I SISTEMI ELETTORALI
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La Costituzione
della Repubblica Italiana
Art. 1
“ L'Italia è una Repubblica democratica,
fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo,
che la esercita nelle forme e nei
limiti della Costituzione”
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Art. 48
“Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno
raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo
esercizio è dovere civico.
La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del
diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura
l'effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per
l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel
numero stabilito da norma costituzionale e
secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per
incapacità civile o per effetto di sentenza penale
irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati
dalla legge.”
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Art. 49
“ Tutti i cittadini hanno diritto di
associarsi liberamente
in partiti per concorrere con metodo
democratico a determinare la politica
nazionale.”
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Art. 55
“Il Parlamento si compone della
Camera dei deputati e del
Senato della Repubblica.”
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Art. 56
“La Camera dei deputati è eletta a suffragio
universale e diretto.
Il numero dei deputati è di
seicentotrenta,
dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero.
Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che
nel giorno delle elezioni hanno compiuto i
venticinque anni di età. […]”
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Art. 57
“Il Senato della Repubblica è eletto a
base regionale, salvi i seggi assegnati
alla circoscrizione Estero.
Il numero dei senatori elettivi è di
trecentoquindici, sei dei quali
eletti nella circoscrizione Estero”
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Art. 58
“I senatori sono eletti a suffragio
universale e diretto dagli elettori che
hanno superato il venticinquesimo
anno di età.
Sono eleggibili a senatori gli elettori
che hanno compiuto il quarantesimo
anno.”
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Art. 60
“La Camera dei deputati e il
Senato della Repubblica sono
eletti per cinque anni. […]”
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Repubblica Parlamentare
L’Italia è una Repubblica Parlamentare e come tale:
La Costituzione riconosce nel Parlamento la sovranità,
espressione della volontà popolare.
I Governi sono espressione di una maggioranza parlamentare e
sottoposti al voto di fiducia di Camera e Senato.
Il Presidente del Consiglio è nominato dal Presidente della
Repubblica sulla base di consultazioni tra le forze
politiche presenti in Parlamento.
E’ il Capo dello Stato a sciogliere le Camere e a
indire nuove elezioni.
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Collegio
o Circoscrizione Elettorale
Frazione di territorio o
collettività che elegge uno
(uninominale) o più (plurinominale) candidati.
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METODO DI SCELTA DEL
CANDIDATO
La scelta del candidato può essere
effettuata con:
- metodo maggioritario: i seggi sono
attribuiti al candidato o al gruppo di
candidati che ottiene la maggioranza dei
voti validi.
- metodo proporzionale: il seggio o
i seggi sono attribuiti al candidato o
ai candidati in proporzione ai voti
ottenuti.
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Collegio
Metodo
(uninominale o plurinominale)
e
(maggioritario o proporzionale)
Ogni metodo può essere applicato a ciascun
tipo di collegio e viceversa.
In generale il metodo proporzionale è più
adatto al collegio plurinominale, e il metodo
maggioritario è più usato nel collegio
uninominale.
La scelta del tipo di collegio e del tipo
di metodo e le regole relative danno luogo
al sistema elettorale.
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IL SISTEMA ELETTORALE
Il sistema elettorale è il
meccanismo che regola il
rapporto tra i voti espressi in
un’elezione e i seggi
assegnati successivamente.
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Diversi tipi di sistema elettorale
Il sistema elettorale si suddivide in
due grandi famiglie:
- Sistema proporzionale
- Sistema maggioritario
… a queste si aggiunge un
- Sistema Misto
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Che cosa caratterizza il sistema proporzionale?
Elemento caratterizzante è l’assegnazione dei seggi ad
ogni circoscrizione in base alle percentuali di voti
ottenuti.
Il sistema proporzionale può prevedere o no la possibilità
per l'elettore di esprimere una o più preferenze per un
candidato all'interno della lista votata. In questo caso,
vengono eletti nell'ambito di ogni lista i candidati che
hanno ottenuto il numero maggiore di preferenze. Se
invece non è previsto il voto di preferenza, i candidati
vengono scelti secondo l'ordine in cui compaiono in
lista: si parla in questo caso di "liste bloccate".
