Aria nuova - aprile 2012
Aria nuova
F O G L I O D I I N F O R M A Z I O N E D E L G RU P P O
“ P RO G E T T O B I Z Z A RO N E ”
w w w. p r o g e t t o b i z z a r o n e . c o m
EDITORIALE
Centro spor tivo:
brutto affare.
Ma una speranza ancora c’è.
Che belli che saremo, con il nuovo centro
benessere! Che sogno! Potremo fare sport,
fare trattamenti termali, fare shopping
come se fossimo a Milano. E se saremo
stanchi? Potremo sempre passare la
notte in Hotel.
Con la promessa che saremo tutti più
belli, lo scorso dicembre è stato approvato
il nuovo piano “Centro Sportivo –
Centro le Ginestre” da una maggioranza
compatta e risoluta a non farsi sfuggire
questa nuova “grande opportunità”.
Ovviamente, nemmeno un dubbio di
fronte agli argomenti e alle osservazioni,
non solo della minoranza, ma anche di
istituzioni importanti come Italia
Nostra. Niente.
Più belli e più ricchi. Il numero di
dicembre di Bizzarone Informa (dove,
ovviamente non c’era spazio nemmeno
per la mezza paginetta del gruppo
“Progetto Bizzarone”, ma d'altronde il
giornale è del Sindaco e ci fa quello che
vuole) parla di “un paese che guarda al
suo interno con uno sguardo oltre
l’orizzonte”. Lo sviluppo del paese è a
portata di mano. Alla faccia dei “cattivi
e invidiosi” della minoranza (parole del
vice Sindaco Felice Bernasconi).
Non c’è bisogno di dire che non c’è né
cattiveria né invidia. C’è invece tanta,
tanta preoccupazione perché si continua
a percorrere una strada che ha portato e
porterà non “più benessere per tutti”, ma
un paese più brutto, più triste, più
depresso. Ci sono gli stessi sentimenti del
Grillo Parlante che vede Pinocchio
andar dietro a Lucignolo e varcare
allegramente la soglia del paese dei
balocchi, annebbiato dall’illusione di
poter passare tutta la vita a far festa.
Diventeremo più ricchi con il nuovo
Centro sportivo? Purtroppo no, anzi.
Venerdì 30 marzo. Articolo a
tutta pagina sul giornale La
Provincia: “Centro sportivo da
25 milioni: Italia Nostra fa
ricorso al TAR”.
Si accende una nuova speranza.
Forse non tutto è perduto. Forse
il futuro di Bizzarone può
ancora essere salvato. Forse
qualche
cosa
si
sta
effettivamente muovendo per
evitare che Bizzarone cada in
una spirale dagli effetti
devastanti.
Italia Nostra, associazione di
rilievo nazionale e impegnata
nella “difesa del patrimonio
storico, artistico e naturale della
nazione” ha posato gli occhi su
Bizzarone e in particolare su
quel Programma Integrato di
Intervento Centro Sportivo –
Centro Le Ginestre che ci ha
visti nettamente contrari. Già la
stessa associazione, in
particolare la sua sezione
comasca, aveva fatto sentire la
propria voce nel procedimento
Qualsiasi tecnico che si intende di valori
immobiliari vi dirà che con l’arrivo di
un progetto di quelle dimensioni e di
quegli impatti sul rumore, sul traffico,
sul paesaggio, sul verde le case vedranno
diminuire il loro valore. Forse che le
case vicino a Malpensa hanno visto
crescere il loro valore per la comodità di
avere vicino un aeroporto?
Il Comune saprà tenere sotto controllo
un progetto di queste dimensioni? Il
fulgido esempio del Programma
1
di approvazione del Programma
formulando una serie di
osservazioni che erano state
completamente rigettate dalla
maggioranza.
Ora scende in campo addirittura
la presidente nazionale firmando
un ricorso al TAR in cui si
sollevano pesanti dubbi sull’iter
che ha portato all’approvazione.
Evidentemente si è valutato che
ci fossero così gravi motivi da
giustificare l’ultimo dei rimedi
possibili: fare appello al giudice
amministrativo.
Certo per i bizzaronesi oggi è un
giorno felice, perché in quella
che sembrava essere una
i r r e s i s t i b i l e co r s a v e r s o i l
baratro è apparsa un’insperata
ultima rete di protezione, che ci
potrebbe permettere di evitare
il peggio. Incrociamo le dita:
vediamo il corso degli eventi e
diciamo un commosso, sentito,
riconoscente “grazie!” a Italia
Nostra.
