Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE NB: versione modificata gennaio 2010-01-12 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Sostegno regionale a processi partecipativi ex Capo IV l.r. 69/07 SEZIONE A Relazione finale RIASSUNTO/abstract Il progetto denominato “Se io fossi sindaco: nuove proposte per 20mila! Esperienze di partecipazione al governo delle politiche per i giovani”, promosso dal Comune di Colle di Val d’Elsa, è ufficialmente iniziato l’11 novembre 2009 e finito il 28 febbraio 2010 e prevede un bilancio partecipato dei giovani. Questo progetto aveva lo scopo di avvicinare i giovani alle responsabilità amministrative di governo locale chiamandoli a condividere le scelte e le responsabilità della gestione di una parte del bilancio (15.000 euro) destinato alle attività genericamente rivolte ai giovani. L’esperienza ha un forte carattere “educativo” in quanto trasferisce le responsabilità di parte delle scelte di governo in capo ai giovani che debbono mediare tra interessi diversi. Il sostegno regionale richiesto è di 15.500 € a fronte di una spesa complessiva di 23.500 €, in quanto è previsto l’utilizzo di 8.000 € di risorse proprie (pari al 34% della spesa totale). I partecipanti (circa 60) sono stati individuati sulla base di un campione casuale rappresentativo della realtà giovanile locale (dai 16 ai 25 anni). Il campione è stato selezionato dalla Commissione elettorale ed i sorteggiati sono stati invitati con una lettera del Sindaco e successivamente contattati telefonicamente. La partecipazione era comunque aperta a tutti i giovani purché compresi nel range di età previsto. 1 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE In un evento programmato (11.11.09) è stato presentato il progetto e sono stati distribuiti altri inviti a partecipare. La partecipazione è stata sostenuta da messaggi radio e interviste a giovani opinion leader su tv locali. Sono state fatte presentazioni nelle scuole superiori e associazioni. E’ stato inoltre utilizzato il sito comunale, prodotti videoclip promo in onda su TV maxischermo comunali posizionati su impianti di risalita; videoclip su internet dei singoli incontri. Il metodo di conduzione era ispirato all’OST (Open Space Technology), con un bar sempre aperto che offriva bevande (alcohol-free) e possibilità di partecipazione non formale. I lavori si sono svolti in quattro sedute ufficiali più alcuni incontri autoconvocati dai partecipanti in autonomia per aggiungere ulteriori momenti di riflessione fuori “schema”. A questi si sono aggiunti gruppi spontanei nati su facebook per continuare a parlarsi in libertà. Ogni incontro è stato introdotto da una breve descrizione del facilitatore volta a precisare il punto del percorso a cui eravamo arrivati e a ricercare nuovi feed back di condivisione. Il primo incontro è stato introdotto per condividere il percorso, gli obiettivi ed i metodi. Primo faccia a faccia “partecipato” tra sindaco e ragazzi a sottolineare la volontà dell’amministrazione di andare in fondo. Punto chiave del progetto era il trasferimento dei soldi stanziati e delle responsabilità ai partecipanti per costruire in autonomia i “loro” progetti che il Comune si impegnava a realizzare. In plenaria i ragazzi hanno individuato e scelto i temi sui quali si è avviato il lavoro di gruppo. Ogni proponente di ciascun progetto selezionato (5) assumeva l’impegno di portare avanti il lavoro fino al termine del percorso. Nel corso dei lavori sono stati affrontati tutti gli aspetti compreso quello della parcellizzazione dei soldi a fronte di troppe azioni. Tutto in forma autogestita, compreso il lavoro nei gruppi, con il proponente nella veste di facilitatore. Ogni seduta si concludeva con un report del lavoro svolto e affisso su un pannello al centro della sala centrale (instant report). Seguiva una restituzione in plenaria di quanto discusso e la condivisione su come