Ricerca
L’acqua e i suoi valori
Indagine realizzata per conto di
Roma/ luglio-ottobre 2010
L’acqua e i suoi valori
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Introduzione
Introduzione
Obiettivi
La presente ricerca ha l’obiettivo di cogliere il sistema valoriale, le tematiche e le associazioni
che legano più frequentemente i cittadini romani al tema dell’acqua, al fine di individuare quelle
leve emotivo/simboliche che meglio di altre riuscirebbero ad indurre comportamenti virtuosi nel
consumo e nell’utilizzo di questo bene.
Sempre più spesso si parla dell’acqua come risorsa preziosa, minacciata da un uso
indiscriminato; parlare di acqua, quindi, significa parlare anche di una serie di comportamenti
promossi al fine di evitarne un consumo non corretto.
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Introduzione
Metodologia 1/2
La ricerca ha previsto la realizzazione di un’indagine articolata, attraverso l’utilizzo di due
strumenti:
1) Focus group presso i cittadini romani
2) Indagine desk integrativa
Focus Group
Sono stati realizzati 3 focus group presso i cittadini per comprendere i valori e le associazioni
legate all’acqua in generale e all’acqua di Roma in particolare, al fine di cogliere in profondità
l’universo simbolico di riferimento e come eventualmente questo cambi in relazione all’età dei
partecipanti.
I focus group sono stati tre, distinti per fasce di età, composti da otto persone ciascuno:
• età minore ai 30 anni
• età compresa tra 30 e 50 anni
• età superiore a 50 anni
I focus group sono stati condotti da una psicologa clinica, esperta in ricerche qualitative e
motivazionali, supportata da un ricercatore senior dello staff Orius servizi.
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Introduzione
Metodologia 2/2
Nello specifico i focus hanno lavorato sui seguenti aspetti:
• le percezioni e i valori legati all’acqua come risorsa, attraverso la tecnica delle libere
associazioni;
• gli atteggiamenti nei confronti del risparmio idrico attraverso l’esplicitazione delle dimensioni
ad esso collegate;
• i desiderata e le mancanze informative in tema di acqua e risparmio idrico.
Indagine desk
È stata strutturata un’indagine desk, attraverso la raccolta e la sistematizzazione di materiale
preesistente in rete, per cogliere alcuni esempi di comunicazione realizzati dai principali
operatori italiani e dalle principali associazioni e istituzioni rispetto ai temi legati all’acqua.
Il materiale raccolto è stato categorizzato ed analizzato da ricercatori esperti di Orius Servizi.
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L’acqua e i suoi valori
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Focus group
I focus group
L’acqua come fonte di vita e di benessere 1/3
Ai partecipanti sono stati forniti dei fogli bianchi con al centro la scritta ACQUA ed è stato
chiesto a ciascuno di scrivere le associazioni immediate suscitate dalla lettura della parola
stimolo.
Al termine di questa fase di associazione spontanea ed individuale sono state raccolte ed
analizzate le sensazioni suscitate.
In questo modo è emerso che all’acqua si associano prevalentemente due dimensioni:
• il nutrimento e la nascita di ogni forma di vita;
• il benessere ed il relax, quindi la rigenerazione del corpo e della mente, la bellezza e la
salute.
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I focus group
L’acqua come fonte di vita e di benessere 2/3
All’acqua vengono quindi associati tutti quei valori che si legano al concetto di vita in generale.
Molti partecipanti ribadiscono, infatti, come lo sviluppo della vita sulla Terra si leghi
essenzialmente alla presenza dell’acqua:
“C’è vita sulla Terra perché siamo l’unico pianeta che ha l’acqua”.
In seconda battuta, l’acqua viene percepita come l’elemento che più di ogni altro veicola relax e
distensione:
“L’acqua mi rilassa, quando vedo una grande distesa d’acqua mi sento libera”.
Soprattutto nei partecipanti più giovani l’acqua si lega anche ad una dimensione ludica e
ricreativa:
“quando penso all’acqua mi vengono subito in mente le vacanze con gli amici”.
