb % uà:it..:· gll
UE
f>OCO
S=q'Qilli della Fitirata, ed i confinati àopo essere stati
co;a~
ehi~si
aoi loro
AH
un ultima volta nella. gier;aa1;u èai militi, sare"9bero stati tia
~araecamenti , Q.i wwat~
·
~ ,; ~-
~ttiae
segue~te.
~ Paoli si imbattè aell 1 oscurit!t C"'n'""'Maria ~ttor±i,.. testimoni
1f
~~c~~_)
~~~
-~
di Geova, e si accompagnò con loro ~ sittoni P&e~ta~a (il suo -----
EU
1
recente colloquio con il commissario di polizia , direttore della
~
HA
--G oloni~
sue ·lettere, che brulicavano di citazioni.bibliche, ave-
E
va no allarmato il poliziotto censore, perchè in
--v-c..
e~se
si parlava
AH
U
tropp o spesso ed incomprensibilmente degli Ebrei. Il direttore
aveva tentato di fargli comprendere che gli Ebrei erano ormai, per
volontà del Duce, nemici del regime, e che non era perciò lecito pa rlarne così liberamente nella corrispondenza. L'ammonizione non
U
era fatta per zelo, ma con la burbera bonomia del funzionario che
HA
E
non voleva gra ne. Pa rlasse pure il Si t toni delle sue
~~ovvisL
1
profezie, ma non adoperasse questa parola che, sia
ed incomprensibil~, ~
a~ ttiche
~ senza alcun~ dubbio ~ diventata.
in Italia compromettente. La risposta del testimone di Geova lo
aveva fatto tras.e colare: "Io non. comprendKo, signor direttore, . come
Lei
~ :1!88. os~
9
trovart da ri cfre alle parole di Dio. Gli Ebrei sono
l'unico popolo al mondo cui Dio abbia rivolto direttamente la parolac
Io non poisso non parlarne, perchè ho il dovere di f a r conoscere
let. parola, che Dio vuole ascol tatet, da tutti gl i uomini, ma che ha
"
tuttavia
rivol tel\, solo agli Ebrei."
•
- 2
n
direttore era rimasto imbarazzato•
~è:Pa abituato a
~;:.ef:tè
considerare Dio come un padrone amico del Duce, /non avrebbe
mai immaginato che fra i due
•
padron~
potessero esservi divergenze
d'opinione. Non concludeva forse il prete tutte le sue messe e le
sue prediche con omaggi al regime? Ed i confinati non sottolineavano
UE
forse la loro riottosità rifiutando insieme di fare il saluto
fascista e di andare alla messa? Ora, in questo sovvertimento di tut-
AH
ti i valori che andava verificandosi in modo così preoccupante nel.
~~
.
~'.A./
,
corso della guerra, gl~~~~ ~reee anche di cen.Ogepe cquesto
nuovo strano genere di confinati, che non si occupavano di politic
.di
A{cn sapeva davvero come comportarsi di fronte a loro.
HA
universale~/
Dio e dell'iniziato giudizio
EU
ma parlavano solo e continuamente
Maria ascoltava .assorta e felice da Sittoni come egli avesse
ridotto al silenzio il funzionario
dell'Antic~isto.
Maria era una
E
florida contadina di mezza età, la cui voce fresca e puerile con-
AH
U
trastava stranamente col corpo pesante di mucca da lavoro, e la
cui parlata abbruzzese non faceva sospettare che ella fosse "forte
in istruzione biblica.", come dicevano orgogliosamente di lei
i suoi compagni di fede. Insieme ad un gruppetto di altri conta-
U
dini del suo paese era incappata nei rigori del fascismo perchè
HA
E
la loro predicazione concernente la fine del mondo, la necessità
di convertirsi e l'obbligo di non obbedire ad altra legge fuorchè ,
a quelleLdi Geova, implicava fra l'altro il rifiuto di fare il
giurament~militare
e di compattere per i signori di questo
mondo che erano l'incarnazione dell'Anticristo. Come era accaduto
ai cristiani primitivi, anche costoro si erano scontrati con le
autorità umane non per intolleranza religiosa di queste, ma
la parola di Cristo, presa nella sua assolutezzaJmette
che
l'accettano fuori della legge umana. La polizia mandava da qualche
al confino
J
.