andare avanti. Interessante la scoperta dell’assenza di competenze per trasformare un’idea in un progetto. Insieme si è deciso che servivano competenze esterne ai gruppi per fornire le informazioni ritenute necessarie. Si è arrivati così ad un coinvolgimento di attori della comunità che hanno offerto il loro contributo (dirigente della soc. dei trasporti, presidente di coop. sociale, dirigente di associazione nazionale, dirigente dell’amministrazione comunale, dirigente di società sportiva). Nel corso degli incontri i progetti si sono affinati pur non approdando ad una veste definitiva che permettesse al Comune di prenderli in carica. I ragazzi hanno deciso di affidarli ai tecnici del comune perché li trasformassero in delibere adottabili dal Consiglio, così come previsto. L’impegno era che venisse verificata la congruenza con quanto deciso nel corso degli incontri. Nei giorni seguenti tutti i gruppi sono stati, ad uno ad uno, invitati in comune ad incontrare il dirigente che si era preso carico di ciascun progetto per confermarne i contenuti. Agli incontri hanno preso parte anche gli assessori di riferimento. Si è arrivati così all’adozione in Consiglio Comunale con la partecipazione dei ragazzi seduti tra i banchi e la presentazione diretta da parte loro di ciascun progetto. 2 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Nelle settimane successive sono seguiti incontri informali per passare alla realizzazione di ciascun progetto. Alcuni daranno vita ad iniziative permanenti (centro giovani; palestra low cost), altri ad azioni stagionali (tram notturno urbano nei fine settimana), altri ancora ad iniziative occasionali (interventi culturali in occasione di ricorrenze; valorizzazione prodotti artistici di un istituto professionale). Punti di forza: la tenuta del gruppo dei partecipanti, bassissimo il turn over; alla fine sono apparsi nuovi attori attratti dall’esperienza. Valido il coinvolgimento della comunità per aiutare i ragazzi a conoscere elementi necessari per realizzare i progetti. Bene anche la partecipazione di assessori e presidente del Consiglio Comunale (risorsa silente a disposizione). Eccellente la scoperta del “Comune”, delle sue forme di rappresentanza e del suo funzionamento. Buono il contributo degli Operatori di Strada che hanno accompagnato il progetto solo con il loro lavoro. Eccellente il coinvolgimento e la disponibilità dei dirigenti per completare l’iter formale di ogni progetto. Alla fine la comunità si è rivelata e affermata con le sue competenze, le sue risorse istituzionali e non. Valido il contributo di un laureando che ha fatto del progetto un caso di studio, svolgendo la funzione di osservatore esterno. Essenziale la condivisione delle responsabilità con l’apparato comunale che ha condiviso le responsabilità con il consulente esterno in ogni sua fase. Premiante il coraggio di consegnare senza riserva ai giovani la responsabilità dell’intera azione. Formidabile lo sforzo comunicativo prima dell’avvio del progetto. Punti di debolezza: nonostante la costruzione di un campione bilanciato a favore di gruppi minoritari la loro partecipazione non è stata proporzionale alla loro presenza nella comunità colligiana. La valutazione è stata affidata alla somministrazione di due questionari somministrati prima ed al termine del percorso sulla traccia di quelli redatti dal Garante della Partecipazione regionale. I giudizi vertono sia sul processo (modalità di conduzione, chiarezza degli obiettivi e dei metodi, correttezza e inclusività) che sul risultato (qualità del prodotto finale della partecipazione, congruenza delle scelte adottate dall’Amministrazione Comunale). I giudizi evidenziano ampi livelli di soddisfazione. Un incontro a chiusura del progetto si è svolto in Comune alla presenza del Sindaco e degli assessori per valutare direttamente il percorso fatto e per riflettere sulle eventuali prospettive future. Le scelte condivise impegneranno l’Amministrazione alla realizzazione dei progetti. 