GIULIANI nel M NDO Anno 8 - Gennaio-Marzo 2013 - Numero 1 - Taxe Perçue - Tassa pagata - Trieste C.P.O. - Periodico di informazioni - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A. P. - 34100 Trieste (Italy) DL 353/2003 (conv. in L. 27/12/2004 n. 46) - art. 1 comma 2 CNSO TS Trieste/5 AP/2007 - art. 1 comma 1 DCB dd. 17.06.2007 - Distribuzione gratuita Attenzione! In caso di mancato recapito inviare all’Ufficio Postale di Trieste C.P.O., detentore del conto, per la restituzione al mittente previo pagamento resi. If undelivered, please return to C.P.O. / C.M.P. - Provincia di Trieste - Italy. Trieste Cronaca 2013 LE PREMESSE PER IL PROGRAMMA A Marsiglia: 6-7 aprile 2013 IV Conferenza dei Giovani Corregionali d’Europa La Presidenza e gli Organi direttivi dell’Associazione Giuliani nel Mondo sono responsabilmente consapevoli della gravissima situazione finanziaria cui la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha dovuto far fronte in conseguenza delle drastiche riduzioni ai trasferimenti finanziari decise a livello nazionale e quindi della estrema difficoltà di predisposizione della Legge finanziaria 2013 e del Bilancio per il prossimo triennio. Peraltro va anche ricordato che la Giunta regionale, con propria deliberazione n. 372 dell’8 marzo 2012, ha riconosciuto la funzione di interesse regionale agli Enti ed alle Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero, che pertanto a tutti gli effetti hanno assunto in questo settore il ruolo di “braccio operativo” dell’Amministrazione regionale. Fermo restando quanto premesso, si deve comunque rilevare che la sensibile riduzione dello stanziamento del Fondo per i corregionali all’estero per l’anno 2013, ed in particolare dello stanziamento destinato alle attività degli Enti e delle Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero, da € 1.400.000 ad € 800.000, risulta difficilmente compatibile con la continuità delle attività ordinarie e delle iniziative ricorrenti, con particolare riguardo all’indispensabile sostegno ai Circoli e ai Sodalizi all’estero, agli strumenti di comunicazione e soprattutto alle iniziative destinate alle nuove generazioni dei discendenti, alle quali in questi anni sono stati dati giustamente assoluta centralità e prioritario impegno, in particolare con l’organizzazione di stage nel Friuli Venezia Giulia e di convegni a carattere continentale. A tale riguardo va inoltre ricordato che già negli anni passati il suddetto Fondo per i corregionali all’estero era stato progressivamente ridotto partendo da un consolidato stanziamento annuale ammontante a 2 milioni di Euro. Pertanto, il programma di attività dell’Associazione per l’anno 2013 è stato necessariamente predisposto tenendo conto, da un lato, delle indicazioni, delle proposte e delle richieste provenienti dai Circoli giuliani presenti nei vari Paesi del mondo e dalle Federazioni da essi costituite e, dall’altro, dai finanziamenti notevolmente ridotti che l’Amministrazione regionale ha destinato per l’anno 2013 alle attività riguardanti i corregionali all’estero. Tale impostazione è stata adottata e si evidenzia anche nella predisposizione dello schema di Bilancio di previsione dell’Associazione per l’esercizio 2013. Di conseguenza il programma per l’anno in corso comprende le iniziative e le manifestazioni che si ritiene potranno essere realizzate con i finanziamenti che saranno presumibilmente erogati dall’Amministrazione regionale sulla base degli stanziamenti, fortemente decurtati, iscritti nel Bilancio approvato ed attualmente in vigore per l’anno 2013. Nella presente situazione di generale difficoltà della finanza pubblica, è venuto altresì a mancare, sostanzialmente, anche il concreto supporto, con altre forme di contribuzione, a favore dell’Associazione, da parte degli Enti e delle Istituzioni locali. Pertanto la possibilità di assicurare nell’anno 2013 la necessaria continuità alle attività istituzionali dell’Associazione, con la realizzazione del programma di minima, comprendente esclusivamente le attività ricorrenti, dipende in misura sostanziale dall’intervento finanziario suppletivo, a metà esercizio, in sede di assestamento del bilancio annuale, come è stato auspicato e promesso, tramite l’indispensabile impinguamento, in misura adeguata, del Fondo per i corregionali all’estero, in particolare per la quota destinata alle attività degli Enti e delle Associazioni rappresentative. Da quanto esposto, risulta chiaramente che l’adozione del suddetto provvedimento da parte dell’Amministrazione regionale in sede di assestamento del Bilancio 2013 condiziona la possibilità per gli Enti e le Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero di adempiere per l’anno in corso, sia pure in termini di assoluta contenutezza, alle proprie irrinunciabili funzioni istituzionali, come previsto dalla citata deliberazione della Giunta regionale n. 372/2012. Pag 1 Giuliani nel Mondo IL 2012 IN CIFRE Pubblichiamo una nota a carattere statistico-riassuntivo dell’attività dell’AGM nel 2012. Si tratta di un quadro degli impegni con la partecipazione attiva e diretta di dirigenti, soci, presidenti, collaboratori nelle decine e decine di iniziative, riunioni, sedute, convegni, tavole rotonde, interviste, conferenze, celebrazioni, ecc. 4624persone coinvolte direttamente oltre a 700 giulianodalmati in occasione del “Giorno del Ricordo” (10 febbraio) per le cerimonie organizzate dai vari sodalizi nel mondo. 59 visite in Associazione tra presidenti, soci e familiari provenienti da 12 paesi. 10riunioni in Regione per tematiche varie convocate dall’Assessorato alla Cultura. 5 Consigli Direttivi. 4 Comitati Esecutivi. 1 Assemblea Generale. 10 nuovi soci accolti. 16 le presenze di dirigenti dell’AGM a convegni, congressi e convention. 6 conferenze stampa. 8 celebrazioni di anniversari di Sodalizi all’estero (Argentina, Australia, Canada, Germania). 11 mostre allestite e spettacoli di cui 8 all’estero. 4 presentazioni di libri. 3 collaborazioni per tesi di laurea sul mondo dell’emigrazione e ricerca sull’emigrazione. 1 collaboratrice universitaria a valere di crediti per un pe- riodo di due mesi originaria del Togo. 13i giovani partecipanti al XV Stage formativo culturale (Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile e Sudafrica). 10 anziani partecipanti il IV soggiorno (Argentina, Australia e Sud Africa) di cui una triestina rientrata dopo 57 anni ed un argentino rientrato a Fiume dopo 62 anni. 90 i giovani partecipanti al Convegno di Buenos Aires (80 argentini 10 uruguaiani). 14 presidenti di Sodalizi partecipanti al Convegno di Buenos Aires. All’Assemblea generale del 24 giugno è stato formalizzato il passaggio delle competenze amministrative tra Marina Radivo e la subentrante Rosalba Perich. Gli indirizzi del programma di attività per l’anno 2013 Gli indirizzi del programma di attività per l’anno 2013 si ricollegano agli obiettivi generali perseguiti dall’Associazione Giuliani nel Mondo, nonché agli indirizzi adottati dall’Assemblea generale dei Soci svoltasi in data 25 giugno 2012 e che riguardano: il rafforzamento dei legami delle Comunità degli emigrati giuliani con la terra d’origine, con particolare riguardo alle giovani generazioni; la salvaguardia e la valorizzazione della specifica identità culturale italiana e giuliana nelle Comunità dei nostri corregionali presenti nei vari Paesi; la maggiore conoscenza dell’attuale realtà della Venezia Giulia e della Regione presso le nostre comunità all’estero. Ciò premesso, sulla base delle indicazioni e delle proposte formulate dalle Associazioni, dai Circoli e dai Sodalizi, ma tenendo conto nel contempo delle consistenti riduzioni dei finanziamenti operate dall’Amministrazione regionale, è stata programmata per il 2013 una serie di manifestazioni e di iniziative presso le varie comunità giuliane presenti nei vari continenti che può essere così sintetizzata: 1. Iniziative a favore dei giovani di origine giuliana Lo Stage (XVI edizione): purtroppo, nel 2013, alla luce dei tagli operati dall’Amministrazione regionale, l’Associazione potrà realizzare il XVI° stage formativo-culturale destinato ai giovani di origine giuliana solo se in sede di variazioni al bilancio l’Amministrazione regionale impinguerà in modo cospicuo lo stanziamento, sì da coprire per l’AGM il relativo costo. 2. Manifestazioni associative, culturali, artistiche, musicali e corali Nel corso dell’anno 2013 l’Associazione continuerà a sostenere, pur con i ridotti finanziamenti, le iniziative e le manifestazioni promosse dalle Federazioni e dai Circoli, dai Club e dai Sodalizi giuliani nei vari Paesi. In dettaglio: ARGENTINA: Circolo giuliano di La Plata: 25° di costituzione; Circolo giuliano di Buenos Aires: Coro - Corso di italiano; Circolo giuliano di Cordoba: periodico digitale “Pagina Italiana”; Circolo giuliano di Mar del Plata: Coro - Corso di italiano; Circolo giuliano di Villa Gesell: Corso di italiano. URUGUAY: Circolo giuliano di Montevideo: Corso di italiano. STATI UNITI: Circoli di New York e del New Jersey: Giorno del Ricordo - celebrazioni 10 febbraio in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia di New York. CANADA: Lega Istriana di Chatham: 25° di costituzione e stampa della relativa brochure bilingue sulla storia della Lega Istriana di Chatham – Regione del Kent (Ontario). AUSTRALIA: Famiglia giuliana di Sydney: 25° di costituzione; Circolo Fiumano di Melbourne; 50° di costituzione. BRASILE: Presenza giuliana di Brasilia: Allestimento della mostra storico-documentaria “Con le nostre radici nel nuovo Millennio”; Circolo giuliano di Curitiba: Serata giuliana; Circolo giuliano di Pirassununga: Partecipazione alla Festa Italiana. Pag 2 SUD AFRICA: Circolo giuliano di Johannesburg: Presenza nell’ambito della Giornata Italiana. CINA: Shanghai: Presenza socio-culturale nell’ambito di iniziative imprenditoriali marittimo portuali. EUROPA GRECIA: Circolo giuliano di Atene: Cerimonia di costituzione del Sodalizio. UNGHERIA: Circolo giuliano di Budapest: Trieste – Budapest: un glorioso passato, un promettente futuro e/o eventuale “FVG, tutto il gusto da investire”. Progetto sul caffè e i caffé storici e, più in generale, promozione del settore enogastronomico e turistico della Regione ed in particolare della Venezia Giulia. BELGIO: Circolo giuliano di Bruxelles: 1.Incontro con Paolo Rumiz: Tema connesso con Trieste e regione da definire; 2.- Coro internazionale femminile: Performance del coro VocalEase (autori giuliani); 3.- Conferenza su cibo e cultura: “Il cibo è cultura e unisce i popoli”. Conversazione sulla civiltà della tavola dell’Alto Adriatico con Marino Vocci, fiduciario di Slow Food di Trieste; 4.Conferenza su Biagio Marin: Conferenza/ letture di Edda Serra con accompagnamento al pianoforte di Silvio Donati; 5.- Presentazione di due libri su cantanti lirici giuliani: Libri di Rino Alessi sul baritono Piero Cappuccilli e sul tenore Carlo Cossutta; 6.- Mostra di cartelloni pubblicitari di Modiano-Trieste: Rassegna di cartelloni pubblicitari del periodo 1895-1930. Qualora alcune delle iniziative indicate più sopra non dovessero aver luogo verrebbero sostituite da: Presentazione di una Guida di Trieste per bambini e genitori “A Trieste viaggio da solo”, guida illustrata di Antonella Carini; Presentazione di un romanzo poliziesco ambientato a Trieste Libro di Carla Mocavero; Concerto soprano/pianoforte Concerto di Veronica Vascotto e Cristina Santin, programma da definire; Mostra fotografica su Trieste e regione Mostra del Circolo Fotografico di Trieste con complementi di poesie e proiezioni di Paolo Alessi. FRANCIA: Presenza nel quadro della IV Conferenza giovani corregionali in Europa, III Conferenza dei protagonisti del FVG nel mondo e Mostra Ammer. CROAZIA-Fiume: collaborazione con l’ERAPLE per il Convegno dei giovani della Comunità Europea in occasione dell’entrata della Croazia nella Comunità (data probabile primo di luglio) in collaborazione con l’Amministrazione regionale e le altre associazioni. ITALIA Corso Origini. L’Associazione Giuliani nel Mondo, tenuto conto dell’interesse suscitato fra i giovani discendenti da famiglie di corregionali residenti all’estero, nonché della qualificazione e dell’importanza dell’iniziativa, ritiene che solo la Regione Friuli Venezia Giulia debba continuare ad assicurare un adeguato sostegno finanziario ad hoc alla realizzazione del Corso “Origini”, organizzato annualmente dal M.I.B. - School of Management di Trieste. Roma: Associazione triestini e goriziani in Roma: Serata culturale con artisti triestini. Milano: Associazione Amici Triestini a Milano: Serata culturale con artisti triestini. Trieste: Organizzazione del V° soggiorno per anziani emigrati di origine giuliana. Tale iniziativa si potrà realizzare solo se in sede di variazioni di bilancio l’Amministrazione regionale provvederà ad impinguare, in misura cospicua, lo stanziamento destinato alle attività degli Enti e delle Associazioni rappresentative dei corregionali all’estero; Organizzazione di corsi di italiano on-line; Partecipazione alla XI edizione del Concorso internazionale di scrittura femminile - Città di Trieste promosso ed organizzato dalla Consulta Femminile di Trieste. 