Integrato d’Intervento “Terranera” è sotto
gli occhi di tutti, ma evidentemente non
c’è l’abitudine di imparare dai propri
errori.
Ma non diamo retta ai cattivi e agli
invidiosi che ci vogliono rovinare la
festa. Non prestiamo attenzione a quegli
ottusi che ci gridano “state attenti!”. E
domani ci sveglieremo più ricchi e più
belli, magari con una bella coda e due
belle orecchie da asino, proprio come
Pinocchio.Anche in questo caso, però, c’è
segue a pagina 2
Aria nuova - aprile 2012
Editoriale
continua da pag.1
l’intervento provvidenziale della Fata
Turchina, con le sembianze di Italia
Nostra ONLUS, associazione di tutela
del patrimonio storico, artistico e
ambientale della nazione.
Speriamo che questo intervento
provvidenziale possa bastare ad evitarci
una fine davvero brutta.
Paolo Crugnola
Rifiuti speciali al cimitero
Noi attraverso il nostro sito
(www.progettobizzarone.com)
, cerchiamo per quanto
possibile di tenere informata
la popolazione, anche sulle
cose che non vanno e che non
passano attraverso i canali
ufficiali come per esempio
Bizzarone Informa.
PGT: nuovo gruppo di
lavoro, peccato che...
Il Piano di governo del territorio (il piano regolatore, per intenderci) è
certamente l’atto più importante di un Comune. Non solo ci sono in
gioco valori economici rilevanti: si tracciano le linee di sviluppo
futuro dell’intero territorio comunale, con ricadute importanti
sull’economia, sulle questioni sociali, sull’ambiente. I suoi effetti
vanno ben al di là dei 5 anni del mandato amministrativo. Per questo è
opportuno (e la legge lo imporrebbe) che sia quanto più possibile
condiviso, discusso, approfondito.
La Giunta Bertocchi, molto sensibile ai temi della trasparenza e della
partecipazione, ha deciso di istituire un apposito gruppo di lavoro,
come si dice esplicitamente nella delibera,
“in conformità del principio di partecipazione di cui a)’art. 66 de)o Statuto
comunale secondo cui il Comune promuove e garantisce la partecipazione dei
cittadini a)’attività de)’ente”.
I componenti sono:
Guido Bertocchi – Sindaco
Giuseppe Ciapessoni - Perito edile, assessore ambiente e territorio
Veronica Bordoli - Geometra, consigliere comunale
Daniele Bianchi - Architetto
Mattia Brambilla - Ingegnere energetico
Damiano Colombo - Ingegnere ambientale
Cristiano Tenti - Ingegnere civile
Giacomino Amadeo - Architetto, urbanista del Comune
Flavio Ripamonti - Geometra, tecnico comunale, responsabile del
servizio urbanistica e territorio
Peccato che non si sia pensato di coinvolgere qualcuno della
minoranza. Sarebbe stato il minimo per rendere credibile l’obiettivo
di “garantire la partecipazione dei cittadini a) ’attività dell ’ente”.
Evidentemente non si è resistito alla tentazione di dare uno “schiaffo
morale”. Il messaggio non troppo subliminale è: “il paese è roba nostra,
qui comandiamo noi”. Nessun rispetto per la metà dei cittadini
bizzaronesi che ha votato per Progetto Bizzarone: la loro opinione
assolutamente non conta.
Ne prendiamo atto. Non è certo la prima volta. Ci permettiamo, in
questo caso, di chiedere ai componenti del gruppo di lavoro di
valutare se sia il caso di prestarsi a questo infimo giochetto o non sia
invece opportuno dare un segnale forte per fare capire che non ci si
vuole lasciare strumentalizzare.
2
Come abbiamo già rimarcato,
purtroppo solo con internet
non riusciamo a raggiungere
t u t t i i co m p o n e n t i d e l l a
comunità, poter distribuire
per le case “Aria Nuova” con la
cadenza di qualche mese è
necessità imprescindibile.
Fino ad ora è perciò sfuggito a
molti, quello che avevamo
segnalato qualche tempo fa
circa qualcosa di molto
discutibile per non dire quasi
immorale, che stava capitando
nel locale cimitero.
Grazie ad una preziosa
segnalazione, abbiamo
scoperto che per lungo tempo
molti scatoloni di rifiuti
speciali che contenevano resti
(si crede e si spera non
organici), di riesumazioni,
erano abbandonati a destino
incerto.
