A tti del convegno L’amore è donazione totale di sé sono ancora attuali i metodi di regolazione naturale della fertilità di coppia? Chiesa di San Bernardino, Auditorium B. Manenti - Crema 5 febbraio 2011 “Ognuno cerca nel volto dell’amata l’effige del proprio Dio” (Platone) “È Dio l’oggetto adeguato del desiderio di felicità che spinge l’amato verso l’amata” Si potrebbe definire sinteticamente questo convegno un percorso pedagogico che dal “biologico” ci porta all’“antropologico”: solo l’educazione all’amore coniugale come donazione totale di sè porta a vivere il rapporto di coppia con una gioia piena e una libertà grande peraltro ai più sconosciuta. La dominante secolarizzazione e la costante banalizzazione della sfera sessuale umana - ridotta al mero livello del piacere e dell’autosoddisfazione - priva la sfera degli affetti del necessario fondamento antropologico e, come esito finale, deresponsabilizza nei confronti dell’atto procreativo. L’atto del generare un figlio viene così decontestualizzato dall’atto d’amore e diventa perciò una scelta di difficile ponderazione. In questo frangente, l’accompagnamento pedagogico diventa decisivo. Il sapiente e ricco insegnamento a riguardo ci viene dal magistero della Chiesa, da ultimo quello di Benedetto XVI, che richiama il nesso tra “eros” e “agape”, mentre esperienze numerose e autorevoli riguardo alla soddisfazione ed efficacia d’uso dei metodi di regolazione naturale della fertilità provengono dalle coppie che il Camen di Milano (Centro ambrosiano metodi naturali) ha istruito e seguito con una precisa metodologia di accompagnamento in questi anni tramite i suoi insegnanti. Testimone autorevole e concreto di questo cammino scientifico ed educativo nel contempo, maestro sapiente quanto modesto, è stato un ginecologo, il dott. Giancarlo Bertolotti di Pavia, prematuramente perito in un tragico incidente stradale, cui dedichiamo questo Convegno. Uomo apprezzato dai colleghi e venerato dai pazienti, ha dedicato tutta la sua vita professionale come servizio di amore, specie alla vita nascente e alla vita di coppia: particolarmente efficace è stata la sua opera nella fondazione di consultori familiari e di Centri di aiuto alla vita. A chi desiderasse conoscerlo in modo più approfondito, segnaliamo la sua splendida biografia dal titolo Una vita per la vita di Angelo Comini, Ed. Paoline 2008, e con una prefazione del cardinale Dionigi Tettamanzi di Milano. A nome del Centro culturale diocesano “Gabriele Lucchi” ringrazio la stampa e gli operatori radiotelevisivi presenti, tutti gli sponsor e in particolare l’Arcivescovo di Crema, che ha concesso un aiuto particolarmente prezioso per realizzare questo incontro. Dott. Paolo Basso Crema, 5 febbraio 2011 L’amore è donazione totale di sé (Giovanni Paolo II) La Dottrina sociale della Chiesa e la cultura della vita Sua Ecc.za Mons. Luigi Negri (vescovo di San Marino - Montefeltro) 1 Cercherò di dare un contributo al vostro lavoro indicando in maniera sintetica l’itinerario che si apre di fronte a noi all’inizio di questo terzo millennio, in un momento fra i più tragici della storia della società e della Chiesa. Credo di poter contribuire, così, a una ripresa matura della vostra storia e, ancora prima, della vostra memoria, dal momento che l’uomo è memoria di ciò che ha vissuto, di ciò che ha incontrato, di ciò che ha fatto e al tempo stesso del suo limite. Senza dimenticare inoltre che questa - secondo l’insegnamento di sant’Agostino - è in funzione di Consentitemi dunque una prima osservazione: Giovanni Paolo II, in quello straordinario documento magisteriale che è l’Evangelium Vitae, ha definitivamente fissato i termini del confronto che attraversa ogni brano dell’esistenza, ogni momento, da quello più ordinario della vita quotidiana fino ad arrivare alle grandi vicende nazionali e internaziona- li. Dico della lotta tra la cultura della vita e la cultura della morte, che ha origini non troppo antiche e che, certamente, è al principio di quella modernità che ha eretto l’uomo a padrone del mondo e della realtà, chiamandolo a esercitare il suo potere sulla storia, sull’umanità e sulla natura. L’assunto è che l’uomo ha un valore nella misura in cui possiede. Questa idea ha determinato un cammino inesorabile: la volontà di potenza che ha generato le grandi ideologie filosofiche e scientifiche della seconda metà del XIX secolo, sfociate nei tremendi sistemi totalitari. Il risultato è stato la distruzione fisica e morale di milioni di L’amore è donazione totale di sé un presente gravido e proteso verso il futuro. della persona umana, l’annunzio del valore dell’esistenza. Più d’uno smi, infatti, non solo hanno fatto pagare un immenso tributo di sangue, ma per vivere e realizzare pienamente la propria umanità; a tale scopo è amare, della loro volontà di sacrificarsi e della loro dignità. I totalitaritradendo le promesse, ma - ripeteva spesso Giovanni Paolo II - hanno avvilito l’uomo fino quasi a farlo scomparire. Ebbene, definirei la cultura della morte come l’uomo e la società che muoiono perché la vita perde di senso, di significato, divenendo pura sono i fattori di questa novità: l’uomo non viene al mondo per morire imprescindibile l’incontro con il mistero di Cristo presente nella Chie- sa, quel cammino di educazione della persona alla dimensione della morte e resurrezione del Signore. L’opposizione non si verifica, quindi, tra due ideologie. Piuttosto, reazione a impulsi, specialmente massmediatici. L’uomo in definitiva tra un popolo che muore e uno che, per quanto circondato dal nulla, limite da essa trae qualche simultaneo spunto per il proprio benessere, non combattiamo la nostra battaglia servendoci delle ideologie, neppu- non conosce più se stesso, smette di amarsi e di amare la realtà. Al cosicché l’altro viene considerato alla stessa stregua di una cosa. In effetti, la cultura della morte è manipolatrice, l’uomo della morte è il manipolatore per eccellenza, colui che manipola tutto nel tentativo di incrementare la propria identità attraverso il possesso. Quante volte accendendo la televisione o scorrendo un giornale as- sistiamo a esperienze orrende di violenza! Oltretutto all’interno della famiglia e nei rapporti primari, che per secoli hanno rappresentato il sostegno fondamentale della nostra civiltà. Si vive senza dignità alla rincorsa di un possesso materiale. Si muore senza dignità quasi per af- fermare che nulla si è potuto ottenere, giustificando per amore, per sol- sa tenere alta l’esperienza della verità e della positività della vita. Noi re delle ideologie di valori religiosi o naturali. La vera alternativa è tra un’esperienza di morte e un’esperienza di vita. Pertanto il soggetto che resiste al nulla non sono gli intellettuali e nemmeno i vescovi, bensì il popolo cristiano; quel popolo che mangia e beve, veglia e dorme, vive e muore, non più per se stesso ma per Colui che è morto e risorto per lui. La resistenza alle ideologie totalitarie l’hanno fatta certamente la dottrina sociale della Chiesa (il grande magistero che attraversa tutto il XIX e il XX secolo) e le iniziative dei singoli gruppi. Ma prima e più profondamente la resistenza l’ha fatta la vita del popolo. A mio avviso, dunque, il nesso prezioso che non dovrete mai di- di, per lavoro o per il sopraggiungere della malattia perfino il suicidio. menticare, è il nesso tra il popolo cristiano che le alimenta e le vostre Potremmo scomodare i filosofi, ripercorrere il cammino storico da- da è necessario, però, tenere aperto il canale della vita della Chiesa Ecco cos’è la cultura della morte. gli albori dell’età moderna fino a oggi; tuttavia è sufficiente dire che stanno morendo l’uomo e la società. La cultura della vita è invece - per riprendere Giovanni Paolo II - il vangelo della misericordia di Dio verso l’uomo, il vangelo della dignità iniziative, in cui esso esprime la propria vitalità. Affinché ciò acca- e della comunità locale con il lavoro che fate, con le vostre strutture. Non dimenticate, tuttavia, che non siete specialisti dell’iniziativa, ma l’avanguardia cosciente di un popolo a cui date energia, obiettivi, cui chiedete aiuto. C’è una circolarità: la vita del popolo cristiano alimenta di freschezza le vostre iniziative che, dal canto loro, lo ripagano con la L’amore è donazione totale di sé uomini, della loro intelligenza, del loro cuore, della loro capacità di all’ideologia della tecno-scienza, cioè alla cattiva scienza, ahimè con- città di Novafeltria. Dopo aver creato un Movimento per la vita, stanno non è tutto l’uomo, ma è connesso alla personalità umana; questa sì di titudine per un gruppo di giovani della mia diocesi e precisamente della facendo rinascere la parrocchia. Viceversa, la parrocchia trova in loro le provocazioni che possono venire soltanto da un popolo cristiano. Ciò vuol dire che voi fornite gli strumenti per vivere l’alternativa al nulla. Una direttiva che mi sento di darvi è allora questa: mantenete vivo il nesso con la Chiesa locale e cercate di pungolarla perché sia presente di fronte ai gravi problemi della difesa della vita nascente, contro le manipolazioni genetiche di qualsiasi tipo, contro il tentativo di eliminare le forme di handicap che - come ho scritto sulle pagine di un giornale laico senza ricevere neanche una querela! - equivale alla riformulazione della raccapricciante teoria dell’eugenetica di matrice massonica e anglosas- sone accolta e sviluppata dal nazismo. Pungolate la Chiesa affinché sia presente contro la concezione della vita come di qualcosa che si può siderata un fine e non uno strumento. La verità è che l’aspetto corporeo valore assoluto malgrado tutte le circostanze, tutti i condizionamenti e disponibile soltanto al mistero di Dio di cui è fatta a immagine e somiglianza. La difesa del valore della persona e della vita in tutte le sue fasi, in tutte le sue stagioni, in tutte le condizioni, assicurato dallo sguardo di misericordia per cui Dio crea e per cui Cristo ha redento il mondo, deve essere intransigente. «L’uomo, in verità, - sostenevano i padri del Concilio ecumenico Vaticano II nella Gaudium et Spes - non sbaglia a riconoscersi superiore alle cose corporali e a considerarsi più che soltanto una particella della natura o un elemento anonimo della città umana». Dentro questa certezza di fondo indicherò brevemente tre impegni scegliere, nella pretesa di stabilire in maniera arbitraria, e a discapito che, credo, dobbiate onorare: il primo, lo ripeto, è il nesso vitale con ne che non ci sia più vita. opere caritative, di accoglienza e di promozione della vita che costitui- dei più deboli, le procedure, la normalità e i termini oltre i quali si ritie- Non stancatevi di ripetere che la vita è un valore assoluto, disponi- bile soltanto al mistero di Dio, che gratuitamente la riprende, non per capriccio, ma perché possa accadere l’entrata definitiva nel mistero della vita eterna, dono di Cristo a tutti coloro che Lo incontrano e credono in Lui. Difendete l’indisponibilità della vita dal suo concepimento fino al ritorno alla casa del Padre e siate impermeabili a qualsiasi riduzione. Sarebbe inaccettabile che la vita umana, in tutto o solo in parte, venisse considerata materiale biologico alla mercé degli scienziati. Purtroppo, però, analogamente alle generazioni precedenti che era- no consegnate alle ideologie sociali e politiche, noi siamo consegnati l’ecclesialità; il secondo impegno che vi chiedo è di incrementare le scono il contrappunto della polemica. Indubbiamente c’è un confronto dottrinale che talvolta può farsi anche duro. Accanto, però, c’è questa capacità di squadernare davanti al mondo un nuovo modo di concepire la vita, la malattia, di farsi carico delle trepidazioni e della disperazione: in questi anni tante donne sono state sottratte alla vulnerabilità della so- litudine per essere inserite in contesti nei quali hanno ritrovato (magari faticosamente) la loro dignità di madri, imparando ad assumersi fatiche che da sole non avrebbero potuto sopportare; l’ultima richiesta che vi rivolgo, dal momento che lo vedo fare nella società ma non nelle isti- tuzioni e men che meno nelle formazioni politiche, è di non trascurare la presenza di una sana laicità. Non parlo della minoranza laicista o dell’emergente e deleteria conformazione dei cattolaicisti. Ma di quelli L’amore è donazione totale di sé possibilità di espressione e di eroismo. Nel mio cuore ho profonda gra- vale a dire quegli uomini che, educati dai disastri del secolo che ci ha preceduto (definito dal filosofo Robert Conquest “delle idee assassine”), ricominciano a pensare alla propria e altrui vita non più come datore della civiltà occidentale, disse che era necessario che l’eroico diventasse quotidiano perché il quotidiano diventasse eroico. La chiarezza vi è assicurata, oltreché dall’insegnamento dei papi oggetto di possesso o di manipolazione, ma con quello stupore da e dei vescovi, dalla coerente esperienza di Giovanni Paolo II che, sui trarli e coinvolgerli, da buon prete ambrosiano sarei tentato di dire (ma non sempre apprezzate), negando che si possa chiamare demo- cui - aristotelicamente - nasce la sapienza. Ebbene, sappiate inconsappiate tirarveli dietro e camminare con loro. Molti laici condividono valori e idee di evidente matrice cattoli- ca, ancorché trasmissibili a un’autentica laicità. Anche se si dovesse trattare di un piccolo segmento di strada, sappiate quindi camminare con loro nella difesa della vita e nella promozione delle opere. Non scoraggiatevi, se non faranno l’intero cammino, se non partiranno temi dell’amore e della vita, ha scritto pagine assolutamente radicali crazia una società in cui vengono affermati il diritto all’aborto, il di- ritto alla manipolazione, il diritto alla soppressione di vite inermi e il potere dello Stato di decidere sulle grandi questioni della coscienza. L’uomo - è questo oggi il senso di tale negazione - è indisponibile alle strutture istituzionali, meno che mai della Magistratura. Sappiate quindi ricorrere, se necessario, alla suprema autorità dalla medesima esperienza di fede, se non avranno il vostro passo. della Chiesa affinché, come è accaduto con la Congregazione per la vita non trovassimo posto per chi, anche solo implicitamente, ha riproduca e riproponga il magistero. Può essere utile, nel confronto Guai a noi, se nell’ambito del nostro lavoro per gli uomini e per il senso del mistero! Sappiate dunque essere kantiani, di quel Kant che, pur