1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO 1.1 Titolo del progetto : “Se io fossi sindaco: nuove proposte per 20mila! Esperienze di partecipazione al governo delle politiche per i giovani” 1.2 Richiedente/i del sostegno regionale : COMUNE DI COLLE DI VAL D’ELSA Codice Fiscale: 00134520527 P.I.: 00134520527 Sede legale: CAP 53034 Località COLLE DI VAL D’ELS Prov. (Si) 3 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Tel. 0577/912227 Tel. Mobile 3483142560 E-mail: [email protected] Fax 0577912270 1.3 Referente (e relativi recapiti) : PAOLO BROGIONI, Sindaco, 0577/912227, Tel. Mobile 3294104508 E-mail: [email protected] Fax 0577912270 Responsabile del progetto (NB: requisito di ammissibilità ex art. 15.1 l): Iuri Bruni, Ufficio del Sindaco, 0577/912227, Tel. Mobile 3483142560 E-mail: [email protected] Fax 0577912270 1.4 Oggetto del processo partecipativo: Bilancio partecipativo dei giovani 1.5 Fasi in cui si articola il progetto e loro funzione: Fase di preparazion e Comunicazione Conduzione Eventi Costituzione gruppo di lavoro e condivisione obiettivi, ruoli e responsabilità Presentazione progetto (evento in piazza)diffusione materiali Predisposizio ne materiali informativi Incontri scuole e associazioni Gestione logistica (spazi, materiali, tecnici…) collegamenti internet abitazioni disabili Conduzione Incontri, restituzioni Individuazion e testimonial disabili non mobili per partecipazion e on line Aggiornamento e gestione sito internet Condivisione con associazioni e partner Diffusione promo radio e interviste TV Inserimento video in Maxischermi comunali Aggiorname nto sito (pubblicazio ne report monitoraggio contributi e forum) Costruzione Questionario verifica soddisfazion e Fase di chiusura Chiusura progetto Adozione in Giunta/ Consiglio Restituzione interna Restitu zione esterna Conduzione incontro finale partecipanti/ammini stratori per bilancio finale (con restituzione dati raccolti con questionario) Pubblica zione su House Organ Conduzione incontro verifica con amministrato ri Elaborazione dati raccolti questionario – stesura report Avvio processo di costituzione della Consulta Giovanile Pubblica zione bilancio su RTT Invio docume ntazione Regione Predisposizio ne brochure informativa Realizzazione spot radio Predisposizio ne Sito 4 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE internet Contatti con RTT per inserim. materiali 1.6 Tempi e durata del processo partecipativo (date inizio e fine, durata complessiva, ritardi) : la durata complessiva è di 4 mesi Data di Inizio : 11 novembre 2009 Data di fine: 28 febbraio 2010 Ritardo per quanto riguarda l’inizio del progetto per problemi con la concomitanza con l’inizio delle scuole e quindi la scarsa partecipazione dei ragazzi. 1.7 Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi (mantenere il diagramma nella stessa pagina) : Mesi Agosto Settem Ottobr Novem Dicem Gennai Febbra Preparazio ne Presentazi one Progetto (brochure, sito, spot, incontri..) Conduzion e incontri Aggiorna m. Sito e Forum Costruzio ne questionar io Soddisfazi Somminis trazione Question. Soddisfaz. Adozione programm Giunta/CC 5 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Verifica Interna Amministr Restituzio ne Finale Amministr /Partecip. Comunic. esterna Esito Final Come si inserisce lo specifico processo nelle politiche e nelle modalità d’azione del proponente, sia rispetto al passato che al futuro Questo progetto si inserisce nell’ampio programma amministrativo che vuole coinvolgere e far partecipare in modo attivo i cittadini, in questo caso i soggetti presi in considerazione sono i ragazzi, la popolazione più giovane alla quale non sempre viene data voce. 2. IL CONTESTO IN CUI SI E’ SVOLTO IL PROCESSO PARTECIPATIVO 2.1 Elementi conoscitivi elementi significativi per comprendere il contesto e