Informazione scorretta: vigilare e segnalare! 22 ottobre 2006 Al Dr. Nello Martini Direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco Al Dr. Antonio Addis Direttore dell’Ufficio Informazione sui Farmaci ed Educazione Sanitaria Agenzia Italiana del Farmaco Via Sierra Nevada, 60 00144 Roma Desideriamo informarvi che nel giugno 2005, alla rivista Corriere Medico edita da Ariete Salute, era allegato un numero speciale di Doctor1 che conteneva informazioni sull’uso degli antibiotici, in netta contraddizione con quanto riportato in letteratura, in particolare nel capitolo sulle infezioni delle prime vie aeree. L’opuscolo conteneva la sintesi delle relazioni tenute durante un incontro, organizzato dalla Bayer (il cui nome non compare) a Roma nella sede dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dal 9 all’11 marzo 2005, con la partecipazione di “40 tra i maggiori esperti nel campo della farmacologia, della microbiologia, dell’infettivologia e delle specialità mediche e chirurgiche interessate al problema del migliore ricorso alla terapia antibiotica”2. I titoli di alcuni capitoli, messi in copertina, destavano però qualche perplessità: “L’approccio antibiotico di fronte alla svolta”, “Infezioni ORL da trattare senza incertezze”, “Le conclusioni: dare subito l’antibiotico migliore”. La tesi sostenuta era che solo utilizzando subito un antibiotico potente e a largo spettro si garantisce la massima efficacia terapeutica e si evita l’insorgenza e la diffusione delle resistenze microbiche. La moxifloxacina veniva indicata come antibiotico di prima linea nel trattamento delle riacutizzazioni di bronchite cronica e nelle infezioni delle alte vie respiratorie (faringotonsilliti, rinosinusiti, otiti), allargandone l’uso rispetto alle indicazioni approvate dall’AIFA (riacutizzazione di bronchite cronica, polmonite acquisita in comunità, con l’esclusione delle forme gravi, sinusite acuta batterica, adeguatamente diagnosticata), a tutte le infezioni del tratto respiratorio superiore. Viceversa l’uso di “farmaci meno onerosi, ma certo meno efficaci” favorirebbe – secondo quanto riportato nell’opuscolo – lo sviluppo di resistenze sempre più numerose. Ci risulta invece che gli antibiotici di prima scelta per questo tipo di infezioni, indicati dalla letteratura, siano altri3,4 e che non sia raccomandato il trattamento generalizzato con la molecola più potente in prima battuta. Al contrario si consiglia5-7 di: usare meno antibiotici (il CDC stima che la prescrizione di antibiotici dovrebbe ridursi del 40%); aspettare prima di iniziare la terapia; se l’antibiotico è necessario, scegliere un antibiotico a spettro ristretto e specifico; conservare i nuovi antibiotici per le condizioni più gravi. Inoltre, in generale, le modalità comunicative dei contenuti dell’opuscolo apparivano confondenti. Ad esempio nel capitolo sulle infezioni delle alte vie respiratorie si fa confusione tra alcune condizioni severe e le infezioni delle alte vie respiratorie in genere, trasformando una patologia quasi sempre benigna in qualcosa di subdolo e, se trascurato, dalle complicanze gravissime. Per cui si renderebbe necessario “trattare senza incertezze”. Altrove vengono mescolate informazioni corrette con affermazioni allarmanti, riferimenti imprecisi dal testo alle tabelle, citazioni dalla letteratura incomplete e troncate, termini evocativi ed allusivi, conclusioni inerenti una piccola parte di pazienti, scritte e posizionate nel testo come se fossero riferite a tutta la popolazione. Qualche esempio: • «Faringotonsilliti, rinosinusiti, otiti. Le infezioni delle alte vie respiratorie (URTI) colpiscono in media 2-3 volte l’anno la R&P 2007; 23: 4 02 0-4 04 0 42 NO GRAZIE, PAGO IO! popolazione adulta» (questo vorrebbe dire che ogni anno in Italia ci sono 90-140 milioni di episodi infettivi, e cioè che ogni medico di famiglia ne vedrebbe 2-3000). E più avanti: «Ma si tratta soltanto di una quota minoritaria di tutti i soggetti colpiti che, nella maggioranza dei casi non consultano il medico, gestendo quindi in proprio la terapia. E, spesso, in modo del tutto errato» (pag. 10). • In nessuna parte del testo si indica esplicitamente l’antibiotico di scelta per le faringotonsilliti, in quanto queste sono trattate nell’insieme delle URTI, per le quali “ci si trova ad affrontare l’infernal poker, che comprende S. pneumoniae, S. pyogenes, H. influenzae, e M. catarrhalis” (pag. 11). Si avverte poi il lettore che “le faringotonsilliti non trattate a dovere possono portare a ipertrofia o ipotrofia ghiandolare, che si traducono in quello che viene comunemente definito “deserto immunitario” (pag. 12). • Considerazioni particolarmente allarmanti vengono fatte a proposito delle sinusiti: “nelle rino-sinusiti medio-gravi, per esempio, un prolungato ristagno delle secrezioni induce a cascata un danno epiteliale e ciliare, aprendo il varco alla proliferazione batterica e al possibile sviluppo di ascessi in sede orbitaria e, nei casi più gravi, addirittura intracranica” (pag. 11). In realtà, si può stimare che questa complicazione riguardi 3 assistiti all’anno ogni milione8. • A proposito di terapia, si afferma “Secondo le linee-guida statunitensi 