Vontobel Investment Banking Il mondo dei certificati Vontobel materie prime sugli indici «JPMorgan Commodity Curve» Indice 25 L’essenziale in breve 26 Investimento in materie prime I paesi emergenti trainano la domanda L’abbondanza di liquidità come fattore di spinta dei prezzi Strumento ideale per la diversificazione 29 JPMCCI – il Benchmark tra gli indici di materie prime 10 I vantaggi del JPMCCI in sintesi 11 Quadro d’insieme della famiglia di indici «JPMorgan Commodity Curve» 12 JPMCCI Aggregate 14 JPMCCI materie prime energetiche 16 JPMCCI metalli industriali 18 JPMCCI metalli preziosi 20 JPMCCI materie prime agricole 22 Informazioni generali valide per tutti i prodotti 24 La metodologia dell’indice Inclusione nell’indice JPMCCI Aggregate L’importanza dell’Open Interest Il meccanismo di rollover «Contango» e «Backwardation» 27 Il calcolo dell’indice 28 Le materie prime come categoria d’investimento Vantaggi della diversificazione con gli indici «JPMorgan Commodity Curve» (JPMCCI) Investimento negli indici «JPMorgan Commodity Curve» quale protezione contro l’inflazione Correlazione con le altre classi di assets 31 Appendice 1: L’indice JPMCCI Aggregate nel raffronto con i concorrenti Particolarità dei singoli indici nel raffronto con il JPMCCI 33 Appendice 2: Rischi importanti per gli investitori 34 Avvisi sulla licenza 3 4 L’essenziale in breve Il mercato delle materie prime ha raggiunto sinora un volume di 360 miliardi di dollari USA (dato aggiornato a dicembre 2010; fonte: J.P.Morgan) e si sta sviluppando sempre di più come un segmento indispensabile del mercato dei capitali. Al giorno d’oggi un portafoglio con un’ampia diversificazione strategica non può non coprire anche il mercato delle materie prime. Ecco i punti di forza di questo innovativo indice delle commodities: Un investimento in questa categoria porta all’investitore svariati vantaggi: •un meccanismo di rollover che ne ottimizza i rendimenti • nuovo concetto di ponderazione per un’allocazione ottimale dalla prospettiva dell’investitore •considerazione dell’intera curva di scadenze di tutti i future su materie prime contenuti •composizione molto ampia con 36 singole materie prime. •possibilità di copertura contro l’inflazione •possibilità di una più ampia diversificazione del portafoglio •reduzione del rischio del portafoglio grazie a una correlazione ridotta o negativa con altre categorie d’investimento •possibilità di replicare con le materie prime i cicli congiunturali e le mutazioni demografiche. Per gli investimenti in materie prime è tuttavia consigliabile tenere in considerazione le peculiarità proprie di questo mercato. Innanzitutto si investe sempre in future1, il che provoca alcuni problemi. Questi titoli hanno scadenza limitata e, se si desidera un investimento a più lungo termine, devono essere costantemente rinnovati. Durante il processo di «rollover» possono verificarsi delle perdite. L’investitore potrebbe però trovarsi di fronte un problema ancora più grande: se omette di vendere il future prima della scadenza, infatti, si vedrà effettivamente recapitare la materia prima oggetto dell’investimento. E a nessun investitore piacerebbe ritrovarsi un’autocisterna davanti alla porta di casa, non è vero? La soluzione sono i prodotti d’investimento. Con un indice delle materie prime i risparmiatori possono investire senza una durata limitata e non si devono pre occupare delle scadenze; a questo pensa l’index provider. Esistono numerosi indici delle materie prime, alcuni dei quali sono sul mercato già da lungo tempo. L’esperienza ha tuttavia dimostrato come molti di loro non risolvano in maniera ottimale, o risolvano solo in parte, i problemi legati a questo mercato. Gli indici JPMorgan Commodity Curve (JPMCCI) sono relativamente giovani, ma si apprestano a diventare un nuovo benchmark nel segmento degli indici delle materie prime perché offrono la risposta giusta a tutte le principali questioni. Questa nuova generazione di investimenti in materie prime era riservata finora agli investitori istituzionali. Con i nuovi certificati su svariati indici «JPMorgan Commodity Curve» queste opportunità vengono estese ora anche agli inves titori privati. I certificati costituiscono per gli investitori uno strumento professionale con cui ottimizzare il successo del loro investimento. I certificati offrono un’interessante opportunità per gli investitori che desiderano investire nelle materie prime, l’accesso più semplice in assoluto al mercato e un’ampia possibilità di scelta delle materie prime singole. Inoltre, gli investitori possono decidere di acquistare certificati con una copertura valutaria (struttura Quanto) che li protegge dagli influssi valutari negativi che annullano i successi degli investimenti. Nelle pagine seguenti è illustrato tutto quanto occorre sapere su questi prodotti. Bank Vontobel AG è da anni una delle banche leader di mercato nell’ambito dei prodotti strutturati. In collabo razione con J.P.Morgan riunisce il meglio di due universi: Vontobel, con la sua competenza pluriennale in veste di emittente di certificati e con l’eccellenza nella qualità del servizio in Svizzera ed Europa, J.P.Morgan con il suo know-how globale nell’ambito delle materie prime in veste di provider di indici in tutto il mondo. Desiderate essere informati sulle attuali tendenze delle materie prime? Iscrivetevi alla nostra Newsletter gratuita sulle materie prime su www.derinet.ch/newsletter Il future, denominato anche contratto future, è un contratto a termine negoziato in borsa con cui l’acquirente è tenuto ad acquistare o a vendere una quantità stabilita di un bene qualitativamente definito (commodity future) o un importo prefissato di uno strumento finanziario (financial future) in una data di scadenza e a un prezzo prestabiliti. I future offrono un’ampia possibilità di scelta di sottostanti, tra cui indici, petrolio, oro, divise ecc. 1 5 Investimento in materie prime Le origini della negoziazione delle materie prime sui mer cati finanziari risalgono a molto tempo fa. La prima bolla speculativa finanziaria del mondo, nota oggi come «Bolla dei tulipani», si verificò negli anni Trenta del XVII secolo e rappresenta l’inizio della lunga storia delle negoziazioni in materie prime sui mercati finanziari. Già allora gli operatori del mercato lavoravano con i contratti a termine, uno stru mento che ha resistito fino a oggi. Nel 1636 fu fondata la prima borsa a termine per il commercio dei bulbi di tulipa no. La negoziazione di commodities in borsa può vantare una storia lunga quasi quanto la negoziazione di azioni in borsa (che iniziò nel 1602). Un ulteriore passo significativo in direzione del mercato globale così come lo conosciamo oggi fu la fondazione dellarinomata borsa a termine per materie prime, la Chicago Board of Trade (CBOT) nel 1848. Fu la CBOT a siglare, nel 1864, i primi contratti a termine standardizzati negoziati in borsa. Si è trattato di un passaggio importante, che ha dato un contributo enorme alla negoziabilità delle materie prime. Nel 1872 fu creata la New York Mercantile Exchange (NYMEX), seguita nel 1898 dalla «Chicago Butter & Egg Board», oggi Chicago Mercantile Exchange (CME). CBOT, CME e NYMEX si sono poi unite sotto il tetto del CME Group e realizzano, giorno dopo giorno, transazioni nell’or dine dei miliardi. Il commercio di commodities ha una lunga tradizione non solo negli USA, ma anche in Europa. La London Metal Exchange fu fondata nel 1877 ed è oggi la borsa più importante al mondo per quanto riguarda i future dei metalli industriali. 6 Oggi il mercato delle materie prime è gigantesco, basti pensare al mercato del rame. Si stima che la richiesta del più importante metallo industriale totalizzerà 19 milioni di tonnellate nel 2010. Se si considera che il prezzo del rame è di 9000 dollari a tonnellata, questo dato corrisponde a un volume del mercato pari a 171 miliardi di dollari. Secon do dati della Banca dei regolamenti internazionali (BRI), il volume dei soli derivati su materie prime non trattati in borsa in circolazione era di circa 2.85 bilioni di dollari. L’elevata liquidità è un presupposto importante affinché i mercati siano efficienti e accessibili anche per gli investitori privati. Ogni investitore che intenda integrare nel proprio portafoglio questo segmento in tutta la sua varietà ha a disposizione certificati su singole commodities o indici di materie prime. Molteplici sono le ragioni per inserire anche le materie prime nella pianificazione strategica del portafoglio. I paesi emergenti trainano la domanda In primo luogo le materie prime sono, ovviamente, la base di partenza per la produzione di merci e beni. Per tale ragione gli investimenti in materie prime sono sensibili alla congiuntura. Ciò significa che se l’economia mondiale cresce, aumenta anche la richiesta di petrolio, rame, ecc. Il fatto poi che la dinamica economica apparentemente incrollabile dei paesi emergenti si sia sganciata già da tem po dalla congiuntura degli stati industrializzati, non fa che aumentare ulteriormente l’attrattiva di questa categoria d’investimento. Questo tipo di sviluppo ha infatti ridotto la fascia di oscillazione (volatilità) dei prezzi di questi prodotti, e le quotazioni non dipendono più dal fragile andamento congiunturale dei mercati di Europa, Giappone e USA. Questa categoria d’investimento trae così un vantaggio in termini di potenziale di diversificazione. Tuttavia l’enorme crescita in Cina, India e in altri paesi emergenti non si tra duce soltanto in una maggiore possibilità di diversificazione dei depositi per gli investitori privati. Dato che molte fonti di materie prime sono limitate, la domanda, che è destinata a crescere fortemente nel lungo termine, provocherà naturalmente anche una tendenziale scarsità delle risorse, con un conseguente probabile aumento dei prezzi nel lungo periodo e una crescita del valore per gli investitori. L’abbondanza di liquidità come fattore di spinta dei prezzi Ulteriore «vento in poppa» dovrebbe giungere ai prezzi delle materie prime dagli strascichi della crisi finanziaria. Molte banche centrali, prima fra tutte il Federal Reserve System (Fed) statunitense, hanno tentato di contrastare la crisi iniettando liquidità in tutti i canali. La Fed ha riversato sul mercato circa due miliardi di dollari di denaro fresco. Questo capitale doveva ovviamente essere investito. Poiché per somme così esorbitanti non