GIUGNO Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921 2013 N° 6 Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673 Dir. Resp.: Ferdinando Sallustio - LO SCUDO: C.so G. Garibaldi, 129 - Ostuni - Tel 0831 331448 - [email protected] - Tip.: Nuova GA srl - Ostuni Mons. Caliandro incontra il Papa Il 16 maggio scorso Mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, ha incontrato Papa Francesco nell’ambito della programmata visita ad limina. Queste le sue riflessioni a caldo appena terminato il colloquio con il Santo Padre: «Torno in mezzo al mio popolo carico di entusiasmo. L’incontro con Papa Francesco mi ha trasmesso una iniezione di gioia nel servizio che rendiamo alla Chiesa. Questa mattina abbiamo vissuto una esperienza straordinaria. Ho raccontato a Papa Francesco del nostro cammino pastorale, soprattutto per quel che riguarda la famiglia - con le crescenti situazioni di irregolarità e il modo di affrontarle - le vocazioni e la catechesi. Ho riferito a Papa Francesco dell’amore che riceve dalle persone e in particolare da coloro che, sapendo della mia visita, mi avevano chiesto di salutarlo, assicurando le loro preghiere. Ed è stato a proposito di quest’ultimo aspetto che il Papa ha raccomandato di pregare per lui, affinchè il Signore gli conceda forza e salute per portare avanti il ministero petrino. Torno dall’incontro con Papa Francesco sempre più consapevole che noi siamo portatori del Vangelo e non depositari di idee o ideologie. Il nostro compito è quello di guidare, coloro che lo vogliono, all’incontro con Gesù. una copia La visita ad limina è stata la testimonianza di un Padre che, in maniera sublime, ci conferma nel servizio che ci è stato affidato dal Signore e ci stimola ad andare avanti». Con l'espressione visita ad limina (Ad limina apostolorum) si intende indicare l'incontro che, ogni cinque anni, i vescovi di tutto il mondo hanno in Vaticano con il Papa per illustrare quali siano le particolarità che contraddistinguono la loro Regione ecclesiastica dal punto di vista religioso, sociale e culturale, quali siano i nodi maggiormente problematici dal punto di vista pastorale e culturale e come interviene la Chiesa "particolare" su questi problemi. *** Sono state, inoltre, dodici le Confraternite della nostra Diocesi che, sabato 4 e domenica 5 maggio, hanno partecipato a Roma, alla Giornata Universale delle Confraternite e della pietà popolare. I confratelli, guidati dal Delegato Arcivescovile, don Claudio Macchitella, hanno raggiunto la Capitale a bordo di otto pullman. Nel pomeriggio di sabato 4 maggio hanno partecipato ad una celebrazione eucaristica diocesana presso una chiesa di Roma, mentre domenica mattina, 5 maggio, dopo la visita alla tomba di san Pietro, hanno preso parte alla concelebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco. NUOVI AUTORI DI POESIA DIALETTALE: Il € 2,00 UN PREMIO DA "LO SCUDO" nostro giornale pubblica poesie in dialetto ostunese fin dai suoi primissimi numeri. Con la lingua del popolo, usata dalle persone di cultura, "Lo Scudo" ha accompagnato i mutamenti di costume e le vicende ostunesi per novant'anni. Dopo la grande partecipazione di pubblico ala serata dell'agosto 2012 con i maestri della poesia (Domenico Colucci, Silvio Carrino, Silvio Iurleo, Nello Ciraci e la partecipazione di Tonino Zurlo), il giornale organizza per agosto prossimo un premio di poesia dialettale riservato ad autori che non abbiano mai pubblicato libri di poesie in vernacolo; gli autori hanno tempo fino al 31 luglio per inviare una o più poesie (fino ad un massimo di cinque) alla mail [email protected], oppure spedirle o consegnarle a mano alla nostra sede di Corso Garibaldi; le poesie potranno essere edite o inedite, non più lunghe di trenta versi, e verranno valutate da una commissione di esperti nominata dal giornale. Nella nuova festa del dialetto ostunese, nella seconda metà di agosto, verranno premiate con un diploma le tre migliori poesie e verranno lette tutte quelle che la commissione giudicatrice riterrà meritevoli. Le poesie vincitrici saranno pubblicate sul numero del giornale successivo alla premiazione. Sul numero di luglio de "Lo Scudo" pubblicheremo altri dettagli e la data di premiazione: ma, già da ora, potrete tirare fuori dal cassetto le vostre poesie già scritte o immaginarne di nuove, e spedircele: viva la lingua del popolo! Il nostro Enzo Farina interpreta come un