Rassegna Stampa di martedì 19 novembre 2013 SNALS / CONFSAL Il Piccolo La Gazzetta del Mezzogiorno La Gazz. del Mezzogiorno - LE la Nazione - Cronaca di Firenze Testate on line Corriere Adriatico 19/11/2013 Gazzetta di Reggio Il Messaggero - Ed. Pesaro Il Resto del Carlino - Ed. FE Il Resto del Carlino - Ed. MO La Gazz. del Mezzogiorno - BR La Gazz. del Mezzogiorno - LE La Provincia (CR) La Sicilia La Sicilia - Ed. Enna la Voce Repubblicana L'Unione Sarda - Ed. OR Nuovo Quotidiano Puglia - TA Taranto Sera Italia Oggi 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 18/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 18/11/2013 19/11/2013 RIENTRA L'ALLARME PER L'UFFICIO SCOLASTICO ATENEI SUD, COSI' SI CHIUDE UNIVERSITA' PRENDE IL VIA IL PROGETTO SUL TELELAVORO SCUOLA, MAXI ASSEMBLEA DISAGI ALLE MATERNE ARTICOLI PRESI SUL WEB SINDACATI IN PIAZZA PER LA SICUREZZA NEL MIRINO LE SCELTE DEL GOVERNO OGGI PRESIDIO IN PREFETTURA DI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO SICUREZZA PRESIDIO DI POLIZIA E POMPIERI LA PROTESTA DI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO LEGGE STABILITA', PROTESTA AGENTI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO INSIEME CONTRO IL GOVERNO POLIZIOTTI E VIGILI DEL FUOCO CONTESTANO LA LEGGE DI STABILITA' PROTESTANO VIGILI DEL FUOCO POLIZIA DI STATO E PENITENZIARIA IN BREVE-FORZE DI POLIZIA E VVF IN PIAZZA POLIZIOTTI SCENDONO IN PIAZZA "NO AI TAGLI SULLA SICUREZZA" Int. a M.Battaglia: UN SIT-IN DAVANTI ALLA CAMERA POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO OGGI IL SIT-IN DI PROTESTA I POLIZIOTTI IN PIAZZA: IN BALLO C'E' LA SICUREZZA SIT-IN DI FORZE DI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO Int. a M.Nigi: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Scuola, Formazione, Università, Ricerca Corriere della Sera 19/11/2013 Corriere della Sera la Repubblica 19/11/2013 la Repubblica Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi 19/11/2013 Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi 19/11/2013 Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero il Messaggero 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 BERGOGLIO TELEFONA ALLA SUORA CHE INVIO' LE FOTO DELLE VITTIME MENO DI UNO STUDENTE SU 10 FA LA FORMAZIONE IN AZIENDA QUEI DIECIMILA EURO IN PIU' DEGLI INGEGNERI ECCO QUANTO VALE DAVVERO UNA LAUREA SEXTING SI PUNTA SU SCUOLA-LAVORO MACROREGIONI? LA SCUOLA PARTE PER PRIMA PENSIONI A PICCO DOPO LA FORNERO CIRCA 70 MILA NUOVI ABILITATI AI NASTRI E CHI E' BOCCIATO POTRA' FARE SOLO CONCORSI CAOS BES, TRA BISOGNO E BUROCRAZIA DELEGA SU SCATTI E RECLUTAMENTO CARROZZA ASSICURA: SUPERATA PROF TECNICI, CORSA A RICOLLOCARSI EUREKA! IDEE PER LA SCUOLA DIGITALE Int. a V.Ravaioli: IL REGISTRO ELETTRONICO? NON SOSTITUISCE IL PROFESSORE SUPERIORI, RECORD DI PENTIMENTI EDUCAZIONE STRADALE, VIGILI IN PRIMA LINEA INCLUSIONE PERSA LUNGO LA STRADA STRANIERI, 4 SU DIECI IN RITARDO IL REBUS DEI GRADONI DEL 2012 E' ANCORA TUTTO DA RISOLVERE LEGGIAMO UNA POESIA ALLE BABY SQUILLO LA SPENDING REVIEW PUNTA A 32 MILIARDI PER GLI STATALI MOBILITA' PIU' FACILE continua Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Messaggero Avvenire Avvenire il Gazzettino Il Giornale d'Italia il Manifesto il Mattino 19/11/2013 la Gazzetta del Mezzogiorno Roma 19/11/2013 il Sole 24 Ore la Repubblica 19/11/2013 MF - Milano Finanza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corr. del Mezzogiorno - Puglia la Repubblica - ed. Bari 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 A SCUOLA DI RAZZISMO GIOVANI OLTRE GLI STEREOTIPI SONO STUDIOSI E IMPEGNATI Int. a C.Dell'aringa: PIU' SINERGIA TRA LAVORO E SCUOLA TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA PER 32 MILIARDI IN 3 ANNI STUDENTI PUSHER PER BANDA DI ALBANESI: CINQUE ARRESTI QUELLA "RIFORMA" DURATA 11 GIORNI CARI RAGAZZI, STATE ATTENTI: I TEPPISTI DELLA CREOLINA GIOCANO SULLA VOSTRA PELLE RICICLAGGIO DELLA CARTA IN GARA ANCHE LE SCUOLE AMBIENTE, COMPROMESSO ANCHE IL BENESSERE PSICOLOGICO MEDICI NELLE SCUOLE … TIANJIN CERCA IL KNOW HOW ITALIANO Int. a L.Bachschmid: "SOGNAVO IL DESIGN, CON LA FINANZA HO TROVATO IL BENESSERE" EQUITA E BOCCONI INSIEME PER LA CRESCITA "CRESCITA DIFFICILE SENZA AZIONI FORTI" DOPPIA STRATEGIA PER INCENTIVARE LE SPESE IN RICERCA ASSUNZIONI AL NORD, MA A BARI MANCANO ANCORA 90 DOCENTI UNIVERSITA', C'E' L'IMPEGNO BIPARTISAN Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera 19/11/2013 Corriere della Sera Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero 19/11/2013 il Messaggero L'Unita' il Mattino Corriere della Sera 19/11/2013 Corriere della Sera 19/11/2013 la Repubblica la Repubblica la Stampa la Stampa 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 19/11/2013 MOBILITA' E RIORDINO DEI CONTRATTI IL DECRETO SULL'ESAME PASSA SENZA SCOSSE LIBERA CIRCOLAZIONE ESTESA AI TIROCINANTI STABILIZZAZIONI CON TETTO AL 20% TERZIARIO, IN "BUSTA" DEBUTTA L'EEG CONGEDO MATRIMONIALE ALLE COPPIE GAY ACCORDO TRA SINDACATI E UN'AZIENDA ALITALIA, PER I SINDACATI FINO A 2.330 ESUBERI Int. a B.Tazza: SERVONO PIU' COMPETENZE Int. a R.Spada: FORMAZIONE IN AIUTO DEI GIOVANI PENSIONATI ITALIANI TARTASSATI, PAGANO 4 VOLTE PIU' DEI FRANCESI ROMA, E' CAOS SUL CONCORSONE ORA NON VERRA' ANNULLATO CONDANNATI A MORIRE DI AMIANTO ESUBERI INDESIT, TRATTATIVA A OLTRANZA PER FARE CASSA IL TESORO ANTICIPA LE VENDITE: SUBITO QUOTE ENI E CDP RETI SUL MERCATO IL PAPA E LA LOTTA AGLI ILLECITI FINANZIARI UN LAICO CHIAMATO A VIGILARE SULLO IOR RICAVI TV, CONTROSORPASSO SKY SULLA RAI LA LENTE DEL GOVERNO SULLA RETE TELECOM SPESA, TAGLI PER 32 MILIARDI IN 3 ANNI RISPARMI SU TUTTO DAI GRANDI APPALTI ALLE CURE TERMALI IL PICCOLO Data Pagina Foglio 19-11-2013 18 1 Rientra l'allarme per l'Ufficio scolastico Il ministero rinuncia definitivamente all'ipotesi accorpamento con il Veneto. Sindacati soddisfatti t TRIESTE Allarme rientrato. E, questa volta, in via davvero definitiva. Il ministero dell'Istruzione, retto da Maria Chiara Carrozza, ha confermato in via ufficiale l'intenzione di non ridimensionare l'autonomia dell'Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, rinunciando così al ventilato progetto di accorpamento con la sede del Veneto. La buona notizia per il territorio regionale è stata comunicata ieri nel corso di un incontro organizzato nella sede romana del ministero. A renderlo noto sono gli esponenti del sindacato dello scuola Snals-Confsal. «Nel corso dell'incontro - spiega il segretario regionale Giovanni Zanuttini - il Miur ha confermato l'orientamento già espresso in via informale venerdì scorso. Inoltre, sempre ieri, ha altresì comunicato che sta predisponendo una norma primaria di copertura che possa garantire la fattibilità della nomina di un dirigente di seconda fascia su un Ufficio scolastico regionale. Saranno inoltre oggetto di revisione, sulla base di alcune verifiche, le tabelle di dota- zione organica dei singoli Uffici scolastici regionali». Al definitivo dietrofront sull'opzione "scippo", insomma, andrebbe ad aggiungersi anche un potenziamento del personale in servizio all'interno della stessa struttura. Risultati che, comprensibilmente, riempiono di soddisfazione gli addetti ai lavori, nonchè i tanti esponenti politici, governatrice compresa, che si erano spesi in prima linea per scongiurare la soppressione. «La definitiva conferma dell'autonomia dell'Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia è motivo di grande soddisfazione per la segreteria regionale dello Snals-Confsal che aveva espresso assoluta contrarietà al progetto di accorpamento con il Veneto - conclude Zanuttini -. Il mantenimento nella nostra regione di un Ufficio scolastico regionale autonomo è una delle fondamentali condizioni di partenza per poter salvaguardare e sviluppare il sistema dell'istruzione del nostro territorio e per fare sì che l'Ufficio Scolastico possa realizzare un rapporto fruttuoso sia con il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca sia con l'amministrazione regionale». www.ecostampa.it Quotidiano 068391 Il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 Quotidiano lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO Data Pagina lA GAZZETIA DI LECCE www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 6 1 Università Prende il via il progetto sul telelavoro Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, 068391 Il Parte la sperimentazione del telelavoro all'Università del Salento. Quindici dipendenti, per sei mesi, lavoreranno da casa, rispondendo così all'esigenza temporanea di conciliazione e di mobilità legati alla cura dei figli minori, dei familiari o conviventi bisognosi di cura. Ogni dipendente avrà la sua postazione e potrà lavorare senza spostarsi dalla propria abitazione. L'avvio dell'iniziativa, realizzata nell'ambito del progetto «Telelab - Laboratorio di Telelavoro e Conciliazione», finanziato dalla Regione Puglia all'interno dei «Patti di genere», è stato deciso dopo un'indagine svolta fra i dipendenti dell'ateneo nel 2012, finalizzata alla conoscenza del contesto familiare e delle condizioni lavorative degli stessi dipendenti, della loro propensione al telelavoro e delle proposte sui temi della conciliazione. Al riguardo, l'auspicio del sindacato Snals è che gli esiti della sperimentazione abbiano come «naturale evoluzione quella di mettere in campo un nuovo approccio e una nuova metodologia tesi a incidere in modo profondo e costruttivo sul tessuto lavorativo». «Non possiamo non sottolineare - evidenziano i rappresentanti dell' organizzazione sindacale -come l'amministrazione abbia dimostrato, nel corso delle attività avviate per la sperimentazione del telelavoro, di aver assunto un ruolo propositivo e propulsivo ai fini dell'attuazione concreta del principio delle pari opportunità, della valorizzazione degli aspetti motivazionali delle lavoratrici e dei lavoratori». Pertanto, invitano il nuovo rettore Vincenzo Zara, in qualità di delegato ai rapporti con il personale, insieme all'intera amministrazione universitaria, ad adoperarsi «con la stessa sensibilità e attenzione dimostrata finora per tale materia, per la rimozione degli ostacoli di carattere operativo e culturale e per un'applicazione piena del telelavoro». non riproducibile. Pag. 6 18/11/2013 Benevento, assemblea di Ateneo sul tema ‘Stanno uccidendo l’Università In occasione della Settimana Nazionale di Mobilitazione in tutti gli Atenei promossa da: Adi, Adu, Andu, ARTeD, Cipur, Cisl-Università, Cnru, Cnu, Cobas-Pubblico Impiego, Conpass, Csa-Cisal Università, FLC-Cgil, Link, Rete29Aprile, Snals-Docenti, Sun-Universitas News, Udu, Ugl-Intesa Fp, Uil Rua, domani, martedì 19 novembre, alle ore 11.00, presso la Sala Blu – Piazza Guerrazzi si terrà l’Assemblea di Ateneo sul tema ‘Stanno uccidendo l’Università. Tutti contro tutti o tutti insieme per salvare e rilanciare l’Università. Discussione aperta tra studenti, docenti, ricercatori, personale t.a., precari e Organi d’Ateneo sullo stato dell’Università del Sannio per tracciare possibili politiche di sviluppo per l’Ateneo 18 Novembre 2013 12:46 FIRENZE: RSU D'ATENEO 2013, TUTTI CONTRO TUTTI O TUTTI INSIEME PER SALVARE UNIVERSITA'? (AGENPARL) - Firenze, 18 nov - Lo smantellamento del Sistema universitario pubblico italiano in corso da anni sembra ormai giunto allo stadio finale: la situazione degli Atenei statali non è stata mai così drammatica. L'Università tutta è sotto attacco e a essere pesantemente danneggiati non sono solo coloro che vi lavorano e vi studiano, ma l'intero Paese, che rischia di perdere lo strumento principale per la sua crescita culturale, sociale ed economica e di arretrare anche sul piano della sua tenuta democratica. Contro la cancellazione dell'idea stessa di una università qualificata, democratica, diffusa nel territorio e aperta a tutti, occorre che tutte le componenti universitarie (studenti, precari, tecnico-amministrativi, lettori-cel, ricercatori, professori) rispondano in tempo e unitariamente, rigettando la logica del “tutti contro tutti”. Una logica a cui vorrebbero portare coloro che in tutti questi anni hanno imposto tagli sempre crescenti e ormai mortali, norme che uccidono il diritto allo studio, bloccano il ricambio generazionale dei docenti- ricercatori, attribuiscono poteri immensi ai rettori che sempre più stanno assumendo il ruolo di “commissari liquidatori“ degli Atenei. Insomma, si vuole tornare a una Università di élite, frequentata solo da chi se lo può economicamente consentire. Con la scusa dell'autonomia responsabile, della meritocrazia e della competizione, si vorrebbero nascondere i tagli, lo svuotamento del diritto allo studio, l'espulsione di migliaia di lavoratori precari, l'azzeramento della ricerca, il blocco delle carriere e delle retribuzioni. Gli studenti sono il principale bersaglio di questo piano di devastazione dell'Università: calano le immatricolazioni e aumentano i corsi a numero chiuso, si aumentano le tasse mentre si riducono i fondi per le borse di studio, gli alloggi e le biblioteche, si restringe e si dequalifica l'offerta formativa. E tutto questo accompagnato dalla crescente volontà di cancellare il valore dei titoli di studio, abolendo il valore del voto di laurea e introducendo anche all'Università gli inaffidabili e fallimentari test TECO-INVALSI. I docenti-ricercatori precari, che danno un notevole contributo allo svolgimento della ricerca e della didattica, svolgendo spesso gli stessi compiti dei docenti di ruolo, sono stati tenuti in uno stato di incertezza e di subalternità (condizioni opposte a quelle ritenute necessarie anche dalla Comunità europea) e per loro non è previsto alcun serio sbocco nella docenza di ruolo e solo ad alcuni di loro si offre di prolungare il loro stato di precarietà. I lettori-cel, che svolgono compiti di docenza ancora più importanti nella prospettiva dell'internazionalizzazione, sono sempre più vittime del tentativo di far cassa esternalizzando e dequalificando il loro ruolo, arrivando in qualche caso anche a essere licenziati. Anche per i tecnico-amministrativi è aumentato il carico di lavoro per il blocco del reclutamento e anche a loro è stata bloccata la retribuzione, con il mancato rinnovo dei contratti e con la messa in discussione di una parte del salario (cosiddetto “accessorio”). I docenti di ruolo, professori e ricercatori, vedono sempre più aumentare il proprio carico di lavoro e diminuire i fondi per la ricerca e la didattica, mentre la loro retribuzione è stata bloccata. Anche le promozioni sono state bloccate con la farsa delle abilitazioni nazionali, ridicolizzate da una gestione maldestra e pasticciata da parte del Ministero e dell'ANVUR, con l'indubbio risultato di marchiare i non abilitati (“disa-abilitati”) e di ammucchiare gli abilitati in liste in attesa di una chiamata che dipenderà dalla (in)disponiblità dei fondi e dalla volontà degli Atenei. Tutto questo può spingere alla logica del “tutti contro tutti”, nella speranza di scamparla da soli: il singolo ateneo, la singola struttura, la singola categoria, il singolo. Al contrario, solo se si uniscono tutti coloro che lavorano e studiano può realizzarsi un'efficace opposizione al progetto di demolizione dell'Università italiana e si può rilanciare questa Istituzione, strategica per l'intero Paese. Per questo le Organizzazioni universitarie rivolgono un pressante appello a tutta la Comunità universitaria a incontrarsi e a discutere in tutti gli Atenei durante la settimana di mobilitazione (18-23 novembre), per arrivare a una grande manifestazione nazionale entro quest'anno. Bisogna che tutti prendiamo consapevolezza dello stato drammatico nel quale è stato ridotto il Sistema universitario e della necessità e urgenza di forti iniziative unitarie per il necessario rilancio dell’alta formazione e della ricerca. Le Organizzazioni universitarie invitano anche tutti i docenti a discutere con gli studenti sulla drammatica situazione delle Università italiane, dedicando a questo tema una parte delle loro lezioni, e chiedono a tutti gli Organi degli Atenei di pronunciarsi sullo stato dell'Università. ADI, ADU, ANDU, ARTeD, CIPUR, CISLUniversità, CNRU, CNU, COBAS-Pubblico Impiego, CoNPAss, CSA-CISAL Università, SUNUniversitas News, UDU, UGL-INTESA FP, UIL RUA FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SNALS-Docenti, R.S.U. Università di Firenze 16 novembre 2013 Ufficio scolastico, il ministero fa retromarcia TRIESTE Pericolo scampato. Il ministero dell’Istruzione, bersagliato di critiche partite dall’intero mondo politico del Friuli Venezia Giulia dopo l’annuncio della soppressione dell’Ufficio scolastico, sarebbe pronto a fare marcia indietro. A darne l’annuncio è il sindacato della scuola Snals, pronto a questo punto a cantar vittoria. «Lunedì prossimo è prevista al Miur la riunione decisiva, ma già nella riunione svoltasi oggi (ieri, ndr) a Roma, il ministero dell’Istruzione ha ritirato la bozza di decreto mella parte in cui prevedeva l’istituzione di un “Ufficio interregionale per il Veneto ed il Friuli Venezia Giulia”. Non solo - afferma il segretario regionale dello Snals-Confsal, Giovanni Zanuttini -. Il ministero, al contempo, ha espresso un forte orientamento a salvaguardare l’autonomia dell’Ufficio scolastico del Fvg che in futuro, secondo le intenzioni ministeriali, dovrebbe essere guidato da un dirigente di seconda fascia». Posizioni che consentono ora al mondo della scuola, e non solo, di tirare un sospiro di sollievo. «Nei giorni scorsi - prosegue Zanuttini avevamo ribadito con forza la nostra contrarietà al Miur, evidenziando come la proposta di cancellazione dell’Ufficio scolastico regionale avrebbe inciso in modo estremamente negativo sulla caratteristica fondamentale del Friuli Venezia Giulia, che è Regione a statuto speciale dotata di particolari spazi di autonomia, in ragione delle peculiarità che le sono state riconosciute a livello costituzionale. Inoltre un provvedimento di accorpamento dell’Ufficio scolastico regionale si sarebbe posto in netto contrasto con il percorso di attuazione del Titolo V della Costituzione e avrebbe avuto pesanti ricadute sull’offerta formativa della scuola di questa regione che, dopo anni di politiche governative improntate al taglio delle risorse umane e finanziarie, non può subire ulteriori penalizzazioni». Tra i motivi di contrarietà all’accorpamento delle realtà di Veneto e Fvg, c’era poi naturalmente anche la questione occupazionale. Tanto i politici quanto i sindacati avevano espresso forte preoccupazione per tutto il personale dell’amministrazione scolastica operante in regione che, in questi anni, nonostante le ristrettezze dell’organico, ha costantemente supportato la scuola del nostro territorio. Di qui la soddisfazione per quello che, a conti fatti, pare essere un dietro front in piena regola da parte del ministero retto da Maria Chiara Carrozza. «Il fatto che il Miur abbia modificato la proposta iniziale ed espresso la volontà di confermare la presenza in Friuli Venezia Giulia di un autonomo Ufficio scolastico regionale, se sarà confermato nel testo definitivo del decreto - conclude il segretario Snals-Confsal - rappresenterà un elemento di fondamentale importanza per lo sviluppo del sistema dell’istruzione del nostro territorio». 15/11/2013 Scuola, lunedì docenti in assemblea lezioni a rischio in tutta la provincia Mancheranno maestri e professori ma anche custodi e segretari. Il personale convocato al palazzetto dello sport di Scandicci di MARIO NERI Lunedì si annuncia una giornata con molti disagi per gli studenti fiorentini. Il personale della scuola della provincia di Firenze, dai docenti agli Ata, è convocato infatti al palazzetto dello sport di Scandicci per un’assemblea unitaria di quattro ore organizzata dai sindacati. Dalle 8 alle 12 di mattina così moltissime scuole di Firenze e provincia, dalle materne alle superiori, potrebbero ritrovarsi a corto di insegnanti per il regolare svolgimento delle lezioni e in alcuni casi potrebbero essere prive anche del personale necessario a garantire la custodia. La chiamata di Cgil, Cisl, Uil e Snals è contro i tagli previsti dalla passata spending review, di cui il mondo dell’istruzione avverte ancora gli effetti, e contro la legge di stabilità che sta per essere varata dal governo. «L’iniziativa sarà il momento opportuno per discutere con tutto il personale della scuola degli effetti dirompenti che i provvedimenti legislativi nazionali – protestano i sindacati - e i provvedimenti specifici rivolti alla scuola hanno sul sistema dell'istruzione statale della provincia di Firenze, da aggiungersi ai tre anni di tagli indiscriminati che hanno diminuito sensibilmente gli organici del personale scolastico. Così non si può andare avanti, è ora di dire basta». 15 NOVEMBRE 2013 Fondi tagliati agli atenei: una settimana di lotta di Luca Barile BARI - Una settimana di mobilitazione sta per iniziare negli atenei della Puglia. I rettori dell’Università e del Politecnico di Bari, Antonio Uricchio ed Eugenio Di Sciascio, hanno convocato per lunedì prossimo alle 9, nel dipartimento di Giurisprudenza, docenti, studenti e personale tecnico ed amministrativo delle rispettive sedi accademiche, per parlare alla comunità universitaria barese della crisi del sistema universitario, in particolare al Sud. L’assemblea straordinaria servirà a fare il punto della situazione, alla luce del recente e contestatissimo decreto ministeriale con il quale il ministro dell’Università, Maria Chiara Carrozza, ha distribuito agli atenei italiani il budget per le assunzioni consentite nel 2013. Sotto tiro, ancora una volta, i criteri di assegnazione dei punti organico, ossia la misura dei nuovi reclutamenti, che nella ripartizione su base nazionale ha determinato un evidente squilibrio tra un blocco di sedi penalizzate, che si concentrano soprattutto al meridione, e quelle che hanno beneficiato di un surplus di risorse, localizzate grosso modo al Nord. A conferma della ristrettezza di risorse, nell’Ateneo di Bari si registra, in queste ore, un grande movimento dei sindacati sull’utilizzo dei punti organico disponibili (5.67), troppo pochi per accontentare tutti gli interessati. In campo ci sono, infatti, 17 ricercatori «fantasmi», vincitori di vecchi concorsi non ancora assunti, mentre per il personale tecnico ed amministrativo sono 21 i cosiddetti stabilizzandi che reclamano l’immissione nei ruoli ed una quarantina i precari, che verrebbero altrimenti mandati a casa. Una partita alla quale i ricercatori non sembrano voler rinunciare. L’iniziativa di lunedì, infatti, è organizzata in collaborazione con il Ri.uni.ba, il movimento dei ricercatori dell’Ateneo e del Politecnico, e prevede la partecipazione dei parlamentari, che sostengono i rettori nella richiesta di revisione dei criteri ministeriali utilizzati per l’assegnazione delle risorse. Nella stessa giornata di lunedì, si svolgeranno manifestazioni analoghe anche nelle Università di Foggia e del Salento, a Lecce, con sospensione di tutte le attività didattiche. Così si apre in Puglia la settimana di mobilitazione, che andrà avanti fino a sabato 23, indetta in tutta Italia dal Cun, Consiglio universitario nazionale (organo di rappresentanza che formula pareri e proposte al ministero), dai sindacati e dalle organizzazioni di docenti e studenti (Adi, Adu, Andu, ArTed, Cipur, Cisl Università, Cnru, Cnu, Cobas Pubblico impiego, Conpass, Csa-Cisal Università, Flc Cgil, Link, Rete 29 Aprile, Snals Docenti, Sun-Universitas News, Udu, Ugl-Intesa Fp, Uil Rua). Intanto, ai vertici dell’Ateneo barese è stata consegnata nei giorni scorsi una richiesta, firmata dal Coordinamento del personale tecnico e amministrativo precario dell’Università, che prevede di utilizzare i pochi punti organico 2013 per gli stabilizzandi, liberando così il capitolo di bilancio destinato al personale a tempo determinato e utilizzando quest’ultimo per prorogare i contratti in scadenza dei precari. In un secondo momento, scrivono i precari sostenuti da tutti i sindacati, si potrebbe assumere i ricercatori, attingendo alle risorse per il reclutamento 2014, in anticipo, come prevede una recente circolare ministeriale. La decisione spetta agli organi accademici. 