-r~~-= =~· ~ ~/~. AH UE ~~~A.~ - ~~~L~ ~"-~.e ~~k - ~t~~~_.e_ ~ ~~ ~~ - ~~~, -L~ - ..& S6~ ~, &u:,y~ '· r/ ~...a.. · > ~~~ ~~ , ~ /~ ~ .e..~ ;#.e'i-~ IJ UE ~-L~ - ~~~~4~~ AH ~~~~~ - ~~r~~. EU ~d ~~ - l -~.P!'~~~ · ; ~w.P4~ HA . ~ ~~ HA EU ~;J~ ~~4!-'2. ~.?'~ ~-UL~~ ~~~~,_ ~~ ~~ ~~~ ~~IIL-~ &~· ~~J!,~~ ~tt~~~r~~ .e~~~ , . ~ · -IU,Ir, ~/ _/ ' ~~.,IL~ ~~d'-~ ~ / "'P'~ , EU HA UE AH HA EU AH UE HA EU E AH U U HA E AH UE HA EU UE AH U HA E AH UE HA EU E AH U U HA E AH UE HA EU E AH U U HA E AH UE EU HA UE AH HA EU AH UE AH UE U HA E ~~~~~~~~~~ ~ ~- ~ ~ • 4 ' ~~ d._~~ EU -~~ HA . AH U E ~ ~~ ~ 4:(@4' ~?" v\t• ~~ ~ ~ ~.r.z....-'"1 ~ ' ~~ 4f~J) ,, ' HA EU E AH U U HA E AH UE EU HA AH UE HA EU AH UE HA EU E AH U U HA E AH UE HA EU E AH U U HA E rt -~ AH UE EU HA UE AH HA EU AH UE HA EU E AH U U HA E AH UE EU HA UE AH EU HA AH UE EU HA UE AH EU HA + l t - l l 1-- ~ i l AH UE EU HA UE AH t- --+ ... EU HA -l AH UE l l l l - EU AH -~1---~ t-~~---. --·-+- - 1 HA -- UE HA EU AH UE ~---- EU HA UE AH EU HA AH UE UE AH EU HA UE ~l HA EU AH - r - . r 1 + - - t - j - . . . -r- L ---tJ f - - r-------- l ---t-~--· -. ---r-~--+--------:-~ - -- - - ---r+-- - - - - - ~+- -~ _· _ - . ~ -- + - _J .-;--- ~ . -- ~- EU ' -.-----'-----!-~.~ UE ~ ~-- AH - E .;__.,.......---4--~----1---'- '---+ f/Jt: . ---+- J_ l .J..__.----t-- t- ~. 4.--+--- HA ·t-- AH -~ -t/{~ - . f?t .~-....---- EU .· -- -r- UE .-- t=--~-+---! -- +- - - - HA - ~r !. --~~~--- EU HA UE AH EU HA AH UE l UE l --+---<--1---"---------:---11----~-----+---lr-- ~,H ~ --~-~--+- HA EU AH UE HA EU AH -----1------.- -+ l ! -+-- 1 ---1-----1--t 1 T --r --+- l l . t .l ,. .. -... II. GONIA // ~ ~ f NARCHIC • . ~ g . , .. _, = ~J:vtiX ..., ;.~ s( , 'e ,. <O f'• u .. ,4cP ~ · . a/ , ·t , o ~ ":a:~~.:..-s~~·"! ~~~~~~ ~ ~.r~~ . ( 'r' ~~ ~e-' ~~ Yopo egna Faoli si recò avvisarlo aella mensa di FianeAiBi p8r _._ uno ~ei suoi era ia realtà un vecchi o o~poai robusto gallo ebe sarebb e otat~iorno~i NatBle ~en auro ~a AH ~ 'f c~8 UE e ~·,. mensa cbe ci faoeva una piuttosto brutta figRFa , i suoi ~gni risero e volta la loro feàe nell ' ac~~ HA IJ{~ ~ ·~~~'-«.,VI ~FeBPOBO àQ bQrQ bollente ,o il bicchiere tenendo l ' indice staccato dal vetro e sollevato in alto , come si fa nelle osterie . Poi si parlò del~a guerra, dalla quale tutti E si attendevano la liberazione , dei comunisti , che costituivano la AH U maggioranza dei confinati ed in cui gli anarchici n.on si stancavano mai di scoprire abissi di nequizie, delle corna che la moglie di ·un ufficiale della di ~ mi~zia metteva a l marito , delle forme bellezza muliebre dell ' isola , e di U a ppetitose ancora . Paoli n~n era più molto c~ace altro di conversar e in quella smozzicata maniera p opolana che consiste nel commentare p er ore HA E \ un~ EU ancora proelamaran~ intere un avvenimento o un pensiero mediante luoghi comuni e passionali associazioni di idee . Se non fossero passati su di . ~~ lui una qundicina di anni di :r!J&fleesion4:.,.' ~ sarebbe stato completamente a suo agio, come quando nel ' 25 e nel ' 26, dopo aver terminato di studiare sulle dispense di diritto , andava la sera nelle osterie di ~ ee~Riste .,.,_ Traste~e re o di per il fr lui uno studente . ~r~o~p~p~i~~~r-~~. s. Lorenzo a fare propaganda avrebbe riconosciuto in q emersi nel suo animo, che, arrichhendolo, lo avevano anche ridotto alla solitudine sp i rituale . a gli era rimasto ancora il gusto di sedere intorno ad - 2 l un tavolo cofparso di bicchieri di vino, ora pieni ora vuoti, as- anarchici, ve va o v o u o arsi, come tutt.i g confinati politici, una mensa per bene ed incolore , UE messa su una piutt;osto lurida, in un oscuro antro, ~ A' avevano ~ ci AH