- 3
ed al carcere per propaganda antimilitarista •.
Come numerose altre sette pullulanti in quel gran calderone
UE
di esperienze religiose popolari che sono gli Stati Uniti, anche
questa era stataimportata.
dagli emigranti
reduci da oltre oceano. IBsieme al gr~zzolo con cui acquistare
il sospirato pfezzo di terra, molti portavano in patria la s~fi-..
AH
lide che corrodeva le ossa e la mente, e qualcuno portava con sè
una strana religiosità, sconosciuta al popolo italiano, fatta tutta
1l~u~~
di tensione e di severità. ~C5DnVe~ essa i suoi fa-
EU
migliari ed una stretta cerchia di amici;
qua e là, con una
frequenza maggiore di quel che comunemente si sospetta, sorgeva una
HA
piccola comunità di tremolanti, , di pentecostali, di testimoni di
Geova, che accettavano tranquil1amente di far parte a sè e di
E
costituire uno scandalo nella uniforme pagana cattolicità del
loro paese. ( Paoli aveva incontrato in un'altra isoletta del Tirreno
AH
U
una di/ queste piccole comunità protestanti di or~igine americana.
Un paio di volte alla settimana scendeva in paese una ragazza bella
ed austera a fare acquisti, e nessuno degli intrapeendenti isolani
U
avvicinava la "protestante", poichè sapevano che le frequenti
HA
E
processioni organizzate dal parroco verso la parte opposta della
isola avevano lo scopo di esorcizzare gli spiriti
gia ti nelle anime dello sparuto grup:petto di
ft~abolici
~t;'tanb4
allog-
malaugu-
ratamente sorto in quella contrada. Paoli immaginava la tenace e
silenziosa lotta che si doveva svolgere intorno a quelle anime fra
•
la locale chiesa cattolica che voleva riconquistarle e la lontana
chiesa madre protestante d'America, da cui certamente i ribelli
ricevevano assiduo conforto a perseverare nella fede •. Eoi, secondo
ogni
probabilità~la
tensione lentamente si sarebbe attutita, i
figli e le figlie, spinti dal bisogno di socievolezza ed agitati
dalla potenza rimescolatrice dell'amore non sarebbero stati più
- 4
capaci di tener éll:tJo il non-conformismo dei padri; si sarebbero
di nuovo confusi con tutti gli altri isolani nelle processioni in
onore dello strano santo che in vita era stato papa e che ora
era divenuto la massima divinità del luogo:
la piccola eresia
locale sarebbe scomparsa.
UE
Maria aveva d ife so con coraggio la sua fede dinnanzi alla.
commissione per il confino, e quando gli uomini dell'Anticristo
AH
riuniti intorno ad un tavolo della prefettura le avevano fatto
osservare che la sua propaganda antimilitarista. era rovinosa
anche per lei, perchè se non ci fossero stati i soldati a difender
EU
la patria i nemici le avrebbero tolto il suo pezzetto di terra,
aveva risposto che anch'essi con tutti i loro soldati le toglie-·
HA
vano ora la terra arrestandola ed accingendosi a mandarla al
confino. "Io ho già la mia corona di gloria" aveva annunziato
UE
candidamente ai confinati m!i..scredenti, concludendto il racconto
delle sue peripezie; e sembrava proprio una di quelle diaconesse
s.
1
Paolo nelle sue lettere non dimenticava mai di salutare l n
osculo sancto,1 '
AH
che
U
Sittont' , che era il più autorevole di loro, aveva spiegato
HA
E
a Paoli più vol ~ iffusamente e con accàm»~~~amento di citazioni bibliche, efi.e il Giudizio Universale { ; ormai iniziato.
