Anno CXVI - N. 9 Dicembre 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA dicembre 2010 Vita Giuseppina9 M e n s i l e d e i g i u s e p p i n i Buon Natale d e l m u r i a l d o n. 1 L’orizzonte CON GLI OCCHI E IL CUORE QuelGIUSEPPE 28 aprile... DI SAN di p. Mario Aldegani Padre generale v orrei augurarvi Buon Natale, quest’anno, invitandovi a contemplarlo con gli occhi di San Giuseppe: che cosa sentì Giuseppe nel Natale, come lo visse? Anzitutto con atteggiamento di gratitudine. Nulla era scontato per lui: quel figlio che nasceva a Maria era un dono anche per lui. Era un dono e una grazia essere lui il custode di quel bambino che gli veniva consegnato, come figlio da crescere e da educare. Era un dono, nel cuore di Giuseppe, anche il vivere quella paternità misteriosa e fuori dalle logiche umane. La gratitudine si alimentava di sorpresa e di meraviglia, dello stupore del semplice e del piccolo che sempre ritiene troppo grande la degnazione del Signore verso di lui e, soprattutto, riconosce l’infinita sproporzione fra la grandezza del dono e la propria condizione di vita. Penso che anche per noi questo sia un buon modo di vivere il Natale. Non diamo nulla per scontato. Perché noi, proprio noi, siamo stati fatti oggetto dal Signore di tanta predilezione, del dono della fede, di tante grazie e rivelazioni, anche del dono nuovo di questo Natale che ci viene incontro con il suo carico di luce e di speranza per la nostra vita? Perché Dio è buono con noi, molto più buono di quanto ci meritiamo. Non smettiamo di sorprenderci e di meravigliarci davanti alla grandezza del suo amore! Nel Natale di Giuseppe ci sono anche i dubbi, le inquietudini di un percorso di vita non facile da capire. Il Signore lo illumina, ma solo passo dopo passo. Per il resto gli ci vuole una gran fede. Questo del Natale è per lui un momento di gioia e di certezza, ma poi? Credo che questa sia la nostra condizione di vita: passi compiuti nella luce di Dio e lunghi tratti nell’incertezza del buio, nell’inquietudine o nel dubbio. Vivere il Natale con il cuore di san Giuseppe significa cogliere tutta la Grazia, la dolcezza e la bellezza dei momenti di luce che Dio non fa mancare alla nostra vita. Dobbiamo bene amministrare questi momenti, come il viandante che camminasse di notte e lamentasse il buio benedirebbe lo scintillio di un baleno. è un momento, ma quel momento gli dà certezza che la luce c’è, che la via è quella giusta, che il camminare non è vano. Così è Dio: Egli ci dà dei baleni, dei lampi che orientano il cuore, come i sogni per Giuseppe, poi ritorna quasi assente, scompare e tace. È presente però, anche se tace. Credo che sia proprio questo il sentimento ultimo e riassuntivo del Natale di Giuseppe: la coscienza certa e serena della presenza di Dio nella sua vita, anche nelle pieghe più misteriose o dolorose. Così sia il nostro Natale, e questo sia il Natale di ogni giorno. n Vita Giuseppina 9 2010 l 3 Con gli occhi e il cuore di S. Giuseppe di p. Mario Aldegani 5 grandangolo La stagione del dovere di Giuseppe Novero 6 8 reportage India: includere gli esclusi di p. Renzo Vanini Giuseppini in India di p. John Peter 10 uomini di dio varie testimonianze 11 incontri a cura della redazione 12 san leonardo murialdo Sinceri cristiani di p. Giuseppe Fossati 13 14 Padre Ettore Cunial Il prete che ascolta ci scrivono voce Ai giovani S.O.S. Emergenza educativa... di p. Massimo Rocchi e alcuni giovani 16 Fdm Buon Natale di p. Adelio Cola 17 21 vita giovani IN FAMIGLIA di Giampietro Peghetti 22 murialdine di sr. Emma Bellotto 23 vita della chiesa Verso la XXVI GMG... di p. Tullio Locatelli 24 attualità Un arcobaleno ad Acquedolci dicembre 2010 Dissetarsi alla sorgente M E N S I L E D E I G I U S E P P I N I D E L M U R I A L D O anno CXVI - dicembre 2010 n. 9 Direttore responsabile Giuseppe Novero Redattore M. De Summa Redazione M. Aldegani - A. Santonico - M. Regosa - U. Maggiore - S. Agazzi Segreteria F. De Summa - A. Romozzi Editing G. Rocchetti - Progetto grafico S. Aureli Collaboratori grafici A. Aimetta - G. Marzano - M. Villalba - S. Girodo - I. Soncini (web) Direzione e amministrazione Via Belvedere Montello, 77 00166 Roma - Tel. 066247144 - Fax 066240846 - [email protected] www.giuseppini.org - www.murialdo.org Autorizzazione del Tribunale di Roma 26-7-1954 - n. 4072 del Registro della Stampa. La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa Scuola Tipografica S. Pio X Via degli Etruschi, 7 - 00185 Roma Libreria Editrice murialdo Per Abbonarsi Sostieni Vita Giuseppina e le Missioni giuseppine - con il tuo ABBONAMENTO: ordinario € 20,00 - sostenitore € 50,00 - benefattore € 100,00 di p. Bruno Bianco - con una BORSA DI STUDIO: di Alessandro Nespoli - con OFFERTE per le MISSIONI e S.MESSE 28 la pagina d’oro 26 Il nuovo oratorio di Foggia 30 31 34 35 NELLA CASA DEL PADRE € 155,00 Effettua un versamento su c.c.p. 62635008 intestato a: VITA GIUSEPPINA - Via Belvedere Montello, 77 - 00166 Roma controluce specificando la causale: abbonamento / missioni / borsa di studio... Oppure un bonifico bancario intestato a "Casa Generalizia Pia Società Torinese di san Giuseppe" specificando la causale. san giuseppe IBAN: IT 37 O (lettera) 076 0103 2000 0006 2635 008 flash di vita di Giuseppe Novero la stagione del dovere Vita Giuseppina mensile dei giuseppini del murialdo di Alessandro Armao 25 Il santuario di Sommariva del Bosco n. 1 La mia sfida contro i pregiudizi grandangolo In copertina Vita Giuseppina9 “Ai lettori di Vita Giuseppina il nostro Buon Natale con il sorriso dei ragazzi delle opere dell’India. Allo sviluppo della Congregazione in India è dedicato il reportage di questo numero”. “A los lectores de Vita Giuseppina, nuestro augurio de Feliz Navidad con la sonrisa de los niños de las obras de la India. Al desarrollo Buon de la Congregación en India está dedicado el Natale reportaje de este número”. “Aos leitores de Vita Giuseppina, nossos votos de Feliz Natal com os sorrisos das crianças das obras da Índia. O desenvolvimento da Congregação na Índia è dedicado a reportagem deste número”. “Our Happy Christmas to the readers of Vita Giuseppina with the smile of the boys of our houses in India. The reportage of this issue is dedicated to the growth of the Congregation in India”. Anno CXVI - N. 9 Dicembre 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA l’orizzonte sommario 3 C ome si chiude questo anno? A leggere i giornali, e a guardare la tv, ci sono varie ragioni che inducono al pessimismo. La crisi economica incalza e intacca le certezze raggiunte dalle passate generazioni. I problemi del Paese (dalle emergenze ambientali alla coesione sociale, dalla questione morale alle disuguaglianze e alle ingiustizie) interrogano la classe politica che spesso appare afona, inadeguata, assente. Si chiude sempre di più l’orizzonte dell’interesse generale e si aprono le cateratte dell’interesse privato, dell’arricchimento personale, della corruzione. Situazioni che da più parti vengono descritte con parole apocalittiche. Poi mi sono ricordato che in Giovanni il linguaggio apocalittico è l’altra forma del linguaggio profetico. Quali allora i rimedi? Si ponga mano al riordino, al rilancio, alla riorganizzazione e allo sviluppo del Paese. Ma, posto che queste cose si facciano, non basteranno. Si dovrà agire in profondità: nelle viscere della “nazione difficile”, facendo nascere una nuova generazione di italiani impegnati e coerenti. Lo suggerisce anche la Chiesa, chiedendo di superare la disaffezione dalla cosa pubblica, per dare il meglio dei propri pensieri, dei progetti e dei propri giorni. Sì, si avverte l’urgenza di avere cristiani che sappiano dire una parola efficace, ispirata dalla fede e tesa al bene comune. E poiché molti si considerano “leader”, occorre ricordare che il verbo inglese vuol dire “condurre”, “guidare” e comporta l’obbligo dell’autorità che si coniuga con la coerenza del comportamento e degli atti. Il nuovo anno farà maturare le condizioni per far sorgere una nuova stagione di impegno, così come sollecita anche la Conferenza episcopale italiana? Un pensiero assillava Aldo Moro negli ultimi tempi della sua vita: “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se non nascerà in noi un nuovo senso del dovere”. n Vita Giuseppina 9 2010 l 5 reportage reportage UNA PRESENZA GIUSEPPINA IN TAMIL NADU ”INCLUDERE GLI ESCLUSI” Progetto India: TRA SOLIDARIETà... I Giuseppini del Murialdo sono arrivati in India nello Stato del Kerala dodici anni fa con il desiderio di far crescere il carisma del Murialdo a servizio dei giovani più poveri. Su una popolazione stimata abbondantemente oltre i 1.100 milioni di abitanti, l’ONU valuta che siano più di 350 milioni coloro che vivono sotto il livello minimo di povertà. Oggi sono una quarantina i confratelli giuseppini di origine indiana: due di loro già sacerdoti, più di una decina impegnati in attività apostoliche in varie nazioni, altri ancora coinvolti negli studi di preparazione. La necessità-dovere di aprire nuove prospettive apostoliche è evidente. Al presente sono 4 le opere giuseppine in India: 3 in Kerala e una in Tamil Nadu, dove siamo approdati quasi due anni fa. Da pochi mesi ci siamo stabiliti nel villaggio chiamato Aranvoyal a 8 Km a sud di Tiruvallur sede dell’omonimo distretto (provincia). Ci vivono circa un migliaio di famiglie. È luogo obbligato di passaggio per altri villaggi più interni, dove vivono altre 2500 famiglie. È un villaggio di campagna, dove, oltre all’attività principale dell’agricoltura, stanno nascendo 6 varie industrie. L’area è abitata per lo più da dalits, gli extra casta, ultimi nella scala sociale. I vescovi fanno spesso riferimento a loro nei loro discorsi, chiedendo carità per i più poveri. La povertà materiale è evidente. A poca distanza da palazzi moderni e confortevoli, la gente vive ancora in case di terra e paglia, in mezzo a strade di fango, dove i bambini rimangono molto tempo oziosi, senza stimoli e senza orientamento. I ragazzi frequentano le locali scuole statali, povere e senza adeguati mezzi didattici. Facilmente abbandonano la scuola. Noi vorremmo offrire a questi ragazzi: - un centro di aggregazione che li stimoli a far uso delle loro migliori energie e li aiuti a crescere nell’amicizia oltre i limiti di casta e religione; - un centro di formazione e di orientamento che li renda consapevoli del mondo attuale e responsabili del loro sviluppo, senza perdere di vista i valori tradizionali loro propri. Abbiamo per ora a disposizione una casa, sede della comunità religiosa che comprende un piccolo gruppo di confratelli studenti di teologia. Vita Giuseppina 9 2010 l Saranno proprio questi giovani confratelli locali a dare un volto concreto al bene che oggi noi progettiamo con l’aiuto di tanti benefattori. È già iniziata negli ambienti della comunità l’attività del doposcuola gratuito serale con la presenza di una quarantina di ragazzi. Ora vorremmo trasformare molti giovani da semplici spettatori di un progresso che li sfiora o li travolge in protagonisti responsabili e attivi: “includere gli esclusi”. Vorremmo progettare dei percorsi che attraverso l’apprendimento di un mestiere e un opportuno sostegno teorico rendano questi giovani coscienti delle loro potenzialità e consapevoli del mondo che li circonda. Abbiamo pensato per ora a due percorsi che meglio rispondono alle necessità locali: un corso di carpenteria metallica e saldatura e uno di taglio e cucito con 20 allievi ciascuno. Per fare tutto questo abbiamo bisogno: di un capannone per i laboratori, di attrezzatura varia per il corso di carpenteria metallica e saldatura, di 20 macchine da cucire (alcune elettriche), di 20 computer e infine di 40 banchi di scuola. Come sempre confidiamo sull’aiuto