Rivista del CNS Libertas Gennaio - Febbraio 2006 anno II - n. 1 Un convegno per tutelare lo “sport pulito” Poste Italiane SPA - Spedizione in abbonamento postale 70% - DCB Roma Hockey Prato Doppio colpo targato Libertas lo Sport deve essere per tutti Intervista a Pier Ferdinando Casini Editoriale Q LIBEROSPORT Organo ufficiale del CNS Libertas Via Po, 22 - 00198 ROMA tel. 068840527 www.cnsl-libertas.it Direttore Editoriale: Luigi Musacchia uando viene al mondo un bambino la felicità si assimila necessariamente al disordine. Tutto il microcosmo che in nove mesi di gestazione sembrava essere stato razionalmente concepito e costruito, all’improvviso, dietro la carica emotiva generata dai teneri vagiti, ridiventa caos. Questa metafora nasce da fatti molto personali. Ricordo che quando stava per nascere mio figlio, io e mia madre ci infilammo dentro un taxi munite solo di tanta paura e l’autista dovette farci credito perché nel trambusto emozionale non avevamo portato con noi neppure le chiavi di casa. LiberoSport seconda edizione mi ricorda quei tempi. E nonostante la buona volontà di tutti nel dare vita ad uno strumento graficamente assai bello, interessante nei temi e intelligente nelle proposte – mi si perdoni l’immodestia ma mi pare che ci siamo riusciti – c’è ancora qualche risorsa che manca all’appello: il prezioso supporto dei centri periferici. E ciò affinché possiamo pubblicare un maggior numero di notizie di casa nostra sulle quali confrontarci ed eventualmente aiutarci. A questo serve un house organ. Per usare di nuovo una metafora LiberoSport dovrebbe essere come la lavagnetta che si appende in cucina e sulla quale ogni membro della famiglia può appuntare quotidianamente il memo delle sue personali esigenze. Certo, ci saranno delle priorita da rispettare, ma tutti, se daranno voce ai propri bisogni e diritti, prima o dopo verranno accontentati. Ad oggi non ho ancora letto nulla sulla lavagnetta di LiberoSport e per questo motivo utilizzo l’editoriale del terzo numero per dare a tutti i centri provinciali e regionali il mio indirizzo di posta elettronica privato: [email protected], nonchè per comunicare che dal numero 4 della rivista partirà la nuova rubrica Lettere al Direttore. Sarà un piacere ascoltarvi e sottoporre le vostre questioni, iniziative, problematiche e, perchè no, proposte al Presidente Luigi Musacchia, il quale – ricordo – sul numero uno della rivista rivolse un appello molto incentivante sull’argomento che sto trattando io, adesso. Aiutateci dunque, e aiutatevi, per dare vita a un organo di informazione che cresca con il supporto di fertili sinergie, ma soprattutto per essere uniti e consapevoli nel principio cardine della Libertas: lo sport per tutti, e a questo punto aggiungerei, in una rivista fatta da noi tutti. Direttore Responsabile: Silvana Pedrini Silvana Pedrini Comitato di Redazione: Enzo Corso Filippo Gentile Roberto Monti Nildo Rapiti Coordinamento redazionale: Marco Michelli Produzione e Pubblicità: IMPATTO s.r.l. Largo O. Zuccarini, 9 00149 Roma tel. 06 55179533 cell. 3355774176 fax 06 55179532 Progetto grafico: Format Art Director: Emilio Procopio [email protected] Foto: Filippo Gentile Fotostudio5 Marco Massetti Mauro Soffi Michele Zambrini Stampa: Arti Grafiche Srl - Pomezia Finito di stampare: Marzo 2006 Sommario Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 397 del 19/10/2005 4 L’intervista Doping: male dello sport e malessere sociale 6 9 in gara in copertina Le istituzioni parlano Doppio colpo targato Libertas 12 eventi CNS Libertas / anno II n. 1 Attualità nel doping Un convegno per tutelare lo sport pulito RUBRICHE 14 Campioni in gara 15 Formazione 16 in campo 18 fuori campo 3 4 LIBEROSPORT l’intervista Doping Male dello sport e Intervista con Roberto Monti responsabile dell’Area Medica - di Marco Michelli - A pprofittiamo dell’eco generata dal convegno di Napoli “Attualità nel doping”, di cui leggerete in altre pagine, per parlare con Roberto Monti, responsabile nazionale dell’Area Medica del CNS Libertas. A lui si deve l’ideazione e l’organizzazione del progetto “Sport pulito” che si propone non solo di combattere il doping nelle sue applicazioni, ma di fare un’azione di prevenzione, informando tutti i protagonisti del mondo sportivo. Dunque, non solo un’azione dedicata ai giovani ma anche agli sportivi che si dedicano all’attività agonistica a livello amatoriale, ai tecnici e ai genitori. Al dottor Monti chiediamo in primis come è nato il progetto “Sport pulito”: “Il progetto nasce direttamente dalle ne- CHI È… R cessità basilari di un Ente di promozione sportiva come la Libertas. Infatti, tra le sue funzioni, c’è quella di essere parte propositiva nel mondo sportivo e sociale, e quindi nella lotta al doping sul territorio. Attualmente, infatti, l’assunzione di sostanze dopanti per alterare il rendimento sportivo, oltre ad essere uno dei più grandi mali dello sport, assume le caratteristiche di un malessere diffuso oberto Monti nasce a Roma il 26 gennaio 1972, si è laureato in Medicina e Chirurgia presso la I Clinica Medica dell’Università “La Sapienza” di Roma, con una tesi sperimentale dal titolo “Studi sull’azione bronco-dilatatrice dell’ipratropium bromuro in pazienti asmatici”. Interno prima nella III Patologia Medica e poi nella I Clinica Medica dell’Università, si specializza in Allergologia ed Immunologia Clinica presso la Scuola di Specializzazione di Roma con il Prof. Umberto Serafini con tesi sperimentale “Nuove acquisizioni da pollinosi da paritaria”. Nel suo cammino, collabora con il Prof. Serafini e con il Prof. Errigo, Presidente della So- in ambito sociale ed educativo e obbliga chi vive nello sport a prendere provvedimenti” spiega Monti, specializzato in allergologia ed immunologia e che, come consulente per il settore Allergologico dell’Istituto di Medicina dello Sport del Coni, ha seguito gli atleti olimpionici sia a Barcellona che ad Albertville e ad Atlanta. Il convegno “Attualità del doping rappresenta solamente la punta di diamante del progetto “Sport pulito”, che ha visto, tra l’altro la realizzazione di materiale informativo destinato agli sportivi Libertas e dell’opuscolo a fumetti “W lo sport M il doping”, mirato a dare indicazioni non solo agli atleti, ma anche a famiglie e tecnici. “Si tratta di un primo passo per la costruzione di un programma complessivo che sarà sviluppato nei prossimi anni e che vuole dare un’indicazione su come prevenire il doping”, pun- cietà Italiana di Allergologia ed Immunologia Clinica. Oltre ad una serie di opere presentate ai congressi della Società Italiana di Allergologia ed altri presentati in seminari internazionali, compie studi sulle terapie topiche delle sindromi allergiche con steroidi. Membro del gruppo di lavoro per le terapie oncologiche e tecniche chirurgiche in soggetti epatopatici, che riuniva componenti dell’Università Cattolica del sacro Cuore, la I Cattedra Medica dell’Università di Roma e la Medical University of South Carolina.Dal 1985 è Medico fiduciario del Ministero della Sanità prima e, in seguito, del Ministero della Salute. Dal 1984 al 1995 è consulente per il settore Allergolo- CNS Libertas / anno II n. 1 Un osservatorio che sia propositivo non solo all’interno della Libertas malessere sociale tualizza Monti. Tornando al convegno “Attualità nel doping”, l’entusiasmo che ha accolto i lavori e la caratura degli interventi, realizzati da luminari del settore, hanno spinto il CNS Libertas del Presidente Musacchia a dare ulteriore risalto al progetto: “Abbiamo creato un team formato da esperti al fine di avviare un lavoro in grado di coinvolgere e stimolare a 360 gradi il mondo sportivo. Tuttavia, il grande ritorno, sia in termini di media che da parte del mondo scolastico, indica la bontà dell’azione intrapresa e ci motiva per velocizzare i prossimi passi da intraprendere” dichiara con soddisfazione Monti. Le iniziative previste per il prossimo anno sono significative di come Libertas intenda continuare sulla strada intrapresa, non soltanto con strumenti di ausilio per i tecnici: si parla di entrare nelle scuole e organizzare dei se- minari con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per coinvolgere gli studenti: “Due classi di quinta liceale dei licei napoletani faranno una tesi di diploma sull’argomento doping utilizzando gli atti del convegno: davanti a tale interesse abbiamo deciso di rafforzare il progetto, puntando sull’ausilio dei ministeri competenti. L’obiettivo è quello di restituire a