3. Iniziative di informazione e documentazione In tale settore il programma dell’Associazione prevede di realizzare, nel corso dell’anno 2013, le seguenti iniziative. Sostegno finanziario a numeri unici pubblicati dai Circoli giuliani in determinate occasioni o ricorrenze nonché ai periodici ed ai notiziari regolarmente pubblicati nell’ambito delle Comunità giuliane, e precisamente: - “Bollettino Giuliano” a Sydney e “Da Trieste fino a Zara...” a Canberra per l’Australia; “El Boletin” a Toronto ed “El Campanil” a Chatham in Canada; “Il Faro” dell’Associazio- Notiziari e Periodici delle Comunità Giuliano-Dalmate ne Giuliano-dalmati U.S.A. a New York; “In Corso Fiuman” del Circolo fiumano di Melbourne; “Informazioni Giuliane” del Gruppo esuli ed emigrati giuliano dalmati di Buenos Aires, Argentina; - Pubblicazione del periodico trimestrale dell’Associazione “Giuliani nel Mondo”, contenente notizie riguardanti l’attività dell’Associazione e dei Circoli all’estero, i problemi dei connazionali, ed in particolare dei giuliani all’estero, gli interventi della Regione Friuli Venezia Giulia a favore degli emigrati, con l’invio ai dirigenti ed ai soci dei Circoli e dei Club aderenti; - Potenziamento del sito web dell’Associazione Giuliani nel Mondo su Internet, con un costante aggiornamento; - Aggiornamento indirizzario e-mail per invio di newsletter (540 contatti) con informazioni riguardanti la presenza degli emigrati giuliani nei vari Paesi del mondo, nonché le attività e le iniziative dell’Associazione e delle Federazioni, dei Circoli, dei Club e dei Sodalizi aderenti; - Costante aggiornamento della presenza dell’Associazione su Facebook, dove attualmente conta 400 amici;. - Creazione, attraverso i più moderni mezzi informatici, di una rete di aggregazione, di informazione e di partecipazione, dedicata a tutti i giuliani all’estero (in particolare rivolta ai giovani discendenti di emigrati di seconda e terza generazione che residenti all’estero per le presenze giuliane e mobilità professionale). Con quest’ultima categoria l’AGM mantiene contatti con una cinquantina di persone attive in 17 paesi; - Collaborazione con la Regione e con le altre associazioni al fine di creare una rete, una comunità virtuale, un vero e proprio “social network” che colleghi la Regione con i corregionali all’estero in ottemperanza a quanto deciso al convegno di Toronto; - Sostegno finanziario alla realizzazione di siti web da parte delle Federazioni, dei Circoli, dei Club e dei Sodalizi aderenti; - Sostegno finanziario all’acquisto di abbonamenti e di telecamere SKYPE da parte delle Federazioni, dei Circoli, dei Club e dei Sodalizi aderenti; - Uso degli strumenti della diretta web e della teleconferenza in occasione delle assemblee dell’Associazione e di alcune riunioni del Consiglio Direttivo; - Realizzazione di un opuscolo informativo multilingue esplicativo dell’attività dell’Associazione; - Realizzazione di un volume sulla storia dell’Associazione; - Pubblicazione e presentazione di alcuni volumi su proposta dei Circoli, Club e Sodalizi aderenti; - Invio di volumi, di opuscoli e di pubblicazioni, di videocassette e DVD, concernenti la storia, l’ambiente, la cultura, i monumenti, le tradizioni popolari, la vita sociale ed economica della Venezia Giulia, dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, per la costituzione o per il potenziamento delle biblioteche sociali presso i Circoli ed i Club degli emigrati giuliani all’estero. Giuliani nel Mondo CELEBRAZIONE DEL 10 FEBBRAIO: LA MEMORIA SIAMO NOI LA CERIMONIA 1 3 2 5 6 3. Sfila il labaro dell’Associazione Nazionale Alpini. 4. Autorità civili, militari ed istituzionali. 5. Gli allievi in divisa storica della Scuola Militare Nunziatella di Napoli ed i vessilli delle sezioni delle “Penne Nere” 6. L’Omelia del Vescovo di Trieste Mons. Giampaolo Crepaldi. Domenica 10 febbraio, sul monumento nazionale della Foiba di Basovizza a Trieste, si è tenuta la solenne cerimonia del “Giorno del Ricordo”, ricorrenza istituita dal Parlamento italiano, con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano dalmata e delle vicende del confine orientale del secondo dopoguerra. Dopo l’ingresso dei gonfaloni e l’alzabandiera è stata celebrata la Santa Messa, con la lettura della “Preghiera per gli infoibati” e gli interventi delle Autorità. E’ stato questo il momento centrale del programma messo a punto da Comune e Provincia di Trieste, Comitato per i Martiri delle Foibe e dalle diverse Associazioni e realtà legate al mondo degli esuli istriani fiumani e dalmati. Il giorno 5 febbraio, nel corso della conferenza stampa, svoltasi nel salotto azzurro del Municipio, sono stati illustrati tutti gli aspetti e i dettagli dell’articolato e significativo programma delle celebrazioni, presenti tra gli altri il vicesindaco Fabiana Martini, il presidente della Provincia, i presidenti del Comitato per il Martiri delle Foibe e della Lega Nazionale Paolo Sardos Albertini, del Libero Comune di Zara in Esilio Renzo de Vidovich, dell’A.N.A sezione Guido Corsi, Fabio Ortolani, dell’Associazione delle Comunità Istriane Lorenzo Rovis, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Renzo Codarin, dei Giuliani nel Mondo Dario Locchi, dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota, nonché i direttori dell’Istituto Regionale Movimento di Liberazione Sergio Zucca e dell’IRCI Piero Delbello. Sul significato del “Giorno del Ricordo”, sulla volontà di superare le antiche ferite e di costruire un futuro migliore per le giovani generazioni si sono soffermati in particolare il vicesindaco e il presidente della Provincia, che ha anche presentato il nuovo depliant realizzato per far conoscere il significato del monumento realizzato nel 2010 nella zona “delle Noghere”, in memoria dell’esodo. Dal 4 febbraio al 2 marzo si sono svolti ben 17 appuntamenti ed iniziative (presentazione di volumi, deposizione di corone, conferenze pubbliche, rappresentazioni teatrali, inaugurazione di mostre, tavole rotonde, ecc.) a cura delle diverse Associazioni, Unioni, Federazioni e Centri culturali degli esuli. 2. La deposizione delle corone. La conferenza stampa in Municipio. INIZIATIVE stravolto e ansioso di ricominciare a vivere”. Alle sfilate dei labari e medaglie di guerra e quello dell’Associazione Nazionale Alpini non è mancata una rappresentanza di giovani allievi in divisa storica della Scuola Militare Nunziatella di Napoli. Presenti 350 “penne nere”, 22 vessilli di sezioni italiane ed estere e 125 gagliardetti di Gruppi. Alla Foiba hanno deposto corone il Comune, la Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, la Regione l’Assessore Angela Brandi, il Prefetto Francesca Adelaide Garufi, il Comando militare dell’esercito del FVG ed il Comitato per i Martiri delle Foibe Paolo Sardos Albertini che ha sottolineato come “questa legge pone Trieste fulcro nazionale di tutte le cerimonie”. AL QUIRINALE 4 1. Lo schieramento dei labari. Una cerimonia militare, una messa da campo, i labari, le bandiere e le divise, una domenica di gelo polare, gente dietro le transenne, silenziosa, per il nono Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza. E in più parole forti: “Fu pulizia etnica” ha detto il Vescovo Mons. Giampaolo Crepaldi nella sua omelia. “Ciò non toglie che oggi e per sempre dobbiamo lavorare per il bene comune e per la pace, tutti e ogni giorno dobbiamo costruire e coltivare le ragioni della fraternità umana”. “Pagine di dolorosissima storia nazionale – ha sottolineato Roberto Cosolini – per troppo tempo silenziate a causa di opportunismi politici agli occhi dell’oggi davvero sterili e angusti, e rimosse dalla coscienza collettiva della nazione perché la sconfitta fu catastrofe troppo difficile da assimilare per un paese Al termine della cerimonia una delegazione comprendente l’Assessore regionale Angela Brandi si è recata a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino. Da parte dell’IRCI, presieduto da Chiara Vigini, è stato annunciato dal direttore Piero Delbello che il vincitore del festival di San Remo Simone Cristicchi uscirà a breve con una sua nuova canzone dal titolo “Magazzino 18” che affronterà a suo modo il tema dell’Esodo, con particolare riferimento alle masserizie degli esuli contenute in questo magazzino da oltre 60 anni. Il 28 febbraio nella sede dell’Unione degli istriani è stato conferito a Nidia Cernecca il premio Histriae Terra – edizione 2013. La motivazione: “il costante impegno profuso nelle scuole a testimonianza della tragedia Istriana conclusasi con l’eMassimiliano Lacota e sodo ed il coraggio di denunciare i colpevoli della barbaNidia Cernecca. ra morte del padre”. Da segnalare la realizzazione della Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’11 febbraio al Quirinale nell’ambito della celebrazione del Giorno del Ricordo, ha premiato, le scuole vincitrici del concorso “Confine Orientale”. Il Presidente Napolitano nel suo indirizzo di saluto ha voluto tra l’altro rimarcare che sulle Foibe “E’ stato necessario partire da un impegno di verità contro ogni reticenza ideologica o rimozione opportunistica, per poter arrivare alla riconciliazione”, sottolineando altresì che le manifestazio- ni del 10 febbraio “servono per rendere giustizia agli italiani che furono vittime innocenti di un moto di odio e di cieca vendetta”. Quindi sono stati consegnati i diplomi e le medaglie commemorative ai familiari delle vittime delle Foibe. Presenti l’Ambasciatore croato e Furio Radin. Il tradizionale concerto è stato eseguito magistralmente dall’orchestra d’archi degli allievi del Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini di Trieste. ALTRE MANIFESTAZIONI Roma: L’ANVGD – Comitato provinciale di Roma ha realizzato ben 7 iniziative alle quali non è venuta meno la partecipazione attiva del nostro Sodalizio nella capitale. Da segnalare la firma del protocollo tra Roma Capitale, l’ANVGD e la Società di Studi Fiumani per la nascita della “Casa del Ricordo”. Milano: Anche il nostro sodalizio di Milano ha degnamente celebrato il 10 febbraio con una conferenza-dibattito, tenuta dalla scrittrice Rossana Mondoni. Altra iniziativa dell’Associazione è l’appuntamento del 22 febbraio sul tema del confine orientale “Testimoni della storia”. Relazione di base di Magdi Cristiano Allam. Sono intervenuti: Guido Brazzoduro, sindaco del libero comune di Fiume in esilio; Romeo Cociancich, vicepresidente Amici triestini di Milano; Marco Fornasir, .presidente Amici triestini di Milano; Gianantonio Godeas, Centro mondiale per la Cultura Giuliano Dalmata, delegato dell’A.N.C.D.J. per Milano; Luciano Patelli, esule da Pola; Relda Ridoni, esule da Fiume; Tito Lucilio Sidari, vicepresidente comune di Pola in esilio; Piero Tarticchio consigliere dell’A.N.V.G.D. di Milano; Sergio Trevisan, presidente dell’A.N.V.G.D. di Milano. L’ANVGD di Milano in collaborazione con nostro Sodalizio e l’Assessorato all’Istruzione della provincia di Milano organizza dal 14 al 16 marzo un viaggio della memoria alla Risiera di San Sabba e alla Foiba di Basovizza. Gorizia – Medea: Il Comitato provinciale di Gorizia dell’ANVGD in collaborazione con la Lega Nazionale, la Prefettura ed il Comune hanno concretizzato 8 manifestazioni. Il clou si è tenuto il 10 febbraio con i discorsi celebrativi di Ettore Romoli, Sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna vice presidente dell’ANVGD e presidente della Lega Nazionale e del Prefetto Maria Augusta Marrosu. Anche a Medea, presso l’Ara Pacis Mundi che dal 2009 custodisce le zolle di terra raccolte nelle foibe, si è svolta una toccante cerimonia. Assisi: Il 28 febbraio 2013 presso il Municipio di Assisi è stata celebrata la “Giornata del ricordo” con la consegna del Premio alla “Dignità giuliano-dalmata nel mondo”. Lo scorso anno fu premiato il fiumano Abdon Pamich e quest’anno è stato assegnato allo zaratino Antonio Concina, Sindaco di Orvieto. Il Consiglio Provinciale: In occasione della seduta del Consiglio Provinciale di Trieste si è svolta nell’ambito delle manifestazioni per la “Giornata del Ricordo” un’iniziativa commemorativa. Hanno preso la parola numerosi consiglieri con letture e poesie inerenti a toccanti testimonianze di dolorosi e commoventi fatti ed esperienze degli esuli. Per l’AGM è intervenuto Dario Locchi sottolineando – tra l’altro – l’importanza che riveste la presenza degli Enti locali triestini e goriziani nel nostro Sodalizio soprattutto “agli occhi” dei corregionali all’estero. Di notevole spessore pure gli argomenti trattati dalla presidente dell’IRCI Chiara Vigini. mostra “…quel giorno, si quel giorno…” a cura dell’IRCI (Istituto Regionale per la Cultura Istriana-fiumana-dalmata). Tre gli articoli di spalla apparsi sul quotidiano Il Piccolo a firma di Renzo Codarin, Stefano Pilotto e Stelio Spadaro. Un interessante contributo a carattere storico-documentaristico è venuto dal giornalista-scrittore de Il Piccolo, Silvio Maranzana con il volume “La patria perduta” ricordi e testimonianze di 18 famiglie di esuli istro-dalmate che persero tutti i loro beni (de Dominis, Luxardo, Cesare-Slavich, Zuber, Andretti-Polesini, De Vergottini, Mayneri, Von Hutterott, Martinoli, Baxa, Merlini, Baici, Bettiza, Lodes, Maracich, Nobile e Missoni). Il libro, con la prefazione del direttore Paolo Possamai – tiratura 30 mila copie – è stato distribuito gratuitamente ai lettori del quotidiano triestino. Copertina libro Maranzana. Pag 3 Giuliani nel Mondo GIORNO DEL RICORDO – DAY TO REMEMBER – DÍA DEL RECUERDO Iniziative in tutto il mondo dei circoli aderenti all’AGM - Alle migliaia di nostri corregionali emigrati, raggruppati nei 60 Sodalizi aderenti all’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste e sparsi in 17 paesi (Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Australia, Cina, Nuova Zelanda, USA, Canada, Sud Africa, Argentina, Brasile, Cile, Uruguay, Venezuela nonché Roma e Milano), il Presidente Dario Locchi, in occasione del “Giorno del Ricordo”, ha inviato un messaggio che è stato letto durante le decine di manifestazioni pubbliche (momenti commemorativi, Sante Messe, conferenze) programmate in tutto il mondo. Cari amici, 9 anni fa, approvando la legge sul Giorno del Ricordo con voto quasi unanime del Parlamento, la Repubblica italiana sanciva, finalmente ed ufficialmente, che la storia del confine orientale entrava a far parte della storia della Nazione. Per troppo tempo, infatti, il dramma delle foibe e dell’esodo era rimasto fuori dai libri di storia ed era stato taciuto agli italiani. Molto resta ancora da fare affinché i nostri connazionali siano debitamente informati, ma non vi è alcun dubbio che il “Giorno del Ri- Negli Stati Uniti: A New York di grande rilevanza l’iniziativa del Consolato Generale d’Italia con la realizzazione e sponsorizzazione di un nuovo DVD intitolato “Giuliani nel Mondo a New York” con interviste a personaggi che spiegano la loro esperienza sia dell’esodo quanto del dopo esodo. La benedizione della scultura a Buenos Aires prima di imbarcarla con destinazione Trieste. Il secondo da sinistra Jacinto Giobbe. La celebrazione della Santa Messa. Clapcich esule da Fiume dal 1946. Presidenti, rappresentanti di Sodalizi, di Associazioni ed Autorità a Canberra. Coordinatore il prof. Anthony Julian