Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% DR Commerciale Busines - RIMINI CPO - n. 1/2010 - Contiene i.p. - Reg. al Tribunale di Pesaro il 27/09/2010 n. 581 Marchio depositato Mensile d’Informazione Leggi il giornale on-line sul sito www.lavalmarecchia.it LEGGI, SCOPRI E VIVI LA TUA VALLE Ottobre 2010 - n.1 il piacere di giocare con stile. nuove sale slot machines. bingo, keno, black jack, video roulette, baccarat. repubblica di san marino 1 Sommario 2 Perchè in Valmarecchia 4 Ambra di Talamello 14-21 Novembre 6 Juri Montanari Intarsiatore per vocazione 8 Arriva internet veloce Rete Wireless con il progetto “Inoltre” 10 Museo Sulfur La miniera di zolfo 11 Santarcangelo Appuntamenti da non perdere 12 Valmarecchia... verticale Centro dell’arrampicata regionale 14 Centro culturale Nawras 14 101 anni, auguri Minghina 15 Sulla strada del turismo 16 Inaugurazione REMUS Rete dei Musei della bassa Valmarecchia 20 Sanità in Valmarecchia 20 Costituzione illustrata La costituzione a fumetti 21 Mateureka, Museo del calcolo A Pennabilli la storia del calcolo e della matematica 22 Fiera di San Martino Santarcangelo 11-14 novembre 24 Allevare con amore La carne “speciale” di Grazia Pietro lavalmarecchia.it è il portale internet più innovativo, ordinato e aggiornato per la promozione turistica e non solo del territorio della Valle del fiume Marecchia: un faro che guidi il visitatore in un percorso unico e appassionante alla scoperta di una varietà eterogenea di monumenti, sapori e paesaggi. www.invalmarecchia.it [email protected] EDITO E STAMPATO DA 26 Galeotta fu la cassettiera GRAPH snc - San Leo (RN) Tel. e Fax 0541 923738 [email protected] 27 Vitali ai giovani DIRETTORE RESPONSABILE 28 Girotondo intorno al mondo FOTOGRAFIE 29 La Grande Rosa Parco delle Rimembranze Casteldelci 31 Francesco Frattolin Cittadino Onorario di Sant’Agata Feltria 32 Federico Moroni Le sue opere in mostra a Santarcangelo 34 Per diventare cigno L’angolo della bellezza 34 Non a caso dissero 35 Dalla frana al pane 36 Cinture di sicurezza Per la tua PUBBLICITÀ su Potrai sfogliare il giornale sul portale lavalmarecchia.it “inValmarecchia” anno 0 - n° 1 Ottobre 2010 Chiama i numeri: 393 9758183 - 0541 923738 Ottavio Celli Ottavio Celli, Cresti Gianloris, staff Giovanni Renzi. COLLABORATORI Natalino Cappelli, Rita Celli, Lucia Ugolini, Adriano Menghi, Loris Dall’Acqua, Stefano Zanchini, Giovanni Renzi, Pietro Grazia, Settimio Bernardi, Domenico Celli, Pierluigi Germani, Cresti Gianloris, Manuela Semprini, Amministrazioni Comunali. IMPAGINAZIONE E GRAFICA Matteo Donnini IN COPERTINA Giovanni Renzi arrampica il monte di Peritcara, settore Belvedere Gli inserzionisti sono responsabili dei marchi, dei loghi, delle immagini, ecc. pubblicati nei loro spazi. InValmarecchia non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc. L’editore non è responsabile per eventuali errori di stampa. Tutti i diritti sono riservati. Ogni riproduzione anche parziale sarà perseguita a norma di legge. oppure scrivi a [email protected] Portate le vostre idee... È un progetto di ID-LAB s.n.c. primo vero studio di comunicazione e web agency di Novafeltria. Per info tel. 0541 922095 fax 0541 1792008 email: [email protected] ...noi pensiamo al resto. Strada Marecchiese, 44 Tel. e Fax 0541 923738 61018 Pietracuta di San Leo (RN) 2 Perchè... Cari lettori Credo di aver fatto piacere a tanta gente con questo “inValmarecchia”, ne ho sentore dal fatto che ho ricevuto tanti anzi tantissimi complimenti, biblioteche, amministrazioni, comitati, pro loco, sponsor e tanta gente comune. A questo punto il nostro grado di soddisfazione è massimo andando avanti possiamo solo migliorare, gli errori di gioventù di questo giornale con i prossimi numeri vedremo di farli sparire per raggiungere la perfezione che questa valle merita. In questo secondo numero troverete vari racconti, servizi, consigli e informazioni che vi faranno sicuramente vivere e capire meglio questo territorio. Non pretendiamo di spiegarvi tutto in una pubblicazione ma con le uscite successive sicuramente si. Arricchirlo, farlo vivere, renderlo interessante, voglia di leggerlo, come ho già scritto nel precedente editoriale dipende tanto da voi, le vostre critiche e soprattutto le vostre proposte e per proposte intendo i vostri racconti le vostre avventure, aneddoti, studi particolari, personaggi, i nostri “vecchi”, le fotografie, gli artigiani (artisti), avvenimenti... sicuramente numerosi che fanno parte del passato del presente e futuro di questa vallata. Come avrete avuto modo di leggere in alcuni casi la pubblicità è diventato articolo per rendere chiaro il perché usare questo anziché quello, cosa che ritengo di una rilevanza importantissima al giorno d’oggi. Ora vi auguro una buona lettura sperando di aver fatto tutto al meglio e soprattutto di vostro gradimento. Il direttore Il modo migliore per farsi conoscere. Questo numero è stato stampato in 22,300 copie di cui 21,000 spedite direttamente a casa delle famiglie della Valmarecchia, 700 copie nei negozi commerciali della città di Rimini, i restanti distribuiti ai vari inserzionisti. Comuni coperti dalla distribuzione: Casteldelci, Pennabilli, Sant’Agata, Maiolo, Novafeltria, Talamello, San Leo, Verucchio, Poggio Berni, Torriana, Santarcangelo e nelle frazioni Riminesi di Corpolò e Vergiano La carta usata per questo giornale è certificata per un corretto e massimo rispetto della natura. Ricicla al meglio questa rivista e potrai rileggerla sulla stessa carta. • Soluzioni pensionistiche personalizzate • Risparmio con prodotti a rendimento minimo garantito del 2% Dr. Agostino Macini • Fondi pensione deducibili Agente • Capitali investiti e garantiti a partire da e 5000 Assicurazioni Generali S.p.A. Agenzia Principale di Novafeltria Via Cesare Battisti, 21 - 61015 Novafeltria (RN) Tel. 0541 920397 - Fax 0541 922064 • Protezione per persona, casa, famiglia, azienda • Preventivi e consulenze gratuite • Trattazione e gestione dei danni in agenzia 3 4 Non solo fiera del prestigioso formaggio di fossa ma anche gemellaggio con i mieli di Torriana, mostra fotografica sulla 2a guerra mondiale, esposizione ebanistica e mostra di Rimini Ricama con i pizzi ed i ricami di Talamello e dintorni. Gemellaggio con il Miele di Torriana 25a In occasione della fiera del formaggio di fossa “l’ambra di Talamello”, l’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Proloco e la confraternita del formaggio ha deciso di presentare ai tanti visitatori due giornate all’insegna del gusto e della cultura. Le vie del centro storico saranno allestite con bancarelle, chioschi e stand gastronomici, dove poter gustare, acquistare o soltanto annusare l’ambra di Talamello. Per festeggiare il quarto secolo della propria festa, il Fossa, si accompagnerà in gemellaggio con il gustoso miele di Torriana. Un prodotto che ogni anno ai primi di settembre viene celebrato durante la Festa del Miele, attirando migliaia di visitatori incuriositi da questo elemento così nobile e sano, ricco di sapore e genuinità. Durante la fiera dell’Ambra si potrà assistere in tempo reale alla smelatura del prodotto ad opera dei produttori del borgo torrianese. Ambra di Talamello 14-21 novembre 2010 tore di Rimini, il comune di Talamello ospiterà la mostra fotografica dedicata alla seconda guerra mondiale. Una raccolta di documenti custoditi per la maggior parte dal War Museum di Londra, immagini di una Italia che cercava libertà e pace dopo anni di sofferenza e lutti. Si potranno vedere fotografie che dalla Sicilia alla nostra regione mostreranno momenti drammatici della grande guerra soprattutto le condizioni dei nostri luoghi dopo i bombardamenti e le lotte armate. Mostra fotografica Degustazioni e stuzzicanti acquisti faranno da cornice ad una mostra che già altrove ha riscosso un notevole successo; infatti grazie al signor Bruno Ghigi, storico edi- BALDUCCI Alimentari Vendita Formaggio di Fossa Prodotti tipici locali Si confezionano cesti natalizi Presso l’Alimentari Balducci di Talamello patria del Formaggio di Fossa potrete trovare questa specialità, infossata direttamente dai proprietari, nelle antiche fosse del centro storico del paese. Questa rivendita assicura, pertanto, un formaggio di fossa di alta qualità e grazie alla grande capacità delle fosse di proprietà può rifornire anche il vostro ristorante, agriturismo o anche la distribuzione all’ingrosso. Ma l’ambra di Talamello è solo uno dei prodotti enogastronomici di rilievo che potrete acquistare presso la nostra rivendita al quale si accostano gli altrettanto apprezzabili salumi nostrani (salami, salsiccia su tutti), il formaggio sotto le foglie di noce e ottimi vini prodotti sul territorio. Potrete acquistare tutti i nostri prodotti sia singolarmente che in confezioni regalo da proporre per ogni occasione. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci telefonicamente allo 0541 920629. Alimentari Balducci - Via D. Monti, 9 - Loc. Ca’ Fusino - Talamello 5 L’Ambra di Talamello Esposizione ebanistica Un’altra importante novità farà parte della 25a ed. della fiera del formaggio di fossa. Infatti il museo pinacoteca Gualtieri Lo splendore del reale, punto fermo dell’arte in valmarecchia, ospiterà al suo interno un oggetto d’arte che avrà a detta degli esperti un notevole eco mediatico nei prossimi mesi. Questo gioiello racchiude in se arte e poesia, ed affascina fin dal primo sguardo l’osservatore. Completamente intarsiata a mano da Juri Montanari, giovane ebanista di Villa Verucchio, la cassapanca possiede il dono della cosiddetta “Finta prospettiva” una caratteristica che solo grandi artigiani o pittori riuscivano a dare alle proprie opere. Un oggetto prezioso ed unico che vale la pena vedere ed ammirare. Mostra Rimini Ricama Dopo il grande successo ottenuto nel mese di Agosto con la mostra “i ricami omaggiano le opere del maestro Gualtieri” l’associazione di Rimini Ricama, proporrà per la fiera dell’Ambra, una nuova mostra ancora più grande che vedrà protagoniste le ricamatrici di Talamello e dintorni per proporre al grande pubblico della fiera lavori di pregevole fattura magari tenuti nascosti nei cassetti dei mobili delle nostre case. Anche quest’anno il gusto unico della Mortadella Favola sarà presente alla nostra fiera, deliziando il palato di grandi e piccini. Assaggi gratuiti per tutti Secondo la leggenda, le origini del formaggio di fossa risalgono circa alla metà del 1400 quando i contadini per difendere le provviste dalla truppe di Re Alfonso di Aragona cominciarono a sotterrare i loro formaggi in fosse scavate nella roccia arenaria. Fu così che una volta finite le scorrerie i contadini stessi procedevano al disotterramento e con grande stupore si accorsero che il formaggio aveva cambiato sapore migliorando notevolmente le proprie caratteristiche. Il formaggio di fossa che oggi troviamo a Talamello è proprio figlio di quella tradizione. Così ad ogni estate le fosse vengono ripulite ed asciugate con falò di sterpi, vengono poi ricoperte con una intelaiatura di canne e foderate di paglia d’orzo. Il formaggio stagionato in primavera viene sistemato in sacchi di cotone bianco e stipato all’interno della fossa che viene chiusa poi con un coperchio di legno e sigillata col gesso. Qui rimane chiuso ermeticamente per tre mesi e quando viene tolto a novembre come da antica tradizione, ha acquistato tutte quelle peculiarità che caratterizzano L’Ambra di Talamello. L’antico borgo infatti è l’unica realtà che ha mantenuto intatta la vera e propria tradizione di una sola infossatura all’anno. Quando viene estratto dalla fossa il formaggio si presenta di forma irregolare dovuta al calore della fermentazione e dal peso degli altri sacchi, il colore va dal giallo paglierino al nocciola pallido, la consistenza è morbida, struttura friabile e sapore dolce leggermente piccante, un gusto che tanti esperti hanno definito da meditazione. Oltre che grattugiato su primi piatti, da il meglio di se accompagnato a miele o confetture di frutta in particolare quella di mela cotogna. Il vino che meglio si accompagna deve essere un bianco morbido, di buona struttura e di grande persistenza. Per tutte queste caratteristiche il fossa è diventato nel corso degli anni prodotto di eccellenza nella cucina italiana ed internazionale un alimento sempre più conosciuto e ricercato dagli amamnti della buona tavola che, ha reso il borgo di Talamello un luogo magico e sempre più visitato da turisti attratti dai profumi ineguagliabili dell’Ambra. Anche diversi mass media si sono interessati al formaggio di fossa e nel 2009 talamello ha avuto il privilegio di ospitare la televisione inglese BBC e la Rai con la trasmissione sereno variabile. Anche per questi motivi nel 2010 è nata a Talamello la “Confraternita del formaggio di fossa” una associazione formata da proprietari, infossatori e da soci benemeriti che lavoreranno insieme all’amministrazione comunale per la tutela, la salvaguardia e la promozione del marchio Ambra di Talamello. Andriano Menghi Tel: +39 059908829 Email: [email protected] Sito: www.mecpalmieri.com 6 Juri Montanari Ebanista da generazioni, intarsiatore per