15 dicembre 2015
Il Resto del Carlino
Prevenzione dei tumori con le ricette del territorio
APPUNTAMENTO venerdì alle 17 con „Buonsenso, buongusto, benessere: vivere meglio‟,
un evento a cura della Lega Italiana contro i tumori di Ferrara, che si terrà presso l‟atrio
comunale di Copparo. All‟incontro collaborerà anche il Centro Formazione Professionale di
Cesta, che ha messo a disposizione la professionalità della scuola per questo progetto.
«Si parla di cibo e si parla di salute, nell‟anno dell‟Expo. – ha detto il vicesindaco Martina
Berneschi (nella foto con Sergio Gullini, ndr) – La nostra collaborazione con Lilt è recente,
ma ci sono tutti i presupposti perché continui con successo, come Comune siamo molto
attenti al volontariato e al tema della prevenzione». La Lilt opera a livello nazionale dal
1922 e a Ferrara si compone di circa 150 soci, con 20 volontari attivi. «Prevenire è meglio
che curare. – ha detto il presidente Sergio Gullini – È possibile prevenire alcune malattie,
trovando equilibrio nell‟alimentazione. È fondamentale informare le persone e portarle ad
avvicinarsi a questi temi fin da giovani». All‟incontro sarà presentato il primo numero della
collana „I quaderni della Lilt‟, con ricette realizzate dai cuochi del Cfp Cesta che
valorizzano anche i prodotti locali. Giovanni Lolli presidente del Cfp ha ricordato che la
collaborazione con Lilt dura da 5 anni e ha portato ottimi risultati lungo il cosiddetto
„cammino della prevenzione‟. Durante la serata sarà fatta un‟estrazione a premi per tutti i
partecipanti e verrà offerto un aperitivo.
Sanità, protesta in maschera «Ora fate come Pinocchio»
IN MEZZO a un trionfo di lunghi nasi di cartone di collodiana memoria indossati dai
militanti della Consulta popolare per il San Camillo, si è aperto il Consiglio comunale di ieri
sera. La performance è stata la risposta alla mozione del capogruppo consigliare Enrico
Calderone approdata in aula per essere votata e dare il via libera al progetto dell‟Asl,
accantonando fino a data da destinarsi la proposta di riservare un‟ala del secondo piano
all‟attività di professionisti privati. Ma prima di entrare nel vivo della discussione, a
occupare la scena tra gli altri argomenti, sono stati il bilancio di previsione, il documento di
programmazione, la tassa di soggiorno, il piano triennale dei lavori pubblici: tutti approvati.
«Per il terzo anno consecutivo presentiamo un bilancio alla luce delle grandi incertezze
imposte dalla legge di stabilità – dice il sindaco Marco Fabbri -. I sindaci sono diventati
degli esattori e i fondi di Comuni tra cui il nostro sono finiti a Roma». Secondo il sindaco il
patto di stabilità è destinato a peggiorare, ed è in questo quadro a tinte fosche che è
passato il bilancio di previsione 2016-18. Poi è stato trattato il tema sanità. «I medici di
base sono abusivi dentro la struttura?», chiede con un‟interpellanza il capogruppo
dell‟Onda, Davide Michetti. «Vorrei fosse chiarita la regolarità della loro presenza che, a
quanto si sa, deve essere supportata dal cambio di destinazione d‟uso previsto per legge.
Si è provveduto a farlo?». Nessuno, dicono i consiglieri d‟opposizione, è contrario ai nuovi
servizi che Asl mette in campo, ma si sperava di portarli nell‟ospedale insieme all‟attività
chirurgica ambulatoriale figlia di una partnership pubblico privato sulla quale ci sono stati
ben sei incontri con i vertici Asl. “La mozione Calderone propone di occupare le sale
operatorie poi chiede di lasciare lo spazio per eventuali privati, ma di cosa parliamo? I
privati non sono interessati agli ambulatori ma a spazi dove fare interventi chirurgici”. Gli fa
eco Antonio di Munno (Faro-Fi). «Il sindaco non è del Pd ma è ai suoi ordini – dice – è
riuscito a dividere la commissione sanitaria ora cosa farà? Fabbri sloggerà il presidio della
Consulta dal San Camillo per insediarvi i pediatri come richiesto da Asl?».
La Nuova Ferrara
Il San Giorgio 'promosso' si sdoppia
L‟anno scorso ha spento quaranta candeline. La recente promozione a struttura
universitaria, quindi, potrebbe essere considerata un riconoscimento alla “carriera” del
Centro San Giorgio oltre che un premio per la caratura scientifica conseguita in anni di
ricerca e pratica medica. L‟Università di Ferrara, e in particolare il Dipartimento di Scienze
Biomediche e Chirurgia specialistica diretto dal prof. Luigi Grassi, ha infatti istituito la
cattedra di Medicina Fisica e della Riabilitazione chiamando, il 2 novembre scorso, uno dei
due direttori del centro, Nino Basaglia, al ruolo di professore straordinario di prima fascia.