si pote ~ · trova~j@~me in un'osteria di uno di quei veccAi ·~ )JY quartieri i p9rif$FiS che sono 1Sieme popolari e di malavita. Che ~~en:hini non potesse4l u_p.epe ~ confronto con quelle ordinate e pulite dei comunis~~~e~ attribuire al ~~e~ ~q~istare p~uttosto che per abbel1ire il locale . Ma i.a PealiJà i!ranefiint eSI i Quei amiei :ao-a av-evano volute ne.mmea.o AH U E HA vino EU fatto che i loro commensali avevano sistematicamente preferito quella piccola ~nsa, mossi da una incossapevole nostalgia a riprodurre un ambiente esterno U che corrispondesse al loro modo di essere. HA E Paolì li contemplava con un tal quale distaccato senso di pietà storica , come una strana razza di animali sopravvissuti alla loro epoca geologica, ed ora in via di Durante i suoi · an~i di carcere · ~aveva incontrata b·e n pochi anarchici, 9-oichè costoro ~si preparare qual.che raro attentato, ma non già cospirare, e perciò ~cade~ reti del Tribunale Speciale~4~14'Q~~~~~~ Invece nell'isola erano piuttosto numerosi, assommando ad un centinaio e mezzo di persone. In parte erano fuggiti dall'Italia agli inizi --3 del fascismo ; avevano , dopo varie peregrinazioni} trovato la loro patria d'elezione nella Spagna, dove l'anarchia prosperava ancora in tutte le sue forme : avevano anarchicamente combattuto contro Franco : si èrano poi rifugiati in Francia dove erano stati internati in l camp~ di . concentramento ; finchè erano giunti i tedeschi che li avevano riconsegnati a [ussolini , il quale li aveva mandati al confino . (In parte erano anarchici rimasti sempre irr ltalia • del ' 26 e 1 ~ . UE cl ~· ~~a polizia~aveva arrestati e mandati al confino verso la fine periodicamente ci tornavano, perchè quando erano AH liberi non sapevano nè tacere , nè parlare con prudenza, e, nelle osterie del loro quartiere si lasciavano andare a discorsi che EU giungevano rego~ente all ' orecchio della polizia e che~ ~· riportavano FOg~~FmeBt~ per qualche altro anno a Ponza, a .-- HA Tremiti, a Ventotene. Il confino era un ricettacolo di ribelli che la polizia UE italiane pazientementeindividuava e toglieva dalla circolazione . Pi:ù o meno numerosi, i rapp.; resentanti di tutte le sfumature del AH non- conformismo italiano erano presenti, purchè in qualche modo questa loro caratteristica di irregolari avesse qualche attinenza con la politica fascista. Ma sarebbe stato un errore credere che U normalmente la loro rivolta fosse diretta contro il fascismo . HA E Forse solo i democratici di Giustizia e Libertà erano i diretti avversart del fascismo • . Tutti gli altri si ribellavano contro un altro nemico più misterioso e più lontano del regime p oliziesco ~~u in Italia, il qualefua s~ l ' avver- sario occasionale contro cui si erano scontratifsolo)perchè esso aveva, per così dire, coperto l ' avversario vero . Comprendere in che cosa Consistesse la rivolta anarchica non era stato facile per Paoli. A differenza di quel che accadeva fra gli altri gnpppi politici, mancavano fra gli anarchici gli J -- 4 intellettuali , dei Kropotkin, dei Reclus, dei Malatesta, giù fino ai Berneri si era estinta; ed era questo un segno assai grave di decadenza, poichè significava che l'atteggiamento anarchico non era più capace di riempire di sè uno spirito e di farlo fruttificare . Gli anarchici erano ormai solo popolani: artigiani e UE operai, che ripetevano, senza saperlo svolgere, il pensiero dei loro maestri delle generazioni precexdenti. Era perciò inutile propo~ AH tentare di comprenderli, soffermandosi sulle loro idee e siti politici, che erano sempre di una estrema ingenuità e superficialità. Bisognava arrivare a scoprire il motivo più EU profondo della loro