problematicità Colle di Val d’Elsa è il comune con un alto tasso di popolazione immigrata dall’esterno negli ultimi anni, il carico della mediazione grava in larga misura sulle fasce di età più giovani, la comunità è radicalmente cambiata a causa della formidabile crescita degli anni passati Il Comune di Colle di Val d’Elsa con il coinvolgimento di diversi soggetti-attori ha condotto, negli ultimi 5 anni, un lavoro finalizzato alla definizione dello sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio colligiano. Questa iniziativa, denominata community planning, è stata oggetto di una presentazione preliminare e di un conseguente dibattito nell’incontro pubblico dell’8 ottobre 2008. Inoltre, all’inizio dell’anno scolastico 2008 - 2009, è stata promossa un’azione di studio con tutti i diversi ordini delle scuole di Colle in cui i partecipanti hanno sviluppato autonomi approfondimenti sul tema dello sviluppo della città. 3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO 3.1 Partecipanti (per fasi) 3.1.1. Chi e quanti : i 59 partecipanti sono ragazzi residenti a Colle di Val 6 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE d’Elsa compresi tra i 16 e i 28 anni. 3.1.2. Come sono stati selezionati : selezione mista – campione rappresentativo e auto-selezione. Il campione è stato selezionato casualmente dalla Commissione elettorale ed i ragazzi sorteggiati sono stati invitati con una lettera del Sindaco e successivamente contattati telefonicamente. Nel primo incontro programmatico (11 novembre 2009) è stato presentato il progetto e sono stati distribuiti altri inviti a partecipare. La partecipazione è stata sostenuta da messaggi radio e interviste a giovani opinion leader su tv locali. Il progetto è stato presentato anche nelle scuole superiori e nelle associazioni. Per partecipare al progetto era sufficiente presentarsi agli incontri e lasciare i propri dati per essere aggiornati sui successivi. 3.1.3. Quanto sono rappresentativi della comunità : Totale giovani dai 18 ai 25 anni a Colle di Val d’Elsa: 2064 M F Totale 16 – 18 anni 291 281 572 18 – 25 anni 806 686 1492 Totale 1097 967 2064 Campione: 200 unità, di cui: 16 – 18: M F Colle Bassa: 6 9 15 15 20 35 Colla Alta: 6 9 15 15 20 35 Frazione: 8 12 20 30 50 80 20 30 50 60 90 150 Totale: Totale 18 – 25: M F Totale 7 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE 3.1.4. Inclusione, Nonostante l’attenzione posta nei confronti di disabili e giovani extracounitari residenti, i risultati non sono stati pari alle attese avendo registrato una partecipazione di gran lunga inferiore alle rappresentanze presenti nella comunità. In fase preparatoria sono stati condotti incontri con le associazioni di disabili per favorirne la partecipazione, in quanto anche gli incontri hanno avuto luogo in spazi senza barriere. 3.1.5. La partecipazione paritaria di genere. La partecipazione femminile è uno dei punti forti del progetto; un gruppo era interamente costituito da ragazze e in più di un’occasione è intervenuto l’Assessore alla cultura Federica Casprini. La presenza femminile superava di gran lunga quella maschile, le ragazze erano 41, su un totale di 59 partecipanti (ca. il 70%). 3.2 Metodi/tecniche impiegati (per fasi) 3.2.5. Elenco degli eventi partecipativi (date effettive) Incontro n. 1, 11 novembre 2009, dalle 17,30 alle 20,00, Teatro del Popolo; incontro n. 2, 20 novembre 2009, dalle 17,30 alle 20,00, Teatro del Popolo; incontro n. 3, 26 novembre 2009, dalle 17,30 alle 20,00, Teatro del Popolo, incontro n. 4, 3 febbraio 2010, dalle 16,00 alle 19,00, sala del Consiglio Comunale. 3.2.1. Metodi, tecniche o approcci impiegati. L’intero progetto di Bilancio partecipativo è stato caratterizzato da incontri plenari e per sottogruppi, seguendo in generale la metodologia dell’Open Space Technology, adeguandola alle necessità non previste ma necessarie. 