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Quanti sistemi proporzionali
esistono?
Puro
Con sbarramento
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Sistema proporzionale puro
Il sistema proporzionale puro si basa sul principio
che ad ogni lista di candidati viene assegnato un
numero di seggi proporzionale al numero di voti
riportati. In questo modo si riduce al minimo il numero
di voti 'inutili', perché non efficaci al fine
dell'attribuzione dei seggi, e si massimizza la
rappresentanza delle differenze del corpo
elettorale: anche partiti molti piccoli possono
portare un deputato in Parlamento.
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Sistema Proporzionale con
sbarramento
Il sistema proporzionale con sbarramento implica che
l’assegnazione dei seggi viene effettuata solo tra
quelle liste che hanno riportato sul piano nazionale
una percentuale di voti superiore al X%. In questo
modo si vuole impedire un’eccessiva frammentazione
della rappresentanza:i partiti che non riescono a
raggiungere l’ X % non ottengono nulla.
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Che cosa caratterizza il
sistema maggioritario?
Nella maggior parte dei casi il sistema
maggioritario è basato su un collegio
uninominale che viene assegnato a
colui che vince l’elezione in quel
contesto, raramente è utilizzato in
collegi plurinominali.
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Quanti sistemi
maggioritari esistono?
Puro a turno unico
A doppio turno
Misto a turno unico
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Che cosa si intende per sistema
maggioritario puro a turno unico?
Il sistema maggioritario puro a turno unico
risponde al principio: "Chi vince prende
tutto". In ogni circoscrizione elettorale si
presentano più candidati, ognuno in
rappresentanza di una lista. Fra questi, vince
colui (o coloro, se i seggi in palio sono più
di uno) che raggiunge il maggior numero
di consensi nella prima ed unica votazione.
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Sistema Maggioritario a doppio turno
Il sistema maggioritario a doppio turno
consente solo ai due candidati più votati al
primo turno di ripresentarsi al secondo.
Tale sistema unisce due pregi. Da un lato,
limita la capacità di ricatto dei partiti
estremisti. Dall’altro, consolida gli incentivi
all’aggregazione tra le forze politiche in
due schieramenti contrapposti.
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Sistema MISTO
Nel sistema elettorale “misto” convivono
quote proporzionali e quote maggioritarie.
In sostanza l'elettore sulla scheda deve
esprimere due preferenze (che possono
essere disgiunte): una per la lista e l'altro per
il candidato al collegio uninominale
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Quali sono le differenze tra i
due sistemi?
Pregi
Il sistema proporzionale garantisce l’effettiva
rappresentanza dei partiti: ognuno ha i seggi che i voti
gli assegnano; consente anche ai partiti più piccoli di
avere una propria rappresentanza in Parlamento; ma non
garantisce stabilità di governo perché non favorisce
aggregazioni.
Il sistema maggioritario garantisce maggiore
stabilità perché favorisce le aggregazioni
di partiti in coalizione, ma sacrifica
la rappresentatività.
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Difetti
Il sistema proporzionale (specie se a liste bloccate)
rafforza il potere dei partiti e tende a fare aumentare il
numero per far pesare l’utilità marginale.
Il sistema maggioritario avvicina l’eletto agli elettori e
tende al dualismo dei partiti o almeno a due poli
alternativi.
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SISTEMI ELETTORALI ITALIANI
La situazione italiana è molto complessa e differenziata
a seconda del tipo di elezione.
