GIULIANI nel
M NDO
Anno 8 - Gennaio-Marzo 2013 - Numero 1 - Taxe Perçue - Tassa pagata - Trieste C.P.O. - Periodico di informazioni - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A. P. - 34100 Trieste (Italy)
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Trieste Cronaca
2013 LE PREMESSE PER IL PROGRAMMA
A Marsiglia:
6-7 aprile 2013
IV Conferenza
dei Giovani
Corregionali d’Europa
La Presidenza e gli Organi direttivi dell’Associazione Giuliani nel Mondo
sono responsabilmente consapevoli della gravissima situazione finanziaria
cui la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha dovuto far fronte in conseguenza delle drastiche riduzioni ai trasferimenti finanziari decise a livello
nazionale e quindi della estrema difficoltà di predisposizione della Legge
finanziaria 2013 e del Bilancio per il prossimo triennio.
Peraltro va anche ricordato che la Giunta regionale, con propria deliberazione n. 372 dell’8 marzo 2012, ha riconosciuto la funzione di interesse regionale agli Enti ed alle Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero,
che pertanto a tutti gli effetti hanno assunto in questo settore il ruolo di
“braccio operativo” dell’Amministrazione regionale.
Fermo restando quanto premesso, si deve comunque rilevare che la sensibile riduzione dello stanziamento del Fondo per i corregionali all’estero
per l’anno 2013, ed in particolare dello stanziamento destinato alle attività
degli Enti e delle Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero, da
€ 1.400.000 ad € 800.000, risulta difficilmente compatibile con la continuità
delle attività ordinarie e delle iniziative ricorrenti, con particolare riguardo
all’indispensabile sostegno ai Circoli e ai Sodalizi all’estero, agli strumenti di
comunicazione e soprattutto alle iniziative destinate alle nuove generazioni
dei discendenti, alle quali in questi anni sono stati dati giustamente assoluta centralità e prioritario impegno, in particolare con l’organizzazione di
stage nel Friuli Venezia Giulia e di convegni a carattere continentale. A tale
riguardo va inoltre ricordato che già negli anni passati il suddetto Fondo per
i corregionali all’estero era stato progressivamente ridotto partendo da un
consolidato stanziamento annuale ammontante a 2 milioni di Euro.
Pertanto, il programma di attività dell’Associazione per l’anno 2013 è stato
necessariamente predisposto tenendo conto, da un lato, delle indicazioni,
delle proposte e delle richieste provenienti dai Circoli giuliani presenti nei
vari Paesi del mondo e dalle Federazioni da essi costituite e, dall’altro, dai
finanziamenti notevolmente ridotti che l’Amministrazione regionale ha destinato per l’anno 2013 alle attività riguardanti i corregionali all’estero. Tale
impostazione è stata adottata e si evidenzia anche nella predisposizione
dello schema di Bilancio di previsione dell’Associazione per l’esercizio 2013.
Di conseguenza il programma per l’anno in corso comprende le iniziative
e le manifestazioni che si ritiene potranno essere realizzate con i finanziamenti che saranno presumibilmente erogati dall’Amministrazione regionale sulla base degli stanziamenti, fortemente decurtati, iscritti nel Bilancio
approvato ed attualmente in vigore per l’anno 2013.
Nella presente situazione di generale difficoltà della finanza pubblica, è venuto altresì a mancare, sostanzialmente, anche il concreto supporto, con
altre forme di contribuzione, a favore dell’Associazione, da parte degli Enti
e delle Istituzioni locali.
Pertanto la possibilità di assicurare nell’anno 2013 la necessaria continuità
alle attività istituzionali dell’Associazione, con la realizzazione del programma di minima, comprendente esclusivamente le attività ricorrenti, dipende
in misura sostanziale dall’intervento finanziario suppletivo, a metà esercizio, in sede di assestamento del bilancio annuale, come è stato auspicato e
promesso, tramite l’indispensabile impinguamento, in misura adeguata, del
Fondo per i corregionali all’estero, in particolare per la quota destinata alle
attività degli Enti e delle Associazioni rappresentative.
Da quanto esposto, risulta chiaramente che l’adozione del suddetto provvedimento da parte dell’Amministrazione regionale in sede di assestamento del
Bilancio 2013 condiziona la possibilità per gli Enti e le Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero di adempiere per l’anno in corso, sia pure in termini di assoluta contenutezza, alle proprie irrinunciabili funzioni istituzionali,
come previsto dalla citata deliberazione della Giunta regionale n. 372/2012.
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Giuliani nel Mondo
IL 2012 IN CIFRE
Pubblichiamo una nota a carattere statistico-riassuntivo
dell’attività dell’AGM nel 2012.
Si tratta di un quadro degli impegni con la partecipazione
attiva e diretta di dirigenti, soci, presidenti, collaboratori
nelle decine e decine di iniziative, riunioni, sedute, convegni,
tavole rotonde, interviste, conferenze, celebrazioni, ecc.
4624persone coinvolte direttamente oltre a 700 giulianodalmati in occasione del “Giorno del Ricordo” (10 febbraio) per le cerimonie organizzate dai vari sodalizi
nel mondo.
59 visite in Associazione tra presidenti, soci e familiari
provenienti da 12 paesi.
10riunioni in Regione per tematiche varie convocate
dall’Assessorato alla Cultura.
5 Consigli Direttivi.
4 Comitati Esecutivi.
1 Assemblea Generale.
10 nuovi soci accolti.
16 le presenze di dirigenti dell’AGM a convegni, congressi e
convention.
6 conferenze stampa.
8 celebrazioni di anniversari di Sodalizi all’estero (Argentina, Australia, Canada, Germania).
11 mostre allestite e spettacoli di cui 8 all’estero.
4 presentazioni di libri.
3 collaborazioni per tesi di laurea sul mondo dell’emigrazione e ricerca sull’emigrazione.
1 collaboratrice universitaria a valere di crediti per un pe-
riodo di due mesi originaria del Togo.
13i giovani partecipanti al XV Stage formativo culturale
(Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile e Sudafrica).
10 anziani partecipanti il IV soggiorno (Argentina, Australia
e Sud Africa) di cui una triestina rientrata dopo 57 anni
ed un argentino rientrato a Fiume dopo 62 anni.
90 i giovani partecipanti al Convegno di Buenos Aires (80
argentini 10 uruguaiani).
14 presidenti di Sodalizi partecipanti al Convegno di Buenos
Aires.
All’Assemblea generale del 24 giugno è stato formalizzato il
passaggio delle competenze amministrative tra Marina Radivo e la subentrante Rosalba Perich.
Gli indirizzi del programma di attività per l’anno 2013
Gli indirizzi del programma di attività per
l’anno 2013 si ricollegano agli obiettivi generali perseguiti dall’Associazione Giuliani
nel Mondo, nonché agli indirizzi adottati
dall’Assemblea generale dei Soci svoltasi
in data 25 giugno 2012 e che riguardano:
il rafforzamento dei legami delle Comunità
degli emigrati giuliani con la terra d’origine,
con particolare riguardo alle giovani generazioni; la salvaguardia e la valorizzazione
della specifica identità culturale italiana e
giuliana nelle Comunità dei nostri corregionali presenti nei vari Paesi; la maggiore
conoscenza dell’attuale realtà della Venezia
Giulia e della Regione presso le nostre comunità all’estero.
Ciò premesso, sulla base delle indicazioni e
delle proposte formulate dalle Associazioni,
dai Circoli e dai Sodalizi, ma tenendo conto
nel contempo delle consistenti riduzioni dei
finanziamenti operate dall’Amministrazione
regionale, è stata programmata per il 2013
una serie di manifestazioni e di iniziative
presso le varie comunità giuliane presenti
nei vari continenti che può essere così sintetizzata:
1. Iniziative a favore dei giovani di
origine giuliana
Lo Stage (XVI edizione): purtroppo, nel
2013, alla luce dei tagli operati dall’Amministrazione regionale, l’Associazione potrà
realizzare il XVI° stage formativo-culturale
destinato ai giovani di origine giuliana solo
se in sede di variazioni al bilancio l’Amministrazione regionale impinguerà in modo
cospicuo lo stanziamento, sì da coprire per
l’AGM il relativo costo.
2. Manifestazioni associative, culturali, artistiche, musicali e corali
Nel corso dell’anno 2013 l’Associazione
continuerà a sostenere, pur con i ridotti finanziamenti, le iniziative e le manifestazioni
promosse dalle Federazioni e dai Circoli, dai
Club e dai Sodalizi giuliani nei vari Paesi.
In dettaglio:
ARGENTINA: Circolo giuliano di La Plata:
25° di costituzione; Circolo giuliano di Buenos Aires: Coro - Corso di italiano; Circolo
giuliano di Cordoba: periodico digitale “Pagina Italiana”; Circolo giuliano di Mar del
Plata: Coro - Corso di italiano; Circolo giuliano di Villa Gesell: Corso di italiano.
URUGUAY: Circolo giuliano di Montevideo: Corso di italiano.
STATI UNITI: Circoli di New York e del New
Jersey: Giorno del Ricordo - celebrazioni 10
febbraio in collaborazione con il Consolato
Generale d’Italia di New York.
CANADA: Lega Istriana di Chatham: 25° di
costituzione e stampa della relativa brochure bilingue sulla storia della Lega Istriana di
Chatham – Regione del Kent (Ontario).
AUSTRALIA: Famiglia giuliana di Sydney:
25° di costituzione; Circolo Fiumano di
Melbourne; 50° di costituzione.
BRASILE: Presenza giuliana di Brasilia:
Allestimento della mostra storico-documentaria “Con le nostre radici nel nuovo
Millennio”; Circolo giuliano di Curitiba:
Serata giuliana; Circolo giuliano di Pirassununga: Partecipazione alla Festa Italiana.
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SUD AFRICA: Circolo giuliano di Johannesburg: Presenza nell’ambito della Giornata
Italiana.
CINA: Shanghai: Presenza socio-culturale
nell’ambito di iniziative imprenditoriali marittimo portuali.
EUROPA
GRECIA: Circolo giuliano di Atene: Cerimonia di costituzione del Sodalizio.
UNGHERIA: Circolo giuliano di Budapest:
Trieste – Budapest: un glorioso passato, un
promettente futuro e/o eventuale “FVG, tutto il gusto da investire”. Progetto sul caffè e i
caffé storici e, più in generale, promozione
del settore enogastronomico e turistico della
Regione ed in particolare della Venezia Giulia.
BELGIO: Circolo giuliano di Bruxelles: 1.Incontro con Paolo Rumiz: Tema connesso
con Trieste e regione da definire; 2.- Coro
internazionale femminile: Performance
del coro VocalEase (autori giuliani); 3.- Conferenza su cibo e cultura: “Il cibo è cultura
e unisce i popoli”. Conversazione sulla civiltà
della tavola dell’Alto Adriatico con Marino
Vocci, fiduciario di Slow Food di Trieste; 4.Conferenza su Biagio Marin: Conferenza/
letture di Edda Serra con accompagnamento al pianoforte di Silvio Donati; 5.- Presentazione di due libri su cantanti lirici
giuliani: Libri di Rino Alessi sul baritono
Piero Cappuccilli e sul tenore Carlo Cossutta;
6.- Mostra di cartelloni pubblicitari di Modiano-Trieste: Rassegna di cartelloni pubblicitari del periodo 1895-1930.
Qualora alcune delle iniziative indicate più
sopra non dovessero aver luogo verrebbero
sostituite da: Presentazione di una Guida
di Trieste per bambini e genitori “A Trieste
viaggio da solo”, guida illustrata di Antonella Carini; Presentazione di un romanzo
poliziesco ambientato a Trieste Libro di
Carla Mocavero; Concerto soprano/pianoforte Concerto di Veronica Vascotto e Cristina Santin, programma da definire; Mostra
fotografica su Trieste e regione Mostra del
Circolo Fotografico di Trieste con complementi di poesie e proiezioni di Paolo Alessi.
FRANCIA: Presenza nel quadro della IV
Conferenza giovani corregionali in Europa,
III Conferenza dei protagonisti del FVG nel
mondo e Mostra Ammer.
CROAZIA-Fiume: collaborazione con l’ERAPLE per il Convegno dei giovani della Comunità Europea in occasione dell’entrata della
Croazia nella Comunità (data probabile primo di luglio) in collaborazione con l’Amministrazione regionale e le altre associazioni.
ITALIA
Corso Origini. L’Associazione Giuliani nel
Mondo, tenuto conto dell’interesse suscitato fra i giovani discendenti da famiglie
di corregionali residenti all’estero, nonché
della qualificazione e dell’importanza dell’iniziativa, ritiene che solo la Regione Friuli
Venezia Giulia debba continuare ad assicurare un adeguato sostegno finanziario
ad hoc alla realizzazione del Corso “Origini”,
organizzato annualmente dal M.I.B. - School
of Management di Trieste.
Roma: Associazione triestini e goriziani
in Roma: Serata culturale con artisti triestini.
Milano: Associazione Amici Triestini a Milano: Serata culturale con artisti triestini.
Trieste: Organizzazione del V° soggiorno
per anziani emigrati di origine giuliana.
Tale iniziativa si potrà realizzare solo se in
sede di variazioni di bilancio l’Amministrazione regionale provvederà ad impinguare,
in misura cospicua, lo stanziamento destinato alle attività degli Enti e delle Associazioni rappresentative dei corregionali
all’estero; Organizzazione di corsi di italiano
on-line; Partecipazione alla XI edizione del
Concorso internazionale di scrittura femminile - Città di Trieste promosso ed organizzato dalla Consulta Femminile di Trieste.
3. Iniziative di informazione e documentazione
In tale settore il programma dell’Associazione prevede di realizzare, nel corso dell’anno 2013, le seguenti iniziative. Sostegno
finanziario a numeri unici pubblicati dai
Circoli giuliani in determinate occasioni o
ricorrenze nonché ai periodici ed ai notiziari
regolarmente pubblicati nell’ambito delle
Comunità giuliane, e precisamente:
- “Bollettino Giuliano” a Sydney e “Da Trieste fino a Zara...” a Canberra per l’Australia;
“El Boletin” a Toronto ed “El Campanil” a
Chatham in Canada; “Il Faro” dell’Associazio-
Notiziari e Periodici delle
Comunità Giuliano-Dalmate
ne Giuliano-dalmati U.S.A. a New York; “In
Corso Fiuman” del Circolo fiumano di Melbourne; “Informazioni Giuliane” del Gruppo
esuli ed emigrati giuliano dalmati di Buenos
Aires, Argentina;
- Pubblicazione del periodico trimestrale
dell’Associazione “Giuliani nel Mondo”, contenente notizie riguardanti l’attività dell’Associazione e dei Circoli all’estero, i problemi
dei connazionali, ed in particolare dei giuliani all’estero, gli interventi della Regione
Friuli Venezia Giulia a favore degli emigrati,
con l’invio ai dirigenti ed ai soci dei Circoli e
dei Club aderenti;
- Potenziamento del sito web dell’Associazione Giuliani nel Mondo su Internet, con
un costante aggiornamento;
- Aggiornamento indirizzario e-mail per invio di newsletter (540 contatti) con informazioni riguardanti la presenza degli emigrati
giuliani nei vari Paesi del mondo, nonché
le attività e le iniziative dell’Associazione e
delle Federazioni, dei Circoli, dei Club e dei
Sodalizi aderenti;
- Costante aggiornamento della presenza
dell’Associazione su Facebook, dove attualmente conta 400 amici;.
