Istituto di Ricerca sul Gioco d’Azzardo
Attuale a luglio 2011
Il gioco d’azzardo sociale, e quello patologico
Il gioco d’azzardo è un divertimento. E tale deve rimanere. Purtroppo ci sono persone che
ritengono di “dover vincere”. In poco tempo si trovano nella situazione di giocare troppo, di
spendere troppo, e non essere più in grado di controllare la loro attività di gioco. È un grosso
problema, che coinvolge la persona che ci si trova, e la sua famiglia. Rischia di lasciarci la salute
morale e quella fisica, di mettere in pericolo la sua posizione professionale, la serenità e la
sicurezza della sua famiglia, e la sua dignità. Alcune persone, per procurarsi il denaro necessario
per giocare, commettono anche atti illegali, come furti o truffe.
Il gioco incontrollato si chiama Disturbo da gioco d’azzardo patologico, ed è un disturbo
riconosciuto dall’OMS-WHO. Nella maggior parte dei Paesi occidentali esiste una tendenza non
solo a curare questo disturbo, ma a cercare di prevenirlo presso le persone a rischio di svilupparlo.
L’IRGA propone soluzioni per la prevenzione del gioco patologico.
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IRGA - Casella postale 1627 - CH-6501 Bellinzona (Svizzera)
0041 79 221 6631; Fax 0041 91 826 3986; [email protected]
Prevenzione e intervento nelle sale gioco
Proposte di strumenti ed interventi
Le basi per un modello di prevenzione
Il gioco d’azzardo è un divertimento
Il gioco d’azzardo è un divertimento, e non un modo per arricchirsi. È necessario saperlo godere in
modo responsabile.
Ogni paese ha le sue basi legali riguardanti il gioco e la prevenzione
È indispensabile conoscere la base legale che guida l’esercizio del gioco, e che regola la prevenzione del gioco patologico. È necessario distinguere quello che è obbligatorio, e che quindi deve
essere proposto, effettuato e documentato, da quello che è facoltativo, e può essere proposto, effettuato, e ad ogni modo anche documentato.
L’offerta di gioco responsabile
La sensibilizzazione al gioco d’azzardo problematico è opera sociale, e viene fatta genericamente
nel pubblico. La prevenzione, invece, si fa tra i giocatori, ossia in una popolazione che potrebbe
essere in pericolo. È sostanzialmente un invito che motivi ad un gioco responsabile.
Gli strumenti e le modalità di prevenzione da utilizzare, a meno che non siano espressamente previsti da una legge, da un’ordinanza o da un regolamento, vanno decisi dagli imprenditori del gioco,
in funzione delle sue finalità. Potrà così valorizzare il suo intervento nel campo in modo adeguato
alle sue aspettative.
La complessità della prevenzione
Il concetto di “prevenzione” è un concetto complesso, in parte legato a modelli sociologici, a modelli medici, che comprende elementi di comprensione ed elementi di intervento pratico. Esso
spesso si intreccia con la cosiddetta “riduzione del danno”, che comprende il riconoscimento precoce, e la collaborazione con la rete di presa in carico, esterna alla sala gioco.
La cosiddetta “riduzione del danno”
Qualunque strumento di prevenzione avrà dunque riflessi sulla riduzione del danno per il cliente,
sulla formazione del personale lo deve mettere in atto, sulla serie di procedure da utilizzare, sulle
misure necessarie per metterle in atto.
La documentazione degli interventi e il fattore “Q”
La documentazione degli interventi ne permette la tracciabilità e quindi permette una verifica dei
risultati. È il fondamento del mantenimento e della promozione della qualità (il fattore Q).
Grazie alla documentazione è possibile periodicamente modificare o cambiare gli strumenti fino ad
allora utilizzati, per migliorare i risultati della prevenzione, in funzione dei risultati, come detto, ma
anche di mutamenti legislativi, o altre ragioni che rendessero auspicabile il mutamento stesso. Va
ricordato che ogni cambiamento introduce infatti modifiche sia nella messa in atto, sia nei risultati
che si prevedono.
Modellare, creare, mettere in atto, accompagnare, valutare
L’Istituto per la ricerca sul gioco d’azzardo (IRGA) ha un lungo curriculum nel campo della prevenzione, della riduzione del danno (prevenzione secondaria: riconoscimento precoce), della creazione e collaborazione con reti esterne di presa in carico. Questa esperienza è iniziata nella
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Svizzera italiana nel 1997, e si è sviluppata in collaborazione con i casinò ticinesi, con la Federazione dei casinò svizzeri, con il Gruppo Azzardo Ticino, e con le Autorità cantonali, nel campo della
elaborazione e della gestione della cosiddetta “concezione sociale” (Sozialkonzept) prevista dalla
Legge federale sulle case da gioco del 1998.
