PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ORDINARI - NEL
SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE SPS/01 (Filosofia politica) PRESSO LA
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
TERAMO (D.R. n. 265 dell’11 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie
speciale- n. 49 del 24 giugno 2008).
ALLEGATO n. 1 al verbale di seconda seduta
GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI
GIUDIZI INDIVIDUALI DEI COMMISSARI
CANDIDATO: Prof. ssa Emma Baglioni
Professore associato di Filosofia Politica dal 2001 presso il Dipartimento di Storia e Critica della
Politica della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo. Già borsista CNR
e ricercatore, ha al suo attivo una lunga carriera di docente iniziata dall’anno accademico 19921993 su vari insegnamenti del settore. All’interno della Facoltà di appartenenza ha svolto e
continua a svolgere numerosi incarichi, sia di natura didattica (master e dottorato sia della stessa
Facoltà che presso altri enti tra cui si ricorda la Scuola superiore dell’amministrazione del
Ministero dell’Interno.) sia di natura gestionale. Oltre ad aver partecipato a svariati progetti di
ricerca universitari, interdisciplinari e della propria materia, è stata direttamente responsabile di
numerosi progetti di ricerca. Fa parte del Comitato scientifico della rivista “Trimestre”. Presenta tre
monografie, tre curatele di volumi collettanei e numerosi saggi, tutti pertinenti.
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Giudizio del Prof. Giuseppe Duso
La candidata ha avuto per lungo tempo una presenza nell’istituzione universitaria, sia per quanto
riguarda la didattica, sia per quanto riguarda la ricerca e l’organizzazione anche collettiva della
stessa. Nei diversi lavori ha seguito un percorso teso a mettere in luce il valore del singolo contro
il suo assorbimento in un soggetto collettivo e in un pensiero comune. Ciò emerge in particolare
nella monografia su Alain, ma anche in quella dedicata al pensiero di Tocqueville. La
valorizzazione di alcuni punti rilevanti degli autori è congiunta con un atteggiamento critico che
tende a mettere in luce, attraverso e al di là degli autori, un problema filosofico politico che si può
ravvisare nel riconoscimento dell’uguale dignità umana e nel contempo della pluralità e della
differenza delle istanze. La candidata merita attenta considerazione ai fini di questa valutazione
comparativa.
Giudizio del Prof. Giovanni Fiaschi
La candidata presenta una produzione scientifica di apprezzabile ampiezza, incentrata sul tema
dell’individualismo politico moderno. Seguendo di volta in volta i percorsi concettuali di Alain (La
lotta contro i poteri), di Tocqueville (Tocqueville e l’âge nouveau), di Leoni (L’individuo e lo
scambio), la candidata delinea un percorso interpretativo attento e con aperture interpretative
originali. La presenza della candidata nel dibattito culturale è attestata dai volumi curati e dai
diversi saggi pubblicati. Di rilievo l’esperienza didattica e il lavoro organizzativo sia sul piano della
ricerca che su quello dell’attività didattica e gestionale. Per queste ragioni la candidata si segnala
come degna della massima considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Alessandro Ferrara
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La candidata presenta tre monografie, tre curatele e un cospicuo numero di articoli e saggi. Fra le
monografie La lotta contro i poteri. Saggio sul radicalismo di Alain (Milano, Angeli, 1988)
presenta notevoli spunti teorici e una buona capacità storico-ricostruttiva; Tocqueville e l'âge
nouveau (Torino, Giappichelli, 2001) evidenzia una pronunciata capacità di cogliere aspetti teorici
fondamentali del pensiero di Tocqueville e di porli in relazioni con tematiche di grande rilevanza
per la teoria politica ed infine L'individuo e lo scambio. Teoria ed etica dell'ordine spontaneo
nell'individualismo di Bruno Leoni (Napoli, ESI, 2004) manifesta una ormai pienamente maturata
capacità analitica e di elaborazione filosofica. Fra le curatele spicca il numero monografico di
"TRimestre" dedicato a Tocqueville e la crisi delle post-democrazie, in cui le acquisizioni della
monografia sopra menzionata vengono messe a frutto nel sapere ricollegare ottimamente i diversi
contributi al volume.
Alla luce di queste considerazioni la candidata appare in possesso di ottime capacità interpretative
e di notevole maturità filosofica, e dunque meritevole di attenta considerazione ai fini della
presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Franco Sbarberi
La prof. Emma Baglioni, già ricercatrice in Filosofia politica e attualmente Professore
associato nella stessa disciplina presso l’Università di Teramo, è autrice di tre monografie, scritte
con rigore metodologico e originalità di assunti, sul pensatore novecentesco Alain (pseudonimo di
Chartier), sulla dicotomia eguaglianza/gerarchia in Tocqueville e sulla concezione dell’ordine
“spontaneo”di Bruno Leoni. In altrettante curatele la candidata ha studiato con attenzione anche
aspetti della riflessione politica di Hobbes, di Hegel, della distopia di Orwell, oltre che il problema
del rapporto tra strutture collettive e processi di individuazione e le forme della “costitutiva
invasività” del potere politico. Nel suo insieme, la produzione scientifica della Prof. Baglioni è
pienamente congruente con il settore disciplinare rappresentato dalla Filosofia politica. Membro
del Collegio docenti di vari dottorati presso l’Università di Teramo, la candidata fa parte della
direzione scientifica della rivista “Trimestre”.
Giudizio del Prof. Giuseppe Sorgi
Gli interessi di studio della candidata sono tutti strettamente attinenti alla disciplina oggetto
della presente valutazione comparativa. Inizialmente volti allo studio delle problematiche inerenti il
rapporto uomo-cittadino-istituzioni e la simbolica politica, si sono successivamente sviluppati sul
paradigma politico della modernità. Nell’analisi delle tematiche correlate all’individualismo
contemporaneo ha apportato contributi originali ponendo in evidenza le aporie dell’ordine del
mercato e dello scambio a cui sarebbe affidata, nella molteplicità degli interessi a confronto, la
realizzazione di una rete stabile di interazioni e inter-relazioni. Interessanti anche i contributi
relativi ad un altro più recente filone di interesse che riguarda una teoria sull’uso “pratico” delle
emozioni, in una dimensione in cui esse non rappresentino più la dimensione “estesiologica” dei
percorsi legati all’agire umano, individuale e collettivo. La candidata si pone decisamente in una
posizione di primo piano tra i concorrenti sia per la esperienza di una lunga attività di ricerca e
didattica, sia per il rigore e l’ordine concettuale che caratterizzano la sua ricerca, sia per ampiezza
dei problemi trattati e per l’apporto alla disciplina. In tutti i lavori della candidata, svolti con
continuità e sempre pubblicati su sedi opportune, emerge una conoscenza approfondita della
letteratura relativa, una chiarezza di esposizione, maturità di giudizio e originalità di approccio.
CANDIDATO: Prof. Ian Frank Carter
Professore associato di Filosofia politica dal 2007 presso la Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università di Pavia. Dottore di ricerca con un master in “Political Theory”, Lecturer in
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Political Theory presso il Departement of Governement dell’Università di Manchester e dal 1993 al
1995 ricercatore Visiting presso in Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università di Pavia
( Borsista del Leverhulme Trust di Londra e, dal 1995 al 1997 come borsista post dottorale). Dal
1998 al 2007 è stato ricercatore in Filosofia Politica presso la medesima Università, nel 2003-2004
è stato Visitor presso il Nuffield College, Oxford, dove è stato anche Research Yellow presso il
Departement of Politics and International Relations. Ha ricevuto nella sua carriera vari premi e ha
partecipato a numerose ricerche e a vari convegni nazionali e internazionali. Svolge varie attività
all’interno dell’Università di appartenenza. E’ membro dei comitati di redazione di svariate riviste
italiane ed estere e collabora periodicamente, come referee anonimo, a diverse riviste internazionali
e diverse case editrici italiane ed estere. È stato organizzatore di svariati convegni presso
l’Università di Pavia. Oltre ad aver tenuto vari corsi in Università italiane ha insegnato anche in
Università straniere. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche tra cui due monografie e
sette tra curatele e cocuratele. Numerosi gli articoli e i saggi pubblicati con continuità dal 1989 ad
oggi.