di tanti amici e benefattori che fin d’ora ringraziamo e ai quali assicuriamo il nostro costante ricordo nella preghiera. n p. Renzo Vanini [email protected] Per sostenere il Progetto India: Bollettino postale: c.c.p. n. 30836035 Intestato a “ENTE NAZIONALE GIUSEPPINI DEL MURIALDO E.N.GI.M.” - Via Belvedere Montello, 77 00166 ROMA - Causale: Missione India. Oppure bonifico postale: IBAN: IT84 N076 0103 2000 0003 0836 035. Oppure bonifico bancario: BANCA PROSSIMA Intestazione: E.N.GI.M. – ENTE NAZIONALE GIUSEPPINI DEL MURIALDO – ONLUS IBAN: IT15 R033 5901 6001 0000 0004 903 Causale: Missione India. E SPERANZA! Vita Giuseppina 9 2010 l 7 Giuseppini in INDIA L a popolazione indiana sta raggiungendo la quota di un miliardo e duecento milioni di persone. La sua indipendenza e democrazia risale al 1946. L’India è praticamente una Confederazione di Stati con lingue e culture differenti. Sono presenti quasi tutte le religioni e il cristianesimo rappresenta circa il 2% della popolazione, proprio come il lievito nella massa, e come lievito è presente da 2000 anni, dalla prima predicazione apostolica. Vicino alle nostre comunità di Chemparakì (sede del Noviziato, Filosofia e Teologia) e di Venkode (Kerala) si possono visitare i luoghi dove è vissuto San Tommaso, meta continua di pellegrini. A Chennai (Tamil Nadu), dove c’è la terza comunità Giuseppina, si può visitare la tomba dove l’Apostolo è stato sepolto dopo il martirio. In Kerala e in Tamil Nadu la presenza cattolica è molto consistente; sono ben visibili chiese, conventi e scuole cattoliche e da questi due stati proviene la maggior parte delle vocazioni giuseppine. La situazione attuale è di due sacerdoti, dodici studenti in teologia e venti studenti in filosofia e tirocinio, sei novizi, dieci postulanti ed una trentina di giovani seminaristi ad Aroor (sede del Seminario minore). 8 Per essi abbiamo bisogno della vostra preghiera, perché in India è facile e desiderabile diventare sacerdoti, ma anche qui è difficile diventare “santi” sacerdoti e religiosi zelanti per il bene della gioventù, come voleva San Leonardo Murialdo. Per il nostro sostentamento abbiamo bisogno del vostro aiuto economico. Grazie a Dio, attorno alla nostra casa c’è una “provvidenziale” piantagione di caucciù, che riesce a coprire un terzo delle nostre spese; per il resto ci affidiamo ai benefattori. n p. John Peter Sostegno a distanza “Santhwanam” Il 26 agosto scorso la comunità giuseppina di Aroor ha inaugurato ufficialmente il progetto di Adozione a distanza, chiamato “Santhwanam”, che significa letteralmente “una piccola consolazione d’amore”. Erano presenti circa 100 bambini. In quest’occasione si è ricordato p. Tarcisio Riondato, tornato tre anni fa alla Casa del Padre; fu proprio lui, nel 1998, ad incominciare questa iniziativa di sostegno per i bimbi dell’India. uomini di dio INCONTRI Il prete che ascolta Quando verrà di nuovo quell’uomo di Dio? P adre Aleixo Susin, sacerdote giuseppino di 83 anni, vive in Brasile nella comunità di Guarà I (Brasilia), nella parrocchia San Paolo Apostolo, di cui è stato il fondatore. È un tipo un po’ speciale, molto cordiale ed arguto. Ha raccolto nei suoi quaderni e diari le sue storie di vita e, su richiesta, volentieri le tira fuori e le legge ai confratelli. Un uomo molto attivo, che nella sua vita ha lavorato tanto, imbarcandosi in fondazioni di opere e parrocchie; ma ciò che sorprende è quello che fa ora, per molte ore al giorno, alla bella età di 83 anni: da mattina a sera sta seduto in una piccola stanzetta, nei locali della parrocchia, ad ascoltare le persone. C’è sempre la fila davanti alla sua porta: gente di tutti i tipi e di tutte le età. Ecco qualche testimonianze su p. Ettore Cunial: “Padre Ettore ci aveva sostituito per una messa a Jarù, villaggio di Fier, mentre eravamo al capitolo provinciale; ed era bastato l’incontro di quella domenica pomeriggio alla fine dell’anno 2000 perché la gente continuasse a cercarlo e a desiderare d’incontrarlo. Anche quando si trasferì a Durazzo a Casa Nazaret c’era chi veniva da lontano a cercare consiglio e consolazione, perché con occhio penetrante ti leggeva l’anima e, appassionato di Dio, ti metteva in contatto con Lui. Nella sua breve permanenza in Albania, chi l’ha conosciuto non l’ha più dimenticato, e ancora ne conserva il ricordo di sacerdote santo, sorridente e disponibile ad accogliere ed ascoltare, di uomo di Dio che trasformava i suoi doni spirituali e carismatici in luce, fiducia e voglia di santità. Ed ora mentre scrivo di lui, come sempre quando ne parlo raccontando della sua bella testimonianza, mi invade benefico e gradito un senso di pace interiore e di voglia di Dio”. p. Giovanni Salustri, Giuseppino del Murialdo “Era un prete molto buono. Tutta la sua persona era avvolta dalla bontà che attraeva a sé. Questa bontà aveva il suo solido fondamento nella fede nel Signore. La sua benedizione era così potente che il diavolo si allontanava e nelle famiglie tornava pace e fiducia nel Signore. P. Ettore credeva fortemente nell’Eucarestia, dalla quale attingeva la sua forza spirituale. L’adorazione, la fede, la preghiera continua accompagnata da umiltà, il suo amore al Signore e alla gente erano le caratteristiche e i segni del suo essere sacerdote santo”. Mons. Damian Kurti, parroco della concattedrale di Santa Lucia - Durazzo 10 Quali sono i momenti più difficili nell’incontro con le persone? Quando vengono persone disperate, che piangono e quasi non riescono a parlare, io soltanto le ascolto con attenzione, con simpatia, a volte piango con loro, facendo diventare mia la loro sofferenza. Il solo fatto di sentirsi ascoltati è una grande consolazione. Più volte mi è capitato un fatto curioso: al termine dell’incontro, cha magari dura più di un’ora, la persona si alza, mi abbraccia e mi ringrazia dicendo: “Grazie, P. Aleixo, vuoi raccontare ai lettori di Vita Giuseppina cosa fai tutto il giorno? Oltre ai miei impegni di celebrazione delle Messe, passo tutto il giorno ad ascoltare la gente per la confessione, la direzione spirituale e molto spesso semplicemente per dare l’opportunità alle persone di sfogarsi, di raccontare le loro pene, di… piangere un po’. “Uomo santo e sempre vicino alla gente, faceva visite alle famiglie benedicendole. Celebrava la messa con tutta l’anima e ti “obbligava” a credere. Ha aiutato i poveri, i bisognosi, li ha benedetti, ha dato loro la pace spirituale. È stato come medico per le anime che guarivano per le sue mani. La mia impressione per p. Ettore è quella di un uomo santo, fortemente legato al Signore. Camminava sempre a piedi e faceva molta penitenza”. Prena Coku, una fedele - Sukth “Con gli occhi della fede ci piace pensarti tra i Santi in preghiera per tutti noi giovani di Durazzo che ti abbiamo conosciuto. La tua foto è tra quelle dei nostri vescovi e sacerdoti albanesi martiri per la fede e per Gesù. Il tuo sangue, unito al loro, diventi “seme di nuovi cristiani” per la giovane Chiesa albanese e sia pegno di pace per tutta l’umanità”. n p. Altin Shabani, prete del Prez.mo Sangue - Durazzo Vita Giuseppina 9 2010 l Tutto il giorno? Al mattino mi metto nella mia stanzetta verso le 8.00 e ci rimango fino alle 11.00; al pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00, ma spesso esco solo verso le 19.00 per non interrompere l’ascolto di qualcuno. Da quanti anni fai questo lavoro? Da sempre ho cercato di essere a disposizione della gente che mi cercava; ma ora che ho più tempo, lo dedico tutto a chi chiede una parola di conforto o solo vuole raccontare le sue pene. Vengono anche molti giovani… Quali sono i principali problemi che i giovani vengono a raccontarti? La maggior parte chiede un consiglio o un aiuto per prepararsi bene al matrimonio o per risolvere una difficoltà affettiva: i problemi affettivi per i giovani sono i più frequenti e importanti. Ma trovo nei giovani anche una sete di contatto con Dio e di verità. Qui, dove mi trovo ora, vedo che i giovani sentono la necessità di pregare e questo mi sorprende; non l’ho visto altrove in maniera così evidente e significativa. Vita Giuseppina 9 2010 l Padre; mi sento molto meglio ora; questa nostra conversazione mi ha sollevato; grazie per quello che mi ha detto”… E, in verità, io non ho detto proprio niente: ho solo ascoltato! Penso che la carità più grande che si può fare ad una persona è di ascoltarla. Io, come mio sistema, non interrompo mai una persona che mi sta parlando, anche se avrei sulla punta della lingua la parola da dire o il consiglio da dare; mi sforzo di ascoltare in silenzio e con attenzione e lascio che la persona tiri fuori tutto e si liberi completamente. Incontrando P. Aleixo ci sono venute in mente le raccomandazioni di Sant’Agostino ai catechisti. Egli diceva: “Ascolta, ascolta, ascolta… e dopo saprai parlare con le loro stesse parole!”. n A cura della redazione 11 san leonardo murialdo Sinceri cristiani L e preoccupazioni legate all’economia e al quotidiano andamento del collegio non distolsero il Murialdo dalla specifica finalità della sua missione educativa: non solo la formazione umana e professionale dei giovani, ma prima di tutto e soprattutto la loro educazione cristiana. Questo era lo scopo primario dell’azione del Murialdo verso i giovani, e questo era il vero “bene” che desiderava e voleva per loro. Il Murialdo sintetizzava questo suo zelo apostolico con questa espressione di san Giovanni Crisostomo: “ne perdantur”, e così la commentava: «... per carità, che i ragazzi non si perdano, che non cadano nell’inferno eterno quei poveri bambini che il Signore ci presenta affinché cooperiamo con lui per salvarli...» (Ep., V, 2156) perché essi sono «immagini vive di Dio, prezzo del sangue di Gesù Cristo, templi vivi dello Spirito Santo» (Scritti, V, p. 6). Diceva il Murialdo ai giovani artigianelli: «Voi siete in questo Istituto: 1° per essere educati cristianamente, e in 2° luogo per apprendere un mestiere...» (Scritti, X, p. 258), e nel 1883 così si esprimeva: «... il nostro programma, il sistema nostro di educazione è quello di non volere solamente fare dei giovani nostri intelligenti e laboriosi operai, tanto meno farne dei saputelli orgogliosi..., ma intendiamo farne anzitutto degli onesti e probi cittadini e dei sinceri e franchi cristiani...» (Scritti, X, p. 58). Per raggiungere questa finalità apostolica il Murialdo diede una precisa impostazione religiosa alla vita del collegio con pratiche giornaliere, settimanali e annuali; rafforzò l’insegnamento 12 ci scrivono Cara Vita Giuseppina... di p. Giuseppe Fossati della catechesi, da lui ritenuta una delle «funzioni più nobili e necessarie» (Scritti, V, p. 23), ministero questo da lui stesso esercitato soprattutto verso i ragazzi che si accostavano alla prima comunione; favorì la pratica sacramentale e la preparazione con tridui o novene alle feste principali del collegio, come quella dell’Immacolata e di San Giuseppe, e a quelle dei santi patroni delle singole categorie di artigiani. Incrementò, inoltre, associazioni tra i ragazzi per aiutarli a vivere cristianamente e per animarli ad essere apostoli in mezzo ai loro compagni. I frutti educativi non mancarono, tanto è vero che dalle fila dei circa 2000 giovani che il Murialdo ebbe durante il suo rettorato, circa 80 giovani divennero sacerdoti. Proprio in questo contesto formativo il Murialdo, soprattutto per problemi morali, allo scopo di scongiurare mali peggiori, era costretto a dimettere alcuni ragazzi. «Ma poiché esperiti tutti i mezzi della dolcezza, era talora necessario per impedire scandali, venire al rimedio estremo, ossia all’espulsione, il Murialdo vi si induceva, sebbene a malincuore perché sapeva che il bene generale della comunità è da preferirsi al bene individuale. Conoscendo