In pratica dei contenitori
e rano stoc cati a l l a b e l e
meglio nella sala adibita a
camera mortuaria, recanti
parti di bare, vestiario ed
effetti personali, appartenenti
ai nostri defunti tumulati in
anni passati.
Una nostra interrogazione
formale ha portato come
risultato, che nel giro di poco
gli scatoloni sono stati
prelevati, immaginiamo con
l’intento di essere inviati ad
una destinazione più
opportuna.
Insomma una nostra iniziativa
ha portato alla risoluzione di
una spiacevolissima situazione
anche se nulla di tutto ciò è
trapelato aldilà delle nostre
fonti.
Detto ciò, ci sembra sia il
caso di ringraziare chiunque
in questa circostanza o in
altre passate, ci invia le sue
segnalazioni che risultino di
utilità al paese.
Quindi siamo a disposizione
di chiunque ci faccia
pervenire con ogni modalità i
propri messaggi e noialtri di
Progetto Bizzarone gli siamo
grati fin d’ora.
Oscar Pelli
Aria nuova - aprile 2012
le strutture pubbliche, semplicemente guardandosi
intorno?”
Già belle domande. Nel 2006 se le faceva l’allora
assessore all’Urbanistica, Territorio, Edilizia privata,
Rapporti con l’Unione. Se le faceva Guido
Bertocchi. Quale scabrosa attualità hanno quelle
domande. Il “biglietto da visita” è lì da vedere.
Sempre Guido Bertocchi diceva:
“Sin da)’inizio de)a fase di studio di questo progetto mi
sono sentito rivolgere da alcuni Consiglieri la
considerazione secondo cui mi sarei dovuto assumere la
piena e completa responsabilità di ciò che sarebbe sorto a
“Terranera”, naturalmente facendo intendere con ciò una
valutazione negativa di quanto in esame.
Non è mia intenzione – non l’ho mai fatto in questi anni –
svicolare da responsabilità.”
Se fosse vero, non ci sarebbe stata che una strada da
percorrere: dimettersi.
Ma si sa: a parole siamo tutti responsabili; i fatti
sono un’altra cosa.
Frasi celebri...
“Giunge questa sera in votazione l’a pprovazione del
Programma Integrato di Intervento inerente i comparti di
Via Milano e di Via Terranera.
Ho già avuto modo di dire come rappresenti, a parere del
sottoscritto, un momento di grande importanza per
l’Amministrazione comunale del nostro paese, uno snodo
cruciale per guardare al futuro di Bizzarone con forse un
po’ di ottimismo in più.
Perché parlo di ottimismo? Perché gli obiettivi che un
simile progetto potrebbe indurci a ra+iungere sono più di
uno: non si pensi solo a que)i meramente economici, anche
se le analisi effettuate proprio in questi giorni in sede di
redazione del bilancio di previsione 2006-2008 potrebbero
tranqui)amente giustificarlo, ma si guardi anche oltre.
Si guardi a)a trasformazione de) ’intero comparto
“Terranera”, non dimenticando che rappresenta il primo
scorcio d’Italia per chi, da)a Svizzera, entra nel nostro
paese. Al confine istituzionale, vi è da chiedersi, è sempre
necessario evidenziare un confine “naturale” fatto di
degrado, disordine e quant’altro? Chi entra in Italia se ne
deve accorgere guardando una bandiera o l’arredo urbano,
All’asta alcuni mezzi del
cantiere “Terranuova”
Le vicende di Terranuova, che per chi ancora non
lo sapesse è il quartiere che sta sorgendo tra le vie
Roma, Milano e Terranera, sono già state
raccontate da diversi mesi, a partire da quando
Progetto Bizzarone le ha citate su un periodico
locale, rivelandone i fallimenti e scandalizzando
qualcuno che avrebbe voluto che non se ne parlasse
affatto.
Da allora sono accaduti ancora alcuni fatti:
Paolo Crugnola denunciò nel corso del Consiglio
Comunale del 30 novembre 2011 che la
realizzazione del complesso era in colpevole ritardo
di almeno quattro anni rispetto a quanto
concordato, fece questo chiedendo spiegazioni a
chi governa, aggiungendo se e come si intendesse
agire.
Grazie all’inter vento del capogr uppo
dell’opposizione poco prima di Natale si mosse
l’Amministrazione, minacciando le via legali agli
attuatori delle opere, magari imponendo loro
penali; visto che l’avanzamento dei lavori, e questo
lo diciamo noi, non può che definirsi pietoso ed
ingiustificabilmente lento.
Bizzarone quiz
Terranuova
cosʼè?