- Creazione, attraverso i più moderni mezzi
informatici, di una rete di aggregazione, di
informazione e di partecipazione, dedicata
a tutti i giuliani all’estero (in particolare rivolta ai giovani discendenti di emigrati di
seconda e terza generazione che residenti
all’estero per le presenze giuliane e mobilità
professionale). Con quest’ultima categoria
l’AGM mantiene contatti con una cinquantina di persone attive in 17 paesi;
- Collaborazione con la Regione e con le
altre associazioni al fine di creare una rete,
una comunità virtuale, un vero e proprio
“social network” che colleghi la Regione con
i corregionali all’estero in ottemperanza a
quanto deciso al convegno di Toronto;
- Sostegno finanziario alla realizzazione di
siti web da parte delle Federazioni, dei Circoli, dei Club e dei Sodalizi aderenti;
- Sostegno finanziario all’acquisto di abbonamenti e di telecamere SKYPE da parte
delle Federazioni, dei Circoli, dei Club e dei
Sodalizi aderenti;
- Uso degli strumenti della diretta web e
della teleconferenza in occasione delle assemblee dell’Associazione e di alcune riunioni del Consiglio Direttivo;
- Realizzazione di un opuscolo informativo
multilingue esplicativo dell’attività dell’Associazione;
- Realizzazione di un volume sulla storia
dell’Associazione;
- Pubblicazione e presentazione di alcuni
volumi su proposta dei Circoli, Club e Sodalizi aderenti;
- Invio di volumi, di opuscoli e di pubblicazioni, di videocassette e DVD, concernenti la
storia, l’ambiente, la cultura, i monumenti,
le tradizioni popolari, la vita sociale ed economica della Venezia Giulia, dell’Istria, di
Fiume e della Dalmazia, per la costituzione
o per il potenziamento delle biblioteche sociali presso i Circoli ed i Club degli emigrati
giuliani all’estero.
Giuliani nel Mondo
CELEBRAZIONE DEL 10 FEBBRAIO: LA MEMORIA SIAMO NOI
LA CERIMONIA
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3. Sfila il labaro dell’Associazione
Nazionale Alpini.
4. Autorità civili, militari ed istituzionali.
5. Gli allievi in divisa storica della Scuola
Militare Nunziatella di Napoli ed i vessilli
delle sezioni delle “Penne Nere”
6. L’Omelia del Vescovo di Trieste
Mons. Giampaolo Crepaldi.
Domenica 10 febbraio, sul monumento nazionale della Foiba di Basovizza a Trieste, si è
tenuta la solenne cerimonia del “Giorno del
Ricordo”, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano, con la legge n. 92 del 30 marzo
2004, in memoria delle vittime delle foibe,
dell’esodo giuliano dalmata e delle vicende
del confine orientale del secondo dopoguerra. Dopo l’ingresso dei gonfaloni e l’alzabandiera è stata celebrata la Santa Messa,
con la lettura della “Preghiera per gli infoibati” e gli interventi delle Autorità. E’ stato
questo il momento centrale del programma
messo a punto da Comune e Provincia di
Trieste, Comitato per i Martiri delle Foibe e
dalle diverse Associazioni e realtà legate al
mondo degli esuli istriani fiumani e dalmati.
Il giorno 5 febbraio, nel corso della conferenza
stampa, svoltasi nel salotto azzurro del
Municipio, sono stati illustrati tutti gli aspetti
e i dettagli dell’articolato e significativo
programma delle celebrazioni, presenti
tra gli altri il vicesindaco Fabiana Martini, il
presidente della Provincia, i presidenti del
Comitato per il Martiri delle Foibe e della Lega
Nazionale Paolo Sardos Albertini, del Libero
Comune di Zara in Esilio Renzo de Vidovich,
dell’A.N.A sezione Guido Corsi, Fabio Ortolani,
dell’Associazione delle Comunità Istriane
Lorenzo Rovis, dell’Associazione Nazionale
Venezia Giulia e Dalmazia Renzo Codarin, dei
Giuliani nel Mondo Dario Locchi, dell’Unione
degli Istriani Massimiliano Lacota, nonché i
direttori dell’Istituto Regionale Movimento
di Liberazione Sergio Zucca e dell’IRCI Piero
Delbello.
Sul significato del “Giorno del Ricordo”, sulla volontà di superare le antiche ferite e di
costruire un futuro migliore per le giovani
generazioni si sono soffermati in particolare
il vicesindaco e il presidente della Provincia,
che ha anche presentato il nuovo depliant
realizzato per far conoscere il significato del
monumento realizzato nel 2010 nella zona
“delle Noghere”, in memoria dell’esodo.
Dal 4 febbraio al 2 marzo si sono svolti ben
17 appuntamenti ed iniziative (presentazione di volumi, deposizione di corone, conferenze pubbliche, rappresentazioni teatrali,
inaugurazione di mostre, tavole rotonde,
ecc.) a cura delle diverse Associazioni, Unioni, Federazioni e Centri culturali degli esuli.
2. La deposizione delle corone.
La conferenza stampa in Municipio.
INIZIATIVE
stravolto e ansioso di ricominciare a vivere”.
Alle sfilate dei labari e medaglie di guerra
e quello dell’Associazione Nazionale Alpini
non è mancata una rappresentanza di giovani allievi in divisa storica della Scuola Militare Nunziatella di Napoli.
Presenti 350 “penne nere”, 22 vessilli di sezioni italiane ed estere e 125 gagliardetti di
Gruppi.
Alla Foiba hanno deposto corone il
Comune, la Provincia, Maria Teresa Bassa
Poropat, la Regione l’Assessore Angela
Brandi, il Prefetto Francesca Adelaide Garufi,
il Comando militare dell’esercito del FVG ed
il Comitato per i Martiri delle Foibe Paolo
Sardos Albertini che ha sottolineato come
“questa legge pone Trieste fulcro nazionale
di tutte le cerimonie”.
AL QUIRINALE
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1. Lo schieramento dei labari.
Una cerimonia militare, una messa da campo, i labari, le bandiere e le divise, una domenica di gelo polare, gente dietro le transenne, silenziosa, per il nono Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza. E in più parole
forti: “Fu pulizia etnica” ha detto il Vescovo
Mons. Giampaolo Crepaldi nella sua omelia.
“Ciò non toglie che oggi e per sempre dobbiamo lavorare per il bene comune e per la
pace, tutti e ogni giorno dobbiamo costruire
e coltivare le ragioni della fraternità umana”.
“Pagine di dolorosissima storia nazionale –
ha sottolineato Roberto Cosolini – per troppo tempo silenziate a causa di opportunismi
politici agli occhi dell’oggi davvero sterili e
angusti, e rimosse dalla coscienza collettiva
della nazione perché la sconfitta fu catastrofe troppo difficile da assimilare per un paese
Al termine della cerimonia una delegazione comprendente l’Assessore regionale Angela
Brandi si è recata a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino.
Da parte dell’IRCI, presieduto da Chiara Vigini, è stato annunciato dal direttore Piero
Delbello che il vincitore del festival di San Remo Simone Cristicchi uscirà a breve con
una sua nuova canzone dal titolo “Magazzino 18” che
affronterà a suo modo il tema dell’Esodo, con particolare riferimento alle masserizie degli esuli contenute in
questo magazzino da oltre 60 anni. Il 28 febbraio nella
sede dell’Unione degli istriani è stato conferito a Nidia
Cernecca il premio Histriae Terra – edizione 2013. La
motivazione: “il costante impegno profuso nelle scuole a
testimonianza della tragedia Istriana conclusasi con l’eMassimiliano Lacota e sodo ed il coraggio di denunciare i colpevoli della barbaNidia Cernecca.
ra morte del padre”. Da segnalare la realizzazione della
Il Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, l’11 febbraio al Quirinale
nell’ambito della celebrazione del Giorno
del Ricordo, ha premiato, le scuole vincitrici
del concorso “Confine Orientale”.
Il Presidente Napolitano nel suo indirizzo
di saluto ha voluto tra l’altro rimarcare che
sulle Foibe “E’ stato necessario partire da
un impegno di verità contro ogni reticenza ideologica o rimozione opportunistica, per poter arrivare alla riconciliazione”,
sottolineando altresì che le manifestazio-
ni del 10 febbraio “servono per rendere
giustizia agli italiani che furono vittime
innocenti di un moto di odio e di cieca
vendetta”.
Quindi sono stati consegnati i diplomi e le
medaglie commemorative ai familiari delle
vittime delle Foibe.
Presenti l’Ambasciatore croato e Furio Radin.
Il tradizionale concerto è stato eseguito magistralmente dall’orchestra d’archi degli allievi del Conservatorio di Musica Giuseppe
Tartini di Trieste.
ALTRE MANIFESTAZIONI
Roma: L’ANVGD – Comitato provinciale di
Roma ha realizzato ben 7 iniziative alle quali
non è venuta meno la partecipazione attiva
del nostro Sodalizio nella capitale. Da segnalare la firma del protocollo tra Roma Capitale, l’ANVGD e la Società di Studi Fiumani
per la nascita della “Casa del Ricordo”.
Milano: Anche il nostro sodalizio di Milano
ha degnamente celebrato il 10 febbraio con
una conferenza-dibattito, tenuta dalla scrittrice Rossana Mondoni.
Altra iniziativa dell’Associazione è l’appuntamento del 22 febbraio sul tema del confine
orientale “Testimoni della storia”. Relazione
di base di Magdi Cristiano Allam. Sono intervenuti: Guido Brazzoduro, sindaco del libero
comune di Fiume in esilio; Romeo Cociancich, vicepresidente Amici triestini di Milano;
Marco Fornasir, .presidente Amici triestini di
Milano; Gianantonio Godeas, Centro mondiale per la Cultura Giuliano Dalmata, delegato dell’A.N.C.D.J. per Milano; Luciano Patelli, esule da Pola; Relda Ridoni, esule da Fiume;
Tito Lucilio Sidari, vicepresidente comune
di Pola in esilio; Piero Tarticchio consigliere
dell’A.N.V.G.D. di Milano; Sergio Trevisan, presidente dell’A.N.V.G.D. di Milano.
L’ANVGD di Milano in collaborazione con
nostro Sodalizio e l’Assessorato all’Istruzione
della provincia di Milano organizza dal 14 al
16 marzo un viaggio della memoria alla Risiera di San Sabba e alla Foiba di Basovizza.
Gorizia – Medea: Il Comitato provinciale di
Gorizia dell’ANVGD in collaborazione con la
Lega Nazionale, la Prefettura ed il Comune
hanno concretizzato 8 manifestazioni. Il clou
si è tenuto il 10 febbraio con i discorsi celebrativi di Ettore Romoli, Sindaco di Gorizia,
Rodolfo Ziberna vice presidente dell’ANVGD
e presidente della Lega Nazionale e del Prefetto Maria Augusta Marrosu.
Anche a Medea, presso l’Ara Pacis Mundi che
dal 2009 custodisce le zolle di terra raccolte
nelle foibe, si è svolta una toccante cerimonia.
Assisi: Il 28 febbraio 2013 presso il Municipio di Assisi è stata celebrata la “Giornata
del ricordo” con la consegna del Premio alla
“Dignità giuliano-dalmata nel mondo”. Lo
scorso anno fu premiato il fiumano Abdon
Pamich e quest’anno è stato assegnato allo
zaratino Antonio Concina, Sindaco di Orvieto.
Il Consiglio Provinciale: In occasione della
seduta del Consiglio Provinciale di Trieste
si è svolta nell’ambito delle manifestazioni
per la “Giornata del Ricordo” un’iniziativa
commemorativa. Hanno preso la parola numerosi consiglieri con letture e poesie inerenti a toccanti testimonianze di dolorosi e
commoventi fatti ed esperienze degli esuli.
Per l’AGM è intervenuto Dario Locchi sottolineando – tra l’altro – l’importanza che
riveste la presenza degli Enti locali triestini
e goriziani nel nostro Sodalizio soprattutto
“agli occhi” dei corregionali all’estero. Di notevole spessore pure gli argomenti trattati
dalla presidente dell’IRCI Chiara Vigini.
mostra “…quel giorno, si quel giorno…” a cura dell’IRCI (Istituto Regionale
per la Cultura Istriana-fiumana-dalmata). Tre gli articoli di spalla apparsi
sul quotidiano Il Piccolo a firma di Renzo Codarin, Stefano Pilotto e Stelio
Spadaro. Un interessante contributo a carattere storico-documentaristico è venuto dal giornalista-scrittore de Il Piccolo, Silvio Maranzana con
il volume “La patria perduta” ricordi e testimonianze di 18 famiglie di
esuli istro-dalmate che persero tutti i loro beni (de Dominis, Luxardo,
Cesare-Slavich, Zuber, Andretti-Polesini, De Vergottini, Mayneri, Von
Hutterott, Martinoli, Baxa, Merlini, Baici, Bettiza, Lodes, Maracich,
Nobile e Missoni).
Il libro, con la prefazione del direttore Paolo Possamai – tiratura 30
mila copie – è stato distribuito gratuitamente ai lettori del quotidiano triestino.
Copertina libro Maranzana.
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Giuliani nel Mondo
GIORNO DEL RICORDO – DAY TO REMEMBER – DÍA DEL RECUERDO
Iniziative in tutto il mondo dei circoli aderenti all’AGM - Alle migliaia di nostri corregionali emigrati, raggruppati nei 60 Sodalizi aderenti all’Associazione
Giuliani nel Mondo di Trieste e sparsi in 17 paesi (Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Australia, Cina, Nuova Zelanda, USA, Canada, Sud Africa, Argentina,
Brasile, Cile, Uruguay, Venezuela nonché Roma e Milano), il Presidente Dario Locchi, in occasione del “Giorno del Ricordo”, ha inviato un messaggio
che è stato letto durante le decine di manifestazioni pubbliche (momenti commemorativi, Sante Messe, conferenze) programmate in tutto il mondo.
Cari amici, 9 anni fa, approvando la legge sul
Giorno del Ricordo con voto quasi unanime
del Parlamento, la Repubblica italiana sanciva, finalmente ed ufficialmente, che la storia
del confine orientale entrava a far parte della
storia della Nazione.
Per troppo tempo, infatti, il dramma delle foibe e dell’esodo era rimasto fuori dai libri di storia ed era stato taciuto agli italiani.
Molto resta ancora da fare affinché i nostri
connazionali siano debitamente informati,
ma non vi è alcun dubbio che il “Giorno del Ri-
Negli Stati Uniti: A New York di grande rilevanza
l’iniziativa del Consolato Generale d’Italia con
la realizzazione e sponsorizzazione di un nuovo
DVD intitolato “Giuliani nel Mondo a New York”
con interviste a personaggi che spiegano la loro
esperienza sia dell’esodo quanto del dopo esodo.
La benedizione della scultura a
Buenos Aires prima di imbarcarla con
destinazione Trieste.
Il secondo da sinistra Jacinto Giobbe.
La celebrazione della Santa Messa.
Clapcich esule da Fiume dal 1946.
Presidenti, rappresentanti di Sodalizi, di Associazioni ed Autorità a Canberra.
Coordinatore il prof. Anthony Julian Tamburri,
Docente di Cultura italiana e Studi comparati
presso l’Università di New York; un DVD contenente interviste e testimonianze delle famiglie
Gerin, Annamaria Forte, Tommasi e i Clapcich.
Il DVD è stato proiettato in presenza di una sala
“full house”; il Consolato completamente zeppo
e con gente nel corridoio. Hanno presenziato i
nostri corregionali dello Stato di New York e del
New Jersey, studenti ed il redattore di “America
oggi”, Riccardo Chioni.
