Aria nuova - aprile 2012 Aria nuova F O G L I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L G RU P P O “ P RO G E T T O B I Z Z A RO N E ” w w w. p r o g e t t o b i z z a r o n e . c o m EDITORIALE Centro spor tivo: brutto affare. Ma una speranza ancora c’è. Che belli che saremo, con il nuovo centro benessere! Che sogno! Potremo fare sport, fare trattamenti termali, fare shopping come se fossimo a Milano. E se saremo stanchi? Potremo sempre passare la notte in Hotel. Con la promessa che saremo tutti più belli, lo scorso dicembre è stato approvato il nuovo piano “Centro Sportivo – Centro le Ginestre” da una maggioranza compatta e risoluta a non farsi sfuggire questa nuova “grande opportunità”. Ovviamente, nemmeno un dubbio di fronte agli argomenti e alle osservazioni, non solo della minoranza, ma anche di istituzioni importanti come Italia Nostra. Niente. Più belli e più ricchi. Il numero di dicembre di Bizzarone Informa (dove, ovviamente non c’era spazio nemmeno per la mezza paginetta del gruppo “Progetto Bizzarone”, ma d'altronde il giornale è del Sindaco e ci fa quello che vuole) parla di “un paese che guarda al suo interno con uno sguardo oltre l’orizzonte”. Lo sviluppo del paese è a portata di mano. Alla faccia dei “cattivi e invidiosi” della minoranza (parole del vice Sindaco Felice Bernasconi). Non c’è bisogno di dire che non c’è né cattiveria né invidia. C’è invece tanta, tanta preoccupazione perché si continua a percorrere una strada che ha portato e porterà non “più benessere per tutti”, ma un paese più brutto, più triste, più depresso. Ci sono gli stessi sentimenti del Grillo Parlante che vede Pinocchio andar dietro a Lucignolo e varcare allegramente la soglia del paese dei balocchi, annebbiato dall’illusione di poter passare tutta la vita a far festa. Diventeremo più ricchi con il nuovo Centro sportivo? Purtroppo no, anzi. Venerdì 30 marzo. Articolo a tutta pagina sul giornale La Provincia: “Centro sportivo da 25 milioni: Italia Nostra fa ricorso al TAR”. Si accende una nuova speranza. Forse non tutto è perduto. Forse il futuro di Bizzarone può ancora essere salvato. Forse qualche cosa si sta effettivamente muovendo per evitare che Bizzarone cada in una spirale dagli effetti devastanti. Italia Nostra, associazione di rilievo nazionale e impegnata nella “difesa del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione” ha posato gli occhi su Bizzarone e in particolare su quel Programma Integrato di Intervento Centro Sportivo – Centro Le Ginestre che ci ha visti nettamente contrari. Già la stessa associazione, in particolare la sua sezione comasca, aveva fatto sentire la propria voce nel procedimento Qualsiasi tecnico che si intende di valori immobiliari vi dirà che con l’arrivo di un progetto di quelle dimensioni e di quegli impatti sul rumore, sul traffico, sul paesaggio, sul verde le case vedranno diminuire il loro valore. Forse che le case vicino a Malpensa hanno visto crescere il loro valore per la comodità di avere vicino un aeroporto? Il Comune saprà tenere sotto controllo un progetto di queste dimensioni? Il fulgido esempio del Programma 1 di approvazione del Programma formulando una serie di osservazioni che erano state completamente rigettate dalla maggioranza. Ora scende in campo addirittura la presidente nazionale firmando un ricorso al TAR in cui si sollevano pesanti dubbi sull’iter che ha portato all’approvazione. Evidentemente si è valutato che ci fossero così gravi motivi da giustificare l’ultimo dei rimedi possibili: fare appello al giudice amministrativo. Certo per i bizzaronesi oggi è un giorno felice, perché in quella che sembrava essere una i r r e s i s t i b i l e co r s a v e r s o i l baratro è apparsa un’insperata ultima rete di protezione, che ci potrebbe permettere di evitare il peggio. Incrociamo le dita: vediamo il corso degli eventi e diciamo un commosso, sentito, riconoscente “grazie!” a Italia Nostra. Integrato d’Intervento “Terranera” è sotto gli occhi di tutti, ma evidentemente non c’è l’abitudine di imparare dai propri errori. Ma non diamo retta ai cattivi e agli invidiosi che ci vogliono rovinare la festa. Non prestiamo attenzione a quegli ottusi che ci gridano “state attenti!”