Libertas il suo ruolo di Ente capace di educare allo Sport per Tutti, contribuendo alla crescita morale dei giovani”. È raggiante Monti: il suo progetto sembra spingersi oltre ai propositi attesi, ma forse lui ne era certo fin dall’inizio. Sorride: “Ho sempre creduto che le scuole, insieme a genitori e tecnici siano la prima fonte di informazione per i giovani. Nel futuro spero potremmo costruire una scheda sanitaria sportiva del socio Libertas, maga- gico del Dipartimento di Medicina dello Sport dell’Istituto di Medicina dello Sport G. Onesti del Coni. Con tale incarico ha curato il settore allergologico per gli atleti delle federazioni nazionali e gli atleti olimpionici curando la preparazione tra l’altro dei campionati del mondo e delle Olimpiadi di Barcellona, Albertville e Atlanta. Ha curato lavori di screening di base e incidenza ambientale per atleti ad alto interesse agonistico, affinando le capacità diagnostiche e terapeutiche per soggetti sottoposti a particolari carichi fisici e con limitazioni terapeutiche farmacologiche. Attualmente è direttore del Centro di Immunoallergologia di Casamicciola Terme, nell’isola di Ischia. CNS Libertas / anno II n. 1 ri dentro un microchip, da monitorare e aggiornare in tempo reale. Monti alla Libertas ha dedicato gran parte della sua vita: ha ricoperto il ruolo di Commissario al Centro Provinciale di Napoli, poi è divenuto Presidente Provinciale. Poi, seguendo l’iter interno, è divenuto Consigliere Nazionale fino a ricoprire il ruolo di membro di Giunta. Ricorda di aver contribuito ad “inventare” i seminari di medicina dello sport di Ischia – ad inizio degli Anni Ottanta, all’epoca del Presidente Montella – e di aver partecipato alla nascita della Commissione Nazionale di Medicina dello Sport, accanto a illustri professori quali Dal Monte, Vallario e Pulcini. Come membro di Giunta, Monti è attento allo scenario che la Libertas si propone di intraprendere: dopo un periodo di buio, connaturato con la cosiddetta crisi dell’asso- È Presidente dell’Associazione per lo Sviluppo della Medicina Termale (ASMT). Il suo impegno politico risale al 1980 nelle file della Democrazia Cristiana dove ricopre diverse cariche. Dal 1995 è iscritto al CDU, dove attualmente ricopre il ruolo di Consigliere Comunale e Capogruppo Consigliare. In ambito Libertas Dal 1983 membro della Commissione Sanitaria del CNS Libertas. Nel 1991 diventa Commissario straordinario presso il Centro Provinciale Libertas di Napoli, nell’ultima elezione diviene Presidente Provinciale Libertas di Napoli e ricopre la carica di componente di Giunta Nazionale. ciazionismo, la Libertas del Presidente Musacchia sta ripristinando i suoi valori cardine: “Occorre riorganizzare un più stretto rapporto con le periferie, creando tra l’altro un’interfaccia centrale per dare stimoli nuovi al territorio. È il momento di non lasciare che le grandi iniziative restino cattedrali nel deserto, ma di aumentare i servizi e l’attenzione rivolta alla periferia, facilitandone le azioni specifiche”. Dunque, parlare di Libertas deve sempre più indicare un Ente di professionisti: “Terminata l’epoca dei pionieri, bisogna creare le nuove figure dei volontari specializzati ed entrare nel dettaglio dei settori, in un cammino che coinvolga tutti i protagonisti, dai dirigenti fino alla base”. Il sogno del ‘dottore’ che è in Monti è quello di costituire un osservatorio nazionale permanente, dove inglobare un settore medico, uno legale, e degli operatori specializzati in grado di monitorizzare le necessità degli associati. “Un osservatorio che sia propositivo non solo all’interno della Libertas ma rappresenti un faro per l’intero sistema sportivo nazionale.” Del resto, come ha scritto nella prefazione dell’opuscolo “W lo sport M il doping” bisogna “Avviare un lavoro organico in grado di permeare in modo trasversale tutti i protagonisti del mondo dello sport. Perché nessuno possa rimandare ad altri il proprio impegno”. 5 6 LIBEROSPORT in copertina Le istituzioni parlano Lo Sport deve essere per Tutti - di Silvana Pedrini - P residente, la filosofia del centro nazionale Sportivo Libertas è sempre stata quella dello “Sport per Tutti”: lo sport che aiuta l’individuo a crescere, ad integrarsi nel sociale, a rispettare sia in campo che nella vita le regole che alla vita stessa donano dignità. Lei cosa pensa di questo nostro credo? Sono completamente d’accordo con voi. Lo sport è un’attività che propone modelli di vita da perseguire e si fonda su valori sociali, culturali ed educativi essenziali. Lo sport facilita l’inserimento nella vita sociale, l’apprendimento del rispetto delle regole e dei ruoli, è una disciplina che ci arricchisce e ci aiuta a crescere. Forma l’individuo, lo aiuta ad affrontare le difficoltà e a superare gli ostacoli. Lo sport deve essere veicolo di solidarietà, di tolleranza e di integrazione. Ci dobbiamo tutti assieme impegnare nel diffondere una migliore cultura sportiva tra gli italiani, visto che la mancata esperienza sportiva, oltre a incidere sullo sviluppo educativo e sulla possibilità di integrazione, non aiuta la salute e il benessere del cittadino. Io condivido in pieno la filosofia dello “Sport per Tutti”. I cittadini devono essere messi tutti in Intervista al Presidente della Camera dei Deputati Pier Ferdinando Casini condizione di poter accedere alla disciplina sportiva, ovviamente nel rispetto delle aspirazioni e delle capacità di ciascuno. In questo discorso rientrano a pieno titolo i disabili. Lo sport, per loro, è un eccezionale strumento di abilitazione e riabilitazione, di sviluppo individuale e di integrazione sociale per renderli pienamente partecipi della nostra società. Nel nostro Paese si esalta moltissimo lo sport agonistico e cioè lo sport spettacolo, lo sport per il pubblico. Pur essendo sempre stata la Libertas fucina di campioni, noi pensiamo che le istituzioni italiane dovrebbero sensibilizzarsi di più verso la pratica sportiva diffusa, intesa a formare i giovani a prescindere dalla competizione. È d’accordo? La disciplina sportiva ad alti livelli va preservata e aiutata, in quanto è un’ottima vetrina per tutto lo sport italiano a livello internazionale. Però non c’è nessun dubbio che bisogna avere un occhio di riguardo per lo sport di base, anche per quello al di fuori dell’attività agonistica, nel quale milioni di italiani si cimentano quotidianamente per il proprio benessere individuale e per il puro divertimento. Innanzitutto bisogna fare in modo che gli atleti abbiano degli impianti sportivi adeguati e non fatiscenti, come purtroppo sono la maggior parte nel nostro Paese. È necessario lanciare una campagna nazionale per l’impiantistica sportiva che veda a livello comprensoriale la presenza di un impianto polivalente, di grandi dimensioni, in grado di ospitare l’attività sportiva di base. Comunque già in questa legislatura il Governo ha destinato 250 milioni di euro alle Regioni. Va poi potenziata e meglio qualificata l’attività sportiva nelle scuole a partire da quelle elementari. Assistiamo sempre più ad un ruolo marginalizzato dell’educazione fisica nelle scuole. Questo è inammissibile. L’educazione fisica deve diventare centrale nel progetto educativo della persona. Infine non dimentichiamo che abbiamo varato una legge in favore delle società dilettantistiche, riconoscendone il ruolo prioritario nello sport italiano e definendone la funzione sociale. Per il futuro dobbiamo ricercare maggiori fondi per le società in sofferenza at- traverso una norma che preveda agevolazioni fiscali per chi sostiene attraverso le sponsorizzazioni lo sport dilettantistico e di base. Sensibilizzarsi significa contribuire materialmente al diritto-dovere di praticare l’attività motoria. A tal proposito non pensa che lo Stato dovrebbe finanziare direttamente lo sport non agonistico senza che gli enti di promozione sportiva debbano passare sotto il placet del CONI? Insomma, non crede che vi debba essere un distinguo tra i finanziamenti allo sport di vertice per lo spettacolo agonistico (indubbiamente utile e condiviso) e quelli allo “sport per Tutti” (indubbiamente utile alla crescita fisica, umana e sociale dei nostri giovani)? Credo che il problema non sia quello di limitare le competenze del CONI solo all’attività agonistica ma più semplicemente di far funzionare e coordinare meglio le diverse competenze attribuite al CONI. Non dimentichiamo che il modello sportivo italiano creato nel dopoguerra con il Coni ha ben funzionato in tutti questi anni