La manifestazione patrocinata dalla Console Generale Natalia Quintavalle, del Console Aggiunto
Laura Aghillare in collaborazione con l’Associazione
Giuliani nel Mondo del New Jersey in persona del
presidente Eligio Clapcich.
ni) e Giuliano Garbin (CG Buenos Aires), insieme
ai familiari degli infoibati e reduci dell’esodo giuliano dalmata, discendenti e corregionali. La celebrazione della Santa Messa è stata officiata da
Mons. Silvano Ridolfi (Fondazione Migrantes) in
visita in Argentina e da Padre Costanzo.
Per tutti coloro che ancora hanno nel cuore il ricordo di Casa, il ricordo della nostra storia di Esuli ed
Emigrati Giuliano Dalmata e soprattutto il rispetto
I due cori.
per coloro che dettero la vita per la patria; per coloro a cui fu tolta ingiustamente la vita; per coloro
che riposano in terra straniera per aver subito la
via dell’esilio, il Gruppo Esuli ed Emigrati Giuliano
Dalmata di Buenos Aires, i loro parenti e amici
sono riuniti per la Santa Messa nella Chiesa Mater
L’intervento dell’Ambasciatore ed alla
sinistra Mario Donda.
Le corone sotto la targa ricordo.
cordo” ha sconfitto la congiura dell’oblio, e ha
fatto giustizia di tanti silenzi e di tante colpevoli
omissioni.
Nelle scuole si fanno seminari ed incontri ed ai
libri di testo è stata finalmente aggiunta una
pagina scomoda e, perciò, troppo a lungo rimossa. In questi giorni si stanno svolgendo in
tutta Italia e nei nostri Circoli sparsi per il Mondo numerose iniziative con le quali vogliamo,
ancora una volta, riaffermare il dovere della
memoria, cercando di far conoscere quegli
eventi anche alle nuove generazioni. Oggi,
dunque, la memoria della Nazione si inchina
davanti alle foibe, a quelle cavità del Carso
da cui promana una terribile sensazione di
gelo che artiglia il cuore. Non possiamo certo
dimenticare che con la disumana ferocia delle
foibe si consumò una delle peggiori barbarie
del secolo scorso e che gli eccidi compiuti contro migliaia di istriani, fiumani e dalmati, la cui
unica colpa era quella di essere e di sentirsi italiani, furono un crimine contro l’umanità.
Le nostre terre furono vittime di un disegno
annessionistico slavo che assunse i sinistri contorni della pulizia etnica poiché si puntava allo
sradicamento della presenza italiana.
Per scampare ad una persecuzione di inaudita
ferocia, oltre trecentomila italiani dell’Istria, di
Fiume e della Dalmazia dovettero abbandonare le loro terre, le case, il lavoro e gli affetti. Molti
esuli trovarono ospitalità negli oltre cento campi di raccolta disseminati nella Penisola, in condizioni di vita difficilissime, in totale emergenza
ed assoluta precarietà.
Tra questi moltissimi (si parla di quasi cento-
Pag
4
mila persone), furono poi costretti ad emigrare
all’estero. A tutti costoro voglio manifestare, a
nome dell’Associazione Giuliani nel Mondo, un
sentimento di solidarietà sincera ed affettuosa.
Ma ricordare oggi le dolorose vicende di ieri
deve aiutarci a costruire un domani migliore.
Le nostre popolazioni hanno provato sulla loro
pelle il veleno corrosivo e mortale degli odi etnici, dei nazionalismi e dei totalitarismi.
Nel momento in cui anche la Croazia si appresta
ad entrare nell’Unione Europea, bisogna aprire
una fase nuova, guardando al futuro, alla caduta dei confini, all’integrazione e allo sviluppo di
queste nostre terre dell’Adriatico orientale, troppe volte nel passato contese ed insanguinate.
Il cammino coraggiosamente avviato dai Presidenti delle Repubbliche di Italia, Slovenia e
Croazia ha sicuramente rappresentato un significativo passo in avanti verso un clima più
disteso, in cui potranno essere affrontati i problemi ancora irrisolti, senza forzature polemiche, senza strumentalizzazioni politiche, ma
con equilibrio e buon senso.
Ma per giungere finalmente ad una vera riconciliazione è necessario il pieno, reciproco riconoscimento dei crimini commessi dal fascismo
e dal comunismo durante e al termine della
seconda guerra mondiale.
Così concludeva Locchi.
“Cari amici,
Giacinto Giobbe, esule istriano che vive a Buenos Aires e che ho avuto il piacere di conoscere,
autore di sculture lignee, nel 2010 ha voluto
donare alla città di Trieste una sua scultura,
ricavata dalla radice del legno di susino, che
rievoca il dramma delle foibe e che è stata solennemente collocata al Centro di Documentazione della Foiba di Basovizza. Il titolo della
scultura è “L’urlo del silenzio”.
Facciamo sì che l’urlo del silenzio che sale dalla
foiba, da questo calvario - come disse il Vescovo di Trieste, Mons. Antonio Santin - col vertice
sprofondato nelle viscere della terra, un urlo
terribile come quello della bora, ci indichi nella
giustizia e nell’amore le vie della pace”.
In sequenza. Deposizione delle corone
presso il Monumento e soci durante la
cerimonia a Johannesburg.
In Canada: A Vancouver c’è stato un incontro celebrativo, mentre a Toronto, dopo la Messa celebrata da
padre Claudio Moser alla S. Peter in Woodbridge, si
è tenuta una riunione al Centro Veneto per ricordare
l’ immane tragedia. E’ stato proiettato un documentario destinato soprattutto alle giovani generazioni.
Numerose le iniziative in Argentina: a Buenos
Aires, la Messa organizzata dalla Federazione dei
circoli giuliani presso il Santuario della Madonna
degli Emigranti nel quartiere La Boca, con l’esibizione del Coro giuliano e di quello degli Alpini.
Presenti alla commemorazione il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, dott. Giuseppe Scognamiglio, Il Ministro Consigliere dell’Ambasciata d’Italia in Argentina, dott. Marcello Apicella,
il Presidente della federazione, Duilio Ferlat, insieme ai presidenti dei circoli giuliani di Buenos
Aires e dintorni, Edda Terlevi (CG Buenos Aires),
Gianfranco Tuzzi (Ass. Comuni Emigrati Gorizia-
Misericordiae, la prima chiesa italiana costruita nel
paese latino-americano. Il tutto è stato coordinato
dalla presidente del Sodalizio, Annamaria Marincovich e dal vicepresidente Sergio De Carolis.
La parola al Console Generale d’Italia a
Buenos Aires Giuseppe Scognamiglio.
(Continua a pagina 6)
Vogliamo vivere INsieme!
Furio Percovich del “Forum Fiume” che da anni propone un dialogo tra Esuli e Rimasti, ha divulgato un testo di un messaggio in italiano, sloveno, croato, tedesco, inglese, spagnolo, portoghese dello scrittore Diego Zandel nato nel 1948 nel Campo profughi di Servigliano (FM), cresciuto
nel quartiere giuliano-dalmata di Roma. Qui di seguito il testo in italiano.
Vorrei che il Giorno del Ricordo non riguardasse solo i profughi e, per la parte del comune passato,
pur nel destino o nelle scelte diverse, i rimasti, ma anche i croati e gli sloveni di oggi, che non sono
responsabili dei fatti di ieri nei confronti degli italiani, così come gli italiani di oggi non sono responsabili nei loro confronti dei misfatti degli italiani di ieri. Dico ai profughi, ai rimasti, ai croati, agli
sloveni: guardiamo al domani con gli occhi di oggi e l’esperienza di ieri. E l’esperienza, la storia, dice
a tutti che i vari nazionalismi non portano a nulla se non a divisioni, a guerre, ostilità, muri, confini,
con tutto il corollario di odi, morti, separazione. Vogliamo vivere insieme !”.
Giuliani nel Mondo
La voce dei giovani al Convegno di Buenos Aires
Il raduno di Buenos Aires sul tema “Le radici giuliane: un’opportunità per il futuro” ha
registrato – come si evidenzia dalla foto ricordo – la presenza di un centinaio di giovani
residenti in Argentina e Uruguay, accompagnati dai presidenti dei Sodalizi: Walter
Zerauschek, Maria Gabriella Piemonti, Marisa Bianchettin, Egidio Kebat, Gianfranco
Tuzzi, Duilio Ferlat, Antonio Pellegrini, Giuliano Garbin, Edda Terlevi, Annamaria
Marincovich, Dario Pribaz, Natalia Tuzzi.
Nel precedente numero abbiamo pubblicato gli interventi delle Autorità e dei relatori.
Riportiamo sinteticamente qui di seguito la voce dei partecipanti, cioè dei giovani e dei
presidenti dei sodalizi.
Gli interventi
Foto ricordo
Mar del Plata: Brivio Alejandra, Miqueo
Jorgelina, Medvescig Griselda, Medvescig
María, Vellenich Jorgelina, Zerauschek
Karina, Manzin Dino, Valinotti Eduardo,
Miqueo Martín, Strugo Nahuel, Zerauschek
Adrián, Zerauschek Walter; Villa Gesell:
Salazar Ramiro; Rosario: Piemonti María
Gabriela, Trost Andrea, Ochoa Eduardo,
Sauro Fernando, Mercado Valentina,
Mercado Palma; Córdoba: Bianchettin
Marisa, Huzuliak Stefania, Melchionna
Alejandra, Melchionna Mariana, Grakonia
Analía, Mazzucco Ottonello Sofía,
Bianchettin Enzo, Mazzuco Alejandro,
Macovaz Christian Andrés; La Plata:
Colussi Carla, Contento Rosanna, Kebat
Catalina, Kebat Emilia, Lopez Kebat
Cecilia, Pagnussat Noelia, Zovich Gladys,
Kubik Flavio, Macedo Facundo, Saracchi
Federico, Colussi Claudio, Colussi Mauro
Armando, Kebat Valentín, Contento
Antonella, Contento Giuliana, Pagnussat
Nahuel, Kebat Egidio; Emigrati Goriziani:
Guignat Lorena, Roy De Grijalvo Paula,
Brugnera Agostina, Brugnera Ludovico,
Orza, Marcela, Tuzzi Natalia, Tuzzi María
Elizabeth, Alauzis Jorge, Bressan Leonardo,
Coslovich Daniel, Grijalvo Marco, Heredia
Juan, Tuzzi Gianfranco; Giovanile Buenos
Aires: Africano Stella Maris, Garilli Viviana,
Garilli Carlo, Galzerano Rosanna, Zawisza
Betina, Francetich Cecilia, Ferlat Claudio,
Ferlat Juan Pablo, Ferlat Duilio; Salta:
Pellegrini Leonardo; UDEG: Vignapiano
Laura, Vignapiano Andrea, Paris Marco;
Bahía Blanca: Iurman Daniel, Iurman Juan
Pablo; Buenos Aires: Gabrielli Verónica,
Segon Ana María, Sponza Patricia, Giuricin
Adriana, Civitico Julieta, Civitico Luciano,
Giuricin Nicolás, Garbin Giuliano; Buenos
Aires Sud: Thiery Romina, Prodan Valeria,
Prodan Rita, Ballejos Bibiana, Cocimano
Verónica, Brugnera Antonella, Brugnera
Octavio, Terlevi Edda; Gruppo Esuli
Emigrati: Cipres Guadalupe, Sciascia
Gabriela, Marincovich Annamaria;
Uruguay: Baiz Katerina, Bacigalupo Diego,
Pribaz Dario, Baiz Fabian, Gianasso Mariana,
Castrillejo Pablo, Pribaz Ingrid, Petronio
Antonella, Pribaz Leonardo.
Mariana Gianasso, del nostro Circolo di Montevideo in Uruguay,
ha redatto in rima un “redazionale”, cogliendo il significato e gli
obiettivi di questo raduno che l’AGM ha inteso e voluto realizzare.
Si sono ascoltati bei discorsi
dei giovani e non tanto,
e con le loro parole talvolta
abbiamo perfino trattenuto
il pianto.
Sia per qualche critica
che per le diverse proposte,
abbiamo permesso alle nostre
anime
di rimanere più esposte.
L’autrice Mariana
Gianasso.
Decisi a dare una spinta
alle tradizioni giuliane,
ci siamo riuniti a Buenos Aires
senza storie strane.
Portati dal cuore
e uniti dagli stessi sentimenti,
assieme abbiamo vissuto
dei meravigliosi momenti.
Tramite i dibattiti
e le sincere opinioni,
siamo rimasti soddisfatti
dalle positive conclusioni.
Quindi possiamo dire
e siamo veramente convinti,
che i Circoli Giuliani
non sono affatto estinti.
Bisogna lavorare assieme
con le nostre virtù e difetti,
perché un circolo anche sia
un contenitore di progetti.
Quindi non bisogna
dimenticare del tutto i pranzi,
perché significa ritrovarsi
e non è mica inutile, anzi!!.
Comunque è importante
trovare altri obiettivi,
in modo che i circoli possano
continuare ad essere vivi.
Non dobbiamo negare
che la realtà è cambiata,
e che la gente giovane preferisce
essere collegata.
Perciò tenteremo d’ora in poi
di trovare uno strumento,
perché la comunicazione fra i
giuliani
vada sempre in aumento.
Ma per coinvolgersi veramente
nella tradizione giuliana,
siamo d’accordo che i giovani
devono imparare la lingua
italiana.
Infatti chiunque vada in Italia
ed usufruisca del viaggio,
ritornerà profondamente colpito
ed ancora un pò più saggio.
Il 3 e 4 novembre
l’anno duemiladodici,
abbiamo avuto l’opportunità
di ascoltare parecchie voci.
Tanto i giovani quanto i vecchi
con entusiasmo ed allegria,
devono mantenersi uniti
in una comune sintonia.
Grazie a Giuliani nel Mondo
ad al suo presidente Dario Locchi,
quelli presenti al Convegno
non eravamo mica pochi.
Le prime generazioni
sono di molto aiuto,
perché con la loro esperienza
fanno un grande contributo.
Forse per tanti significa
un punto di partenza,
dato che i semi piantati dai nonni
germogliano a partire da questa
esperienza.
All’inizio non sapevamo
quali sarebbero i risultati,
però man mano che si svolgeva
diventava un successo infatti.
I giovani che si avvicinano
benché non siano tanti,
hanno delle idee aggiornate
con le quali andremo avanti.
Dopo tante riflessioni
in questo convegno esultante,
siamo andati a pranzare tutti
presso un meraviglioso ristorante.
Un meraviglioso incontro
di diverse generazioni,
che ha risvegliato in tutti noi
delle intense emozioni.
L’inserzione dei ragazzi
può darsi che sia lenta,
ma ancora ci sono tanti
che amano mangiare la polenta.
Tanto gli argentini
quanto Noi uruguaiani,
siamo orgogliosi di sapere
che siamo pure giuliani.
“A suo tempo, quand’ero più giovane, ho
partecipato allo stage. Oggi però non riesco a comprendere i giovani. Le generazioni sono cambiate e mi sento staccato dalle
nuove generazioni ancora di più. Si riuniscono tra di loro tramite il computer e così sono
assieme uno accanto all’altro. È incredibile.
La comunicazione è impensabile in quest’era ma è forse tutto?
Allo stesso tempo la globalizzazione è veloce ma ti porta anche all’individualismo esasperante. Io mi commuovo con i filmati che
arrivano dall’Italia, i più giovani no.
Faccio lezione alla Facoltà di medicina
dell’Ospedale Italiano di Rosario, da qualche anno.
I ragazzi sono 23enni e tutti italiani e cerco
di sapere di chi sono figli. Chiedo di dove
sei, le loro origini. La gran parte risponde,
non so. È un’ altra vita, non riesco a comprenderla.
La prima volta che sento parole vere, chiare.
De Anna ha parlato saggiamente dei valori
economici perché esiste pure la preoccupazione dentro il mondo del lavoro, del volontariato. Il volontariato tra i giovani non
esiste più, l’Associazionismo è finito, estinto
o quasi. Bisogna trovare un altro modo di
radunarci, di coinvolgerci, di andare avanti.