la natura del collegio, nel quale gli Artigianelli si ricoverano non solo per conservarsi buoni, ma ancora e più specialmente per farsi tali, l’espulsione d’un giovane valeva per lui il darsi vinto nell’opera della morale riforma del medesimo; perciò sovente egli era perplesso, e si consultava coi più anziani della casa le due o tre volte, e più ancora si consultava con Dio, portandosi in cappella innanzi al SS. Sacramento. Dopo tutto, inclinava ancor più alla misericordia che al castigo, le lagrime dei giovanetti lo disarmavano, e quasi sempre fu contento d’aver ceduto» (Vita, p. 56). Diceva il Murialdo che «la miseria morale dei giovani ci deve commuovere più assai che non quella materiale» (Scritti, V, p. 7) e, concludendo il ringraziamento ai giovani in occasione della festa onomastica del 1871, il Murialdo così affermava: «... che nell’estrema mia ora io possa dire: Padre santo, deh!, fa che di quei giovani tutti che mi desti non vada perduto pur uno» (Scritti, IX, p. 420). n Vita Giuseppina 9 2010 l Cara Vita Giuseppina con grande gioia ed emozione ero presente il 9 novembre in Brasile e precisamente a Garibaldi, all’ordinazione episcopale di p. Celmo. È stata un’esperienza molto forte. Nel volto di p. Celmo si leggeva la gioia del suo “si” a questa grande missione che lo Spirito Santo gli ha chiesto. (...) Auguri di cuore. Lucia Musetti - Viterbo Cara “Vita Giuseppina” dopo tanto tempo dall’emozionante evento, certi ricordi bellissimi tornano vivissimi nella nostra mente e nel nostro cuore ammirando questa foto… d’epoca (Castel Gandolfo: agosto 1948). Sono passati “appena” 62 anni da quell’emozionante “incontro” con Pio XII (Papa Pacelli). In attesa di essere ricevuti, posammo per la foto ricordo insieme ai PP. Giuseppini: Vincenzo Minciacchi e Mario Meneghini. Nella foto. In basso da sinistra: Gobbe, Arriga, Tommasi, Delle Monache, Leoni, Araceli, Rossi, Guerra, Padre Rotondi, Pinzi, Mecarini, Vita Giuseppina 9 2010 l Padre Meneghini, Cerocchi, Fiorucci, Rempicci. In piedi da sinistra: Leoni, p. Minciacchi, Sorrentino, Mecarini, Bruni, Pollastrelli, Crocchi. Eraldo Delle Monache - Viterbo Cara “Vita Giuseppina” sono un ex-allievo del Patronato Leone XIII di Vicenza, con oltre 75 anni di comunione con i Padri Giuseppini (…). Spero che “Vita Giuseppina” vorrà soffermarsi sulla “Provvidenza del Murialdo” riproponendola a chi oggi più che mai vive negli “incubi…” forse dimenticandosi di “Lei”. Cordialità e grazie. Mario Rosoni, Vicenza - Patronato Leone XIII Nella foto in basso: la mamma apostolica Maria Viglino festeggia i suoi 95 anni attorniata da parenti e amici. A lei gli auguri di “Vita Giuseppina” e di quanti hanno avuto la fortuna di incontrarla e conoscerla. voce ai giovani voce Ai giovani o n a t n o c c a r i i giovani s : A V I T A C U D E A Z S.O.S. EMERGEN ? I N A V O I G I O N A S N CHE NE PE Pensieri sparsi tratti dai temi di: Davide Saccardi, Alessandro Barbieri, Mattia Ricci, Bressan Giulia, Begotto Elisa, Marco Pavan Liceo Brandolini - Oderzo - a cura di p. Massimo Rocchi I vescovi italiani l’hanno scelta come tema di questo decennio: l’educazione. Anche nei giornali, in televisione, nei forum di internet, oggi si parla spesso di emergenza educativa. Emergenza: l’educazione è da Croce Rossa? Lasciamo le analisi pessimistiche agli altri. Di solito parlano di educazione i grandi. Ma che ne pensano i giovani? L’abbiamo chiesto ad alcuni adolescenti della nostra scuola. A quali valori occorre educare oggi? Come è l’educazione che ricevono oggi? A cosa dovrebbero fare più attenzione i genitori e le varie istituzioni educative? Anche se non mi fa piacere ammetterlo, dice Davide, l’educazione impartita da genitori e insegnanti è necessaria a noi ragazzi, che diventeremo adulti e dovremo a nostra volta educare i giovani del futuro. Educazione per rispettare gli altri: i ragazzi non dovrebbero prendere in giro i più deboli o mancare di rispetto agli adulti rispondendo in maniera sgarbata. Educazione per rispettare le cose come se fossero nostre, per accontentarci delle cose che abbiamo, vivendo in un paese ricco e libero, mentre tante persone hanno di meno. Noi lottiamo con i genitori per un gioco, per un vestito o per il tempo da passare davanti alla televisione o al computer; loro lottano per un pezzo di pane! I genitori devono essere decisi e dire di no al ragazzo, dovrebbero passare più tempo con loro e con tutta la famiglia. A volte innescano polemiche con i professori per i loro interventi, senza pensare che a volte i ragazzi danno ai genitori una versione storpiata della realtà, senza ammettere le proprie colpe o dicendo anche che l’insegnante ce l’ha con lui. L’educazione oggi è difficile, dice Marco, per la martellante propaganda della televisione che propone come modelli da seguire persone che si comportano in maniera dannosa e che tutti cercano di copiare o diventano il fenomeno del momento. L’educazione viene anche con l’istruzione, perché studiando s’impara il rispetto e che niente è dovuto e tutto deve essere sudato. I genitori delle ultime generazioni non sono così rigorosi nel fare rispettare le regole ai propri figli, forse perché essi hanno ricevuto un’istruzione più severa (e giusta) che però hanno reputato sbagliata oppure semplicemente perché devono seguire il lavoro e non hanno più tanto tempo come i loro genitori. A mio parere bisogna stare attenti alle amicizie dei ragazzi, perché ora sono molto più pericolose di una volta e i genitori devono avere un occhio su di noi e l’altro sugli amici; questo è l’unico modo per aiutarci a non prendere cattive abitudini e frequentare cattive compagnie. I giovani della società odierna, scrive Elisa, sono spesso oggetto di valutazioni di esperti, psicologi e sociologi per i loro comportamenti devianti, insolenti ed esibizionisti. Oggi la società è molto materialista, conta l’apparire e l’avere, i programmi televisivi e le pubblicità ci mostrano ideali di perfezione estetica dove viene accettata e considerata solo la donna giovane, bella e con un fisico perfetto. La comunicazione verbale faccia a faccia è stata sostituita per gran parte da quella via internet e SMS più facile e che spesso porta a incomprensioni ed equivoci. I giovani non si assumono le loro responsabilità e prendono tutto molto alla leggera. Alcuni genitori, poco presenti e 14 Vita Giuseppina 9 2010 l partecipi alla vita del figlio, lo lasciano molto libero, in balia di se stesso e solo ad affrontare con le sue forze e con la sua maturità i problemi che lo circondano; senza avere molto spesso la basi per affrontarli, rischiando così di cadere in “trappole” che il mondo odierno gli tende. Ci sono anche alcuni genitori che pensano che per rendere felice il figlio sia necessario accontentarlo in tutto e per tutto e comprargli ciò che desidera senza prendere atto che così il ragazzo cresce viziato e senza alcuna responsabilità e conoscenza del valore dei soldi e del lavoro. Ma si comincia già da piccoli. Sono sempre di più i bambini e i ragazzi, scrive Giulia, a cui vengono regalati giochi elettronici di ultima serie e perfino telefoni cellulari che non vengono utilizzati con il giusto scopo. La tecnologia, per quanto riguarda i videogiochi, non lascia più spazio alla fantasia di ogni bambino, imprigionandolo in un vizio dal quale diventa dipendente. Al giorno d’oggi si dovrebbero educare i più piccoli al rispetto del prossimo e ad apprezzare non le cose materiali, bensì i valori della famiglia, dell’amicizia,ecc... Occorre anche fare più attenzione all’uso che i giovani fanno dei soldi, perché, purtroppo, molto spesso vengono spesi per cose inadeguate, o ai regali, che andrebbero apprezzati più per il valore affettivo che per il costo. I giovani d’oggi, scrive Alessandro, sono “bombardati” dalla tv, dal computer, dai videogiochi violenti che rendono schiavi del consumismo e danno molto spesso riferimenti negativi. Inoltre i ragazzi non hanno valori, perché il concetto di famiglia si fa sempre più inconsistente per i genitori sempre più assenti, occupati in un mondo in cui è presente solo il denaro, e non l’educazione dei figli. Al contrario molti giovani d’oggi crescono sotto una campana di vetro, con genitori iper-protettivi che decidono tutto per loro, che non li fanno mai uscire e che controllano i compiti ogni sera anche se ormai sono grandi. I ragazzi oggi sono molto influenzati dalla società più che dalla loro famiglia, molto spesso assente. Non posso dire che l’educazione dipenda solo dalla famiglia, ma anche dalla Vita Giuseppina 9 2010 l scuola, che deve proporre non solo istruzione, ma valori e rispetto delle regole, per far capire, fin da piccoli, quali siano le cose giuste e quelle sbagliate. È vero, aggiunge Mattia, non ci manca nulla, siamo accontentati in tutto, abbiamo bei vestiti e viviamo in case colme di ogni comfort. Ma allora perché alcuni ragazzi stringono nelle loro mani il nulla più totale? Perché lo scooter, la console, la televisione al plasma, se non sono accompagnati da una parola di conforto, un sorriso o un abbraccio, non servono a colmare il vuoto dell’adolescenza, che è il momento più delicato della formazione di quelli che saranno gli uomini e le donne del futuro? La rincorsa al benessere ha portato al fatto che anche molte donne sono costrette a lavorare, togliendo così tempo all’educazione dei figli; i ragazzi sono sempre più soli, in balia di loro stessi e si sa che una pianta non cresce forte e rigogliosa, se non viene annaffiata e seguita con cura. Ecco, noi ragazzi siamo proprio come le piante, abbiamo bisogno di essere accuditi, educati, amati e rincuorati nei momenti di sconforto; ma se in quei momenti non troviamo nessuno? Se rientrando a casa al posto del calore di un genitore troviamo solo un computer su cui sfogare la nostra rabbia? È fortunato chi trova a casa sempre la mamma o la nonna, che dedica tutto il suo tempo ai nipoti. Non essere soli permette di comunicare e condividere i sentimenti con qualcuno. Noi giovani abbiamo bisogno di esempi, di essere ascoltati e se serve anche ripresi. Lo dico a malincuore, ma anche qualche divieto serve a farci diventare grandi; la vita ce ne riserva tanti e, se siamo abituati solo ai “si “, il primo “ no “ sarà un ostacolo insormontabile. I genitori, la scuola e tutte le istituzioni in genere devono darci fiducia e insegnarci a camminare. I giovani non sono solo quella facciata dipinta dai telegiornali e dai quotidiani. Non ci abbandonate e, se siamo maleducati, non puntateci subito il dito contro, ma cercate di capire il perché di alcuni nostri comportamenti. Parlate con noi, ma soprattutto ascoltate i nostri silenzi che sono colmi di mille parole. n [email protected] 15 Prima Pagina FdM Buon Natale Il NATALE che auguriamo BUONO ai nostri lettori non è quello dei regali consumistici, ma quello della Santa Famiglia di Nazaret, che s’arricchì miracolosamente d’un BAMBINO. Egli da adulto si definirà “Figlio dell’uomo”, vero uomo in tutto simile a noi, eccetto nel peccato; e da sempre Figlio di Dio Padre. Ben vengano i regali nel ritorno di tale festa, se essi ci aiutano a ricordare il grande dono che l’Amore infinito di Dio ci elargì senza nostro merito, inviandoci GESÙ REDENTORE. Che duemila anni fa ci fosse bisogno d’un SALVATORE per il mondo d’allora, lo sappiamo, se conosciamo un poco la storia di quel tempo. Gli uomini arrivavano ad odiarsi a vicenda, a combattersi e distruggersi gli uni gli altri. Chi comandava cercava di solito soltanto i propri interessi, i sapienti e i potenti non coltivavano che una ambizione, quella di emergere e apparire più “importanti’’ dei contemporanei. Le eccezioni c’erano anche allora; le persone maggiormente rappresentative tra di esse erano due, Giuseppe “figlio