vi è nel breve pe riodo un potenziale d’investimento sufficiente nell’ambito dell’economia reale, buona parte di questi fondi affluisce sui mercati dei capitali. Inoltre molte banche centrali hanno acquistato grossi quantitativi di titoli di stato e obbligazioni societarie. In tal modo i rendimenti dei titoli a reddito fisso sono precipitati spesso fino a minimi record e questo a sua volta ha provocato uno spostamento di grandi somme verso il mercato delle azioni e delle materie prime. In pratica, dunque, il mercato delle commodities viene stretto in una morsa: l’aumento della domanda economica reale e l’espansione, trainata dalla liquidità, del mercato dei capitali. Strumento ideale per la diversificazione Una composizione bilanciata rende il portafoglio più re sistente a grosse perdite di valore. Il portafoglio dovrebbe comprendere diverse categorie d’investimento, quali azioni, obbligazioni, materie prime, immobili o valute e diversi ficare all’interno di ognuna di esse. Questo aumenta la probabilità di azzerare, o quantomeno mitigare, le perdite registrate negli altri segmenti. La già citata continuità della domanda, che si deve al boom dei paesi in via di sviluppo, aumenta l’utilità del portafoglio in quanto strumento di diversificazione. In caso di crisi congiunturale in Europa, in condizioni normali le quotazioni azionarie seguirebbero il trend negativo. Ma se l’economia mondiale prosegue la fase di crescita economica grazie a stati in forte espansione quali la Cina e il Brasile, la domanda di materie prime non subisce variazioni sensibili. In questo scenario teorico il tendenziale aumento dei prezzi delle commodities permar rebbe. Gli investitori che investono nel mercato azionario europeo e subiscono delle perdite potrebbero così com pensarle attraverso un investimento in commodities. In tal caso il pareggiamento totale o parziale dipenderebbe dalla struttura specifica del portafoglio e dall’andamento delle materie prime. 7 Investimento in materie prime Il mercato delle materie prime Il mercato delle materie merita pertanto una maggiore at tenzione da parte degli investitori, i quali dovrebbero però conoscerne anche le molteplici peculiarità. La differenza più importante rispetto agli altri mercati sta nel fatto che gli investitori possono acquistare soltanto operazioni a termi ne, i cosiddetti contratti future. Un investimento in future ha però per sua stessa definizione una durata limitata. Gli investitori che intendono collocare il proprio denaro per periodi più lunghi devono prolungare ogni volta i contratti prima della loro scadenza. Nel linguaggio tecnico questo processo prende il nome di «rollover» e, a seconda dell’an damento della curva delle scadenze, può dare origine a perdite o a ulteriori guadagni. La problematica alla base del processo di rollover viene descritta con maggiore dettaglio nel capitolo «Metodica degli indici» del presente opusco lo. Per un investitore che investe direttamente in future, la scadenza limitata può però dare origine a un ulteriore problema di tutt’altra natura: se al raggiungimento della scadenza si mantiene il contratto future, la materia prima sottostante viene consegnata. Se dunque si omette di smobilizzare l’investimento a tempo debito, può capitare di ritrovarsi davanti a casa un’autocisterna con 159 000 litri di Brent o un camion con 25 tonnellate di rame! Entrambe le situazioni generano quantomeno un problema di stoccag gio per qualsiasi investitore normale. Una soluzione più semplice è un investimento in indici di materie prime come il JPMCCI. In tal caso il compito del rinnovo dei contratti e il rischio di stoccaggio vengono assunti dall’index provider. Un’ulteriore particolarità del commercio in future è il fatto che viene effettivamente movimentata solo una frazione del capitale oggetto dell’investimento. Tale quota viene versata a titolo di cauzione e prende il nome di margine. Questa somma ha un importo differente a seconda della borsa e del sottostante. Un esempio: al Chicago Mercan 8 tile Exchange il margine per l’argento ammonta a 6500 dollari. Il 9 dicembre 2010 il prezzo di questo metallo era di 28.57 dollari per oncia troy. Per un contratto da 5000 once troy il margine corrispondeva pertanto al 4.55% del volume effettivo dell’investimento. Per l’investitore si trat ta di un grande vantaggio: l’importo non necessario per l’acquisto dei future, nel nostro caso il 95.45% della som ma d’investimento effettiva, può essere collocato in altro modo e fruttare interessi, con un conseguente aumento del rendimento. In questi casi si parla anche di «Collatera lized R eturn». Collateralized Return più performance della materia prima più rendimento legato al rollover danno il cosiddetto «Total Return». In pratica gli investimenti in materie prime soggetti al meccanismo del Total Return fanno lavorare il capitale due volte per voi. Vi sono però anche varianti di indici in cui il reddito da interessi non viene aggiunto al calcolo. In questi casi si parla di «Excess Return» (ER). Le materie prime vengono acquistate dagli investitori soprattutto per tutelarsi da un’inflazione inattesa derivante dallo scoppio di guerre a breve termine (p. es. guerra del Golfo), intemperie (periodi di siccità e di freddo intenso, piene) e dai rischi valutari (Asia 1997, Russia 1998). Il con testo inflazionistico, momentaneamente a bassi livelli, offre possibilità d’ingresso allettanti per gli investitori. Il mercato delle materie prime viene suddiviso in varie cate gorie (vedi panoramica seguente). I vari gruppi di commo dities, ma anche le singole materie prime, sono a loro volta dominati nell’andamento del loro valore da diversi fattori. Naturalmente in tutti i gruppi ciò che ha maggior effetto sullo sviluppo del prezzo è la classica interazione fra offerta e domanda. Le spiegazioni seguenti intendono dimostrare quali grandezze possono influenzare la domanda e l’offerta e pertanto i prezzi delle materie prime. JPMCCI – il Benchmark tra gli indici di materie prime Esistono molti indici di materie prime. La maggior parte cerca di replicare il mercato nel modo più esatto e reddi tizio possibile. Ogni indice ha una propria caratteristica e una propria metodologia. Numerosi sono gli approcci specifici per la creazione di indici di materie prime. Esistono indici ampiamente diversificati, indici che si concentrano su poche materie prime e indici che vengono riponderati mensilmente oppure giornalmente. Alcuni indici sono presenti addirittura già da 20 anni. Tuttavia, il mondo cambia e in seguito alla progressiva globalizzazione anche il mercato delle materie prime è mutato. I paradigmi si alternano – e anche i requisiti ai funzionanti concetti dell’indice. Bank Vontobel AG ha optato per il JPMCCI, poiché è convinta che la metodologia di questo indice sia innovativa e intelligente. Sul mercato degli indici delle materie prime, il JPMCCI rappresenta un indice molto innovativo. La banca Vontobel coopera pertanto con J.P.Morgan, leader del mercato delle materie prime, per offrire ai propri clienti il meglio di due universi riuniti. La famiglia di indici «JPMorgan Commodity Curve» off re all’investitore accesso a un’ampia varietà di prodotti di materie prime. Gli investitori hanno l’opportunità di replicare il mercato delle materie prime nella sua tota lità, individualmente o anche solo con un prodotto. Gli investitori possono avvalersi della innovativa e intelligente metodologia degli indici JPMCC. Con il JPMCCI Aggregate, i sottoindici e gli indici di materie prime singole, gli inves titori trovano un’ampia gamma di soluzioni per replicare il mercato delle materie prime, con uno o più prodotti, in modo adeguato alle proprie esigenze. È possibile consultare tutte le informazioni relative alla famiglia di indici «JPMorgan Commodity Curve» e ai nostri certificati su www.derinet.ch/jpmcci 9 I vantaggi del JPMCCI in sintesi Un investimento in materie prime tramite la famiglia degli indici JPMCCI presenta i seguenti vantaggi per l’investitore. •Ampia base del portafoglio mediante una diversifica zione sulle classi di asset; gli indici JPMCCI consentono un’ampia diversificazione anche all’interno della classe di asset «materie prime». problematica del rollover) che è comunque possibile evitare ricorrendo all’efficace struttura dell’indice JPMCCI. Questo approccio si è andato chiaramente affermando come nuovo benchmark nel segmento delle materie prime. Il JPMCCI è l’unico indice delle materie prime a tenere conto soprattutto dei seguenti quattro aspetti. •Protezione contro l’inflazione. La svalutazione graduale del patrimonio sotto forma di forti aumenti di prezzo (inflazione) va sempre di pari passo con l’aumento dei prezzi delle materie prime, in quanto fanno parte del «paniere dei prezzi». Un investimento nelle materie prime può pertanto contribuire alla protezione di un portafoglio contro la svalutazione dovuta all’inflazione. •Copertura delle perdite di corso. In determinate cir costanze, gli investimenti nelle materie prime possono compensare le perdite del corso delle azioni. Ciò vale in particolare per i periodi con una correlazione negativa tra azioni e materie prime. •Beneficiare di un trend economico. Sul lungo periodo, lo sviluppo demografico e la scarsità delle materie prime portano a un trend al rialzo dei prezzi di un numero limitato di materie prime. Gli investitori possono sfruttare questo scenario per la gestione del proprio patrimonio. Quattro motivi a favore del JPMCCI È ormai chiaro come le materie prime si siano da tempo trasformate da prodotto di nicchia a investimento standard sul mercato dei capitali. Per quanto riguarda gli inve stimenti nelle materie prime, vi sono alcune insidie (cfr. •Ampia diversificazione. Il JPMCCI offre 36 materie prime singole, cinque sottoindici e un indice generale, che consentono di riprodurre il mercato delle materie prime nella sua ampiezza e molteplicità. •Investimento sull’intero arco della curva dei futures con una ponderazione delle singole durate in base all’Open Interest. La distribuzione su tutte le durate, in cui vi sono posizioni aperte, contribuisce all’ottimizzazione del processo di rollover sul rendimento complessivo. •Ponderazione in base all’Open Interest. Si applica non solo alla distribuzione sulle durate, ma anche alla ponderazione delle singole materie prime nel JPMCCI Aggregate. Il parametro dell’Open Interest definisce il ruolo della