Poco dopo quel
c o n s i g l i o A. Unʼisola canadese
comunale
è B. Un cane di grosse
dimensioni
e m e r s a
u n ’ u l t e r i o r e C. Una scelta urbanistica
n o t i z i a : d u e fallimentare
veicoli legati
all’edilizia ed al
movimento terra, impegnati nei la vori del
sopracitato cantiere, erano presenti sul sito
dell’Istituto Vendite Giudiziarie di via Palestro a
Como. Quando delle proprietà di un privato o di
un’azienda finiscono in un’asta giudiziaria significa
che siamo di fronte ad un soggetto in pesante
difficoltà economica e spesso ciò è sinonimo di
fallimento.
Insomma un ulteriore tassello che certo se cambia
qualcosa, lo fa in peggio, in quella già disgraziata
avventura edilizia sempre contrastata in passato dai
nostri Paolo Crugnola, Valerio Falcicchio e non
solo. Ultimamente perfino l’Amministrazione ha
cominciato a fare delle prime ammissioni su questo
plateale insuccesso.
3
Aria nuova - aprile 2012
significativa operazione di questo
genere può lasciare.
Sicuramente la certezza che le
persone che si sono prodigate
affinché gli spazi pubblici di
Bizzarone possano apparire più
ordinati agli occhi degli stessi compaesani e della
gente di passa g gio mai avranno quei
comportamenti poco civili che rendono necessaria
una Giornata Ecologica. Nessuno dei partecipanti,
trovandosi domani a Cagno, Busto Arsizio o in
qualsiasi altro luogo, getterà dal finestrino della
sua macchina anche un solo pacchetto di sigarette
vuoto.
Pure durante una giornata socialmente utile non è
mancata una piccola macchia: l’automobilista
costretto a rallentare la sua velocità eccessiva,
visibilmente infastidito dal fatto che adulti e
soprattutto ragazzini si stessero aggirando per la
strada al fine di raccogliere qualche carta straccia.
Ma non è certo questa quisquiglia a far venir meno
lo spirito che ha permesso che l’iniziativa della
Giornata Ecologica avesse un buon successo e che
con tutta probabilità permetterà di replicare
l’esperienza anche l’anno prossimo.
Cosa resta di una “giornata
ecologica”
Il primo fine settimana di primavera coincide in
molte località con l’organizzazione della Giornata
Ecologica, dove un gruppo di volontari, tra le altre
cose, si prende in carico la pulizia di strade e zone
prospicienti, raccogliendo rifiuti piccoli e grandi
che cittadini meno sensibili di loro, hanno gettato
via, in spregio alle regole del vivere civile.
La comunità di Bizzarone non sfugge a questo
impegno e complice un bel sabato primaverile,
persone di ogni età si sono date appuntamento per
dedicare qualche ora ad un lavoro al servizio del
pubblico.
Va detto a loro merito che la parte del leone la
fatta il gruppo della Protezione Civile; in termini
di tempo, numero di volontari e mezzi sono stati
quelli che hanno contribuito in quantità maggiore.
Non vanno dimenticati però gli altri partecipanti,
compreso qualche bambino di giovanissima età;
anche Progetto Bizzarone ha dato la sua adesione
all’invito arrivato dall’amico Giuseppe Ciapessoni.
Meditiamo per un momento su quale possa essere
l a m i g l i o r e e r e d i t à c h e u n a s e m p l i ce m a
Tempo di crisi, tempo di buon senso
L’esempio ci viene dal governo nazionale. Giunti
sull’orlo del baratro si è avuta la forza di fermarsi e
di ritrovare la serietà ed il buon senso necessari
per affrontare davvero (e non solo a colpi di
slogan) i problemi che riguardano il sistema Italia.
Questa è la svolta che serve a tutti i livelli
istituzionali: regionale, provinciale, comunale.
Le prospettive per il futuro non sono certo rosee.
Tutte le statistiche concordano sul fatto che
stiamo diventando sempre più poveri. I casi
crescenti di posti di lavoro persi fanno toccare con
mano la gravità della situazione. E in questi casi,
non ci sono scorciatoie valide: bisogna affrontare i
problemi con umiltà, impegno e tenendo bene in
mente che le sfide importanti si vincono insieme.
Sin dalla campa gna elettorale abbiamo
sottolineato che la sfida principale per Bizzarone
oggi è quella di rafforzarsi come una comunità di
persone che sanno collaborare, farsi forza una con
l’altra e raggiungere insieme obiettivi importanti.