12 NOVEMBRE 2013 La prima ora di lezione a braccia incrociate. Dipendenti della scuola statale scendono in piazza Claudia Failli La prima ora di lezione a braccia incrociate per i dipendenti delle scuole statali. Domani, in occasione dello sciopero generale, anche il mondo degli istituti di istruzione superiore e inferiore prenderanno parte alla protesta astenendosi dal lavoro per tutta la prima ora di lezione. Altrettanto faranno i colleghi del mondo dell’Università e della ricerca che si asterranno dal lavoro per quattro ore. Una giornata di protesta che abbraccia tutte le categorie lavorative che, domani faranno sentire la propria voce. Tra i motivi che portano i dipendenti della scuola a scendere in piazza ci sono il netto dissenso sui provvedimenti che prevedono il blocco del contratto, degli scatti di anzianità e dell’Indennità di vacanza contrattuale. “Ancora una volta si è voluto infliggere a chi lavora nella scuola un’intollerabile penalizzazione, che non si spiega né si giustifica con le difficoltà finanziarie del paese – fanno sapere dalla Cgil – È inaccettabile che si prelevino dalle tasche dei lavoratori ulteriori risorse, come avviene rastrellando la quota di economie da reinvestire sulla scuola per la valorizzazione della professionalità; così facendo si indebolisce ancor di più il potere d’acquisto delle retribuzioni, peraltro già basso, mentre mancano per i lavoratori pubblici gli annunciati interventi di riduzione della pressione fiscale”. Flc Cgil, Cisl Scuola Uil Scuola,Snals Confsal e Gilda respingono l’ipotesi di un nuovo contratto che interessi solo la parte normativa. “La contrattazione è una leva importante di miglioramento del sistema che va sostenuta e valorizzata – spiegano ancora dalla Cgil – Il decreto Istruzione è solo il pallido inizio di un’indispensabile inversione di tendenza. Le risposte che il mondo della scuola e il suo personale si attendono devono arrivare con un rinnovo contrattuale adeguato ai bisogni di un mondo della formazione in continua evoluzione”. Flc Cgil, Cisl Scuola Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda chiedono “un piano pluriennale di investimenti, per allineare la spesa per istruzione e formazione alla media europea; le risorse vanno trovate aggredendo la spesa pubblica improduttiva, rendendo meno oneroso l’assetto politico istituzionale, eliminando sprechi e contrastando duramente l’utilizzo improprio delle risorse pubbliche combattendo la scandalosa evasione fiscale, intervenendo sulle rendite finanziarie”. Rivendicano poi il rinnovo del contratto nazionale e il pagamento degli scatti di anzianità, a partire dall’annualità 2012; la stabilità degli organici, con l’introduzione dell’organico funzionale e pluriennale; la continuità e prospettiva, a partire dal nuovo piano triennale di assunzioni, ai percorsi di stabilizzazione del personale su tutti i posti disponibili e vacanti per docenti ed ATA; un piano nazionale di formazione per docenti, personale educativo, ATA e dirigenti, sostenuto da adeguate risorse; il ripristino delle posizioni economiche orizzontali del personale ATA, la garanzia del sostegno agli alunni disabili. E intanto la categoria prepara la manifestazione del 30 novembre a Roma che vede una larga condivisione delle sigle sindacali: insieme a Flc Cgil, Cisl Scuola Uil Scuola anche Snals Confsal e Gilda. 10 novembre 2013 DOPO LA DIRETTIVA DELL'ASSESSORE SCILABRA Formazione professionale, Snals: “Passo avanti verso i lavoratori” di Redazione FORMAZIONE PROFESSIONALE - “Sembra che finalmente si veda un po’ di luce in questo triste periodo per la formazione professionale siciliana“,questo è il primo commento rilasciato dal coordinatore regionale dello Snals Confsal, Giuseppe Milazzo, dopo la pubblicazione della direttiva dell’assessore Scilabra alla dirigente generale Corsello, sul trasferimento diretto degli stipendi ai lavoratori degli enti che hanno subito la revoca dell’accreditamento. La direttiva è infatti basata sul DPR 207/2010 che all’articolo 5 disciplina l’intervento sostitutivo della stazione appaltante nel caso di mancato pagamento degli oneri retributivi da parte della ditta aggiudicataria. Nello specifico del settore della formazione professionale siciliana, la direttiva sollecita “ad adottare le procedure più opportune per sbloccare i finanziamenti a valere sull’Avviso 20/2011 non ancora erogati agli enti gestori cui l’amministrazione ha revocato l’accreditamento e conferendo alle risorse da trasferire l’esclusivo vincolo di destinazione al pagamento delle spese per il personale dipendente”. “Da tempo lo Snals Confsal si batte per questo che ad oggi sta per diventare un importante traguardo per i lavoratori della formazione”, continua Milazzo, “si spera che tale direttiva diventi presto esecutiva anche perché i lavoratori sono stanchi e stremati dall’attesa di ciò che spetta loro di diritto, secondo la legge e il Ccnl”. Altro scoglio da superare, oltre a quello fondamentale degli stipendi arretrati che pare si stia risolvendo, è l’immediata ricollocazione dei lavoratori di quegli enti che hanno ricevuto la revoca. “I lavoratori non possono subire colpe che non gli appartengono e l’amministrazione regionale deve salvaguardare il loro posto di lavoro, deve assicurare la retribuzione mensile e trovare velocemente una soluzione per regolamentare il sistema formazione in maniera concreta e nel rispetto della legge e del Ccnl“. “Lo Snals Confsal auspica” conclude Milazzo “che il governo regionale e gli organi di competenza traducano in maniera concreta l’attenzione verso le esigenze dei lavoratori, i quali continuano a mantenere lo stato di agitazione”. LA VOCE BEPUBBUCANA Intervista Data 19-11-2013 Pagina 2 Foglio 1 di Lanfranco Palazzolo Massimo Battaglia, segretario Federazione W"IIII1M' racconta cosa pensa dell'operato del premier Enrico Letta Un sit-in davanti alla Camera 068391 diPendenti pubblici vogliono lo sblocco dei loro contratti. La crisi non può gravare solo sulle spalle dei lavoratori pubblici. / Lo ha detto alla "Voce Repubblicana" Massimo Battaglia, segretario della Federazione . ., . Massimo Battaglia oggi scenderete in piazza per tutelare i dipendenti pubblici. Ci spiega cosa chiedete? "Questa mattina, la Federazione tM'lil1!lil1l1Jll!lll terrà un sit-in insieme ai lavoratori pubblici davanti alla Camera dei Deputati, per chiedere al Parlamento di eliminare la norma nella Legge di stabilità che proroga il blocco dei contratti al 3111212014, trovando la copertura finanziaria negli sprechi della spesa pubblica. Come rappresentante sindacale parlerò tra le 10.30 e le 11.00 per difendere gli interessi degli iscritti che rappresentiamo come sindacato. La legge di stabilità aggrava, invece che risolvere, la drammatica condizione dei dipendenti pubblici che patiscono ancora il blocco del contratto e il blocco dello stipendio che sta impoverendo fino alla soglia di povertà le loro famiglie. Questa legge ribadisce il blocco dello stipendio, il blocco del salario accessorio e prevede l'ulteriore rateizzazione della liquidazione. Ma ciò che è ancor più intollerabile è la determinazione dell'indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 cosa che fa intendere la chiara volontà politica di non procedere alla riapertura dei contratti fino al 2017". Cosa denunciate al Parlamento e cosa chiedete che cambi per migliorare le condizioni dei dipendenti della pubblica amministrazione e dei lavoratori che difendente? "Il sindacato denuncia che il blocco del contratto, scaduto dal 31 dicembre 2009, unito al blocco dello stipendio, sarebbe costato finora più di 6 mila euro netti ad ogni lavoratore pubblico. Parallelamente, le tasse sono aumentate e l'inflazione ha corroso il potere d'acquisto della busta paga. Così, interi nuclei di dipendenti pubblici sarebbero sulla soglia di povertà". Qual è la ragione che vi ha spinto a scendere i piazza davanti al Parlamento? "Scendiamo in piazza per rivendicare il rispetto dovuto a una categoria che giornalmente, anche senza risorse adeguate per il personale e per la strumentazione, fa funzionare tra mille difficoltà la macchina pubblica, erogando i servizi a cittadini e imprese e per protestare contro il trattamento persecutorio che da anni viene rivolto ad ogni Finanziaria, da tutti i governi, nei confronti dei dipendenti pubblici". In un comunicato di qualche settimana fa lei ha utilizzato dei toni molto duri nei confronti del Presidente del Consiglio Enrico Letta. Cosa aveva detto in quella circostanza? "Il governo Letta, sostenuto da un ampio arco parlamentare, sta uccidendo i lavoratori pubblici. Spero di cambiare opinione nei prossimi giorni". www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Conf.s.a.l. stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 32 1 ~~~l)_r::-JB.)_I'_!!.H~\l}ifi::::-yi:}--~ Il f""~" ,',,,i,'I''''O <lei Tomlo !"" ..le 'l''' ,{.che "",,,re ,ù """'.~'w "II'"" "p"lnlm, Fonnazione in aiuto dei giovani Sl'",kz: il.iJ<t"om. ,""'.., ,",,,,tribuir<'" sbwccure la s'mgZ'OlW I 068391 .1: Ritaglio Marco Paolo Nigi stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 20 1 Terra dei fuochi Bergoglio telefona alla suora che inviò le foto delle vittime La telefonata è arrivata mentre era in classe, nella scuola di Casal di Principe (Caserta) I 1 dove insegna Suor Teresa si è commossa sentendo la voce di papa Francesco. La suora aveva inviato al pontefice una delle 150 mila cartoline con l'immagine dei bambini morti di cancro nella Terra dei fuochi e ieri Bergoglio l'ha contattata Adarne notizia, Maurizio Patriciello, parroco a San Paolo Apostolo di Caivano (Napoli), divenuto simbolo della lotta alle ecomafie: <<Ora - ha detto - attendiamo qui il Papa». 068391 @RIPRODUZIONERISERVATA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano Pagina 19-11-2013 23 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it COBBIEBE DELLA SEBA La formazione in azienda: in Italia meno di 1 studente su lO di LEONARD BERBERI A PAGINA 23 istruzione I dati del ministero: coinvolti 3.177 istituti superiori e 78 mila imprese Meno di uno studente su lO fa la fonnazione in azienda TI ritardo dell'Italia sull' alternanza scuola-lavoro MILANO - In teoria dovrebbe servire ai ragazzi per orientarsi meglio. E per avere un primo approccio con il mondo del lavoro. Del resto, «laddove è stata introdotta», l'esperienza funziona. Nella pratica, però, è una realtà che stenta a decollare. E coinvolge ancora pochi studenti. Per non parlare dell'occupazione, un tema che «non è visto come parte integrante del percorso formativo». Alternanza scuola -lavoro, nuovo capitolo. Acertificare che la strada è ancora lunga sono i dati elaborati da Indire per il ministero dell'Istruzione. Cifre e analisi che saranno presentate dal ministro Maria Chiara Carrozza giovedÌ al «Job&Orienta 2013» di Verona. I numeri, innanzitutto. Dicono che nell'ultimo anno scolastico gli studenti coinvolti dall'alternanza scuola-lavoro sono stati quasi 228 mila. In aumento rispetto ai 189 mila del 2011/2012. Ma comunque pari all'8,7 per cento - meno di uno su dieci - tra tutti gli iscritti alle scuole superiori. Se poi si va a guardare più da vicino i percorsi formativi, l'alternanza l'hanno fatta poco più di due liceali su cento, il 6,3 per cento degli studenti degli istituti tecnici e il 28,3 per cento dei giovani dei professionali. Aumentano, negli anni, anche le scuole superiori che hanno attivato il percorso: l'ultimo anno erano 45 su cento. Segno più anche per le strutture che hanno accolto gli studenti: quasi 78 mila, di cui sei su dieci sono imprese. «I dati indicano che si sta andando nella giusta direzione, proprio perché l'alternanza è utile», commenta Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli. Ma aggiunge anche che «non è ancora abbastanza». Soprattutto in un sistema scolastico, come quello italiano, «dove l'astrazione viene preferita alla praticità». E infatti i problemi arrivano quando si entra nel mondo del lavoro. <<Al netto delle difficoltà congiunturali - racconta Gavosto molti direttori del personale si lamentano di avere a che fare con ragazzi disorientati, che non hanno idea di come si sta in un' azienda o di come ci si comporta con capi o colleghi». Insomma, l'alternanza non serve soltanto ad avere le idee più chiare per il futuro, ma~ che a capire come muoversi in un'impresa. Per questo Daniele Checchi, docente di Economia politica all'Università Statale di Milano, sostiene che «l'alternanza fa sicuramente bene soprattutto a livello culturale. Il vero problema, però, è il "come" questa attHlil1i\riene organizzata». E sul «come» il professor Checchi ha molti dubbi. «In Italia si tratta di attività che durano qualche giorno o addirittura qualche ora: come fa un ragazzo ad avere un assaggio del mondo del lavoro in cosÌ poco tempo?». Ed ecco che torna alla ribalta l'idea di copiare il «modello tedesco», un sistema che unisce formazione scolastica e apprendistato in azienda Con risultati soddisfacenti, se è vero che tra il 50 e il 60 per cento degli studenti poi viene assunto. <<Ma attenzione - avverte Checchi non possiamo adottare quel meccanismo "a pacchetti": o si prende tutto, e allora si interviene anche sull'organizzazione delle scuole superiori, o non funziona». II «modello tedesco» non dispiace ad Andrea Gavosto: «Ma non sono cosÌ sicuro di voler spingere un ragazzino a dover scegliere già a 11 anni cosa fare da grande. Meglio una forma "ibrida" che dia la possibilità al giovane di scegliere all'interno dell'anno scolastico di fare alcune materie pratiche». Leonard Berberi 'ti! @leonard_berberi © RIPRODUZIONE RISERVATA Udocente Gavosto, (FondaZione Agnelli): «Le aziende dicono di avere a che fare con ragazzi disorientati» Checchi: «Questi progetti non possono essere solo l'anticamera dell'apprendistato» 068391 Ltanallsta Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio 19-11-2013 23 2/2 I risultati del dossier 3.177 - 2 2 7 . 8 8 6 - - - - - - - - 11.600- 77.991 ~~. "'"'" Le scuole secondarie di secondo grado che hanno utilizzato l'alternanza scuola-lavoro (pari al 45,6% del totale) 1,4"10 altri Gli studenti delle superiori èhe hanno preso parte ai progetti di alternanza scuola-lavoro (pari àIl'8,7% di ìutti gli studenti) NEGL.ANNI Gli studenti coinvolti nell'alternanza scuola-lavoro dal 2006/07 a12012/13 I percorsi attivati dalle scuole nell'anno scolastico 2012-2013 Le strutture che hanno accolto gli studenti per le attività di formazione www.ecostampa.it Quotidiano PER REGIONE 0,7"10 in altri cos La'egge Il decreto legislativo n. 77 del 15 aprile 2005 definisce le norme generali sull'alternanza scuolalavoro. Gli studenti che abbiano compiuto i 15 anni di età possono chiedere di svolgere l'intera formazione dai 15 ai 18 anni con l'alternanza di studio e di lavoro, sotto la responsabilità della scuola Le convenzioni 068391 I percorsi di alternanza sono progettati, verificati e valutati sotto la responsabilità della scuola, sulla base di convenzioni con le imprese, con le camere di commercio e industria e artigianato e con gli enti pubblici e privati Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Quotidiano 19-11-2013 19 Foglio 1 /2 Data www.ecostampa.it la Repubblica Pagina Economisti eingegneri al top Ecco la classifica delle lauree che rendono di più Quei diecimila euro in più degli ingegneri ecco quanto vale dawero una laurea Stipendi al top anchepergli economisti: in una ricerca lefacoltà chepremiano sul lavoro 'ECONoMIA e Ingegneria pagano prima e meglio delle facoltà umanistiche. Vale per i maschi e per le femmine. Nei primi dodici mesi post università, chi ha in tasca una laurea (e un lavoro) in Economia riesce a guadagnare fino a lOmila euro all' anno in più rispetto ai coetanei che scelgono studi umanistici. Lo stesso anche nel lungotennine, a 15 anni dalla di- ........ ........... tllIl.ti'llDlla . . _ ...... 111dIeaI _ _ dopo ..... scussione della tesi. iN questo caso la differenza è di 26milaeuro annui, mentre gli ingegneri riescono a guadagnare fino a 25.500 euro in più. Tra chi riesce a trovare lavoro, dunque, sono loro i più remunerati, seguiti dai futuri medici, dai matematici e dai fisici. Non solo. Anche dal punto di vista della parità di genere, a sorpresa, queste lauree offrono maggiore accesso alla professione per le donne, dando prospettive più eque tra i sessi. A dirlo è una ricerca realizzata da Giovanni Peri (economista e ingegneria ed economia forse son o ancora poche». Se nel tempo infatti è cresciuto il numero di ragazze che si iscrivono in università, «purtroppo non si riscontra un parallelo aumento dei loro salari spiega Paola Profeta, docente di scienze delle finanze alla Bocconi - e in generale, considerate tutte le facoltà, il gap fra generi è ancora molto alto». Troppo poche 'dorme che studiano queste materie, dunque. E forse la colpa è anche un po' dei nostri licei, in molti casi ancora aggrappati a pregiudizi difficili da superare. La maggior parte dei professori di classici e scientifici, infatti, consiglia alle proprie allieve di iscriversi a facoltà come Architettura, Lettere oppure Scienze Sociali, spiega lo studio. (<A volte si è portati a pensare che quella dell'ingegnere sia una professione tipicamente maschile commenta Innocente Pessina, preside del liceo classico BerchetdiMilano-questoavviene perché siamo ancora un po' "stagionati" , e perché in passato eracosì.Maciònonvuoldireche si danno soltanto dei consigli in questa direzione, anzi: noi organizziamo incontri con tutte le università e con tutte le facoltà per i nostri studenti. Il suggerimento che personalmente mi sento di dare è uno solo: va' dove ti porta il cuore, ovvero studia -....... ....... _•doppio"''''' . . . .••"0aa8 1:"_Pl8110110 quello che ti piace. Perché non è detto che se studi archeologia un domani tu non possa diventare direttore di una bancID> . Un altro mito da sfatare è quello che riguarda l'importanza del voto con cui si esce dall'università: secondo quanto emerge dalla ricerca, non è detto che il voto di laurea conti poco o nulla al fine di trovare un lavoro ben pagato. Viceversa, a paritàdi percorso di studi, chi si laurea con 110 guadagna in media il 50 per cento in più rispetto a chi porta a casa il voto più basso. «Questa è una prova che il sistema funziona - spiega Giovanni Azzone, ingegnere e rettore del Politecnico di Milano - e che le università fanno bene il loro lavoro: se chiha voti migliori trova una remunerazione maggiore anche nellungo termine, significa che il mercato del lavoro riconosce il voto di laurea come un indicatore valido. E questo è senz'altro un buon segnale». © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 27 068391 WCADEVITO ricercatore all'UC Davis, Università della California) insieme a Massimo Anelli. Uno studio della Fondazione Rodolfo De Benedetti che sarà presentato a Milano -1'11 dicembre alle 9, nell' aula magna dell'università Bocconi - basato su un campione di 30mila studenti diplomati nei licei classici e scientifici milanesi tra il 1985 e il 2005. Nella loro ricerca, gli studiosi sono andati a raccogliere i dati scuola per scuola, facoltà per facoltà, incrociando moltissime informazioni, come quelle sui redditi degli studenti e delle famiglie di provenienza. Ricostruendo nei dettagli un prezioso spaccato sulle modalità d'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. «Una ricerca che per le prima volta mette a confronto i guadagni dei neolaureati a parità di condizioni - spiega Giovanni Peri-con risultati che mettono in dubbio anche alcuni luoghi comuni». Uno di questi riguarda la parità di genere: non è sempre vero,infatti,cheledonneguadagnano meno degli uomini. Lauree come quelle in Ingegneria ed Economia presentano divari salariali minori fra maschi e femmine (rispettivamente 2.400 e 3.500 euro) rispetto ad esempio a Giurisprudenza, Scienze sociali e Scienze naturali, dove la differenza è tra i 5900 e i 7300 euro. «Il problema - aggiunge Peri - è che le donne Iscritte a Data la Repubblica Pagina Foglio Rendlnaeneo salawiale della I.anta pew .0....1. . e dOlUle .. Rendimento relativo a Scienze Umanistiche-Donne 19-11-2013 19 2/2 • Premio uomini (euro) Fonte: Fondazione Rodalfo De Benedetti 30.000 25.000 20.000 www.ecostampa.it Quotidiano 15.000 .........................."..." ..... 10.000 .... > •••••••••••• " ••••••••• " •••••••••••••••••••••• " , . " ••• " , .... " " , . " . " ••• " " " . 5.000 0 __ -5.000 ...... """.....• :•••.:." .. ".,•. Lauweati e oc:c:upazioae i dottori under 35 in cerca di un impiego nel 2012 ~~II~«~~~l1 :ìfI'WJ~~~.·~;' 20% ~- " gli italiani laureati tra i 30 a /40 anni obiettivo europeo per il 2020: i lavoratori con laurea conseguita na/2007 che non svolgono mansioni coerenti col titolo di studio 40% Fonte: Istat. 2011 ... 21% Vr--------gli italiani laureati tra i 25 ai 34 anni mediaOcse: 068391 39% Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio una particolare attenzione alle loro difficoltà. I comportamenti trasgressivi e pericolosi sono fingere di essere qualcun altro, mentire su di sé (falsi profili), pubblicare foto senza autorizzazione,ricevereinvitidapartediestranei,cercaremateriale pornografico, chattare con persone adul- www.ecostampa.it za sulle donne e il rispetto per gli orientamenti sessuali diversi, sono destinati a restare lettera morta se non facciamo prevenzione. La normalizzazione della promiscuità porta ad un rischio maggiore di contrarre malattie sessualmente trasmesse. Produrre pornografia, vederlain modo indiscriminato, abituarsi a togliere a sesso 1'aspetto relazioIli1lt: t: affettivo, determinano dei" copioni nel fare sesso" che impediscono di crescere e di scegliere personalmente. Per gli adolescenti, le reazioni nel ricevere foto o filmati a sfondo pornografico (sexting) sono prevalentemente positive. Il30, l % dice che gli ha fatto piacere, il29, l % che lo ha trovato divertente. Ma le reazioni negative ammontano complessivamente al23,1 %:illO,7%sièsentito infastidito, il 6,6% imbarazzato, il 2,9% spaventato ed il2,9% angosciato, il 16% è rimasto indifferente. Queste ragazze e ragazzi accettano, ma entrano in crisi e forse è necessario dedicare 19-11-2013 34/35 2/3 te. Tutto questo in assenza del contatto con gli adulti anche se incontrano rischi. Sui giornali di questi giorni la consapevolezza che babyprostitute, giovani maschi disposti a prestazioni con compensi, sono presenti e appartengono a famiglie che ne sono all'oscuro. Il nostro intervento ascuolaèarticolatosuquesti temi attraverso il lavoro con i ragazzi e le ragazze e quello con genitori e insegnanti. Va sicuramente intensificato l'intervento, dobbiamo ricevere e ricercare un impegno di tutti gli Enti che si occupano di sviluppo e di crescita, dalla scuola ciI Coni. Perché non cali il silenzio. * Irfsessuologia, Firenze © RIPRODUZIONE RISERVATA I PROGETTI CHAT, SCOPERTA DEL CORPO E CONFLITTI ue i progetti awiati dall'lrf di Firenze. Nel primo si affronta il tema del corpo, amore, relazioni e sessualità. Nel secondo si trattano insieme i conflitti e i contrasti, l'aggressività, il bullismo e la ricomposizione di rapporti positivi. Si fomiscono dati (prezioso il contributo di Elena Lenzi) su pomografia, immagini e chat sessuali. Nel cerchio e nei giochi di ruolo, si creano gruppi che esprimono opinioni e decaloghi nel rispetto tra maschi, femmine, omosessualità. Si può vedere per un nUmero .dì sècondl limiléìti, 068391 poi si aulodistrugge Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 30 ItaliaOggi Data 19-11-2013 Pagina 34 Foglio 1 L'esame del Centro studi Cnai sul decreto istruzione (I. 128/2013) Si punta su scuola-lavoro www.ecostampa.it Quotidiano Binomio rafforzato grazie alla formazione DI MANoLA DI RENZO Its, sia in quelli destinati al sostègno all'apprendistato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Un successivo decreto interministeriale, tra Ministero dell'istruzione e Ministero del lavoro, avvierà un programma sperimentale per il triennio 2014-2016 per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado. Il programma contempla la stipulazione di contratti di apprendistato,con oneri a carico delle imprese interl'lssate e senza nuovi o maggiori a carico della finanza pubblica. Il decreto dovrà definire la tipologia di imprese che potranno Rartecipare al programma, i loro requisiti, il contenuto delle convenzioni che dovranno essere concluse tra le istituzioni scolastiche e le impre:;;e, i diritti degli studenti coinvolti, il numero minimo di ore di didattica curriculare e i criteri per il riconoscimento dei crediti formativi. Con l'art. 14 comma 1-ter, le università hanno la possibilità di stipulare convenzioni con singole imprese o con gruppi di imprese per realizzare progetti formativi congiunti, al fine di promuovere l'esperienza lavorativa diretta degli studenti durante la formazione post-secondaria. I progetti formativi congiunti prevedono che lo studente, nell'ambito del proprio curriculum di studi, svolga un adeguato periodo formazione presso le aziende sulla base di un contratto di apprendistato. Il comma 1-quater stabilisce che le convenzioni di cui la comma precedente specifichino i corsi di studio interessati, le procedure di individuazione degli studenti in apprendistato, i tutori, le modalità di verifica delle conoscenze acquisite durante il periodo di apprendistato e il numero dei crediti formativi massimi, fino al limite di 60 crediti, riconoscibili a ciascun studente. Il resto degli articoli è dedicato al welfare studentesco, ad un programma sperimentale di didattica integrativa contro il fenomeno della dispersione scolastica e l'inserimento degli immigrati, a un nuovo piano triennale delle assunzioni a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed Ata, all'inserimento di nuove detrazioni fiscali al 19% per le donazioni a favore di Università e Istituzioni di alta formazione artistica, all'ampliato del divieto di fumo a scuola, all'introduzione di nuove misure per la corretta e sana alimentazione degli studenti. E poi, misure per l'edilizia scolastica, di reclutamento dei dirigenti scolastici e per la specializzazione medica. 