rivolta, e si ~ al~ora che era dive~tato anarchico chi, avendo sentito in sè o assai vicino a sè l'ineso- HA rabile degradazione cui è condannato il pqvero 1 preso dagli ingranaggi della società e spinto sempre più in basso, aveva reagito riaffermando la propria assoluta individuale dignità, contro le E leggi, contro i costumi, contro lo stato, contro la chiesa, contro AH U le strutture economiche, contro le formazioni politiche, contro tutto, poichè tutto cospirava a gettare giù l'individuo. L'urnanitarismo, l'ateismo, l'ottimismo otto1centesco, in strana mescolan- U ze con il pessimismo ~ etsschiano erano venuti ad adornare varia- HA E mente questa pura spinta di ribellione, ma ciò non modificava il ~-~ fatto che gli anarchici erano seguaci di una rozza religione ~- ~ ~·~ ~ , come quella del Cristo, e che si erano riversati nella azione politica e sociale solo perchè era/ mancata loro la grazia di scoprire un motivo spirituale più profondo da aggiungere a quello della disperazione materiale dei miserabili. Essere anarchico non significava una volontà di fare qualcosa; significava essenzialmente una volontà di essere qualcosa, di non essere quella informe ed abietta cosa cui la società con i suoi ricchi e con i suoi po.tenti condanna i poveri. Gli anarchici ... -5 nascevano normalmente in quelle zone della società dove si trapassa insensibilmente dal proletariato alla malavita, dalla vita onesta al delitto. Ed essi sentivano una solidarietà immediata e ' profonda con la gente della malavita, con questi loro fratelli disgraziati che si erano anch'essi ribellati, in un modo meno leggi malvagie. Nelle lòro vigoroso \contr~ la società e le sue J ~A~ """'' .c.wt ~~....ste SSQ file · f)e-Ni-è · ~ non diventa~e UE nobile e ideale }ma non meno ubriacone, ladro e rapinatore· 1 molteplici, l'ubriacone, il ladro eè il AH 1 rapinatore che si proc&amavano anarchici per giustificare di fDonte che siààev~o ~~ . la'~o~ora. a lui 1 , Paoli sapeva che fra coloro chiacChiera EU agli altri ed a sè stessi e evendo al ......,.:a,....-..-c-_ lume di una lanterna, ce n'erano dell'una e dell'altra texx!Kx&xax«axx±&xìx&xE~XK HA e ce n'erano anche che non avrebbero saputo dire con franchezza nemmeno a sè stessi a .~ delle d~e UE apQartenessero. eroiche e di AH ietzsch • delinquenza/ ~ ~ che è corso con precisione se la cavalleria lo segue U se essa ancora esiste. La avvolta nel mito jmmi~ento o neG~ssaria PiveluBione, nella l dopo il 1789, secondo cui la libertà, e l'el~- HA E ~ diffus~i ~llQ l individuale degli anarchici era ri~olta . ~zione umana si sarebbero sprigionate spontaneam@hte dalla ~~ ~~a.~~ . . Gli anarchici avevano impegnato tutto il loro essere nell'attesa del momento glorioso in cui i reietti si sarebbero levati a distruggere senza pietà le malefiche istituzioni es'stenti, e, come in un'apocalisse, il ~ ·~~ d ~ bene ) ~Pe~ regna o. Ciò che rendeva elegiaca la loro situazione, che essi credevano invece altamente drammatica, era innanzi non era la cavalleria cui erano corsi in ritardo, ma addirittura non esisteva più. Vivevano infine nell'epoca sospirata in cui le rivo- r - 6 l ! luzioni erano all'ordine del giorno . Ma. non erano affatto quelle smaglianti e nobili esplosioni popolari tetre mobilitazioni di masse ottuse, costituite~ individui privi aeB · ·' , ~ . · · di avere una personalità, organizzate e manovrate da partiti autoritari o da ................... ~.__... UE a seconda che si trattasse di ~~ ~·~:r.