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MERCOLEDÌ 12 MARZO 2014
CENTRO LODIGIANO
il Cittadino
CASELLE LURANI n UNA RIVOLUZIONE “IN SOLITARIA” PER LA TRATTORIA CORONA
Toglie dal bar tutte le slot:
«Non mi piace chi le utilizza»
Il titolare: «Intorno alle
macchinette spesso si
riunisce della gente
che non voglio rientri
nella mia clientela»
ROSSELLA MUNGIELLO
n Le ha tolte, senza tante cerimonie. E senza rispondere agli
appelli di nessuno. Valeriano
Denti, nel suo bar/trattoria Corona, a Caselle Lurani, ha deciso di
eliminare slot e videopoker.
Nessuno gliel’ha chiesto, l’ha fatto
di testa sua, per il bene del locale
e dei clienti. Titolare insieme alla
figlia dell’attività, da 15 anni vive
e lavora per quel bar che è anche
trattoria, sette giorni su sette, senza pause. Funziona a pranzo e a
cena, senza sosta, ed è anche ricevitoria Sisal e Snai.
Le “macchinette” per i giochi
elettronici, quell’insieme di luci e
combinazioni che per molti è diventato sinonimo di patologia, nel
locale erano due.
QUALCHE ANNO FA ne aveva eliminata una e quando la Snai gli
aveva proposto, in combinazione
con il servizio, di installarne delle
altre, aveva replicato un no deciso. Per poi arrivare alla decisione
di qualche giorno fa, quando ha
fatto richiesta al privato di ritirare
dal locale anche l’ultima macchinetta sopravvissuta.
I clienti? Nessuna lamentela, anzi.
«L’hanno presa bene - racconta
lui, uomo concreto e di poche parole - : nessuno mi ha fatto capire
che la cosa era un problema o che
fosse una scelta sbagliata. Diciamo che la clientela che cerca questo tipo di attività non è la mia».
SENZA CONTARE CHE , qualche
tempo fa, il titolare si era anche
trovato ad essere vittima di una
“spaccata” dei soliti ignoti, a caccia proprio dei proventi di slot
machine e video poker.
«Ma non è questo il motivo per cui
ho deciso di eliminarle - aggiunge
- : diciamo che non piacciono i
gruppi di persone che si riuniscono intorno alle macchinette,
spesso sono poco raccomandabili.
Non è la clientela che mi interessa
LA SVOLTA Slot machine al bando nel bar Corona di Caselle, grazie alla volontà del titolare
avere nel locale e quindi ho preferito toglierle». Senza influire sull’attività. Se i consigli comunali si
prodigano per approvare ordini
del giorno contro la ludopatia letteralmente, malattia da gioco,
in cui l’azzardopatia, nei giochi
con denaro, porta i più fragili a
giocarsi interi stipendi togliendoli
alla vita familiare - e c’è un progetto di legge di iniziativa popolare (che darebbe anche potere ai sindaci, in quanto responsabili della salute
pubblica, di impedire l’apertura di sale
giochi ndr) per fermare il diffondersi del gioco d’azzardo, in alcuni casi le scelte dei singoli possono
fare la differenza.
«Non c’è bisogno di grandi discorsi - conclude Denti - : è una
scelta e si può fare. Basta volerlo».
SENZA CLAMORI, senza proclami,
senza farsi troppa pubblicità: per
il bene della gente del paese e di
coloro che, nel bar e nel ristorante
che gestisci, vengono a cercare
serenità, sorrisi e un po’ di allegria.