Tamburri, Docente di Cultura italiana e Studi comparati presso l’Università di New York; un DVD contenente interviste e testimonianze delle famiglie Gerin, Annamaria Forte, Tommasi e i Clapcich. Il DVD è stato proiettato in presenza di una sala “full house”; il Consolato completamente zeppo e con gente nel corridoio. Hanno presenziato i nostri corregionali dello Stato di New York e del New Jersey, studenti ed il redattore di “America oggi”, Riccardo Chioni. La manifestazione patrocinata dalla Console Generale Natalia Quintavalle, del Console Aggiunto Laura Aghillare in collaborazione con l’Associazione Giuliani nel Mondo del New Jersey in persona del presidente Eligio Clapcich. ni) e Giuliano Garbin (CG Buenos Aires), insieme ai familiari degli infoibati e reduci dell’esodo giuliano dalmata, discendenti e corregionali. La celebrazione della Santa Messa è stata officiata da Mons. Silvano Ridolfi (Fondazione Migrantes) in visita in Argentina e da Padre Costanzo. Per tutti coloro che ancora hanno nel cuore il ricordo di Casa, il ricordo della nostra storia di Esuli ed Emigrati Giuliano Dalmata e soprattutto il rispetto I due cori. per coloro che dettero la vita per la patria; per coloro a cui fu tolta ingiustamente la vita; per coloro che riposano in terra straniera per aver subito la via dell’esilio, il Gruppo Esuli ed Emigrati Giuliano Dalmata di Buenos Aires, i loro parenti e amici sono riuniti per la Santa Messa nella Chiesa Mater L’intervento dell’Ambasciatore ed alla sinistra Mario Donda. Le corone sotto la targa ricordo. cordo” ha sconfitto la congiura dell’oblio, e ha fatto giustizia di tanti silenzi e di tante colpevoli omissioni. Nelle scuole si fanno seminari ed incontri ed ai libri di testo è stata finalmente aggiunta una pagina scomoda e, perciò, troppo a lungo rimossa. In questi giorni si stanno svolgendo in tutta Italia e nei nostri Circoli sparsi per il Mondo numerose iniziative con le quali vogliamo, ancora una volta, riaffermare il dovere della memoria, cercando di far conoscere quegli eventi anche alle nuove generazioni. Oggi, dunque, la memoria della Nazione si inchina davanti alle foibe, a quelle cavità del Carso da cui promana una terribile sensazione di gelo che artiglia il cuore. Non possiamo certo dimenticare che con la disumana ferocia delle foibe si consumò una delle peggiori barbarie del secolo scorso e che gli eccidi compiuti contro migliaia di istriani, fiumani e dalmati, la cui unica colpa era quella di essere e di sentirsi italiani, furono un crimine contro l’umanità. Le nostre terre furono vittime di un disegno annessionistico slavo che assunse i sinistri contorni della pulizia etnica poiché si puntava allo sradicamento della presenza italiana. Per scampare ad una persecuzione di inaudita ferocia, oltre trecentomila italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero abbandonare le loro terre, le case, il lavoro e gli affetti. Molti esuli trovarono ospitalità negli oltre cento campi di raccolta disseminati nella Penisola, in condizioni di vita difficilissime, in totale emergenza ed assoluta precarietà. Tra questi moltissimi (si parla di quasi cento- Pag 4 mila persone), furono poi costretti ad emigrare all’estero. A tutti costoro voglio manifestare, a nome dell’Associazione Giuliani nel Mondo, un sentimento di solidarietà sincera ed affettuosa. Ma ricordare oggi le dolorose vicende di ieri deve aiutarci a costruire un domani migliore. Le nostre popolazioni hanno provato sulla loro pelle il veleno corrosivo e mortale degli odi etnici, dei nazionalismi e dei totalitarismi. Nel momento in cui anche la Croazia si appresta ad entrare nell’Unione Europea, bisogna aprire una fase nuova, guardando al futuro, alla caduta dei confini, all’integrazione e allo sviluppo di queste nostre terre dell’Adriatico orientale, troppe volte nel passato contese ed insanguinate. Il cammino coraggiosamente avviato dai Presidenti delle Repubbliche di Italia, Slovenia e Croazia ha sicuramente rappresentato un significativo passo in avanti verso un clima più disteso, in cui potranno essere affrontati i problemi ancora irrisolti, senza forzature polemiche, senza strumentalizzazioni politiche, ma con equilibrio e buon senso. Ma per giungere finalmente ad una vera riconciliazione è necessario il pieno, reciproco riconoscimento dei crimini commessi dal fascismo e dal comunismo durante e al termine della seconda guerra mondiale. Così concludeva Locchi. “Cari amici, Giacinto Giobbe, esule istriano che vive a Buenos Aires e che ho avuto il piacere di conoscere, autore di sculture lignee, nel 2010 ha voluto donare alla città di Trieste una sua scultura, ricavata dalla radice del legno di susino, che rievoca il dramma delle foibe e che è stata solennemente collocata al Centro di Documentazione della Foiba di Basovizza. Il titolo della scultura è “L’urlo del silenzio”. Facciamo sì che l’urlo del silenzio che sale dalla foiba, da questo calvario - come disse il Vescovo di Trieste, Mons. Antonio Santin - col vertice sprofondato nelle viscere della terra, un urlo terribile come quello della bora, ci indichi nella giustizia e nell’amore le vie della pace”. In sequenza. Deposizione delle corone presso il Monumento e soci durante la cerimonia a Johannesburg. In Canada: A Vancouver c’è stato un incontro celebrativo, mentre a Toronto, dopo la Messa celebrata da padre Claudio Moser alla S. Peter in Woodbridge, si è tenuta una riunione al Centro Veneto per ricordare l’ immane tragedia. E’ stato proiettato un documentario destinato soprattutto alle giovani generazioni. Numerose le iniziative in Argentina: a Buenos Aires, la Messa organizzata dalla Federazione dei circoli giuliani presso il Santuario della Madonna degli Emigranti nel quartiere La Boca, con l’esibizione del Coro giuliano e di quello degli Alpini. Presenti alla commemorazione il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, dott. Giuseppe Scognamiglio, Il Ministro Consigliere dell’Ambasciata d’Italia in Argentina, dott. Marcello Apicella, il Presidente della federazione, Duilio Ferlat, insieme ai presidenti dei circoli giuliani di Buenos Aires e dintorni, Edda Terlevi (CG Buenos Aires), Gianfranco Tuzzi (Ass. Comuni Emigrati Gorizia- Misericordiae, la prima chiesa italiana costruita nel paese latino-americano. Il tutto è stato coordinato dalla presidente del Sodalizio, Annamaria Marincovich e dal vicepresidente Sergio De Carolis. La parola al Console Generale d’Italia a Buenos Aires Giuseppe Scognamiglio. (Continua a pagina 6) Vogliamo vivere INsieme! Furio Percovich del “Forum Fiume” che da anni propone un dialogo tra Esuli e Rimasti, ha divulgato un testo di un messaggio in italiano, sloveno, croato, tedesco, inglese, spagnolo, portoghese dello scrittore Diego Zandel nato nel 1948 nel Campo profughi di Servigliano (FM), cresciuto nel quartiere giuliano-dalmata di Roma. Qui di seguito il testo in italiano. Vorrei che il Giorno del Ricordo non riguardasse solo i profughi e, per la parte del comune passato, pur nel destino o nelle scelte diverse, i rimasti, ma anche i croati e gli sloveni di oggi, che non sono responsabili dei fatti di ieri nei confronti degli italiani, così come gli italiani di oggi non sono responsabili nei loro confronti dei misfatti degli italiani di ieri. Dico ai profughi, ai rimasti, ai croati, agli sloveni: guardiamo al domani con gli occhi di oggi e l’esperienza di ieri. E l’esperienza, la storia, dice a tutti che i vari nazionalismi non portano a nulla se non a divisioni, a guerre, ostilità, muri, confini, con tutto il corollario di odi, morti, separazione. Vogliamo vivere insieme !”. Giuliani nel Mondo La voce dei giovani al Convegno di Buenos Aires Il raduno di Buenos Aires sul tema “Le radici giuliane: un’opportunità per il futuro” ha registrato – come si evidenzia dalla foto ricordo – la presenza di un centinaio di giovani residenti in Argentina e Uruguay, accompagnati dai presidenti dei Sodalizi: Walter Zerauschek, Maria Gabriella Piemonti, Marisa Bianchettin, Egidio Kebat, Gianfranco Tuzzi, Duilio Ferlat, Antonio Pellegrini, Giuliano Garbin, Edda Terlevi, Annamaria Marincovich, Dario Pribaz, Natalia Tuzzi. Nel precedente numero abbiamo pubblicato gli interventi delle Autorità e dei relatori. Riportiamo sinteticamente qui di seguito la voce dei partecipanti, cioè dei giovani e dei presidenti dei sodalizi. Gli interventi Foto ricordo Mar del Plata: Brivio Alejandra, Miqueo Jorgelina, Medvescig Griselda, Medvescig María, Vellenich Jorgelina, Zerauschek Karina, Manzin Dino, Valinotti Eduardo, Miqueo Martín, Strugo Nahuel, Zerauschek Adrián, Zerauschek Walter; Villa Gesell: Salazar Ramiro; Rosario: Piemonti María Gabriela, Trost Andrea, Ochoa Eduardo, Sauro Fernando, Mercado Valentina, Mercado Palma; Córdoba: Bianchettin Marisa, Huzuliak Stefania, Melchionna Alejandra, Melchionna Mariana, Grakonia Analía, Mazzucco Ottonello Sofía, Bianchettin Enzo, Mazzuco Alejandro, Macovaz Christian Andrés; La Plata: Colussi Carla, Contento Rosanna, Kebat Catalina, Kebat Emilia, Lopez Kebat Cecilia, Pagnussat Noelia, Zovich Gladys, Kubik Flavio, Macedo Facundo, Saracchi Federico, Colussi Claudio, Colussi Mauro Armando, Kebat Valentín, Contento Antonella, Contento Giuliana, Pagnussat Nahuel, Kebat Egidio; Emigrati Goriziani: Guignat Lorena, Roy De Grijalvo Paula, Brugnera Agostina, Brugnera Ludovico, Orza, Marcela, Tuzzi Natalia, Tuzzi María Elizabeth, Alauzis Jorge, Bressan Leonardo, Coslovich Daniel, Grijalvo Marco, Heredia Juan, Tuzzi Gianfranco; Giovanile Buenos Aires: Africano Stella Maris, Garilli Viviana, Garilli Carlo, Galzerano Rosanna, Zawisza Betina, Francetich Cecilia, Ferlat Claudio, Ferlat Juan Pablo, Ferlat Duilio; Salta: Pellegrini Leonardo; UDEG: Vignapiano Laura, Vignapiano Andrea, Paris Marco; Bahía Blanca: Iurman Daniel, Iurman Juan Pablo; Buenos Aires: Gabrielli Verónica, Segon Ana María, Sponza Patricia, Giuricin Adriana, Civitico Julieta, Civitico Luciano, Giuricin Nicolás, Garbin Giuliano; Buenos Aires Sud: Thiery Romina, Prodan Valeria, Prodan Rita, Ballejos Bibiana, Cocimano Verónica, Brugnera Antonella, Brugnera Octavio, Terlevi Edda; Gruppo Esuli Emigrati: Cipres Guadalupe, Sciascia Gabriela, Marincovich Annamaria; Uruguay: Baiz Katerina, Bacigalupo Diego, Pribaz Dario, Baiz Fabian, Gianasso Mariana, Castrillejo Pablo, Pribaz Ingrid, Petronio Antonella, Pribaz Leonardo. Mariana Gianasso, del nostro Circolo di Montevideo in Uruguay, ha redatto in rima un “redazionale”, cogliendo il significato e gli obiettivi di questo raduno che l’AGM ha inteso e voluto realizzare. Si sono ascoltati bei discorsi dei giovani e non tanto, e con le loro parole talvolta abbiamo perfino trattenuto il pianto. Sia per qualche critica che per le diverse proposte, abbiamo permesso alle nostre anime di rimanere più esposte. L’autrice Mariana Gianasso. Decisi a dare una spinta alle tradizioni giuliane, ci siamo riuniti a Buenos Aires senza storie strane. Portati dal cuore e uniti dagli stessi sentimenti, assieme abbiamo vissuto dei meravigliosi momenti. Tramite i dibattiti e le sincere opinioni, siamo rimasti soddisfatti dalle positive conclusioni. Quindi possiamo dire e siamo veramente convinti, che i Circoli Giuliani non sono affatto estinti. Bisogna lavorare assieme con le nostre virtù e difetti, perché un circolo anche sia un contenitore di progetti. Quindi non bisogna dimenticare del tutto i pranzi, perché significa ritrovarsi e non è mica inutile, anzi!!. Comunque è importante trovare altri obiettivi, in modo che i circoli possano continuare ad essere vivi. Non dobbiamo negare che la realtà è cambiata, e che la gente giovane preferisce essere collegata. Perciò tenteremo d’ora in poi di trovare uno strumento, perché la comunicazione fra i giuliani vada sempre in aumento. Ma per coinvolgersi veramente nella tradizione giuliana, siamo d’accordo che i giovani devono imparare la lingua italiana. Infatti chiunque vada in Italia ed usufruisca del viaggio, ritornerà profondamente colpito ed ancora un pò più saggio. Il 3 e 4 novembre l’anno duemiladodici, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare parecchie voci. Tanto i giovani quanto i vecchi con entusiasmo ed allegria, devono mantenersi uniti in una comune sintonia. Grazie a Giuliani nel Mondo ad al suo presidente Dario Locchi, quelli presenti al Convegno non eravamo mica pochi. Le prime generazioni sono di molto aiuto, perché con la loro esperienza fanno un grande contributo. Forse per tanti significa un punto di partenza, dato che i semi piantati dai nonni germogliano a partire da questa esperienza. All’inizio non sapevamo quali sarebbero i risultati, però man mano che si svolgeva diventava un successo infatti. I giovani che si avvicinano benché non siano tanti, hanno delle idee aggiornate con le quali andremo avanti. Dopo tante riflessioni in questo convegno esultante, siamo andati a pranzare tutti presso un meraviglioso ristorante. Un meraviglioso incontro di diverse generazioni, che ha risvegliato in tutti noi delle intense emozioni. L’inserzione dei ragazzi può darsi che sia lenta, ma ancora ci sono tanti che amano mangiare la polenta. Tanto gli argentini quanto Noi uruguaiani, siamo orgogliosi di sapere che siamo pure giuliani. “A suo tempo, quand’ero più giovane, ho partecipato allo stage. Oggi però non riesco a comprendere i giovani. Le generazioni sono cambiate e mi sento staccato dalle nuove generazioni ancora di più. Si riuniscono tra di loro tramite il computer e così sono assieme uno accanto all’altro. È incredibile. La comunicazione è impensabile in quest’era ma è forse tutto? Allo stesso tempo la globalizzazione è veloce ma ti porta anche all’individualismo esasperante. Io mi commuovo con i filmati che arrivano dall’Italia, i più giovani no. Faccio lezione alla Facoltà di medicina dell’Ospedale Italiano di Rosario, da qualche anno. I ragazzi sono 23enni e tutti italiani e cerco di sapere di chi sono figli. Chiedo di dove sei, le loro origini. La gran parte risponde, non so. È un’ altra vita, non riesco a comprenderla. La prima volta che sento parole vere, chiare. De Anna ha parlato saggiamente dei valori economici perché esiste pure la preoccupazione dentro il mondo del lavoro, del volontariato. Il volontariato tra i giovani non esiste