materia prima nell’ottica del mercato dei capitali, decisiva per gli investitori. •Processi di rollover successivi. L’acquisto o la vendita di contratti non si svolge con una transazione. Il volume viene diviso per dieci e quindi venduto nei primi dieci giorni di negoziazione del mese, consentendo di livellare le forti oscillazioni di prezzo. Un ulteriore vantaggio del JPMCCI consiste nella possibilità di riprodurre sia le singole materie prime che i sottoindici e l’indice generale in modo semplice mediante certificati. Evoluzione della performance dell’indice generale JPMCCI Aggregate e dei quatro sottoindici nel periodo dal agosto 2010 a agosto 2011 180 Evoluzione della performance in % 160 140 120 100 80 Ago 10 Set 10 JPMCCI Aggregate Ott 10 Nov 10 Dic 10 JPMCCI Agriculture Gen 11 Feb 11 JPMCCI Energy Mar 11 Apr 11 Mag 11 JPMCCI Industrial Metals Giu 11 Lug 11 Ago 11 JPMCCI Precious Metals Le precedenti performance e simulazioni non rappresentano un indicatore affidabile della performance futura. Le imposte e le eventuali commissioni hanno un effetto negativo sul rendimento. Fonte: Bloomberg, situazione al 31.08.2011 10 Quadro d’insieme della famiglia di indici «JPMorgan Commodity Curve» Con 36 materie prime singole nell’indice generale, nei sottoindici e negli indici di materie prime singole, la famig lia di indici JPMCC offre un’ampia rassegna, che replica l’intero mercato delle materie prime in tutta la sua varietà – e che riproduce soprattutto in modo trasparente. In col laborazione con J.P.Morgan, Vontobel riunisce il meglio dei due universi e, in quanto leader nell’offerta di certificati, dall’inizio del 2011 offre prodotti strutturati sulla famiglia di indici JPMCC. Gli investitori trovano un’ampia gamma di prodotti, con certificati Tracker (categorizzazione ASPS 1300) sia sull’indice generale «JPMCCI Aggregate Total Return Index» sia sui quattro sottoindici e anche sui dodici indici di materie prime singole. Indice generale JPMCCI Aggregate TRI Sottoindici Materie prime agricole Materie prime energetiche Metalli industriali Metalli preziosi JPMCCI Agriculture TRI JPMCCI Energy TRI JPMCCI Industrial Metals TRI JPMCCI Precious Metals TRI Indici di materie prime singole JPMCCI Cotone TRI JPMCCI Greggio Brent TRI JPMCCI Mais TRI JPMCCI Greggio TRI JPMCCI Cacao TRI JPMCCI Gas naturale TRI JPMCCI Rame TRI JPMCCI Oro TRI JPMCCI Argento TRI JPMCCI Caffè TRI JPMCCI Zucchero TRI JPMCCI Frumento TRI 11 JPMCCI Aggregate (Indice generale) 12 JPMCCI Aggregate L’indice JPMCCI Aggregate replica l’intero mercato delle materie prime con 36 indici di materie prime singole con una profondità e ampiezza sconosciute agli indici delle materie prime tradizionali. Nell’indice generale, le materie prime energetiche rappresentano la quota più consistente. I settori materie prime agricole, metalli industriali e metalli preziosi si dividono le rimanenti quote, mentre il settore bestiame vivo svolge un ruolo secondario. Dati al 31.08.2011 Fonte: Bloomberg 45.41%Energy 20.77%Agriculture 17.64% Industrial Metals 13.64% Precious Metals 12.55%Livestock Index-Codes JPMCCI Aggregate: ISIN GB00B4VL6563, Bloomberg JMCXTR, Reuters CHVONT074=JPML Singole materie prime JPMCCI nell’indice generale (JPMCCI Aggregate) Materia prima Settore Borsa Ponderazione1 Materia prima Settore Borsa Ponderazione1 Aluminum Industrial metals LME 5.34% Nickel Industrial metals LME 1.32% Beef Cattle Livestock CME 0.24% Orange Juice Agriculture NYBOT 0.09% Brent Crude Energy ICE 9.09% Palladium Precious metals NYMEX 0.18% Cocoa Agriculture NYBOT 0.51% Petrol (Gasoline) Energy NYMEX 3.25% Coffee Agriculture NYBOT 1.80% Platinum Precious metals NYMEX 0.27% Copper Industrial metals LME 7.18% RobustCoffee Agriculture LIFFE 0.23% Copper Industrial metals COMEX 1.43% Rough Rice Agriculture CBOT 0.06% Corn Agriculture CBOT 5.10% Silver Precious metals COMEX 3.12% Cotton Agriculture NYBOT 1.19% Crude Oil Energy NYMEX 19.44% Soya Bean Meal Agriculture CBOT 0.84% Soya Bean Oil Agriculture CBOT 1.11% Ethanol Energy CBOT 0.05% Soya Beans Agriculture CBOT 3.91% Gas Oil Energy ICE 5.32% Spring Wheat Agriculture MGE 0.25% Gold Precious metals COMEX 10.07% Heating Oil Energy NYMEX 4.18% Sugar Agriculture NYBOT 2.91% Tin Industrial metals LME 0.30% Lead Livestock CME 0.61% Wheat Agriculture CBOT 1.82% Lean Pork Livestock CME 0.78% White Sugar Agriculture LIFFE 0.31% Live Cattle Livestock CME 1.53% Winter Wheat Agriculture KCBOT 0.67% Natural Gas Energy NYMEX 4.08% Zinc Industrial metals LME 1.47% Nickel Industrial metals LME 1.32% Sottostante Nel mese di 31.08.2011; Fonte: J.P.Morgan 1 VONCERT (certificati Tracker) Categoria Nome Calc. dell’indice Val. di riferimento No di valore Simbolo Durata Valuta Indice generale JPMCCI Aggregate TRI Total Return USD 1208 7907 ETCCIU Open End USD 1208 7912 ETCCIC Open End CHF Quanto1 1208 7922 ETCCIE Open End EUR Quanto1 1208 7917 ETXCIU 04.02.2021 USD (COSI®)2 L’attuale commissione Quanto e commissione di gestione è consultabile in qualsiasi momento al sito www.derinet.ch nella sezione Dettagli sui prodotti. 2COSI® Collateral Secured Instruments – InvestorProtection engineered by SIX Group; Maggiori informazioni: l’emittente/garante di questi prodotti è Vontobel Financial Products Ltd., DIFC Dubai/Vontobel H olding AG, Zurigo (S&P A; Moody’s A2) e la quotazione viene richiesta alla SIX Swiss Exchange. 1 I prezzi attuali, il Termsheet (Final Terms) con le condizioni vincolanti per legge e maggiori informazioni sulle opportunità e sui rischi dei prodotti sono disponibili al sito www.derinet.ch/jpmcci 13 JPMCCI matiere prime energetiche (Sottoindice) 14 JPMCCI materie prime energetiche Le materie prime energetiche costituiscono la categoria di gran lunga più importante. Senza energia il mondo moder no sarebbe paralizzato. Il petrolio è indispensabile, almeno nella situazione attuale, per tutti i veicoli. Senza gas metano molti impianti di riscaldamento e centrali elettriche non funzionerebbero. La produzione dei beni non può essere effettuata in assenza di energia. Talvolta le materie prime energetiche vengono addirittura utilizzate direttamente come «ingrediente». La plastica, ad esempio, viene realizzata a partire dal petrolio grezzo. Di conseguenza, è naturale che l’andamento dell’economia mondiale abbia una forte influenza sui prezzi delle materie prime energetiche. Un effetto altrettanto determinante, ma più a lungo termine sui prezzi di queste materie prime, deriva dalle decisioni politiche in fatto di approvvigionamento energetico.Se un paese abbandona l’energia nucleare, avrà bisogno innanzitutto di una quantità maggiore di combustibili fossili. Al contra rio, uno sviluppo massiccio delle energie rinnovabili in sostituzione dei combustibili fossili, che sono quotati in borsa, si tradurrebbe in una riduzione dei prezzi. Gli inves titori che intendono investire in materie prime energetiche dovrebbero monitorare le cifre relative alle disponibilità di magazzino delle principali potenze economiche, in quanto tali dati hanno prevalentemente un effetto a breve termine sui prezzi. Con il sottoindice JPMCCI materie prime energetiche, gli investitori possono replicare il settore energetico in un prodotto. Petrolio e gas naturale rivestono natu ralmente il ruolo principale in questo indice settoriale. Come menzionato, il settore dell’energia, calcolato in base al volume di negoziazione e all’importanza economica, è nel complesso il più rilevante mercato delle materie prime. I future del greggio WTI e Brent rappresentano quindi anche i più importanti contratti delle materie prime con maggiore visibilità. WTI Light Sweet Crude Oil e Brent Crude Oil nell’indice rives tono la ponderazione maggiore e sono negoziati in due diverse borse a termine. Index-Codes JPMCCI Energia: ISIN GB00B4X1VG03, Bloomberg JMCXENTR, Reuters CHVONT072=JPML Dati al 31.08.2011 Fonte: Bloomberg 42.81% Crude Oil 20.02% Brent Crude 11.71% Gas Oil 19.20% Heating Oil 8.99% Natural Gas 7.17%Gasoline 10.11% Sottostante Categoria VONCERT (certificati Tracker) Nome Calc. dell’indice Val. di riferimento No di valore Simbolo Durata Valuta JPMCCI Energy TRI Total Return USD 1208 7908 ETCENU Open End USD 1208 7913 ETCENC Open End CHF Quanto1 1208 7923 ETCENE Open End EUR Quanto1 Sottoindice Materie prime singole CBOT Ethanol 1208 7918 ETXENU 04.02.2021 USD (COSI®)2 JPMCCI Brent Crude TRI Total Return USD 1208 8053 ETCBCU Open End USD JPMCCI Brent Crude TRI Total Return USD 1257 2089 ETCBCC Open End CHF Quanto1 JPMCCI Brent Crude TRI Total Return USD 1257 2092 ETCBCE Open End EUR Quanto1 JPMCCI Crude Oil TRI Total Return USD 1132 8866 ETCCOU Open End USD JPMCCI Crude Oil TRI Total Return USD 1132 8867 ETCCOC Open End CHF Quanto1 JPMCCI Crude Oil TRI Total Return USD 1132 8868 ETCCOE Open End EUR Quanto1 JPMCCI Natural Gas TRI Total Return USD 1208 8052 ETCNGU Open End USD JPMCCI Natural Gas TRI Total Return USD 1257 2091 ETCNGE Open End EUR Quanto1 JPMCCI Natural Gas TRI Total Return USD 1257 2088 ETCNGC Open End CHF Quanto1 L’attuale commissione Quanto e commissione di gestione è consultabile in qualsiasi momento al sito www.derinet.ch nella sezione Dettagli sui prodotti. 2COSI® Collateral Secured Instruments – InvestorProtection engineered by SIX Group; Maggiori informazioni: l’emittente/garante di questi prodotti è Vontobel Financial Products Ltd., DIFC Dubai/Vontobel H olding AG, Zurigo (S&P A; Moody’s A2) e la quotazione viene richiesta alla SIX Swiss Exchange. 