vocazione. Da sole due mani nascono opere in legno inestimabili. E tutto questo succede proprio in Valmarecchia. Jury Montanari, ebanista e intarsiatore di Villa Verucchio, ha 31 anni, ma ha iniziato a conoscere il legno sin da piccolo. L’Antica ebanisteria Montanari è nata nel lontano 1925 grazie al bisnonno di Jury, che faceva il bottaio. Tra la segatura e il profumo del legno, si sono succedute ben quattro generazioni e oggi il giovane Montanari porta avanti la specializzazione in intarsio rinascimentale. “Siamo rimasti in pochissimi in tutta Italia – confida il giovane – ho frequentato corsi di specializzazione in Toscana e partecipato a fiere e mostre nazionali e internazionali. Oggi, insieme a mio padre Fulvio, ho clienti da tutta Italia, ma anche dall’estero”. Tra questi c’è anche chi ha offerto un patrimonio per poter acquistare un oggetto unico della collezione di Jury: una cassapanca realizzata in 295 ore di lavoro, con legni uguali a quelli della prima metà del ‘500, su cui è intarsiato un liuto capace di girarsi a quasi 180°, sia sul lato orizzontale che verticale. Dopo aver visto la creazione di Jury, l’Accademia di Belle Arti di Urbino ha dichiarato “di aver visto il legno muoversi di nuovo dopo ben 500 anni, quando Botticelli aveva disegnato alcuni oggetti e ante per il Palazzo Ducale”. “Ci è stato chiesto di portare la cassapanca in Giappone per venderla, ma non ho accettato _ dichiara Jury _. Per ora la conservo, è una creazione importante, protagonista di fiere e mostre, quasi ogni mese”. La cassapanca verrà esposta anche durante la fiera del formaggio di fossa di Talamello il 14 e 21 Novembre. Tra le altre opere più importanti di Jury, ancora da ultimare, una maxi preghiera in legno che entrerà nel guinnes dei primati del mondo. Su di un pannello in stile pergamena di legno acero (alto 3 metri, largo 1,80), verranno inserite 11 strofe del “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi, intarsiando una per una, ben 1300 lettere, realizzate a mano in ciliegio, cipresso e noce. “L’idea mi è venuta per gioco _ spiega il giovane Montanari _: volevo donare qualcosa a San Leo in occasione del Festival dei giullari. Quando lo finirò, entrerò nei guinness per aver realizzato la preghiera e il pannello intarsiato più grandi al mondo”. Un’attività così particolare, come vive la sfida con il moderno? “Sicuramente tutto l’artigianato è penalizzato oggi _ dichiara il padre Fulvio _. Ma non ci spaventa nulla. L’ambizione della nostra antica ebanisteria è quella di poter crescere ogni giorno di più, offrendo prodotti di alta qualità. E la specializzazione di Jury in intarsio rende il nostro lavoro ancora più importante e entusiasmante”. Rita Celli GELATO ARIGIANALE La Dolcevita è lieta di invitarvi nel proprio punto vendita per assaporare le novità a voi dedicate. Il gelato allo stecco e al biscotto, la buonissima cioccolata calda, preparata da noi solo con pregiate cioccolate Varlhona, la Bio Crepes, preparata con uova, farina, latte marmellate, cioccolata, miele di San Leo, tutto rigorosamente biologico. Inoltre realizziamo torte gelato per qualsiasi avvenimento o ricorrenza con tante nuove cialde per i vostri bambini. Tel. 347 1179339 E-mail [email protected] Il gelato artigianale è “una preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata allo stato solido o pastoso mediante agitazione”. Questa è la definizione del gelato. Ma dietro questa sintetica definizione c’è tutto un insieme di problematiche, facili da comprendere e da risolvere se si studiano un po’ le materie prime che vengono utilizzate. Il gelato artigianale presenta delle caratteristiche che lo distinguono notevolmente dal gelato di produzione industriale, che utilizza materie prime di scarsa qualità come i grassi idrogenati, i sostitutivi del latte, gli aromi e i coloranti artificiali, per la sua preparazione. Le caratteristiche di genuinità e freschezza e l’alto valore nutrizionale del mio gelato artigianale sono dovute alla ricerca e all’utilizzo di materie prime come: il latte, le uova, lo zucchero, la panna fresca, le nocciole, i pistacchi e la frutta, scelte direttamente nelle migliori aziende e dai più qualificati produttori del territorio, qualità queste che permettono di mantenere intatti i colori e i sapori naturali. Nella mia gelateria il gelato viene prodotto giornalmente e non vengono utilizzati né grassi vegetali (soprattutto quelli idrogenati), né aromi e coloranti artificiali. La preparazione del gelato nel mio laboratorio gelateria avviene ancora con il vecchio sistema della preparazione delle diverse basi ( bianca, uova, cioccolato) ed inizia con l’inserimento del latte nel pastorizzatore, la pesatura esatta di tutti gli ingredienti e raggiunta la temperatura ideale, con l’inserimento secondo un ordine prestabilito, di tutte le materie prime. Raggiunta la “maturazione”, le basi sono pronte per essere mantecate e riposte nella vetrina di somministrazione. Per la preparazione del gelato alla frutta utilizzo il 60% di frutta fresca, quindi aggiungo gli zuccheri (destrosio di glucosio) e l’acqua, frullo il tutto e sempre dopo aver fatto riposare, vado a mantecare nell’apposito mantecatore. La preparazione acquisita con lo studio e la mia esperienza sono la mia mission: salvaguardare il vero gelato artigianale genuino e di alta qualità italiano. Alberto Vitaro gelatiere qualificato. 7 di Cappella Gianfranco Tagli di prima scelta e prodotti tipici delle Marche e Romagna Prime choice cuts and typical products of the Marche and Romagna regions Vendita formaggio di fossa Via Dionisio Monti, 33 61015 Talamello (RN) Tel. e Fax +39 0541 921686 [email protected] www.macelleriacappella.it Cesti natalizi personalizzati a richiesta 7 8 Internet veloce Arriva in valle Superiamo le barriere Il progetto Inoltre nasce con la finalità di realizzare una rete di telecomunicazione in grado di offrire l’accesso ai servizi a banda larga e consentire, quindi, la riduzione del Digital Divide nel territorio della Provincia di Rimini. Aziende, giovani e famiglie potranno contare sulla serietà e competenza di un gestore locale, impegnato nel garantire un servizio veloce, affidabile e di elevate prestazioni. Il patrocinio della Provincia di Rimini è dimostrazione dell’importanza e del valore del progetto Inoltre. Grazie alla scalabilità della rete, il territorio della Provincia di Rimini e le sue realtà, potranno contare su un arricchimento continuo, ottenendo importanti vantaggi competitivi grazie all’accesso ad internet, spazio web, mail, p2p, videosorveglianza, telefonia voip, web tv e tanto altro ancora... La tecnologia per abbattere le barriere. Il progetto prevede l’impiego di apparecchiature radio a bassissima emissione elettromagnetica e a bassissimo impatto ambientale/estetico. Per la realizzazione della rete wireless si utilizzeranno frequenze radio libere e tecnologie consolidate al fine di garantire la copertura dei capoluoghi, delle frazioni e delle zone industriali/artigianali con la maggior densità di insediamenti. I servizi collegati ad Inoltre sono erogati grazie alla distribuzione sul territorio di “Access Point” o AP da noi appositamente installati sul territorio in postazioni alte e visibili (di solito in collina sui tralicci utilizzati anche da radio e tv). Da questo punto di partenza viene irradiato il segnale Wireless che viene captato dal dispositivo installato presso il cliente. Scopri i vantaggi dei nostri profili: InPeople: dedicato a chi vuole navigare da casa InBusiness: dedicato a tutte le piccole,grandi aziende e liberi professionisti. La copertura Comuni e zone limitrofe coperti a partire dal 25/06/2010 sono: Rimini, Verucchio, Novafeltria, Talamello, SanLeo, Maiolo. Prossimamente il servizio si estenderà anche ai comuni di, Pennabilli, Casteldelci, Sant’Agata Feltria e in località Perticara. Comune di Novafeltria Provincia di Rimini Cari cittadini, E’ con piacere che comunichiamo l’attivazione del servizio di connettività INOLTRE nel comune di Novafeltria. Il progetto di Eurocom Innovazione srl (azienda di Riccione) è dedicato alla creazione di una rete wireless nei Comuni della Valmarecchia(RN) e garantisce l’accesso al servizio di connettività a banda larga ai cittadini ed imprese residenti sia in territori attualmente sprovvisti sia dove siano presenti altri operatori. Il comune di Novafeltria ha contribuito alla diffusione di questo progetto che consente di usufruire di un servizio orientato allo sviluppo economico, sociale e culturale riducendo il Digital Divide a Novafeltria. Il patrocinio della Provincia di Rimini e del Comune di Novafeltria sono garanzia dell’affidabilità del progetto e dell’azienda Eurocom Innovazione srl. APPUNTAMENTI INFORMATIVI: Gli interessati potranno ottenere ulteriori informazioni presso l’ufficio tributi via Cesare Battisti durante i seguenti orari: MARTEDI’ dalle ore 11.00 alle ore 13.00 VENERDI’ dalle ore 11.00 alle ore 13.00 AREA DI SERVIZIO GASOLIO • BENZINA GPL • METANO LAVAGGIO • PARK BAR • RISTORANTE Circonvallazione di Corpolò Tel. 0541 754211 OK PREZZO -7 Novafeltria 9 Villa Verucchio Corpolò S. Ermete Rimini PARCHEGGIO TIR VIDEO CONTROLLATO • DOCCE LAVAGGIO SELF CAMION • SPECIALI CONVENZIONI PER AZIENDE ED AUTOTRASPORTATORI CENT/LITRO SEMPRE su benzina e gasolio al self-service rispetto al listino servito COLAZIONI • APERITIVI • PAUSA PRANZO MENÙ COMPLETO E 10 ENERGY BAR RISTORANTE a Corpolò • Nuova Circonvallazione • Tel 0541 750381 10 Museo Sulfur A Miniera di Novafeltria il museo che racconta la vita e ricorda i volti di migliaia di uomini e donne che con il loro sudore hanno scritto la storia. Gli storici ipotizzano che già i romani estraessero lo zolfo nella zona di Perticara, ma è dopo la scoperta della polvere da sparo che lo zolfo è usato nelle valli del Marecchia e del Savio per la produzione della polvere pirica. Dal 1700 numerose proprietà si succedono alla guida dell’attività estrattiva, che diviene pratica industriale nella prima metà del 1800. È la Montecatini che dal 1917 avvia la più grossa industria della zona 1600 uomini hanno costruito un’immensa città sotterranea: quasi 100 chilometri di gallerie su 9 livelli di coltivazione. Il ritmo produttivo dell’estrazione mineraria ha scandito la vita di migliaia di uomini e donne, la fatica e l’incertezza della sopravvivenza lasciavano il posto in superficie ad un carattere allegro e festoso: le bande musicali, la filarmonica, la squadra di calcio, i teatri, il cinematografo, la società del Carnevale, hanno allietato le ore del riposo di una comunità di cinquemila residenti fino alla drammatica chiusura della miniera avvenuta nel 1964, a causa delle inclementi leggi del mercato. Nella miniera di zolfo di Perticara è stato estratto il cristallo di zolfo più grande del mondo. Donato dall’Ing Mezzana nel 1936 al Museo di Storia Naturale di Milano dove è tuttora conservato, resta il frutto più famoso della nostra terra. L’idea del Museo è nata dalla volontà dei minatori di ricordare il duro lavoro nel sottosuolo. L’iniziale spinta emotiva e testimoniale ha ceduto il passo alla componente storico-scientifica, connotandosi come operazione di archeologia industriale mineraria. Inaugurato nel gennaio 1970, grazie all’impegno dell’Associazione Pro Loco, che ha raccolto le richieste di conservazione della memoria espresse dai minatori, il Museo Storico Minerario nasce con l’intento di testimoniare l’attività estrattiva dello zolfo nella miniera di Perticara. Dal 1980 al museo si affianca l’idea di un progetto che si connota come uno dei primi esempi di archeologia industriale sorti in Italia e si prefigge di valorizzare i numerosi esempi di cultura materiale ancora presenti sul territorio, per riportare alla luce una storia comune al popolo europeo ma ormai scomparsa dalla memoria collettiva. Si avvia così il restauro degli edifici dell’ex Cantiere Solfureo Certino costruiti dalla Montecatini a partire dal 1917 che rappresentano il periodo di massima attività produttiva della miniera. Nel 2002 si concretizza il nuovo progetto museografico ed il ricco patrimonio di reperti acquisiti dopo un trentennale lavoro di ricerca trova la giusta collocazione negli ambienti originali, che sorgono vicino al pozzo Vittoria, antico collegamento con l’immensa città sotterranea. Le sale, costruite su una sapiente scenografia degli spazi, di grande suggestione, hanno una potente forza comunicativa, che risulta particolarmente efficace per l’apprendimento e la didattica. La loro sequenza è organizzata in un percorso strutturato per temi che riproduce tutte le fasi dall’estrazione alla fusione dello zolfo e culmina nella miniera, fedele ricostruzione di un itinerario sotterraneo inaugurata nell’ottobre 2005, in cui la visita diviene esperienza di una delle più straordinarie avventure dell’uomo, quella che spinse migliaia di uomini a rinchiudersi nelle profondità della terra alla ricerca dello zolfo, rendendosi parte attiva dell’evoluzione economica e sociale del nostro paese Il Percorso dello zolfo e le Officine illustrano il lavoro quotidiano dei minatori sia attraverso gli strumenti e gli attrezzi comunemente utilizzati