Non so se dai giovani arriverà una risposta.
L’Argentina ha, lo ripeto sempre, ben 5 milioni e mezzo di immigrati italiani e 60 anni
fa si parlava più italiano che spagnolo. E
dove sono i figli? Dove sono i nipoti?
De Anna ha detto una cosa molto importante: bisogna coinvolgere le Autorità politiche
locali e soprattutto lo studio dell’Italiano
nelle nostre scuole. Non è possibile che si
studi l’inglese e non l’italiano”.
“All’Università di Rosario – sottolinea una
relatrice – ci sono italiani ma credo non giuliani.
Sarebbe quanto mai opportuno attivare
scambi di ragazzi delle scuole medie (11-12
anni) per far sì che possano passare delle vacanze in Italia. Necessitiamo di informazioni
per poi dar corso alle pratiche.”
La stessa intervenuta sollecita un maggior
coinvolgimento della Regione e chiede siano attivati canali informativi.
“Da tempo mi sono accorta che la visione e
le necessità che abbiamo noi a migliaia di
chilometri di distanza sono diverse. Siamo
in presenza di difficoltà dei giovani a livello
mondiale. Tagli, rapporti politici, circostanze, congiuntura, corso Origini, tanti i problemi da sviscerare. Il corso Origini è in inglese;
dobbiamo trovare altre istituzioni che fanno
corsi in italiano, lingua e letteratura italiana
sarebbe un’ opportunità stupenda”.
La quota rosa si è dimostrata quanto
mai preparata.
La parola ad un giovane partecipante.
Un’altra giovane concorda con l’intervento
precedente ed in particolare ritiene necessario, per far avvicinare i giovani ai Sodalizi,
far conoscere tutti i programmi della Regione e delle Associazioni del FVG ai giuliani e
friulani presenti a Cordoba.
Sul tema degli scambi di studenti con le
aree di Trieste e Gorizia interviene un giovane di Mar del Plata. “Auspico si possa formare un gruppo frequentante le scuole superiori perché necessitano di un confronto di
idee in quanto le nostre sono ben distinte
da quelle europee nonostante le moderne
tecnologie informatiche”.
Affronta poi il tema dell’internazionalizzazione dei prodotti e delle merci.
“Da decine di anni sono in Argentina – esordisce un relatore – ora insegno, accudisco
gli anziani giuliani, ho dedicato e mi dedico,
con tutto il cuore e l’anima, come tanti altri
dirigenti, all’associazionismo. Lo strumento
è il volontariato”.
Esprime quindi il suo pensiero, che riportiamo pari pari, mettendo a nudo la problematica del difficile rapporto tra i dirigenti dei
Circoli e i giovani.
“I ragazzi volevano essere da soli; ci siamo
ritirati….e poi? Da allora i circoli giovanili
sono spariti. Gli altri dirigenti possono dire
se è vero.
Quando avevano 12 anni dicevano: di nuovo fra i veci. Bisogna capire e rispettare. Ci
sono dei giovani ma rari.
Nel mio gruppo ho 3 ragazze. Sono molto collaborative. Nei Circoli esistenti però
quanti hanno giovani che vengono a dare
una mano? Credo pochi.
Allora chiediamoci: cosa noi anziani possiamo fare per voi? Voi siete argentini ma la
metà del vostro sangue è italiano. Fate qualche proposta, esponetela.
Tutti i Circoli, non solo quelli giuliani, senza
noi anziani finiranno per sempre”.
Altro tema sollevato è stato quello sui corsi di lingua italiana che dovrebbero essere
svolti dalla Dante Alighieri.
Però non viene esclusa l’ipotesi di tenere dei
corsi presso i Circoli. Ci sono già dei corsi anche on-line.
Sulla presenza dei giovani nei Circoli non
manca la proposta di svolgere del volontariato per affiancarsi nelle attività di promozione quando vengono allestiti stand o
banchi alle manifestazioni sia nelle sedi associative quanto nelle piazze.
Pag
5
Giuliani nel Mondo
Da pagina 4 - Giorno del Ricordo
Il Gruppo di soci fiumani del Circolo
del Mar del Plata davanti alla Chiesa.
Riportiamo comunque un sunto della cerimonia.
La signora Toto Maria, classe 1923, ha portato il
Labaro del Sodalizio, con il viso solcato dalle lacrime per la grande emozione, come pure quella
dei partecipanti.
é buona per nessuno, perché dentro di noi, sempre mancherà un pezzo del nostro cuore rimasto
la dove nascemmo, e che un triste giorno dovemmo abbandonare. Che cosa potrà mitigare tanto
dolore? Nulla! Solo contare con l’aiuto del Signore
e, le nostre preghiere per tante persone che speriamo riposino in pace. Questi sono i risultati delle
guerre, le loro conseguenze, per questo dobbiamo lottare si, però acciocché non si ripetano. Queste sono le nostre testimonianze vere, perché noi
siamo i testimoni”. Presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi si sono raccolti i soci del Circolo Giuliani nel Mondo di Olavarria. Il Presidente del Circolo
Giuliani nel Mondo di Mar del Plata, Eduardo Valinotti, ha tenuto un discorso accompagnato dal
Presidente de Federaciòn de Sociedades Italianas
di Mar del Plata Y Zona, Juan Radina, il rappresentante del Comites Rafael Vitello, il vicepresidente
della Federazione Giuliana Argentina, Sergio Francetich ed alcuni soci e simpatizzanti del sodalizio
giuliano nella città marplatense.
I nostri corregionali, loro familiari ed
autorità dopo la Messa a San Paolo.
Non è mancato il tricolore e la sfilata di tante altre
bandiere; portatrici tra l’altro le signore Giuricich
e Bearzi. Alla toccante omelia di Padre Costanzo
è intervenuta la Marincovich che ha commentato il volume “Esilio ed Emigrazione GiulianoDalmata”. Numerosi gli interrogativi e tra questi:
può l’essere umano sopportare tanto dolore?
Nel concludere l’intervento Annamaria ha così
sottolineato:
“Oggi, si compiono 10 anni dall’inizio di queste
commemorazioni, due anni prima che lo facesse
l’Italia, e riconoscesse “I Martiri delle Foibe”. Oggi
pregheremo non solo per coloro che furono sentenziati, uccisi dal nemico, pregheremo per tutte
le persone che morirono in terra straniera perché pure loro furono vittime. Perché dopo tanto
tempo ancora parliamo di tutto questo e lo pensiamo di fare ancora per molti anni, sempre che
il Signore ci aiuti? Acciocché si comprenda cosa
vuol dire una “guerra”, quanto si soffre durante
questi disastri. E poi, quando diciamo... é arrivata
la pace! Ma quale? Un esilio, un’emigrazione, non
Il Console generale Mauro Marsili.
In Sud Africa: a Johannesburg il Giorno del Ricordo è stato celebrato per iniziativa dell’Associazione dei Giuliani del Sud Africa. La dimostrazione
che si tratta di una ricorrenza molto sentita, e
non soltanto dai giuliani, si è avuta dal grande
numero di partecipanti, circa 150. Fra i presenti
anche il Console Generale Gabriele di Muzio, il
primo segretario dell’Ambasciata Paolo Bonissone, Riccardo Pinna (CGIE), Maurizio Mariano,
Gaetano Giudice, Giuseppe Cimato, il presidente di Casa Serena Giuseppe Messina, Salvatore
Cristaudi (Comites) e tanti altri rappresentanti di
enti, associazioni e organizzazioni comunitarie.
La commemorazione è cominciata con la deposizione di corone al monumento che ricorda le
vittime delle foibe e dell’esodo ideata da Gemma
Stelli, nipote di un esule di parenti infoibati. La
Santa Messa è stata celebrata da padre Giuseppe De Lama e i canti sono stati eseguiti dal Coro
Giuseppe Verdi, diretto dal maestro Robert Giuricich. All’offertorio è stato il presidente Nicolò
Giuricich a cantare l’Ave Maria di Schubert.
Dopo la Messa, Nicolò Giuricich ha letto un messaggio inviato da Trieste dal Presidente dell’Associazione dei giuliani Dario Locchi e ha consegnato
una medaglia al socio Alfredo Cazzavilan per ringraziarlo del suo contributo alla realizzazione del
libro sui giuliani del Sud Africa pubblicato dall’Associazione l’anno scorso. L’importanza e il significato della ricorrenza sono stati quindi sottolineati
nei discorsi delle personalità presenti. Conduttore dell’evento è stato il socio Roberto Opeka. Gli
ospiti si sono quindi trasferiti nel salone della vicina Casa Serena, dove è stato offerto un rinfresco.
In Australia; a Canberra: si sono riuniti numerosi
corregionali provenienti da vari centri e località
periferiche per la Santa Messa al San Gregorio
nonché per una solenne commemorazione al
centro Culturale Italiano.
“Non possiamo dimenticare i tremendi fatti, i
massacri, le vittime innocenti di grande crudeltà. Il ricordo colpisce profondamente, anche i
presenti, e forse ci sono ancora ferite aperte, che
sanguinano, ma basta! Bisogna guarire. La medicina che può guarire i nostri cuori è il perdono. Solo quello. Il Giorno del Ricordo dev’essere
quindi anche il giorno del perdono.”
Ecco il messaggio pronunciato da Mons. Luis Miguel Muñoz durante la sua omelia nella chiesetta di S. Gregorio di Queanbeyan, aggiungendo
che, come aveva detto Papa Giovanni Paolo II, “al
male bisogna rispondere con il bene”.
Hanno assistito alla Santa Messa l’ambasciatore
Gianludovico de Martino di Montegiordano con
la signora Camilla; i presidenti di varie associazioni
regionali locali tra cui Lio Galafassi, Angelo Damiano, Gabriella Genero, Giovanni Di Zillo e Franco
Papandrea (CGIE); molti giuliani ed altri fedeli italiani. Erano tutti raccolti in preghiera per ricordare
la tragedia che toccò la frontiera italiana orientale
a partire dal 1943 fino al primo dopoguerra.
E’ il quinto anno che l’Associazione Giuliani di
Canberra – ci scrive Yvette Alberti Devlin - organizza anche dopo la Messa un incontro al Centro Culturale Italiano. Come di consueto, si sono
aggiunti ai giuliani locali anche rappresentanti di
circoli giuliano-dalmati di Sydney.
Sono state deposte quattro corone di fronte alla
targa ricordo che era stata affissa su di una parete del Centro nel 2009.
Il presidente dei Giuliani di Canberra, Mario Donda, ha dato il benvenuto a tutti ed a coloro che
sono venuti da Sydney (Daniele Velcich dell’Ass.
S. Maria di Cherso, Pino Di Martino dell’Ass. Giuliani, e Serena Breese dell’Ass. Fiumani).
Donda ha affermato che era ora che si parlasse
di questo tragico capitolo della storia italiana:
“Finalmente oggi, nei libri di testo, si parla delle
foibe e dell’esodo [...] Si spera soprattutto per le
nuove generazioni che attraverso la conoscenza
di quegli eventi, nel futuro non si ripetano le tragedie del passato.”
L’Ambasciatore ha sottolineato che questa “sconvolgente esperienza” ha fatto sì che i popoli europei collaborassero per creare un’atmosfera di
pace e uno spirito di solidarietà – e da qui è nata
l’Unione Europea alla quale si aggiungerà presto
la Croazia. Completata la parte ufficiale i presenti
(una cinquantina) si sono fermati per un ottimo
pranzo preparato e servito da volonterose signore Cellina Benassi, Anita Tonon, Pia Messinese e
Betty Forner. Altre iniziative si sono tenute ad
Adelaide e presso la sede della Famiglia Istriana e
a Melbourne si è tenuta una Santa Messa.
E’ stata allestita anche una mostra storica di un percorso in terra australiana. Scrive Pino Bartolomè
che per lui il 10 febbraio rappresenta una data
importante perché dopo quel giorno di 61 anni or
sono e cioè nel 1952 alle ore 10 del mattino ha messo piede in Australia sbarcando dalla M/N “Nelly”.
In Brasile: a San Paolo ha avuto luogo una Messa
solenne – organizzata dalla famiglia Bartoli – nella Chiesa degli Immigrati “Madonna della Pace”.
All’iniziativa coordinata dall’Associazione Friuli
Venezia Giulia e del Circolo di San Paolo hanno
partecipato le famiglie degli esuli, istriani, giuliani, goriziani, fiumani e dalmati. Anche negli altri
centri di Curitiba e Pirassununga non sono mancate varie iniziative. Sempre attivissimo a Brasilia
Roberto Max Storai Lucich che alla Santa Messa
si è pregato “per capire meglio come possiamo
tutti vivere sempre in pace”.
Invocazione per le Vittime delle Foibe
O Dio, Signore della vita e della morte, della
luce e delle tenebre, dalla profondità di questa
terra e di questo nostro dolore noi gridiamo a
Te. Ascolta , o Signore, la nostra voce.
“De profundis clamo ad Te, Domine; Domine,
audi vocem meam”.
Oggi tutti i Morti attendono una preghiera, un
gesto di pietà, un ricordo di affetto. E anche
noi siamo venuti qui per innalzare le nostre
povere preghiere e deporre i nostri fiori, ma
anche apprendere l’insegnamento che sale
dal sacrificio di questi Morti. E ci rivolgiamo a
Te, perché Tu hai raccolto l’ultimo loro grido,
l’ultimo loro respiro.
Questo calvario, col vertice sprofondato nelle
viscere della terra, costituisce una grande cattedra, che indica nella giustizia e nell’amore le
vie della pace. In trent’anni due guerre, come
due bufere di fuoco, sono passate attraverso
queste colline carsiche; hanno seminato la
morte tra queste rocce e questi cespugli; hanno riempito cimiteri e ospedali; hanno anche
scatenato qualche volta l’incontrollata violenza, seminatrice di delitti e di odio.
Ebbene, Signore, Principe della Pace, concedi
a noi la Tua pace, una pace che sia riposo tranquillo per i Morti e sia serenità di lavoro e di
fede per i vivi.
Fa che gli uomini, spaventati dalle conseguenze terribili del loro odio e attratti dalla soavità
del Tuo Vangelo, ritornino, come il figlio prodigo, nella Tua casa per sentirsi e amarsi tutti
come figli dello stesso Padre.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il
Martiri Giuliani
Gelida e orribil notte,
ulula il vento fra gl’alberi spogli,
attendon la morte i giuliani nostri
in piedi, atterriti su alti scogli.
Spari di mitra li troncheranno la vita,
i lor corpi cadranno all’indietro,
legati insieme col fil di ferro
balzeranno come palle, fra rupi e il ginepro.
Raggiungeranno altri martiri
nelle profondità,
Quanti sono ? Nessuno lo sà.
Accoglili nel tuo seno Signore
e, se han commesso qualche peccato,
con il martirio lo han già pagato.
Grazie nemico per la tua viltà
così, han dimostrato al mondo
i giuliani ,
anche a costo della lor vita,
gridano sempre: siamo italiani!
Pag
6
Tanto male ci hai fatto,
Le nostre terre hai usurpato
noi, non ti odiamo usurpatore
per te solo sentiamo: pietà e dolore.
Annamaria Marincovich
Tuo Nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua
volontà.
Dona conforto alle spose, alle madri, alle sorelle, ai figli di coloro che si trovano in tutte le
foibe di questa nostra triste terra, e a tutti noi
che siamo vivi e sentiamo pesare ogni giorno
sul cuore la pena per questi Morti, profonda
come le voragini che li accolgono.
Tu sei il Vivente, o Signore, e in Te essi vivono.