e che deve mantenersi con la stessa autonomia e le stesse opportunità. È vero invece che ci deve essere una responsabilità più precisa nella gestione delle CNS Libertas / anno II n. 1 Pier Ferdinando Casini Nato a Bologna il 3 dicembre 1955. Laureato in Giurisprudenza. Tre figlie: Maria Carolina, Benedetta e Caterina. Deputato dal 1983, eletto nelle liste della Democrazia Cristiana e successivamente riconfermato nelle elezioni del 1987, del 1992, del 1994, del 1996 e del 2001. È stato Presidente dei giovani Democratici Cristiani e membro della Direzione Nazionale della DC dal 1987, dirigente del dipartimento studi, propaganda e stampa dello scudocrociato. Nel gennaio del 1993, allo scioglimento della DC, fonda un nuovo movimento per rappresentare i cristiani democra- competenze da parte di Regioni e Comuni. Quindi il problema non è tanto quello di chiedersi chi si deve occupare di finanziare lo sport per tutti ma quello di finanziare lo sport per tutti. Comunque la mia opinione è quella di lasciare al Coni il governo dello sport tenendo conto che rappresentanti degli Enti di Promozione Sportiva sono presenti sia nel consiglio nazionale che nella giunta del Coni a sottolineare il loro coinvolgimento all’interno del sistema sportivo italiano. Per il futuro occorre ripartire quindi dal Coni, come cabina di regia, e dal Comitato Sport per Tutti - che finora non è partito per l’opposizione delle Regioni - quale strumento operativo che metta insieme Coni, Stato, Regioni ed Enti di Promozione Sportiva. Nonostante le varie proposte di legge in tal senso, alCNS Libertas / anno II n. 1 tici nell’area di centro-destra: il Centro Cristiano Democratico, del quale è stato Segretario e poi Presidente. Eletto per la prima volta nel 1994 al Parlamento Europeo è stato riconfermato nel 1999, iscrivendosi al gruppo del Partito Popolare Europeo. Nell’ottobre del 2000 è stato eletto Vice Presidente della Internazionale Democratici Cristiani (IDC). Il 31 maggio 2001 è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati. meno in apparenza accolte dalle istituzioni italiane (vedi Convenzione di Nizza), e nonostante ci troviamo ormai a far parte di un’Europa che l’esigenza di sostenere lo “sport per tutti” la possiede nel Dna culturale, noi siamo ancora lontani anni luce dai partner europei. Secondo lei ci sono speranze concrete sul fatto che gli enti di promozione sportiva nel nostro Paese avranno prima o dopo i mezzi per sostenersi e stare al passo con i tempi, sia in senso tecnologico (impiantistica sportiva) che educativo (formazione adeguata degli operatori)? Il primo passo che gli Enti di Promozione Sportiva devono fare è quello di liberarsi dall’essere cinghia di trasmissione dei partiti politici. Devono infatti riscoprire il senso della propria autonomia e diffondere le attività promozionali sportive in tutto il paese. Il secondo passo è quello di costruire attraverso il Comitato Sport per Tutti un sistema in grado di individuare risorse e regole che consentano di dare risposte significative al miglioramento dell’impiantistica sportiva e alla formazione degli operatori, sapendo però che questi problemi si governano in maniera sinergica e globale. In merito al tema della “professionalizzazione” degli operatori sportivi, non le sembra il caso di creare dei veri e propri albi professionali per i laureati in scienze motorie - anche rivisitando il loro percorso di formazione - in modo che questi possano fornire garanzie maggiori agli educandi e, al contempo, possano essi stessi sentirsi più “riconosciuti” professionalmente e socialmente? Nel nostro paese esiste il problema dei laureati in scienze motorie e del loro impiego nel mondo del lavoro. Sappiamo infatti che per i laureati Isef la strada che si apriva era solo quella della scuola. Ora, per varie ragioni, questa opportunità si è ridotta ed allora è necessario individuare altri percorsi. Penso alla grande diffusione delle palestre e di una certa impiantistica. Un’idea potrebbe essere quella di professionalizzare maggiormente gli operatori sportivi creando ad esempio degli albi regionali. Sarebbe un modo per qualificare la loro attività e per dare maggiori garanzie ai cittadini che si rivolgono sempre più al variegato mondo delle palestre. Si parla di doping, se ne discute, se ne dibatte. La Libertas, nel suo progetto “Sport pulito” ha realizzato “W lo sport M il doping”, un prezioso opuscolo opera di Bruno Amatucci, che spiega in modo semplice concetti assai elaborati. Pensa che sia importante l’informazione per arginare il fenomeno doping? Pensa che sia giusto informare, prevenire, onde evitare l’uso di sostanze dopanti, e onde evitare - anche quello fatto assai negativo – l’estremo opposto di una “caccia alle streghe” che penalizza a priori senza approfondimenti idonei, tanto per tagliare la testa al toro? Il doping è un veleno che si è insinuato nello sport e va estirpato con tutti i mezzi leciti a nostra disposizione. Bisogna intervenire con controlli severi e serrati e con punizioni rigorose. Ma oltre all’aspetto legale della vicenda, secondo me, l’arma più importante nella lotta al doping è la prevenzione che deve essere sviluppata tramite un’opera di rieducazione allo sport. Al singolo atleta bisogna inculcare che le scorciatoie che si utilizzano per ricercare la vittoria portano solo gravi danni alla salute e ledono alla dignità non solo dell’atleta ma anche dell’uomo. In Italia, comunque, siamo all’avanguardia in questo campo. L’informazione svolge già un ruolo attivo e positivo su gran parte del territorio, ma va sicuramente intensificata, perché in alcuni ambienti ancora c’è chi vuole fare il furbo e a rimetterci sono i giovani atleti che alcune volte, anche senza saperlo, assumono sostanze dopanti. Non credo alla caccia alle streghe. Con il doping non si scherza, bisogna operare in maniera capillare su tutto il territorio. Certo, poi non bisogna infliggere pene troppo severe a chi magari, assumendo dei farmaci per curare raffreddori, influenze, dolori, non si accorge che queste medicine contengono sostanze proibite per lo svolgimento dell’attività atletica. Ovviamente tutto deve essere soppesato. Ma ripeto nessuno sconto a chi cerca di inquinare il proprio risultato sportivo tramite il doping. 7 L’Istituto per il Credito Sportivo, Ente di Diritto pubblico nato nel 1957, concede mutui e finanziamenti per l’acquisto di aree e immobili, la costruzione, l'ampliamento, l'attrezzatura ed il miglioramento di impianti sportivi e destinati alle attività culturali. Fino ad oggi ha elargito finanziamenti ad oltre 25.000 impianti sportivi per un importo complessivo che supera i 4,7 miliardi di euro. ICS svolge servizio di tesoreria a favore di soggetti, pubblici e privati, che operano nel settore dello sport, dei beni e delle attività culturali quali Comuni, Province e Regioni, Enti pubblici, Coni, Associazioni ed Enti di promozione sportiva, Federazioni sportive nazionali, Società e Associazioni culturali, Enti di promozio- Istituto per il Credito Sportivo ne culturale e dello spettacolo ed ogni altro soggetto pubblico o privato impegnato nel settore sportivo e culturale. I finanziamenti, a tasso fisso o variabile sono tra i migliori offerti dal mercato del credito e altamente concorrenziali. Altri vantaggi: finanziabilità fino al 100% del costo dell’opera oltre l’IVA; riduzione degli onorari notarili, spese di istruttoria assenti per i soggetti pubblici e ridottissime per i soggetti privati. Essere la Banca al servizio dello sport e della cultura vuol dire essere presenti sul territorio non solo come operatore, ma come reale strumento d’incentivazione e di sostegno dell’universo culturale del nostro Paese. Sede Centrale Uffici di Rappresentanza: Sede legale: Roma Via A. Farnese, 1- 00192 Tel. 06.324981 - Fax 06/3612143 Milano Via Santa Tecla, 5 - 20122 Tel. 02.8057335 - Fax 02.8051845 Ancona Via 1° Maggio, 150 - 60131 Tel. 071.2916366 - Fax 071.2916374 Uffici operativi: Roma Via G. Vico, 5 - 00196 Tel. 06.324981 - Fax 06/3612143 Reggio Calabria Via G. d’Annunzio, 20/a - 89121 Tel. 0965.20806 - Fax 0965.28162 Palermo Viale della Libertà, 56 - 90143 Tel/Fax 091.344532 9 LIBEROSPORT in gara Doppio colpo targato Libertas L’hockey prato regala l’ennesima soddisfazione sia in campo maschile che femminile N on poteva mancare una rubrica dedicata ai trionfi dell’hockey prato. Forse, molti non sanno di cosa stiamo parlando, mentre per altri questo è considerato uno sport minore. Certamente non vale nessuna