in miniera, tra cui una serie completa di lampade, sia attraverso un assortito patrimonio di documenti, disegni, fotografie e filmati d’epoca. Il Museo ospita due sezioni di approfondimento tematico: un’ampia collezione di rocce e minerali e una pregevole raccolta di antichi strumenti scientifici per il rilevamento topografico e ambientale, come bussole, grafometri, inclinometri, tavolette pretoriane, teodoliti, anemometri, tacheometri. Orari di apertura: Tutti i giorni da martedì a sabato / Chiuso il lunedì 09:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 domenica e festivi Sulphur museo storico minerario di Perticara Via montecchio, 20 - 61015, Perticara di Novafeltria (RN) tel. e fax 0541 927576 - E-mail: [email protected] www.museialtavalmarecchia.it - www.sulphur.it Santarcangelo Appuntamenti da non perdere CIBO COME CULTURA dai sapori ai saperi frammenti per una storia locale dell’alimentazione 6a edizione - anno 2010 Ciclo di conferenze, con letture e degustazioni, promosso dalla Biblioteca Comunale “Antonio Baldini”, dalla Pro Loco di Santarcangelo e dalla Fiera di San Martino-Blu Nautilus, con la partecipazione di Coop Adriatica. Domenica 14 novembre – ore 17 “La zénta dla Rumagna” Visita guidata in dialetto santarcangiolese a cura di Annalisa Teodorani. Domenica 28 novembre – ore 16,30 “Atelier di cartone” Lettura animata e relativo laboratorio con l’utilizzo di cartoni e cartoncini, a cura di Manolo Benvenuti e Elena Leria Jiménez. Per bambini dai 6 agli 11 anni. Venerdì 19 novembre MUSAS Venerdì 26 novembre Bookcrossing dalle ore 15,30 e “Libri e disegni in libertà” ore 16,30. Laboratorio di disegno per bambini, a cura di Massimo Modula. Per bambini dai 6 agli 11 anni. “La Valmarecchia terra di tesori. Tipicità alimentari e prodotti del sottobosco”, relatore Graziano Pozzetto. “Omaggio alla cipolla”. Storie e virtù di un umile tubero che ha attraversato i secoli. Venerdì 3 dicembre “Si fa presto a dire cotto. Credenze, riti e tradizioni in cucina”, relatore Marino Niola. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Il Lavatoio, in via Ruggeri, con inizio alle ore 21. Al termine delle serate degustazioni inerenti ai temi degli incontri. Lettori: Stefano Stargiotti, Attilia Pagliarani, Remo Vigorelli. Info: Biblioteca comunale di Santarcangelo “Antonio Baldini” tel. 0541/356.299 [email protected]. Pro Loco Santarcangelo: tel. 0541/624270 MUSEI APERTI 2010 Musei Aperti, l’iniziativa realizzata in collaborazione con la Provincia di Rimini, prevede per tutte le domeniche del mese di novembre l’apertura gratuita di tutti i Musei della Provincia e una serie di appuntamenti dove poter interagire con il pubblico attraverso le discipline dell’arte, della storia e dello spettacolo. L’Istituto dei Musei Comunali di Santarcangelo propone: MET Domenica 7 novembre in orario di apertura del Museo (15,30/17,30) Iniziativa di REMUS (Rete dei Musei della Bassa Valmarecchia). Domenica 7 novembre Domenica 21 novembre “Sparguiéd - Parole sparse fra le note” (ore 17). Spettacolo musico-letterario scritto ed interpretato da Annalisa Teodorani con musiche originali di Andrea De Nittis e Matteo Alessandrini. Al termine dello spettacolo verrà offerto un aperitivo. MANI NELLA TRADIZIONE laboratori di pratica manuale Intrecciatura tradizionale dei vimini. Rivolto ad adulti, il laboratorio offre l’opportunità di apprendere la tecnica dell’intrecciatura dei vimini partendo dalla fase della preparazione dei materiali al fine di realizzare cesti, canestri, gerle. Sono previsti sei incontri nelle giornate del 16/18/23/25/30 novembre e 2 dicembre (dalle ore 20,30 alle ore 22,30). Numero massimo partecipanti 15, quota di partecipazione euro 30 comprensiva di tutti i materiali. Chiusura iscrizioni venerdì 29 ottobre Luogo di svolgimento: MET – Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna via Montevecchi, 41. Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria organizzativa MET, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13. Tel. 0541/624.703 Fax 0541/622.074 [email protected] - www.metweb.org A V A N G U A R D I A donna uomo Centro Commerciale Pietracuta Tel. 0541 923666 CORSI PER BAMBINI E RAGAZZI Principianti balli di gruppo San Marino, tutti i martedi Bar Tiro a Volo Murata ore 17:00 Villa Verucchio, tutti i lunedì, Ristorante Zanni, ore 17:30 Intermedio Coreographic Team San Marino, tutti i mercoledì e venerdì, Bar Tiro a Volo Murata, ore 17:00 Preparazione per piccoli e grandi competitori Danze Caraibiche per informazioni: cell. 338 7669654 www.paistropical.it 11 12 Valmarecchia… verticale Da qualche anno il luogo di elezione degli appassionati romagnoli di arrampicata sportiva non sono più le note gole di Frasassi e del Furlo bensì la nostra valle. Grazie ad un meticoloso lavoro di ricerca, pulitura e chiodatura delle migliori pareti della zona, l’istruttore nazionale di arrampicata Giovanni Renzi ed il suo gruppo ha in pochi anni reso fruibili una serie di palestre di roccia il cui interesse ha varcato già da tempo i confini regionali. Ogni week end è infatti possibile vedere decine di provetti scalatori esercitarsi sulle pareti di Verucchio, Pietramaura, Perticara, Pennabilli, Maiolo, fino alle Balze. Il lavoro è stato raccolto in alcune guide cartacee pubblicate da poco ma si possono trovare tante informazioni sul sito della loro scuola di arrampicata all’indirizzo www.valmarecchia.it Il centro di riferimento per l’arrampicata in Valmarecchia è divenuto giocoforza il paese di Perticara con le sue belle e numerosi pareti adatte ad ogni livello di preparazione e ad ogni stagione. Inoltre, l’amministrazione comunale di Novafeltria ha per prima compreso il valore di una attività sportiva a bassissimo impatto ambientale, che comincia ad avere discreti numeri in termini di presenze, e che, assieme alle altre possibilità che il contesto montano permette come la mountain bike, l’escursionismo o il parapendio può rappresentare una carta importante per lo sviluppo turistico futuro. Giovanni impeganto sulla parete di Perticara Per praticare l’arrampicata sportiva di bassa valle come da noi (niente a che vedere con l’alpinismo che si pratica sul monte Bianco per intenderci) non sono necessarie doti da superman ma solo molta passione e rispetto per l’ambiente naturale, frequentare un corso base di 6/8 giornate di attività con istruttori qualificati e avere le basilari attrezzature di sicurezza come corda, imbrago, caschetto e moschettoni. Tanti i giovani e giovanissimi che si stanno avvicinando all’arrampicata consci che se praticata con la dovuta attenzione, è una attività sportiva molto più sicura di quel che può sembrare con un numero bassissimo di incidenti (di gran lunga inferiore a quello relativo ai raccoglitori di funghi per fare solo un esempio). E’ passato molto tempo da quando nel 1968 Cesare Maestri allora all’apice dell’alpinismo internazionale venne in Valmarecchia e scalò la parete di San Leo fino alle mura del forte ma il seme lentamente ha germogliato e Giovanni, scalando con Maestri negli ultimi anni, ha idealmente raccolto il testimone con l’entusiasmo che lo contraddistingue e con l’impegno di fare della Valmarecchia un piccolo eldorado verticale. Falesia della Pineta - Perticara Giovanni Renzi Giovanni e Cesare Maestri - San Leo, 1998 13 Tagliolini allo scoglio Ingredienti: pasta all’uovo cozze, vongole, calamari, gamberi, canocchie, scampi Locanda dei Venti Novafeltria 61015 Località Ca del Vento 211/D Tel. 0541.926257 [email protected] In una padella soffriggere misto pesce con olio extra vergine e uno spicchio d’aglio. Aggiungere brodo di pesce e lasciare andare per qualche minuto. Cuocere la pasta in acqua salata, scolare e saltare in padella con il pesce. Impiattare aggiungendo una presa di prezzemolo tritato fine. Buon appetito 13 La Pizzeria 2000 ha RIACCESO IL FORNO!... vi aspettiamo. 14 Nawras 101 anni Ripartono le giornate del doposcuola con il centro interculturale «Nawras» di Novafeltria. Da due anni una decina di volontari garantiscono a tutti i bambini delle scuole elementari un sostegno nel fare i compiti al pomeriggio. E anche quest’anno si riparte con il servizio. «Offriremo da novembre due giornate anziché una sola come l’anno scorso - dice Elena Allegretti, vicepresidente dell’associazione Nawras -, di circa due ore. Il servizio sarà svolto da dei volontari: il mercoledì presso il centro servizi di volontariato, il venerdì al centro culturale Sip, entrambi a Novafeltria, dalle 15,30 alle 17,30. Abbiamo visto che le famiglie apprezzano molto questo doposcuola. Soprattutto quelle straniere». I piccoli ospiti del centro interculturale nel 2009 sono stati infatti, accanto a quelli italiani, anche marocchini, albanesi e senegalesi. «Cerchiamo di seguire individualmente i bambini nello svolgimento dei compiti. Per gli stranieri garantiamo un sostegno linguistico, ma anche un’opportunità in più per socializzare con i coetanei italiani - continua Elena -. Per ogni giornata ci sono sempre due volontari: ragazzi universitari, ex insegnanti e anche una mamma. Vorremmo però allargare ancora di più il servizio, per questo stiamo cercando nuovi volontari che ci diano una mano». Per chi fosse interessato: 333/4986693. Si, avete letto bene, anzi benissimo, la nostra Prodera Domenica detta Minghina ha compiuto 101 anni, è nata il 29 settembre 1909 a Scavolino di Pennabilli. Si è trasferita, dopo essersi sposata a 19 anni, a Casalecchio di Petrella Guidi (Santagata) dove ha vissuto per 80 anni facendo la casalinga, ora da 2 anni vive con il figlio più piccolo a Pontemessa di Pennabilli. La nonnina è tutt’ora autosufficente, si lava, si veste poi si siede sul suo grande divano in pelle gialla trapuntata vicino alla finestra facendo scorrere nelle mani chicco a chicco il suo rosario. Si lamenta solamente se gli viene data poca piadina, alimento di cui è veramente ghiotta e che secondo lei le ha permesso di arrivare a questa veneranda età. Ha cinque figli uno dei quali ottantenne e ventitre nipoti che la coccolano amorevolmente. Gli occhi di Domenica, uno in particolar modo e le orecchie non sono più quelle di una volta, bisogna alzare la voce ma fattosi sentire le sue risposte sono sempre lucide e pertinenti. La saluto regalandole una penna che conferma di saper usare, mi sorrire all’augurio di tornare a salutarla al 102° compleanno, con tutto il cuore spero di riuscirci. Centro Interculturale Auguri Minghina Celli O. Rita Celli ... è Cuntadoin e la su Arzdoura Vi ringraziano per le numerose visite allo stand TUTTOZOO durante l’ultima fiera di San Michele. La vita quotidina di campagna illustrata nel nostro padiglione. �antarcangelo di �omagna Via Cà Fabbri, 25 - Tel. 0541 621440 Savignano sul Rubicone (zona IPER) Via Oslo, 11 - Tel. 0541 938276 15 Sulla strada del turismo Migliorare il trasporto pubblico è un obiettivo per sfruttare al meglio le attrattive dell’entroterra. L’assessore provinciale al turismo ha annunciato lo stanziamento di milioni di euro per rilanciare il turismo, strategie suddivise in 5 punti importanti uno dei quali è la promozione dell’entroterra, saranno soldi buttati se non vengono migliorati i collegamenti tra la costa e l’entroterra attraverso una programmazione di percorsi e relativi orari del trasporto pubblico azioni da concertare assieme all’assessorato in questione, la Tram e i comuni dell’entroterra. Mentre in inverno sono le esigenze scolastiche a condizionare la Tram in estate dovrebbe essere il turismo, ma questo fino ad oggi vale solo per la riviera, l’assenza di linee ad esempio come la Santarcangelo/Bellaria sono lacune storiche da colmare così come la mancanza di corse speciali per l’entroterra in occasioni di eventi di grosso richiamo. Con l’annessione poi dei sette comuni dell’alta Valmarecchia alla provincia di Rimini che “dovrebbe” essere invasa da orde di turisti se ci limitiamo solo alla stampa di opuscoli turistici si rischia che rimanga quella cartolina verde da guardare da lontano ma senza servizi pubblici per arrivarci. È possibile una mobilità migliore che tenga conto della nuova espansione urbanistica, degli eventi e dei siti turistici almeno per la prossima estate? Loris Dall’Acqua Sulle splendide colline di Torriana, Villa Chandon è il luogo ideale per trascorrere piacevoli momenti ricchi di gusto. I prodotti tipici delle terre di Romagna e le più appetitose ricette della tradizione sono la base dei nostri piatti, sapientemente realizzati dallo chef Nicola e serviti in una ambiente accogliente ed elegante. Tre sale ed una veranda accolgono gli ospiti del Ristorante Villa Chandon ed una divertente area gioco all’interno del parco consente anche ai più piccoli di divertirsi in piena sicurezza, sempre seguiti dai nostri animatori. Le nostre sale ospitano anche un’eccellente pizzeria con forno a legna; pizze classiche e speciali realizzate con impasto a lievitazione naturale. Oltre a ristorante e pizzeria Villa Chandon è Lounge Bar e location ideale per matrimoni e ricevimenti con musica, fuochi d’artificio e animazione per bambini. Ristorante Villa Chandon Via Colombarina, 15 - 47825 Torriana (Rn) Tel. 0541/675423 