essendo lontanissimo dalla nostra fede e dalla nostra cultu- ra, seppe dare una formulazione straordinaria del rispetto laico della vita: «Agisci in modo da trattare l’umanità nella propria e nell’altrui persona sempre come fine e mai semplicemente come mezzo». Ai tre impegni che ho elencato (il rapporto con l’ecclesialità, l’in- cremento delle opere caritative e la capacità di coinvolgimento della la Dottrina della Fede su alcune vicende inerenti l’aborto, chiarisca, con la società, rileggere il numero 73 dell’Evangelium Vitae. In essa si trovano fissati criteri inequivocabili di comportamento utili a illu- minare e valutare il presente. D’altronde credo che questa rinnovata assimilazione del magistero, l’immutabile volontà di farsi ancora in- segnare - dato che, dice san Paolo, saremo tutti bambini dinnanzi al Signore - vada attesa direttamente dalla Santa Sede. Vorrei fare tre ultime osservazioni: la prima: stiamo attenti, so- laicità) se ne aggiunge un altro: la consapevolezza culturale sulle prattutto noi cattolici, a non sottoporre il magistero al giudizio delle pure i problemi del quotidiano. Occorre coniugare in effetti l’oriz- che nel 1998 sembrava acclarato oggi è discusso. Sia dunque il ma- questioni che sono sul tappeto, senza la quale non si affrontano nep- zonte del quotidiano con uno più impegnativo e più vasto; Giovanni Paolo II, rievocando nel lontano 1981 san Benedetto da Norcia, fon- ricerche scientifiche. La scienza evidentemente è in evoluzione: ciò gistero a giudicarla e mai il contrario. Lo scienziato invece, come ognuno che è impegnato nel particolare, a un certo punto, quasi sen- L’amore è donazione totale di sé che un tempo il magistero chiamava gli uomini di buona volontà, della carità. Poco importa se in una fase successiva si articolerà nella cui parlavo prima, ovvero la capacità di leggere in senso positivo la converso, non esiste nemmeno pluralismo che non faccia riferimento Viene meno, così, la carità di richiamarsi all’orizzonte più vasto di dialettica tra il magistero e le questioni scientifiche. Quanti hanno incarichi nella politica poi si impegnino a mediare, anche a costo di sacrifici e di faticose collaborazioni. In nessun caso, comunque, forma e nei modi; non esiste, infatti, un’unità che sia uniforme e, per a una unità. Infine, ed è questa la terza e ultima osservazione, siate acuti nel giu- rimanga implicito il punto di partenza, cioè la dottrina sociale della dicare le situazioni, perché i figli delle tenebre sono più furbi dei figli Congregazione per la Dottrina della Fede guidata dall’allora cardinal gio del valore della vita, della famiglia, etc. trovi un’adeguata applica- Chiesa, formulata con precisione in uno degli ultimi documenti della Ratzinger. La battaglia che si delinea è sulla totalità e la radicalità della nostra visione e dei nostri obiettivi. Non possiamo non partire dal- l’ampiezza della nostra concezione della vita e delle cose. Quando il dialogo esigerà una riduzione della portata della nostra proposta, allora potremo accettarne una inferiore. Diversamente, partire da una proposta già mediata significherebbe rendere equivoca la nostra posizione. La seconda osservazione riguarda, invece, l’opportunità di favo- rire l’unità del popolo cristiano nelle sue forme e nelle sue articolazioni. È innegabile che ci siano delle differenze, persino di un certo valore. Eppure l’unità condivisa non presuppone un’opinione prevalente, bensì il radicamento nel mistero di Cristo che ci fa essere una cosa sola con Lui e rende positive, laddove non tendono a infrangere questa unità, anche le differenze. Coloro che, in forza di una coe- rente appartenenza alla dottrina sociale della Chiesa, hanno spinto la loro battaglia ottenendo talora risultati positivi a livello sociale. D’altra parte, l’unità premia sempre di più della divisione. A maggior ragione se si regge sui fondamenti della fede, della speranza e 11 della luce. Verificate in prima battuta che quel che viene detto a vantagzione nelle attuazioni politiche. Che non si senta qualcuno dire che lo Stato ha il diritto di risolvere i temi eticamente rilevanti o che - stando alle dichiarazioni di un’altissima autorità della Repubblica - debba farlo in maniera non confessionale, perciò anti-cristiana! (Un concetto di laicità questo, come ho mandato a dire in risposta a simili affermazioni, che non è diverso da quello dei giacobini della rivoluzione francese). Ci sarebbero molte altre cose da ricordare. Per ora ho soltanto cerca- to di aprirvi un sentiero da percorrere per recuperare il passato glorioso e spalancare il vostro impegno verso il futuro e le nuove generazio- ni. Diceva santa Caterina da Siena: «Non accontentatevi delle piccole cose». Siccome la più italiana delle sante lo diceva rivolgendosi al pontefice, mi pare che io possa ripeterlo a voi, oggi e qui. L’amore è donazione totale di sé 10 za accorgersene o senza averne volontà, è tentato ad assolutizzare. Studio prospettico osservazionale “Serenità” Studio osservazionale multicentrico comparativo dell’efficacia dei metodi di Regolazione naturale della fertilità versus le tecniche di Riproduzione assistita per la procreazione in coppie sub-fertili 2 13 Ente capofila del progetto: Ospedali Riuniti di Bergamo Dott. Prof. Luigi Frigerio (direttore clinica ostetrico ginecologica Ospedali Riuniti di Bergamo) e Dott. Giuseppe Banfi Promotore e direttore del progetto: Dott. Michele Barbato Premessa Il comportamento riproduttivo nella moderna società occidentale è cam- e la paternità sono oggi accuratamente pianificate, tendenzialmente tardive rispetto all’inizio dell’età fertile e frequentemente sono successive a lunghi periodi di contraccezione. I metodi per facilitare la ricerca della gravidanza cui ricorrono le coppie, in particolare quelle sub-fertili, sono generalmente due: il primo è il ricorso a tecniche di Procreazione medicalmente assistita (Pma) e il secondo è quello di ricorrere ai metodi di Regolazione naturale della fertilità (Rnf). L’efficacia delle varie tecniche di Pma è ben nota ed accuratamente monitorata, mentre in letteratura sono rintracciabili solo pochi studi e dati sull’efficacia dei metodi di Regolazione naturale della fertilità applicati a coppie sub-fertili. Lo scopo dello studio è quello di determinare il valore dell’efficacia del sistema Rnf, sia dal punto di vista dell’obiettivo primario (“bambini in braccio”), sia dal punto di vista della valutazione degli effetti collaterali, nonché dal punto di vista economico-organizzativo. L’amore è donazione totale di sé biato drammaticamente negli ultimi due decenni, in particolare la maternità subfertili o infertili. È necessario evidenziare che il tasso di nati vivi in effettuato con i metodi di Regolazione naturale della fertilità, intrinseca- Uno studio retrospettivo di coorte2 ha dimostrato che la maggior pro- coppie sub-fertili attraverso il monitoraggio del ciclo ovarico femminile, coppie subfertili non trattate raggiunge quasi il 55% in 36 mesi1. mente non invasivi e a costo complessivo trascurabile. Si tratta di metodi babilità di una gravidanza clinica si ha per rapporti nel giorno di picco del mente presenti nel corpo femminile, di individuare le fasi fertili e sterili sub-fertili). L’osservazione standardizzata del muco vaginale può identifi- che permettono, attraverso il riconoscimento di segni e sintomi ordinariadel ciclo ovarico e, conseguentemente, orientare il comportamento sessuale della coppia in modo da favorire il desiderato concepimento. Parallelamente verranno raccolti i dati del gruppo di controllo di coppie sub-fertili alla ricerca della gravidanza che adotta tecniche di Pma, in modo da poter procedere al confronto dei risultati. Il progetto, presentato dagli Ospedali Riuniti di Bergamo, con la par- tecipazione del Centro di Procreazione medico assistica dell’Unità oper- muco vulvare (38% per le coppie con fertilità normale, 14% per le coppie care i giorni in cui un rapporto presenta una maggiore probabilità di esitare in un concepimento.3 Il rapporto mirato nei giorni con secrezioni vulvari ottimali dovrebbe ridurre il declino della fecondabilità associato all’invecchiamento maschile. In letteratura non sono disponibili studi che confronti- no i risultati dei metodi Rnf e delle tecniche di Pma in coppie sub-fertili che cercano gravidanze. Da ciò l’esigenza di effettuare questo studio. Obiettivi dello studio tica di Ostetricia e Ginecologia (direttore: prof. Luigi Frigerio) vede il coinvolgimento della Facoltà di Statistica dell’Università degli Studi di Milano, Associazioni scientifiche specializzate nello studio dei metodi di Regolazione naturale della fertilità (Associazione sintotermico Camen) e infine operatori capillarmente presenti sul territorio (Fondazione Camen, Consultori familiari della Felceaf e gli insegnanti di Regolazione naturale della fertilità raggruppati dall’associazione “La Bottega dell’Orefice”). Lo studio Serenità, dopo essere stato analizzato e approvato dal Comitato di Bioetica degli Ospedali Riuniti di Bergamo, è stato sottoposto alla Direzione sanità della Regione Lombardia, che ha deciso di finanziarlo, essendo di interesse regionale sia per i risultati attesi che per le prospettive di ricerca nel trattamento della infertilità di coppia. Razionale dello studio La maggior parte delle coppie concepisce spontaneamente entro sei ci- cli di rapporti mirati. Le rimanenti coppie (10-15%) sono da considerare 15 Gli obiettivi primari sono: • Confrontare l’efficacia dei metodi per facilitare la ricerca della gravidanza basati sulla capacità osservazionale della donna (Rnf) con quella delle tecniche di Procreazione medicalmente assistita, nelle coppie sub-fertili. Gli obiettivi secondari sono: • valutare le conoscenze comportamentali acquisite dalle Coppie; • informare la collettività dell’esistenza di centri che forniscono la possibilità di conoscere ed imparare ad utilizzare i metodi per la Regolazione naturale della fertilità non solo per ritardare le nascite ma anche per favorire il concepimento; • ipotizzare un protocollo di proposta operativa alle coppie sub-fertili in base ai risultati raggiunti, da applicare prima di accedere alle tecniche di procreazione assistita, nel pieno rispetto dei dettami della Legge 40/04. L’amore è donazione totale di sé 14 In particolare, il progetto si propone di studiare il concepimento nelle 16 Dallo studio si attende la rilevazione dei risultati dell’efficacia dell’uso dei metodi di Rnf per la ricerca di gravidanza in coppie subfertili “sine causa”. Ci si attende inoltre di poter confrontare tali risultati sia con dati della letteratura, seppur lacunosi, sia con i dati di efficacia delle tecniche di Pma. In particolare si attende di poter individuare i valori di gravidanze e parti ottenuti. Dall’analisi preliminare degli studi pubblicati in letteratura, è ve- rosimile attendersi il concepimento e la nascita (“bimbo in braccio”) nel 30% circa delle coppie sub-fertili con il solo impiego della Rnf per l’identificazione del periodo fertile entro un anno. Si pensa poi che il confronto con il gruppo controllo possa far Le coppie arruolabili devono avere i seguenti requisiti: • coppie sub-fertili. In particolare coppie che, avendo avuto rapporti non protetti da un anno o più, non abbiano concepito4; • coppie sposate o con un legame stabile. • donne tra i 18 e i 45 anni di età al momento dell’ammissione; • uomini maggiorenni; • entrambi i membri della coppia non devono essere temporaneamente o permanentemente infertili. Le regole che verranno insegnate e che le coppie seguiranno per la ricerca della gravidanza sono quelle previste dal metodo sintotermico Camen5 : • individuare la finestra fertile attraverso l’evidenza dei segni della fertilità: dall’inizio del muco cervicale trasparente o filante o elastico e/o sensazione di bagnato o scivoloso o lubrificato fino al primo giorno di rialzo termico; emergere delle indicazioni più accurate e appropriate per l’inizio del- • maggiore è il numero di rapporti sessuali durante la finestra Si pensa infine che lo sfruttamento delle capacità osservazionali • prediligere per i rapporti sessuali i giorni della finestra fertile le tecniche di fecondazione assistita nelle coppie sub-fertili. della donna possa favorire anche un impiego più razionale delle procedure diagnostiche della fertilità femminile. Descrizione dello studio Il disegno sperimentale si articola come uno studio prospettico osservazionale e prevede l’osservazione e il controllo di due gruppi di coppie sub-fertili alla ricerca di una gravidanza: 1.Coppie che utilizzano i metodi per la Regolazione naturale della fertilità (gruppo in studio). 2.Coppie che accedono alle tecniche di Pma (gruppo di controllo). 17 fertile, più alta è la probabilità di concepimento; con muco con caratteristiche di massima fertilità; • è auspicabile astenersi dai rapporti sessuali per i 4 o 5 giorni precedenti l’inizio della finestra fertile. La durata dello studio è di 5 anni, di cui 3 di arruolamento seguiti da 2 di follow-up. Conclusioni Nel periodo dello studio riteniamo che una quota rilevante delle coppie potrà conseguire il concepimento spontaneamente attraverso l’apprendimento e l’impiego dei metodi naturali. L’amore è donazione totale di sé Risultati attesi Bibliografia 1 H.K.A.Snick, T.S.Snick, J.L.H.Evers and J.A.Collins: The spontaneous pregnancy prognosis in untreated subfertile couples: the Walcheren primary care study. Human Reproduction vol.12 no.7 pp.1582–1588, 1997. 2 Hilgers TW, Bailey AJ. NFP II Basal body temperature and estimated time of ovulation. Obst Gynecol 1989; 55: 333-339. Michele Barbato (medico ostetrico ginecologo ospedale di Vimercate - MI 3 19 e Direttore del Camen - Centro Ambrosiano Metodi Naturali - di Milano) e Maria Barbato 3 Wilcox AJ, Weinberg CR, Baird DD. Timing of sexual intercourse in relation to ovulation. Effects on probability of conception, survival of the pregnancy, and sex of baby. N Engl J Med 1995;333:1517-21. 4 Consiglio Superiore di Sanità - Comitato di Presidenza Linee guida contenenti le indicazioni delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Sessione XLVI 9 aprile 2008. 