· [ 18 7 J quelle di che ve9ivano richiesti. Dissero che fra I bl/olli 'coslllmi, e so,','crtilrice d'ouni buon DI'dille i motivi dell' allacciamento d~ Carlo, e pei qua!1 cond uc:lll o all' immoralità. e al r:bespierranismo. non gLi sal'ebbe cOllcedulo (h nuvIgol'll'e, tll'iHIVl Confesso che a quest' ultima osse-rvazione mi i seuuenti; che non ardevano torcie e Iampadi sen tii rabbrividire di spavento io che sulla fede io c"lliesa innanzi al sagramento; cLe i couventi di Casal bigi , di Cesa rotti , d:\l'abate Parini e di [l'ali erano scalldalosamente ridoLli all' astidi taut' ah"i scritto!'i, che aveano usm'pata la nenza; le anime del purgatorio soggiornavano fama di .s.lontuomini, ebbi l' imprudenza di legtra le pene, per la scarsezza delle messe; II re ge"e e nleggerc delle ttagedie 'che dove vallO esnon facea rendere Siustizia ad un Crucefisso che sere l'abi08o della illia morale. Ma io Ilon posso a chiesta formalmente l'avea. Ma pel'clìè la momeno di compiangere il traviamento de' miei naca non era la sola aui1ila iudemOlliata a quei cOillputriolti che non s,olamente haoDo recitato, dì io Europa, s'ebbe ricorso agli spiriti d'altri ma seguitano a recitare le tragedie ' di Alfieri e ossessi ancor:l; avvenne cLe i responsi furono ll'Oche lo banno talmente idoleggia lo che innalzavoti per II)olte parti contraddicenti fra di loro; l'alla in uno d ei uost"i teatri un busto a questo IlOIl però intorno ai favori da concedersi alle antecristo della letteratUl·a. Non posso a rnelJo chiese, ai conventi o agl' individui dell' @rdine di compiange,-e. altresì l'accecameulo dclla città domenicano; pare veramente che su . questi pun- ' di Fireuze che soffre nella chiesa di s. Croce 1. ti, i diversi esorcisli di quell'ol'dille olleulles· vista d' un'lUOUUlUeulo eretto a questo penertiserQ delle rivelazioni appieno conconl i, tOl'e di cosLumi , lJOll che quegli stralJieri che vanoo ~ a coulemplai'e con religiosa ammirazione il L. d. B. sarcofago ,rullo scrittore che osò dipiogcre 5istolV come un ambizioso e Filippo Il come uo tiranno. Ma perchè il sig. conte di Cocconato che avea preparate quesle osservazioui fiDO dal primo mo mento cbe uscirollo al pubblico le tragedie del conte Alfieri, tardò a stamparle sino al 1818, lasciando che noi tutti intanto cOl'l'essimo alla Lettera del sig. c.onte di Cocconato, con ossel'nostra perdi ..ione 1 A lui era pur fa.ei.!e di far l'avvedere .r Italia di buon' Or<! e di cangiare iu va:ioni intorno alle tragedie di ,Pi.'tt,orio .!l!fiel'i. fisch j gli applausi che su tutti i teatri riscossero quelle tragedie. Nuu importa però . Quantunque Questa lellera diretta al p"egirllissimo signore e il sig. conte eli Cocconato possa parere colpevole paJJ"one stimatissimo il sig, BeuedeLLi dr Cortona di questo indugio, noi siamo tenuti in istretta fa sapere al pubhlico, poco curioso di saperlo, coscienza a valerei d'un buon consiglio ogni che le osservazioni del sig. conte di Cocconalo volta che ci veu ga d.lo. lo pertanto per mosopra le trnged.ic di AlGeri giHcevano da gran strare al sig. conte in quanta slima tenga persino telUpo polv"rose lra le sue abb.ndonate carte. le sue carte abbandonate, da questo istante abE "a proprio uu peccato che tanlo tesoro di letw teratura rimallesse sepolto. Quante b elle scoperte sarebbero '<ludate peràute! Noi avremmo joooralo ebe ULl professore di retl?rica in Susa ~he caw piva con mirabile facilità i versi maclteronici di ~1erlillo Co~cai, non aveva lliai potuto intenclf!re la poesia d'Aljieri .. Non avremOlO S"puto che una geutildollua disse, gettando ' il lib,'o d'Alfie"i, e-he tarde scellel'agini nOn si poterono immaa-inare fiLOrchè da uno ~ce/lf1'nio; che l'l'ima" dell' AI~eri 5000 comparse Jn .luce parecchie tragedie cile potrebbero gareggiare, co~ quelle taoto vantate. del francesi, pe,' esempio il Corr'ado del l\1agnocavalli, se fossero state lodate come me~itavan~l. da crilici ill~millati, non pedanti ed ImparzIali, per esempIO, come il sig. conte di Coccooato; che l'abate Tagliazucchi, il fu conte Durando di Yilla, il fu callollico de-Giovanni ed altri cel,ebri quondam di questo calibro'; pen: sarono dell Alfien come il si". conte di CoccoDalO. Noi avremmo finalme~te iunorato che i personaggi d'Alfieri sono tanti fero~i suicidi; che le sue dODoe §ono tante sfacciate; - che il sila stile è .impastato nelle bolgt infemali di Dante,. nei nebulosi componimenti di Ossia n ne-Ii orribili rohÌaozi pl'ecursori della rivolu~ione"· cLe i suoi argomenti pajonò scelti da un carQ~fice e versegg;ati da. un cannibale; cbe il si o0-. conte di C accollato p,ange come un ragazzo alle opere di Metastasio, e invece si spaventa come una don,?iccinola alle tragedie d'Alfie"i, eco eco eco Ma di tutte queste scoperte che avremmo perdute la più importante per la generazione presente ~ per le future si ·è , che le tragedie di Alfieri, al dire del sig. conte, essendo state foggiate sulla letteratura francese corrutrice della religione, dei I nego e rionego le t.ragedie d"Alfieri; e per seguire l'esempio di lui ci.e scacciò Dante dalla sua biblioteca per so~tituirgli l'abate Bettinelli, esilio auch' io da miei scai"li Vittorio Alfieri, e vi alloggio invece il padre Ringhieri (I) a costo di morire fra gli sbadigli. G. P. L'ombra di Luciano Samosatense, eco eco . Questo opuscolo è un sogno recente, voglio dire una ouo,ra composizione dell'Autore di al cune lettere coutro Alfieri stampate nel 1809. 50mb"a elle l' autore abbia volulo sperimentare ,e compolJga meglio in sogno che svegliato. Non saprei decidere; bensì dirò che l'Autore è semp,e uguale a se stesso. Egli ha sognato di essere un nuovo Dante che smarrito si in una selva OSCUw ra si trovò accercbiaJ;o da r07]lantiai mostri che . gli minocciavauo offese, se l'ombra di Luciano UQa veniva in suo so'c corso. Qui nasce un dialogo tra 1'ombra e il nuovo Dante .sonnambulo. L'ombra ha la pazienza di ascoltare i lamenti cbe il sonnambulo innalza contro · i romantici moslri, in,li lo esorta a soffrire in pace le umane traversie, e per calmare la sua irritazione lo conduce ad abbeverarsi ad una fonte che ha la w (1) Il padre Ringhieri non e un tragico conosciuto in Europa ." quantunque sia applaudito in tutti i collegi d> Italia, r • - •