ISTITUTI ORTOPEDICI DEL MEZZOGIORNO D’ITALIA
“F. SCALABRINO - MESSINA”
“F. FAGGIANA” - REGGIO CALABRIA
Direttore: Dott. Pietro CAVALIERE
Unità Chirurgia Protesica
LA CHIRURGIA PROTESICA DEL GINOCCHIO
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INTRODUZIONE
Lo scopo di questo libretto è quello di dare al paziente,
che si sottopone all’intervento di artroprotesi di ginocchio, delle informazioni e dei consigli utili per una patologia così importante.
Il ginocchio è una delle più grandi e complesse
articolazioni del corpo, ma è anche una delle più delicate. Deve sostenere il peso corporeo, peso che durante
la deambulazione può raddoppiare o triplicare e che, nella corsa o nell’attività sportiva, può aumentare di 4 o 5
volte.
ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO
Il sistema articolare del ginocchio è costituito da 3
compartimenti:
Ø FEMORO - TIBIALE MEDIALE
Ø FEMORO - TIBIALE LATERALE
Ø FEMORO - PATELLARE
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Dalla perfetta armonia di queste unità articolari dipende:
Ø STABILITÀ
Ø TRASMISSIONE DEI CARICHI
Ø MOTILITÀ
CHE COSA E’ LA GONARTROSI
La Gonartrosi o Artrosi di ginocchio è una frequente
patologia dovuta al consumo dei capi articolari, che
rende difficile la normale deambulazione riducendo,
quindi, la qualità di vita.
Ginocchio artrosico
Ginocchio sano
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La sintomatologia soggettiva consiste essenzialmente nel
dolore dell’articolazione interessata, che sarà più intenso
al mattino, che diminuisce con il movimento, che si può
riacutizzare dopo sforzo e che, generalmente, si attenua
durante il riposo notturno.
La riduzione della rima articolare è il primo segno radiologico di danno cartilagineo.
La presenza di osteofiti e di deformità dell’articolazione
sono segni di artrosi di vecchia data che, se non trattata,
evolve in anchilosi dell’articolazione.
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CHE COSA E’ LA CHIRURGIA PROTESICA DEL
GINOCCHIO
Per protesi si intende un’articolazione parzialmente o
interamente artificiale, in grado di ridare un movimento
fisiologico in assenza di dolore.
I materiali utilizzati sono disegnati appositamente per
sostituire l’articolazione.
La componente femorale e quella tibiale sono completamente costituite in metallo. Tra le due componenti è
presente un inserto in polietilene.
In base all’età del paziente ed al grado di artrosi è
possibile poter intervenire chirurgicamente, o con una
protesi parziale (monocompartimentale) che sostituisce
solo il compartimento interessato, o con una protesi
totale.
PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE
PROTESI TOTALE
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PROTESI TOTALE
PRIMA DELL’INTERVENTO
DOPO L’INTERVENTO
PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE
PRIMA DELL’INTERVENTO
DOPO L’INTERVENTO
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L’INTERVENTO
L’intervento potrà essere eseguito in anestesia spinale o
generale, secondo le indicazioni anestesiologiche; generalmente viene utilizzata l’anestesia integrata, che
consiste nell’anestesia spinale in combinazione con una
blanda anestesia generale.
L’intervento avviene con il paziente in posizione supina,
attraverso un’incisione cutanea anteriore mediana ed
una artrotomia pararotulea mediale.
Incisione chirurgica
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DECORSO POST-OPERATORIO
Subito dopo l’intervento il paziente
rimarrà in sala sub-intensiva per
circa 4 ore.
Durante la permanenza saranno
controllati i parametri vitali, quali la
pressione sanguigna, il polso, la respirazione, la temperatura e la diuresi.
•
Le prime 24 ore dopo l’intervento
verranno trascorse a letto in assoluto riposo.
•
Per il dolore verranno utilizzati presidi, quali la borsa di ghiaccio e la terapia antalgica.
