Ateneonline Pagina 1 di 2 aggiornamento n. 1189 del 04/04/2007 21:17 Università degli Studi di Palermo Testata giornalistica dell'Università degli Studi di Palermo. Direttore: Giuseppe Silvestri Direttore responsabile: Natale Conti - Tutor interni: Salvo Gemmellaro e Carmen Vella Quotidiano telematico della Scuola di Giornalismo "Mario Francese" - Email: [email protected] 091/6526513 - Direttore: Tel. 091/6528458 Redazione: Tel./Fax: Registrazione Tribunale di Palermo n. 10 del 1/6/2001 ATENEONLINE › Home › Seconda pagina › Cultura e spettacoli › Sport › Il lavoro che c'è › La pagina della memoria › Speciale dedicato a Mario Francese › I nostri servizi Pintacuda nel racconto di Pino Toro, uno dei suoi 'ragazzi' "Se ne è andato il nostro profeta nuovo" Erano anni difficili quelli in cui padre Ennio si trovava a parlare con gli universitari di morale e nuovi valori nella politica siciliana. Un gruppo di studenti fondò insieme a lui "Città per l'uomo", movimento cattolico che partendo dalle parrocchie e dai quartieri, divenne un punto di riferimento anche in ambito nazionale › I nostri seminari › Chi siamo Ateneo › Unipa.it › COT Giornalisti › Edicola online › Ordine dei Giornalisti di Sicilia › Fnsi › Assostampa Sicilia › Inpgi › Casagit › Fondo giornalisti › Fieg › Garante privacy › Aut. garanzia comunicazioni Appuntamenti Uno dei suoi ragazzi. Era tra gli universitari palermitani che vissero la contestazione del '68, quelli a cui padre Pintacuda parlò con forza della necessità di una trasformazione nelle coscienze. Pino Toro fu anche tra i fondatori del movimento cattolico "Città per l'uomo", l'officina dentro la quale furono plasmate le menti della nuova classe politica palermitana, quelle della "Primavera" e dell'impegno morale. Rubriche › La Metafora viva! "La società palermitana di quegli anni viveva come in una palude - racconta Toro - c'era un grande ristagno anche nel mondo politico: le crisi si succedevano agli scandali e la mafia aveva il sopravvento su tutte le attività governative. Iniziarono a cadere le teste dei servitori dello Stato. Noi studenti respiravamo il vento delle contestazioni sessantottine". Come è iniziata la sua amicizia con padre Pintacuda? "Proprio all'Università. Padre Ennio veniva a parlare con noi di quello che succedeva in città e insieme cercavamo delle chiavi interpretative. Scrisse anche un opuscolo sulla mafia e lo sviluppo che ebbe una grande risonanza. Era un grande animatore, ci stimolava, ci dava la forza per attuare delle trasformazioni. Aveva poi un occhio di riguardo per gli studenti fuori sede, come me. Fu lui a insistere perché il suo ordine destinasse l'istituto San Saverio all'opera universitaria". Da questi incontri nacque il movimento cattolico "Città per l'uomo". "Sì, padre Pintacuda era uno degli animatori insieme ad altri gesuiti. Il luogo del dibattito e dell'aggregazione è stato per moltissimo tempo il Sisas, centro dei padri gesuiti. Il nostro partito nacque nelle parrocchie, poi si propose per le lezioni di quartiere ed ebbe un notevole successo, e infine arrivò ad avere due consiglierei comunali". Cosa aveva di diverso il vostro partito rispetto alle altre formazioni? "La questione morale è innanzitutto stata sempre al centro della mhtml:file://C:\Documents%20and%20Settings\Utente1\Documenti\LUP%20al%2015.10.06\BIOGR... 03/08/2008 Ateneonline Pagina 2 di 2 nostra azione. Volevamo cambiare le cose, non con i numeri dei nostri candidati al consiglio, ma con i valori. Ricordo che fummo noi a imporre agli altri partiti nuove regole per le liste elettorali e De Mita quell'anno venne a Palermo predicando agli elettori che un cambiamento ci sarebbe stato anche nella sua Dc. Di tutto questo, padre Pintacuda fu l'anima e il portabandiera". Quali sono stati i vostri rapporti con il partito "la Rete"? "Bhè, Orlando ha mutuato le idee di Città per l'uomo e ritengo che la sua è la continuazione della nostra esperienza in una struttura di livello nazionale. Ma noi ritenevamo che quello non era il momento di fare fratture partitiche, volevamo l'aggregazione. Il nostro partito subì una scissione e padre Ennio si allontanò per il suo nuovo progetto". Le vostre strade si sono completamente separate da allora? "No, è rimasto un rapporto personale affettuoso e la volontà di una crescita comune. La sua scomparsa mi turba profondamente. Se ne è andato un politico-gesuita che inventava con noi ragazzi risposte nuove a problemi vecchi, che ci ha aiutati nel momento della grande trasformazione palermitana: è stato per noi un profeta nuovo". Maria Angela Vacanti (05 settembre 2005) Pintacuda, il profeta della nuova politica prima pagina >> Ateneonline - viale delle Scienze - Ed. 15 - 90128 Palermo - mail: [email protected] - Redazione: Tel./Fax: Direttore: Tel. 091/6528458 091/6526513 mhtml:file://C:\Documents%20and%20Settings\Utente1\Documenti\LUP%20al%2015.10.06\BIOGR... - 03/08/2008