Volume 7, numero 33
Sommario
19.08.2012
Editoriale
Chamois made in China
Minipost
12.08.2012
Ecologia
L'inceneritore di Parma
Economia
L'autunno dell'economia
Informazione
La Radio delle Mille Colline
Minipost
La crisi è uno stato mentale - U. Marco
Cali'
Chamois made in China
La bella vita
Salviamo i Masai
L'inceneritore di Ca' del Bue di Verona
Pagare per andare in televisione
Prendiamo esempio
AMT Genova: il MoVimento 5 Stelle in
Consiglio comunale
La propaganda degli inceneritori di
IREN
Muro del pianto
ILVA, una favola noir
La guerra alle mosche di Monti
Politica
Proprio come adesso!
Passaparola - Lassu' al Sud - Pino
Aprile
L’estate sta finendo insieme al caldo
torrido. Le balle governative invece
resistono. Un tempo c’era più pudore. Se
il Governo ti massacrava di tasse, non ti
veniva a spiegare che erano troppo alte,
come se lui non ne fosse la causa. Se
faceva chiudere o fuggire le imprese
all’estero non ti prendeva per il culo con
l’apertura dell’azienda con un euro. E
dopo che l’ho aperta con un euro che ci
faccio? Incomincio a pagare le tasse per
lo studio di settore a cui appartengo? Ci
invito gli amici per una partita a carte?
L’Irpef a Ferragosto è scesa, ma il giorno
dopo è rimasta dov’era: nel punto più
alto d’Europa, ma a Ferragosto ogni
scherzo del governo vale. Alla Frignero,
a Rigor Montis e all’ovetto kinder
Passera non manca il senso del
macabro,
dell’umorismo nero, da
novella Santa Inquisizione. Balla su
balla, tassa su tassa, taglio su taglio,
l’Italia è allo stremo, inferocita e disillusa,
come un lupo affamato tenuto alla
catena. L’italiano finora ha digerito tutto,
anche questo governo di pseudo tecnici,
ma non può essere schernito a lungo
mentre precipita nella miseria.
1
"Per arrivare a Chamois, in Valle
d'Aosta, bisogna superare Saint Vincent
e, dopo Chatillon, inoltrarsi per la
Valtournenche. Chamois è raggiungibile
solo con la funivia. A Chamois non
circolano auto. E' un posto isolato tra le
montagne. In uno dei pochissimi negozi
mio figlio ha voluto che gli comprassi una
piccola fionda di legno con la testa
intagliata di un camoscio (chamois vuol
dire camoscio). Un ricordo proveniente
da un albero delle sue ricche foreste.
Solo dopo averlo acquistato ho letto che
era "made in China". Come direbbe
Grillo "Alla catastrofe con ottimismo"".
Dante V.
Proprio come adesso!
La bella vita
Salviamo i Masai
Politica
12.08.2012
Minipost
12.08.2012
Minipost
13.08.2012
Napolitano vuole ad ogni costo una
nuova legge elettorale. E' "inquieto". Ci
pensa anche in vacanza. Invia messaggi
di urgenza ai partiti da Stromboli. Dopo
cinque anni di silenzio assenso al
Porcellum, in dirittura di arrivo per la
chiusura del suo settennato e alle porte
del semestre bianco, si comporta come
un presidente del consiglio appena
nominato. Ha fretta Napolitano, molta
fretta. Non è escluso che tenti la carta
del messaggio alle Camere. Non spiega
ufficialmente quale legge elettorale
desideri. Né potrebbe.
Cosa vuole Napolitano? Si possono fare
congetture e tra qualche mese verificare
se sono esatte. La nuova legge
elettorale che, in onore del suo fautore,
chiamerei sin da ora Napoletellum,
dovrebbe eliminare il premio di
maggioranza e, di fatto, anche le
coalizioni. Senza questo bonus si
otterrebbero
alcuni
fondamentali
obiettivi. Tra questi, scongiurare che il
MoVimento 5 Stelle diventi maggioranza
in caso di successo. Lo stesso varrebbe
per tutti gli altri, nessun partito potrebbe
governare da solo. Il meccanismo delle
coalizioni diventerebbe inutile. A che
serve coalizzarsi se si può negoziare in
seguito il proprio peso politico? Quindi
rimarrebbe solo la grande ammucchiata
in nome della governabilità. Un governo
sostenuto da Pdl, Pdmenoelle, Udc
(proprio come adesso), composto da
tecnici (proprio come adesso), con la
supervisione e la benedizione della
presidenza della Repubblica (proprio
come adesso), un presidente del
Consiglio
tecnico
"super
partes"
(Passera al posto di Rigor Montis?
proprio come adesso), benedetto dai
poteri economici sovranazionali (proprio
come adesso).
Per il Quirinale ci sarà solo l'imbarazzo
della scelta tra Monti e la Bonino,
entrambi perfetti nel ruolo di Grandi
Svenditori della Nazione. Cosa volete di
più dalla vita? Un Napolitano? Avrete
anche quello! Come senatore a vita non
si sottrarrà ai suoi compiti quotidiani di
monito e di indirizzo (proprio come
adesso). Ci vediamo in Parlamento. sarà
un piacere.
"Scusate ma in quest'afosa domenica di
mezz'estate non posso non fare voli
pindarici con i miei pensieri e
immaginarmi la vita di quella topona
della Minetti sulla spiaggia californiana
che si legge il suo bel libercolo erotico
paragonata a quei 64 mila sfrattati che
non riescono neanche ad avere un tetto
sulla propria testa. Alla vita beata
dell'On.
Fini
che
sguazza
nel
mediterraneo e si rilassa sulla sdraio con
la scorta a portata di albergo che ci costa
una bella sommetta (quasi 100 mila
euro), paragonata a quei poveracci
dell'ILVA e della Wind Jet che stanno per
andare in vacanza perpetua non pagata.
Sono angosciato per tutta questa gente
e mi passa la voglia anche di andare
sulla
spiaggia."