Fax 0541317385 www.villachandon.it - E-mail: [email protected] 16 Inaugurazione Rete dei Musei della Bassa Valmarecchia Il prossimo 6 novembre l’antica Chiesa di S. Agostino di Verucchio, annessa al Museo Civico Archeologico, diventa luogo di un “battesimo” del tutto particolare: verrà inaugurata REMUS, la Rete dei Musei della bassa Valmarecchia, creata a seguito di un accordo tra i Comuni di Verucchio (Museo Civico Archeologico), Poggio Berni (Mulino Sapignoli), Santarcangelo (Met e Musas), e Torriana (futuro Museo della tessitura). Il filo conduttore tra le cinque istituzioni culturali è rappresentato dal fiume Marecchia e dalle risorse che esso ha offerto all’uomo nel tempo, di cui ogni Museo conserva e valorizza un aspetto peculiare, del più lontano passato ai tempi recenti. Tra gli obiettivi principali di Remus rientra quello di creare azioni promozionali congiunte a livello turistico, culturale e didattico, nell’ottica di una valorizzazione completa e complementare del territorio; si è ritenuto opportuno, inoltre, manifestare da subito l’apertura anche verso i Musei dell’alta valle del Marecchia, recentemente annessi alla Provincia di Rimini, i cui rappresentanti sono stati invitati alla manifestazione inaugurale e con i quali si auspicano forme di stretta collaborazione nel prossimo futuro. Per dare il via alla rete museale Remùs è stata scelta certamente una sede molto suggestiva, una chiesa medievale, recentemente restaurata anche negli interni e valorizzata per la visita, attrezzata per ospitare convegni, manifestazioni, mostre e attività didattiche; in secondo luogo anche per il diretto legame con l’adiacente Museo di Verucchio, che rimanda alle più antiche radici della presenza dell’uomo nel territorio. I reperti conservati nel Museo Archeologico di Verucchio costituiscono una testimonianza alquanto significativa della civiltà villanoviana (fiorita sulla rupe tra X - VII sec. a.C.), che ci ha lasciato numerose e ricchissime sepolture ad incinerazione, appartenenti ai principali esponenti dei gruppi aristocratici del villaggio. La peculiarità del Museo verucchiese sta nel fatto che vi si possono ammirare – tra i numerosissimi reperti – alcuni tipi di oggetti, di uso quotidiano ed anche simbolico, in eccezionale stato di conservazione e per questo estremamente rari: troni ed arredi lignei (tra cui numerosi tavolini, rinvenuti in alcuni casi ancora “apparecchiati” come per un banchetto), abiti in lana (mantelli, tuniche ed altri tessuti finemente lavo- rati, colorati ed abbelliti con bottoni ed appliques), cibi di origine animale e vegetale (tra cui noci, noccioline, uva), contenitori in vimini ed una grande quantità di gioielli in oro e ambra, sapientemente lavorati dagli artigiani locali. Questi materiali organici si sono così mirabilmente conservati grazie alle caratteristiche del terreno in cui sono stati deposti; l’importanza del sito di Verucchio – punto di riferimento a livello internazionale per “gli addetti ai lavori” – è legata anche al ruolo storico giocato dal villaggio villanoviano: la sua posizione ne fece un crocevia di scambi di natura commerciale e culturale, incentrati primariamente sull’ambra, il cui approvvigionamento dalle regioni baltiche verso l’Italia centrale si intrecciò strettamente con le attività economiche dei villanoviani verucchiesi. Tutti questi aspetti vengono “raccontati” nelle sale espositive del Museo: l’allestimento, il ricco apparato didascalico e informativo, così come il servizio di accoglienza al pubblico sono impostati con l’obiettivo di parlare ad un pubblico ampio e variegato, dagli studiosi e studenti, fino ai più giovani visitatori. Anche in questo senso i riconoscimenti – a livello nazionale ed internazionale – non sono mancati. Per le scuole in particolare vengono programmati percorsi tematici ed attività di laboratorio, che ogni anno si arricchiscono nella varietà e nelle modalità di realizzazione. Ma l’obiettivo forse principale è stato raggiunto quest’anno poiché, grazie ai contributi regionali e agli sforzi dell’amministrazione locale, il Museo ha potuto provvedere alle ultime azioni per raggiungere tutti gli standard di qualità, dalla nomina del direttore (Patrizia von Eles) all’abbattimento totale delle barriere architettoniche e divenire così finalmente davvero accessibile a tutti, meritandosi per la prima volta il riconoscimento prestigioso di “Museo di qualità”. Per informazioni sull’evento del 6 novembre: Ufficio Cultura: tel. 0541 673905 – 673927 [email protected] Per informazioni sul Museo Civico Archeologico (orari, visite guidate, attività didattiche): Ufficio IAT Verucchio: tel. 0541 670222 [email protected] 17 boutique Serivzio di sartoria interno camicie su misura Giorgia Boutique uomo e donna Via 5 Febbraio. 82-84/C - Fiorina R.S.M. Superstrada San Marino, 5 km dopo il confine di Dogana (seconda rotatoria) Tel. 0549 900334 - 900709 - www.giorgiaboutique.com aperto 9,00 - 12,30 / 15,00 - 19,30 * chiuso mercoledì e Domenica 18 19 20 Data l’importanza dell’argomento riproponiamo l’intervento sulla sanità in Valmarecchia a cura di Stefano Zanchini Sanità in Valmarecchia RISULTATI RAGGIUNTI • Oggi dal Punto di Primo Intervento di Novafeltria si va diretti a Rimini o negli altri Ospedali dell’Emilia-Romagna sia per visite specialistiche che per ricoveri in reparti di alta specializzazione (tipo rianimazione) senza più dover elemosinare la presa in carico dei nostri pazienti. • Le ambulanze sono informatizzate,collegate in rete e con la possibilità di inviare l’ECG (elettrocardiogramma) direttamente per via telematica alla cardiologia di Rimini e di conferire così direttamente al reparto di emodinamica. • Dal 01 settembre 2010 il sistema dell’Emergenza Urgenza è passato all’Area Vasta Romagna lasciando definitivamente le Marche e il nostro territorio sarà anche coperto dal servizio di soccorso elicotteri di Ravenna che in circa 15 minuti possono arrivare nei nostri comuni. • Quando si verificano mancanze improvvise di personale, sia nel servizio di emergenza che negli ambulatori specialistici, mentre prima si restava scoperti, ora il personale viene subito rimpiazzato dalle altre unità operative e dagli altri servizi. • Sono già stati attivati ambulatori specialistici che mai erano stati presenti sul nostro territorio : reumatologia, ematologia, dermatologia chirurgica, nefrologia. • Dal 15 settembre 2010 inizierà l’attività specialistica di chirurgia della mano e auspichiamo anche l’attivazione della chirurgia vascolare venosa. • Nelle Case di Riposo di Novafeltria e di Sant’Agata Feltria c’è oggi un infermiere professionale per 38 ore settimanali, mentre prima, specie per terapie iniettive in orario serale si doveva spesso ricorrere al solo volontariato. • Per i presidi legati alla non autosufficienza il medico di medicina generale formula la richiesta e un terapista della riabilitazione appositamente formato va al domicilio a fare il sopralluogo e vengono portati a casa i presidi di cui si ha necessità. • Si è provveduto alla informatizzazione di tutti gli studi dei Medici di Famiglia sul territorio e degli Ospedali con un unico sistema regionale (Sole) e ora tutti i referti di visite specialistiche e indagini diagnostiche sono in rete e quindi arrivano nel computer del medico on - line e in tempo reale, un fatto di straordinaria importanza. • Attraverso il CUP (centro unico di prenotazione) si accede a tutte le prestazioni: poi uno decide se andare a Rimini, Riccione, Cattolica, Santarcangelo o Novafeltria e quindi si è ampliata per l’assistito la scelta sia dei luoghi che dei tempi del servizio. • La Farmacia dell’Ospedale è aperta tutti i giorni della settimana con la presenza del farmacista (prima il farmacista era presente non più di un giorno a settimana) e in questo modo i pazienti possono decidere se andare a prendere le medicine in questa struttura o continuare a usufruire delle farmacie territoriali, come legittimo loro diritto. • Il Fondo Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna legato alla non autosufficienza è del 30-40% superiore a quello delle Marche che erogava nel nostro distretto un assegno di cura fisso di 200 euro per 15 - 20 assistiti in tutto. Con i nuovi fondi si riuscirà ad erogare un assegno di cura (peraltro modulato e qualcuno arriverà a percepire fino a 600 euro) a circa 80-90 anziani e alle loro famiglie; poi c’è il fondo per i disabili e quello per i gracer, cioè per coloro che sono affetti da gravi patologie acquisite. A Verucchio in mostra “La Costituzione illustrata” Dal 18 al 28 ottobre 2010, il Comune di Verucchio ospiterà la mostra itinerante, dal titolo “La Costituzione illustrata”, patrocinata dalla Regione EmiliaRomagna. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e crea un percorso attraverso le parole della Costituzione e le interpretazione che ne danno Altan, Daniele Luttazzi, Gipi, Tanino Liberatore, Lorenzo Mattotti, Vittorio Giardino, Sergio Toppi e altri affermati talenti del disegno e del fumetto. Le finalità della mostra sono di carattere didattico e divulgativo; tutti potranno visitarla gratuitamente. La mostra verrà allestita nella sala “Tondini”, al primo piano del centro civico di Villa Verucchio; nei giorni feriali sarà possibile visitarla dalle 8,30 alle 13,00, mentre domenica 24 ottobre essa sarà aperta con orario continuato dalle 9,00 alle 18,00. 21 Mateureka, Museo del Calcolo Il Museo di Pennabilli presenta gli strumenti, le idee e i concetti di una fra le più affascinanti avventure del pensiero umano. All’inizio del percorso sono esposti centinaia di oggetti, originali e preziosi, che aiutano a ripercorrere la storia del calcolo e della matematica. Si possono ammirare un cono di fondazione e tavolette sumere di 4.500 anni fa, lapidi romane ed iscrizioni etrusche, abachi, suan pan cinesi, soroban giapponesi, schoty russi, un astrolabio, una tavola per contare medioevale, quipù inca e chimpù peruviani, la “Summa” di Luca Pacioli, cilindri e bastoni di Nepero, compassi di proporzione, la Pascalina, regoli e nomogrammi, aritmografi, calcolatrici meccaniche, elettromeccaniche, elettroniche e programmabili, computer. Attraverso numerose sale-laboratorio si sperimentano i concetti e le idee della matematica con l’intento di trasmettere non solo conoscenze ma, principalmente, emozioni. Si può “osservare” l’infinito e lo zero; “manipolare” il teorema di Pitagora o “immergersi” in un viaggio emozionante all’interno di un frattale; “giocare” con i numeri primi e il pi greco o rimanere affascinati da quel numeretto d’oro che fa apparire bello tutto ciò che ci circonda e “scoprire”, pian piano, che la matematica è alla base della informatica, di internet, della realtà virtuale, della robotica e che la sua presenza è dentro la nostra vita di tutti i giorni. All’esposizione permanente degli strumenti più significativi del calcolo e delle idee basilari della matematica, Mateureka affianca un’attività, anche esterna al Museo, di mostre temporanee, convegni, dibattiti, pubblicazioni che diventano fondamentali non solo per il Museo ma per tutto il territorio. Attraverso queste attività culturali Mateureka sta diventando uno dei motori principali di cultura scientifica che contribuiscono a fare di Pennabilli una importante e significativa città d’arte. L’allestimento delle mostre temporanee, inoltre, rende sempre diversa ed appagante la visita; attualmente sono visibili quella sui quadrati magici, la mostra lampi di genio e l’esposizione, in occasione dei 500 anni, del De Divina Proportione di Luca Pacioli e delle 60 tavole dipinte da Leonardo da Vinci. Una sintesi significativa delle ultime mostre è presentata sul sito internet del Museo www.mateureka.it (in italiano) oppure www.mathmuseum.eu (in inglese). I numerosi e prestigiosi riconoscimenti scientifici, anche internazionali, collocano Mateureka ai primi posti per ciò che riguarda la “memoria” e lo studio della storia del calcolo e la visita a questo Museo, unico in Europa, rappresenta una positiva esperienza per comprendere la plurimillenaria avventura intellettuale, densa di curiosità e di stimoli all’approfondimento, iniziatasi con le primordiali tecniche e strumenti di conteggio. Ulteriori informazioni, sul sito internet www.mateureka.it o al numero 0541 928659. 