di Davide”, il capo di famiglia, e Maria sua sposa Immacolata, madre di GESÙ. È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. Che anche OGGI ci sia bisogno del Redentore sono convinti coloro che non hanno smarrito il senso del peccato che offende Dio e minaccia la sopravvivenza della vita sulla Terra. Quando il Creatore “dopo il sesto giorno cessò il suo lavoro”, contemplandolo lo dichiarò “molto bello”. Chi lo rese come noi oggi lo vediamo, e cioè abbastanza ‘brutto’, sono state le persone che… A questo punto noi saremmo portati a puntare il dito indice contro i cosiddetti ‘potenti della terra’ e non ci inganneremmo di molto. Ma non riflettiamo che puntando un dito contro gli altri, ne rivolgiamo almeno tre verso noi stessi! L’elenco dei mali e delle ‘brutture’ del creato non comprende soltanto l’aria inquinata, l’acqua avvelenata, la terra contaminata…, ma, e soprattutto, i peccati del genere umano del quale tutti facciamo parte. La dimenticanza di Dio, l’indifferenza verso i suoi Comandamenti, l’offesa dei diritti delle persone d’ogni categoria, razza e religione, autonome o nasciture, disabili fisici e intellettuali, tutti creature e figli dell’unico Dio, inquinano il pianeta ancora più che gli inquinamenti provocati dai potenti della terra. Torni il ricordo del nostro divino Salvatore: Vieni, Gesù, a salvarci. Vieni, altrimenti periamo. BUON NATALE. n p. Adelio Cola È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e le tue debolezze. È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. (Madre Teresa di Calcutta) Nella foto: Gruppo ligneo “Santa Famiglia”. Casa Generalizia dei Giuseppini del Murialdo - Roma - (foto: Campanelli). LA REDAZIONE DI VITA GIUSEPPINA AUGURA A TUTTI buon natale 2010 Vita Giuseppina 9 2010 l Vita Giuseppina 9 1 2010 l 1 17 26.10.1828 - 26.10.2010 buon compleanno ENTRA A FAR PARTE DI san leonardo murialdo In Romania L’ OBIETTIVO Questo nostro mondo ha bisogno di uomini e donne portatori di luce. Ha bisogno di giovani che accolgano la chiamata di Dio e si consacrino totalmente. Come Gesù, come Maria, come san Leonardo Murialdo. Per questo possiamo pregare, dobbiamo pregare. Ce l’ha chiesto il Signore: perché non ascoltarlo? Anche tu puoi farlo se vuoi prenderti a cuore le sorti del mondo. Insieme possiamo realizzare un sogno: una grande famiglia che nella preghiera bussa ininterrottamente al cuore di Dio. Secondo una ormai consolidata tradizione, la nostra comunità murialdina romaşcană martedì 26 ottobre si è ritrovata insieme per festeggiare i 182 anni della nascita del nostro padre fondatore. Educatori, volontari, collaboratori, seminaristi liceali, postulanti e confratelli abbiamo celebrato l’Eucaristia in un clima intenso di fervore, mettendoci alla scuola di questo grande sacerdote precursore, attento e concreto nell’affrontare le emergenze educative del suoi tempi. Durante l’ incontro conviviale a tutti i partecipanti è stato donato un’ interessante opuscolo: “Provocări ale tinerilor la începutul mileniului III”. LA PROPOSTA Ti proponiamo di impegnarti in un’ora di preghiera al mese per questo motivo. Ti può essere d’aiuto a mantenere l’impegno un piccolo sussidio di preghiera. Non sarai solo, ma la tua voce si unirà a molti altri che aderiscono alla Famiglia del Murialdo: giovani, laici, mamme apostoliche, ex-allievi, collaboratori, murialdine e giuseppini… In Argentina L’IMPEGNO “Mi impegno, con la grazia di Dio, ad essere un filo di questa rete gettata nel mondo. Pregherò perché Dio mandi vocazioni alla sua Chiesa e al mondo, e in particolare alla Vita Consacrata e al Sacerdozio. Dalle ore …………. alle ore …………… di……………………… (giorno della settimana che si sceglie), della (sottolineare la settimana che si sceglie) PRIMA settimana del mese / SECONDA settimana del mese / TERZA settimana del mese / QUARTA settimana del mese. PER INFORMAZIONI e ISCRIZIONI Leggi su: http://monasteroinvisibile.murialdo.org Scrivi a: Redazione “Un Monastero Invisibile” - c/o Capelli Giorgio e Stefania - via Ossanesga 46 - 24030 Paladina (BG) oppure all’e-mail: [email protected] Iscriviti alla Newsletter della Famiglia del Murialdo on-line. Ogni mese riceverai un riassunto delle notizie apparse sui siti della Famiglia del Murialdo e dei Giuseppini: www.murialdo.org, www.giuseppini.org Visita il sito www.murialdo.org e digita il tuo indirizzo nel box “Newsletter”, oppure invia la tua richiesta a [email protected] 18 Vita Giuseppina 9 2010 l L’Istituto educativo Pio XII di Villa Bosch ha celebrato, a fine ottobre, il compleanno del nostro amato San Leonardo Murialdo con lo slogan: “Famiglia Murialdo, educando il cuore di Villa Bosch”. Tutta la scuola, vestita a festa con i colori del Murialdo, ha voluto sottolineare la gioia di essere “Murialdini”. Gli studenti del liceo con alcune attività sportive, di solidarietà, di socializzazione e sketch, hanno rappresentato San Leonardo per festeggiare con lui il suo 182° compleanno. I festeggiamenti sono continuati con l’Eucaristia nella Parrocchia “Vergine del Carmelo”, in cui studenti, famiglie e docenti dell’istituto hanno ringraziato Dio per essere membri della Famiglia del Murialdo. Al termine è stata sollevata una grande immagine di San Leonardo Murialdo, portata in cielo dai palloncini con i colori murialdini. Vita Giuseppina 9 2010 l 19 VitaGiovani in famiglia Pezzi dall’Albania Una mia amica, prima di partire, mi ha chiesto di portarle al ritorno un pezzo d’Albania. Dopo nove giorni sono ritornata nel mio paese, Rossano, con la valigia più pesante, piena di tanti “pezzi” d’Albania. Le ho portato in dono lo smarrimento che ho provato appena varcata la frontiera a Durazzo. Erano le undici di sera, il viaggio era stato lungo, non immaginavo che per andare dall’altra parte dell’Adriatico ci volesse così tanto. Era tutto diverso, a partire dalla lingua con cui comunicavano le persone intorno a me, e per un attimo ho capito cosa provano gli stranieri alle prese con una nuova vita in un altro paese. Le ho portato l’acqua, quel tesoro azzurro che lasciamo scorrere a iosa dai rubinetti italiani e che in Albania viene trattato male; zampilla nelle fontane degli hotel riservati ai turisti di lusso, sgocciola appena nelle fontanelle dei quartieri più poveri. In valigia ho messo tanti sorrisi, i sorrisi di tutti i bambini incontrati nei villaggi. Con loro non esistevano problemi di lingua o di differenze sociali; bastava mettere avanti un cuore puro e tanta voglia di giocare, e in un attimo si diventava amici. Ho visto tante realtà diverse nei vari villaggi rom in cui ho fatto servizio, però la bontà genuina e semplice era comune in tutti i bambini. Ricordo tutti i loro nomi, tutte le loro voci, tutti i loro occhi e mi fanno compagnia la sera prima di addormentarmi. In Italia ho importato scorte di accoglienza e ospitalità; in Albania dire che l’ospite è sacro è dire poco. Sanno come farti sentire a casa anche a km di distanza dalla vita di tutti i giorni, stanno attenti ad ogni movimento pur di non far mancare nulla, la soddisfazione più grande per loro è vedere l’altro sorridere e star bene. Porto con me stanchezza e voglia di fare, perché quest’esperienza mi ha insegnato che non ci si può fermare mai, che c’è sempre bisogno di qualcosa, che la meta non si raggiunge mai, e forse è meglio così, perché mentre si cammina lo spettacolo della strada che corre insieme a te cambia ad ogni passo. Ho gli occhi carichi dello spettacolo del sole, che diventa liquido a contatto con il mare come si può osservare ad Apollonia, del bianco candido delle pietre di Berat, dell’aspro colore delle montagne che sovrastano Kruja. La mia mente è piena di allegria, della gioia che abbiamo provato nell’incontrare la comunità Giuseppina rumena durante il nostro soggiorno, dei momenti indimenticabili trascorsi in gruppo, delle sere passate a guardare le stelle, un cielo uguale a quello che avevamo lasciato in Italia, ma gonfio dei desideri che abbiamo lasciato volare lassù, delle speranze che nutriamo per le nostre vite e per la nostra Albania. Ma per tutte le cose che ho preso dal paese delle aquile ho voluto lasciare lì, nella stanza di Fier dove ho dormito, il mio cuore, troppo emozionato per poter venire via con me. Ritornerà in Italia quando dovrò affrontare esperienze altrettanto emozionanti. Al posto del mio piccolo cuore ho raccolto un’immagine, il ricordo della cattedrale più bella che abbia mai visto, a Durazzo, una chiesa costruita in mezzo al deserto di un paese che era stato privato del suo legame con la spiritualità e che adesso vuole rinascere. Spero di aver contribuito anche io un minimo a questa rinascita, un passo minuscolo, ma pur sempre un passo, per un paese che mi ha cambiata. Grazie, Albania! Chiara Curia 20 Vita Giuseppina 9 2010 l La mia sfida contro i PREGIUDIZI L ’idea di quest’anno era di arrivare a scuola con un bastone come “Dr. House”, o con look scuro stile “Iene”. Ma non lo farò: la realtà è più bella della fiction: devo solo fare in modo che i ragazzi se ne accorgano. E così, mentre si preoccuperanno di sapere se il mio telefono è un iPhone, e se ho un contatto Facebook, aprirò il computer per cercare il programma giusto per loro. Proietterò qualche scena da alcuni dei loro serial preferiti, li interrogherò sul senso della vita, metterò a nudo i miti del nostro tempo, li indurrò a leggere, li spingerò a riflettere, riporterò all’evidenza come “non c’è niente di più attuale di ciò che è eterno”. Di solito funziona. Ma non sempre. Sono stati indotti a ritenere che un mondo senza religione e senza credenti sia migliore. Mi diranno: “Ognuno la pensa come vuole”. Magari lo facessero davvero. Sono buoni, ma fanno fatica a pensare. “Prof, ma lei crede?”, mi chiedono spesso. Come se attaccarmi un’etichetta permettesse loro di risolvere la cosa. Vita Giuseppina 9 2010 l Sanno riconoscere uno spelucchino e un tumbler là dove io vedo solo coltelli e bicchieri. Ma poi non sanno se è nato prima Gesù o Abramo e, guardando il planisfero, cercano la Palestina sotto il Brasile. È difficile introdurli alla realtà. Non vedono la “convenienza umana” del Cristianesimo. Non riconoscono la “rendita morale” che permette loro di distinguere tra Bene e Male. Quando impareranno a chiamare le cose con il loro nome? E sarà subito giugno. Le vacanze permetteranno ai ragazzi di smaltire i mal di testa delle mie lezioni. Li rincontrerò al mare o in montagna, a fare la stagione. “Prof, sa che c’ho pensato?”. Lo sapevo! Tra qualche giorno la campanella tornerà a suonare Non invano. Né per loro, né per me. n Giampietro Peghetti, insegnante di religione di Bologna. Articolo tratto da “Avvenire” del 14 settembre 2010 21 murialdine Verso la XXVI GMG dissetarsi alla sorgente D al 22 settembre al 20 novembre le Juniores Murialdine si sono incontrate a Roma per vivere due mesi di formazione intensiva sul carisma del Murialdo. Sono giovani consorelle che si preparano ai voti perpetui e provengono dall’America Latina (Messico, Ecuador, Cile, Brasile) e India. Il programma comprendeva momenti di studio, preghiera, riflessione, scambio di esperienze, visita alle comunità italiane e, naturalmente, conoscenza dei luoghi di s. Leonardo Murialdo, di p. Luigi Casaril e dei confondatori. Il tutto vissuto in un clima di fraternità e di impegno. Abbiamo rivolto alle partecipanti alcune domande. Quale significato hanno avuto per voi questi due mesi di formazione? Siamo state molto contente di poter partecipare a questo incontro internazionale: consorelle di diverse nazioni ci siamo subito trovate in sintonia tra noi. Il carisma ci unisce in perfetta armonia ed abbiamo sperimentato questa medesima comunione con le consorelle che abbiamo conosciuto nelle comunità italiane. Inoltre, gli argomenti trattati sono stati di grande importanza perché attuali e molto interessanti. Quali materie di studio vi sono piaciute particolarmente? Studiare il Murialdo nell’aspetto storico presentatoci da don Giovenale Dotta e nell’aspetto spirituale che abbiamo ascoltato da p. Pino Fossati sono stati i due temi più belli. Per quanto si approfondiscano da varie angolature, sempre si scoprono novità e si riesce a conoscere più in profondità il carisma che vogliamo vivere con tutte noi stesse. 