delle due ipotesi per il CNS Libertas e CNS Libertas / anno II n. 1 le sue squadre affiliate che da anni dominano ogni tipo di competizione in Italia e all’estero, indifferentemente in campo maschile e femminile. Se volessimo esagerare potremmo far nostra una definizione che circola negli uffici nazionali dell’Ente e dire che “Si scrive hockey prato ma si legge Libertas”: può apparire fin troppo enfatico e autocelebrativo, tuttavia, per certi versi risponde al vero. Insomma, che sia giocato in spazi aperti o al chiuso questo sport ha consegnato ai colori dell’Ente un anno fatto solamente di successi: basti pensare, in campo maschile, al primo titolo italiano conseguito dalla Società Sportiva Lazio Hockey e dalla Coppa Italia targata Hockey Club Roma che ha saputo trionfare anche in campo internazionale con la vittoria della Coppa Campioni indoor, e ricordare che nell’hockey in rosa la Seneca Libertas San Saba ha vinto sia scudetto che Coppa Italia. Insomma una striscia sensazionale di successi che ha caratterizzato l’annata sportiva dei colori Libertas. Come se non bastasse, per mantenere inalterata l’incredibile serie di vittorie, anche la nuova stagione ha aperto i battenti consegnando due titoli da regalare agli annali. Ci riferiamo allo strepitoso colpo doppio messo a segno nel campionato tricolore di hockey indoor: nelle finali di Lignano Sabbiadoro, la Seneca Libertas San Saba ha conquistato il suo quinto titolo negli ultimi sette campionati, confermandosi come la formazione maschile più forte nel settore indoor dell’ultimo decennio. In campo femminile identica impresa per la De Sisti Lighting Hockey Club Roma che ha conquistato il titolo dopo rompendo un digiuno durato quattro anni. Ma procediamo con ordine. Parlare di hockey indoor significa rivolgere l’attenzione ad uno sport caratterizzato da grande velocità di movimenti e da un ridotto numero di giocatori in campo, rispetto al più titolato hockey prato, di in gara cui rappresenta una sorta di campionato di preparazione, in attesa della bella stagione per poter giocare sui campi scoperti. In tale disciplina eccelle la Hockey Club Roma che, in campo maschile sembra non avere rivali. Nella final four veneta - che ospitava le stesse quattro squadre finaliste della scorsa stagione - i giallorossi capitolini hanno battuto prima l’Adige e poi, in una finale molto combattuta, il Cus Bologna. I romani guidati da mister Pepe hanno saputo ben dosare le forze durante i due impegni ravvicinati, tenendo una tattica accorta. Forse tra i due incontri, quello decisivo è stato la semifinale: l’Hockey Club Roma si trovava davanti al Mori Adige, vale a dire lo stesso team che un anno fa l’aveva sorprendentemente battuta in semifinale per poi aggiudicarsi un titolo a sorpresa. Capitan Cirilli e compagni nella prima frazione si sono portati in vantaggio e hanno saputo gestirlo fino al fischio di chiusura, lasciando poco spazio agli attacchi avversari. Il risultato finale mette a referto un 3-1 che non ammette repliche di sorta. Stesso copione nella finale scudetto: contro il Cus Bologna, forti del vantaggio psicologico dato dall’aver battuto i campioni uscenti, i giallorossi hanno messo in campo tutta la grinta a disposizione: stessa meticolosa attenzione tattica e stesso leit motiv del- 10 CNS Libertas / anno II n. 1 la semifinale, hanno consentito alla De Sisti Hockey Roma di portarsi in vantaggio e gestire il match. Sul diplay luminoso, al termine del conto alla rovescia, resta impresso un 5-3 che significa trionfo e grande soddisfazione. Mattatori della due giorni di Lignano sono certamente Bodnar e Cirilli con 4 reti ciascuno: ma, grande merito va a tutta la squadra che ha controllato abilmente le gare non dando mai l’impressione di poter essere messa in difficoltà. “Una bella soddisfazione per noi tutti e per il nostro staff tecnico in particolare” dichiara il Presidente Enzo Corso. “È da novembre che Luciano Pepe (come allenatore giocatore), insieme a Salvatore Manganaro e Mirko Chionna, seguono la squadra che è veramente un gruppo compatto e ben assortito”. Corso non sta nella pelle per un risultato che da lustro all’intero movimento: “Assieme a Franco Cherchi abbiamo programmato con attenzione la stagione ed il risultato ci da ragione, dopo la delusione ed il terzo posto dello scorso anno“. Nella stessa cornice del Palazzo dello sport di Lignano Sabiaddoro anche le ragazze della Seneca Libertas San Saba si sono prese la loro soddisfazione. Dopo quattro anni di digiuno le rossoblù romane conquistano il loro sesto titolo indoor, al termine di due sfide da cardiopalmo. Nella semifinale, infatti, le giocatrici hanno avuto la meglio per 3-2 sul Cus Torino solamente grazie ad un Silver goal nel primo supplementare. Proprio con lo stesso punteggio la Seneca Libertas San Saba ha saputo sconfiggere in finale le campionesse uscenti del Mori Villafranca, partite con i favori del pronostico. La differenza sul campo l’ha fatta la tattica Si scrive hockey prato ma si legge Libertas accorta delle sansabine di Gianluca Cirilli. Il giovane tecnico romano ha impostato la partita con saggezza, dando poco spazio al micidiale contropiede delle venete. La cronaca dell’incontro parla di un inizio difficile, con un doppio vantaggio firmato delle campionesse in carica. La Seneca Libertas San Saba riesce a rimontare e a portarsi in parità per 2-2, prima della fine del primo tempo grazie ad una doppietta della strepitosa Francesca Faustini. Nel secondo parziale le romane ottengono il break ancora con la Faustini, difendendo poi il vantaggio con una difesa concretata e fortunata, guidata da un’ottima Barbara Giulianelli tra i pali. “Siamo contentissimi perchè le ragazze hanno giocato con una grande carica ed hanno dimostrato ancora una volta di essere un gruppo compatto e non ancora sazio di vittorie” dice il manager Ciufolini. Come per gli uomini, anche per le donne si trattava di un deja vu, visto che la finale era la ripetizione dello scontro che nell’ultima edizione costò il titolo alle sansabine: “È stata anche una bella rivincita con il Mori Villafranca: lo scorso anno furono loro a batterci in finale”, precisa Ciufolini. Alla fine della gara sul campo è il tripudio, con uomini e donne a festeggiare insieme la doppia gioia per i titoli conquistati. Il doppio colpo è l’ennesima, bella soddisfazione portata dall’hockey che da lustro ai colori Libertas e ad una scuola di assoluto valore. Del resto si scrive hockey prato ma si legge Libertas! Semifinali Scudetto / 4 febbraio De Sisti Roma - Mori 3-1 Cus Bologna - HC Brà 4-1 CAMPIONI Finali Scudetto / 5 febbraio 1/2 posto De Sisti Roma- Cus Bologna 5-3 3 /4 posto Adige- Bra 4-3 DE SISTI ROMA Portieri: Pompili, Colantoni Difensori e centrocampisti: Fiorelli, Ardito, Pepe, Del Vasto, Mongiano, Rossi, Mastrantonio Attaccanti: Nanni, Bodnar, Cirilli, Malta , Cherchi F. , Chionna Manager: Cherchi F., Allenatore: Manganaro, Fisio: Pierini CAMPIONESSE Semifinali Scudetto / 4 febbraio Seneca S.Saba - Cus Torino 3-2 (d.t.s.) Mori Villafranca - Cus Brescia 3-2 Finali Scudetto / 5 febbraio 1/ 2 posto Seneca San Saba 3-2 3/ 4 posto Cus Torino- Cus Brescia 2-0 SENECA SAN SABA ROMA Portieri: Giulianelli B., Sidoni Difensori e centrocampisti: Corso, Ciufolini, De Visser, Girotti, Faustini Attaccanti: Giulianelli A., Giuliani, Stirpe, Valabrega Manager: Ciufolini P., Allenatore: Cirilli P.Atletico: Manganaro, Fisio: Pierini CNS Libertas / anno II n. 1 11 12 LIBEROSPORT eventi “Attualità nel doping” Un convegno per tutelare lo “sport pulito” G rande affluenza di pubblico per il convegno medico “Attualità nel doping”, organizzato a Napoli dal CNS Libertas sotto l’egida del Coni. Il convegno si è proposto di approfondire le tematiche relative al problema della lotta al doping, focalizzando l’attenzione sul ruolo svolto della medicina dello sport e sulle nuove metodologie della lotta al fenomeno. A fare gli onori di casa Luigi Musacchia, Presidente CNS Libertas che, nei saluti di rito ha spiegato le finalità del convegno: “Il CNS Libertas vuole dare il suo contributo per evitare che il doping diventi un male endemico della società, soprattutto in quelle fasce di giovani che sfuggono al controllo e che devono essere maggiormente tutelati. Certo, un Ente di promozione sportiva non può riuscire da solo nell’intento di tutelare i giovani e nell’ausilio alla loro crescita: tuttavia, ci sentiamo in dovere di promuovere un primo passo verso la salvaguardia delle future generazioni e dei valori che