E giù dei bollettini! Siamo alla quinta “uscita”. Grazie per la pazienza con cui Vi applicate nella sua lettura. Vi prego, però, di un ulteriore sforzo; leggete bene questo numero perché contiene alcune comunicazioni importanti, per noi e, soprattutto, per gli altri, che hanno bisogno di noi. SABATO 23 MAGGIO: GUAI A CHI NON C’E’!! (SOTTOTITOLO: IL RIVALTA PER…..I PAZIENTI DEL REPARTO NEFROLOGIA) Allora ci siamo! Dopo il via libera del Direttivo nei mesi scorsi all’evento, tanto voluto da Simone Marrocco, volto alla raccolta di fondi per l’acquisto di un televisore da destinare alla camera di dialisi del locale Ospedale e alla realizzazione (e stampa) di un opuscolo da distribuire ai familiari dei dializzati (contenente notizie utili che vanno dal comportamento alimentare fino alla terapia di autotrattamento domiciliare), è stata fissata la data di sabato 23 maggio, in luogo ancora da destinarsi, per la cena destinata a tale attività di servizio. Al momento, posso solo anticipare che si tratterà di una cena informale, in parte all’aperto (tempo permettendo), orchestrata da Simone e dal suo team (ma per favore, non lasciamolo solo!!!!!) e che vedrà la partecipazione, fra gli altri, del primario di Nefrologia, prof. Cristinelli e di altri suoi colleghi di reparto. Per evidenti ragioni di natura organizzativa, Vi prego di comunicare la presenza Vs. e il numero dei Vs. ospiti ad Oscar o a Davide entro il 22 aprile. Trattandosi di una delle principali attività del nostro Club per quest’anno, è davvero il caso di dire: boia chi molla! Infatti, amici, siete pregati non solo della presenza Vs. e dei Vs. coniugi, ma anche di portare ospiti, sia per raccogliere una somma cospicua sia per rendere il giusto merito alle persone del nostro Club che si daranno da fare per organizzare l’evento. Infatti, non occorre avere pazienti dializzati per essere sensibili verso iniziative del genere: siamo Lions non per la cura del nostro singolo orticello, ma per una spiccata sensibilità verso il prossimo. Per questo, più che confidare, sono certo di una Vs. presenza massiccia. Anche perché una parte dei fondi raccolti sarà destinata ad un’altra iniziativa, altrettanto importante e meritevole di nostro sostegno. Ve l’ho già anticipata, Ve la ricordo ancora, appena qui sotto. IL RIVALTA PER ….LA PICCOLA ANNA FOSSATI La famiglia di Anna Fossati (il papà Giuseppe è socio del Lions Club Bettola Valnure) da anni lotta per poter realizzare il sogno di vederla camminare. Anna, che ha sei anni, è nata prematura, è stata rianimata e alla nascita ha vinto la sua prima battaglia: quella tra la vita e la morte. Per seguire la bimba e per evitarle la certezza di una vita in carrozzella, la mamma ha lasciato il lavoro. La casa della nonna è stata trasformata in una palestra, con tappeti e passatoie, al servizio degli sforzi riabilitativi di Anna e dei suoi cari La bimba segue il metodo riabilitativo Doman, inventato dal prof. Glenn Doman e diffuso negli istituti per il raggiungimento del potenziale umano, con sede centrale a Filadelfia. Inutile che Vi quantifichi i costi della riabilitazione e dei viaggi della speranza negli Stati Uniti. Allora, vogliamo provare anche noi ad aiutare una bambina che, come recitava Giuseppe Pontiggia nella dedica del suo libro “Nati due volte”, lotta non per diventare normale, ma sé stessa? LA GIUSTIZIA OGGI, DA LIONS A LIONS Nel penultimo meeting abbiamo avuto quale gradito ospite e relatore il dr. Emilio Quaranta, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Brescia e Lions, del Club Brescia Cidneo, che ci ha intrattenuti sui mali che affliggono la giustizia, parlando a ruota libera, in maniera schietta e talvolta perfino impietosa. Il dr. Quaranta ha messo a nudo la drammaticità della crisi della giustizia, che – secondo il relatore – sarebbe ancora più realistico dipingere come un malato in stato di paralisi totale. Interessante è il concetto di “giustizia ingiusta” espresso dal relatore, intendendosi per ingiustizia l’abuso della carcerazione preventiva, la scarcerazione per decorrenza dei termini, la fuga dai Tribunali, i processi di durata biblica, il privilegio rivolto ad alcuni processi “da strillo”. E così la certezza del diritto, meglio ancora la prevedibilità delle decisioni, è divenuta oggi una chimera. Il relatore ha concluso