Giorgio
Tavella,
IMPERIA
2
"Un'importante multinazionale della
caccia sportiva potrebbe siglare un
accordo per lo sgombero di fino a 48
mila membri della tribù africana dei
Masai dalla loro terra per far posto a
danarosi re e principi del Medio Oriente
a caccia di leoni e leopardi. Il via libera
all'accordo da parte del Presidente della
Tanzania potrebbe essere imminente,
ma se agiamo ora possiamo fermare la
svendita del Serengeti. L'ultima volta che
la multinazionale costrinse i Masai a
lasciare le loro terre per fare spazio ai
cacciatori, uomini e donne sono stati
picchiati dalla polizia, le loro case sono
state date alle fiamme e il loro bestiame
è morto di fame. Ma non appena la
stampa ha cominciato a parlarne in
modo critico, il Presidente della Tanzania
Kikwete ha fatto tornare i Masai nella
loro terra. Questa volta non c'è stata
ancora una grande copertura da parte
della stampa. Se 150 mila di noi
firmeranno, i media, in Tanzania e in giro
per il mondo inizieranno a parlarne e
Kikwete dovrà ripensare a questo
accordo mortale. Firma la petizione ora e
mandala a tutti". oreste mori, La Spezia
Passaparola - Lassu' al Sud
- Pino Aprile
Politica
13.08.2012
"Gli ultimi dati dell’Unione delle Camere
di Commercio mostrano che tra le nuove
aziende la più alta percentuale è
meridionale, il 31%. Non solo: le nuove
aziende create da giovani con meno di
35 anni sono in grandissima parte
meridionali. Se si fa una classifica delle
province in cui nasce il maggior numero
di aziende a opera di giovani, i primi
posti vedono province meridionali. Al
primo posto c’è Enna. Per aziende che
nascono a opera di donne la classifica
vede ai primi posti solo città meridionali.
È vero che questo succede perché non
avendo
alternative,
non
avendo
possibilità di trovare lavoro, i giovani, le
donne del Sud, se lo creano, ma è vero
anche che la capacità dei giovani
meridionali di creare economia in
maniera innovativa è notevole.". Pino
Aprile
Il Passaparola di Pino Aprile,
giornalista e scrittore
Il Sud parte
svantaggiato Buongiorno a tutti, sono
Pino Aprile, sono un giornalista e uno
scrittore, mi dedico da alcuni anni
esclusivamente a temi che riguardano il
Mezzogiorno d’Italia, e la domanda che
tocca ognuno di noi perché riguarda tutti
è: “Dove va a finire l’Italia con il Sud in
queste condizioni?”. Già l’Italia è messa
male, il Sud vale poco più della metà del
PIL del Nord e quindi è messo, lo
sappiamo da sempre, molto peggio del
resto del Paese e la sua economia è
molto più difficoltosa, non viene messa
nelle condizioni di potersi sviluppare.
Provo a fare un esempio. Reggio
Calabria ha, con i bronzi di Riace, uno
dei richiami turistici più importanti che ci
siano e spesso i cittadini di Reggio
Calabria vengono accusati di non saper
sfruttare questa fonte di lavoro, di
guadagno. Si dimentica che raggiungere
Reggio Calabria è un’impresa perché
sono stati tagliati i treni per raggiungere
Reggio Calabria, l’alta velocità se la
sognano, i treni diretti sono stati aboliti,
decine di voli, vado a memoria, mi pare
che 52 voli siano stati soppressi, come ci
vai a Reggio Calabria? L’alternativa è la
Salerno - Reggio Calabria che va
riconosciuto è in fase di ristrutturazione,
ma perché ce lo ha imposto l’Europa
perché non è un’autostrada e l’Europa
ha preteso che l’Italia adeguasse la
Salerno - Reggio Calabria ai criteri delle
autostrade e ora quasi 300 chilometri dei
440 sono stati messi in condizioni di
decente percorribilità. Come fai a
sfruttare una risorsa turistica se non puoi
risolvere la prima questione che ti pone il
turista: "Come arrivo lì?”. Moltiplicate
questo per ogni impresa si possa fare al
Sud e si capisce come e perché parta
svantaggiato, molto squilibrato in questa
corsa, è come fare 100 metri con una
palla al piede. Ci sono però dei segnali
molto positivi. Gli ultimi dati dell’Unione
delle Camere di commercio, mostrano
che tra le nuove aziende la più alta
percentuale di nuove aziende è
meridionale, il 31%. Non solo, ma le
nuove aziende create da giovani con
meno di 35 anni sono in grandissima
parte meridionali. Se si fa una classifica
delle province in cui nasce il maggior
numero di aziende a opera di giovani i
primi posti vedono province meridionali.
Al primo posto c’è Enna. Per aziende
che nascono a opera di donne la
classifica vede ai primi posti solo città
meridionali. È vero che questo può
succedere e succede perché non
avendo
alternative,
non
avendo
possibilità di trovare lavoro, i giovani, le
donne del Sud se lo creano, ma è vero
anche che la capacità dei giovani
meridionali di creare economia in
maniera innovativa è notevole. Vi faccio
un esempio. Grazie ai concorsi, alle
possibilità messe su dalla Regione
Puglia per premiare idee innovative,
spin-off per start up, idee vincenti che
possano far nascere nuove aziende, la
Puglia in soli due anni è diventata la
prima d’Italia tranne il Friuli e nel 2011
l’azienda più innovativa l’Italia è
pugliese.Ci sono esempi clamorosi.
Quello più citato è Blackshape. Due
giovani di Monopoli in provincia di Bari,
dopo avere lavorato in giro per il mondo,
dal Sud America alla Cina, si incontrano
a Parigi e entrambi con la nostalgia del
proprio paese, tornano. Non hanno soldi,
le loro famiglie li hanno aiutati come
potevano, ma hanno idee e coraggio.
Mettono in piedi un progetto per costruire
il più leggero velivolo privato del mondo,
vincono un concorso della Regione
Puglia con cui portano a casa i soldi per
il progetto, che erano circa 24/25 mila
Euro. Vincono anche un concorso
europeo che comporta soldi notevoli, ma
non bastano per mettere su l’azienda.
Però il loro progetto è così buono che un
imprenditore locale mette il resto. Questa
fabbrica ora c’è, produce due velivoli al
mese, sta a Monopoli e stanno cercando
di ampliarla perché non reggono alla
richiesta. Questo velivolo si chiama
Blackshape e è stato definito dalla rivista
internazionale "Voler" la Ferrari dei cieli.
Esempi così se ne possono fare
tantissimi, quindi il Sud non è solo la
disperazione di 700 mila giovani che se
ne sono andati in 10 anni e che
continuano a andarsene, non è solo la
disperazione di un Paese. Uno Stato che
ha abbandonato letteralmente una parte
del Paese e della sua popolazione.