Giudizio del Prof. Giuseppe Duso
La figura del candidato si segnala per la dimensione internazionale dei suoi studi, veicolata dal
fatto che la monografia A Measure of Freedom, del 1999 come molti suoi saggi, sono scritti in
inglese e si muovono nell’orizzonte della filosofia analitica di stampo anglosassone. All’interno di
questo orizzonte epistemologico e dei presupposti che questo implica, il candidato procede in modo
logicamente rigoroso giungendo, in particolare nella monografia La libertà uguale, che riprende in
buona parte e sviluppa la prima, ad alcuni risultati originali. Non si può non apprezzare il fatto che
i suoi lavori sono inseriti in un dibattito internazionale, all’interno del quale sono stati oggetto di
discussione, cosa non usuale nell’ambito degli studi universitari di filosofia politica. L’orizzonte
assunto comporta per altro alcune limitazioni in rapporto ai concetti esaminati (libertà e
uguaglianza in particolare) e ai rari affondi sui classici che sono risultati storicamente determinanti
per la genesi di questi concetti. Il candidato è meritevole di attenzione ai fini di questa valutazione
comparativa.
Giudizio del Prof. Giovanni Fiaschi
Il candidato presenta due monografie, alcuni volumi curati e una ampia serie di articoli su volumi
collettanei e su riviste in lingua italiana e in lingua inglese. Nella vasta produzione scientifica del
candidato, incentrata sul tema filosofico-politico della libertà, sono di particolare rilievo le due
monografie A Measure of Freedom, del 1999, e La libertà eguale, del 2005. Nella prima di queste
monografie il candidato perviene ad elaborare un suo concetto di overall freedom (o «libertà
complessiva») che presenta indubbi caratteri di originalità. La seconda monografia sviluppa i temi
teoretici della prima, approfondendo i problemi del rapporto fra uguaglianza e libertà sempre nel
contesto della filosofia analitica anglosassone. L’ampio dibattito che queste due monografie hanno
suscitato in questo medesimo contesto è una prova ulteriore della loro rilevanza. I volumi curati
testimoniano della cultura del candidato, nell’ambito del tema che ne costituisce l’oggetto
prevalente, attestandone l’indubbio pregio scientifico. La grande mole di articoli, sia in inglese che
in italiano, confermano il giudizio sulla cultura e l’originalità del candidato. Per questi motivi la
produzione del candidato risulta di indubbio rilievo ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Alessandro Ferrara
Il Prof. Ian Frank Carter, dal 2007 prof. associato di Filosofia politica presso la Facoltà di Scienze
politiche dell'Università di Pavia e curatore del Seminario permanente di Teoria politica presso la
medesima Università, è autore delle due monografie A Measure of Freedom (Oxford, Oxford UP,
1999) e La libertà eguale (Milano, Feltrinelli 2005), curatore di sei volumi collettanei, fra cui
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l'influente Freedom: A Philosophical Anthology (Blackwell, Oxford, 2007), e autore di una
quarantina di articoli e saggi in inglese e in italiano, alcuni dei quali pubblicati in riviste di
grandissimo prestigio internazionale (Ethics, Economics and Philosophy, Journal of Political
Philosophy, Political Studies). La misura della eccezionale originalità e spessore filosofico delle
riflessioni di Carter sulla natura della libertà, tema assolutamente centrale per la filosofia politica, è
attestata dalla quantità di articoli su riviste internazionali nelle quali le sue tesi sono discusse -articoli apparsi su Inquiry, Economics and Philosophy, Journal of Socio-Economics, Journal of
Political Philosophy, European Journal of Political Theory, Political Studies, Law and Philosophy
-- e di saggi ad opera di autori del calibro di Philip Pettit e Quentin Skinner, fra gli altri, in cui il
lavoro di Carter viene preso ad oggetto di interlocuzione scientifica. Valga da ultimo il fatto che
Ian Carter è uno dei due soli studiosi italiani di cui Amartya Sen riconosca il prezioso contributo
fornito allo sviluppo delle tesi sviluppate nel suo opus magnum The Idea of Justice.
In base alle suddette considerazioni ritengo il candidato Ian Frank Carter uno studioso di
eccezionale levatura scientifica, pienamente maturo e riconosciuto a livello internazionale, e
pertanto meritevole della massima considerazione ai fini della presente valutazione.
Giudizio del Prof. Franco Sbarberi
Il prof. Ian Carter, già dottore di ricerca in Political and Social Sciences presso l’Università europea
di Firenze e poi ricercatore e professore associato in Filosofia politica presso l’Università di Pavia,
è autore di due importanti monografie e varie curatele sui problemi della libertà e dell’eguaglianza
nella riflessione politica contemporanea. Questi due temi, intrecciati spesso tra di loro, tornano
frequentemente anche in numerosi dibattiti a cui il candidato ha partecipato negli ultimi due
decenni. Nei lavori scritti e nelle discussioni Carter si è confrontato, spesso lodevolmente, con
alcuni studiosi (come Skinner e Pettit, Lukes e Pizzorno), altre volte più puntigliosamente e
discutibilmente, con altri (come Nussbaum e Sen), partendo sempre dalla premessa fondativa
dell’eguale diritto alla libertà dei “left-libertarians”. Nel suo complesso, la produzione scientifica di
Carter, seppur tematicamente circoscritta, è rigorosa sotto il profilo metodologico e perfettamente
congruente con il settore disciplinare della filosofia politica.
Assiduo frequentatore, anche come docente, delle università di Oxford, di Londra e di Manchester,
Guest Professor presso l’Università Normale di Tianjin, il candidato collabora abitualmente e
lodevolmente a numerose riviste scientifiche italiane e internazionali.
Giudizio del Prof. Giuseppe Sorgi
Dalla lettura delle due monografie, entrambe sui temi della libertà, e dei saggi prodotti e
presentati si deduce che si tratta di uno studioso di buon profilo i cui interessi sono concentrati sul
tema della libertà che è stato sviscerato in tutti i suoi aspetti. Il candidato lo affronta sia attraverso
la discussione di autori quali Oppenheim, Berlin, Dworkin, Rawls, Taylor, Steiner e Amartya, sia
con riferimento ad ambiti specifici di ricerca quali il rapporto tra libertà sociale e potere sociale, i
fondamenti del principio di eguale libertà nelle idee di eguaglianza e di diritto soggettivo.
L’ulteriore ambito di ricerca riguardante il rapporto tra filosofia politica e metaetica, svolto anche
questo in connessione col tema della libertà, si concentra sul rapporto dovere/potere. Il candidato si
fa apprezzare per l’interesse reale per il tema trattato, l’impegno, il corretto metodo di lavoro,
l’apporto originale alla disciplina nella discussione sui temi della libertà, l’attenzione alla
letteratura italiana e straniera. La produzione del candidato è continua, ne è appropriata la
collocazione editoriale e testimonia per i temi trattati maturità di giudizio.