2004, una patologia acuta delle alte vie respiratorie di grado lieve o moderato va trattata nell’adulto, considerando in prima battuta se vi è stato un precedente uso di antibiotici. In questo caso, infatti, è indicato il ricorso a fluorochinolonici o ad amoxicillina/acido clavulanico” (pag. 12). Leggendo le “linee-guida statunitensi”9,10 citate, si nota invece che: • si riferiscono unicamente alle rino-sinusiti acute di origine batterica e non genericamente alla patologia acuta delle alte vie respiratorie; • il testo completo dice: “le raccomandazioni per la terapia iniziale per adulti con malattia lieve che sono già stati trattati con antibiotici nelle precedenti 4-6 settimane o per adulti con malattia moderata comprende le seguenti scelte: un fluorochinolone (gatifloxacina, levofloxacina, moxifloxacina) o alte dosi di amoxicillina/clavulanato (4 g/250 mg al dì). L’uso esteso dei fluorochinolonici nelle forme più leggere può favorire l’insorgere di resistenze a questa classe di antibiotici da parte di un ampio spettro di organismi”. Infine per dare maggior risalto al messaggio, l’opuscolo riportava in copertina, come uno slogan, l’affermazione: “Use the best first”. In alto a destra era messo in rilievo che si trattava di una Giornata di studio all’ISS. L’ISS è per il medico una garanzia si serietà, di autonomia e indipendenza, e il fatto che il suo nome fosse posto sulla copertina ha trasmesso grande autorevolezza ai contenuti. Nell’introduzione curata dalla Direzione medica Bayer di un altro opuscolo sullo stesso workshop, rivolto agli specialisti, viene tra l’altro affermato che l’ISS ha collaborato direttamente “al percorso di lavoro e di ricerca” sfociato nelle tre giornate di studio. Ciò non appare credibile. Tutto quanto detto sopra, ci autorizza a ritenere che – attraverso questo opuscolo – siano state diffuse ai medici informazioni non scientifiche ma promozionali gravemente distorte da intenti di marketing che possono essere lesive della buona pratica medica che a noi sta a cuore, ma anche vanificare gli sforzi del Ministero (dell’AIFA stessa), delle Regioni e delle ASL verso l’appropriatezza delle prescrizioni anche al fine di evitare spese eccessive e improprie per il SSN. Perciò abbiamo ritenuto doveroso segnalare il fatto fiduciosi nella Vostra attenzione. Alleghiamo, per conoscenza, la lettera inviata all’ISS. Cordialmente. Guido Giustetto Medico di Medicina Generale, Torino Luisella Grandori Pediatra, Modena coordinatrice del Gruppo No grazie, pago io! R&P 2007; 23: 4 02 0-4 04 0 43 NO GRAZIE, PAGO IO! BIBLIOGRAFIA E NOTE 1. Doctor giugno 2005 numero speciale. Suppl. n. 2 al n. 18 di Corriere Medico del 09-06-2005. 2. Una sintesi dei contenuti dell’evento è stata pubblicata anche sulla rivista SIMG n° 3/2005 pag. 33. 3. http://web1.satcom.it/interage/ceveas/html/doc/66/ pacchetto%20antibiotici.pdf 4. University of Michigan. Acute rhinosinusitis in adults. University of Michigan Health System; 2005. 5. Gross PA, Pujat D. Implementing Practice Guidelines for appropriate antimicrobial usage. A systematic review. Med Care 2001; 39: II-55–II-69. 6. Arnold SR, Straus SE. Interventions to improve antibiotic prescribing practices in ambulatory care. The Cochrane Database of Systematic Reviews. The Cochrane Library, Copyright 2005, The Cochrane Collaboration Volume (4), 2005. 7. U.S. Government Interagency Task Force on Antimicrobial Resistance (headed by Centers for Disease Control and Prevention [CDC], Food and Drug Administration [FDA], and National Institutes of Health [NIH]) A Public Health Action Plan to Combat Antimicrobial Resistance (02/2001). 8. Ricoveri ospedalieri per ascesso cerebrale: nel 2004 l’incidenza è stata di 10/100.000 (limiti di confidenza al 95% 0,8-1,4 – Dati Ricoveri Regione Piemonte). Se si accetta la stima contenuta nel Cecil che attribuisce a patologie locali al massimo il 28% dell’eziologia degli ascessi cerebrali, si arriva a stimare questa complicanza in 3 casi all’anno ogni milione di assistiti. 9. Sinus and allergy health partnership antimicrobial treatment guidelines for acute bacterial rhinosinusitis. Executive Summary supplement to Otolaryngology – Head and Neck Surgery 2004; 130. 10. The Sinus and Allergy Health Partnership, creata dall’unione dell’American Academy of Otolaryngic Allergy, l’American Academy of Otolaryngology– Head and Neck surgery, e l’American Rhinologic Society. Dopo aver effettuato accertamenti, in data 4 dicembre 2006 l’Agenzia Italiana del Farmaco ha notificato alla Bayer l’invito a sospendere la diffusione dell’opuscolo. La dura vita del beato porco Carriere, cattedre e concorsi nella nostra Università di Eugenio Picano Seconda edizione, 156 pagine, 12 euro “Un libro che riflette la personalità dell’autore, con la sua intelligenza, la sua leggerezza, il suo senso estetico per la libertà” (Alberto Malliani) “Piacevolmente ironico, questo breve saggio – impreziosito da una prosa screziata da aforismi non di rado spassosi – fornisce uno spaccato della dura vita del ricercatore biomedico” (Enrico Alleva, Indice dei libri) “Un libro sapido, che ho letto con molto gusto” (Antonio Tabucchi) Il Pensiero Scientifico Editore www.pensiero.it