Nessuna attenzione per il Sud Vi faccio
un esempio: alcuni giorni fa Mauro
Moretti, l’amministratore delegato di
Trenitalia del Centro – Nord, visto che le
ferrovie del Sud per lui non esistono, non
le considera, si ricorda che ci sono solo
quando deve tagliare qualche altro ramo
ferroviario, ha annunciato con legittimo
orgoglio che l’Italia è un Paese
civilissimo perché finalmente anche i
cani di grossa taglia potranno viaggiare
sui treni a alta velocità.Accidenti, provate
a immaginarvi di essere meridionali,
dove sui treni a alta velocità voi non
salite o addirittura meridionali di Matera,
dove non è che non salgono sui treni a
alta velocità, ancora non hanno visto un
treno nel 2012 a Matera, basterebbe un
treno bestiame anche per dire: siamo
anche noi in Europa! Questo è il grado di
attenzione per il Mezzogiorno! Il
Mezzogiorno sta dando segnali forti, è
3
vero che Monti annuncia il possibile
commissariamento della Sicilia perché
ha un deficit sul Pil del 7%, colpisce un
po’ che a fare la lezione sia Monti alla
Sicilia, perché Monti rappresenta lo Stato
che ha un debito sul Pil del 120%, quindi
chi fa la lezione a chi? Dopodiché va
benissimo, la Sicilia dovrebbe essere
sicuramente amministrata meglio, però
Monti ci ha poi spiegato che lo faceva
per dare un segnale all’Italia che bisogna
essere tutti più attenti. Allora forse
poteva citare il Piemonte, visto che nel
rating di Moody’s, cioè nel grado di
affidabilità
che
viene
misurato
dall’agenzia internazionale Moody’s, la
Sicilia è messa molto meglio del
Piemonte che è nell’ultima casella.
Quando c’è da costruire su un
pregiudizio negativo si va sempre al Sud,
ma nello stesso governo c’è Fabrizio
Barca, il ministro alla coesione territoriale
che sta lavorando benissimo al Nord, al
Centro e al Sud. Questo è un Paese che
ci può dare anche sorprese positive,
basta individuare i punti su cui lavorare e
volerlo fare perché la verità è che se
questi punti sono al Sud non lo si vuole
fare! Chiudo con un esempio, quando
dici Sud dici cattiva amministrazione.
Davvero? L’ultima città che è fallita è
Alessandria, prima c’era stata Parma. Al
Sud erano fallite due città: Catania e
Taranto, tutte e due amministrate dal
Pdl, dal partito di governo allora, il partito
di governo ha salvato Catania con i soldi
destinati allo sviluppo e ha lasciato
affondare Taranto, perché? Perché nel
frattempo i cittadini di Taranto hanno
votato,
punendo
giustamente
l’amministrazione che aveva fatto fallire
la città e mandando al governo
un’amministrazione di centro-sinistra, se
questo è il modo potete immaginare
perché le cose vadano come vadano,
però a uno sputo da Taranto c’è Bari,
Bari è la città metropolitana con il più
basso numero di dipendenti pubblici in
rapporto alla popolazione e un positivo
incasso di 140 milioni di Euro che non
riesce a spendere per il patto di stabilità.
L’Italia è stata fatta distruggendo Il Sud
ha bisogno di strade, di ferrovie, di
collegamenti aerei, di tutto quello che è
stato negato finora perché il sud ce la
può fare ma non se qualcuno lo tiene
ancorato per impedirgli di prendere il
volo!
Non deve produrre, il Sud deve
essere cliente, non concorrente! Tutta
l’economia tranne dei brevi periodi della
Storia dell’Italia unitaria è il Sud deve
consumare, non produrre.L’Italia, è stata
fatta distruggendo, persino a mano
armata e sparando sulle maestranze, le
grandi aziende del Sud, i più grandi
stabilimenti siderurgici che c’erano allora
in Italia e in Calabria, la più grande
officina meccanica del tempo, copiata da
tutti i paesi industrializzati che era quella
di Pietrarsa, l’unica in grado di coprire
l’intera industria ferroviaria, dal binario
alla locomotiva. Però finché c’era
Pietrarsa la Ansaldo non poteva
decollare, mandarono i bersaglieri a
sparare sugli operai per chiudere
Pietrarsa e così è stato fatto.
Quando il Piemonte fece le sue ferrovie,
la locomotiva andrò a comprarla a
Napoli, quando nel 1861 si fece l’Unità
l’Italia, delle 75 locomotive costruite in
Italia, circolanti in Italia, 60 erano state
costruite al Sud! Questa era la
condizione industriale dell’Italia al
momento dell’Unità. Il Sud non doveva
produrre e quando tutti i soldi d’Italia
sono stati messi insieme, è stata fatta
cassa comune, Vincenzo Saverio Nitti, il
primo Presidente del Consiglio nato
nell’Italia unita e non in uno dei Paesi
preunitari, scoprì che il 66% dei soldi li
avevano messi i meridionali e tutto il
resto degli italiani messi insieme
avevano messo il restante 34%!
Poi però si è visto i soldi come sono stati
distribuiti. Bombrini era il direttore
generale della prima Banca Nazionale,
da cui sarebbe sorta la Banca d’Italia in
mano a privati dai quali Mussolini
comprò a prezzo vomitevole, le azioni
per farla diventare pubblica, la Banca
d’Italia. Bombrini questi soldi per tutta
Italia li amministrava dando tot milioni
alla Liguria che era la sua Regione, tot
milioni al Piemonte e tot milioni alla
Lombardia, tot alla Toscana, zero lire,
non 10 lire, zero alla Lucania, 10 mila lire
alla Calabria. Erano i soldi di tutta Italia
rastrellati al Sud e distribuiti così! Poi ci
si meraviglia del perché il Sud oggi abbia
un grado di efficienza più basso? Non mi
meraviglio del grado di efficienza basso,
quel grado di efficienza è perfino alto, ha
1/3 del migliore dei casi di infrastrutture
in meno rispetto al Nord.
Per questo l’economia del Sud è
condannata a essere l’economia di posto
pubblico e assistenza, in modo da poter
poi rimproverare di volere il posto e non
il lavoro e di voler vivere con i contributi,
l’assistenza dello Stato. Anche qui ci
sono delle favole. I dipendenti pubblici
meridionali
sono
in
percentuale
esattamente nello stesso numero di
quelli del resto d’Italia, tot ogni x di
popolazione né più e né meno del resto
d’Italia, peccato che siano pagati il 23%
in meno.
