8 sport SERENA ORTOLANI, DONNA RAVENNATE DELLO SPORT 2008 Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXIII N. 5/2008. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna Raccontare in poche righe la mia storia con il pallone tra le mani non è cosa facile. Ci provo! Un’avventura cominciata dodici anni fa a Reda. Avevo solo 8 anni quando, forse un po’ per gioco, feci il mio primo palleggio, tra tante speranze e la certezza, unica, che lo sport può e deve aiutarti a crescere bene. A 12 anni sono andata a Forlì e il mio allenatore Max Bacchi mi ha insegnato a schiacciare, quel gesto, nuovo per me, l’ho sentito subito mio e l’ho accompagnato da un sorriso grande così. Quel giorno ho capito che non potevo, ma soprattutto non volevo fare a meno della pallavolo. Dopo due anni torno a casa sognando un po’ di vacanze e con un interrogativo grande grande e difficile. Cosa farò il prossimo anno? Mi preparo a chiedere il solito consiglio ai miei genitori, quando una telefonata mi illumina la giornata: mi vogliono al Club Italia, sempre a Ravenna! Quella telefonata ha fatto scivolare via tutti i miei dubbi tranne uno. A 15 anni è giusto rinunciare alla mia vita da adolescente, agli amici, al divertimento per la pallavolo? La risposta arriva nel giro di un batter d’occhio. Preparo borse e bor- soni e torno a Ravenna. Ho passato due anni stupendi, emozioni uniche. Torno a casa, nella mia Faenza, e un’altra notizia mi cambia la vita! Andrò a Bergamo, solo dopo qualche minuto ho capito davvero che era la Foppapedretti, andrò a confrontarmi con la Kilic, la Piccinini, portando con me tanta voglia di crescere e di migliorare. Ho scoperto un mondo nuovo, non facile ma comunque bello. Senza dimenticare la scuola che deve andare per forza di cose a braccetto con lo sport: a Bergamo studio decorazione pittorica e il diploma per me è stata una grande soddisfazione. Con la nazionale maggiore ho fatto un Grand Prix da titolare e l’europeo, poi un momento difficile coinciso con lo stress, logico per un’adolescente, degli esami di maturità. Superato, subito Barbolini mi ha affidato una maglia per il mondiale, un’altra soddisfazione che va a riempire un cassetto già pieno per me. Bergamo? Ci resto per tre anni, vinco lo scudetto, la Champions League e Coppa Italia, ma soprattutto dimostro di poter essere una giocatrice. Mi conquisto il posto da titolare con la Piccinini al mio fianco, come per un ragazzo che ama il calcio giocare al fianco di Ronaldinho o Totti: un sogno che si realizza. In poche righe vi ho raccontato Serena Ortolani, non è stato facile ma permettetemi di fare una riflessione: quel giorno a Faenza quando ho deciso di dire no alla vita di tutti i giorni per seguire la pallavolo con il Club Italia ho sacrificato la Serena adolescente ma ho spalancato le porte ad un futuro che ora non cambierei con nulla al mondo. Sono troppo innamorata del mio sport. Ciao, un bacio. Sere! (testo tratto dal sito ufficiale di Serena Ortolani: http://www.serenaortolani.com). UNA MEDAGLIA PER WALTER GORINI In occasione del 40° anniversario della vittoria del titolo di Campione del Mondo di Ciclismo su Pista ottenuta nel 1968 a Montevideo (Uruguay), il Comune di Cotignola ha conferito la Medaglia “Città di Cotignola” al concittadino barbianese Walter Gorini (a sinistra nella foto), sei volte Campione di Italia e, grazie alla vittoria in Uruguay, anche Campione del Mondo nel ‘68. Basilica di Sant'Apollinare in Classe, particolare del campanile (a pag. 7). 1 UE GEMELLAGGIO CON LA CITTÀ DI PANCEVO Il consiglio provinciale ha approvato all’unanimità l’atto di costituzione La Provincia e la Città di Pancevo hanno deciso di la solidarietà dimostrata ai cittadini di Pancevo da Bosnia (protocollo di cooperazione con Tuzla) e trasformare il Patto di amicizia e cooperazione, sot- parte della Provincia di Ravenna è del tutto diver- della Slovenia. toscritto nel 2002, in un gemellaggio ufficiale per sa. Diversa, perché ha realizzato nel migliore dei “Dopo la firma del gemellaggio – ha precisato collaborare ancora più strettamente con il coinvol- modi la libera iniziativa, rispettanto fino in fondo Giangrandi – ci metteremo subito al lavoro su gimento di istituzioni locali, cittadini e le loro le nostre esigenze e ottenendo come risultato il nuovi progetti. Il Governo italiano infatti ha stanrispettive associazioni. L’obiettivo principale del benessere della cittadinanza intera. La Provincia si ziato un finanziamento CIPE a favore della gemellaggio riguarda l’approfondimento delle è impegnata per creare rapporti di collaborazione e Regione Sardegna e della Regione Emilia numerose relazioni già esistenti fra i due enti e si di amicizia con i territori balcanici della Serbia, Romagna per attuare un progetto di cooperazione muove nell’ottica di rafforzare le relazioni di amici- della Croazia (gemellaggio con Dubrovnik), della con Panãevo che prevede circa 100mila euro per zia tra la Repubblica Italiana e un’ulteriore fase di qualificazione la Repubblica Serba nel procesdell’area verde della città. La so di adesione della Serbia Provincia sarà l’ente attuatore all’UE. “Quando si sono preper conto della Regione. sentati