Hitler, Mussolini e soprattutto il Papa erano l'Anticristo che
Dio aveva
~
scatenato, poichè nel programma della fine del
mondo stava scritto che la prima parte della distruzione sarebbe
spettata all'Anticristo. Poi sarebbero venuti gli angeli che
l'avrebbero spazzato via in tutte le sue molteplici forme. Sorrideva sprezzante quando sentiva if confinati riporre le loro spe'ranze
nella resistenza inglese, giacchè aveva letto nella Bibbia che
nulla, salvo la venuta degli angeli, avrebbe potuto spezzare la
potenza demoniaca,ma pur sempre provvidenziale di
Hitler~
E quando
- 5
il govenno italiano aveva dichiarato la sua non belligeranza,
mentre tutti discutevano se jl'1- sarebbe o
noi entra t #' in guerra,
Sittoni non aveva dubbi., Spiegava. come Mussolini si dibattesse
per sottrarsi alla necessità di cadere nell'abisso, ma da qualunque
parte si volgesse trovava la vi sbarrata èa un angelo. Immedesi.
~~Jd
~~
mandosi i
, Si on1 s1 arrestava, sollevava minacciosamente
f
UE
le braccia, e con le dita adunche, il naso adunco
gli occhi
1
ardenti e stravolti, che lo facevano rassomigliare più ad un
AH
diavolo che ad un angelo, gridava a Mussolini che tentava. di
sottrarsi al suo destino: "Indietro! Anche tu dev;i cadere nella
Anche tu devi far perire ed infine perire tu stesso t"
EU
voragine~
primitivo, ma.
ten~ndosi
HA
Eaoli, divertito nel veder questa reincarnazione del cristiano
imPassibile, perchè non condivideva l'atteg-
giamento di schermo che nel confino circondava questi invasati di
l'Europa,
e~o~;m.:u~
d<lguegli operai
~per
AH
Sittoni
UE
Cristo, gli aveva chiesto come mai fosse diventato studente biblico.
·
·
·
· ·
cattolico, ma sospettoso, mome molti cattolici, dei preti. Si era
U
trovato a fare conversazioni anticlericali con compagni di
l~voro
~~
HA
E
francesi e italiani, ed era r i mast oVcolp i te{da un'osservazione
secondo cui i preti non servivano Dio, perchè Dio aveva comandato
di non fare e
~on
adorare idoli, mentre i preti coltivavano la più
grandiosa idolatria che fosse mai esistita.
"In tre o quattro clh mettemmo a sfogliare la B_ibbia, e non
riuscivamo a trovare questo comandamento,, perchè la Bibbia è un
libro misterioso e non svel a così f a cilment e i l suo contenuto. Non
osando confessare
c~e eravamo~pac~
Signore, tornammo a
~8:CE2-
di trovare i comandament i de l
colui che ci aveva parlato della
empietà dei preti, ed avemmo da lui opuscoli e giornaletti, che,
- 6
1 sorte, ci misero in grave inquietudine •. Ed
infine, un giorno - eravamo riuniti nella nostra casa comune in
Francia
quasi pe~velazione
voluta ap a~~ prima perche eravamo ancora
v.t:e4
~~
comandamento di Dio: "Non farti scultura. alcuna, né
immagine alcuna~ "- e -"N,on adorar quelle cose, e non servir loro;
perciocchè io, il Signore Iddio tuo, son Dio geloso, che visito
l'iniquità dei padri sopra i figliuoli, fino alla terza e alla
quarta generazione di coloro che m' odian~-lEsodo, 20, 4-5l" citò Sittoni a memoria, ma con scolastica precisione non omettendo
l
nemmeno l'indicazione dei versetti.
~s=iPa.
"Ci guardammo in viso
EU
AH
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mostrandoci la
1..
- prosegui
«he fare? Eotevamo
disobbedire alla parola di Dio? Sprangammo il portone della casa,
HA
~
profittando che le nostre donne erano nel paese, strappammD dai muri
e dagli armadi tutti i quadri e le statuette di santi, di madonna,
UE
di crocifissi, e pronunziando ad alta voce i versetti della Bibbia
or ora sCoperti lacerammo e spezzammo quegli idoli, #li gettammo
Voltici di nuovo verso l'interno della casa, scor--
AH
dalla fi~tra,.
gemmo le effigi fotografate dei nostri genitori e parenti. Ed anche .