La Sicilia è un caso particolare, l’unica
“fabbrica” che mi rimane è il comune e io
da lì devo campare, allora il comune non
serve per dare servizi, ma serve per dare
risorse, per dare reddito, per cui i soldi
che dovrebbe consumare, spendere,
investire per fare le in strade migliori,
trasporti più efficienti, vengono spesi per
dare stipendi, consulenze, per far
campare la gente, per impedire che se
ne vadano tutti. C’è prima una
valutazione da fare e è che la Sicilia, in
quanto Regione a Statuto speciale deve
svolgere dei compiti che nel resto d’Italia
svolge lo Stato, quindi deve dotarsi
anche dei dipendenti per quei compiti.
Ciò detto restano sempre tanti e mentre
per ogni dipendente della Regione un
lombardo spende 21 Euro all’anno, in
Sicilia per ogni dipendente regionale, per
il numero soprattutto di dipendenti
regionali, si spendono circa 350 Euro
all’anno, che è tantissimo, infatti il dato
viene continuamente citato per dare
prova dello spreco, per non dire altro,
che viene fatto del denaro pubblico della
Regione siciliana. Pochissimi ricordano
che invece altri territori, Regioni speciali
in Italia, la Valle d’Aosta o la Provincia di
Bolzano, per ogni dipendente pubblico
spendono 2.200 Euro all’anno, cioè 7
volte quello che è in Sicilia, ma questo
non fa scandalo, chissà perché! Farei
solo un’ultima annotazione, i censori
delle regioni meridionali fanno bene, le
censure ci devono essere, le critiche ci
devono essere, tutti veniamo migliorati
dalle critiche, ma quelle fatte in
buonafede, non le critiche che si limitano
all’insulto. A me pare strano sentire da
parte di politici lombardi, le critiche
ferocissime e gli insulti e non parlo solo
dei leghisti, nei riguardi della Sicilia e
dimenticano che la Regione con il più
alto numero di indagati, inquisiti e
condannati in Italia per reati che hanno
veramente tutto, non hanno lasciato
quasi nulla del Codice Penale, dalla
prostituzione minorile agli affarucci,
tangenti etc., è la Lombardia. Non è la
Sicilia, non è la Calabria che pure i
problemucci loro ce li hanno, ma i primi
in Italia in questo senso, nel male,
Lombardia, stanno ancora lì, non si è
dimesso nessuno, neanche la Minetti,
ma prima della Minetti forse si
dovrebbero
dimettere
in
tanti
altri.Passate parola!
L'inceneritore di Ca' del Bue
di Verona
Minipost
14.08.2012
"Nell'aria di Verona verranno dispersi a
breve 572kg di inquinanti ogni giorno.
143 tonnellate di polveri e scorie da
combustione verranno depositate ogni
giorno nella fertile Pianura Padana. Così
vuole chi ha deciso la costruzione
dell'inceneritore di Ca' del Bue. Ma c'è
un problema. L'inceneritore necessita di
600 tonnellate al giorno di rifiuti solidi
urbani da bruciare, mentre i veronesi (la
cui raccolta differenziata è del 52%, bel
lontana dall'obiettivo del 65%) ne
riescono a racimolare solo 372. La
soluzione
pensata
dal
Consiglio
Comunale è geniale! Si vuole rendere
Amia (società partecipata per il 100% dal
Comune di Verona), azienda che
gestisce i rifiuti, una controllata da Agsm
Verona, altra società partecipata del
Comune. Risparmi? Nessuno! Ma i
cittadini non avranno più modo di
sottoporre l'azienda a un indirizzo diretto
del Comune e Amia potrà bruciare ciò
che vuole, quanto vuole!" MoVimento
Cinque Stelle Verona
4
L'autunno dell'economia
Economia
14.08.2012
La farsa di questo governo, ma forse è
più corretto chiamarlo amministrazione
controllata, continua. La cartina di
tornasole è il debito pubblico che
continua ad aumentare. E' arrivato a
1.972 miliardi. A Capodanno brinderemo
per il superamento dei 2.000 miliardi. La
crescita del debito, l'unica crescita che in
Italia ci possiamo permettere, porta con
sé nuovi interessi da pagare che, nel
tempo, rendono inutile qualunque nuova
tassa. In sostanza abbiamo pagato l'IMU
e subito un aumento del prelievo fiscale
soltanto per coprire gli interessi sul
nuovo debito accumulato nell'era di
Rigor Montis. E' come svuotare l'oceano
con un secchiello. L'unica via di uscita da
una situazione che ci porterà alla
catastrofe prima economica e poi sociale
è la riduzione del debito e degli interessi
annuali che dobbiamo onorare per
evitare il default che, per il 2013,
saranno di circa 100 miliardi di euro.
Il debito si può ridurre in due modi: si
ristruttura o si tagliano le spese non
essenziali
in
modo
draconiano.
L'alternativa attuata fino ad ora di nuove
tasse è suicida. Le aziende chiudono e il
gettito fiscale è destinato a crollare. I
tagli li può fare però solo chi se li può
permettere e uno come Monti, che del
Sistema ha sempre fatto parte, dai tempi
di Cirino Pomicino, non è in grado (e
credo neppure ne abbia alcuna voglia) di
spostare neppure una paglia, figurarsi le
Province, le pensioni d'oro, i miliardi
"garantiti" ai concessionari, gli F35,
l'eliminazione dei contributi all'editoria e
ai partiti, eccetera, eccetera. Se quella di
Tremorti era finanza creativa, quella di
Rigor Montis è finanza mortuaria. Nel
2012 centinaia di migliaia di imprese
hanno chiuso i battenti e i piccoli e medi
imprenditori sono inferociti. Chi può
lascia il Paese. E' un esodo. Ma senza il
reddito da impresa, questo Governo
dove vuole andare? Avremo milioni di
disoccupati nelle strade. Da economico il
problema diventerà di tenuta dello Stato
e di ordine pubblico. Sembra di stare
come d'autunno sugli alberi le foglie e
siamo solo a Ferragosto. Leggi i risultati
del sondaggio del Blog sui tagli da
effettuare
La crisi è uno stato mentale
- U. Marco Cali'
Minipost
15.08.2012
"Vi voglio insegnare una strategia che
potrà farvi migliorare la vostra condizione
lavorativa e finanziaria, le aziende che
vanno
bene
sono
quelle
che
“prevendono”."