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CANDIDATO: Prof.ssa Flavia Monceri
Professore associato di Filosofia Politica dal 2004 presso il Dipartimento di Scienze Umane,
Storiche e Sociali della Facoltà di Scienze Umane e sociali dell’Università degli Studi del Molise
dove ricopre anche la carica di delegato del Rettore alle Relazioni internazionali. Ha conseguito un
diploma di perfezionamento presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, nell’Università di Scienze
Umane e Sociali, ed è stata anche assegnista di ricerca dal 1999 al 2003. Membro del Collegio
Docenti del Dottorato di Ricerca in “Sociologia e ricerca sociale”; dal 2007 a tutt’oggi Presidente
della Commissione di valutazione scientifica delle richieste per la concessione e l’utilizzazione dei
contributi per la formazione post-lauream all’estero, ricopre varie cariche all’interno del suo
Ateneo. Ha al suo attivo una nutrita attività didattica nelle discipline del settore sia in Italia che
all’estero. E un’altrettanto nutrita attività di ricerca testimoniata anche dalla partecipazione a
numerosi convegni. Presenta 7 monografie su temi che spaziano nei vari aspetti della disciplina
Filosofia politica alcune curatele, traduzioni e un numero cospicuo di saggi su argomenti vari. E’
responsabile locale di un progetto PRIN 2007-2010.
Giudizio del Prof. Giuseppe Duso
Nei suoi numerosi lavori la candidata assume progressivamente una posizione scientifica di
tipo costruttivistico, che le permette affondi originali su una serie di problemi filosofici. Questa
scelta, come si può notare nelle prime due monografie (Dalla scienza alla vita e Musica e
razionalizzazione in Weber), parte per altro da alcune analisi dei classici, attraversando in
particolare la corrosiva critica di Nietzsche. Da apprezzare la modalità con cui viene posto il tema
della diversità delle culture, che non si limita a prese di posizioni teoriche e metodologiche, ma
appare legata ad una profonda conoscenza di culture diverse dalla nostra, in particolare di quella
cultura asiatica (monografia Altre globalizzazioni). Nei suoi lavori la candidata mostra oltre a
solide conoscenze, anche una spiccata mentalità critico-filosofica. Perciò appare degna di attenta
considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Giovanni Fiaschi
La candidata presenta 7 monografie che attestano la vastità dei suoi interessi di ricerca e la
complessità della sua personalità di studiosa. L’ampia e meditata indagine sulla storia del pensiero
politico-sociale, che caratterizza le prime due monografie (Dalla scienza alla vita e Musica e
razionalizzazione in Weber), si è successivamente sviluppata nelle monografie successive come
una ricerca sui temi della identità e della multiculturalità, con una apertura culturale davvero rara
ed una originalità sempre notevole (Il problema dell’unicità giapponese, Altre globalizzazioni,
Interculturalità e comunicazione, Ordini costruiti), in modo da delineare un percorso scientifico
che ha già prodotto risultati di rilievo internazionale. E’ da sottolineare che la produzione della
candidata è sempre sostenuta da una solida prospettiva teoretica, che fa emergere la sostanza
filosofica delle diverse questioni trattate nella sua indagine, come è mostrato anche dal più recente
volume monografico Pensiero e presente. L’ampio numero di scritti in collaborazione con altri
autori testimoniano inoltre della ampia rete di relazioni scientifiche a livello internazionale, che la
candidata ha saputo tessere. Per tutte queste ragioni, unite alla sua ampia esperienza didattica e ai
rilevanti incarichi accademici che le sono stati affidati, la candidata risulta di indubbio rilievo e
degna della massima considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Alessandro Ferrara
La candidata presenta ben sette monografie pubblicate -- Musica e razionalizzazione in Max
Weber (Napoli, ESI, 1999), Dalla scienza alla vita. Dilthey, Nietzsche, Simmel, Weber (Pisa, ETS,
1999), Il problema dell'unicità giapponese. Nitobe Inazo e Okakura Kakuzo (Pisa, ETS, 2000),
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Altre globalizzazioni. Universalismo liberal e valori asiatici (Soveria Mannelli, Rubettino, 2002),
Interculturalità e comunicazione. Una prospettiva filosofica (Roma, Ed. Lavoro, 2006), Pensiero e
presente. Sei concetti della filosofia (Pisa, ETS, 2007), Ordini costruiti. Multiculturalismo,
complessità, istituzioni (Soveria Mannelli, Rubbettino, 2008) -- ed una in corso di pubblicazione:
Oltre l'identità sessuale. Teorie queer e corpi transgender (Pisa, ETS, 2010). Inoltre presenta tre
curatele a firma singola e doppia e numerosi saggi e articoli. La sua produzione copre un ampio
spettro tematico di indubbio interesse ed evidenza notevoli capacità teoriche e ricostruttive, oltre
che una padronanza di complesse problematiche filosofiche. Di conseguenza la candidata appare
meritevole di attenta considerazine ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Franco Sbarberi
La candidata Flavia Monceri, Professore associato di Filosofia politica presso l’Università del
Molise, è autrice di sette monografie, di tre curatele e di tre significative traduzioni di Menger,
Simmel e Winkler. Dalla sua antica “passione” per la musica ha tratto lo studio dell’estetica
musicale nel Weber di Economia e società. Interessata al pensiero tedesco tra Ottocento e
Novecento, ha ripercorso con attenzione gli itinerari teorici non solo di Weber, ma anche di
Dilthey, Nietzsche e Simmel, come interpreti della “modernità”. Successivamente si è dedicata a
figure giapponesi del primo Novecento, indagate sotto il profilo delle teorie della comunicazione e
dell’antropologia culturale. Nei lavori più recenti, partendo da alcune tesi del “costruttivismo
radicale” attribuito a Nietzsche, la candidata ha mosso forti rilievi critici alla “cittadinanza
multiculturale” di Kymlicka, alla “democrazia deliberativa” di Benhabib e alla “società
multiculturale” di Parekh. Da sottolineare la continuità nel tempo del suo lavoro di ricerca,
metodologicamente rigoroso e che si muove tra i settori disciplinari della filosofia politica,
dell’antropologia culturale e della scienza della comunicazione.
Degna di rilievo l’attività di studio e di insegnamento espletata presso la Facoltà di Teologia di
Lugano e le università di Salisburgo e di Nagoya. Dirige la collana “Difforme” per le Edizioni ETS
di Pisa.
Giudizio del Prof. Giuseppe Sorgi
Gli interessi di studio della candidata si sviluppano attorno a quattro linee direttrici fondamentali:
la “teoria della comunicazione interculturale”, le “problematiche e i paradigmi epistemologici:
costruttivismo radicale e teorie della complessità”, gli “studi interculturali”, le “identità sessuali/di
genere”. La prof.ssa Monceri si presenta come studiosa seria e versatile. Nella sua carriera di
studiosa ha affrontato numerosi temi dimostrando di poter spaziare nel vasto campo della filosofia
politica. Ha capacità interpretativa e i suoi lavori presentano anche aspetti di originalità. Si rilevano
interessi reali di studio e impegno, uniti ad un appropriato metodo di lavoro. Le pubblicazioni sono
tutte attinenti e collocate in sedi opportune e testimoniano maturità di giudizio
CANDIDATO: Prof.ssa Giuliana Parotto
Professore associato dal 2002 di Filosofia Politica, presso la Facoltà di Scienze Politiche
dell'Università di Trieste. Dottore di ricerca presso l’Università di Pisa, borsista presso l’Istituto
Italiano per gli Studi filosofici, dicente di storia e filosofia nelle scuole medie superiori. Ricercatore
presso l’Università di Trieste. Ha svolto attivista di ricerca e insegnamento presso varie Università
( Ludwig Maximilians Universitat di Monaco di Baviera, Geschwister-Scholl Institut fur Politische
Wissenschaft der Universität Munchen, l’Università di Parigi 8 Saint Denis ) e ha partecipato a vari
convegni nazionali e internazionali. Ha partecipato anche come coordinatore a progetti di ricerca.
Presenta 4 monografie, una curatela e numerosi articoli e saggi.