068391 cuoIa formazione e lavoro allo stesso tempo. Il nuovo decreto istruzione intende rafforzare il binomio scuola-lavoro, passando per la formazione in azienda.' L'Il novembre scorso è stata pubblicata in G. U. la legge 128 dell'8111/13 di conversione dcI dI 104 del 12/9/12, il co· siddetto decreto istruzione. Nei nuovi commi l'interesse a sviluppare le attività di stage e tirocinio, la didattica di laboratorio e l'apprendistato di alta formazione. Il Centro studi Cnai ha analizzato il testo del decreto ed evidenziato le principali novità in materia del lavoro. Il comma 4-ter dell'art. 5 prevede, per l'implementazione del sistema di alternanza scuola-lavoro, delle attività di stage, di tirocinio e di didattica in laboratQrio, l'adozione di un regolamento al fine di ridefinire le modalità di applicazione delle disposizioni delle norme sulla salute e la sicurezza di cui al dlgs 81/08, agli studenti in regime di alternanza scuola- lavoro ovvero impegnati in attività di stage, di tirocinid'e di didattica in laboratorio. L'art. 8 disciplina il percorso di orientamento per gli studenti. con l'intento di fa- cilitarli in una scelta consapevole dei percorsi di studio favorendon,e la conoscenze e le opportunità degli sbocchi occupazionali. Lo scopo è quello di aiutare i giovani studenti, iscritti all'ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado e agli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado, a inserirsi con maggiori occasioni pel mondo del lavoro. Tali misure sono anche attuate per realizzare le azioni previste dal programma europeo Garanzia per i giovani. Dopo l'articolo 8 è stato inserito l'art. 8-bis riguardante istruzione e formazione per il lavoro. I percorsi formativi e di orientamento di cui all'art. 8 precedente, comprendono jmche misure per far conoscere il valore educativo e formativo del lavoro, per esempio attraverso giornate di formazione in azienda, agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, con particolare riferimento agli istituti tecnici e professionali organizzati dai poli tecnico-professionali. Gli stessi percorsi devono anche sostenere la diffusione dell'apprendistato di alta formazione nei percorsi degli istituti tecnici superiori, anche attraverso misure di incentivazione finanziaria previste sia nell'ambito degli ordinari stanziamenti destinati agli Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 32 Quotidiano 19-11-2013 35 Foglio 1 068391 www.ecostampa.it ItaliaOggi Data Pagina Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 IItalla0g9i I Data 19-11-2013 Pagina 35 Foglio 1 /2 Si riducono nel breve periodo le chance di immissione in ruolo per l'esercito dei precari Pensioni a picco dopo la Fomero www.ecostampa.it Quotidiano Potevano essere 80 mila nel 2014, arriveranno a 25mila DI NICOLA MONDELLI S vece fare valere, alla data del 31 dicembre 2014, i requisiti richiesti dalla normativa vigente, indicati appunto nell'articolo 24 (sessantasei anni e tre mesi per la pensione di vecchiaia e quarantuno anni e sei mesi, se donna e quarantadue anni e sei mesi, se uomo per la pensione anticipata). Alla platea dei possibili aspiranti alla pensione potrebbero aggiungersi, come richiede un disegno di legge unificato presentato da Manuela Ghizzoni (Pd) e Maria Marzana(M5S) all'esame della commissione cultura del senato, -i circa quattromila docenti e Ata che, secondo un monitoraggio disposto· nelle scorse settimane dal ministero dell'istruzione, avevano maturato i reqwsiti richiesti dalla previgente normativa entro il 31 agosto 2012 e non entro il 31 dicembre 2011, come prevedeva il più volte citato articolo 24 e che per tale motivo sono stati esclusi dal beneficio previsto per chi li aveva maturati entro il 31 dicembre 2011. Chi può chiedere di lasciare A normativa vigente hanno facoltà di presentare la domanda per accedere alla pensione anticipata: - il personale femminile di età non inferiore a 57 anni e tre mesi e una contribuzione di almeno 35 anni, posseduti entro il 31 dicembre 2013, optando per il sistema contributivo, come dispone la legge 243/2004; - il personale che alla data del 31 dicembre 2011 poteva fare valere"quota 96" oppure 40 anni di anzianità contributiva; - il personale femminile che entro il 31 dicembre 2014 può fare valere una anzianità contributiva di almeno 41 anni e sei mesi; quello maschile 42 anni e sei mesi; Per chiedere di aecedere invece alla pensione di vecchiaia, il personale della scuola d.eve avere compiuto, entro il 31 dicembre 2014, 66 anni e tre mesi di età e una an- zianità contributiva di.almeno 20 anni. Sarà invece disposto d'ufficio(salvo trattenimento in servizio) il pensionamento per raggiunti limiti di età nei confronti del personale che alla data del 31 agosto 2014 avrà compiuto 66 anni e tre mesi di età, ovvero al compimento del sessantacinquesimo anno di età, se al 31 dicembre 2011 poteva fare valere i requisiti per il diritto alla pensione di anzianità richiesti dalla normativa previgente l'entrata in vigore dell'articolo 24 del decreto legge 201/2011 (sessanta anni di età e trentasei di contributi, o sessantuno anni e trentacinque di contributi, ovvero e indipendentemente dall'età anagrafica, quaranta anni di contributi). Proposte di modifica Al momento dato non è tuttavia da escludere che possa accedere al trattamento pensionistico, sia anticipato che di vecchiaia, anche personale con requisiti diversi da quelli sopra indicati. Sono infatti all'esame del Parlamento, oltre alla citata proposta di legge GhizzonilMarzana, altre proposte di legge di modifica, oltre che del già citato articolo 24, anche dell'articolo 6 del decreto legge 21412011. Ma per avere una qualche certezza in materia occorrerà soprattutto attendere l'approvazione della legge di stabilità 2014 e la sentenza che i giudici della Corte Costituzionale dovrebbero emettere nella giornata odierna sulla legittimità costituzionale proprio dell' articolo 24. Fino a quel momento, e comunque fino a quando non sarà emanato il decreto ministeriale previsto dalla legge, è opportuno che il personale interessato non presenti alcuna domanda. -----© Riproduzione riservata-----ll 068391 arebbero non più di venticinquemila, di cui 1'80% docenti, i dipendenti scolastici che hanno i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dall'articolo 24 del decreto legge 201/2011 per accedère al trattamento pensionistico di vecchiaia o anticipato, con decorrenza 10 settembre 2014. Senza la riforma Fomero il loro numero avrebbe potuto essere compreso tra 70 e 80 mila unità. É quanto si ricava da una ~ iezione realizzata da ltaliaOggi in base al personale in servizio nel corrente anno scolastico con contratto a tempo indeterminato e alle classi di età. Si tratta dell'ennesima conferma che la riforma previdenziale entrata in vigore dal 10 gennaio 2012,nello stabilite una età anagrafica non inferiore a 66 anni e una anzianità contributiva non inferiore a 41 anni per le donne e 42 per gli uomini, ha ridotto ai minimi ternrini il numero del personale della scuola che teoricamente potrebbe andare in pensione si:;!. il1o settembre 2014 che nel settembre del 2015. Se 1'80% è Tempi e modalità di docenti, il 18% è costituito dal personale Ata e il 2% da Per il solo personale dirigenti scolastici. Proiezioni, scolastico la domanda quelle sui pensionamenti, che di cessazione dal serviriducono drasticamente le pos- zio, avente effetto dallO sibilità di immissioni in ruolo settembre 2014, deve nei prossimi anni per l'eserci- essere presentata - se si voglioto dei precari, che dopo i Pas, no evitare le penalizzazioni prei percorsi abilitativi speciali, è viste dal codice civile, dal condestinato a salire sfondando tratto nazionale scuola e dalla normativa pensionistica vigenquota 200 mila. Dall'indagine si rileva anche te - esclusivamente nell'arco che oltre 1'80% dei venticinque- di tempo compreso tra l'inizio mila può fare valere, avendoli dell'anno scolastico e la data maturati entri il 31 dicembre che il ministro dell'istruzione 2011, i requisiti anagrafici e stabilirà con apposito decreto contributivi richiesti dalla nor- che, di norma, viene pubblica· mativa previgente l'entrata in to entro il mese di dicembre. vigore del predetto articolo 24. Occorre tuttavia sottolineare La restante parte potrebbe in- che al fine di garantire la con- tinuità didattica, al personale docente ed Ata il trattamento pensionistico potrà comunque essere liquidato solo a decorrere dal 16 settembre dell'anno scolastico successivo a quello di cessazione volontaria dal servizio o per raggiunti limiti di età. Sarà invece liquidato dal mese successivo alla cessazione dal servizio per dispensa. Solo ai dirigenti scolastici è invece consentito di recedere dal rapporto di lavoro in tempi diversi, anche nel corso déll'anno scolastico, purché vengano rispettati i termini e le condizioni previsti dal loro contratto e percepire la pensione, se ne hanno diritto, dal mese successivo a quello della cessazione. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano 19-11-2013 36 Foglio 1 068391 www.ecostampa.it ItaliaOggi Data Pagina Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 36 Quotidiano Data ItaliaOggi Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 36 1 E chi è bocciato ipotrà fare solo concorsi DI GIORGIO CANDELORO stituiti con il decreto ministeriale 249 del 2010, e organizzati sulla base del regolamento diramato dà! Miur nel marzo scorso, i Pas sono destinati ai docenti non abilitati ma con contratto a tempo detenninato, a condizione che I abbiano prestato almeno tre anni di servizio in scuole statali o paritarie. Qualcosa che somiglia molto ai vecchi corsi abilitanti, l'antico "secondo .canale" del reclutamento degli insegnanti italiani. Ma con la sostanziale differenza che gli attuali Pas possono essere attivati soltanto dalle università e dalle istituzioni dell'alta formazione, naturalmente di concerto con il Ministero. Ciò impone ai partecipanti un costo di iscrizione, un test di selezione in entrata, la frequenza obbligatoria e un esame finale. Inoltre coloro che saranno bocciati nei proi!simi due anni accademici non potranno mai più partecipare allo stesso percorso abilitante ma solo agli eventuali futuri concorsi ordinari. Le università che hanno attivato i percorsi chiuderanno le iscrizioni il prossimo 22 novembre, Non dovrebbe essere stata accolta la richiesta di alcuni sindacati di prevedere un "prezzo sociale" per i corsi. Al contrario i costi di iscrizione si prevedono piuttosto salati e dovrebbero oscillare, secondo indiscrezioni, tra i cinquecento .: e i duemila euro. I corsi partiranno nella seconda metà di I dicembre e si concluderanno entro il prossimo giugno, quandò si dovrebbero avere i primi abilitati Fas. Una tempistica giudicata da molti piuttosto ottimistica, se si considera che a oggi solo gli uffici scolastìci regionali di Molise, Umbria e Marche hanno pubblicato gli elenchi degli ammessi. Inoltre i tempi potrebbero allungarsi anche per la prevedibile valanga di ricorsi da parte degli esclusi. Tra le questioni irrisolte ci sono ancora i dubbi sulla validità dell'anno scolastico 20122013 ai fini del raggiungimento dei tre anni di insegnamento richiesti per l'accesso ai corsi e quelli sulla concessione di permessi di studio ai docenti in .servizio impegnati nei Fas. I 068391 --©Riproduzinneriseroata-I Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 37 Quotidiano 19-11-2013 37 Foglio 1 068391 www.ecostampa.it ItaliaOggi Data Pagina Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 38 Quotidiano 19-11-2013 37 Foglio 1 www.ecostampa.it ItaliaOggi Data Pagina Delega. su scatti e reclutamento Carrozza assicura: superata DI ALESSANDRA RICCIAJIDI «A seguito delle notizie di stampa sul disegno di legge delega in materia di Istruzione, Università e Ricerca, il Ministero precisa che il testo a cui si fa riferimento è da ritenersi del tutto superato». É il comunicato con cui il dicastero dell'istruzione ha ammesso che il disegno di legge delega su scatti e reclutanìento era effettivamente all'ordine del giorno del dibattito in consiglio dei ministri. Anche se l'articolatò, bloccato al cdm e sommerso dalle critiche sindacali, è da ritenersi superato. ,•. . Il provvedimento, antiçipato da ItaliaOg!J,i martedì scorso e disponibile sul sito www.italiaoggi.itJdocumenti'bsbec0adnddiri'?~ors DUDIS ' . teriali ' . po- .i tre e ttura perdere la parte '.1 sull'istruzione, per concentrarsi su università e ricerca. Dopo l'alzata di scudi dei sindacati, in particolare della Flc-Cgil e di Gilda, il ministrQ Maria Chiara Carrozza ha convocato per venerdì prossimo un vertice con le sigle sindacali per Wscutere di tutti i temi aperti sul fronte scuola. Probabile che si parli dunque delle progressioni di carriera e del reclutamento, ma anche di una eventuale revisio-" ne della durata dei licei e del canale della formazione tecnica e proc fessionale. Sarà probabilmente quella la sede per caprre se il ddl delega è definitivamente tramontato o meno. 1.• . r :1 .. 1 ! .'.l·. . i.,!: t © Riproduzione 068391 --riseroata- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 39 ItaliaOggi Data 19-11-2013 Pagina 37 Foglio 1 Via libera ai trasferimenti in terprovinciali per i docenti immessi in ruolo nel 2011 Prof tecnici, corsa a ricollocarsi www.ecostampa.it Quotidiano Basta il titolo di studio perpassare su altra cattedra DI CARLO FORTE nificazione delle aree del sostegno, ricollocazione degli insegnanti tecnicopratici provenienti dagli enti locali e reintegro del limite dei 3 anni di permanenza nella provincia di immissione in ruolo, in luogo del vincolo quinquennal~. Sono queste le materie innovate dal decreto Carrozza che hanno riflessi sulla mobilità del personale. E a questi tre temi è stato dedicato un incontro che si è tenuto al ministero dell'istruzione 1'11 novembre scorso, nell'ambito delle trattative in corso per il rinnovo del contratto sulla mobilità. Unificazione del sostegnò Il decreto Carrozza, che è stato convertito con la legge 128/2013 dell'8 novembre scorso, prevede che a partire dal prossimo aggiornamento delle graduatorie di istituto gli elenchi di seconda e la terza fascia saranno unificati (si veda Italia Oggi del 12 novembre scorso). Dal 2017 sarà unificata anche la prima fascia, fermo restando provinciale non subiranno alcuna modifica. In buona 'sostanza, dunque, a regime, per le supplenze dei presidi non si terrà conto dell'area di provenienza del docente da assumere. Mentre, per le immissioni in ruolo e per le supplenze attribuite dagli uffici e dalle scuole polo, si continuerà a fare riferimento alle 4 aree specialistiche tradizionali (AD01, AD02, AD03, AD04) sia per quanto riguarda la costituzione dei posti in organico che per l'assegnazione dei docenti, Secondo quanto risulta a Italia Oggi, le parti avrebbero escluso di potere applicare questo nuovo criterio alla mobilità a domanda. Ma vi sarebbe già un accordo di. massima che darebbe l'ok all'applicazione dei nuovi criteri alla mobilità annuale (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie) . Insegnanti tecnico-pratici Mobilità interprovinciale Il comma IO-bis del decreto Carrozza dispone, per, i docenti neoimmessi in ruolo, la riduzione da 5 a 3 degli ,annì 'dì' 'eU'e-tÙvo servIiIò nella provincia di titolarità necessari per là richiesta di trasfe~imento, a~se- gnazlOne prOVVISOria o utilizzazione in altra provincia. La novella ripristina parzialmente la situazione precedente all'entrata in vigore del decreto legge 70/2011. Parzialmente, perché il limite dei 3 anni non si applicava alle utilizzàzioni e alle assegnazioni provvisorie, ma solo ai trasferimenti. Va detto, inoltre, che ai sensi dell'articolo 3.99 del testo unico, il limite non si applica ai portatori di handicap (art. 21 della lègge 104/92) ea chi assiste un familiare disabile grave in qualità di referente unico (art. 33 comma 5 della legge 104/92). Quest'anno, se fosse rimasto vigente il vincolo quinquennale, sarebbe stato il primo anno di applicazione. Adesso, invece, per effetto della novella, i docenti immessi in ruolo nel 2011 potranno fruire·della mobilità interprovinciale sia . per i trasferimenti che per le assegnazioni provvisorie (anche se non hanno figli in tenera .età) e le utilizzazioni (qualora appartengano a; classe di concorso in esubero e fino alla concorrenza del medesimo). ----©R;produzinnE riservata______fl 068391 Il comma 9 dell'articolo 15 del decreto legge 104/2013, come modificàto dalla legge di conversione, prevede che gli insegnanti tecnico - prache gli organici e le procedu- tici provenienti dai ruoli dere di assunzione della fase gli Enti locali, attualmente collocati nelle classi di concorso C555 e C999 (circa 900 unità) potranno transitare su altra classe di concorso per la quale siano abilitati o in possesso di titolo idoneo, purché non ci siano condizioni di esubero nella provincia di riferimento. Secondo quanto risulta a Italia Oggi le parti sareb- bero inclini a ritenere che per «titolo idoneo» debba intendersi il titolo di studio di accesso alla classe di concorso. Inoltre, 'per agevolare il più possibile la ricollocazione, vi sarebbe l'intenzione di stipulare una clausola ad hoc per consentire loro di transitare nelle altre classi di concorso,. senza nemmeno presentare la domanda di passaggio di cattedra o di ruolo. Il decreto Carrozza prevede inoltre che, dove possibile, i docenti interessati potranno continuare ad essere collocati presso gli uffici tecnici. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 38 1 Eureka! Idee per la scuola digitale Orientamento, disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa), registro elettronico. Contenuti didattici e tecnologie innovative si incontrano in «Eureka!Idee digitali per la scuola», il nuovo prògetto Giunti Scuola, Intel e Microsoft per dotare oltre 12mila scuole di un kit di servizi socio-educativi. Presentato la scorsa settimana ad ABCD, il salone italiano dell'educazione, è «un vero ecosistema digitale a misura di studente e dinamico», commenta Carlo Parmeggiani di Intel. «Con un ruolo fondamentale nelle classi nel modo in cui studenti e docenti imparano, collaborano e comunicano tra loro e con le famiglie», aggiunge Emilio Civetta di Microsft. Un'attenzione particolare all'orientamento scolastico e professionale sulla base dell'età degli studenti, «per ridurre dispersione scolastica e insuccesso formativo», spiega Andrea Chairamonti di Giunti Scuola. Così, una batteria di test aiuta nella scelta, delineando il profilo orientativo individuali e, alle superiori, un'applicazione per l'orientamento professionale individua le professioni compatibili con i proprio interessi e abilità. Tre i servizi per la primaria. Individuare precocemente i Dsa grazie a questionari di osservazione che tracciano il profilo individuale del bambino. Fornire strumenti di valutazione e potenziamento di abilità specifiche degli studenti. Affrontare in modo sistematico temi di grande impatto sociale, come educazione alimentare e ambientale, tutela dei minori, cittadinanza attiva. Infine, il registro digitale di classe e del docente. . Info:www.giunti.it Emanuela Micucci - - © Riprodll2illTUl riseroata___B 068391 I progetti possono essere segnalati all'indirizzo: [email protected] Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 41 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina 068391 www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 38 1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 42 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 19-11-2013 38 1 Ricerca Dedalus sulla dispersione. La proposta: orientare con le storie, non con i test Superiori., record di pentimenti www.ecostampa.it Quotidiano Il 440/0 dei diplomati tornando indietro cambierebbe corso DI EMANUELA MICUCCI i'unicità di ciascun ragazzo». Aspetti che non emergono nei test, che invece «tendono a confermare i punti deboli degli studenti e non li aiutano a cambiare, perché fotografavo parzialmente la persona senza coglierne il potenziale». Dedalus nasce dalla volontà di s'Ostituire i test degli interventi di orientamento con le storie, i racconti dei ragazzi per dare voce e valore alla persona. Orientamento narrativo, dunque. Con un'innovazione: far lavorare con i ragazzi due diversi professionisti, gli storyteller della Scuola Holden di Tornio, esperti di narrazione, e i career' counselor, esperti di orientamento. Film, favole, fumetti, canzoni, role playing, giochi di gruppo, video interviste: linguaggi moderni e vicini agli studenti sono utilizzati in classe nei 7 moduli di due ore ciascuno a cadenza settimanale. Segue il colloquio con il counselor, a cui sono invitati anche i genitori per costruire consenso in famiglia sulla scelta di studi. «lI' 90% dei genitori ha aderito - illustra Pizzorno - e spesso erano presenti entrambi anche se separati o divorziati». La valutazione del progetto è stata curata dall'Università di Torino, «cosa che raramente avviene in Italia per gli interventi orientativi». Una doppia rivelazione, prima e dopo l'intervento, con questionari agli studenti coinvolti e a un gruppo di controllo. «Al termine della sperimentazione diminuisce l'indecisione sul futuro percorso di studi e si osserva un aumento dell'autoconsapevolezza e dell'autoefficacia. Quest'ultima in maniera statisticamente significativa solo nei campione di Dedalus». Per il 68% dei partecipanti è stato molto utile vedere sequenze filmiche, per oltre il 65% confrontarsi con il counselor sulla scelta scolastica. Utile per 54% anche l'ascolto di brani musicali, mentre gli esercizi di scrittura sono stati l'aspetto meno apprezzato, molto utile per il 33%. - - © Riprodu.zione riseroata----llll 068391 a scuola superiore la decide la classe sociale e il grado di istruzione dei genitori. Pesa anche il voto delle medie e il corso scelto dagli amici. Risultato: il 44% degli diplomati quest'anno, se potesse tornare indietro, cambierebbe indirizzo di studi e/o scuola. Da ti del rapporto Almadiploma 2013 da affiancare al 18,2% di 18-24enni italiani che, secondo Noi Italia 2013 dell'Istat, abbandona gli studi prima di consegui" re il diploma o la qualifica professionale, contro il 13,5% dei Paesi dell'Unione europea. Sotto accusa i più diffusi interventi orientativi alle medie: quello informativo con opuscoli, open day e quello che utilizza i test. «I test tendono a confermare i punti deboli degli studenti e non li aiutano a cambiare, perché fotografavo parzialmente la persona senza coglierne il potenziale», spiega Maria Chiara Pizzorno. direttore scienti- fico del progetto Dedalus. «Un metodo innovativo di orientamento, scolastico sperimentato, tra ottobre 2012 e gennaio 2013,con 251 studenti di terza media di classi a rischiodispersione della provincia di Biella e 73 svizzeri del cantone dei Grigioni, basato sullo storytelling, sfruttando il bando europeo "Intereg ItaliaSvizzera 2007-2012», spiega Donato Squara, direttore di Città Studi di Biella, capofila italiano del progetto. Una sperimentazione di cui ItaliaOggi anticipa i risultati che saranno presentato 1'11 dicembre alla Città Studi di Biella. «Dedalus nasce come azione di contrasto della dispersione che - prosegue Pizzorno .:.. registra il picco al primo anno delle superiori. Intervenire in quella classe o quando i ragazzi si sono ritirati è troppo tardi. Occorre agire prima, investendo nell'orientamento in uscita dalle medie. Non solo per promuovere scelte consapevoli e miratè negli studenti, ma soprattutto Der riconoscere il valore e Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 43 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 39 1 Educazione stradale, vigili in prima linea DI STEFANO MANZELLI Aj mentano i progetti della polizia municipale per garantire la sicurezza stradale degli alunni in bicicletta e nei percorsi pedonali casa - scuola. sono soprattutto le scuole primarie gli istituti maggiormente sensibili a questo tipo di offerta formativa. Lo ha chiarito il secondo Rapporto nazionale sull'attività della polizia municipale Anci - Cittalia 2013, presentato 1'8 novembre. Lo scopo della ricerca, specifica la nota introduttiva, è quello di illustrare dettagliatamente chi sono e cosa fanno i 60mila poliziotti municipali lungo lo stivale. Tra le attività tradizionali dei vigili urbani l'educazione stradale continua à rappresentare un impegno consolidato. Questa particolare materia, specifica l'Anci, presuppone che siano le scuole gli attori principali dell'insegnamento. In buona sostanza è fondamentale che all'interno di ogni progetto formativo venga prevista l'educazione stradale come materia ad hoc. La polizia municipale agirà quindi in sinergia con gli insegnanti per il compimento di progetti educativi legati alla sicurezza stradale e all'autonomia della mobilità. Oltre al 'tradizionale patentino per le biciclette dalla ricerca emerge un numero sempre crescente di progetti dedicati alla valorizzazione del percorso sicuro casa - scuola. Ovvero «pedibus» e «bici bus», magari in collaborazione con tutor volontari dove la polizia locale si occupa di trasferire le regole di comportamento e di comprensione delle norme. Interessanti anche i numeri che emergono dall'elaborato Cittalia. Le ore di educazione stradale dedicate dai vigili alle scuole sono ripartite tra. scuole dell'infanzia (12%), scuole elementari (46%), medie (26%) e superiori (16%). Il tipo di scuola che dedica più spazio alla strada è principalmente quella dell'obbligo. Segue la scuola d'infanzia e quella secondaria superiore. 