WEBWATCH HIV Travel: per chi viaggia con coraggio della diffusione della discriminazione a loro danno. Il sito, di libero accesso, è stato implementato sulla base di indagini, condotte presso tutte le rappresentanze diplomatiche, che hanno portato alla raccolta di dati aggiornati e affidabili di 196 Paesi. Nella home page, è possibile visualizzare, a tutto schermo, la fotografia mondiale, dalla quale si può selezionare il Paese di destinazione e, di conseguenza, accedere alle restrizioni per le persone sieropositive in vigore. Nella parte sottostante, si può accedere a due sezioni: una dal titolo “News“ in cui, in formato compattato, sono consultabili gli aggiornamenti in tema e l’altra rappresentata dalla legenda “Categories of restrictions“ in cui sono descritti in modo dettagliato i vari regimi di restrizione. Inoltre, si può visionare la “Guida rapida alle norme di ingresso e soggiorno per le persone sieropositive nel mondo“, tradotta in 4 lingue, tra cui l’italiano. Questo opuscolo informativo, ricco di suggerimenti, è uno strumento utile alle persone HIV-positive per orientarsi tra le varie norme dei 196 Paesi consultabili singolarmente dal sito. Sono descritte sia quelle di ingresso, generalmente per i soggiorni turistici della durata di un mese, sia quelle di soggiorno per periodi prolungati e spesso associati a domande di permesso di studio o di lavoro. Inoltre, viene messo in evidenza l’aspetto importante delle disposizioni sulle vaccinazioni obbligatorie e dell’accesso ai farmaci antiretrovirali. La raccolta di dati, così strutturata, è uno strumento efficace per portare avanti la lotta contro questa discriminazione. Tuttavia, è auspicabile che da qui al 2010, anno in cui si terrà a Vienna la Conferenza Mondiale sull’AIDS, gli Stati europei in cui sono in vigore queste restrizioni si rendano disponibili al dialogo per eliminarle e garantire la protezione dei diritti umani delle persone HIV-positive. Ci vuole impegno e collaborazione, cambiare le cose è possibile! Silvia Maschi Referente operativo dell’ambulatorio di distribuzione diretta dei farmaci antiretrovirali; Servizio Farmacia Interna. Azienda Ospedaliero-Universitaria, Policlinico di Modena [email protected] RECENSIONI La mente animale Chissà quante volte osservando i nostri “coinquilini“ del pianeta, ci siamo chiesti perché si comportassero in quel modo e abbiamo provato per un attimo a immaginare il mondo con i loro occhi. Pensiero che già cinque minuti dopo ci pare pazzesco, perché loro, gli animali, non hanno coscienza del mondo e della vita, come noi. E invece se spinti da un po’ di curiosità ci venisse da approfondire quello che, su per giù, passa per la mente di un animale, scopriremmo che le cose che non sappiamo su di loro sono davvero tante e curiose, e che non c’è la sola teoria di Darwin dove l’uomo regna sovrano incontrastato della terra e tutto il resto gli è subordinato. Nel suo libro “La mente animale“, l’etologo romano Enrico Alleva fa proprio questo: svela i retroscena del comportamento dei tanti animali con cui ha avuto a che fare, in questi anni di studio come ricercatore. Le storie sono tante, alcune curiose e interessanti, altre più lente e macchinose ma il libro si legge con piacere. Apre un mondo per certi versi sconosciuto e fa crollare verità che diamo per scontate da sempre e, alla fine, non si può che essere soddisfatti di questa lettura. Per esempio, chi avrebbe mai pensato che i cani abbandonati dai propri padroni, invece di nutrire odio nei confronti degli uomini, si sentono tremendamente in colpa per essere stati abbandonati? E se accolti da altri, non mostreranno cattiveria e diffidenza ma anzi un’immensa gratitudine. Oppure che alcuni pesci in Giappone sono utilizzati come sistema di allerta? Perché capaci di avvertire gli infrasuoni e i pericoli prima di noi, o che in molte specie, benché viga la monogamia, la femmina non si fa scrupoli a “tradire“ il suo compagno per uno più forte e capace di garantirle una prole geneticamente migliore? Meno vivace la parte in cui spiega l’evoluzione della specie e in particolare si sofferma sullo sviluppo del cervello nelle diverse specie. Ma anche qui è interessante constatare come non R&P 2009; 25: 68-69 68 RECENSIONI La mente animale sempre la teoria di Darwin sull’evoluzione della specie può spiegare tutto e non sempre è vera la legge che a dimensioni più grandi corrisponde un cervello più sofisticato e migliore. Basti uno su tutti, l’esempio del pipistrello. Costretto a ridurre le dimensioni del suo cervello per poter volare, questo non si può certo considerare meno sofisticato del nostro… anzi! Infatti, volare è certamente più complicato che camminare, si tratta di prendere decisioni di rotta veloci e in tre dimensioni ed è per di più dotato di un sistema di ecolocazione per determinazioni al buio. Insomma il cervello è plasmabile. Ogni specie ha il suo, diverso e specializzato a seconda del “mestiere“ che dovrà svolgere e non si può di certo prendere come metro di giudizio il peso. E ancora si scopre che il polpo ha un alto grado di apprendimento, che i pavoni posseggono il “reciprocal mindreaming“, ovvero la capacità di capire gli stati emozionali degli esseri umani, che i topi e i ratti hanno il senso del tempo e che forse l’uomo per certi versi ha molto da imparare da loro. Cristina Tognaccini [email protected] ENRICO ALLEVA La mente animale. Un etologo e i suoi animali Torino, Einaudi, 2007; pp. 212, 12,00 euro NEWS & VIEWS I Palmarès della revue Prescrire La rubrica Rayon des nouveautés della revue Prescrire ogni mese presenta un’analisi comparativa e sistematica dei dati disponibili relativi ai nuovi farmaci commercializzati, o alle nuove indicazioni terapeutiche dei farmaci già in commercio. Lo scopo è di dare al lettore gli strumenti per distinguere, nella massa delle novità commerciali (malgrado le insufficienze delle procedure per l’autorizzazione alla commercializzazione e malgrado il rumore di fondo promozionale), ciò che dovrebbe essere aggiunto alle terapie esistenti, o sostituito nell’arsenale terapeutico. Le procedure di analisi sono molto rigorose e includono: una ricerca di documentazione, il ricorso a un comitato di lettura molto ampio e specifico per ogni progetto di sintesi, un controllo di qualità per verificare la coerenza del testo con l’insieme dei dati raccolti. Il lavoro viene fatto in totale indipendenza: la revue Prescrire è finanziata esclusivamente dagli abbonamenti individuali dei lettori e non riceve alcuna sovvenzione né alcun finanziamento da inserzioni pubblicitarie. L’indipendenza è testimoniata dal bilancio finanziario che viene pubblicato ogni anno nel mese di marzo. Alla fine dell’anno, la premiazione dei nuovi farmaci viene elaborata a partire dalle analisi già pubblicate, e alla luce dell’evoluzione dei dati disponibili dopo la pubblicazione dell’anno in corso. I tre Palmarès (per le specialità, l’informazione e le confezioni) vengono assegnati in totale indipendenza dalla redazione della revue Prescrire. Si tratta di una scelta metodologica che si propone di selezionare i progressi più importanti che devono essere trasferiti alla cura dei pazienti. Il regolamento della premiazione dei farmaci è disponibile sul sito Internet www.prescrire.org Il miglioramento derivante da un nuovo farmaco può consistere in un supplemento di efficacia, in una minore incidenza o minore gravità di effetti indesiderati con eguale o simile R&P 2009; 25: 69-78 69