22 di sr Emma Bellotto Avete visitato i luoghi del Murialdo… Si è avverato il desiderio che portavamo nel cuore da tanto tempo: è stato un grande dono per noi poter conoscere il Collegio Artigianelli, visitare il Museo, pregare nella Cappella di fondazione, restare in silenzio e meditazione nella stanza del Murialdo. Qui ci sembrava di percepire la presenza di san Leonardo, ascoltare la sua voce, comprendere meglio la sua spiritualità, la sua vita di sacrificio e di grande amore. Ci siamo anche fermate più volte in preghiera intorno alla sua Urna nella chiesa della Salute (foto). Fin dalla prima sera, istintivamente, ci siamo inginocchiate intorno al Murialdo, attirate dalla sua santità e semplicità. Altri momenti particolari… La visita alla Cappella di fondazione della nostra congregazione a Rivoli. È stato bello ascoltare la storia delle prime dieci consorelle che lì hanno costituito il piccolo seme che poi si è sparso in tante parti del mondo. Abbiamo notato che la Cappella è piccola, come piccola è la nostra congregazione, una caratteristica che ci mantiene nell’umiltà e ci invita al dono totale di noi stesse per i giovani e le famiglie povere, secondo il carisma che ci è stato donato da p. Casaril. Siamo anche andate a visitare i luoghi del nostro fondatore e dei confondatori: conoscere la loro terra natale, camminare nelle medesime strade è stato come rinnovare l’impegno a seguire le loro orme per testimoniare nel mondo l’infinito amore di Dio. Un’esperienza che non potremo dimenticare! n Vita Giuseppina 9 2010 l vita della chiesa di p. Tullio Locatelli Madrid 16-21 agosto 2011 B enedetto XVI nei primi giorni di settembre ha pubblicato il messaggio per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011. Un evento al quale anche i giovani della Famiglia del Murialdo e quanti sono presenti nelle opere giuseppine si stanno preparando. Il messaggio pontificio è un forte appello a mettere al centro e a fondamento della propria vita Gesù. Piace questo coraggio apostolico di un pontefice che, pur consapevole della grave situazione di disagio e di orientamento che il mondo giovanile sta attraversando (da tempo si parla di “emergenza educativa”), chiede ai giovani di essere “radicati, fondati, saldi nella fede”. Un annuncio diretto che fa appello alla forza della Parola, al fascino di Gesù e alla speranza che tutti i giovani possano incontrarLo. Radicati. Spiega il papa: «La prima immagine è quella dell’albero, fermamente piantato al suolo tramite le radici, che lo rendono stabile e lo alimentano. Senza radici, sarebbe trascinato via dal vento, e morirebbe. Quali sono le nostre radici? Naturalmente i genitori, la famiglia e la cultura del nostro Paese, che sono una componente molto importante della nostra identità. La Bibbia ne svela un’altra. Il profeta Geremia scrive: “Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell’anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti” (Ger 17,7-8). Stendere le radici, per il profeta, significa riporre la propria fiducia in Dio. Da Lui attingiamo la nostra vita; senza di Lui non potremmo vivere veramente. “Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio” (1 Gv 5,11). Gesù stesso si presenta come nostra vita (cfr Gv 14,6). Perciò la fede cristiana non è solo credere a delle verità, ma è anzitutto una relazione personale con Gesù Cristo, è l’incontro con il Figlio di Dio, che dà a tutta l’esistenza un dinamismo nuovo». Vita Giuseppina 9 2010 l Fondati. Continua Benedetto XVI: «Come le radici dell’albero lo tengono saldamente piantato nel terreno, così le fondamenta danno alla casa una stabilità duratura. Mediante la fede, noi siamo fondati in Cristo (cfr Col 2,7), come una casa è costruita sulle fondamenta. Cari amici, costruite la vostra casa sulla roccia, come l’uomo che “ha scavato molto profondo”. Cercate anche voi, tutti i giorni, di seguire la Parola di Cristo. Sentitelo come il vero Amico con cui condividere il cammino della vostra vita». Saldi nella fede. Quindi termina dicendo: «Cari amici, spesso la Croce ci fa paura, perché sembra essere la negazione della vita. In realtà, è il contrario! Essa è il “sì” di Dio all’uomo, l’espressione massima del suo amore e la sorgente da cui sgorga la vita eterna. Infatti, dal cuore di Gesù aperto sulla croce è sgorgata questa vita divina, sempre disponibile per chi accetta di alzare gli occhi verso il Crocifisso. Dunque, non posso che invitarvi ad accogliere la Croce di Gesù, segno dell’amore di Dio, come fonte di vita nuova. Al di fuori di Cristo, morto e risorto, non vi è salvezza! Lui solo può liberare il mondo dal male e far crescere il Regno di giustizia, di pace e di amore al quale tutti aspiriamo». L’organizzazione della GMG ha bisogno di una struttura complessa anche se collaudata da tempo, fatta funzionare da moltissime persone. Tuttavia non sono i numeri che contano, ma il cuore del discorso, cioè quella particolare parola di Vangelo che la Chiesa sa dire ancora ai giovani di oggi. n 23 ATTUALITà attualità Un ARCOBALENO ad Acquedolci Il SANTUARIO della MADONNA di SAN GIOVANNI di Sommariva del Bosco (CN) I L a Cooperativa Sociale Arcobaleno di Acquedolci, in provincia di Messina, nasce nell’ottobre 2004 con l’obiettivo di mettersi, con animo solidale e generoso, al servizio dei bambini e dei ragazzi. Riunisce persone che si sentono parte attiva della società, che non restano solo a guardare le difficoltà degli “ultimi”, ma che si dispongono a spendersi ed impegnarsi in prima persona. L’impegno comune ha trovato la sua realizzazione nella costituzione della Cooperativa Arcobaleno, formata da laici e religiosi giuseppini uniti in un unico intento. Attualmente la Cooperativa gestisce l’accoglienza nella “Comunità Alloggio Casa Nadino” che ospita minori con diverse tipologie di disagio. Questi vivono a stretto contatto con educatori e volontari che li accompagnano nella vita di ogni giorno, avendo sempre come obiettivo la loro educazione e la realizzazione, nella quotidianità, di un clima familiare. Durante tutto l’anno, specialmente nel periodo estivo ed in occasione del carnevale, la Cooperativa organizza attività ludico-ricreative, che vedono la 24 partecipazione di centinaia di bambini, con lo scopo di favorire la socializzazione e le relazioni tra i pari, prevenire situazioni di disagio e devianza e creare degli spazi d’incontro per i bambini del territorio. Con l’appoggio di soci e volontari professionalmente qualificati abbiamo intenzione, nel prossimo futuro, di intraprendere nuove strade, intervenendo là dove sono presenti disagio, emarginazione, mancanza di valori... Sono allo studio progetti di recupero scolastico, attività ludico-ricreative, centri diurni, educativa di strada… unica difficoltà è la mancanza di fondi adeguati. La Cooperativa Arcobaleno continua a camminare sulle orme di S. Leonardo Murialdo, proseguendo nel cammino intrapreso dalla Comunità dei Giuseppini ad Acquedolci. Attualmente i Giuseppini, oltre ad essere impegnati in attività pastorali, animano l’oratorio e gestiscono un Appartamento per l’autonomia, con lo scopo di aiutare e sostenere chi non è in grado di affrontare da solo le difficoltà quotidiane. La Cooperativa Arcobaleno si affianca a questo compito educativo e cerca di suscitare nella comunità locale l’attenzione alle persone in difficoltà secondo valori di solidarietà. Intende vivere lo spirito di San Leonardo Murialdo, amico, fratello e padre dei giovani attraverso molteplici servizi offerti al territorio: attività formative e di prevenzione, centri di accoglienza, attività di sostegno scolastico e spazi di socializzazione ed animazione culturale… I ragazzi e i giovani al centro, proprio come faceva e insegnava il Murialdo. n Alessandro Armao www.cooperativaarcobaleno.it Vita Giuseppina 9 2010 l l Santuario della B.V. Maria di San Giovanni, “…la più bella e preziosa gemma di Sommariva…”, trae il suo “titolo” da un antico affresco, eseguito nel XV secolo per mano di Giorgio Trucotto di Cavallermaggiore, ubicato nell’abside di un’antica cappella campestre, nel quale San Giovanni Battista indicava la figura della Vergine Maria, dipinta al suo fianco. Nel 1685 a seguito di una serie di eventi miracolosi collegati all’icona della Madonna, avvenuti all’inizio dell’anno e riferiti in atto notarile, la comunità di Sommariva, con ordinato comunale (8 luglio 1685), decise la costruzione di un Santuario sull’antica cappella del 1400 che racchiudeva nell’abside l’effigie miracolosa. La progettazione dell’opera venne affidata all’architetto Michelangelo Garove e la costruzione del Santuario ebbe inizio nello stesso anno 1685. Garove con maestria seppe dare a questa piccola costruzione a pianta centrale il respiro e la monumentalità del grande santuario, realizzando effetti prospettici dinamici connessi all’utilizzo di un impianto e copertura a volta ellittici, fortemente scanditi dalla presenza di quattro coppie di colonne. Il centro focale della composizione venne impostato sull’abside dell’antica cappella contenente l’icona della Madonna; tale abside, collocata nell’emiciclo del presbiterio, incorniciata da una ricca trabeazione barocca sormontata da un fastigio con monogramma della Vergine Maria, venne trasformata nel prezioso e monumentale fondale dell’altare maggiore. Dal 1939 il Santuario è officiato dai Padri Giuseppini del Murialdo. Dopo l’ultimo restauro del 1983, nel corso dei due decenni trascorsi, si sono manifestati nel Santuario vistosi fenomeni di degrado degli intonaci parietali, sia nelle facciate interne che in quelle esterne, causati dalla presenza di umidità. Il Rettore pro tempore del Santuario, p. Giuseppe Bruno Bianco, nel dicembre 2008 ha fatto predisporre lo studio di un primo intervento Vita Giuseppina 9 2010 l di restauro conservativo, concordato con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio e la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico del Piemonte, e approvato dall’Ufficio “Arte e Beni Culturali” della Curia Metropolitana di Torino, che hanno concesso i loro Nulla Osta nel mese di giugno 2009. Le operazioni previste di restauro conservativo, che per le condizioni del degrado sono venute ad assumere caratteri di estrema urgenza, consistono nel realizzare innanzi tutto una intercapedine stagna, interrata lungo tutto il perimetro esterno del Santuario. Sul perimetro esterno di questa intercapedine verrà interrata una tubazione che raccoglierà con pozzetti l’acqua di tutti i pluviali e la convoglierà alla rete fognaria pubblica, impedendole così di imbibire le fondazioni del Santuario. Si provvederà infine al risanamento degli intonaci delle facciate esterne. Quando saranno ultimati questi interventi urgenti, si opererà affinché venga rinnovato l’impianto di riscaldamento e si prosegua con il restauro conservativo di tutti gli apparati decorativi del Santuario: decorazioni murarie su superfici piane o curve, decorazioni plastiche, decori in pietre e marmi. Le istituzioni pubbliche e private del Territorio si sono già rese disponibili a contribuire alle spese del restauro e una parte della somma sarà raccolta anche grazie alla generosità dei fedeli, devoti della B.V.M. di S. Giovanni e assidui frequentatori del Santuario. n p. Bruno Bianco attualità attualità IL NUOVO oratorio