U
ciò ci par~ empio,. poichè erano stati loro a portarci quasi sull•)
orlo della perdizione. Anche le loro immagini seguirono perciò quelle
HA
E
dei santi a ftraverso la finestra. - Int anto eranto tornate le
nostre donne, che sentendoci salmodiare, vedendo i loro idoletti
in~ranti,
e trovando la porta di casa
gere e ad urlare per istrada, ed a chiamare in aiuto i vicini
dicendo Loro che
er~~amo
diventati pazzi.
fu radunata sotto l e nostre finestre,
•
no~
J ~uando
molta gente si
ci mostrammo
testimoniam-
mo per la prima volta 1 invitando tutti a convertirsi. \Da allora. non
ho più peregrinato per desiderio di conoscere il mondo, ma per por-•
tare testimonianza della parola di Geova. Mia moglie non ha voluto
seguirmi su questa via, e mi ha abba ndonato. Ora sta allevando il
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- 7
figlio mio nell'idolatria cattolica, e quantunque io gli scriva
sempre temo che anche lui sarà dannato."
1
Non v'era traccia d'amore umano in Sittoni, ma solo una fede
dura, litigiosa, ~' irreducibile. Non era suo compito
p~netrare
nelle
anime~
per convertirle. Suo compito era fare
Poi, chi aveva orecchie per
Disprezzava un altro
EU
scritto a Mussolini di ricor-
di pr ndere qualsiasi decisione, e che
.
UE
in un comune dell'Italia
HA
cr
ascoltasse~
ecchio protestante tutto latte e miele,
che si trovava al confino
pr~ma
ascolt~re,
AH
Cristo~
UE
testimonianza a tutti della promessa di vita € di morte fatta da
unito in catena con altri,
Con i polsi già ammanettati,
dalla grande barba candida
e dagli occhi celesti, che· avevano avuto frequenti visioni . poichè
AH
egli aveva persino visto Marx e poi Cristo che lo cacciava~i
rivolgeva al gruppetto dei testimoni di Geova riuniti intorno a
U
Sittoni e gridava loro senza saper tr . ttenere le lagrime : "Ricor~
---
HA
E
datevi che io vi ho chiamatm. e vi chia, o tuttora fratelli". - ~ ~
lo guardavano immobili, come se i
trasse il vecchio, ma iÀ vuoto. [ "Non è
~
loro sguardo non inconvero cristiano; è un
ipocrita - spiegava Sittoni a Paoli - per hè non vuole ammettere
che il Papa e la chiesa cattolica sono l' A ticristo. Egli . pretende
di trovare in essi qualcosa di buono e li c nsidera come cristiani
fuorviati. Cristo ha invece detto che il
essere semplice e schietto : sì, sì, no, no.
ro linguaggio;{deve
utto quel che è in
più è del diavolo •."
I testimoni di Geova erano gli ultimi rigidi seguaci del
cristianesimo di
s.
Paolo. La loro teodicea non andava i:aJ.di là
8
di quella possente e semplice del fariseo convertito di Tarso, e
tutto quel che il cristianesimo era Menuto aggiungendo al quadro
di questo suo secondo fondatore era rifiutato come superfetazione
diabolica. Non v'era per loro distinzione fra anima e corpo, nè
immortalità dell'anima. L'uomo, immagine di Dio, era per sua colpa
decaduto e condannato al peccato, cioè alla morte. Solo credendo
risorgere~
UE
alla promessa di Cristo si poteva vincere la morte, o, se morti,
Il testimone di Geova, avendo creduto, era già eletto
AH
e salvo. Il suo compito era ora di annunziare a tutti la buona
novella, giacchè il mondo peccaminoso, il mondo della morte avrebbe
definitivamente cessato di esistere il giorno in cui tutti
ca~iva
EU
avessero udito la parola di Dio ed avessero scelto -
~on
si
bene se perchè liberi o perchè predestinati - gli eletti
HA
la vita eterna e i reprobi la morte eterna.
Intorno a questo mito si era condensata nei secoli tutta una
UE
civiltà, e ben pochi sarebbero stati
~· · ;-i:
riconoscere nel
pensiero dei testimoni di Geova. il ceppo su lhui avevano fiori t o
AH
le filosofie, le morali, le politiche, le istituzioni cristiane.