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Giudizio del Prof. Giuseppe Duso
Nella sua prima monografia la candidata mette a tema la cosiddetta “seconda scolastica”,
evitando giustamente il pericolo di considerarla come semplice momento di passaggio alla
concettualità moderna che si inaugura con il giusnaturalismo. In questa monografia vengono in
luce temi come quello dell’immagine, del sacro e della secolarizzazione, che saranno centrali anche
per lo sviluppo successivo delle sue ricerche. Queste si muovono su una linea precisa, tesa ad
evidenziare il movimento di trascendimento che caratterizza l’ambito politico. Ciò appare con
particolare evidenza nelle due monografie sul pensiero escatologico di Balthasar e sulla funzione
del simbolo tra storia e trascendenza in Voegelin. Nei suoi lavori la Parotto mostra attenzione ai
testi e al dibattito presente nella letteratura scientifica, ma nello stesso tempo tenta di presentare,
attraverso gli autori, una modo di pensare la politica e dunque di praticare la filosofia politica. La
candidata appare degna di grande considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Giovanni Fiaschi
Nella produzione della candidata la prima monografia, Iustus Ordo, è una attenta ricostruzione
critica del mutamento di prospettive sul tema della legge nel passaggio dal pensiero di Tommaso
d’Aquino a quello della Seconda Scolastica: l’analisi accurata è ricca di osservazioni critiche
originali. La seconda monografia, La politica tra storia ed escatologia, dedicata al pensiero di
Hans Urs von Balthasar, è un’indagine condotta con indubbia competenza, ritrovando i nessi fra il
pensiero di questo autore e quello di pensatori fondamentali nello sviluppo della filosofia
contemporanea. La terza monografia, Il simbolo della storia. Studi su Eric Voegelin, è una ricerca
condotta con competenza e originalità, giungendo a risultati teorici di indubbia originalità e
interesse. La quarta monografia, Sacra officina, pubblicata anche in lingua tedesca, è un saggio di
antropologia politica di rilevante attualità, nel quale i risultati teorici delle ricerche della candidata
trovano originale applicazione. La traduzione tedesca di questo volume, ed anche l’opuscolo, pure
in lingua tedesca, dedicato a Voegelin, attestano della diffusione internazionale delle ricerche della
candidata. Nel suo complesso la produzione della candidata si segnala per l’originalità e la
coerenza dei temi di ricerca, unita ad una indubbia competenza e ad una originalità interpretativa, a
cui si aggiunge una notevole capacità di penetrazione teoretica. Per questa ragioni la candidata si
segnala indubbiamente come degna della massima considerazione ai fini di questa valutazione
comparativa.
Giudizio del Prof. Alessandro Ferrara
La candidata presenta varie monografie e curatele. La prima monografia trae origine dalla sua tesi
di dottorato e si intitola Iustus Ordo. Secolarizzazione della ragione e sacralizzazione del principe
nella Seconda Scolastica (1993), ed appare accurata e ben costruita, con spunti di originalità pur
conservando alcuni dei tratti di una tesi. La seconda – La politica tra storia ed escatologia. Un
itinerario di Hans Urs von Balthasar, del 2000 – evidenza già un impianto metodologico e critico
più maturo, che conduce la candidata ad un confronto puntuale e serrato con il teologo svizzero. La
terza – Il simbolo della storia. Studi su Eric Voegelin, del 2004 – ripercorre le tracce del pensiero
di von Balthasar in Voegelin ma sviluppa poi una disanima complessiva dell’opera di Voegelin. A
questi titoli vanno aggiunti la monografia Sacra Officina,del 2007, in cui viene ricostruita la
simbolica religiosa di Berlusconi, i cui contenuti sono ripresi e notevolmente ampliati nella
monografia in tedesco Silvio Berlusconi. Der doppelte Körper des Politikers (2009), e le curatele Il
caleidoscopio delle identità (2009) e Religione e violenza (2007), nonché quella co-curata con
Alessandro Carrieri dal titolo Il pentagramma di ferro. Musica e creatività nei campi di
concentramento (2010).
La candidata appare dotata di un solido impianto teorico e di ottime capacità interpretative, e
dunque altamente meritevole di considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.
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Giudizio del Prof. Franco Sbarberi
La Prof.ssa Giuliana Parotto, già titolare di una borsa di studio postdottorato presso l’Università di
Trieste, ricercatrice dal 1996, è stata vincitrice di una cattedra di Filosofia politica di seconda fascia
presso l’Università di Trieste, dove insegna. La candidata è autrice di cinque interessanti
monografie sulla seconda scolastica, sull’itinerario spirituale di Hans Urs von Balthasar
(soprattutto sui temi dell’escatologia cristiana e della temporalità come emergono dall’Apokalypse),
sul pensiero simbolico di Voegelin (con particolare riguardo alla filosofia della storia, alla crisi
della modernità e al rapporto tra storia sacra e storia profana), sulla “simbolica religiosa” presente
in un pamphlet scritto da Silvio Berlusconi nel 2001. L’attività di ricerca della Prof.ssa Giuliana
Parotto, condotta con indubbio rigore sotto il profilo metodologico e innovativa nelle conclusioni, è
ampiamente congruente con il settore scientifico-disciplinare rappresentato dalla filosofia politica
anche se alcuni dei suoi lavori hanno un prevalente taglio filosofico-morale. La candidata ha tenuto
lodevolmente seminari e conferenze a Oxford, Parigi e Lione e ha svolto ripetutamente
insegnamenti presso l’Università di Monaco di Baviera.
Giudizio del Prof. Giuseppe Sorgi
La candidata presenta un curriculum di tutto rispetto nel quale emergono interessi specifici
di studio che riguardano il tema del rapporto tra religione e politica, rapporto che discute
approfonditamente sia attraverso il riferimento ad alcuni autori, quali von Balthasar e Voegelin, sia
in termini problematici che traversano tutti gli aspetti del rapporto con ampiezza di vedute. La
produzione della candidata è pertinente, di alto livello, svolta con continuità e appropriata
metodologia, edita in sedi opportune, dotata di apparato critico che denota ottima conoscenza della
letteratura italiana e internazionale sui temi trattati. I suoi studi sono apprezzati anche all’estero. La
candidata ha approfondito particolarmente i temi del rapporto tra religione e politica e basterebbero
questi contributi a farla giudicare come studiosa di alto profilo. Forte di detta competenza presenta,
tra gli altri, un lavoro nel quale analizza la simbolica politica dell’uomo politico Berlusconi con un
taglio particolare in cui si mette in risalto l’intreccio tra simbolo religioso e realtà politica. I lavori
della candidata apportano contributi originali alla disciplina per cui la candidata si pone in una
posizione di primo piano nella presente valutazione comparativa.
CANDIDATO: Prof.ssa Maria Chiara Pievatolo
Professore associato di Filosofia politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di
Pisa. Ha ottenuto il diploma di perfezionamento presso la Scuola Superiore di Studi Universitari e
di Perfezionamento S. Anna (SSUPSA). È stata borsista post-dottorale presso la facoltà di Scienze
Politiche e borsista di studio NATO in Germania. Segretaria di redazione del “Bollettino di
Filosofia Politica”, redattrice del sito Web italiano per la filosofia (SWIF). E’ stata la prima
moderatrice del forum on-line dello SWIF ed ha svolto il primo esperimento di didattica on-line,
poi curatrice della nuova rivista on-line “Bollettino telematico di filosofia politica”. Ha insegnato
analisi del linguaggio politico, Storia della filosofia politica e Filosofia politica e nell’A.A. 20032004. Nell’ambito dei suoi interessi ipertestuali ha fondato la collana Methexis e dal 2004
collabora con la rivista Linux Magazine e dal 2005 fa parte del comitato scientifico della
costituenda rivista ISRD.. Dal 2005 è stata coordinatrice nazionale della ricerca PRIN, nel 2006 è
stata coordinatrice di una unità locale del progetto di ricerca PRIN. Ha partecipato come relatrice
ad alcuni convegni nazionali e internazionali (in Germania, in Francia e alla Maison Française
d’Oxford). Presenta tre monografie, varie curatele e traduzioni e numerosi saggi.