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I focus group
L’acqua come fonte di vita e di benessere 3/3
Per alcuni l’acqua è associabile ad una dimensione simbolica evoluta ed emotiva, che passa
attraverso i concetti di natura e di purezza per arrivare all’immagine di salute, intesa soprattutto
come benessere e bellezza.
L’idea di fondo è l’azione rigenerante e purificante dell’acqua:
“L’acqua mi fa pensare ad una cascata e alla sensazione del pulito e della rigenerazione. Mi
immagino questa cascata localizzata in alta montagna, una cascata naturale, aria pulita, la
sensazione di una vita più sana, all’aperto”.
“L’acqua, nel senso di freschezza e di purezza! Mi immagino una fontana che sgorga e una
sensazione di benessere e di bellezza naturale”.
“… una piscina, la sensazione è quella di tranquillità, relax, bellezza”.
“… acqua come simbolo di tranquillità, un senso di benessere. La presenza continua di questa
fonte, sensazione di salute e di bellezza”.
Le prime associazioni fanno dunque riferimento ad una dimensione simbolica e profonda.
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I focus group
L’acqua di Roma 1/2
Solo in un secondo momento l’acqua viene ricondotta ad un utilizzo strumentale.
A livello spontaneo, parlando di “acqua da bere” i cittadini romani evidenziamo un sentimento
radicato e profondo di orgoglio nei confronti della qualità e della disponibilità della propria
acqua.
Per quanto riguarda la qualità dell’acqua, i partecipanti sono certi che “l’acqua di Roma è la più
buona del mondo”, e sono in tanti a dichiarare di preferire l’acqua del rubinetto a quella
confezionata:
“… lo sanno tutti che l’acqua a Roma è buonissima”;
“… è così buona che la preferisco a quelle minerali”.
Per la maggioranza, infatti, al contrario dell’acqua confezionata, l’acqua del rubinetto è fresca e
corrente, può contare su controlli frequenti, è ricca di proprietà minerali che la rendono adatta
ad un consumo quotidiano e particolarmente indicata per i bambini:
“Perché dovrei comprare l’acqua se dal rubinetto di casa mia esce così buona?”;
“Si dice pure che vengono fatti molti più controlli”.
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I focus group
L’acqua di Roma 2/2
La disponibilità dell’acqua nella città di Roma viene essenzialmente esemplificata dai “nasoni”;
volto antico della città, le fontanelle sono presenti dal centro alla periferia e connotano Roma
come la città dell’acqua:
“Noi siamo la città dell’acqua, non conosco nessuna città con tante fontanelle;
“Noi abbiamo i nasoni, ci stanno da sempre e ci saranno sempre”.
I partecipanti notano come Roma sia l’unica città ad avere così tante fontane, non solo
artistiche e monumentali; soprattutto fanno riferimento alle numerose fontanelle da cui
costantemente esce acqua:
“… non c’è solo la fontana di Trevi, ci sono tutte le altre fontanelle che per me sono bellissime e
tipiche”;
“… io vedo sempre i giapponesi vicino ai nostri nasoni che fanno le foto”;
“… dovunque vai a Roma trovi sempre una fontanella”.
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I focus group
L’acqua e il suo risparmio 1/2
Questa incredibile disponibilità fa sì che l’acqua per i cittadini romani sia vissuta come bene
naturalmente ed “eternamente” a disposizione della città.
I partecipanti, sollecitati a considerare l’acqua come risorsa potenzialmente limitata,
contestualizzano questo problema in paesi lontani o in maniera più generale nel terzo mondo:
“L’Africa sicuramente ha problemi di acqua, non certo Roma o l’Italia”.
Inoltre, emerge spontaneamente che la percezione della risorsa idrica come illimitata deriva
dall’avere a disposizione l’acqua in qualsiasi momento, in casa o per strada.
Vale a dire che vivere in una città come Roma contribuisce a localizzare il problema della
scarsità della risorsa idrica molto lontano da loro:
“Se vivi a Roma come fai a considerare l’acqua una risorsa finita? la vedi scorrere dappertutto”;
“Ora che ci penso so che pure in Italia ci sono paesi che hanno l’acqua razionata, ma a me che
ho tutta questa acqua intorno sembra impossibile”.