Riassumendo, queste sono le attività che possiamo contribuire validamente a mettere in
atto nel campo del gioco responsabile
•
Creazione di un modello che corrisponda alle aspettative di chi richiede la nostra collaborazione
•
Attuazione locale:
•
o
Creazione delle procedure
o
Creazione degli strumenti
o
Elaborazione dei meccanismi della registrazione
o
Formazione del personale
o
Supervisione del personale
Rapporto annuale
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Strumenti di base per un intervento preventivo
Ci sono strumenti fondamentali per la prevenzione all’interno di una sala da gioco, strumenti a disposizione della clientela, che la rendono attenta
al piacere del gioco, e ad eventuali rischi. Questi strumenti permettono una prevenzione, una riduzione del danno, una segnalazione per presa in
carico. Non si tratta necessariamente di mettere in campo tutte queste proposte, ma, piuttosto, quelle che si dimostrano indispensabili per le richieste espresse in leggi e ordinanze, o per ragioni che hanno a che fare con la politica d’impresa, riguardante la prevenzione e la riduzione del
danno.
Prevenzione
Opuscolo informativo
Preparazione di un opuscolo informativo che contenga delle raccomandazioni
• A non considerare il gioco qualcosa di più che non un gioco.
• A utilizzare metodi di gioco “difensivi”
• A non illudersi su sistemi e simili cose.
• A chiedere una auto-diffida
• A rivolgersi ai quadri per informazioni
• A rivolgersi alla rete di sostegno.
Procedure: controllo collocazioni, controllo numero, controllo rispondenza
Questionario orientativo
Un questionario orientativo permette a un giocatore e ai suoi familiari di
rendersi conto della gravità della situazione.
• Con due domande centrate e tranquille (per il giocatore)
• Con qualche indicazione più marcata per i famigliari.
• In unione con l’opuscolo informativo.
Procedure: controllo collocazioni, controllo numero, controllo rispondenza
Riduzione del
danno
Formazione
Fattore
Q(ualità)
Documentazione
È importante per la prevenzione, e a volte anche nella riduzione del danno (per giocatori problematici, e
per le loro famiglie).
Richiede un intervento formativo per il personale, che lo deve conoscere bene.
La documentazione richiede che venga tenuto conto del numero di esemplari dati, del Riscontro dei
clienti, sulla qualità e sulla misure prese.
Rapporto annuale.
È importante per la prevenzione, ed anche nella riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le
loro famiglie).
Il personale lo deve conoscere, e deve saperlo valutare. Va quindi nella formazione.
Va tenuto conto del numero di esemplari distribuiti (di solito va con l’Opuscolo).
Rapporto annuale.
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Prevenzione
Indirizzario della rete locale
La rete locale deve essere indicata con numero di telefono, e indirizzo
preciso, con giorni e ore di consultazione.
Procedure: incontro, sostegno, informazioni, incontri regolari.
Numero generale gratuito
Va stabilito, non necessariamente in proprio, eventualmente in collaborazione con la rete locale, o con altre ditte.
Procedure: creazione, mantenimento, registrazione.
Colloquio di prevenzione
I colloqui di prevenzione possono essere svolti solo da personale preparato.
Procedure: chi impara, chi li fa, a chi si fanno, strumenti di verifica.
Colloquio di contatto
I colloqui di contatto possono essere svolti solo da personale preparato.
Sono condotti con familiari, amici, datori di lavoro di un giocatore che
viene così annunciato come in pericolo.
Procedure: chi impara, chi li fa, a chi si fanno, strumenti di verifica.
Auto-esclusione
L’auto-esclusione è il migliore strumento per la riduzione del danno.
Procedure: chi conosce, chi fa, quando si fa (subito, senza far riflettere),
informazione ad altri (rete di esclusione), documentazione per il cliente,
durata, riammissione. Controllo del non-accesso.
È anche pensabile una procedura che metta in rete le sale della stessa
impresa, o altre sale ancora.
Riduzione del
danno
Formazione
Fattore
Q(ualità)
Documentazione
È importante per la prevenzione, per la riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le loro famiglie), e per la presa in carico.
Il personale lo deve conoscere, e deve saperlo utilizzare. Va quindi nella formazione.
Va tenuto conto del numero di suggerimenti dati, ossia nella tipologia del colloquio.
Rapporto annuale.
È importante per la prevenzione, ed anche nella riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le
loro famiglie).
Il personale lo deve conoscere, e deve saperlo valutare. Va quindi nella formazione.
Va tenuto conto del numero di telefonate ricevute, e del tenore delle stesse.
Rapporto annuale.
È importante per la prevenzione, e per la riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le loro
famiglie).
Il personale lo deve conoscere,ma va studiato e praticato dai quadri particolarmente scelti e preparati
per farli. Deve essere costituita una lista di criteri di osservazione.