22 Fiera di San Martino Santarcangelo 11-14 novembre 2010 San Martino è una ricorrenza storica fra gli appuntamenti di Santarcangelo di Romagna: una fiera autenticamente popolare la cui notorietà supera ampiamente i confini locali. L’edizione di quest’anno durerà da giovedì 11 a domenica 14 novembre. I settori specializzati apriranno già nella serata di mercoledì 10.e il Luna Park funzionerà da venerdì 5 a domenica 14. Da annoverare tra i motivi trainanti di questa notorietà: la Sagra Nazionale dei Cantastorie, che si svolge ogni anno dal 1982, e il detto popolare che caratterizza San Martino come ‘Fira di Bech’ (la fiera dei becchi, cioè dei cornuti), con le celeberrime ‘corna’ appese sotto l’Arco di piazza Ganganelli. La Sagra dei Cantastorie, giunta alla 42a edizione, presenta anche quest’anno alcune delle voci più significative dei menestrelli contemporanei provenienti da diverse regioni ed appartenenti a tre generazioni di artisti. La novità si quest’anno è rappresentata da un gruppo di cantastorie toscani che presenterà “La Canzone della Libertà”, un omaggio al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, raccontato dai canti popolari Altra novità di questa edizione sarà il ritorno dei trattori nel piazzale Francolini. Si conta così di rilanciare il settore delle macchine agricole e degli automezzi da lavoro, eredi della tradizione contadina della Fiera, che potranno di nuovo diventare un’attrazione non solo per gli addetti ai lavori. Da non perdere fra i tanti eventi in programma, il 12° “Palio della Piada”, che mette in scherzosa competizione personaggi pubblici e cittadini privati in una sfida alla piada migliore. Completeranno il programma animazioni ed artisti di strada, ispirati all’antica tradizione delle Fiere paesane ed il grande Luna Park, per la gioia di bambini e ragazzi. La kermesse conferma la presenza di oltre 500 espositori, tra cui spiccano per varietà e qualità, i produttori ed i commercianti di prodotti alimentari tipici ed i punti ristoro, con le più svariate proposte gastronomiche, della tradizione romagnola ma anche di altre regioni. Anche quest’anno, infatti, ritorna una delegazione della Val di Non con le prelibatezze del Trentino. Ci saranno anche stand dall’Alto Adige, dalla Toscana e dalla Puglia. Ma la vera regina della Fiera, da tutti ambita e consumata, come in un rito immutabile, è la piadina con la salsiccia e la mitica cipolla di Santarcangelo. Alcune riflessioni sulla storia delle fiere L’incontro e lo scambio. Le fiere, tutte le fiere, anche quelle non di Santarcangelo, nascono e si sviluppano come grandi eventi commerciali. Nei lunghi secoli in cui i territori, la società e l’economia sono rimasti chiusi a compartimenti stagni, le Fiere rappresentavano forse l’unica possibilità d’incontro e di scambio. Con le merci potevano circolare anche le persone, le idee, i linguaggi, i comportamenti, le informazioni. In questo senso, le Fiere svolgevano anche una funzione socioculturale, in senso lato. Un po’ come succedeva nel Medioevo con i grandi pellegrinaggi. ... in PALESTRA con STEP Via Dello Sport, 2 - 61015 - NOVAFELTRIA (RN) Info costi e orari Tel. 0541 920600 dalle 14.00 alle 21.00 GAG Vi aspetta con i corsi ... in PISCINA PER I PIÙ PICCINI ACQUAMOTRICISTA NEONATALE BIMBI 0 - 3 anni AVVIAMENTO NUOTO 3-5 ANNI CORSI BAMBINI 5-15 ANNI E PER GLI ADULTI CORSO SUB HYDRORUNNER ACQUAFITNESS HYDROBIKE glutei addominali gambe PILATES e ancora karate • Tennis e Danze caraibiche La struttura è attrezzata e svolge attività per persone diversamente abili. Le Fiere, di per sé, non avevano necessità di “eventi” collaterali. Il vero spettacolo era costituito dal bestiame, dalla folla, dall’esposizione dei prodotti, dalla cottura dei cibi all’aperto: tutte visioni straordinarie e festose in un contesto di povertà e restrizione quotidiana. Le Osterie. L’aspetto ludico era soddisfatto, soprattutto, dopo aver chiuso i contratti, dal mangiare e dal bere in compagnia, in una delle numerose Osterie (più di 30, tra le due guerre), stabili o aperte solo durante le Fiere. Qualche Osteria, per l’occasione, dava segno di partecipare alla Festa, appendendo all’esterno un vistoso ramo d’albero. Accontentata la fame e la sete, via libera al gioco, delle carte o dell’ormai dimenticata morra, comunque d’azzardo. Forse perché accompagnato spesso da risse furiose, il gioco nel tempo di Fiera è stato a lungo represso, come un’insubordinazione mai domata dagli Ordini Costituiti. Lo spettacolo della Fiera. Per gli uomini e le donne del mondo agricolo, il tempo del non lavoro era già Festa. Altro non serviva. Ovviamente c’era qualche eccezione, qualcosa di assimilabile all’odierno senso dello spettacolo. Per esempio, l’orso ammaestrato della foto o i declamatori di poesie popolari in dialetto. Oppure il Ballo, che ha animato il tempo delle Fiere fino a pochi decenni fa; il Ballo a pagamento, organizzato non certo all’aperto ma nei luoghi deputati, al riparo da occhi indiscreti perché occasione d’incontri e di seduzioni. Ma erano solo momenti collaterali, importanti nel ricordo dei pochi che li praticavano. Piccola cosa rispetto al grande spettacolo della Fiera. I Cantastorie. Anche i Cantastorie, in passato, non avrebbero mai partecipato alla Fiera in gruppo e su un palco, come avviene oggi durante San Martino. Da autentici professionisti della Piazza, neppure si sarebbero sognati di esibirsi a cappello, come fanno oggi i buskers: avrebbero fatto la figura degli accattoni. I cantastorie, in realtà, partecipavano alle Fiere sfruttando le loro abilità artistiche e la loro esperienza prossemica, per attirare, sedurre ed imbonire il pubblico. Lo scopo finale del treppo era la rottura e, cioè, la vendita di fogli volanti, di lamette da barba, di santini con Papa Giovanni. Come dire: le storie raccontate, quasi sempre drammatiche, erano bonariamente sfruttate come spot pubblicitari per potersi guadagnare la giornata. L’evento è la gente. Certamente oggi i tempi sono cambiati ed esiste una maggiore richiesta di eventi collaterali, anche a carattere culturale. Nel ritrovarsi in Piazza, la gente cerca la sorpresa dell’esibizione dal vivo, un po’ anche per rispondere alla saturazione televisiva. Il vero spettacolo per la gente è la gente stessa: vedere la folla, starci dentro, stare gomito a gomito, in una nuvola di odori, fumi, suoni e colori. A qualcuno questo pare solo caos e disturbo. In realtà, anche questo può essere cultura e socialità: apprendere dal vivo la capacità di vivere e convivere nello stesso spazio. Natalino Cappelli Passioninsieme vi aspetta alla “Fìra di Béch” a Santarcangelo, in via A.Costa, l’11 di novembre 2010, (in occasione della Fiera di San Martino) per affrontare con ironia l’argomento: “L’infedeltà questa conosciuta” Corna, cornini, cornetti …. storie e riti scaramantici, perché prevenire è meglio che curare. Se poi è già successo ...abbiamo l’unto per tutti i mali e speriamo bene. Facciamo le corna va!!! Ferramenta Montefeltro Attrezzatura ed utensileria delle migliori marche Specializzati nella vendita di stufe vi invitiamo a visitare la più grande mostra della Valmarecchia con più di 90 esemplari delle migliori marche. Possiamo vantare un ampia gamma di termostufe a legna o pellet, camini e barbeque. 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Produceva latte, faceva qualche foraggio per uso famigliare, vendeva qualche vitello e vitellone; uno degli acquirenti era Celli Agostino che aveva una macelleria a Novafeltria. Aveva i maiali sempre per uso famigliare, galline, conigli, piccioni. Vendeva il fieno e i cereali prodotti in azienda, comprava e vendeva qualche capo di bestiame sui mercati. Nel 1982 dopo gravi problemi di salute, Domenico, mio padre, mi mise davanti alla scelta di continuare il lavoro aziendale (comunque avevo sempre collaborato nella attività dell’azienda, mi interessavo soprattutto del lavoro della campagna, i miei portavano avanti al stalla) o di chiudere e vendere tutto. Era il 1985 quando con mia moglie ho iniziato ad organizzare il lavoro a tempo pieno sia della campagna che della stalla. Dopo qualche anno, circa nel 1990, ho ampliato e modificato le strutture esistenti, passando da stabulazione fissa a quella libera. Ho aumentato qualche capo di bestiame sempre di razza meticcia: da 15 sono arrivato a 40. Alcuni capi erano di produzione mia altri li compravo ancora piccoli (circa 3-4 mesi) e poi li mettevo sotto ingrasso. Per darvi qualcosa in più mettiamo nei nostri salumi solo carne, sale, pepe. bianchi/comunicazione Celli Agostino con uno dei suoi tori Ergum a Pian del Bosco di Novafeltria (1954) Via IV Novembre, 11 Novafeltria (RN) -Tel. +39 (0)541920267 - [email protected] - www.bottegadellacarne.com 25 Ho continuato ha vendere le carne a Celli Domenico che, anche lui come il padre, aveva un certo interesse verso la mia produzione, stimolandomi ad avere più capi a ciclo chiuso: fattrice-vittellovitellone. Ho acquistato un toro da riproduzione per avere una fecondazione naturale ed essere il più possibile autosufficiente. Tuttora abbiamo due tori marchigiani selezionati. Ho sospeso la vendita dei foraggi e cereali per integrarli nell’alimentazione del bestiame. Ho costruito un fienile, un’altra stalla sempre a stabulazione libera con box anche fuori, in modo che la mucca possa uscire.Ho ristrutturato la casa e mi sono trasferito in azienda, era il 1995. Non era facile. I debiti erano tanti, il reddito aziendale non era sufficiente per coprire i debiti dell’azienda e per far fronte alle spese famigliari: avevo 2 figli. Così assieme al mio macellaio ho deciso di realizzare un prodotto di alta qualità e Celli ha espresso il desiderio di avere una razza pura nella sua specie, eliminando gli incroci presenti in azienda. Ero dubbioso e preoccupato per questa operazione che si prospettava lunga nel tempo (10 anni) e costosa, ma in controparte vi era un prodotto di sicura qualità e il nuovo contratto con Celli, il quale mi garantiva l’acquisto di tutti i bovini Marchigiani nati e allevati nella mia Azienda. Con questa prospettiva, e la sicurezza del bovino venduto ancora prima che sia nato, ho stipulato con Celli un contratto di collaborazione, programmando il lavoro da intraprendere. Abbiamo pensato, logicamente alla razza Marchigiana, (sottovaluta sino ad ora), non solo perché abitiamo nella ragione Marche, ma essenzialmente perché delle tre razze IGP (Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale: Romagnola - Chianina - Marchigiana) la razza Marchigiana è la più giovane di storia, ed è stata concepita da incroci con la Chianina e la Romagnola con l’obbiettivo della sola produzione di carne, infatti la fibra di quest’ultima è nettamente più fine, quindi più tenera. Era il 1997. Abbiamo acquistato le prime 10 mucche a Urbania, e il toro selezionato al Centro Genetico di Perugia. Con l’introduzione della Marchigiana abbiamo ottenuto il riconoscimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). È stato un lavoro lungo e intenso (circa 8-9 anni), nel frattempo ho convertito le coltivazioni al biologico, ho costruito una nuova struttura per avere una stalla solo per la riproduzione (con fattrici) e una solo per l’ingrasso. Il 70% dei prodotti usati in azienda, sono di mia produzione e il restante è impiegato con mangimi non OGM. Ho realizzato dei pascoli (circa 35 ettari) nel Parco Minerario di Perticara, per poter tenere il bestiame fuori più tempo possibile: da Aprile a Novembre circa. Attualmente l’azienda conta 75 ettari di terreno coltivabile, circa 60 fattrici, 30 vitelli, 30 vitelloni e 2 tori da riproduzione selezionati. Sia io che mia moglie non abbiamo mai creduto nella coltivazione e allevamento in forma estensiva ma abbiamo sempre lavorato con rispetto del territorio e degli animali. Riusciamo a seguire i parti e in caso di influenza curiamo gli animali con preparati casalinghi. La realtà odierna ci porta anche a noi agricoltori ad essere sempre al passo con la richiesta del mercato, così abbiamo aderito alla nuova richiesta di Celli Domenico : realizzare una carne pregiata con particolari caratteristiche: così nel 2006 nasce in azienda il 1° Bue Marchigiano. Pietro Grazia, Domenico Celli 26 Galeotta fu la cassettiera Posta davanti alla necessità di acquistare una cassettiera, un po’ nostalgica degli anni universitari in cui mi muovevo in una casa che sembrava uno showroom, memore forse dei sei mesi passati in Svezia o semplicemente entusiasta per aver trovato il modello dei miei sogni a poco prezzo, decido di andare a fare shopping al paradiso dei mobili “assembla-da-te”: l’Ikea. Non appena informato del fatto, Lui non ha perso tempo per sottolineare il suo disappunto. Lui, convinto sostenitore dei “mobili di una volta, quelli che durano”, ama infatti cimentarsi nel riciclo di mobili di nonni, zii e prozii, magari di indubbio valore, ma certamente non pass par tout dell’arredamento. Conscia del mancato supporto, ho optato per metterlo davanti al fatto compiuto, anzi, incastrarlo con la richiesta di collaborare alla creazione della mia nuova cassettiera. Calcolatrice. Dopo la canonica lamentela di rito per non aver seguito il suo saggio consiglio, ha comunque deciso di accontentarmi. A dover di cronaca, va detto infatti che Lui ha un caratterino tutto suo e con l’età il timer della sua pazienza è ridotto all’osso. Non regge, senza accalorarsi, di fronte a discussioni frivole, figuriamoci il confronto con tutti quei pezzetti bastardi di compensato che vogliono farsi passare per mobili. Ma non mi lascerebbe mai sola, e mi compiaccio già nel pregustare la scena. Dal canto mio gli ho offerto l’occasione buona per andare a comprare un nuovo avvitatore russo (relativamente al quale potrei elencare io tutte i contro del caso, ma sorvolo). Puntualissimo, inizia con un leggero brontolio, affila gli arnesi pronto alla battaglia e ci mettiamo entrambi all’opera. Lo sconforto lo prende non appena si rende conto che nei due piccoli scatoloni erano nascoste decine e