quiz la situazione politica ostunese, a pochi mesi dal rinnovo di Sindaco e Consiglio comunale: il Pd nazionale esulta, quello locale meno, mentre una parte delle opposizioni è stata chiamata a raccolta dal neosenatore Pdl Iurlaro. Cosa accadra? O WE ARE IN PUGLIA, ANZI IN OSTUNI stuni viene vista nei cieli d'Italia e nelle città d'Europa: sui voli Alitalia, dal 1 al 30 giugo, viene trasmesso un documentario di sei minuti prodotto da SKY che è un inno ai nostri ulivi millenari, con interviste all'imprenditore Corrado Rodio, al direttore del Parco delle Dune costiere, Gianfranco Ciola, ai due "Messaggeri del mare" che, nell'inverno scorso, nuotarono nelle nostre acque a zero gradi per protesta contro le modifiche alla legge salva-ulivi. Proseguono le manifestazioni di protesta contro la nuova legge: il grande batterista Tony Esposito è stato presente proprio a Masseria Brancati ad una manifestazione in difesa degli ulivi, e la problematica è stata presentata anche all'udienza papale del 29 maggio scorso ed al Parlamento. La foto di Masseria Cervarolo, tra Ostuni e Martina Franca, con una felice scena familiare fra tanti trulli sul prato inglese (è il caso di dirlo) è stata invece scelta con un'immagine di Torre Guaceto e due di Gallipoli, per pubblicizzare la nostra regione nel progetto "We are in Puglia" la campagna organizzata da Puglia Promozione (Agenzia Regionale del Turismo) per promuovere in Europa la Puglia, realizzata con la Nikon e il suo fotografo Francesco Italia. L'iniziativa è attuata a Londra, Parigi, Berlino, Bruxelles, Francoforte, Monaco di Baviera, Zurigo, Ginevra, con immagini sugli autobus e sul web. E' così, siamo orgogliosi di vedere un pezzo di Ostuni, la Masseria Cervarolo ristrutturata con amore da Teo Avellino, passare sui mezzi pubblici davanti all'Abbazia di Westminster, uno dei simboli di Londra. Hello, amici inglesi, venite qui: we are in Ostuni! F.S. 2 Brevi dal Palazzo GIUGNO 2013 Il di Alfredo Tanzarella jr Consiglio Comunale del 29 maggio è stato dominato dalle questioni finanziarie; non solo di bilancio si è parlato (con l’approvazione di un documento che risente inevitabilmente della crisi che investe non solo il nostro Paese), ma anche della ormai famigerata TARES (o meglio “il” TARES”) che da quest’anno si tradurrà in un ennesimo prelievo dalla tasche dei cittadini (secondo alcune stime, il nuovo tributo peserà in media per 64euro annue in più a famiglia). Cos’è TARES? Uno dei tantissimi acronimi con i quali è stato denominato il Tributo comunali su Rifiuti E Servizi. Sostituisce la vecchia TARSU (o la TIA nei comuni che l’avevano adottata), cioè la Tariffa per lo smaltimento dei rifiuti (la cosiddetta spazzatura). Mentre, sino ad ora, la TARSU serviva esclusivamente a finanziarie il servizio di gestione dei rifiuti urbani, il TARES coprirà anche i costi dei cosiddetti Servizi indivisibili, quelli, cioè, che sono resi in favore di tutta i cittadini, indistintamente (polizia urbana, anagrafe, illuminazione pubblica, manutenzione del verde e delle strade). Ciò significa che dalle nostre tasche dovranno uscire non più i soldi per la “spazzatura”, ma anche per tutta una serie di servizi il cui costo grava oggi sulle altre voci del bilancio. L’idea che sta a base del TARES è quella di semplificare l’imposizione tributaria sui rifiuti (oltre che portare più soldi direttamente ai Comuni), accorpando in un unico tributo sia la gestione, sia la raccolta, che lo smaltimento dei rifiuti e che riguarderà sia le persone fisiche che le imprese commerciali. Ma se era già difficile trovare un modo per suddividere tra i cittadini il costo della “spazzatura” (ricordiamo che, per legge, il canone del servizio di igiene urbana avrebbe dovuto essere interamente coperto dal pagamento della TARSU – cosa che non è stata certamente così in tantissimi comuni, tra cui Ostuni), ancor più complicato è trovare il modo di fare i conti con il TARES. Quanto costerà ad ogni cittadino? Abbiamo detto in media 64 euro in più all’anno, ma su quali indici calcolare quanto ognuno di noi dovrà pagare? Il calcolo andrebbe effettuato sull’80% della superficie catastale di ogni immobile occupato (anche temporaneamente). Un dato, quello della superficie utile, del quale raramente i co- A muni dispongono e che rappresenta una delle maggiori difficoltà nel calcolo dell’imposta. Pertanto, tantissimi comuni non hanno approvato il necessario