possono aiutare sia le nuove leve a crescere, che tutti gli sportivi a combattere il fenomeno del doping”. Accanto al Presidente anche Roberto Monti, Responsabile dell’Area Medica del CNS Libertas e ideatore del convegno e del progetto “Sport Pulito” contro il doping. “Sono onorato che sia proprio Napoli il luogo dell’evento e che tanti emeriti professori e luminari abbiano voluto dare il loro contributo. L’impegno della Libertas nella realizzazione del progetto “Sport pulito” si è proposto fin dall’inizio di coinvolgere un team di esperti per avviare una serie di iniziative in grado di coinvolgere nella lotta al doping tutti i protagonisti dello sport, dai giovani fino agli amatori, dai genitori ai tecnici” spiega Monti. In tale ottica proprio il convegno ha rappresentato la punta di diamante del progetto “Sport pulito”, voluto dal CNS Libertas per combattere il doping: il progetto ha visto, tra l’altro la realizzazione di materiale informativo e dell’opuscolo “W lo sport M il doping” destinato ad atleti, famiglie e tecnici. “Si tratta di un primo passo per la costruzione di un programma complessivo che verrà sviluppato nei prossimi anni e che vuole dare una indicazione su come prevenire il doping” puntualizza Monti. I lavori hanno permesso di evidenziare le relazioni svol- te da insigni medici e professionisti del mondo sportivo, i quali hanno illustrato gli effetti del doping sulle prestazioni sportive e sull’organismo degli atleti che vi si sottopongono. Moderato da Vincenzo Guarino, Professore Emerito di Medicina dello Sport, il convegno ha cominciato i suoi lavori con la relazione di Antonio Dal Monte componente della Commissione di Vigilanza per la Lotta al Doping del Ministero della Salute, che ha presentato un excursus storico del fenomeno doping e del suo rapporto con la genetica. Tra le altre personalità che si PROGRAMMA Questi i lavori presentati al convegno, presieduto dal Prof. Vincenzo Guarino (Professore Emerito di Medicina dello Sport) “La storia del doping è la storia dell’uomo: doping e genetica” Prof. Antonio DAL MONTE (Commissione di Vigilanza per la Lotta al Doping del Ministero della Salute) “Motivazioni al doping e per l’antidoping” Dot.ssa Maddalena FERRARI (Istituto di Medicina e Scienza dello Sport - Coni) “La normativa antidoping: ruolo del medico dello sport” Prof. Marcello FAINA (Resp. Unità di Scienza dello Sport – Ist. di Med. e Scienza dello Sport - Coni) “Attuali aspetti farmacologici nel doping” Prof. Francesco ROSSI (Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della II Università di Napoli ) Prof. Libero BERRINO (Facoltà di Medicina e Chirurgia II Università di Napoli) “Effetti cardiovascolari nel doping” Prof. Francesco LIMONGELLI (Direttore della Scuola di specializzazione in Medicina dello Sport Facoltà di Medicina e Chirurgia II Università di Napoli) CNS Libertas / anno II n. 1 sono succedute anche Marcello Faina dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, Libero Berrino della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Napoli, Francesco Limongelli Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport dell’Università di Napoli, Giuseppe Capua Presidente della Commissione Antidoping della FIGC. In un’apposita sessione sono stati approfonditi gli aspetti metodologici e le esperienze sul territorio nei confronti della lotta al doping, che hanno visto la partecipazione di Maddalena Ferrari dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI, Giovanni Mirri Componente Commissione Sanitaria Nazionale FCI, Il CNS Libertas vuole dare il suo contributo per evitare che il doping diventi un male endemico della società Fernando Tripi Direttore del Centro Antidoping Regione Emilia Romagna e Raffaele Pempiniello Direttore dell’Unità Operativa di Epatologia dell’Ospedale Cotugno di Napoli. I lavori hanno spiegato le diverse motivazioni che portano all’uso di sostanze dopanti: la dipendenza dall’immagine corporea, la bassa tolleranza alle frustrazioni, l’ansia per l’approssimarsi delle gare e la sfiducia nel proprio rendimento. Tuttavia tra le motivazioni più incisive al doping emergono anche l’eccessivo carico degli impegni agonistici, la facile reperibilità delle sostanze dopanti e il ritorno economico dato dal successo. Tra i dati più significativi emersi dal convegno spiccano un elenco delle sostanze dopanti più diffuse (tra cui gli stimolanti, gli ormoni gli stimolanti ad azione anabolizzante, gli steroidi) e i numeri relativi ai controlli fatti eseguire dalla Commissione Antidoping della FIGC: nella sua relazione, Giuseppe Capua Presidente della Commissione Antidoping ha detto che sono state 1386 le gare monitorate tra i diversi campionati con 5542 controlli effettuati. Ogni società di Serie A è stata controllata 43 volte: “L’obiettivo che si propone la Federazione è quello di intensificare i prelievi cosiddetti fuori competizione estendendoli anche ai campionati interregionali, alla primavera, al calcio a 5 e alle serie femminili”. Inoltre, lo stesso Capua ha parlato di una proposta per effettuare controlli anche durante i ritiri estivi delle squadre di calcio. Certamente quello della Libertas è solo un piccolo passo nell’affrontare la lotta al doping. “Non basta sognare uno sport più pulito: bisogna agire perché lo diventi” ha ribadito in chiusura il Presidente Musacchia. 1. Nella foto da sinistra Antonio Dal Monte, Vincenzo Guarino, il Presidente Luigi Musacchia, Giuseppe Capua, Marcello Faina. 2. Il Presidente Musacchia premia Antonio dal Monte e Vincenzo Guarino 1 “Aspetti allergologici” Dott. Giovanni MIRRI (Commissione Sanitaria Nazionale – FCI) “Nuove metodiche antidoping della FIGC” Giuseppe CAPUA (Presidente Commissione Antidoping – FIGC) “Esperienze sul territorio nella lotta al doping” Dott. Ferdinando TRIPI (Direttore Centro Antidoping Emilia Romagna) “Quesiti di Epatologia” Prof. Raffaele PEMPINIELLO (Direttore V Unità Operativa di Epatologia – Osp. D. Cotugno di Napoli) 2 CNS Libertas / anno II n. 1 Gli atti del convegno saranno pubblicati dal CNS Libertas 13 14 DANZA CLASSICA E MODERNA 7 maggio Primavera a passo di danza Centro Provinciale di Caserta I Campionati, giunti alla VII edizione, rappresentano un fenomeno unico nel panorama nazionale. Infatti, saranno oltre 30 le scuole coinvolte con più di 500 allievi partecipanti formati nelle scuole di danza di tutta Italia. L’evento si svolgerà presso il Teatro Comunale di Caserta. JUDO 27-28 maggio Centro Provinciale di Verona L’evento si svolgerà presso il Centro polifunzionale Don Calabria di Verona. KUNG FU Maggio Centro Regionale Molise. KARATE 3-4 giugno Centro Provinciale di Rimini I campionati si svolgeranno presso il Pattinodromo Comunale di Riccione. LIBEROSPORT campioni in gara Libertas campionati 2006 Programma di massima dei campionati nazionali CNS Libertas 2006 NUOTO 25-26 giugno Centro Sportivo Nazionale Libertas I campionati, che rappresentano per tradizione uno dei fiori all’occhiello dell’attività dell’Ente, si disputeranno a Lignano Sabbiadoro. SCI ALPINO Marzo Sci Club Bolzano e Centro Sportivo Provinciale Autonomo di Bolzano Gli ormai imminenti campionati saranno ospitati negli impianti di Valsarentino, in provincia di Bolzano. CALCIO JU JITSU CORSA CAMPESTRE Ottobre Centro Comunale di Roma Come per la precedente edizione, l’appuntamento coinvolgerà oltre 600 atleti e si disputerà al Palazzetto di Fonte Meravigliosa. 12 marzo Centro Provinciale di Brescia in collaborazione con ASD Gruppo Sportivo Vallio Terme, ASD Atletica Gavardo ‘90 Libertas e ASD Atletica Villanuova ’70 Libertas A Vallio Terme, in provincia di Brescia, c’è grande attesa per i campionati di campestre, valevoli per tutte le categorie: sarà la 57esima edizione nazionale maschile e la 42esima femminile. Inoltre, vista la grande tradizione, come nelle precedenti edizioni l’evento sarà considerato Campionato regionale individuale di cross Master (maschile e femminile) e Criterium regionale individuale di cross per Amatori (maschile e femminile). ATLETICA LEGGERA 10-11 giugno Centro Provinciale di Siena e Associazione Libertas Atletica Valdelsa Giunti alla 53° edizione, i campionati italiani si disputeranno a Colle Val D’Elsa, in provincia di Siena. 