U.Marco
Calì,
consulente finanziario indipendente
Istruzione finanziaria Buongiorno, un
saluto a tutti gli amici del blog di Beppe
Grillo, sono Marco Calì, mi occupo di
istruzione finanziaria. Il modello "vai a
scuola, prendi bei voti che ti troverai un
posto di lavoro e sarai a posto per tutta
la vita" è definitivamente fallito. Riporto
dei dati per la disoccupazione: in Italia
abbiamo una disoccupazione pari al
10,9%, nell’Eurozona la disoccupazione,
secondo i dati Istat, è pari all’11 %. Nei
27 Paesi dell’UE la disoccupazione, è
pari al 10,3%, vuole dire che ci sono, nei
27 Paesi dell’UE, 24.667.000 persone
senza lavoro, tralascio il fatto di quelle
persone che hanno dei lavori poco
gradevoli, che fanno turni massacranti,
dunque c’è una situazione lavorativa da
rivedere. I disoccupati in Italia sono pari
a 2.354.000 persone, il dato si aggrava
ancora di più per la fascia tra i 15/24
anni con un tasso di disoccupazione del
31,9. Oggi sostengo sia un buon
momento per chi ha voglia di impegnarsi
a costruire qualcosa di positivo. Possono
sembrare discorsi allucinanti visto che
siamo bombardati dalla parola “crisi”. La
favola che ci viene propinata dai
giornalisti,
dei pappagalli in quanto
ripetono ciò che gli viene imposto di dire,
la favola che non ci sono soldi è
solamente una favola. Ci sono trilioni e
trilioni di dollari, yen, sterline, franchi
svizzeri, euro, potrei andare avanti con
tante altre valute, ma ci sono tantissimi
soldi e mai come in questo momento,
perché ne continuano a stampare. Il
sistema “vai a scuola, prendi buoni voti
che ti troverai un posto di lavoro e sarai
a posto per tutta la vita” è
definitivamente fallito. Sostengo
il
modello dell’istruzione finanziaria, sono
concetti di istruzione finanziaria che si
possono apprendere da autori del
passato e del presente, faccio alcuni
nomi e invito le persone a leggere i libri
di Andrew Carnegie, Napoleon Hill, T.
Marv Eker, Robert Kiyosaki. Questi
autori dimostrano che partendo da zero
si
può
ottenere
un
successo,
smentiscono tutte le convinzioni che,
soprattutto in Italia, servono soldi per
fare soldi, che se non hai soldi non puoi
aprire un’attività. I giovani vengono
scoraggiati e si autoconvincono che
queste convinzioni siano vere. Vi voglio
insegnare una strategia che potrà
migliorare la vostra condizione lavorativa
e finanziaria, le aziende che vanno bene
5
sono quelle che “prevendono”.
Calcolare bene il rischio
Nella
stragrande maggioranza dei casi questa
strategia va bene in qualsiasi settore,
posso portare alcuni esempi in maniera
molto veloce. Poco tempo fa un
imbianchino mi chiede “Ma cosa posso
fare? Sono in cassa integrazione non so
come vincere questa crisi”, ho detto:
“Prova a ragionare in questa maniera: ti
trovi tre lavori da fare di imbianchino e
che eseguirai tra una settimana, tra due
settimane e tra tre settimane, ti fai
pagare subito, magari fai un prezzo
anche buono per questo lavoro, ti fai
dare mille Euro da una famiglia, mille
Euro da un’altra e mille Euro da un’altra
subito, do per scontato che tu il lavoro lo
esegua, nel senso che ti fai dare i soldi e
poi il lavoro non lo esegui già fallisci
prima di partire. Dunque incassi i soldi
subito, esegui il lavoro, anzi, ti consiglio
di non fare mille Euro come primo lavoro,
ma 500 Euro, 600 Euro. E’ vero che
guadagnerai meno o addirittura andrai in
pari, però ti sei costruito i primi tuoi
clienti. In questa maniera non ti servono
capitali per partire". Questa attività che
sto proponendo per l’imbianchino può
andare bene sia per il giardiniere che per
l’elettricista sia per qualsiasi tipo di
attività si voglia intraprendere. Un altro
caso che mi è stato posto era un signore
che aveva una pizzeria e non riceveva
più soldi dalle banche perché in questo
momento è molto difficile avere credito.
Gli ho detto “Inventati qualcosa.
Mettiamo che pizza più birra costi 10
Euro, fai dei coupon in cui vendi la pizza
e la birra a 5 Euro, minimo 10
consumazioni. Ti fai dare i soldi subito,
se trovi mille persone che ti pagano 50
Euro subito per mille, fanno 50 mila
Euro, dunque tu ricevi senza nessun tipo
di finanziamento dalla banca”. È vero
che guadagnerai meno, però è anche
vero che il locale si ravviva, riprendi a
lavorare, gira l’economia. Personalmente
se trovo una pizzeria che mi fa pagare 5
Euro pizza più birra, gli do volentieri 50
Euro e mi prenoto per andare a
mangiare lì 10 volte, ma porterò anche
degli amici. Un ultimissimo esempio e
invito le persone a ragionare come fanno
i gruppi di acquisto. L’altro giorno ho
comprato una videocamera a un prezzo
veramente buono, cosa ho fatto? Ho
pagato subito e la consegna sarà tra due
mesi, poi non so dove vada questo
gruppo di acquisto a comprarsi la
videocamera, in Brasile, in Cina, in Italia
o in Norvegia. So che questo gruppo di
acquisto è serio, ho pagato a un prezzo
veramente ma veramente buono e avrò
la videocamera tra 2 mesi. Cosa hanno
fatto? Hanno “prevenduto”. Il mio invito
tramite l’istruzione finanziaria è di
calcolare bene il rischio prima di
affrontare qualsiasi lavoro, bisogna
mettere sempre pro e contro. Io invito
anche a curare una rubrica in cui non si
parla solo di crisi, crisi e crisi, ma si parli
di soluzioni, come quelle che ho
insegnato oggi. Termino questo mio
intervento con l’invito a istruirsi
finanziariamente, nell’occasione vi invito
a fare il test sul mio nuovo sito
sapienzafinanziaria.com, in cui c’è un
test gratuito che misura il tuo grado di
istruzione finanziaria, che chiamo
Sapienza finanziaria, saluto con il mio
slogan, agli altri la crisi, a noi la
Sapienza finanziaria, passate parola!
La Radio delle Mille Colline
un piacere.