068391 ~RiproduzWM riseroata-B Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina 068391 www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 39 1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 Data ItaliaOggi Pagina Foglio 19-11-2013 39 1 Rapporto Miur: il 42% è nato in Italia, nuovi ingressi al 3%. Unar: burocrazia discriminante Stranieri., 4 su dieci in ritardo www.ecostampa.it Quotidiano Il picco alle superiori, quando il' 670/0' non è in regola DI EMANUELA MICUCCI iscriminati a scuola rché poco seg\Ùti. Un sistema scolastico negativo per gli studenti stranieri fotografato, in questi giorni, dal monitoraggio annuale del ministero dell'istruzione e dal Dossier Statistico Immigrazione 2013 di Idos e Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali). Sul banco degli imputati in entrambi i rapporti l'irregolarità negli studi, le forti differenze rispetto ai compagni italiani nelle scelte degli indirizzi alle superiori. I 786.630 studenti originari da circa 200 Paesi che lo scorso anno scolastico sedevano sui banchi delle scuole italiane, secondo il Miur, continuano a crescere di numero sebbene con una leggera contrazione, costante dal 2011/12: +30.691 ragazzi nell'ultimo anno, un incremento del 4,1% dovuto soprattutto dalla presenza di nati in Italia, che rappresentano ben il4 7,2% degli studenti stranieri totali, mentre i nuovi ingressi in Italia a partire dalla primaria si attestano al 3,7%. Dispersione, i buchi neri Ma il 38,2% degli alunni stranieri di tutti gli ordini di scuola si trova in una situazione di' ritardo scolastico, percentuale più che tripla rispetto agli stu. denti italiani fermi alI'1l,6%. E più elevata all'innalzarsi dell'età dei ragazzi: sono il 16,3% alla primaria, contro il 2% degli italiani; diventano il 44,1% alle medie, quasi la metà, a fronte dell'85 dei compagni con cittadinanza italiana; salgonp addirittura al 67 ,1%, la maggioranza, alle superiori contro meno di 1;4 degli altri alunni (23,9%). Basti pensare 13.936 bambini tra gli 11 e i 13 anni frequenta ancora la V primaria a fronte di 37.199 regolari, mentre 27.024 1416enni va in III media, circa 2.000 in più dei 25.613 regolari. Solo 9.592 studenti a 16 anni frequenta l'ultimo . anno della scuola dell'obbligo, mentre 10.542 hanno 17 anni, 5.955 sono 18enni, 2.585 hanno compiuto 19 anni, 1.106 hanno 20 anni e 2.803 sono over 20. Al diploma arrivano in 6.079 regolari contro gli altri 15.145 ritardatari.Ancora, in I primaria è ripetente' il 2% dei bambini stranieri, contro quasi nessun italiano, in I media superano 1'8% più del doppio dei compagni, in I superiore sfiorano il 12% contro 1,8% degli italiani. Esiti insoddisfacenti denun- ciati anche dal Dossier Immigrazione, specialmente per gli studenti che non sono nati in Italia: sono ammessi all'esame di scuola media il 6,5% in meno rispetto çlgli italiani. Male anche sul fronte della dispersione scolastica sia alle medie, pari allo 0,49% rispetto allo 0,17% dei compagni, sia alle superiori, dove con il 2,42% doppia 1'1,16 degli italiani. Del resto, «secondo l'OCSE in Europa tra gli studenti stranieri è più frequente l'abbandono rispetto agli autoctoni (25,9% contro 13,0%) e ciò avviene specialmente in Italia, a Cipro e in Grecia», sottolinea Marco De Giorgi, direttore generale Unar, che denuncia come «il sistema scolastico italiano sia negativamente caratterizzato anche dalla carenza di risorse economiche e professionali; da requisiti burocratici talvolta escludenti, come la richiesta del codice fiscale anche per l'iscrizione che sfavorisce gli irregolari; da limitati' interventi per sostenere l'apprendimento della lingua italiana da parte dei nuovi arrivati; dai tetti del 30% previsti contro una paventata 'in- vasione'; da orientamenti non equilibrati, con una presenza nelle scuole secondarie sbilanciata verso gli istituti tecnici e professionali» . Scelte, va il professionale . Aspetto quest'ultimo su cui si sofferma anche il monitoraggio del ministero. Dai dati emerge che nella scelta del percorso dell'istruzione secondaria di secondo grado, gli alunni stranieri prediligono la formazione tecnica per il 41,1% dei nati in Italia e il 38,2% dei nati all'estero e quella professionale, scelta dal 29,8% dei nati in Italia e dal 39,8% dei nati all'estero. E guardano con interesse il liceo scientifico, rispettivamente il 14,8% e il 10,1%. Nel 20% solo italiani Zero alunni stranieri nel 20,7% delle ~cuole: 11.852 istituti senza alunni con cittadinanza non italiana censiti dal Miur nel 2012/13 (7.583 scuole d'infanzia, 2.029 primarie, 742 medie, 1.448 superiori). Mentre si supera il tetto del 30% di studenti stranieri in 2.584 scuole, il 4,7%. Di queste 1.584 arrivano al 40% di presenze e 1.110 lo superano, soprattutto alle materne e alla primarie. La maggior patte degli istituti, 34.012 (il 59,3%), non raggiunge il 15% di alunni stranieri. 068391 ----©RiproduzWM riservata-----8 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 ItaliaOggi Data 19-11-2013 Pagina 40 Foglio 1 L'ESPERTO RISPONDE! Il caso di una docente che ha visto la sua busta paga crescere Il rehusdei, gradoni· del 2012 è ancora tutto da risolvere www.ecostampa.it Quotidiano Insieme al 2013, sono ora due gli anni da recuperare Chi sguazza neile assemblee Mi sento come il bambino nella favola di Andersen, il quale indicava che l'imperatore era nudo ma nessuno lo ammetteva. Mi riferisco a due questioni che i sindacati non voglionò vedere. Una è la partecipazione alle assemblee'. I lavoratori della scuola hanno diritto a partecipare alle assemblee sindacali per lO giorni all'anno. Ma da quando è stato tolto l'obbligo delle firme di presenza da presentare al dirigente scolastico,alcuni lavoratori (molti?) fingono di aderire all'assemblea sindacale, ma non ci vanno. Altra questione: la legge 104 per l'assistenza al familiare disabile. E' un giusto diritto,ma alcuni (molti?) ne approfittano per prendersi una vacan'za dal lavoro,a danno degli àlunni che perdono ore di lezione (tre giorni mensili di permesso). Basterebbe inviare una visita fiscale .presso l'abitazione del disabile, per accerlarsise effettivamente è assi.stito. L'idea che i sin: dacatI hanno fatto passare e che i diritti vanno confermati a a prescindere, ma la filosofia della nostra Costituzione prevede che ai diritti corrispondano dei doveri. Eugenio Tipaldi Ragusa In via preliminare va chiarito che le questioni rappresentate dal lettore riguardano materie che non rientrano tra quelle di competenza della contrattazione collettiva, essendo ascrivibili alla cosiddetta riserva di legge. Quanto al merito, fermo restando che un'associazione non riconosciuta (qual è il sindacato) non . avrebbe titolo, evidentemente, a «certificare» o comunque ad attestare fatti compiuti da terzi (prerogativa, questa, tipica del pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni) l'eventuale inadempimento dell'obbligo di partecipare all'assemblea sindacale, considerato che tale adempimento costituisce presupposto per l'es?nèro dr:ll'a~tiVltà lav~ratwa ordmana, espone ~l lavoratore interessato alla responsabilità penale. Tra le ipotesi di reato astrattamente configurabili, considerato che il danno derivante dal raggiro assumerebbe rilievo in capo allo stato, p6trebbe esserci quella di truffa aggravata. Quanto al diritto ai permessi di cui all'art.33 della legge 104/92, tale diritto insorge a seguito di accertamenti sanitari di natura collegiale, inolto rigorosi, nei quali vengono coinvolte ben due commissioni mediche. Anche in questo caso l'inadempimento dell'obbligo di prestare assistenza al disabile potrebbe ingenerare la responsabilità penale (tra gli illeciti ipotizzabili, quello di abbandono di incapace in continuazione con la truffa aggravata). In entramb! i casi, previa denuncia all'autorità giudiziaria, i controlli verrebbero effettuati direttamente in sede di indagine nell'ambito del procedimento penale ad essi collegato. Carlo Forte ,. Fotocopie per i compiti" paga la scuola Mi riferisco all'articolo del 12 novembre: «Scuola digi~ tale? Solo il 2% dei presidi ha il software giusto» e alla legge 135/2012 per una domanda. Per le verifiche scritte, spesso prove strutturate, a chi spetta l'onere della ri'produzione in fotocopia. Lino Fiorito Cosenza Gli oneri strumentali relativi. alla somministrazione di prove scritte non possono che ricadere in capo all'amministrazione. E' da escludere, infatti, che tali oneri possano essere fatto ricadere sul docente interessato (stante l'inesistenza di obblighi contrattuali in tal senso e la eventuale perdita salariale derivante dall'assunzione dei siddetti oneri) né, tanto meno, sull'utenza (si veda la nota 593 del 7 marzo 2013) salvo contributi volontari. Carlo Forte 068391 - - © Riproduzione riseroata-ll riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag. 47 Data Pagina I Foglio 19-11-2013 8/9 1 /3 Statali, piano per la mobilità ~Spending review, ecco i tagli del governo: 32 miliardi in tre anni, si parte a febbraio ~Nel mirino anche le pensioni di reversibilità. Risparmi da scuola e forze dell'ordine di Pil, cioè almeno 32 miliardi di euro di risparmi. La spending review partirà a febbraio 2014. Il programma di lavoro La spending review punta a 32 miliardi Per gli statali mobilità più facile RISPARMI GIÀ HEl2OJ4 AfEBBRAIO LE PRIME INDICAZIONI OPERATIVE MA ALCUNE MISURE POTREBBERO ANCHE t~~t"t ANTICIPATE ..Via al piano CottareJJi: si lavora anche su forze di polizia, scuole e pensioni di reversibilità. I proventi per ridurre le tasse MANOVRA/1 ROMA La spending review, che d'ora in poi dovrebbe chiamarsi più italianamente revisione della spesa, accelera e quadruplica l'obiettivo. Nei prossimi tre anni il ministero dell'Economia punta a realizzare un miglioramento pari a due punti di Pil, cioè almeno 32 miliardi, rispetto al 2013. Siccome nella legge di stabilità sono indicati al 2016 possibili risparmi per 8,3 miliardi, ecco che si tratta di arrivare ad un risultato pari a quattro volte quello indicato: dovrebbe permettere non solo di presidiare i saldi di finanza pubblica, ma anche di creare spazio finanziario per la riduzione dci prelievo fiscale ed eventualmente contribuire alla discesa del debito pubblico. I primi risparmi si materializzeranno già dal prossimo anno. Nel programma di lavoro del commissario straordinario Carlo Cottarelli, approvato ieri dal comitato interministeriale e poi trasmesso alle Camere, sono contenuti anche alcuni punti sensibili, dalla mobilità dei dipendenti pubblici, alla sinergia tra la varie forze di polizia, fino alle pensioni. IL PUBBLICO IMPIEGO Ritaglio Scuola: testate nazionali Per quanto riguarda gli statali il piano ha l'obiettivo di armonizzare le regole contrattuali e quelle retributive per rendere più facili i trasferimenti. Direttamente collegata a questo tema è anche una rivisitazione del turo over. Cottarelli ha detto abbastanza chiaramente che la sua analisi non si limiterà a mettere a fuoco i possibili miglioramenti di efficienza ma andrà oltre, per verificare quali programmi di spesa risultino non necessari e quindi in che misura possa essere eventualmente ridotto il perimetro dell'impegno pubblico. Una particolare attenzione dovrebbe essere dedicata alla razionalizzazione delle strutture, con l'obiettivo di evitare duplicazioni e favorire le sinergie. CosÌ ad esempio oltre al coordinamento tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo forestale, sarà oggetto di revisione la rete delle prefetture e dovrebbe essere completata anche l'opera di revisione della geografia giudiziaria. Un discorso che in qualche modo tocca anche le scuole: sarà verificata la loro dimensione ottimale, ed inoltre si lavorerà sul tema degli insegnanti di sostegno e dei docenti inidonei. Alcune linee di intervento sono trasversali alle varie amministrazioni: ad esemstampa ad uso esclusivo del commissario straordinario Carlo Cottarelli è stato approvato ieri dal comitato interministeriale e poi trasmesso alle Camere. Cifoni a pago 8 pio la razionalizzazione della spesa per immobili o i processi di mobilità dei dipendenti pubblici. Cottarelli si inoltrerà poi in terreni come quelli di previdenza e assistenza, con l'obiettivo principale di valutare l'equità delle attuali regole: ad esempio in relazione alle pensioni cosiddette d'oro e a quelle di reversibilità. IL CALENDARIO Cottarelli si è dato un calendario di massima che però non esclude la possibilità di anticipare alcuni interventi. Tra il prossimo dicembre e febbraio 2014 si svolgerà la prima ricognizione tecnica, con la finalità di individuare le misure da adottare entro metà anno. Tra marzo e aprile poi queste indicazioni saranno tradotte in obiettivi di finanza pubblica e i relativi provvedimenti saranno adottati tra maggio e luglio, con valenza sul 2014 e su tutto il triennio. Più o meno contemporaneamente dovrebbe iniziare una seconda fase, che avrà come punto di riferimento per l'attuazione pratica la legge di stabilità del prossimo autunno. LucaCifoni del © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 alla scuola. Nei prosSimi tre anni il ministero dell'Econodenti pubblici, alle sinergie tra mia punta a realizzare un mila forze di polizia fino alla glioramento pari a due punti stretta sulle pensioni e ai tagli ROMA Dalla mobilità dei dipen- www.ecostampa.it Quotidiano destinatario, non riproducibile. Pag. 49 Data Pagina Foglio Regole unificate per favorire Costi standard Faro su spese e prestazioni i trasferimenti nella sanità nel mirino Il tema dell'efficienza del personale è ovviamente trasversale a tutta la pubblica amministrazione. Il piano di Cottarelli si prefigge un obiettivo su cui negli anni scorsi si è già discusso a lungo, quello della mobilità dei dipendenti. Le misure prese dal governo Monti e poi da quello di Enrico Letta hanno premesso di individuare alcune mìgliaia di potenziali esuberi, che dovrebbero essere accompagnati alla mobilità o in ultima analisi estromessi dalla pubblica amministrazione. Il Piano di Cottarelli si prefigge invece di armonizzare le regole contrattuali e quelle retributive, proprio con l'obiettivo di rendere più facili i trasferimenti. A questo tema sono ovviamente collegati una rivisitazione delle misure sul turn-over (adottate da molti anni a questa parte) ed anche all'esplorazione di possibili canali di uscita. Il commissario straordinario ha tra l'altro annunciato l'intenzione di portare avanti il proprio lavoro in stretto contatto con le organizzazioni sindacali. L'adozione di costi e fabbisogni standard è almeno nelle intenzioni una delle metodologie di fondo del lavoro di revisione della spesa. Questo approccio riguardarà in particolare le Regioni e gli enti locali e non partirà da zero, perché molto lavoro preparatorio è già stato fatto nell'ambito del federalismo fiscale, in particolare per quel che riguarda i Comuni. Ma il settore dal quale si attendono risultati più vistosi è probabilmente la sanità, nel quale il tema della razionalizzazione della spesa è particolarmente collegato a quello dell'adeguatezza delle prestazioni. In particolare il Piano Cottarelli punta alla realizzazione di centrali acquisti per i farmaci e per i beni e servizi sanitari e non, allo studio dei protocolli terapeutici e dell'appropriatezza delle prestazioni, alla revisione dei livelli essenziali anche con riferimento a particolari catagorie. Tutti temi delicati ma anche suscettibili di forti miglioramenti in termini di efficienza. Naturalmente sarà decisiva la collaborazione con le Regioni. Una parte dell'attenzione di Cottarelli e del suo gruppo di lavoro sarà anche sui costi della politica. Normalmente viene fatto notare che questa voce rappresenta solo una piccola parte del complesso della spesa pubblica, e che toccarla ha prevalentemente una valenza etica e simbolica. Nel piano di lavoro della spending review però il tema è trattato. Si parla in particolare di verificare l'assetto di Regioni, Province e Comuni: questo perché gli organismi costituzionali o a rilevanza costituzionale (Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Camera e Senato, Corte costituzionale, ma anche Corte dei Conti, Csm, Consiglio di Stato e Cnel) sono a di fuori dell'azione di spending reviewdata la loro autonomia: il commissario straordinario potrà però suggerire metodologie da applicare autonomamente. Rientra invece pienamente tra gli obiettivi di lavoro del commissario la revisione degli attuali meccanismi di finanziamento pubblico ai partiti. 19-11-2013 8/9 2/3 www.ecostampa.it Quotidiano Costi della politica Finanziamento ai partiti La base di partenza Cifre in miliardi di euro Obiettivo indicato nel dossier sulla "spending review": -2 punti Pii in 4anni 671 25~ -3,6 obiettivo totale risparmi -32 in punti di Pil: -2,0 54U B30 2013* I 'spesa corrente senza interessi passivi (manovra dopo stime Del) L -- 2014 2015 -y 2016 _2Qll) risparmi addizionali da decidere "in sede politica" ANSA -èarITimltlri ------ Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del 068391 I destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Quotidiano Data Pagina Foglio bo ebreo (appartenente certamente a famiglia discriminata) è stato assalito e malmenato dai piccoli compagni antisemiti!» A Torino, Giuliana Bozzi Punteruoli, che frequenta l'istituto delle Martelline, viene dileggiata dalle amiche: «Sul grembiule bianco, dietro, mi scrivevano: "porca ebrea, vattene"». Mentre in una scuola altoatesina è il bidello a cacciare una ragazza ebrea dall'aula con «tutti i ragazzi, trenta, a voltare la testa verso di me e guardarmi come se avessi commesso qualche delitto». Mario Avagliano Marco Palmieri www.ecostampa.it Giacoma Limentani alle elementari ha «una maestra fascista che mi diceva "Fuori di classe, brutta ebrea"», e quando viepe espulsa «nessuna compagna di scuola, né mia, né di mia sorella, si è fatta viva per dire "Come mi dispiace!". Se ne fregavano». Un informatore della polizia riferisce che «In una scuola presso il Lavatore un bi m- 19-11-2013 23 2/3 © RIPRODUZIONE RISERVATA I1volulne Presentazione a Roma a Palazzo Valentini In occasione del 75 anniversario delle leggi razziali, che furono promulgate nel novembre 1938, esce domani in libreria il nuovo saggio di Mario Avagliano e Marco Palmieri, "Di pura razza italiana. L'Italia "ariana" di fronte alle leggi razziali" (Baldini & CastoIdi, 448 pagine, 18.90 euro), che compie una ricognizione ad ampio raggio delle fonti coeve, restituendo il quadro buio del consenso di massa che, almeno fino al settembre del' 43, caratterizzò la persecuzione degli ebrei italiani. Il libro sarà presentato domani a Roma, nella sala Di Liegro di Palazzo Valentini (via IV Novembre 119A) alle 17.30, dalla Comunità Ebraica e dal Centro di Cultura Ebraica, con interventi di Riccardo Pacifici, Aldo Cazzullo, Roberto OlIa, Amedeo Osti Guerrazzi e letture di Alessio Di Caprio. o PERSEGUITATI Qui sopra, un pannello con le schede dei perseguitati dalle leggi razziali a Roma A destra, una prima pagina del Popolo d'Italia Il Popolo d'It",li", UNA W.lfA IJEllA.~~~tIFo.~t~~!y.lNE...\)l~lOMAT\CA" razzismo italiano dala dall'anno 1919 cd c base fondamentale dello Stato fascista ione coordinala erisoluta fissolUla conllnuUò ___ ,~=<= ,"",,~,',~',_ "",,vLv,v~_~,~~~~<v'V"·,·,·y-<- 068391 i Mti gli orgalti dd Regìmè Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Quotidiano Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 5 1 /2 _ ....,__ J UN;,NOAGINI: SdVVEfHE GLJ STEREdTIPI Impegnati e pieni di voglia di vivere: i giovani che tanti non si aspettano DA MIlANO PAOLO FERRARIO giovani che non t'aspetti. Altro che bamboccioni, "choosy" (schizzinosi) e poco impegnati. Il "ritratto del giovane italiano", che emerge dal Rapporto, curato da Ipsos per Istituto Toniolo e Fondazione Cariplo, presentato ieri a Milano, è di tutt' altro tenore e mostra una generazione (quella dei cosiddetti "millennials", diventati maggiorenni dopo il 2000), che ha voglia di prendere in mano la propria vita, di costruire da sé il futuro, ma si scontra con un sistema Paese incapace di offrire vere opportunità e sostenere chi vuole mettersi in gioco. I Giovani oltre gli stereotipi Sono studiosi e impegnati DA MIlANO PAOLO FERRARIO giovani che non t'aspetti. Altro che bamboccioni, "choosy" (schizzinosi) e poco impe9,llati. Il "ritratto del giovane italiano', che emerge dal Rapporto, curato da 1psos per Istituto Toniolo e Fondazione Cari pio, presentato ieri alle Gallerie d'Italia di Milano, è di tutt' altro tenore e mostra una generazione (quella dei cosiddetti "millennials", diventati maggiorenni dopo il 2000) , che ha voglia di prendere in mano la propria vita, di costruire da sé il proprio futuro, ma si scontra con un sistema Paese inca- I Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad pace di offrire vere opportunità e so- rente con il percorso di studio sestenere chi vuole mettersi in gioco. guito. A dimostrazione di un grande spirito di adattamento, il 48% l! lavoro dei giovani italiani si dichiara Anche se 1'80% dei giovani intervi- pronto ad andare all' estero per mistati si dichiara «complessivamen- gliorare le proprie opportunità di te soddisfatto» del proprio lavoro, lavoro. Ma anche allontanarsi dalleggendo tra le righe dell'indagine Ia famiglia di origine, persino esi scopre una realtà molto più arti- spatriare non è garanzia di successo. 1165,3% dei maschi e il colata e, per certi versi, preoccu61,8% delle ragazze che ci hanno pante, soprattutto sul versante provato, dopo un periodo di autodella qualità del lavoro stesso. Il 47% del campione dichiara, infatti, nomia lontano da casa, sono tornati a bussare alla porta dei geniuna «bassa soddisfazione» del livello salariale raggiunto, anche se tori perché costretti a rientrare. è costretto ad adeguarsi, mentre il In questo la crisi economica ha giocato un ruolo importante, da46,5% svolge un lavoro non coeuso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 068391 Presentato il Rapporto 2013 di Istituto lbniow eFondazione Caripw I ragazzi dichiarano di avere moltaftducia nellafamiglia enella scuola Quotidiano Data Pagina Foglio l'indagine © RIPROOJZIONE RISERVATA Non sono schizzinosi: il 47% si adatta a impieghi pagati poco e il 46,5% svolge attività non coerenti con il titolo di studio. 1148% è pronto ad andare all' estero per un' occupazione 068391 Hanno valori forti e sognano un Paese capace di aiutarli. E, invece, si trovano con istituzioni in cui nutrono scarsa fiducia: partiti e Parlamento sono bocciati senza appello, mentre si salvano l'Unione Europea e il Presidente della Repubblica Nonostante tutto, più della metà vuole una famiglia con almeno due figli. Un grande segno di speranza politici, che hanno ricevuto la sufficienza (voto maggiore o uguale a 6) appena dal 9,2% del campione. Non va molto meglio al governo, sufficiente per il 17%, mentre i sindacati sono riusciti a strappare un 6 al 29% degli intervistati. In cima alla graduatoria troviamo l'Unione Europea, promossa dal 41,8% dei giovani italiani, seguita dal Presidente della Repubblica (37,9%). Molta fiducia è riversata sulla scuola (promossa dal 56,8%) e sulle forze dell'ordine (56,2%). Un discorso a parte merita la Chiesa cattolica, che ha ricevuto la sufficienza dal 53,2% dei giovani. Le interviste, però, sono state effettuate prima dell' elezione di papa Francesco. www.ecostampa.it to che il 46, 7% di chi oggi è senza parte degli intervistati, i giovani desiderano allora formarsi una falavoro, l'ha perso alla scadenza miglia propria e la sognano nudel contratto che non è più stato merosa. Il 57,9% delle ragazze e il rinnovato. 