Sistema proporzionale:



Elezioni circoscrizionali
Parlamento Europeo
Parlamento Italiano
Sistema maggioritario a turno unico:
 Sindaco e Consiglio comunale per i comuni con meno
di 15.000 abitanti
Sistema maggioritario a turno doppio:
 Sindaco e Consiglio comunale per i comuni oltre i
15.000 abitanti
 Provincia
Misto, Proporzionale con premio di maggioranza
 Regioni a Statuto Ordinario
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PARLAMENTO ITALIANO
Il sistema elettorale delle due Camere è
stato di tipo proporzionale per quasi
cinquant’anni. Nel 1993 si è passati, con le
leggi 176/93 e 177/93, adottate in seguito di
un referendum popolare, a un sistema
elettorale di tipo misto, basato da un 75%
maggioritario e un 25% proporzionale.
La Legge n.270/2005 approvata il 14
dicembre 2005 ha riportato il sistema
al proporzionale.
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Legge Elettorale
Proporzionale N. 270/2005
Legge Elettorale
Proporzionale N. 270/2005
 Camera dei Deputati
 Senato
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Camera dei deputati
Si distinguono tre sistemi:
La circoscrizione Estero è divisa in ripartizioni,
ciascuna delle quali elegge i deputati a lei
assegnati con il sistema proporzionale puro,
senza sbarramenti né premi di maggioranza. In
totale la circoscrizione Estero elegge 12
deputati, come previsto dalla Costituzione.
La Valle D'Aosta elegge un deputato col
sistema maggioritario
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Camera dei deputati
Per le altre 19 regioni, i partiti possono coalizzarsi fra loro e
per l’assegnazione dei seggi la coalizione deve ottenere,
sommando i voti di tutte le 19 regioni, almeno il 10% dei voti
validi espressi e almeno una lista della coalizione deve ottenere
un minimo del 2%.
Le liste non coalizzate devono invece ottenere almeno il 4% dei
voti.
Per le liste coalizzate, esiste una soglia di sbarramento del 2%.
È previsto un premio di maggioranza che scatta nel caso in cui
una coalizione o singolo partito abbia ottenuto,
sommando i voti di tutte le 19 regioni,
la maggioranza relativa
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Senato
Si distinguono tre sistemi:
La circoscrizione Estero elegge 6 senatori, come
previsto dalla Costituzione, con lo stesso sistema
usato per i deputati.
La Valle D'Aosta e il Trentino Alto Adige eleggono i
propri senatori (la Valle D'Aosta ne elegge uno, come
previsto dalla Costituzione) col sistema maggioritario,
per preservare le minoranze linguistiche.
Le altre 18 regioni eleggono i propri senatori
su base regionale con sistema proporzionale
con sbarramento.
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Soglie di sbarramento
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Premio di Maggioranza
E’ previsto un premio di maggioranza pari al 55 per
cento dei seggi a favore della coalizione di liste o
della singola lista che abbia ottenuto il maggior
numero di voti validi espressi.
L’attribuzione del premio avviene su base nazionale
per la Camera e regionale per il Senato.
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Osservazioni
Per il Senato non è assicurata la maggioranza dei seggi alla
coalizione che ha ottenuto più voti, poiché i singoli premi
regionali potrebbero neutralizzarsi a vicenda. Non è
nemmeno garantito, quindi, che nei due rami del Parlamento
si formi la stessa maggioranza.
Sia per la Camera, sia per il Senato, il metodo di voto
consiste nell'apporre una croce solo sopra il simbolo di un
partito. Non è prevista la possibilità di scrivere una
preferenza all'interno di un partito in quanto le liste sono
bloccate e i seggi destinati ad ogni partito sono assegnati
in ordine ai primi candidati della lista, nell'ordine
stabilito dalle segreterie dei partiti.
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Sistemi elettorali per i Comuni.
Comuni con popolazione INFERIORE
ai 15 mila abitanti
Nei Comuni in cui la popolazione è inferiore a 15
mila abitanti l’elezione del sindaco e del Consiglio
comunale avviene con sistema integralmente
maggioritario e votazione in un unico turno.
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ai 15 mila abitanti
L'elettore dispone di un voto e vota
contestualmente le lista e il relativo
candidato sindaco.
Dispone anche di un voto di preferenza in
favore di un candidato della lista prescelta.