Per essere una comunità più unita occorre
lavorare su tanti fronti: sull’associazionismo, sulle
istituzioni che rafforzano l’integrazione (la
Parrocchia, lo stesso Comune), ma anche, ad
esempio, sulla forma fisica che assume il nostro
paese: su dove e come vengono realizzate le case,
le attività produttive, gli spazi pubblici.
Se Bizzarone saprà rafforzarsi come comunità
invece che come “somma di individui”, una
comunità aperta, capace anche di guardare al di
fuori, allora davvero potrà offrire maggiori
opportunità ai suoi abitanti per poter vivere con
serenità in un mondo che ci appare sempre più
difficile. Su questa priorità, secondo noi, bisogna
lavorare. Con serietà e buon senso.
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Aria nuova - aprile 2012
Dai Consigli comunali...
Consiglio comunale del
30 novembre 2011
“Sul Piano Roncaccio io e te la
pensavamo allo stesso modo” - Giuseppe
Ciapessoni
“Si, ma alla fine abbiamo votato in
maniera diversa” – Paolo Crugnola
Dopo la riunione consigliare
“pesante” dello scorso 30 settembre,
l’odierna seduta poteva sembrare
interlocutoria in attesa di altri
eventi. Ma così non è stato: spunti
di cui parlare non sono mancati
come sempre.
L’assenza del sindaco (a cui si è
aggiunto anche quello di un altro
paio di consiglieri), ha fatto si che
l’evento fosse presieduto dal vice
sindaco Felice Bernasconi che
all’inizio ha salutato anche il
pubblico presente. Il punto che ha
fatto seguito all’approvazione del
verbale della seduta precedente,
riguarda va l’assestamento di
bilancio.
Alle voci in attivo ricordiamo una
ma g giore entrata dai fondi
frontalieri di circa 40.000 Euro e
soprattutto 4.000 Euro di canoni
telefonici mobili: se questi soldi
sono riconducibili al ripetitore di via
Agnelli, quanto meno la montagna
ha partorito un topolino.
Se invece passiamo ai passivi,
citiamo tra le altre cose: minori
oneri di urbanizzazione, maggiori
costi di manutenzioni di immobili,
del verde pubblico e delle strade;
maggiori trasferimenti all’Unione
Terre di Frontiera per costi del
personale e per servizi sociali ed
aumento delle tariffe per la raccolta
dei rifiuti.
Un caso particolare riguarda il
bollettino comunale che continua a
costare veramente molto come è
stato rilevato dal consigliere di
Progetto Bizzarone Valerio
Falcicchio, aldilà dell’apprezzabile
fatto legato alle cifre destinate alla
beneficenza, il giornalino è ancora
placcato in oro visto che continua a
costare circa 30 volte tanto
l’opuscolo “Aria Nuova”, anche se
quest’ultimo viene preparato in
forma molto più semplice.
L’ultimo argomento è stato
l’interpellanza dell’opposizione sul
progresso dei lavori concernenti il
“piano Roncaccio”: ne ha parlato
con mal celato imbarazzo
l’assessore Ciapessoni sostituendosi
anche nelle competenze che
riguardavano l’assente primo
cittadino. Nessuno ha potuto
negare il disastroso stato in cui si
trova il tutto, soprattutto la zona
oggi denominata Terranuova e
certamente ormai tutti i
componenti del Consiglio sanno di
che cosa si sta parlando. Per inciso i
lavori che avrebbero dovuto
concludersi il 30 novembre 2007,
ripeto 2007, sono ancora
lontanissimi dall’essere ultimati.
Dopo la scadenza sopracitata era
prevista una penale pecuniaria a
carico degli attuatori, ma ad oggi
nessun passo è stato fatto
dall’Amministrazione.
Siparietto finale tra Giuseppe
Ciapessoni e Paolo Crugnola su
quali furono a suo tempo le opinioni
dei due sull’argomento, uguali in
fase di dibattimento (entrambi
erano molto critici sul progetto),
ma diverse quando si è trattato di
alzare le mani per votare (quando
l’attuale responsabile dei lavori
pubblici cambiò idea), come
possiamo leggere nel corsivo in alto.
Ci domandiamo fino a che punto
potrebbe arrivare la rinuncia alla
propria convinzioni dell’assessore
anziano pur di ubbidire alla
disciplina di partito.
Tutti a casa non prima che il
capogruppo di Progetto Bizzarone
invitasse tutti i consiglieri
dell’opposta fazione a partecipare
ad un incontro organizzato dalla
minoranza per il giorno seguente.