. E domani ci sveglieremo più ricchi e più belli, magari con una bella coda e due belle orecchie da asino, proprio come Pinocchio.Anche in questo caso, però, c’è segue a pagina 2 Aria nuova - aprile 2012 Editoriale continua da pag.1 l’intervento provvidenziale della Fata Turchina, con le sembianze di Italia Nostra ONLUS, associazione di tutela del patrimonio storico, artistico e ambientale della nazione. Speriamo che questo intervento provvidenziale possa bastare ad evitarci una fine davvero brutta. Paolo Crugnola Rifiuti speciali al cimitero Noi attraverso il nostro sito (www.progettobizzarone.com) , cerchiamo per quanto possibile di tenere informata la popolazione, anche sulle cose che non vanno e che non passano attraverso i canali ufficiali come per esempio Bizzarone Informa. PGT: nuovo gruppo di lavoro, peccato che... Il Piano di governo del territorio (il piano regolatore, per intenderci) è certamente l’atto più importante di un Comune. Non solo ci sono in gioco valori economici rilevanti: si tracciano le linee di sviluppo futuro dell’intero territorio comunale, con ricadute importanti sull’economia, sulle questioni sociali, sull’ambiente. I suoi effetti vanno ben al di là dei 5 anni del mandato amministrativo. Per questo è opportuno (e la legge lo imporrebbe) che sia quanto più possibile condiviso, discusso, approfondito. La Giunta Bertocchi, molto sensibile ai temi della trasparenza e della partecipazione, ha deciso di istituire un apposito gruppo di lavoro, come si dice esplicitamente nella delibera, “in conformità del principio di partecipazione di cui a)’art. 66 de)o Statuto comunale secondo cui il Comune promuove e garantisce la partecipazione dei cittadini a)’attività de)’ente”. I componenti sono: Guido Bertocchi – Sindaco Giuseppe Ciapessoni - Perito edile, assessore ambiente e territorio Veronica Bordoli - Geometra, consigliere comunale Daniele Bianchi - Architetto Mattia Brambilla - Ingegnere energetico Damiano Colombo - Ingegnere ambientale Cristiano Tenti - Ingegnere civile Giacomino Amadeo - Architetto, urbanista del Comune Flavio Ripamonti - Geometra, tecnico comunale, responsabile del servizio urbanistica e territorio Peccato che non si sia pensato di coinvolgere qualcuno della minoranza. Sarebbe stato il minimo per rendere credibile l’obiettivo di “garantire la partecipazione dei cittadini a) ’attività dell ’ente”. Evidentemente non si è resistito alla tentazione di dare uno “schiaffo morale”. Il messaggio non troppo subliminale è: “il paese è roba nostra, qui comandiamo noi”. Nessun rispetto per la metà dei cittadini bizzaronesi che ha votato per Progetto Bizzarone: la loro opinione assolutamente non conta. Ne prendiamo atto. Non è certo la prima volta. Ci permettiamo, in questo caso, di chiedere ai componenti del gruppo di lavoro di valutare se sia il caso di prestarsi a questo infimo giochetto o non sia invece opportuno dare un segnale forte per fare capire che non ci si vuole lasciare strumentalizzare. 2 Come abbiamo già rimarcato, purtroppo solo con internet non riusciamo a raggiungere t u t t i i co m p o n e n t i d e l l a comunità, poter distribuire per le case “Aria Nuova” con la cadenza di qualche mese è necessità imprescindibile. Fino ad ora è perciò sfuggito a molti, quello che avevamo segnalato qualche tempo fa circa qualcosa di molto discutibile per non dire quasi immorale, che stava capitando nel locale cimitero. Grazie ad una preziosa segnalazione, abbiamo scoperto che per lungo tempo molti scatoloni di rifiuti speciali che contenevano resti (si crede e si spera non organici), di riesumazioni, erano abbandonati a destino incerto. In pratica dei contenitori e rano stoc cati a l l a b e l e meglio nella sala adibita a camera mortuaria, recanti parti di bare, vestiario ed effetti personali, appartenenti ai nostri defunti tumulati in anni passati. Una nostra interrogazione formale ha portato