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I focus group
L’acqua e il suo risparmio 2/2
Solo i partecipanti al di sotto dei 30 anni di età mostrano più consapevolezza in merito al problema della
scarsità della risorsa idrica. In ogni caso per tutte le fasce di età considerate si riscontra una scarsa
propensione a mettere in atto comportamenti virtuosi di risparmio idrico o comunque ad effettuare sacrifici
in nome di una distribuzione più equa della risorsa idrica.
“Io ci provo, però ad esempio non sempre mi ricordo di chiudere il rub inetto mentre mi lavo i denti”;
“Io vorrei pure, ma almeno che non mi aumentassero le b ollette”;
“A Roma il servizio funziona b ene, ma io onestamente non vorrei pagare di più per permettere che tutta
l’Italia non avesse prob lemi di scarsità dell’acqua, perché al sud le cose funziono male”.
In generale, il risparmio idrico viene associato prima di tutto ad una dimensione etica che vede il risparmio
come una forma di rispetto per chi non ha a disposizione la stessa abbondanza di acqua:
“Ci sono b amb ini che muoiono di sete”.
Inoltre, seppur latente, emerge la consapevolezza che un giorno, percepito come molto lontano, l’acqua
potrebbe non essere più così accessibile:
“Magari tra mille anni non ci sarà la stessa quantità d’acqua”.
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I focus group
Il risparmio idrico e le sue contraddizioni 1/2
L’idea che l’acqua sia un bene prezioso e l’unico realmente essenziale per lo svolgimento della
vita rende difficilmente armonizzabili alcune evidenze come, ad esempio, i “nasoni” sempre
aperti:
“In tutto questo i nasoni sono aperti però”.
Quello che manca, soprattutto per il target di età compresa tra i 30 e i 50 anni, è un
collegamento reale tra le iniziative che il comune cittadino è invogliato a mettere in pratica e
gli effetti di questi comportamenti:
“Se io mi faccio la doccia invece che il bagno, l’acqua che risparmio la portano nei paesi del
terzo mondo?”;
”Mi piacerebbe sapere se quello che ho fatto per risparmiare acqua è servito a qualcosa oppure
no”.
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I focus group
Il risparmio idrico e le sue contraddizioni 2/2
Inoltre difficilmente l’acqua viene riconosciuta come un costo vivo nell’economia
domestica e ancora più difficilmente si riescono a quantificarne i consumi.
Ciò comporta notevoli perplessità sulla reale efficacia, in termini di risparmio, dei
comportamenti indicati come idonei alla riduzione dei consumi:
“Io non so neanche quanto consumo, figurati se riesco a capire quanto risparmio”;
“Il risparmio è solo dell’acqua in generale, perché nel concreto non cambia qualcosa, visto che
tra l’altro non so neanche quanto pago… se ne occupa il condominio”.
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I focus group
Bisogni e desiderata in tema di risparmio idrico
Tutto ciò induce i partecipanti a ritenere non sempre adeguata l’informazione riguardo il
risparmio idrico.
In particolare, le informazioni che i partecipanti ai focus dichiarano di aver ricevuto si
concentrano più sull’enfatizzazione emotiva del problema della scarsità delle risorse idriche che
sui suggerimenti concreti rispetto alle modalità per limitarne l’utilizzo:
“Mi piacerebbe mi spiegassero che devo fare e soprattutto quanto risparmio”;
“Ho capito che in Africa i bambini muoiono di sete, ma io concretamente che posso fare?”;
“Vorrei ricevere un opuscolo con quello che posso fare per risparmiare”.
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L’acqua e i suoi valori
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Indagine Desk
La comunicazione aziendale
Come emerso dai focus, spesso le campagne informative tendono ad enfatizzare l’aspetto etico
ed emotivo del risparmio idrico, dando meno rilevanza alla diffusione delle modalità e degli
accorgimenti da adottare per risparmiare concretamente acqua.
Come approfondimento ai focus sono state analizzate le comunicazioni istituzionali più
significative, in particolare di alcune società che gestiscono il servizio idrico nelle città di Firenze
e Napoli.
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La comunicazione aziendale
Firenze
Publiacqua, la società che gestisce il servizio idrico nella città di Firenze, costruisce
tradizionalmente le sue campagne di comunicazione sul tema del risparmio idrico.