Regolamento per il TARES e l’imposizione è rimasta bloccata: tutti avremo notato che nei mesi scorsi non sono arrivati a casa i bollettini per il pagamento in 4 rate della “spazzatura” e questo perché non era chiaro (e non è ancora chiaro) cosa fare. Ciò ha anche creato una certa crisi di liquidità: non entrando in cassa né i soldi della (vecchia) TARSU né quelli del (nuovo) TARES, il Comune di Ostuni (come tantissime amministrazioni) si è trovato per diverso tempo ad avere pochissimi soldi in cassa (con quali conseguenze è facile immaginare). Sicché, il Governo, preso atto di questa situazione, ha recentemente consentito ai Comuni di applicare temporaneamente i criteri della vecchia TARSU. Il Consiglio Comunale di Ostuni ha immediatamente utilizzato l’opportunità offerta: nei prossimi giorni arriveranno a casa dei contribuenti i bollettini per il pagamento del TARES, calcolato, però, sulla base della TARSU dell’anno scorso. Pertanto, sarà calcolato il 90% della TARSU pagata l’anno scorso e questo importo sarà diviso in tre rate, da pagarsi il 30 giugno, il 31 agosto e il 31 ottobre; entro fine anno dovrebbe pagarsi il saldo, calcolato però quale TARES (posto che si ipotizza che sino a quella data sarà possibile fare i conti delle nuove tariffe). Restano invece confermate le aliquote IMU già fissate per lo scorso anno. Dunque, pagheremo lo stesso importo dell’anno scorso, eccezion fatta per la prima casa, la cui tassazione (come si sa) è stata per ora sospesa dal governo Letta. Infine, vogliamo segnalare che è in pubblicazione la Variante di adeguamento al PUTT/P del Piano Regolatore Generale (le tavole di piano, le norme tecniche e la relazione generale sono visibile sul sito del Comune di Ostuni www.comune.ostuni.br.it): sino al 24 giugno prossimo è possibile per tutti presentare osservazioni; e sarebbe bello che tutti i cittadini potessero interessarsi a questo argomento, dato che la Variante al Piano Regolatore disegna nuovamente, dopo quasi vent’anni la nostra città (al fine di tutelare meglio dal punto di vista paesaggistico) e potessero dire la loro. NOTIZIE DALL’OSPEDALE seguito dell’assegnazione della dottoressa Fernanda Cristofori, la Pediatria del nostro ospedale, chiusa da circa un anno, è stata finalmente riaperta il 6 giugno con 10 posti letto. Viene risolto, in tale maniera, uno dei problemi sollevati dalle organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL durante la manifestazione di protesta organizzata all’ingresso del locale Ospedale Civile nella mattinata del 5 giugno. Alla presenza dei segretari provinciali, i rappresentanti delle sigle sindacali citate hanno continuato, dopo analogo sit-in svolto in precedenza presso l’Ospedale “Perrino” di Brindisi, a manifestare contro la gestione “ragionieristica” della Direzione Generale della ASL di Brindisi, che ha portato, secondo le loro dichiarazioni, all’offerta di un servizio sanitario sempre più carente nei confronti dei cittadini. Le stesse organizzazioni sindacali sono arrivate a chiedere le dimissioni del Direttore Generale, attraverso un documento congiunto inviato al Presidente della Regione Puglia ed all’Assessore regionale alla Salute. Si è evidenziato, ancora ed in particolare, che presso il nosocomio della Città bianca non è stata ampliata a 16 posti letto la Unità operativa di Cardiologia, non si è provveduto al trasferimento della Pneumologia da Fasano ad Ostuni, non si sono strutturati i 5 posti letto previsti di recupero e riabilitazione funzionale , né si è dato corso al potenziamento della medicina distrettuale e domiciliare, contravvenendo alle note disposizioni regionali. Vero è che molte delle problematiche sollevate potrebbero essere risolte attraverso il completamento della nuova ala, i cui lavori, nell’attesa del compimento delle procedure della gara di appalto in corso, non sono ancora ripresi. Nel frattempo, nelle immediate vicinanze del nosocomio ostunese, interi palazzi privati, la cui costruzione è iniziata successivamente a quella della nuova piastra, sono stati già portati a termine… Il Sindaco di Ostuni, avv. Domenico Tanzarella, in virtù del ruolo di indirizzo e di controllo riconosciuto ai primi cittadini dalla normativa vigente, ha chiesto la convocazione della Conferenza di Sindaci della ASL BR, “per una opportuna e doverosa audizione della Direzione Generale stessa”,… “al fine di verificare la veridicità delle contestazioni