PIEVE
CASELLE LURANI
ULTIMI GIORNI PER ADERIRE
AL CORSO DI FORMAZIONE
PER CHI AMA L’AMBIENTE
n Ultimi giorni di iscrizione per il corso di formazione
per i volontari comunali ambientali di Caselle Lurani:
i termini per la presentazione delle domande scadono
venerdì 15. Dopo un primo tentativo a febbraio senza
riscontro, questa volta sono già pervenute in comune
delle richieste d’iscrizione. L’iniziativa è finalizzata a
formare dei volontari che possano supportare l’amministrazione nelle attività di promozione della cultura
e dell’attenzione per l’ambiente e nella prevenzione
delle irregolarità relative allo smaltimento rifiuti o all’educazione ambientale. Non avranno potere sanzionatorio diretto, ma saranno in costante contatto con
la polizia locale per le segnalazioni del caso. Inoltre,
avranno il compito di aprire e chiudere il parco Baulandia , l’area di sgambamento cani aperta senza limitazioni fino all’estate scorsa, quando il comune decise di
mettere un freno all’inciviltà di alcuni utenti.
DALLA PRIMA PAGINA
Ricordiamoci
di chi muore
per l’Europa
VOLONTIERI SPIEGA IL “BUON ALLENATORE”
n Spirito di osservazione e un’ottima capacità di comunicare. Sono le
doti che non possono mancare ad un allenatore. Ne ha parlato, a Pieve,
nell’incontro organizzato da Us Fissiraga, in collaborazione con la FigcLnd e con il supporto di Scuola Calcio Milan, Giancarlo Volontieri, allenatore Uefa B nel settore giovanile del Milan. Tra i consigli citati, il ricorso
all’autovalutazione per rivedere ed eventualmente modificare comportamenti o interventi non produttivi, ma anche la comprensione di ogni
aspetto del giocatore per concorrere al meglio alla sua formazione.
intesa come portatrice di pace, giustizia sociale, solidarietà, diritti umani,
democrazia, rispetto di tutti; è vista
tutto sommato anche per la sua discreta prosperità economica in un
mondo di miseria.
Ecco perché tanti uomini e donne nel
mondo sono pronti a morire per l’Europa!
Gli ultimi eventi in Ucraina - con manifestazioni ripetute durante tutto l’inverno, con tensioni, battaglie di strada, violenze di ogni genere, anche torture e numerosi morti - segnalano che
l’Unione europea, pur con tutti i suoi
limiti e le sue difficoltà economiche,
per non parlare di qualche assurdità
burocratica, più di vent’anni dopo lo
smantellamento della Cortina di ferro
SAN COLOMBANO
Consigli pratici
contro i soliti ignoti
nella guida anti furti
VADEMECUM
Il Comune
ha distribuito
ai cittadini
la “Guida alla
sicurezza”, un
opuscolo con
suggerimenti
e consigli per
rendere la vita
difficile ai
ladri; in paese
è già attiva
l’iniziativa
del Controllo
di vicinato
n Consigli pratici per difendersi dai furti e dalle truffe, numeri utili e moduli di servizio: sarà distribuita
in tutte le case di San Colombano nei prossimi giorni
la “Guida alla sicurezza” voluta dall’amministrazione
comunale e nata nell’ambito dell’iniziativa del controllo di vicinato messo in atto da gruppi di cittadini
volontari. La “Guida alla sicurezza” (realizzata da
Bertarelli Group con il contributo di diversi sponsor
banini) è un agevole vademecum di 34 pagine, diviso
in tre capitoli dedicati a come mettersi al sicuro in casa, a come vivere la sicurezza fuori casa e a come difendersi dalle truffe, quelle agli anziani, ma anche
quelle informatiche. L’opuscolo contiene diversi consigli pratici e immediati, a partire dalla cura del proprio giardino (siepi basse, niente oggetti in giro, controllo delle prese elettriche esterne) alla serratura
(meglio doppia), dall’uso corretto delle chiavi (mai
lasciarle a portata di mano di sconosciuti né dentro la
toppa) alle finestre e tapparelle (solide e chiuse) dall’impianto di allarme (funzionante e ben visibile) alla
conoscenza dei vicini (i rapporti sociali sono fondamentali).
