Associazione Culturale Calliope – ONLUS
per evitare le truffe
Fa balà l’occ!
Assessore
alla sicurezza, lotta all’usura,
caccia e pesca, Polizia provinciale,
Guardie Ecologiche Volontarie
e gruppi volontari ittico-venatori,
personale
Si ringrazia per la collaborazione:
Le Forze dell’Ordine
le Associazioni di volontariato
ADA
ANTEAS
AUSER
ANCESCAO
CARITAS
le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL
I testi sono ispirati a un lavoro teatrale originale di Roberto Fera.
Indice
Introduzione del Presidente
della Provincia di Milano Filippo Penati
Pag.
4
Presentazione dell’Assessore Alberto Grancini
Presentazione Questura
5
6
Presentazione Carabinieri
Presentazione Guardia di Finanza
7
8
Ricordate!
False pietre preziose
9
10
Le finte Forze dell’Ordine
Falsi funzionari Enel, INPS o Inpdap
11
12
Falsa beneficenza
L’addetto del gas e della luce
13
14
L’impiegato di Banca
Il nipote o la ragazza
16
18
Ricontrollare i soldi
Raccomandazioni
19
20
Consigli per i familiari
Consigli per i vicini di casa
22
22
Consigli per gli impiegati di banca e
di uffici postali
23
3
P
er vivere al sicuro e stare un po’ tranquilli, non è necessario rintanarsi in casa e non rivolgere la parola a nessuno,
anzi, questo atteggiamento causa isolamento e solitudine. Ma
anche l’eccessiva fiducia negli altri a volte porta le persone,
soprattutto le più anziane, a essere facili vittime di truffe e
raggiri.
La Provincia di Milano ha perciò deciso di diffondere questo
libriccino che può diventare un utile manuale per spiegare alle
persone come individuare i comportamenti e i modi di agire più
comuni dei truffatori e cosa fare per difendersi.
Come riconoscere allora un truffatore che vuole entrare in
casa vostra solo per derubarvi? Con piccoli accorgimenti che
questo manuale spiega bene. Per esempio non aprire la porta a
sconosciuti, anche se sembrano le persone più affidabili che
abbiate mai visto o anche se indossano una divisa, senza aver
prima verificato il motivo della loro visita, anche telefonando
all’Ente di cui dicono di far parte.
E poi, altra cosa importante è non aver vergogna o timore,
se qualcosa vi appare strano o confuso, di chiamare subito un
vicino, un parente o anche le Forze dell’Ordine, che sono sempre
al vostro servizio.
Diciamo che è un piccolo manuale utile per far sentire più
tranquilli voi e un po’ meno i truffatori che si aggirano nelle
nostre città.
Provincia di Milano
Il Presidente
Filippo Penati
4
C
are amiche, cari amici,
nella vita di oggi un po’ di attenzione e di prudenza non
guasta. Se da un lato non bisogna cedere alle esagerazioni di
chi ci vorrebbe paurosi di tutto, dall’altro dobbiamo convenire
che non si vive nel giardino dell’Eden.
Questo simpatico opuscolo illustrato, che vi chiedo di leggere
attentamente, spero sia utile in quanto ci mostra alcune
situazioni ricorrenti nelle quali è necessario prestare la
massima attenzione. Sono situazioni in cui dei truffatori cercano
di ingannarci e di sottrarci i nostri averi. Stiamo in guardia,
impariamo da questo libretto a capire in anticipo la truffa ,
l’inganno e a chiamare subito, senza vergogna, le Forze
dell’Ordine.
Sono certo che questa pubblicazione, voluta dalla Provincia
di Milano, sarà utile a voi e a tutti coloro che ne verranno in
possesso. Spero metta sull’avviso sempre più cittadini.
Ringrazio per questa realizzazione il Consigliere provinciale
delegato Costanzo Ariazzi per la sua appassionata collaborazione e l’Associazione Calliope che, insieme alla Provincia di
Milano, curerà anche il divertente spettacolo teatrale di Roberto Fera che toccherà nei prossimi mesi molti Comuni e che
riprenderà le situazioni descritte. Inoltre voglio ringraziare,
sin d’ora, le Forze dell’Ordine per l’attività che già svolgono e
che svolgeranno in futuro per contrastare i truffatori.
Un saluto a tutti e ricorda…….fa balà l’occ!