i problemi; per i quali la L’intervento è previsto per l’anno nostra città è diventata sfortuprossimo. Grazie all’impegno natamente nota nel mondo, della Regione Emilia Romagna e sono giunti in molti qui con di altre regioni, è stato finanziato buone intenzioni” ha detto il progetto europeo SEE NET Vesna Martinovic. “La maggior che prevede interventi di coopeparte non ha dimostrato più razione a favore dei Balcani. Tra che interesse ai nostri problemi, questi la Regione e la Provincia una minoranza ci ha portato dovranno attuare progetti in degli aiuti, per lo più nei limiti campo ambientale a favore della delle loro attività e autorizzaziocittà di Pancevo del valore di ni derivanti dallo status di orgaalcune centinaia di migliaia di I capigruppo consigliari con il Sindaco di Pancevo Martinovic e il Presidente Giangrandi nizzazioni umanitarie. Invece, euro nel triennio 2009/11”. PREMIATA UN’AMICIZIA PER L’AMBIENTE Con una popolazione di circa 73mila abitanti la città di Pancevo si trova nel distretto del Banato meridionale, nel sud-est della provincia autonoma della Vojvodina, che è composto di otto municipalità tra cui Pancevo, situata a 20 chilometri da Belgrado, nella zona di congiunzione dei fiumi Tamis e Danubio. Pancevo è infatti il più importante porto sul fiume Tamis. Pancevo comprende un complesso industriale che è stato colpito dalle azioni belliche della NATO nel 1999, ed è costituito da un importante polo petrolchimico, da raffinerie e da impianti per la produzione di fertilizzanti. Il conflitto nell’area balcanica ha visto la distruzione di vari insediamenti produttivi che ha prodotto il rilascio di sostanze inquinanti in atmosfera. La situazione ambientale e sanitaria risulta particolarmente critica sia per le gravi conseguenze causate dai bombardamenti al polo petrolchimico sia per l’arretratezza tecnologica degli impianti e per la mancanza di soluzioni tecniche e organizzative idonee per gestire in termini moderni le principali problematiche ambientali. Il gemellaggio con Pancevo è stato premiato a Strasburgo nelle giornate europee per lo sviluppo, presenti il comissario europeo e il Presidente del comitato delle regioni. SOMMARIO Unione europea 1 Economia 2 Scuole 3 Collina 4 Cultura 5 Arte 6 Strenne 7 Sport 8 2 economia UN TAVOLO DELL’ECONOMIA PER CONTRASTARE LA RECESSIONE Convocato dai presidenti della Provincia, Giangrandi e della Camera di Commercio, Gianfranco Bessi, si è riunito il Tavolo provinciale di coordinamento dell’economia e dell’occupazione. Bessi ha illustrato gli andamenti congiunturali dell’economia ravennate che, nel terzo trimestre del 2008, indicano, abbastanza chiaramente, un consistente rallentamento, con primi segnali di stagnazione e di recessione, quale frutto degli andamenti economico - finanziari di livello nazionale e internazionale. In particolare, la produzione industriale registra un – 2,6% e il fatturato delle imprese un – 1,6%. L’occupazione rallenta nettamente la propria crescita + 1,8%, mentre cresce la cassa integrazione del 17, 6%. L’occupazione diventa anche più precaria, come dimostra la pesante flessione delle assunzioni a tempo indeterminato. Altrettanto negativi i dati del commercio al dettaglio. Nel terzo trimestre del 2008 le vendite in valore corrente calano dell’1,4%. Positiva, invece, per ora la crescita dell’esportazioni. Nel 2008 + 16,6%, un trend nettamente migliore dell’Italia, + 4,6% e dell’Emilia- Romagna, + 6,8%. Positivi i dati del porto con un incre- Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Direttore: Francesco Giangrandi Direttore responsabile: Oscar Manzelli Caporedattore: Gianfranco D’Attorre Hanno collaborato a questo numero: Dante Bolognesi, Fulvia Fabbi, Serena Ortolani, Pierluigi Papi, Giuseppe Sangiorgi, Paolo Trioschi, Otello Zama. Comitato editoriale: Arrigo Antonellini, Silvia Bassani, Pier Domenico Laghi, Stefania Mieti, Annarosa Missiroli, Andrea Morandi, Stenio Naldi, Domenico Randi, Alberto Rebucci, Claudio Savini, Antonio Venturi. Redazione e Amministrazione: Piazza Caduti Libertà 2/4 48100 Ravenna - Tel. 0544/258090 fax 0544/34388 e-mail: [email protected] Segreteria di redazione: Paola Gelosi, Paola Melandri Stampa: Grafiche Morandi Fusignano Stampato su carta reciclata Iscrizione al Tribunale di Ravenna n. 1336 del 17/2/86 in/provincia è in rete all’indirizzo: http://www.racine.ra.it/provincia/rivista/index.htm Diffusione gratuita Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana COPIA OMAGGIO mento nel 2008 sul 2007 dell’1,6%. La caduta dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli (a settembre – 6,5%) avrà presumibilmente effetti negativi sui redditi agricoli. Il settore turistico nel 2008 registra una flessione di arrivi e presenze attorno all’1%. Questi dati hanno suggerito la convocazione del tavolo per definire una strategia concordata per contribuire a contrastare i fenomeni di recessione e per porre le basi di un rafforzamento strutturale e qualitativo della nostra economia. Altro settore su cui massima dovrà essere l’attenzione è quello degli strumenti di governo del mercato del lavoro. La Provincia, in particolare, intende utilizzare tutti gli