DI FOGGIA Inaugurato sabato 2 ottobre il plesso sportivo del celebre oratorio di Foggia: tre campi per crescere fra “salute, sociale e sogni”. Presenti all´inaugurazione il presidente della Provincia di Foggia, il sen. Pepe, l’assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia, Pasquale Pellegrino, e la consigliera regionale Anna Nuzziello, giunta qualche minuto dopo l’inizio della cerimonia, a rappresentanza del Presidente Vendola, il quale s´é premurato di inviare un fax nel quale ha espresso tutto il suo vivo dispiacere per non aver potuto presenziare di persona all’evento, ma ha comunque tenuto a far presente tutto il suo compiacimento per la realizzazione della struttura. Presente anche, nonostante i numerosi impegni, l´arcivescovo Mons.Tamburrino, il quale prima di impartire la benedizione alla nuova struttura si é così espresso: “L´oratorio di San Michele é il più antico di tutta Foggia e ha cresciuto numerose generazioni e con le nuove migliorie apportate continuerà a crescerne sempre di più.” Ma sono stati le giovani e le giovanissime leve del San Michele ad essere l’argomento del discorso tenuto dall´arcivescovo: “Voi siete il futuro di questa città e questo parco appartiene a voi, grazie al mirabile lavoro portato avanti dall’oratorio e dalle istituzioni”. Dopo la benedizione è spettato ad uno dei piccoli rap- C omplice una temperatura mite di inizio autunno, l’inaugurazione del nuovo plesso sportivo polivalente dell´oratorio San Michele, svoltasi nel pomeriggio di sabato 2 ottobre scorso, ha potuto usufruire di una cornice decisamente gradevole. Un’occasione questa all´insegna dello sport e dell´impegno sociale, degno coronamento della Tavola Rotonda svoltasi venerdì scorso e organizzata dalla Juventus San Michele Foggia e dalla stessa Opera San Michele. L’incontro in questione, moderato dal dottor Lello Sisbarra, medico sociale Juventus San Michele Foggia, ha avuto come tema portante “il calcio giovanile tra salute, sociale e sogni...”, in altre parole il calcio a livello giovanile vissuto tra problematiche sociali e di salute, i sogni e le aspirazioni dei giovani calciatori. Presenti all’incontro il dottor Giuseppe Macchiarola, medico sportivo e presidente provinciale CONI (presente anche all´inaugurazione ndr) e il professore Pietro Paolo Danza professore emerito ISEF e preparatore atletico dell’U.S. Foggia. 26 presentanti dell´Acr e degli scout il taglio dei nastri apposti sulle porte dei tre campi da gioco, rispettivamente un´area polivalente, più una per il calcio a cinque e una per le attività ludiche dedicata ai più piccoli, tutte provviste di un manto erboso sicuro e bello a vedersi. Soddisfatto in toto, il presidente Pepe ha definito a più riprese il centro San Michele “un punto di riferimento non solo per il quartiere ma per tutta la cittadinanza”, tenuto conto del lavoro svolto anche con ragazzi più turbolenti, cresciuti nei quartieri più disagiati della nostra città. La manifestazione si è conclusa con l’assegnazione di alcuni premi in ambito sportivo. n Alessandro Nespoli, giornalista Foggia&Foggia Foto in basso: all’interno delle manifestazioni per l’inaugurazione delle nuove strutture sportive dell’Oratorio dell’Opera San Michele di Foggia, il 14 ottobre 2010, nella Sala della Ricerca, si è tenuta la Tavola Rotonda: “Minori a rischio, tra l’emergenza educativa e la crisi economica” organizzata dalla Cooperativa AURA, realtà che gestisce le attività di accoglienza murialdina in Foggia. Qui sotto: il logo dell’Associazione creato da Marco Ciavarella. Dopo più di un anno di lavori il celebre oratorio foggiano ha finalmente presentato il frutto di tanti sacrifici. Il vecchio plesso, come ha ricordato p. Gino Savino, necessitava di ingenti riparazioni per garantire ai giovani e giovanissimi utenti della struttura un divertimento più sicuro ed esteticamente più confacente. Grazie ai finanziamenti della Regione Puglia del 2005 e dell´ente provinciale, il progetto s´é concretizzato in una solida realtà fra l´acclamazione della nutrita rappresentanza dell´Azione Cattolica e dell´associazione Padre Murialdo, ma anche dei politici, che con vivo entusiasmo hanno manifestato tutta la loro approvazione. Vita Giuseppina 9 2010 l Vita Giuseppina 9 2010 l 27 pagina d’oro pagina d’oro LA VOSTRA RISPOSTA Ringraziamo quanti si sono ricordati della nostra rivista rinnovando l’abbonamento. (Segue dal numero precedente) CHERCHI GIANNI - CHERCHI GIOVANNI CHIAPASCO MARIO - CHIASTELLARO ANGELO CHIECHI NICOLA - CHIESA SILVANA CHIOCCARELLO LAURA - CHIOZZOTTO MARILENA CHISTE’ ING.REMO - CHITTONI AGOSTINO - CIA RUGGERO E PLINIO - CIAFFI BALDUINI ORTENSIA CIAGLI MARISA - CIAMBELLA SILVANA CIATTARELLI CATERINA - CICERO ANDREA CILIBERTI ANGELO - CIMADORO NATALINA CINQUARLA BRUNO - CIPRESSI MASSIMILIANO CIPRIANI FRANCO - CISCATO ENZO - CIUCHINI ITALO - CIVETTA GIUSEPPE - CLEMENTI GIORGIO CLIVATI MARIA - COCCIOLO ROSARIO - COCCO GIORGIO - COCHIS MICHELE - COCO MICHELE COGA - COGATO ALFREDO - COLA VILELMA COLABIANCHI SORELLE - COLAFRANCESCHI STEFANIA - COLAIACOMO ENRICO - COLLA ING. FRANCESCO - COLLA LINO E LAURA - COLLA TERESA - COLLEONI UMBERTO - COLOMBARA OTTORINO - COLOMBINO ARTURO E ANNA COLOMBO AGOSTINO - COMACCHIO ARMANDO COMINA BRUNO - CONFALONIERI FABIO CONGREGAZIONE DELLA S.FAMIGLIA - CONSALES LUIGIA - CONSALEZ GIORGIO E SIMONA CONSONNI ADRIANO - CONTI GIUSEPPE - CONTI RITA - COOPERATIVA S. GAETANO - CORA’ ON. DOTT. RENATO - CORAZZA ROMANO - CORBINI GIOVANNI - CORGNATI RICCARDO - CORLIANO’ ANNA - CORNA - CORNALE SILVIA - CORNETTO ALESSANDRO - CORRADIN ANTONIO E CRISTINA CORTELLAZZI ALESSANDRO - CORTELLESSA DR. FRANCESCO - CORTINOVIS GIOVANNI - CORVINO SAVINO - COSSU ISABELLA - COSTA GINO ANTONIO - COSTANTINI GEOM. CARLO ALFONSO COSTANTINO MARIO E NADIA - COTZIA GIULIANO - COZZA EGIZIANO - COZZA ERNESTO - COZZA MEROPE - CRACCO ARMIDO E ROBERTO - CRAGLIA CASTAGNA GABRIELLA - CREGLIA FLAMINIA CRIPPA GIUSEPPINA - CRISTOFOLI MARIO E MARIA - CROSATO PAOLO - CROSATTO ENEDINA - CUGINI SERENA - CUGNO SALVINA - CULPO ANDREA CUNIAL - CUNIBERTI ING. FRANCESCO - CURATOLO IN CAPUTO WANDA - CURATOLO LIDIA - CURATOLO PIA - CURSI AVV.CESARE - CURSI CESARE CUSIMANO – CUTILLO - CUZZIOL NATALINO - D. FRANCONE - DA COL ALICE - DA CORTA’ FUMEI FRANCESCA - DA GUALDO DON ELIO - DA RIVA GIUSEPPINA - D’ADDESA MARIO - DAFARRA EMILIA - DAL BEN CESARE - DAL BIANCO GIANPIETRO DAL BOSCO NICOLA - DAL BOSCO OSCAR - DAL CORSO ALESSANDRO - DAL LAGO DR. OLINTO - DAL LAGO GIOACCHINO - DAL MASO GIANNINA PALLADIN - DAL MASO GRAZIANO - DAL MASO MASSIMO E MARINA - DAL PONT PIERANGELO DAL POZZO GIOVANNI - DAL PRA MARIO - DAL SANTO BEPPINA - DAL SANTO GIOVANNI E ANTONIETTA - DAL SANTO TERESA - DAL ZILIO GINO - DALLA CHIARA SANTO - DALLA COSTA GILBERTO - DALLA POLA STEFANO - DALLA POZZA AMABILE - DALLA STELLA - DALLA VALLE FRANCESCO - DALL’ARA PIERO - DALLE 28 CARBONARE - DALLE CARBONARE BEPPINO DALLE FUSINE LODOVICO - DALL’IGNA ELIO D’AMARO EREDI - D’AMARO MARCO - DANIELE ALFREDO - DANIELE NICOLA - DANIELI - DANIELI ARTURO - DANIELI GIANCARLO - DANIELI MARIA DANIELI OTTAVIO - DANIRA BETTINI - SEVERINO FRIALDI - DAVICCO MAURIZIO E CLAUDIO - DE AGOSTINI SILVIO - DE BENETTI FABRIZIO - DE BIANCHI NATALINA - DE BIASI PROF.GIUSEPPE - DE CARLO PIETRO - DE CARTIS LORENZO E GIULIANA - DE CHIARA GABRIELE - DE FILIPPIS DAMIANO - DE GASPARI GIAMPIETRO - DE GIUSEPPE DI LEO CLARA - DE LEONARDIS ON.AVV.DONATO - DE LUCA GIACINTO - DE MARCHI - DE MARCO PASQUALE - DE PALMA GINO - DE ROSA ALDO E RITA - DE ROSA GENNARO E MARIA - DE ROSA GIUSEPPE - DE ROSSI PAOLA - DE SIMONE MOISE’E SIGNORA - DE STEFANO AUREA - DE SUMMA FRANCESCO - DE SUMMA G. BATTISTA - DE TROIA ALDO - DEFILIPPI GIOVANNI - DEI ROSSI ELIO DEIDDA LUCA - DEL CANUTO MARCELLO - DEL CITTO SALVATORE - DEL FAVERO FIORINO - DEL GALLO DI ROCCAGIOVINE MONS.LUIGI - DEL GAUDIO GEOM.ANTONIO - DEL LONGO DON FLAVIO - DEL NOTARO GIUSEPPE - DEL TERRA VERA VED.ALESSANDRI - DELLA PIETRA FRANCO DELL’ACCIO MARIA - DELLE MONACHE EVALDO DELL’OLIO ANNA MARIA - DELL’ORCO MARCELLA DEMATTE’ CLAUDIO - DEMO BOZZETTA MIRELLA DENEGRI GIOVANNI - DENTESANO GINA - DEPAOLI BATTISTINO E LIVIO - D’ERME ING. MARIO D’ERRICO ARMANDO - DETTINO G. FRANCO - DI DOMENICO ACHILLE - DI FELICE ALVARO - DI GIORGIO VINCENZO - DI GIOVINE GIUSEPPINA - DI LEO AGNESE - DI LISIO VERONICA - DI LORENZO PASQUALE - DI MARCO REGINA - DI MARIA LUIGI DI MISCIA LEONARDO - DI MONACO SALVATORE DI NINNO CLAUDIO - DI RIENZO PIERGIORGIO - DI ROSSO VANDA - DI VETRI MICHELE - DI VINCENZO CONCETTA - DOGLIO ETTORE - DOMEDA PAOLA DOMINESE VINCENZO - DONA’ ADRIANO - DONADI LINO - DONATACCI MICHELE - DONNINI MARIO DONOLI GIORGIO - DORATIOTTO ANTONIO - DOTTA GIOVANNI - DOVIGO RAG. - DONATO - DRUSIAN ALIDA - DUCI SERAFINO - DUTTO RIBA ADELINA EGIDI FERNANDA - ERRICHIELLO GIUSEPPE - EX ALLIEVI PATRONATO LEONE XII VICENZA - FABRETTI MARIO - FABRIS GIOVANNI - FACCHINETTI FACCHINETTI ARNALDO - FACCHINI DOTT. QUINTILLO - FACCINI DOMENICO - FACCIO CATERINO - FACHERIS BATTISTA - FAGGIONATO OTTORINO - FAGIOLI - FALGARI GUIDO - FALLO ROTELLA MARIA - FAMIGLIA BRESCIA - FAMIGLIA CINQUEPALMI - FANTIN GIANCARLO - FANTOZZI ANGELO - FANTOZZI CONCEZIO E ANNAMARIA FANTOZZI QUIRINO - FANTOZZI SERAFINO E MAFALDA - FAORO AGATA - FARABEGOLI GRAZIANA - FARCA RENATO - FARELLA ROSARIO FASOLIS MARGHERITA - FASOLO ADRIANO FATTORELLO - FAUSTINELLA AUGUSTO - FAVA ADELE - FEBO PAZIENTI GABRIELLA - FEDERLE WALTER - FELET GIANPAOLO - FELETTI RICCARDO - FENOGLIO - FERIOLO - FEROGLIO GIACOMO FERRARA NICOLA - FERRARESI PROF. RAUL FERRARI ANGELO - FERRARI PROF.GIOVANNI E PROF.SSA CINZIA - FERRARO CHIARA - FERRARO GIUSEPPE - FERRERI TERESA - FERRERO DELLA MEA LUCE - FERRERO G. BATTISTA - FERRERO GIOVANNI - FERRERO GIUSEPPE - FERRERO MAURO - FERRI PIETRO - FERRINI DONATELLA - FERRO GIULIANA FERROGLIO MAURO - FERRON ANNA E CLAUDIO FEVOLA MARIA - FILIPPI PIER PAOLO - FILIPPIN FABIANO - FILIPPINI COSTANZO TERESA - FIN ADRIANO - FIN GIANCARLO - FINESSI WILLIAM FIORIN GIANNI - FISSORE MARIA PASCHETTA FIUMICELLI BRUNO - FLORIO DOTT. PINO - FLORIO GIANFRANCO - FOCO MICHELE - FOGAROLO PLACIDO - FOGLIATO GIORGIO - FOLADORE ARMANDO - FOLLA GIORGIO - FOLLIERI ANTONIO E MARZIA - FONTANA ELDA - FONTANESI GIANPAOLO - FORCELLA CARLO - FORCHIGNONE ANTONIO FORESI GABRIELLA - FORLENZA SALVATORE FORNALE ON.DR. LINO - FORNELLI MARIO FORNERIS DR.CASIMIRO - FORNERO - FORTE SILVANO - FORTUNA MARIO - FORZAN GIANNI FOSCHINI NEREO - FOSSAT PAOLO - FOSSATI ANTONELLA - FOSSATI CARLO E GALIMBERTI ANNA - FOSSATI TERESINA - FRACASSO LUCIANO FRANCESCHI MASSIMO - FRANCESCHINI ANGELO - FRANCESCHINI CLAUDIO - FRANCIOS ROBERTO FRANCIOSI MARCO E NELLO - FRANZINELLI AUGUSTA - FRASSON RAG. ANDREA E RAFFAELE FRASSON ROSALIA E FAM. - FRASSONI ALBERTO FRATELLI FISSORE - FRATUS ALDO - FRE’ ANNA FRESCHI ALFIO - FRIGHETTO VANDA - FRIGO MAURIZIO - FROLA RENZO - FRUGIS PATRIZIA SCIUTO - FUMAGALLI LORETTA - FUNARI ANTONIETTA - FUNES GIUSEPPE - FURLAN EDOARDO - FURLAN TORCHIO EUFEMIA – FUSARO - FUSARO ZERMINI - FUSCHINO M.ANTONIO GABRIELI DON ANTONIO - GAFFORELLI RAG. GEREMIA - GAIGA FEDERICO - GALAFFI ERMANNA - GALATI RANDO ELDA - GALDERESI MILENA GALDIOLO MARIO - GALETTO MARCO - GALIMBERTI DIANA AIMAR - GALLESIO RENATO - GALLI SILVIO - GALLICI CLAUDIA - GALLIO RENATO - GALLOCCHIO GALDINO GALLUSCIO VINCENZA GAMABALUNGA DINA - GAMBA GIORGIO - GAMBA SERENELLA - GAMBALETTA LINO - GANDELLI AMEDEO - GANDIONE FRANCESCO - GANDOLFO QUINTO - GARAU PIETRO PAOLO - GARAVENTA ELIO - GARDELLA MARIA TERESA - GARETTO NATALE E MARIA - GARIGLIO LORENZO GAROLDINI PIETRO - GARUTI GIORGIO - GARUTI MARTA - GARZO DR. RICCARDO - GARZOTTO UGO - GATTIGLIO ATTILIO - GATTO ANDREA E BIANCAROSA - GATTO GIANNI - GATTO LIVIA GELMINI FIORE - GENNARI GIANLUCA - GEROMIN GUERRINA VED. DE MARTINI - GHINASSI NORMA GHIOTTO RENATO - GHISINI BASSI PAOLA GIABARDO DALLA PASQUA CARMEN GIACOMARRA RUSSO ROSA - GIACOMAZZI GALDINO - GIACOMELLO FRANCA - GIACOMETTO - GIACOMINI RENZO - GIAMBRA - GIANESIN Vita Giuseppina 9 2010 l LANFRANCO - GIANESIN NERINA - GIANESINI ADRIANO - GIANGUZZI CARLO - GIFUNI DR. GAETANO - GIGLIO ALBERTO - GIMONDO CAV. GIUSEPPE - GIORCELLI MAURIZIO - GIORDANINO GIACOMO - GIORDANO ROSA - GIORGINI ADELE GIOVAGNOLI ANGELO - GIOVENZANA GIUSEPPE GIRARDELLO DR. DELFINO - GIRARDI LUIGI GIRODO P.I.PIETRO E ELEONORA - GIUBELLINO TERESA - GIUBERGIA GUGLIELMO - GIULARI GIUSEPPE - GIURA CLARA - GOBBO DON SILVANO - GOLFETTO LINO - GONELLA LUIGI - GONELLA NICOLA - GORACCI ODOARDO - GOTTERO RICCARDO - GRANDOLINI DAVIDE - GRAZIANI CARMELA MARIA - GRAZIANI GIORGIO - GRAZIANI LUISA - GRAZIOSO LUIGI - GRECO GIUSEPPE GRECO LILIANA - GRECO MAURILIO E RORY GRENDENE BETTINA - GRIVETTO GIOVANNA GROPPO ELIO - GROPPO MARCO - GUARAN ING. DANILO - GUGLIELMI STEFANO - GUIDOLIN DARIO - GULISANO ANDREA - GUSMAN TIA - IACONA CARMELO - IARDELLA ANTONINA – IELUZZI - IMI STEFANO - IMOLESI MARIA LUISA - IMPIUMI P.I. SERGIO – INCARDONA MARIA ADELE - INNOCENTI LORIANO - INNOCENTI TIZIANO - INOLI ROBERTO IORI ALESSIO - IORI MARCELLO - IORIJNI CECILIA ISERNIA RAFFAELLA - ISOLAN FRANCESCO - IST. SUORE MARCELLINE - IST.SUORE FIGLIE S.GIUSEPPE DEL CABURLOTTO - ISTITUTO LEGA SUORE S. FAMIGLIA. LA MURA COSIMO - LA NEVE DONATO E VITA - LA NOTTE - LAGANA’ GIUSY - LAGRO PIERO - LAIN PIERGIORGIO - LANARO EUGENIO LANCELLOTTI CARLO - LANZONI TERESA - L’ARAB CARLO - LASTELLA LUIGI - LATINO MARIANGELA LAUSI GIORGIO - LAZZARETTO MARIA LAZZAROTTO ROMANO - LE FOSSE RITA - LECCHI VANNA - LEGUMI ITALO - LEO PINO - LEONI UMBERTO - LEORATO PAOLO E PIA - LIBIANCHI VIOLA ASSUNTA C/O FAM. MARRELLI - LIMONTA MAURIZIO - LIONETTI FELICE - LIVA D’ADAMO WANDA - LO CHIATTO MARTIGNAGO IOLANDA - LO MARTIRE LIVIO - LO MUZIO ENEA -LOCATELLI BATTISTA - LOCATELLI FABRIZIO E CARLA LOCATELLI GIOVANNI - LOCATELLI ISA - LOCATELLI MINA - LOCATELLI RINALDO - LODINI SILVIO LOMBARDO BRUNA IN PETRONIO - LOMBARDO LUIGI - LOMUNNO FRANCESCO - LOMUSCIO SALVATI - LONEDO DR. ANTONIO - LONGHI M. LAURA - LONGHI MARIA PIERA - LONGO LUISA LONGO VASCHETTI CATERINA - LOPEZ MARIA LORETA VALERIA - LORO BRUNO - LORO RENATA BRETANI - LORUSSO GIOVANNA E MICHELE LOSAPIO RAG. ANTONIO - LOTTO CARLO - LOVATO ANGELO - LOVATO GIANNA - LOVATO GIUSEPPE LOVATO MAR.LLO GIOVANNI - LOVISOLO VALERIA - LOZZA BOLIS EMILIA - LUCCA AMADIO - LUCCA GIANFRANCO - LUCCHINI MARIA - LUCCHINI PAOLO - LUCERA FRANCESCO - LUMINA PIERALDO - LUNARDI GIUSEPPE E FRANCA - LUPATELLI FRANCESCO E ROSA DINA - LUPICA – RUTA LURGO BERTOLO ED ANNA - LUSSARDI BRUNO LUSTRI LUCIO - MACCARI DR. ITALO - MACCULI PASQUALE - MACULAN BERNARDO - MACULAN DALMASO ANGELA - MACULAN MICHELINA MADALOSSO BRUNA - MADRE SUPERIORA-CASA DI RIPOSO IST. PALAZZOLO - MAGAGNIN SERGIO MAGALOTTI TERESA - MAGGINI BARTOLOMEO MAGGINI GIULIA - MAGGIO ANGELO - MAGISTRO GIOVANNI - MAGNANI MONTANARI NAZARIA - Vita Giuseppina 9 2010 l MAGNANO GIANMICHELE - MAGNASCO DR. BARTOLOMEO - MAGNINO SUSANNA - MAGNONI GEOM. GIANCARLO - MAI SERGIO E M.LUISA MAINERO DANIELE E BERGER MARELLA - MALDINI RAG. PAOLO - MAMMOLITI EUGENIO - MAMPRIN AMEDEO - MANETTO OTTORINO - MANFREDINI GIUSTINIANO - MANFREDINI PAOLO - MANFRINATO RENZO E ALESSANDRA - MANFRINO GIOVANNI MANICA TOVAZZI GIOVANNA - MANSUETO LINA MAO SILVIA E MASSIMO - MARAN ALFREDO MARAN GIUSEPPE - MARASCALCHI GIANNI MARCHESI CLAUDIA - MARCHESI RAG. LUCIANO MARCHETTO DAVIDE - MARCHETTO TIZIANA MARCHIONI PAOLO - MARELLA CLAUDIA - MARI GINO - MARIANI MARIO - MARIANI MINNUCI GIUSEPPINA - MARIGNOLI ANNA IRENE MARINELLO MARESC.MARINO - MARINELLO PROF. DR. ENRICO - MARINETT ALBERTO (GRUPPO LITURGICO) - MARINO ENNIO - MARINO FRANCESCO - MARIONI SPILLER - MARIOTTO BRUNO - MARIUZZO GIANNI - MAROSO GERVASIO - MAROTTI DR. AMEDEO - MAROTTO GIORGIO MARSELLA ANTONIO - MARTELLA LUIGI MARTELLETTO LODOVICO - MARTELLETTO LUCIANO - MARTELLI MARIA ROSARIA - MARTIGNON ARMANDO - MARTINATTO ZOVERA CARLA MARTINELLI ALESSIO - MARTINELLI IVO - MARTINI LODOVICO - MARTINO SALVATORE - MARULLI DOMENICO E M.GRAZIA - MARZORATI RAG. GIANCARLO - MASARIE’ RAG. PAOLO - MASCIA SIMONA - MASELLI GIOVANNI - MASI ROSETTA MASON DR. GIANCARLO - MASONI MONICA MASSA TRUCAT BRUNO - MASSARIOLO MATHAMEL FRANCO - MATTEAZZI AGOSTINO MATTEDI GIOVANNI - MATTEI FRANCESCA MATTIELLO REGINA VED.ORSANELLI - MATTIO VINCENZO - MAZZAROVICH RIZZO LOREDANA MAZZEGA SILVANA - MAZZIA ORESTE - MAZZOLA CAMILLO - MAZZOLA MATTEO - MAZZUCATO LIVIO E ANNA - MEGGIOLARO MARCELLA - MELLANO SIMONA E DANIELE - MELODIA PAOLO - MENDES GRAZIA - MENDO GIORGIO - MENDUNO GAETANO - MENEGHELLO FEDERICO - MENEGHELLO RAG. GIUSEPPE - MENEGHINI GIULIANO - MENEGHINI PIETRO - MENEGUZZO DR. MARIO - MENGARONI ANTONELLA E ARNALDO - MENIN GIANCARLO MENIN NICOLA - MENNELLA PROF. GIOVANNI MERCURIALI MENOTTI UBALDO - MERENDA RAFFAELLA - MESSINA CONCETTA E SERAFINA MESSUEROTTI GEOM. CARLO - METELLI GIROLAMO E DONATELLA - MEZZARI GIANCARLO E ANTONELLA - MIANO PINA E FRANCO - MICHELETTO ANDREA MICHELI LUCIA - MICHELI SORDI FERNANDA MICHELIS ASTRI ARMANDA - MICHIELETTO RENATO - MIETTO MARIA GIOVANNA - MIGLIETTA MARIO MIGNONE M.CRISTINA - MIGOTTO GIUSEPPE MILANESE BRUNA E ELIO(BO) - MILANESI ACHILLE,DANIELA RANGO - MILANESI ELENA MILANI GIAN LUIGI - MILONE LINA - MINAZZATO RAG. GINO - MINGARDO FABRIZIO - MINORETTI MIGLIETTA ALDA - MIOLA ALESSANDRA - MION ANDREA - MIONI GIUSEPPE - MIOTTI ANTONIO E ROBERTO - MIOTTO ADRIANO - MIOTTO ANTONIO MIRABILE MARIA GIUSEPPA - MIRANTI AGOSTINO - MISSIONARIE ISTITUTO DOTTRINA CRISTIANA MOCINI - MOLARA FIORELLA - MOLARI DR. GIOVANNI - MOLDUCCI ANNA MARIA - MOLENA PAOLO - MOLINARI DR. GUIDO - MOLINARI JOLANDA - MOLIS ANTONIO E IDA - MOLO ALESSANDRO - MOLON ELVIRA - MONACO FEDERICO - MONACO FRANCESCO PIETRO MONARI GEOM. ENRICO E OTTAVIO - MONDINO ALESSANDRA - MONS. PIETRO BRAZZALE MONTAGNA ANGELO - MONTAN FLAVIANO MONTAN LUIGI - MONTANARI FRANCESCA MONTAN-GIARDINI - MONTECALVO ANTONIO MONTECCHIO VALENTINO - MONTI BOSCO AGNESE - MONTI DI SOPRA DELFO - MORANDO CAV. MARCELLO - MORELLI CARLA - MORELLO DOMENICO - MORESCHINI MARIA - MORETTI ROBERTO - MORICONI ANTONIO - MORICONI NERI - MORICONI VINICIO - MORINI ANGELINO - MORO ANDREA - MORTARA FABRIZIO - MORTOLA DR. VITTORIO - MOSCHETTA LUISA - MOTTERLE ALBERTO - MOTTERLE ERICA E ALBERTO - MOTTOLA ALDO - MUNER GIUSEPPE - MURADOR CESARE MURARO P. GRAZIANO MATTEO OFM - MURIANNI FRANCO E ROSA - MUSCOLINO CONCETTA MUSSILLI CARLO - MUSSO RITA - MUTTINI ADA VANINI - NACCI ELISABETTA - NADAL ANNAMARIA - NADALINI FRANCO - NALESSO ALFREDO - NARDER ANITA - NARDI MARIO - NARDUCCI GIOVANNI NATALI PIERGIORGIO - NEGRO PIER GIOVANNI NEIROTTI MARIA - NERCO LIDIA E ANTONIETTA NERVO - NESPOLI RAG. MARIO - NESPOLO ANTONELLA E FLAVIANO - NETTI ADA - NICOLA PAOLO - NICOLIN EUGENIO - NOBILI MARIO NOGAROLE DOTT. GIORGIO - NORANTE - NORO GINO - NOSILIA PIERLUIGI - NOVARESE GIANFELICE - NOVARESIO DOMENICO - NOVELLO REGINA IN DE LORENZI - NOVERO CARLO - NOVERO CLAUDIO NOVERO GIUSEPPE - OBERTO P. GIOVANNI OGLIARI GIUSEPPINA - OGLIESE VITTORIO - OLCELLI STEFANO - OLIVERO ERVEDA - OLIVERO PIER GIORGIO - ONFIANI FRANCO - ONORATI DANIELE ORATORIO S.PAOLO - ORI GIUSEPPE - ORIANI GAMBERONCI GIOVANNA - ORIOLI CARLA ORSALINI RICCARDO E TINA - ORTALI MARISA OTRANTO MARIA - OTTOLINI RENZO - PACCAGUINI RENZO - PACCHIONI GIOVANNI - PADOVANO EDOARDO - PAGANI ANGELA - PAGANI MARIA PAGLIARANI SAVERIO - PAIRA ZITA - PALADIN PAOLA E PATRIZIA - PALAZZO LELLA - PALMIERI RAG.ANTONIO - PALUDO GIUSEPPE E UMBERTO PALUMBO AVV.ALESSANDRO - PALUMBO LETIZIA PANELLI EFREM - PANTALEONI DR. ATTILIO PANTANI RAG. CARLO - PANTANO GIUSEPPE - PAPA FABRIZIA - PAPINI GIANCARLO - PARATI FRANCESCO E SILVANA - PARENTE MARINA PARIETTI FIORENZO - PARISI IOLANDA - PARISOTTO ALBERTO - PARPAGIOLA SERGIO - PARPAGIOLA VERONESE MILENA - PARROCCHIA S. GIUSEPPE PARROCCHIA S. LORENZO - PARROCCHIA S. ANGELO - PARROCCHIA SAN MANSUETO PARROCO - PARROCO - PIASENTIN D.ADOLFO PARUSSO GIOVANNI - PASERI GIUSEPPE PASQUALETTO GIANNI - PASQUALINI MATTEO PASQUALINI NADIA - PASQUALOTTO FERNANDO PASSANTE ANTONELLA - PASSERINI MARCELLO PASSUELLO MARIO - PASTORE GABRIELE - PASTORE MARIO - PASTORIS RAG. ELIO - PATELLI GIANCARLO - PATRON LETIZIA - PAVANATI VITTORIA PAVANELLO ANGELO - PAVANELLO DR.MARIO PAVINATO VITTORINO - PAZZAGLI BENEDETTA (Continua, sempre in ordine PAZZI GIOVANNI. alfabetico, sul prossimo numero). 29 nella casa del padre flash di vita P. Eugenio Vencato MESSICO ë Altavilla Vicentina (Vicenza), 27 maggio 1917 + Arzignano (Vicenza), 6 ottobre 2010 PROFESSIONE PERPETUA “INTERNAZIONALE” Padre Eugenio è nato ad Altavilla il 27 maggio 1917. Al termine dell’anno di noviziato, il 6 ottobre 1934, assieme a 40 compagni fece la prima professione; sei anni dopo professò in perpetuo il 25 ottobre 1940. Ordinato sacerdote a Vicenza il 23 giugno 1944, trascorse alcuni anni a Venezia come insegnante e assistente nelle associazioni giovanili. Dal 1952 al 1953 è stato direttore ad Arcugnano e dal 1953 al 1955 direttore a Montecchio. Nel 1955 divenne direttore ad Enego, allora orfanotrofio, e ci rimase fino al 1963; dal 1963 al 1964 fu insegnante al Camerini Rossi di Padova; dal 1964 al 1981 fu economo al Brandolini di Oderzo e da lì ritornò poi a Montecchio, sempre con l’incarico di economo, dove rimase fino alla fine. Era un uomo fedele, fedele ad ogni impegno che si assumeva o che gli veniva affidato e che cercava di svolgere con ogni sua energia e risorsa, senza voler strafare, senza smania di protagonismi. P. Eugenio è stato un dono grande per la Chiesa e per la nostra Congregazione. Non lo abbiamo perso. Se non possiamo più godere del suo sguardo limpido e rasserenante, la sua preghiera tuttavia, già prima intensa e prolungata, ora, senza nessun limite di spazio e di tempo, continua a sorreggerci. Padre Eugenio è morto il 6 ottobre presso il vicino ospedale di Arzignano, a 93 anni e il funerale è stato celebrato a Montecchio Maggiore il 9 ottobre. è stato sepolto nel cimitero di Montecchio Maggiore nella tomba di congregazione. P. Bernardino Ciuffa ë Tivoli (Roma), 17 marzo 1924 + Rossano (Cosenza), 27 ottobre 2010 Padre Bernardino è nato a Tivoli il 17 marzo 1924. A undici anni inizia a Viterbo le medie inferiori. Nel settembre del 1940 a Vigone entra in noviziato e qui professa per la prima volta il 29 settembre 1941. A Sommariva del Bosco e a Ponte di Piave frequenta le medie superiori; poi a Roma nel 1946 fece la sua professione perpetua. Qui nel 1947 lo raggiunge “l’ubbidienza” e p. Bernardino partì per il Brasile. Vi rimase fino al 1963. Dal 1948 al 1951 completò gli studi per essere ordinato sacerdote frequentando a Caxias do Sul il seminario di San Leopoldo, diretto dai gesuiti. Ordinato sacerdote il 15 luglio 1951, fu destinato al seminario minore di Fazenda Souza. Lì fu insegnante fino al 1953, poi per due anni a Porto Alegre. Nei seguenti tre anni è parroco a Conceicao; poi per 4 anni è insegnante ad Araranguà. Nel 1963 rientra in Italia. In Italia p. Bernardino fu in diverse opere del Sud. A Roma S.Pio X, dal 1963 al 1970, come vicario parrocchiale e tre anni nella parrocchia Sant’Alessandro. Poi fu parroco a Segezia per dieci anni dal 1973 al 1983; sette anni viceparroco e insegnante di religione a Napoli nella parrocchia Sacra Famiglia. Dal 1990 al 1998 fu a San Giuseppe Vesuviano, prima di approdare a Rossano, per vivere e lavorare in questi ultimi dodici anni. Parroco o viceparroco, insegnante o assistente, nell’ufficio parrocchiale o nella segreteria della scuola, p. Bernardino ha lavorato molto con semplicità e generosità, facendo dell’essere a servizio a tempo pieno una sua caratteristica. Questi ultimi anni nella sua vita sono stati la stagione della preghiera e dell’offerta delle sofferenze. È mancato nelle prime ore del 27 ottobre 2010. Da un po’ di tempo le sue condizioni avevano richiesto un ricovero presso una struttura di Caloveto, a circa 20 chilometri da Rossano. Numerosi preti diocesani, fedeli e confratelli giuseppini hanno salutato p. Bernardino nella celebrazione eucaristica del 28 ottobre nella chiesa di San Giuseppe a Rossano. La salma è giunta a Roma dove sono state celebrate le esequie presso la Parrocchia dell’Immacolata ed è stata tumulata al cimitero del Verano nella tomba di famiglia. 