Va tenuto conto del numero colloqui fatti, e dei contenuti evidenziati.
Rapporto annuale.
È importante per la prevenzione, e per la riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le loro
famiglie).
Il personale lo deve conoscere,ma va studiato e praticato dai quadri particolarmente scelti e preparati
per farli. Deve essere costituita una lista di criteri di osservazione.
Va tenuto conto del numero colloqui fatti, e dei contenuti evidenziati.
Rapporto annuale.
È importante per la riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le loro famiglie).
Il personale lo deve conoscere, e deve saperlo valutare. Va quindi nella formazione.
Deve essere costituita una lista di criteri di osservazione.
La sua gestione è limitata al quadro responsabile della sala da gioco, presente sul momento.
Va tenuto conto del numero di auto-esclusioni fatte, della tipologia delle stesse, e di una eventuale
messa in rete.
Rapporto annuale.
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Prevenzione
Esclusione dal gioco
L’esclusione è il migliore strumento per la riduzione del danno, ma
spesso subentra quando il danno è ormai patente.
Procedure: Cause dell’esclusione. Chi conosce, chi fa, quando si fa
(subito, senza far riflettere), informazione ad altri (rete di esclusione), documentazione per il cliente, durata, Procedure di riammissione. Controllo
del non-accesso.
È anche pensabile una procedura che metta in rete le sale della stessa
impresa, o altre sale ancora.
Segnalazione esterna
Capita che alla direzione arrivi la segnalazione di una situazione difficile,
dove però chi segnala non vuole apparire. È spesso utile “dare una risposta” compatibile con la filosofia aziendale e con le leggi dello Stato.
Procedure: Chi sa, chi riceve, come riceve, informazioni richieste,
eventuale procedure di approccio al cliente.
A scelta: esclusione. Procedure di decisione.
Riduzione del
danno
Formazione
Fattore
Q(ualità)
Documentazione
È importante per la riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le loro famiglie). Vanno distinte
le esclusioni per ragioni di sicurezza, e le esclusioni disposte per gioco eccessivo (in base ad una lista di
criteri).
Il personale lo deve conoscere, e deve saperlo valutare. Va quindi nella formazione. Deve essere costituita una lista di criteri di osservazione.
La sua gestione è limitata al quadro responsabile della sala da gioco, presente sul momento.
Va tenuto conto del numero di auto-esclusioni fatte, della tipologia delle stesse, e di una eventuale
messa in rete.
Rapporto annuale.
È importante per la riduzione del danno (per giocatori problematici, e per le loro famiglie). Vanno distinte
le segnalazioni per ragioni di sicurezza, dalle segnalazioni per gioco eccessivo (in base ad una lista di
criteri).
Il personale lo deve conoscere, e deve saperlo valutare. Va quindi nella formazione. Deve essere costituita una lista di criteri di osservazione.
La sua gestione è limitata al responsabile generale della sala da gioco.
Va tenuto conto del numero di segnalazioni fatte, della tipologia delle stesse, e di una eventuale conclusione pratica.
Rapporto annuale.
Gruppi di clientela speciali
Gli strumenti sovra menzionati, tutti o in parte, possono essere indirizzati specificatamente verso un settore della clientela considerati “a rischio”.
La considerazione dell’essere a rischio dipende da ragioni scientifiche (esistono sufficienti studi in proposito), da ragioni legali, da ragioni di osservazione specifica locale, e da ragioni di filosofia dell’impresa. Di seguito il lettore trova alcuni esempi di questi gruppi di clientela “speciali”. Altri potrebbero essere individuati.
Gruppi di clientela speciali
Gruppi speciali:
giovani 18-22 anni
Fattore Q(ualità)
I giovani sono un gruppo a rischio. La sala giochi è un posto di socializzazione. I fattori di allarme che conosciamo è la frequenza alta, da soli e in orari
di lavoro o di scuola.
Documentazione
Criteri di valutazione, procedure adeguate, colloqui di prevenzione, formazione del personale (quadri), decisione.
Documentazione.
Rapporto annuale.
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Gruppi di clientela speciali
Gruppi speciali:
Stati emozionali intensi
Gruppi speciali:
Disoccupati o a basso reddito,
o con debiti
Gruppi speciali:
Persone con problemi di alcol
Gruppi speciali:
Clientela con alta frequenza di
visita
Gruppi speciali:
Clientela con pensieri illusori
Gruppi speciali:
Clientela che vuole imparare il
gioco responsabile
Fattore Q(ualità)
Le persone che esprimono una forte emotività negativa è probabile abbiano
una problematica di gioco eccessivo, che va valutata.
Esiste una clientela per cui la sala giochi è un luogo di socializzazione e di incontro. Elementi a rischio sono i disoccupati, le persone a basso reddito, o con
debiti, perché potrebbero facilmente illudersi di poter ricuperare il denaro che
fa loro difetto.