Pagare per andare in
televisione
Informazione
15.08.2012
Minipost
15.08.2012
Da mesi, con un ritmo sfiancante, i
quotidiani, e le testate on line che vivono
di notizie "copia e incolla" e rimbalzano
le falsità, insultano, diffamano, spargono
menzogne, inventano fatti, creano dissidi
inesistenti, diffondono odio su di me e
sul MoVimento 5 Stelle. Danno spazio a
personaggi che non intervisterebbe
neppure un giornalino scolastico,
scavano nel passato e osservano con
una gigantesca lente di ingrandimento il
presente dei consiglieri 5 Stelle per
trovare il più piccolo indizio per
dimostrare che il M5S è uguale agli altri,
peggio degli altri e, se messo alla prova,
ruberebbe più di qualunque partito. Nulla
gli è perdonato, soprattutto l'onestà.
Il segnale dell'inizio delle ostilità è stata
la vittoria di Parma. Da allora,
l'informazione italiana ha un solo
bersaglio, il M5S. Chi ne fa parte è
diventato un illuso o uno scarafaggio, un
"cafard" da denigrare, da eliminare dalla
vista degli italiani. La Radio Televisione
Libera delle Mille Colline Italiana sta
facendo a tempo pieno il suo sporco
lavoro per garantire la continuità del
Sistema alle prossime elezioni politiche.
E' necessario "tagliare la cima degli
alberi alti" per mantenere l'attuale classe
politica al potere. Un'informazione simile
a quella del Rwanda nel 1994. Qui siamo
più civili. Non usiamo il machete. Gli
avversari si diffamano, si isolano, si
mandano in esilio come Ingroia. Solo
come extrema ratio si eliminano, ma è
una soluzione che presenta un prezzo
molto alto da pagare all'opinione
pubblica. La Radio delle Mille Colline
rwandese (RTLM) aveva un solo
speaker, quella italiana ne ha un numero
quasi infinito, non sono di destra o di
sinistra, sono servi ed eseguono gli
ordini. Spesso si accontentano di poco
per i loro pezzi, 15, 20 euro al massimo.
Una elemosina per vendersi l'anima. C'è
chi fa carriera sull'Odio 5 Stelle, si
specializza, si industria in comparsate
televisive, tiene una rubrica sui giornali
on line, pubblica libri per spiegare che è
solo un'operazione commerciale, un
tentativo di un guitto in cerca di visibilità,
un esperimento basato sul nulla, un
attentato alla democrazia.
Falcone, al tempo del maxi processo,
ebbe a dire che gli sembrava che gran
parte dei siciliani stesse assistendo a un
incontro tra la Procura di Palermo e la
mafia come degli spettatori dagli spalti.
Qualche volta ho un'impressione simile.
Mi trovo in un'arena con gli altoparlanti
che incitano gli avversari, ma anche il
pubblico, a colpire il MoVimento 5 Stelle,
causa di tutti i mali, concentrato di
populismo e demagogia, unico vero
problema dell'Italia. Di quest'Italia
marcia... Ci vediamo in Parlamento. Sarà
Pagare per andare in televisione per il
MoVimento 5 Stelle è come pagare per
andare al proprio funerale, anche se è
certamente lecito. La mia è un'opinione
molto radicata, altri magari ne hanno di
diverse. Il M5S ha rifiutato ogni
contributo elettorale. L'eventuale spesa
per inserzioni televisive è coperta dalla
differenza tra lo stipendio "auto ridotto"
di un consigliere regionale del M5S,
circa 2.500 euro, e lo stipendio "normale"
di 10.000 euro, da fondi regionali e altri
benefit. I soldi pubblici e il M5S sono
inconciliabili. Per questo proporrò a tutte
le prossime liste regionali, prima di
presentarsi, di impegnarsi a restituire alla
Regione, o a un istituto di pubblico
interesse regionale, la differenza tra lo
stipendio percepito e quello regionale.
6
L'inceneritore di Parma
Ecologia
16.08.2012
"Per anni Iren Spa, con l’avallo del
presidente della Provincia Bernazzoli
(Pd) e dei sindaci del Comune di Parma
Ubaldi e Vignali (Udc - Forza Italia - Pdl)
ha negato la divulgazione del Piano
Economico e Finanziario dell’inceneritore
di Parma. Eppure una delibera del
Consiglio Comunale di Parma del
31/03/2006 parlava di “riconoscere ai
cittadini il diritto di accesso a tutti gli atti
riguardanti il termovalorizzatore”. Anni di
silenzio, casualmente, sono finiti con la
vittoria del MoVimento 5 Stelle e di
Federico Pizzarotti. Il Piano è stato
pubblicato dalla testata Parmadaily.it (in
cambio al direttore sono subito arrivate
minacce).
Nel
Piano
è
scritta
chiaramente la durata di funzionamento
dell’impianto: 20 anni!!! Altro che
“soluzione temporanea” come blatera il
Pd. 20 anni di fumi e veleni pagati dai
cittadini con tariffe altissime. Gli altri
Comuni della provincia di Parma lo
sapevano? In tutti questi anni i
sostenitori dell’inceneritore, in primis Pd
e Pdl, hanno promesso “tariffe più basse
con l’inceneritore”. Una bugia colossale.
Dal 2013 al 2032 , se si attiverà
l’inceneritore, che i cittadini di Parma ed
il Comune non vogliono, si pagherà per
lo
smaltimento
dei
rifiuti
168
euro/tonnellata
(+
inflazione).
Comparando i costi di smaltimento si
capisce che il conto sarà salatissimo. A
Reggio Emilia si pagheranno 140
euro/ton con la costruzione del
Trattamento Meccanico Biologico (fonte
assessore provinciale all'ambiente Mirko
Tutino)
al
posto
dell’inceneritore
cancellato anche per le lotte del Blog e
del M5S. A Piacenza si pagano 117
euro/ton. A Napoli 109 euro/t
per
smaltirli in Olanda. A Torino, nell’inutile e
dannoso inceneritore TRM Gerbido, si
pagheranno 97 euro/ton. Ci sono altri
punti non chiari nel Piano.