strumenti a propria disposizione dai servizi per l’impiego alla formazione professionale per favorire il rafforzamento professionale dei lavoratori e facilitare processi di mobilità da posto a posto di lavoro. Altri temi centrali riguardano gli investimenti e la difesa delle fasce più deboli della popolazione. Sugli investimenti, gli enti locali intendono concentrare le scarse risorse disponibili, a seguito dell’ultima Finanziaria, sugli interventi prioritari decisi in modo concordato e nel contempo chiediono allo Stato e alla Regione di accelerare le procedure per l’utilizzo a pieno dei fondi europei e il fondo per le aree sottoutilizzate (FAS). ACCORDO TRA UPI E UNIONCAMERE Un salto di qualità nella collaborazione tra UPI e Unioncamere Emilia-Romagna. I presidenti Pier Giorgio Dall’Acqua ed Andrea Zanlari hanno siglato a Ferrara un protocollo di collaborazione operativa che costituisce un punto di riferimento anche per le iniziative comuni tra Camere di commercio e Province in ambito territoriale. L’intesa avvia infatti un percorso inedito per promuovere interventi integrati volti ad elevare la competitività del sistema economico regionale nei diversi contesti. Convergenza strategica dei due sistemi istituzionali su obiettivi qualificati, promozione delle strategie comunitarie per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione, sostegno agli interventi di semplificazione amministrativa e all’utilizzo di strumenti alternativi per la risoluzione rapida delle controversie per le imprese e i cittadini, a cominciare dalla conciliazione, sono gli scenari di azione comune dell’accordo. Per raggiungere questi obiettivi, Province e Camere di Commercio si impegnano a predisporre progetti e strumenti comuni (quali studi, convegni ed osservatori) ed iniziative di formazione professionale congiunta che potranno di conseguenza garantire alle imprese emiliano-romagnole un supporto efficace nell’operare quotidiano. UPI e Unioncamere identificano obiettivi comuni nel rafforzamento della competitività delle imprese e nello sviluppo del territorio per consolidare la posizione di eccellenza occupata in Italia ed in Europa dall’Emilia-Romagna. Una svolta importante è sul fronte della semplificazione amministrativa: più e-governement e meno barriere per le imprese, con l’estensione dei sistemi telematici della firma digitale, della posta elettronica certificata, della Comunicazione Unica, con riduzione dei costi e maggiore rapidità nelle risposte agli utenti. L’Accordo UPI-Unioncamere Emilia-Romagna, che ha durata triennale con possibilità di rinnovo automatico, prevede l’attivazione immediata di un gruppo di lavoro per impostare un programma congiunto di attività. Giuseppe Sangiorgi scuole MANUTENZIONE STRAORDINARIA NELLE SCUOLE RAVENNATI La giunta provinciale ha approvato una serie di interventi di manutenzione negli edifici scolastici del ravennate. Si tratta di interventi di ristrutturazione distributiva e di bonifica edilizia, opere di pulizia ambientale interne e di facciate da graffiti, opere da falegname e da fabbro per sostituzione di infissi, installazione di sistemi di allarme e videosorveglianza, ripristino di coperti piani. L’importo è di 300mila euro. Tra gli interventi è prevista anche l’installazione di impianti di videosorveglianza nelle sedi del Liceo Classico “D. Alighieri” (foto sopra) e dell’Istituto Tecnico Commerciale “G. Ginanni” (foto a sinistra) rivolti alla prevenzione di atti di vandalismo verso il patrimonio provinciale. Saranno ripulite da scritte e imbrattature le facciate in marmo delle sedi del Liceo Classico “D. Alighieri” e dell’ITC “G. Ginanni” che saranno sottoposte a trattamento antigraffiti. Un’attenzione particolare sarà dedicata al coperto della zone cucine dell’Artusi di Cervia. 3 NUOVO BAR INTERNO ALL’ARTUSI DI RIOLO TERME Gli iscritti all’Artusi di Riolo Terme nell’ultimo decennio sono aumentati. Quest’anno sono 675. Ciò ha portato a dislocare i locali didattici in tre sedi distinte. La principale è quella di via Tarlombani, recentemente ampliata e ristrutturata, dove hanno sede anche gli uffici direzionali e le attività complementari dell’Istituto compresa l’aula magna. In questa sede servono due aule in più che è possibile ricavare nei locali dov’era la sede operativa della Pubblica Assistenza resi disponibili dal Comune di Riolo. La dirigenza dell’Artusi ha richiesto la realizzazione di un bar interno. Sarà operata una sostanziale ristrutturazione edilizia dei locali dove saranno ricavate due nuove aule. La realizzazione della nuova zona bar, invece, avverrà attraverso l’occupazione di parte dell’aula insegnati, attualmente sovradimensionata, che si trova in una posizione sostanzialmente centrale rispetto alla distribuzione delle attività dell’Istituto. Le aule saranno disponibili a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico 2009/10. TROVA LA TUA STRADA Una guida della Provincia per “esplorare i percorsi dell’istruzione secondaria superiore, della formazione professionale e del mondo del lavoro” “Cosa farò da grande? Cosa mi piacerebbe fare? Quanto e cosa dovrò studiare?”: sono queste le domande che si pongono ragazze e ragazzi al