--·~ ~---. · · ·• Quest masse, una volta messe in moto, le leggi esistenti, ma nulla ~~...... -~~ ~~~~~~~ rreo meccanico l AH ordine stabilito dagli organizzatori dell ' orda, il quale si induriva rapidamente ed irrevocabilmente . Non era la rivolta degli J.u-." . "'-' · · libertà; era la rivolta delle masse ansiose EU individui HA di servitù. Consapevoli nel fondo del loro ani · , anohe se non se lo confessavano, di non rappresentare più nulla, di essere senza AH U E avv:·e nire, gli anarchici si contentavano ormai di continuare ad u .IAA. 4 . ~ ~ c.-4"' esistere, ·' ~va ' questo gruppet o di refrattari aveva ri,costi tui t o involontariamente lo sporco ambiente delle U osterfie Wl cui una o due generazioni prima i loro padri avevano ascoltato e scoperto la buona ntrvella della rivoluzione -imminente e della necessità di prepar~i spiritualwente ad essa , sciogliendosi Velt.Jlo .Q da ogni altro vincolo di rispetto ~ leggi esistenti. ~~~~~n-~~~ya lo.Do HA E ( ) ~ crea~~c~Erano j _:,. ,) 1, , i· III. I TESTIMONI DI GEOVA. Qoa l •avaasare Q.el.le tenebre, i bev·itori oi salutarono e si a'orjarono lTerse i carnei on:i. Fra si sarebb % uà:it..:· gll UE f>OCO S=q'Qilli della Fitirata, ed i confinati àopo essere stati co;a~ ehi~si aoi loro AH un ultima volta nella. gier;aa1;u èai militi, sare"9bero stati tia ~araecamenti , Q.i wwat~ · ~ ,; ~- ~ttiae segue~te. ~ Paoli si imbattè aell 1 oscurit!t C"'n'""'Maria ~ttor±i,.. testimoni 1f ~~c~~_) ~~~ -~ di Geova, e si accompagnò con loro ~ sittoni P&e~ta~a (il suo ----- EU 1 recente colloquio con il commissario di polizia , direttore della ~ HA --G oloni~ sue ·lettere, che brulicavano di citazioni.bibliche, ave- E va no allarmato il poliziotto censore, perchè in --v-c.. e~se si parlava AH U tropp o spesso ed incomprensibilmente degli Ebrei. Il direttore aveva tentato di fargli comprendere che gli Ebrei erano ormai, per volontà del Duce, nemici del regime, e che non era perciò lecito pa rlarne così liberamente nella corrispondenza. L'ammonizione non U era fatta per zelo, ma con la burbera bonomia del funzionario che HA E non voleva gra ne. Pa rlasse pure il Si t toni delle sue ~~ovvisL 1 profezie, ma non adoperasse questa parola che, sia ed incomprensibil~, ~ a~ ttiche ~ senza alcun~ dubbio ~ diventata. in Italia compromettente. La risposta del testimone di Geova lo aveva fatto tras.e colare: "Io non. comprendKo, signor direttore, . come Lei ~ :1!88. os~ 9 trovart da ri cfre alle parole di Dio. Gli Ebrei sono l'unico popolo al mondo cui Dio abbia rivolto direttamente la parolac Io non poisso non parlarne, perchè ho il dovere di f a r conoscere let. parola, che Dio vuole ascol tatet, da tutti gl i uomini, ma che ha " tuttavia rivol tel\, solo agli Ebrei." • - 2 n direttore era rimasto imbarazzato• ~è:Pa abituato a ~;:.ef:tè considerare Dio come un padrone amico del Duce, /non avrebbe mai immaginato che fra i due • padron~ potessero esservi divergenze d'opinione. Non concludeva forse il prete tutte le sue messe e le sue prediche con omaggi al regime? Ed i confinati non sottolineavano UE forse la loro riottosità rifiutando insieme di fare il saluto fascista e di andare alla messa? Ora, in questo sovvertimento di tut- AH ti i valori che andava verificandosi in modo così preoccupante nel. ~~ . ~'.A./ , corso della guerra, gl~~~~ ~reee anche di cen.Ogepe cquesto nuovo strano genere di confinati, che non si occupavano di politic .di A{cn sapeva davvero come comportarsi di fronte a loro. HA universale~/ Dio e dell'iniziato giudizio EU ma parlavano solo e continuamente Maria ascoltava .assorta e felice da Sittoni come egli avesse ridotto al silenzio il funzionario dell'Antic~isto. Maria era una E florida contadina di mezza età, la cui voce fresca e puerile con- AH U trastava stranamente col corpo pesante di mucca da lavoro, e la cui parlata abbruzzese non faceva