più, l’Associazionismo è finito, estinto o quasi. Bisogna trovare un altro modo di radunarci, di coinvolgerci, di andare avanti. Non so se dai giovani arriverà una risposta. L’Argentina ha, lo ripeto sempre, ben 5 milioni e mezzo di immigrati italiani e 60 anni fa si parlava più italiano che spagnolo. E dove sono i figli? Dove sono i nipoti? De Anna ha detto una cosa molto importante: bisogna coinvolgere le Autorità politiche locali e soprattutto lo studio dell’Italiano nelle nostre scuole. Non è possibile che si studi l’inglese e non l’italiano”. “All’Università di Rosario – sottolinea una relatrice – ci sono italiani ma credo non giuliani. Sarebbe quanto mai opportuno attivare scambi di ragazzi delle scuole medie (11-12 anni) per far sì che possano passare delle vacanze in Italia. Necessitiamo di informazioni per poi dar corso alle pratiche.” La stessa intervenuta sollecita un maggior coinvolgimento della Regione e chiede siano attivati canali informativi. “Da tempo mi sono accorta che la visione e le necessità che abbiamo noi a migliaia di chilometri di distanza sono diverse. Siamo in presenza di difficoltà dei giovani a livello mondiale. Tagli, rapporti politici, circostanze, congiuntura, corso Origini, tanti i problemi da sviscerare. Il corso Origini è in inglese; dobbiamo trovare altre istituzioni che fanno corsi in italiano, lingua e letteratura italiana sarebbe un’ opportunità stupenda”. La quota rosa si è dimostrata quanto mai preparata. La parola ad un giovane partecipante. Un’altra giovane concorda con l’intervento precedente ed in particolare ritiene necessario, per far avvicinare i giovani ai Sodalizi, far conoscere tutti i programmi della Regione e delle Associazioni del FVG ai giuliani e friulani presenti a Cordoba. Sul tema degli scambi di studenti con le aree di Trieste e Gorizia interviene un giovane di Mar del Plata. “Auspico si possa formare un gruppo frequentante le scuole superiori perché necessitano di un confronto di idee in quanto le nostre sono ben distinte da quelle europee nonostante le moderne tecnologie informatiche”. Affronta poi il tema dell’internazionalizzazione dei prodotti e delle merci. “Da decine di anni sono in Argentina – esordisce un relatore – ora insegno, accudisco gli anziani giuliani, ho dedicato e mi dedico, con tutto il cuore e l’anima, come tanti altri dirigenti, all’associazionismo. Lo strumento è il volontariato”. Esprime quindi il suo pensiero, che riportiamo pari pari, mettendo a nudo la problematica del difficile rapporto tra i dirigenti dei Circoli e i giovani. “I ragazzi volevano essere da soli; ci siamo ritirati….e poi? Da allora i circoli giovanili sono spariti. Gli altri dirigenti possono dire se è vero. Quando avevano 12 anni dicevano: di nuovo fra i veci. Bisogna capire e rispettare. Ci sono dei giovani ma rari. Nel mio gruppo ho 3 ragazze. Sono molto collaborative. Nei Circoli esistenti però quanti hanno giovani che vengono a dare una mano? Credo pochi. Allora chiediamoci: cosa noi anziani possiamo fare per voi? Voi siete argentini ma la metà del vostro sangue è italiano. Fate qualche proposta, esponetela. Tutti i Circoli, non solo quelli giuliani, senza noi anziani finiranno per sempre”. Altro tema sollevato è stato quello sui corsi di lingua italiana che dovrebbero essere svolti dalla Dante Alighieri. Però non viene esclusa l’ipotesi di tenere dei corsi presso i Circoli. Ci sono già dei corsi anche on-line. Sulla presenza dei giovani nei Circoli non manca la proposta di svolgere del volontariato per affiancarsi nelle attività di promozione quando vengono allestiti stand o banchi alle manifestazioni sia nelle sedi associative quanto nelle piazze. Pag 5 Giuliani nel Mondo Da pagina 4 - Giorno del Ricordo Il Gruppo di soci fiumani del Circolo del Mar del Plata davanti alla Chiesa. Riportiamo comunque un sunto della cerimonia. La signora Toto Maria, classe 1923, ha portato il Labaro del Sodalizio, con il viso solcato dalle lacrime per la grande emozione, come pure quella dei partecipanti. é buona per nessuno, perché dentro di noi, sempre mancherà un pezzo del nostro cuore rimasto la dove nascemmo, e che un triste giorno dovemmo abbandonare. Che cosa potrà mitigare tanto dolore? Nulla! Solo contare con l’aiuto del Signore e, le nostre preghiere per tante persone che speriamo riposino in pace. Questi sono i risultati delle guerre, le loro conseguenze, per questo dobbiamo lottare si, però acciocché non si ripetano. Queste sono le nostre testimonianze vere, perché noi siamo i testimoni”. Presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi si sono raccolti i soci del Circolo Giuliani nel Mondo di Olavarria. Il Presidente del Circolo Giuliani nel Mondo di Mar del Plata, Eduardo Valinotti, ha tenuto un discorso accompagnato dal Presidente de Federaciòn de Sociedades Italianas di Mar del Plata Y Zona, Juan Radina, il rappresentante del Comites Rafael Vitello, il vicepresidente della Federazione Giuliana Argentina, Sergio Francetich ed alcuni soci e simpatizzanti del sodalizio giuliano nella città marplatense. I nostri corregionali, loro familiari ed autorità dopo la Messa a San Paolo. Non è mancato il tricolore e la sfilata di tante altre bandiere; portatrici tra l’altro le signore Giuricich e Bearzi. Alla toccante omelia di Padre Costanzo è intervenuta la Marincovich che ha commentato il volume “Esilio ed Emigrazione GiulianoDalmata”. Numerosi gli interrogativi e tra questi: può l’essere umano sopportare tanto dolore? Nel concludere l’intervento Annamaria ha così sottolineato: “Oggi, si compiono 10 anni dall’inizio di queste commemorazioni, due anni prima che lo facesse l’Italia, e riconoscesse “I Martiri delle Foibe”. Oggi pregheremo non solo per coloro che furono sentenziati, uccisi dal nemico, pregheremo per tutte le persone che morirono in terra straniera perché pure loro furono vittime. Perché dopo tanto tempo ancora parliamo di tutto questo e lo pensiamo di fare ancora per molti anni, sempre che il Signore ci aiuti? Acciocché si comprenda cosa vuol dire una “guerra”, quanto si soffre durante questi disastri. E poi, quando diciamo... é arrivata la pace! Ma quale? Un esilio, un’emigrazione, non Il Console generale Mauro Marsili. In Sud Africa: a Johannesburg il Giorno del Ricordo è stato celebrato per iniziativa dell’Associazione dei Giuliani del Sud Africa. La dimostrazione che si tratta di una ricorrenza molto sentita, e non soltanto dai giuliani, si è avuta dal grande numero di partecipanti, circa 150. Fra i presenti anche il Console Generale Gabriele di Muzio, il primo segretario dell’Ambasciata Paolo Bonissone, Riccardo Pinna (CGIE), Maurizio Mariano, Gaetano Giudice, Giuseppe Cimato, il presidente di Casa Serena Giuseppe Messina, Salvatore Cristaudi (Comites) e tanti altri rappresentanti di enti, associazioni e organizzazioni comunitarie. La commemorazione è cominciata con la deposizione di corone al monumento che ricorda le vittime delle foibe e dell’esodo ideata da Gemma Stelli, nipote di un esule di parenti infoibati. La Santa Messa è stata celebrata da padre Giuseppe De Lama e i canti sono stati eseguiti dal Coro Giuseppe Verdi, diretto dal maestro Robert Giuricich. All’offertorio è stato il presidente Nicolò Giuricich a cantare l’Ave Maria di Schubert. Dopo la Messa, Nicolò Giuricich ha letto un messaggio inviato da Trieste dal Presidente dell’Associazione dei giuliani Dario Locchi e ha consegnato una medaglia al socio Alfredo Cazzavilan per ringraziarlo del suo contributo alla realizzazione del libro sui giuliani del Sud Africa pubblicato dall’Associazione l’anno scorso. L’importanza e il significato della ricorrenza sono stati quindi sottolineati nei discorsi delle personalità presenti. Conduttore dell’evento è stato il socio Roberto Opeka. Gli ospiti si sono quindi trasferiti nel salone della vicina Casa Serena, dove è stato offerto un rinfresco. In Australia; a Canberra: si sono riuniti numerosi corregionali provenienti da vari centri e località periferiche per la Santa Messa al San Gregorio nonché per una solenne commemorazione al centro Culturale Italiano. “Non possiamo dimenticare i tremendi fatti, i massacri, le vittime innocenti di grande crudeltà. Il ricordo colpisce profondamente, anche i presenti, e forse ci sono ancora ferite aperte, che sanguinano, ma basta! Bisogna guarire. La medicina che può guarire i nostri cuori è il perdono. Solo quello. Il Giorno del Ricordo dev’essere quindi anche il giorno del perdono.” Ecco il messaggio pronunciato da Mons. Luis Miguel Muñoz durante la sua omelia nella chiesetta di S. Gregorio di Queanbeyan, aggiungendo che, come aveva detto Papa Giovanni Paolo II, “al male bisogna rispondere con il bene”. Hanno assistito alla Santa Messa l’ambasciatore Gianludovico de Martino di Montegiordano con la signora Camilla; i presidenti di varie associazioni regionali locali tra cui Lio Galafassi, Angelo Damiano, Gabriella Genero, Giovanni Di Zillo e Franco Papandrea (CGIE); molti giuliani ed altri fedeli italiani. Erano tutti raccolti in preghiera per ricordare la tragedia che toccò la frontiera italiana orientale a partire dal 1943 fino al primo dopoguerra. E’ il quinto anno che l’Associazione Giuliani di Canberra – ci scrive Yvette Alberti Devlin - organizza anche dopo la Messa un incontro al Centro Culturale Italiano. Come di consueto, si sono aggiunti ai giuliani locali anche rappresentanti di circoli giuliano-dalmati di Sydney. Sono state deposte quattro corone di fronte alla targa ricordo che era stata affissa su di una parete del Centro nel 2009. Il presidente dei Giuliani di Canberra, Mario Donda, ha dato il benvenuto a tutti ed a coloro che sono venuti da Sydney (Daniele Velcich dell’Ass. S. Maria di Cherso, Pino Di Martino dell’Ass. Giuliani, e Serena Breese dell’Ass. Fiumani). Donda ha affermato che era ora che si parlasse di questo tragico capitolo della storia italiana: “Finalmente oggi, nei libri di testo, si parla delle foibe e dell’esodo [...] Si spera soprattutto per le nuove generazioni che attraverso la conoscenza di quegli eventi, nel futuro non si ripetano le tragedie del passato.” L’Ambasciatore ha sottolineato che questa “sconvolgente esperienza” ha fatto sì che i popoli europei collaborassero per creare un’atmosfera di pace e uno spirito di solidarietà – e da qui è nata l’Unione Europea alla quale si aggiungerà presto la Croazia. Completata la parte ufficiale i presenti (una cinquantina) si sono fermati per un ottimo pranzo preparato e servito da volonterose signore Cellina Benassi, Anita Tonon, Pia Messinese e Betty Forner. Altre iniziative si sono tenute ad Adelaide e presso la sede della Famiglia Istriana e a Melbourne si è tenuta una Santa Messa. E’ stata allestita anche una mostra storica di un percorso in terra australiana. Scrive Pino Bartolomè che per lui il 10 febbraio rappresenta una data importante perché dopo quel giorno di 61 anni or sono e cioè nel 1952 alle ore 10 del mattino ha messo piede in Australia sbarcando dalla M/N “Nelly”. In Brasile: a San Paolo ha avuto luogo una Messa solenne – organizzata dalla famiglia Bartoli – nella Chiesa degli Immigrati “Madonna della Pace”. All’iniziativa coordinata dall’Associazione Friuli Venezia Giulia e del Circolo di San Paolo hanno partecipato le famiglie degli esuli, istriani, giuliani, goriziani, fiumani e dalmati. Anche negli altri centri di Curitiba e Pirassununga non sono mancate varie iniziative. Sempre attivissimo a Brasilia Roberto Max Storai Lucich che alla Santa Messa si è pregato “per capire meglio come possiamo tutti vivere sempre in pace”. Invocazione per le Vittime delle Foibe O Dio, Signore della vita e della morte, della luce e delle tenebre, dalla profondità di questa terra e di questo nostro dolore noi gridiamo a Te. Ascolta , o Signore, la nostra voce. “De profundis clamo ad Te, Domine; Domine, audi vocem meam”. Oggi tutti i Morti attendono una preghiera, un gesto di pietà, un ricordo di affetto. E anche noi siamo venuti qui per innalzare le nostre povere preghiere e deporre i nostri fiori, ma anche apprendere l’insegnamento che sale dal sacrificio di questi Morti. E ci rivolgiamo a Te, perché Tu hai raccolto l’ultimo loro grido, l’ultimo loro respiro. Questo calvario, col vertice sprofondato nelle viscere della terra, costituisce una grande cattedra, che indica nella giustizia e nell’amore le vie della pace. In trent’anni due guerre, come due bufere di fuoco, sono passate attraverso queste colline carsiche; hanno seminato la morte tra queste rocce e questi cespugli; hanno riempito cimiteri e ospedali; hanno anche scatenato qualche volta l’incontrollata violenza, seminatrice di delitti e di odio. Ebbene, Signore, Principe della Pace, concedi a noi la Tua pace, una pace che sia riposo tranquillo per i Morti e sia serenità di lavoro e di fede per i vivi. Fa che gli uomini, spaventati dalle conseguenze terribili del loro odio e attratti dalla soavità del Tuo Vangelo, ritornino, come il figlio prodigo, nella Tua casa per sentirsi e amarsi tutti come figli dello stesso Padre. Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Martiri Giuliani Gelida e orribil notte, ulula il vento fra gl’alberi spogli, attendon la morte i giuliani nostri in piedi, atterriti su alti scogli. Spari di mitra li troncheranno la vita, i lor corpi cadranno all’indietro, legati insieme col fil di ferro balzeranno come palle, fra rupi e il ginepro. Raggiungeranno altri martiri nelle profondità, Quanti sono ? Nessuno lo sà. Accoglili nel tuo seno Signore e, se han commesso qualche peccato, con il martirio lo han già pagato. Grazie nemico per la tua viltà così, han dimostrato al mondo i giuliani , anche a costo della lor vita, gridano sempre: siamo italiani! Pag 6 Tanto male ci hai fatto, Le nostre terre hai usurpato noi, non ti odiamo usurpatore per te solo sentiamo: pietà e dolore. Annamaria Marincovich Tuo Nome, venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà. Dona conforto alle spose, alle madri, alle sorelle, ai figli di coloro che si trovano in tutte le foibe di questa nostra triste terra, e a tutti noi che siamo vivi e sentiamo pesare ogni giorno sul cuore la pena per questi Morti, profonda come le voragini che li accolgono. Tu sei il Vivente, o Signore, e in Te essi vivono. Che se ancora la loro purificazione non è perfetta, noi Ti offriamo, o Dio Santo e Giusto, la nostra preghiera, la nostra angoscia, i nostri sacrifici, perché giungano presto a gioire della splendore del Tuo volto. E a noi dona rassegnazione e fortezza, saggezza e bontà. Tu ci hai detto: “Beati i misericordiosi perché otterranno mi- sericordia, beati i pacificatori perché saranno chiamati figli di Dio, beati coloro che piangono perché saranno consolati , ma anche beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati in Te, o Signore, perché è sempre apparente e transeunte il trionfo dell’iniquità. O Signore, a questi nostri Morti senza nome, ma da Te conosciuti e amati, dona la Tua pace. Risplenda a loro la luce perpetua e brilli la Tua luce anche sulla nostra terra e nei nostri cuori. E per il loro sacrificio fa che le speranze dei buoni fioriscano. Domine, coram te est omne desiderium meum et gemitus meus te non latet. Amen Mons. Antonio Santin , Vescovo di Trieste , 1959 A fatal sopruso - Misericordia e Giustizia 10 febbraio 1947 - 10 febbraio 2013 (66 anni dopo) Annuente il Cielo, il “Vero” oggi celebra il “Ricordo”. Un monito squarcia, rimuove il velo. Palpitano i cuori. Dal pulpito convèrte il verbo; ritorte le trame, senno, misericordia e giustizia risale. Da Basovizza, “Croci e Bilancia”; “Pane al pane, vino al vino”, detto e scritto ciò ch’e stato, tale e quale. Storia risale, e’I nuir suo onesto: d’etnia millenaria, d’Istria e Dalmazia fu ed è d’italo verbo non* questo. Che belve umane vili, partigiani di Tito, liete a soprusi, spietate e servili a delatori occulti, innocenti, ma italiani, a foibe Corsiche* fonde precipitar incatenati, *fossi vivi. Pur d’estirpar l’italo ceppo, terrore e furia incorse, sì ch’abbandonar soccorse le Genti Giulie, le natie proprie sponde. A vita lor, pianti e dolori compagni a morte, sradicate, disperse. Vergogna, orrore, pur se vinti o vincitori. Il Fato silente, omerto il dolore, il grido, d’improprio non conclude. Quest’oggi riappare, finì il sonno, intona il “Vero”: - ONORE - Ai “Martiri delle Foibe” Al Fato, la via del ritorno. *profonde - *sepolti * controverso, discusso Nevio Mastrociani Bertola Trieste, 14 febbraio 2013 Giuliani nel Mondo REALTÀ REGIONALI IN RETE Da sinistra: Riccardo Brancaleon, Marco Macorich, Giuseppe Napoli, Elio De Anna e Dario Locchi Trasformare i luoghi di ritrovo reali in piazze virtuali che possano mettere in connessione i nostri corregionali all’estero. È questo il senso di “Fvg-worldplayers”, il nuovo portale del Friuli Venezia Giulia dedicato al mondo dell’emigrazione regionale presentato a Trieste dall’assessore Elio De Anna unitamente al direttore centrale dott. Augusto Viola, presenti all’incontro Cooperazione Territoriale in un’Europa allargata In Consiglio regionale a Trieste si è tenuta la “Settimana europea delle città e delle Regioni”, organizzata in collaborazione con la Delegazione italiana del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE), che ha rappresentato un’occasione di dialogo fra esponenti del mondo istituzionale e della società civile sul come affrontare insieme problematiche comuni all’interno di aree transfrontaliere, identificando nuovi ambiti di cooperazione e di progettualità. L’evento è stato un momento di confronto con le Istituzioni europee tradizionalmente deputate al dialogo con il territorio, il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) ed il Comitato delle Regioni (CdR), realtà che avranno un ruolo molto importante nella promozione dei valori collegati all’Anno Europeo dei Cittadini 2013. i rappresentanti delle sei associazioni regionali che si occupano di emigrazione e che operano in Friuli Venezia Giulia. Con questo nuovo strumento, visitabile all’indirizzo web www.fvgworldplayers.it le diverse realtà esistenti ora dialogano tra di loro con uno scambio di informazioni che rappresentano un valore per i nostri emigranti. La politica d’indirizzo della Regione nei confronti dei corregionali all’estero - ha aggiunto l’assessore De Anna - non può prescindere dal nuovo contesto in cui viviamo. Accanto alle realtà associative (ALEF, Associazione Giuliani nel Mondo, EFASCE, Ente Friuli nel Mondo, ERAPLE, Unione Emigranti Sloveni del FVG) emerge, un nuovo fenomeno legato alla brain mobilty. Queste persone, giovani laureati o semplici operai, professionisti e tecnici, una volta giunti a destinazione, si trovano ad operare lontano da casa. Sentono il bisogno di stare uniti, al pari di tanti che si sono riuniti in Fogolars (friulani), Segretariati (pordenonesi), Circoli (giuliani, sloveni) e di vivere l’appartenenza non come un proprio campanile, bensì una preziosità da utilizzare come “marchio DOC”, nella speranza di concludere affari ed accordi di reciproco scambio. A nome delle Associazioni è intervenuto il Presidente dell’AGM Dario Locchi che, oltre ad esprimere il plauso per l’iniziativa, ha inoltre auspicato venga quanto prima attuato il documento conclusivo del convegno di Toronto che prevedeva la creazione di una rete di aggregazione, di informazione e di partecipazione, una comunità virtuale, costruita attraverso i più moderni mezzi informatici, un vero e proprio “social network” che colleghi la Regione con i corregionali all’estero, rivolta in particolare ai giovani, sia discendenti di emigrati originari del FVG, al di là delle rispettive associazioni di appartenenza, che residenti all’estero per il crescente fenomeno della mobilità professionale. Stanziamento della Giunta regionale sul fondo dei corregionali per iniziative dirette La Giunta regionale, su proposta dell’assessore De Anna, ha deliberato lo stanziamento di € 130.000,00 per l’anno 2013, a valere sul fondo dei corregionali all’estero, per alcune iniziative dirette dell’Amministrazione regionale: € 70.000,00 per interventi di sostegno al reinserimento dei rimpatriati; € 25.000,00 per la realizzazione della XIII edizione del Corso Origini, organizzato dal Consorzio MIB – School of Management di Trieste; € 5.000,00 per il convitto nazionale “Paolo Diacono” di Cividale; € 10.000,00 per la quarta conferenza continentale dei giovani corregionali, in questo caso d’Europa, e la terza Conferenza dei protagonisti corregionali nel mondo e relativa riunione della “Cabina di regia” da tenersi in Francia. Coordinamento dell’EFASCE. € 15.000,00 per la realizzazione della mostra itinerante “In viaggio“ in Francia, nell’ambito del progetto AMMER; € 5.000,00 per incontri ed iniziative a Fiume, in occasione dell’entrata della Croazia nell’Unione Europea. Coordina l’ERAPLE in collaborazione con l’AGM. SOSTEGNO PER IL GIORNALE AppuntamentI a Fiume In questo contesto si inserisce l’iniziativa, caldeggiata dall’amministrazione regionale, a Fiume, il primo luglio, in occasione dell’entrata della Croazia nella Comunità Europea. È previsto un incontro di giovani, figli o nipoti di nostri corregionali attivi nei Paesi aderenti alla Comunità. Capofila della manifestazione è stato indicato l’ERAPLE di Cividale, che sarà affiancato dall’AGM e dalle altre associazioni rappresentative dei corregionali all’estero. a Marsiglia 6-7 aprile 2013: IV Conferenza Giovani corregionali d’Europa III Conferenza dei protagonisti nel Mondo e Cabina di regia. Mostra Ammer Da un’indagine esperita tra i periodici editi da Associazioni, Enti, Fondazioni, Club, ecc. che gravitano nella sfera del mondo dell’emigrazione emerge un dato: tutte queste realtà praticano l’abbonamento per la propria pubblicazione. Inoltre non mancano versamenti volontari a sostegno della rivista. Il nostro trimestrale la cui tiratura supera le 2.200 unità viene spedito gratis. Facciamo vivo appello per un contributo a piacere: c/c postale n. 001005983612 presso il CONTO BANCOPOSTA IBAN POSTE ITALIANE: IT30 E076 0102 2000 0100 5983 612 Codice BIC/SWIFT - BPPIITRRXXX in alternativa: c/c bancario n. 100000006529 presso la Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia - Trieste (Italy) IBAN: IT61 L063 4002 2101 0000 0006 529. Intestati entrambi a: ASSOCIAZIONE GIULIANI NEL MONDO Via Santa Caterina da Siena, 7 - 34122 Trieste (Italy) 24 le personalità al momento presenti nel sito Fvgworldplayers è un sito che al momento presenta 24 personalità legate alla nostra regione, definite, non a caso, interpreti nel mondo. Ciascuno di loro, infatti, con modi e percorsi diversi, ha saputo affermarsi all’estero valorizzando al contempo il patrimonio economico, culturale, imprenditoriale della nostra Regione. Un network composto da persone che si sono fatte portatrici della storia, della cultura, dell’esperienza e delle capacità del Friuli Venezia Giulia nelle nuove realtà che li hanno accolti in ogni angolo del globo. Una rete viva e importante, che possa rappresentare un ponte verso ciascuna delle diverse realtà nazionali sparse nei cinque continenti, formata da un gruppo di personaggi impegnati nei campi più diversi, dall’imprenditoria alla finanza, dalla comunicazione all’edilizia, accomunati tutti da un legame forte con il Friuli Venezia Giulia e rappresentanti illustri dei valori più importanti che questa regione sa trasmettere. Per l’AGM sono presenti ed attivi nel sito Nicky Giuricich a Johannesburg e Carlo Leopaldi a Shanghai, ai quali si affiancheranno non meno di una decina di altre personalità. In una riunione ad Udine è stata decisa la costituzione di un tavolo di lavoro, composto da un rappresentante per Associazione (l’AGM ha delegato Fabio Ziberna) che ha definito i criteri di ammissibilità delle new entry e le modalità di interazione con i network già funzionanti presso i rispettivi Sodalizi regionali. Turismo FVG Iniziative promozionali La Turismo FVG supporterà le imprese di settore nella funzione di consulente aziendale. Si tratta di un progetto di collaborazione con le Associazioni di categoria, i consorzi ed il sistema camerale finalizzato ad aiutare le imprese in un mercato sempre più competitivo ma anche a realizzare una vera e propria “fabbrica del prodotto”. Per quanto attiene le iniziative promozionali dirette per l’anno in corso la Turismo FVG ha presenziato alla BIT, Borsa Internazionale del Turismo a Milano, allestendo uno stand più a carattere interattivo e di respiro internazionale, con l’obiettivo di un coinvolgimento dei professionisti e visitatori e quindi puntando sulla comunicazione 2.0. Non sono mancate conferenze, incontri mirati, l’enogastronomia; uno spazio ad hoc è stato dedicato al prossimo anniversario della Grande Guerra. Nel prossimo numero: Soggiorno anziani a Trieste a cura dei coniugi Stelli; L’emigrazione italiana e quella regionale di Alessio Marzi; La terra promessa di Jacinto Giobbe; Il Cile ed i suoi laghi di Claudio Chierego. Pag 7 Giuliani nel Mondo CONFERENZE - CERIMONIE - RICONOSCIMENTI - PUBBLICAZIONI CANADA Toronto: meritato riconoscimento ai coniugi Braini I soci del Club di Toronto hanno voluto riconoscere ufficialmente l’operato e il volontariato pluriennale dell’ex presidente, Guido Braini, il quale, sempre sostenuto da sua moglie Bruna, ha lavorato instancabilmente per così tanti anni per il Club e per tutta la comunità giuliano-dalmata in Canada (e non solo in Canada). Sempre calmo e misurato anche nei momenti più difficili, sempre pronto a fare anche quando mancano le forze, Guido è stato e rimane non soltanto un simbolo ma un prezioso punto di riferimento per il mondo dell’emigrazione giuliana in terra canadese. L’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste ha espresso a Guido ed alla sua gentile consorte le più vive felicitazioni. Guido e Bruna Braini alla festosa cerimonia. LA COMUNITÀ ITALIANA IN CANADA Secondo le statistiche (ultimi dati disponibili) la Comunità italiana in Canada sarebbe così distribuita: 560.000 nell’Ontario, 174.000 nel Quebec, 63.000 nel Bristish Columbia. In prevalenza gli italocanadesi vivono nelle grandi aree urbane di Toronto, Vancouver e Montreal, pari ad un totale di 747.000 unità; i restanti cinquantamila in altri luoghi. Dai dati in possesso del Dipartimento di Immigrazione e dai censimenti canadesi risulta che la comunità italiana in Canada è il quarto gruppo in ordine di consistenza, dopo quelli di origine inglese, francese e tedesca. Risultato delle successioni generazionali di circa 700.000 persone entrate in Canada dall’Italia nell’arco di un secolo. L’incremento più consistente del numero di residenti appartenenti alla comunità italiana in Canada avvenne fra il 1951 ed il 1961, quando passò da 50.000 a 400.000 unità. Dopo un altro decennio, nel 1971, la popolazione residente in Canada di origine Italiana era di 730.000 unità, dei quali 385.000 risultava nata in Italia. Un dato molto interessante è che la lingua italiana è la terza lingua parlata nel paese e la prima delle lingue non ufficiali. La consistente presenza culturale Italiana ha indotto il governo canadese a riconoscere come patrimonio comune della nazione la lingua italiana; è una realtà che la politica attuale in Canada è strutturalmente multiculturale attraverso iniziative di vario tipo. (Estratto da “El Boletin” n.141). UNA STORIA ANCORA DA CONOSCERE “La donna che uccise il generale” è un saggio storico che ricostruisce le tragiche vicende di una donna, Maria Pasquinelli (Firenze 1913) passionale e determinata che uccide, a Pola, il generale inglese Robert de Winton, il 10 febbraio 1947. II 10 febbraio è considerata la “Giornata del Ricordo” per non scordare le tragedie della Venezia Giulia. Quel giorno a Parigi si firmava il Patto che cedeva anche Pola alla Jugoslavia, territorio antecedentemente affidato agli inglesi e questo aveva fatto sorgere molte speranze agli italiani. Il gesto omicida della Pasquinelli fu da molti giudicato inutile e comunque tardivo, scaturito da una mente priva di equilibrio, dopo le tragedie alle quali aveva assistito in Africa e in Dalmazia. Tuttavia tutte le potenze si preoccuparono delle ricadute che tale gesto avrebbe potuto avere, mettendo in crisi una pace faticosamente raggiunta e in alcune terre non riconosciuta. I vincitori si preoccuparono di trovare il modo di onorare la memoria del Generale, senza uccidere la donna che avrebbe potuto così diventare un’eroina e questo nessuno di loro lo voleva. Comunque oggi è possibile ricostruire i rapporti che Maria Pasquinelli