3.2.6. Congruità dei metodi impiegati con le finalità e l’oggetto del progetto Essendo un progetto di partecipazione il metodo utilizzato, quello di incontri e tavoli di discussione tra i partecipanti è sembrato il miglior modo per affrontare e applicare in maniera piena il progetto di partecipazione. I ragazzi hanno provveduto poi a sviluppare il confronto su spazi esterni, particolarmente utilizzando social network su internet. 3.2.8 Il clima degli incontri I ragazzi, divisi in piccoli gruppi, potevano discutere liberamente tra loro senza alcun tipo di condizionamenti, solo ad inizio di seduta e alla fine condividevano le loro idee con tutti gli altri in plenaria. Elevata la capacità di dialogare, soprattutto alla luce del fatto che non c’erano gruppi precostituiti (tranne uno), ed elevata la capacità di trovare mediazioni attorno a soluzioni condivise. La scelta del buffet sempre a disposizione ha contribuito ancor più a mettere a loro agio i ragazzi. In ogni caso bisogna dire che l’interesse era 8 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE sufficientemente alto da far stare i ragazzi dentro ai gruppi per partecipare. Anche nella relazione con gli adulti “esterni” invitati per integrare le loro competenze i ragazzi hanno rivelato una grande capacità di saper ben utilizzare il loro contributo. 3.2.3. Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi partecipativi. Tutti gli incontri si sono svolti nel pomeriggio dalle 17,30 in poi, tranne l’ultimo perché in concomitanza con il Consiglio Comunale, proprio per questo motivo i ragazzi anche gli studenti universitari avevano la possibilità di essere presenti. Mettere insieme le esigenze di tutti i partecipanti non è stato semplice, i ragazzi avevano la possibilità di arrivare in ritardo, se ne avevano bisogno, e andare via in anticipo, la presenza all’incontro non era rigida e controllata. I partecipanti poi hanno provveduto ad adattare gli orari continuando a parlarsi su Facebook. In più di una occasione si sono anche dati appuntamento “fuori orario” per incontrarsi ed approfondire le questioni al momento insolute. 3.2.4. Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi del processo e sui suoi scopi; ascolto di opinioni di esperti e/o portatori di interessi. I ragazzi sono stati informati tramite opuscoli illustrativi distribuiti durante i vari incontri, poi contattati per posta elettronica, avendo aggiornato la mailing list al termine di ogni incontro, infine è stato possibile raggiungere i ragazzi anche attraverso uno strumento tra loro diffuso, il social network. 3.2.7 Inclusività degli eventi partecipativi (assicurare la parità di espressione di tutti i punti di vista e di eguaglianza di accesso alla discussione). È stata assicurata la parità di espressione di tutti i punti di vista e di eguaglianza di accesso alla discussione, tutti i partecipanti hanno avuto la possibilità di parlare ed esprimere liberamente le loro opinioni, in quanto tutti gli interessi erano legittimi. 3.2.9. Neutralità e imparzialità del processo: le garanzie. Non si è provveduto a costituire un comitato di garanzia in quanto il lavoro è stato condotto interamente “senza rete”, l’insoddisfazione avrebbe trovato mille opportunità per affiorare, prima fra tutte la disaffezione e la mancata partecipazione. L’esposizione del Comune era tale che non ci potevano essere controparti, tutto il processo era stato costruito per trasferire appieno le responsabilità ai giovani. Gli incontri sono stati ripresi, la valutazione critica è stata in ogni momento non solo accettata ma considerata come un risorsa in quando necessaria a costruire la strada da seguire. 3.2.2. Performance: cosa ha funzionato e cosa meno La flessibilità del metodo: confronto e discussione aperta; ha funzionato ed è risultato molto apprezzato dai partecipanti. Ha funzionato lo sforzo per la comunicazione nella fase preparatori, il coinvolgimento dei 9 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE dirigenti e degli assessori. Ha funzionato la forte collaborazione tra il consulente esterno e la struttura comunale che seguiva il progetto che hanno condiviso le responsabilità in ogni momento. 