53,3% dei ragazzi vuole mettere al mondo almeno due figli e solo uLa famiglia Tra le certezze della vita, gli inter- na minoranza (il 5,5% delle donne vistati al primo posto mettono, an- e il 9,3% degli uomini) pensa di non averne. cora una volta, la famiglia. E questo vale sia per il nucleo di origine, sia (e a maggior ragione) per la fa- Le istituzioni Bocciate senza appello. I giovani miglia che desiderano formare. intervistati per il Rapporto 2013 Per il 76,5% la famiglia «tiene» e non hanno certo risparmiato critiper 1'84% l'esperienza familiare è che alle istituzioni, verso cui non stata di aiuto nel coltivare le proprie passioni e nell' affermarsi nel- nutrono grande fiducia. Anzi, scorla vita. :[;87,8% trova nella famiglia rendo i giudizi espressi si può apdi origine un sostegno nel persepunto parlare, come fanno i ricerguire i propri obiettivi. Forti di catori, di «solenne bocciatura». un' esperienza positiva, per la gran All'ultimo posto si trovano i partiti 19-11-2013 5 2/2 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 56 Data Pagina Foglio 19-11-2013 5 1 Dell'Aringa: più sinergia tra lavoro e scuola DA MILANO igliorare il rapporto tra scuola e lavoro per favorire l'occupabilità dei giovani. «In collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, vogliamo aprire uno sportello informativo nelle scuole superiori per promuovere i servizi dei Centri per !'impiego», ha detto il sottosegretario al Lavoro, Carlo Dell'Aringa, ricordando che nel 2014 partirà il piano europeo "Garanzia per i giovani". Con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro per il primo biennio, il progetto si svilupperà nell' arco di sei anni. «Dobbiamo cambiare comportamenti, dobbiamo fare di più», ha spiegato Dell'Aringa intervenuto alla presentazione del Rapporto giovani di Istituto Toniolo e Fondazione Cariplo, ricordando come il tasso di disoccupazione degli under 25 in Italia sia al 40% contro il 5% dei pari età tedeschi. Come si migliora l'occupabilità dei giovani? Puntando, per esempio, sull'alternanza scuola-lavoro, che vede l'Italia al penultimo posto tra i Paesi industria- M lizzati, mentre in Germania è praticata dal 50% degli studenti. Nel nostro Paese, la transizione tra la scuola e il la voro è ancora troppo complicata. Il governo come pensa di incentivare il ricorso ai Centri per l'impiego, a cui, stando a dati Istat, appena il 5% dei giovani si rivolge per trovare lavoro? Mettendo in campo servizi innovativi e di qualità e attraverso una capillare campagna di comunicazione e di informazione anche, come detto, nelle scuole. A proposito di famiglie e di occupabilità: sono previsti anche servizi di orientamento scolastico più vicini alle reali necessità del mercato del lavoro? I giovani di oggi sono senz'altro più consapevoli di un tempo delle opportunità offerte dal lavoro manuale. Dobbiamo però fare molto di più per sfatare- il mito che vedeibravi studenti intraprendere il percorso accademico e gli altri, quelli meno bravi, frequentare gli istituti tecnici e professionali. Non va bene perché, cosìfacendo, rischiamo di perdere tanti bravi tecnici per le nostre aziende. Paolo Ferrario © RIPROOUZIONE www.ecostampa.it Quotidiano RISERVATA 068391 TI sottosegretario: «Puntiamo a offrire servizi innovativi e di qualità e una migliore accoglienza nei Centri per l'impiego Apriremo sportelli informativi in collaborazione con il Miur» Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 57 IL GAZZETTINO Data Pagina Foglio 19-11-2013 6/7 1 /2 PIANO COTTARELLI CONTROLLI Faro SU pensioni d'oro edi reversibilit~ acquisto di farmaci, trasporti pubblici ESame d'efficacia delle uscite per gli incentivi alle imprese eper le intercettazioni www.ecostampa.it Quotidiano T~ allas • per32 ·ardi in 3anni ~OMA - Arriva la 'spending lità, viene in pratica triplicato. review' di Carlo Cottarelli anzi E l'aspettativa è quella di «la revisione della spesa» ~ome raggiungere qualche risultato precisa in italiano il ministro già all'inizio del 2014, anche se il dell'Economia Fabrizio Sacco- grosso dei provvedimenti arrivemanni, e l'obiettivo è ambizioso: rà dopo la primavera del prossirisparmi per due punti di Pil in mo anno. tre anni. Fatti i conti, sono 32 Lo spettro sul quale si opererà miliardi di euro entro la fine del è a trecentosessanta gradi e la 2016. In primavera sono attesi i metodologia è innovativa, con primi provvedimenti ma «alcu- premi finanziari agli enti che ne cose potranno arrivare anche collaboreranno nei tagli e classiprima della fine di febbraio» ha fiche per indicare le performanannunciato il Commissario. «I ce e fare il confronto tra gli enti risparmi di spesa - ha ribadito il più virtuosi e quelli meno effiministro Saccomanni - dovran- cienti. Diversi i gruppi di lavoro no andare nella maggior parte che passeranno al setaccio la alla riduzione delle imposte ma spesa pubblica il Moloch da anche a investimenti produttivi oltre 800 mili~rdi di euro. E e alla riduzione del debito». sotto la lente ci sono acquisti Il premier Enrico Letta assicu- immobili, società partecipat~ ra: niente tagli «con la.falce» ma ma anche la sanità, per la quale «solo dove necessan». E sul verranno vagliati dai piani teradebito Letta dice: «Sono sicuro peutici agli acquisti di farmaci, che ridurremo il debito il prossi- e gli statali. mo anno, per la prima volta Per questi ultimi obiettivo è dopo cinque anni». Nel pomerig- aumentarne la mobilità. Sotto la gio Saccomanni è poi salito al lente anche le scuole (con un Quir?nale per. un ~ncontro ~on il ?cchìo al~e. dimensioni e agli pre.sl?ente GIOrgIO Napoh~a!l0. msegnantI dI sostegno), le carcele~ SI è t~nu.ta a Palazzo ~hlglla ri, le pensioni (da quelle "d'oro" ~nm~ nu;,uone .0~era1?va del a quelle di reversibilità), fiere, Coml~ato m~ermmlstenale per parchi, ma anche le cure termali esammare ~l programma. del del personale della Difesa. l~voro ~acc~ato .dal CommlssaIl dossier messo a punto da no. Il plano e pOI s~at? tr~sme~- Cottarelli in meno di un mese è so alle ~a~ere. Lobl~~IVO~ n: snello: cinque pagine più tre di spe~? ~ c~rca lO mIlI~rdl ~l allegati. Ma dentro c'è tutto: la tagli mdlcatI nella legge dI Stabl- tabella di marcia, gli obiettivi, le Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo voci. Per arrivare, come dice Saccomanni, non ad «una manovra» una tantum ma ad una revisione sistematica delle uscite che porti a fornire servizi di alta qualità al più basso costo possibile per il contribuente. Per questo, usando le parole del ministro, la revisione della spesa «è il cardine della politica economica del governo». Una politica che vuole trovare ampia condivisione non solo nell'amministrazione con il comitato che si riunirà con cadenza mensile. «Consulteremo frequentemente le parti sociali», annuncia il Commissario che a breve infatti potrebbe avere un primo incontro con le organizzazioni sindacali. L'elenco delle voci di bilancio nel mirino dei tagli è lungQ e tendenzialmente copre gran parte della spesa pubblica. Il Commissario alla spending review Carlo Cottarelli ha individuato i temi sui quali dovrà essere focalizzato l'esame dei gruppi di lavoro. Esclusi dagli effetti diretti della r~vision~ de~la ~es~ soltanto gh orgam C?S.tltuzlOnah (Camera, S~nato, qumnale, C0!lsult~) che m Itah~ - e solo In Itaha - sono al dI sopra della legge e si fanno la. legge d~ sè. Ma anche per loro Il Commlssano promuoverà azioni che «consiglieranno» i tagli. del destinatario, non Beni e servizi, immobili, costi della politica: queste le prime voci indicate nell'allegato al dossier sulla spending. Ma scorrendo gli elenchi si trovano anche molte altre spese sotto la lente. Ci sono innanzitutto gli statali e una delle questioni che verrà affrontata sarà la loro mobilità «tra amministrazioni e funzionh>. C'è poi il capitolo degli appalti e delle società partecipate pubbliche. Poi, ministero per ministero, il dettaglio delle voci di spes~ al vaglio ~i ~a più .dettagliat~: SI v~ dalla nVlS1tazIOne della dImenSIOne delle scuole o alla questione. degli insegnanti d~ sostegno fmo alle cure termah dei militari, dalle pensioni di reversibilità e quelle d'oro alla ~forma ?ella Moto~zzazione ~i: vIle, dal p~ot?colh. terap~UtICI alle ~entrah d~ acqUIsto del farmacI. I ~ruI?pI valuteranno a~ che l'effIcacIa della spesa per Il trasporto pubblico locale, gli enti lirici, i parchi, le fiere, solo per fare solo alcuni esempi. La spending review punta anche alla riorganizzazione degli istituti penitenziari e alla razionalizzazione della gestione del servizio di intercettazioni telefonic~e. Faro acceso anche s.ulc~o~ dmamento.d~ll~ forze dI pohz.la (con carabl~le.n, ~df, ~orestah), anche con l obIettIVO dI ottenere riproducibile. Pag. 58 068391 Saccomanni: i risparmi andranno per la magpor parte a finanziare la riduzione delle tasse Sotto la lente le cure termali della Difesa, la dimensione delle scuole, la mobilita de;li statali Quotidiano IL GAZZETTINO Data Pagina Foglio 19-11-2013 6/7 2/2 www.ecostampa.it risparmi immobiliari. Previsto infine anche un 'check' degli incentivi alle imprese e la revisione del funzionamento delle agenzie fiscali. IMPEGNO Fabrizio Saccomanni Rispa'l11i di spesa! Cilra in miliardi di 9uro ANSA=nt;mo.tr\ Obiettivo indicato nel dossier sulla "spending review"; -2 punti Pii in 4 anni 671 ·32 in punti di Pii; -2,0 risparmi addizionali • 8J 8 da decidere in punti Pii; -0,55 "in sede pDHtica" 068391 PROMESSA Revisione della spesa, Enrico Letta è certo dei risultati: «Nel 2014 il debito pubblico italiano scenderè» Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 59 il manifesto Data 19-11-2013 Pagina 4 Foglio 1 ISTRUZIONE • Per il Miur è «superato» il contestato disegno di legge delega su scuola e università Quella «riforma» durata 11 giorni Roberto Ciccarelll ue righe di comunicato del Miur ieri hanno gettato acqua sul fuoco delle polemiche divampate nel fine settimana sul disegno di legge delega, collegato alla legge di stabilità, a proposito di scuola e l'università. I! ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza aveva annunciato una rifonna della rifonna Gelmini già in prossimità dell'inizio di quest'anno scolastico. Dopo l'annuncio è cresciuto un fronte allarmatissimo contro un provvedimento presentato in sordina nel Consiglio dei Ministri dell'B novembre scorso. In quella sede il testo aveva suscitato diverse perplessità considerata l'ampiezza delle materie trattate che avrebbero richiesto una legge ordinaria adottata dal Parlamento. Nel comunicato, il Miur considera il testo della bozza «del tutto superato». Dopo soli 11 giorni, il frullatore della burocrazia ministeriale ha raggiunto un nuovo record. Ciò potrebbe significare l'avvio di una consultazione tra le parti interessate. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate a mezzo di agenzia, questo sarebbe il progetto del ministro. Ma per molti c'è anche la possibilità che sia in preparazione un'altra versione del testo piena di novità sgradite ad un mondo prostrato dall'elefantiaca rifonna Gelmini. Questo clima pessimistico è alimentato dagli esiti di una ventennale strategia «rifonnista» che harovesciato l'impianto humboldtiano dell'organizzazione dei saperi e della loro trasmissione nella scuola e nell'università pubblica di massa, trasfonnandole nell'attuale sistema merceologico di scambio tra crediti e debiti, go- D bypassare il parlamento dove esiste una maggioranza depurata opportunisticamente dalle scorie ufficiali del berlusconismo. Ma dove, davanti ad ùn provvedimento monstre come una nuova riforma dell'istruzione tutto può accadere. La bozza che ha provocato l'allarme del Coordinamento Nazionale per la scuola della Costituzione, dei sindacati (Gilda, FlcCgiI, Anief e tutte le sigle sindacali che da ieri fino al 23 si mobiliteranno negli atenei), gli studenti della Rete della conoscenza e dell'Udu, prevede una miriade di misure. Tra l'altro, si prevede una «rifonna organica del reclutamento del personale docente» e uno «smaltimento» del precariato scolastico. In mancanza di veri finanziamenti, a ripianare i lO miliardi di euro di tagli, tutti hanno pensato al recente «concorsone» che non ha permesso l'assunzione della quota stabilita dei docenti vincitori. C'è poi il progetto di ridurre gli organi collegiali della scuola e meri organi consultivi, un'idea già presente nel Odi Aprea ritirato dopo le manifestazioni degli studenti medi nel 2012. I! testo <<superato» della rifonna prevede la riduzione dei controlli preventivi di legittimità e dei vincoli al reclutamento, l'incentivazione dei finanziamenti privati, l'incentivazione di finanziamenti europei e, soprattutto, la riduzione dei ricercatori e degli assegnisti. Come se quelli persi nel frattempo non siano stati abbastanza. 068391 vernato' da un imponente sistema di valutazione punitiva e meritocratica. Dicono per favorire la «competizione» tra atenei o ricercatori. In realtà, questa idea neoliberale si è presto rivelata come il fallimento della «produttività» dei laureati incarnata nella loro disoccupazione o precarietà di massa. Senza contare l'espulsione di migliaia di precari della ricerca, che onnai si contano con il contagocce. La ricerca e la didattica sono state tra~fonna te in un inferno penitenziale i cui tempi vengono scanditi impietosamente da una burocrazia manageriale di Stato. I! peggio è dunque sempre alle porte. Anche perché il governo non ha detto se rinuncerà allo schema della legge delega, che pennette di www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 61 Quotidiano IL~MA.TTINO Data Pagina Foglio Maurizio de Giovanni ara Valentina, leggo la tua bella lettera al Mattino con sentimenti contrastanti. Il primo è di sconcertata sorpresa: sono napoletano e vomerese, e come tale reputo il liceo Sannazaro un' assoluta eccellenza della città, un avamposto di difesa culturale in un quartiere in cui le librerie chiudono e gli even- C ti connessi alla lettura e allo studio latitano. Questa mia convinzione è comprovata dal fatto che ho voluto che mio figlia studiasse in questa scuola, diplomandosi tre anni fa col massimo dei voti e svolgendo anche il ruolo di rappresentante d'Istituto, partecipando tuttora alle attività scolastiche, da ultimo rendendo la propria testimonianza il giorno dell' orientamento; io stesso, da scrittore, sono intervenuto tre volte a dialogare con gli studenti e ho un bellissimo ricordo di questi incontri. Il mio articolo dell'altro giorno, peraltro, evidenziava bene come solo il Sannazaro, tra i numerosi licei colpiti dal vandalismo, si sia adoperato per una prontissima riapertura. www.ecostampa.it Cari ragazzi, state attenti: i teppisti della creolina giocano sulla vostra pelle 19-11-2013 29 1 >Seguea pago 36 Dallaprima di cronaca La creolina a scuola Maurizio De Giovanni lenamento otteneva lo scopo di mettere paura a tutti, se è vero come è vero che l'unico refelto medico liferisce, esso enon ilsottoscritto che ha solOlipreso la notizia di agenzia, che il malessere dei ragazzi rientrati a scuola era di natura solo psicologica. Tutti fatti, nessuna illazione. E soprattutto nessun insulto, solo sconcelta. Leggo che esprimi "rab_ bia". Me ne dispiace, perché la rabbia è un gran brutto sentimento ed è anche pericolosa, quando è collettiva. Ma vorrei che, se non rabbia, almeno una netta e consapevole riprovazione fosse indirizzata da voi non a me, che ho solo raccontato ironicamente un fatto, quanto ai delinquentiche hanno gettato questo veleno nella vostra scuola. Si tratta, cara Valentina, di un fatto grave. La nostra regione sta pagando un prezzo altissimo perché altrove, e in maniera devastante, si avvelena consapevolmente il tenitorio in cui si vive. Quelli sono criminali, certo; ma voi, gli splendidi ragazzi del Sannazaro, speranza del quartiere e della città, non dovete consentire a qualche stupido di farvi del male facendone alla vostra scuola. Sono loro il nemico, non io che forse ho avuto il tOlto di scherzarci su, invece di prenderla sul serio, come evidentemente avrei dovuto. Vonei dovelti chiedere scusa, cara Valentina, per aver esagerato a definire terroristico il gesto di chi sparge del veleno chimico in un luogo frequentato da ragazzi innocenti come te e da insegnanti che fanno benissimo il proprio lavoro tra mille difficoltà; ma sono assolutamente convinto di ciò che ho sClitto, peraltro riferito solo a chi ha real:rnente operato, e non agli "studenti studenti", e vorrei tanto che lo fossi anche tu. Tenolisti, per aver sparso il tenore tra gli innocenti. Solo loro. Con tanta stima e sincero affetto. CO RiPRODUZIONE: RISERVATA 068391 Tanto che alcuni amici, insegnanti presso altri istituti, si sono privatamente lamentati perché ho rimarcato questa differenza. Strano, vero? E invece, a parte la tua educata lettera e qualche altro messaggio privato al quale ho puntual:rnente risposto, mi sono giunti insulti e anche qualche minaccia da parte di tuoi compagni' naturalmente in fonna pressoché anonima. Chi scrive, cara Valentina, scrive quello che pensa e non deve aver paura delle proprie idee, altrimenti è la fine; quindi insulti e minacce cadono nel vuoto del mio assoluto disinteresse. Non ho deriso e umiliato nessuno, cara Valentina; né ho lontanamente pensato di accomunare gli studenti interessati a seguire le lezioni a questi delinquenti che hanno sparso creolina nelle aule, rischiando dicausare danni molto gravi alle persone; credimi, il giornale non avrebbe mai pubblicato nulla del genere. Ho solo malinconicamente ironizzato sul fatto che in altre epoche, anche recenti, per far chiudere una scuola si telefonava anonimamente denunciando la presenza di una falsa bomba, o si collocava il cadavere di qualche povero topolino in un corridoio; e che adesso invece gli stessi fannulloni di allora (pochi allora, pochi oggi, sia chiaro) si rendono responsabili di atti ben più gravi. E che purtroppo questo avve- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 62 Quotidiano Data Pagina lA GAZZEllA DELMEZZOGIORNO www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 XI 1 ANCHE QUEST'ANNO LE uCARTONIADlII Riciclaggio della carta in gara anche le scuole VITO MIRIZZI 068391 • TRIGGIANO. «E' arrivato il momento di svuotare gli archivi». L'invito arriva direttamente dalla conferenza di pre· sentazione delle «Cartoniadi», la gara di riciclo di carta e cartone bandita da «Comieco», il consorzio nazionale di re· cupero e riciclo degli imballaggi. Fino al15 dicembre saranno sei i comuni a sfidarsi a «colpi di carta»: Barletta, Bisceglie, Corato, Mola di Bari, Trani e Trig· giano. In palio un premio in denaro di 30m ila euro vincolato alla realizzazione di opere ed alla erogazione di servizi de· stinati alla collettività. In caso di vittoria, il Comune ha deciso di destinare il premio alla sistemazione di «Parco Nassyria», l'area a ridosso dei due istituti superiori che necessità di urgenti ed evidenti interventi di manutenzione ed arredo. Come si determinerà la classifica? Vincerà il comune la cui percentuale di raccolta della carta, misurata nel mese di gara, avrà subito il miglior incremento rispetto alla media del periodo gennaio - settembre (escluso agosto). In parole sem· plici, la percentuale di carta riciclata dovrà subire il miglior incremento medio rispetto al resto dell'anno. Per evitare il conferimento «selvaggio», sono state previste delle penalità di punteggio per le raccolte «sporche», ovvero quelle in cui la frazione estranea (rifiuti diversi) risulti superiore ad un tasso di tollerabilità. Gara nella gara anche per le scuole, alle quali «Comieco» ha riservato un premio di mille euro. Il Comune ha varato il regolamento delle «Cartoniadi scolastiche», individuando temo pi e modalità. Ciascun istituto sarà dotato di un cassonetto o di un carrellato dove il gruppo di classi individuato per la partecipazione conferirà carta e cartone. L'obiettivo dichiarato rimane quello di aumentare e migliorare la qualità della raccolta differenziata di carta e cartone. «Le Cartoniadi afferma l'assessore alla polizia municipale ed ambiente, Vito Procaccio - rappresentano l'occasione per far il salto di qualità nella differenziata che in pochi mesi ha superato il 60 per cento. Svuotiamo, dunque, gli archivi e conferiamo vecchi libri, quaderni e simili accatastati ed inutilizzati nelle nostre case». Per conferimenti «voluminosi» è previsto il ritiro a domicilio previo richiesta alla ditta affidataria del servizio di igiene urbana. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 63 Quotidiano 19-11-2013 4 Foglio 1 068391 www.ecostampa.it ROMA Data Pagina Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 64 nSole9]{l mmrn Data 19-11-2013 Pagina 49 Foglio 1 Il made in ltaly in Cina. Circa 90 imprese già attive nella megalopoli: dal packaging ai componenti nucleari e per l'acciaio Tianjin cerca il know how italiano www.ecostampa.it Quotidiano L'Università pronta a collaborare sulla meccanica: siete dinamici e offrite qualità Rita Fatiguso TIANJIN (PECHINO). Dal nostro inviato Storicamente Tianjin (Tien sin) è un luogo carico di significati per la comunità italiana in Cina, ma qui gli italiani hanno lasciato impronte ben più profonde delle quattro strade che si intersecano nell'area della vecchia concessione italiana, con edifici e villette in stile liberty modello Riviera Ligure. Segno dei tempi, l'area è stata restaurata anche grazie all'iniziativa di un imprenditore cinese, Yunfei Li, che si è appassionato all'Italia, diventandone un fan sfegatato. Suo è il ristorante Nuovo Cinema Paradiso, ottima cucina superitaliana. Yunfei è talmente orgoglioso dell' area da fare ben volentieri da cicerone agli ospiti in arrivo per visitare l'unico lembo di Cina in cui poteva essere piantato il tricolore. Oggi,però,inquestacittàastatuto speciale (è una delle uniche quattro insieme a Pechino, Shanghai e Chongqing) di ben 14 milioni di abitanti, industrializzata, irriconoscibile mese dopo mese per come cambia faccia e numero di abitanti, sbocco naturale sul mare della capitale del Nord, c'è una presenza imprenditoriale italiana vivissima che ora ha finalmente trovato un Nasce un'associazione con l'intento di ottimizzare contatti e opportunità: l'iniziativa sostenuta dal ministro Carrozza centro di gravità. . È l'associazione Italia a Tianjin: il nome è provvisorio, gli intenti no. Nata dopo una serie di incontri e scambi di vedute con l'ambasciatore Alberto Bradanini e il responsabile dell'ufficio commerciale, il consigliereAugusto Massari,l'associazione è stata in qualche modo battezzata sabato scorso da Maria Chiara Carrozza, ministro dell'Istruzione, università e ricerca scientifica. Quando Emanuele Nespoli, il coordinatore del gruppo, illustra nella sala Nuovo cinemaParadiso le finalità dell'iniziativa, il ministro, che ha appena tenuto all'università una lectio magistralis alla presenza del presidente della Tianjn University Li Jiajunsulle applicazioni avanzate della robotica, e ha ringraziato gli imprenditori per il fatto di essere in Cina. «Grazie per la vostra presenza qui - ha detto il ministro -. Sappiamo che spesso ci sono grossi problemi organizzativi e di resPstenza in questa terra, e proprio per questo è importante essere uniti, far fronte comune su problemi comuni». Le imprese sentono che questo è l'approccio giusto. C'è un po' di tutto, a Tianjin. Le aziende del neonato gruppo sono una trentina, ma quelle attive sul ter- ritorio sono almeno tre volte tanto. Si va dal gruppo Goglio, azienda lombarda solidissima attiva nel packaging alimentare, Emilio Carcano, il manager per la Cina dice che «in questo momento è davvero un settore importante, anche per la questione della sicurezza alimentare, ma noi siamo qui già da diversi anni». C'è il big Tenova (gruppo Techint) fabbrica creata da zero a Tangu, il porto vicino a quello di Tianjin, più a Sud, per costruire Consteel, il forno per lavorare l'acciaio, orgoglio del gruppo e Cristian Cattalini, l'ingegnere che si occupa del marketing rimarca che «è stata la scelta perfetta>~. C'è la più piccola, ma combattiva Imf: il presidente Gabriele Galante ricorda come e perché sono arrivati qui a costruire pezzi per fonderie dalla lontanissima Luino, in provincia di Varese, con il supporto di Simest. È il mercato cinese, il punto di arrivo di queste aziende. Come per la Tectubi di Camillo Carra e Alejandro Milan, che sforna pezzi per centrali nucleari. Ma c'è anche il versante design e architettura: Patrizio Tonini design director di CMR, spiega l'importanza di concorrere in questo momento al grande processo di urbanizzazione: Tianjin è un laboratorio a cielo aperto per i progetti urbanistici. C'è solo da sbizzarrirsi. C'è anche la comunicazione: TianjinnonsaràPechinomainizia ad avér bisogno di servizi come quelli forniti da Tbe Blenders che si occupa di comunicazione già a Pechino e Shanghai. Mancano occasioni di incontro, di scambio di interessi. C'è da fare lobby perché quest'area non a caso ha uno status particolare, da qui nascono dirigenti di calibro sulla scena nazionale questa è una città che conta e molto. Le aziende italiane possono fare molto, qui, anche sul fronte della ricerca e del trasferimento diknow how. All'Università di Tianjin il presidente lo dice chiaro e tondo: «Vogliamo collaborare con voi italiani, le vostre aziende sono dinamiche, offrono qualità, noi vogliamo collaborare soprattutto nel settore della meccanica, e siamo disposti ad aprire le porte anche agli studenti e a fare progetti importanti». La prospettiva, dato il radicamento italiano sul territorio, è interessante. Il ministro e gli imprenditori, applaudono e ringraziano. © RIPRODUllONE RISERVATA Sesta puntata di una serie Già pubblicate: 18 e 24 settembre; 8,23 e 31 ottobre Sotto la lente - _!_~~ ~~~~==--.",""- ijr TELEFISC020~,tJ" 01 ... " .... ' " ...... 068391 ~H~a1~~?s~~~,STl Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 65 la Repubblica Data Pagina Foglio 19-11-2013 19 1 Lorenw Bachschmid, 32 anni: "NesslID pentimento, anche se non ho lIDreddito fisso eil futuro nel settore è incerto" "Sognavo il design, con la finanza ho trovato il benessere" MILANO- Lorenzo Bachschmidha 32anniesièlaureatone12006ineconomiaa11a Cattolica. Oggi lavora come consulente finanziario. Quanto guadagna in un anno? «Le mie entrate non sono fisse, ma legate a parametri variabili. Comunque' intorno ai 30mila euro all'anno». Perché ha deciso di intraprendere questo percorso di studi? «lo ho fatto il liceo classico a Milano, al Lanzone, dove mi sono diplomato con 70. Avevo una professores- sa molto brava che d'estate ci faceva leggere libri di storia economica. Da lì è iniziata a piacermi la materia. Ma non è stata una scelta facile, anzi». Perché? <Nolevo iscrivermi a design industriale, ma alcuni amici mi hanno sconsigliato di farlo». Com'è stato il suo percorso professionale? «Ho iniziato come stagista in una società che si occupava di pagamenti bancari. Poi ho lavorato nella consulenza ~trategica e da qualche anno sonoqUl». Con il senno di poi è soddisfatto della sua scelta? «Direi di sì. Non mi dispiace e non sono pentito. Al di là della questione www.ecostampa.it Quotidiano economica è un tipo di studi che mi ha dato anche una buona capacità di analisi della realtà di oggi. Manonnascondo che ci sono dei lati negativi». Quali? «La qualità della vita, ad esempio, visto che lavoro moltissimo. E poi non intravedo nel futuro una grande sicurezza». (l.d.v.) Lorenzo Bachschmid Quei diceimilaeuroinpiùdegli ingegneri ceco quanto vale davvero una laurea dl'-II" .,.