Sessantasette anni, un percorso professionale cresciuto in parallello con l‟affermazione
del marchio “San Giorgio”, nelle cui stanze sono stati assistiti, tra i tanti pazienti, anche
Federico Fellini, Michelangelo Antonioni e Gianni Bella, Basaglia ha vinto il concorso
pubblico che ha concluso il suo iter lo scorso ottobre. Come universitario potrà restare in
attività, nel servizio pubblico, per altri tre anni. Sarà lui a gestire il maxi-trasloco della
struttura dall‟ex residenza del Pellegrino, in via della Fiera, all‟ospedale Sant‟Anna, a
Cona, completando un percorso di avvicinamento richiesto a più riprese dalle istituzioni
locali. Per il centro e per Basaglia sarà il secondo trasloco nel giro di 12 anni, dopo l‟uscita
dal complesso di via Boschetto che risale al 2004. «Con la creazione della cattedra e della
Scuola di specializzazione si dà concretezza all‟obiettivo di portare nella formazione del
medico il valore delle competenze e delle conoscenze acquisite nella disciplina della
medicina riabilitativa - commenta il professore - Sarà possibile sviluppare collaborazioni e
sinergie con altre scuole di medicina, ad esempio con Parma e Modena». E Ferrara potrà
reclamare un ruolo di primo piano. Del trasferimento del San Giorgio si parla da anni.
L‟insediamento a Cona consentirà all‟azienda Sant‟Anna di «avvicinare l‟attività di
riabilitazione altamente specializzata alle degenze, con minori disagi per i pazienti e un
risparmio di tempo e di risorse», spiega Basaglia. Il solo affitto dell‟ex Casa del Pellegrino,
di cui è proprietario l‟Inail, grava per circa 400mila euro l‟anno sul bilancio dell‟azienda
ospedaliera. Soldi che potranno essere destinati ad altre attività. Il San Giorgio entrerà al
Sant‟Anna con tutte le sue attuali funzioni: Unità di Medicina riabilitativa e Unità Gravi
Cerebrolesioni, quest‟ultima diretta da Susanna Lavezzi. Il cambio di indirizzo scatterà nel
2016, probabilmente a fine anno, annuncia Basaglia. E a quel punto il centro si sdoppierà.
All‟ex Sant‟Anna, dove è stata realizzata la Cittadella della Salute, sarà trasferita l‟attività
ambulatoriale di base (visite fisiatriche e trattamento di primo livello) «per agevolare
l‟accesso dei cittadini a questa tipologia di prestazioni», precisa Basaglia. A Cona si
sposteranno le attività di II e III livello, «che richiedono una tecnologia disponibile solo in
ospedale». Sono già stati individuati gli spazi da destinare alla nuova struttura, cioè il
padiglione commerciale, oggi di fatto dismesso (quello che avrebbe dovuto ospitare il
supermercato mai realizzato e altri negozi), nell‟ala al piano terra compresa tra le scale
mobili e la foresteria. Quest‟ultima si trasferirà al secondo piano. Al piano terra saranno
allestite 3 palestre, laboratori e ambulatori; altre 6 palestre, studi e servizi saranno ricavati
al primo piano negli spazi occupati oggi dalla foresteria e nell‟Unità 2B1 e 3B1. In tutto 70
saranno i posti letto ordinari, come oggi: 40 per le gravi cerebrolesioni e 30 per la
riabilitazione più 10 in day hospital. Con la struttura si trasferiranno, tra ex Sant‟Anna e
Cona, circa 160 fra medici, infermieri, oss, fisioterapisti, logopedisti e psicologi.
I medici entrano in sciopero
Visite ed esami non garantiti
I medici scendono in piazza contro la Legge di Stabilità e per i pazienti scatta il preavviso:
domani, 16 dicembre, camici bianchi a braccia conserte in tutta Italia per protesta. «Come
prevedono le norme vigenti saranno garantiti i servizi minimi essenziali e in particolare le
urgenze (attività chirurgica solo d'urgenza, le prestazioni di terapia intensiva, i servizi di
trasporto del 118, le unità coronariche, il pronto soccorso), mentre le attività programmabili
potranno subire riduzioni conseguenti all'adesione allo sciopero», scrivono Asl e S. Anna.