come risultato, che nel giro di poco gli scatoloni sono stati prelevati, immaginiamo con l’intento di essere inviati ad una destinazione più opportuna. Insomma una nostra iniziativa ha portato alla risoluzione di una spiacevolissima situazione anche se nulla di tutto ciò è trapelato aldilà delle nostre fonti. Detto ciò, ci sembra sia il caso di ringraziare chiunque in questa circostanza o in altre passate, ci invia le sue segnalazioni che risultino di utilità al paese. Quindi siamo a disposizione di chiunque ci faccia pervenire con ogni modalità i propri messaggi e noialtri di Progetto Bizzarone gli siamo grati fin d’ora. Oscar Pelli Aria nuova - aprile 2012 le strutture pubbliche, semplicemente guardandosi intorno?” Già belle domande. Nel 2006 se le faceva l’allora assessore all’Urbanistica, Territorio, Edilizia privata, Rapporti con l’Unione. Se le faceva Guido Bertocchi. Quale scabrosa attualità hanno quelle domande. Il “biglietto da visita” è lì da vedere. Sempre Guido Bertocchi diceva: “Sin da)’inizio de)a fase di studio di questo progetto mi sono sentito rivolgere da alcuni Consiglieri la considerazione secondo cui mi sarei dovuto assumere la piena e completa responsabilità di ciò che sarebbe sorto a “Terranera”, naturalmente facendo intendere con ciò una valutazione negativa di quanto in esame. Non è mia intenzione – non l’ho mai fatto in questi anni – svicolare da responsabilità.” Se fosse vero, non ci sarebbe stata che una strada da percorrere: dimettersi. Ma si sa: a parole siamo tutti responsabili; i fatti sono un’altra cosa. Frasi celebri... “Giunge questa sera in votazione l’a pprovazione del Programma Integrato di Intervento inerente i comparti di Via Milano e di Via Terranera. Ho già avuto modo di dire come rappresenti, a parere del sottoscritto, un momento di grande importanza per l’Amministrazione comunale del nostro paese, uno snodo cruciale per guardare al futuro di Bizzarone con forse un po’ di ottimismo in più. Perché parlo di ottimismo? Perché gli obiettivi che un simile progetto potrebbe indurci a ra+iungere sono più di uno: non si pensi solo a que)i meramente economici, anche se le analisi effettuate proprio in questi giorni in sede di redazione del bilancio di previsione 2006-2008 potrebbero tranqui)amente giustificarlo, ma si guardi anche oltre. Si guardi a)a trasformazione de) ’intero comparto “Terranera”, non dimenticando che rappresenta il primo scorcio d’Italia per chi, da)a Svizzera, entra nel nostro paese. Al confine istituzionale, vi è da chiedersi, è sempre necessario evidenziare un confine “naturale” fatto di degrado, disordine e quant’altro? Chi entra in Italia se ne deve accorgere guardando una bandiera o l’arredo urbano, All’asta alcuni mezzi del cantiere “Terranuova” Le vicende di Terranuova, che per chi ancora non lo sapesse è il quartiere che sta sorgendo tra le vie Roma, Milano e Terranera, sono già state raccontate da diversi mesi, a partire da quando Progetto Bizzarone le ha citate su un periodico locale, rivelandone i fallimenti e scandalizzando qualcuno che avrebbe voluto che non se ne parlasse affatto. Da allora sono accaduti ancora alcuni fatti: Paolo Crugnola denunciò nel corso del Consiglio Comunale del 30 novembre 2011 che la realizzazione del complesso era in colpevole ritardo di almeno quattro anni rispetto a quanto concordato, fece questo chiedendo spiegazioni a chi governa, aggiungendo se e come si intendesse agire. Grazie all’inter vento del capogr uppo dell’opposizione poco prima di Natale si mosse l’Amministrazione, minacciando le via legali agli attuatori delle opere, magari imponendo loro penali; visto che l’avanzamento dei lavori, e questo lo diciamo noi, non può che definirsi pietoso ed ingiustificabilmente lento. Bizzarone quiz Terranuova cosʼè? Poco dopo quel c o n s i g l i o A. Unʼisola canadese comunale è B. Un cane di grosse dimensioni e m e r s a u n ’ u l t e r i o r e C. Una scelta urbanistica n o t i z i a : d u e fallimentare veicoli legati all’edilizia ed al movimento terra, impegnati nei la vori del