1-4 giugno Centro Provinciale di Caltanissetta I campionati saranno riservati alla categoria giovanissimi. PATTINAGGIO A ROTELLE Ottobre Libertas Pilastro ‘92 Come nella brillante scorsa edizione si rinnova a Viterbo l’appuntamento con il pattinaggio. KUNFU Glorie già consumate Maria Grazia Toso regala gioie ai mondiali Pioggia di medaglie nella X edizione dei mondiali di Kung Fu organizzati dall’Ikff (International Kung Fu Federation), I nostri atleti iscritti alla società Yin Yang di Pavia non si sono smentiti. La mattatrice è stata Maria Grazia Toso che alla prima partecipazione a una competizione internazionale ha vinto un oro e un argento. La Toso, classe 76 è salita sul gradino più alto nella gara di T’ui Shou, ovvero di schivate del T’ai Chi. Il caso ha voluto che la Toso partecipasse alla gara inaspettatamente, per il ritiro di un’altra concorrente: ma nonostante non avesse una preparazione specifica sulle regole e sulla tecnica agonistica del T’ui Shou, ha battuto nettamente la sua avversaria, mettendo in mostra qualità di radicamento e bilanciamento dei pesi davvero eccellenti. L’argento Maria Grazia Toso lo ha conquistato nelle finali di forme degli stili esterni. La sua esecuzione del primo esercizio di Shaolin della scuola Chang è stata davvero ottima, con grida (Fa Sheng) vibranti e una potenza inaspettata per una ragazza. Bene anche Andrea Pedrini che, dopo aver conquistato l’accesso alla finale per le forme degli stili interni è riuscito a salire sul terzo gradino del podio: un terzo posto ottenu- to grazie al Szu Hsiang Ch’uan, la boxe delle quattro direzioni, ultimo degli stili interni scuola Chang. Sempre Andrea Pedrini era stato protagonista di una bellissima esecuzione della forma di sciabola del T’ai Chi, mal giudicata dalla giuria come molti altri esercizi eseguiti dai nostri atleti in una fase eliminatoria che, dal punto di vista del metro di valutazione, ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Restano da registrare le buone prove degli altri atleti portacolori Libertas, in forza alla società Yin Yang di Pavia di cui è presidente il maestro Giuseppe Grezzi: Erasmo Barberio, Pierluigi Indaghi, Alessandro Nizzolini, Matteo Provini, e Ottavio Ripetti possono ben sperare per il futuro in una disciplina che si appresta a diventare olimpica (a Pechino 2008 dovrebbe essere inserita nel programma dimostrativo). “Il risultato della Toso parla da solo. Ma tutti i ragazzi sono andati davvero bene, purtroppo pagando magari troppo l’arbitraggio” ha spiegato il maestro Grezzi “Queste occasioni sono fondamentali perché consentono al movimento un confronto con le altre scuole mondiali. Adesso ci attendono i Mondiali: non si conosce ancora la sede ma rappresenteranno un’importante verifica in chiave olimpica”. CNS Libertas / anno II n. 1 15 LIBEROSPORT formazione A cura del settore Formazione Libertas Donato Monaco u tutto il territorio nazionale si assiste ad una diffusione sempre più ampia e capillare delle attività sportive e ad una crescita esponenziale del bisogno di formazione e di aggiornamento degli addetti ai lavori. Per soddisfare questa necessità il Centro Nazionale Sportivo Libertas si avvia a razionalizzare il proprio iter di formazione per Tecnici e Dirigenti, unificando, a livello nazionale, strategie, obiettivi, contenuti e criteri di valutazione per le varie discipline sportive. Il programma, ambizioso, ma alla portata dell’Ente, prevede la definizione di un percorso formativo per Tecnici sportivi, Dirigenti ed Ufficiali di gara e la creazione di una struttura tecnica di supporto articolata a livello provinciale, regionale e nazionale. S Migliorarsi per crescere! LA STRUTTURA Un progetto di formazione ha possibilità di successo solamente se supportato da una adeguata struttura tecnica. Lo sforzo dell’Ente, in questo senso sarà dunque molto incisivo e, attraverso alcune tappe fondamentali porterà alla creazione di un staff ai vari livelli. STRUTTURA FORMATIVA DIREZIONE NAZIONALE La formazione tecnica Si articola in 3 livelli I Livello: Istruttore di base. II Livello: Istruttore III Livello: Tecnico L’istruttore di base (per le varie discipline sportive) rappresenta la prima figura tecnica dell’Ente: quella di un operatore/animatore che si occupa prevalentemente dell’accoglienza degli allievi e dell’istruzione tecnica di base. Le competenze acquisite gli consentono di guidare le esercitazioni pratiche efficacemente e soprattutto in sicurezza, rispettoso delle esigenze di crescita e di sviluppo degli allievi. Il curriculum formativo prevede una parte generale ed una specifica. Scopo della formazione generale è quello di preparare l’operatore sui principi universali dell’insegnamento, della formazione motoria di base e della medicina dello sport. La metodologia di formazione è di tipo integrato: le varie nozioni disciplinari vengono inquadrate in un’unica materia: la Metodologia teorica e pratica dell’Insegnamento e dell’Allenamento Sportivo, affidata ad un docente con competenze ampie e multilaterali; egli può essere affiancato da collaboratori tecnico-pratici. Questa nuova metodologia formativa stimola un maggior interesse nei partecipanti, facendo percepire la parte generale non come un inutile, ma inevitabile, appesantimento, ma come un valido supporto teorico per operare meglio. Il docente, inoltre, diventa un’importante figura di riferimento principale, sulla quale i corsisti potranno contare durante il corso di formazione ed anche successivamente. La formazione specifica è caratterizzata invece da un pacchetto di competenze rigorosamente disciplinari, CNS Libertas / anno II n. 1 Il percorso formativo per Dirigenti ed Ufficiali di gara Coordinamento Tecnico Nazionale Parte generale Coordinamento Tecnico Nazionale Parte specifica (Nuoto) Coordinamento Tecnico Nazionale Parte specifica (Arti Marziali) Coordinamento Tecnico Nazionale Parte specifica (Altri Sport) F.S.N. Comitati Regionali Docenti regionali Parte generale Docenti regionali Nuoto Docenti regionali Arti Marziali Docenti regionali Parte generale La struttura di formazione è dunque articolata su tre livelli e comprende: al I Livello - Direzione Nazionale II Livello - Coordinamento Tecnico Nazionale • Parte generale (comune a tutte le discipline sportive) • Parte specifica (disciplinare) III Livello - Formatori regionali • Parte generale (per tutte le discipline sportive) • Parte specifica (disciplinari) Il percorso prevede dunque 1. L’individuazione dei docenti, scelti tra figure con una esperienza di formazione pluriennale e provviste dei seguenti requisiti culturali (in ordine preferenziale) • Docenti Universitari e Docenti Formatori (per l’area Metodologica) della scuola Centrale dello Sport del CONI • Laureati in Scienze Motorie e diplomati ISEF con esperienza di Formazione in strutture accreditate • Docenti delle varie Federazioni Sportive Nazionali con competenze ampie • Allenatori con provate capacità didattiche • Esperti della materia 2. La formazione dei docenti La formazione, di tipo seminariale, viene finalizzata all’analisi dei programmi didattici, al loro arricchimento, nonché alla scelta delle metodologie formative e di valutazione più efficaci. La partecipazione al seminario è condizione irrinunciabile per far parte del corpo docente. In quell’occasione i programmi sono sottoposti ad analisi, revisioni, aggiunte ecc. e ricevono, al termine del dibattito, una validazione conclusiva. Vengono poi raccolti in dispense e distribuiti ai corsisti anche sotto forma di supporto elettronico. comprendenti: l’insegnamento della tecnica, lo sviluppo delle capacità e delle abilità motorie specifiche della disciplina, le tecniche di osservazione e di valutazione, i principi di base della metodologia (specifica) dell’allenamento. Include, infine, una ricca parte pratica di simulazione e di tirocinio guidato dal docente. psicopedagogico e metodologico, con particolare riferimento all’attività giovanile. Conosce e padroneggia le tecniche dei vari sport e le metodologie di insegnamento tecnico e di allenamento giovanile più avanzate. Può avere funzioni di coordinamento di un Centro di Formazione multidisciplinare. Il Tecnico è un allenatore specializzato nella preparazione di atleti di ogni livello. Progetta, conduce e verifica la preparazione finalizzata ad impegni sportivi di maggior rilievo. È in grado di gestire squadre ed atleti sotto vari piani: della tecnica, della preparazione fisica generale e speciale, dell’organizzazione, della conduzione psicologica del gruppo e del singolo atleta. L’istruttore è un tecnico di qualificazione più elevata, che si occupa sia dell’affinamento dell’istruzione di base (area addestramento), che dell’avviamento all’attività preagonistica ed agonistica giovanile. Nel campo dell’allenamento