L’alcol in dosi eccessive ed il gioco d’azzardo non si sopportano. Diventano
una miscela pericolosa, ben conosciuta ai servizi di sicurezza. È quindi necessario introdurre specifici colloqui di prevenzione.
L’alta frequenza di visita non è un segno di problemi di gioco, ma chi ha problemi di gioco ha un’alta frequenza di visita. È quindi una situazione da osservare, e, se dimostra di essere perturbata, di essere indagata, in modo da trarre
una decisione nel merito.
Sono una clientela non rara: molte persone hanno convincimenti errati sulla
natura del gioco d’azzardo, e si immaginano quindi possibilità di arricchimento
irrealistiche. Vanno informate sulla vera natura del caso.
Sono una clientela relativamente rara, che va però seguita con modalità possibili da applicare. Spesso è sufficiente un colloquio, rafforzato da uno p.es. tre
mesi più tardi. Questi colloqui sono standardizzati.
Documentazione
Criteri di valutazione, procedure adeguate, colloqui con i clienti (quadri),
formazione del personale, decisione.
Documentazione.
Rapporto annuale.
Criteri di valutazione, procedure adeguate, colloqui di prevenzione (quadri), formazione del personale, decisione.
Documentazione.
Rapporto annuale.
Criteri di valutazione, procedure adeguate, colloqui di prevenzione (quadri, sicurezza), formazione del personale, decisione.
Documentazione.
Rapporto annuale.
Criteri di valutazione, procedure adeguate, colloqui di prevenzione (quadri), formazione del personale, decisione.
Documentazione.
Rapporto annuale.
Criteri di valutazione, procedure adeguate, colloqui di prevenzione (quadri), formazione del personale, decisione.
Documentazione.
Rapporto annuale.
Criteri di valutazione, procedure adeguate, colloqui di prevenzione (quadri dirigenti), formazione del personale, decisione.
Documentazione.
Rapporto annuale.
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Formazione del personale
La conoscenza degli strumenti e delle procedure, dei criteri di valutazione e dei criteri di decisione,
la necessità di registrare e di documentare, devono essere insegnate a tutto il personale che ha a
che fare con il pubblico, ossia con la clientela. In modo differenziato, a seconda del ruolo professionale rivestito dal singolo impiegato.
Formazione del personale in genere
Conoscenza della legislazione
Conoscenza della materia
Gioco d’azzardo
Gioco problematico e patologico
Prevenzione
Riduzione del danno
Presa in carico
Conoscenza in genere degli strumenti e dei procedimenti introdotti
Strumenti di segnalazione
Strumenti di colloquio
Procedure previste
Registrazione e documentazione
Formazione dei quadri
Conoscenza della legislazione
Conoscenza della materia
Gioco d’azzardo
Gioco problematico e patologico
Prevenzione
Riduzione del danno
Presa in carico
Conoscenza dettagliata degli strumenti e dei procedimenti introdotti
Conoscenza degli strumenti specifici
Esclusione ed auto-esclusione
Colloqui di prevenzione
Colloqui con i clienti in difficoltà
Colloqui nel caso di clientela “speciale”
Colloqui con terzi intervenenti
Riammissione
Rete di appoggio locale
Rete della impresa
Aggiornamento della formazione
Per il personale in genere
Per i quadri con incarichi specifici
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Supervisione della formazione
È utile per i quadri che si occupano di formazione, e di diretto contatto con la clientela, ossia se hanno attività di colloqui con la clientela o con terzi intervenenti.
Costituzione di una rete locale di presa in carico
Lo Stato italiano ha difficoltà a introdurre il GAP (Gioco d’Azzardo Patologico) nella lista delle malattie da prendere in carico nel sistema sanitario nazionale, per quanto sia l’OMS (WHO) sia
l’American Psychiatric Association lo contemplino da anni nei loro repertori di malattie psichiche.
Tuttavia, l’IRGA ha relazioni sufficientemente buone con Aziende sanitarie locali (ASL) che introducono i problemi di gioco nel quadro dei loro servizi per le dipendenze. Per altre, i collegamenti
dovranno essere costituiti.
Esistono anche associazioni, come i Gruppi di giocatori anonimi, e associazioni di intervento private (come Azzardo e Nuove Dipendenze, ed altre ancora).
Infine, in Italia esiste un problema importante, quello dell’usura. Esistono però associazioni importanti che si occupano di aiutare persone con questo genere di problemi, con le quali l’IRGA ha ottime relazioni.
Costituzione di una rete della stessa impresa madre
Per ragioni organizzative e di efficacia, può essere interessante organizzare una rete di sale da
gioco, gestite dalla medesima impresa madre. Lo scambio di esperienza, l’uniformazione della
metodica, e, nel limite del possibile, lo scambio dei dati, può portare ad ottimizzare procedure e risultati.
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