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Giudizio del Prof. Giuseppe Duso
La candidata mostra di essersi occupata di temi e di autori di grande rilevanza.
Progressivamente nei suoi lavori (in particolare nella monografia I padroni del discorso. Platone e
la libertà della conoscenza) è emerso come centrale il tema della comunicazione e del suo
significato per la filosofia.. Proprio nell’ambito di questo tema, che ha una indubbia rilevanza per
la filosofia e per la filosofia politica in particolare, per la quale la pubblicità e la comunicazione
delle idee assume un ruolo determinante, si sviluppa la cospicua e innovativa attività della
Pievatolo, tesa a rendere effettivamente accessibili a tutti i testi e le idee. In questa direzione molte
sono state le sue iniziative, da quelle degli ipertesti a quella della resa a disposizione pubblica di
testi liberati da copyright. Ha istituito la collana Metexis, nella quale, pur consentendo la
tradizionale distribuzione del libro a stampa, è consentita anche la libera e gratuita circolazione
delle idee, permettendo così di superare le barriere poste dalla organizzazione accademica e da
quella editoriale. Ciò appare innovativo in relazione al pensiero della nostra attualità politica, nella
quale l’accesso alle informazioni e la modalità della comunicazione propria dei mezzi informatici
muta alcuni parametri tradizionali della politica moderna e della democrazia. Su questa linea la
candidata non solo ha realizzato diverse iniziative, ma ha acquisito una competenza sull’uso dei
mezzi informatici che la segnala tra quanti si interessano di questo tema in Italia e all’estero. In
ragione dei suoi contributi scientifici e di questa attività importante per la disciplina della filosofia
politica, la candidata appare degna di grande considerazione ai fini di questa valutazione
comparativa.
Giudizio del Prof. Giovanni Fiaschi
La candidata presenta tre monografie. La prima, Senza scienza né fede: la scepsi storiografica di
Karl Löwith, è una ricerca informata e non priva di considerazioni originali e intelligenti, di
indubbia rilevanza per gli studi sul pensiero anche politico di questo autore. La seconda
monografia, La giustizia degli invisibili, è indubbiamente un lavoro di impegno e di interesse,
originale e ricco di osservazioni acute, che potrebbe offrire lo spunto per ulteriori e più incisive
indagini. La terza monografia, I padroni del discorso. Platone e la libertà della conoscenza, è una
ricerca dal taglio indubbiamente originale, che verte su un tema, la libertà di informazione, di
indubbio rilievo e di grande attualità: l’acutezza delle osservazioni e l’originalità del taglio
espositivo sono tali da rendere interessante la ricerca, a dispetto di qualche forzatura che attesta la
passione di ricerca della candidata. Nel suo complesso, la produzione della candidata si presenta
come quella di una ricercatrice originale e di cultura solida, anche se talvolta il giudizio critico
richiederebbe maggiore ponderazione. Per queste ragioni si può ritenere la candidata, a dispetto dei
limiti rilevati, degna di essere tenuta in considerazione ai fini della presente valutazione
comparativa.
Giudizio del Prof. Alessandro Ferrara
La candidata presenta due monografie, rispettivamente dal titolo La giustizia degli invisibili.
L’identificazione del soggetto morale, a ripartire da Kant (Roma, Carocci, 1999) e I padroni del
discorso. Platone e la libertà della conoscenza (Pisa, Ed. Plus, 2003), nelle quali si evidenzia una
matura capacità argomentativa e ricostruttiva nonchè una competenza storico-filosofica di notevole
spessore. Inoltre presenta una serie di curatele a firma singola e multipla -- fra cui si segnala
Giuliano Marini, La filosofia cosmopolitica di Kant, a cura di N. De Federicis, M.C. Pievatolo,
Roma-Bari, Laterza, 2007. Numerosi i saggi ed articoli, i quali approfondiscono con coerenza un
nucleo tematico comune, centrato attorno alle problematiche della proprietà intellettuale e della sua
giustificazione filosofica, a partire da Kant, al tema dell'Europa e del concetto di genere. La
produzione scientifica presentata rende la candidata degna di un'attenta considerazione ai fini della
presente valutazione comparativa.
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Giudizio del Prof. Franco Sbarberi
La candidata Maria Chiara Pievatolo, già perfezionatasi in Filosofia politica presso la Scuola
superiore di studi universitari S. Anna di Pisa e ricercatrice di Filosofia politica all’Università di
Pisa dal 1994, dal 2002 è professore associato di quella disciplina presso la stessa sede pisana. E’
autrice di tre monografie, rispettivamente: sulla scepsi storiografica di Karl Löwith (1991); sul
tema della giustizia e del soggetto morale, con frequenti rivisitazioni di Kant; sul tema della
giustizia e sulla costruzione dello “spazio pubblico” nella filosofia antica e moderna (2003).
Inoltre, in vari articoli e recenti dibattiti, la candidata ha scritto e discusso vivacemente di libertà di
informazione e di “pubblicità della conoscenza” attraverso lo strumento privilegiato del “software
libero”. Si è anche cimentata in numerose traduzioni di opere di Kant e di testi di Platone, Lutero,
Lessing e Fichte ed ha curato due opere di Guédon e di Giuliano Marini. Non tutti i suoi lavori
sono attinenti al settore disciplinare della filosofia politica. Lascia inoltre perplessi che nella
prefazione del 2003 scriva che il libro “non dice nulla” di suo, giustificando questa affermazione in
nome del “comunismo della conoscenza”.
Attiva collaboratrice del “Bollettino telematico di filosofia politica” e coordinatrice pisana di varie
ricerche MIUR, M. C. Pievatolo ha fondato nel 2003 la collana Methexis.
Giudizio del Prof. Giuseppe Sorgi
La candidata si è soffermata, tra gli altri, sul problema dell’uguaglianza, su quello dell’ordine
politico e su quello dell’ermeneutica. Comunque, i propri interessi si sviluppano avendo come
costante riferimento i classici (in particolare Platone e Kant), dei quali ha tradotto diversi testi
rendendo disponibili in rete la versione con licenza libera. Si è dedicata, altresì, ad esperimenti
didattici ipertestuali, proponendo, in particolar modo, lo studio dei dialoghi platonici. Da diversi
anni ha partecipato al progetto Hyperjournal: agevolare la costruzione e la diffusione di riviste ad
accesso aperto nel settore umanistico. I suoi lavori, pertanto, hanno apportato contributi che
testimoniano una serietà di impegno nella disciplina. La sua produzione è singolare e continua con
una collocazione editoriale appropriata. Si apprezza la serietà della studiosa, la sua solida cultura
accompagnate, tuttavia, da un coinvolgimento che talvolta potrebbe apparire un limite per
l’obiettività del giudizio. Ciò malgrado la candidata è degna di essere tenuta in considerazione ai
fini della presente valutazione comparativa
CANDIDATO: Prof. Vincenzo Sorrentino
Professore associato di Filosofia politica dal 2005 presso la Facoltà di Lettere e filosofia,
dell’Università degli studi di Perugia. Dottore di ricerca, titolare di una borsa di studio di post
dottorato e ricercatore, ha insegnato Filosofia Politica, Filosofia della Storia e Lingua Francese;
quindi Analisi del linguaggio politico. Dal 1998 a tutt’oggi ha partecipato a svariati progetti di
ricerca universitari della propria materia, è Co-direttore della rivista internazionale “Cosmopolis”.