approfondisce le conoscenze di carattere biologico, Se la formazione dei tecnici è essenziale, non meno importante è quella dei Dirigenti e degli Ufficiali di gara, figure insostituibili nel panorama sportivo. La Direzione Nazionale del Centro Sportivo Libertas predispone, attraverso i suoi organi tecnici, corsi di formazione e di aggiornamento per Dirigenti ed Ufficiali di gara. Si avvale di personalità operanti nel campo universitario e/o del mondo produttivo: figure professionali di alto profilo in grado di soddisfare pienamente i bisogni dei convenuti. Ai corsi non vengono assegnate preventivamente precise cadenze o scadenze: sono le richieste del territorio a determinare la nascita e l’orientamento delle varie iniziative. Mentre i corsi per Ufficiali di gara sono centrati sulle problematiche tecniche, quelli per Dirigenti spaziano attraverso numerosi argomenti, selezionati ogni volta sulla base dei bisogni identificati sul territorio. In particolare vengono trattati: gli aspetti organizzativi e giuridici delle associazioni sportive, la disciplina dei rapporti di lavoro, la disciplina sanitaria, la disciplina fiscale ed amministrativa, il Marketing, la gestione delle risorse umane, la gestione degli impianti sportivi e tante altre tematiche di interesse comune. Aggiornamento permanente “a distanza” Rappresenta l’ultimo strumento della formazione; le opportunità offerte dal WEB in questo campo sono sterminate. La realizzazione di un sito Internet di carattere tecnico/didattico, finalizzato allo scambio di nozioni, alla pubblicazione di lavori, ad un aggiornamento permanente, consentirà di seguire ed integrare la formazione curriculare. 16 LIBEROSPORT in campo Calcio Libertas in gara Sport disabili Venerdì 10 marzo il Capo dello Stato ESORDIO MEDAGLIATO PER AMICO SPORT LIBERTAS AI GIOCHI INVERNALI DI PINZOLO In questo periodo lo sport invernale fa notizia, ma l’elenco ricchissimo di medaglie di cui stiamo per rendere conto non viene da Torino, bensì da Pinzolo, in Trentino Alto Adige, dove dall’8 all’11 febbraio si sono svolti i Giochi Invernali Special Olympics per atleti diversamente abili. In pista non sono scesi i grandi olimpionici di cui tutti parlano in questi giorni, ma piccoli grandi campioni che affrontano “le sfide” ogni giorno: 15 atleti diversamente abili dell’Associazione Sportiva Amico Sport Libertas. Lo spirito olimpico ha aleggiato anche sulle Dolomiti: gli atleti hanno saputo trasmettere la gioia dell’incontrare gli amici di tutta Italia con cui misurarsi ma, più di tutto, si sono distinti per l’impegno profuso nel raggiungere il miglior risultato possibile e l’entusiasmo con cui hanno festeggiato il superamento del traguardo, indipendentemente dal risultato ottenuto. Al termine dei 5 giorni di gara, il medagliere di Amico Sport Libertas ha presentato questo verdetto: 14 medaglie d’oro, 7 medaglie d’argento e 3 medaglie di bronzo e grandi prestazioni offerte da tutti gli atleti nello sci nordico, nello sci alpino e nelle gare di corsa con le racchette da neve. In particolare, sono da segnalare i doppi ori conquistati da Sara Varetto (500 metri e 1 km di sci nordico), Davide Peirone (50 metri e 100 metri sci nordico) e Severino Viara (500 metri ed 1 km sci nordico). La spedizione cuneese è stata supportata dal team di tecnici (Cristina, Francesca, Alice) e dai famigliari degli atleti che hanno offerto il sostegno quotidiano ed un calorosissimo tifo che ormai è noto (ed invidiato) dalle squadre avversarie. “Ogni manifestazione è un’emozione che si rinnova – afferma Cristina Bernardi, Presidente dell’Associazione – è bellissimo vedere l’entusiasmo dei ragazzi che si confrontano sul campo di gara e poi festeggiano tutti assieme: sono ormai 11 anni che viviamo questa avventura e non ci stanchiamo mai, anzi… Adesso tocca a noi rimboccarci le maniche, perché Amico Sport Libertas sarà l’Associazione organizzatrice dei Giochi Regionali di nuoto, che si svolgeranno presso la piscina comunale di Cuneo il 25 ed il 26 marzo prossimi. Questa è la migliore occasione per invitare tutti a partecipare sulle tribune, a fare il tifo ai nostri atleti così speciali ed a scoprire una realtà sportiva che saprà sorprendere e coinvolgere”. Carlo Azeglio Ciampi ha partecipato alla cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici invernali di Torino 2006 presso lo Stadio Olimpico della capitale piemontese. Ma Ciampi, da sportivo e tifoso, ha voluto salutare il Team Italia, guidato dal presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli e dal Capo delegazione Marco Giunio De Sanctis, già prima dell’avvio dei Giochi. “Siamo orgogliosi e onorati di questo incontro – ha commentato Pancalli – il Capo dello Stato ha sempre dimostrato grande sensibilità verso il nostro movimento e la sua presenza è una carica particolare per i nostri atleti che hanno un motivo in più per indossare la maglia azzurra e sventolare il tricolore”. Ecco le medaglie dei IX Giochi Paralimpici Invernali, maestria nella realizzazione, semplicità ed eleganza. Il fronte vede stagliarsi sul fondo multicolore del Look of the Games il logo del Comitato Paralimpico Internazionale, mentre sul retro ci sono i pittogrammi delle cinque discipline. Il colore, irruente, positivo, quasi sfrontato, ben si sposa con lo spirito Paralimpico e rappresenta appieno la vitalità, l’energia e la passione che animano questi atleti così speciali. II TORNEO DELLA BEFANA Con il patrocinio del Centro provinciale sportivo Libertas di Pordenone e l’insostituibile apporto del locale factotum Gian Marco Mocellin, il polisportivo Risorgive di Porcia ha ospitato la seconda edizione del Torneo della Befana. La rassegna calcistica ha inteso valorizzare il settore giovanile, dando un’opportunità di confronto misto tra le categorie esordienti (10-13 anni) delle società APD Libertas Porcia (unico team al femminile), ASD Liventina e ASD Porcia. La formula del triangolare ha previsto la disputa dei seguenti incontri: nella prima gara (tutta al maschile) il Porcia ha superato 2-1 la Liventina. Nel secondo match, le ragazze della Libertas Porcia si sono imposte con merito 2-0 sulla Liventina. Causa la breve pausa a disposizione, le esponenti del calcio rosa hanno lamentato un debito d’ossigeno nell’ultima e decisiva sfida, persa 0-3 contro i maschi. Al di là dei risultati, il pubblico ha potuto cogliere la volontà e la perizia espressi dai piccoli protagonisti esibitisi sul rettangolo di gioco con apprezzabile carica agonistica. Alla cerimonia finale delle premiazioni non ha voluto mancare Gian Carlo Caliman, presidente FIGC di Pordenone. Per informazioni: www.amicosport.org CNS Libertas / anno II n. 1 Elenco presidenti e indirizzi Centri Regionali CNS Libertas Karate Pattinaggio TUTTO ESAURITO A MONTALTO PER IL GRAN GALÀ DI PATTINAGGIO ARTISTICO A ROTELLE Grande risultato dell’Italia impegnata a Podgorica, in Serbia/Montenegro nel 33esimo campionato europeo “cadetti / junior” specialità Kata e Kumite. I 30 atleti azzurri della nazionale italiana, guidati dal Presidente federale, Giuseppe Pellicone, e dal commissario tecnico nazionale Pierluigi Aschieri, sono partiti alla volta di Podgorica, accompagnati dai tecnici federali i Maestri Vito Simmi, Claudio Guazzaroni, Claudio Culasso, Alessandro Balestrini, Franco Favaron e dal catanese Santo Torre, specialista del Kata. Splendida la performance azzurra che ha portato la squadra al terzo posto nella classifica generale del medagliere con un bottino di ben 3 medaglie d’oro, 2 d’ argento e 8 di bronzo. Eccezionale la prestazione degli atleti siciliani schierati per l’occasione, che hanno saputo guadagnare 2 degli ori che l’Italia ha conquistato. Uno lo ha ottenuto il siracusano Luigi Busà nella specialita’ kumite kg.75, dopo aver eliminato parecchi mostri sacri del karate mondiale. L’altra medaglia d’oro nel Kata a squadre l’hanno conquistata l’atleta catanese Erik Torre, del CSKS Catania con i suoi compagni Alfredo Tocco e Giannicola Trevison. Speciale per l’Italia, il significato di questa medaglia d’oro strappata alla Francia,che nel precedente campionato del mondo, aveva relegato al secondo posto la nostra formazione. La terza medaglia d’oro e andata al bravissimo campano, Alfredo Tocco che ha strappato un titolo di grande prestigio. Adesso gli iridati Torre che Busà, saranno obbligati ad un duplice sforzo per ottenere nuove entusiasmanti prestazioni: Infatti, quest’anno saranno obbligati ad alternare la preparazione sportiva a quella degli esami di maturità