1 I prezzi attuali, il Termsheet (Final Terms) con le condizioni vincolanti per legge e maggiori informazioni sulle opportunità e sui rischi dei prodotti sono disponibili al sito www.derinet.ch/jpmcci 15 JPMCCI metalli industriali (Sottoindice) 16 JPMCCI metalli industriali Analogamente alle materie prime energetiche, i metalli industriali sono altresì delle materie prime molto sensibili alla congiuntura. Dei più importanti metalli industriali nel sottoindice JPMCCI metalli industriali fanno parte il rame, l’alluminio, il piombo, il nichel, lo zinco e lo stagno. I metalli industriali sono così denominati perché vengono utilizzati principalmente per la produzione industriale. È dunque implicito che il fattore che maggiormente ne influenza il prezzo è la crescita economica dei paesi indus trializzati e di quelli in fase di sviluppo industriale, prima fra tutti la Cina. Più aumenta la produzione in tali stati, più i metalli sono richiesti. Un ulteriore fattore d’influenza sono le interruzioni della produzione, che riducono l’approvvigionamento e, di conseguenza, l’offerta. Come succede ad esempio in Cile, di gran lunga il maggiore produttore di rame al mondo, ma afflitto da continue lotte sindacali che provocano sospensioni di intere settimane della produzione. La London Metal Exchange (LME) e la Chicago Mercantile Exchange (CME) rappresentano i mercati più significativi per i metalli industriali. Il rame e l’alluminio rivestono un ruolo particolarmente importante nell’economia reale, la ponderazione del rame e dell’alluminio nel sottoindice JPMCCI metalli industriali è pertanto superiore alla media. Per tenere in dovuto conto il ruolo particolare del rame, si considerano due borse diverse, ossia la Metal Exchange di Londra (LME) e la Commodity Exchange di New York (COMEX). Index-Codes JPMCCI metalli industriali: ISIN GB00B4V1B392, Bloomberg JMCXIMTR, Reuters CHVONT073=JPML Dati al 31.08.2011 Fonte: Bloomberg 40.70%Copper 30.24%Aluminium 18.34%Zinc 18.10% COMEX Cooper 17.45%Nickel 13.46%Lead 11.71%Tin Sottostante Categoria VONCERT (certificati Tracker) Nome Calc. dell’indice Val. di riferimento JPMCCI Industrial Metals TRI Total Return USD Sottoindice Materie prime singole No di valore Simbolo Durata Valuta 1208 7910 ETCIMU Open End USD 1208 7915 ETCIMC Open End CHF Quanto1 1208 7925 ETCIME Open End EUR Quanto1 1208 7920 ETXIMU 04.02.2021 USD (COSI®)2 JPMCCI Copper TRI Total Return USD 1208 8056 ETCCLU Open End USD JPMCCI Copper TRI Total Return USD 1257 2090 ETCCLC Open End CHF Quanto1 JPMCCI Copper TRI Total Return USD 1257 2093 ETCCLE Open End EUR Quanto1 L’attuale commissione Quanto e commissione di gestione è consultabile in qualsiasi momento al sito www.derinet.ch nella sezione Dettagli sui prodotti. 2COSI® Collateral Secured Instruments – InvestorProtection engineered by SIX Group; Maggiori informazioni: l’emittente/garante di questi prodotti è Vontobel Financial Products Ltd., DIFC Dubai/Vontobel H olding AG, Zurigo (S&P A; Moody’s A2) e la quotazione viene richiesta alla SIX Swiss Exchange. 1 I prezzi attuali, il Termsheet (Final Terms) con le condizioni vincolanti per legge e maggiori informazioni sulle opportunità e sui rischi dei prodotti sono disponibili al sito www.derinet.ch/jpmcci 17 JPMCCI metalli preziosi (Sottoindice) 18 JPMCCI metalli preziosi Da centinaia di anni, i metalli preziosi rappresentano un importante mezzo di scambio e da sempre costituiscono per l’investitore una tutela contro l’inflazione e un «porto sicuro» in tempi di crisi. I fattori che influiscono sulla domanda variano fortemente da un metallo all’altro. Mentre l’oro viene richiesto principalmente dall’industria dei gioielli e come investimento per tutelarsi dall’inflazione, per l’argento riveste un ruolo importante la richiesta dell’industria classica. I cosiddetti metalli del platino, dei quali fa parte oltre al platino stesso anche il palladio, cos tituiscono invece un elemento essenziale dei catalizzatori degli autoveicoli e, per tale ragione, sono alquanto sensibili alla congiuntura automobilistica mondiale. In questo caso il ruolo dell’industria dei gioielli e della domanda di beni d’investimento è molto limitato. I metalli preziosi in molte borse sono negoziati 24 ore su 24. Oltre ai prezzi per i contratti a termine, esistono anche i cosiddetti prezzi spot per la consegna diretta. Non sono da trascurare i metalli preziosi sotto forma di lingotti o monete. Sottostante Categoria Index-Codes JPMCCI metalli preziosi: ISIN GB00B4PCHS51, Bloomberg JMCXPMTR, Reuters CHVONT075=JPML Dati al 31.08.2011 Fonte: Bloomberg 73.85%Gold 22.89%Silver 11.96%Platinum 11.31%Palladium VONCERT (certificati Tracker) Nome Calc. dell’indice Val. di riferimento No di valore Simbolo Durata Valuta JPMCCI Precious Metals TRI Total Return USD 1208 7911 ETCPMU Open End USD 1208 7916 ETCPMC Open End CHF Quanto1 1208 7926 ETCPME Open End EUR Quanto1 1208 7921 ETXPMU 04.02.2021 USD (COSI®)2 Sottoindice Materie prime singole In questo sottoindice JPMCCI metalli preziosi, l’oro domina la scena con una ponderazione pari a oltre i due terzi. L’andamento si distingue solo in misura minima da quello di altri indici del benchmark, poiché l’oro e l’argento presentano un andamento della curva dei future molto piatto. JPMCCI Gold TRI Total Return USD 1208 8054 ETCGOU Open End USD JPMCCI Silver TRI Total Return USD 1208 8055 ETCSIU Open End USD L’attuale commissione Quanto e commissione di gestione è consultabile in qualsiasi momento al sito www.derinet.ch nella sezione Dettagli sui prodotti. 2COSI® Collateral Secured Instruments – InvestorProtection engineered by SIX Group; Maggiori informazioni: l’emittente/garante di questi prodotti è Vontobel Financial Products Ltd., DIFC Dubai/Vontobel H olding AG, Zurigo (S&P A; Moody’s A2) e la quotazione viene richiesta alla SIX Swiss Exchange. 1 I prezzi attuali, il Termsheet (Final Terms) con le condizioni vincolanti per legge e maggiori informazioni sulle opportunità e sui rischi dei prodotti sono disponibili al sito www.derinet.ch/jpmcci 19 JPMCCI materie prime agricole (Sottoindice) 20 JPMCCI materie prime agricole Il mercato delle materie prime agricole è, in virtù del loro numero e delle relative sottocategorie, il più variegato. Ai fini dello sviluppo della domanda a lungo termine, diversi fattori rivestono un ruolo importante. Quanto maggiore è la crescita mondiale della popolazione, tanto più alimenti saranno necessari per sfamare l’intera umanità. Per alcune materie prime come il mais e lo zucchero, un aumento della domanda può essere dovuto anche all’uso del bioetanolo, ovvero del biocombustibile, nell’ambito della produzione. In Brasile ad esempio più del 50% delle autovetture è già alimentato a bioetanolo. Anche negli USA ultimamente è diventato d’obbligo l’uso di una miscela. Sul fronte dell’offerta, anche il prezzo stesso della materia prima ha degli effetti. Gli alimenti di base sono anche dei sostituti nell’industria alimentare. Ciò significa che una lunga fase di aumento dei prezzi del mais può spingere i coltivatori a sfruttare in altro modo le proprie capacità produttive, passando ad esempio dal grano al mais. L’offerta aumente rebbe nuovamente e l’incremento del prezzo a lungo andare risulterebbe frenato. Un effetto forte sull’offerta, sebbene solo nel breve e medio termine, potrebbe essere esercitato dalla bontà del raccolto. Questa a sua volta dipende princi palmente dalle condizioni atmosferiche. Il maltempo o una quantità eccessiva di pioggia, piuttosto che una siccità, sono tutti fattori che possono rovinare il raccolto. D’altro canto condizioni meteorologiche ottimali possono dare origine a una produzione decisamente migliore delle aspettative. I più importanti mercati per le materie prime agricole sono la Chicago Mercantile Exchange (CME) e la Euronext LIFFE a Londra. Sottostante Categoria Index-Codes JPMCCI materie prime agricole: ISIN GB00B4P5SW59, Bloomberg JMCXAGTR, Reuters CHVONT071=JPML Dati al 31.08.2011 Fonte: Bloomberg 24.54%Corn 18.80% Soy Bean 13.99%Sugar 18.76%Wheat 18.65%Coffee 15.72%Cotton 15.33% Soy Bean Oil 14.05% Soy Bean Meal 13.20% Winter Wheat 12.43%Cocoa 11.50% Withe Sugar 11.19% Spring Wheat 1.13%RobustCoffee 10.41% Orange Juice 10.29% Rough Rice VONCERT (certificati Tracker) Nome Calc. dell’indice Val. di riferimento JPMCCI Agriculture TRI Total Return USD Sottoindice Materie prime singole Corrispondentemente alla varietà del mercato delle materie prime agricole, con complessivamente 15 materie prime singole questo sottoindice JPMCCI materie prime agricole include il maggior numero di tipologie. No di valore Simbolo Durata Valuta 1208 7909 ETCAGU Open End USD 1208 7914 ETCAGC Open End CHF Quanto1 1208 7924 ETCAGE Open End EUR Quanto1 1208 7919 ETXAGU 04.02.2021 USD (COSI®)2 JPMCCI Corn TRI Total Return USD 1208 8057 ETCCRU Open End USD JPMCCI Cocoa TRI Total Return USD 1208 8059 ETCCAU Open End USD JPMCCI Coffee TRI Total Return USD 1208 8060 ETCCFU Open End USD JPMCCI Cotton TRI Total Return USD 1208 8061 ETCCTU Open End USD JPMCCI Sugar TRI Total Return USD 1208 8062 ETCSUU Open End USD JPMCCI Wheat TRI Total Return USD 1208 8058 ETCWHU Open End USD L’attuale commissione Quanto e commissione di gestione è consultabile in qualsiasi momento al sito www.derinet.ch nella sezione Dettagli sui prodotti. 2COSI® Collateral Secured Instruments – InvestorProtection engineered by SIX Group; Maggiori informazioni: l’emittente/garante di questi prodotti è Vontobel Financial Products Ltd., DIFC Dubai/Vontobel H olding AG, Zurigo (S&P A; Moody’s A2) e la quotazione viene richiesta alla SIX Swiss Exchange. 1 I prezzi attuali, il Termsheet (Final Terms) con le condizioni vincolanti per legge e maggiori informazioni sulle opportunità e sui rischi dei prodotti sono disponibili al sito www.derinet.ch/jpmcci 21 Informazioni generali valide per tutti i prodotti La banca Vontobel offre all’investitore i certificati giusti anche per realizzare un investimento nella famiglia di indici JPMCCI. I certificati rientrano nella categoria dei cosiddetti prodotti Delta 1 o, semplificando, dei certificati tracker (di seguito denominati certificati tracker JPMCCI Vontobel o, VONCERT Open End su JPMorgan Commo dity Curve Index). Come funzionano i certificati tracker Questi certificati riassumono un intero indice o paniere azionario in un unico titolo. I certificati tracker permetto no, con un capitale ridotto e costi di gestione limitati, di ottenere l’accesso a un intero mercato e, di conseguenza, di diversificare ampiamente il rischio. Con i certificati Tracker, gli investitori partecipano in modo lineare alla performance del sottostante. Tutti i prodotti sono quotati alla SIX Swiss Exchange e negoziati alla borsa dei derivati Scoach. Per tutti i certificati tracker JPMCCI Vontobel valgono le informazioni seguenti: Emittente: Vontobel Financial Products Ltd., DIFC Dubai Garante: Vontobel Holding AG, Zurigo (Standard & Poor’s A; Moody’s A2) Lead Manager: Bank Vontobel AG, Zurigo Agente di pagamento e di calcolo: Bank Vontobel AG, Zurigo ASPS tipo di prodotti: certificato tracker (1300), cfr. anche www.svsp-verband.ch. La struttura delle commissioni Le commissioni (Fees) corrispondono alla somma di spese di gestione e commissioni Quanto (queste ultime solo nel caso dei certificati Quanto). Al momento del fixing iniziale, la commissione di gestione