sopracitato cantiere, erano presenti sul sito dell’Istituto Vendite Giudiziarie di via Palestro a Como. Quando delle proprietà di un privato o di un’azienda finiscono in un’asta giudiziaria significa che siamo di fronte ad un soggetto in pesante difficoltà economica e spesso ciò è sinonimo di fallimento. Insomma un ulteriore tassello che certo se cambia qualcosa, lo fa in peggio, in quella già disgraziata avventura edilizia sempre contrastata in passato dai nostri Paolo Crugnola, Valerio Falcicchio e non solo. Ultimamente perfino l’Amministrazione ha cominciato a fare delle prime ammissioni su questo plateale insuccesso. 3 Aria nuova - aprile 2012 significativa operazione di questo genere può lasciare. Sicuramente la certezza che le persone che si sono prodigate affinché gli spazi pubblici di Bizzarone possano apparire più ordinati agli occhi degli stessi compaesani e della gente di passa g gio mai avranno quei comportamenti poco civili che rendono necessaria una Giornata Ecologica. Nessuno dei partecipanti, trovandosi domani a Cagno, Busto Arsizio o in qualsiasi altro luogo, getterà dal finestrino della sua macchina anche un solo pacchetto di sigarette vuoto. Pure durante una giornata socialmente utile non è mancata una piccola macchia: l’automobilista costretto a rallentare la sua velocità eccessiva, visibilmente infastidito dal fatto che adulti e soprattutto ragazzini si stessero aggirando per la strada al fine di raccogliere qualche carta straccia. Ma non è certo questa quisquiglia a far venir meno lo spirito che ha permesso che l’iniziativa della Giornata Ecologica avesse un buon successo e che con tutta probabilità permetterà di replicare l’esperienza anche l’anno prossimo. Cosa resta di una “giornata ecologica” Il primo fine settimana di primavera coincide in molte località con l’organizzazione della Giornata Ecologica, dove un gruppo di volontari, tra le altre cose, si prende in carico la pulizia di strade e zone prospicienti, raccogliendo rifiuti piccoli e grandi che cittadini meno sensibili di loro, hanno gettato via, in spregio alle regole del vivere civile. La comunità di Bizzarone non sfugge a questo impegno e complice un bel sabato primaverile, persone di ogni età si sono date appuntamento per dedicare qualche ora ad un lavoro al servizio del pubblico. Va detto a loro merito che la parte del leone la fatta il gruppo della Protezione Civile; in termini di tempo, numero di volontari e mezzi sono stati quelli che hanno contribuito in quantità maggiore. Non vanno dimenticati però gli altri partecipanti, compreso qualche bambino di giovanissima età; anche Progetto Bizzarone ha dato la sua adesione all’invito arrivato dall’amico Giuseppe Ciapessoni. Meditiamo per un momento su quale possa essere l a m i g l i o r e e r e d i t à c h e u n a s e m p l i ce m a Tempo di crisi, tempo di buon senso L’esempio ci viene dal governo nazionale. Giunti sull’orlo del baratro si è avuta la forza di fermarsi e di ritrovare la serietà ed il buon senso necessari per affrontare davvero (e non solo a colpi di slogan) i problemi che riguardano il sistema Italia. Questa è la svolta che serve a tutti i livelli istituzionali: regionale, provinciale, comunale. Le prospettive per il futuro non sono certo rosee. Tutte le statistiche concordano sul fatto che stiamo diventando sempre più poveri. I casi crescenti di posti di lavoro persi fanno toccare con mano la gravità della situazione. E in questi casi, non ci sono scorciatoie valide: bisogna affrontare i problemi con umiltà, impegno e tenendo bene in mente che le sfide importanti si vincono insieme. Sin dalla campa gna elettorale abbiamo sottolineato che la sfida principale per Bizzarone oggi è quella di rafforzarsi come una comunità di persone che sanno collaborare, farsi forza una con l’altra e raggiungere insieme obiettivi importanti. Per essere una comunità più unita occorre lavorare su tanti fronti: sull’associazionismo, sulle istituzioni che rafforzano l’integrazione (la Parrocchia, lo stesso Comune), ma anche, ad esempio, sulla forma fisica che assume il nostro paese: su dove e come vengono realizzate le case, le attività produttive, gli spazi pubblici. Se Bizzarone saprà rafforzarsi come comunità invece che come “somma di individui”, una comunità aperta, capace anche di guardare al di fuori, allora davvero potrà offrire maggiori opportunità ai suoi abitanti per poter vivere con serenità in un mondo che ci appare sempre più difficile. Su questa priorità, secondo noi, bisogna lavorare. Con serietà e buon senso. 