Che se ancora la loro purificazione non è perfetta, noi Ti offriamo, o Dio Santo e Giusto, la
nostra preghiera, la nostra angoscia, i nostri
sacrifici, perché giungano presto a gioire della
splendore del Tuo volto.
E a noi dona rassegnazione e fortezza, saggezza e bontà. Tu ci hai detto:
“Beati i misericordiosi perché otterranno mi-
sericordia, beati i pacificatori perché saranno
chiamati figli di Dio, beati coloro che piangono perché saranno consolati , ma anche beati
quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati in Te, o Signore, perché è
sempre apparente e transeunte il trionfo dell’iniquità.
O Signore, a questi nostri Morti senza nome,
ma da Te conosciuti e amati, dona la Tua pace.
Risplenda a loro la luce perpetua e brilli la Tua
luce anche sulla nostra terra e nei nostri cuori. E per il loro sacrificio fa che le speranze dei
buoni fioriscano.
Domine, coram te est omne desiderium meum et
gemitus meus te non latet. Amen
Mons. Antonio Santin , Vescovo di Trieste , 1959
A fatal sopruso - Misericordia e Giustizia
10 febbraio 1947 - 10 febbraio 2013
(66 anni dopo)
Annuente il Cielo,
il “Vero” oggi celebra il “Ricordo”.
Un monito squarcia, rimuove il velo.
Palpitano i cuori. Dal pulpito convèrte il verbo;
ritorte le trame, senno,
misericordia e giustizia risale.
Da Basovizza, “Croci e Bilancia”;
“Pane al pane, vino al vino”,
detto e scritto ciò ch’e stato, tale e quale.
Storia risale, e’I nuir suo onesto:
d’etnia millenaria, d’Istria e Dalmazia
fu ed è d’italo verbo non* questo.
Che belve umane vili,
partigiani di Tito, liete a soprusi,
spietate e servili a delatori occulti,
innocenti, ma italiani, a foibe Corsiche* fonde
precipitar incatenati, *fossi vivi.
Pur d’estirpar l’italo ceppo,
terrore e furia incorse,
sì ch’abbandonar soccorse
le Genti Giulie, le natie proprie sponde.
A vita lor, pianti e dolori
compagni a morte,
sradicate, disperse.
Vergogna, orrore, pur se vinti o vincitori.
Il Fato silente, omerto il dolore, il grido,
d’improprio non conclude.
Quest’oggi riappare,
finì il sonno, intona il “Vero”:
- ONORE - Ai “Martiri delle Foibe”
Al Fato, la via del ritorno.
*profonde - *sepolti
* controverso, discusso
Nevio Mastrociani Bertola
Trieste, 14 febbraio 2013
Giuliani nel Mondo
REALTÀ REGIONALI IN RETE
Da sinistra: Riccardo Brancaleon, Marco Macorich, Giuseppe Napoli,
Elio De Anna e Dario Locchi
Trasformare i luoghi di ritrovo reali in piazze
virtuali che possano mettere in connessione i nostri corregionali all’estero.
È questo il senso di “Fvg-worldplayers”, il
nuovo portale del Friuli Venezia Giulia dedicato al mondo dell’emigrazione regionale presentato a Trieste dall’assessore Elio
De Anna unitamente al direttore centrale
dott. Augusto Viola, presenti all’incontro
Cooperazione Territoriale
in un’Europa allargata
In Consiglio regionale a Trieste si è tenuta la “Settimana europea delle città e delle
Regioni”, organizzata in collaborazione con
la Delegazione italiana del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), che ha
rappresentato un’occasione di dialogo fra
esponenti del mondo istituzionale e della
società civile sul come affrontare insieme
problematiche comuni all’interno di aree
transfrontaliere, identificando nuovi ambiti
di cooperazione e di progettualità.
L’evento è stato un momento di confronto
con le Istituzioni europee tradizionalmente
deputate al dialogo con il territorio, il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ed
il Comitato delle Regioni (CdR), realtà che
avranno un ruolo molto importante nella
promozione dei valori collegati all’Anno Europeo dei Cittadini 2013.
i rappresentanti delle sei associazioni regionali che si occupano di emigrazione e
che operano in Friuli Venezia Giulia. Con
questo nuovo strumento, visitabile all’indirizzo web www.fvgworldplayers.it le
diverse realtà esistenti ora dialogano tra
di loro con uno scambio di informazioni
che rappresentano un valore per i nostri
emigranti. La politica d’indirizzo della Regione nei confronti dei corregionali all’estero - ha aggiunto l’assessore De Anna
- non può prescindere dal nuovo contesto
in cui viviamo.
Accanto alle realtà associative (ALEF, Associazione Giuliani nel Mondo, EFASCE, Ente
Friuli nel Mondo, ERAPLE, Unione Emigranti
Sloveni del FVG) emerge, un nuovo fenomeno legato alla brain mobilty.
Queste persone, giovani laureati o semplici operai, professionisti e tecnici, una volta
giunti a destinazione, si trovano ad operare
lontano da casa.
Sentono il bisogno di stare uniti, al pari di
tanti che si sono riuniti in Fogolars (friulani),
Segretariati (pordenonesi), Circoli (giuliani, sloveni) e di vivere l’appartenenza non
come un proprio campanile, bensì una preziosità da utilizzare come “marchio DOC”,
nella speranza di concludere affari ed accordi di reciproco scambio.
A nome delle Associazioni è intervenuto
il Presidente dell’AGM Dario Locchi che,
oltre ad esprimere il plauso per l’iniziativa, ha inoltre auspicato venga quanto
prima attuato il documento conclusivo
del convegno di Toronto che prevedeva
la creazione di una rete di aggregazione,
di informazione e di partecipazione, una
comunità virtuale, costruita attraverso i
più moderni mezzi informatici, un vero
e proprio “social network” che colleghi
la Regione con i corregionali all’estero,
rivolta in particolare ai giovani, sia discendenti di emigrati originari del FVG,
al di là delle rispettive associazioni di appartenenza, che residenti all’estero per il
crescente fenomeno della mobilità professionale.
Stanziamento della Giunta regionale sul
fondo dei corregionali per iniziative dirette
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore De Anna, ha deliberato lo stanziamento di € 130.000,00 per l’anno 2013, a valere
sul fondo dei corregionali all’estero, per alcune iniziative dirette dell’Amministrazione
regionale:
€ 70.000,00 per interventi di sostegno al
reinserimento dei rimpatriati;
€ 25.000,00 per la realizzazione della XIII
edizione del Corso Origini, organizzato dal
Consorzio MIB – School of Management di
Trieste;
€ 5.000,00 per il convitto nazionale “Paolo
Diacono” di Cividale;
€ 10.000,00 per la quarta conferenza
continentale dei giovani corregionali, in
questo caso d’Europa, e la terza Conferenza
dei protagonisti corregionali nel mondo e
relativa riunione della “Cabina di regia” da
tenersi in Francia.
Coordinamento dell’EFASCE.
€ 15.000,00 per la realizzazione della
mostra itinerante “In viaggio“ in Francia,
nell’ambito del progetto AMMER;
€ 5.000,00 per incontri ed iniziative a Fiume, in occasione dell’entrata della Croazia
nell’Unione Europea. Coordina l’ERAPLE in
collaborazione con l’AGM.
SOSTEGNO PER IL GIORNALE
AppuntamentI
a Fiume
In questo contesto si inserisce l’iniziativa,
caldeggiata dall’amministrazione regionale,
a Fiume, il primo luglio, in occasione dell’entrata della Croazia nella Comunità Europea.
È previsto un incontro di giovani, figli o nipoti di nostri corregionali attivi nei Paesi
aderenti alla Comunità.
Capofila della manifestazione è stato indicato l’ERAPLE di Cividale, che sarà affiancato
dall’AGM e dalle altre associazioni rappresentative dei corregionali all’estero.
a Marsiglia
6-7 aprile 2013:
IV Conferenza Giovani corregionali
d’Europa
III Conferenza dei protagonisti nel Mondo
e Cabina di regia.
Mostra Ammer
Da un’indagine esperita tra i periodici editi da Associazioni, Enti, Fondazioni, Club, ecc.
che gravitano nella sfera del mondo dell’emigrazione emerge un dato: tutte queste
realtà praticano l’abbonamento per la propria pubblicazione. Inoltre non mancano
versamenti volontari a sostegno della rivista. Il nostro trimestrale la cui tiratura supera
le 2.200 unità viene spedito gratis. Facciamo vivo appello per un contributo a piacere:
c/c postale n. 001005983612
presso il CONTO BANCOPOSTA
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in alternativa: c/c bancario n. 100000006529 presso la
Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia - Trieste (Italy)
IBAN: IT61 L063 4002 2101 0000 0006 529.
Intestati entrambi a: ASSOCIAZIONE GIULIANI NEL MONDO
Via Santa Caterina da Siena, 7 - 34122 Trieste (Italy)
24 le personalità
al momento
presenti nel sito
Fvgworldplayers è un sito che al momento presenta 24 personalità legate alla
nostra regione, definite, non a caso, interpreti nel mondo.
Ciascuno di loro, infatti, con modi e percorsi diversi, ha saputo affermarsi all’estero valorizzando al contempo il patrimonio economico, culturale, imprenditoriale
della nostra Regione.
Un network composto da persone che si
sono fatte portatrici della storia, della cultura, dell’esperienza e delle capacità del
Friuli Venezia Giulia nelle nuove realtà che
li hanno accolti in ogni angolo del globo.
Una rete viva e importante, che possa rappresentare un ponte verso ciascuna delle
diverse realtà nazionali sparse nei cinque
continenti, formata da un gruppo di personaggi impegnati nei campi più diversi,
dall’imprenditoria alla finanza, dalla comunicazione all’edilizia, accomunati tutti
da un legame forte con il Friuli Venezia
Giulia e rappresentanti illustri dei valori
più importanti che questa regione sa trasmettere. Per l’AGM sono presenti ed attivi
nel sito Nicky Giuricich a Johannesburg e
Carlo Leopaldi a Shanghai, ai quali si affiancheranno non meno di una decina di
altre personalità.
In una riunione ad Udine è stata decisa la costituzione di un tavolo di
lavoro, composto da un rappresentante per Associazione (l’AGM ha delegato Fabio Ziberna) che ha definito
i criteri di ammissibilità delle new
entry e le modalità di interazione con
i network già funzionanti presso i rispettivi Sodalizi regionali.
Turismo FVG
Iniziative promozionali
La Turismo FVG supporterà le imprese di
settore nella funzione di consulente aziendale. Si tratta di un progetto di collaborazione con le Associazioni di categoria, i consorzi ed il sistema camerale finalizzato ad
aiutare le imprese in un mercato sempre più
competitivo ma anche a realizzare una vera
e propria “fabbrica del prodotto”.
Per quanto attiene le iniziative promozionali dirette per l’anno in corso la Turismo FVG
ha presenziato alla BIT, Borsa Internazionale
del Turismo a Milano, allestendo uno stand
più a carattere interattivo e di respiro internazionale, con l’obiettivo di un coinvolgimento dei professionisti e visitatori e quindi
puntando sulla comunicazione 2.0.
Non sono mancate conferenze, incontri mirati, l’enogastronomia; uno spazio ad hoc è
stato dedicato al prossimo anniversario della Grande Guerra.
Nel prossimo numero:
Soggiorno anziani a Trieste
a cura dei coniugi Stelli;
L’emigrazione italiana e quella
regionale di Alessio Marzi;
La terra promessa di Jacinto Giobbe;
Il Cile ed i suoi laghi
di Claudio Chierego.
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7
Giuliani nel Mondo
CONFERENZE - CERIMONIE - RICONOSCIMENTI - PUBBLICAZIONI
CANADA
Toronto: meritato riconoscimento
ai coniugi Braini
I soci del Club di Toronto hanno voluto riconoscere ufficialmente l’operato e il volontariato pluriennale dell’ex presidente,
Guido Braini, il quale, sempre sostenuto da
sua moglie Bruna, ha lavorato instancabilmente per così tanti anni per il Club e per
tutta la comunità giuliano-dalmata in Canada (e non solo in Canada).
Sempre calmo e misurato anche nei momenti più difficili, sempre pronto a fare
anche quando mancano le forze, Guido
è stato e rimane non soltanto un simbolo
ma un prezioso punto di riferimento per
il mondo dell’emigrazione giuliana in terra canadese. L’Associazione Giuliani nel
Mondo di Trieste ha espresso a Guido ed
alla sua gentile consorte le più vive felicitazioni.
Guido e Bruna Braini alla festosa
cerimonia.
LA COMUNITÀ ITALIANA IN CANADA
Secondo le statistiche (ultimi dati disponibili) la Comunità italiana in Canada sarebbe così distribuita: 560.000 nell’Ontario,
174.000 nel Quebec, 63.000 nel Bristish
Columbia. In prevalenza gli italocanadesi
vivono nelle grandi aree urbane di Toronto,
Vancouver e Montreal, pari ad un totale di
747.000 unità; i restanti cinquantamila in
altri luoghi.
Dai dati in possesso del Dipartimento di
Immigrazione e dai censimenti canadesi
risulta che la comunità italiana in Canada
è il quarto gruppo in ordine di consistenza, dopo quelli di origine inglese, francese
e tedesca. Risultato delle successioni generazionali di circa 700.000 persone entrate in Canada dall’Italia nell’arco di un
secolo.
L’incremento più consistente del numero di
residenti appartenenti alla comunità italiana in Canada avvenne fra il 1951 ed il 1961,
quando passò da 50.000 a 400.000 unità.
Dopo un altro decennio, nel 1971, la popolazione residente in Canada di origine Italiana era di 730.000 unità, dei quali 385.000
risultava nata in Italia.
Un dato molto interessante è che la lingua
italiana è la terza lingua parlata nel paese e
la prima delle lingue non ufficiali.
La consistente presenza culturale Italiana
ha indotto il governo canadese a riconoscere come patrimonio comune della nazione
la lingua italiana; è una realtà che la politica
attuale in Canada è strutturalmente multiculturale attraverso iniziative di vario tipo.
(Estratto da “El Boletin” n.141).
UNA STORIA ANCORA DA CONOSCERE
“La donna che uccise il generale”
è un saggio storico che ricostruisce le tragiche vicende di una
donna, Maria Pasquinelli (Firenze 1913) passionale e determinata che uccide, a Pola, il generale inglese Robert de Winton, il
10 febbraio 1947.
II 10 febbraio è considerata la
“Giornata del Ricordo” per non
scordare le tragedie della Venezia Giulia. Quel giorno a Parigi
si firmava il Patto che cedeva
anche Pola alla Jugoslavia, territorio antecedentemente affidato agli inglesi e questo aveva fatto sorgere
molte speranze agli italiani. Il gesto omicida
della Pasquinelli fu da molti giudicato inutile
e comunque tardivo, scaturito da una mente
priva di equilibrio, dopo le tragedie alle quali
aveva assistito in Africa e in Dalmazia. Tuttavia tutte le potenze si preoccuparono delle
ricadute che tale gesto avrebbe potuto avere, mettendo in crisi una pace faticosamente
raggiunta e in alcune terre non riconosciuta.
I vincitori si preoccuparono di trovare il modo
di onorare la memoria del Generale, senza
uccidere la donna che avrebbe potuto così diventare un’eroina e questo nessuno di loro lo
voleva. Comunque oggi è possibile
ricostruire i rapporti che Maria Pasquinelli intrattenne con il governo
del Sud, con la Repubblica Sociale,
con il principe Valerio Borghese e
infine con il nuovo governo della Repubblica Italiana. Altrimenti
come sarebbe stato possibile che
continuasse a ricevere lo stipendio di insegnante dall’Italia quando assisteva gli esuli a Pola? Maria
Pasquinelli non era solo una maestrina.
