A qualunque età si può soffrire di t.ssa Maria Narduzzo Psicologa-Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale Riceve ad Orbassano Depressione Per informazioni e appuntamenti: Cell. 3337130974 E-mail: [email protected] Sito web http://www.psicologo-orbassano.it Leggi questo opuscolo L’obiettivo dell’opuscolo è di informare e sensibilizzare la persona e non sostituisce l’intervento di un medico o di qualsiasi altro professionista. Distribuzione potrebbe essertiGratuita utile! Depressione “… Il momento peggiore della giornata è il mattino perché penso alla giornata che dovrò affrontare e ciò mi angoscia. Tutto è un peso, mi sento stanca, affaticata e non provo interesse per le attività che svolgo. Trascorro il mio tempo seduta sulla poltrona, penso e ripenso all’inutilità della mia vita e mi vedo senza via di uscita come se niente potesse cambiare o migliorare.” Per questa condizione dovrebbe essere presa in considerazione una diagnosi di depressione. Quali sono i sintomi della depressione? Tristezza Le persone che soffrono di depressione si sentono sempre giù, hanno un umore quasi costantemente depresso con una marcata tristezza e la convinzione che non ci siano vie di uscita per la loro condizione. Introduzione Perdita di interesse e di piacere nel fare le attività che prima trovavano soddisfacenti e, nelle forme più gravi, tendono ad isolarsi dal resto del mondo che viene vissuto come estraneo. Emozioni negative come tristezza, infelicità, disappunto, fanno normalmente parte dell’esperienza umana e sono sperimentate da ciascuno di noi quasi tutti i giorni. Senso di valere poco, di essere un fallito, di essere inutile. Emozioni di questo tipo possono essere associate a un esame che va male, una relazione che finisce o a un problema lavorativo. Tuttavia, dopo aver provato queste emozioni per alcuni giorni, durante i quali possono esserci problemi nel sonno e nell’appetito, disinteresse verso le attività quotidiane ecc.., le persone superano i sintomi depressivi e ritornano alla normalità in un periodo ragionevole di tempo. Dall’altra parte, ci sono volte in cui questo stato di tristezza e infelicità può continuare a un livello tale e per un periodo di tempo tale che risulta di gran lunga sproporzionato rispetto ai fattori (l’esame andato male, la relazione finita, ecc..) che l’hanno innescato. In questi casi chi soffre continua a essere in uno stato prolungato di tristezza e ritiro dalle sue attività personali, sociali e lavorative. Senso di colpa eccessivo, la convinzione di essere indegni. Difficoltà a concentrarsi a lungo nelle attività che si fanno o di prendere decisioni, anche piccole. Incapacità di pensare lucidamente. Disturbi del sonno: chi è depresso si può svegliare troppo presto al mattino senza sentirsi riposato o può avere difficoltà nell’addormentarsi. Vi sono anche persone depresse che dormono troppo. Cambiamenti nell’appetito: solitamente le persone depresse perdono l’appetito e dimagriscono, ma ve ne sono altre che mangiano di più, come se cercassero conforto o distrazione nel cibo. Agitazione, irrequietezza o al contrario rallentamento. Riduzione dell’energia, facile stanchezza e spossatezza. Pensieri negativi ricorrenti: “non valgo niente”,” non sono più capace a far niente, “la vita è difficile”, “soffrirò sempre”, “non vale la pena vivere”, “la vita non ha senso”, “è meglio morire”. Nelle persone depresse si evidenziano, anche, cambiamenti del comportamento: la persona fatica a prendersi cura del suo aspetto fisico e della sua igiene personale; partecipa meno alla vita familiare; frequenta meno gli amici e tende ad isolarsi; ha maggiori difficoltà sul lavoro o a scuola; il suo rendimento può peggiorare molto. Si parla di disturbo bipolare o disturbo maniaco depressivo, quando agli episodi depressivi si alternano episodi maniacali. Terapia della Depressione Inoltre chi soffre di depressione mostra alcuni