Og getto: il progetto campo
sportivo; ospiti i dirigenti di Italia
Nostra; a posteriori sappiamo che
nessuno di questi ha accettato di
5
mettersi in discussione davanti alla
cittadinanza.
Per diventare degli ottimi politici
non basta una vita, ma per
considerarsi politici e basta, una
decina di preferenze indicate sulle
schede delle elezioni comunali di
Bizzarone possono essere sufficienti.
Consiglio comunale del
21 dicembre 2011
A Bizzarone Babbo Natale arriva
con qualche giorno d’anticipo e non
porta stivaloni, costume rosso e
barba bianca, ma una fa scia
tricolore.
Nella sua sacca reca per qualcuno
un regalo da 25 milioni, anche se
racconta che sarà un dono di cui
godranno tutti i cittadini; se la
stessa cifra fosse divisa per ogni
bizzaronese, ad ognuno, dal neonato
al centenario toccherebbero circa
16.000 Euro a testa, vi piace l’idea?
Peccato che non accadrà.
Il nostro personalissimo Babbo
Natale negli ultimi due mesi non ha
voluto rilasciare dichiarazioni
pubbliche sull’operazione campo
sportivo; una sera durante
un’assemblea, in cui era presente e
si era fatto largo l’argomento, allora
ha pensato bene di lasciare la sala
comunale.
Non ha parlato fino al 21 dicembre,
giorno della consegna del pacco
dono, ma a partire da quella data
pensiamo che metterà fine al
silenzio stampa.
Non sappiamo se il mezzo
utilizzato per spiegare le sue ragioni
sarà una lettera aper ta:
comunicazione n° 015 (008/2011) o n
° 015 (001/2012); oppure attraverso il
prossimo numero di “Bizzarone
Informa”, organo ufficiale di sé
stesso, come sancito dalla decisione
sua e dei suoi collaboratori in un
Consiglio Comunale di un paio
d’anni fa; potrà utilizzare un
quotidiano locale, approfittare della
prossima inaugurazione o indire un
incontro pubblico, forse si avvarrà
di alcuni di questi canali
contemporaneamente, ma qualcosa
ci farà sapere.
Aria nuova - aprile 2012
Ovviamente il Babbo Natale che
abbiamo scherzosamente citato
altri non è che il sindaco Bertocchi
ma le combinazioni temporali e
circostanziali erano troppo
accattivanti per essere ignorate.
Tornando più seri diciamo che la
serata del primo giorno dell’inverno
ha visto quindi il semaforo verde al
Piano campo sportivo.
La prima parte della riunione è
stata in ogni caso riservata alle
proposte di modifica delle modalità
di esecuzione della sopracitata
opera, rispetto a quanto adottato
nel consiglio dello scorso 30
settembre.
A proposito facciamo un
temporaneo passo avanti: nella
successiva dichiarazione di voto il
capogruppo Ciapessoni tra le tante
critiche rivolte a Progetto
Bizzarone ce ne è stata una che
recitava “Vedono sempre le cose o
bianche o nere, mai grigie”, cioè
sono incapaci di percepire che
esistono le vie di mezzo.
Ebbene vi erano 4 proposte di
modifica targate rispettivamente:
maggioranza, tecnico comunale,
opposizione ed associazione Italia
Nostra, provate a dedurre quale
sono
state
le
risposte
dell’Amministrazione: prime due
osservazioni accettate nella loro
integrità, le altre bocciate in toto,
questo è il biglietto da visita di chi sa
discernere tra le cose, sapendo
cogliere le sfumature.
Nello specifico ci è risultato
par ticolarmente sgradevole
l’atteggiamento di snobistico
rifiuto verso una benemerita
associazione a livello nazionale
quale è Italia Nostra, accomunata in
questo trattamento ai rilievi posti da
Progetto Bizzarone.
La tacita uguaglianza secondo cui
Progetto Bizzarone sta a Italia
Nostra come Amministrazione sta a
Impresa Foti pensiamo possa
risultare gradita ai militanti di Noi
per Bizzarone; a noi sta benissimo.
Dopo il varo delle modifiche si è
passato all’approvazione del Piano
Campo Sportivo nella sua versione
definitiva, preceduta dalle
dichiarazioni di voto.
Per primo ha preso la parola
Giuseppe Ciapessoni, molti i temi
da lui toccati, sono già state detti o
scritti in altre occasioni, per cui
soprassediamo, ma un paio di
citazioni occorre farle.