5 M. Barbato La regolazione naturale della fertilità Edit. CODIT,1993, pag 125-132. Introduzione I Metodi naturali “sono metodi che si basano sulla conoscenza dei processi biologici per cui una gravidanza può essere ricercata o evitata grazie all’osservazione dei segni e dei sintomi della fase fertile del ciclo mestruale. Quando si vuole evitare una gravidanza ci si deve astenere dai rapporti sessuali durante la fase fertile del ciclo, quando la si ricerca si possono utilizzare con precisione i giorni fecondi’” (Oms). Ogni donna può imparare i Metodi naturali poiché sono metodi sem- plici che non hanno controindicazioni. Possono essere usati da donne con cicli brevi, lunghi o irregolari o in situazioni particolari, come durante l’allattamento al seno o durante il periodo che precede la menopausa. Il grande beneficio dei Metodi naturali è quello di non interferire con le funzioni naturali del proprio corpo e di non provocare danni alla salute, come invece i normali mezzi contraccettivi possono fare. L’invito a conoscere i propri ritmi biologici è rivolto alle coppie che desiderano regolare la propria fertilità per ricercare, distanziare o evitare la gravidanza, agli adolescenti e giovani per maturare una adeguata conoscenza della propria corporeità, nell’ambito di una educazione integrale della persona alla sessualità e all’amore, alle donne che desiderano conoscere l’andamento del proprio ciclo mestruale ed evidenziare even- tuali patologie disfunzionali, individuabili attraverso il Metodo naturale. L’amore è donazione totale di sé 18 I metodi naturali per la regolazione della fertilità La storia dei metodi naturali Per un corretto insegnamento tuttavia devono essere rispettate delle condizioni, in particolare è necessario che i Mn siano bene insegnati e bene imparati e che vengano rispettate le regole, date da ciascun metodo, La storia dei Metodi naturali si perde nella notte dei tempi, tuttavia per favorire o rimandare un concepimento. È pertanto necessario che il primo nome da ricordare è quello del giapponese Kyusaku Ogino, il dalle conoscenze biologiche e spostandosi poi sull’auto-osservazione, la il 16° giorno prima della mestruazione successiva. Questa scoperta di l’insegnante segua un percorso metodologico con la coppia partendo registrazione e l’analisi dei dati, l’interpretazione, fornendo una regola di lettura dei tempi fertili/sterili. Il percorso di apprendimento dei Mn si svolge in tempi precisi che hanno come obbiettivo l’autonomia della coppia nella conoscenza della propria fertilità. Per imparare bene a utilizzare i Mn occorrono condizioni di insegnamento precise: • un luogo preciso; • un tempo stabilito; • un soggetto professionalmente qualificato. “Sempre più donne si avvicinano alla regolazione naturale della fer- tilità perché trovano affascinante conoscere il proprio corpo. Conoscere i processi della fertilità della coppia e scoprirne i segni nel proprio corpo stupisce e nello stesso tempo dà sicurezza in se stessi. L’essere fertili o ste- rili non viene più percepito come una incognita e non viene più vissuto in quale nel 1924 scoprì che l’ovulazione si colloca sempre tra il 12° e Ogino fu poi elaborata, attraverso un calcolo statistico, da un medico Olandese, Jan Smulders, ed è stata alla base del metodo del calendario o del ritmo o metodo di Ogino. Anche Knaus, un austriaco, nel 1929, arrivò a conclusioni simili e asserì che in una donna sana l’ovulazione avviene sempre il 15° giorno prima della mestruazione successiva, ma nessuno poi sviluppò questa scoperta. Un passaggio importante verso i moderni metodi naturali si deve al diffondersi di quei metodi che non partono dal calcolo statistico, come il metodo di Ogino, sebbene basato su un presupposto biologico vero, bensì si fondano sull’osservazione dei segni e dei sintomi della fase fertile del ciclo femminile, quali la temperatura basale e il muco cervicale. In particolare nel 1876 si scoprì che la temperatura a riposo (basale) modo negativo o con paura. La fertilità non è, dunque, una condizione che della donna non fosse sempre uguale ma avesse un andamento bifasico: della propria quotidianità e della propria persona. cui si alza di 1 o più decimi di grado. Wilhelm Hillebrand nel 1933 fu deve essere controllata e ostacolata, ma appare come una parte costitutiva Questo non vale solo per le donne, ma anche per l’uomo, che partecipa e diviene consapevole della fertilità sua e della sua donna. Molte donne riferiscono di aver sperimentato una grande e piacevole sorpresa quando si sono rese conto di poter diagnosticare con chiarezza la propria fertilità, osservando tutto ciò che accade nel proprio corpo, senza dover ricorrere a una prima fase in cui la temperatura si mantiene bassa e una seconda in il primo insegnante di quei metodi che si basavano sulle modificazioni della curva termica. Vari studiosi e ricercatori si susseguirono poi per suggerire una modalità pratica per individuare il rialzo termico e quindi la fase infeconda del ciclo. Si deve a Jacques Ferin, nel 1947, la prima enunciazione di un meto- medici o a qualche strumento tecnologico. Quanto le osservazioni sogget- do per individuare la fase sterile dopo il terzo giorno di rialzo termico. rappresentanti scettici del mondo medico.” (P. Frank). naturali perché, oltre ad aver elaborato un metodo combinato che asso- tive resistano a criteri oggettivi è un fenomeno che sorprende perfino certi 21 Dopo Ferin anche Jan Holt sarà sempre ricordato nella storia dei metodi L’amore è donazione totale di sé 20 dott. Gabriele Bonomi, che ha svolto un grande lavoro di diffusione peratura elevata superiori di almeno 0,1 °C ai sei giorni precedenti”. inoltre al dott. Giancarlo Bertolotti l’aver collegato la realtà dei metodi in modo semplice la fase sterile del ciclo: “Evidenzia tre valori di temNegli anni ’50 molti singoli ricercatori diedero il loro contributo per e di aiuto alle coppie tra il 1960 -1980 e del dott. Paganuzzi. Si deve naturali italiana alla realtà internazionale. La fine della fase pionieri- sviluppare e interpretare in modo sempre più adeguato il metodo della stica si è conclusa alla fine degli anni ’70 quando si sono costituiti il (Belgio), Rendu (Francia), Marshal (Gran Bretagna), Bartzen e Durkan studi e ricerche sulla regolazione naturale della fertilità della Universi- temperatura basale: Doering (Germania), Vollman (Svizzera), Ferin (USA), Dunn (Olanda), Paganuzzi e Bonomi (Italia). Per ora si è parlato solo di metodi che si fondano sulla rilevazione della temperatura basale, ma già nel 1946 Pommernke scopri l’associazione tra il muco cervicale e la fase estrogenica del ciclo mestruale. Tra gli sudiosi del metodi del muco cervicale si sono distinti E. Keefe, Roetzer e Gabriele Bonomi, con il metodo della chiara d’uovo o del- la capacitazione spermatica. Particolare menzione meritano i coniugi Billings, che hanno sviluppato e diffuso un metodo che si basa solo sul sintomo del muco o metodo Billings. Nel 1950 si è iniziato a parlare di metodo sintotermico, successi- vamente si sono diffusi diversi metodi sintotermici i cui sostenitori Roetzer, Marshal, Flynn, Lancthod, Keefe, Bonomi, Thyma, basandosi sull’osservazione di più segni e sintomi, hanno associato, con diverse regole, la registrazione della temperatura basale al muco o al calcolo o alla palpazione del collo dell’utero. Nel 1967 l’Oms si impegnò nella ricerca sulla Rnf, nel 1974 si è costituita la “International Federation for Family Life Promotion”, che Camen (Centro Ambrosiani Metodi Naturale ) di Milano e il Centro tà Cattolica di Roma. Questi Centri hanno promosso la formazione di insegnanti di metodi naturali, rispettivamente Sintotermico il Camen e Billings il Centro studi della Cattolica. Questi poi hanno contribuito alla costituzione della Confederazio- ne Italiana Centri Regolazione Naturale della fertilità, che raggruppa i Centri nazionali che preparano insegnati di Rnf. I segni e sintomi della fertilità L’ovulazione si manifesta in ogni donna con dei segni e sintomi precisi ed esattamente identificabili: • temperatura basale • muco cervicale • modificazioni della cervice uterina • La temperatura basale Durante il ciclo ovarico la temperatura della donna dopo il riposo ha creato un movimento culturale e scientifico attualmente diffuso in notturno presenta un andamento caratteristico con due fasi distinte: una La diffusione in Europa è associata ai nomi del Dott. Rendu e Guy più alta dopo l’ovulazione. Il responsabile dell’aumento della tempera- più di novanta Paesi del mondo. in Francia, Roetzer in Austria, Marshal e Flynn in Inghilterra, Doering in Germania. Nel nostro paese la storia dei metodi naturali è legata ai nomi del 23 di temperatura più bassa prima dell’ovulazione ed una di temperatura tura è il progesterone, l’ormone prodotto dal corpo luteo, quella struttu- ra che si forma nell’ovaio quando scoppia il follicolo. Dopo che scoppia il follicolo, quindi dal momento dell’ovulazione in poi, agisce sui L’amore è donazione totale di sé 22 ciava al calcolo la temperatura basale, enunciò la regola per individuare denso o filante) e bisogna descriverne anche la sensazione (asciutto, que, di una ovulazione imminente o già avvenuta. Registrando i valori conoscere il muco soprattutto nelle situazioni in cui è spesso presente possibile individuare una curva termica (con una prima fase bassa e una “bicchier d’acqua”: si prende tra le dita la secrezione osservata e si di qualche decimo di grado. L’aumento della temperatura è segno, dundella temperatura misurata quotidianamente su un apposito grafico è seconda più alta) e attraverso tale curva è quindi possibile identificare la fine del periodo fertile. • Il muco cervicale È possibile individuare l’inizio della fertilità femminile attraverso l’osservazione del muco cervicale. Esso ha la funzione di nutrire gli spermatozoi e di facilitare la loro sopravvivenza e la loro risalita verso l’utero. La sua secrezione è controllata dagli ormoni estrogeni che au- mentano parallelamente alla maturazione del follicolo, fino a raggiunge- re il picco nei giorni intorno all’ovulazione. All’inizio, quando compare a livello dei genitali esterni, il muco è opaco appiccicoso e particolar- mente denso, nei giorni successivi invece si fa sempre più fluido, limpi- do e abbondante. Quando il muco presenta queste ultime caratteristiche l’ovulazione è imminente, ma non appena è avvenuta l’ovulazione la umido, bagnato o lubrificato). Alle volte può risultare difficoltoso ri- leucorrea o secrezioni vaginali. In questo caso si può fare la prova del mette nel bicchiere trasparente contenente acqua. Se la secrezione si scioglie non è muco, se rimane intatto nell’acqua è muco. In situazioni in cui c’è poco muco o comunque si fa fatica a vederlo e/o a percepirlo si consiglia di: 1. dormire senza mutande 2. non usare salvaslip 3. utilizzare le gonne 4. utilizzare indumenti in cotone, larghi, che facciano respirare 5. bere molto (aumenta la componente acquosa del muco) 6. fare delle contrazione di circa 10 secondi della muscolatura pubo coccigea (come per trattenere la pipì) che favorisce la discesa del muco verso i genitali esterni 7. provare a cercare il muco direttamente nel collo dell’utero produzione del muco cervicale cessa rapidamente. È quindi possibile • La cervice uterina della comparsa e dei cambiamenti del muco cervicale. vice uterina durante le fasi del ciclo: sotto lo stimolo degli estrogeni eseguita dalla donna almeno per tre volte al giorno (nella fase di ap- sizione (più alto) e apertura (più aperto), adatte a favorire il passaggio identificare l’inizio e l’evolversi della fertilità attraverso l’osservazione L’osservazione e anche l’attenzione alla percezione del muco va prendimento) e va registrata la sera. La sensazione e la visualizzazione del muco che viene registrata è quella che ha massime caratteristiche di fertilità. È buona cosa prestare prima attenzione alla sensazione e, solo dopo, osservare ciò che si trova sui genitali esterni (passando la carta igienica o due dita ben lavate tra le piccole labbra). Una volta trovato il muco bisogna descriverlo (opaco o trasparente, appiccicoso o elastico, 25 Si tratta di un segno correlato alle modificazioni che subisce la cer- subisce delle modificazioni di consistenza (diventa più morbido), podegli spermatozoi. L’amore è donazione totale di sé 24 centri termoregolatori ipotalamici e fa aumentare la temperatura basale 26 per la regolazione naturale della fertilità Oggi i metodi naturali per la Regolazione naturale della fertilità sono molteplici, i più diffusi in Italia sono: • metodo di Ogino; utilizzarlo solo se la differenza tra il ciclo più corto e quello più lungo dell’anno è inferiore ai 5/6 giorni. Questo metodo è abbastanza efficace nella prima parte, perché mol- to restrittivo (per maggior sicurezza è molto largo il periodo di astinenza), mentre gli errori maggiori si riscontrano nella seconda parte. • metodo della temperatura basale; • Metodo della temperatura basale • metodo Billings; ci si affida alla regolarità del ciclo, ma alla rilevazione del segno “tem- • Lam (Lactation Amenorrea Method) al mattino e possibilmente alla stessa ora, con mezz’ora di tolleranza. • metodi ciclotermici; • metodi sintotermici (Roetzer, Camen); • Metodo di Ogino o metodo del calendario Il presupposto scoperto da Ogino nel 1924 è che la fase post ovula- toria ha una durata costante e l’ovulazione accade sempre tra il 12° e il 16° giorno prima della mestruazione successiva. Tenendo conto anche del tempo di sopravvivenza della cellula uovo (24 ore) e degli spermatozoi (3 giorni), vengono fatti dei calcoli matematici per cui si può individuare sempre una prima fase del ciclo sterile, una centrale fertile e una successiva ancora sterile. Il primo giorno di ciclo coincide con l’inizio del flusso mestruale. ◊ La prima fase sterile si calcola sul ciclo più corto dell’ultimo anno sottraendo 19; il giorno stabilito con questo calcolo è l’ultimo della fase sterile. ◊ La seconda fase sterile post ovulatoria si calcola sul ciclo più lungo dell’anno e si sottrae 9; il giorno così individuato è il primo della seconda fase sterile. ◊ Il periodo intermedio è considerato fertile. Questo metodo si affida a un calcolo statistico; infatti è possibile 27 Differentemente dal metodo di Ogino con la temperatura basale non peratura basale”. La temperatura va rilevata al momento del risveglio È importante che la temperatura sia misurata sempre nella stessa sede (rettale o vaginale o orale), che va segnalata sull’apposita scheda, e il valore misurato va annotato subito. Si inizia a misurare la temperatura dal quarto giorno del ciclo e si costruisce il grafico giorno per giorno. Devo fare attenzione ad eventi che