mosse e l’esistenza di uno spazio di confronto e conciliazione”. A seguito di disposizione della ASL BR, dopo oltre sei mesi di sospensione dell’attività di raccolta delle donazioni di sangue, finalmente, dal 17 maggio 2013, l’Unità di raccolta fissa (URF) riapre i battenti, seppur per un solo giorno alla settimana, il venerdì, dalle ore 8,15 alle ore 10,30. In tale maniera tutti i donatori, sia dell’AVIS che volontari, potranno donare sangue per le esigenze dei vari presidi ospedalieri, senza recarsi fuori sede. Dal primo giugno c.a. il Direttore della U.O.C. di Radiologia del P.O. Ostuni-Fasano, dottor Giuseppe De Simone, non è più in servizio per collocamento a riposo. A lui vanno i nostri ringraziamenti per l’attività sin qui svolta e che ha visto il notevole potenziamento delle attrezzature in dotazione, con l’arrivo della nuova TAC multistrato, del nuovo intensificatore di brillanza, del nuovo mammografo digitale, della risonanza magnetica a basso campo magnetico e del nuovo ortopantomografo. Al suo posto è stata nominata, come Dirigente Medico Responsabile, la dottoressa Cosima Sozzi, di Ostuni, alla quale va il nostro benvenuto unitamente all’augurio di buon lavoro per un incarico tanto importante e delicato. La nuova Dirigente, che vanta un notevole curriculum professionale, avendo,tra l’altro, già prestato la propria opera presso l’Ospedale di Acquaviva delle Fonti ed il “Perrino” di Brindisi, all’atto del suo insediamento, ha dichiarato che il suo intento principale sarà quello di ridurre notevolmente le liste di attesa, soprattutto quelle per la risonnaza magnetica, nonostante la carenza di organico esistente. In effetti, manca almeno un Dirigente Medico e, per quanto riguarda i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, in media giornalmente sono presenti in sei, su otto posti di lavoro da coprire (ndr). ROSARIO SANTORO CITTà La situazione sanitaria nel nostro territorio: esigenze e infrastrutture di Gianmichele Pavone M ercoledì 24 aprile presso l’Auditorium “G. Semerano” della Biblioteca comunale di Ostuni si è svolto il terzo incontro dei “Laboratori di cittadinanza attiva” organizzati congiuntamente da: M.E.I.C., U.C.I.I.M., A.I.M.C., Centro di Cultura “D. Cerignola”, Lo Scudo, Associazione Amici della Biblioteca Diocesana Pubblica “R. Ferrigno” e Banca del Tempo L’appuntamento era incentrato sul tema di grande attualità “La situazione sanitaria nel nostro territorio”, oggetto di un vivace dibattito in campo politico. Il tema è stato introdotto dal Dott. Pietro Lacorte, Vice presidente della Società Italiana di Bioetica e Comitati Etici (SIBCE), il quale ha invitato i medici a “dedicarsi alla persona” prima di criticare la politica, non facendo sindacalismo ma preoccupandosi che la medicina venga attuata nel modo più qualificato possibile. Ha coordinato i lavori il Dott. Sergio Montanaro, Dirigente del Tribunale di Brindisi, che ha ricordato, in primis, l’accesissimo dibattito sviluppatosi nella nostra città con riferimento alla riorganizzazione territoriale delle strutture ospedaliere nella nostra provincia, con la conseguente perdita della possibilità di beneficiare di una struttura migliore a pochi chilometri da Ostuni a favore di un piccolo ospedale cittadino. È intervenuto, quindi, il Dott. Maurizio Portaluri, Primario di Radioterapia presso l’Ospedale “A. Perrino” di Brindisi e responsabile dell’associazione Medicina democratica, movimento di lotta per la salute (MD), organizzazione attiva nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Da un punto di osservazione privilegiato, il Dott. Portaluri, riconosce che il nostro territorio risulta fortemente penalizzato da scelte che non dipendono dal direttore generale dell’ASL e che andrebbero, comunque, riviste. Sarebbe opportuno, peraltro, sia accrescere il senso di appartenenza dei professionisti al servizio pubblico, evitando che l’esercizio della libera professione finisca col porsi in concorrenza con lo stesso, sia cercare di superare le “logiche del mercato”, per le quali si deve sempre ottenere un “profitto”. Emblematico, infatti, è l’esempio di Gino Strada, che con gli ospedali di Emergency ha dimostrato come si possa erogare un servizio pubblico senza rimetterci. Il Prof. Francesco Paolo Calamo Specchia, Professore Associato di Igiene presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha affrontato il tema “Epidemiologia: esigenza