Provincia di Milano
L’Assessore alla Sicurezza
Alberto Grancini
5
P
iù vicini alla gente”: è questo lo slogan che contraddistingue tutta l’attività della Polizia di Stato, da
sempre volta a conoscere meglio i bisogni della popolazione, per aumentare la fiducia e insieme migliorare la qualità
della vita. È questo uno dei principali obiettivi della Polizia
di prossimità: una Polizia legata al territorio, responsabilizzata, in grado d’intervenire su numerosi problemi, aperta
alla collaborazione con tutte le Istituzioni.
Ciò nella convinzione che il controllo del territorio non
può ridursi soltanto a responsabilità delle Forze dell’Ordine,
ma è un concetto più ampio, la c.d. “Sicurezza Partecipata”,
che coinvolge tutti gli organismi istituzionali e non,
interessati a dette problematiche.
In tale prospettiva, necessarie e, come rivelatesi, certamente
utili, sono state tutte quelle iniziative concretizzatesi in incontri
con la cittadinanza sul tema delle truffe agli anziani; incontri
che hanno visto e certamente vedranno ancora impegnati
Funzionari di Polizia presso i centri anziani, oratori ecc.
Lodevole è quindi l’iniziativa della Provincia di Milano che
in un vademecum riassume tutti i consigli per riconoscere i
truffatori e per tentare di suggerire comportamenti da tenere
quando gli anziani si sentono in pericolo.
Tanto è stato fatto e alcuni risultati positivi e confortanti
giungono, ma non possiamo ancora ritenerci soddisfatti, certi
che la collaborazione fra tutte le istituzioni sul territorio
sia uno degli strumenti più efficaci per sconfiggere questo
odioso reato.
“
Il Questore di Milano
Vincenzo Indolfi
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L
e truffe perpetrate ai danni di persone anziane rappresentano al giorno d’oggi – per la peculiarità delle vittime di queste tipologie di reato che spesso presentano problemi di salute, non sono autosufficienti, vivono da sole –
una fattispecie criminosa particolarmente odiosa e insidiosa.
Proprio per questo, all’attività di contrasto verso questi
reati, deve necessariamente associarsi la prevenzione, che
si sostanzia innanzitutto in un’efficace azione informativa
nei confronti delle potenziali vittime.
La presente guida si inserisce quindi a pieno titolo come
agile ed efficace strumento di informazione e prevenzione
diretto alle popolazioni di questa laboriosa Provincia, in
un contesto di “sicurezza partecipata” nel quale ognuno
degli “attori” – Forze di Polizia, Amministrazioni Locali,
cittadini – deve fornire il proprio ineludibile contributo.
Carabinieri
Comando Provinciale di Milano
Il Comandante
Col. Sergio Pascali
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S
ono ormai decine le fantasiose e subdole modalità con
cui persone senza scrupoli cercano di ottenere facili
guadagni colpendo in particolare gli anziani, meglio se soli.
La Guardia di Finanza vuole essere vicina ai cittadini,
tutelandoli ancor prima che un illecito si possa manifestare
a loro danno e mettendoli in condizione di pretendere il
rispetto dei loro diritti.
Per prevenire i fenomeni non basta solo l’azione delle
Forze di Polizia: occorre che il cittadino sia messo in grado
di riconoscerne le caratteristiche attraverso il contatto
diretto con chi può validamente indirizzarli per evitarne le
conseguenze.
Questo è il motivo per il quale il Corpo condivide con
entusiasmo iniziative come il presente opuscolo.
In caso di dubbi o incertezze in merito a eventuali
avvicinamenti da parte di sconosciuti non bisogna esitare a
chiamare il 117, numero di pubblica utilità della Guardia di
Finanza: un operatore è a disposizione del cittadino 24 ore
su 24, non solo per attivare l’intervento della pattuglia in
caso di urgenze, ma anche per rispondere e fornire
informazioni importanti per poter individuare e difendersi
da eventuali tentativi di truffa.
Guardia di Finanza
Comando Provinciale di Milano
Il Comandante
Gen. B. Rosario Lorusso
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Ricordate!
La casistica delle truffe è purtroppo ampia e in
continuo sviluppo.
Ci proponiamo di elencare qui alcuni esempi che
possono innescare un campanello di allarme in tutti
noi.