possano erroneamente provocare un rialzo termico e annotarli sulla scheda. Per interpretare la scheda che ho di fronte devo decidere se si tratta di una curva monofasica (senza il rialzo della temperatura) o bifasica (dove si è riscontrato un rialzo della temperatura). Con la regola di Holt o della linea di copertura individuo il rialzo termico. Con la regola di Holt per rialzo termico si intende quello in cui almeno tre temperature sono più alte di 2 decimi di grado dalle 6 temperature precedenti. Con la linea di copertura posso individuare il rialzo se traccio una linea sopra le temperature alte della fase bassa e tutte quelle che sono sopra di due decimi di grado dalla linea di copertura sono nella fase alta. Dopo il terzo giorno di rialzo sono certo dell’avvenuta ovulazione. Dal mattino del quarto giorno di rialzo fino alla successiva mestruazione sono in periodo sterile. Lo svantaggio del metodo della temperatura basale consiste nel fat- to che dà informazioni solo relative alla seconda fase del ciclo, dopo L’amore è donazione totale di sé I metodi naturali dai rapporti sessuali è tutto quello che va dal giorno dopo il giorno fase del ciclo fino a quando non si è verificato il rialzo termico. Se poi termico. Questa combinazione ha avuto una grande diffusione per gli periodo dopo l’ovulazione non è possibile avere rapporti nella prima non si verifica il rialzo, perché in alcuni cicli è possibile, in quel mese non è possibile avere rapporti neanche un giorno. Sulla seconda fase del ciclo invece è molto efficace; infatti una volta avvenuta l’ovula- zione, si possono riprendere i rapporti secondo le regole dettate dal stabilito con Ogino o Doring, fino al mattino del quarto giorno di rialzo ottimi risultati sul piano dell’efficacia e sulla migliore compliance per aver diminuito il periodo di astinenza rispetto al metodo della temperatura basale. metodo. • Metodo Billings • Metodi ciclo termici di uno dei sintomi fondamentali della fertilità femminile: il muco cervi- Per ovviare al fatto che con il metodo della temperatura basale si utilizza solo la seconda parte del ciclo, ed è possibile aver rapporti solo Questo metodo si basa esclusivamente sulla rilevazione quotidiana cale prodotto dal collo dell’utero. La donna può riconoscere la presenza e i cambiamenti del muco nella seconda parte del ciclo (qualora si volesse evitare un concepi- cervicale non solo mediante una semplice rilevazione visiva sui genitali alla temperatura basale il calcolo di Ogino o la regola di Doring per vello vulvare. L’osservazione della donna deve tenere conto dell’intera mento), molti autori tra gli anni ’50 - ’70 hanno proposto di abbinare individuare il periodo sterile nella prima fase del ciclo, subito dopo la mestruazione (periodo sterile pre ovulatorio). Il calcolo di Ogino si esterni, ma anche attraverso le sensazioni prodotte dal muco stesso a ligiornata. Nella prima parte del ciclo siamo in condizioni sterile fino a quando ottiene individuando il ciclo più corto tra i cicli di almeno un anno e si non comincia a sentirsi o comparire il muco, ossia quando cambia il zia l’ultimo giorno di sterilità. È possibile aver rapporti fino al giorno rare a riconoscere su se stessa, che può manifestarsi con giorni asciutti o ci si deve astenere dai rapporti. La regola di Doring invece si basa sulla modificazioni né qualitative, né quantitative. Dal cambiamento del qua- sottrae 19 dal numero di giorni di quel ciclo: con tale calcolo si evidenstabilito dal calcolo di Ogino, poi, se si deve evitare un concepimento, curva termica e sottrae 7 dal più precoce rialzo termico di almeno 12 cicli, in questo modo si individua sempre l’ultimo giorno della fase ste- rile. È possibile, perciò, aver rapporti solo fino al giorno stabilito dalla regola di Doring e, se si deve evitare un concepimento, inizia il periodo di astensione. Nella seconda fase del ciclo si individua il periodo sterile post ovu- latorio con il rialzo della temperatura (proprio come è stato spiegato nel metodo della temperatura basale). Il periodo in cui ci si deve astenere 29 “quadro non fertile di base”, situazione che ciascuna donna può impa- con una secrezione sempre uguale, giorno dopo giorno, che non subisce dro non fertile di base inizia la fase fertile, che si protrae fino al terzo giorno completo dopo il picco del sintomo del muco (per “picco” si in- tende l’ultimo giorno in cui il sintomo del muco si manifesta anche con una sola caratteristica di alta fertilità: sensazione di bagnato/lubrificato, trasparenza, filanza preceduto da una crescita e da sviluppo regolare del sintomo stesso). Dal quarto giorno dopo il picco inizia la sterilità post-ovulatoria che si protrae fino alla mestruazione successiva. I giorni di mestruazione L’amore è donazione totale di sé 28 l’ovulazione, per cui non sapendo quando finisce la sterilità del primo 30 precoce la donna non potrebbe accorgersi dell’inizio della fase fertile a causa del flusso sanguigno. Questo metodo si avvale di diversi simboli che usano gli insegnanti (che per il metodo Billings sono solo donne in età fertile) per evidenziare la fase del ciclo in cui ciascuna donna si trova. Uno svantaggio di questo metodo può consistere nel fatto che non tutte le donne, soprattutto in una società moderna, riescano a sentire o identificare bene visivamente il sintomo del muco, per cui fanno molta fatica a distinguere le diverse fasi del ciclo. Questo può essere dovuto al tipo di abbigliamento stretto, non traspirante, all’uso di salvaslip e al nostro tipo di cultura che non ci permette di paragonare semplicemente con altri le nostre esperienze. • I metodi sintotermici Questi Metodi si basano sulla combinazione dei vari segni di fer- tilità: il muco cervicale, la temperatura basale e le modificazioni della cervice uterina, che vengono registrati su un’apposita scheda. Essendo diversi i segni che il metodo prende in esame, l’uno aiuta l’interpretazione dell’altro così che la donna può avere a disposizione almeno due segni per identificare l’inizio della fertilità e almeno due per individuarne la fine. Diversi sono i metodi sintotermici a livello internazionale, ognuno si differenzia dagli altri per le regole di interpretazione dei vari segni e sintomi. Il metodo sintotermico proposto in Italia è quello nato dal Camen (Centro Ambrosiano Metodi Naturali): Metodo Sintotermico secondo Camen. Il metodo sintotermico Camen ha due modalità: una più restrittiva e più sicura, l’altra meno restrittiva, ma con qualche possibilità in più di concepimento. Entrambe le modalità hanno due parametri sia per identificare il primo periodo sterile, sia per identificare la fine della fase fertile dopo l’ovulazione. 1a modalità: il periodo sterile pre-ovulatorio si individua con il 31 calcolo di Ogino (ciclo più corto degli ultimi dodici cicli meno 19) e con i segni di fertilità (il muco visto o sentito o il collo dell’utero). È possibile avere rapporti entro il periodo stabilito con il calcolo di Ogino solo se contemporaneamente c’è assenza di muco e sensazione di secco-asciutto o assenza di qualsiasi altro segno di fertilità (solo la sera e a giorni alterni). Questa modalità può essere definita “il metodo di Ogino secco”. Il periodo sterile post-ovulato- rio si identifica evidenziando tre temperature che superino di almeno un decimo di grado la linea di copertura, ma il primo rialzo deve avvenire dopo il picco del muco. I rapporti sessuali sono possibili a partire dalla mattina del quarto giorno. Questa modalità è sicura- mente più restrittiva ma a tutt’oggi nell’esperienza del Camen non è stata registrata alcuna gravidanza non programmata. 2a modalità: il periodo sterile pre-ovulatorio dura fino a quando non si evidenziano i segni della fertilità: muco, sensazione e modificazioni del collo dell’ utero. La donna per utilizzare questi sintomi, deve essere capace di percepire il cambiamento della sensazione prima della visualizzazione del muco a livello vulvare (“prima sentire il muco poi vederlo”) oppure deve imparare a valutare in modo adeguato i cambiamenti del collo dell’utero. I rapporti in questa prima fase sono consentiti a giorni alterni e solo la sera. Questa modalità viene definita: “prima sento, poi vedo”. Il periodo sterile post-ovulatorio si individua evidenziando tre temperature che superino di almeno un decimo di grado la linea di copertura e il primo rialzo deve avvenire dopo il picco del muco. I rapporti sono possibili a partire dalla sera del terzo giorno di rialzo termico. L’amore è donazione totale di sé vengono considerati sempre fertili in quanto se ci fosse un’ovulazione 32 l’interpretazione del rialzo termico va seguito tutto ciò che stato detto a proposito del metodo della temperatura basale. L’unica differenza con il metodo della temperatura basale è che il rialzo si considera tale anche se si supera di solo un decimo di grado la linea di copertura, non servono due decimi di grado perché viene abbinato il picco del muco. Per quanto riguarda l’osservazione, l’analisi e la registrazione del ciclo. I risultati in termini di prevenzione delle nascite sono molto buoni e migliori delle tecniche contraccettive abitualmente suggerite in questo periodo di allattamento. Se non sono presenti i requisiti per utilizzare il Lam è possibile utiliz- zare il metodo sintotermico per l’allattamento. Ha delle regole precise che vanno imparate con un insegnante qualificato. Vantaggi dei metodi naturali muco, va seguito tutto ciò che è stato scritto riguardo al muco nella sezione segni e sintomi della fertilità. Individuato l’inizio e la fine del periodo fertile attraverso l’interpre- tazione combinata dei segni e sintomi di fertilità, la coppia che desidera • NO CONTROINDICAZIONI Non hanno e non possono avere controindicazioni medico-sanitarie, una gravidanza sa che deve privilegiare i giorni di massima fertilità per anzi non pongono alcuna interferenza nei ritmi biologici e non alterano viare una gravidanza sa che in tale periodo deve astenersi dai rapporti sono gravati da effetti indesiderati ed effetti collaterali, a volte anche facilitare il concepimento. La coppia invece che desidera evitare o rinsessuali. • Il Lam (Lactation Amenorrea Method) La pianificazione familiare si ottiene anche attraverso l’allattamento al seno. Questo è il sistema che soprattutto nei Paesi poveri evita il maggior numero di gravidanze. Alla Consensus Conference di Bellagio, promossa dall’Oms, si è proposto di utilizzare il Lam come sistema per regolare le nascite. Questo sistema richiede 3 criteri: 1. allattamento totale o quasi totale al seno (con un intervallo massimo tra le poppate di 4 ore di giorno e 6 di notte); 2. assenza di flussi mestruali; 3. primi sei mesi di vita del bambino. l’integrità psico-fisica: tutti i metodi artificiali di controllo delle nascite molto gravi. Ad esempio la “pillola” determina frequentemente aumento ponderale e cambiamenti dell’umore e della libido; meno frequenti, ma più rischiosi, sono gli effetti collaterali legati al rischio di formazione di trombi. È noto l’effetto dei dispositivi intrauterini (Iud, la “spirale”) sui rischi legati alle infezioni pelviche e alla successiva sterilità legata a queste, nonché all’aumentata probabilità di gravidanza extrauterina; tali dispositivi possono inoltre aumentare il flusso mestruale ed esistono pericoli connessi alla loro applicazione. • INNOCUI Sono innocui per l’eventuale concepito. Le coppie che usano la Rnf conoscono il giorno di concepimento Se tutti e tre i requisiti sono rispettati, si è in un periodo non fertile del loro bambino e possono così evitare errori nell’identificare la data del Lam, può tuttavia adottare un Mn che le consenta l’individuazione dei cepimento riduce il rischio di esposizione del feto ad agenti o a noxae con un’efficacia dimostrata del 98%. Se la coppia non rientra nelle regole segni e dei sintomi della fertilità per riconoscere i periodi fertili e sterili del 33 del parto; inoltre la consapevolezza della fertilità e del tempo del conpatogene che possono danneggiarlo. L’amore è donazione totale di sé Per quanto riguarda la modalità di misurazione della temperatura e • ACCETTABILI zata sia per evitare che per favorire il concepimento. Esistono in com- bandono è basso. La motivazione può essere di ordine antropologi- reversibilità più rapida, come gli estroprogestinici, possono, in alcune Nella nostra esperienza il tasso di abbandono si assesta sul 6%; questo Sono immediatamente reversibili: la stessa scheda può essere utiliz- mercio metodi contraccettivi più o meno reversibili, ma, anche quelli a condizioni, richiedere più tempo per il recupero della fertilità: non sono infrequenti i casi di “amenorrea post-pillola” ad esempio. • AIUTO PER FERTILITÀ Sono un valido aiuto per le coppie con problemi di fertilità. Il com- Hanno un’elevata accettabilità: in coppie motivate il tasso di ab- co, ecologico, psicologico o religioso e ne influenza anche l’efficacia. dato, a nostro avviso, è dovuto al grande lavoro che si fa per motiva- re le coppie all’uso e al periodico follow-up. L’accettabilità del condom, metodo contraccettivo ritenuto “moderno”, è molto più bassa, in quanto esso interferisce con la spontaneità del rapporto. La pillola contraccettiva ha trovato ampia diffusione proprio per- portamento riproduttivo nella moderna società occidentale è cambiato ra- ché evita il questi tipo di disagio, ma, come accennato in precedenza, ben pianificate, spesso dopo lunghi periodi di contraccezione. Se la gra- della libido, una riduzione della lubrificazione vaginale, cambiamenti dicalmente nelle ultime due decadi: la maternità e la paternità sono oggi vidanza pianificata non avviene come atteso, viene spesso richiesta anche molto precocemente, a pochi mesi dall’inizio della ricerca di gravidanza, è associata a numerosi effetti collaterali e può determinare un calo dell’umore. un’assistenza per l’infertilità, con il rischio di un eccesso di trattamento e • SEMPLICI tra i quali l’iperstimolazione ovarica e gravidanze multiple. Spontanea- prendimento la coppia diviene autonoma nelle registrazione ed in- mirati. Le rimanenti coppie sono da considerare sub-fertili o infertili, ma utilizzabili da coppie di qualsiasi cultura e di differenti livelli socio- di esporsi ai rischi associati alle tecniche di riproduzione assistita (Art), mente la maggior parte delle coppie concepisce entro sei cicli di rapporti il tasso di nati vivi in coppie sub-fertili non trattate raggiunge quasi il 55% in 36 mesi. Questo tasso è superiore di quello di qualsiasi altra strategia di trattamento, specialmente di quello delle Art, che sono correntemente proposte alle coppie subfertili. Durante questo periodo di ulteriore atte- sa un automonitoraggio con metodi di regolazione naturale della fertilità Sono semplici da imparare e da usare: dopo una prima fase di ap- terpretazione dei segni e sintomi di fertilità. I metodi naturali sono culturali. Ci sono persone che vivono in aree urbane e persone che vivono in aree cittadine. Anche studi dell’Oms hanno evidenziato che il livello di scolarità non influenza la capacità di riconoscere e descrivere i segnali di fertilità. Le motivazioni religiose all’uso del metodo non sono un pre-re- (Nfp) potrebbe essere l’unica cosa necessaria, specialmente in coppie con quisito, infatti la maggioranza degli utenti della Rnf non è cattolica, diagnosi di anomalie del ciclo ovarico. Questo dato è importante da con- anche in un contesto multirazziale come quello delle città italiane, e infertilità inspiegata. Inoltre, i Nfp sono un valido metodo per una autosiderare, perché i costi delle tecniche di fecondazione assistita hanno un impatto importante sia dal punto di vista economico che della salute. 