~,. 068391 ,'iIrJ>'l""a!Jq!",,u,,,""I!Ù'''J/1I..oJlm'i/1f),"'''fWiefo<,jlithtprtmlili(l)sllilm'(llo~=,·'' Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 66 Quotidiano Data MF Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 14 1 Equita eBocconi insieme per la crescita I 068391 e banche hanno OTIllai chiuso i rubinetti e i fondi per gli investiLmenti industriali si sono ridotti al 'lumicino. Per questa ragione il Carefin dell'Università Bocconi ed Equita sim hanno siglato una partnership triennale per stimolare il dibattito sui fattori di sviluppo e le possibili soluzioni che favoriscano la crescita del mercato dei capitali per le imprese italiane, seguendone i progressi nel tempo. Il Plimo progetto, Mercato dei capitali per le imprese italiane, sarà presentato giovedì 2\ nell'Aula Magna dell 'Università Bocconi ed è volto a individuare le strategie che possono incoraggiare lo sviluppo dei mercati attraverso lo studio dell'investment banking in Italia. Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 67 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Mobilità e riordino dei contratti Davide Colombo mente) o delle consulenze esterne (1,5 miliardi l'anno). Cottarelli e il suo gruppo base si occuperanno direttamente, . infine, di azioni diincentivo/disincentivoperl'usopiùqualificantedelle risorse a tuttiilivelli e funzioni amministrative, con la previsione del ricorso agli ispettori della Funzione pubblica e alla Guardia di Fi, nanza per controlli mirati. ROMA www.ecostampa.it Pubblico impiego 19-11-2013 3 1 © R!PRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza 068391 Mobilità del lavoro, coinpresa l'esplorazione di canali di uscita e rivalutazione delle misure sul turn-over. E armonizzazione delsistemaretributivo e contrattualistico. Eccoli i temi chiave su cui si concentrerà il costituendo gruppo di lavoro sul pubblico impiego che, assieme ad altri sette, sosterrà l'azione del commissario straordinario per larevisione della spesa. Data la dimensione della spesa in questione (circa 162 miliardi attesi nel 2014 per pagare gli stipendi di tutti i dipendenti pubblici) sulle soluzioni che usciranno da questo nucleo il Governo puntamoltissimo. Unaricognizione, quella da mettere a punto nelle prossime settimane, che s'intreccerà con l'attuazione del DI 101 di razionalizzazione dellaPa e reclutamento selettivo dei precari che è stato approvato a fme ottobre. il ministro dellaPae le Semplificazioni, Gianpiero D'Alia, che fa parte del comitato dei ministri cui dovrà riferire Carlo Cottarelli, ha già un obiettivo importante da realizzare entro dicembre: avere un primo monitoraggio sui dipendenti (e i costi relativi) delle società controllate dalle amministrazioni (quotate escluse): una giungla di oltre 5mila enti in cui dovrebbero lavorare non meno di 240mila addetti. Su questa realtà sarà dedicato un altro gruppo di lavoro, che dovrà verificare criteri di affidamento, razionalizzazioni possibili e rispetto dei vincoli di bilancio di questi entL molti dei quali potranno essere dismessi. Interverrà direttamenteil "gruppo base",ovvero la task force di Cottarelli, su altri temi trasversali ma che toccano, di nuovo, l'implementazione del DI 101. Si tratta, ad esempio, dei criteri di assegnazione delle auto blu (oltre un miliardi di spesa all'anno non monitorata ancora completastampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 75 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 13 1 Consiglio di Stato. Il parere Il decreto sull'esame passa senza scosse commercialisti per far valere l'equipollenza visto che con l'articolo 1, comma 19, del DI 126/2013 il Parlamento ha ristabilito lo status quo ante rispetto alla riforma dettata dal Dm 145/2012 che ha avuto l'effetto di bloccare ogni nuovo accesso al Registro dei revisori. E questo perché da una parte faceva venir meno l'equipollenza per i dottori commercialisti e dall'altra non consentiva di per sé la possibilità di indire nuovi esami. Il DI del Governo ha riaperto il re- Il QUADRO Poche richieste di correzione Completa equipollenza solo per i dipendenti laureati della «Pa» gistro ritornando a dare validità ai requisiti del DIgs 88/1992 e quindi anche all' equipollenza (cioè all'iscrizione automatica al Registro) per i dottori commercialisti che avessero maturato irequisiti necessari. Tornando alla valutazione del Consiglio di Stato, resta da capire, se vige il principio per cui l'equipollenza non può esistere, la ragione per cui essa venga cancellata per i professionisti e invece possa continuare a vivere per i dipendenti pubblici che abbiano superato le prove della Scuola nazionale di pubblica amministrazione. © RIpRODUZIONE RISERVATA 068391 Giorgio Costa Medesimo regime degli esoneri per esperti contabili e dottori commercialisti (con esame ugualmente "semplificato"), via libera alla completa equipollenza invece per i dipendenti pubblici laureati e che abbiano superato le prove della scuola nazionale della pubblica amministrazione. Per il resto, solo correzioni "formali" al testo dello schema di regolamento concertato tra ministeri della Giustizia e dell'Economia che fissa le nuove regole per l'esame di accesso al Registro deirevisori legali da parte del Consiglio di Stato e che - si veda «Il Sole 24 Ore» del 16 novembre ora intravede il traguardo dell'approvazione formale entro un paio di mesi al massimo. Infatti, ora il ministero della Giustizia deve riscrivere il testo alla luce delle indicazioni del Consiglio di Stato (parere 4562 emesso dalla sezione normativa), girare nuovamente l'articolato all'Economia per il concerto definitivo, supeque il visto del Dipartimento affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi, ottenere la firma del Guardasigilli, superare un passaggio alla Ragioneria dello Stato (che ne valuta i costi), ottenere il visto della Corte dei conti e poi approdare, finalmente, sulla «Gazzetta Ufficiale». Al ministero della Giustizia stimano che tutti questi passaggi richiederanno circa un paio di mesi; con ogni evidenza, il tempo che harmo ancora a disposizione i dottori Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 76 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 19-11-2013 30 1 Servizi professionali. Il Consiglio Ue ha approvato la nuova direttiva sul riconoscimento delle qualifiche Libera circolazione estesa ai tirocinanti Marina Castellaneta Ora c'è anche l'adozioneformale del Consiglio Ue. Manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e poi scatterà il termine di due anni per il recepimento della nuova direttiva qualifiche. Approvata in via defInitiva nel corso del Consiglio Ue deh5novembre, con l'astensione della Bulgaria, la nuova direttiva sul riconoscimento delle qualifIche professionali, che modifIca la2005/36 (recepita in Italia con Dlgs 206/2007) e il regolamento 102412012 sulla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno, è ispirata dalla necessità di rendere più rapidi e privi di ostacoli burocratici i ri- conoscimenti delle qualifIche acquisite in uno Stato membro per l'accesso alle professioni in un altro Paese Ue. Per la prima volta, per favorire l'occupazione giovanile, le regole sul riconoscimento sono state estese ai tirocini. In pratica, Coloro che svolgono un tirocinio qualifIcante per l'accesso a una professione in uno Stato membro diverso da quello in cui conseguono il tito- l'ACCESSO Chi fa la pratica in uno Stato differente da quello in cui ha conseguito il titolo potrà chiedere il riconoscimento nel proprio Paese lo di studio potranno chiedere Il Consiglio ha recepito inteil riconoscimento nel proprio gralmente le modifIche apportaPaese. E questo anche quando te dal Parlamento europeo il tirocinio è svolto in uno Stato compresa l'esclusione dei notai terzo. Si tratta di una novità im- dal provvedimento - e ha dato il portante destinata a favorire la via libera al sistema della tessecircolazione dei laureati e a in- ra professionale, una sorta di cidere fortemente sulle regole certifIcato elettronico emesso in materia di tirocinio disposte dalIo Stato di origine per facilitadagli organismi nazionali che re il riconoscimento nello Stato regolano le diverse professio- di destinazione (si veda «lI Sole ni. Che, però, potranno propor- 24 Ore» dell'il ottobre).Perfacire principi guida comuni per la litare la libera circolazione, il fase di tirocinio. nuovo testo introduce la possibiIn ogni caso, il nuovo testo è lità di un accesso parziale che basato su un'evidente constata- consentirà a un professionista zione circa il numero eccessivo di ottenere il riconoscimento sodi professioni regolamentate, ol- lo per una parte dell'attività per tre 800 nei 28 Stati membri. la quale è stato qualifIcato nel Che, la direttiva punta a ridurre, proprio Paese, evitando così, ammettendo una regolamenta- nel caso in cui la professione zione solo se necessaria. comprenda più attività nello Sta- ltiR!PRODUlIONERISERVATA 068391 ì, to di destinazione, di sottostare a misure compensative. Per le professioni già armo. nizzate, novità non solo nella verifIca delle conoscenze che potranno essere espresse in crediti, ma anche nel numero degli anni minimi di studio universitari previsti per i medici che passanoda6a5 (per un totale di almeno 5.500 ore) e per gli architetti che saranno tenuti a un corso di studi di 5 o di 4 anni seguiti da due di pratica professionale. Proprio per medici è stata introdotta una norma ad hoc per l'Italia: gli Stati membrt infatti, sono tenuti a riconoscere in modo automatico le specializzazioni per coloro che hanno iniziato la specializzazione dopo il 31 dicembre 1983 e prima del gennaio 1991, anche se non sono rispettati tutti i requisiti previsti dall'articolo 25 della nuova direttiva. www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 77 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 31 1 «Pa». L'Anci: impossibili da realizzare ~Stabilizzazioni con tetto al 20% MILANO. La nuova ondata di stabilizzazione dei precari nel pubblico impiego è legge, ma negli enti locali, soprattutto quelli di dimensioni mediopiccole, la traduzione pratica di questi meccanismi è «impossibile». Parola dell'Anci, che ieri ha diffuso una nota tecnica per l'interpretazione delle regole scritte nella legge 125/2013, che ha convertito il decreto 101 sul pubblico impiego. Le strade potenzialmente utilizzabili per stabilizzare chiha accumulato almeno tre anni di lavoro negli ultimi cinque all'interno dell'amministrazione sono due. La prima è il concorso con riserva dei posti al 50%, con le modalità disciplinate dall'articolo l, comma 401 della scorsa legge di stabilità (legge 228/2012); la seconda, invece, passa da concorsi integralmente riservati ai precari, la cui costituzionalità è garantita secondo il legislatore dal limite delle risorse, perché queste procedure non possono assorbire più del 50% dei fondi utilizzabili per le assunzioni. Qui però arriva il punto critico: la stabilizzazione prevista dal nuovo provvedimento deve viaggiare sui binari che limitano le nuove assunzioni nel pubblico impiego: binari stretti, che per di più potrebbero essere ulteriormente ridotti dall"'anticipo" di arrivo per blindare in Europa i conti italiani (si veda anche pagina 3). Le norme già in vigore, comunque, chiedono agli enti di non dedicare alle spese di personale più del 50% delle uscite correnti e, aspetto ancora più rilevante, permettono di dedicare a nuove assunzioni non più del 40% dei risparmi ottenuti con le cessazioni dell'anno precedente. Quale che sia la strada scelta per le stabilizzazioni, quella tracciata nell'ultima legge di stabilità o quella nuova diRitaglio Lavoro e previdenza segnata dalla legge 125/2013, ai precari non può essere dedicata più della metà di questi «spazi assunzionali». Risultato: alle stabilizzazioni va al massimo il 20% delle risorse prodotte con le stabilizzazioni dell' anno precedente, e questo negli enti non grandi, dove le uscite dal lavoro non creano grossi spazi per nuovi ingressi, secondo l'Anci «si traduce nell'impossibilità di realizzare i percorsi» che conducono i precari all'interno degli organici. Un minimo di flessibilità in più si può ottenere ampliando i calcoli a tutto l'orizzonte temporale indicato dalla legge 125/2013. La stabilizzazione copre il triennio 2013-2015, e quindi per costruire uno spazio assunzionale sufficiente è possibile considerare «complessi- LA REGOLA Per le assunzioni si può utilizzare uri quinto delle risorse risparmiate con le cessazioni intervenute l'anno prima vamente» le risorse che si liberano nel periodo: chi prevede di attivare questi percorsi, infatti, può prorogare fino al 2015 i contratti a tempo determinato, a patto però che questa mossa non si scontri con i limiti generali alla spesa di personale.Per ridurre i costi delle stabilizzazioni, o ampliare la platea dei soggetti interessati, è possibile prevedere assunzioni a tempo parziale. Tante sono poile novità che interessano le società pubbliche e che, oltre alla mobilità del personale, impongono alle aziende partecipate anche indirettamente di inviare dallo gennaio prossimo i dati sul costo del personale alla Funzione pubblica. TASSE SlJLLACASA [email protected] 068391 Gianni Trovati © RIPRODUZIONE RISERVATA stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 78 nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 19-11-2013 31 1 lavoro. Anovembre verrà pagato l'Elemento economico di garanzia ai dipendenti di aziende senza accordi territoriali o aziendali ~erziario, in «busta» debutta l'Eeg L'Integrazione annuale andrà solo ai contratti a tempo indeterminato e di inserimento Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone contratto a termine) alla data del ottobre 2013 e devono essere stati presenti in azienda, per almeno sei mesi, nel periodo l gennaio 2011-31 dicembre 2013. Per verificare il rispetto diquestacondizione, rileva il libro unico dellavoro. Se ·un lavoratore ha avuto un rapporto a tempo indeterminato di almeno sei mesi, ma inferiore all'intero periodo (34 mesi) e risulta in forza al 31 ottobre 2013, l'Eeg si deve riproporzionare dividendo l'importo spettante per 34 (numero dei mesi di riferimento) e moltiplicandolo per quelli di attività. Le frazioni di anno si computano a dodicesimi considerando come mese intero, quelli in cui il lavoro si è protratto per almeno a 15 giorni. In caso di assunzione a termine, seguita da una trasformazione, i sei mesi decorrono da quest'ultima. Le assenze per maternità obbligatoria non incidono sul computo della durata della prestazione lavorativa e, dunque, si devono considerare come periodi effettivi di servizio. Diverso è il caso del lavoratore che si è assentato per congedo parentale 31 Busta paga di novembre più ricca per i dipendenti delle aziende del terziario. Arriva, infatti , l"'Elemento economico di garapzia" (Eeg), emolumento stabilito, a livello sperimentale dall' accordo di rinnovo del Ccnl del terziario del 26 febbraio 2011. L'importo erogabile (per ora unicamente a novembre 2013) va da un minimo di 85 a un massimo di 140 euro. Esso non riguarda indistintamente tutti i lavoratori del settore ma solo quelli impiegati in aziende che non applicano contratti collettivi di livello territoriale e che non hanno sottoscritto contratti aziendali aventi per oggetto erogazioni economiche. L'Eeg entrerà nella busta paga solo a determinate condizioni. In primo luogo .va tenuto presente che lo riceveranno solo coloro che sono assunti a t!!mpo indeterminato, compresi gli apprendisti. La previsione contrattuale include, inoltre, anche i soggetti assunti con contratto d'inserimento. Per beneficiarne i lavoratori devono risultare in forza (non con (astensione facoltativa), congedo di maternità anticipato o prolungato, permessi e aspettative non retribuiti anche se indennizzati da Istituti assistenziali o previdenziali, sospensione con ricorso alla Cigs. In tali circostanze, al contrario, le assenze valgono e riducono il periodo di lavoro. La stessa regola vale per le malattie e gli infortuni, ma limitatamente ai periodi in cui il datore di lavoro non eroga alcuna integrazione retributiva. I lavoratori con contatto a tempo indeterminato e parziale riceveranno un importo proporzionalmente ridotto in funzione dell'orario effettivamente svolto. La percentuale di riproporzionamento è data dal rapporto tra orario settimanale (o mensile) ridotto ed il relativo orario intero previsto dal Ccln del terziario. Una particolare attenzione va riservata a quei lavoratori che hanno intrattenuto con l'impresa un rapporto caratterizzato da una variabilità dell'orario di lavoro. Verificandosi tale evenienza, si dovrà eseguire un calcolo di riproporzionamento, periodo per periodo, determinando per ognu- www.ecostampa.it Quotidiano no di essi l'ammontare dovuto (in base alla percentuale di prestazione) e sommandoli tra loro al fme di ottenere la somma complessiva da erogare. L'Eeg non è utile ai fmi del calcolo di nessun istituto di legge o dicontratto, in quanto le partihanno deciso che lo stesso sia onnicomprensivo; da ciò anche l'esclusione dal conteggio del Tfr. I datori di lavoro dovranno, inoltre, ra,mmentare che ogni trattamento economico individuale o collettivo aggiuntivo, rispetto a quanto previsto dal Ccln Terziario, erogato dopo ilI gennaio 2011, può assorbire l'Eeg. A tale proposito, la Confcommercio in una nota diffusa in questi giorni, ha preci" sato che i trattamenti economici ~da considerare ai fmi dell'assorbimento dell'Eeg sono tutti quelli che l'azienda corrisponde anche unilateralmente ai lavoratori dall'l gennaio 2011, indipendentèmente dalla data di concessione. Quel che rileva, ai fini dell'assorbimento dell'Eeg, è che il lavoratore percepisca trattamenti economici aggiuntivi rispetto ai minimi previsti dal Ccnl Terziario. ©RIPRODUZIONE RISERVATA LE CONDIZIONI I lavoratori devono risultare I valori 85-140€ Gli importi Si tratta del valore mi nlmo e masslmoerogabile in busta paga. per ora unicamente a novembre2013. in base all'Elemento economico di garanzia (Eeg), Introdotto a lìvèllo sperimentale con l'accordo di rinnovo del Ceni settore terziario del26 febbraio2011 . in forza al3I ottobre 2013 e nell'impresa per almeno sei mesi dallo gennaio 2011 al3I dicembre 2013 6. Ritaglio Lavoro e previdenza 068391 Mesi la lunghezza dell'arco ditempo minimo in culi lavoratori devono essere stati presenti in azienda nel periodo l' gennaio 2011- 31 dicembre 2013 per poter ricevere in busta paga ['Eeg stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 79 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 20 1 Parma Congedo matrimoniale alle coppie gay Accordo tra sindacati e un'azienda un'impiegata che ha celebrato un'unione civile in Germania con la compagna italiana 10 stesso ha fatto di recente Telecom, sempre per le nozze di due ragazze (Telecom è anche tra i soci di <<Parks», associazione no profit che aiuta le aziende a garantire pari opportunità ai dipendenti 19bt). Intanto Ikea, da circa un anno, equipara le coppie di fatto ai coniugi. Peiloro, oltre al viaggio di nozze, sono previsti permessi per motivi di famiglia, anche per occuparsi dei figli non biologici, sconti dipendenti e l'uso dell'auto aziendale. Per vedersi riconosciuti i benefit coniugali basta presentare n certificato di matrimonio contratto all'estero, oppure quello del registro delle unioni civili (per i Comuni che ce l'hanno) o infine n certificato anagrafico di convivenza Finora lo hanno fatto 133 dipendenti che si sono <<uniti» in una coppia di fatto. Di questi, tre - due a Mnano e uno a Bologna - sono gay. E.Teb IO RIPRODIJlI0~ RISERVATA 068391 In mancanza di una legge che regoli i diritti delle coppie omosessuali a livello nazionale, sono sempre di più le aziende che decidono di trattare i dipendenti gay e lesbiche come quelli eterosessuali. L'ultima in ordine di tempo è la Servizi Italia, che fornisce servizi ospedalieri: darà la licenza di matrimonio anche ai lavoratori che si sposano all'estero con una persona dello stesso sesso. Lo prevede un accordo appena firmato con Filtcem Cgil, Femca Cisl e Untec un territoriali e che riguarda la sede di Castellina di Soragna (parma). <<La proposta è arrivata dai sindacati, in particolare dalla Cgil, e noi l'abbiamo accolta convmtamente - spiega Simona Campanini, direttore delle Risorse Umane -. n tema delle pari opportunità nel nostro Paese è ancora aperto: questo accordo è un piccolo passo». Una simUe intesa era già stata firmata a luglio dalla Cali & Call, società di ca1l center con sei sedi in tutta Italia e 2.500 lavoratori: ha ,concesso 15 giorni di assenza retribuita a Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 80 Quotidiano 19-11-2013 27 Foglio 1 www.ecostampa.it COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Il piano Del Torchio - - - - - - - - ---===== Alitalia, per i sindacati fino a 2.330 esuberi n nuovo piano Alitalia si tradurrà in una riduzione tagli di 230 piloti e 400 assistenti di volo, mentre si parla di 600-700 esuberi del personale di terra. Una convocazione dei sindacati da parte della compagnia è attesa per oggi. Per mercoledì è invece in programma il tavolo ministeriale con compagnie aeree (Assaereo),aeroporti (Assoaeroporti), sindacati, Enac, Enav. 068391 del personale tra i 2.230 e i 2.330 dipendenti. .Secondo quanto riferito da fonti sindacali all' «Agenzia Italia», non saranno rinnovati mille contratti a termine e sono indicati esuberi veri e propri tra 1.230 e 1.330 dipendenti. Nel dettaglio il piano del ceo Gabriele Del Torchio prevederebbe Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 81 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 32 1 ~~~l)_r::-JB.)_I'_!!.H~\l}ifi::::-yi:}--~ Il f""~" ,',,,i,'I''''O <lei Tomlo !"" ..le 'l''' ,{.che "",,,re ,ù """'.