Lo sciopero è stato proclamato da: Anaao Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fp Cgil medici,
Fvm, Fassid, Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Uil medici, Fimmg, Snami,
Smi, Intesa sindacale Cisl medici-Fp cgil medici-Simet-Sumai, Sumai, Fespa, Fimp, Cipe,
Andi. Lo sciopero per l'intera giornata riguarderà la dirigenza medica e veterinaria del
Servizio sanitario nazionale e la dirigenza, compresi i medici dell'assistenza primaria e
della medicina dei servizi. L'attività programmata non è garantita. Tra i motivi che hanno
spinto i medici a proclamare la protesta, l‟assenza di finanziamenti «certi e congrui»,
spiega l‟Anaao, per il contratto nazionale nel triennio 2016-2018 e l‟assenza di un piano di
assunzioni nazionale (è prevista l‟uscita di 20mila medici nel triennio).
«Tempi lunghi? L’Asl risarcisca»
«Sulla riduzione dei tempi delle liste d'attesa Bonaccini fa tutto da solo, se la canta e se la
suona. I dati che testimonierebbero la diminuzione sono forniti dalla sua struttura, non c'è
un ente terzo che le possa certificare. Dubbi tra l'altro confermati dalle cronache dei
giornali che ogni giorno raccontano di attese bibliche per un esame». Raffaella Sensoli,
consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità, attacca la
giunta regionale dopo la diffusione dei dati che segnalano un notevole miglioramento dei
tempi di attesa per visite ed esami in tutta la Regione, Ferrara compresa. «Credo che
l'unica azione vera ma discutibile messa in campo dal presidente Bonaccini sia stata di
aver speso milioni di euro per pagare prestazioni sanitarie aggiuntive comprate dai privati,
con l'obiettivo di abbattere le liste di attesa». E sull‟annuncio che pagherà il ticket il
paziente che non darà la disdetta della visita o esame a cui non si presenterà Sensoli
scrive: «Noi crediamo che sia necessario anche prevedere dei risarcimenti per quelle
persone che vedono limitato il loro diritto alla salute a causa di liste d'attesa infinite.
Chiediamo che l'Asl, nei casi in cui una prestazione non possa essere assicurata in tempi
civili, risarcisca i pazienti».
Vivere meglio si può. Iniziativa con la Lilt
COPPARO Presentata l'iniziativa “Buonsenso, buongusto, Benessere: vivere meglio”, che
avrà luogo venerdì 18 alle 17 (arrivando fino all'aperitivo realizzato dagli studenti del cfp di
Cesta delle 19) nell'atrio del centro servizi del Municipio. Alla presentazione hanno
partecipato, oltre al vicesindaco Martina Berneschi, il presidente ed il segretario della Lilt (
Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, fondata quasi un secolo fa e con un centinaio di
sezioni territoriali), Sergio Gullini e Giampietro Gargini; Il presidente del Cfp di Cesta
Giovanni Lolli con Nicola Covezzi. Per tutti, la prevenzione è il più importante tra gli
interventi della sanità perché appunto va a costruire una vita sana, con meno problemi e di
grande soddisfazione. Il vicesindaco ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, che
non si limiterà a parlare di cibo, distribuirà opuscoli informativi e presenterà libri di estremo
interesse con ricette e indicazioni sul mangiare e sul cucinare sano e con equilibrio, per
avviare con i cittadini il dialogo e indirizzare verso l'esperienza dei cibi sani. Durante
l'iniziativa di venerdì, saranno distribuiti (una piccola offerta a sottoscrizione è gradita)
opuscoli sul cibo sano sulla dieta mediterranea e nelle migliori librerie, a prezzi accessibili,
ci saranno a disposizione le altre due pubblicazioni, su alimentazione vegana e cibi di altre
culture, che saranno presentati e commentati da insegnanti e medici, il tutto con la
collaborazione del Cfp di Cesta, che da tempo ha corsi che si indirizzano in questa
direzione. Gullini ha tenuto a sottolineare come il rapporto con il pubblico, specie sui temi
della prevenzione si fondamentale. Per esempio, convincere i nonni non solo è utile per il
loro benessere, ma consente, tramite i pasti che forniscono ai loro nipoti, la possibilità di
avviare fin da giovanissimi un corretto ed equilibrato stile di vita. D'altra parte per un polo
della formazione educativa locale come il Cfp di Cesta è fondamentale sviluppare un
discorso che parta dai prodotti del territorio a km zero, a filiera corta e a rilevante
sostenibilità economica, impiegati nelle ricette. E l‟amministrazione comunale ha fornito
sostegno e patrocinio all'iniziativa per il valore.
«La fibromialgia come patologia»
ARGENTA Leonardo Fiorentini, segretario e consigliere comunale del Pd argentano ha
chiesto al sindaco Antonio Fiorentini, di mettere al centro della sua agenda il tema della
fibromialgia. La richiesta nasce da quando il consigliere regionale Paolo Calvano (Pd) ha
depositato come primo firmatario, un‟interrogazione (a risposta immediata) rivolta alla
giunta regionale. L‟interpellanza presentata il 30 novembre scorso, verte sulla necessità di
un rapido riconoscimento della fibromialgia come patologia, una malattia invalidante
caratterizzata da dolori muscolari e astenia, spesso non individuata immediatamente nella
sua specificità se non dopo molti esami che escludono altre e diverse malattie.