sospettare che ella fosse "forte in istruzione biblica.", come dicevano orgogliosamente di lei i suoi compagni di fede. Insieme ad un gruppetto di altri conta- U dini del suo paese era incappata nei rigori del fascismo perchè HA E la loro predicazione concernente la fine del mondo, la necessità di convertirsi e l'obbligo di non obbedire ad altra legge fuorchè , a quelleLdi Geova, implicava fra l'altro il rifiuto di fare il giurament~militare e di compattere per i signori di questo mondo che erano l'incarnazione dell'Anticristo. Come era accaduto ai cristiani primitivi, anche costoro si erano scontrati con le autorità umane non per intolleranza religiosa di queste, ma la parola di Cristo, presa nella sua assolutezzaJmette che l'accettano fuori della legge umana. La polizia mandava da qualche al confino J . - 3 ed al carcere per propaganda antimilitarista •. Come numerose altre sette pullulanti in quel gran calderone UE di esperienze religiose popolari che sono gli Stati Uniti, anche questa era stataimportata. dagli emigranti reduci da oltre oceano. IBsieme al gr~zzolo con cui acquistare il sospirato pfezzo di terra, molti portavano in patria la s~fi-.. AH lide che corrodeva le ossa e la mente, e qualcuno portava con sè una strana religiosità, sconosciuta al popolo italiano, fatta tutta 1l~u~~ di tensione e di severità. ~C5DnVe~ essa i suoi fa- EU migliari ed una stretta cerchia di amici; qua e là, con una frequenza maggiore di quel che comunemente si sospetta, sorgeva una HA piccola comunità di tremolanti, , di pentecostali, di testimoni di Geova, che accettavano tranquil1amente di far parte a sè e di E costituire uno scandalo nella uniforme pagana cattolicità del loro paese. ( Paoli aveva incontrato in un'altra isoletta del Tirreno AH U una di/ queste piccole comunità protestanti di or~igine americana. Un paio di volte alla settimana scendeva in paese una ragazza bella ed austera a fare acquisti, e nessuno degli intrapeendenti isolani U avvicinava la "protestante", poichè sapevano che le frequenti HA E processioni organizzate dal parroco verso la parte opposta della isola avevano lo scopo di esorcizzare gli spiriti gia ti nelle anime dello sparuto grup:petto di ft~abolici ~t;'tanb4 allog- malaugu- ratamente sorto in quella contrada. Paoli immaginava la tenace e silenziosa lotta che si doveva svolgere intorno a quelle anime fra • la locale chiesa cattolica che voleva riconquistarle e la lontana chiesa madre protestante d'America, da cui certamente i ribelli ricevevano assiduo conforto a perseverare nella fede •. Eoi, secondo ogni probabilità~la tensione lentamente si sarebbe attutita, i figli e le figlie, spinti dal bisogno di socievolezza ed agitati dalla potenza rimescolatrice dell'amore non sarebbero stati più - 4 capaci di tener éll:tJo il non-conformismo dei padri; si sarebbero di nuovo confusi con tutti gli altri isolani nelle processioni in onore dello strano santo che in vita era stato papa e che ora era divenuto la massima divinità del luogo: la piccola eresia locale sarebbe scomparsa. UE Maria aveva d ife so con coraggio la sua fede dinnanzi alla. commissione per il confino, e quando gli uomini dell'Anticristo AH riuniti intorno ad un tavolo della prefettura le avevano fatto osservare che la sua propaganda antimilitarista. era rovinosa anche per lei, perchè se non ci fossero stati i soldati a difender EU la patria i nemici le avrebbero tolto il suo pezzetto di terra, aveva risposto che anch'essi con tutti i loro soldati le toglie-· HA vano ora la terra arrestandola ed accingendosi a mandarla al confino. "Io ho già la mia corona di gloria" aveva annunziato UE candidamente ai confinati