è pari al proprio valore di par tenza, che ammonta all’1% annuo. Alla data di disdetta trimestrale dell’investitore (a partire dal mese di dicembre 2012) l’emittente ha la facoltà di adeguare di volta in volta la commissione di gestione in difetto o in eccesso fino alla commissione di gestione massima (2% annuo). Tale ade guamento della commissione viene reso noto dall’emittente con un mese di anticipo sul sito Internet www.derinet.ch. Al momento del fixing iniziale la commissione Quanto è pari al proprio valore di partenza, il cui importo esatto è disponibile nelle sezioni Informazioni sul prodotto e Storia del prodotto dello specifico titolo sul sito www.derinet. ch. I costi per la garanzia sono però soggetti a variazioni. Se si rende necessario un adeguamento, l’emittente ha 22 il diritto di variare la commissione Quanto in qualsiasi giorno di negoziazione. Il valore della commissione Quanto iniziale, così come tutti i relativi adeguamenti, viene pubblicato dall’emittente nelle menzionate sezioni del sito www.derinet.ch. La durata Tutti i certificati Vontobel riferiti agli indici «JPMorgan Commodity Curve» sono strutturati come prodotti Open End, ovvero senza una durata limitata (ad eccezione dei titoli con garanzia ipotecaria). Tuttavia l’emittente ha il diritto di disdire i certificati tracker JPMCCI per fini di rimborso anticipato («data di disdetta») senza dover fornire giustificazioni. Tale diritto può essere esercitato in qualsiasi momento ma non prima che siano trascorsi tre mesi dall’ammissione provvisoria alla negoziazione alla SIX Swiss Exchange. La relativa comunicazione deve essere pubblicata con almeno un mese di anticipo. In questo caso, la durata del certificato tracker JPMCCI termina anzitem po. In caso di recesso, la determinazione dell’importo di rimborso avviene alla relativa data di disdetta. Il rimborso ha luogo con valuta pari a 5 giorni lavorativi bancari dalla data di disdetta. Qualora siano previsti oppure siano già stati effettuati adeguamenti nell’indice, l’emittente potrà esercitare un diritto di disdetta in qualsiasi momento e senza preavviso sui certificati tracker JPMCCI alla data di disdetta dallo stesso stabilita. Questo diritto sussiste anche qualora in relazione all’indice si verifichino altri eventi tali da far ritenere all’emittente che non sia più opportuno mantenere il certificato tracker JPMCCI. La rispettiva co municazione va pubblicata il più presto possibile, indicando il giorno di disdetta determinante per il calcolo dell’importo di rimborso. L’investitore ha la possibilità di vendere i certificati tracker JPMCCI Vontobel in borsa o fuori borsa nel normale orario di negoziazione. Inoltre ha il diritto, salvo precedente disdetta da parte dell’emittente, di disdire i propri certifi cati tracker trimestralmente, alla data dell’ultimo giorno lavorativo bancario del trimestre in questione (a partire dal mese di marzo 2011). La relativa comunicazione all’agente di pagamento e di calcolo deve aver luogo entro cinque giorni lavorativi bancari prima della data di disdetta. Tutti i prodotti, il Termsheet (Final Terms) con le condizioni vincolanti per legge e maggiori informazioni sulle opportunità e sui rischi dei prodotti sono disponibili al sito www.derinet.ch/jpmcci Prospettive di guadagno e di perdita I certificati tracker JPMCCI Vontobel rientrano nella cate goria dei certificati tracker, che permettono di partecipare in maniera trasparente con un’unica transazione all’an damento di un sottostante. Un possibile guadagno risulta dalla differenza positiva tra il prezzo di vendita o il prezzo di rimborso conseguito e il prezzo d’acquisto. I certificati tracker JPMCCI Vontobel non generano redditi correnti. Nel corso della loro validità, il valore di questi certificati viene influenzato in larga misura dall’andamento della quotazione e dalla volatilità del sottostante, nonché dalla relativa durata residua. La perdita si registra nel momento in cui la vendita o il rimborso dei titoli indicizzati avviene a una quotazione inferiore al prezzo d’acquisto. Una situazione di questo tipo si può verificare se il sottostante presenta una performance negativa. Per tale motivo, nel periodo di validità la quotazione dei certificati tracker può essere notevolmente inferiore al prezzo di emissione/ d’acquisto, il che comporta una perdita di una somma corrispondente. I certificati tracker JPMCCI Vontobel non dispongono di protezione del capitale e pertanto non è possibile escludere una perdita totale del capitale. Copertura valutaria – Quanto Alcuni certificati tracker JPMCCI Vontobel sono dotati di una funzione aggiuntiva, denominata Quanto, che proteg ge il risparmiatore dalle oscillazioni dei corsi di cambio. Se ad esempio un sottostante è quotato in dollari USA ma il certificato in euro, un deprezzamento del dollaro potrebbe ripercuotersi negativamente sul risultato dell’operazione. Nel caso peggiore gli effetti valutari potrebbero addirittura provocare delle perdite malgrado il guadagno del sotto stante. Il meccanismo Quanto protegge da questo effetto valutario. I certificati tracker JPMCCI Vontobel con garan zia valutaria convertono il corso del sottostante sempre con la quota 1. Ad esempio, se il sottostante è quotato a circa 200 dollari, il certificato costerà approssimativamente 200 euro, in considerazione del rapporto di cambio. Questa protezione, che nella maggior parte dei casi viene ottenuta attraverso swap su tassi di interesse, è soggetta a spese, le commissioni Quanto (o Quanto Fees). Le commissioni Quanto vengono detratte in proporzione dalla quotazione del certificato in ogni giorno operativo di borsa e posso no variare durante il periodo di validità del certificato. La banca Vontobel pubblica l’ammontare delle commissioni Quanto aggiornate sul proprio sito web nelle sezioni Infor mazioni sul prodotto e Storia del prodotto del corrispon dente certificato, cosicché gli investitori possano conoscer ne costantemente l’importo. Garanzia da pegno attraverso i Collateral Secured Instruments – COSI La banca Vontobel offre anche indici JPMCCI con garan zia da pegno attraverso i Collateral Secured Instruments, abbreviati in COSI. A differenza degli altri indici su materie prime, questi prodotti si contraddistinguono per la durata fissa. Da un punto di vista giuridico, i prodotti strutturati sono obbligazioni al portatore, per cui, in genere, nel caso di un fallimento dell’emittente i diritti derivanti da questi stru menti non sono privilegiati. Gli investitori sono considerati normali creditori di 3ª classe, ossia equiparati a possessori di prestiti o di obbligazioni. Questo rischio dell’emittente si può ridurre tra l’altro mediante la diversificazione e, più precisamente, attraverso l’investimento in certificati di dif ferenti emittenti. Una nuova e reale possibilità di eliminare in gran parte il rischio dell’emittente sono i cosiddetti cer tificati con garanzia ipotecaria, chiamati Collateral Secured Instruments, «COSI», in inglese. Con i nuovi certificati con garanzia ipotecaria, il rischio di insolvenza di un emittente può essere escluso quasi completamente mediante un deposito di garanzia sotto forma di titoli. Il seguente grafico mostra il meccanismo di garanzia. I certificati con garanzia ipotecaria sono quotati alla SIX Swiss Exchange e sono negoziabili alla borsa dei derivati Scoach. Per maggiori informazioni consultate il nostro opuscolo sui certificati con garanzia da pegno all’indirizzo www.derinet.ch/cosi 23 La metodologia dell’indice Al centro della metodologia del JPMCCI vi è la pondera zione delle materie prime basata sull’Open Interest, ossia sul numero complessivo di posizioni future aperte. Le durate con l’Open Interest più elevato hanno anche una ponderazione maggiore. In questo modo si tiene conto della rilevanza delle singole durate sul mercato dei capitali. Nell’ottica dell’investitore, questa è la variante da preferire, perché la prospettiva del mercato dei capitali è la più im portante per gli operatori. Un secondo importante metodo consiste nell’investire su tutto l’arco delle durate e non, come avviene per i prodotti di materie prime tradizionali, in una sola durata. In questo modo, le ripercussioni negative del rollover vengono livellate sin dall’inizio. Inoltre, si tiene sempre conto dei segmenti di mercato più liquidi in funzio ne della loro rilevanza. Inclusione nell’indice JPMCCI Aggregate Il JPMCCI Aggregate mira a costruire un portafoglio di ma terie prime completo in modo da replicare il mercato delle materie prime in modo trasparente, ampiamente diversifi cato e investibile. Per essere inclusa nel JPMCCI Aggregate, una materia prima deve pertanto soddisfare innanzitutto cinque requisiti fondamentali: la materia prima deve… •essere negoziata in una borsa accessibile al pubblico; •essere quotata in Gran Bretagna o negli USA; •essere quotata in dollari; •essere negoziata da almeno un anno prima dell’inclusio ne nell’indice; •disporre di un volume di mercato stimato pari ad almeno 250 milioni di dollari USA. Il volume di mercato stima to viene calcolato anche sulla base della media di tre anni delle posizioni aperte secondo la Futures Industry Association moltiplicata per il prezzo del future a breve termine. Dopo la sua inclusione nell’indice, la materia prima vi rimane finché il volume di mercato stimato non sia sceso al di sotto di 150 milioni di dollari. Tale soglia si colloca notevolmente al di sotto di quella di inclusione per evitare che le materie prime, che si muovono intorno a quota 250 milioni di dollari, non fluttuino costantemente. Anche la composizione delle singole materie prime dell’indice Aggregate è orientata al volume di mercato calcolato in dollari. L’importanza dell’Open Interest Il successo della struttura dell’indice JPMCCI è fondato sulla ricomprensione di tutte le durate della curva dei futu re proporzionalmente al relativo Open Interest. I contratti vengono riprodotti a seconda della quota percentuale delle posizioni aperte nelle singole durate dell’Open Interest complessivo. L’Open Interest fornisce il numero comples sivo dei contratti future aperti detenuti dagli operatori del mercato e misura la dimensione del relativo mercato delle materie prime nell’ottica del mercato finanziario. Dalla prospettiva di un investitore, questa è la strategia più opportuna rispetto, per esempio, a una ponderazione per quantità di produzione o volumi di negoziazione. Per quanto riguarda la ponderazione secondo l’Open Interest, un contratto deve tuttavia soddisfare due condizioni: •la quota minima del contratto dell’Open Interest complessivo deve essere pari almeno al 3%; •il contratto non deve scadere prima del successivo termine di rollover. Open Interest: l’Open Interest è la somma di tutte le posizioni aperte in un contratto a termine. Per ogni operazione di borsa eseguita, che genera una nuova posizione aperta per l’acquirente o il venditore, l’Open Interest aumenta di 1 (A acquista per la prima volta un contratto, B vende per la prima volta un contratto allo scoperto). La somma rimane invece invariata nel caso di un’operazione che apre una posizione chiudendone un’altra (A vende il suo contratto a C). Se la transazione chiude una posizione sia per l’acquirente che per il venditore, l’Open Interest diminuisce di conseguenza (C vende a B). 