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Comuni con popolazione
SUPERIORE ai 15 mila abitanti
Sindaco e Consiglio comunale vengono
eletti con sistema proporzionale,
correzione maggioritaria e doppio
turno di votazione.
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Comuni con popolazione SUPERIORE ai
15mila abitanti_ 2
L'elettore dispone di due voti, uno per la lista
e l'altro per il candidato sindaco, e di un voto
di preferenza per un candidato della lista
prescelta.
E' possibile esprimere un voto disgiunto.
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Comuni con popolazione SUPERIORE ai
15mila abitanti _ 3
Qualora nessuno dei candidati sindaco ottenga, al
primo turno di votazione, la maggioranza assoluta
dei voti validi, si procede ad un secondo turno
elettorale (Ballottaggio).
Accedono al ballottaggio i due candidati sindaco
che hanno ottenuto al primo turno il maggior
numero di voti.
Risulterà eletto il candidato che otterrà
il maggior numero di voti validi.
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Il sistema elettorale
Provinciale
Presidente e Consiglio Provinciale
vengono eletti con sistema
uninominale,
maggioritario a doppio turno
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Il sistema elettorale Provinciale 2
L'elettore dispone di due voti: uno per il
candidato di collegio, l'altro per il candidato
alla presidenza della Provincia.
Non è ammesso il voto “disgiunto”
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Sistema elettorale Provinciale 3
Qualora nessuno dei candidati presidenti ottenga, al
primo turno di votazione, la maggioranza assoluta dei
voti validi, si procede ad un secondo turno elettorale
(Ballottaggio) che si tiene nella seconda domenica
successiva al primo turno di votazioni.
Accedono al ballottaggio i due candidati presidenti
che hanno ottenuto al primo turno il maggior
numero di voti.
Risulta eletto il candidato che ottiene il
maggior numero di voti validi
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Leggi elettorali delle
Regioni a Statuto Ordinario
Nelle Regioni a Statuto Ordinario, che non
hanno adottato leggi elettorali, il Presidente
della Giunta e il Consiglio Regionale sono
eletti con sistema Misto, ossia Proporzionale
con Premio di maggioranza variabile, a turno
unico con doppio voto.
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Leggi elettorali delle
Regioni a Statuto Ordinario_2
Gli elettori hanno a disposizione due voti: uno
per la scelta del partito/ coalizione preferito a
livello maggioritario, l'altro per la scelta del
partito a livello proporzionale. E' possibile
inoltre esprimere un voto di preferenza per uno
dei candidati presenti nelle liste del
partito prescelto.
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Sistema elettorale per il
Parlamento Europeo
Il trattato che istituisce la Comunità
europea prevede che il Parlamento
europeo
elabori
progetti
volti
a
permettere l'elezione dei suoi membri al
suffragio universale diretto, sulla base
di una procedura uniforme in ciascuno
Stato membro o conformemente a
principi comuni.
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Sistema elettorale per il Parlamento
Europeo_2
Punti che armonizzano la procedura elettorale per le
elezioni europee:
· Il metodo di scrutinio di lista di tipo uniforme
corrisponde all'elezione con il sistema proporzionale a
scrutinio di lista o scrutinio uninominale preferenziale
con riporto di voti;
· il voto può essere preferenziale;
· i vari collegi (nazionali o regionali) possono
sussistere purché essi non incidano sul carattere
proporzionale del sistema elettorale;
· la soglia minima per partecipare
all'attribuzione dei seggi è del 5% dei voti espressi.
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Sistema elettorale per il Parlamento
Europeo_3
I membri italiani del Parlamento europeo sono
76. (Trattato di Atene, 16 aprile 2003)
L'Italia ha adottato il sistema elettorale
proporzionale.
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Sistema elettorale per il Parlamento
Europeo _ 4
In Italia l'elettore può votare solo per una lista
elettorale e può esprimere la propria
preferenza, fino ad un massimo di tre
( a seconda delle circoscrizioni elettorali),
per candidati presenti nella medesima
lista prescelta.
( Legge 24 Gennaio1979, n.18)
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