m!i..scredenti, concludendto il racconto delle sue peripezie; e sembrava proprio una di quelle diaconesse s. 1 Paolo nelle sue lettere non dimenticava mai di salutare l n osculo sancto,1 ' AH che U Sittont' , che era il più autorevole di loro, aveva spiegato HA E a Paoli più vol ~ iffusamente e con accàm»~~~amento di citazioni bibliche, efi.e il Giudizio Universale { ; ormai iniziato. Hitler, Mussolini e soprattutto il Papa erano l'Anticristo che Dio aveva ~ scatenato, poichè nel programma della fine del mondo stava scritto che la prima parte della distruzione sarebbe spettata all'Anticristo. Poi sarebbero venuti gli angeli che l'avrebbero spazzato via in tutte le sue molteplici forme. Sorrideva sprezzante quando sentiva if confinati riporre le loro spe'ranze nella resistenza inglese, giacchè aveva letto nella Bibbia che nulla, salvo la venuta degli angeli, avrebbe potuto spezzare la potenza demoniaca,ma pur sempre provvidenziale di Hitler~ E quando - 5 il govenno italiano aveva dichiarato la sua non belligeranza, mentre tutti discutevano se jl'1- sarebbe o noi entra t #' in guerra, Sittoni non aveva dubbi., Spiegava. come Mussolini si dibattesse per sottrarsi alla necessità di cadere nell'abisso, ma da qualunque parte si volgesse trovava la vi sbarrata èa un angelo. Immedesi. ~~Jd ~~ mandosi i , Si on1 s1 arrestava, sollevava minacciosamente f UE le braccia, e con le dita adunche, il naso adunco gli occhi 1 ardenti e stravolti, che lo facevano rassomigliare più ad un AH diavolo che ad un angelo, gridava a Mussolini che tentava. di sottrarsi al suo destino: "Indietro! Anche tu dev;i cadere nella Anche tu devi far perire ed infine perire tu stesso t" EU voragine~ primitivo, ma. ten~ndosi HA Eaoli, divertito nel veder questa reincarnazione del cristiano imPassibile, perchè non condivideva l'atteg- giamento di schermo che nel confino circondava questi invasati di l'Europa, e~o~;m.:u~ d<lguegli operai ~per AH Sittoni UE Cristo, gli aveva chiesto come mai fosse diventato studente biblico. · · · · · cattolico, ma sospettoso, mome molti cattolici, dei preti. Si era U trovato a fare conversazioni anticlericali con compagni di l~voro ~~ HA E francesi e italiani, ed era r i mast oVcolp i te{da un'osservazione secondo cui i preti non servivano Dio, perchè Dio aveva comandato di non fare e ~on adorare idoli, mentre i preti coltivavano la più grandiosa idolatria che fosse mai esistita. "In tre o quattro clh mettemmo a sfogliare la B_ibbia, e non riuscivamo a trovare questo comandamento,, perchè la Bibbia è un libro misterioso e non svel a così f a cilment e i l suo contenuto. Non osando confessare c~e eravamo~pac~ Signore, tornammo a ~8:CE2- di trovare i comandament i de l colui che ci aveva parlato della empietà dei preti, ed avemmo da lui opuscoli e giornaletti, che, - 6 1 sorte, ci misero in grave inquietudine •. Ed infine, un giorno - eravamo riuniti nella nostra casa comune in Francia quasi pe~velazione voluta ap a~~ prima perche eravamo ancora v.t:e4 ~~ comandamento di Dio: "Non farti scultura. alcuna, né immagine alcuna~ "- e -"N,on adorar quelle cose, e non servir loro; perciocchè io, il Signore Iddio tuo, son Dio geloso, che visito l'iniquità dei padri sopra i figliuoli, fino alla terza e alla quarta generazione di coloro che m' odian~-lEsodo, 20, 4-5l" citò Sittoni a memoria, ma con scolastica precisione non omettendo l nemmeno l'indicazione dei versetti. ~s=iPa. "Ci guardammo in viso EU AH UE mostrandoci la 1.. - prosegui «he fare? Eotevamo disobbedire alla parola di Dio? Sprangammo il portone della casa, HA ~ profittando che le nostre donne erano nel paese, strappammD dai muri e dagli armadi tutti i quadri