E’ sceso in campo perfino il
sentimento religioso nelle parole
dell’assessore per giustificare il suo
parere favorevole all’operazione,
perfino l’Altissimo ha fatto capolino
tra le righe del suo lungo
intervento; non è arrivato a dire che
l’insediamento di albergo, piscine,
centro benessere e quant’altro in via
Santa Margherita fosse cosa
buona e giusta perchè “Dio lo
vuole”, ma poco ci è mancato.
Inoltre il Giuseppe ha biasimato
supposti tentativi da parte
dell’opposizione di portare membri
della maggioranza alla propria
sponda, che hanno ottenuto a suo
dire, per contro, un’ancora più
granitica coesione del gruppo; ma è
fuori strada nei propri
ra gionamenti,
eventuale
abboccamento si fa con un
atteggiamento affettato, quasi una
seduzione, mentre la cosa migliore
che Progetto Bizzarone dice di chi
siede in particolare ai banchi
compresi tra Lo Monaco e La Tona
è che sono degli ingenui che giocano
come bambini col fuoco senza
rendersene conto… forse.
A seguire, la parola è andata a
Valerio Falcicchio e quindi al
capogruppo Paolo Crugnola, non
entriamo nei particolari, ci basta
affermare che ha pregato
l’Amministrazione di ripensarci,
anche per il bene del sindaco stesso;
verso lo stesso primo cittadino sono
state chieste le dimissioni, e qui
riconosciamolo una punta
provocatoria c’era, ma vogliamo
dimenticare
la
farsa
dell’Operazione Roncaccio
Terranuova. Non possiamo
mancare di rimarcare l’applauso di
gran parte del pubblico al termine
dell’intervento, tutto di gente che
non era certo presente per tutelare
qualche scopo personale, qui il
sentimento era solo uno ed era per
Paolo: stima.
L’applauso e altri nostri
comportamenti che il sindaco nella
6
sua comunicazione alla popolazione
che ha seguito di un giorno il
Consiglio Comunale, nella sua
visione delle cose, bolla come astio,
invidia o interesse di parte. Alla
parola astio (Guido ce l’ha sempre in
bocca) siamo abituati, poi invidia di
che? Solo perche Progetto
Bizzarone non ha amici potenti
come i suoi? Infine sull’interesse
personale verso qualcuno, è un
vecchio cavallo di battaglia mai
spiegato (e che non chiarirà
neppure
ora),
perché
semplicemente è una fesseria
pazzesca.
Alla fine la scontata approvazione
del Piano è arrivata senza sorprese.
Brevisssimo accenno sulla decisione
di uscire dal Consorzio Sportivo
con Albiolo, Cagno, Rodero e
Valmorea, alla nostra comunità
verranno versati circa 19.000 Euro
per anno.
Nella sopracitata comunicazione del
22 dicembre Guido Bertocchi in
occasione delle feste natalizie
ringrazia del lavoro svolto Giunta e
consiglieri, rigorosamente di
maggioranza, noi di Progetto
Bizzarone
rivolgiamo
il
ringraziamento indistintamente a
tutti.
Oscar Pelli
Aria nuova - aprile 2012
Passioni e divertimenti
Ovvero “Non di sola politica vive l’uomo”
Discipline olistiche e benessere
Un giorno vibrante
Avete mai pensato ad un vostro malore fisico,
acciacco, depressione e di collegarlo ad un qualcosa
che nulla sembri centrare? Bene se non lo avete mai
fatto e il problema continua a persistere forse è ora che
cominciate a pensare di prendere in considerazione
una tecnica olistica per il vostro benessere.
Partiamo dell’etimologia della parola. Olistico deriva
dalla parola greca holós e significa “intero”. L’olismo,
quindi, considera l’organismo nella sua interezza cioè
psiche e corpo e non come una assemblato di parti.
Multidisciplinarità o interdisciplinarità, valutazione e
considerazione del problema nel suo insieme, queste
sono le basi della materia. Le pratiche olistiche
spaziano in svariati campi, o meglio, si differenziano in
svariate discipline, ognuna con un
compito ben specifico, seguendo sempre quell’unione
tra le componenti di psiche e corpo .La ricerca del
malessere, quindi, va individuata partendo dall’analisi
del cause che derivano dal nostro vissuto , da quello
familiare e da ciò che stiamo vivendo ora, analizzando
ogni singolo componente che ci forma e ci dà vita:
anima, mente e corpo.