dei seguenti sintomi: Le strategie terapeutiche riguardano la Terapia Farmacologica e la Terapia Cognitivo Comportamentale. Irritabilità; ridotta capacità di concentrazione e attenzione; difficoltà di memoria; crisi di pianto; problemi digestivi, mal di testa, dolori vari; diminuzione dell’interesse sessuale. TERAPIA FARMACOLOGICA Tipi di depressione La depressione maggiore è caratterizzata da almeno un episodio depressivo maggiore, con 5 o più sintomi tra quelli sopra elencati per un periodo di almeno due settimane che rappresentano un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento. Almeno uno dei sintomi è costituito da 1) umore depresso o 2) perdita di interesse o piacere. Alcune persone soffrono di depressione ricorrente, in quanto i sintomi si ripresentano in diversi periodi della loro vita. La distimia è una forma cronica ma moderata di depressione, che è presente da almeno 2 anni. La persona distima riesce a far fronte ai propri impegni familiari, lavorativi e sociali ma non sta bene con se stessa, non prova interesse e piacere nelle cose che fa e sente di non funzionare davvero bene. La distimia e il disturbo depressivo maggiore condividono sintomi simili e differiscono principalmente per la gravità e la durata. E’ importante intraprendere un trattamento farmacologico soprattutto nelle forme più gravi di depressione, al fine di alleviare la profonda sofferenza del paziente, attenuare la compromissione sociale ed evitare la messa in atto di eventuali comportamenti anticonservativi. LA TERAPIA COGNITIVA COMPORTAMENTALE La terapia cognitivo comportamenatale della depressione consiste in una combinazione di tecniche sia cognitive che comportamentali e comprende: Fase psicoeducazionale In una prima fase, il trattamento prevede un intervento psicoeducazionale, in cui il terapeuta spiega al paziente le cause, i sintomi e le conseguenze del disturbo di cui soffre. Questo è importante poichè spesso i pazienti e i loro familiari tendono a confondere la depressione con un atteggiamento dettato dalla pigrizia o un deficit di carattere. Tecniche cognitive Le tecniche cognitive consistono nell’identificare e successivamente modificare i pensieri negativi, gli errori di ragionamento, le convinzioni e le aspettative della persona: “non valgo nulla”, “sono incapace”, “è tutta colpa mia”, “gli altri sono migliori di me”, “è tutto così difficile”, “rovinerò tutto”,”non ce la farò mai”, “continuerò a sbagliare”, “è una catastrofe”,… Intervento comportamentale I pensieri negativi creano emozioni negative: ansia e tristezza, che portano la persona alla passività, ad evitare gli impegni e le situazioni, delegando ad altri. La crescente inattività e l’isolamento sociale aumentano le rimuginazioni negative e la disforia. La persona rimane, così, intrappolata in un circolo vizioso che si autoalimenta: “Non sono capace” “Non faccio” “Più non faccio e più confermo l’idea di non essere capace”. Ecco perché è importante che la persona depressa si dedichi ad attività piacevoli, svolga piccoli compiti dentro e fuori casa, per controbilanciare la perdita di motivazione, l’inattività e i pensieri negativi. Le attività verranno programmate e concordate durante le sedute. Rilassamento e respirazione addominale La persona depressa può avvertire ansia, tensione ed irritabilità. Il rilassamento muscolare progressivo e la respirazione lenta diaframmatica sono tecniche utili per gestire tali sintomi e per infondere calma e tranquilla. Training assertivo Attraverso il training assertivo, la persona depressa impara a non subire passivamente e a non aggredire gli altri, raggiungendo un equilibrio tra i suoi bisogni e quelli degli altri. Tecniche di problem solving e decision making Verranno insegnate tecniche per affrontare i problemi (problem solving) e per prendere decisioni (decision making). La persona si sentirà più autonoma, capace, efficace, sicura.