Se per strada notiamo un anziano avvicinato da
persone con atteggiamento che possa destare
sospetto, quando nell’anziano notiamo timore,
sorpresa o smarrimento, non esitiamo a chiamare in
aiuto le Forze dell’Ordine che effettueranno un
controllo della situazione.
Non è una perdita di tempo e non è un disturbo!
Domani la stessa attenzione sarà prestata da uno
sconosciuto a un vostro familiare.
RICORDATE
CHE LE BANCHE O LA
POSTA
NON MANDANO I LORO IMPIEGATI A
CONTROLLARE I SOLDI PRESSO LE ABITAZIONI.
SE DOVESSE SUCCEDERE CHIAMATE LA POLIZIA
LOCALE O ALTRE FORZE DI POLIZIA.
NON È UN DISTURBO.
9
False pietre preziose
Una delle truffe più ricorrenti: un signore di
aspetto rassicurante, e in genere di mezza età,
si finge uno straniero che per motivi urgenti
deve raggiungere il proprio Paese di origine, ma
non ha dsponibilità di soldi liquidi per il viaggio.
Ferma una signora per strada e
cerca di venderle un
anello o delle pietre
preziose che
avrebbero un
valore di 7 o
10mila euro.
Naturalmente,
stante
l’urgenza, è
disposto a
vendere gli
oggetti in
questione
a molto
meno. Ma in quel momento
passa un altro signore ben vestito che dice di
essere un gioielliere: con tanto di lente, chiede
di poter controllare le pietre e subito dopo si
offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo
straniero insiste perché sia l’anziana signora a
comprarle. E spesso riesce a convincerla
facendosi dare “solo” 2/3mila euro.
10
Le finte Forze dell’Ordine
Una o più persone, adesso anche di sesso femminile, si
qualificano come appartenenti all’Arma dei Carabinieri
oltre che alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza o
alla Polizia Locale.
Vi dicono che state facendo acquisti con banconote false.
Attribuiscono lo spaccio delle banconote a un impiegato
della vostra banca (si appostano davanti alla banca e
individuano la vittima, quindi sapranno indicare anche
l’ubicazione della banca e magari fanno la descrizione di
uno degli impiegati). A questo punto vi dicono di dover
verificare, presso la vostra abitazione, tutti i soldi che
avete prelevato. All’interno dell’alloggio vi convincono a
mostrare tutte le banconote e quindi, con uno
stratagemma, vi sostituiscono le banconote con carta, a
volte fotocopie di banconote, a volte schedine per il gioco
del lotto, in modo da simulare lo stesso spessore.
In alcuni casi intimano di conservare le banconote in una
busta per l’esame del “giudice2”. Per rendere la cosa più
veritiera provvedono a sigillare la busta, guadagnando così
tempo sulla segnalazione dell’accaduto alle Forze
dell’Ordine. Purtroppo a volte ritornano. È già capitato
che il truffato abbia scrupolosamente tenuto la busta
sigillata per un giorno o due senza controllarne il
contenuto. A volte i malviventi, a distanza di qualche
giorno, fanno una telefonata per capire se la busta è stata
aperta; in questo caso chiedono “collaborazione” al
malcapitato: fare un altro prelievo dalla banca per poi
verificare se le banconote consegnate dall’impiegato
sono ancora false. Dopo di ché si ripresenteranno,
sempre in divisa, tentando di sigillare anche “la
seconda busta”.
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Falsi funzionari Enel, INPS o Inpdap
Si presentano alla porta di persone anziane con la
scusa di dover controllare la posizione
pensionistica o contributiva; oppure per
controllare il contatore della luce, del
gas ecc.,
ma in realtà
raggirano la
persona
facendosi
consegnare
soldi o
sottraendo
beni o altre
cose di
valore.
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Falsa beneficenza
Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte
con accento straniero, si finge medico o
rappresentante di una casa farmaceutica, alla
ricerca di un deposito per effettuare una
donazione di medicinali a scopo di beneficenza.
Ferma un signore per strada, normalmente in
quartieri borghesi, chiedendo informazioni su
questo deposito: il signore ovviamente non sa
niente.
Passa un’altra persona che fa finta di sapere dove
sia il deposito, ma dice che è stato chiuso.