Come emerge dalle immagini selezionate i valori di riferimento riguardano prima di tutto la
dimensione etica e di responsabilità sociale. In secondo luogo viene fatto riferimento alla facilità
del risparmio idrico, senza indicare però comportamenti concreti.
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La comunicazione aziendale
Napoli
Arin, la società che gestisce il servizio idrico nella città di Napoli, comunica puntando sui
“doveri” dei cittadini e sulle azioni della società a supporto del risparmio. Inoltre, molto efficace
risulta essere una campagna nella quale si evidenziano con chiarezza il risparmio ottenuto
mettendo in pratica comportamenti virtuosi nell’utilizzo dell’acqua.
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L’operato di associazioni e istituzioni
Le iniziative e le campagne indette dalle istituzioni e dalle associazioni promuovono
sostanzialmente due tipi di assetti valoriali:
- il valore intrinseco della risorsa idrica tale da renderla un bene prezioso e da salvaguardare;
- la promozione del consumo dell’acqua del rubinetto rispetto alle acque minerali.
L’accento viene prevalentemente posto sull’adozione di comportamenti eco-sostenibili e
sullo stimolo di una coscienza ambientale.
La maggior parte delle iniziative vede come soggetto promotore un’istituzione pubblica in
quanto l’acqua è un ambito la cui gestione è tradizionalmente di competenza delle
amministrazioni locali.
Le campagne riportate si contraddistinguono per una dimensione pragmatica particolarmente
efficace.
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L’operato di associazioni e istituzioni
Come ti risparmio l’acqua – Valle d’Aosta 2008
Il Consorzio dei Comuni della Valle d’Aosta, nel suo ruolo di Autorità d'Ambito Territoriale, ha
realizzato una campagna informativa per un consumo consapevole dell'acqua.
L’iniziativa si contraddistingue per l’offerta di consigli utili ed estremamente concreti per il
risparmio idrico all’interno di alcune attività quali la cucina (lavare frutta e verdura, lavare i piatti,
scongelare i surgelati), il lavaggio delle automobili, le pratiche di annaffiamento.
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L’operato di associazioni e istituzioni
Calendario dell’acqua 2010 – Friuli Venezia Giulia 2010
L’iniziativa, promossa dall’autorità di bacino regionale del Friuli Venezia Giulia, costituisce una
riflessione sul risparmio idrico incentrata sulle buone pratiche. In seguito ad un concorso
organizzato dall’ABR, alcuni bambini hanno realizzato un calendario che offre, mese dopo
mese, interessanti suggerimenti per il risparmio idrico.
Grande attenzione è stata posta nei confronti del concetto di recupero e riutilizzo dell’acqua
a conferma della volontà di diffondere due concetti fondamentali: conservare e risparmiare
l’acqua.
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L’operato di associazioni e istituzioni
AcquaBo – Bologna - 2009
Il progetto, che il Centro Antartide ha curato per il Comune di Bologna, coniuga interventi
infrastrutturali con interventi educativi e di comunicazione mirati alla costruzione di una nuova
cultura dell’acqua.
La prima fase del progetto ha previsto l’analisi dei consumi idrici di diversi edifici comunali
(uffici, scuole, fontane pubbliche, etc.) per individuare i punti caratterizzati dai consumi
maggiori.
In parallelo, si sono svolte delle azioni educative nelle scuole durante le quali le classi hanno
progettato una campagna di comunicazione, informazione e formazione interna alla scuola per
coinvolgere e sensibilizzare tutti gli altri studenti ad un uso più consapevole e corretto della
risorsa idrica.
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L’operato di associazioni e istituzioni
T.v.b. Ti voglio bere – Provincia di Torino 2007
La campagna “T.V.B. Ti voglio bere”, promossa dal Centro Studi Ambientali di Torino, ha avuto come
obiettivo la riduzione dei consumi idrici e la valorizzazione dell'acqua di rubinetto, attraverso la
sensibilizzazione della coscienza individuale e collettiva sulla necessità di modificare i comportamenti
attraverso l'acquisizione del concetto di risorsa limitata.