momento di scegliere a quale scuola secondaria superiore iscriversi, domande che riguardano famiglie e insegnanti della scuola media che dovranno aiutarli nella scelta. “Trova la tua strada” vuol essere per tutti loro una bussola. La Provincia ha appena pubblicato la guida, supplemento di in/provincia, rivolta agli studenti di seconda e terza media che devono decidere quale percorso scolastico, formativo o professionale intraprendere dopo la scuola dell’obbligo. In 160 pagine vengono passate in rassegna con ricchezza di dati, tutte le offerte formative dell’istruzione secondaria superiore e della formazione professionale. Il progetto grafico della guida è opera di Michele Savini, studente all’ultimo anno della sezione grafica publicitaria dell’Istituto professionale statale Strocchi di Faenza, cui si sono affiancati tutti i compagni della sua classe (la quinta sezione B dell’istituto faentino) e i professori Gastone Cantarini (coordinatore del progetto) e Raffaella Cavalieri (collaboratrice alla fotografia). A Michele Savini è stato consegnato – da parte di un rappresentante della CNA Ravenna - una borsa di studio. La Provincia ha scelto di coinvolgere, per il restyling della pubblicazione, gli studenti della Sezione Grafica Pubblicitaria dello “Strocchi” per mettere alla prova le competenze acquisite a scuola. La pubblicazione, stampata in 7mila copie è consultabile anche sul sito web della Provincia e fornisce uno strumento utile a quanti sono, a vario titolo, preposti all’informazione ai cittadini: URP, Informagiovani, Centri per l’impiego, sindacati, associazioni di categoria. La copertina realizzata dai ragazzi dell’Istituto Strocchi di Faenza, sezione grafica. L’opuscolo è in distribuzione gratuito nelle scuole medie della nostra provincia. 4 collina NATALE IN COLLINA Presepi di luce e meccanici, laboratori creativi, concerti, visite guidate, appuntamenti enogastronomici e rievocazioni storiche A Riolo Terme il centro di queste festività sarà l’imponente Rocca. Dall’8 dicembre al 6 gennaio all’interno del fossato, l’Associazione Pro Loco realizza un grande presepe di luci formato da 50 grandi immagini sagomate con filo di ferro e con piccole lampade. Per la realizzazione dell’originale presepio vengono utilizzate 15.000 lampadine, 250 kg di filo di ferro, 7.500 metri di nastro isolante, 4.000 metri di filo elettrico. Il 20 dicembre, ore 15, all’interno della Rocca si svolgeranno due laboratorio di creazione di addobbi natalizi. Il 14 e 28 dicembre e poi il 2, 9 e 16 gennaio ore 15, invece, ci saranno visite guidate alla Rocca e al Museo del Paesaggio dell’Appennino Faentino, qui ospitato. Il 26 dicembre ore 15 per i più piccoli ci sarà una coinvolgente lettura animata. Sabato 6 gennaio, infine, dalle ore 15 prenderà vita un laboratorio creativo dedicato alle “calze della Befana”. A pochi metri dalla Rocca, al parco Pertini, prenderà vita la prima edizione di “Riolizie”. Quattro ristoranti e una azienda agrituristica allestiranno insieme uno stand enogastronomico all’interno del quale proporranno le delizie della loro cucina e del territorio. Le sera- te, dal 19 al 22 dicembre, saranno arricchite da animazioni e da un mercatino del prodotto tipico. Nella frazione di Borgo Rivola, dal 24 dicembre al 31 gennaio nei pressi della Chiesa della Costa sarà visibile un presepe meccanico con scene in movimento, realizzato interamente con materiali di recupero. A Casola Valsenio il 14 dicembre, a partire dalle ore 10, prenderà vita l’Antica Fiera di “Santa Lucia” e il Palio del Fis-Cì. La Pro Loco ripropone l’antica fiera del giorno del patrono della città con bancarelle, punto di ristoro, allestimenti natalizi e giochi popolari. Il primo gennaio, ore 14.30, il Corpo Bandistico casolano “Giuseppe Venturi” terrà il tradizionale concerto itinerante per le vie del paese quale segno benaugurale per il nuovo anno. A Castel Bolognese il 21 dicembre prenderà vita il Presepe vivente, tra fuochi, fiaccole e la rappresentazione dei mestieri di un tempo. CHE NOTTE QUELLA NOTTE IL MASTER È DONNA Nella Nott de Biso’, si vuotano i Gotti pieni di vino Proclamata la vincitrice dell’edizione 2008 del Trofeo Consorzio Vini di Romagna – 8° Master del Sangiovese, uno dei concorsi enologici più importanti e qualificati a livello nazionale. Protagonista assoluto è il Sangiovese. È la sommelier Simona Bizzarri di Arezzo che nel corso di una serie di impegnative prove (scritte, orali e pratiche di servizio e degustazione) si è imposta sul cotignolese Davide Staffa, secondo classificato per il secondo anno consecutivo. Per Simona Bizzarri, sommelier del Ristorante La Nuova Tagliatella di Arezzo, si tratta di un’importante soddisfazione in quanto conferma le sue altissime qualità professionali ma anche perché nelle otto edizioni del Master del Sangiovese è stata la seconda donna ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento. Pierluigi Papi Faenza ha in programma due eventi che fanno parte della cultura e della tradizione cittadina L’8 dicembre ci sarà la Sagra del Torrone. In occasione della festa dell’Immacolata Concezione, il centro storico si riempie dei profumi e del sapore del torrone, tra