decine di parti, piccolissime, che ora coprono l’intera superficie della stanza. Ci aspetta probabilmente una lunga serata e Lui comincia da subito a dare segni di cedimento. Abbiamo tutti e due le mani occupate dal primo istante: istruzioni io, strumenti Lui. Ma poiché Lui fa questo genere di cose da quarant’anni e ormai si sa, ha occhio, decide di snobbare le minuziose e chiarissime istruzioni allegate al mobile, sovvertendo l’ordine delle azioni più e più volte. Risultato: ha già dovuto montare e smontare lo stesso pezzo quattro volte. Cerco di ignorare la cosa, ma aspetto il disastro che, beffardo, arriva quando, tentando una capovolta in posizione precaria, schiaccia e semi-distrugge una parte di cassetto. Già immagino la mia bella cassettiera Ikea sostituita da una cassettiera di ciliegio anni ’20... Fortunatamente, alla faccia dei malevoli che avrebbero ritenuto la qualità inesistente, il cassetto regge e la mia tenacia ha la meglio sul suo disfattismo. Dopo la prima fase un po’ concitata, il lavoro avanza regolarmente: siamo una squadra e le istruzioni Ikea la fanno da padrona. I compiti sono ben divisi, i tempi scanditi e si procede di gran lena. Seppure con qualche divergenza di opinioni, arriviamo alla fine e la mia cassettiera è bellissima. Proprio come la desideravo. La cosa migliore è che questa cassettiera mi ha offerto l’occasione per passare un po’ di tempo con mio papà, come non facevo da anni. Chissà che il simpatico Ingvar Kamprad, quando ha deciso di realizzare il suo impero su un concetto così semplice come i mobili da montarsi da soli, in realtà non avesse già in mente di farci questo meraviglioso regalo? Lucia Ugolini ASSISTENZA TECNICA - VENDITA NOLEGGIO - CARTA - CANCELLERIA MACCHINE E MOBILI PER UFFICIO 27 Vitali ai giovani Visita del presidente della Provincia alle scuole di Novafeltria Lunedì 20 settembre, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, accompagnato dal sindaco di Novafeltria Vincenzo Sebastiani, si è recato in visita al polo scolastico di Novafeltria, dove ha incontrato la dirigente scolastica Tea Giannini, i docenti e gli studenti. Al termine della visita, Vitali ha dichiarato: “Il Polo scolastico di Novafeltria rappresenta una risorsa e una ricchezza di assoluto rilievo nella nostra provincia. La qualità delle strutture, la cura da parte dei docenti, la partecipazione attiva degli studenti nell’organizzazione e nella vita degli istituti, sono punti di eccellenza che abbiamo il compito di custodire, valorizzare e sviluppare. Sono rimasto molto colpito non solo dalla bellezza delle strutture, dal magnifico contesto ambientale e naturale in cui sono inserite le aule, dalla quantità e qualità dei laboratori, ma anche e soprattutto dal clima di serenità, responsabilizzazione e partecipazione che si respira tra studenti e docenti. Il significato di questo polo scolastico va ben aldilà di quello, seppur importante, legato allo studio, alla formazione, all’educazione, alla qualifica. È anche grazie a strutture come queste che un paese, una vallata, una comunità ritrova un senso vero, compiuto, concreto e quotidiano di appartenenza e identità. Se le generazioni precedenti, per studiare, si sono dovute sobbarcare viaggi all’epoca ancora più lunghi e faticosi verso Rimini o Pesaro, oggi è concreta l’occasione (ma anche la responsabilità) di arrivare ad un importante traguardo educativo e di qualifica vicino casa, in una struttura all’avanguardia”. E il presidente propone di valorizzare tutto questo attraverso una ‘sfida’ ai giovani studenti: “Il modo migliore per valorizzare tutto questo è studiare per fare in modo che, una volta finito il percorso didattico, gli studenti di oggi siano i futuri imprenditori di questo magnifico territorio. Pensare, volere bene al proprio paese, alla propria valle, alla propria comunità è, in primis, viverla lavorandoci, facendola crescere tramite l’impegno e le competenze accumulate nel corso degli studi. Propongo agli studenti della Valmarecchia un patto: una volta concluso il loro percorso formativo (non importa quanto lungo e di quale tipo, per qualcuno potrà finire dopo la qualifica triennale, per altri finirà dopo la laurea) abbiano l’obiettivo di rimanere a vivere nei loro paesi, restituendo alla comunità locale le competenze acquisite con la pratica, l’esercizio e lo studio, aiutandola a sviluppare innovazione e imprenditoria locale. Dobbiamo darci, insieme, un obiettivo alto ed ambizioso che non sia solo economico o commerciale ma anche culturale, sociale e civico. E’ una questione d’identità locale di cui andare fieri. Gli abitanti della Valmarecchia sono all’incirca, oggi, diciottomila, l’obiettivo di tutti noi deve essere quello di invertire un trend negativo che vede ogni anno perdere abitanti, tornando a popolare i borghi e le valli con passione, convinzione, amore. Nel farlo, rispetto alle generazioni precedenti dei genitori e dei nonni, i ragazzi di oggi hanno uno strumento in più. Questo magnifico polo scolastico che è l’esempio concreto di quanto noi crediamo in questo progetto, in questo patto. Poche altre realtà italiane possono competere per bellezza con la Valmarecchia, bellezza che, prima che ambientale e paesaggistica, risiede in una comunità ricca di valori forti e dal sapore antico. Diamoci insieme l’obiettivo di farla crescere e sviluppare insieme, rafforzando le strutture territoriali”. Rita Celli 28 Girotondo intorno al mondo Una famosa canzone di qualche anno fa mi ha dato lo spunto per riflettere su quello che, inesorabilmente, sta accadendo fuori dal nostro giardino. Non è sempre facile accorgersene, ma siamo molto fortunati. Il nostro piccolo angolo di mondo corrisponde ad una valle lussureggiante che offre una natura rigogliosa, fresche montagne, un fiume tranquillo e dolci colline fino al mare. Non possiamo dire che i nostri comuni siano un’area particolarmente industrializzata ma sono ricchi abbastanza da offrire lavoro, e ancora abbastanza incontaminati da poter sperare in un futuro sereno per quelli che abiteranno queste terre dopo di noi. Sembra che il nostro piccolo paradiso sia lontano anni luce, o forse immune, da ciò che accade intorno. Molti non sono interessati a mettere il naso oltre la siepe ma oggi, inesorabilmente, è il mondo là fuori che viene a farci visita. La vita di paese ha regole sue: chi di noi non deve confrontarsi con la sconfortante realtà per cui tutti sanno tutto di tutti, le voci si rincorrono in un assurdo telefono senza fili e ogni sussurro è notizia? È una mancanza di privacy spiazzante, ma che, sotto altri punti di vista, ad un occhio forse più distaccato, sembra conferisca al paese una sensazione di maggiore appartenenza, intimità e protezione. Per non citare il fatto che, risalendo l’albero genealogico, alla fine si è pure tutti parenti. A mettere in crisi questo equilibrio, ci pensa oggi la globalizzazione, che privata del suo significato altisonante, si riduce ad un flusso continuo (nel nostro caso in crescita) di beni, materiali e persone. Flusso che va e flusso che viene, che allontana e che porta. Se chi lascia il focolare domestico per andare alla scoperta del mondo viene visto come un impavido avventuriero, chi arriva non ha spesso la stessa considerazione. Ebbene, sembra che in questo caso la memoria storica ci giochi un brutto tiro: ci siamo forse scordati dei nostri nonni, zii o conoscenti che nel secolo scorso hanno dovuto abbandonare il nostro piccolo angolo di paradiso alla ricerca di miglior fortuna? Forse no, o forse l’ignoranza prevale. Il fatto è che la crescente urbanizzazione e il costo del mattone sicuramente più competitivo rispetto alla costa, rendono le nostre colline un habitat ambito per molti fortunati che hanno scelto la Valmarecchia come nuova casa. Fortunati sì, perché è indubbiamente un posto meraviglioso, coraggiosi anche. È infatti forse più facile inserirsi in città, dove si procede in un’anonima quotidianità e non si è costretti ad affrontare la curiosità ed a volte l’ostilità del prossimo. Fattore politico? Non credo. Culturale? Forse. Sicuramente il paese ha le orecchie lunghe e gli occhi sempre attenti. Trasferirsi in paese è un po’ come entrare in una nuova scuola dove i compagni si conoscono già tutti e sono un gruppo affiatato. Una fatica titanica. Che fare dunque? Nonostante i cambiamenti possano essere vissuti da molti in maniera drammatica, il ripopolamento della nostra valle da parte di nuove famiglie, italiane e non, è inevitabile e può rappresentare una grande ricchezza, un’opportunità di crescita e apertura mentale da sfruttare nella giusta maniera. Ancora non esistono occasioni o strutture vere e proprie a sostegno di un’adeguata integrazione. Oltre alla scuola e alla parrocchia, che per loro natura non possono coinvolgere la totalità delle persone, contiamo solo tiepide iniziative di volontariato, sostenute da grandi idee ma ancora troppo poco conosciute. La speranza per i nuovi venuti è di una veloce, sana e costruttiva integrazione, mentre, per gli indigeni, l’appello è di provare a concedersi il lusso di un nuovo punto di vista. È fondamentale vivere il cambiamento non come una instrusione, ma come l’occasione buona per ravvivare quel legame con la nostra storia e le nostre tradizioni che ultimamente sembra sopito. Si possono accettare gli altri solo conoscendo e rispettando se stessi. Lucia Ugolini 29 La Grande Rosa Parco della Rimembranza Casteldelci Se c’è una stagione che a me piace, quella è sicuramente l’autunno. Le giornate sono ancora abbastanza lunghe per permettersi rilassanti passeggiate, e il sole è ancora abbastanza caldo. Ogni angolo della natura è ricco di colori incredibili, alberi color rosso fuoco, cespugli il cui colore varia dal giallo bronzo all’arancio, e tutto questo mi mette di ottimo umore. In una delle mie passeggiate decido di andare a visitare un piccolo parco, piccolo ma dal grande valore: la grande rosa. Creato circa 10 anni fa’, sulle ceneri di quello presistente del 1930, ma che giaceva in stato di abbandono, il parco della rimembranza “la grande rosa” nasce per celebrare il 50° anno della costituzione italiana, a ricordo dei dispersi di tutte le guerre. Sorto in località Mercato di Casteldelci, in un piccolo spiazzo a cui fà da corona un piccolo bosco di ippocastani, e dove si trovano anche i resti di una piccola cappella, a ricordo del monastero che sorgeva li accanto, qui gli scolari della scuola “Maria Gabrielli” nell’ambito del pro- getto cenotafio (tomba vuota appunto), affissero ai tronchi degli alberi targhette di terracotta a ricordo, e ora vi è anche una lapide di ferro battuto con i nomi dei soldati locali morti o dispersi durante i due conflitti mondiali, e al centro dello spiazzo una grande rosa di ferro battuto, con ai piedi la scritta “in ricordo di tutte le guerre”. Sarà stato l’autunno, sara’ stato il pensiero di giovani vite spezzate in nome di egoismi assurdi, sarà l’aver messo poi, questo ricordo e questi valori, in un contenitore così suggestivo anche dal punto di vista naturalistico, mi sono commosso. La vita è un valore davvero grande da salvaguardare con ogni mezzo, non un giocattolo da far usare ai potenti per i loro assurdi giochi di potere. Ho ripreso la mia passeggiata, in direzione del piccolo laghetto sottostante e in compagnia dei mei pensieri, ho apprezzato maggiormente anche la natura circostante, che prepotentemente, mi veniva incontro con i suoi profumi di sottobosco e con la ricchezza dei suoi colori. Cresti Gianloris 30 Poliambulatorio Specialistico Diagnostico Fisio Kinetica Poliambulatorio DOMUS MEDICA è nato al fine di recepire tutti i requisiti strutturali e organizzativi della normativa vigente della Regione Emilia Romagna avvalendosi della collaborazione della FISIOKINETICA, marchio altamente specializzato nella fisioterapia e riabilitazione a cui ha affidato questo specifico settore. TECARTERAPIA Via il dolore in tempi da record Oggi la Tecarterapia è riconosciuta come uno dei trattamenti di maggiore rapidità ed efficacia nella cura di molte patologie articolari, osteoarticolari e muscolari, sia acute che croniche. Si tratta di una tecnologia avanzata, scientificamente sperimentata che agisce sui tessuti biologici profondi in modo naturale e non invasivo, attivando dall’interno i processi riparativi e antinfiammatori.Messa a punto nel mondo dello sport al fine di accelerarei tempi di ripresa si è rapidamente estesa a varie branchedella medicina e utilizzata da moltissime persone che,senza essere degli atleti presentano traumi e patologie soprattutto muscolo-osteo-articolari sia acute che croniche. Grazie alla potenza e alla velocità della Tecarterapia ilsollievo dal dolore sarà immediato e i tempi di guarigione decisamente ridotti. È una metodica operatoredipendente, il che significache deve essere usata da fisioterapisti opportunamente formati, in mano ai quali può esprimere le massime potenzialità. La prescrizione della Tecarterapia spetta sempre al medico, è un metodo non invasivo, assolutamente indolore e le uniche controindicazioni sono rappresentate dalla gravidanza e dal Pace-Macker. VISITE SPECIALISTICHE Allergologia Cardiologia