E’ previsto che per 20 anni verranno
bruciate 108.000 tonnellate di rifiuti
indifferenziati all'anno. E se la raccolta
differenziata aumenta? Si prenderanno
rifiuti da fuori provincia di Parma? Ma
non si prometteva il contrario? Ecco
dimostrato
come
gli
inceneritori
blocchino la raccolta differenziata e la
riduzione dei rifiuti durante il loro
funzionamento. E chi ha la responsabilità
di controllare le tariffe di Iren? Con quali
studi di mercato Iren ha attestato la
conformità dei costi? In quali tasche
vanno a finire i soldi dei parmigiani? Il
Consiglio Comunale e la Giunta di
Parma hanno già votato atti per avviare
le alternative all’inceneritore. Iren, che
continua a fregarsene del volere dei
cittadini e del Comune di Parma, quarto
azionista pubblico, sarà chiamata a far
chiarezza in consiglio comunale in diretta
web sui costi assurdi richiesti.
Federico
Pizzarotti
e
l'assessore
all’ambiente Folli, hanno annunciato per
fine anno l'attivazione nel centro storico
del porta a porta sull'organico e per il
2013
l'estensione
totale
della
differenziata spinta in tutta la città. Al
tempo stesso ha richiesto di rivedere il
Piano Provinciale dei Rifiuti con i Comuni
parmensi per puntare su Rifiuti Zero. Gli
altri Comuni di Parma sono mai stati
messi a conoscenza del piano e dei costi
da parte della Provincia? Sanno delle
alternative meno costose e non dannose
per l’ambiente di Reggio Emilia?
Intanto il super esperto nei maggiori
processi ambientali d’Italia, l’ingegner
Paolo Rabitti, sta passando al setaccio le
carte dell’inceneritore.
Se
democrazia
e
ruolo
delle
amministrazioni pubbliche hanno un
senso, Iren dovrebbe immediatamente
fermare la costruzione dell’impianto e
iniziare le trattative per smontarlo e
rivendere varie parti sul mercato
(operazioni già attuate con vecchi
inceneritori olandesi chiusi, smontati e
rivenduti). Allo stesso tempo le altre
istituzioni del parmense
dovrebbero
rivedere il Piano Provinciale Gestione
Rifiuti, come proposto dal Comune di
Parma riconvertendo il cantiere in un
Centro riciclo e trattamento “a freddo”,
come quello che nascerà nella vicina
Reggio
Emilia."
Matteo
Incerti,
MoVimento 5 Stelle
7
Prendiamo esempio
Minipost
16.08.2012
"Sono stato in Germania a visitare dei
parenti e ho notato con stupore che le
bottiglie dell' acqua in plastica vengono
riciclate negli stessi supermercati dove la
si acquista. Sono rimasto allibito. Il tutto
funziona così: tu compri una o mille
bottiglie d'acqua e paghi 10 centesimi a
bottiglia. Quando poi riporti le bottiglie
vuote
e
non
schiacciate
nel
supermercato
le
introduci
nel
macchinario atto al riciclaggio. A
operazione finita premi il tasto di fine
operazione che emette uno scontrino del
valore delle bottiglie immesse. Es.
10cent x 10 bottiglie inserite, si avrà uno
scontrino di 1 euro da utilizzare per la
spesa da effettuare. Non si vede una
bottiglia di plastica buttata per strada.
Prendiamo esempio." MoVimento 5
Stelle Firenze
ILVA, una favola noir
Muro del pianto
17.08.2012
finanziamenti pubblici a parte Ps: se io
avessi preso 98.000 euro da Riva sarei
un uomo finito, perché Bersani no?
AMT Genova: il MoVimento
5 Stelle in Consiglio
comunale
Minipost
17.08.2012
"Io ho sempre sostenuto che bisogna
pagare la stampa per tagliargli la lingua!
Cioè pagare la stampa per non parlare!".
Lo
ha
detto
Girolamo
Archinà,
responsabile delle pubbliche relazioni
dell'ILVA
di
Taranto.
Archinà
sopravvaluta la stampa, a chiudersi la
bocca ci pensa da sola (*). La situazione
drammatica di Taranto dove i tumori
sono diffusi come il raffreddore era
evidente anche a un cieco. Se non
veniva denunciata dai partiti, dai governi,
dalla Confindustria
e dalla stampa
nazionale vuol dire che erano tutti in
torta
con
diversi
interessi,
chi
economico,
chi
politico,
chi
semplicemente mazzettaro. Nessuno si
è accorto di nulla. Deve essere un caso
di cecità collettiva. Il presidente dell'ILVA
è Ferrante, ex prefetto di Milano,
candidato sindaco pdmenoellino. Non ha
visto niente. I partiti del "lavoro, lavoro,
lavoro" per dirla alla Fassino, che del
lavoro ha una visione esoterica,
mantenuto insieme alla moglie dalla
politica da più di un ventennio, non
sospettavano nulla, ma prendevano
contributi generosi da Riva, il padrone
dell'ILVA. 245.000 euro a Forza Italia e
98.000 a Pierluigi Bersani. Contributi a
norma di legge.
Nel governo attuale il posto di Bersani è
occupato da Passera, l'ovetto kinder, che
oggi si reca in visita pastorale a Taranto.
Passera è stato amministratore delegato
di Intesa San Paolo che ha finanziato
Riva. Passera è accompagnato all'ILVA
dal ministro dell'Ambiente Clini sul quale
Archinà ha detto "Corrado Clini è un
uomo nostro". Clini, che ha avuto come
sponsor Gianni De Michelis, è stato
direttore
generale
del
Ministro
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare dal 1991 al 2011. Anche lui
non ha mai visto nulla. Mi immagino la
faccia dei tarantini e dei dipendenti
dell'ILVA all'arrivo di Passera e Clini.
Due
vampiri
all'AVIS.
E
questi
dovrebbero salvarli?
Il Governo
vorrebbe destinare 336 milioni di soldi
dei contribuenti alla bonifica della città.
Non pagherebbe quindi Riva, che del
resto ha già pagato i politici, ma gli
italiani. Questa è una favola noir, senza
lieto fine, dove nessuno si prende alcuna
responsabilità, la gente muore per anni
(lo ha denunciato più volte questo blog)
per incuria e per interesse. E, nella
migliore tradizione italiana, l'unica via di
uscita è la magistratura che, come da
copione, è subito demonizzata.Il giudice
Patrizia Todisco ha chiuso sei reparti
dell'ILVA di Taranto per tutelare la salute
dei suoi cittadini. I partiti e le altre
istituzioni sono rimasti a guardare. I
danni li paghi Riva insieme ai partiti che
ha finanziato in questi anni. (*)
"Martedi 31 luglio 2012, in Consiglio
comunale si parla di un argomento molto
caldo, la situazione di AMT, l'azienda del
trasporto pubblico genovese, presenti
molti lavoratori. Il Consiglio è al gran
completo, la giunta Doria ha presentato
un documento programmatico per il
salvataggio di AMT che parla di ingresso
di soci privati in percentuale "importante"
(intendono forse di maggioranza?). Il
piano propone alcuni interventi minori
alla
viabilità,
"immediatamente
cantierabili" e apre le cateratte della
privatizzazione respinte con forza dal
Movimento 5 Stelle. Nel video proposto,
gli interventi di Paolo Putti e Andrea
Boccaccio del M5S. Quest'ultimo ha
dichiarato: "Ho sentito parlare, da
quando sono entrato, e anche in questi
giorni, nel caso di AMT, di emergenza.