Presenta tre monografie, due curatele e numerosi saggi:
Giudizio del Prof. Giuseppe Duso
L’ampia produzione scientifica del candidato trova come momenti di più intenso lavoro il
pensiero della Arendt e di Foucault. A proposito di quest’ultimo si mostra efficace anche la
pubblicazione dell’antologia, che mostra una sapiente scelta dei testi e si configura non come una
mera scelta editoriale, ma come un vero e proprio contributo. Nella monografia su Foucault il
candidato non solo mostra una notevole conoscenza dei testi e della bibliografia (che ovviamente
devono essere presenti in ogni contributo scientifico), ma anche la capacità di valorizzare le
posizioni dell’autore francese mostrando, nello stesso tempo, i mutamenti di rotta e la pluralità dei
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piani praticati Tutto ciò non tende a mostrare una contraddizione sulla base della presupposizione
della sistematicità e della coerenza del pensiero, ma evidenzia una situazione paradossale,
presentando così un problema da pensare. In tal modo si sfugge al doppio pericolo di una critica
esterna all’autore e di quella semplice riproposizione o utilizzazione dei contenuti del suo pensiero
a cui a volte oggi si assiste. Questo atteggiamento critico rende fruttuoso il rapporto con l’autore
trattato e impegna il lettore su un problema di filosofia politica. Pertanto il candidato appare degno
della massima considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Giovanni Fiaschi
Il candidato presenta una ampia produzione scientifica incentrata sui temi della filosofia politica
contemporanea, con particolare riferimento alla speculazione di Arendt e di Foucault. Il percorso di
ricerca del candidato si mostra ricco di osservazioni originali, sostenuto da una intenzione teoretica
unitaria nella interpretazione degli autori trattati. La prima monografia, La politica ha ancora un
senso?, costituisce un penetrante sviluppo dei temi speculativi di Arendt, che trova nella seconda
monografia, Il potere invisibile, un ulteriore e più autonomo approfondimento. L’ultima e più
impegnativa monografia, Il pensiero politico di Foucault, costituisce più che una accurata
ricostruzione del difficile e non lineare itinerario filosofico foucaultiano, tale da far emergere per
via interpretativa nuovi e originali temi filosofici. Per queste ragioni il candidato risulta di sicuro
rilievo e indubbiamente degno di considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Alessandro Ferrara
Il candidato è autore di tre monografie, varie curatele e numerosi saggi e articoli di rivista. Fra le
monografie, La politica ha ancora un senso? Saggio su Hannah Arendt (Roma, Editrice a.v.e.,
1996) presenta con notevole brillantezza gli esiti di una assidua e intelligente frequentazione dei
testi arendtiani e della letteratura secondaria, Il potere invisibile. Il segreto e la menzogna in
politica (Molfetta, La Meridiana, 1998) offre degli spunti di notevole interesse sul tema della
menzogna in politica e sull'originale concetto di "neutralizzazione della verità", ossia del
depotenziamento dell'impatto etico di verità pur formalmente non negate o occultate dai detentori
del potere, ed infine Il pensiero politico di Foucault (ROma, Meltemi, 2008) si presenta come una
fra le più pregevoli ricostruzioni complessive del pensiero di Foucault disponibili in lingua italiana.
Notevole anche la qualità delle due curatele dedicate rispettivamente ad Hannah Arendt (Verità e
politica, Bollati Boringhieri, Torino 1995) e Michel Foucault (Antologia. L'impazienza della
libertà, Feltrinelli, Milano 2005)
Il candidato manifesta una piena maturità filosofica nel padroneggiare gli strumenti analitici che gli
consentono di confrontarsi con il pensiero di due classici come Arendt e Foucault, e merita pertanto
attenta considerazione ai fini della presente valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Franco Sbarberi
Gia ricercatore confermato e poi Professore associato di Filosofia politica e di Analisi del
linguaggio politico presso l’Università di Perugia, il Prof. Vincenzo Sorrentino è autore di tre
significative monografie sul pensiero di Hannah Arendt, di Foucault e sul “potere invisibile” nella
politica moderna e contemporanea. Il candidato, in altri saggi, si è confrontato lucidamente anche
con la riflessione di Canetti, di Marx e di Simmel. Particolarmente attenta alle correlazioni tra la
critica teorica e la politica, la ricerca di Sorrentino è pienamente congruente con il settore
scientifico-disciplinare rappresentato dalla filosofia politica e innovativa nelle conclusioni.
Il candidato ha partecipato a numerosi progetti di ricerca del MIUR ed è condirettore della rivista
internazionale “Cosmopolis”.
Giudizio del Prof. Giuseppe Sorgi
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I suoi interessi iniziali si sono sviluppati nel tempo attorno ad alcuni nuclei tematici
fondamentali che vanno dal tema del potere invisibile, al pensiero politico della Arendt, dalla
globalizzazione alla privatizzazione del vivente, e più recentemente a Michel Foucault. A
traversare gli interessi di Sorrentino è soprattutto il tema della menzogna politica che lo ha
condotto a studiare vari autori oltre che a cimentarsi sulla discussione teorica. Per quanto riguarda
la globalizzazione Sorrentino si sofferma soprattutto sulle ricadute antropologico-filosofiche dei
processi di globalizzazione e analizza la privatizzazione del vivente attraverso il nesso tra forme di
potere, biotecnologie e paradigmi della soggettività. Sorrentino è studioso di buon livello, i suoi
contributi sono originali e condotti con metodo di lavoro, pubblicati in sedi opportune e
testimoniano maturità di giudizio.
CANDIDATO: Prof. Ermanno Vitale
Professore associato di Filosofia Politica dal 2005 presso la Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università di Sassari, e dal 2008, prof.re associato presso la Facoltà di Scienze Politiche e
relazioni internazionali dell’Università della Valle d’Aosta. Borsista, dottore di ricerca e borsista
post-dottorato, ha anche insegnato come docente aggiunto in filosofia politica alla Scuola di
Applicazione di Torino. Ha partecipato con relazioni a numerosi convegni sia in Italia ma
soprattutto all’estero. Dal 1987 fa parte della redazione di “Teoria politica” ed ha organizzato
diversi seminari e convegni internazionali di Filosofia politica. Ai fini di questa valutazione
comparativa il candidato ha presentato 8 monografie, alcune delle quali in lingua spagnola e una
curatela. E’ autore anche di altri volumi curati e di numerosi saggi che non risultano allegati.
Giudizio del Prof. Giuseppe Duso
Il candidato nelle sue pubblicazioni presenta il pensiero di una serie di classici della filosofia
politica antichi e soprattutto moderni. I suoi lavori iniziali sono rivolti in modo particolare ad
Hobbes, alle dottrine del contratto sociale e del diritto naturale e alle concezioni illuministiche. Il
tema dei diritti e della democrazia sono anche il centro della sua riflessione teoretica e si aprono
all’interesse per tematiche che sono ora al centro del dibattito culturale, quali quella del
multiculturalismo e delle migrazioni. Il candidato appare degno di considerazione ai fini di questa
valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Giovanni Fiaschi
Il candidato presenta una produzione vasta, che comprende anche una monografia e alcuni saggi in
lingua spagnola. Nel complesso la sua attività di ricerca riguarda il pensiero politico moderno e
contemporaneo, con particolare riferimento al contrattualismo moderno, e soprattutto del pensiero
di Hobbes, ai problematici rapporti che intercorrono tra pace, democrazia e diritti fondamentali nel
quadro dei processi globali di trasformazione sociale e politica, ai temi del multiculturalismo e
delle migrazioni. Fra i titolo prodotti si segnalano Liberalismo e multiculturalismo, una ricerca
accurata su un tema centrale nell’attuale dibattito politico, e Ius migrandi, che tratta di una
questione di notevole attualità. Nel complesso la vasta produzione del candidato si segnala per
l’accuratezza e per la sensibilità verso tematiche rilevanti nell’odierno dibattito filosofico.