Lo spionaggio italiano aveva avvertito quello inglese della volontà della donna di uccidere il loro generale.
Come mai non la fermarono?
Sicuramente dopo la morte di Maria che tra
poco compie i suoi cento anni verremo a
conoscenza di ulteriori elementi; già ora la
storia di questa donna che uccide un uomo,
un soldato insignito di una decorazione anche per essere stato ferito nello sbarco in
Normandia, che aveva appena da qualche
giorno conosciuto a Pola il figlioletto di tre
mesi, rappresenta la punta dell’iceberg della tragedia assurda del Novecento che non
si può giudicare, ma solo conoscere e cercare di capire per evitare che si ripeta.
ELIGIO CLAPCICH INSIGNE ACCADEMICO
Eligio Clapcich, per l’attività culturale che
svolge da molti anni, è stato nominato
Membro Accademico del Centro Italiano
Educazione e Cultura e del Museo Arte Casa
Colombo (MACC). Sono già insigniti, tra gli
altri, la prof. Natalia Indrimi, Executiv Director del Centro Primo Levi per la storia ebraica al Centro Calandra, il prof. Anthony Julian
Tamburri, docente di Cultura italiana e Studi
comparati presso l’Università di N.Y. e Decano
dell’Istituto Calandra e Lidia Bastianich, che
non necessita essere presentata. Alla solenne cerimonia tenutasi al Clifton New Jersey
hanno presenziato il Console Aggiunto del
New Jersey Clelia Di Rienzo, il Direttore Esecutivo del MACC (Museo Arte Casa Colombo) Carla Mastropierro, il Presidente del Board Italian Educational and Cultural Center
(IECC), Louis Iozzo del CEO e decine e decine di soci di dette realtà culturali, autorità, e
amici giuliani. L’AGM si felicita con il nostro
valido ed attivo Presidente.
Konrad Eisenbichler
in Cattedra a Fiume e Udine
Vasta eco hanno suscitato nel mondo accademico e della cultura le conferenze,
tenute da Konrad Eisenbichler – docente
all’Università di Toronto, incaricato presso
il programma di Studi rinascimentali con
mansioni anche presso il Dipartimento di
Italianistica e numerosi Centri di Studi - tenute a Fiume presso il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia,
sul tema “Gianni Angelo Grohovaz: il poeta
fiumano-canadese e l’identità” e a Udine, al
Centro Studi Canadesi dell’Ateneo Friulano,
sul tema: “I vari volti di una donna rinascimentale: la poetessa Laudomia Forteguerri
tra politica e passione”.
Eisenbichler è stato presentato rispettiva-
In sequenza: la Console del New Jersey, Clelia Di Rienzo, consegna l’attestazione;
Anthony figlio dei coniugi Clapcich – a sinistra Savina – esprime le congratulazioni; il
Vescovo di Brooklyn, S.E. Nicholas Di Marzio, si complimenta con Eligio.
UNA FABBRICA SUL MARE
Konrad Eisenbichler durante la
lezione a Fiume.
mente dalla direttrice fiumana prof. Gianna Mazzieri-Sankovic e dal rettore udinese
Cristina Compagno.
ARMANDO SEVERI IN AUSTRALIA
Artista molto noto in Australia nella comunità italiana ed in particolare tra i pittori,
fotografi e scultori. Classe 1913, emigrò nel
1956. Nel 1958 apre uno studio fotografico,
promotore del Centro Italiano d’Arte e fondatore del gruppo Amatori dell’Arte.
Vincitore di premi internazionali in Australia
ed in Italia. Ritrattista, paesaggista, creativo
modellatore di figure di famosi personaggi.
Di poche parole perché quello che aveva da
dire sull’arte lo affidava con maggiore chiarezza alle sue opere.
Scrive di lui il quotidiano “Il Globo”: “È importante che simili personaggi non siano
dimenticati, ma ricordati per valorizzare il
contributo degli emigrati italiani alla crescita culturale dell’Australia”. Ma quando sarà
ricordato nella sua città natale?
Pag
8
L’1 ed il 2 febbraio a Monfalcone sono state
rievocate pagine di storia sulla nascita della cantieristica grazie ad una iniziativa del
Comune di Monfalcone. L’amministrazione
civica ha stampato il libro di Fulvio Madotto dal titolo “Mauro Bonetti – Ein Leben als
Ingenieur (Una vita da ingegnere)”, una carrellata del Primo Novecento, che si sofferma
in particolare sui cantieri Navali Triestini di
Monfalcone, fondati nel 1908 dagli armatori
di Lussinpiccolo Callisto e Alberto Cosulich.
La prima parte del saggio riporta la ricerca
fatta sulle origini della famiglia di Buie e
menzionata già nel 1418 nel manoscritto
del vescovo Tommasini.
La presentazione a cura di Stelio Lutmann,
Roberto Viscovich, Clemente Riccioli; letture
di Ruggero Torzullo e Rossella Buraggina.
Due le mostre a corollario del saggio. Presso
la biblioteca civica comunale “La memoria silenziosa – Il villaggio operaio di Panzano” e
presso il Centro Visite “Una questione di classe – Saturnia e Vulcania”, quest’ultima a cura
del Consorzio Culturale Monfalconese.
IL PROGRAMMA DEL CIRCOLO
GIULIANO DI BUENOS AIRES SUD
Gli incontri socio-culturali del Sodalizio per
l’anno in corso sono stati così calendarizzati: 7 aprile, 9 giugno, 4 agosto, 6 ottobre, 24
novembre.
Inoltre è prevista una riunione ogni due
mesi, per realizzare un incontro definito “Tra
Amici” con lo scopo di condividere video e
usanze delle terre natie.
Gli eletti in Parlamento dagli Italiani nel mondo
L’artista Armando Severi, triestino
d’Australia, deceduto nel 2010 a
Melbourne, con una sua tela ispirata
alla tradizionale inquadratura del
Castello di Miramare.
Senato della Repubblica
Africa, Asia, Oceania, Antartide: Giacobbe
Francesco; America Meridionale: Zin
Claudio; America Meridionale: Longo
Fausto Guilherme; America Settentrionale
e Centrale: Turano Renato; Europa:
Micheloni Claudio e Di Biagio Aldo.
Camera dei Deputati
Europa: Picchi Guglielmo, Garavini Laura,
Farina Giovanni, Caruso Mario, Tacconi
Alessio; Africa, Asia, Oceania, Antartide:
Fedi Marco; America Meridionale: Merlo
Ricardo, Borghese Mario, Porta Fabio,
Bueno Renata; America Settentrionale
e Centrale: La Marca Francesca, Nissoli
Angela Rosaria.
Giuliani nel Mondo
Il X anniversario
di fondazione a Canberra
Riprendiamo con una serie di significative
immagini i momenti salienti della festosa
manifestazione celebrativa il decimo di costituzione del giovane Sodalizio giuliano di
Canberra presieduto da Mario Donda.
Come avevamo pubblicato nella precedente edizione, numerose le iniziative per que-
AUSTRALIA
sta cerimonia quali una mostra fotografica
con significativi momenti dell’attività associativa a partire dal 2002 e la pubblicazione
di un opuscolo bilingue che ripercorre le
tappe salienti dei triestini, istriani, fiumani
e dalmati nell’Australian Capital Territory e
nell’area adiacente del New South Wales.
Il nuovo direttivo
dell’Associazione Giuliani di Sydney
L’assemblea del Sodalizio, presenti oltre 70
soci, ha proceduto al rinnovo delle cariche
associative.
Questa la composizione: Presidente Giuseppe
(detto Pino) Di Martino; Vicepresidente
Arduina Greco; Segretario Aldo Gortan;
Tesoriere pro tempore il Presidente; Consiglieri:
Edoardo Bader, Ermanno Fabian e Luigi
Tagliavia. Commento finale del neo-eletto
Comitato “…e che Dio ne la mandi bona e
senza bora!”
La votazione è stata preceduta dagli
adempimenti statutari (relazioni sull’attività
svolta, bilanci e programmi).
3
1
1. La tradizionale torta,
“gigante” per questa festosa
ricorrenza.
2
2. Adriana Douglas consegna i
diplomi per gli ex e gli attuali
componenti il Direttivo del
Sodalizio.
3. Il nuovo comitato.
7
4
6
5
9
4. Cellina Benassi
e Mario Donda ricevono
un presente dal Comitato.
10
8
5. Una immagine quanto mai
significativa. Emigrati storici
unitamente alle seconde, terze e
quarte generazioni.
6. Da sinistra: Giliana Caris, Pino
Di Martino, Arduina Greco ed
Ermanno Fabian.
7. Scorcio dei soci presenti
all’Assemblea.
10. Il neoeletto
Presidente del
Sodalizio in una
simpaticissima
immagine
dove coniuga
per effetto del
fuso orario la
Barcolana, San
Nicolò ed il
Natale.
8. Giuliano e Julianne Di Martino.
9. Il Nunzio Apostolico Mons. Lazzarotto che per numerosi anni
ha svolto la sua missione a Canberra e che è sempre stato vicino
ai giuliani è stato trasferito a Gerusalemme. Lo ricordiamo in questa immagine
a sinistra unitamente a Padre Canova. Grazie Mons. Lazzarotto
11. Non si può mancare
al tradizionale incontro
bisettimanale, ogni
martedì e venerdì alle
12.00 in punto presso
il caffè di Michael dello
shopping center di
Markettown-Leichhardt
di Sydney.
Da sinistra S. Mazzoni,
A. Menegoni, M. Santi,
A. Greco, J. Di Martino,
M. Mazzoni, G. Torrisi,
G. Serafini e J. Severi.
Ovviamente “assente”
perché scatta la foto”
E. Canevari.
11
La cronaca dei festeggiamenti
Dicembre è il mese in cui anche a Canberra
varie associazioni organizzano pranzi o altri
eventi per festeggiare assieme il Natale che
si avvicina.
L’evento natalizio che è stato organizzato
dall’Associazione Giuliani Canberra, che ha
avuto luogo a Weston Park, ha attirato 75 persone tra adulti e bambini. Questo è un incontro annuale che segue una scaletta tradizionale: un buon pranzo, il gioco della piñata per
i bambini; una lotteria e la consegna e presentazione di doni a tutti i bambini presenti.
Quest’anno il coro Dante Musica Viva ha intrattenuto i commensali per una ventina di
minuti dilettandoli con canzoni triestine care
ai giuliani, come Marinaresca, e canzoni popolari come O’ sole mio interpretata dai ‘tre
tenori’ del coro – Giovanni Andriolo, Livio
Chicco (che è giuliano) e Saverio Palma.
Il gioco della piñata era gestito dal presidente Mario Donda che tirando la corda al
momento opportuno, prolungava la vita
dell’asinello che i bambini colpivano con
delle belle mazzate. E quando poi la piñata è stata sventrata da un bambino, tutti i
piccoli si sono affrettati a raccogliere le caramelle sparse per terra.
La lotteria si è svolta con rapidità, come
pure l’asta di un bel ricamo di rose effettuato e donato da Carla Raber, membro del comitato del sodalizio.
Il coro Dante Musica Viva.
Cellina Benassi, segretaria dell’Associazione,
ha coordinato unitamente ad Anita Tonon,
Betty Forner e Pia Messinese.
La località dove si svolge il picnic annuale è
stupenda: vicino alle sponde del lago Burley Griffin all’ombra di altissimi eucalipti. Alcuni dei convenuti si erano sistemati sotto
la tettoia dove erano stati piazzati i tavoli
del cibo, altri sotto gli alberi circostanti, in
gruppi di famiglie ed amici. Il numero di
partecipanti alla festa è risultato simile a
quello dell’anno scorso ed è interessante e
soddisfacente notare che quasi un terzo dei
convenuti erano bambini. E non mancavano amici provenienti da altre regioni d’Italia.
I discorsi sono stati appropriatamente brevi: Mario Donda ha ringraziato tutti ed ha
porto gli auguri di buone feste da parte del
comitato e Cellina Benassi ha ringraziato il
coro della Dante per la sua esibizione.
Yvette Alberti Devlin
El problema dei nomi
Una commedia tutta triestina
La commedia dialettale triestina inedita intitolata “El Problema dei Nomi” è stata trasmessa dalla SBS Radio in tutta l’Australia in
due puntate.
La commedia narra la storia di un (ipotetico)
giornalista del Piccolo di Trieste spedito in
Australia per controllare se dopo oltre mezzo secolo il dialetto triestino sia ancora vivo.
Quel che sucedi xe de s’ciopar de rider.
Interpreti: Luisa Perugini SBS, narratore;
Marco Lucchi SBS, presentatore; Domenico
Gentile SBS, giornalista (immaginario) del
Piccolo ed i componenti dell’Associazione
Giuliani di Sydney: Anita Milos, Romeo
Varagnolo, Gioconda Grubissich, Ted Bader,
Giordana Varagnolo, Fabio Glavina, Bruce
Varagnolo. Musica di Umberto Lupi, regia e
testo originale di Romeo Varagnolo.
Carneval no stà andar via
Pino Bartolomè ci invia questa simbolica
nota in triestin patocco sulla giornata di
Carnevale a Melbourne. Sabato 9 febbraio,
ore 12.00 in punto! Pranzo de gala per
Carneval e ballo in maschera. Ai veci che
stà ancora impiedi ghe demo la medaia!!
Istriani e Fiumani de la ex Associazion italo
australiana “Città de Fiume” e amici zaratini
i zelebra l’evento. El pranzo cusinado da
le nostre brave vecette, sì, sì, le cusina con
maestria la polenta e le ne incocona ben!
Semo contenti de lore, “Brave Veciette”!!
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9
Giuliani nel Mondo
Da Bahia Blanca, in Argentina, Lucio Iurman ci invia uno straordinario, appassionato e commovente testo intitolato “Delle vicissitudini di Bepi e dei
loro figlioli, Lucio, Elsa, Walter e Nadia”, che mette a nudo, con parole scaturite dal profondo dell’anima, momenti di trepidazione, di ansia durante
quei tremendi periodi di attraversate dei nostri emigrati verso le terre del futuro. Frasi semplici ma cariche di emozioni, di vita vissuta. Grazie Lucio.
TE LI GO PORTADI TUTI, BEPI!
El mar iera relativamente tranquilo quela note. Iera la ultima de quel viagio che
la portava a una terra sconossuda, dove la
spettava Bepi, el suo omo, suo marí, el papá
de quei pici che i dormiva acanto suo, nel
cameron de done. Un’ ombra vizin dela
cuceta dove riposava i gemei la ga soprasaltá. L’istinto de madre ghe ga fato meter
automáticamente el brazo protetor sui picinini. La ga acomodà la vista al scuro e la ga
riconossú nel’ ombra al comissario de abordo, al che molte volte la gaveva scoverto de
note contemplando a quei gemei de un ano
e mezzo in silenzio, durante tempi lunghi. A
volte la ga credú incluso de indovinar qualche lagrima nei oci de quel omo indurido
per tanti viagi lungo mari no sempre calmi
come quel de questa note. Che pena, che
drama se scondaria al interno de quel omo
che adesso la vedeva come, in un súbito
movimiento, el stampava un baso in quele
due fronti picoline dormide, per scampar
corendo verso la coperta dela nave?
Questo la ga finí de sveiar. E la ga comincià
a recordar…
Iera zá quasi due ani che Bepi (quando la
se rabiava la lo ciamava Bepo) la gaveva
lassada per tentar fortuna in quela America sconossuda, che domani finalmente la
conossaria. La gaveva lassada con due fioi
grandetti, Lucio de dieci ani e Elsa de nove.