L‟assessore Venturi, il 10 dicembre, ha risposto positivamente al question time di Calvano,
grazie anche alla recente disponibilità del Consiglio superiore di sanità a inserire la
fibromialgia fra le malattie invalidanti esenti da ticket. Giova ricordare che la fibromialgia
colpisce circa 1 milione di italiani di cui un migliaio nella provincia di Ferrara, per lo più
donne oltre i 35 anni. Leonardo Fiorentini, nel rivolgersi al primo cittadino di Argenta, ha
tenuto a ricordare che Calvano ha dichiarato che «chi soffre di fibromialgia ha difficoltà a
vivere una vita piena e indipendente, in quanto la sensibilità al dolore, il senso di
debolezza e la fragilità portano all‟isolamento nella vita lavorativa, di gruppo e affettiva,
causando una vera e propria invalidità sociale, addirittura, in molti casi, alla perdita del
lavoro, per rinuncia». Di conseguenza, «ritengo - dichiara il segretario del Pd di Argenta che la battaglia di cui il consigliere Calvano è primo firmatario meriti la nostra attenzione e
il nostro sostegno perché la lotta alla malattia si vincerà se tutti i livelli istituzionali e
territoriali saranno impegnati. Come membro in quota Pd della commissione sanità, ho
chiesto al sindaco di poter avviare nel Comune di Argenta incontri per sensibilizzare la
popolazione al tema, e di accedere anche a tutti i percorsi possibili di aggiornamento per i
medici al fine del rapido riconoscimento dell‟insorgenza della malattia, il cui costo, per il
malato, è altissimo senza un intervento istituzionale qual è quello invocato dal consigliere
Calvano».
Ospedale, la svolta in una mozione
COMACCHIO «L‟amministrazione deve cercare di ottenere il migliore risultato possibile,
c‟è la concreta possibilità di partire subito completando in pochi mesi l‟80% del San
Camillo, che ad oggi è vuoto di attività». Così ha spiegato nelle scorse settimane a
Comacchio il presidente della Provincia Tiziano Tagliani invitato a intervenire sulla
questione ospedale. «Il restate 20%, legato all‟ipotesi di lasciare il secondo piano a
progetti di iniziativa provata, non può rischiare di bloccare tutte le attività. Si tratta di
scegliere e di portare avanti subito un progetto che potrebbe essere molto più facile da
difendere e fronte degli ulteriori tagli che ci attendono probabilmente nel 2016». Insomma,
non si può più stare a discutere, secondo il presidente, sui massimi sistemi ed è arrivato il
momento di prendere decisioni importanti. Così il consigliere ex Movimento 5 Stelle Enrico
Mariano Calderone, sostenuto evidentemente da tutta la maggioranza, ha presentato ieri
sera una mozione in consiglio comunale, chiedendo “l‟attuazione della implementazione
del presidio ospedalieri san Camillo in casa della Salute di tipo Grande, che permetta il
mantenimento e potenziamento delle attuali prestazioni, fatta eccezione per l‟ala del
secondo piano per cui si chiede alla Regione e all‟Azienda Ausl di poter valutare eventuali
progettualità private che dovessero pervenire, evitando l‟implementazione con altri servizi
in questa fase e dunque lasciando liberi tali spazi”. “Aggiungere e non togliere”, dunque.
Cosa potrebbe dunque cambiare nelle prossime settimane? Nessuna variazione al Piano
rialzato e al Primo piano, dove resteranno i servizi di poliambulatorio, spogliatoi,
radiologia, neurologia, salute donna, punto di primo intervento territoriale turistico. Al
Secondo piano andrebbe la medicina di gruppo con ambulatori di nucleo, gruppo
operatorio per implementazione, chirurgia ambulatoriale e quindi un‟ala destinata ai privati.
Al Terzo piano, ingresso dei pediatri di libera scelta, ambulatorio nucleo pediatrico,
neuropsichiatria infantile, pediatria di comunità, ala dipartimento sanità pubblica. Al Quarto
piano, ospedale di comunità, ala di riabilitazione incrementata negli spazi per permettere
l‟implementazione della stessa con i servizi esterni e migliore offerta per ospedale di
comunità. «Non staremo certo zitti - avevano detto i membri della Consulta - non avranno
l‟ospedale». Detto fatto, ieri sera si sono presentati in consiglio comunale, tutti insieme,
indossando dei nasi da Pinocchio, «perché raccontato tutti solo bugie, ci ubriacano di
parole - ha spiegato il presidente Marico Mezzogori - Ma noi sappiamo molto bene come
sono andate le cose e non smetteremo mai di combattere per Comacchio».
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