sfavillanti luminarie e le vetrine delle numerose botteghe ceramiche. Tradizionale festa folcloristica che si svolge nella splendida cornice della Piazza del Popolo della città Manfreda il 5 gennaio di ogni anno, La Nott de Bisò conclude le iniziative legate al Niballo-Palio di Faenza: giostra tra cinque cavalieri rionali che si svolge nella quarta domenica di giugno. Il Niballo - che deve il suo nome ad Annibale, antico nemico proveniente da oltre mare - viene bruciato la notte di vigilia dell’Epifania come segno conclusivo dell’anno e simbolo di tutte le avversità e problemi che ognuno vorrebbe “bruciare” per cominciare una nuova vita. Bruciarlo e berci sopra, come succede nella Nott de Bisò, è quindi un allegro sberleffo alla malasorte. Secondo la tradizione, il Niballo giunge nella Piazza del Popolo su un carro trainato da buoi: a trasportarlo e portarlo al rogo è il Rione vincitore del Palio dell’anno appena trascorso. Il culmine della festa è a mezzanotte quando il rappresentante del Rione vestito in un tradizionale costume cinquecentesco appicca il fuoco al maestoso fantoccio. In quel momento più che mai si vuoteranno i caratteristici “Gotti” ricolmi di “bisò”, cioè le caratteristiche ciotole colme di vino caldo, bollito con aromi e spezie. Il “gotto” è simbolo dei cinque Rioni e della città di Faenza e viene proposto ogni anno con uno stile decorativo diverso. Flora Bernardi, Faenza sotto la neve, copertina della Pie’ febbraio 1932 (da “Colore e libertà”, VACA edizioni, 2005) Simona Bizzarri cultura 5 LE CASE MUSEO PER POETI E SCRITTORI DI ROMAGNA É stato presentato il CD interattivo “La casa sa ch’io sono uno scrittore. Le case museo dei poeti e degli scrittori di Romagna”, promosso dalla Fondazione Casa di Oriani e dalla Provincia di Ravenna, e curato da Dante Bolognesi (direttore di Casa Oriani) e Manuela Ricci (direttrice di Casa Moretti). Con la rea- Marino Moretti lizzazione di questo CD si è inteso proporre un percorso unitario all’interno delle case museo dedicate ai poeti e scrittori di Romagna e aperte al pubblico: Casa Vincenzo Monti (Alfonsine), Casa Giovanni Pascoli (San Mauro Pascoli), Casa Alfredo Panzini (Bellaria), Casa Marino Moretti (Cesenatico), Casa Alfredo Oriani - Il Cardello (Casola Valsenio), Casa Aurelio Saffi (Forlì). Il senso dello strumento che le istituzioni titolari della proprietà delle dimore mettono a disposizione è appunto questo: di contribuire a far conoscere questi specialissimi beni culturali, interessanti e belli di per sé, ma soprattutto intimamente intrecciati con la vita e con l’opera di chi li ha abitati. Il CD è anche una mappa, un percorso letterario, che non si limita alla descrizione di luoghi ma offre un primo approccio, diciamo pure una chiave di lettura della personalità e dell’opera dei sei autori. Il CD propone due percorsi tra loro interrelati. Il primo concerne la vicenda biografica e intellettuale degli autori e si articola in quattro sezioni: la biografia, le opere, l’autore e il suo tempo, i luoghi della memoria. Il secondo con- LIBRI MAI MAI VISTI La XIV edizione fino al 16 gennaio all’ex Chiesa in Albis In quanti modi si può raccontare una storia? E soprattutto, con quali materiali? I Libri Mai Mai Visti di Russi, giunti quest’anno alla 14esima edizione, non si fanno problemi ad utilizzare e mescolare gli elementi più insoliti allo scopo di raccontare storie e irretire la curiosità dei lettori. Veri e propri oggetti d’arte incarnano la letteratura “mai vista” promossa dall’associazione Vaca e prodotta da artisti e artigiani provenienti da ogni parte del mondo (quest’anno anche Cile e Finlandia) che utilizzano indistintamente le parole così come i metalli, le rime baciate tanto quanto la ceramica, gli oggetti di tutti i giorni costretti a farsi poesia alta, gli scarti trasfrmati in filastrocche. Anche quest’anno, quindi, si potranno “leggere” maschere, pergamene, conchiglie, camicie, borse, chiavi, transistor e dipinti batik, persino ciabatte, senza dimenticare libri letteralmente “abitati”, molto meno convenzionali di quello che sembrano. L’inaugurazione della mostra si terrà domenica 7 dicembre a partire dalle 16 presso il Teatro Comunale di Russi, in via Cavour, dove sarà allestito un peculiare “buffet di libri” a disposizione del pubblico. La mostra è ospitata, come ogni anno, nella ex Chiesa in Albis di piazza Farini. Qui sono state raccolte 85 opere selezionate, circa la metà di quelle pervenute nel corso dell’anno all’associazione Vaca. Quest’anno, in particolare sono giunti molti libri in ceramica e un tema molto ricorrente è stato quello omerico, nello specifico incentrato su Ulisse e Penelope. Il primo e il secondo premio del concorso di quest’anno sono andati a libri italiani, peraltro di autori del nostro territorio, mentre il terzo premio è andato a un’opera proveniente da Parigi. Come sempre i visitatori della mostra potranno portare con sé un ricordo delle bizzare e meravigliose letture mai viste con un taccuino, appositamente studiato da Vaca in due distinte versioni, che raccoglie le foto di tutti i libri premiati nell’edizione di quest’anno. Libri mai mai visti è ideato e realizzato dall’associazione