primaria e infrastruttura cruciale per la provincia di Brindisi”. Nel corso della relazione è stato posto l’accento sulla necessità di razionalizzare l’erogazione dei servizi senza far venir meno l’obiettivo di produrre livelli essenziali di salute, la quale – è bene sempre ricordarlo – rientra tra i diritti costituzionalmente sanciti. Se così non fosse, il Servizio Sanitario Nazionale si limiterebbe ad essere un semplice “servizificio”. L’Epidemiologia, pertanto, fornendo una descrizione complessiva della situazione territoriale, ha un ruolo fondamentale nell’aiutarci a spostare l’attenzione dai servizi alla salute prodotta. “La sanità nella nostra provincia è un po’ la Cenerentola della Regione Puglia”, come ha fatto notare il Sindaco, Avv. Domenico Tanzarella. Peraltro, tutti gli interventi nel nostro territorio e nel Meridione in generale devono fare i conti con i tagli alla spesa pubblica e i vincoli di bilancio. Il primo cittadino, inoltre, ha ribadito ancora una volta che, dal suo punto di vista, data la morfo- logia del nostro territorio, sarebbe preferibile individuare nelle città di Brindisi, Francavilla e Ostuni le tre collocazioni geografiche ottimali per altrettante strutture sanitarie indispensabili nella provincia di Brindisi. Al termine delle relazioni, numerosi e pertinenti sono stati gli interventi dei presenti, in particolare degli operatori del settore, che hanno evidenziato l’assenza di personale qualificato e di strutture adeguate a fronte di esigenze via via maggiori e in continua evoluzione. Spetta – come sempre – alla politica e alle sue farraginose e imperscrutabili logiche il compito di regolare le esigenze della cittadinanza e occorrerà che passi del tempo prima di dare una risposta ai numerosi quesiti emersi anche nel corso della serata, ma siamo certi che torneremo ad occuparci molto presto della situazione sanitaria del nostro territorio. Il 12 giugno u.s. si è svolto il quarto ed ultimo incontro dei laboratori di cittadinanza attiva avente ad oggetto “Le risorse ambientali e culturali di Ostuni e le prospettive di sviluppo”. Ci riserviamo di pubblicare una relazione sulla serata sul prossimo numero de Lo Scudo. Nei giorni 22 e 23 giugno p.v. si svolgerà presso il Centro di Spiritualità Madonna della Nova il convegno su “Il conflitto tra ambiente, salute e lavoro” organizzato dal MEIC - delegazione Regione Puglia. Interverranno: Prof. Francesco P. Calamo Specchia (Università Cattolica - Roma), Francesca Caliolo (Rete Naz.le Sicurezza sul lavoro), Prof. Luigi D’Andrea (Università di Messina, Vice-Presidente nazionale Meic), Prof. Tommaso Fiore (Università di Bari), Prof. Guglielmo Minervini (Assessore alla Trasparenza e Cittadinanza attiva con deleghe a Sport e Politiche giovanili, Gestione risorse umane, Affari generali, Contratti e appalti, Contenzioso, Demanio marittimo), Dott. Maurizio Portaluri (U.O. Radioterapia - ASL Brindisi), Aurelio Rebuzzi (Assoc. "Taranto libera"), Donato Stefanelli (FIOMM), Ing. Michele Vinci (Presidente Confindutria Bari-BAT). 3 Terza Pagina LA VERGINE DI CAROSINO "Me vogghje perde, ce pur'i'so'creta/uardanne a ll'aria mire na cumeta". "La Vergina di Carosine", da "Quaderno di vecchie parole" di Nello Ciraci E ra un luogo dell’anima. Sapevo da sempre; mia madre ce lo ripeteva come a trasmetterci qualcosa che ci apparteneva. Sapevo che lì, in quel paese alle porte di Taranto, nella piazza, c’era una statua che mio nonno Oronzo aveva scolpito nel 1904 e dove, al ritorno con suo piccolo camioncino da Taranto dove andava a prendere un carico di marmo arrivato da Carrara in battello, mio padre si fermava soprattutto perché quello dei miei fratelli che lo accompagnava, sapesse e conservasse memoria. E un giorno, molto lontano, inseguendo o fuggendo dolorosi fantasmi, volli andare a Carosino, quello era il paese, e compiere una sorta di pellegrinaggio che poi ho descritto ne La Vergina de Carusine nel mio libro Quaderno di vecchie parole. Era un pomeriggio di primavera già calda. La piazza non fu difficile trovarla, assolata e solitaria e all’angolo sul suo piedistallo vidi la statua, brunita dal tempo e dall’aria. Luogo dello spirito restò perché bastava sapere che lì era una parte di noi, una radice, un frammento di storia per quelli che storia non ebbero. E feci mia la consuetudine che era stata di mio padre. Una mattina avevo accompagnato mio figlio a Taranto di dove con un collega