Ma il cristianesimo era pur sorto ed aveva conquistato le prime
anime così, come lo predicavano Maria e Sittoni, come una rivolta
degli anarchici; come l'accettazione di una condanna
HA
E
~ivil~
U
piena di un totale risentimento, di fDDnte a cui impallidiva ~
spietata ed assoluta di tutto il mondo, e come una sicurezza
assoluta. di essere salvi, liberi da ogni legge umana, figli eletti
di Dio, perchè si era creduto
in . l~i,
si era accettata la sua
condanna. del mondo, e ci si era schierati dalla sua parte.
E ben potente doveva essere questo appello alla suprema
rivolta, se dopo circa due millenni di saggezza ecclesiastica ·
esso poteva
~cora
risorgere ed affascinare qualche anima. La
setta dei testimoni di Geova non aveva avvenire, perchè il mondo
non finiva, perchè la lotta contro il pec·cato e la morte non
- 9
poteva essere risolta una volta per tutte, ma risorgeva sempre di
nuovo. Come le antiche comunità di
s.
:Paolo, così anche questa
sua nuova progenie avrebbe dovuto ad un certo momento prendere
atto di tale perpetuità, e trasformarsi in una chiesa militante,
o più probabilment~essere riassorbita in una delle chiese militanti
1
esistenti.,
UE
~~ ~~t.· ~~
delusione che inevitabilmente Sittoni o qualcune dei suoi
v-
".r---.r
\ t.~
AH
seguaci avrebbe dovuto p ovare, YBarebbe stata analoga a quella di
Sesù che era convinto di essere il Messia , e che trovandosi infine
sulla croce gridò " Eloi , Eldd, lamma sabactani ? il che interpretato
7,-
EU
vuol dire : Dio mio, Diq~ mio, perchè ,mi hai abbandonato
Luca
e Giovanni non ftll:~ fp iù osato mettere sulle labbra di Gesù
"Padre, io
r~tto
HA
morente .queste parole, e gli fan dire frasi liturgiche come :
l _o spiri t o mio nelle tue mani" oppure "OBJii
E
cosa è compiuta." Ma Marco e Matteo , più vicini al vero Gesù, non
· ~·
esitano e gli fann_o pronunziare le .,..,....... paro e ai sconfitta. a ~
AH
U
~ ~ cristianesimo deve terminare ogni suo slancio verso Dio con un
fallimento perc}tè Dio è irra..lgiungibile ul_ incomprensibile ./
<M.~~
fJ.
::M&
inesausta di rinnovare perpetuamente
Questi testimoni di Geeva apparivano
purissima e disperatamente scarna
HA
E
U
grande~~sua capac~tà
la
di tale tensione.
La religiosità che Paoli era venuta lentamente maturando in sè
era direttamente opposta. a questa. Come per le religioni orientali,
come per l'umanesimo europeo, come per Omero, per lui la divinità
non era l'alto perfetto e immobile verso cui òccorresse tendere,
ma
~l
basso possente eterno e daotico da cui
occorre~
saper
emergere 1 come dalle tenebre, per crearsi un fragile mondo luminoso~
.
l
~uesta divinità non~ ~j(a quieta innocua sostanza di Spinoza.
-lO
E! un abisso
~
che inghiotte senza pietà e genera continuamente
fra gli uomini un senso di umiliazione e di impotenza, da cui
normalmente costoro non riescono a sottrarsi facendo solo appello
alle proprie forze, ma mettendosi innanzi in un sovrumano KX
sforzo di fantasia un divino / alvatore , cui aspirare , cui chiedere
aiuto, e da cui riceverne. Tutt'e tre le grandi religioni semiquesto carattere; e
UE
dinn~i allla
quale la sua religione poteva essere misericordiosa, ma restava
fredda ed estranea, mentre non ,eSeiB reprobo ckli non si apr·ee&
tutta e senza riserbo la religione del testimone di Geova ed a l
suo seguito, con maggiore esperienza e
minore vigore e coerenza, la religione dell
-n
~
HA
E
U
AH
UE
HA
EU
AH
.
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