4 Aria nuova - aprile 2012 Dai Consigli comunali... Consiglio comunale del 30 novembre 2011 “Sul Piano Roncaccio io e te la pensavamo allo stesso modo” - Giuseppe Ciapessoni “Si, ma alla fine abbiamo votato in maniera diversa” – Paolo Crugnola Dopo la riunione consigliare “pesante” dello scorso 30 settembre, l’odierna seduta poteva sembrare interlocutoria in attesa di altri eventi. Ma così non è stato: spunti di cui parlare non sono mancati come sempre. L’assenza del sindaco (a cui si è aggiunto anche quello di un altro paio di consiglieri), ha fatto si che l’evento fosse presieduto dal vice sindaco Felice Bernasconi che all’inizio ha salutato anche il pubblico presente. Il punto che ha fatto seguito all’approvazione del verbale della seduta precedente, riguarda va l’assestamento di bilancio. Alle voci in attivo ricordiamo una ma g giore entrata dai fondi frontalieri di circa 40.000 Euro e soprattutto 4.000 Euro di canoni telefonici mobili: se questi soldi sono riconducibili al ripetitore di via Agnelli, quanto meno la montagna ha partorito un topolino. Se invece passiamo ai passivi, citiamo tra le altre cose: minori oneri di urbanizzazione, maggiori costi di manutenzioni di immobili, del verde pubblico e delle strade; maggiori trasferimenti all’Unione Terre di Frontiera per costi del personale e per servizi sociali ed aumento delle tariffe per la raccolta dei rifiuti. Un caso particolare riguarda il bollettino comunale che continua a costare veramente molto come è stato rilevato dal consigliere di Progetto Bizzarone Valerio Falcicchio, aldilà dell’apprezzabile fatto legato alle cifre destinate alla beneficenza, il giornalino è ancora placcato in oro visto che continua a costare circa 30 volte tanto l’opuscolo “Aria Nuova”, anche se quest’ultimo viene preparato in forma molto più semplice. L’ultimo argomento è stato l’interpellanza dell’opposizione sul progresso dei lavori concernenti il “piano Roncaccio”: ne ha parlato con mal celato imbarazzo l’assessore Ciapessoni sostituendosi anche nelle competenze che riguardavano l’assente primo cittadino. Nessuno ha potuto negare il disastroso stato in cui si trova il tutto, soprattutto la zona oggi denominata Terranuova e certamente ormai tutti i componenti del Consiglio sanno di che cosa si sta parlando. Per inciso i lavori che avrebbero dovuto concludersi il 30 novembre 2007, ripeto 2007, sono ancora lontanissimi dall’essere ultimati. Dopo la scadenza sopracitata era prevista una penale pecuniaria a carico degli attuatori, ma ad oggi nessun passo è stato fatto dall’Amministrazione. Siparietto finale tra Giuseppe Ciapessoni e Paolo Crugnola su quali furono a suo tempo le opinioni dei due sull’argomento, uguali in fase di dibattimento (entrambi erano molto critici sul progetto), ma diverse quando si è trattato di alzare le mani per votare (quando l’attuale responsabile dei lavori pubblici cambiò idea), come possiamo leggere nel corsivo in alto. Ci domandiamo fino a che punto potrebbe arrivare la rinuncia alla propria convinzioni dell’assessore anziano pur di ubbidire alla disciplina di partito. Tutti a casa non prima che il capogruppo di Progetto Bizzarone invitasse tutti i consiglieri dell’opposta fazione a partecipare ad un incontro organizzato dalla minoranza per il giorno seguente. Og getto: il progetto campo sportivo; ospiti i dirigenti di Italia Nostra; a posteriori sappiamo che nessuno di questi ha accettato di 5 mettersi in discussione davanti alla cittadinanza. Per diventare degli ottimi politici non basta una vita, ma per considerarsi politici e basta, una