sarebbe partito in auto per Roma e al ritorno feci la deviazione per Carosino, mi fermai qualche minuto sotto la statua, poi feci un giro per la piazza e visto che c’ero entrai in una edicola per acquistare il giornale. Attendendo il resto lo sguardo mi cadde su una Storia di Carosino. La cittadina aveva dunque uno storico. Presi il nome e consultata l’agenda al mio ritorno lo chiamai. Era un collega, insegnava in un liceo di una cittadina vicina, credo Manduria o Sava. Gli raccontai la storia, gli dissi chi ero. Il professor Antonio Cinque mi disse che avrebbe raccolto notizie su quanto da me detto e che ci saremmo risentiti dopo una quindicina di giorni. E così fu. Il professore aveva anche controllato il mio legame con Oronzo Ciraci. Fissammo un appuntamento per lo stesso giorno nel pomeriggio prima di un suo impegno serale. In quella circostanza mi disse che egli aveva ritrovato notizie sull’autore della loro statua, mio nonno, mi parlò di un sacerdote dell’epoca valido intenditore, così lo definì. Chiesi come quel sacerdote aveva avuto notizia di uno scalpellino che operava così distante da Carosino. Sapeva scegliersi gli uomini, mi rispose. Il nome di quel sacerdote mi sfugge, come altri particolari, perché non li registrai nella memoria in quanto il professore mi disse che per l’otto dicembre, festa dell’Immacolata, di cui la cittadina è devota, avrebbe scritto qualco- Il sa sulla statua, l’artigiano scalpellino e ciò che aveva ritrovato e che avrebbe approfondito. Ci intrattenemmo per un’ora scoprendo interessi comuni e stabilendo una corrente di simpatia e con l’intento di risentirci e rivederci ci scambiammo la sua Carosino, sopravvivenze storiche di una comunità e la nostra Storia della Città di Ostuni di Ludovico Pepe. Volevo una foto della statua e avrei cercato un fotografo ma il professore chiamò il figlio, un giovane ingegnere che mi preparò un c.d. con diverse immagini. Passò l’estate, venne dicembre e l’Immacolata, ma non ricevetti nulla. A Natale chiamai la sua casa per gli auguri e chiedere se avesse completato il progettato lavoro. Nessuno mi rispose. Altre volte tentai, il telefono squillava nel silenzio. Un giorno riprovai con l’idea, se non avessi ricevuto risposta, di recarmi a Carosino. Quella volta mi rispose una giovane voce di donna cui chiesi del professore. La giovane mi rispose che era la nuora del professore e a me come ad altri che avevano nei mesi chiamato, dava la notizia che nell’estate trascorsa ad un incrocio nelle vicinanze della città Antonio Cinque, valido storico e ricercatore appassionato, insieme alla moglie, era stato falciato da un’auto. Del lavoro che lo storico della città voleva fare non avevano trovato traccia. Così Carosino tornò per me ad essere un luogo dell’anima con le tracce di una memoria e il ricordo di un collega e forse di un amico. Il lettore comprenderà ora il senso di queste note legate come esse sono a questi ricordi ed alle riflessioni svolte ne La Vergina de Carusine. Ed ecco la foto di quella statua che nel dicembre1904 ricorrendo il 50° anno della definizione dommatica dell’Immacolato Concepimento il popolo di Carosino eresse. L’otto dicembre 1854 il papa Pio IX aveva proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria con la bolla Ineffabilis Deus… Non è difficile riconoscere nella statua di Carosino, nei putti ai piedi della Vergine, nel drappeggio del manto e della veste i tratti della statua dell’Immacolata venerata nella nostra chiesa di San Francesco, scultura in legno di Giacomo Colombo del 1719. Tratti troppo evidenti per non essere deliberati. Le Benedettine di Ostuni hanno una Immacolata di Giacomo Colombo che ripropone la bellezza dell’Immacolata della Chiesa di S. Francesco. Anche la Chiesa della Stella possiede una statua del Colombo sebbene lì si tratti solo della testa e delle mani. All’epoca doveva essere un privilegio un’opera di Colombo rimasta poi nel tempo l’immagine della Vergine. In quel sapeva scegliersi gli uomini c’è forse la spiegazione del legame tra il sacerdote di Carosino e Ostuni: qualcuno che riproducesse la bellezza delle statue di Colombo. Il Comune di Ostuni aderisce al Progetto Nazionale “Orti Urbani” Comune di Ostuni ha recentemente avviato un progetto di recupero e riqualificazione degli orti medievali posti a valle delle mura cinquecentesche. Si tratta di un progetto di recupero finanziato della Regione Puglia per un