Non sono un esperto della materia e queste
informazioni le ho raccolte domandando a naturopati,
esperti del settore e ricercando su svariate fonti online. Mi sono avvicinato a questo mondo grazie ad un
invito: l’inaugurazione di una nuova associazione,
Avodah, di Monza. Provare per curiosità è stato
l’istinto primo che mi ha portato fin lì. Vediamo di
raccontare un po’ la giornata. Tralascio il viaggio,
l’arrivo e la ricerca del parcheggio dato che in quello
non vi sono elementi di particolare rilievo. Quindi,
una volta arrivati al centro, fatti i saluti del caso, ci
siamo accomodati su dei cuscini a gambe incrociate,
disposti in cerchio con altre persone. Al centro della
figura vi erano delle carte disposte mantenendo la
forma geometrica in cui eravamo seduti. Per prima
cosa si doveva scegliere una carta. Ogni pezzo
mostrava una figura associata ad un simbolo e ad una
definizione. Buddha sospeso nel vuoto, assieme ad un
piccolo rombo colorato di grigio, al suo interno, nel
basso della figura, accompagnavano l’aggettivo
consapevole. Un manuale scritto da Osho mi avrebbe
poi tradotto il significato. Questa è stata la prima fase,
l’approccio che ha permesso di rompere il ghiaccio.
Un momento di pausa. Come secondo avvicinamento
a queste discipline olistiche si è scelta la meditazione
di gruppo. Ma non è stata una semplice riflessione. La
meditazione è stata associata ad un altro Sistema
Naturale: l’Aura Soma. Disciplina, quest’ultima che si
spinge ad analizzare la nostra interazione tra il
macrocosmo ( ciò che è fuori di noi) e il microcosmo
(ciò che sta dentro di noi) arrivando ad identificare una
particolare bottiglietta, colorata, al cui interno vi è un
prodotto interamente naturale costituito dalle energie
dei 3 Regni: quello Vegetale delle piante officinali e gli
olii essenziali, quello Minerale delle gemme e dei
cristalli di roccia e il Regno del Colore che usa le
proprietà del colore e della luce per relazionarsi al
colore all’interno dell’essere umano-uomo colore . La
selezione della bottiglia avviene inconsciamente sulla
base dell’interazione tra i colori e il campo magnetico
ed energetico della persona.
Per associazione il colore ci darà una preziosa
informazione. L’olio contenuto nella bottiglietta
scelta, dovrà poi essere applicato sul corpo. Vicky
Wall, inventò questa disciplina e la definì: “Tu sei i
colori che scegli e questi riflettono i bisogni del tuo
Essere”. Osserviamo il nostro modo si vestire, di
arredare la nostra casa, i colori usati, provate ad
associarli al vostro essere, al vostro carattere, vedrete
che la cosa potrebbe anche incuriosirvi.
Le Campane Tibetane sono state l’ultima
sperimentazione (oppure esperienza), quella che mi ha
lasciato una maggiore sensazione .
Il rituale prevede: ci si sdraia, supini o proni; delle
ciotole, dette campane, vengono appoggiate sul
busto o sulla schiena, meglio dire sul chakra
corrispondente alla vibrazione della CAMPANA;
campane di varie dimensioni, costruite con leghe di
prezioso metallo, che per mezzo di martelletti di legno
circolare, avvolti da una pelle morbida, vengono
suonate. È il movimento circolare su di esse dei
martelletti che provoca il suono, ma non solo. Non
sono solo campane sonore, infatti,
ma il movimento crea anche delle vibrazioni che
penetrano all’interno del corpo con differente
intensità, che varia in base all’uso dei martelletti: più si
imprime forza, più suonano e vibrano, fino anche a
scampanare. Suono e vibrazione creano questo
beneficio, è come un massaggio del corpo nel suo
interno: piacevole, rilassante .
L’olismo, però, da solo non basta. Non è una medicina
che sa guarire un tumore, la leucemia o quant’altro,
ma sicuramente è di grande aiuto e supporto, sia per il
corpo, che per l’animo.
La giornata presso l’associazione è terminata verso
sera. Spero che questo breve racconto vi abbia
incuriosito un po’ e vi spinga ad indagare più a fondo
su questo bel mondo.
Ringrazio Fabrizia Finotto, naturopata e consulente
Aura-Soma, per l’invito alla giornata, l’associazione
Avodah di Monza per l’ospitalità, Simona, Eugenia e
Fabrizio per la compagnia. L’intero gruppo per avermi
regalato un giorno vibrante.
Serenità in cuore, nell’animo e nella mente.
Pietro Lombardi – a.k.a. p.e. & Fabrizia Finotto
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Aria nuova - aprile 2012
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autofinanziata dall’Associazione. Referente responsabile: Oscar Pelli
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