•
Importante è l’uso della calza elastica per prevenire
problemi circolatori.
•
Verrà eseguita la terapia antitromboembolica con
eparina a basso peso molecolare, da proseguire
anche dopo la dimissione e per almeno i 30 giorni
successivi.
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RIABILITAZIONE IN OSPEDALE
La riabilitazione è molto importante per il recupero dell’articolarità e della forza muscolare; per questo va
iniziata SUBITO dopo l’intervento chirurgico.
È importante dedicare ogni giorno del tempo
alla riabilitazione.
Alle 24 ore dall’intervento il paziente inizierà la fase riabilitativa
con l’aiuto del fisioterapista.
• Inizio della flesso-estensione
del ginocchio: è la fase riabilitativa più importante e si richiede la massima collaborazione del paziente con il fisioterapista.
•
Inizio della deambulazione con
l’ausilio di girello ascellare o di stampelle.
•
Contrazione del muscolo gluteo:
serrare le natiche l’una contro l’altra
in modo che le anche siano leggermente sollevate dal letto per 10
secondi, quindi riposarsi per 6 secondi. L’esercizio va
ripetuto per 10 volte consecutive ogni ora.
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•
Contrazione del quadricipite: premere la parte posteriore del ginocchio sul letto, contraendo la parte
anteriore della
coscia per 10
secondi, quindi
riposarsi per 6
secondi.
L’esercizio va ripetuto 10 volte consecutive ogni ora.
IL RITORNO A CASA
ESERCIZI DA ESEGUIRE A DOMICILIO
POSIZIONE SUPINA
1) Per il quadricipite:
Arti inferiori distesi, punte dei piedi rivolte verso
l’addome, spingere il ginocchio verso il basso contraendo
il quadricipite (muscolo della coscia). Mantenere la posizione per 5 secondi quindi rilasciare per 10 secondi.
Ripetere l’esercizio 10 volte a destra e sinistra.
2) Per i glutei:
Arti inferiori distesi, contrarre i glutei. Mantenere la posizione 10 secondi quindi rilasciare. Ripetere l’esercizio 10
volte.
10
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3) Per i muscoli del polpaccio:
Arti inferiori distesi, muovere la caviglia spingendo le
punte dei piedi verso di sé e poi verso il basso. Tenere le
ginocchia diritte. Ripetere l’esercizio 10 volte a destra e a
sinistra.
4) Flessione del ginocchio:
Arti inferiori distesi, piegare il ginocchio lentamente
facendo scivolare il
tallone verso i glutei e
tornare alla posizione
di partenza. Ripetere
l’esercizio 10 volte a destra e a sinistra.
5) Estensione del ginocchio:
In posizione supina: posizionare un cuscino sotto il
ginocchio. Sollevare il tallone
senza staccare il ginocchio
dal cuscino. Ripetere l’esercizio 10 volte a destra e a
sinistra.
POSIZIONE PRONA
1) Flessione del ginocchio:
Da sdraiati e a pancia sotto:
flettere le ginocchia, mantenere 5 secondi e rilasciare.
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DA SEDUTI
1) Estensione del ginocchio:
Seduti su una sedia stendere in avanti
la gamba sollevando bene il piede,
mantenere 5 secondi la posizione e rilasciare.
2) Flessione del ginocchio:
Seduti su una sedia piegare il ginocchio
facendo scivolare indietro il piede, mantenere 5 secondi la posizione e rilasciare.
IN PIEDI
1) Estensione dell’anca:
Appoggiarsi ad un tavolo o ad una parete,
gambe dritte e parallele, tenere la schiena
dritta, spostare indietro una gamba, mantenere 5 secondi e tornare alla posizione di
partenza.
2) Flessione del ginocchio:
Appoggiarsi ad un tavolo o ad una parete,
gambe parallele, mantenere la schiena dritta,
spostare in avanti una gamba piegando il
ginocchio, mantenere 5 secondi e tornare alla
posizione di partenza.