~'w "II'"" "p"lnlm, Fonnazione in aiuto dei giovani Sl'",kz: il.iJ<t"om. ,""'.., ,",,,,tribuir<'" sbwccure la s'mgZ'OlW I 068391 .1: Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 82 ItaliaOggi Data Pagina Foglio 19-11-2013 32 1 Il piano strategico del Fondo prevede specifiche misure di sostegno all'occupabilità Formazione in aiuto dei giovani www.ecostampa.it Quotidiano Spada: il sistema deve contribuire a sbloccare la situazione l fondo Formazienda promuove e finanzia progetti formativi destinati ai lavoratori delle imprese. L'obiettivo è concorrere allo sviluppo della formazione professionale continua in un'ottica di competitività delle imprese e di garanzia di occupabilità dei lavoratori. Occupabilità che deve riguardare, necessa-. riamente, anche i più giovani che si affacciano al mercato del lavoro, soprattutto dopo che l'Istat ha rilevato una percentuale di disoccupazione oltre il 40%. Per questo il piano strategico del fondo per la valorizzazione del capitale umano (Formaziendà 2020) prevede specifiche misure legate a politiche di sostegno anche dei giovani. Ne abbiamo parlato con,Rossella Spada, direttore del fondo Formazienda. I Domanda. Direttore, in che modo Formazienda ha favorito e favorisce l'occupabilità dei giovani? Risposta. Negli ultimi tre anni il fondo ha operato soprattutto attraverso l'integrazione tra apprendimento e lavoro. In particolare, abbiamo inserito, tra le azioni plausibili degli avvisi emanati, l'ammissibilità a finanziamento per i lavoratori assunti con qualifica -virtuosa». - della società di domani. Quel di apprendista e anche per le che pOSSIamo rare come tonD. In che modo queste do è contribuire ad abbattere collaborazioni a progetto. Ciò ha consentito agli apprendisti due nuove iniziative pos- disoccupazione, precarietà e delle aziende partecipanti di sono avere effetti positivi mancanza di autonomia dei colmare il loro gap di cono- sull'occupabilità dei gio- singoli individui con gli struscenza - assolvendo così alle vani? menti a nostra disposizione, R. Con «Restart Italia» ci ovvero finanziando piani fornecessità dell'impresa - e, al contempo, di acquisire nuove proponiamo di finanziare piani mativi rivolti ai giovani affincompetenze e di migliorare la formativi promossi nel contesto ché abbiano maggiori possibi· loro flessibilità professionale. di incubatori o di acceleratori lità di restare nel mercato del È risaputo, infatti, che più una di aziende. Con l'integrazione lavoro, essendo più qualificati. risorSa è formata più è spendi- di risorse tra enti, pubblici o Le parti sociali espressione privati che siano, cioè con.la del fondo si sono schierate bile nel mercato del lavoro. D. Ci sono, e se sÌ quali seconda iniziativa, puntiamo da tempo per la diffusione di sono, altre misure destina- a raddoppiare le opportunità una società della conoscenza te ai giovani in Formazien- di finanziamento per forma- e Formazienda ha fatto sua re tutte le figure che operano questa filosofia contribuendo da2020? R. Nell'ambito del .nostro all'interno deWimpresa, im- ad abbattere l'ignoranza e i piano strategico pervalorizza-. prenditori compresi. in questo suoi costi che spesso si abbire il capitale umano, il fondo ha modo vorremmo contribuire, nano a bassa produttività;'a stabilito cinque iniziative faro, ad esempio, a rendere più so- basso livello di sviluppo e a una delle quali riguarda pro- lide le 100 mila neoimprese scarsa innovazione. In questo prio l'occupabilità dei giovani, che da gennaio a oggi sono senso le rispondo di sì, Forverso cui il fondo ha favorito state create da imprenditori mazienda avrà un occhio di i finanziamenti di cui sopra. con meno di 35 anni di età riguardo peri giovani, perché Sempre a quest'area fanno ri- (dato Unioncamere), e al tem- illifelong learning diventi così ferimento anche due ulteriori po stesso ad abbassare illivel- naturale nella vita dei giovani lo di disoccupazione giovanile, tanto da produrre nel tempo e nuove occasioni: - la nascita dell'iniziativa dato che potrermno finanziare grandi effetti sulla società in faro chiamata «Restart Italia», anche la formazione destinata cui viviamo e in cui vivranno che mira a sostenere la nascita, ai giovani assunti con contrat- i nostri figli. lo sviluppo e il consolidamento to di apprendistato. di imprese innovative; Pagina a cura di D. Quindi il fondo avrà - l'implement!iZione dell'iniFONDO FORMAZIENDA ziativa faro n.l che va sotto il un occhio di riguardo .per TU. 0373472168 . nome di «Integrazione di ri- i giovani? [email protected]òm R. I giovani sono alla base www.formazienda.com sorse finanziarie in una logica 068391 Rossella Spada, direttore del Fondo Formazienda Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 83 Data Pagina Foglio 19-11-2013 8 1 Pensionati italiani tartassati, pagano 4 volte più dei francesi CONfESERCENTI ROMA Una differenza di trattamento inspiegabile. I pensionati italiani, molti dei quali in questi anni hanno già visto erodere il loro potere d'acquisto a causa della mancata o parziale indicizzazione, sono penalizzati dal fisco rispetto ai lavori dipendenti anche per quanto riguarda le detrazioni riconosciute: centoquindici euro in meno all'anno, nel caso di pensionato sotto i 75 anni d'età; cinquantesette euro in meno, se si è più anziani. Lo denuncia uno studio Confesercenti. Un divario destinato ad accentuarsi visto che la legge di stabilità aumenta le detrazioni Irpef per i lavoratori dipendenti, escludendo i pensionati. In realtà Confesercenti va anche oltre, perché dimostra come negli altri Paesi europei il peso delle tasse sulle pensioni sia molto inferiore. Almeno di tre, quattro volte e, nel caso della Germania, la comparazione è praticamente impossibile, visto che lì i pensionati sono così coccolati che di fatto non pagano imposte. Da noi no. I nostri anziani sono sempre più bistrattati. E, adesso si scopre, anche tartassati. Un pensionato con un assegno pari a tre volte il minimo, che poi significa 19.322 euro all'anno ovvero meno di 1500 euro al mese (con la tredicesima), paga oltre 4.000 euro di tasse, tra Irpef e addizionali comunali e regionali. In questo calcolo, si badi bene, non sono comprese le eventuali tasse su casa e rifiuti. L'analogo pensionato tedesco stessa cifra, stessa età - paga solo 39 euro di tasse. CONFRONTI PERDENTI Come è possibile? Evidentemente il governo di Berlino tiene in maggiore conto la "fragilità" dei suoi anziani, e per questo motivo ha un regime impositivo nei loro confronti molto agevolato. Ma, senza arrivare agli eccessi tedeschi di quasi totale esenzione, anche il raffronto con altri partner europei è perdente (e sconsolante) per i pensionati italiani. Lo studio Confesercenti confronta il trattamento fiscale di un pensionato romano, tra i 65 e i 75 anni, senza carichi di famiglia. Se percepisce un assegno pari a una volta e mezzo il minimo Inps (9.661 euro l'anno), vedrà trattenersi il 9% di imposte. Il suo omologo in Francia, Spagna e Regno Unito, non paga nemmeno un euro di tasse. Se l'assegno è pari a tre volte il minimo (19.322 euro lordi l'anno), il pensionato italiano pagherà il 20,73% di imposte, il pensionato spagnolo il 9,5%, quello inglese il 7,2%, quello francese ancora meno ovvero il 5,2%. In tutti i paesi, poi, a parità di reddito, il pensionato paga meno del dipendente, in una misura oscillante fra i -135 euro della Francia e i - 2.125 della Germania. Esattamente il contrario di quanto avviene in Italia. Gi.Fr. www.ecostampa.it Quotidiano [La tassazione delle pensioni in Europa; I Pension-e pari a3volte~inimo INPS -Impost~pagate all~anno in e~:::· 4,000 dll!ll;, i ~if;J 3,500 I 3.000 SUGLI ASSEGNI PREVIDENZIAU PREVISTE ANCHE MINORI DETRAZIONI RISPETTO AI REDDITI 2,500 DA lAVORO DIPENDENTE 2,000 1.500 1.000 500 ITALIA - .,f ..,.. ~Francia Spagna ~ Fonte: e~borazioni Confesercenti sulla base delle normative tributarie vigenti -t:.e.ntime.tri 068391 I Germania Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 84 Pagina 19-11-2013 12 Foglio 1 /2 Data I www.ecostampa.it Quotidiano Il concorsone non sarà annullato. Per ora RoMALe prove del maxi concorso da 1.995 posti del Comune di Roma (300 mila le domande) al momento andranno avanti. Il Concorsone non sarà annullato, in attesa che la Procura esamini i documenti che oggi arriveranno dal Campidoglio (e che saranno trasmessi anche alla Corte dei conti e al Tribunale civile). Tutto ciò mentre ai piedi del colle capitolino va in scena la protesta dei tanti che, dopo aver superato le prove scritte, temono che questa vicenda renda vani gli sforzi fatti per prepararsi alle prove. Con i sindacati sul piede di guerra, che pressano l'amministrazione affinché non blocchi il procedimento. Rossi a pag.12 Roma,ècaos sul concorsone , ora non verra annullato il Comune trasmetterà le carte in Procura ---------------~- IL _.--------~---- ROMA Il maxi concorso da 1.995 posti del Comune di Roma non sarà annullato e, nei limiti del possibile, nemmeno sospeso. In attesa che la Procura esamini i documenti che oggi arriveranno dal Campidoglio (e che saranno trasmessi anche alla Corte dei conti e al Tribunale civile) le prove di selezione andranno avanti, fino a prova contraria. La frenata era nell'aria fin da domenica, dopo la conferenza stampa di due giorni prima in cui Ignazio Marino aveva ventilato un possibile annullamento del concorsone avviato nel 2010, per il quale erano arrivate 300 mila domande. Tanto è vero che ieri, a esporre i risultati degli approfondimenti svolti dagli uffici comunali sulle buste «sospette», il sindaco non c'era, sostituito dal suo vice (con delega al personale) Luigi Nieri. Tutto ciò mentre ai piedi del colle capitolino va in scena la protesta dei tanti che, dopo aver superato le prove scritte, temoRitaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non 068391 ~Oggi no che questa vicenda renda va- sibile leggere il nome dell'autore ni gli sforzi fatti per prepararsi della prova scritta prima di correggerla. alle prove selettive. «Ci toccherà studiare e sostenere esami con l'INCHIESTA questa spada di Damocle sulla te- Ora però la palla passa ai magista», dicono i manifestanti della strati della Procura di Roma, che «protesta delle buste». Con i sin- decideranno se aprire un fascicodacati sul piede di guerra, che lo sulla vicenda. Il reato ipotizzapressano l'amministrazione af- bile potrebbe essere l'abuso d'uffinché non blocchi il procedi- ficio o, in casi più gravi, la corrumento. zione. Ciò che è certo è che la Procura non ha nessun potere Il RINVIO per bloccare una procedura amMarino, in serata, si affida a un ministrativa e che dunque le procomunicato: «Purtroppo dalle ve del concorso, per 22 distinte fiverifiche effettuate abbiamo ri- gure professionali, andranno scontrato diverse irregolarità avanti. Già oggi, infatti, si svolgesul maxi concorso, organizzato ranno le prove orali per 50 posti dall'amministrazione preceden- da funzionari «per processi cote - dice l'inquilino del Campido- municativi». Se l'inchiesta conglio - Il fatto che non sia stato ga- fermerà i sospetti «allora vedrerantito l'anonimato dei parteci- mo il da farsi - sottolinea il vice panti è talmente grave che sare- sindaco - ma riteniamo che tutto mo costretti a investire del pro- questo abbia bisogno di un'attenblema la magistratura penale, ci- zione da parte della magistratuvile e contabile». Secondo Mari- ra penale, civile e contabile». In no, «rimane il fatto che l'ammini- procura già è aperto un fascicolo strazione di Roma ha la volontà su una parte del concorsone, di tutelare tutti i concorrenti e quello per l'assunzione di 300 vil'obbligo di restituire ai cittadini gili urbani. I magistrati ipotizzala fiducia verso la pubblica am- no il falso ideologico per una riuministrazione». Ma di annullare nione della commissione giudile prove non se ne parla. «C'era- catrice: secondo l'accusa i memno due tipi di buste, una viola e bri della commissione avrebbeuna bianca, ma nessuna delle ro firmato il verbale della seduta due garantiva l'anonimato», pur non avendone preso parte. spiega Nieri. Insomma, guardan- L'inchiesta spinse l'ex sindaco do controluce sarebbe stato pos- Gianni Alemanno alla revoca riproducibile. Pag. 85 Quotidiano Data Pagina Foglio tolineando come il materiale per di chiedere l'annullamento delle il maxi concorso capitolino sia lo selezioni sotto inchiesta. E l'ex www.ecostampa.it della commissione esaminatrice e l'amministrazione Marino, proprio partendo da verifiche su questo caso, ha eseguito accertamenti a campione sulle altre selezioni. Tra i compiti dei magistrati ora anche quello di verificare le procedure seguite da Praxi, la società che ha coordinato l'organizzazione del concorso e che respinge ogni addebito, sot- 19-11-2013 12 2/2 stesso già utilizzato in tante altre assessore capitolino al personaprove in tutta Italia, dall'Agenzia le Enrico Cavali ari, che aveva delle entrate alla Rai. lanciato le selezioni durante l'amministrazione Alemanno, IRICORSI minaccia di denunciare Marino Adesso sul concorsone incombe per «procurato allarme, abuso anche il rischio ricorsi: è possibi- d'ufficio e diffamazione». le che, dopo le polemiche di queFabio Rossi sti giorni, molti esclusi decidano '"' RIPRODUZIONE RISERVATA CRESCE LA PROTESTA TRA I PARTECIPANTI: «DOVREMO STUDIARE CON L'INCUBO DI UN PROVVEDIMENTO CHE ANNULLI TUTTO» PROVE DI SelEZIONE PER 1.995 POSTI ANDRANNO AVANTI Il CAMPIDOGLIO: «RISCONTRATE MOLTE IRREGOLARITÀ) Le tappe e i numeri 12010 . I l'anno in cui il Comune di Roma I ~emesso il bando per il concorso :111.995 2012 l'anno in cui si sono svolte le prime prove (I 300mila Iposti in palio le persone che si sono iscritte al concorso LE PRINCIPALI CATEGORIE RICHIESTE 300 Vigili urbani 197 Esperti informatici I J III 20mila Iconcorrenti che hanno superato la prese lezione :- 3OOMaestre d'asilo -~ 15 OIstruttori turistici I r 43 Funzionari di biblioteca LA MANIFESTAZIONE Un momento delle proteste di ieri in piazza a Roma (LiVIERI/TOIATI) al 50 Ivincitori che sono già stati assunti "--- 136 Architetti w;;l:.J .1flllrssag,o,tftl ;/;/oro 068391 .---~~~~·:4~~ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 86 rUnità Condannati • amOflfe diamianto embra una bomba a orologeria, il Piemonte. Dove si allunga la lista di morti da amianto, lavoratori uccisi anche nella loro dignità perché lasciati senza alcuna protezione né informazione sui rischi che correvano. In principio fu l'Eternit di Casale Monferrato, giusto la settimana scorsa si sono accesi i riflettori pure sull'Olivetti di Ivrea, con 24 indagati. Ma ci sono altre aziende da molti anni ormai finite sul banco degli imputati: tra Philips, Pirelli, Teksid, Montefibre si contano già diversi processi - alcuni arrivati in Cassazione - e decine di decessi. Le richieste di rinvio a giudizio e le sentenze raccontano una verità agghiacciante, nella loro fredda precisione. Date di costituzione come parte civile degli ex dipendenti contro i dirigenti di questi colossi, date dei loro decessi. Argomentazioni della difesa per sostenere che il mesotelioma pleurico -tipicamente legato all'esposizione ad amianto, senza la quale si registra in rarissimi casi - può essere ricondotto al fatto che il lavoratore fumava. Testimonianze di ex operai, secondo cui l'amianto veniva da loro manipolato e tagliato, quando non era addirittura a contatto diretto con la pelle: guanti e grembiuli fatti di amianto venivano forniti, con un terribile paradosso, come «protezione» dal calore. Per lavorazioni in molti casi portate avanti fino all'inizio degli anni 90. Bisogna reagire al sentimento iniziale di incredulità, e buttarsi sulle carte di processi - peraltro non sempre andati a buon fine - per capire che Settimo torinese, Alpigliano, Verbiania, la stessa Torino sono state teatro di un inquinamento di grandi proporizioni. Basta leggere quanto riportato da chi negli stabilimenti incriminati ha passato una vita, e se l'è vista strappare via. Ad Alpignano sulla statale 24 ad esempio regnava la Philips (poi Philips Lighting srl, poi Fischer Italy). A luglio 2011, la prima sezione penale del Tribunale di Torino condanna alcuni dei direttori degli stabilimenti Alpignano l e 2 della Philips. Cinque i morti solo per amianto, poi ci sono i decessi per altri tipi di cancerogeni. Le testimonianze su come si producevano lampadi- LA SALUTE? UN OPTIONAL Grembiuli, guanti e cartoncini d'amianto erano la norma anche alla Teksid di corso Mortara 7, a Torino (fino al 77 Fiat, dall'82 Industria Acciai Inox, dall'87 Terni acciai speciali, dall'84 Deltasider e dall'88 Nuova Deltasider). Il materiale che avrebbe dovuto riparare gli addetti alla fusione dell'acciaio a distanza di decenni si rivela il killer di 14 persone, altre due ammalate si costituiscono parte civile insieme agli eredi dei colleghi. A novembre 2010 il Pm chiede il rinvio a giudizio di presidenti e amministratori delegati alla guida delle diverse società. Vengono chiamati in causa per i morti da mesotelioma o carcinoma polmonare, ex dipendenti «tutti esposti ad amianto contenuto in guanti, ghette, coperte usati come mezzi protettivi durante le operazioni di saldatura». Sono 14 anche i morti per amianto contestati nel procedimento «Pirelli quater», a cui si aggiungono le vittime di tumori provocati da altri cancerogeni come gli Ipa (Idrocarburi policic1ici aromatici) e le ammine aromatiche. La richie- 10 Foglio 1 /2 sta di rinvio a giudizio per i vertici delle diverse società attive a Settimo Torinese, tutte riconducibili al gruppo Pirelli, interessa un arco lunghissimo di produzione, dal 79 fino al 2000. E l'accusa è sempre di «non avere adottato tutti i provvedimenti necessari» a proteggere la salute dei propri dipendenti. Da notare che l'amianto in Italia è fuorilegge dal 92. E che ci sono altri tre procedimenti a carico del gruppo (il terzo è in udienza preliminare) davanti ai giudici di Milano, per una quarantina di casi tra decessi e lesioni. Ma l'amianto ha ucciso anche alla Michelin, negli stabilimenti Dora e Stura di Torino. Decine le vittime, a cui l'asbesto ha provocato carcinoma polmonare o mesotelioma, decine le persone colpite da altri tipi di tumore. L'udienza preliminare ha esaminato le posizioni di quattro Ad, accusati di omicidi colposi e di decine e decine di casi di lesioni colpose, anche qui gli anni in cui ci si ammalava lavorando sarebbero oltre trenta, dal 1966 al '98. Per gli imputati però sono intervenuti condono, prescrizione per alcuni casi, uno di loro ha chiesto e ottenuto la commutazione della pena di 6 mesi per omicidio colposo in una multa. Tre gradi di giudizio poi per i dirigenti del gruppo Montefibre (già Montedison Fibre), per 18 omicidi colposi da esposizione ad amianto, inalato in operazioni di manutenzione delle coibentazioni di tubazioni e impianti. L'elenco delle aziende sul territorio in cui si ricorreva all'amianto senza alcun accorgimento è però ben più lungo, anche guardando a quelle indagate dai soli magistrati di Torino. E soprattutto, «i casi andati a processo sono solo la punta di un iceberg, o anche meno. Perché sono quelli ufficiali, cioè registrati dall'Asl competente - ricorda l'avvocato Laura D'Amico, che ha seguito molti di questi processi -. Le aziende sanitarie del resto si basano sulle segnalazione dai medici di base o ospedalieri, quando questi si trovano in presenza di tumori ricondubili all'amianto. E sono ancora troppi quelli che tacciono, che invece -la letteratura scientifica lo dimostra - può essere solo una concausa. Un'omissione che costituisce reato: forse le Procure dovrebbero agire anche contro loro». 068391 S 19-11-2013 Pagina «I guanti non venivano luai tolti perché gli addetti dovevano essere pronti a correre ai forni» ADRIANA COMASCHI acomaschi:cilunita.it ne e tubi fluorescenti pesano come macigni. Giuseppe Milazzo - morto nel 2009 per mesotelioma e già affetto da tumore vescicale, dipendente della società dal 1961 al 1992 - era fonditore, smerigliatore e manutentore dei forni in cui il vetro veniva fuso per essere modellato. Riporta di avere utilizzato 'fogli' di amianto sotto i piedi, guanti, ditali e grembiuli pure di amianto come protezione dalle temperature elevatissime, «questi fogli li tagliavamo con un coltello» (l'amianto non andrebbe mai rotto, per evitare la dispersione di fibre ndr). Poi c'erano dischetti di amianto, fogli di cartone di amianto pressati ... E i guanti non venivano mai tolti, neanche in mensa, perché spiega - se c'erano problemi gli addetti dovevano essere pronti a correre ai forni a ritirare il materiale incandescente. Nello stabilimento 2 l'amianto impiegato era minore. Ma veniva in pratica polverizzato in aria - e dunque inalato - per l'uso di aria compressa nelle pulizie, così da creare «una polvere maledetta... una nuvola insopportabile». Data www.ecostampa.it Quotidiano Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 87 IL~MA.TTINO Data Pagina Foglio 19-11-2013 14 1 Esuberi Indesit, trattativa a oltranza www.ecostampa.it Quotidiano La Fiom potrebbe non firmare l'intesa. Operai a Roma tra petardi e proteste Sei mesi di trattative e tre rinvii. Un piano di ristrutturazione rivisitato dall'azienda che ha aumentato le previsioni d'investimento. Ma che prevede pur sempre 1.030 esuberi (invece dei 1425 iniziali) per un totale di 300 esuberi nel 2019 al termine di un percorso di pensionamenti e rientri. Ce n'era abbastanza per scatenare !'ira delle tute blu, che continuano a temere una fuga delle produzioni in Polonia o in Turchia. «Milani (1'ad di Indesit ndr) uguale Schettino. Indesit ritorni a bordo c ... », si leggeva su uno striscione. Anche se non è mancato qualche momento di sana ironia. Come i balli per ingannare l'attesa e gli applausi ai sindaci campani. «Abbiamo chiesto una riduzione degli esuberi al numero di addetti che hanno i requisiti per la mo- Cinzia Peluso Il giorno più lungo per la vertenza Indesit. Tra petardi, fumogeni e striscioni,la protesta deilavoratori ha raggiunto la capitale. A Roma, davanti al ministero dello Sviluppo, mentre si svolgeva il negoziato-fiume decisivo per il destino futuro dell'indusoia, centinaia dilavoratori sono giunti dal Casertano e dalla sede storica di Fabriano. Hanno marciato sotto il palazzo dei rappresentanti del governo con i sindacati e con gli amministratori locali per dire no agli esuberi. Sullo sfondo il tam tam delle indiscrezioni su una cessione da parte della famiglia Merloni o su una fusione con un grande gruppo internazionale. Con la Borsa che tifava per la nuova operazione. Il titolo ha chiuso in rialzo del 2,9%. Il riassetto colpo di grazia al territoriO», gli faceva eco il sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino. Si tratta a olo-anza nella notte. La vertenza è complessa. E si profila una spaccatura nel sindacato, con la Piom che si potrebbe dissociare da un eventuale accordo. Tornando alle voci di fusione, la lista dei potenziali pretendenti per il gruppo di elettrodomestici è lunga. Ci sono soggetti europei, statunitensi ed asiatici come Electrolux, Whirlpool, Arcelik, Samsung, LG, Haier e Bosch. Il 21 novembre il consiglio di amministrazione dell'azienda potrebbe conferire al presidente Milani uno specifico mandato per !'individuazione di un partner. Le banche d'affari già plaudono all' operazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA l'ndesit Company (famiglia Merloni) INVESTIMENTO 2014-16 14 siti prodotti innovativi in ITALIA di gamma medio-alta Melano (AnI rinnovo gamma F.b,I", lA" bilità, vale a dire 200 per il Casertano, 300 per tutto il gruPPO», spiegava il segretario regionale della Uilm Campania, Giovanni Sgambati in una pausa della trattativa. «L'auspicio è che il vertice sull'Indesit possa individuare le soluzioni più utili per i nostri lavora tori e per il sistema produttivo campano», si augurava il presidente della Regione Campania' ieri prima dell'inizio della trattativa a Roma. «Non vogliamo consentire quella che potrebbe rivelarsi l'ennesima rapina sul nostro territorio che, con i suoi lavoratori, tanto ha dato a questa azienda», avvertiva il sindaco di Carinaro Mario Masi. «Già viviamo difficoltà enormi nell' agro Aversano dal punto di vista occupazionale e, dunque, un' eventuale chiusura dell'Indesit darebbe il .. forni da incasso J 78 Dipendenti in Italia 4.300 ADDETTI ATTUALI (oltre 20% in Gig) 16.000 in 8 poli mondiali je Comunanza (ApI········· l1!ilioni di euro T 'avabiancheria a carica fronta~ 'e 1.030 Teverola (Cel frigoriferi e piani cottura gas (gestiti con solidarietà e cig; impegno a riassorbire 400 impiegati in 4 anni; 330 via via pensionabili) ESUBERI ANNUNCIATI +.:.e.rrtime.tri 068391 ANSA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 89 COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 19-11-2013 11 1 ~ $t) I Ret-rosce-na-II-collo-ca-m-en-to-d-ell-ea-zio-ni-p-otr-eb-be-avven-irean-ch-e .. _~ ---~ --- -- pr-im-a d-el-la fi-ne-dell'anno Per fare cassa il Tesoro anticipa le vendite: subito quote Eni e Cdp Reti sul mercato www.ecostampa.it Quotidiano li limite di reddito per ottenere il bonus lavoro scende a 28 mila euro altre sarebbero già pronte per essere realizzate entro l'anno. Tra queste ultime, la cessione di una quota fino al 49% di Cdp Reti, che per ora contiene il 30% di Snam ma nella quale dovrebbe confluire anche il 29,9% di Tema, che è in Cassa depositi e prestiti. Ma Cdp possiede anche quel 25,7% di Eni che, insieme al 4% del Tesoro, vale circa 20 miliardi. La vendita di una parte della quota del Tesoro andrebbe a riduzione del debito pubblico, quella della Cdp indirettamente interverrebbe sul deficit. Le altre operazioni restano sullo sfondo, in particolare quelle che riguardano Enel e Finmeccanica, mentre potrebbe rientrare nelle dismissioni una quota di minoranza di Fincantieri. Verrà trattato a parte il capitolo delle dismissioni immobiliari: la Cdp ha ricevuto dall'Agenzia del Demanio l'elenco dei beni tra i quali sceglierà gli immobili da acquisire e che frutteranno allo Stato 525 milioni. Intanto il governo procede sulla legge di Stabilità. Sarà fissato a 28 mila euro lordi l'anno il tetto massimo di reddito per avere diritto alle detrazioni in busta paga in arrivo con il taglio al cuneo fiscale. Lo prevede un emendamento che potrebbe essere presentato già oggi dai relatori al disegno di legge di Stabilità, Giorgio Santini (Pd) e Antonio D'Alì (Nuovo centrodestra), con l'ok del governo. Rispetto al testo approvato dal Consiglio dei ministri, quindi, il taglio del costo del lavoro sarà concentrato sulle fasce di reddito più basse, in modo da avere un effetto più visibile in busta paga. Sembra difficile, invece, aggiungere altre risorse rispetto a quanto già previsto nel testo uscito da Palazzo Chigi. Tra le altre modifiche in arrivo dai relatori, che saranno discusse nel corso di un vertice fissato per stamattina al Senato (al quale Forza Italia, secondo il capogruppo Maurizio Gasparri, avrebbe dovuto essere invitata), anche il pacchetto sulla Cassa depositi e prestiti, l' demanio L'elenco dei beni demaniali, per un valore di 525 milioni, che verranno trasferiti alla Cassa depositi e prestiti con il rafforzamento del suo ruolo nel sostegno non solo degli investimenti delle piccole e medie imprese ma anche dei finanziamenti finalizzati all'innovazione .tecnologica e dei mutui per le famiglie. Da registrare le scintille tra Forza Italia e gli «alfaniani» di Ncd con Sandro Bondi (FI) che invita il relatore alla Stabilità, Antonio d'Alì (Ncd) a dimettersi, in quanto indicato da un Pdl che ora non c'è più. Ipotesi da questi respinta poiché la nomina del relatore <<Ilon è subordinabile a elementi politici» come la spaccatura delPdl. Antonella Baccaro Lorenzo Salvia © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 ROMA - ngoverno accelera sul piano delle privatizzazioni da 7.5 miliardi annui dopo le sollecitazioni di Bruxelles ad abbattere il debito pubblico. n programma di dismissioni, che avrebbe dovuto essere presentato entro l'anno, sarà anticipato ai prossimi giorni e riguarderà prima di tutto le aziende partecipate dallo Stato, mentre la parte immobiliare sarà gestita a parte. L'accelerazione è stata annunciata ieri dal premier Enrico Letta nel forum organizzato dal Financial Times: «Questa settimana ci sarà un evento importante: presenteremo il piano di privatizzazioni che viene discusso oggi (ieri per chi legge, ndr) al ministero dell'Economia». l tempi in realtà potrebbero allungarsi alla prossima settimana ma il piano, predisposto dal ministero dell'Economia, è già pronto. AvalutarIo sarà il Comitato per le privatizzazioni, guidato dal direttore generale del Tesoro Vincenzo La Via e composto da quattro esperti, che saranno nominati per decreto per tre anni a titolo gratuito, scelti tra personalità «di riconosciuta indipendenza e di notoria