Apprezzabile il contributo arrecato alla discussione filosofica. Per queste ragioni il candidato è da
ritenere degno di considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
Giudizio del Prof. Alessandro Ferrara
Il candidato è professore associato di Filosofia politica presso l’Università della Valle d’Aosta. E’
autore di otto monografie, fra cui spiccano Dal disordine al consenso. Filosofia e politica in
Thomas Hobbes (Milano, Angeli, 1994), Il soggetto e la comunità (Torino, Giappichelli, 1996), e
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Liberalismo e multiculturalismo. Una sfida per il pensiero democratico (Roma, Laterza, 2000), di
sei curatele e di un centinaio di articoli pubblicati in riviste italiane e internazionali. Nell’insieme, il
candidato si è soffermato con notevole competenza e profondità teorica su vari classici antichi e
moderni (Platone, Aristotele, Machiavelli, Hobbes, Locke, Kant) e anche su aspetti fondamentali
della filosofia politica contemporanea (comunitarismo, neorepubblicanesimo, multiculturalismo, il
“diritto di resistenza costituzionale”) in rapporto ad autori quali Taylor, Sandel e Kymlicka, Bobbio
e Ferrajoli, Rawls, Habermas e Sen.
Di conseguenza il candidato appare meritevole di attenta considerazione ai fini della presente
valutazione comparativa
Giudizio del Prof. Franco Sbarberi
Già Dottore di ricerca e assegnista, Ermanno Vitale è professore associato di Filosofia politica
presso l’Università della Valle d’Aosta. E’ autore di otto monografie (due delle quali pubblicate a
Barcellona e a Città del Messico), di sei curatele e di un centinaio di articoli apparsi in importanti
riviste italiane e internazionali. Nell’insieme, il candidato ha affrontato con rigore metodologico ed
equilibrio analitico sia numerosi classici antichi e moderni (da Platone ad Aristotele, da
Machiavelli a Hobbes, da Locke a Kant) sia filoni e problemi cruciali della filosofia politica
contemporanea (dal comunitarismo al neorepubblicanesimo, dal multiculturalismo alla teoria dei
diritti fondamentali, dallo “ius migrandi” al “diritto di resistenza costituzionale”) in connessione
con gli autori di riferimento (come Taylor, Sandel e Kymlicka, Bobbio e Ferrajoli, Rawls,
Habermas e Sen). Il lavoro scientifico, didattico e organizzativo del Prof. Vitale, imponente e
qualificato, è perfettamente congruente con il settore disciplinare rappresentato dalla filosofica
politica, ed è stato e continua ad essere svolto (e tradotto a livello editoriale) anche presso
prestigiose università spagnole e latino-americane.
Giudizio del Prof. Giuseppe Sorgi
Il candidato presenta numerose monografie, alcune delle quali tradotte in lingua spagnola, su
svariati temi attinenti la filosofia politica e più recentemente anche su argomenti di filosofia
giuridico-politica. I suoi studi sia di carattere storiografico che tematico si intersecano tra di loro e
anche nelle opere più aperte alla teoria e alla problematicità i riferimenti ai classici e ai
contemporanei completano la trattazione. Studioso serio con interessi reali per i temi trattati, ha una
continuità di produzione dalla quale emerge un percorso di crescita culturale, il metodo di lavoro è
appropriato, così come le sedi editoriali, ha conoscenza della letteratura internazionale e italiana
sulle tematiche trattate, chiarezza espositiva, personalità di approccio. I contributi del prof. Vitale
alla disciplina testimoniano maturità di giudizio.
Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.
Teramo, 29 settembre 2010
- Prof. Giovanni Fiaschi - Presidente
- Prof. Giuseppe Duso - Componente
- Prof. Franco Sbarberi - Componente
- Prof. Giuseppe Sorgi - Componente
- Prof. Alessandro Ferrara - Segretario
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PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ORDINARI - NEL
SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE SPS/01 (Filosofia politica) PRESSO LA
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
TERAMO (D.R. n. 265 dell’11 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie
speciale- n. 49 del 24 giugno 2008).
ALLEGATO n. 2 al verbale di seconda seduta
GIUDIZI SULL’ATTIVITÀ DEI CANDIDATI
GIUDIZI COLLEGIALI
CANDIDATO: Prof.ssa Emma Baglioni
Di rilievo l’esperienza didattica e il lavoro organizzativo sia sul piano della ricerca che su quello
dell’attività didattica e gestionale. Gli interessi di studio della candidata sono tutti strettamente
attinenti alla disciplina oggetto della presente valutazione comparativa. Nell’analisi delle tematiche
correlate all’individualismo contemporaneo ha apportato contributi originali ponendo in evidenza
le aporie dell’ordine del mercato e dello scambio a cui sarebbe affidata, nella molteplicità degli
interessi a confronto, la realizzazione di una rete stabile di interazioni e inter-relazioni. Interessanti
anche i contributi relativi ad un altro più recente filone di ricerca che riguarda una teoria sull’uso
“pratico” delle emozioni, in un quadro in cui esse non rappresentino più solo la dimensione
“estesiologica” dei percorsi legati all’agire umano, individuale e collettivo. In tutti i lavori della
candidata, svolti con continuità e sempre pubblicati in sedi opportune, emerge conoscenza
approfondita della letteratura relativa, chiarezza di esposizione, maturità di giudizio e originalità di
approccio. Per queste ragioni la candidata si segnala come eminente ai fini di questa valutazione
comparativa.
CANDIDATO: Prof. Ian Frank Carter
Il candidato è autore di due monografie, curatore di sei volumi collettanei, e autore di una
quarantina di articoli e saggi in inglese e in italiano, alcuni dei quali pubblicati in riviste di
grandissimo prestigio internazionale. L’originalità e lo spessore filosofico delle sue riflessioni sulla
natura della libertà è attestata dalla quantità di articoli su riviste internazionali nelle quali le sue tesi
sono discusse. Notevole è la ricerca di Carter sulla misurazione della libertà, sul significato
dell’espressione “essere maggiormente liberi”, sulla possibilità di coniugare l’accentuazione
libertaria del valore della libertà individuale e della proprietà con una accentuazione dell’eguale
distribuzione della libertà.
In base alle suddette considerazioni il candidato Ian Frank Carter è da considerare uno studioso di
notevole levatura scientifica, pienamente maturo e riconosciuto a livello internazionale, e pertanto
meritevole della massima considerazione ai fini della presente valutazione.
CANDIDATO: Prof. ssa Flavia Monceri
L’ampia e meditata indagine sulla storia del pensiero politico-sociale, che caratterizza le prime due
monografie, si è sviluppata nelle monografie successive come una ricerca sui temi della identità e
della multiculturalità, con una apertura culturale davvero rara ed una originalità sempre notevole, in
modo da delineare un percorso scientifico che ha già prodotto risultati di rilievo internazionale. E’
da sottolineare che la produzione della candidata è sempre sostenuta da una solida prospettiva
14
teoretica, che fa emergere la sostanza filosofica delle diverse questioni trattate nella sua indagine.
L’ampio numero di scritti in collaborazione con altri autori testimoniano inoltre della vasta rete di
relazioni scientifiche a livello internazionale, che la candidata ha saputo tessere. Per tutte queste
ragioni, unite alla sua ampia esperienza didattica e ai rilevanti incarichi accademici che le sono stati
affidati, la candidata risulta di indubbio rilievo e degna della massima considerazione ai fini di
questa valutazione comparativa.
CANDIDATO: Prof.ssa Giuliana Parotto
La candidata ha condotto nelle sue opere ricerche tese di volta in volta a fornire una analisi
accurata e ricca di osservazioni critiche originali della cosiddetta “seconda scolastica”, evitando
giustamente il pericolo di considerarla come semplice momento di passaggio a quella concettualità
moderna che si inaugura con il giusnaturalismo. In questa monografia vengono in luce temi come
quello dell’immagine, del sacro e della secolarizzazione, che saranno centrali anche per lo sviluppo
successivo delle sue ricerche. Queste si muovono su una linea precisa, tesa ad evidenziare il
movimento di trascendimento che caratterizza l’ambito politico. Nel suo complesso la produzione
della candidata si segnala per l’originalità e la coerenza dei temi di ricerca, unita ad una indubbia
competenza e ad una originalità interpretativa, a cui si aggiunge una notevole capacità di
penetrazione teoretica. Per questa ragioni la candidata si segnala indubbiamente come eminente ai
fini di questa valutazione comparativa.