milione di euro nell’ambito della rigenerazione urbana. I lavori sono stati già appaltati e partiranno dopo l’estate. Con il progetto è stata acquisita la fascia di orti di circa 4 ettari compresi tra viale Oronzo Quaranta e la cosiddetta circonvallazione leggera che da Porta Nova conduce sino all’edificio Vitale. Il progetto prevede la ricostruzione dei terrazzamenti, con materiali e tecniche propri della tradizione locale, il ripristino degli antichi fabbricati rurali, di cisterne, acquari e canalizzazioni. Gli orti terrazzati, una volta floridi giardini dove si producevano ortaggi, verdure ed insalate, saranno destinati per una parte a verde pubblico e un’altra parte ad orti sociali con il recupero dell’attività orticola sostenibile e tradizionale, attraverso forme di gestione che vedranno il diretto coinvolgimento della comunità locale, delle associazioni e delle scuole per attività didattico-culturali. Con questo progetto il Comune di Ostuni nelle settimane scorse, presso la sede dell’ANCI a Roma, ha sottoscritto un protocollo d’intesa nell’ambito del progetto nazionale “Orti Urbani”. Si tratta di un progetto di Italia Nostra, che si rivolge a tutti coloro, privati o enti pubblici, che possiedono delle aree verdi da destinare all’arte del coltivare, nel rispetto della memoria storica dei luoghi e delle regole “etiche” stabilite con un accordo tra Italia Nostra, ANCI (As- sociazione Nazionale dei Comuni Italiani), Coldiretti e la Fondazione di Campagna Amica. Nell’occasione si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno partecipato Antonio Blasi Vicesindaco di Ostuni, Veronica Nicotra, Segretario generale ANCI, Marco Parini, presidente di Italia Nostra, Evaristo Petrocchi, responsabile nazionale del progetto Orti Urbani Italia Nostra e Fabrizio Montepara, presidente Res Tipica. Ostuni rappresenta l’unico comune pugliese tra i 14 Comuni in Italia, ad aver sottoscritto tale protocollo d’intesa. Tra questi Roma, Perugia, Torino, Genova, Savona, Padova, Ostuni, Favara, Foligno, Bevagna, Amelia, Trevi, Marsciano, Sant’Anatolia di Narco. Anche se ognuna delle città aderenti al protocollo presentano caratteristiche diverse, l’incontro di Roma è stato utile a definire una modalità comune in tutta Italia (partendo dalle linee guida elaborate dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia) su come “impiantare” o conservare un “orto”, inteso come parco “culturale” teso a recuperare specie orticole in via di estinzione, ma anche a coltivare prodotti di uso comune con metodi scientifici. Prodotti che potrebbero poi essere venduti dagli interessati a prezzi economici nella logica di accorciare la filiera dal produttore al consumatore, dando la giusta garanzia sull’origine dei prodotti agricoli. Questi saranno infatti i principi su cui si baserà il progetto di recupero degli orti medievali di Ostuni. GIANFRANCO CIOLA GIUGNO 2013 Un I LIBRI ANTICHI DELLA BIBLIOTECA DIOCESANA di Enza Aurisicchio giudizio sommario sul testo La Biblioteca Diocesana Pubblica “R. Ferrigno” di Ostuni e il suo fondo antico a cura di M.G. Barnaba e E. Gallo? Un prodotto per bibliofili, per appassionati antiquari, per cultori della materia. Passando in rassegna le schede dei libri scorrono titoli, autori, un arido elenco di nomi, a volte difficili da comprendere, che possono al massimo suscitare un qualche interesse per le note, con riferimenti ai possessori o alla descrizione delle marche tipografiche. Un libro, in realtà, non si limita al contenuto e al suo autore. Un libro è molto di più e questo è ancora più vero per i libri antichi, definendo tali quelli che si datano dall’invenzione della stampa fino al 1830, oggetti che celano dietro la nuda copertina, un mondo straordinario rivelato in tutta la sua ricchezza durante la presentazione dell’opera. Lunedì 13 maggio presso il salone del Palazzo di città è stato presentato il volume stampato con grande professionalità e accortezza dalla Tipolitografia Nuova GA srl. di Natalia Aprile di Ostuni. La manifestazione è stata coordinata dalla direttrice della Biblioteca prof.ssa Teresa Legrottaglie che per sottolineare l’importanza dell’evento, ha invitato alcuni lettori ad affidare a una breve riflessione il proprio piacere per la lettura. L’intervento del sindaco avv. Tanzarella ha raf- temente ecclesiastico, un testo con passi selezionati delle Novelle di Boccaccio e il Don Chisciotte di Cervantes in