esperienza nei mercati nazionali e internazionali». Il programma, che il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, presenterà al Consiglio dei ministri, verrà poi ufficializzato allo stesso modo in cui è stato reso pubblico ieri quello sulla spending review, senza scendere nei particolari, dal momento che si tratta di operazioni di mercato. Alcune di queste richiederanno tempi più lunghi, mentre Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 90 COBBIEBE DELLA SEBA Pagina 19-11-2013 20 Foglio 1 /2 Data I Santa Sede Un Motu proprio rivoluziona l'Autorità di informazione finanziaria creata da Ratzinger TI Papa e la lotta agli illeciti finanziari Un laico chiamato a vigilare sullo Ior www.ecostampa.it Quotidiano La consulenza sul Governatorato affidata a Ernst&Young Con un nuovo Motu proprio papa Francesco interviene ancora a mettere ordine in materia economico -finanziaria. Questa volta ha riscritto lo statuto dell'Autorità per l'informazione finanziaria (Aif), rafforzandone ulteriormente l'indipendenza e sottraendola, alle potenziali interferenze e lotte di potere tra gli esponenti più influenti della gerarchia vaticana, che tanto hanno avvelenato gli ultimi anni del pontificato di Benedetto XVI. La nuova Lettera apostolica (firmata il 15 novembre e che entrerà in vigore dopodomani, giovedì 21 novembre) modifica infatti sostanzialmente quella con cui papa Ratzinger il 30 dicembre 2010 aveva istituito l'Aif. E, diciamo così, ne <daicizza» completamente la struttura. In un immediato futuro il presidente dell'Autorità non sarà più, con ogni probabilità, un cardinale, come l'attuale, Attilio Nicora. L'articolo 4 del vecchio Motu proprio di Ratzinger, prevedeva per la carica solo la nomina papale e quindi di conseguenza ciò implicava il rango cardinalizio. Adesso invece il presidente sarà nominato.dal Papa, insieme ad altri quattro membri del Consiglio direttivo ad quinquennium - afferma il Motu proprio - e scelto «tra persone di provata onorabilità, senza conflitti di interessi e con rièo- nosciuta competenza nei campi giuridico, economico, finanziario e negli ambiti oggetto dell'attività dell'Autorità». L'identikit del nuovo presidente dell'Aif, insomma, è quello di un laico altamente competente sul modello del presidente· dello lor. Questo salto di qualità avviene, come spiega lo stesso Francesco, nel momento in cui «per rafforzare le iniziative già prese allo scopo di prevenire e combattere sempre meglio eventuali attività illecite nel settore economico-finanziario, come pure per contrastare il finanziamento del terrorismo, ho attribuito nuove funzioni all' Autorità». L'Aif, infatti, in base alla nuova legge antiriciclaggio entrata in vigore 1'8 ottobre, deve controllare tutte le attività finanziarie della Santa Sede, oltre allo lor e l'Apsa, l'Amministrazione del patrimonio della Sede apostoli- ca. Lo Statuto inoltre crea il direttorato, cioè l'ufficio del dÌrettore dell'Aif, che sarà composto dal direttore e dal suo vice, nominati dal segretario di Stato con gli stessi criteri del consiglio direttivo e sempre per cinque anni. Infine, l'Autorità sarà divisa in branche o uffici ben distinti tra loro: uno per la vigilanza e la regolamentazione e l'altro per !'informazione finanziaria. La riscrittura dello Statuto dell'Aif, afferma papa Francesco, è avvenuta «accogliendo anche i suggerimenti della commissione referente dell'Istituto per le opere di religione». Mentre all'altra commissione referente al Papa,quella sugli enti economici, verrà consegnato il risultato della consulenza, firmata sempre il 15 novembre dal Governatorato, con un'équipe internazionale della società Ernst&Young incaricata di «effettuare un lavoro di verifica e consulenza sulle attività economiche e sui processi di gestione amministrativa dell'ente». Anzi, la consulenza è stata affidata a EY «in accordo con la Pontificia commissione referente di stu- dio e di indirizzo per gli affari economici e amministrativi della Santa Sede», si legge nella nota del Governatorato: In questa seconda commissione siede Francesca Chaouqui, giovane pr che lavora proprio per Ernst&Young. Nel comunicato ufficiale, comunque, si specifica che il mandato è stato affidato «a seguito di una procedura di selezione>. Le due decisioni rese note ieri sembrano costituire un punto di svolta rispetto a Vatileaks che, com'è noto, è iniziato con la pUbblicazione di lettere di denuncia su presunte irregOlarità negli appalti del Governatorato da parte di monsignor Carlo Maria Viganò. Mentre il documento più importante trafugato dal Corvo, e ritrovato in copia a casa di Paolo Gabriele, era un appunto riguardante i rapporti tra lo lor e l'Aif. Altri cambiamenti potrebbero avvenire oggi, questa volta nella Cei, con il possibile avvicendamento del segretario generale, Mariano Crociata. M,Antonietta Calabrò W@maria-mcalabro [email protected] 068391 RIPRODUZIONE RlSERVATA Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 91 Data la Repubblica Pagina Foglio 19-11-2013 21 1 Negli ultimi quattro anni, viale Mazzini ha avuto un calo nella raccolta pubblicitaria doppio rispetto a Mediaset Ricavi tv, controsorpasso Sky sulla Rai WCAPAGNI MILANO-Nel2012Mediasetha visto cadere i ricavi pubblicitari, la Rai ha puntellato i conti solo grazie all'aumento del canone, mentre Skyè riuscita - nonostante la crisi dei consumi - a confermare la sua quota di abbonamenti. È ricco di numeri e di spunti di riflessione l'annuale rapporto di R&S Mediobanca sui principali network del settore televisivo in Italia Da cui si deduce che l'unico finanziariamente e patrimonialmente in salute è Sky. Anche perché, essendo l'ultimo nato, ha un costo del lavoro più basso. Ma vediamo i nUmeri nel dettaglio. Complessivamente, i quattro network (all'elenco va aggiunta anche La7) hanno visto ridursi nell'ultimo anno i ricavi del 7,4%, in via principale per il crollo degli introiti da inserzioni pari a un meno 16%. In linea con il dato la discesa pubblicitaria di Mediaset(-16,5%),chehavistoin lieve calo anche i ricavi della sua pay per view (-0,6%). Più accentuatoil calo pubblicitario per la Rai (-22%), ma viale Mazzini ha compensato con l'aumento di ricavi da canone (+2,4%). I numeri diSkysono in discesa solo allavoce pay per view (-9,9%), mentre sale la pubblicità (+ Il,1 %) e tengono gli abbonamenti (+0,7%). Il risultato finale ha così visto Sky tornare al secondo posto per fatturato complessivo nel 2012 davanti alla Rai (2,81 miliardicontro 2,67),madietroaMediaset(3,68); La7 si è fermata a 211 milioni, in discesa del 6,4%, soprattutto per il calo di pubblicità di Mtv. Male cifre raccolte dagli esperti di piazzetta Cuccia dicono ancora peggio della situazione della Rai se si tiene conto del periodo 2008-2012, con i ricavi pubblicitari crolIdti del 41,3% (contro un aumento del canone del 7,9%). Sky invece è salita dal 2008 del 7,4%, contro un calo dei ricavi di MediasetdeI12,3%.Skyèancheil gruppo con il maggior fatturato per dipendente, pari a 702mila euro (+4,3% sul 2008), davanti ai 589mila euro di Mediaset (11,5%), mentre la Rai è scesa a 231mila (-16,9%), inferiore anche a La7 (309mila euro, in crescitadeI12,5%). «LaRaitrail2008eil2012haaccumulato- si legge nel report perdite nette pari a 408 milioni, segnando un piccolo utile solo nel 2004: Mediaset ha sommato nel quinquennio utili per 1.021 milioni, Sky Italia per802milioni; TI Media ha subito perdite complessive per 546 milioni senza mai raggiungere l'utile». Ultima annotazione negativa perla Rai:il capitale netto in cinque anni si è ridottoda694a291 milioni,mentre i debiti sono saliti da 12 a 377 milioni. www.ecostampa.it Quotidiano 068391 Andrea Zappia, ad di Sky Italia Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 93 la Repubblica Data Pagina I Foglio 19-11-2013 22 1 La lente del governo sulla rete Telecom Letta incarica Caio edue espertiper un rapporlo sullo stato della banda larga in Italia SARA BENNEWIn MILANO - Un trio di esperti per fare i conti in tasca alla Telecom e mettere l'agenda digitale italiana in regola con il resto d'Europa. L'iniziativa è stata annunciata ieri dal premier Enrico Letta a margine del convegno organizzato a Roma dal Financial Times. Letta haribaditochelareteinbandalarga dovrà essere realizzata nei termini previsti dalla Ue, a prescindere da chi sarà «il proprietario». Come a dire che indipendentemente dalla nazionalità, sia che si tratti di Telefonica o chiunque altro governerà sulla Telecom, Letta si assicurerà che non vengano «fatti sconti» sugli investimenti altrimenti «i poteri pubblici» terranno conto «dell'interesse generale del Paese da tutti i punti di vista». Insomma, con o senza il de- creto sulla golden power e la riforma della legge sull'Opa promossa dal presidente della Commissione industria del Senato Massimo Mucchetti, toccherà a tre esperti del settore fissare le regole. E in proposito Letta ha scelto Francesco Caio, autore per altro di un Rapporto sulla rete voluto dal ministro Romani, il professore francese Gerard Pogorel e il consulente americano Scott Marcus, già advisor della Federal Communication Commission Usa. «Faranno un'analisi della situazione attuale -ha precisato Letta -degli investimenti e dei piani di sviluppo dei principali gestori». Immediata la risposta di Telecom, cheha partecipato all'iniziativa del Ft. «E' un' ottima idea - ha commentato l'ad di Telecom Marco Patuano - i tre esperti nominati sono di assoluto prestigio mondiale». Nessun «commissa- riamento» nè invasione di campo da parte del governo. Anzi Patuano ha offerto «massima collaborazione da parte di Telecom» che già autonomamente ha accelerato sugli investimenti, stanziando nel prossimo triennio 9 miliardi perlabandalargaeleretimobilidi quarta generazione. Patuano non ha nemmeno escluso un coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti, nel caso in cui «in futuro ci fossero le condizioni». Da parte sua la Cdp ha rinnovato il suo impegno, se richiesta, a investire sulla rete di Telecom. «Abbiamo sempre avuto una posizione molto chiara - ha detto l'ad di Cdp, Giovanni Gorno Tempini - riteniamo che le reti di nuova generazione siano un investimento infrastrutturale importante per il Paese e che quindi siano un punto di attenzione per chi investe in infrastrutture come noi». Ma an- www.ecostampa.it Quotidiano che gli azionisti italiani di Telecom hanno confermato illoro impegno al fianco del gruppo. «E' importante che Telecom possa fare gli investimenti necessari -ha detto il presidente del consiglio di gestione di Intesa San paolo Gian Maria Gros-Pietro - quindi noi subordineremo la nostra uscita alla possibilità che questa non comprometta l'equilibrio della società e degli investimenti». GrosPietro ha però precisato che Intesa «non intende restare in Telco a lungo». Intanto Assogestioni continua a lavorare a una lista da 7 membri da proporre entro lunedì prossimo in vista all'assemblea Telecom convocata peril20 dicembre. Su richiesta dell'azionista Marco Fossati - che di Telecom ha il 5% e che si è detto disposto votare la lista Assogestioni - i soci dovranno decidere se revocare o meno l' attuale consiglio, e se del caso, nominare un nuovo board. Patuano: s'Noi abbicunogià ac~,_ esdadoacconli conhlCdp" Gaos-Pieb'o: ''ftOD ~oaluDgo ia TeIcoBDaaoa C~a'eID.O 068391 gli equilibri" Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 94 Quotidiano Data LA STAMPA Pagina www.ecostampa.it Foglio 19-11-2013 8 1 /2 LA SPENDINO REVThW Spesa, tagli per 32 miliardi in 3 anni Larmuncio del governo. E per il commissario Cottarelli le prime misure potrebbero arrivare già a febbraio ROBERTO GIOVANNINI ROMA Dopo la semibocciatura di Bruxelles ai conti italiani il governo corre ai ripari, eoltre ad accelerare sulle privatizzazioni decide di moltiplicare drasticamente i tagli alla spesa pubblica del piano della spending review gestita dal commissario Carlo Cottarelli. E così, come ha annunciato ieri il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, sono in arrivo tagli per ben 32 miliardi nel triennio 2014-2016. Una somma pari al 2% del Pil di oggi. Un'operazione molto ambiziosa, che per il presidente del Consiglio Enrico Letta dimostra che ora «si cambia verso», puntando al «eliminare gli sprechi per utilizzare nel modo più produttivo le risorse». Perché, dice Letta, «i tagli si devono fare dove è necessario». Non c'è dubbio che l'obiettivo delineato da Cottarelli e Saccomanni è davvero notevole; sarà interessante vedere come reagirà quel grumo di interessi concentrati intorno alla spesa pubblica. Ovvia- mente, fondamentale sarà il metodo con cui procederà Cottarelli e il suo gruppo di lavoro, e quali saranno le concrete indicazioni sulla spesa pubblica definita «inutile». Il documento preparatò dal commissario è stato trattato ieri dal Comitato interministeriale a Palazzo Chigi. Il governo conta di recuperare già per il prossimo anno circa 1,5 miliardi, una cifra che non è comunque indicata nel dossier Cottarelli in cui si afferma che «in sede politica» va valutata 'l'opportunità di individuare risparmi «addizionali» per il 2014 e gli anni a seguire. Il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni ha parlato di «una piena condivisione del piano di lavoro» preparato dal commissario «e del documento di indirizzo che lo accompagna», anche in considerazione del fatto che la revisione della spesa è «un elemento cardine della politica economica del governo». Cottarelli ha poi aggiunto che «ci potranno essere delle cose che anticipiamo e che arriveranno prima della fine di febbraio», quando è previsto il «grosso» delle prime misure per la revisione della spesa. Il comitato interministeriale, ha specificato il ministro, «dovrà riunirsi con frequenza almeno mensile per fornire indirizzi» al piano di revisione della spesa. Le risorse provenienti dai risparmi di spesa «saranno destinate in maggior parte alla riduzione delle imposte, come previsto, ma anche a finanziare gli investimenti produttivi e alla riduzione del debito». In mattinata il presidente del Consiglio, Enrico Letta, aveva spiegato che con Cottarelli «cambierà il verso degli interventi sulla spesa». Parlando alla cerimonia del novantennale del Cnr, il premier ha affermato che «la riduzione della spesa pubblica deve essere intelligente, senza tagli lineari. La spesa deve essere sotto controllo, ma bisogna fare i tagli dove è necessario, altrimenti non ci saranno investimenti». Infine Letta ha anticipato che questa settimana «presenteremo un piano di privatizzazioni che viene discusso oggi con il ministro delle Finanze». Al Cnr c'era anche il numero uno di Confindustria Giorgio Hanno Squinzi. Squinzi ha ricordato che «abbiamo speso tanto e male, dividendo la spesa in mille rivoli. Liberiamoci ora dalle transazioni inutili, riduciamo la frammentazioni e torneremo a crescere». «Transazioni inutili» che «hanno sconfitto innovazione, qualità, merito, voglia di gareggiare e ricerca - ha detto il leader degli industriali - liberiamoci dalle transazioni inutili, riduciamo la frammentazioni e torneremo a crescere». Intanto, per oggi è atteso un primo pacchetto di emendamenti del governo alla legge di Stabilità, contenente una decina di proposte di modifica. Un secondo pacchetto più corposo, a firma dei relatori, dovrebbe invece arrivare in un secondo tempo. La commissione Bilancio del Senato ha da parte sua concluso la scrematura dei circa 3mila emendamenti al testo. Infine, il Consiglio dei ministri già forse domani probabilmente varerà il decreto che chiude il discorso sulla seconda rata Imu: le coperture do'\Trebbero essere l'aumento degli acconti di Ires e Irap su banche e assicurazioni, ed è possibile che vengano esclusi anche fabbricati e terreni agricoli. detto Enrico Letta Fabrizio Saccomanni Ora si cambia verso C'è piena condivisione Elimineremo gli sprechi sul piano di lavoro e sul testo di indirizzo usando meglio i soldi Giorgio Squinzi Stefano Fassina Ènecessario rivedere Abbiamo speso tanto le uscite senza ' e male: migliorando si può torr'!are a crescere ridurre sul welfare Presidente del Consiglio Presidente della Confindustria Viceministro dell'Economia 068391 Ministro dell'Economia Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile, Pag. 95 Quotidiano Data Pagina LA STAMPA I Foglio 19-11-2013 9 1 /3 www.ecostampa.it Risparmi su tutto dai grandi appalti alle cure termali Per la revisione ci saranno 76 gruppi eli lavoro J\la per ora sono escluse auto blu e consulenze , è un gruppo di lavoro sulle cure termali dei militari, che evidentemente costano più dei benefici che arrecano ai nostri generali. Quello su Aci e Mot';;rizzazio= ne Civile, due enti che da sempre fanno la stessa cosa ma che nessun gmler~oha mai osato fondere. Alzi la mano chi conosce la differenza che corre fra capitanerie di porto, guardia costiera e autorità portuali: un gruppo si occuperà anche di loro. E ancora: revisione delle centrali appaltanti dei provveditorati alle opere pubbliche (ricordate lo scandalo Balducci?), coordinamento fra militari e forze di polizia, archivi di Stato, scuole di formazione, «razionalizzazione della gestione del servizio intercettazioni telefoniche», «della rete delle prefetture», dell' «attività dei corpi forestali» e del coordinamento di questi ultimi con «Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza». Per capire cosa sia davvero la spesa pubblica italiana, quella che secondo alcuni sarebbe tutto sommato «in linea con la media europea» Ritaglio Primo piano Italia ((Più mobilità» Uno dei gruppi «orizzontali» si occuperà del terreno vergine della mobilità dei dipendenti pubblici, nella storia imposta solo a militari e prefetti. Il burocratese è incerto, le finalità chiare: si va dall'«esplorazione dei canali di uscita e rivalutazione delle misure sul turnover» all' «armonizzazione del sistema retributivo e contrattualistico». Le imprese si fan per tre Alle Infrastrutture qualcuno si occuperà di cercare gli sprechi che si annidano nelle oscure «gestioni governative». La voce «contributi alle imprese» vale trenta miliardi di trasferimenti annui: metà se li prende lo Stato, Il resto le Regioni. Nessun contribuente conosce la destinazione di questi denari. Ebbene, per venirne a capo Cottarelli ha deciso di dividere il lavoro in tre gruppi, uno per ciascuno dei ministeri che li governa e li distribuisce: Tesoro, stampa ad uso esclusivo Sviluppo economico, Infra- tema sia troppo sensibile per essere trattato direttamente in «Ferrovie dello Stato» vale ogni enti e ministeri. anno cinque miliardi di trasferimenti all'azienda: nessuno, al di {(Più tagli se possibile)) fuori dei suoi vertici, sa come È almeno la terza volta che un vengano spesi questi fondi, da governo tenta di venire a capo soli sufficienti a finanziare una della giungla degli ottocento e riforma danese degli ammortiz- più miliardi di spesa italiana, zatori sociali. Non c'è ministero somma di piccoli privilegi, buroche non abbia «enti vigilati» di crazie inefficienti, governi tropcui valutare qualità ed efficien- po deboli per imporre cambiaza. E poi «enti fiera», «enti di ri- menti veri. Cottarelli ci mette cerca», «enti lirici». Alla terza l'entusiasmo di chi questo lavopagina della lista ci si arriva ro l'ha fatto in giro per il mondo sfiancati a immaginare quante e ora è chiamato a ottenere ritasse se ne vadano in spese che sultati nel suo Paese. A differennessuno ha mai davvero moni- za di Saccomanni, che a voce torato. Basti dire che quando promette due punti di Pil nel l'allora ministro Passera convin- prossimo triennio, il documento se Monti a iniziare a pagare i di Cottarelli si limita a ripetere cento miliardi di arretrati dello più o meno le grandezze già inStato e degli enti locali ai priva- dicate dalla legge di Stabilità, ti, a Grilli servirono settimane quei risparmi che - se non ci sasolo per censire quanti fossero i ranno - si tramuteranno in un centri di spesa autorizzati: taglio delle agevolazioni fiscali 23mila. per gli italiani: 3,6 miliardi nel 2015, 8,3 nel 2016, 11,3 nel 2017. Auto blu, niente gruppo Nel documento non c'è traccia Restano fuori dai gruppi di lavo- nemmeno della volontà di Sacro di Cottarelli gli organi di rile- comanni di anticipare all'anno vanza costituzionale (Camera e prossimo un po' di questi risparSenato, Corte Costituzionale, mi. Dalle sue parole si capisce Banca d'Italia), perché la Carta però che il governo lo ha messo garantisce a questi enti il potere sotto pressione nella speranza di far da soli. Restano escluse di arrivare dove la politica non è anche auto blu e consulenze. mai arrivata: «Contiamo di aveCuriosa la motivazione addotta re qualche risultato già per la finel documento: «Alcuni temi ne di febbraio». Ci riuscirà? trasversali verranno sviluppati I poteri che la legge istitutidirettamente dal gruppo di ba- va gli ha garantito sono effettise (i dieci collaboratori diretti di vamente importanti, molto Cottarelli) perpiù estesi di quelli che il goverché non abbano lVlOn~1 garan~1 stanza complessi a Enrico Bondi. da giustificare la Ha firmato un creazione di contratto triengruppi di lavoro». naie al riparo Il sospetto è che il ."trllttllrp. L'into~~ahilp VOCI' ___ ' ' ' ___ del destinatario, non ..L~ ______ ~..L~ riproducibile. Pag. 97 068391 ALESSANOR08ARBERA ROMA basta scorrere l'allegato che Carlo Cottarelli ha inserito alle dieci pagine del suo piano di lavoro. Per tentare di venire a capo dei mille rivoli di sprechi l'ex direttore del Fondo monetario ha dovuto costituire otto gruppi trasversali ai centri di spesa «orizzontali» più altri sessantotto (68) «verticali» più specifici e divisi fra Palazzo Chigi, ministeri, Regioni, Province, Comuni. Data LA STAMPA Pagina Foglio 19-11-2013 9 2/3 di Finanza, studiare un siste- ganizzare corsi di formazione ma società comunale, purché dallo spoil syma di incentivi finanziari per per migliorare l'efficienza de- non quotata in Borsa. Come un stem, potrà disporre IspezlOÌil nella Liuarrua premiare gli enti virtuosi, or- gli uffici, arrivare fin nell'ulti- ministro, più di un ministro. Twitter @alexbarbera COMPETENZE www.ecostampa.it Quotidiano Aci e Motorizzazione sotto esame per evitare doppioni GLI OBIETTIVI I:ammontaredel risparmi attesi per l'anno 2015 L'ex direttore Fmi: «I primi risultati già in febbraio» mesI'" da maggio da aprile da dicembre da marzo a febbraio ad aprile a maggio a luglio Prima fase di ricognizione tecnica per definire le misure da approvare a metà del 2014 e quantificazione dei risparmi di spesa m!12014 e negli anni successivi. Utilizzo della ricognizione tecnica nel Documento di economia e finanza per la formulazione degli obiettivi di finanza pubblica, anche con riferimento alla spesa. IIIIIIIIIIIIII Il governo, a questo punto, passerà a svolgere un'analisi complessiva dell'impatto macroeconomico e distributivo delle misure sulle amministrazioni e sui conti pubblici. IIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIII Infine si procede con l'implementazione delle misure a livello legislativo, con effetti distribuiti nel 2014 e nel triennio successivo, oltre a programmare eventuali ulteriori interventi. Beni e servizi Costi standard Si occuperà di verificare il prezzo pagato dalla pubblica amministrazione per l'acquisto di beni e servizi. Sarà rafforzato il ruolo di Consip e delle centrali d'acquisto. Da questa commissione sono esclusi i prezzi della Sanità (che ha una sua commissione specifica) Si tratta di stabilire fabbisogni e costi standard per tutto il territorio nazionale: evitando che, per esempio, una siringa costi nel Sud il quadruplo che nel Nord. E che gli ospedali di una Regione ne usino una quantità spropositata a paragone di quelli di altre Questo gruppo di lavoro sarà incaricato di ottimizzare l'uso degli immobili: dai contratti d'affitto (quelli stipulati per occupare degli spazi e quelli per concederne altri in affitto) alla manutenzione. Più tutte le forniture, a cominciare da quelle energetiche Altro compito molto delicato: fissare un criterio unico per i costi delle amministrazioni ai diversi livelli di presenza del pubblico (Regioni, Province e Comuni). Questo gruppo ha anche l'incarico di verificare le regole per il finanziamento pubblico ai partiti Costi della politica Qualità degli mvestilnenti È il gruppo che lavorerà alla razionalizzazione della struttura dell'amministrazione pubblica, per esempio stabilendo la necessità di accorpare alcuni uffici. È anche incaricato di trarre il massimo beneficio possibile dall'Agenda digitale Questo gruppo si occuperà invece di verificare le procedure di'appalto con cui vengono affidati i lavori pubblici. Anche in questo caso, si tratta di stabilire dei criteri validi per tutti, cercando di evitare che i costi dei lavori fatti per lo Stato lievitino senza motivo Uno dei compiti più delicati: riorganizzare la mobilità tra uffici, anche armonizzando i diversi contratti in essere nel pubblico in modo che i trasferimenti siano a parità di condizioni, rivedere il blocco del turn over (compresa la «rivalutazione dei canali di uscita) Questo gruppo dovrà stabilire uno schema di funzionamento, verificare se e dove sia il caso di procedere a dismissioni o accorpamenti. Si occuperà anche della Rai, del Poligrafico e di altre partecipate da enti pubblici (per esempio dalle Università) 068391 Società partecipate Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 98