3.2.10 Il consulente esterno Il lavoro è stato centrato su due aspetti comunicazione e gestione del processo di partecipazione. Per la comunicazione il progetto è stato supportato dalla struttura esterna che cura la comunicazione e l’ufficio stampa; per quanto riguarda il coordinamento del progetto e la conduzione dei gruppi l’incarico è stato affidato ad un consulente esterno, specialista in psicologia, esperto in conduzione di gruppi con esperienze anche in altri paesi (Africa centrale e Maghreb). Il Dott. Giovanni Iozzi, si è prestato a partecipare anche ai momenti di discussione informali su esplicita richiesta dei partecipanti. 3.3 Comunicazione e informazione 3.3.1. Le attività di comunicazione rivolte alla comunità interessata, prima, durante e dopo il processo. Avvio progetto: pubblicazione sul sito internet del progetto; brochure sulle finalità del progetto, modalità di funzionamento, invito alla partecipazione; è stata diffusa in occasione di eventi ed in luoghi frequentati dai giovani (pieghevoli); incontri nelle scuole superiori. Previsti brevi spot su radio locali e brevi passaggi su TV locale di testimonial (giovani). Sul sito internet sono stati pubblicati i report di tutti gli incontri ed aperta una finestra di dialogo. È stato creato uno spazio virtuale di incontro, sul social network più diffuso tra i ragazzi, Facebook. Negli incontri sono state effettuate riprese e condotte interviste poi pubblicate sul sito internet. Al termine dell’iniziativa è stato realizzato un report di bilancio finale, basato sul questionario dei partecipanti. 3.4 Restituzione 3.4.1. ‘Restituzione’ degli esiti degli eventi partecipativi ai partecipanti e/o alla comunità alla fine del processo. Restituzione alla città attraverso l’House Organ dell’Amministrazione. Videoclip (interviste ai giovani opinion leader/testimonial) verranno messe in onda su TV maxischermo comunali posizionati su impianto di risalita. 3.5 Monitoraggio ex post 3.5.1. Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post che coinvolgano i partecipanti in merito alla attuazione delle decisioni assunte. È stato previsto un incontro a chiusura del progetto per verificare la congruenza delle decisioni con il programma adottato dal Comune. 10 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE La valutazione è stata affidata ad un questionario appositamente elaborato e sottoposto ai partecipanti al processo (chi non era presente all’ultimo incontro aveva la possibilità di compilarlo per via telematica). I giudizi vertevano sia sul processo (modalità di conduzione, chiarezza degli obiettivi e dei metodi, correttezza e inclusività) che sul risultato (qualità del prodotto finale della partecipazione, congruenza delle scelte adottate dall’Amministrazione Comunale). Il giudizio prevedeva i livelli di soddisfazione finale e ha cercato di risaltare i punti di forza e di debolezza del processo. I ragazzi, inoltre avranno la possibilità di verificare in corso d’opera l’attuazione dei progetti. Difficoltà eventualmente insorte Le difficoltà sono state affrontate e gestite grazie alla flessibilità del metodo che si è adattato alle esigenze apparse nei diversi momenti. In tal modo si può a buon diritto affermare che nessuna difficoltà è insorta nel corso del progetto. 