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RIPRESA DELLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE
COSE DA NON FARE
• Non fate il bagno. Fate la doccia solo se assistiti.
• Non guidate fino ad autorizzazione del medico.
• Non sedetevi su piani troppo bassi o morbidi.
• Non accavallate le gambe.
• Non svolgete lavori pesanti.
• Non restate troppo in piedi per non affaticare l’articolazione.
COSE DA FARE
• Per ridurre od evitare il gonfiore, sollevate la gamba
appoggiandola, per esempio, ad uno sgabello ed
usate la borsa del ghiaccio.
•
•
•
•
Portate le calze elastiche.
Assumete i farmaci prescritti.
Dormite supini.
Usate una toilette con sedile rialzato.
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RIPRESA DELLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE
PESO CORPOREO
E’ importante non aumentare di peso
ed, eventualmente, cercare di dimagrire seguendo le indicazioni di un dietologo: il peso eccessivo del corpo sovraccarica la protesi e ritarda il recupero funzionale dell’arto.
CAMMINARE
• Passeggiate per tratti brevi più volte al giorno con le
stampelle, evitando le superfici irregolari.
• Indossate scarpe senza lacci e le calze elastiche
antitrombo bianche.
• Quando non camminate tenete le stampelle
lateralmente avanzate rispetto alla punta dei piedi.
• Quando sollevate il piede appoggiatevi alle apposite
maniglie delle stampelle.
• Caricate il peso sulle mani e non sulle ascelle.
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SALIRE LE SCALE E SCENDERE LE SCALE
Per salire e scendere le scale seguite la regola qui
sintetizzata:
“sale l’arto sano e scende l’arto malato”
RIPRESA DELLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE
SEDERSI
• Per sedersi indietreggiate verso la sedia, fino a toccarla con la parte posteriore delle gambe.
• Appoggiatevi ai braccioli portando il peso sulle braccia e sull’arto sano.
• Allungate la gamba operata e sedetevi lentamente,
successivamente piegate il ginocchio e l’anca del lato
operato.
• Le anche si devono trovare più in alto delle ginocchia.
• L’altezza della sedia deve essere di circa 70 cm e,
possibilmente, avere i braccioli.
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ALZARSI
• Spostate la gamba operata in avanti.
• Alzatevi facendo forza sui braccioli, caricando il peso
sulle braccia e sull’arto sano.
• Cercate di mettervi in equilibrio prima di prendere le
stampelle.
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CONTROLLI CLINICI
Dopo la dimissione il paziente dovrà eseguire dei controlli clinici presso lo studio dell’ortopedico operatore o
presso gli ambulatori convenzionati dell’Istituto Ortopedico, con scadenze determinate:
a distanza di 3 mesi, di 6 mesi e di 12 mesi dall’intervento.
Successivamente, una volta
l’anno.
Durante le visite il paziente
sarà chiamato a rispondere
ad alcune domande utili a
valutare la ripresa funzionale
dell’articolazione ed il grado
di soddisfazione.
La sistematicità di questi controlli è fondamentale per
una buona guarigione; il monitoraggio costante, infatti,
oltre ad essere garanzia di miglior risultato, offre
l’opportunità di rilevare precocemente eventuali criticità
dell’impianto protesico.
In prossimità della scadenza delle visite, il paziente sarà
contattato dal personale di segreteria dell’Istituto per
concordare le modalità dell’appuntamento, nel rispetto
delle esigenze personali e dell’organizzazione del
servizio.
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SCHEDA INTERVENTO
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ADESIVI DISPOSITIVI IMPIANTATI
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CALENDARIO CONTROLLI CLINICI
3 mesi
dall’intervento
Visita + RX
6 mesi
dall’intervento
Visita + RX
12 mesi
dall’intervento
Visita + RX
2 anni
dall’intervento
Visita
3 anni
dall’intervento
Visita
4 anni
dall’intervento
Visita
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NOTE
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NOTE
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