In piú, el suo ventre ospitava al terzo, al qual
el papá no vedaría nascer, perché el parto
xé stá ai venti giorni dela partenza, quando
Bepi se trovava in alta mar, come ela la iera
adesso.
E no iera risultà uno solo. Iera gemei. E la li
ga dovú ricever sola, in casa sua, in compagnia dela comadrona e dei sui altri due fioi,
pianzendo de alegría per lori, de tristeza per
no poder compartir quel momento sublime
con el amor dela sua vita.Iera stá ala fine de
otobre Vegniva l’inverno. Là xé andada la letera dizendoghe al suo Bepi che nol gaveva
un fio in piú, ma due, e che la gaveva usá
i due nomi che i gaveva pensá, a seconda
che la criatura fossi maschio o femina. “Te ga
a Walter e a Nadia”, diseva la letera. “Mi te li
atenderó”. No xé stá facile. Quel inverno el
vegniva duro. I pici i se ga amalá. Bisognava atenderli giorno e note, medicarli, farghe
punture. E ela la ga trová forze dove no la
pensaba de averle, e la ga lottá e lottá. Fin
cavarli fora. Anche le sue cognade, le sorele de Bepi, cole quali le miserie proprie de
quela guera apena finida a volte la gaveva
distanziada, le se ga somá a quela bataglia
titanica per salvar quele due vite tanto fragili, che i dotori no i gaveva avudo el coragio
de assicurar che i sopraviviria. Ma ela doveva lotar per i due, la doveva esser padre e
madre, no la gavaria rilievo, le ventiquatro
ore iera sua la risponsabilità, e la lo ga fato,
e la gaveva vinto. Adesso, a quei due ani de
distanza, nela calma de quel cameron, la se
sentiva piena de orgoglio contemplando
quei due bei viseti de angeli indormenzai
acanto de ela. E la sentiva una pena profonda pel drama che la se imaginava nel baso
fugace e furtivo che la finiva de veder.
No iera stada l’unica ocasión dove fossi
messa in pericolo la fine dela sua mission.
Lucio studiava in ginasio. El gaveva assai facilità pel studio El podaría forse aver l’oportunità de far una cariera universitaria. I sui
zii, i fradei de Bepi, i pensaba che iera una
pena che tanta possibilità rimanessi trunca
al andar in una campagna che se idealizzava
come la pampa dei film, aperta e libera, ma
senza scuole superiori. E i zii i pressionava.
Lucio restaría con lori, i lo atendería, i lo faria studiar e dopo, forsi, i ghe lo mandaria. I
metaria in lui tuto el suo amor de familia, i
saria i sui genitori in tuti i sensi, i ghe diseva.
Ela iera sicura che i compiria tute le sue promesse. Ma come la se presentaria davanti al
suo Bepi disendoghe: “Go lassá uno là. Forsi xé pel suo ben.” Mai. E là iera Lucio, nela
parte alta dela cuceta vicina. El iera picio
ancora. Nol podeva dormir separado e solo.
Cosí che i ghe lo gaveva destiná al cameron
dele done.
E Elsa? Che bela che la iera! Con ela la gaveva avudo l’ultima tentazion. Cosí come
iera sucesso prima coi sui vicini in contrada,
che i se emozionava al vedela sola e con tuti
FURIO RADIN
IN SUD AMERICA
BRASILE - SAN PAOLO
L’on. Furio Radin, presidente del Comitato
per i diritti umani e dei diritti delle nazionalità minoritarie, parlamentare al Sabor croato
in un suo recente viaggio in Sud America ha
avuto anche occasione di incontrarsi con alcuni dirigenti dei nostri Sodalizi.
L’AGM in una nota scritta al parlamentare
ha giudicato positiva tale iniziativa “che certamente contribuisce al miglioramento dei
rapporti tra esuli e rimasti” e manifestata la
disponibilità dell’Associazione a collaborare
nel futuro ad eventuali iniziative.
A San Paolo, Radin è stato ospite del Circolo
Italiano presenti il presidente Giuseppe
Cappellano ed i nostri due presidenti Giulia
Barbieri e Claudio Ferranda.
TRIESTE-Buenos AIRES
Sergio Zago ieri
Lo scrittore e giornalista Sergio Zago ci invia
una storica immagine ricavata dal passaporto che lo ritrae con la mamma e ci aggiunge
un witz intitolato “Boschetto”.
I andava in boschetto
(mi iero picio)
Dopo podevo andar
Ma oramai
(iero lontan)
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Chiesa Madonna della Pace (degli
Italiani): Santa Messa in italiano per
i Marinai e ai ex-combattenti, in occasione della festa di Santa Barbara.
Notiamo il sig. Cosulich (in uniforme)
istriano di Lussin Piccolo, poi il sig.
Bilich (di Pola) papà Bartoli di Isola
d’Istria - Capodistria, Julio fratello di
Rossana dietro, e dr. Briglia (discendente di Friulani - medico cardiologo).
quei fioi, e che i ghe portava tante volte de
magnar e consolazion, lo stesso iera acadú
solo pochi giorni fa, in quela stessa nave che
stava avicinandose a quela America sognada, ammirada, ma al stesso tempo temida
per sconossuda. A coperta, l’unico posto
sula nave dove i inmigranti de terza clase i
se vedeva coi passegeri dela seconda e prima, un matrimonio de certa età se gaveva
oferto a farse carico dela sua Elsa cara, de
quela Elsa che la gaveva dovú farse matura prima de tempo, perché iera necessario
un brazo in piú per sostener a quele due
creature nate con un padre assente. No iera
nissun motivo per pensar che la oferta no
fossi sincera. Sicuramente quei che la fazeva
i gaveva le meio intenzioni de aiutar a quela povera inmigrante, sola e tanto cariga de
fioi. No saria meio per Elsa lassar forse una
probabile vita de povertà e frustrazioni, e
entrar in quel mondo che se vedeva con
tante promesse? De novo no, no e mille volte no! Poveri, ma insieme.
La sirena dela neve se fazeva sentir. La anunciava el arivo a Buenos Aires. Bisognava prepararse per sbarcar. La doveva star atenta
per la confusión che se podaría dar in quel
ultimo momento. No fossi cosa de fallir nel
istante final. “Lucio e Elsa, ciapé un picio
ognidun, andé in coperta e guardé se vedé
a papá. Mi resto a ocuparme dele nostre
robe.”
E là xé andai i grandi, ognun con un gemel.
La nave se avicinava al molo. Malgrado la
confusión regnante, i ga rivá a veder al padre e, traverso la baranda, i ghe ga passá ai
gemei che, al ano e mezzo, i stava per pri-
ma volta in brazo del che fin quel momento
solo i conosseva in fotografía. Subito, i grandi i xé tornai zó in zerca de mama.
Pochi minuti dopo, i sei se confondeva in un
abrazo senza fine. E in quel momento de suprema felicità, Amabile solo la ga possú dir:
“TE LI GO PORTADI TUTI, BEPI!”.
La dinastia Iurman
Nello scorso numero abbiamo pubblicato
due immagini di Lucio Iurman e dei componenti familiari la loro dinastia.
Nel ringraziarci Lucio però ha voluto aggiungere che tutti i quattro fratelli – indicati
nel racconto – compreso lui vivono in Argentina e che i due maggiori sono ritornati
a Trieste ed hanno incontrato i loro cugini,
amici e tanti e tanti triestini ed istriani.
I coniugi Iurman-Avala
in Associazione.
In Uruguay per abbracciare i parenti lontani
I monfalconesi Franco e Irena Cristin (padre
e figlia) hanno deciso di intraprendere assieme un viaggio in Uruguay per conoscere
i cugini, le loro famiglie e discendenti (giunti già alla terza generazione).
I primi cugini sono discendenti per linea
materna da Antonio Lorenzut (nonno di
Franco) emigrato in Uruguay con la maggior parte della famiglia nel 1926 (la moglie,
Francesca Marcuzzi, rimasta a Redipuglia
per accudire il resto della famiglia e i suoceri che erano conviventi, non riuscì a raggiungere il marito perché morì nel 1929; e in
Italia rimase solo la terzogenita Angela che,
sposatasi con Francesco Cristin, non andò
in Uruguay). Per questa ragione Franco ha
tutti i cugini di parte materna in quel Paese
dell’America Latina.
Grazie all’incontro di Franco e Irena con la
cugina Olga Pecorari, venuta a Monfalcone
lo scorso mese di maggio, che si è offerta
di dare ospitalità e di fare da interprete tra
“Bisiac” e Spagnolo, è scattata la rapida decisione di intraprendere il viaggio (favorita da
email tra Irena e parenti giovani che usano
facilmente il computer).
Poiché il tempo ha le sue regole, le zie (erano cinque) e lo zio, con i rispettivi coniugi,
“se ne sono andati per altri pascoli”, come si
usa dire, e dei quattordici tra cugine e cugini, viventi sono dodici (tutti incontrati e
finalmente abbracciati). I cugini con le loro
famiglie e discendenze si sono stabiliti a San
Josè, a Canelones (il gruppo più numeroso)
e a Montevideo.
Nel periodo in cui sono stati in Uruguay, 20
giorni. Franco e Irena sono stati accompagnati a visitare la caratteristica città di Colonia del Sacramento
Olga aveva organizzato tutto in modo magistrale prevedendo perfino il riposo pomeridiano di almeno due ore per Franco e
Irena (riposava un po’ anche Olga che è una
“instancabile” avendo lavorato sodo tutta
Una significativa immagine scattata
in occasione della visita fatta da
Irena Cristin con il papà Franco ai loro
parenti in Uruguay. Con loro due, nella
foto ci sono: la cugina Olga Pecorari
(prima a sinistra), la cugina Mary
Lorenzut con il marito Mauro Berrutti, il
loro primogenito Alvaro (con la moglie
Carolina e le figlie Romina e Florence)
e il secondogenito Maurizio ( con la
moglie Sylvia e la figlia Maria Pia).
la vita). Per favorire al massimo gli incontri
Franco e Irena sono stati ospitati dalla cugina Olga a San Josè, dalla cugina Mary a Canelones e dalla cugina Lidia a Montevideo.
Lo scambio di notizie, precisazioni, foto è
stato notevole (il tempo a disposizione si è
dimostrato tirato) e, naturalmente, ci sono
stati momenti conviviali di grande allegria
a casa del cugino Gilberto (fratello di Olga),
di Mary, di Roberto (che è Perco di cognome perché zia Enrica sposò Giuseppe Perco,
emigrato da Fogliano con i fratelli nel 1923
credo), per concludersi con una serata speciale in un locale di Canelones. Di quella serata speciale manca solo la foto di gruppo
perché nella generale contentezza a nessuno venne in mente di richiederla!
Rimane forte il ricordo di quel viaggio e
quali siano state le motivazioni: “Sentire”
che anche a distanza gli affetti più cari ci
appartengono e “Capire” come la parlata (in
questo caso il “Bisiac”) sia il tramite per mantenere viva l’identità del luogo d’origine.
Franco e Irena Cristin
Giuliani nel Mondo
BELGIO
Tartini e il suo tempo
Il Circolo di Bruxelles dell’Associazione Giuliani nel Mondo ha celebrato il 320° anniversario della nascita del violinista e compositore
Giuseppe Tartini (1692-1770) nella suggestiva cornice della chiesa gotica di Kraainem,
comune periferico della capitale belga.
Introdotto dal Presidente del Circolo, Flavio
Tossi, fra l’altro con cenni storici su Pirano
d’Istria, città natale di Tartini, e le relazioni con
Trieste, il concerto per violino e clavicembalo
“Tartini e il suo tempo” comprendeva musiche
di Arcangelo Corelli Alessandro Marcello (in
una trascrizione di Johann Sebastian Bach),
Antonio Vivaldi, Baldassare Galuppi e Giuseppe
Tartini con il famoso “Trillo del diavolo”.
Una veduta d’assieme dei presenti.
manente Italiana presso l’Unione Europea.
Bruna Zuccolin, Responsabile per i corregionali all’estero della Regione Friuli Venezia
Giulia, e Fabio Ziberna, Direttore dell’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste, hanno
consegnato all’ospite d’onore la medaglia
della Regione.
Il Sodalizio, fondato nel 1980, annovera 150
persone tra soci ed estimatori, molti dei quali
funzionari della Comunità Europea.
Vice presidente Italo Rubino, segretario Giulio Groppi, Presidente onorario e fondatore
Ruggero Melan.
Bruna Zuccolin e Fabio Ziberna
consegnano all’Ambasciatore la
medaglia ricordo.
La manifestazione si è avvalsa anche di interessantissimi intermezzi didattici del clavicembalista fiammingo Ben Van Nespen e
della violinista giapponese Madoka Nakamaru che sono stati molto apprezzati dagli ospiti di varie nazionalità, fra i quali l’ambasciatore Marco Peronaci della Rappresentanza Per-
Da sinistra: Luisa Poclen
responsabile dell’Ufficio di
rappresentanza della Regione
FVG nella capitale belga, Ziberna,
Zuccolin, Tossi, l’Ambasciatore
Marco Peronacci, Perini e consorte.
In viaggio in Belgio – En voyage en Belgique
GERMANIA
A Monaco di Baviera si è
tenuto l’incontro conviviale per la celebrazione del
32° anno di fondazione
dell’Associazione Giuliani
di Monaco di Baviera, Sodalizio costituito per lo più da emigrati per
mobilità professionale, numerosi dei quali si
sono diplomati ragionieri all’Istituto triestino G. R. Carli.
Alla manifestazione ha presenziato il direttore della Casa Madre, Fabio Ziberna.
Il Circolo annovera una cinquantina di persone (34 soci, 14 familiari e 6 simpatizzanti).
È presieduto da Claudio Purhart, vicepresidente Guido Scelsi, segretaria Giuliana Jost.
Presente la corrispondente consolare Diva
Cecotti, Ziberna ha fatto presente che “l’o-
dierno
appuntamento
vuol essere anche occasione per una riflessione sul
futuro dei nostri Sodalizi”.
Consegnati, come vuole
la tradizione, vari omaggi:
in particolare alla segretaria dal Sodalizio,
Giuliana Jost, è stato donato il “Nuovo
Doria”, il dizionario del dialetto triestino
edito da “Il Piccolo” in collaborazione con
l’AGM e la Fondazione Antonveneta.
Ma oltre alla sede di Monaco, i Giuliani sono
presenti anche in altre località tedesche tra
cui Amburgo e Ratisbona, dove vive Silvia
Bertino, già vincitrice, nella sezione Giuliani
nel mondo, con il racconto “Parenti Parenti”,
della VI edizione del Concorso internazionale di Scrittura femminile “Città di Trieste”.
BRASILE
L’ARTISTA OTTO LAUN DUMOVICH
Otto Laun Dumovich,
nato in Brasile nel 1957
(il padre Elio e la mamma Angela nativi di
Parenzo come il nonno
Silvio) – considerato
scultore italo brasiliano
di notevole pregio – ha
vinto decine di premi a
livello internazionale.
Si ispira per i suoi elaborati al barocco ed al
futurismo italiano; ben
P i x i n g u i n h a . 30 le sculture e decine
Scultura di Otto e decine i busti realizDumovich eret- zati.
ta davanti il bar
Uscito dall’Università
Souveia uno dei
più noti pubblici federale delle belle arti
esercizi di Rio de di Rio de Janeiro, nel
Janeiro.
1980 intraprende la
carriera di giornalista, ma già nel 1983 espone in Francia con alcune sculture.
Scultura in bronzo dedicata a Sergio
Arouca (National School of Public Health – ENSP) commessa della Fondazione Oswaldo Cruz (FIOCRUZ).