culturale Vaca e dal Comune di Russi, con il patrocinio di Regione e Provincia, con la collaborazione di Chicom Spa, Mercatone Uno, Credito Cooperativo Ravennate & Imolese e Ratio Consulting. La mostra all’ex chiesa in Albis resta aperta sino al 16 gennaio. Orari d’apertura: dal mercoledì al venerdì, ore 15-19; sabato e domenica ore 10-12,30 e 15-19. Chiusa il 25/12/2008 e l’1/1/2009. cerne il museo e si articola in quattro sezioni: le vicende storiche della casa, la visita virtuale, le attività culturali, le informazioni generali per la visita. Nella sezione opere sono compresi brani tratte dalle maggiori opere degli autori. Il CD è acquistabile presso le case museo. Dante Bolognesi Alfredo Oriani ARATA A PIACENZA A 80 anni dall’inaugurazione – 1928 – un volume, edito da Longo, dal titolo “Arata e Ravenna Opere e progetti nella città di Corrado Ricci”, ripercorre le vicende storiche e architettoniche del Palazzo della Provincia, opera dell’architetto piacentino Giulio Ulisse Arata (1881- 1962), a cui si devono anche le progettazioni dei giardini pubblici (1931), della Casa del Balilla (1932) di villa Cagnoni (1933) e il mausoleo di Alfredo Oriani a Casola Valsenio (19231938). Sull’onda del successo suscitato dal Palazzo della Provincia, Arata verrà coinvolto anche nella complessa sistemazione della Zona Dantesca, avendo come interlocutore Corrado Ricci, di cui ricorre quest’anno il 150° anniversario della nascita. Il volume, a cura di Paolo Bolzani, raccoglie i contributi di sedici studiosi e un saggio introduttivo del professor Fabio Mangone. La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, progettata da Arata, il Comune di Piacenza, il Bollettino storico piacentino e l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione hanno promosso la presentazione del volume nella città natale di Arata. 6 arte I QUADRI DELLA VITA Alla riscoperta dell’opera di Luigi Annibale Bergamini A oltre quindici anni dalla sua tragica scomparsa, Fusignano ricorda Luigi Annibale Bergamini pittore con una grande esposizione allestita nelle sale del Museo San Rocco dal 20 Dicembre 2008 al 25 Gennaio 2009. È la prima volta che una rassegna così ricca ed articolata di opere di Bergamini viene offerta al pubblico. Con il suo prolungamento alla vicina Chiesa della Madonna del Pilar in Maiano Monti, la mostra rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza di un artista non ancora sufficientemente indagato e pienamente valorizzato, ma dalla personalità certamente singolare con la sua vivacità inventiva, l’estrosa immaginazione e l’inconfondibile timbro tonale del suo linguaggio espressivo. Nato a Mezzano di Ravenna nel 1921, amico d’infanzia del pittore Giulio Ruffini, Bergamini ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Ravenna distinguendosi per la sua sensibilità e il non comune estro creativo, mostrando fin da subito predilezione per la pittura sacra. Dopo alcuni soggiorni veneziani, ha aderito al movimento antifascista partecipando alla lotta partigiana. Nel 1948 è ricoverato in clinica psichiatrica a Imola. Verrà dimesso soltanto nel 1975, a seguito dell’entrata in vigore della legge 180. Nei trent’anni di ricovero Bergamini ha dipinto con assiduità, specialmente nell’ultimo periodo quando all’interno della clinica psichiatrica gli venne allestito un atelier. Dal 1975 è stato ospite della comunità aperta la “Celletta” a Maiano nei pressi di Fusignano, dove ha continuato freneticamente a dipingere e nel ’78 ha iniziato a decorare l’abside Autoritratto di Annibale Luigi Bergamini UN MAESTRO DEL ’900’ Un’antologica di Luigi Varoli, Giusto fra le Nazioni Fino al 15 febbraio 2009 è aperta al pubblico a Cotignola, la grande mostra dedicata a Luigi Varoli (1889-1958) nel cinquantesimo della scomparsa dell’artista. Sono quattro le sedi espositive con altrettante sezioni tematiche che propongono al pubblico non solamente un’esauriente “antologia” di opere riferite all’attività artistica di Varoli, ma raccontano anche importanti episodi legati all’opera umanitaria svolta dal maestro negli anni della seconda guerra mondiale. La storia che viene qui delineata, infatti, è quella di uomini e donne che negli anni 1943-45 incrociarono i propri destini a Cotignola intorno alla figura Luigi Varoli, il Galeotto del maestro ed a quella di Vittorio Zanzi, l’ideatore ed organizzatore della “rete dell’ospitalità”, che offrì rifugio ad ebrei, ricercati politici, partigiani feriti e braccati dai fascisti, sfollati, evasi dai campi di prigionia e di concentramento tedeschi. Grazie all’attività di Zanzi e di Varoli, tanti furono gli ebrei salvati dalla Shoah, come i Muggia, gli Oppenheim, i Lopes-Pegna, Ada e Guido Ottolenghi e i loro tre figli. Cinque anni or sono, da parte dello Stato di Israele e del Museo Yad Vaschem di Gerusalemme è stato conferito “in memoriam” a Luigi Varoli, assieme alla moglie Anna, il titolo di “Giusto fra le Nazioni”. Oltre sessanta sono le opere in mostra.. La mostra Luigi Varoli (1889-1958), un maestro nel Novecento è promossa dal Comune di Cotignola e realizzata in collaborazione con l’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Il catalogo della mostra