da Cronache Castellane, n. 159-160, anno 2005, pagg. 29, 30 Una giornata nel Castello: visite guidate a Forti e Castelli Si è rinnovato anche quest’anno l’appuntamento a settembre, dell’apertura gratuita di alcuni castelli del territorio italiano con visite guidate, rese possibili anche dall’aiuto importantissimo di molti soci dell’Istituto Italiano dei Castelli. La Sezione Toscana con il Dipartimento delle Politiche Formative, Assessorato alla Cultura – Prof. Arch. Mariella Zoppi, Dott. Claudio Rosati, Arch. Paola Maresca sono riusciti a rendere accessibili 83 Castelli del territorio toscano, 11 dei quali aperti con la guida dei nostri soci. E’ doveroso fare un vivo ringraziamento per la disponibilità e la dedizione a: l’Arch. Andrea Bulleri che ha guidato le visite al Castello di Nozzano, il Dott. Renzo Calamandrei che era presente al Castello di Montecarlo, la Prof.ssa Lucia Barsanti Calamia che ha guidato le visite al Castello di Romena, la Prof.ssa Cristina Cappellini e l’Arch. Gianluca Iori presenti a Pistoia alla Fortezza di Santa Barbara, l’Arch. Nicola Gallo al Castello Aghinolfo, l’Arch. Nicoletta Maioli della Sovrintendenza di Siena per il Forte Stella, l’Arch. Stefano Mazzoni che ha guidato i partecipanti lungo le Mura di Lucca e in particolare al Bastione di San Regolo, il Dott. Massimo Rosati che si è reso disponibile per il Castello di Porciano, il Prof. Arch.Domenico Taddei che ha guidato un consistente gruppo di visitatori lungo le antiche Mura di Castellina in Chianti. Tanta è stata l’affluenza anche in questa occasione e molto è stato l’interesse destato da questo avvenimento che è diventato una tappa annuale attesa da tutti. Importante è stato anche il contributo dato dai quotidiani come La Repubblica , La Nazione e altri poiché hanno largamente annunciato e pubblicizzato l’evento. Inoltre è stata fondamentale la distribuzione dell’opuscolo informativo fatto dalla Regione Toscana dove sono stati indicati i luoghi delle possibili visite. Riportiamo di seguito brevemente qualche notizia storica, in parte tratta dal pieghevole presentato dalla Regione, e le impressioni di alcuni soci che hanno guidato le visite, ad alcune delle architetture fortificate aperte al pubblico, cosa che ci sembra poter essere utile per far sempre più conoscere il nostro patrimonio. Il Castello di Romena (AR), collegato da una strada diretta alla Pieve di Romena, è posto a 610 m sull’alto di un panoramico colle a dominio della valle dell’Arno in un sito già abitato in epoca etrusca e romana. L’imponente struttura, eretta intorno al Mille fu dal secolo XII tra le principali sedi fortificate dei Conti Guidi; nel 1357 passò a Firenze, poi fu preso dal Piccinino, quindi tornò ai Medici. All’interno è possibile ammirare la poderosa struttura che era difesa da tre cinte murarie di cui ci rimangono pochi resti. Delle 14 torri ne rimangono tre grandi (mastio, postierla, torre della prigione) con il cassero. Il Castello di Porciano (AR) è uno dei primi nuclei fortificati e dimora dei Conti Guidi costruito sull’appennino casentinese. Dal 1349 sotto il dominio di Firenze; qui Dante scrisse la nota lettera ai fiorentini per invitarli ad assoggettarsi ad Arrigo VII e l’altra diretta all’imperatore stesso. Restituito nel XX secolo alla sua originaria funzionalità con terrazza e camminamento di ronda. Nella torre è ospitato dal 1978 il Museo del Castello di Porciano. Il Forte Stella (GR) è un poderoso forte cinquecentesco, oggi utilizzato come abitazione privata e sede del Palazzo del Governatore e quartiere della guardia. Attraverso un passaggio voltato accede si in strade che conducono alle ex residenze militari fino ad arrivare all’estrema punta nord www.istitutocastelli-toscana.org 1 orientale dove di gode di uno splendido panorama e dove è collocato il faro voluto nel 1788 dal granduca Pietro Leopoldo. Il Castello di Montecarlo (LU) collocato sul poggio panoramico tra la Valdinievole e la piana lucchese fu fondato, per volontà di Carlo IV di Boemia. Per la rilevanza strategica il centro fortificato fu a lungo conteso finché divenne possesso dei Medici che lo eressero a capo di una vasta vicaria. Della struttura fortificata sussistono due porte d’accesso e ruderi imponenti del castello