e le statuette di santi, di madonna, UE di crocifissi, e pronunziando ad alta voce i versetti della Bibbia or ora sCoperti lacerammo e spezzammo quegli idoli, #li gettammo Voltici di nuovo verso l'interno della casa, scor-- AH dalla fi~tra,. gemmo le effigi fotografate dei nostri genitori e parenti. Ed anche . U ciò ci par~ empio,. poichè erano stati loro a portarci quasi sull•) orlo della perdizione. Anche le loro immagini seguirono perciò quelle HA E dei santi a ftraverso la finestra. - Int anto eranto tornate le nostre donne, che sentendoci salmodiare, vedendo i loro idoletti in~ranti, e trovando la porta di casa gere e ad urlare per istrada, ed a chiamare in aiuto i vicini dicendo Loro che er~~amo diventati pazzi. fu radunata sotto l e nostre finestre, • no~ J ~uando molta gente si ci mostrammo testimoniam- mo per la prima volta 1 invitando tutti a convertirsi. \Da allora. non ho più peregrinato per desiderio di conoscere il mondo, ma per por-• tare testimonianza della parola di Geova. Mia moglie non ha voluto seguirmi su questa via, e mi ha abba ndonato. Ora sta allevando il U HA E AH UE EU HA . l l l AH UE U HA E AH U E EU HA AH UE - 7 figlio mio nell'idolatria cattolica, e quantunque io gli scriva sempre temo che anche lui sarà dannato." 1 Non v'era traccia d'amore umano in Sittoni, ma solo una fede dura, litigiosa, ~' irreducibile. Non era suo compito p~netrare nelle anime~ per convertirle. Suo compito era fare Poi, chi aveva orecchie per Disprezzava un altro EU scritto a Mussolini di ricor- di pr ndere qualsiasi decisione, e che . UE in un comune dell'Italia HA cr ascoltasse~ ecchio protestante tutto latte e miele, che si trovava al confino pr~ma ascolt~re, AH Cristo~ UE testimonianza a tutti della promessa di vita € di morte fatta da unito in catena con altri, Con i polsi già ammanettati, dalla grande barba candida e dagli occhi celesti, che· avevano avuto frequenti visioni . poichè AH egli aveva persino visto Marx e poi Cristo che lo cacciava~i rivolgeva al gruppetto dei testimoni di Geova riuniti intorno a U Sittoni e gridava loro senza saper tr . ttenere le lagrime : "Ricor~ --- HA E datevi che io vi ho chiamatm. e vi chia, o tuttora fratelli". - ~ ~ lo guardavano immobili, come se i trasse il vecchio, ma iÀ vuoto. [ "Non è ~ loro sguardo non inconvero cristiano; è un ipocrita - spiegava Sittoni a Paoli - per hè non vuole ammettere che il Papa e la chiesa cattolica sono l' A ticristo. Egli . pretende di trovare in essi qualcosa di buono e li c nsidera come cristiani fuorviati. Cristo ha invece detto che il essere semplice e schietto : sì, sì, no, no. ro linguaggio;{deve utto quel che è in più è del diavolo •." I testimoni di Geova erano gli ultimi rigidi seguaci del cristianesimo di s. Paolo. La loro teodicea non andava i:aJ.di là 8 di quella possente e semplice del fariseo convertito di Tarso, e tutto quel che il cristianesimo era Menuto aggiungendo al quadro di questo suo secondo fondatore era rifiutato come superfetazione diabolica. Non v'era per loro distinzione fra anima e corpo, nè immortalità dell'anima. L'uomo, immagine di Dio, era per sua colpa decaduto e condannato al peccato, cioè alla morte. Solo credendo risorgere~ UE alla promessa di Cristo si poteva vincere la morte, o, se morti, Il testimone di Geova, avendo creduto, era già eletto AH e salvo. Il suo compito era ora di annunziare a tutti la buona novella, giacchè il mondo peccaminoso, il mondo della morte avrebbe definitivamente cessato di esistere il giorno in cui tutti ca~iva EU avessero udito la parola di Dio ed avessero scelto - ~on si bene se perchè liberi o perchè predestinati - gli eletti HA la vita eterna e i