propone tra l’altro un “regesto” di oltre cinquecentocinquanta opere varoliane, primo passo per un’ archiviazione generale della vastissima produzione dell’artista cotignolese. della chiesa parrocchiale. È morto nel 1992, ormai logorato nel fisico e per i danni subiti durante una brutale aggressione a scopo di rapina. Nell’allestimento del Museo San Rocco figurano circa trenta dipinti, alcuni dei quali di grandi dimensioni, donati al Comune di Fusignano verso al metà degli anni ’90 e finora mai esposti al pubblico. Sono opere risalenti al periodo di soggiorno presso la comunità di Maiano e che delineano un ritratto particolarmente incisivo del loro autore, affascinato ed ispirato dai capolavori della tradizione pittorica italiana e portato comunque a riversare nelle sue scene figurate sia sacre che profane, atmosfere, luci, colori, simboli colti in una sfera visionaria ed immaginativa. All’interno della Chiesa della Madonna del Pilar in Maiano Monti di Bergamini è possibile ammirare la stupefacente teoria di angeli e gli ornati dipinti nell’abside ed una serie di grandi pannelli collocati agli altari laterali e sulla cantoria, come L’ annunciazione e L’ultima cena. Paolo Trioschi La mostra è aperta dal Giovedì a Domenica e festivi. Feriali: 15-18 Festivi 10.30-12 / 15 -18 . Ingresso libero. L’OMAGGIO DI BAGNACAVALLO Anche Bagnacavallo rende omaggio al Maestro cotignolese. Alla Chiesa del Suffragio fino al 25 gennaio 2009 saranno esposte oltre trenta opere, in larga parte mai prima esposte in pubblico o comunque poco note, certamente rappresentative dell’arte di Varoli, spirito eclettico e versatile, autentico ed instancabile “homo faber”, amato e stimato dai suoi tanti allievi e seguaci. L’iniziativa trae spunto dalla presenza di importanti testimonianze dell’arte varoliana a Bagnacavallo e nel suo territorio. Come scrive Orlando Piraccini nella presentazione della rassegna, “essa rimanda evidentemente alla rete dei rapporti e delle relazioni dell’artista con amici e con committenti residenti in ambito bagnacavallese. Che poi nel collezionismo locale siano oggi comprese opere noverabili tra le più rappresentative dell’arte di Varoli è un fatto che merita anch’esso d’essere segnalato e che attribuisce ulteriore valore alla mostra di Bagnacavallo, con il suo contributo di conoscenza ed il fattivo apporto reso alla costituzione di un “archivio generale” dell’opera del maestro romagnolo”. strenne 7 I CAMPANILI DI RAVENNA Non sono solo bizantini il patrimonio monumentale e il paesaggio urbano Le torri campanarie cilindriche costituiscono uno dei tratti distintivi nel panorama della città di Ravenna e del territorio dell’Esarcato. La particolare forma le pose al centro dell’attenzione degli studiosi, che si sono interrogati sulla loro origine. L’allarme suscitato dal repentino crollo del campanile di San Marco a Venezia sollecitò, nei primi anni del novecento, non solo l’allestimento di cantieri di restauro, ma anche gli studi di insigni storici, da cui scaturirono ipotesi differenti e spesso contrastanti. I campanili di Ravenna , edito da Longo, offre al lettore un quadro sinottico delle diverse teorie e un excursus fra le torri altomedioevali della città e del forese, corredato da una ricca documentazione fotografica. Il volume fornisce un aggiornato quadro degli studi, un approfondimento delle fasi di edificazione e delle campagne di restauro novecentesche, e nuove chiavi interpretative legate all’osservazione di particolarità costruttive e di impiego dei materiali, estese anche alle pievi del territorio. Ricchissima la documentazione fotografica di quasi 400 immagini, che danno visivamente conto della storia, trasformazioni, restauri e materiali impiegati per la costruzione di questi che sono “segni” che caratterizzano in modo singolare la nostra città e l’antico territorio dell’Esarcato, e le conferiscono un volto particolare nell’ambito del suo patrimonio monumentale, che però viene quasi esclusivamente ricordato per le opere architettoniche e decorative del periodo bizantino. Queste torri non sono solo elementi del paesaggio ma strutture che manifestano, sia nei loro apparecchi murari che nelle tecniche costruttive, una vera e propria tradizione locale. Questo volume offre una visione complessiva, derivata da una analisi, torre per torre, di tutti i dati raccolti in un lungo e minuzioso lavoro da parte dei tre giovani autori, Gianluca Battistini, Lara Bissi e Luca Rocchi, che hanno indagato e descritto una grande mole di documenti per far rivivere una storia suggestiva di queste torri. La chiesa e il campanile dei Santi Giovanni e Paolo (intorno al 1900) prima della demolizione del muro perimetrale attiguo alla facciata. LE “SIGNORE DEL FASCIO” “L'ULTIMO ROMANZO POSSIBILE” L’editore Longo pubblica la prima ricerca organica sulle associazioni femminili fasciste in provincia. Claudia Bassi Angelini ne delinea la vicenda storica e il diverso radicamento nel territorio ravennate, esaminando il ruolo ricoperto dalle donne e soffermandosi in particolare sulle associazioni femminili, Massaie rurali, Sold e Fasci femminili, analizzate sulla scorta di fonti in gran parte inedite. Un