decina di preferenze indicate sulle schede delle elezioni comunali di Bizzarone possono essere sufficienti. Consiglio comunale del 21 dicembre 2011 A Bizzarone Babbo Natale arriva con qualche giorno d’anticipo e non porta stivaloni, costume rosso e barba bianca, ma una fa scia tricolore. Nella sua sacca reca per qualcuno un regalo da 25 milioni, anche se racconta che sarà un dono di cui godranno tutti i cittadini; se la stessa cifra fosse divisa per ogni bizzaronese, ad ognuno, dal neonato al centenario toccherebbero circa 16.000 Euro a testa, vi piace l’idea? Peccato che non accadrà. Il nostro personalissimo Babbo Natale negli ultimi due mesi non ha voluto rilasciare dichiarazioni pubbliche sull’operazione campo sportivo; una sera durante un’assemblea, in cui era presente e si era fatto largo l’argomento, allora ha pensato bene di lasciare la sala comunale. Non ha parlato fino al 21 dicembre, giorno della consegna del pacco dono, ma a partire da quella data pensiamo che metterà fine al silenzio stampa. Non sappiamo se il mezzo utilizzato per spiegare le sue ragioni sarà una lettera aper ta: comunicazione n° 015 (008/2011) o n ° 015 (001/2012); oppure attraverso il prossimo numero di “Bizzarone Informa”, organo ufficiale di sé stesso, come sancito dalla decisione sua e dei suoi collaboratori in un Consiglio Comunale di un paio d’anni fa; potrà utilizzare un quotidiano locale, approfittare della prossima inaugurazione o indire un incontro pubblico, forse si avvarrà di alcuni di questi canali contemporaneamente, ma qualcosa ci farà sapere. Aria nuova - aprile 2012 Ovviamente il Babbo Natale che abbiamo scherzosamente citato altri non è che il sindaco Bertocchi ma le combinazioni temporali e circostanziali erano troppo accattivanti per essere ignorate. Tornando più seri diciamo che la serata del primo giorno dell’inverno ha visto quindi il semaforo verde al Piano campo sportivo. La prima parte della riunione è stata in ogni caso riservata alle proposte di modifica delle modalità di esecuzione della sopracitata opera, rispetto a quanto adottato nel consiglio dello scorso 30 settembre. A proposito facciamo un temporaneo passo avanti: nella successiva dichiarazione di voto il capogruppo Ciapessoni tra le tante critiche rivolte a Progetto Bizzarone ce ne è stata una che recitava “Vedono sempre le cose o bianche o nere, mai grigie”, cioè sono incapaci di percepire che esistono le vie di mezzo. Ebbene vi erano 4 proposte di modifica targate rispettivamente: maggioranza, tecnico comunale, opposizione ed associazione Italia Nostra, provate a dedurre quale sono state le risposte dell’Amministrazione: prime due osservazioni accettate nella loro integrità, le altre bocciate in toto, questo è il biglietto da visita di chi sa discernere tra le cose, sapendo cogliere le sfumature. Nello specifico ci è risultato par ticolarmente sgradevole l’atteggiamento di snobistico rifiuto verso una benemerita associazione a livello nazionale quale è Italia Nostra, accomunata in questo trattamento ai rilievi posti da Progetto Bizzarone. La tacita uguaglianza secondo cui Progetto Bizzarone sta a Italia Nostra come Amministrazione sta a Impresa Foti pensiamo possa risultare gradita ai militanti di Noi per Bizzarone; a noi sta benissimo. Dopo il varo delle modifiche si è passato all’approvazione del Piano Campo Sportivo nella sua versione definitiva, preceduta dalle dichiarazioni di voto. Per primo ha preso la parola Giuseppe Ciapessoni, molti i temi da lui toccati, sono già state detti o scritti in altre occasioni, per cui soprassediamo, ma un paio di citazioni occorre farle. E’ sceso in campo perfino il sentimento religioso nelle parole dell’assessore per giustificare il suo parere favorevole all’operazione, perfino l’Altissimo ha fatto capolino tra le righe del suo lungo intervento; non è arrivato a dire che l’insediamento di albergo, piscine, centro benessere e quant’altro in via Santa Margherita fosse cosa buona e giusta perchè “Dio lo vuole”, ma poco ci è mancato. Inoltre il Giuseppe ha biasimato supposti