3.6 Le risorse impiegate (input) 3.7.1 Descrizione delle: 3.7.1.1. risorse logistiche ed organizzative (attrezzature, i locali o spazi,le tecnologie, le attività di registrazione audio/video) Il processo è improntato sulla relazione vis a vis e sono state necessarie poche ed essenziali attrezzature (lavagne a fogli mobili per la trascrizione in diretta degli interventi e cancelleria), altri strumenti d’uso sono stati forniti dal coordinatore o noleggiati dall’Amministrazione (video proiettore, videocamera, amplificazione con microfoni senza fili).Costo e acquisto materiali € 1.444,57. Per favorire la partecipazione di attori appartenenti ad ambienti differenti si è utilizzato spazi e luoghi diversi, quali il Teatro del Popolo e il Comune. Costi sostenuti: custodia, pulizia e montaggio impianti € 3.600. Ci siamo avvalsi della collaborazione di uno studio esterno di ufficio stampa € 3.168, sono stati trasmessi brevi spot su radio locali € 606, sono stati realizzati (grafico € 3.000) e stampati opuscoli informativi € 1.493. 11 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 Voci Attrezzature Locali Comunicazione, informazione (elencare azioni e relativi costi) AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Descrizione Valore economico Materiale tecnico Teatro del Popolo Ufficio Stampa 3.168 Spot Radio 606 Grafica 3.000 Stampa materiale 1.493 Tot. 8.267 1.444,57 3.600 8.267 Altro (specificare) Altro (specificare) Totale 13.311,57 3.7.1.2. risorse umane (esperti coinvolti, unità di personale, volontari) Il lavoro è centrato su due aspetti comunicazione e gestione del processo di partecipazione. Per la comunicazione si intende avvalersi della struttura esterna che cura la comunicazione e l’ufficio stampa, per la conduzione delle attività si è preferito tenere insieme coordinamento del progetto e conduzione dei gruppi per ridurre la filiera delle responsabilità affidando l’incarico ad un consulente esterno ampiamente qualificato (Costo forfetario € 8.000 inclusi oneri). Il lavoro è centrato sul protagonismo dei giovani. Pertanto si prevede l’assegnazione di un unico incarico ad un consulente esperto che si avvarrà di collaboratori propri. Il Comune offre la propria struttura per fornire informazioni tecniche richieste. Mesi/persona Unità di Valore Ruoli nel progetto personale economico e livello Tecnico C.E.D. 15 giorni / 1 500 1 addetto cat C1 Operaio Manutentore 10 giorni / 200 1 1addetto cat. B Funzionari Resp. P.O. 10 giorni /2 3 Comune addetto cat D2 588,43 Totale 1.288,43 12 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 Volontari 6 4 2 1 Totale AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Mesi/persona nel progetto Promozione Progetto 1 Testimonial 1 Collaboratori tuttofare 2 Esperto telematica 1 5 Ruoli 13 3.7.1.3. altro 13 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Tabella 1. Schema riassuntivo dei costi preventivati ed effettivi sostenuti nel progetto (se possibile mantenere la tabella nella stessa pagina) Voci Consulenze esterne Facilitatori Associazioni --------Totale parziale Esperti a) costo preventivato nella richiesta di sostegno 8.000 b) costi effettivi a consuntivo 8.000 Differenza costi effettivi/ preventivati (b/a x 100) % 100% _ _ _ Attrezzature 5.000 1.444,57 29% Locali 1.000 3.600 Costi per partecipanti 1.000 900 90% Foto, registrazione audio, video 2.000 _ _ Ufficio Stampa 3.168 Spot Radio 606 Grafica 3.000 Stampa materiale 1.493 Tot. 8.267 Risorse Umane 1.288,43 360% Comunicazione, informazione (elencare azioni e relativi costi) -----------Totale 5.500 Altro (specificare) Consulente Statistico 1.000 Altro (specificare) _ _ _ Totale generale 23.500 23.500 100% 150% 128% 14 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Tabella 2. Sintesi delle risorse economiche coinvolte nel progetto (si prega di mantenere la tabella nella stessa pagina) a) Sostegno attribuito ex lr 69/07 Risorse economiche (dalla tabella 1) € 15.500 b) Risorse proprie a consuntivo (richieste solo per enti locali) e % prevista € 8.000 c) Totale costo effettivo del progetto b/c x 100 € 23.500 % 34 % 34 Tabella 3. Costi e fatture (stampare in orizzontale su pagina a parte se necessario) Voci Fornitore 1 Coop. Olimpia 2 Az. Speciale Multiservizi Milc 3 4 Nuova Radio pick-up Radio Rosa 5 RobesPieree s.a.s Prestazio ne/ importo