fenomeno di significative proporzioni, che coinvolse categorie di donne rimaste ai margini del vasto movimento di emancipazione femminile avviato nel Ravennate tra Otto e Novecento e che non si sarebbe esaurito con la fine della dittatura. “Menzogna e sortilegio non è semplicemente uno dei romanzi di Elsa Morante: è il romanzo di Elsa Morante, quello che più di ogni altro ha amato, e nel quale ha trasfuso e incarnato le energie fondamentali del proprio vissuto esistenziale e artistico”. A sessant’anni dalla sua pubblicazione, lo studio di Francesca Giuntoli Liverani, insegnante al Liceo scientifico Oriani di Ravenna, accompagna il lettore tra gli archetipi e i simboli di un’opera affascinante e segreta , la cui comprensione getta nuova luce sull’intera produzione artistica di una delle voci più alte del Novecento europeo. Il volume è edito da Liguori. CORRADO RICCI A SAN VITALE Raffinato, elegante nella veste grafica e ricco di contenuti: poche parole, sufficienti per definire l’ultimo prodotto editoriale della Libreria Antiquaria Tonini, Corrado Ricci e il San Vitale di Ravenna, un’antologia di scritti dell’illustre ravennate a cura di Paola Novara, redatta su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio. La studiosa suddivide ogni fase dei lavori di restauro alla struttura di età giustinianea, separando e introducendo tutti i momenti caratterizzanti un intervento a tutto campo, dall’architettura agli arredi, che copre un arco di tempo di circa venti anni. La lettura del volume scorre rapidamente, impreziosita da un apparato iconografico notevole, in grado di farci scoprire e riscoprire la storia di quest’opera nei suoi aspetti più e meno noti. 8 sport SERENA ORTOLANI, DONNA RAVENNATE DELLO SPORT 2008 Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXIII N. 5/2008. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna Raccontare in poche righe la mia storia con il pallone tra le mani non è cosa facile. Ci provo! Un’avventura cominciata dodici anni fa a Reda. Avevo solo 8 anni quando, forse un po’ per gioco, feci il mio primo palleggio, tra tante speranze e la certezza, unica, che lo sport può e deve aiutarti a crescere bene. A 12 anni sono andata a Forlì e il mio allenatore Max Bacchi mi ha insegnato a schiacciare, quel gesto, nuovo per me, l’ho sentito subito mio e l’ho accompagnato da un sorriso grande così. Quel giorno ho capito che non potevo, ma soprattutto non volevo fare a meno della pallavolo. Dopo due anni torno a casa sognando un po’ di vacanze e con un interrogativo grande grande e difficile. Cosa farò il prossimo anno? Mi preparo a chiedere il solito consiglio ai miei genitori, quando una telefonata mi illumina la giornata: mi vogliono al Club Italia, sempre a Ravenna! Quella telefonata ha fatto scivolare via tutti i miei dubbi tranne uno. A 15 anni è giusto rinunciare alla mia vita da adolescente, agli amici, al divertimento per la pallavolo? La risposta arriva nel giro di un batter d’occhio. Preparo borse e bor- soni e torno a Ravenna. Ho passato due anni stupendi, emozioni uniche. Torno a casa, nella mia Faenza, e un’altra notizia mi cambia la vita! Andrò a Bergamo, solo dopo qualche minuto ho capito davvero che era la Foppapedretti, andrò a confrontarmi con la Kilic, la Piccinini, portando con me tanta voglia di crescere e di migliorare. Ho scoperto un mondo nuovo, non facile ma comunque bello. Senza dimenticare la scuola che deve andare per forza di cose a braccetto con lo sport: a Bergamo studio decorazione pittorica e il diploma per me è stata una grande soddisfazione. Con la nazionale maggiore ho fatto un Grand Prix da titolare e l’europeo, poi un momento difficile coinciso con lo stress, logico per un’adolescente, degli esami di maturità. Superato, subito Barbolini mi ha affidato una maglia per il mondiale, un’altra soddisfazione che va a riempire un cassetto già pieno per me. Bergamo? Ci resto per tre anni, vinco lo scudetto, la Champions League e Coppa Italia, ma soprattutto dimostro di poter essere una giocatrice. Mi conquisto il posto da titolare con la Piccinini al mio fianco, come per un ragazzo che ama il calcio giocare al fianco di Ronaldinho o Totti: un sogno che si realizza. In poche righe vi ho raccontato Serena Ortolani, non è stato facile ma permettetemi di fare una riflessione: quel giorno a Faenza quando ho deciso di dire no alla vita di tutti i giorni per seguire la pallavolo con il Club Italia ho sacrificato la Serena adolescente ma ho spalancato le porte ad un futuro che ora non cambierei con nulla al mondo. Sono troppo innamorata del mio sport. Ciao, un bacio. Sere! (testo tratto dal sito ufficiale di Serena Ortolani: http://www.serenaortolani.com). UNA MEDAGLIA PER WALTER GORINI In occasione del 40° anniversario della vittoria del titolo di Campione del Mondo di Ciclismo su Pista ottenuta nel 1968 a Montevideo (Uruguay), il Comune di Cotignola ha conferito la Medaglia “Città di Cotignola” al concittadino barbianese Walter Gorini (a sinistra nella foto), sei volte Campione di Italia e, grazie alla vittoria in Uruguay, anche Campione del Mondo nel ‘68. Basilica di Sant'Apollinare in Classe, particolare del campanile (a pag. 7).