35 ma appartiene a diverse confessioni religiose e non. Se ne evince che di Milano in particolare, i metodi naturali possono essere proposti a chiunque richieda una consulenza contraccettiva. L’amore è donazione totale di sé 34 • REVERSIBILI Condizioni per l’uso • ECONOMICI Non sono costosi: tutti i contraccettivi hanno un costo che si ripete mensilmente o a periodi, o sulla singola persona o sulla collettività. I • Intesa e dialogo tra i partners senza una buona disponibilità da tano alcun impegno economico. • Apprendimento sotto la guida di insegnanti competenti, qualifi- Metodi naturali, dopo un’iniziale fase di apprendimento, non compor- • SEMPRE UTILIZZABILI Possono essere utilizzati nelle varie fasi della vita riproduttiva del- la donna, compresa la premenopausa, i cicli irregolari, l’allattamento: per i metodi contraccettivi non vale lo stesso discorso i quanto alcuni metodi sono più adatti in alcune fasi rispetto ad altri, così che la donna si trova costretta a passare dagli estroprogestinici alla minipillola o al condom durante l’allattamento, allo Iud in fase premenopausale. • RESPONSABLITÀ UMANA Presuppongono e favoriscono la responsabilità umana nelle com- ponenti fondamentali della conoscenza (autocoscienza) e della volontà (autocontrollo). • RISALTANO LA COPPIA Rispettano e promuovono la coppia, perché domandano e favorisco- no l’intesa tra l’uomo e la donna. Favoriscono il dialogo di coppia, soprattutto sulle questioni inerenti il corpo e la sessualità, incentivano la cooperazione tra l’uomo e la donna e la corresponsabilità reciproca. Non riducono la sessualità alla sola genialità fisica ma la integrano nelle altre componenti della persona (sentimento, affettività, spirito) e parte di entrambi i partners non sono facili da gestire. cati presso le apposite Scuole di Formazione e inseriti in un itinerario di formazione permanente. Purtroppo molti li apprendono leggendo qualche opuscolo. • Fase di studio e di osservazione di durata variabile da parte della donna per capire i propri ritmi di fertilità, attraverso la rilevazione quotidiana di segni e sintomi specifici. • Motivazioni salde e profonde nella coppia che condizionano proporzionalmente la stessa efficacia del metodo e la sua continuazione d’uso. Efficacia dei metodi naturali L’efficacia del metodo dipende dal corretto insegnamento e appren- dimento, dall’osservazione e registrazione scrupolose dei segni e sintomi di fertilità, nonché dalla volontà della coppia di educare le proprie abitudini sessuali. L’appartenenza dell’utente a un livello culturale più o meno alto non influenza in modo statisticamente significativo l’efficacia del metodo. È importante distinguere le gravidanze indesiderate che insorgono in seguito a errore del metodo, da quelle dovute ad errore della coppia o dell’insegnante; ciò non sempre è possibile e può creare dei bias. Sono stati proposti vari strumenti per valutare l’efficacia dei metodi contribuiscono a valorizzare l’affettività, la delicatezza e la tenerezza; contraccettivi ma il più diffuso e utilizzato è: l’indice di Pearl. potersi ciclicamente rinnovare. indesiderate per il numero di mesi di esposizione al metodo e moltipli- risvegliano il desiderio sessuale reciproco, che ha bisogno di attese per 37 L’indice di Pearl viene calcolato dividendo il numero di gravidanze L’amore è donazione totale di sé 36 28 anni e un solo figlio per famiglia. Le coppie che hanno seguito le del metodo per ogni coppia, non rendendo ragione del miglioramento del 100%, vale a dire zero gravidanze impreviste. Le coppie che hanno 12 cicli l’anno). L’indice di Pearl non tiene conto del periodo di utilizzo in termini di efficacia in coppie che hanno maturato più esperienza (8); PI = n° gravidanze indesiderate / mesi di utilizzo del metodo x 1200 Indispensabile, trattando dei metodi naturali di regolazione della fertilità, distinguere l’efficacia pratica da quella teorica. L’efficacia teo- regole del metodo sintotermico hanno raggiunto un tasso di efficacia utilizzato le regole del metodo dell’ovulazione hanno avuto 5,67 gravi- danze non programmate per 100 anni donna di esposizione, cioè un’efficacia del 94% circa. Migliori risultati per il metodo dell’ovulazione sono stati raggiunti in uno studio dell’Oms: indice di Pearl di 2,6, cioè 97,4% di efficacia. Da uno storico lavoro pubblicato dal Camen nel 1988 è emerso un rica è rapportata a situazioni ideali, in cui non viene commesso nessun indice di Pearl di 3,6 e da allora da tutti gli studi condotti sul metodo ad errore del metodo. L’efficacia pratica riflette l’efficacia del metodo Dal 1989 al 1992 uno studio prospettico multicentrico ha valutato tipo di errore, ma l’eventuale gravidanza non desiderata è da imputare calato nella realtà quotidiana di utilizzo. Confronto dell’efficacia dei metodi contraccentivi ◊ CONDOM ◊ IUD (spirale) ⁄ 10,6 Indice Pearl ⁄ 4,8 Indice Pearl ◊ PILLOLA ⁄ 2 Indice Pearl ◊ DIAFRAMMA ⁄ 14,4 Indice Pearl sintotermico non si è mai ottenuto un indice di Pearl>5. l’efficacia e l’accettabilità della Rnf analizzando 10.045 cicli di 900 donne dai 19 ai 54 anni; alle donne è stata data libertà di scelta sull’uti- lizzo degli indicatori di fertilità. Le donne dai 19 ai 45 anni (9.284 cicli del totale) sono state successivamente divise in gruppi in base al me- todo utilizzato. Fra le utilizzatrici del metodo sintotermico con doppio controllo si sono registrate 15 gravidanze non programmate su 7.404 ◊ COITO INTERROTTO ⁄ 15 Indice Pearl ◊ CREME SPERMICIDE ⁄ 17,7 Indice Pearl Frank-Herrmann dimostra l’efficacia del metodo sintotermico e la sua ◊ NESSUN METODO ⁄ 85 Indice Pearl Herrmann ha inoltre separato le gravidanze insorte per cattivo uso del ◊ METODO SINTOTERMICO ⁄ 3,6 Indice Pearl (1988) Storia dell’efficacia Tra il 1976 e il 1978 l’U.S. Department of Health, Education, and Welfare ha condotto uno studio prospettico, il “Los Angeles study”, per determinare l’efficacia di due diversi sistemi di Rnf: i partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al metodo sintotermico o al metodo dell’ovulazione. Si sono così osservate 1.257 coppie con un’età media di 39 cicli, dando un indice di Pearl di 2,4. Un recente studio prospettico osservazionale di coorte condotto da accettabilità (percentuale di abbandono del 9,2% dopo 13 cicli). Frankmetodo da quelle insorte per errore del metodo stesso, ottenendo un indice di Pearl pratico a 13 mesi dell’1,79, contro un indice di Pearl teorico dello 0,43: in 16 dei 22 cicli in cui si è verificata la gravidanza indesiderata, risulta un rapporto non protetto nella finestra fertile. Quando nel periodo fertile, al posto dell’astinenza, vengono usati me- todi di barriera, la percentuale di gravidanze indesiderate non viene modificata. L’amore è donazione totale di sé 38 cando tale rapporto per 1200, cioè 100 anni (calcolando una media di propone l’auto-osservazione: la donna impara a osservare i segni/sin- Il percorso di apprendimento dei Mn è un percorso educativo che, anatomiche e fisiologiche precedentemente acquisite. attraverso la conoscenza, porta la coppia all’autocoscienza. Vediamo tomi di fertilità illustrati dall’insegnate e li coniuga con le conoscenze Segue il tempo della registrazione: alla donna/coppia viene illustra- come nei dettagli. to il modo di registrare i segni e sintomi di fertilità osservati; per fare precise: ed il modo in cui compilarla. Va precisato che ogni Mn possiede degli Per l’apprendimento dei Mn occorrono condizioni di insegnamento • un luogo preciso: si accede a un Centro di consulenza della regolazione della fertilità, preferibilmente per appuntamento. • Un tempo stabilito: il percorso di apprendimento dei Mn si svolge in tempi precisi, che hanno come obbiettivo l’autonomia della coppia nella conoscenza della propria fertilità. • Un soggetto professionalmente qualificato: ogni insegnante questo è necessario che l’insegnate illustri la tabella di raccolta dei dati strumenti peculiari per la raccolta dei dati, pertanto la tabella impiega- ta dagli utenti del metodo Billings sarà differente da quella impiegata dagli utenti del metodo Sintotermico ed anche all’interno dei metodi sintotermici le tabelle variano in base alla scuola di appartenenza dell’insegnate e alle regole del metodo stesso. Una volta fatta propria la capacità di registrare i segni e sintomi di deve essere competente per un determinato Metodo naturale e fertilità osservati nell’apposita scheda, è necessario che l’utente acqui- so un corso di formazione e mantenuta attraverso un rapporto capacità di analizzare i dati raccolti e di interpretarli. Solo a questo tale competenza, come già illustrato, viene acquisita attraverpermanente fra gli insegnanti, ottenuto anche grazie a corsi di aggiornamento. È necessaria anche una competenza sul dato motivazionale proprio e dell’utente, con la consapevolezza di una dinamica evolutiva personale e socio-culturale. Sono inoltre necessarie alcune condizioni; occorre che: • i Mn siano bene insegnati; • i Mn siano bene imparati; • vengano rispettate le regole, date da ciascun metodo, per favorire o rimandare un concepimento. sisca, sempre attraverso la mediazione dell’insegnate di riferimento, la punto il percorso metodologico di apprendimento prevede che l’insegnate istruisca l’utente sulle regole di lettura dei tempi fertili/sterili del ciclo; in altre parole vengono fornite le regole del metodo per ricercare o evitare una gravidanza. La coppia impara quindi gradatamente a vi- vere la sua sessualità in armonia con le fasi del ciclo della donna; la figura dell’insegnante rimane presente per eventuali chiarimenti circa l’interpretazione e l’applicazione delle regole fino alla completa autonomia della coppia. Al termine del processo di apprendimento la coppia è quindi autosufficiente nell’uso del metodo. Lo scopo dell’insegnamento dei Mn è quindi quello di rendere l’uten- Il percorso metodologico di apprendimento inizia con le conoscenze te autonomo, cioè capace di individuare, registrare ed interpretare i segni l’apparto riproduttore maschile e femminile, nonché delle dinamiche sizione per eventuali chiarimenti o se la coppia dovesse trovarsi ad af- biologiche, che stanno alla base dell’anatomia e della fisiologia deldel concepimento. Una volta impartite all’utente tali conoscenze gli si 41 e sintomi di fertilità senza l’aiuto dell’insegnate, che può restare a dispofrontare un condizione nuova, come la premenopausa o l’allattamento. L’amore è donazione totale di sé 40 I tempi di apprendimento dei metodi naturali La fase di apprendimento può variare da utente ad utente, ma essen- zialmente si articola in questo modo: • un primo incontro della durata di circa 45’: è quello più carico di attese, poiché implica la presentazione reciproca e delinea la motivazioni che hanno inizialmente condotto alla scelta dei Mn. Si forniscono all’utente le basi anatomiche e fisiologiche necessarie e si imposta la fase di studio. • altri 5 o 6 incontri della durata di 30’ ciascuno in cui si analizzano le osservazioni e le registrazioni dell’utente. Tali incontri, successivi al primo, vengono fissati tenendo conto della durata o della particolarità dei cicli della donna. Dopo alcuni mesi di consulenza, sotto la guida dell’insegnante, nella maggior parte dei casi, la coppia/donna diventa autonoma nella conoscenza della propria fertilità. Barbato M, Li C, Jennings V. 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Il medico consiglia quelli che a suo avviso sono i più sicuri e quelli che conosce meglio spesso il medico pensa che la richiesta di astinenza periodica insita nella Rnf non sia ragionevole per la coppia Da un nostro studio si vede come il n° dei rapporti sessuali mensili in coppie di pari età sia analogo in chi usa la Rnf rispetto a chiusa la pillola (4,9 contro 5,2 rapporti sessuali al mese). L’amore è donazione totale di sé • De Leizaola MA, Prospective study of the efficacity of a recent symptomatic- 46 Esempio di grafico di temperatura basale di una utente del Camen. Si noti la linea di copertura che serve a determinare il rialzo termico ed evidenzia un tipico andamento bisafico della temperatura. La temperatura basale Crema La regolazione naturale della fertilità Crema La regolazione naturale della fertilità Esempio di coverline in un grafico di temperatura basale. 47 L’amore è donazione totale di sé Hormone basis Il muco cervicale Test del bicchier d’acqua: mettendo del muco cervicale nell’acqua, per le sue caratteristiche fisico-chimiche non si scioglie, al contrario 48 della leucorrea. 49 P collo dell’utero o cervice uterina Crema La regolazione naturale della fertilità Cervice uterina L’amore è donazione totale di sé Modificazione del muco cervicale Crema La regolazione naturale della fertilità Crema La regolazione naturale della fertilità Il metodo di ogino o del calendario o del ritmo La registrazione del sintomo del muco secondo il metodo dell’ovu- lazione Billings. 