Chirurgia vascolare Dermatologia Fitoterapia clinica Fisiatria Gastroenterologia Integrazione Antiaging e antiossidante Medicina dello sport Medicina legale e delle assicurazioni Nutrizione e dietetica Oculistica Omeopatia medicina estetica Ostetricia Ginecologia Ortopedia Otorinolaringoiatria Podologia Psichiatria / psicologia Urologia Valutazioni funzionali Via Marecchia, 54 - 61015 Novafeltria (RN) Tel. 0541 922841 - Cell. 338 1761440 www.domusmedica.org L’ATLETA A 360° Il Poliambulatorio Domus-Medica ha predisposto uno staff di professionisti al servizio degli atleti sia agonisti che amatoriali al fine di garantire la pratica dello sport in sicurezza, finalizzata al benessere psico-fisico, al miglioramento delle prestazioni atletiche e ovviamente al recupero in seguito ad infortuni. Lo staff è formato da: • Dott. Stefano Zanchini, Spec. in Medicina delloSport che si occupa delle visite di idoneità sportiva e quindi controlla e certifica l’idoneità dell’atleta a cimentarsi nella disciplina che desidera; • Dott. Roberto Barbagli, fitoterapeuta, master in nutrizione e dietetica e Dr. Filippo Barbagli laureato in tecniche erboristiche e in scienza della nutrizione cui spetta il compito di curare l’aspetto nutrizionale aiutando l’atleta ad ottimizzare il corretto rapporto alimentare e a raggiungere e mantenere il peso ideale. Attraverso la valutazione della composizione corporea mediante esame impedenziometrico tricompartimentale si determineranno massa grassa, massa tissutale attiva, massa extra-cellulare parametri fondamentali per una corretta programmazione dell’allenamento e per verificare eventuali stati di super allenamento. Si valuteranno inoltre i progressi del lavoro svolto, lo stato fisico, il metabolismo basale e il dispendio energetico. • Dr. Tomaso Mazzoli laureato in Scienze Motorie, Preparatore Atletico, che si occupa delle Valutazioni Funzionali dello sportivo mediante test ergonomici al fine di “fotografare” la condizione atletica e programmare-monitorare periodicamente l’allenamento. A tal fine si eseguono tutta una serie di test che variano aseconda della disciplina sportiva, al fine di personalizzarel’a llenamento mirato a migliorare le performance atletiche o anche solo per il raggiungimento di una soddisfacente condizione fisica o per il recupero post infortunio. • Completano lo staff una serie di Specialisti Ortopedici, Fisiatri e una equipe di Terapisti della Riabilitazione che con estrema professionalità e competenza, sfruttando anche strumenti e trattamenti innovativi, si prendono in carico l’atleta infortunato o operato e lo seguono fino al completo recupero. Diagnostica specialistica Ecografie internistiche e muscoloscheletriche Ecografie ginecologiche, morfologiche, colposcopie Egg, Egg-Holter 24 ore, Holter pressorio 24 ore, ecocardiogramma, Egg test da sforzo Ecocolor-doppler arterioso e venoso Ecografie prostatiche Esame audiometrico e vestibolare Dermatoscopia Visita oculistica completa Es. baropodometrico Polisonnografia per apnee del sonno Test allergologici Programmi dietetici Test intolleranze alimentari Esame impedenziometrico tricompartimentale Terapia del dolore Masoterapia Infiltrazioni Agopuntura Ozonoterapia Fisioterapia e riabilitazione Massaggio terapeutico e sportivo Riabilitazione ortopedica e dello sport Rieducazione posturale Osteopatia Fisioterapia strumentale Ionoforesi Ultrasuoni Tecarterapia Magnetoterapia Laserterapia - CO2 Paraffinoterapia Infrarossi Tens ed elettroanalgesia Elettrostimolazioni Medicina estetica Sclerosanti Trattamenti anticellulite Impianto di collagene Rivitalizzazione piling e filter del viso Aumento volumetrico delle labbra Linfodrenaggio 31 Francesco Frattolin Cittadino di Sant’Agata Feltria Un giusto e doveroso riconoscimento all’uomo chi ci ha consentito di attuare il referendum con il suo impegno costante, tenace e ostinato. Un doveroso riconoscimento ad un grande difensore della democrazia al quale la sfortuna ha impedito di essere vittorioso nella sua amatissima terra. Fino a ieri è stato un grande amico, oggi è un cittadino illustre della Valmarecchia unificata. Il personaggio. Francesco Frattolin, nato a Cesarolo nel comune di San Michele al Tagliamento dove attualmente risiede, si è diplomato geometra nel 1971 e si è laureato in architettura nel 1977, oggi lavora come libero professionista. Fin da giovanissimo si è impegnato sui temi della identità della sua gente, studioso e promotore di una miriade di iniziative in più di quarant’anni di attività. La sentenza della Corte Costituzionale della fine del 2004 (sentenziò l’incostituzionalità dell’art. 42, secondo comma, della legge 352 - 70 ritenendo sufficiente - per effettuare il referendum - la sola richiesta del Comune interessato a cambiare) aprì le porte al primo referendum, proprio a San Michele al Tagliamento. Si votò il 29 e 30 maggio 2005 e purtroppo non si raggiunse il quorum. Dopo di questo sono stati 34 i referendum concessi per un totale di 13 tornate elettorali dal 29.05.2005 al 01.12.2008. I comuni che hanno raggiunto il “quorum” sono 25, in 9 non ce l’hanno fatta, tra questi purtroppo Montegrimano e Mercatino Conca. Da allora nessun altro comune ha richiesto il referendum e fino ad oggi l’unico iter concluso positivamente è quello della Valmarecchia con la legge n. 117 del 03.08.2009. Il fatto. Per la prima volta nella storia repubblicana sono sette i comuni che hanno cambiato regione: Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello. Dopo due anni e mezzo dal referendum vinto con l’84 % dei consensi, il Parlamento Italiano ha dato il via libera per il passaggio dei comuni dell’Alta Valmarecchia dalla regione Marche alla regione Emilia - Romagna, dalla provincia di Pesaro Urbino alla provincia di Rimini. L’ aggregazione ha interessato un’area di 328 km.q nella quale vivono circa 18.000 abitanti. La segnalazione. L’Amministrarzione comunale di Sant’Agata Feltria che ha vissuto con grande partecipazione popolare le vicende referendarie (il comitato promotore del referendum è nato proprio a Sant’Agata Feltria - Sala delle Scuderie il 29.luglio.2005) certa di interpretare il comune sentimento dei cittadini della Valmarecchia, ha ritenuto di segnalare all’opinione pubblica l’opera, l’impegno costante, l’azione forte e decisa, l’attività competente e disinteressata del dott. arch. Francesco Frattolin, fondatore e presidente della “Unione dei Comuni Italiani per cambiare Regione”. Una vita dedicata al solo e preciso scopo di consentire la piena attuazione del dettato costituzionale e quindi a rendere concreto il nostro diritto di avere il giusto assetto amministrativo in una valle già unica per ambiente, storia, cultura e tradizioni. Una richiesta ricorrente della nostra gente, un sogno lungo duecento anni. La motivazione del conferimento della cittadinanza. “È fuori dubbio che se i cittadini Santagatesi e quelli della dell’ Alta Valmarecchia hanno potuto coronare il “sogno che durava da una vita”, larga parte del merito va attribuita a Francesco Frattolin, alla sua passione e alla sua azione instancabile finalizzata all’ affermazione della democrazia. A quest’ uomo dobbiamo essere e siamo veramente grati e anche così vogliamo ringraziarlo, con il conferimento di questa onorificenza, perché quando la Civica Amministrazione decide di assegnare il titolo di “ concittadino ” ad una persona,vuol dire che nei suoi confronti sente l’esistenza di un vero rapporto di amicizia, di stima e gratitudine.” La proposta del sindaco Gugliemino Cerbara. “Sono pertanto a proporre di conferire a Francesco Frattolin la cittadinanza onoraria di Sant’ Agata Feltria che, da oggi, apparterrà alla nostra Comunità in maniera speciale e particolare perché la cittadinanza onoraria costituisce, nel contempo, un impegno sia per chi la conferisce che per chi la riceve.” La delibera della Giunta Comunale. “Udita e apprezzata la sopra riportata relazione e ritenuta la proposta del Sindaco – Presidente senz’altro meritevole di approvazione, la Giunta Comunale lo fa con voto unanime.” S.B Profumi e Sapori di una volta di Silvia Rufilli PRIMI E SECONDI DI CARNE PESCE E CAGGIAGIONE, POLLI ALLO SPIEDO PASTA FRESCA FATTA A MANO, PIADA E CASSONI, Piazza Europa n.11, 47827 - Villa Verucchio (RN) - Tel. 0541 670945 www.profumiesaporidiunavolta.it - E-mail: [email protected] Nuovo angolo promozioni con sconti dal 10% al 50% Villa Verucchio - P.zza I maggio 8 (piazza vecchia/ vecchio mercato)* 31 32 Federico Moroni Le sue opere in mostra a Santarcangelo dal 10 novembre all’ex Monte di Pietà Il Comune di Santarcangelo dedica una mostra al Maestro Federico Moroni (1914-2000) esponendo cinquanta delle sue opere. Nell’esposizione, realizzata dall’istituto del Musei Comunali in collaborazione con l’Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali, verranno esposti gli oli della famiglia e di alcuni collezionisti privati locali unitamente a tecniche miste che riprendono i soggetti rappresentati negli oli. La mostra, intitolata “Federico Moroni pittore”, verrà inaugurata mercoledì 10 novembre alle ore 18 presso l’ex Monte di Pietà. Sarà accompagnata da un catalogo illustrato con testi di Luca Cesari, Michela Gori, Simonetta Nicolini, Orlando Piraccini e fotografie di Costantino Ferlauto e resterà aperta al pubblico fino a domenica 9 gennaio 2011 (dal mercoledì al venerdì 15.3018.00; sabato e domenica 15.30-19.00, ingresso libero). Le sedi espositive saranno l’ex Monte di pietà in via della Costa 15 e la Sala dei fabbri in via dei Fabbri 15. Per informazioni tel. 0541-624703. Federico Moroni nasce a Santarcangelo di Romagna il 24 dicembre 1914. La famiglia di origine contadina gli permette di diplomarsi presso le scuole magistrali di Forlì. Senza entusiasmo, giacchè la sua attitudine, fin dall’infanzia, è proiettata verso le arti manuali. Alle prime esperienze di insegnamento sull’Appennino romagnolo, Moroni affianca lo studio del disegno e della pittura alla quale si dedica con continuità fin dalla metà degli anni Trenta. Le prime opere, piccoli oli e di acquerelli, rivelano una facilità inventiva e una scioltezza del disegno in linea con le tendenze della grafica e dell’illustrazione italiana del Ventennio. Durante la seconda guerra mondiale, l’artista è arruolato e inviato in Jugoslavia, e presso Forte Mamula, alle Bocche del Cattaro. Al ritorno dalla guerra, Moroni intensifica la produzione grafica, cominciando ad affrontare alcuni temi che sono alla base del suo percorso pittorico: piccoli animali e insetti, oggetti in disuso, figure della tradizione narrativa popolare; egli costruisce in tal modo un parallelo figurativo della prima poesia dialettale di Tonino Guerra, al quale, fin da bambino, fu legato da un intenso rapporto di amicizia. Al 1946, risale l’inizio dell’esperienza didattica di Moroni presso la scuola del Bornaccino, una piccola località della campagna nei dintorni di Santarcangelo. Il pittore fu tra i primi, in Italia, a sostenere e a far praticare la libertà espressiva del disegno infantile come mezzo educativo privilegiato. Nell’inverno tra il 1953 e il 1954, grazie alla fama raggiunta con i disegni della scuola del Bornaccino, Moroni, con una bor- sa di studio Fullbright del governo italiano, si reca negli Stati Uniti per specializzarsi in arte pittorica infantile; risiede prima a Washington e quindi presso la Columbia University di New York. Qui entra in contatto con pedagogisti ed esperti di educazione artistica infantile, tra i quali Viktor Lowenfeld, che nel 1956 gli offre la possibilità di insegnare presso la Pennsylvania State University, mentre nel 1962, anno in cui la Columbia University pubblica un suo libro illustrato con i disegni dei suoi allievi, una proposta analoga gli venne fatta dall’Istituto d’Arte del Winsconsin: in entrambi i casi, Moroni declina l’offerta, preferendo continuare la sua attività didattica presso la scuola del Bornaccino. Moroni ottiene riconoscimenti anche in Italia. Con i disegni dei suoi scolari di campagna, partecipa a mostre di arte infantile negli Stati Uniti, in Giappone, in Europa e in Italia, a concorsi FILA e ERP, e a Parigi, a una Mostra Internazionale di Milano nel 1948; nel 1958. Qualche tempo dopo l’esperienza maturata presso la scuola confluì in un volume, Arte per nulla, (Bologna, Calderini, 1964; riedito col titolo Arte per gioco) illustrato con disegni dei bambini e introdotto da scritti di Leonardo Sinisgalli e Lionello Fiumi. Il libro vinse il Premio Arezzo nel 1967, e attrasse anche l’interesse di Salvatore Quasimodo, membro della giuria, i rapporti con il quale (documentati da due lettere all’artista) si interruppero improvvisamente per la morte del poeta. Alla scuola del Bornaccino fu dedicato anche un cortometraggio, ideato e diretto da Flavio Nicolini, che partecipò alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1969 ottenendo una segnalazione della giuria. Terminata l’attività di insegnamento nel 1968, Moroni si dedicò interamente alla pittura, riconfermando la vocazione per una visione lirica della dimessa realtà quotidiana. Nel corso della sua vita egli ha alternato le tecniche della china e