CANDIDATO: Prof.ssa Maria Chiara Pievatolo
La candidata mostra di essersi occupata di temi e di autori di grande rilevanza. Progressivamente
nei suoi lavori (in particolare nella monografia I padroni del discorso. Platone e la libertà della
conoscenza) è emerso come centrale il tema della comunicazione e del suo significato per la
filosofia.. In questa direzione molte sono state le sue iniziative, da quelle degli ipertesti a quella
della resa a disposizione pubblica di testi liberati da copyright. Su questa linea la candidata non
solo ha realizzato diverse iniziative, ma ha acquisito una competenza sull’uso dei mezzi informatici
che la segnala tra quanti si interessano di questo tema in Italia e all’estero. In ragione dei suoi
contributi scientifici e di questa attività importante per la disciplina della filosofia politica, la
candidata appare degna di considerazione ai fini di questa valutazione comparativa.
CANDIDATO: Prof. Vincenzo Sorrentino
L’ampia produzione scientifica del candidato trova come momenti di più intenso lavoro il pensiero
della Arendt e di Foucault. La monografia Il potere invisibile offre degli spunti di notevole
interesse sul tema della menzogna in politica e sull’originale concetto di “neutralizzazione della
verità”. Nella monografia su Foucault il candidato mostra la capacità di valorizzare le posizioni
dell’autore francese mostrando i mutamenti di rotta e la pluralità dei piani praticati. Tutto ciò
evidenzia una situazione paradossale, presentando così un problema da pensare. In tal modo si
sfugge al doppio pericolo di una critica esterna all’autore e di quella semplice riproposizione o
utilizzazione dei contenuti del suo pensiero a cui a volte oggi si assiste. Questo atteggiamento
critico rende fruttuoso il rapporto con l’autore trattato e impegna il lettore su un problema di
filosofia politica. Pertanto il candidato appare degno della massima considerazione ai fini di questa
valutazione comparativa.
CANDIDATO: Prof. Ermanno Vitale
Il candidato è autore di otto monografie (due delle quali pubblicate a Barcellona e a Città del
Messico), di varie curatele e di numerosi articoli apparsi in importanti riviste italiane e
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internazionali. Nell’insieme, il candidato ha affrontato con rigore metodologico ed equilibrio
analitico sia numerosi classici antichi e moderni sia filoni e problemi cruciali della filosofia politica
contemporanea in connessione con gli autori di riferimento di particolare rilievo nel dibattito
filosofico internazionale. Il lavoro scientifico, didattico e organizzativo del Prof. Vitale, imponente
e qualificato, è pienamente congruente con il settore disciplinare rappresentato dalla filosofica
politica, e pertanto meritevole della massima considerazione ai fini della presente valutazione.
Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.
Teramo, 29 settembre 2010
- Prof. Giovanni Fiaschi - Presidente
- Prof. Giuseppe Duso - Componente
- Prof. Franco Sbarberi - Componente
- Prof. Giuseppe Sorgi - Componente
- Prof. Alessandro Ferrara - Segretario
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PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ORDINARI - NEL SETTORE
SCIENTIFICO-DISCIPLINARE SPS/01 (Filosofia politica) PRESSO LA FACOLTA’ DI
SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO (D.R. n. 265 dell’11
giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie speciale- n. 49 del 24 giugno
2008).
ALLEGATO “A” al verbale di terza seduta
GIUDIZI COMPLESSIVI COLLEGIALI FINALI
CANDIDATA: Prof. Emma BAGLIONI
La produzione scientifica del candidato dimostra caratteri di indubbia originalità sia nel metodo
sia nei contenuti, con particolare riferimento ai temi concernenti l’individualismo contemporaneo,
ponendo in evidenza le aporie dell’ordine del mercato e dello scambio. Interessanti anche i
contributi relativi ad un altro più recente filone che riguarda una teoria sull’uso “pratico” delle
emozioni.
La valutazione dei titoli presentati indica il candidato come studioso meritevole di ricoprire il
ruolo di Professore universitario di I fascia.
CANDIDATO: Prof. Giuliana PAROTTO
La produzione scientifica del candidato dimostra caratteri di indubbia originalità sia nel metodo
sia nei contenuti, con particolare riferimento ai temi concernenti la funzione dell’immagine nella
relazione politica, del sacro e della secolarizzazione. Le sue ricerche si muovono su una linea
precisa, tesa ad evidenziare il movimento di trascendimento che caratterizza l’ambito politico.
La valutazione dei titoli presentati indica il candidato come studioso meritevole di ricoprire il
ruolo di Professore universitario di I fascia
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PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER IL RECLUTAMENTO DI N. 1
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO - FASCIA DEGLI ORDINARI - NEL
SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE SPS/01 (Filosofia politica) PRESSO LA
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
TERAMO (D.R. n. 265 dell’11 giugno 2008, il cui avviso è stato pubblicato sulla G.U. -4^ serie
speciale- n. 49 del 24 giugno 2008).
ALLEGATO “B” al verbale di terza seduta
RELAZIONE FINALE
La Commissione giudicatrice, nominata con D.R. n. 52 del 1° febbraio 2009, pubblicato sulla
G.U. -4^ serie speciale- n. 13 del 16 febbraio 2010 e reso noto anche per via telematica, così composta:
- Prof. Giovanni Fiaschi - Presidente
- Prof. Giuseppe Duso - Componente
- Prof. Franco Sbarberi - Componente
- Prof. Giuseppe Sorgi - Componente
- Prof. Alessandro Ferrara - Segretario
ha svolto i suoi lavori secondo il seguente schema:
- Seduta preliminare per via telematica giorno 22 aprile 2010 dalle ore .11.00 alle ore 12.30;
- Prima seduta
giorno 29 settembre 2010
dalle ore 8.30 alle ore 10.30;
- Seconda seduta
giorno 29 settembre 2010
dalle ore 10.45 alle ore 12, 45;
- Terza seduta
giorno 29 settembre 2010
dalle ore 12, 50 alle ore 13.30;
La Commissione ha tenuto complessivamente n. 1 + 3 riunioni, iniziando i lavori il 22 aprile
2010 e concludendoli il 29 settembre 2010.
Nella seduta preliminare (verbale seduta preliminare con allegato 1) la Commissione ha stabilito i
criteri di massima per la valutazione comparativa dei titoli presentati dai candidati.
Nella prima seduta (verbale prima seduta) ha provveduto ad esaminare le pubblicazioni ed i titoli
presentati dai candidati.
Nella seconda seduta (verbale seconda seduta con allegati n. 1 e n. 2) ha provveduto alla
enunciazione dei giudizi individuali (allegato n. 1) e poi di quelli collegiali (allegato n. 2) sull’attività di
ciascun candidato.
Nella terza seduta (verbale terza seduta con allegati A e B) la Commissione si è riunita per
procedere alla valutazione comparativa dei candidati sulla base dei giudizi collegiali già espressi, al fine
di formulare i giudizi complessivi finali (allegato A) per ognuno dei partecipanti alla procedura e, sulla
base della valutazione comparativa, a dichiararne le idoneità nelle persone delle candidate proff. Emma
Baglioni e Giuliana Parotto. Ha, quindi, elaborato la relazione finale (allegato B).
Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.
Teramo, 29 settembre 2010
Prof. Giovanni Fiaschi - Presidente
- Prof. Giuseppe Duso - Componente
- Prof. Franco Sbarberi - Componente
- Prof. Giuseppe Sorgi – Componente
- Prof. Alessandro Ferrara - Segretario
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