Sono tutte emergenze! Possibile che
siano inaspettate queste situazioni?
Qualcuno che occupa delle posizioni
politiche, delle posizioni manageriali, non
aveva i dati e gli strumenti per intervenire
prima? Bastava chiedere. Bastava
consultare qualcuno. Che il Terzo Valico
sarà un'operazione assurda ve lo
diciamo noi oggi! Mi collego al Terzo
Valico perchè si prevedono costi per
SEI MILIARDI di euro. I costi che i
genovesi sosterranno, per questa che, lo
sapete, è un'opera inutile e dannosa per
l'ambiente, sono 60 milioni di euro. Mi
sarei aspettato un po' di autocritica dai
partiti, di assunzione di responsabilità. Io
credo che, anche se hanno cambiato
nome e si sono evoluti, i partiti che
governano questa città da sempre,
abbiano qualche responsabilità sulla
creazione di quest'emergenza. Se
qualcuno
dicesse:
'Ok.
abbiamo
sbagliato' sarebbe già un modo di
cominciare un percorso. E invece no!""
MoVimento 5 Stelle Genova
8
La propaganda degli
inceneritori di IREN
La guerra alle mosche di
Monti
Minipost
18.08.2012
Muro del pianto
18.08.2012
Promozione inceneritori Provincia di
Firenze
Nuove "perle" a spese dei
cittadini
nel
Piano
Finanziario
Inceneritore IREN Spa di Parma. Nel
calcolo
dei
costi
dell'inutile
cancrovalorizzatore
sono
previsti
761.524
euro
di
spese
in
"Comunicazione". A giugno del 2012
sono già stati spesi 633.229 euro. I
cittadini pagano in bolletta i costi della
disinformazione
pro
inceneritore.
Ricordiamo un opuscolo pro inceneritore
di Iren distribuito qualche mese fa dal
quotidiano Gazzetta di Parma. I
consiglieri del MoVimento 5 Stelle e dei
Comuni soci IREN stanno già chiedendo
accesso agli atti per sapere come sono
stati spesi quei soldi ed a chi sono stati
dati. Il blog è a disposizione. Fuori i
nomi!
Rigor Montis ha due preoccupazioni. La
prima è l'evasione fiscale, la seconda
sono le intercettazioni. Sulla prima è
avvilito per il "grosso danno nella
percezione del Paese all'estero". Mi
immagino il sarcasmo, per non dire il
vero e proprio disprezzo, quando il Non
Eletto incontra i capi di Stato europei (gli
Eletti). Gli rinfacceranno sicuramente lo
Scudo Fiscale che ha premiato gli
evasori totali, tra i quali anche criminali e
tesorieri di partito, con un miserabile 5%
di sanzione. Lo faranno blu per la nostra
legge sul falso in bilancio, una vera
barzelletta. Lo distruggeranno per la
mancanza di lotta alla corruzione che ci
costa circa 100 miliardi di euro. Lo
investiranno di insulti per l'inesistenza di
una legge sul conflitto di interessi.
Povero Monti, come deve vergognarsi.
Figure così a livello internazionale
nemmeno Bokassa. I partner europei
vorrebbero
dargli
"assistenza
finanziaria", in sostanza comprare il
debito pubblico italiano che cresce alla
velocità della luce, ma l'evasione
"contribuisce a indisporli" quando Monti
si presenta con il piattino in mano.
Rigor Montis ha perciò dichiarato "lo
stato di guerra" agli evasori, "una dura
lotta all’evasione che può comportare la
necessità di momenti di visibilità che
possono essere antipatici. Ma che hanno
un forte effetto preventivo nei confronti
degli altri cittadini". Non vedo l'ora!
Inizi dai bilanci dei partiti, da quelli delle
cooperative di ogni colore, prenda in
mano l'elenco degli scudati e gli faccia
sputare ogni euro evaso con la stessa
energia con la quale Equitalia si
catapulta sui cittadini che non pagano,
spesso per errore, qualche centinaio di
euro, faccia per decreto leggi anti
corruzione e per punire severamente il
falso in bilancio, risolva gli intrecci
incestuosi della Borsa. I suoi partner
europei gli sorrideranno. Credo invece
che Rigor Montis, più modestamente,
voglia scatenare la guerra alle mosche.
Ai pollivendoli, ai fiorai, ai venditori di
miele millefiori, agli agriturismi della
Lombardia (già fatto), ai venditori di
souvenir a Venezia e a Firenze (già fatto
sul Ponte Vecchio), ai ristoranti fuori
porta che non rilasciano lo scontrino. Nel
frattempo, mentre Rigor Montis è in
guerra, le piccole e medie imprese
aspettano circa centoventi miliardi di
crediti dallo Stato, pagano le tasse più
alte dell'Occidente (l'IRAP anche se
l'azienda è in perdita), anticipano l'IVA
senza spesso vedersi pagate le fatture.
A centinaia di migliaia falliscono e chi
può fugge all'estero, dalla Slovenia,
all'Austria, alla Croazia, alla Svizzera.
Paesi dove le aziende pagheranno ogni
centesimo di tasse con il sorriso sulle
9
labbra in cambio di assistenza e servizi
senza uno Stato di polizia fiscale che
bussi alla loro porta come se fossero dei
delinquenti.
Ps: la seconda preoccupazione di Rigor
Montis sono le intercettazioni. Prima
obiezione: non sono affari suoi in quanto
rappresenta
un
governo
tecnico.
Seconda obiezione: le intercettazioni
servono alla magistratura per ascoltare
Mancino in dolce colloquio con il
Quirinale per il processo di Palermo sulle
relazioni Stato mafia (ed è questo forse a
turbare Monti), ma anche per combattere
la corruzione (e quindi l'evasione fiscale).
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Editoriale Chamois made in China