intrattenne con il governo del Sud, con la Repubblica Sociale, con il principe Valerio Borghese e infine con il nuovo governo della Repubblica Italiana. Altrimenti come sarebbe stato possibile che continuasse a ricevere lo stipendio di insegnante dall’Italia quando assisteva gli esuli a Pola? Maria Pasquinelli non era solo una maestrina. Lo spionaggio italiano aveva avvertito quello inglese della volontà della donna di uccidere il loro generale. Come mai non la fermarono? Sicuramente dopo la morte di Maria che tra poco compie i suoi cento anni verremo a conoscenza di ulteriori elementi; già ora la storia di questa donna che uccide un uomo, un soldato insignito di una decorazione anche per essere stato ferito nello sbarco in Normandia, che aveva appena da qualche giorno conosciuto a Pola il figlioletto di tre mesi, rappresenta la punta dell’iceberg della tragedia assurda del Novecento che non si può giudicare, ma solo conoscere e cercare di capire per evitare che si ripeta. ELIGIO CLAPCICH INSIGNE ACCADEMICO Eligio Clapcich, per l’attività culturale che svolge da molti anni, è stato nominato Membro Accademico del Centro Italiano Educazione e Cultura e del Museo Arte Casa Colombo (MACC). Sono già insigniti, tra gli altri, la prof. Natalia Indrimi, Executiv Director del Centro Primo Levi per la storia ebraica al Centro Calandra, il prof. Anthony Julian Tamburri, docente di Cultura italiana e Studi comparati presso l’Università di N.Y. e Decano dell’Istituto Calandra e Lidia Bastianich, che non necessita essere presentata. Alla solenne cerimonia tenutasi al Clifton New Jersey hanno presenziato il Console Aggiunto del New Jersey Clelia Di Rienzo, il Direttore Esecutivo del MACC (Museo Arte Casa Colombo) Carla Mastropierro, il Presidente del Board Italian Educational and Cultural Center (IECC), Louis Iozzo del CEO e decine e decine di soci di dette realtà culturali, autorità, e amici giuliani. L’AGM si felicita con il nostro valido ed attivo Presidente. Konrad Eisenbichler in Cattedra a Fiume e Udine Vasta eco hanno suscitato nel mondo accademico e della cultura le conferenze, tenute da Konrad Eisenbichler – docente all’Università di Toronto, incaricato presso il programma di Studi rinascimentali con mansioni anche presso il Dipartimento di Italianistica e numerosi Centri di Studi - tenute a Fiume presso il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia, sul tema “Gianni Angelo Grohovaz: il poeta fiumano-canadese e l’identità” e a Udine, al Centro Studi Canadesi dell’Ateneo Friulano, sul tema: “I vari volti di una donna rinascimentale: la poetessa Laudomia Forteguerri tra politica e passione”. Eisenbichler è stato presentato rispettiva- In sequenza: la Console del New Jersey, Clelia Di Rienzo, consegna l’attestazione; Anthony figlio dei coniugi Clapcich – a sinistra Savina – esprime le congratulazioni; il Vescovo di Brooklyn, S.E. Nicholas Di Marzio, si complimenta con Eligio. UNA FABBRICA SUL MARE Konrad Eisenbichler durante la lezione a Fiume. mente dalla direttrice fiumana prof. Gianna Mazzieri-Sankovic e dal rettore udinese Cristina Compagno. ARMANDO SEVERI IN AUSTRALIA Artista molto noto in Australia nella comunità italiana ed in particolare tra i pittori, fotografi e scultori. Classe 1913, emigrò nel 1956. Nel 1958 apre uno studio fotografico, promotore del Centro Italiano d’Arte e fondatore del gruppo Amatori dell’Arte. Vincitore di premi internazionali in Australia ed in Italia. Ritrattista, paesaggista, creativo modellatore di figure di famosi personaggi. Di poche parole perché quello che aveva da dire sull’arte lo affidava con maggiore chiarezza alle sue opere. Scrive di lui il quotidiano “Il Globo”: “È importante che simili personaggi non siano dimenticati, ma ricordati per valorizzare il contributo degli emigrati italiani alla crescita culturale dell’Australia”. Ma quando sarà ricordato nella sua città natale? Pag 8 L’1 ed il 2 febbraio a Monfalcone sono state rievocate pagine di storia sulla nascita della cantieristica grazie ad una iniziativa del Comune di Monfalcone. L’amministrazione civica ha stampato il libro di Fulvio Madotto dal titolo “Mauro Bonetti – Ein Leben als Ingenieur (Una vita da ingegnere)”, una carrellata del Primo Novecento, che si sofferma in particolare sui cantieri Navali Triestini di Monfalcone, fondati nel 1908 dagli armatori di Lussinpiccolo Callisto e Alberto Cosulich. La prima parte del saggio riporta la ricerca fatta sulle origini della famiglia di Buie e menzionata già nel 1418 nel manoscritto del vescovo Tommasini. La presentazione a cura di Stelio Lutmann, Roberto Viscovich, Clemente Riccioli; letture di Ruggero Torzullo e Rossella Buraggina. Due le mostre a corollario del saggio. Presso la biblioteca civica comunale “La memoria silenziosa – Il villaggio operaio di Panzano” e presso il Centro Visite “Una questione di classe – Saturnia e Vulcania”, quest’ultima a cura del Consorzio Culturale Monfalconese. IL PROGRAMMA DEL CIRCOLO GIULIANO DI BUENOS AIRES SUD Gli incontri socio-culturali del Sodalizio per l’anno in corso sono stati così calendarizzati: 7 aprile, 9 giugno, 4 agosto, 6 ottobre, 24 novembre. Inoltre è prevista una riunione ogni due mesi, per realizzare un incontro definito “Tra Amici” con lo scopo di condividere video e usanze delle terre natie. Gli eletti in Parlamento dagli Italiani nel mondo L’artista Armando Severi, triestino d’Australia, deceduto nel 2010 a Melbourne, con una sua tela ispirata alla tradizionale inquadratura del Castello di Miramare. Senato della Repubblica Africa, Asia, Oceania, Antartide: Giacobbe Francesco; America Meridionale: Zin Claudio; America Meridionale: Longo Fausto Guilherme; America Settentrionale e Centrale: Turano Renato; Europa: Micheloni Claudio e Di Biagio Aldo. Camera dei Deputati Europa: Picchi Guglielmo, Garavini Laura, Farina Giovanni, Caruso Mario, Tacconi Alessio; Africa, Asia, Oceania, Antartide: Fedi Marco; America Meridionale: Merlo Ricardo, Borghese Mario, Porta Fabio, Bueno Renata; America Settentrionale e Centrale: La Marca Francesca, Nissoli Angela Rosaria. Giuliani nel Mondo Il X anniversario di fondazione a Canberra Riprendiamo con una serie di significative immagini i momenti salienti della festosa manifestazione celebrativa il decimo di costituzione del giovane Sodalizio giuliano di Canberra presieduto da Mario Donda. Come avevamo pubblicato nella precedente edizione, numerose le iniziative per que- AUSTRALIA sta cerimonia quali una mostra fotografica con significativi momenti dell’attività associativa a partire dal 2002 e la pubblicazione di un opuscolo bilingue che ripercorre le tappe salienti dei triestini, istriani, fiumani e dalmati nell’Australian Capital Territory e nell’area adiacente del New South Wales. Il nuovo direttivo dell’Associazione Giuliani di Sydney L’assemblea del Sodalizio, presenti oltre 70 soci, ha proceduto al rinnovo delle cariche associative. Questa la composizione: Presidente Giuseppe (detto Pino) Di Martino; Vicepresidente Arduina Greco; Segretario Aldo Gortan; Tesoriere pro tempore il Presidente; Consiglieri: Edoardo Bader, Ermanno Fabian e Luigi Tagliavia. Commento finale del neo-eletto Comitato “…e che Dio ne la mandi bona e senza bora!” La votazione è stata preceduta dagli adempimenti statutari (relazioni sull’attività svolta, bilanci e programmi). 3 1 1. La tradizionale torta, “gigante” per questa festosa ricorrenza. 2 2. Adriana Douglas consegna i diplomi per gli ex e gli attuali componenti il Direttivo del Sodalizio. 3. Il nuovo comitato. 7 4 6 5 9 4. Cellina Benassi e Mario Donda ricevono un presente dal Comitato. 10 8 5. Una immagine quanto mai significativa. Emigrati storici unitamente alle seconde, terze e quarte generazioni. 6. Da sinistra: Giliana Caris, Pino Di Martino, Arduina Greco ed Ermanno Fabian. 7. Scorcio dei soci presenti all’Assemblea. 10. Il neoeletto Presidente del Sodalizio in una simpaticissima immagine dove coniuga per effetto del fuso orario la Barcolana, San Nicolò ed il Natale. 8. Giuliano e Julianne Di Martino. 9. Il Nunzio Apostolico Mons. Lazzarotto che per numerosi anni ha svolto la sua missione a Canberra e che è sempre stato vicino ai giuliani è stato trasferito a Gerusalemme. Lo ricordiamo in questa immagine a sinistra unitamente a Padre Canova. Grazie Mons. Lazzarotto 11. Non si può mancare al tradizionale incontro bisettimanale, ogni martedì e venerdì alle 12.00 in punto presso il caffè di Michael dello shopping center di Markettown-Leichhardt di Sydney. Da sinistra S. Mazzoni, A. Menegoni, M. Santi, A. Greco, J. Di Martino, M. Mazzoni, G. Torrisi, G. Serafini e J. Severi. Ovviamente “assente” perché scatta la foto” E. Canevari. 11 La cronaca dei festeggiamenti Dicembre è il mese in cui anche a Canberra varie associazioni organizzano pranzi o altri eventi per festeggiare assieme il Natale che si avvicina. L’evento natalizio che è stato organizzato dall’Associazione Giuliani Canberra, che ha avuto luogo a Weston Park, ha attirato 75 persone tra adulti e bambini. Questo è un incontro annuale che segue una scaletta tradizionale: un buon pranzo, il gioco della piñata per i bambini; una lotteria e la consegna e presentazione di doni a tutti i bambini presenti. Quest’anno il coro Dante Musica Viva ha intrattenuto i commensali per una ventina di minuti dilettandoli con canzoni triestine care ai giuliani, come Marinaresca, e canzoni popolari come O’ sole mio interpretata dai ‘tre tenori’ del coro – Giovanni Andriolo, Livio Chicco (che è giuliano) e Saverio Palma. Il gioco della piñata era gestito dal presidente Mario Donda che tirando la corda al momento opportuno, prolungava la vita dell’asinello che i bambini colpivano con delle belle mazzate. E quando poi la piñata è stata sventrata da un bambino, tutti i piccoli si sono affrettati a raccogliere le caramelle sparse per terra. La lotteria si è svolta con rapidità, come pure l’asta di un bel ricamo di rose effettuato e donato da Carla Raber, membro del comitato del sodalizio. Il coro Dante Musica Viva. Cellina Benassi, segretaria dell’Associazione, ha coordinato unitamente ad Anita Tonon, Betty Forner e Pia Messinese. La località dove si svolge il picnic annuale è stupenda: vicino alle sponde del lago Burley Griffin all’ombra di altissimi eucalipti. Alcuni dei convenuti si erano sistemati sotto la tettoia dove erano stati piazzati i tavoli del cibo, altri sotto gli alberi circostanti, in gruppi di famiglie ed amici. Il numero di partecipanti alla festa è risultato simile a quello dell’anno scorso ed è interessante e soddisfacente notare che quasi un terzo dei convenuti erano bambini. E non mancavano amici provenienti da altre regioni d’Italia. I discorsi sono stati appropriatamente brevi: Mario Donda ha ringraziato tutti ed ha porto gli auguri di buone feste da parte del comitato e Cellina Benassi ha ringraziato il coro della Dante per la sua esibizione. Yvette Alberti Devlin El problema dei nomi Una commedia tutta triestina La commedia dialettale triestina inedita intitolata “El Problema dei Nomi” è stata trasmessa dalla SBS Radio in tutta l’Australia in due puntate. La commedia narra la storia di un (ipotetico) giornalista del Piccolo di Trieste spedito in Australia per controllare se dopo oltre mezzo secolo il dialetto triestino sia ancora vivo. Quel che sucedi xe de s’ciopar de rider. Interpreti: Luisa Perugini SBS, narratore; Marco Lucchi SBS, presentatore; Domenico Gentile SBS, giornalista (immaginario) del Piccolo ed i componenti dell’Associazione Giuliani di Sydney: Anita Milos, Romeo Varagnolo, Gioconda Grubissich, Ted Bader, Giordana Varagnolo, Fabio Glavina, Bruce Varagnolo. Musica di Umberto Lupi, regia e testo originale di Romeo Varagnolo. Carneval no stà andar via Pino Bartolomè ci invia questa simbolica nota in triestin patocco sulla giornata di Carnevale a Melbourne. Sabato 9 febbraio, ore 12.00 in punto! Pranzo de gala per Carneval e ballo in maschera. Ai veci che stà ancora impiedi ghe demo la medaia!! Istriani e Fiumani de la ex Associazion italo australiana “Città de Fiume” e amici zaratini i zelebra l’evento. El pranzo cusinado da le nostre brave vecette, sì, sì, le cusina con maestria la polenta e le ne incocona ben! Semo contenti de lore, “Brave Veciette”!! Pag 9 Giuliani nel Mondo Da Bahia Blanca, in Argentina, Lucio Iurman ci invia uno straordinario, appassionato e commovente testo intitolato “Delle vicissitudini di Bepi e dei loro figlioli, Lucio, Elsa, Walter e Nadia”, che mette a nudo, con parole scaturite dal profondo dell’anima, momenti di trepidazione, di ansia durante quei tremendi periodi di attraversate dei nostri emigrati verso le terre del futuro. Frasi semplici ma cariche di emozioni, di vita vissuta. Grazie Lucio. TE LI GO PORTADI TUTI, BEPI! El mar iera relativamente tranquilo quela note. Iera la ultima de quel viagio che la portava a una terra sconossuda, dove la spettava Bepi, el suo omo, suo marí, el papá de quei pici che i dormiva acanto suo, nel cameron de done. Un’ ombra vizin dela cuceta dove riposava i gemei la ga soprasaltá. L’istinto de madre ghe ga fato meter automáticamente el brazo protetor sui picinini. La ga acomodà la vista al scuro e la ga riconossú nel’ ombra al comissario de abordo, al che molte volte la gaveva scoverto de note contemplando a quei gemei de un ano e mezzo in silenzio, durante tempi lunghi. A volte la ga credú incluso de indovinar qualche lagrima nei oci de quel omo indurido per tanti viagi lungo mari no sempre calmi come quel de questa note. Che pena, che drama se scondaria al interno de quel omo che adesso la vedeva come, in un súbito movimiento, el stampava un baso in quele due fronti picoline dormide, per scampar corendo verso la coperta dela nave? Questo la ga finí de sveiar. E la ga comincià a recordar… Iera zá quasi due ani che Bepi (quando la se rabiava la lo ciamava Bepo) la gaveva lassada per tentar fortuna in quela America sconossuda, che domani finalmente la conossaria. La gaveva lassada con due fioi grandetti, Lucio de dieci ani e Elsa de nove. In piú, el suo ventre ospitava al terzo, al qual el papá no vedaría nascer, perché el parto xé stá ai venti giorni dela partenza, quando Bepi se trovava in alta mar, come ela la iera adesso. E no iera risultà uno solo. Iera gemei. E