51 Periodo fertile individuato considerando la sopravvivenza degli spermatozoi e della cellula uovo. Standard Day Method In allattamento - dopo il L.A.M. - 1 rapporto ogni 10 giorni. Dall’arrivo della mestruazione in poi: durante il primo ciclo ¶si è fertili dall’11° giorno alla fine del ciclo durante il secondo, terzo e quarto ciclo ¶si è fertili dall’8° al 24° giorno Two day method (Geoge Town University dr. Sinay) Ho visto muco ieri Ho visto muco oggi ¶ posso diventare gravida ¶ posso avere rapporti sessuali Non ho visto muco ieri Non ho visto muco oggi L’efficacia teorica riconosciuta è del 3,5 Indice di Pearl L’efficacia pratica riconosciuta è del 13,4 Indice di Pearl L’amore è donazione totale di sé 50 Il metodo Billings I metodi sintotermici • Sintotermico Roetzer • Sintotermico SE.RE.NA • Sintotermico Fertility UK • Sintotermico Birmingham • Sintotermico NFP Arbeitzgruppe 53 Le differenti modalità: - Prima Modalità - Seconda Modalità • Sintotermico Cler • Sintotermico CAMeN Scheda di registrazione del metodo Sintotermico Prima modalità Più restrittiva, ma più efficace nell’evitare un concepimento. Si avvale del calcolo di Ogino, della misurazione della temperatura basale e del sintomo del muco sentito/visto. Seconda modalità Meno restrittiva, ma meno efficace nell’evitare un concepimento. Si avvale della misurazione della temperatura basale, del sintomo del muco sentito/visto e, eventualmente, della palpazione del collo dell’utero. L’amore è donazione totale di sé 52 Le differenti modalità del Metodo Sintotermico Camen Scheda di registrazione del metodo Sintotermico 55 L’amore è donazione totale di sé 54 le due modalità del metodo sintotermico camen sintomi di inizio - fine fertilità Efficacia dei metodi sintotermici 56 Premesse antropologiche a un cammino di educazione alla procreazione responsabile 4 57 Dott. Michele Barbato (direttore del Camen di Milano) Nell’affrontare le tematiche concernenti la regolazione naturale del- la fertilità occorre innanzitutto sgombrare il campo da innumerevoli • 460 coppie coinvolte (8140 cicli) • Studio multicentrico di tipo prospettico • Età della donna tra 20-40 anni sicuramente non sterile • Periodo follow-up medio per donna: 17,6 cicli • Fase di studio della coppia di 6 mesi • Nessuna gravidanza durante il periodo sterile preovulatorio calcolato con la regola di Ogino sto pensiero è sicuramente radicata nella riduzione del problema della maternità e della paternità responsabile al solo risvolto tecnico anticoncezionale, affrontato sia con i comuni mezzi contraccettivi che con l’uso dei Metodi naturali. Essendoci poi delle tecniche contraccettive relativamente semplici da utilizzare, non si capisce il motivo per non prenderle in considerazione. Si pensa che la scelta tecnica non abbia alcuna rilevanza rispetto al valore della persona, della sessualità, della relazione, della famiglia, della vita, dell’amore, ecc. Inoltre, si dà per scontata una “evidente” diversità tra la contracce- • 10 gravidanze nel periodo sterile preovulatorio valutato col metodo zione e l’interruzione volontaria di gravidanza non considerando che, • 13 gravidanze verificate nel periodo fertile col muco chiaro e filante contraddizioni. Ritengo quindi che prima ancora di affrontare la rego- del muco “visto o sentito” • 2 ottenute da rapporti dopo il 3° giorno dal picco del muco ma prima del terzo giorno del rialzo termico • Nessuna gravidanza nel periodo sterile post-ovulatorio calcolato dal terzo giorno del rialzo termico. all’interno delle stesse tecniche contraccettive, sono evidenti molte lazione naturale della fertilità sia indispensabile porre a fondamento una corretta e approfondita antropologia, con particolare attenzione a quanto riguarda il concetto di persona, il significato e il valore della sessualità umana, la relazione coniugale, la concezione di amore, la procreazione… Questo è molto importante poiché l’aspetto motivazionale in chi usa i Metodi naturali è fondamentale a tal punto da determinarne l’accettabilità, la continuità d’uso e l’efficacia nell’evitare il concepimento. L’amore è donazione totale di sé Metodo sintotermico secondo Camen: lo studio del 1988 pregiudizi presenti nel contesto culturale attuale. La premessa di que- 58 Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): cultura dominante non vuole in nessun modo riconoscere e non intende accettare che sia detta. Perché questa censura sulla verità dell’amore? Perché essa è stretta- “i Metodi naturali si basano sulla conoscenza dei proces- mente connessa con la verità sull’uomo e riconoscendo questa si dovreb- evitata grazie all’osservazione dei segni e dei sintomi del- operata dalla cultura dominante porta oggi l’uomo a esprimersi e a vi- si biologici per cui una gravidanza può essere ricercata o la fase fertile del ciclo mestruale. Quando si vuole evitare una gravidanza ci si deve astenere dai rapporti sessuali durante la fase fertile del ciclo, quando la si ricerca si possono utilizzare con precisione i giorni più fecondi”. Questi metodi presuppongono una conoscenza, poiché richiedono be radicalmente rivedere la posizione culturale dominante. La censura vere senza alcun riferimento oggettivo, solo intento a seguire il proprio istinto, il proprio criterio, le proprie opinioni e il proprio interesse. In quale contesto culturale facciamo la nostra proposta? Oggi, il pensiero filosofico-culturale tende a esaurire la persona nel- l’insieme delle sue azioni. Contemporaneamente, abbiamo assistito in questi anni a una dege- alla donna una capacità di osservare e interpretare i segni e i sintomi del nerazione del concetto di libertà, ridotta a spontaneismo: la libertà non zione della sessualità in armonia con la regola inscritta nella femminili- e ciò che è male, sradicando la libertà dalla Verità sull’uomo, negando ciclo, ma chiedono altresì una autocoscienza poiché esigono una concetà e mascolinità. Conoscenza e autocoscienza sono le premesse affinché questo piccolo particolare della vita sia affrontato in modo adeguato. Poi si scopre con meraviglia e stupore che questo piccolo particolare, se adeguatamente indagato, ci aiuta a scoprire il significato più profondo del cuore dell’uomo. di compiere il bene o il male, ma addirittura di stabilire ciò che è bene quindi la possibilità stessa che esista una Verità”. Nella letteratura troviamo l’emblematica figura del Don Giovanni: “uomo che esprime nell’amore la propria sete di immortalità, la sete di assoluto” Don Giovanni diviene sulla scena un libertino ateo e gaudente per Per questa ragione quando si parla di questa vicenda umana, quan- il quale esiste come unico criterio: l’istinto. Don Giovanni rappresenta pudore, poiché parliamo del mistero dell’uomo. Oggi assistiamo ad un misura di un calcolo che nega qualsiasi trascendenza, qualsiasi nostal- do si fa consulenza sulla Rnf occorre avere un grande sentimento di generalizzato e diffuso abbandono della Rnf in Europa, per questa ragione dobbiamo capire in quale contesto culturale noi oggi facciamo la proposta della Rnf. Oggi difficilmente ci si interroga sulla verità dell’amore umano e del suo collocarsi in una relazione interpersonale. Tuttavia, se voglia- mo affrontare in modo serio i presupposti culturali dei Metodi naturali occorre superare l’odierna censura. Vi è una verità sull’amore che la 59 l’uomo moderno che ha identificato il rapporto con il reale, secondo la gia ideale. Ma nel Miguel Mañara di Milosz vediamo a che cosa porta questo atteggiamento. Don Giovanni dice: “Ho servito Venere con rabbia, poi con malizia e disgusto. Oggi le torcerei il collo sbadigliando... Ah come colmarlo questo abisso della vita?” Oggi la patologia sessuale più diffusa è il non desiderio. Nella let- teratura scientifica si legge che nel 30-40% delle coppie sposate l’inte- L’amore è donazione totale di sé Ma cosa sono i Metodi Naturali per il controllo della fertilità? 60 teresse. E la noia conseguente si giustifica perché l’esperienza fatta non risponde fino in fondo a quel desiderio infinito di felicità di bene e di bello che c’è in ogni uomo. In questo contesto culturale noi facciamo la proposta della Rego- Noi dobbiamo essere capaci di suscitare domande nei nostri interlo- cutori, ma non è un problema di tecnica comunicativa. “È capace di suscitare la domanda solo colui che ha già incontrato la risposta”. Dobbiamo riscoprire la sessualità come mistero, poiché in essa è in lazione naturale della fertilità (Rnf), chiediamo di vivere la sessualità gioco l’uomo stesso nella sua totalità. Non si può essere uomini se non sona; ma perché questo possa accadere occorre fare un grande lavoro di psiche e spirito che costituisce la persona. La sessualità fa parte della seguendo una regola che è inscritta nella statura del nostro essere performazione, di educazione. Oggi la sessualità è sistematicamente banalizzata e ridotta a pura funzione biologica. Tutto questo però non risponde al desiderio di infinito, di felicità, di bello e di vero che la sessualità sembra promettere. Occorre quindi abbandonare l’idea di una sessualità banale, pura funzione biologica, e riscoprire il valore dell’amore della persona come soggetto che ama; riscoprire la sorgente da cui questo soggetto trae consistenza e significato. Perché questo possa accadere è necessario fare un lavoro, porsi delle domande. Occorre accettare la sfida di una domanda seria posta alla essendo maschio o femmina e l’essere umano è quella unità di corpo, sfera dell’essere della persona e non dell’avere; non è una funzione del nostro corpo ma ne è parte integrante e costitutiva. Il corpo umano mio e dell’altro non è mai riducibile a un oggetto. L’esercizio della sessualità è linguaggio proprio della persona e quindi non è separabile l’aspetto biologico del sesso dalla relazionalità della persona. È l’unità di biologia e relazionalità che definisce la natura della sessualità umana. Questa connessione della sessualità con la persona spinge a puntare l’attenzione sulla persona qualificata come un soggetto, cioè sorgente di libere decisioni. Partiamo dall’esperienza di ognuno di noi per capire il valore della propria sessualità. Occorre far nascere la voglia di chiedersi dove sta il persona. Nell’innamoramento si scopre il valore dell’altro come per- già arrivati. Mettere in crisi le proprie nobili convinzioni - anche se sor- stesso, contemplo la sua grandezza e mi appassiono al suo destino. Ri- valore e il significato della sessualità, non accontentarsi di ciò a cui si è rette da ragioni moralistiche - e accettare la sfida di una domanda seria alla propria sessualità, al proprio essere uomo e donna, sposa e sposo: questo è il compito del consulente. Al di fuori di questa metodologia c’è solo il formalismo, il moralismo, la patologia sessuale. Che senso avrebbe spiegare gli insegnamenti della Chiesa se non espressamente richiesti? “Niente è così poco credibile come la risposta a una domanda che non si pone”. 61 sona, non perché serve, ma perché c’è. Io mi dedico all’altro per se volgo l’attenzione alla totalità della persona e non solo verso la sua dimensione sessuale. La sua presenza è capace di dare significato a un giorno senza luce, di conferire calore, gusto e forma a una vita che pare improvvisamente diventata - senza l’essere amato - priva di valore e di senso. Essere persona, averne la piena dignità è un fatto che precede il rapporto con un altro; ma solo l’incontro con l’altro ci permette di riconoscere il valore del nostro essere, il valore del nostro io; “Come è bello per me vivere perché tu ci sei”. L’amore è donazione totale di sé resse per la sessualità coniugale è vistosamente diminuito fino al disin- “Nell’amore tra l’uomo e la donna nel quale corpo e anima l’IO. Il rapporto di coppia si trasforma in un rifugio tanto desiderato una promessa di felicità che sembra irresistibile (…) Oggi, purtroppo, c’è la convinzione che il TU possa rendere felice concorrono inscindibilmente, all’essere umano si schiude quanto inutile se si ferma all’apparenza e non ne coglie il significato al cui confronto a prima vista tutti gli altri amori sbiadiscono. (…) “Come una donna che riceve un mazzo di fiori, e totalmente altra rispetto alla quotidianità del nostro esistere”. profondo. rapita dalla loro bellezza, si dimentica del volto di chi glieli ha mandati e del quale sono segno, perdendo il meglio che i fiori recavano. (…) La bellezza della donna è in realtà raggio divino, segno che rimanda oltre, ad altra cosa più grande, divina, incommensurabile rispetto alla sua natura limitata”. Nella Storia dell’umanità, però, c’è sempre stato chi, leggendo l’esperienza amorosa di un uomo e di una donna, ha colto una relazione tra l’amore umano e il Mistero divino. “Proprio nell’incontro con la persona amata l’uomo si scopre come desiderio e domanda d’Altro da sé: è Dio l’oggetto adeguato L’amore promette infinità, eternità - una realtà più grande Guardiamo ancora alla nostra esperienza. Nonostante le premesse che l’incontro con l’amato suscita in noi… Se riflettiamo sull’uomo facilmente constatiamo come sia pratica- mente impossibile, per la nostra libertà, mantenersi in quel puro amore che ama ogni essere tanto quanto merita di essere amato. L’uomo è chiamato ad essere nell’amore, ma non sa e non può essere nell’amore se non in una dimensione etica. C’è una forza che ci attira verso la realtà non in ragione della sua obiettiva dignità, ma in ragione del piacere che essa ci procura; c’è un disordine interno che precede le nostre libere scelte (peccato originale). L’amore è come una chiamata all’infinito, una sete di felicità e co- di quel desiderio di felicità che attira l’uomo verso la donna munione che arde nel nostro cuore, ma l’amato non ha la possibilità di “Ognuno cerca nel volto dell’amata l’effige del proprio Dio”. ve questo mio desiderio, questa mia sete. L’esperienza di questo nostro e la persona verso l’altra persona”. “Fammi vedere una donna che sia bellissima fra le altre; la sua bellezza non sarà altro per me che una pagina dove leggere di quella che supera tutto per Bellezza”. spegnere questo fuoco, questa sete. È solo un segno che indirizza altro- limite umano o si fa attesa di un qualche Redentore o diventa prima o poi rifiuto, aggressione. Basta scorrere le cronache quotidiane per vedere quanta violenza cova nelle struttura relazionale tra uomo e donna. L’amore sarebbe distruttivo della persona che ama se non fosse fon- “Raggio divino al mio pensier apparve o donna la tua beltà”. dato su di un bene oggettivo. Questo bene oggettivo accomuna l’aman- segno che rimanda oltre, ad altra cosa più grande, divina, del singolo verso il bene. Volere il bene dell’altro significa chiedere che “La bellezza della donna è in realtà raggio divino, incommensurabile rispetto alla sua natura limitata”. 