tentativi da parte dell’opposizione di portare membri della maggioranza alla propria sponda, che hanno ottenuto a suo dire, per contro, un’ancora più granitica coesione del gruppo; ma è fuori strada nei propri ra gionamenti, eventuale abboccamento si fa con un atteggiamento affettato, quasi una seduzione, mentre la cosa migliore che Progetto Bizzarone dice di chi siede in particolare ai banchi compresi tra Lo Monaco e La Tona è che sono degli ingenui che giocano come bambini col fuoco senza rendersene conto… forse. A seguire, la parola è andata a Valerio Falcicchio e quindi al capogruppo Paolo Crugnola, non entriamo nei particolari, ci basta affermare che ha pregato l’Amministrazione di ripensarci, anche per il bene del sindaco stesso; verso lo stesso primo cittadino sono state chieste le dimissioni, e qui riconosciamolo una punta provocatoria c’era, ma vogliamo dimenticare la farsa dell’Operazione Roncaccio Terranuova. Non possiamo mancare di rimarcare l’applauso di gran parte del pubblico al termine dell’intervento, tutto di gente che non era certo presente per tutelare qualche scopo personale, qui il sentimento era solo uno ed era per Paolo: stima. L’applauso e altri nostri comportamenti che il sindaco nella 6 sua comunicazione alla popolazione che ha seguito di un giorno il Consiglio Comunale, nella sua visione delle cose, bolla come astio, invidia o interesse di parte. Alla parola astio (Guido ce l’ha sempre in bocca) siamo abituati, poi invidia di che? Solo perche Progetto Bizzarone non ha amici potenti come i suoi? Infine sull’interesse personale verso qualcuno, è un vecchio cavallo di battaglia mai spiegato (e che non chiarirà neppure ora), perché semplicemente è una fesseria pazzesca. Alla fine la scontata approvazione del Piano è arrivata senza sorprese. Brevisssimo accenno sulla decisione di uscire dal Consorzio Sportivo con Albiolo, Cagno, Rodero e Valmorea, alla nostra comunità verranno versati circa 19.000 Euro per anno. Nella sopracitata comunicazione del 22 dicembre Guido Bertocchi in occasione delle feste natalizie ringrazia del lavoro svolto Giunta e consiglieri, rigorosamente di maggioranza, noi di Progetto Bizzarone rivolgiamo il ringraziamento indistintamente a tutti. Oscar Pelli Aria nuova - aprile 2012 Passioni e divertimenti Ovvero “Non di sola politica vive l’uomo” Discipline olistiche e benessere Un giorno vibrante Avete mai pensato ad un vostro malore fisico, acciacco, depressione e di collegarlo ad un qualcosa che nulla sembri centrare? Bene se non lo avete mai fatto e il problema continua a persistere forse è ora che cominciate a pensare di prendere in considerazione una tecnica olistica per il vostro benessere. Partiamo dell’etimologia della parola. Olistico deriva dalla parola greca holós e significa “intero”. L’olismo, quindi, considera l’organismo nella sua interezza cioè psiche e corpo e non come una assemblato di parti. Multidisciplinarità o interdisciplinarità, valutazione e considerazione del problema nel suo insieme, queste sono le basi della materia. Le pratiche olistiche spaziano in svariati campi, o meglio, si differenziano in svariate discipline, ognuna con un compito ben specifico, seguendo sempre quell’unione tra le componenti di psiche e corpo .La ricerca del malessere, quindi, va individuata partendo dall’analisi del cause che derivano dal nostro vissuto , da quello familiare e da ciò che stiamo vivendo ora, analizzando ogni singolo componente che ci forma e ci dà vita: anima, mente e corpo. Non sono un esperto della materia e queste informazioni le ho raccolte domandando a naturopati, esperti del settore e ricercando su svariate fonti online. Mi sono avvicinato a questo mondo grazie ad un invito: l’inaugurazione di una nuova associazione, Avodah, di Monza. Provare per curiosità è stato l’istinto primo che mi ha portato fin lì. Vediamo di raccontare un po’ la giornata. Tralascio il viaggio, l’arrivo e la ricerca del parcheggio dato che in quello non vi sono elementi di particolare rilievo. Quindi, una volta arrivati al centro, fatti i saluti