trecentesco, serrati attorno alla più antica rocca e interamente circondati da mura munite di un baluardo della seconda metà del 500. Il Dott. Calamandrei, come accennato sopra, ha scritto per noi un resoconto della sua esperienza che riportiamo di seguito ringraziandolo per l’aiuto: “Nell’ambito della manifestazione per la Giornata dei Castelli, il giorno 24 settembre come da programma ho assicurato la mia presenza alla Rocca di Montecarlo. I membri della famiglia Menchini, proprietari della rocca, mi hanno riservato una squisita accoglienza, mostrando di gradire molto l’attenzione dell’Istituto Italiano dei Castelli, per la valorizzazione dei castelli in generale e della rocca in particolare. La Rocca è in buono stato di conservazione, tenuta in ordine e pulita, con ottima manutenzione del giardino a testimonianza della cura che i proprietari dedicano a questo complesso. In questo periodo, in appositi locali espositivi, è aperta anche una mostra a Napoleone. Segnatamente spazi dedicati ad uniformi, armi, plastici di battaglie, disciplina e vita militare introducono il periodo dal 1798 al 1805, ovvero l’ascesa al potere di Napoleone come imperatore dei francesi. L’affluenza dei visitatori alla Rocca è stata buona e gli stessi membri della famiglia hanno provveduto ad illustrare la storia e le caratteristiche della fortezza e ad accompagnare i gruppi nella piacevole ed interessante visita. Ho chiesto informazioni su come siano stati informati delle manifestazioni ed è risultato che a parte albi comunali ed amici, la maggior fonte di notizia è stata fornita dall’opuscolo “Una giornata al castello” allegato a La Repubblica. Il Castello di Nozzano (LU), celebre per aver ospitato i guelfi dopo la battaglia di Montaperti (1260), conserva la cinta muraria di forma ellittica, munita di torre sul versante pisano e con una sola porta d’accesso sul lato che guarda Lucca. Eretto nel XIII secolo presenta al centro una struttura semitriangolare con mura merlate e due torri, di cui una in funzione di mastio. La fortificazione fu eretta a difesa del territorio lucchese contro i tentativi espansionistici dei Pisani. Infatti, sulla riva opposta del Serchio, i Pisani a questa fortezza opposero la Rocca di Ripafratta. Distrutta più volte dalle truppe pisane. Il Castello di Aghinolfo a Montignoso (MS) di origine longobarda, passò in seguito alla repubblica lucchese che lo fece trasformare in un forte avamposto contro i nemici esterni per cederlo poi, nel 1494 a Carlo III re di Francia. Della massiccia fortificazione nonostante il trascorrere del tempo abbia lasciato un segno indelebile, è possibile ancora ammirare i possenti ruderi. La Fortezza di Santa Barbara (PT), collocata a sud della città, è un interessante esempio di architettura militare d’età granducale, costruita su un fortilizio trecentesco. Si articola in un quadrilatero bastionato, circondato da un fossato su disegno di Nanni Unghero rafforzato da baluardi del Bellocci e successivamente munito e raccordato alle mura da Bernardo Buontalenti. Disarmata nel XVII secolo e trasformata in carcere militare, la fortezza, recentemente restaurata e aperta al pubblico ospita gli uffici della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali. Castellina in Chianti (SI), centro tra i più importanti del Chianti, conserva l’impianto quadrilatero del borgo murato medievale e il carattere quattro-cinquecentesco delle sue case. Centralmente un vicolo in salita conduce alla Rocca, fortificazione con torre medioevale e cassero del ‘400. Interessante è il percorso detto “le voltacce” che traccia sotto il centro abitato antico un collegamento tra le due www.istitutocastelli-toscana.org 2 estremità del paese, oggi restaurato e riqualificato. Il Prof. Taddei ci racconta che nella sua giornata passata a Castellina in Chianti a parlare della storia che ha segnato le vicende di questo piccolo paese, sono intervenute più di 50 persone incuriosite e ben felici dell’occasione e la cosa ha affascinato anche i molti turisti inglesi, tedeschi, olandesi, amanti di questi luoghi che si fermavano ad ascoltare interessatissimi. Giovanna Taddei http://www.castit.it/pagine/02pubblicazioni/castella/castellapubbl.html www.istitutocastelli-toscana.org 3