da sostenere. Certo, il figlio d’arte Erik Torre per la preparazione sportiva potrà contare come sempre sugli insegnamenti del maestro Santo Torre che avrà al suo fianco, nel doppio ruolo di genitore e allenatore. Un doppio in bocca al lupo ai ragazzi per il loro futuro! CNS Libertas / anno II n. 1 Il Gran Galà di Pattinaggio organizzato dalla Libertas Pilastro ‘92 a Montalto e che concludeva il “Gran Prix della Solidarietà” della Libertas Regionale, ha dato uno splendido spettacolo per oltre due ore. Applauditissimo il trenino multicolore opera tra gli altri dell’allenatore Settimio Starna. Alla presidente Vera Turchetti, motore della settima edizione del Gran Galà, sono giunti i saluti del presidente nazionale Libertas Luigi Musacchia, mentre i vertici regionali e provinciali Uisp e Libertas hanno presenziato tra le autorità. Finale festoso con la coppia Soffi-Brogi, vice-campioni del mondo, che ha ripetuto il paso-doble già vincente nei recenti mondiali di Roma. Arti Marziali ANNA BERTI VINCE IL TORNEO DELLE REGIONI La Polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone conquista la ribalta nazionale per merito di Anna Berti, capace di aggiudicarsi il primo posto al Torneo delle Regioni, valevole quale finale del Campionato italiano a squadre di judo. Anna Berti (classe 1990, Primo Dan, categoria 63 chili) corona la sua fulminea carriera, già iniziata col titolo 2005 di categoria e proseguita con la meritata convocazione in azzurro agli Europei cadetti di Salisburgo, dove si è arrampicata fino al nono posto. Un altro titolo nazionale è venuto per mano di Deli Maman (classe 1991) impostasi al Campionato della categoria esordienti (48 chili) ospitato ad Ostia. ABRUZZO Fernando Vaccarelli Via Sulmona, 2 - 67100 - L’Aquila Tel. 0862/28255 BASILICATA Nicola Trombetta Via F.Tortorella, 3 - 75100 - Matera Tel. e fax 0835/330027 CALABRIA Giancarlo Pellegrino Via M. Bianchi, 29 87033 - Belmonte Calabro (CS) Tel. 0982/400289 Fax 0982/400206 CAMPANIA Guido Boniello Via Consalvo, 93/C 80125 - Napoli Tel. 081/5700162 Fax 081/2390733 Email: [email protected] EMILIA ROMAGNA Oreste Livi Via A. Da Brescia, 8 47045 Rimini Tel. e fax 0541/370174 Email: [email protected] FRIULI V. G. Silvano Tomba Viale Duodo, 74 - 33100 - Udine Tel. 0432/671361 Fax 0432/236628 LAZIO Vincenzo Corso c/o CR Hockey Via delle Tre Fontane, 25 00144 - Roma Tel. 06/59290371 Fax 06/59290426 [email protected] LIGURIA Alberto Villa (Comm.) Via San Siro, 4 - 16124 - Genova Tel. 010/5484282 Fax 010/5704210 Email: [email protected] I risultati conseguiti proiettano la Polisportiva Villanova nell’olimpo delle prime 15 società sportive della Penisola. La Polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone si contraddistingue anche per l’annuale organizzazione del Trofeo Internazionale Villanova, giunto alla ventitreesima edizione e che, proprio nella ventiduesima, ha visto la partecipazione di 350 judoka provenienti da Europa e Asia. LOMBARDIA Giuseppe Danesi Via S. Chiara, 1 - 25035 Ospitaletto (BS) Tel. 030/610191 - Fax 030/640804 Email: [email protected] MARCHE Giuliano Pucci (Comm.) Via Lazio, 11- 61035 Marotta (PU) Tel. 337/577539 PIEMONTE Enrico Caivano Piazza Bernini, 12 - 10143 - Torino Tel. 011/7412578 Fax 011/7712140 PUGLIA Giosuè Salamone (Comm.) Viale Esseneto 82, 92100 - Agrigento Tel. 329/8325464 SARDEGNA Raffaele Gallus Via Cugia, 35 - 09129 - Cagliari Tel. e fax 070/341023 Email: [email protected] SICILIA Domenico Di Meo Corso D. Scinà, 28 90139 - Palermo Tel. e fax 090/222523 TOSCANA Fabio Pezzini Via G. La Pira, 17 50121 - Firenze Tel. e fax 0584/989981 P.A. TRENTO Francesco Bariletti Via Basone, 1 38066 - Riva del Garda (TN) Tel. 0464/555685 Fax 0464/521657 Email: [email protected] P.A. BOLZANO Giuseppe Enzo Durante Via V. Veneto, 5 - 39100 - Bolzano Tel. 0471/400855 Fax 0471/407777 Email: [email protected] UMBRIA Giancarlo Faraglia Via della Pallotta, 9 61125 - Perugina Tel. 075/5727552 VALLE D’AOSTA Enzo Bonin Piazza Europa, 1 - 11029 Verres (AO) Tel. 0125/929231 Fax 0125/929375 Email: [email protected] VENETO Lorenzo Boscaro Via Torino, 24 - 30037 Scorzè (VE) Tel. 041/5841846 Fax 041/5841854 Email: [email protected] MOLISE Maria Di Vincenzo Via Piave, 14 - 86037 - Palata (CB) Tel. 0874/90041 Email: [email protected] 17 18 GRAN PRIX DELLA SOLIDARIETÀ Con una toccante cerimonia si è chiuso il Gran Prix della Solidarietà, l’evento sportivo-solidaristico che ha coinvolto atleti e spettatori del CNS Libertas Regionale del Lazio. L’iniziativa benefica ha permesso di raccogliere 5.000 euro che hanno contribuito al progetto Ridare la luce, realizzato in collaborazione con l’Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani (AFMAL) in collaborazione con l’Aeronautica Militare. I Comitati Provinciali Libertas hanno profuso il loro impegno nell’organizzazione di gare ed esibizioni sportive che si sono svolte durante il periodo delle festività natalizie, portando un messaggio di solidarietà nell’aiuto di LIBEROSPORT Libertas notizie persone che vivono nell’assoluta indigenza. A tale proposito, il progetto Ridare la luce prevede interventi clinici mirati agli occhi, e porta strutture e personale specialistico nei Paesi dell’Africa Sub-Sahariana. Centinaia, tra atleti e spettatori, hanno partecipato alle quindici tappe del Gran IL DIRITTO NELLO SPORT. PRINCIPI SOGGETTI,ORGANIZZAZIONE RECENSIONI di Guido Valori, Edizione: Giappichelli È stato presentato ormai da qualche mese, ma l’attualità degli argomenti presentati merita attenzione. Il libro dal titolo Il diritto nello sport. Principi, soggetti, organizzazione descrive una panoramica generale ma, nel contempo approfondita, del diritto sportivo e si propone come la più recente e aggiornata opera in materia. Ne è autore l’avvocato Guido Valori, fuori campo già docente di diritto dello sport alla Lumsa di Roma. Ecco come parla dell’opera Giovanni Albanese nella Rivista Digitale di Marketing Management e Diritto Sportivo: “Come appare dal titolo sono numerosi gli argomenti trattati: si parte con il complessivo apprezzamento dell’ordinamento sportivo, con particolare riferimento ai giocatori coinvolti. L’attenzione poi si rivolge Prix, contribuendo in tal modo a fare della beneficenza: con i 5.000 euro raccolti verranno interamente coperte le spese di 15 interventi chirurgici per i bambini del Mali. Inoltre, sono stati raccolti oltre 2.000 paia di occhiali che potranno essere utilizzati da piccoli pazienti affetti da cataratta, una malattia ormai debellata nel nostro paese ma che rappresenta la prima causa di menomazione fisica in molte zone dell’Africa. “Il successo di questa prima edizione del Gran Prix della Solidarietà ha posto le basi per organizzare un appuntamento che diventerà uno dei capisaldi del calendario delle manifestazioni della nostra Regione” ha spiegato Enzo Corso, Presidente Regionale Libertas. “Inoltre, con il Presidente Musacchia, stiamo lavorando per far sì che l’evento diventi punto di forza della Libertas a livello nazionale, grazie anche al contributo delle Istituzioni che sostengono il nostro impegno affinché lo sport sia sempre più veicolo di solidarietà e di aggregazione sociale”. In occasione della cerimonia di chiusura (a cui sarà dedicata vasta eco nel prossimo numero della rivista) sono stati premiati gli atleti regionali che, nel corso dell’anno 2005, si sono distinti nel panorama sportivo nazionale ed internazionale. anche ai principi su cui si fonda l’intero sistema sportivo. Capitolo a parte quello dedicato alla giustizia sportiva, alla clausola compromissoria e ai meccanismi attraverso i quali si sviluppa la cosiddetta “giustizia domestica dello sport”. Altra tematica affrontata, quella relativa ai tesserati, alla loro collocazione all’interno dell’ordinamento, ai diritti e agli oneri che gravano sui predetti soggetti. La legge 91/81 e, più in generale, il lavoro sportivo, occupano un’importante sezione in cui non mancano i riferimenti agli ultimi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali. Organizzazione dello sport, contrattualistica e risorse concludono gli argomenti trattati nel manuale. Capitolo conclusivo è quello dedicato al doping e ai risvolti penali correlati all’assunzione di sostanze proibite. L’opera, di notevole spessore scientifico e di carattere divulgativo, contempla il pregio di rappresentare una vera e propria guida per lo studente e l’appassionato che intenda fissare i capisaldi attorno al quale si muove l’intero sistema sportivo italiano”.