Dal 1984 al 2012, ogni anno partecipa con
delle sculture e monumenti in bronzo a
mostre, rappresentando poeti, artisti, noti
imprenditori, governatori, personaggi, banchieri, tutti elaborati che poi vengono posti
nelle principali città del paese o in musei.
Da segnalare, tra le curiosità, la scultura in
bronzo in omaggio al fiammifero svedese.
UNAIE - strategie per l’associazionismo
Autorità e Sindaci friulani e belgi al
momento dei discorsi ufficiali.
La costruzione
che ospita il Museo.
Due le iniziative che hanno caratterizzato le
giornate a ricordo e memoria dei minatori
italiani e regionali morti nelle miniere di Marcinelle. La prima, quella più significativa, ha
riguardato l’omaggio alla memoria dell’emigrazione dove per l’AGM ha presenziato Fabio
Ziberna. Grande commozione tra gli austeri
edifici in mattone della miniera di Marcinelle
e nel vicino cimitero, dove una moltitudine
di lapidi ed un semplice monumento ricordano il disastro che, la mattina dell’8 agosto 1956, provocò la morte di 262 minatori.
La Regione ha reso omaggio alla memoria della tragedia della miniera - ma più in generale,
all’emigrazione friulana, giuliana e slovena nel
mondo - allestendo all’interno del Museo di
Marcinelle un’edizione molto particolare della
mostra fotografica itinerante “In Viaggio”, per
l’occasione ribattezzata “En Voyage”, arricchita
dai contributi delle comunità di corregionali
friulani e sloveni, presenti in grande numero nella regione francofona della Vallonia.
Inaugurando la rassegna fotografica di AMMER, il direttore alla Cultura e alle Relazioni
internazionali e comunitarie Augusto Viola
ha portato il saluto del Presidente del Friuli
Venezia Giulia Renzo Tondo e dell’assessore
regionale Elio De Anna.
In precedenza è intervenuto Cesare Costantini direttore dell’ERAPLE, quindi il Ministro del
Governo della Vallonia Paul Furlan (di origine
friulana), l’assessore del Comune di Charleroi
Ornella Cencig (originaria di Cividale), Elisa
Sinosich, Presidente dell’ERAPLE, capofila
dell’iniziativa, Iva Palmieri, console generale
d’Italia a Charleroi, il consigliere regionale
Paolo Menis, Laura Garavini, deputata eletta
nel collegio dell’Estero, il vicedirettore centrale Giuseppe Napoli. Dopo la deposizione
delle corone al monumento ai Caduti della
miniera, l’esibizione del coro “Guarneriano” di
San Daniele del Friuli e quella del coro della
città belga di Braine-le-Comte. La mostra rimane a Charleroi, come “Mostra permanente
dell’emigrazione regionale”, a cura dell’ERAPLE, dopo essere stata ospitata dai Comuni
del Belgio gemellati con i Comuni del Friuli
Venezia Giulia impegnati direttamente nella realizzazione dell’iniziativa. È stato anche
realizzato un volume. È uno spaccato, per la
parte immagini, a cura di Roberto Del Grande e Antonio Giusa, suddiviso in tre capitoli: il
lavoro, la famiglia e le occasioni d’incontro. Il
catalogo edito da Forum è in lingua italiana e
francese. Il secondo avvenimento ha visto la
Regione e i Comuni del Friuli Venezia Giulia
gemellati incontrarsi con i Comuni del Belgio
ospiti della sede nazionale delle ACLI - ERAPLE - per discutere le opportunità offerte dalla programmazione comunitaria.
Alla riunione del Consiglio Direttivo
dell’UNAIE, svoltasi a Mestre, per l’AGM ha
partecipato Fabio Ziberna.
Presenti una trentina di dirigenti, l’argomento centrale è stato l’associazionismo. Alla relazione del Presidente, l’on. Franco Narducci,
ha fatto seguito un interessante dibattito.
“Gli italiani, da quando sono iniziati i flussi
migratori – ha affermato - hanno formato
immediatamente associazioni, per prime
di mutuo soccorso, a seguire quelle ispirate
alle più diverse ragioni sociali: appartenenza regionale, diffusione della lingua e della
cultura d’origine, ricreative, musicali, ecc.
Se non ci fosse stato l’associazionismo i legami con la madre patria avrebbero seguito
la sorte toccata a tante altre etnie, ossia il
lento diradamento e un inesorabile melting
pot seguito dall’oblio delle origini.
Il fatto invece che tanti migranti di buona
volontà abbiano sacrificato il loro tempo libero a coltivare i rapporti con i connazionali
è servito a tenere vivi i legami e ha regalato
all’Italia un patrimonio di opportunità economiche e culturali accanto alla possibilità
di tenere continuamente conto delle esigenze dei concittadini all’estero grazie alla
pressione che esercita il mondo dell’associazionismo sulle istituzioni.
Infatti, se si fosse lasciata la gestione del
rapporto con i concittadini alle sole rappresentanze all’estero, questo si sarebbe inaridito e deteriorato”.
Partendo da queste considerazioni il Presidente Narducci ha sottolineato che “male
fanno dunque lo Stato e le Regioni a ridurre
o a eliminare le poche risorse finanziarie a favore dell’associazionismo italiano all’estero”.
“Per questo – ha concluso il Presidente
dell’UNAIE - è auspicabile che il sostegno
dell’associazionismo italiano all’estero sia
fatto rientrare dallo Stato italiano nel capitolo investimenti, come lo sono gli interventi a sostegno del lavoro, dell’economia e del
mantenimento del patrimonio ambientale
e culturale”.
Mirasola e Donati all’Associazione
Triestini e Goriziani a Roma
Si è svolta l’assemblea generale annuale ordinaria dell’Associazione Triestini e Goriziani
in Roma – gen. Licio Giorgieri
Il Presidente Roberto Sancin ha relazionato
sull’attività associativa del 2012 ed ha illustrato il programma per l’anno in corso.
Approvati all’unanimità il bilancio consuntivo 2012 ed il preventivo di spesa 2013.
L’assemblea si è chiusa con un recital su “Poeti giuliani di ieri e di oggi: Domini, Fraulini,
Biagio Marin, Muiesan, Virgilio Giotti e Umberto Saba; la voce recitante di Mario Mirasola e la cornice musicale di Silvio Donati.
Promotore dell’iniziativa, presente alla serata, Nicolò Molea, appassionato e cultore della musica, delle arti figurative e del canto.
Il circolo di Charleroi – Sambreville
I Sindaci rendono omaggio al
monumento. Al centro il Console
generale d’Italia Iva Palmieri.
Decine e decine di persone ascoltano
l’esibizione dei due cori.
In contemporanea il Circolo ALEF di Charleroi – Sambreville ha festeggiato
Santa Lucia con una serata conviviale. Presente i dirigenti dell’ALEF regionale
Renzo Moricchi e Cecilia Brumat.
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Giuliani nel Mondo
SUD AFRICA - Johannesburg
... e un giorno c’imbarcammo
da Lussino, Veglia, Monfalcone, Trieste i nostri pionieri in Sud Africa
Nel fine settimana fra novembre e dicembre u.s., la Comunità giuliano-dalmata di
Johannesburg ha vissuto due significativi
appuntamenti con la propria storia, abilmente condotti dalla giornalista Viviana
Facchinetti, nel Continente Nero per la presentazione del suo ultimo libro dedicato ai
Giuliani emigrati in Sud Africa.
La sala gremita.
Il primo appuntamento ha avuto luogo
nella sede della Società Dante Alighieri,
con un parterre che annoverava fra l’altro
il Console Generale d’Italia dott. Gabriele
Di Muzio, il presidente della Dante Alighieri
Gaetano Giudice, il presidente del Comites
Salvo Cristaudi, il presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo di Johannesburg
Nicolò Giuricich. Nel corso dell’affollato incontro, Facchinetti ha parlato sul tema delle foibe e dello sradicamento coatto delle
genti giulie dalla terra d’origine, come conseguenza del Trattato di Pace di Parigi del
1947 e della pulizia etnica voluta da Tito.
La conversazione, supportata anche da rari
ed interessantissimi filmati, ha illustrato i
tragici eventi che travolsero i connazionali
di Istria, Fiume e Dalmazia. Pagine di una
storia a lungo trascurata ed ignorata, che
l’istituzione della Giorno del Ricordo nel
2004 ha cominciato a far conoscere.
Attentissimo il pubblico presente alla riunione della Dante - oltre 90 persone - che
in più momenti ha ceduto alla commozione
nell’apprendere di tanti fatti e misfatti, compiuti in maniera copiosa nel dopoguerra nei
territori dell’Adriatico orientale, in stridente contrasto con i festeggiamenti nel resto
dell’Italia, dove si celebrava la fine del conflitto mondiale.
Il secondo incontro con Viviana Facchinetti
- ben 180 partecipanti - si è tenuto al Club
Italiano di Johannesburg, dove ha avuto
luogo il lancio del libro ... E un giorno ci imbarcammo, in cui la giornalista racconta non
comuni vicende dell’emigrazione giuliana
in Sud Africa, incominciate all’epoca della scoperta delle miniere aurifere e spesso
intrecciate con la storia: dalla guerra angloboera alla grande guerra, dalla crisi del ‘29
alla seconda guerra mondiale ed alle drammatiche conseguenze del trattato di Pace.
Storie di genti che si videro costrette ad abbandonare la loro realtà, le loro case e tutta
la vita in esse contenuta. Per andare dove?
Ad abbracciare quale futuro?
L’autrice si è dedicata a trovare le risposte
Una panoramica del partecipanti all’evento.
infatti, sono state raccontate a Facchinetti
dai diretti interessati, nel corso delle interviste da lei personalmente raccolte a
Johannesburg nel 2009. Il volume esce in
felice coincidenza con il traguardo del quindicesimo anno della fondazione dell’Associazione Giuliani nel Mondo del Sud Africa,
promotori dell’iniziativa assieme alla casa
madre dell’Associazione Giuliani nel Mondo
di Trieste, con il sostegno dell’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia,
in collaborazione con la Giuricich Bros
Costruction, M. and F. Giuricich e la Marvic
Printing di Johannesburg.
Il libro, dalla suggestiva copertina creata
dal maestro Paolo Marani e corredato da
un avvincente video, curato dalla stessa
Facchinetti su colonna sonora di Umberto
Lupi, ha suscitato immediato ed entusiastico riscontro presso il numerosissimo pub-
blico presente in sala che, affettuosamente, ha travolto l’autrice per una dedica.
Momenti salienti di entrambi gli appuntamenti sono stati professionalmente colti dal
flash di Girolamo Florio.
Foto ricordo.
A corollario del tutto anche il risvolto benefico, con la destinazione alla Casa Serena di
Johannesburg – struttura di ospitalità per
anziani italiani – di una quota del contributo
destinato alla realizzazione del progetto.
Nicky, Viviana e Salvo Cristaudi
presidente del Comities.
a queste domande, rivolgendole a chi tale
esperienza l’ha vissuta direttamente o indirettamente, ponendosi l’obiettivo di staccare l’individuo dalla generica definizione
di emigrante. Le vicende riportate nel libro,
Presenza associativa alla prima edizione
dell’Italian Ambassador’s Trophy
Consegna del trofeo ai vincitori della
competizione velistica.
A fine 2012 si è svolta, presso la base della
marina militare sudafricana di Simon’s Town,
la prima edizione dell’“Italian Ambassador’s
Trophy”, competizione velica promossa
dall’Ambasciatore d’Italia a Pretoria,
Vincenzo Schioppa grande ammiratore
dell’ammiraglio lussignano Straulino.
Alla regata hanno preso parte otto equipaggi di giovani iscritti alla scuola velica
“Isuvunguvungu” (“raffica di vento”, in lingua isi-zulu), che da anni offre corsi di vela a
giovani di età compresa tra gli 8 ed i 18 anni,
provenienti dalle zone più disagiate dell’area. L’evento è un segno ulteriore dell’attenzione data dall’Ambasciata al sostegno di
iniziative radicate nelle comunità.
L’Ambasciatore, che è a sua volta un ottimo
marinaio e già un istruttore di vela, è convinto che i valori e la cultura del mare siano
tra gli stimoli migliori per l’educazione delle
giovani generazioni ed ha il desiderio di creare partnership con la millenaria tradizione
marinara italiana. Attualmente la scuola Izivunguvungu conta 80 studenti, impegnati
tra corsi di vela (portati avanti da Jonathan
Cole ed il suo staff ) e classi musicali.
La regata si è svolta in un clima di festa, tra
l’entusiasmo e la curiosità delle giovani leve.
Il trofeo è stato consegnato dall’Ambasciatore all’equipaggio vincitore.
Al termine della cerimonia alla scuola è
stato donato il crest della Marina italiana,
omaggio del Capo di Stato Maggiore della
Marina Ammiraglio Binelli Mandelli, simbolo ulteriore del sostegno istituzionale
italiano al progetto. Tutti gli studenti hanno
quindi ricevuto, a conclusione, un pacco
dono con prodotti italiani, generosamente
messi a disposizione dalla società “Rialto
Food” di Cape Town.
Istituita nel 2001, Izivunguvungu-MSC
Foundation for Youth è un’organizzazione
non-profit sostenuta dalla Marina sudafricana e finanziata dalla società italiana Mediterranean Shipping Company. Dal 2011
partecipa al progetto anche Pirelli South
Africa, nell’ambito della “Social Responsibility” aziendale.
Non è mancata la collaborazione attiva
dell’Associazione Giuliani del Mondo di Johannesburg e la sponsorizzazione della ditta Giuricih Bros Costruction.
Attività associativa
In occasione del ricevimento dato dall’Ambasciatore Vincenzo Schioppa nella residenza a
Pretoria, il presidente del nostro Circolo di Johannesburg, Nicolò Giuricich, ha avuto modo
di incontrare l’Ambasciatore Paolo Casardi, Ispettore generale del Ministero degli Affari
Esteri. Cordiale il colloquio sulle iniziative e sulle attività dei giuliano-dalmati in Sud Africa.
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Gaetano Giudice presidente della Dante Alighieri ed il Console Generale d’Italia
Gabriele Di Muzio ricevono in omaggio il volume del Dialetto triestino e la
medaglia ricordo dell’AGM.
STATI UNITI - NEW YORK
Meeting all’Istituto Italiano di Cultura
Alla presenza di un centinaio tra professori, accademici, studiosi, statisti, diplomatici,
in prevalenza donne, si è tenuto, presso la
sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New
York, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia, un meeting con la partecipazione di Elsa Severino Fornero.
Presenti il Console Generale, Natalia Quintavalle, e il Console aggiunto, Laura Aghilarre.
In perfetto inglese il ministro - presentato da Riccardo Viale, direttore dell’IIC - si è
addentrata su tutta una serie di tematiche
afferenti il suo dicastero.
A margine della conferenza Eligio Clapcich
ha avuto un breve colloquio con la Fornero,
approfondendo alcuni degli argomenti affrontati durante il dibattito.
Giuliani nel Mondo
Periodico - anno 8 - Gennaio-Marzo 2013 - n. 1
E dito :
Associazione Giuliani nel Mondo - Trieste
aderente all’U.N.A.I.E.
Con il contributo della
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Direzione Regionale Cultura,
Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie
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Autorizzazione Tribunale di Trieste n. 1146 dd. 28.12.2006
Spedizione in abbonamento postale
Eligio Clapcich unitamente al Ministro Elsa
Severino Fornero nella sede dell’Istituto
Italiano di Cultura di New York.
D irezione - Amministrazione - Redazione:
34122 Trieste (Italia), via Santa Caterina da Siena, 7
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D irettore responsabile:
Fabio Ziberna
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Marzo 2013 - n. 1 - Associazione Giuliani nel Mondo