24 Esempio fittizio: Ripartizione dell’Open Interest sulla curva del future: Open Interest (valori assoluti) Percentuale del Open Interest 1800 40 1600 35 1400 30 27.77 1200 25 23.28 1000 20 800 14.97 15 13.26 600 400 5.31 8.18 7.23 10 5 200 0 0 Ott 11 Nov 11 Dic 11 Gen 12 Giu 12 Dic 12 Dic 13 Percentuale dell'intero Open Interest Fonte: Bank Vontobel AG Questa potrebbe essere la distribuzione dell’Open Interest di una materia prima lungo la curva delle scadenze. In questo esempio, il 27.77% delle posizioni aperte è inve stito nel future più prossimo (scadenza a ottobre 2011). Con una ponderazione basata sull’Open Interest, anche a questo contratto verrebbe assegnata una ponderazione pari al 27.77% dell’intera somma investita nel replicare la materia prima. Nell’esempio, circa il 65% è investito cumulativamente nei tre contratti con scadenza più prossi ma. Di conseguenza, anche nel JPMCCI queste tre durate ammonterebbero al 65% della ponderazione. Un metodo alternativo di ponderazione sarebbe per esem pio la ponderazione per volumi di produzione, che fornisce una panoramica eccezionale della rilevanza macroecono mica di una materia prima, ma non è ottimale nell’ottica degli investitori, poiché comprende anche materie prime non accessibili o non investibili. Nell’ottica del mercato dei capitali, l’investitore otterrebbe in questo caso un quadro sempre distorto. Inoltre, questi dati sono spessi obsoleti e quindi le ponderazioni non rispecchierebbero i rapporti attuali di produzione. Il meccanismo di rollover Come esposto sopra, i future devono essere trasferiti prima della loro scadenza in contratti a più lungo termine (con rollover) se si vuole evitare la consegna della materia prima. In linea di principio gli investitori si possono trovare di fronte a due situazioni: i nuovi contratti sono più costosi o più economici dei «vecchi» future. Di norma, i contratti a più lungo termine sono più costosi. Le spese complessive di stoccaggio di una materia prima, dalle commissioni di stoccaggio ai costi di assicurazione sino agli interessi e ai cali strutturali, rappresentano un importante motivo per cui le materie prime con termine di consegna nel futuro sono più costose. Per questo motivo in genere i future costano di più quanto più lontano nel tempo è il termine di conse gna. Due termini tecnici descrivono entrambe le situazioni possibili: 25 La metodologia dell’indice Contango Backwardation Situazione di Backwardation sul mercato delle materie prime Prezzi dei futures Prezzi dei futures Situazione di Contango sul mercato delle materie prime Scadenza Fonte: Bank Vontobel AG Fonte: Bank Vontobel AG Contango Si parla di contango se i contratti con durate più lunghe sono significativamente più costosi di quelli con durate più brevi. Questa situazione deriva dal fatto che durate più lunghe comportano spese di stoccaggio più elevate, durate più lunghe dell’assicurazione e pertanto premi assicurativi più elevati o anche maggiori costi di capitale. Effettuando un rollover nel contratto future con scadenza più prossima, gli utili derivanti dai contratti future in scadenza vengono pertanto consumati dalle conseguenti perdite di rollover. Una situazione di contango si verifica perlopiù se il mercato si attende un aumento dei prezzi correnti. Come illustrato nel seguente grafico, la curva dei future contango potreb be presentare il seguente andamento. Molti prodotti di materie prime offrono un meccanismo più o meno sofisticato per minimizzare eventuali perdite di rollover o per ottimizzare il rollover nel suo complesso. In questo caso si parla di prodotti ottimizzati per il rollover. La famiglia di indici JPMCCI non dispone di un meccanismo specifico di ottimizzazione del rollover. La costruzione degli indici è già strutturata in modo da livellare gli effetti delle perdite di rollover sul rendimento. Dato che diversamente dalla maggior parte degli altri indici di materie prime ven gono mantenute sin dall’inizio posizioni su tutto l’arco delle durate, il rischio di perdite di rollver viene ridotto. Backwardation Una situazione è definita backwardation se i contratti con durate più lunghe sono più convenienti di quelli con durate più brevi. Con il processo di conversione è pertanto possibile realizzare utili di rollover. Una situazione backwar dation si verifica perlopiù se il mercato si attende una flessione dei prezzi. Come illustrato nel seguente grafico, la curva dei future backwardation potrebbe presentare il seguente andamento. 26 Scadenza Naturalmente, ogni mese per una parte del contratto occorre tuttavia effettuare un rollover, affinché l’esatto orientamento all’Open Interest della curva dei future venga replicato anche in modo duraturo. Affinché gli shock di breve termine sui prezzi non si ripercuotano troppo fortemente sull’andamento, con gli indici JPMCCI il volume di acquisto e vendita viene diviso per dieci. Le dieci opera zioni singole vengono quindi eseguite nei primi dieci giorni di negoziazione del mese. In questo modo, la composizione target del mese è raggiunta al decimo giorno di negozia zione di ogni mese. Questa procedura viene adottata per livellare le oscillazioni di prezzo di breve termine. Il calcolo dell’indice Per gli investimenti nelle materie prime sono possibili tre tipologie di indice: •Indice Spot Return: replica semplicemente l’andamen to della quotazione della materia prima. Dato che non tiene conto dell’eventuale quotazione più vantaggiosa (backwardation) o più elevata (contango) del future im mediatamente successivo, questo indice non è replicabile e non vi è pertanto alcuna possibilità d’investimento. •Excess-Return-Index: nel calcolo dell’indice Excess Return viene incluso nell’indice il rendimento addizionale, che può essere positivo o negativo. Vantaggi rispetto all’indice Spot Return: è replicabile e vi è pertanto pos sibilità d’investimento. Svantaggi rispetto all’indice Total Return: non realizza il rendimento massimo possibile. •Total-Return-Index: dato che per i future occorre investire solo una frazione della somma d’investimento, la somma residua può essere investita in modo fruttifero. Il risultato da interessi di quest’indice viene aggiunto al calcolo. L’indice Total Return (TRI) realizzerà pertanto un rendimento più elevato. La differenza di performance sarà tanto maggiore quanto più elevato è il tasso d’interesse. Gli indici vengono calcolati secondo il metodo del Total Return. Per gli investitori, l’approccio TR è il più allettante, poiché realizza il rendimento più elevato. Come per tutti i prodotti di materie prime, il rendimento del Total Return comprende diverse componenti: Indice Spot Return Utili di corso Indice Excess Return (ER) Indice Total Return (TR) Utili di corso Utili di corso + + Rendimento addizionale Rendimento addizionale + Remunerazione •Utili di corso: aumenti di prezzo della materia prima nel periodo di osservazione, denominati anche rendimento spot. •Rendimento addizionale: risultato dell’adeguamento mensile. •Remunerazione: entrate a titolo di interesse dell’importo cash non utilizzato. Dato che si investe in future, solo una frazione della somma d’investimento viene utilizzata per riprodurre la quantità desiderata della materia prima. La somma residua viene investita in modo fruttifero. Nel caso della variante Total Return, il rendimento da interessi viene computato. 27 Le materie prime come categoria d’investimento Gli investimenti in materie prime tramite indice si sono dimostrati variamente superiori rispetto agli investimen ti diretti o spot. A titolo esemplificativo, se si acquista l’oro fisico, gli svantaggi per l’investitore sono molteplici. L’acquisto fisico di lingotti o monete d’oro comporta per gli investitori il pagamento di un supplemento per il trader. Gli spread tra prezzo d’acquisto e di vendita bruciano rapidamente buona parte del rendimento potenziale. Un acquisto fisico comporta inoltre per gli investitori il rischio legato alla sua custodia. Nel caso di un investimento spot, l’investitore deve affrontare la problematica del rollover. Se una materia prima è quotata in contango (a questo riguar do si veda anche il capitolo «Metodologia dell’indice»), ciò può portare a perdite di rollover. Le strutture intelligenti dell’indice sono una soluzione ideale per questi problemi. Vantaggi della diversificazione con gli indici «JPMorgan Commodity Curve» (JPMCCI) Gli indici «JPMorgan Commodity Curve» sono partico larmente indicati per diversificare il portafoglio a seconda delle esigenze personali dell’investitore. Con i JPMCCI, J.P.Morgan offre un’ampia gamma di prodotti per un totale di 36 indici JPMCCI di materie prime singole, cinque sottoindici e un indice generale, il JPMCCI Aggregate. Né S&P GSCI (24 materie prime singole) né UBS CMCI (26 materie prime singole) presentano un’offerta altrettanto vasta. In questo modo, ciascun investitore può costruire la propria quota di materie prime in modo personalizzato sul portafoglio complessivo. Il JPMCCI Aggregate, quale indice di materie prime allargato, consente di accedere facilmente a un’ampia porzione del mercato delle materie prime. In questo modo, gli investitori possono incrementare il rendimento depurato del rischio del loro portafoglio. Un calcolo retrospettivo svolto da J.P.Morgan1 (periodo: da gennaio 1996 a set tembre 2007) ha portato al seguente risultato: se si fosse inserito nel mix di un deposito, con azioni e obbligazioni rispettivamente al 50%, un 30% del JPMCCI Aggregate, 1 28 Diversificazione JPMCCI per un portafoglio con 50% obbligazioni/50% azioni 13% 100% sul JPMCCI 12% 11% Rendimento Come esposto sopra, le materie prime si sono affermate a pieno titolo quale categoria d’investimento a sé stante. I prodotti d’investimento su materie prime possono essere utili in molti modi per la composizione e l’allocazione di un portafoglio costruito sulla base degli aspetti più moderni e ottimizzati sul rischio. Di seguito illustreremo le principali caratteristiche che rendono un investimento in materie prime particolarmente opportuno nel contesto di un por tafoglio. 