soffermandosi su un altro tema, pure di stretta attualità: l’informazione, ossia lo scoop processuale in edicola e in TV che, secondo Quaranta, turba la serentità del giudizio, alimenta morbosità e crea il partito degli innocentisti e dei colpevolisti. Il suo auspicio è che cambi il modo di fare giustizia, senza protagonismo o spettacolarismo, che venga ridotto il numero delle leggi e ripristinata la cultura della legalità e della responsabilità. La serata ha visto anche l’intervento dell’ospite dr. Pio Massa, Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Piacenza nonché esponente del direttivo nazionale di Magistratura indipendente. ….E PENSARE CHE NOI SPRECHIAMO L’ACQUA Venerdì 17 aprile, alle ore 20,00, presso il ristorante Gourmet, in Strada Regina, Loc. Quarto (girare a destra a Quarto dalla statale, venendo da Piacenza, e proseguire sempre diritto, superato l’abitato di Quarto, in direzione Gossolengo, per poco meno di 1 Km.), si svolgerà una serata benefica, organizzata dal Lions Club Piacenza Sant’Antonino, con l’appoggio dell’intera Circoscrizione piacentina, con cena, musica, lotteria, premi, ecc., finalizzata alla costruzione di un pozzo in Etiopia nelle vicinanze della missione delle suore di Sant’Anna. Il costo della serata è di € 45,00 a testa. Partecipiamo numerosi anche noi del Rivalta sia per dimostrare che ci siamo quando c’è da dare una mano ad eventi degli altri Club e della Circoscrizione sia per sostenere ancora più concretamente un’iniziativa che va a vantaggio di popolazioni poverissime, che vivono a stretto contatto con le suore di Sant’Anna, che noi sosteniamo da sempre, fin dall’inizio della vita del nostro Club! Ebbene, è l’occasione per fare sentire loro ancora più da vicino la nostra partecipazione. Le adesioni vanno comunicate a Oscar o a Davide entro il 10 aprile. Per capire l’importanza dell’iniziativa, Vi riporto qui di seguito il testo che i volontari che sono andati di recente sul posto hanno scritto a noi Lions piacentini. “Carissimi amici, siamo appena tornati dall'Etiopia dove abbiamo inaugurato il nostro pozzo, realizzato con l'aiuto di tutti voi, testimoniandoci in questo modo la vostra amicizia e condivisione all'iniziativa. Il pozzo di Kushet Gidiba è di per sé una bellissima realtà ma, grazie alla vostra generosità, si è potuto realizzare anche un intervento di canalizzazione dell'acqua di circa un kilometro e fornitura sementi, che consente di irrigare, senza dispersioni, molto terreno. Centoventi famiglie (circa 700 persone) dispongono ora di acqua pulita e possono potenziare la loro piccola attività agricola. La localita di Kushet Gidiba si trova a 20 km. ovest dA Adigrat. Si tratta di una zona particolarmente arida dove la popolazione vive di agricoltura di sussistenza. Le precipitazioni sono scarse e irregolari e mettono a repentaglio periodicamente i raccolti. Sono diffuse le infezioni intestinali che colpiscono particolamente i bambini, causate principalmente da utilizzo di acqua stagnante. E' stato organizzato un comitato di villaggio per la gestione del punto acqua e per la sua manutenzione. MA VOGLIAMO FERMARCI QUI? Il viaggio in Etiopia ci ha portato a contatto, ancora una volta, con situazioni davanti alle quali non ci si può tirare indietro. In particolare abbiamo individuato la indispensabilità della realizzazione di un pozzo presso l'orfanotrofio di Guder. E' una struttura realizzata e gestita dalle suore missionarie "Figlie di Sant'Anna", Limitrofa all'orfanotrofio (che ospita 60 bambine) opera inoltre l'unica scuola della zona a cui accedono circa duemila bambini e ragazzi. L'acqua viene oggi recuperata in taniche, nel periodo delle piogge (tre/quattro mesi all'anno), da un fiume distante circa 1 km. e da un pozzo a 16 km. per il resto dell'anno. Esiste già il progetto per la realizzazione di un pozzo che in questa zona richiede la trivellazione fino a 200 mt. Per questo motivo il costo di circa 45.000 euro è piuttosto elevato, quindi occorre l'aiuto di molti amici. Anche un piccolo contributo è importante. Abbiamo già iniziato a raccoglie fondi e puntiamo a realizzare il pozzo entro l'anno. Come sempre verificheremo di persona il progetto e la realizzazione in modo che neanche un euro di ciò che viene donato vada disperso”. Piacenza, 3 aprile 2009 L’addetto stampa Claudio Tagliaferri