del caso, ci siamo accomodati su dei cuscini a gambe incrociate, disposti in cerchio con altre persone. Al centro della figura vi erano delle carte disposte mantenendo la forma geometrica in cui eravamo seduti. Per prima cosa si doveva scegliere una carta. Ogni pezzo mostrava una figura associata ad un simbolo e ad una definizione. Buddha sospeso nel vuoto, assieme ad un piccolo rombo colorato di grigio, al suo interno, nel basso della figura, accompagnavano l’aggettivo consapevole. Un manuale scritto da Osho mi avrebbe poi tradotto il significato. Questa è stata la prima fase, l’approccio che ha permesso di rompere il ghiaccio. Un momento di pausa. Come secondo avvicinamento a queste discipline olistiche si è scelta la meditazione di gruppo. Ma non è stata una semplice riflessione. La meditazione è stata associata ad un altro Sistema Naturale: l’Aura Soma. Disciplina, quest’ultima che si spinge ad analizzare la nostra interazione tra il macrocosmo ( ciò che è fuori di noi) e il microcosmo (ciò che sta dentro di noi) arrivando ad identificare una particolare bottiglietta, colorata, al cui interno vi è un prodotto interamente naturale costituito dalle energie dei 3 Regni: quello Vegetale delle piante officinali e gli olii essenziali, quello Minerale delle gemme e dei cristalli di roccia e il Regno del Colore che usa le proprietà del colore e della luce per relazionarsi al colore all’interno dell’essere umano-uomo colore . La selezione della bottiglia avviene inconsciamente sulla base dell’interazione tra i colori e il campo magnetico ed energetico della persona. Per associazione il colore ci darà una preziosa informazione. L’olio contenuto nella bottiglietta scelta, dovrà poi essere applicato sul corpo. Vicky Wall, inventò questa disciplina e la definì: “Tu sei i colori che scegli e questi riflettono i bisogni del tuo Essere”. Osserviamo il nostro modo si vestire, di arredare la nostra casa, i colori usati, provate ad associarli al vostro essere, al vostro carattere, vedrete che la cosa potrebbe anche incuriosirvi. Le Campane Tibetane sono state l’ultima sperimentazione (oppure esperienza), quella che mi ha lasciato una maggiore sensazione . Il rituale prevede: ci si sdraia, supini o proni; delle ciotole, dette campane, vengono appoggiate sul busto o sulla schiena, meglio dire sul chakra corrispondente alla vibrazione della CAMPANA; campane di varie dimensioni, costruite con leghe di prezioso metallo, che per mezzo di martelletti di legno circolare, avvolti da una pelle morbida, vengono suonate. È il movimento circolare su di esse dei martelletti che provoca il suono, ma non solo. Non sono solo campane sonore, infatti, ma il movimento crea anche delle vibrazioni che penetrano all’interno del corpo con differente intensità, che varia in base all’uso dei martelletti: più si imprime forza, più suonano e vibrano, fino anche a scampanare. Suono e vibrazione creano questo beneficio, è come un massaggio del corpo nel suo interno: piacevole, rilassante . L’olismo, però, da solo non basta. Non è una medicina che sa guarire un tumore, la leucemia o quant’altro, ma sicuramente è di grande aiuto e supporto, sia per il corpo, che per l’animo. La giornata presso l’associazione è terminata verso sera. Spero che questo breve racconto vi abbia incuriosito un po’ e vi spinga ad indagare più a fondo su questo bel mondo. Ringrazio Fabrizia Finotto, naturopata e consulente Aura-Soma, per l’invito alla giornata, l’associazione Avodah di Monza per l’ospitalità, Simona, Eugenia e Fabrizio per la compagnia. L’intero gruppo per avermi regalato un giorno vibrante. Serenità in cuore, nell’animo e nella mente. Pietro Lombardi – a.k.a. p.e. & Fabrizia Finotto 7 Aria nuova - aprile 2012 NE O R 30 A : Z 0 BIZ ore 2 A e, O l i R r T p TEA o 14 a at b a s Questo Foglio di informazione viene prodotto in proprio da “Progetto Bizzarone - l’Associazione”. La pubblicazione è autofinanziata dall’Associazione. Referente responsabile: Oscar Pelli Per informazioni e contatti:www.progettobizzarone.com [email protected] 8