30% sul JPMCCI 10% 100% azioni 70% obbligazioni/azioni 9% 8% 50% obbligazioni 7% 50% azioni 6% 100% obbligazioni 5% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% Volatilità Fonte: J.P.Morgan e sponsor di indici. Dati da gennaio 1996 a settembre 2007. Investimento obbligazionario – Lehman US Aggregate. Investimento azionario – S&P 500. il rendimento annuo sarebbe salito dello 0.90%. Al contempo, si sarebbe ristretta la fascia di oscillazione, ossia il rischio, dello 0.80%. Il JPMCCI Aggregate non è tuttavia indicato per la di versificazione strategica di lungo periodo del portafoglio. A causa della bassa correlazione (si veda capitolo «Cor relazione con le altre classi di assets»), questo prodotto di materie prime consente agli investitori di tutelarsi per un determinato periodo dalle flessioni delle quotazioni sul mercato azionario. Le materie prime possono fungere da copertura per gli investimenti azionari in due scenari: •la flessione della quotazione sui mercati azionari riconducibile a un evento geopolitico oppure a uno shock nell’approvvigionamento globale: esempi al riguardo negli anni 1973 (prima crisi petrolifera) e 1990 (guerra del Golfo); •i rialzi del prezzo del petrolio alimentano le tendenze inflazionistiche e spingono le banche centrali a rallentare la crescita inasprendo la politica monetaria: un esempio passato al riguardo risale al 2000. Prima di quell’anno, la ripresa al termine della crisi asiatica aveva sospinto verso l’alto i prezzi. Le conseguenze dell’inasprimento della politica monetaria sono state lo scoppio della bolla speculativa Internet e il successivo crack della borsa. si riferisce allo studio di J.P.Morgan «Introducing the JPMorgan Commodity Curve Index (JPMCCI)» JPMCCI Indice U.S. dei prezzi al consumo vs. Indice U.S. dei prezzi alla produzione Dati mensili, in cambiamento dall’anno scorso in %, periodi biennali 1.0 0.5 0.0 –0.5 –1.0 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 correlazione con l’indice U.S. dei prezzi al consumo correlazione con l’indice U.S. dei prezzi alla produzione Fonte: J.P.Morgan e sponsor di indici. Investimento negli indici «JPMorgan Commodity Curve» quale protezione contro l’inflazione Chi non protegge il proprio patrimonio dall’inflazione, rischia una graduale perdita di valore. L’acquisto dei cosiddetti swap od obbligazioni indicizzate all’inflazione rappresenta una possibilità per proteggersi dalle tendenze inflazionistiche. Questi titoli offrono una remunerazione variabile orientata all’andamento degli indici dei prezzi, quali per es. l’indice Harmonized Consumer Price Index (HCPI). Un’ulteriore possibilità è l’acquisto di valori reali, tra cui le materie prime, ma anche le azioni (in partico lare le azioni sulle materie prime), gli immobili e persino le valute dei paesi produttori di materie prime, per es. le monete dei paesi che realizzano una quota significativa del loro prodotto interno lordo esportando materie prime. Importanti paesi ricchi di materie prime sono per esempio l’Australia (minerali, metalli, materie prime agricole), la Russia (materie prime agricole, petrolio, gas) e il Brasile (petrolio, materie prime agricole). Il diagramma qui accanto evidenzia il fatto che la copertura con materie prime è la variante più redditizia. Per questa analisi sono state misurate le materie prime di diverse classi di attività nel periodo compreso tra il 1990 e il 2006, anni in cui si è verificata un’inflazione a sorpresa. A questo riguardo, il tasso d’inflazione effettivo di fine anno è stato di volta in volta raffrontato con le stime di consenso di inizio anno. Come illustrato nel diagramma, la maggior parte delle attività ha messo a segno rendimenti positivi in quegli anni. L’aumento più significativo è stato registrato dal mercato delle materie prime nel suo complesso e, al suo interno, soprattutto dalle materie prime energetiche e dai metalli industriali. La correlazione diretta è logica: sia le materie prime energetiche che i metalli industriali sono par te integrante della maggior parte degli indici dell’inflazione. Sul mercato USA, l’indice «JPMorgan Commodity Curve» ha messo a segno un rendimento medio del 26% in quegli anni. Per contro, i cosiddetti Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS), ossia i titoli di stato indicizzati all’inflazio ne, hanno realizzato un rendimento pari solo all’8%. Con un 4%, le azioni hanno registrato un rendimento medio ancora più basso. I rendimenti degli immobili, pari al 12%, e delle valute dei paesi produttori di materie prime, pari al 9%, sono stati leggermente migliori di quelli di TIPS e azioni, ma comunque ben lontani dai rendimenti realizzati dalle materie prime. Riassumendo, è possibile affermare che vi sono molti modi per proteggersi dall’inflazione. Nell’ottica del rendimento, un investimento nelle materie prime rappresenta tuttavia il metodo più opportuno. In questo modo, gli investitori possono compensare con le materie prime non solo la sva lutazione derivante dall’aumento dei prezzi, bensì generare spesso un ulteriore valore aggiunto. Andamento delle materie prime di diverse classi di attività dal 1990 al 2006 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% –10% Tutte le materie prime Energia Metalli preziosi Metalli di base Agricoltura Obbligazioni indicizzate all'inflazione Azioni Azioni minerarie Azioni energetiche Immobili Valute delle materie prime Fonte: J.P.Morgan e sponsor di indici. 29 Le materie prime come categoria d’investimento Correlazione con le altre classi di assets Nel capitolo «Le materie prime come categoria d’investi mento» viene evidenziato il fatto che il rendimento di un portafoglio depurato dal rischio aumenta se è allargato, ossia se è diversificato. Ciò corrisponde alla moderna teoria di portafoglio di Markowitz. A questo riguardo, è molto importante che le diverse classi di attività presentino una correlazione reciproca possibilmente bassa. JPMCCI risp. S&P 500, U.S. Treas e Lehman U.S. Agg Dati su base mensile, cambiamento di oltre un anno in %, rollover di due anni consecutivi 1.0 0.5 0.0 La correlazione può presentare valori compresi tra –1 e +1: –0.5 + 1 Correlazione completa. Entrambe le classi di attività presentano un andamento identico. –1.0 92 + 0Nessuna correlazione. Le classi di attività presentano un andamento indipendente. 94 96 US-Treasuries 98 00 Lehman Aggregate 02 04 06 S&P 500 Fonte: J.P.Morgan e sponsor di indici. – 1 Correlazione contrapposta. Una classe di attività presenta un andamento sempre opposto a quello dell’altra classe di attività. In teoria, ai fini della diversificazione del portafoglio è altresì ideale una correlazione pari a –1; tuttavia, ciò non avviene nella prassi. Ai fini di un’ampia diversificazione è sufficiente che le classi di attività non siano correlate fra di loro. In questo modo, è perlomeno possibile che una classe patrimoniale aumenti se l’altra diminuisce. Nelle fasi di perdita di singole categorie d’investimento, gli aumenti delle quotazioni degli altri gruppi patrimoniali possono pertanto compensare in parte o completamente le perdite del portafoglio. Gli investitori dovrebbero tuttavia tenere in considerazione il fatto che in periodi di shock estremi del mercato, come nel caso della crisi finanziaria, le correlazioni sinora determinate potrebbero non essere più valide. Dopo lo scoppio della crisi finanziaria, l’assenza di correlazione delle classi di attività è stata spazzata via, poiché al culmine della crisi finanziaria tutte le classi di attività avevano registrato una significativa perdita di valore. Un investimento nei certificati Vontobel sull’indice JPMCCI dispone pertanto delle premesse ideali per ottenere una diversificazione adeguata alla teoria moderna del portafo glio. La correlazione con le azioni è molto bassa; con le obbligazioni, un investimento nell’indice JPMCCI è addirit tura completamente priva di correlazione. La seguente tabella fornisce una panoramica della corre lazione storica dell’indice «JPMorgan Commodity Curve» con le classi di attività selezionate: JPMCCI JPMCCI S&P 500 Emerging Market Equities Emerging Market Bonds U.S. Treasuries Barcap US-Aggregat* 1.00 0.16 0.31 0.19 – 0.07 0.00 Performance su base mensile negli anni 1991–2009; *il Barcap US-Aggregate è un indice che riproduce le diverse tipologie di titoli a reddito fisso del mercato americano. Questo indice include tra l’altro i titoli di stato USA e le obbligazioni societarie. 