La donazione allora può avvenire solo tramite
notaio, ma serve un anticipo in denaro che la
persona incaricata della beneficenza non ha a
disposizione in quel momento. L’anziano fermato
per strada viene convinto che può contribuire alla
beneficenza, ricavando anche una percentuale di
guadagno, se fornisce il denaro che serve per il
notaio. Viene accompagnato a casa o in banca a
ritirare la cifra occorrente (anche qualche
migliaio di euro) per concludere l’affare,
poi viene fatto salire sull’auto insieme ai due
“compari” per andare dal notaio.
13
L’addetto del gas e della luce
Suonano al citofono o direttamente alla porta
dell’alloggio e si qualificano come addetti di
qualche ente di interesse pubblico, spesso
ENEL, AEM o della società di fornitura gas.
Possono viaggiare con mezzi di trasporto,
furgoncini o autovetture, con scritte e logo
simili agli originali.
Gli addetti suonano alla vostra porta e vi
comunicano che devono effettuare un
sopralluogo all’impianto, in
quanto si sono
verificati
dei guasti
e
necessita
fare il
controllo del
contatore.
Una volta entrati in casa
vi fanno credere, con
efficaci e convincenti argomenti, che
il vostro contatore è obsoleto e quindi si deve
procedere alla sostituzione.
Per il lavoro bisogna contribuire con esborso
di denaro, 100, 200 euro o più. Incassata la
somma i sedicenti tecnici comunicano che
14
“torneranno per cambiare il contatore”, lasciando
nelle mani del malcapitato “una ricevuta o
preventivo”.
La truffa a volte si conclude così, in altri casi
continua e i truffatori convincono le vittime a
recuperare le vecchie bollette per un controllo
dei pagamenti.
Sia che risulti un credito, sia che risulti un debito
nei confronti dell’azienda che rappresentano,
indurranno il malcapitato a prendere il denaro
custodito in casa.
A questo punto i modi per sottrarre o restituire il
denaro sono molti.
Quando capitano situazioni simili, prima di fare
entrare in casa qualcuno, non esitate a chiedere il
tesserino e ad effettuare un controllo presso
l’azienda.
Se non sapete cosa fare, chiamate la Polizia
Locale o altre forze di Polizia.
Non è un disturbo.
RICORDATEVI CHE PRIMA
DI FARE DEI
CONTROLLI NELLE CASE GLI ENTI AFFIGGONO
DEGLI AVVISI NEL PALAZZO
15
L’impiegato di Banca
Succede sempre dopo che avete fatto un prelievo
di denaro.
Non visti, i truffatori osservano i vostri
movimenti, alcune volte anche all’interno della
banca o Posta, più spesso dalla strada.
Quando uscite dalla banca o dalla Posta, o dopo che
avete fatto un prelievo al bancomat, vi si avvicina
con fare allarmato un uomo o una donna che dice
di essere un impiegato della banca o della Posta e
che le banconote appena ritirate sono false.
16
Per questo necessita controllare il numero di
serie.
Ottenuta la consegna, il truffatore, abilmente,
sostituisce i soldi con banconote false;
solitamente fotocopie a colori.
Questo tipo di approccio può capitare anche in
casa: dopo il prelievo di denaro, appena rientrati
nel vostro appartamento, “l’impiegato zelante”
bussa alla porta raccontando la storia delle
banconote false.
17
Il nipote o la ragazza
Di norma sono le donne anziane e sole che
vengono avvicinate per strada.
La truffatrice, di solito giovane, riconosce
immediatamente una straordinaria somiglianza tra la
vittima e la sua carissima nonna, che è deceduta, alla
quale voleva molto bene. Racconta alcuni episodi
dell’infanzia, per poter vincere la diffidenza della
vittima e instaurare un rapporto di familiarità. Dopo
alcuni minuti la ragazza propone di donarle una bella
collana con pietre preziose, attribuendo a questo
oggetto un valore notevole, per esempio 20.000 euro.
In cambio vuole solo 200 o 300 euro per il viaggio
di ritorno verso casa, in quanto nell’immediato
non ha disponibilità di denaro e, a causa di seri
problemi familiari, deve ritornare al Paese di
origine. La somiglianza con “la vecchia nonna”, e
l’affare rappresentato dal valore della collana,
incrinano la soglia di attenzione della vittima che
spesso è indotta ad aiutare la “povera ragazza”.