Una parte è dedicata al controllo del vicinato, l’iniziativa avviata da qualche mese a San Colombano in tre
diverse aree del paese da altrettanti gruppi di volontari: i residenti di quelle zone hanno abbracciato la filosofia di una cittadinanza attiva, con lo scambio dei
numeri di telefono e la reciproca attenzione a quanto
accade di casa in casa, con segnalazioni puntuali e
scambio di informazioni tra di loro e con la polizia locale per prevenire furti e fenomeni di piccola criminalità. «E proprio in un caso, un mese fa, un furto è
stato sventato grazie all’intervento di un vicino di casa - dice il comandante della polizia locale Arturo Fiorani -. Questa guida è il complemento di quell’iniziativa di “Controllo di vicinato” e nasce grazie alla collaborazione di quel gruppo di cittadini, tutto per dare
uno strumento in più alla popolazione per difendersi
dai furti». Nella guida oltre ai consigli pratici c’è una
sezione dedicata a tutti i numeri utili per la cittadinanza, da quelli delle forze dell’ordine a quelli comunali, compreso il modulo per segnalare ai vigili la propria assenza per vacanza durante l’estate. «Crediamo
che questa guida sia un buono strumento - conclude
il sindaco Gigi Panigada -. La repressione è compito
delle forze dell’ordine, che fanno un lavoro quotidiano e intenso per proteggerci. Sulla prevenzione però
i cittadini possono fare tanto, anche solo mettendo in
pratica pochi buoni consigli».
Andrea Bagatta
e la fine dell’Unione sovietica, rimane
un modello di umanità per le nazioni
liberate dalla dittatura; un modello
anche per quei Paesi che non sono ancora riusciti ad aderire all’Unione. Tra
una Russia che resta imprigionata in
un sistema di regime autoritario erede
allo stesso tempo della vecchia Russia
degli zar e del bolscevismo, e un’Europa democratica, dove le libertà fondamentali sono assicurate, gli ucraini invocano la prima delle libertà per un
popolo: l’autodeterminazione. Per loro
si tratta di orientarsi verso l’Europa.
Guardiamo ora verso Lampedusa, isoletta italiana punto più meridionale
d’Europa a pochi chilometri dall’Africa del Nord. Questa «porta dell’Europa» raccoglie le speranze di centinaia
di migliaia di persone che, dopo viaggi
allucinanti attraverso il deserto si ammassano in imbarcazioni pietose, vittime di trafficanti che sfruttano la povertà, per poi prendere il mare. Ma
quanti di questi migranti non arrivano
mai alla meta, trasformando il Mediterraneo in un cimitero? Nessuna statistica permette di saperlo con precisione. Però sappiamo che nessun ostacolo sembra impedire la partenza dei
disperati: anche caso conferma come
l’Europa è per tanti popoli una nuova
opportunità, una speranza, un faro di
civiltà, come a suo tempo affermava
Papa Paolo VI.
Perciò l’8 luglio 2013, dopo un nuovo
dramma, Papa Francesco ha voluto
svegliare le coscienze, denunciare «la
globalizzazione dell’indifferenza»,
sottolineando la responsabilità degli
europei in genere, e dei cristiani in
particolare.
I morti di Kiev e gli annegati nel Mediterraneo ci dicono che l’Europa deve
assolutamente guarire dalle sue malattie, scuotersi di dosso il suo egoismo, per restare fedele al disegno dei
suoi fondatori, così da ritrovare uno
spirito vitale. Nel 2012, nell’attribuire
il premio Nobel della pace all’Unione
europea, il Comitato Nobel così giustificava la sua scelta: «Il lavoro dell’Unione europea è un simbolo della
fraternità tra le nazioni». Anche da qui
emerge la necessità di accogliere le
grida delle vittime di Kiev e del Mediterraneo, e di curare l’Europa dal populismo e dal pessimismo, per tornare
ad andare avanti senza paura: Giovanni Paolo II, un grande europeista,
diceva infatti: «Non abbiate paura!».
Jean-Dominique Durand
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il cittadino 12.3.14