30 Appendice 1: L’indice JPMCCI Aggregate nel raffronto con i concorrenti Oltre al JPMCCI Aggregate, sul mercato esistono vari altri indici di materie prime che cercano di replicare il mercato nel modo più esatto e redditizio possibile tramite diversi approcci e pertanto con risultati diversi. Il presente capitolo JPMCCI1 S&P GSCI2 Composizione 36 materie prime singole 5 settori: 45.41% energia 20.77% agricoltura 17.64% metalli industriali 13.64% metalli preziosi 02.55% bestiame Metodologia Ponderazione 1 intende consentire all’investitore di comprendere quale indice sia il più indicato per le sue esigenze. La seguente tabella fornisce una panoramica delle principali differenze degli indici aggregati dei singoli offerenti: RICI Enhanced3 UBS CMCI5 24 materie prime singole 5 settori: 67.17% energia 16.86% agricoltura 08.22% metalli industriali 04.32% bestiame 03.43% metalli preziosi 35 materie prime singole 4 settori 41.00% energia 38.00% agricoltura4 13.00% metalli industriali 08.00% metalli preziosi 26 materie prime singole 5 settori 34.60% energia 29.60% agricoltura 26.90% metalli industriali 05.00% metalli preziosi 03.90% bestiame Investimento in linea con la curva dei future nel suo complesso Investimento solo nei future più prossimi Investimento in d urate diver se (diversificazione 3/3) Investimento in linea con la curva dei future nel suo complesso Open Interest Quantità della produzione mondiale annua Importanza economica e liquidità attese Combinazione di produzione, consumo e liquidità Situazione al 31 agosto 2011; 2 Situazione al 09 settembre 2010; 3 Situazione al febbraio 2011; 4 L’agricoltura comprende qui anche il settore «bestiame»; 5 Situazione a dicembre 2010 Particolarità dei singoli indici nel raffronto con il JPMCCI S&P GSCI rispetto al JPMCCI Osservando i singoli indici si nota che metodologia e pon derazione sono in parte notevolmente diverse. L’S&P GSCI è basato sulla metodologia superata di investire esclusiva mente nei future più prossimi. In un’ottica di lungo periodo il risultato del rollover non è ottimale. Ne consegue un chiaro vantaggio per il JPMCCI e il suo approccio inno vativo di investire sull’intero arco della curva dei futures. Il fatto che l’S&P GSCI sia concentrato, quanto a ponde razione, sulle quantità di produzione delle materie prime, porta al problema di distorsione già citato nel capitolo «Metodologia dell’indice». Nell’ottica del mercato dei capitali, il metodo più efficace è basarsi sull’Open Interest come fa il JPMCCI. Inoltre, l’S&P GSCI presenta problemi di equilibrio: vi sono solo 24 materie prime singole e il set tore volatile dell’energia è preponderante con una quota di ben due terzi, che può generare una maggiore propensione alla volatilità. RICI Enhanced rispetto al JPMCCI Parte del sistema RICI (Rogers International Commodity Index) è la ponderazione sulla scorta della rilevanza attesa delle materie prime per l’economia mondiale. Tale aspet tativa é basata sulla stima della leggenda degli investitori Jim Rogers. Questo sistema può essere un vantaggio, ma implica al contempo anche un rischio: il rischio del mana ger. Chi effettua la classificazione se Jim Rogers non sarà più disponibile? Oppure cosa succede se Rogers dovesse perdere il suo fiuto per il mercato? Nel caso dell’approccio relativo alle durate dei future, il RICI Enhanced, sempre investito in tre durate (il future più prossimo, un futuro a medio termine e uno di lungo termine), è sempre orientato nella direzione giusta. Diversamente dal RICI Enhanced, il JPMCCI segue questa strada coerentemente sino in fondo. UBS CMCI rispetto al JPMCCI Rispetto al JPMCCI, la base dell’UBS CMCI (Constant Maturity Commodity Index) è notevolmente meno ampia con 26 materie prime singole. L’UBS CMCI investe sempre in un determinato future con una durata stabilita; in questo modo vi sono indici con durate diverse. Lo svantaggio consiste nel dover effettuare periodicamente uno switch per un investimento di lungo periodo. Tuttavia, l’UBS CMCI non utilizza al riguardo l’approccio di ponderazione innovativo basato sulle posizioni aperte, ma è orientato piuttosto al consumo e alla produzione delle materie prime e alla liquidità del mercato. Conclusioni sul raffronto Molti indici di materie prime affermano di disporre di un approccio innovativo. Tuttavia, il JPMCCI è l’unico a essere innovativo in tutti i settori: assieme all’RICI Enhanced, questo indice è il più diversificato, è l’unico a presentare l’approccio innovativo della ponderazione basata sull’Open Interest investendo sull’intero arco della curva delle durate e ottimizzando pertanto già nella costruzione di base il rendimento addizionale. Vi sono alcune buone idee per l’i deazione di indici di materie prime che riproducano l’intero mercato. Il JPMCCI Aggregate è il primo indice a riunire tutte queste idee in un unico prodotto. Il JPMCCI Aggrega te potrebbe rappresentare pertanto un nuovo benchmark. 31 32 Appendice 2: Rischi importanti per gli investitori Rischi valutari Se il(i) sottostante(i) è(sono) denominato(i) in una valuta diversa da quella di riferimento del prodotto, gli investitori devono tenere presente la possibilità di rischi di oscillazio ne dei tassi di cambio. In tali casi il rischio di perdita non dipende soltanto dall’andamento dei sottostanti, ma anche da evoluzioni negative del valore dell’altra o delle altre divisa(e). Questo non vale per i prodotti coperti contro il rischio di cambio (struttura Quanto). Rischio dell’emittente Il valore intrinseco dei prodotti strutturati può dipendere non solo dall’andamento del sottostante, ma anche dalla solvibilità dell’emittente/garante, che può variare durante il periodo di validità del prodotto strutturato. L’investitore è esposto al rischio di insolvenza dell’emittente/del garante. Per informazioni sul grado di affidabilità di Vontobel H olding AG e di Bank Vontobel AG consultare il programma di emissione. Rischi di mercato La generale evoluzione dei titoli dipende soprattutto dall’andamento dei mercati dei capitali, che a sua volta è influenzato dalla situazione generale dell’economia mon diale nonché dalle condizioni quadro economiche e poli tiche nei rispettivi paesi (il cosiddetto rischio di mercato). Le variazioni dei prezzi di mercato, come i tassi d’interesse, i prezzi delle materie prime oppure le rispettive volatilità, possono influenzare negativamente la valutazione del sottostante e del prodotto. Inoltre sussiste il rischio che, nel periodo di validità o alla scadenza dei prodotti struttu rati, nei rispettivi sottostanti e/o alle borse o ai mercati sopravvengano turbolenze sui mercati o altri eventi non prevedibili (come le interruzioni delle negoziazioni o della borsa e/o la sospensione delle contrattazioni). Tali eventi possono influire sul momento del rimborso e/o sul valore dei prodotti strutturati. Pubblicazione di comunicazioni Tutte le comunicazioni agli investitori relative ai pro dotti e gli adeguamenti dei prospetti informativi (p.es. a causa di Corporate Actions) vengono pubblicati sul sito www.derinet.ch. Inoltre, per i prodotti quotati alla SIX essi vengono pubblicati sul sito www.six-swissexchange.com ai sensi della normativa vigente. Rischi del mercato secondario L’emittente o il Lead Manager intendono fornire rego larmente i prezzi di acquisto e di vendita in condizioni di mercato normali. Tuttavia non sussiste né da parte dell’e mittente né da parte del Lead Manager un obbligoverso gli investitori di fornire prezzi di acquisto e di vendita per determinati volumi di ordini o titoli e non sussiste a lcuna garanzia per una data liquidità e/o per un dato spread (ossia la differenza tra i prezzi di acquisto e di vendita). Per questo motivo gli investitori non possono fare affidamento sul fatto di acquistare o vendere i prodotti strutturati in un determinato momento o ad una determinata quotazione. Le informazioni relative alle materie prime sono consultabili nei seguenti siti Siti internet delle borse dei Futures: Informazioni sui contratti come il loro moltiplicatore, le unità ecc. Inoltre troverete qui tutte le quotazioni dei singoli futures: •CME (inclusi NYMEX, COMEX e CBOT) www.cmegroup.com •LIFFE www.nyseeuronext.com •LME www.lme.co.uk •ICE (incluso NYBOT) www.theice.com •MGE www.mgex.com •KCBOT www.kcbt.com Classificazione In Svizzera questi strumenti finanziari sono considerati prodotti strutturati. Non sono investimenti collettivi di capi tale ai sensi della legge federale sugli investimenti collettivi di capitale (LICol) e non sono quindi soggetti all’autorizza zione e al controllo dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA. Restrizioni di vendita Stati Uniti, cittadini USA, Regno Unito, Europa, DIFC Dubai (UAE – Emirati Arabi Uniti). Ulteriori avvertenze sui rischi Si prega di osservare gli ulteriori fattori di rischio e le restri zioni di vendita riportati dettagliatamente nel programma di emissione. Tutte le altre informazioni specifiche relative al prodotto, quali numero di valore svizzero, ISIN, fixing iniziale, ecc., sono a disposizione dell’investitore nei prospetti di quota zione integrali (composti da termsheet (Final Terms) e programma di emissione) dei prodotti corrispondenti all’indirizzo www.derinet.ch. Informazioni sulle scorte di magazzino: •US Energy Information Administration www.eia.doe.gov •London Metal Exchange www.lme.co.uk •International Energy Agency (IEA) www.iea.org •U.S. Commodities Futures Trading Commission www.cftc.gov Informazioni sugli indici JPMCCI: www.derinet.ch/jpmcci Informazioni sul regolamento, Q&A e informazioni sui richi degli indici: www.jpmorgan.com/jpmcci 33 Avvisi sulla licenza I titoli non sono sponsorizzati, sostenuti, commercializzati né promossi da J.P. Morgan Securities Ltd. («JPMSL»). JPMSL non rappresenta, né esplicitamente né implicita mente, i possessori dei titoli né nessun altro membro pubblico o garantisce loro la convenienza a investire in valori mobiliari in generale o nei titoli in particolare né la capacità dell’indice JPMorgan Commodity Curve di raggiungere qualsivoglia obiettivo prefissato. L’unico rapporto tra JPMSL e Bank Vontobel AG, Zurigo, (di seguito definita «licenziataria»), consiste nella conces sione in licenza da parte di JPMSL dell’indice JPMorgan Commodity Curve, determinato, calcolato e gestito da JPMSL, senza alcun condizionamento da parte della licenziataria né dei titoli. J.P.Morgan non è quindi respon sabile e non risponde in alcun modo di attività legate all’emissione, alla gestione, promozione o commercializza zione dei titoli. L’indice JPMorgan Commodity Curve viene ricavato da fonti ritenute affidabili; tuttavia, JPMSL non ne garantisce la veridicità, diffusione, completezza o accuratezza né Informazioni legali Il presente documento è stato redatto da Bank Vontobel AG (di seguito denominata «Vontobel») con la massima cura e secondo scienza e coscienza. Tuttavia Vontobel non fornisce alcuna garanzia circa il suo contenuto e la sua completezza e declina ogni responsabilità per perdite derivanti dall’utilizzo delle presenti informazioni. 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Per ulteri ori informazioni rimandiamo all’opuscolo «Rischi particolari 34 garantisce le ulteriori informazioni fornite in relazione al medesimo. JPMSL non si assume alcuna rappresentanza, garanzia né condizione quanto a condizioni, qualità soddisfacente, performance o idoneità allo scopo nei con fronti dell’indice JPMorgan Commodity Curve. Lo stesso dicasi per i dati forniti od omessi dall’indice JPMorgan Commodity Curve o per il suo impiego in relazione ai titoli. Tutte le rappresentazioni, garanzie e condizioni menzionate sono escluse da ogni responsabilità, fatti salvi i casi in cui tale esclusione è vietata dalla legge. 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