Se per strada notate delle donne anziane in
situazioni che possano far temere quanto innanzi
descritto, non esitate ad avvicinarvi e chiedere se
va tutto bene, oppure chiamate immediatamente
la Polizia Locale o altra Forza di Polizia.
La tempestività è indispensabile. Non esitate a
chiamare. Per le forze di Polizia non è
disturbo.
18
Ricontrollare i soldi
Alcuni tipi di truffa hanno come condizione
iniziale che la vittima sia appena stata in banca o
in Posta a ritirare dei soldi. Succede spesso che
una persona anziana, dopo aver fatto un prelievo,
venga seguita da qualcuno che poco dopo le si
presenta come funzionario di banca. In genere, il
finto funzionario suona il campanello di casa
dicendo che
potrebbe esserci
stato un errore; che
è necessario
verificare il
numero di
serie delle
banconote
appena
ritirate.
L’anziano
consegna i
soldi e il
truffatore,
facendo
finta di
contarli o controllarli, li sostituisce con
banconote false. Per questo ricordatevi: nessun
funzionario vi cercherà mai a casa per
controllare le banconote o i loro numeri di
serie.
19
RACCOMANDAZIONI
Non aprite la porta di casa a sconosciuti, anche se
vestono in uniforme o dichiarano di essere
dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Verificate sempre con una telefonata da quale
servizio sono stati mandati gli operai che bussano
alla vostra porta e per quale motivo. Se non
ricevete rassicurazioni non aprite per nessun
motivo.
Ricordate che nessun Ente manda personale a
casa per il pagamento delle bollette, per
rimborsi o per sostituire banconote false,
date erroneamente.
Non date ascolto a chi vi offre facili guadagni o a
chi, fermandovi per strada, vi chiede di poter
controllare i vostri soldi o il vostro libretto della
pensione, anche se chi vi ferma e vi vuole parlare
è una persona distinta e dai modi affabili.
Quando fate operazioni di prelievo o versamento
in banca o alla Posta, possibilmente fatevi
accompagnare, soprattutto nei giorni in cui
vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze
personalizzate. Se avete il dubbio di essere
osservati, fermatevi all’interno della banca o
della Posta e parlatene con gli impiegati o con
chi effettua il servizio di vigilanza.
20
Se questo dubbio vi assale per strada,
entrate in un negozio e cercate un poliziotto
ovvero una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca
o dalla Posta, con i soldi in tasca, non fermatevi
con sconosciuti e non fatevi distrarre.
Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di
ufficio postale vi insegue per strada per
verificare un errore nel conteggio del denaro
che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza:
E VITATE
DI OPERARE SE VI SENTITE OSSERVATI .
Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi
dubbio non esitate a chiamare le Forze dell’Ordine.
Saranno felici di aiutarvi.
Note comuni alle truffe
Di norma i truffatori agiscono in coppia.
Cercano di entrare nel vostro appartamento.
Uno dei due vi parla con insistenza, mentre l’altro,
inosservato, perlustra le stanze dell’appartamento.
Usano dei modi e toni gentili e affabili, ma decisi.
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Consigli per i familiari
Non lasciate soli i vostri genitori e nonni, anche
se non abitate con loro, fatevi sentire spesso e
interessatevi dei loro problemi quotidiani.
Ricordate loro di adottare sempre tutte le cautele
necessarie nei contatti con gli sconosciuti.
Se hanno il minimo dubbio, fate loro capire che è
importante chiedere aiuto a voi, a un vicino di
casa oppure contattare le Forze dell’Ordine.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono,
hanno bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli,
scambiate ogni tanto con loro quattro
chiacchiere.
La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti,
esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio.
La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate alle Forze dell’Ordine ogni circostanza
anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro
vicino di casa.
22
Consigli per gli impiegati
di banca e di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa
una richiesta spropositata di denaro contante,
perdete un minuto a parlare con lui.
Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche e di uffici
postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortatelo a contattarvi.
Si ringrazia per il contributo:
Milano Serravalle S.p.A.
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NUMERI
UTILI D I E M E R G E N Z A
Carabinieri 112
Polizia di Stato 113
Guardia di Finanza 117
Vigili del Fuoco 115
Ambulanza 118
Grafica e illustrazioni: Tania Feltrin
Stampa: Isabel Litografia, Gessate (MI)
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