acquisto Servizi 3.600,00 € effettuati presso Teatro del Popolo Servizio 900,00 € Catering Ideazione e 3.000,00 € sviluppo della campagna Passaggi 606,00 € pubblicitari “Bilancio Partecipato ” Servizio 1.584,00 € Ufficio stampa 1.584,00 € n. fattur a 195 2/003 332 266 189 210 Data n. progres sivo 31/12/ 09 31/01/ 10 23/12/ 09 02/11/ 09 30/11/ 09 31/12/ 09 Tot. 3.168,00 € 15 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 6 7 8 Progetto Lavoro Il Triangolo Stampa materiale e depliant Acquisto lavagne e cancelleria Giovanni Iozzi AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE 342,00 € 1/004 58 30/10/ 09 1.151,00 € 1/005 27 30/11/ 09 5239 31/10/ 09 22/12/ 09 Tot. 1.493,00 € 569,64 € 874,93 € 5931 ____________ Tot. 1.444,57 € 4.000,00 € 7 4.000,00 € 8 25/05/ 10 25/05/ 10 Tot. 8.000,00 € 3.7.2. Valutazione della congruità delle risorse all’efficacia complessiva del processo e ai risultati ottenuti. 4. L’ESITO DEL PROCESSO (outcome) 4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti I questionari hanno evidenziato un indubbio gradimento. 4.2 Il grado di conseguimento degli obbiettivi Il progetto era costruito in modo da lasciare pochi margini ad un risultato mediocre, essendo piuttosto votato al successo o all’insuccesso. Si può dire che la fase costruttiva affidata alla partecipazione sia stata un indubbio successo, ai fini della soddisfazione dei ragazzi conterà anche il risultato finale della messa in atto, rispetto alla quale non possiamo che essere fiduciosi in quanto tutte le azioni si stanno avviando nei tempi e nei modi previsti. 4.3 Risultati (indicatori) prefissi e risultati (indicatori) conseguiti nel progetto. I risultati del processo possono essere valutati attraverso la tenuta della partecipazione, il turn over, la comparsa o meno di nuovi attori nei momenti successivi all’avvio, la relazione, il coinvolgimento e la visibilità del progetto presso la comunità. Infine la capacità di ricondurre i progetti alle rigidità burocratiche del Comune. Per ognuno di questi aspetti il giudizio non può che essere positivo. 16 Guida Relazione Finale ver. gennaio 2010 AUTORITÀ REGIONALE PER LA PARTECIPAZIONE Tabella n. 4: Risultati previsti e risultati conseguiti (si prega di mantenere la tabella nella stessa pagina) Risultati Indicatori Progetti adottati Progetti adottati Partecipazione Coinvolgimento comunità Risultati conseguiti Tutti i progetti sono stati adottati Turn over dei Alta tenuta della partecipanti partecipazione basso turn over Comunicazione/ Coinvolgimento e buona partecipazione visibilità Indicatori Progetti adottati Turn over Esterni coinvolti 4.4. L’influenza sulle scelte o politiche oggetto del processo L’esperienza segnerà in maniera sostanziale i metodi della programmazione delle attività giovanili, soprattutto perché oltre alla saldatura di alcune a iniziative ai bisogni dei ragazzi rivela una formidabile capacità di sostenere la relazione tra istituzione, comunità e giovani. 4.5 Impatto sulla comunità Alcune attività si riversano direttamente sulla comunità (es. la valorizzazione delle opere della scuola professionale integrata nell’organizzazione di eventi programmati), altre si rivolgono solo ai ragazzi. Una in particolare tocca il problema delle notti del week end con l’organizzazione di trasporti pubblici verso i locali di ritrovo (navetta centro/periferia). La questione non sfuggirà ai genitori che saranno coinvolti nella novità introdotta con effetti indubbiamente positivi. 5. EVENTUALI ALTRI ELEMENTI UTILI 6. QUALCHE CONSIGLIO PER CHI VOLESSE INTRAPRENDERE UN PROCESSO PARTECIPATIVO SIMILARE Il successo è direttamente proporzionale al rischio al quale ci si espone, l’impressione è che i ragazzi siano stati attratti dalla responsabilità che si trovavano a gestire e hanno rivelato grande maturità, capacità di dialogo e orientamento alla risoluzione dei problemi. Evitare di avviare iniziative “precotte”. 17