acquerello, delle vernici e dell’olio (che tuttavia dichiarava di non amare particolarmente), realizzando anche opere di grandi dimensioni e numerosi piccoli disegni, nei quali, ripropone infinitamente variati, i temi prediletti della sua pittura: oggetti semplici che animano il paesaggio quotidiano (scarpe, sedie, orologi), figure del popolo e personaggi dell’immaginario contemporaneo (il suonatore di jazz), spiagge e campi di grano, locomotive e rulli compressori nei quali il realismo è stemperato in una visione poetica di un mondo ormai vivo soprattutto nella memoria. Moroni muore a Santarcangelo di Romagna il 24 luglio 2000. Natalino Cappelli OFFERTE SPECIALI NOVEMBRE E DICEMBRE Partenze da Bologna MARSA ALAM a g en z i a v i a g g i EUROSPRINT DUE Via Marecchia 77/B 61015 Novafeltria ( RN ) Tel: 0541/926219 Fax: 0541/926211 EUROSPRINT Via Consiglio dei Sessanta, 2 47891 Dogana Rep. di San Marino tel: 0549/909673 fax: 0549/909669 SOL Y MAR DAR EL MADINA 5* ALL INCLUSIVE DA € 549 A € 649 (TAX, VISTI, ASSICURAZIONI € 134) SHARM EL SHEIHK VERACLUB QUEEN VILLAGE ALL INCLUSIVE DA € 590 A € 670 BAMBINO PAGA € 199 POSTI LIMITATI (TAX, VISTI, ASSICURAZIONI € 132) VERACLUB ELPHISTONE BLUE BAY I GRANDI VIAGGI € 990 (TASSE ESCLUSE) ALL INCLUSIVE DA € 590 A € 660 (TAX, VISTI, ASSICURAZIONI € 132) TROVERETE TANTE ALTRE PROPOSTE INTERESSANTI SUL NOSTRO SITO www.eurosprintviaggi.com KENYA ZANZIBAR DONGWE RESORT I GRANDI VIAGGI € 1050 (TASSE ESCLUSE) 33 Dal lunedi al venerdi, alle ore 18.30, potrete gustare i vostri aperitivi con assaggi di pesce. Anche al Pesce Azzurro è Halloween, domenica 31 ottobre proponiamo il menù delle “Streghe” con assaggi di fritto misto, piadina e vino della casa a soli 15 euro. Per le vostre cerimonie: matrimoni, cresime, comunioni, compleanni, e cene sociali, salone completamente rinnovato. Ristorante Al Pesce Azzurro 47826 Villa Verucchio (RN) Via Tenuta, 47 - tel. 0541 678237 Chiuso il mercoledì 34 Diventare cigno L’angolo della bellezza Prendiamoci cura dei nostri capelli Specialmente durante e dopo l’estate i nostri capelli sono sottoposti a ripetuti stress e tendono ad indebolirsi. Per regalare nuovo vigore alla nostra chioma un’ottima soluzione è la scelta di una buona maschera per capelli. Magari studiata ad hoc sul nostro tipo di pelle e sulle nostre esigenze. Un capello da ristrutturare è un capello stressato da trattamenti sbagliati, sole, stress e cloro, che presenta un fusto fragile, con la cuticola capillare sfibrata e privata in parte della sua funzione protettiva. Una buona maschera ristrutturante sfrutta gli aminoacidi della cheratina per “tappare” i vuoti tra le fibre, penetrando a fondo nel capello. la maschere anti-rottura agiscono sulle cellule capillari danneggiate, contribuendo a rigenerare il capello quando è possibile. In questi prodotti troviamo componenti come il ciment ceramide, in grado di riparare le microrotture nella fibra del capello o l’incell. Per conservare il capello in ottimo stato cominciamo dall’alimentazione, agendo direttamente sul bulbo del capello grazie a cibi ricchi di vitamine, zinco e proteine, ed utilizzando eventualmente integratori specifici. Per il fusto, invece, stiamo attenti ad utilizzare shampo adatti al nostro capello, con la frequenza necessaria e senza strafare. Entrano in campo proprio qui le maschere nutrienti, in grado di ristrutturare il capello e ridargli volume. A differenza di prodotti come i balsami, le maschere agiscono anche in modo curativo, integrando le sostanze necessarie all’equilibrio del capello che sono andate perse con l’esposizione al sole o lo stress. Solitamente le maschere sono commercializzate in vasetti, e si presentano come una crema abbastanza densa e profumata, piacevole al tatto. Manuela Semprini Non a caso dissero... “Quando vedo un errore di stampa, penso sempre che qualcosa di nuovo è stato inventato”. Johann Wolfgang Goethe “I cani ci insegnano ad amare; i gatti ci insegnano a vivere”. M. Malloy “Si chiama diritto quel momento in cui la forza si riposa e prende respiro”. Ugo Ojetti “Non si può avere maggior, né minor signoria che quella di se medesimo”. Leonardo da Vinci “Il compito più arduo dei bambini è apprendere le buone maniere senza averne alcun esempio”. Fred Astaire 35 Dalla frana al pane A Maiolo una tragedia che lasciò segni visibili nel tempo L’attuale borgo di Maiolo, situato sulla media valle del fiume Marecchia, è un comune montano sparso che ha preso il posto, ereditandone il nome, dell’omonimo borgo vicino, distrutto, secondo una leggenda avvolta in un alone di mistero, in una notte di fine maggio del 1700 da una frana rovinosa che tuttora intriga i geologici e gli storici. Fino al 1700, l’antica Maiolo fu un paese popolato e fiorente, sormontato da una poderosa rocca circondata da mura e da torrioni, punto strategico del borgo e dell’intera Val Marecchia. Il 28 maggio del 1700 si abbatté sul paese un diluvio che durò quaranta ore ininterrotte. Racconta una cronaca manoscritta del 1737, conservata nella Biblioteca Gambalunghiana, che la notte seguente «staccossi dal monte il terreno ove era posta questa nostra terra, e rovinò tutto sottosopra, restando solo quattro piccole case verso tramontana, restando sotto le rovine della medesima morti gran parte degli abitanti». Una rovinosa frana spazzò via l’intero paese provocando una sciagura conosciuta in tutto il Montefeltro. Come succedeva in questi casi, si pensò a una punizione divina. Nacque così la leggenda che nella rocca di Maiolo si praticasse il “ballo angelico”, profanando la quaresima, periodo di penitenza, castità e digiuno. Questa pratica si consumava di notte fra canti e risa, conducendo i partecipanti ad uno stato di semicoscienza. In una notte di luna piena, durante una di queste feste erotiche, ai convenuti appar- ve un angelo che annunciò una terribile punizione se si fossero ripetuti altri balli. Ma vinse la tentazione suscitando fra tuoni e pioggia il castigo dell’ira divina. Un fulmine in paricolare fu così potente da spaccare il monte di Maiolo, distruggendo case e palazzi e uccidendo uomini e animali. Dell’antica cittadina oggi rimangono sulla sommità del monte solo due possenti torrioni poligonali, dai quali si domina tutta la vallata del Marecchia, mentre il paese odierno è in una località vicina denominata Serra. Oggi Maiolo conserva le sue borgate, le sue vecchie case contadine, le piazzette e non si è lasciato contagiare dalla selvaggia edilizia condominiale. La bellezza sfolgorante dei tramonti, lo sguardo che spazia dal Monte Fumaiolo all’Alpe della Luna, al Monte Carpegna, ai torrioni di San Leo, alle torri di San Marino sino al mare, fanno di Maiolo un punto di osservazione unico del territorio marchigiano e del Montefeltro. La città è famosa soprattutto per il suo caratteristico pane, prodotto con farine locali e con metodi tradizionali, al quale viene dedicata a fine giugno un’apposita fiera annuale, la Festa del Pane. Al servizio del ciclista moderno G-Mobile Via IV Giugno, 21- 47899 - Serravalle - RSM - t. 0549 904396 - w. www.g-mobile.mobi - e. [email protected] . Biomeccanica . Preparazione atletica . Alimentazione . Sviluppo metrico . Studio personalizzato . Sviluppo potenza . Preparazione mentale . Integratori . Forniture di materiale all’ingrosso e al dettaglio 36 Cinture di sicurezza Sono delle splendide “nonnine” che hanno compiuto la veneranda età di ben 107 anni. Fino ad allora le uniche CINTURE che si conoscevano erano quelle che sostituirono le bretelle per i pantaloni poi diventarono anche complementi dell’abbigliamento femminile, ma qui voglio parlarvi di altre “cinture”. Le cinture di sicurezza furono brevettate nel 1903 da Gustave Desirè Liebau come bretelle di sicurezza a neanche 20 anni da quando il tedesco Carl Benz costruì il primo motore a scoppio. L’invenzione aveva lo scopo di salvaguardare da cadute il conducente e i passeggeri delle prime carrozze a motore. Fino al 1957 le “cinture di sicurezza” rimasero in una sorta di dimenticatoio fino a quando la Volvo cominciò a dotare le proprie auto del prezioso dispositivo, ma fù prima l’Australia e poi la Francia già dal 1971 a renderle obbligatorie, seguite dagli Stati Uniti e dal resto dei paesi europei; l’Italia le ha rese obbligatorie dal 1992, praticamente l’ultimo paese occidentale a dotarsi di una legge. Da quegli anni vogliamo ringraziarle per le tante vite salvate perché se è vero che portano bene l’età che hanno, andrebbero soprattutto, portate bene. In Italia gli automobilisti che indossano le cinture variano in base alla vicinanza delle Alpi (sic) praticamente nelle aree urbane del nord si sfiora l’80% mentre al centro circa il 65% per un misero 55% al sud considerando che però tali dati riguardano l’uso delle cinture di sicurezza da parte di conducenti e passeggeri dei sedili anteriori e dopo l’effetto dei recenti inasprimenti delle norme sul mancato uso e sulla Patente a punti perché le percentuali erano intorno al 40% in meno. Questo breve preambolo perché vorrei soffermarmi sull’uso delle cinture di sicurezza nei sedili posteriori, anche perché non è raro, durante il mio lavoro imbattermi in conducenti che “cadono” dalle nuvole quando vengono a sapere che le cinture sono obbligatorie anche per i passeggeri dei sedili posteriori. La percentuale, infatti di chi le indossa è praticamente nulla, intorno all’1% (uno) al Sud per arrivare al 10% al Nord e pensare che un passeggero dei sedili posteriori in caso di incidente, oltre ad essere egli stesso esposto ai rischi diventa una vera e propria bomba per gli occupanti dei sedili anteriori provocando e provocandosi ingenti danni da trauma cranico spesso mortali. È un errore imperdonabile pensare che le cinture di sicurezza sono efficaci solo in autostrada, invece esplicano la loro massima efficacia fra i 30 e i 120 Km/h, è stato calcolato che con una efficacia azione informativa ( e aimè repressiva) si potrebbero salvare 4.300 vite umane e 275.000 feriti l’anno nell’area UE. Ritengo e non a torto che la sanzione pecuniaria, per il mancato uso, ora di 74,00 € siano i soldi peggio spesi in assoluto, oltre ai 5 punti sulla patente di guida, andrei a fugare qualche dubbio sulla loro efficacia. In caso di incidente stradale un corpo non “allacciato” subisce una decelerazione verso il parabrezza con una potenza impossibile da trattenere con la forza delle braccia e del tronco. Già ad una velocità inferiore ai 50 Km/h un passeggero viene proiettato in avanti con una forza che può arrivare a 20 volte il proprio peso, tanto per fare un esempio un passeggero di 60 Kg. Viene “spinto” in avanti con una forza pari a circa 1.200 Kg. Molte mamme lasciano i propri bambini liberi di scorrazzare sui sedili posteriori o tenuti sulle gambe seduti davanti, voglio far riflettere che un bimbo di 15 Kg. Viene proiettato con una forza di 300 Kg. Tenete presente che la capacità di trattenuta delle nostre braccia è di circa 25 Kg. Ancorpiù se si pensa che oramai la maggior parte delle auto sono dotate di air bag, i quali esplodendo causerebbe danni anche mortali. Le persone allacciate hanno sicuramente più probabilità, in caso di incidente di rimanere lucidi e coscienti per poter abbandonare il veicolo, così fughiamo i dubbi di chi crede che in caso di caduta in acqua del veicolo o il pericolo di incendio faccia da scusante dal mancato uso. Il solo air bag riduce danni gravi solo nel 14% dei casi mentre l’uso combinato con le cinture offre una protezione di oltre il 75% . E poi, scusate ma non è il dispositivo di sicurezza più efficace del veicolo? Quello che non necessita di alcuna manutenzione; che non ci lascia a piedi; quello più facile da usare (non bisogna neanche consultare il libretto di uso e manutenzione); é efficace sia per i sedili anteriori che posteriori e non viene “venduto” come optional all’atto dell’acquisto dell’auto e non a torto da considerare vero atto di protezione verso i nostri cari che decidano di affidarci le loro vite. E allora allacciamoci alla vita. Pierluigi Germani Ispettore Capo della Polizia di Stato Comandante Polizia Stradale Novafeltria Talamello - Giardino Roccioso Località Borniano Tel. 0541 921231 - Email: [email protected] Il ristorante e aperitive bar Tanha è da sempre un punto di ritrovo per i giovani della Valmarecchia e provincia di Rimini. Per questo al Tanha vengono spesso organizzate nel dopocena serate di intrattenimento con giochi, animazione, karaoke, spettacoli e musica dal vivo. Il ristorantino, aperto anche a mezzogiorno, offre per il pranzo soluzioni veloci a chi vuole gustare uno spuntino che non sia il solito panino. La cucina offre primi piatti con pasta e sughi freschi fatti in casa, una ricca gamma di antipasti e carni delle migliori qualità (marchigiana): tagliate di manzo, fiorentine e carne alla brace. Non mancano i sapori tipici della Valmarecchia: formaggio di fossa, funghi porcini e tartufo. Spettacolare d’estate quando è possibile cenare o pranzare all’aperto con la splendida vista sul lago artificiale adiacente e sull’intera vallata. Nella stagione estiva è possibile praticare sessioni di pesca sportiva. Giorno di chiusura: lunedì d