30 Vita Giuseppina 9 2010 l Giovedì 14 ottobre, nella cappella dello Studentato Filosofico di Tlalpan-Calvario, a Città del Messico, il confratello cileno Rafael Stalin Mora Pezoa, studente di teologia, ha professato in perpetuo nella Congregazione di San Giuseppe. Ha presieduto la celebrazione p. Paolo Cestonaro, Superiore della Provincia Argentino-Cilena. Hanno partecipato il consiglio provinciale della ViceProvincia USA-Messico, i formatori della provincia, gli amici di classe di Rafael, alcuni confratelli e i giovani studenti giuseppini di Tlalpan. VENEZIA 64° Consiglio nazionale Nei giorni 15-17 ottobre a Venezia si è riunito il 64° Consiglio nazionale della Federazione nazionale delle Associazioni Amici ed Ex Allievi dei Giuseppini. Oltre agli incontri programmati, si sono potute ammirare anche le chiese della Madonna dell’Orto (la chiesa del Tintoretto) e di S. Marziale, magistralmente spiegate da p. Vittorio Buset che ha saputo trasfondere tutto il suo entusiasmo per l’arte, soprattutto pittorica. Le associazioni rappresentate erano 17 su 27. È stato eletto il nuovo presidente nazionale: Bianchin Bruno. Al nuovo presidente, gli auguri di un proficuo lavoro. Al presidente uscente, che ha guidato la Federazione per 7 anni, ricchi di molti eventi e trasformazioni, il grazie unanime di tutta la federazione. Nella foto a destra: p. Ferruccio, vicario provinciale con Paolo Brusarosco, il presidente della Federazione Internazionale degli Amici ed Ex Allievi dei Giuseppini; nella foto in basso: a destra p. Ferruccio, a sinistra Vicenzo Negrin il presidente nazionale uscente, e al centro Bruno Bianchin, il neo presidente, eletto durante l’assemblea. Vita Giuseppina 9 2010 l 31 flash di vita flash di vita nuove chiese taranto colombia Il 13 novembre 2010, al termine di un paziente e complesso restauro durato due anni, la chiesa di Gesù Divin Lavoratore al rione Tamburi di Taranto è stata inaugurata alla presenza dell’arcivescovo mons. Benigno Luigi Papa, del dr. Girolamo Archinà a nome dell’Ilva, della comunità giuseppina e di una folla di fedeli. All’inizio di una concelebrazione solenne e raccolta, il vescovo ha benedetto il popolo di Dio e la chiesa con l’aspersione dell’acqua; alla fine il parroco p. Angelo Catapano ha consegnato una significativa targaricordo alla Proprietà Ilva. I lavori hanno riguardato prima l’esterno e poi l’interno, il consolidamento, la manutenzione straordinaria, l’intonacamento e la pitturazione dell’edificio. Tutto è stato realizzato grazie al Gruppo Riva, titolare dello stabilimento siderurgico, del quale i sacerdoti sono cappellani di fabbrica da oltre 25 anni. Solo l’impianto elettrico è stato sostenuto dalla parrocchia. Dopo cinquant’anni l’usura del tempo, le infiltrazioni d’acqua, la caduta di vari pezzi di intonaco hanno reso necessario un massiccio intervento. Il risultato è davanti agli occhi di tutti e supera le aspettative: pare che la chiesa si sia rivestita a festa. Colpisce la scelta dei colori, alquanto ardita. Per una comunità cristiana, che intende mettere al centro i giovani, è bello che si presenti più vivace e luminosa. Un grazie sentito va a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita di questa impresa, che le scarse risorse parrocchiali non avrebbero potuto affrontare. Nella foto: la nuova chiesa parrocchiale di San Leonardo Murialdo di Bogotà in Colombia; i fedeli collaborano per costruire la loro chiesa organizzando lotterie, vendita di torte, bazar… Come si vede, la chiesa è in costruzione e si chiede l’aiuto di generosi benefattori per fare questo nuovo Tempio di Dio in terra colombiana. (Info: [email protected]). albania Festa grande il 7 ottobre a Repart Ushtarak (tra le colline di Durazzo) per la BENEDIZIONE della Nuova Chiesa “Shen Kolli” (San Nicola) nel territorio della missione affidata ai Giuseppini del Murialdo. La celebrazione è stata presieduta dal vescovo ausiliare mons. Giorgio Frendo con grande partecipazione di popolo di Dio dalla città e dai villaggi d’intorno. BISSAU La chiesa è una bella struttura prefabbricata, solida e accogliente, dono dell’Associazione irlandese “Cuore in mano” impegnata a costruire chiese dove i poveri ne hanno bisogno. Un bel gruppo di loro (25 persone) sono arrivati con due tir e in una sola settimana ci hanno consegnato, chiavi in mano, la nuova chiesa. Grazie a Dio e alla loro generosità. 32 Vita Giuseppina 9 2010 l Dopo oltre 25 anni dall’arrivo dei Giuseppini in Guinea Bissau, ora è arrivato anche San Giuseppe! Nel popoloso quartiere “Alto Bandim” della nostra parrocchia di Bissau è cresciuto negli ultimi anni il “Centro São José”, che comprende un edificio adibito ad aule scolastiche e di catechesi, un pozzo profondo che dà acqua alla popolazione circostante, una copertura polivalente ed ora anche una bella chiesa, ampia e luminosa... che sembra già piccola per contenere la giovane e attiva comunità cristiana in costante crescita! È stata intitolata a San Giuseppe e questo ha fatto felici non solo i Giuseppini, ma anche il vescovo che porta lo stesso nome. Un grandissimo “obrigado” all’Associazione “Amici della Guinea Bissau”, a tanti benefattori privati e alle Chiese della Germania che hanno sostenuto questa bella realizzazione! Vita Giuseppina 9 2010 l 33 c o n t r o l u c e San Giuseppe... La centesima fontana nel mondo: Cristiani perseguitati La fuga in Egitto Il lavoro a Nazaret Gesù nel Tempio a 12 anni Una giornata di preghiera per i cristiani perseguitati. Domenica 21 novembre, in tutte le diocesi e le parrocchie italiane si è pregato per i cristiani perseguitati in ogni parte del mondo e per i loro persecutori. Tutte le comunità ecclesiali hanno pregato nella Solennità di Cristo Re, per i cristiani che soffrono la tremenda prova della testimonianza cruenta della fede. “Un posto speciale hanno nel nostro cuore i cristiani dell’Iraq – ha ribadito il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) - bersaglio continuo di attentati sanguinosi, forieri di lutti e di dolore… e seguiamo con grande preoccupazione anche la difficoltosa situazione dei cristiani in Pakistan e in altre parti del mondo...”. Fonte: www.chiesacattolica.it Tre dei sei pannelli, altorilievi in bronzo, che abbelliscono la fontana. la foto del mese Il Padre generale, don Mario Aldegani, nei mesi di settembre, ottobre e novembre ha visitato la Provincia brasiliana, concludendo il periodo della sua permanenza in Brasile con un pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora di Aparecida, cuore della devozione mariana del popolo brasiliano, per affidare alla protezione di Maria la Provincia e la Congregazione tutta. Qui lo vediamo davanti al grande santuario, che si trova nello stato di San Paulo, a poca distanza dalla capitale. Una coincidenza interessante: durante il Concistoro del 20 novembre il Santo Padre, assegnando ai nuovi Cardinali un titolo o una diaconia in una chiesa di Roma, ha dato proprio al vescovo di Aparecida, card. Raymundo Damasceno Assis il titolo dell’Immacolata al Tiburtino, la chiesa animata dai Giuseppini del Murialdo nel quartiere di San Lorenzo. 34 Vita Giuseppina 9 2010 l Le formelle bronzee destinate alla centesima fontana realizzata nei giardini vaticani, opera dell’artista Franco Murer, raccontano la vita di San Giuseppe, come omaggio al nome di battesimo dell’attuale papa Benedetto XVI. Questa figura della Sacra Famiglia, che, appena accennata nei Vangeli, è tuttavia essenziale nel mistero della salvezza, pur essendo poco conosciuta in certi ambienti, è molto amata in altri e costituisce un momento importante della devozione popolare. Con qualche particolare importante, pur nella generale essenzialità, con il loro movimento, creato dalla diversa tecnica, dallo stiacciato al basso-rilievo, a brevi spazi in alto rilievo, con la dolcezza delle loro figure, queste formelle incantano e fanno apprezzare la capacità espressiva nonché la preziosità del lavoro di questo artista della montagna bellunese, conterraneo del papa Giovanni Paolo I. Pia Luciani – Canale D’Agordo 2010 La fontana nei giardini vaticani Abbiamo chiesto all’artista-scultore di queste opere d’arte di inviarci un breve commento per i lettori di Vita Giuseppina. Siamo lieti di poterlo pubblicare. “I riferimenti alla vita di Giuseppe li ho avuti tramite i vangeli. Oltre alla base letteraria della Bibbia. Il Primo sogno di Giuseppe (foto pubblicata su Vita Giuseppina di novembre pag. 35) è il pannello che preferisco; già dal disegno ho capito come dovevo calibrare gli spazi per dare movimento e respiro al pannello, dare forza espressiva e serenità alla figura di Giuseppe, accentuando i panneggi come fosse sospeso tra il cielo e la terra. Le mani sono parte essenziale del linguaggio e sono poste sempre in evidenza. Comunicano l’emozione della gioia, della paura e della protezione.” Franco Murer 35 Vita Giuseppina La nostra rivista si sostiene con la generosità dei suoi lettori. Ogni mese inviamo 12.000 copie in Italia e nel mondo dove la Famiglia del Murialdo è presente a servizio dei giovani. Vita Giuseppina2 Anno CXVI - N. 2 Febbraio 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA febbraio 2010 Di recente le spese di spedizione sono aumentate di ben cinque volte per l’abolizione delle tariffe postali agevolate. D E L M U R I A L D O n. G I U S E P P I N I D E L M U R I A L D O Nuovi sacerdoti in Africa e in India Padre Celmo 1 nuovo vescovo del Napo D E I Anno CXVI - N. 3 Marzo 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA M E N S I L E D E I G I U S E P P I N I D E L M U R I A L D O n. 19 marzo Anno CXVI - N. 4 Aprile 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA aprile 2010 M E N S I L E D E I G I U S E P P I N I D E L M U R I A L D O n. anno sacerdotale “Io sono il buon pastore...” 1 Vita Giuseppina5 maggio-giugno 2010 G I U S E P P I N I D E L M U R I A L D O n. i i e Padr Fratell e Amici, solidal mondo per un Incontro Internazionale della Famiglia del Murialdo 1 Vita Giuseppina3 Vita Giuseppina4 Vita Giuseppina6 M E N S I L E n. 1 luglio-agosto 2010 n. M U R I A L D O il il nostro nostro santo santo la la nostra nostra storia storia 1 Anno CXVI - N. 5 Maggio-Giugno 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA G I U S E P P I N I D E I Anno CXVI - N. 6 Luglio-Agosto 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA D E I Anno CXVI - N. 7 Settembre-Ottobre 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA Anno CXVI - N. 8 Novembre 2010 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 (CONT. L.46/04) ART. 1 COMMA 2, DCB - FILIALE DI ROMA M E N S I L E M E N S I L E D E L Emergenza educativa, emergenza d’amore settembre-ottobre 2010 Vita Giuseppina8 G I U S E P P I N I marzo 2010 Se puoi, ti chiediamo di essere sensibile al nostro appello e di continuare a sostenere Vita Giuseppina con la tua offerta. novembre 2010 D E I 1 Nonostante ciò desideriamo mantenere la rivista gratuita e affidarci alla vostra generosità per poterla inviare a tutti coloro che desiderano riceverla. Vita Giuseppina7 M E N S I L E M E N S I L E D E I G I U S E P P I N I D E L M U R I A L D O n. San Leonardo Murialdo una storia che continua 1