63 te all’amata in un singolo e irripetibile destino, inteso come il cammino insieme si realizzi anche il proprio destino di persone nel perseguimen- L’amore è donazione totale di sé 62 La persona, totalità unificata, diventa un IO proteso verso un TU. 64 Cosa ci colpisce nell’esperienza dell’amore coniugale? La gratuità. per il mistero che è e per il destino di pienezza di essere e di bene verso Ti vuol bene senza pretese, nonostante quello che sei… destino e la vocazione dell’altro (come ad esempio san Giuseppe). nato un figlio, incommensurabilmente più grande rispetto allo sforzo fragilità strutturale che li pervade, il rapporto amoroso tra un uomo ed rante le diverse fasi di crescita dei figli: i primi passi, l’asilo, la scuola, il quale si è attratti insieme. Il senso della vita insieme è custodire il Come è possibile allora che si realizzi in modo pieno, nonostante la una donna? Quanto più essi vivono la presenza dell’amato come segno di Altro. In questo contesto si può comprendere l’inaudita proposta di Gesù affinché l’esperienza più bella della vita, l’innamorarsi, non decada fino trasformarsi in qualcosa di soffocante. “Non crediate che Io sia venuto a portare pace sulla Terra; non sono venuto a portare pace, ma la spada. (…) Chi ama il padre o la madre più di Me non è degno di Me. Chi ama il figlio o la figlia più di Me, non è degno di Me”. “Gesù si presenta come il centro dell’affettività e della libertà dell’uomo, ponendo se stesso al cuore degli stessi sentimenti umani. Si colloca a pieno diritto come loro radice vera. Senza amare Gesù più della persona amata, quest’ultimo rapporto avvizzisce, perché è Lui la verità di questo rapporto, la pienezza alla quale l’un l’altro si rinviano e nella quale la loro relazione si compie”. Riguardiamo ancora la nostra esperienza. Cosa ci stupisce nell’esperienza così elementare dell’innamoramen- to? La gratuità. Ti innamori quando meno te lo aspetti, con la persona con la quale non avresti mai immaginato che sarebbe potuto accadere. Cosa ci stupisce nella nascita di un figlio? La gratuità. Ti viene do- 65 che tu hai fatto. Questo stupore poi ci accompagna costantemente dula fidanzata, il matrimonio... Siamo costantemente fatti oggetto di gratuità in tutta la nostra vita affettiva ed esperienziale. Cosa ci dice tutto questo? A cosa ci rimanda? L’essenza dell’amore non è nell’attrattiva del rapporto uomo-donna, come la mentalità e la menzogna sistematica dell’ideologia dominante vogliono farci credere, ma sta nel riconoscere che tutto ci è dato, che l’evidenza più grande e profonda è che io non mi faccio da me, non sto facendomi da me, non mi do l’essere, non mi do la realtà che sono: sono dato. “Io appartengo a un ‘Tu’ che mi fai”. “L’essenza dell’amore è riconoscere il ‘Padre’”. La radice ultima dell’amore sta nel riconoscerci creature. L’incontro con la persona amata mi fa percepire che la mia consistenza di persona - “l’IO” - è proteso verso un TU che trascende l’amato stesso. Perché ciò sia possibile è necessario costruire una concezione diver- sa di uomo e affermare innanzitutto che devo riconoscere di “dipendere da un Altro”, di “appartenere a un “Altro” che non sono io, che non è la mia volontà. Io sono perché Dio ha liberamente voluto che io fossi. Il mio essere come “dono”: questo modo di concepirsi è una espe- rienza fondamentale, vissuta e vivibile da ogni uomo. La dipendenza, l’appartenenza, possono sembrare lontani o difficili come concetti. In realtà, ogni istante e ogni azione della nostra giornata vengono scanditi da questo. Non è lo schieramento ideologico che riconosce la dipendenza, ma essa è radicata nel cuore di ognuno di noi. L’amore è donazione totale di sé to di un bene comune. L’altro è amato non tanto per le sue qualità, ma 66 ecco gli slogan che rendono bene il significato opposto, quello della non-dipendenza. La coscienza di essere donati fa comprendere la regola principale: “affermare l’altro”. La ciclicità femminile fa sì che l’uomo e la donna perché l’uomo possa compiere il dono di sé e possa realizzarsi come persona: l’io è proteso verso un Tu. La persona è un capolavoro in pre- stito alla tua libertà. La famiglia e la coppia iniziano quando si pone la propria libertà nell’appartenere a un Altro. Questo modo di procedere sgombra subito il campo da molti morali- ogni mese siano costretti a confrontarsi con ciò che li costituisce, che li smi come “io devo scegliere i Metodi naturali perché sono cattolico”. la percezione della dipendenza e del significato dell’amore reciproco quale è l’autocoscienza delle persone che abbiamo di fronte, quale il Quale stupore sentirsi accolto così come sono, nonostante quello che loro patrimonio. Lavorando su queste tematiche è poi più facile parlare determina, e che dà loro significato in quanto coppia. Questo fa crescere come dono di sé all’altro. sono! Che stupore percepire come il bene fondamentale del matrimo- nio, dell’uomo e dell’umanità - l’amore - non è il frutto della sensibilità emozionale e dell’attrattiva sessuale ma è, innanzitutto e nonostante In realtà si tratta di capire a quale uomo facciamo questa proposta, cammino da fare con loro affinché questi presupposti possano diventare di tutto: linguaggio del corpo, moralità, responsabilità, generosità, libertà, accoglienza. In questa dimensione, i Metodi naturali sono un modo di vivere la tutto, un dono! Se così non fosse, basterebbe inserire tutte le valenze sessualità (che consente anche una regolazione responsabile delle na- compagna ideale. all’ombra del Padre. I ritmi di fecondità, alternati ai ritmi di sterilità, caratteristiche personali in un elaboratore per trovare il compagno o la Vivere la responsabilità per questo dono cambia radicalmente l’esperienza della sessualità fra due persone e il livello di gratificazione è incommensurabilmente più grande rispetto a qualsiasi altro tipo di scite) che si colloca in modo armonico con il senso di una vita vissuta consentono in modo diverso di percepire la presenza di Colui che tutto può. I Metodi naturali possono diventare uno strumento pedagogico che esperienza sessuale. Solo condividendo fino in fondo l’altro così come ci aiuta a leggere nell’esperienza quotidiana quale è il destino dell’uo- totale che richiede tutta la vita, anzi il sacrificio di tutta la vita. che aiuta a capire e a rispondere a molti interrogativi e domande sulla è, con il suo destino può accadere la realizzazione di una condivisione Accogliendo l’altro nella propria intimità, sia fisica che spirituale, si diventa capaci di generare sia nello spirito che nella carne. Si gene- mo, il senso dell’amore e della famiglia. Sono un piccolo particolare nostra vita. Sono un tratto dell’esistenza, ma che aprono a tutta la persona. Solo ra nell’intimità dello spirito l’altro quando, senza pretesa, lo si aiuta a in questa dimensione si superano le difficoltà, non ci si rifugia in più il destino, cioè verso Dio. Questo accade indipendentemente dal fatto pienamente umana e gratificante. scoprire la verità e la grandezza della sua persona che si muove verso di avere o no dei figli, ma diventa impossibile quando si ha un falso concetto di libertà (“La vita è mia e me la gestisco io”). La libertà vera può esistere solo in funzione dell’amore ed esiste 67 facili scelte contraccettive e si può vivere un’esperienza di sessualità Questi giudizi, mutuati da una esperienza di fede, in realtà sono condivisi anche da persone di diversa estrazione in quanto una attenta lettura della propria esperienza porta a riconoscere - a chi è sincero con L’amore è donazione totale di sé “L’utero è mio e lo gestisco io”; “la vita è mia e me la gestisco io”: 68 il segno inequivocabile del mio limite, che la risposta al mio bisogno di amore si trova solo al di fuori di me. Concludendo, non vorremmo che oggi ci si accontentasse di verità solo parziali dicendo con Dostoevskij: “Qualcuno ritiene che l’uomo non sia abbastanza grande per sopportare il peso dell’intera verità, bisogna dargliene una ridotta”. Metodi naturali: significato culturale Dott. Pino Morandini (Magistrato - vicepresidente Movimento 5 69 per la Vita italiano e vicepresidente del Consiglio Provinciale di Trento) Prima ancora che in ordine a una programmazione responsabile del- la natalità, i metodi naturali hanno un senso umano autentico da conferire alla vita sessuale. Infatti, se è vero che essi sono utilizzati per regolare le nascite, di fatto donano alla coppia la possibilità di vivere la sessualità in una di- mensione umana, come segno generativo di amore. Al punto che si può davvero affermare, senza alcun giudizio su chi di detti metodi non si avvale, che è difficile iniziare un’autentica vita sessuale prescindendo da una loro conoscenza. Il punto di partenza si colloca su una ben precisa concezione della sessualità: essa non è proprio solo una dimensione corporea, che riman- da unicamente al dato fisico o addirittura unicamente genitale. Essa è, invece, una dimensione della persona nella sua integralità: quindi, come tale, espressiva sia del corpo che delle energie interiori (affettività, sentimento, tenerezza, etc). Queste, tanto più in una dimensione d’amore, sono decisive, specie con il passare degli anni nella coppia. Per comprendere in che misura i c.d. metodi naturali siano fonda- mentali per risolvere i problemi della vita sessuale della coppia, ne va chiarito il senso e la portata. “Metodo” in greco significa una via per arrivare: nel nostro caso per giungere a un’informazione precisa circa il verificarsi dei tempi fertili e non fertili della donna. L’amore è donazione totale di sé se stesso - che la vita è dono, che la passione, il desiderio dell’altro sono 70 Ma astenersi dal rapporto genitale non significa astenersi dal rap- suo uomo in quali momenti ella è fertile e in quali momenti non lo è. porto sessuale, secondo al concezione di sessualità che abbiamo sopra lità della donna, trovano nella donna stessa quei segni che consentono gliaia di coppie – al reale bisogno d’amore della coppia stessa, a partire Siffatti metodi, proprio perché fanno riferimento ai tempi di ferti- di effettuare quell’accertamento. Quindi la chiave della vita appartiene alla donna. È la donna che, con il verificarsi nel suo corpo di alcune situazioni fisiologiche di fecondabilità, può rendere il rapporto sessuale aperto alla vita. Si può anche parlare di ritmi di fecondità della coppia, perché pure l’uomo, pur essendo potenzialmente sempre capace di procreatività per la abbracciato e che ci pare corrispondere – alla luce dell’esigenza di midalla donna. Anzi, proprio la rinuncia, per quei giorni, al rapporto genitale, è de- stinata a dare davvero spazio a quel rapporto di scambio di tenerezze, di coccole, in una parola di affettività di cui in particolare la componente femminile, ma non solo, ha particolare bisogno. Non solo. L’astinenza dal rapporto genitale, come si dirà tra poco, sua possibilità di estrinsecare gli spermatozoi, diviene di fatto ritmicamen- alimenta quella capacità di autocontrollo, che è foriera di un amore au- Si denota immediatamente qui una profonda differenza tra i meto- Nell’astinenza periodica i coniugi, se non intendono procreare, san- te fertile sul ritmarsi dei momenti biologici di fertilità della sua donna. tentico e fedele. di naturali – che coinvolgono entrambi, uomo e donna – e quelli c.d. no astenersi per qualche giorno, anche se lo stimolo è forte. Così la ca- camente sull’uomo (es. il preservativo) o sulla donna (es. la pillola, la Al contempo, gli istinti vengono valorizzati, perché messi al servizio contraccettivi, nei quali la responsabilità della loro adozione grava unispirale, ecc.). Inoltre, mentre i metodi naturali sono puramente diagnostici, quel- stità aumenta quell’autodominio, che è il segreto della libertà interiore. della persona, rimuovendo la possibilità che accada il contrario. Inoltre, i coniugi, ammirando la capacità di autodominio, crescono li contraccettivi sono strumenti manipolatori, che hanno lo scopo o di nella stima reciproca, perché non si sentono cercati per libidine. Astenen- sessuale stesso; addirittura, possono arrivare a distruggere un concepi- suali non sono il tutto della vita, il bene cui si deve sacrificare ogni cosa. togliere una potenzialità di fecondità alla donna o all’uomo o all’atto to, spesso senza rendersene conto. I c.d. metodi naturali – che, come si dirà, non sono metodi contrac- cettivi – si fondano sull’osservazione dei ritmi di fecondità della donna, dosi nei giorni di fertilità, essi si dicono l’un l’altro che le relazioni ses- Infine, la castità favorisce la fiducia vicendevole in ordine all’impe- gno nella vita sociale ed ecclesiale. La castità coniugale fa sì che una persona sia signora di sé stessa, come è stato detto. prima di tutto nella sfera più fragile e intima – qual è quella dei sen- fecondi e dei giorni non fecondi nel ciclo femminile. Per cui la coppia colosa”, in ogni altro ambito: nel parlare, che non sarà mai sciocco o Essi partono quindi dal presupposto naturale che ci sono dei giorni che responsabilmente decide per un certo periodo di non avere dei figli, adottando i metodi naturali, dovrà astenersi dal rapporto genitale nei giorni considerati fertili per la donna. 