Il progetto, rivolto alle famiglie, alle scuole, alle strutture turistiche locali e alle amministrazioni
pubbliche, si è caratterizzato per una serie di interventi tecnologici, formativi e comunicativi nelle
scuole aderenti.
La sua efficacia è stata tale da conferirgli nel 2008 il “Premio nazionale Pianeta Acqua” nella Sezione
educativa, promosso dal Forum nazionale per il Risparmio e la Conservazione della risorsa idrica.
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L’operato di associazioni e istituzioni
Imbrocchiamola – Campagna Nazionale 2009
"Imbrocchiamola!” è una campagna promossa da Legambiente e Altreconomia insieme ai
gestori dell'acqua pubblica per promuovere nei ristoranti, nelle pizzerie e nei bar la
somministrazione di acqua di rubinetto in brocca al posto dell’acqua in bottiglia, al fine di ridurre
i consumi di acque minerali, per evitare sprechi di energia e risorse, per diminuire la produzione
di rifiuti plastici e per abbattere le emissioni di anidride carbonica causate dal trasporto
dell’acqua.
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L’operato di associazioni e istituzioni
Risparmiare Acqua si può – Provincia di Venezia 2008
La campagna informativa “Risparmiare si può” è stata promossa dall’Assessorato Comunale
all’Ambiente, in collaborazione con Veritas, ex municipalizzata della città di Venezia, nelle
scuole della provincia.
L'obiettivo è stato di far comprendere ai ragazzi l'importanza fondamentale dell'acqua come
valore per la vita e come un diritto di tutti. In particolare, lo scopo è stato quello di
responsabilizzare i ragazzi rispetto al loro ruolo di utilizzatori d'acqua e, quindi, spiegare
loro come ogni giorno, anche con semplici gesti, sia possibile risparmiare acqua a casa e a
scuola.
Il progetto ha coinvolto 55 classi, per un totale di 1.200 studenti.
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L’acqua e i suoi valori
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Conclusioni
Conclusioni 1/2
I focus group hanno evidenziato come l’acqua venga considerata una risorsa molto preziosa
ed essenziale per la vita.
Inoltre l’acqua di Roma viene considerata elemento distintivo della città stessa.
Dell’acqua di Roma si apprezzano soprattutto la qualità che la rende superiore anche alle
acque minerali e la sua abbondanza evidente nelle numerose fontanelle disseminate sul
territorio.
Queste concezioni impattano in maniera rilevante sul fatto che la sua eventuale carenza sia un
problema scarsamente percepito e comunque lontano nel tempo.
Ovviamente queste considerazioni portano ad una scarsa propensione ad adottare
comportamenti di risparmio, propensione rafforzata dalle contraddizioni sul risparmio idrico cui i
cittadini romani sono esposti (ad esempio le fontanelle sempre aperte).
Altro deterrente alla diffusione di comportamenti di riduzione dei consumi idrici è una carenza
informativa sia per quanto riguarda le pratiche di risparmio idrico che per quanto riguarda le
concrete conseguenze ambientali ed economiche delle azioni stesse.
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Conclusioni 2/2
L’aspetto economico non risulta infatti un fattore preso in considerazione per il
risparmio idrico poiché il costo dell’acqua non costituisce una voce di costo importante nel
bilancio familiare; non c’è consapevolezza di quanto si spende e conseguentemente di
quanto si potrebbe risparmiare adottando comportamenti responsabili. Il fattore
economico diventa invece fattore importante per preferire l’acqua del rubinetto alla minerale.
Al contrario la motivazione ambientale, pur riconosciuta come molto importante, stenta ad
essere ricollegata alle azioni che ciascun cittadino può mettere in atto.
Quello che i partecipanti non riescono a cogliere è l’impatto concreto che le loro azioni
potrebbero avere sulla disponibilità o esaurimento della risorsa acqua.
Per questo motivo le COMUNICAZIONI che dovrebbero arrivare loro dovrebbero:
1. quantificare i consumi e i risparmi in modo da dare all’acqua un peso in termini di volumi
consumati e volumi risparmiabili;
2. suggerire comportamenti concreti e realizzabili nel quotidiano;
3. illustrare in che modo il comportamento del singolo si inserisce nel sistema generale di
gestione e salvaguardia della risorsa idrica.
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