reprobi la morte eterna. Intorno a questo mito si era condensata nei secoli tutta una UE civiltà, e ben pochi sarebbero stati ~· · ;-i: riconoscere nel pensiero dei testimoni di Geova. il ceppo su lhui avevano fiori t o AH le filosofie, le morali, le politiche, le istituzioni cristiane. Ma il cristianesimo era pur sorto ed aveva conquistato le prime anime così, come lo predicavano Maria e Sittoni, come una rivolta degli anarchici; come l'accettazione di una condanna HA E ~ivil~ U piena di un totale risentimento, di fDDnte a cui impallidiva ~ spietata ed assoluta di tutto il mondo, e come una sicurezza assoluta. di essere salvi, liberi da ogni legge umana, figli eletti di Dio, perchè si era creduto in . l~i, si era accettata la sua condanna. del mondo, e ci si era schierati dalla sua parte. E ben potente doveva essere questo appello alla suprema rivolta, se dopo circa due millenni di saggezza ecclesiastica · esso poteva ~cora risorgere ed affascinare qualche anima. La setta dei testimoni di Geova non aveva avvenire, perchè il mondo non finiva, perchè la lotta contro il pec·cato e la morte non - 9 poteva essere risolta una volta per tutte, ma risorgeva sempre di nuovo. Come le antiche comunità di s. :Paolo, così anche questa sua nuova progenie avrebbe dovuto ad un certo momento prendere atto di tale perpetuità, e trasformarsi in una chiesa militante, o più probabilment~essere riassorbita in una delle chiese militanti 1 esistenti., UE ~~ ~~t.· ~~ delusione che inevitabilmente Sittoni o qualcune dei suoi v- ".r---.r \ t.~ AH seguaci avrebbe dovuto p ovare, YBarebbe stata analoga a quella di Sesù che era convinto di essere il Messia , e che trovandosi infine sulla croce gridò " Eloi , Eldd, lamma sabactani ? il che interpretato 7,- EU vuol dire : Dio mio, Diq~ mio, perchè ,mi hai abbandonato Luca e Giovanni non ftll:~ fp iù osato mettere sulle labbra di Gesù "Padre, io r~tto HA morente .queste parole, e gli fan dire frasi liturgiche come : l _o spiri t o mio nelle tue mani" oppure "OBJii E cosa è compiuta." Ma Marco e Matteo , più vicini al vero Gesù, non · ~· esitano e gli fann_o pronunziare le .,..,....... paro e ai sconfitta. a ~ AH U ~ ~ cristianesimo deve terminare ogni suo slancio verso Dio con un fallimento perc}tè Dio è irra..lgiungibile ul_ incomprensibile ./ <M.~~ fJ. ::M& inesausta di rinnovare perpetuamente Questi testimoni di Geeva apparivano purissima e disperatamente scarna HA E U grande~~sua capac~tà la di tale tensione. La religiosità che Paoli era venuta lentamente maturando in sè era direttamente opposta. a questa. Come per le religioni orientali, come per l'umanesimo europeo, come per Omero, per lui la divinità non era l'alto perfetto e immobile verso cui òccorresse tendere, ma ~l basso possente eterno e daotico da cui occorre~ saper emergere 1 come dalle tenebre, per crearsi un fragile mondo luminoso~ . l ~uesta divinità non~ ~j(a quieta innocua sostanza di Spinoza. -lO E! un abisso ~ che inghiotte senza pietà e genera continuamente fra gli uomini un senso di umiliazione e di impotenza, da cui normalmente costoro non riescono a sottrarsi facendo solo appello alle proprie forze, ma mettendosi innanzi in un sovrumano KX sforzo di fantasia un divino / alvatore , cui aspirare , cui chiedere aiuto, e da cui riceverne. Tutt'e tre le grandi religioni semiquesto carattere; e UE dinn~i allla quale la sua religione poteva essere misericordiosa, ma restava fredda ed estranea, mentre non ,eSeiB reprobo ckli non si apr·ee& tutta e senza riserbo la religione del testimone di Geova ed a l suo seguito, con maggiore esperienza e minore vigore e coerenza, la religione dell -n ~ HA E U AH UE HA EU AH .