71 timenti e dello stimolo sessuale – e poi, quasi per espansione “miravolgare; nella capacità di farsi dono verso tutti; nella fedeltà ai propri doveri familiari, civili, religiosi; nel mangiare e nel bere; nelle relazioni con gli altri, mai ridotti a strumento di libido. L’amore è donazione totale di sé Il loro scopo è quello di far conoscere con precisione alla donna e al fatto, la procreazione, ciò dipende in ultima analisi dalla volontà di Dio, le loro implicanze affettivo-psicologiche; insegna ad attendere i tempi nell’ambito del matrimonio risulti di fatto fecondo. Qui i coniugi, nel mo nella conoscenza della donna, anche nei suoi ritmi biologici e nel- della donna. Quando i coniugi avvertono lo stimolo sessuale e non possono attualizzarlo, sono indotti a cercare altre espressioni di affetto. Giovanni Paolo II osservava come la castità arricchisce l’amore, che ha disposto nella Sua sapienza legislatrice che non ogni incontro loro comportamento, sono alleati della divina Sapienza. Nei loro atti d’amore, Dio non né escluso, anzi, è ben presente. Nella contraccezione l’amore coniugale rischia di venire manipola- facendolo diventare più grande: “Se la castità coniugale (e la castità to, reso ambiguo. Infatti, mentre si compie un gesto che esprime la to- cupiscenza della carne, in seguito essa gradualmente si rivela quasi vita umana: la propria capacità di diventare padre o madre. in genere) si manifesta dapprima come capacità di resistere alla con- singolare capacità di percepire, amare e attuare quei significati del lin- talità del dono, ci si riserva di donare una componente importante della Eliminando intenzionalmente la capacità riproduttiva, i coniugi uni- guaggio del corpo, che rimangono del tutto sconosciuti alla concupi- scono certo i loro corpi, ma il gesto sessuale è privato del suo significato dei coniugi, purificandolo, approfondendolo e insieme semplificandolo. La castità coniugale, invece, non attua nessuna manipolazione. Non scenza stessa e che progressivamente arricchiscono il dialogo sponsale più profondo: il donarsi e l’accogliersi in totalità. Perciò quell’ascesi della continenza di cui parla l’Enciclica ‘Humanae dà adito a sospetti tra i coniugi. Nel caso di concepimento non desi- fettive, anzi, le rende più intense spiritualmente, e quindi ne comporta accettare il nascituro. L’apertura alla vita dell’atto coniugale è garanzia vitae’ (n. 21) non comporta l’impoverimento delle manifestazioni afl’arricchimento” (24 /10/1984). Metodi naturali e apertura alla vita E infine – ma non per ultimo in ordine d’importanza, anzi – la que- stione dell’apertura alla vita. È evidente come la questione della vita umana sia intimamente col- legata con la sessualità. Per cui una concezione matura della sessuali- tà non potrà che generare un atteggiamento responsabile verso la vita concepita; diversamente, una banalizzazione della sessualità rischierà di portare a una banalizzazione della vita umana, con conseguenze vio- derato, essi si sentono ambedue responsabili “in solido” , disposti ad dell’impegno a mantenersi nella logica del dono. Né va mai dimenticato che l’atto umano della procreazione si riveste di qualcosa di soprannaturale: pro-creare significa creare al posto di Qualcuno. Non ci renderemo mai conto abbastanza dell’infinito dono che il Signore ci fa consentendoci di creare dal nulla, attraverso il gesto dell’incontro coniugale, un essere umano unico e irripetibile, destinato all’eternità! Gradualità della legge e legge della gradualità In tutta questa delicatissima problematica, si deve peraltro usare un lative del diritto alla vita del figlio e della speranza di vita della madre. atteggiamento di profonda carità. “Annunciate la Verità nella carità e significato procreativo degli atti coniugali. Se dall’unione non segue, di Il metodo non è quello della c.d. gradualità della legge. Esso vorreb- Nella continenza periodica, si riconosce fin dall’inizio un potenziale 73 nell’amore” ci ammoniva spesso Giovanni Paolo II. L’amore è donazione totale di sé 72 La castità, inoltre, favorisce il dialogo nella coppia, coinvolge l’uo- 74 la Legge (di Dio) su misura per quelle singole situazioni. Così facendo però, magari in totale buona fede, si manca di carità proprio verso i più deboli, spesso i meno dotati. Perché non si annuncia loro tutta intera la Verità (di Dio) sulla persona e sull’amore umano. Anch’essi, infatti hanno pieno diritto di conoscere quella Verità; anche per loro Essa è la meta verso cui camminare. Peraltro, una volta annunciata la Legge (cioè il Disegno di Dio sul- l’amore umano e sulla famiglia, tutto intero), va usata la Legge della gradualità Va cioè accompagnata ogni singola coppia verso l’anzidetta meta. Ma va accompagnata con pazienza, rispettandone i ritmi, avendo comprensione delle cadute, non giudicandola mai, aiutandola a rialzarsi. Il Consultorio diocesano familiare: un’opportunità di confronto, di crescita e di piena realizzazione per ogni coppia 6 75 Dott. Michele Gennuso (Presidente del Consultorio familiare della diocesi di Crema) La famiglia è stata sempre considerata come la prima e fondamenta- le espressione della natura sociale dell’uomo. Nel suo nucleo essenziale questa visione non è mutata neppure oggi, anche se appare sempre più evidente come la famiglia si trovi spesso disorientata, scoraggiata; il vivere contemporaneo è esigente; la fami- glia diventa sempre di più argomento di discussione, non realtà su cui concretamente investire per il bene di tutta la società. La famiglia è il luogo privilegiato della relazione; e la famiglia co- stituisce la più piccola e primordiale comunità umana, e molto viene dall’apporto personale dell’uomo e della donna. “La famiglia - come si legge nella Lettera alle Famiglie del 1994 di Giovanni Paolo II - è infatti una comunità di persone, per le quali il modo proprio di esistere e di vivere insieme è la comunione. Anche qui, fatta salva l’assoluta trascendenza del Creatore rispet- to alla creatura, emerge il riferimento esemplare al ‘Noi’ divino. Solo le persone sono capaci di esistere ‘in comunione’. La famiglia prende inizio dalla comunione coniugale, che il Concilio Vaticano II qualifica come ‘alleanza’ nella quale l’uomo e la donna ‘mutuamente si danno e si ricevono’ (Gaudium et Spes, 48)”. Questa reciprocità, questo donarsi vicendevolmente, si esprime an- L’amore è donazione totale di sé be che, a seconda delle situazioni che si hanno davanti, si modellasse 76 Il Consultorio rappresenta una unità di offerta singolare nel pano- nella totalità e nella reciprocità, due persone e pone le premesse per la rama dei servizi socio-sanitari: caratteristiche quali la multidisciplina- Attraverso l’atto coniugale gli sposi confermano il reciproco dono direttività e la facile accessibilità hanno fatto dei consultori familiari in chiamata all’esistenza di una nuova vita umana. fatto di sé nel matrimonio e si aprono ad una nuova vita. L’uomo e la donna vengono investiti di un ruolo straordinario: dare rietà, l’attenzione alla visione di genere (maschile e femminile), la non questi decenni un servizio particolare con potenzialità straordinarie. Le recenti Leggi regionali, e il sistema di accreditamento, hanno la vita! consentito anche ai consultori cosiddetti privati di assolvere a una fun- sponsabili” che esprimono l’impegno concreto per attuare tale dovere, si inseriscono nel complesso della offerta pubblica portando con sé un È a questo punto che è corretto parlare di “paternità e maternità re- che nel mondo contemporaneo riveste nuove caratteristiche. In particolare, esse riguardano direttamente il momento in cui l’uomo e la donna, unendosi “in una sola carne”, possono diventare genitori. È momento ricco di un valore peculiare sia per il loro rapporto inter- personale che per il loro servizio alla vita: essi possono diventare genitori - padre e madre - comunicando la vita a un nuovo essere umano. Appare quindi evidente come le due dimensioni dell’unione coniu- gale, quella unitiva e quella procreativa, non possono essere separate artificialmente senza intaccare la verità intima dell’atto coniugale stesso. zione pubblica e in questo contesto i consultori di ispirazione cristiana patrimonio di esperienze diffuso e radicato che trova in particolare nella consulenza familiare un originale contributo di idee e di buona prassi. All’interno del consultorio è attivo un approccio integrato, secondo un modello di sociale di salute sostenuto da modalità operative basate sull’offerta attiva, orientate cioè al potenziamento della consapevolezza e della responsabilizzazione delle famiglie nel farsi carico della (propria) educazione alla salute, intesa non come assenza di malattia, ma come presenza di un equilibrio fisico, psichico, sociale, morale e spirituale. Appare avvincente la sfida del mondo contemporaneo che ci stimo- Non possiamo certo negare come la sessualità oggi sia spesso ogget- la a rimettere al centro dell’attenzione delle coppie una vera intimità, di genitalità, che non sia inserita in un contesto affettivo o in un proget- anche attraverso tutta un’altra serie di gesti e di vissuti che esprimono to di banalizzazione, venga spesso vissuta in una dimensione esasperata to più ampio di condivisione di obiettivi anche a lungo termine! Appare sempre più urgente un impegno educativo che coinvolga ogni persona in tutte le sue dimensioni: corporea, psicologica, spirituale. Un impegno educativo che ridoni dignità al corpo, che collochi la relazione sessuale nella giusta dimensione di componente di un rappor- di una sessualità vissuta non solo nell’espressione della genialità, ma amore, affetto, donazione vicendevole. Proprio in questa direzione, all’interno del Consultorio diocesano stiamo allestendo dei progetti relativi alla formazione sull’uso dei metodi naturali. La scelta vincente appare essere quella di un approccio di tipo pro- to più complesso e variegato tra uomo e donna. mozionale, educativo, dove il compito del servizio non è solo infor- vuole inserirsi in un percorso educativo diventando un luogo di vero zione (empowerment) delle risorse che le persone e le famiglie stesse Il Consultorio familiare diocesano rappresenta uno strumento che ascolto, accompagnamento e sostegno delle persone e delle famiglie. 77 mativo o riparativo ma soprattutto preventivo, promozionale, di attivaportano dentro di sé. L’amore è donazione totale di sé che attraverso la sessualità: l’unione sessuale è un atto che coinvolge, 78 Ma l’ispirazione cristiana non mortifica il metodo della consulenza, venzione e della consulenza ma anche quello dell’integrazione; in- non forza la relazione di aiuto, né umilia la professionalità di alcuno. dimensione del volontariato e quella professionale, tra servizio, ter- trova spazi ridotti di libertà personale o atteggiamenti moralistici di Proprio in riferimento a quest’ultimo rapporto tra il consultorio che proprio in ragione della propria ispirazione ideale si fa ancora più tegrazione tra gli operatori sanitari e dell’area psicosociale, tra la ritorio e comunità ecclesiale. e la comunità ecclesiale mi sembra necessario sottolineare come “I consultori non sono considerati strutture propriamente pastorali, Chi si rivolte al consultorio familiare cattolico deve sapere che non persuasione o condanna, ma uno stile di accoglienza e di competenza esigente in termini professionali, etici e relazionali. L’ispirazione cristiana emerge così nel servizio consultoriale come ma piuttosto finalizzate alla promozione umana della coppia e della risorsa di illuminazione e tensione spirituale, nel rispetto e in aiuto alla ne la finalità del vero bene della persona, della coppia e della fami- Gli ambiti nei quali il servizio del Consultorio appare più urgente ed famiglia. Con le strutture di Pastorale familiare essi hanno in comu- glia e l’attenzione alla sessualità e alla vita. Diverse sono invece la prospettiva e la metodologia. La Pastorale agisce per la promozione della vita cristiana e per l’edificazione della Chiesa e privilegia le risorse dell’evangelizzazione, della grazia sacramentale, della formazione spirituale e della testimonianza ecclesiale. I Consultori, nell’ottica di un’antropologia personalistica coerente con la visone cristiana dell’uomo e della donna, guardano piuttosto ai dinamismi personali e relazionali e privilegiano l’apporto delle scienze umane e delle loro metodologie (Direttorio di Pastorale Familiare)”. Questa distinzione è un punto di forza nell’esperienza dei con- sultori familiari. Noi pensiamo ad un servizio cristianamente ispirato ma non confessionale, aperto a tutti, rivolto a tutte le componenti della famiglia. Il fatto che il consultorio ispiri il proprio servizio alla visione responsabilità libertà di scelta di ciascuno. attuale sono quelli relativi a: • i problemi della coppia, con particolare attenzione alla vita di relazione con tutti i suoi aspetti di comunicazione e di dialogo, alla vita sessuale alla regolazione della fertilità e all’accoglienza della vita nascente; • l’educazione degli adolescenti e dei giovani alla vita, all’amore, alla sessualità, sia attraverso interventi diretti a loro destinati, sia mediante iniziative proposte ai loro educatori; • la preparazione dei fidanzati al matrimonio, dove i Consultori sono chiamati a farsi carico di illustrare, nelle sedi e nei momenti più opportuni, gli aspetti della vita matrimoniale e familiare più direttamente attinenti i campi delle scienze umane, mediche e legali. Noi riteniamo che la famiglia oggi non deve sentirsi abbandonata; i cristiana della persona, della sessualità e della famiglia comporta la giovani che si preparano a costruire una famiglia devono trovare luoghi rale, con la sua intrinseca forza normativa, e la persona umana, nella sostenute nella loro quotidiana scoperta del vivere una relazione che necessità di rispettare e salvaguardare congiuntamente il valore mosua responsabilità etica e nel suo cammino storico di crescita. 79 dove potersi confrontare e conoscere; le giovani coppie devono essere coinvolge tutto il loro essere. L’amore è donazione totale di sé Il Consultorio diocesano utilizza quindi gli strumenti della pre- Il Consultorio diocesano, con tutti i suoi operatori e volontari, non 80 vuole parlare della famiglia, né osservarla da lontano, vuole farsi pros- simo della famiglia stessa. Un nostro obiettivo è quello di far nascere il desiderio della ricerca della verità; anticamente gli uomini dicevano che oltre lo stretto di Gibilterra non c’era più il mondo: erano sinceri ma non dicevano la verità! Perché la verità impone la ricerca, l’andare oltre i limiti, prendere il largo animati dal desiderio di vivere e vivere in pienezza. Questo convegno si è potuto realizzare grazie ai contributi ricevuti da HULKA srl di Osnato dott. Federico viale Della Scienza, 26 Rovigo via Sciesa, 10 Lacchiarella (MI) Officina Ferrari Bruno di Ferrari Fabrizio e C. snc via Dei Croti, 2 Quintano P.L. Pharma s.r.l. via Leone Gambetta, 2 Padova Diocesi di Crema Farmacia Granata dott. Carlo Maria via Matteotti, 17 Crema Centro Culturale “Stefan Wyszynski” Crema Vailati Vailati CONCESSIONARIA PEUGEOT E VOLVO CONCESSIONARIA PEUGEOT E VOLVO Via Milano, 53 • 2613 (Cr) (Cr) Via Milano, 53 • CREMA 2613 CREMA Tel. 0373.230110 • Fax 0373.31785 Tel. 0373.230110 • Fax 0373.31785 E-mail: E-mail: [email protected] - Web: -www.vailatifratelli.peugeot.it [email protected] Web: www.vailatifratelli.peugeot.it Movimento per la Vita Crema © 2008 Centro Editoriale Cremasco Libreria Buona Stampa - Crema Finito di stampare nel mese di gennaio 2011 presso Fantigrafica srl - Cremona