la li ga dovú ricever sola, in casa sua, in compagnia dela comadrona e dei sui altri due fioi, pianzendo de alegría per lori, de tristeza per no poder compartir quel momento sublime con el amor dela sua vita.Iera stá ala fine de otobre Vegniva l’inverno. Là xé andada la letera dizendoghe al suo Bepi che nol gaveva un fio in piú, ma due, e che la gaveva usá i due nomi che i gaveva pensá, a seconda che la criatura fossi maschio o femina. “Te ga a Walter e a Nadia”, diseva la letera. “Mi te li atenderó”. No xé stá facile. Quel inverno el vegniva duro. I pici i se ga amalá. Bisognava atenderli giorno e note, medicarli, farghe punture. E ela la ga trová forze dove no la pensaba de averle, e la ga lottá e lottá. Fin cavarli fora. Anche le sue cognade, le sorele de Bepi, cole quali le miserie proprie de quela guera apena finida a volte la gaveva distanziada, le se ga somá a quela bataglia titanica per salvar quele due vite tanto fragili, che i dotori no i gaveva avudo el coragio de assicurar che i sopraviviria. Ma ela doveva lotar per i due, la doveva esser padre e madre, no la gavaria rilievo, le ventiquatro ore iera sua la risponsabilità, e la lo ga fato, e la gaveva vinto. Adesso, a quei due ani de distanza, nela calma de quel cameron, la se sentiva piena de orgoglio contemplando quei due bei viseti de angeli indormenzai acanto de ela. E la sentiva una pena profonda pel drama che la se imaginava nel baso fugace e furtivo che la finiva de veder. No iera stada l’unica ocasión dove fossi messa in pericolo la fine dela sua mission. Lucio studiava in ginasio. El gaveva assai facilità pel studio El podaría forse aver l’oportunità de far una cariera universitaria. I sui zii, i fradei de Bepi, i pensaba che iera una pena che tanta possibilità rimanessi trunca al andar in una campagna che se idealizzava come la pampa dei film, aperta e libera, ma senza scuole superiori. E i zii i pressionava. Lucio restaría con lori, i lo atendería, i lo faria studiar e dopo, forsi, i ghe lo mandaria. I metaria in lui tuto el suo amor de familia, i saria i sui genitori in tuti i sensi, i ghe diseva. Ela iera sicura che i compiria tute le sue promesse. Ma come la se presentaria davanti al suo Bepi disendoghe: “Go lassá uno là. Forsi xé pel suo ben.” Mai. E là iera Lucio, nela parte alta dela cuceta vicina. El iera picio ancora. Nol podeva dormir separado e solo. Cosí che i ghe lo gaveva destiná al cameron dele done. E Elsa? Che bela che la iera! Con ela la gaveva avudo l’ultima tentazion. Cosí come iera sucesso prima coi sui vicini in contrada, che i se emozionava al vedela sola e con tuti FURIO RADIN IN SUD AMERICA BRASILE - SAN PAOLO L’on. Furio Radin, presidente del Comitato per i diritti umani e dei diritti delle nazionalità minoritarie, parlamentare al Sabor croato in un suo recente viaggio in Sud America ha avuto anche occasione di incontrarsi con alcuni dirigenti dei nostri Sodalizi. L’AGM in una nota scritta al parlamentare ha giudicato positiva tale iniziativa “che certamente contribuisce al miglioramento dei rapporti tra esuli e rimasti” e manifestata la disponibilità dell’Associazione a collaborare nel futuro ad eventuali iniziative. A San Paolo, Radin è stato ospite del Circolo Italiano presenti il presidente Giuseppe Cappellano ed i nostri due presidenti Giulia Barbieri e Claudio Ferranda. TRIESTE-Buenos AIRES Sergio Zago ieri Lo scrittore e giornalista Sergio Zago ci invia una storica immagine ricavata dal passaporto che lo ritrae con la mamma e ci aggiunge un witz intitolato “Boschetto”. I andava in boschetto (mi iero picio) Dopo podevo andar Ma oramai (iero lontan) Pag 10 Chiesa Madonna della Pace (degli Italiani): Santa Messa in italiano per i Marinai e ai ex-combattenti, in occasione della festa di Santa Barbara. Notiamo il sig. Cosulich (in uniforme) istriano di Lussin Piccolo, poi il sig. Bilich (di Pola) papà Bartoli di Isola d’Istria - Capodistria, Julio fratello di Rossana dietro, e dr. Briglia (discendente di Friulani - medico cardiologo). quei fioi, e che i ghe portava tante volte de magnar e consolazion, lo stesso iera acadú solo pochi giorni fa, in quela stessa nave che stava avicinandose a quela America sognada, ammirada, ma al stesso tempo temida per sconossuda. A coperta, l’unico posto sula nave dove i inmigranti de terza clase i se vedeva coi passegeri dela seconda e prima, un matrimonio de certa età se gaveva oferto a farse carico dela sua Elsa cara, de quela Elsa che la gaveva dovú farse matura prima de tempo, perché iera necessario un brazo in piú per sostener a quele due creature nate con un padre assente. No iera nissun motivo per pensar che la oferta no fossi sincera. Sicuramente quei che la fazeva i gaveva le meio intenzioni de aiutar a quela povera inmigrante, sola e tanto cariga de fioi. No saria meio per Elsa lassar forse una probabile vita de povertà e frustrazioni, e entrar in quel mondo che se vedeva con tante promesse? De novo no, no e mille volte no! Poveri, ma insieme. La sirena dela neve se fazeva sentir. La anunciava el arivo a Buenos Aires. Bisognava prepararse per sbarcar. La doveva star atenta per la confusión che se podaría dar in quel ultimo momento. No fossi cosa de fallir nel istante final. “Lucio e Elsa, ciapé un picio ognidun, andé in coperta e guardé se vedé a papá. Mi resto a ocuparme dele nostre robe.” E là xé andai i grandi, ognun con un gemel. La nave se avicinava al molo. Malgrado la confusión regnante, i ga rivá a veder al padre e, traverso la baranda, i ghe ga passá ai gemei che, al ano e mezzo, i stava per pri- ma volta in brazo del che fin quel momento solo i conosseva in fotografía. Subito, i grandi i xé tornai zó in zerca de mama. Pochi minuti dopo, i sei se confondeva in un abrazo senza fine. E in quel momento de suprema felicità, Amabile solo la ga possú dir: “TE LI GO PORTADI TUTI, BEPI!”. La dinastia Iurman Nello scorso numero abbiamo pubblicato due immagini di Lucio Iurman e dei componenti familiari la loro dinastia. Nel ringraziarci Lucio però ha voluto aggiungere che tutti i quattro fratelli – indicati nel racconto – compreso lui vivono in Argentina e che i due maggiori sono ritornati a Trieste ed hanno incontrato i loro cugini, amici e tanti e tanti triestini ed istriani. I coniugi Iurman-Avala in Associazione. In Uruguay per abbracciare i parenti lontani I monfalconesi Franco e Irena Cristin (padre e figlia) hanno deciso di intraprendere assieme un viaggio in Uruguay per conoscere i cugini, le loro famiglie e discendenti (giunti già alla terza generazione). I primi cugini sono discendenti per linea materna da Antonio Lorenzut (nonno di Franco) emigrato in Uruguay con la maggior parte della famiglia nel 1926 (la moglie, Francesca Marcuzzi, rimasta a Redipuglia per accudire il resto della famiglia e i suoceri che erano conviventi, non riuscì a raggiungere il marito perché morì nel 1929; e in Italia rimase solo la terzogenita Angela che, sposatasi con Francesco Cristin, non andò in Uruguay). Per questa ragione Franco ha tutti i cugini di parte materna in quel Paese dell’America Latina. Grazie all’incontro di Franco e Irena con la cugina Olga Pecorari, venuta a Monfalcone lo scorso mese di maggio, che si è offerta di dare ospitalità e di fare da interprete tra “Bisiac” e Spagnolo, è scattata la rapida decisione di intraprendere il viaggio (favorita da email tra Irena e parenti giovani che usano facilmente il computer). Poiché il tempo ha le sue regole, le zie (erano cinque) e lo zio, con i rispettivi coniugi, “se ne sono andati per altri pascoli”, come si usa dire, e dei quattordici tra cugine e cugini, viventi sono dodici (tutti incontrati e finalmente abbracciati). I cugini con le loro famiglie e discendenze si sono stabiliti a San Josè, a Canelones (il gruppo più numeroso) e a Montevideo. Nel periodo in cui sono stati in Uruguay, 20 giorni. Franco e Irena sono stati accompagnati a visitare la caratteristica città di Colonia del Sacramento Olga aveva organizzato tutto in modo magistrale prevedendo perfino il riposo pomeridiano di almeno due ore per Franco e Irena (riposava un po’ anche Olga che è una “instancabile” avendo lavorato sodo tutta Una significativa immagine scattata in occasione della visita fatta da Irena Cristin con il papà Franco ai loro parenti in Uruguay. Con loro due, nella foto ci sono: la cugina Olga Pecorari (prima a sinistra), la cugina Mary Lorenzut con il marito Mauro Berrutti, il loro primogenito Alvaro (con la moglie Carolina e le figlie Romina e Florence) e il secondogenito Maurizio ( con la moglie Sylvia e la figlia Maria Pia). la vita). Per favorire al massimo gli incontri Franco e Irena sono stati ospitati dalla cugina Olga a San Josè, dalla cugina Mary a Canelones e dalla cugina Lidia a Montevideo. Lo scambio di notizie, precisazioni, foto è stato notevole (il tempo a disposizione si è dimostrato tirato) e, naturalmente, ci sono stati momenti conviviali di grande allegria a casa del cugino Gilberto (fratello di Olga), di Mary, di Roberto (che è Perco di cognome perché zia Enrica sposò Giuseppe Perco, emigrato da Fogliano con i fratelli nel 1923 credo), per concludersi con una serata speciale in un locale di Canelones. Di quella serata speciale manca solo la foto di gruppo perché nella generale contentezza a nessuno venne in mente di richiederla! Rimane forte il ricordo di quel viaggio e quali siano state le motivazioni: “Sentire” che anche a distanza gli affetti più cari ci appartengono e “Capire” come la parlata (in questo caso il “Bisiac”) sia il tramite per mantenere viva l’identità del luogo d’origine. Franco e Irena Cristin Giuliani nel Mondo BELGIO Tartini e il suo tempo Il Circolo di Bruxelles dell’Associazione Giuliani nel Mondo ha celebrato il 320° anniversario della nascita del violinista e compositore Giuseppe Tartini (1692-1770) nella suggestiva cornice della chiesa gotica di Kraainem, comune periferico della capitale belga. Introdotto dal Presidente del Circolo, Flavio Tossi, fra l’altro con cenni storici su Pirano d’Istria, città natale di Tartini, e le relazioni con Trieste, il concerto per violino e clavicembalo “Tartini e il suo tempo” comprendeva musiche di Arcangelo Corelli Alessandro Marcello (in una trascrizione di Johann Sebastian Bach), Antonio Vivaldi, Baldassare Galuppi e Giuseppe Tartini con il famoso “Trillo del diavolo”. Una veduta d’assieme dei presenti. manente Italiana presso l’Unione Europea. Bruna Zuccolin, Responsabile per i corregionali all’estero della Regione Friuli Venezia Giulia, e Fabio Ziberna, Direttore dell’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste, hanno consegnato all’ospite d’onore la medaglia della Regione. Il Sodalizio, fondato nel 1980, annovera 150 persone tra soci ed estimatori, molti dei quali funzionari della Comunità Europea. Vice presidente Italo Rubino, segretario Giulio Groppi, Presidente onorario e fondatore Ruggero Melan. Bruna Zuccolin e Fabio Ziberna consegnano all’Ambasciatore la medaglia ricordo. La manifestazione si è avvalsa anche di interessantissimi intermezzi didattici del clavicembalista fiammingo Ben Van Nespen e della violinista giapponese Madoka Nakamaru che sono stati molto apprezzati dagli ospiti di varie nazionalità, fra i quali l’ambasciatore Marco Peronaci della Rappresentanza Per- Da sinistra: Luisa Poclen responsabile dell’Ufficio di rappresentanza della Regione FVG nella capitale belga, Ziberna, Zuccolin, Tossi, l’Ambasciatore Marco Peronacci, Perini e consorte. In viaggio in Belgio – En voyage en Belgique GERMANIA A Monaco di Baviera si è tenuto l’incontro conviviale per la celebrazione del 32° anno di fondazione dell’Associazione Giuliani di Monaco di Baviera, Sodalizio costituito per lo più da emigrati per mobilità professionale, numerosi dei quali si sono diplomati ragionieri all’Istituto triestino G. R. Carli. Alla manifestazione ha presenziato il direttore della Casa Madre, Fabio Ziberna. Il Circolo annovera una cinquantina di persone (34 soci, 14 familiari e 6 simpatizzanti). È presieduto da Claudio Purhart, vicepresidente Guido Scelsi, segretaria Giuliana Jost. Presente la corrispondente consolare Diva Cecotti, Ziberna ha fatto presente che “l’o- dierno appuntamento vuol essere anche occasione per una riflessione sul futuro dei nostri Sodalizi”. Consegnati, come vuole la tradizione, vari omaggi: in particolare alla segretaria dal Sodalizio, Giuliana Jost, è stato donato il “Nuovo Doria”, il dizionario del dialetto triestino edito da “Il Piccolo” in collaborazione con l’AGM e la Fondazione Antonveneta. Ma oltre alla sede di Monaco, i Giuliani sono presenti anche in altre località tedesche tra cui Amburgo e Ratisbona, dove vive Silvia Bertino, già vincitrice, nella sezione Giuliani nel mondo, con il racconto “Parenti Parenti”, della VI edizione del Concorso internazionale di Scrittura femminile “Città di Trieste”. BRASILE L’ARTISTA OTTO LAUN DUMOVICH Otto Laun Dumovich, nato in Brasile nel 1957 (il padre Elio e la mamma Angela nativi di Parenzo come il nonno Silvio) – considerato scultore italo brasiliano di notevole pregio – ha vinto decine di premi a livello internazionale. Si ispira per i suoi elaborati al barocco ed al futurismo italiano; ben P i x i n g u i n h a . 30 le sculture e decine Scultura di Otto e decine i busti realizDumovich eret- zati. ta davanti il bar Uscito dall’Università Souveia uno dei più noti pubblici federale delle belle arti esercizi di Rio de di Rio de Janeiro, nel Janeiro. 1980 intraprende la carriera di giornalista, ma già nel 1983 espone in Francia con alcune sculture. Scultura in bronzo dedicata a Sergio Arouca (National School of Public Health – ENSP) commessa della Fondazione Oswaldo Cruz (FIOCRUZ). Dal 1984 al 2012, ogni anno partecipa con delle sculture e monumenti in bronzo a mostre, rappresentando poeti, artisti, noti imprenditori, governatori, personaggi, banchieri, tutti elaborati che poi vengono posti nelle principali città del paese o in musei. Da segnalare, tra le curiosità, la scultura in bronzo in omaggio al fiammifero svedese. UNAIE - strategie per l’associazionismo Autorità e Sindaci friulani e belgi al momento dei discorsi ufficiali. La costruzione che ospita il Museo. Due le iniziative che hanno caratterizzato le giornate a ricordo e memoria dei minatori italiani e regionali morti nelle miniere di Marcinelle. La prima, quella più significativa, ha riguardato l’omaggio alla memoria dell’emigrazione dove per l’AGM ha presenziato Fabio Ziberna. Grande commozione tra gli austeri edifici in mattone della miniera di Marcinelle e nel vicino cimitero, dove una moltitudine di lapidi ed un semplice monumento ricordano il disastro che, la mattina dell’8 agosto 1956, provocò la morte di 262 minatori. La Regione ha reso omaggio alla memoria della tragedia della miniera - ma più in generale, all’emigrazione friulana, giuliana e slovena nel mondo - allestendo all’interno del Museo di Marcinelle un’edizione molto particolare della mostra fotografica itinerante “In Viaggio”, per l’occasione ribattezzata “En Voyage”, arricchita dai contributi delle comunità di corregionali friulani e sloveni, presenti in grande numero nella regione francofona della Vallonia. Inaugurando la rassegna fotografica di AMMER, il direttore alla Cultura e alle Relazioni internazionali e comunitarie Augusto Viola ha portato il saluto del Presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e dell’assessore regionale Elio De Anna. In precedenza è intervenuto Cesare Costantini direttore dell’ERAPLE, quindi il Ministro del Governo della Vallonia Paul Furlan (di origine friulana), l’assessore del Comune di Charleroi Ornella Cencig (originaria di Cividale), Elisa Sinosich, Presidente dell’ERAPLE, capofila dell’iniziativa, Iva Palmieri, console generale d’Italia a Charleroi, il consigliere regionale Paolo Menis, Laura Garavini, deputata eletta nel collegio dell’Estero, il vicedirettore centrale Giuseppe Napoli. Dopo la deposizione delle corone al monumento ai Caduti della miniera, l’esibizione del coro “Guarneriano” di San Daniele del Friuli e quella del coro della città belga di Braine-le-Comte. La mostra rimane a Charleroi, come “Mostra permanente dell’emigrazione regionale”, a cura dell’ERAPLE, dopo essere stata ospitata dai Comuni del Belgio gemellati con i Comuni del Friuli Venezia Giulia impegnati direttamente nella realizzazione dell’iniziativa. È stato anche realizzato un volume. È uno spaccato, per la parte immagini, a cura di Roberto Del Grande e Antonio Giusa, suddiviso in tre capitoli: il lavoro, la famiglia e le occasioni d’incontro. Il catalogo edito da Forum è in lingua italiana e francese. Il secondo avvenimento ha visto la Regione e i Comuni del Friuli Venezia Giulia gemellati incontrarsi con i Comuni del Belgio ospiti della sede nazionale delle ACLI - ERAPLE - per discutere le opportunità offerte dalla programmazione comunitaria. Alla riunione del Consiglio Direttivo dell’UNAIE, svoltasi a Mestre, per l’AGM ha partecipato Fabio Ziberna. Presenti una trentina di dirigenti, l’argomento centrale è stato l’associazionismo. Alla relazione del Presidente, l’on. Franco Narducci, ha fatto seguito un interessante dibattito. “Gli italiani, da quando sono iniziati i flussi migratori – ha affermato - hanno formato immediatamente associazioni, per prime di mutuo soccorso, a seguire quelle ispirate alle più diverse ragioni sociali: appartenenza regionale, diffusione della lingua e della cultura d’origine, ricreative, musicali, ecc. Se non ci fosse stato l’associazionismo i legami con la madre patria avrebbero seguito la sorte toccata a tante altre etnie, ossia il lento diradamento e un inesorabile melting pot seguito dall’oblio delle origini. Il fatto invece che tanti migranti di buona volontà abbiano sacrificato il loro tempo libero a coltivare i rapporti con i connazionali è servito a tenere vivi i legami e ha regalato all’Italia un patrimonio di opportunità economiche e culturali accanto alla possibilità di tenere continuamente conto delle esigenze dei concittadini all’estero grazie alla pressione che esercita il mondo dell’associazionismo sulle istituzioni. Infatti, se si fosse lasciata la gestione del rapporto con i concittadini alle sole rappresentanze all’estero, questo si sarebbe inaridito e deteriorato”. Partendo da queste considerazioni il Presidente Narducci ha sottolineato che “male fanno dunque lo Stato e le Regioni a ridurre o a eliminare le poche risorse finanziarie a favore dell’associazionismo italiano all’estero”. “Per questo – ha concluso il Presidente dell’UNAIE - è auspicabile che il sostegno dell’associazionismo italiano all’estero sia fatto rientrare dallo Stato italiano nel capitolo investimenti, come lo sono gli interventi a sostegno del lavoro, dell’economia e del mantenimento del patrimonio ambientale e culturale”. Mirasola e Donati all’Associazione Triestini e Goriziani a Roma Si è svolta l’assemblea generale annuale ordinaria dell’Associazione Triestini e Goriziani in Roma – gen. Licio Giorgieri Il Presidente Roberto Sancin ha relazionato sull’attività associativa del 2012 ed ha illustrato il programma per l’anno in corso. Approvati all’unanimità il bilancio consuntivo 2012 ed il preventivo di spesa 2013. L’assemblea si è chiusa con un recital su “Poeti giuliani di ieri e di oggi: Domini, Fraulini, Biagio Marin, Muiesan, Virgilio Giotti e Umberto Saba; la voce recitante di Mario Mirasola e la cornice musicale di Silvio Donati. Promotore dell’iniziativa, presente alla serata, Nicolò Molea, appassionato e cultore della musica, delle arti figurative e del canto. Il circolo di Charleroi – Sambreville I Sindaci rendono omaggio al monumento. Al centro il Console generale d’Italia Iva Palmieri. Decine e decine di persone ascoltano l’esibizione dei due cori. In contemporanea il Circolo ALEF di Charleroi – Sambreville ha festeggiato Santa Lucia con una serata conviviale. Presente i dirigenti dell’ALEF regionale Renzo Moricchi e Cecilia Brumat. Pag 11 Giuliani nel Mondo SUD AFRICA - Johannesburg ... e un giorno c’imbarcammo da Lussino, Veglia, Monfalcone, Trieste i nostri pionieri in Sud Africa Nel fine settimana fra novembre e dicembre u.s., la Comunità giuliano-dalmata di Johannesburg ha vissuto due significativi appuntamenti con la propria storia, abilmente condotti dalla giornalista Viviana Facchinetti, nel Continente Nero per la presentazione del suo ultimo libro dedicato ai Giuliani emigrati in Sud Africa. La sala gremita. Il primo appuntamento ha avuto luogo nella sede della Società Dante Alighieri, con un parterre che annoverava fra l’altro il Console Generale d’Italia dott. Gabriele Di Muzio, il presidente della Dante Alighieri Gaetano Giudice, il presidente del Comites Salvo Cristaudi, il presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo di Johannesburg Nicolò Giuricich. Nel corso dell’affollato incontro, Facchinetti ha parlato sul tema delle foibe e dello sradicamento coatto delle genti giulie dalla terra d’origine, come conseguenza del Trattato di Pace di Parigi del 1947 e della pulizia etnica voluta da Tito. La conversazione, supportata anche da rari ed interessantissimi filmati, ha illustrato i tragici eventi che travolsero i connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia. Pagine di una storia a lungo trascurata ed ignorata, che l’istituzione della Giorno del Ricordo nel 2004 ha cominciato a far conoscere. Attentissimo il pubblico presente alla riunione della Dante - oltre 90 persone - che in più momenti ha ceduto alla commozione nell’apprendere di tanti fatti e misfatti, compiuti in maniera copiosa nel dopoguerra nei territori dell’Adriatico orientale, in stridente contrasto con i festeggiamenti nel resto dell’Italia, dove si celebrava la fine del conflitto mondiale. Il secondo incontro con Viviana Facchinetti - ben 180 partecipanti - si è tenuto al Club Italiano di Johannesburg, dove ha avuto luogo il lancio del libro ... E un giorno ci imbarcammo, in cui la giornalista racconta non comuni vicende dell’emigrazione giuliana in Sud Africa, incominciate all’epoca della scoperta delle miniere aurifere e spesso intrecciate con la storia: dalla guerra angloboera alla grande guerra, dalla crisi del ‘29 alla seconda guerra mondiale ed alle drammatiche conseguenze del trattato di Pace. Storie di genti che si videro costrette ad abbandonare la loro realtà, le loro case e tutta la vita in esse contenuta. Per andare dove? Ad abbracciare quale futuro? L’autrice si è dedicata a trovare le risposte Una panoramica del partecipanti all’evento. infatti, sono state raccontate a Facchinetti dai diretti interessati, nel corso delle interviste da lei personalmente raccolte a Johannesburg nel 2009. Il volume esce in felice coincidenza con il traguardo del quindicesimo anno della fondazione dell’Associazione Giuliani nel Mondo del Sud Africa, promotori dell’iniziativa assieme alla casa madre dell’Associazione Giuliani nel Mondo di Trieste, con il sostegno dell’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la Giuricich Bros Costruction, M. and F. Giuricich e la Marvic Printing di Johannesburg. Il libro, dalla suggestiva copertina creata dal maestro Paolo Marani e corredato da un avvincente video, curato dalla stessa Facchinetti su colonna sonora di Umberto Lupi, ha suscitato immediato ed entusiastico riscontro presso il numerosissimo pub- blico presente in sala che, affettuosamente, ha travolto l’autrice per una dedica. Momenti salienti di entrambi gli appuntamenti sono stati professionalmente colti dal flash di Girolamo Florio. Foto ricordo. A corollario del tutto anche il risvolto benefico, con la destinazione alla Casa Serena di Johannesburg – struttura di ospitalità per anziani italiani – di una quota del contributo destinato alla realizzazione del progetto. Nicky, Viviana e Salvo Cristaudi presidente del Comities. a queste domande, rivolgendole a chi tale esperienza l’ha vissuta direttamente o indirettamente, ponendosi l’obiettivo di staccare l’individuo dalla generica definizione di emigrante. Le vicende riportate nel libro, Presenza associativa alla prima edizione dell’Italian Ambassador’s Trophy Consegna del trofeo ai vincitori della competizione velistica. A fine 2012 si è svolta, presso la base della marina militare sudafricana di Simon’s Town, la prima edizione dell’“Italian Ambassador’s Trophy”, competizione velica promossa dall’Ambasciatore d’Italia a Pretoria, Vincenzo Schioppa grande ammiratore dell’ammiraglio lussignano Straulino. Alla regata hanno preso parte otto equipaggi di giovani iscritti alla scuola velica “Isuvunguvungu” (“raffica di vento”, in lingua isi-zulu), che da anni offre corsi di vela a giovani di età compresa tra gli 8 ed i 18 anni, provenienti dalle zone più disagiate dell’area. L’evento è un segno ulteriore dell’attenzione data dall’Ambasciata al sostegno di iniziative radicate nelle comunità. L’Ambasciatore, che è a sua volta un ottimo marinaio e già un istruttore di vela, è convinto che i valori e la cultura del mare siano tra gli stimoli migliori per l’educazione delle giovani generazioni ed ha il desiderio di creare partnership con la millenaria tradizione marinara italiana. Attualmente la scuola Izivunguvungu conta 80 studenti, impegnati tra corsi di vela (portati avanti da Jonathan Cole ed il suo staff ) e classi musicali. La regata si è svolta in un clima di festa, tra l’entusiasmo e la curiosità delle giovani leve. Il trofeo è stato consegnato dall’Ambasciatore all’equipaggio vincitore. Al termine della cerimonia alla scuola è stato donato il crest della Marina italiana, omaggio del Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Binelli Mandelli, simbolo ulteriore del sostegno istituzionale italiano al progetto. Tutti gli studenti hanno quindi ricevuto, a conclusione, un pacco dono con prodotti italiani, generosamente messi a disposizione dalla società “Rialto Food” di Cape Town. Istituita nel 2001, Izivunguvungu-MSC Foundation for Youth è un’organizzazione non-profit sostenuta dalla Marina sudafricana e finanziata dalla società italiana Mediterranean Shipping Company. Dal 2011 partecipa al progetto anche Pirelli South Africa, nell’ambito della “Social Responsibility” aziendale. Non è mancata la collaborazione attiva dell’Associazione Giuliani del Mondo di Johannesburg e la sponsorizzazione della ditta Giuricih Bros Costruction. Attività associativa In occasione del ricevimento dato dall’Ambasciatore Vincenzo Schioppa nella residenza a Pretoria, il presidente del nostro Circolo di Johannesburg, Nicolò Giuricich, ha avuto modo di incontrare l’Ambasciatore Paolo Casardi, Ispettore generale del Ministero degli Affari Esteri. Cordiale il colloquio sulle iniziative e sulle attività dei giuliano-dalmati in Sud Africa. 12 12 Pag Pag Gaetano Giudice presidente della Dante Alighieri ed il Console Generale d’Italia Gabriele Di Muzio ricevono in omaggio il volume del Dialetto triestino e la medaglia ricordo dell’AGM. STATI UNITI - NEW YORK Meeting all’Istituto Italiano di Cultura Alla presenza di un centinaio tra professori, accademici, studiosi, statisti, diplomatici, in prevalenza donne, si è tenuto, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New York, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia, un meeting con la partecipazione di Elsa Severino Fornero. Presenti il Console Generale, Natalia Quintavalle, e il Console aggiunto, Laura Aghilarre. In perfetto inglese il ministro - presentato da Riccardo Viale, direttore dell’IIC - si è addentrata su tutta una serie di tematiche afferenti il suo dicastero. A margine della conferenza Eligio Clapcich ha avuto un breve colloquio con la Fornero, approfondendo alcuni degli argomenti affrontati durante il dibattito. Giuliani nel Mondo Periodico - anno 8 - Gennaio-Marzo 2013 - n. 1 E dito : Associazione Giuliani nel Mondo - Trieste aderente all’U.N.A.I.E. Con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione Regionale Cultura, Sport, Relazioni Internazionali e Comunitarie Distribuzione gratuita Autorizzazione Tribunale di Trieste n. 1146 dd. 28.12.2006 Spedizione in abbonamento postale Eligio Clapcich unitamente al Ministro Elsa Severino Fornero nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New York. D irezione - Amministrazione - Redazione: 34122 Trieste (Italia), via Santa Caterina da Siena, 7 Tel. 0039-040-632380 e-mail: [email protected] sito web: www.giulianinelmondo.it D irettore responsabile: Fabio Ziberna G rafica e videoimpaginazione: Happy Digital s.n.c. - Trieste Stampa e confezione: Litografia Zenit - Trieste