una preziosa traduzione del 1722. Non mancano testi di medicina che si collegano ai professionisti ostunesi del settore, volumi giuridici d’importanti commentatori salentini quali Francesco Maria Prato o Domenico Moro, probabilmente discendente da una famiglia ostunese. Maria Grazia Barnaba, una delle autrici del volume, ha delineato, con puntualità e ricchezza di dati, la formazione della biblioteca istituita ufficialmente nel 1857 dal vescovo napoletano Raffaele Ferrigno (1792-1875). Il fondo librario iniziale, costituito dai libri liturgici necessari per le funzioni religiose e dai testi in uso nel seminario, si è progressivamente accresciuto per l’impegno personale e finanziario del vescovo con opere di carattere teologico, canonico ma anche enciclopedico proprio per dare solide fondamenta alla formazione culturale del clero ostunese. L’acquisto a Parigi della Patrologia greca e latina di Paul Migne, una raccolta che è completa in Ostuni e solo in alcune biblioteche pugliesi, è indice del programma culturale promosso da questa personalità. Regolata da precise disposizioni con incarico affidato a un canonico del Capitolo, la biblioteca fu ospitata in locali del palazzo vescovile, fruibile da parte forzato l’idea della lettura come strumento di formazione, di conoscenza e di libertà, determinante per costruire il bene della società. In questo senso l’iniziativa proposta dalla biblioteca Ferrigno e accolta nella sede comunale, è il segno di quella collaborazione tra istituzioni pubbliche ed ecclesiastiche, che con compiti e funzioni diverse, è orientata a promuovere lo sviluppo sociale e culturale della città. Gioia e apprezzamento per l’iniziativa sono stati espressi dal vescovo S.E. mons. Domenico Caliandro che ha sottolineato l’importanza della conservazione e della valorizzazione dei libri “che vanno risvegliati perché possano dialogare con noi, aiutandoci a entrare nei meandri del cuore dell’uomo”. Ha poi rivolto parole di lode e di profonda gratitudine per l’attività spontaneamente offerta dagli operatori della Biblioteca Diocesana che hanno cura di questo bene da trasmettere alle generazioni future. Al direttore della Biblioteca Provinciale di Lecce Alessandro Laporta è stata affidata l’analisi del testo, una lunga ma solo parziale disamina di alcuni libri conservati nell’istituzione diocesana, che si rivelano di grande interesse storico e culturale. Dietro la pubblicazione di un libro si muove un mondo complesso che comprende autori, stampatori, editori, mercanti, librai, compratori, conservatori. Il libro antico, così, diventa uno strumento vivo, veicolo d’idee, capace di ricostruire un panorama culturale in mancanza di altri dati documentari. Identificando gli stampatori e quindi le città di produzione, è possibile tracciare circuiti di una distribuzione non sempre legata allo scambio commerciale. Se la presenza di un testo stampato a Venezia da Pietro Ravani nel 1548 il Liber Sacerdotalis e di altri datati posteriormente, inserisce la nostra città in quella rete di scambi che privilegiava la serenissima più che Napoli, il Libro delle Concordanze di R. Estienne del 1581 prodotto ad Anversa, in una delle più prestigiose stamperie europee, la Plantiniana, allargano i contatti dei lettori ostunesi al Nord Europa, fucina di testi di particolare pregio qualitativo. Il gusto raffinato dell’acquirente emerge nella scelta di libri commentati con pregiate illustrazioni come il Mondo simbolico del 1670, periodo nel quale la qualità del prodotto librario risulta decisamente inferiore al secolo precedente. Per il XVIII secolo, che raccoglie un notevole gruppo di volumi, sono ben rappresentanti gli stampatori napoletani e una nota di rilievo è costituita dalle Lezioni accademiche di E. Torricelli, un testo che aveva ricevuto l’approvazione della Crusca, la celebre Accademia che valutava la bontà del contenuto e dell’apparato testuale e illustrativo di un volume. Nel catalogo si evince l’assenza di testi riconducibili a classici greci, questo perché nel cursus studiorum dei lettori ostunesi non rientravano opere riferibili alla cultura greca. Stupisce, invece, ritrovare in una biblioteca dal carattere eminen- di ecclesiastici ma anche di onesti e studiosi laici. Le vicende della Biblioteca Diocesana si intrecciano alla fine del 1800 con quelli della futura Biblioteca Comunale, il cui fondo antico, proveniente dalla soppressione postunitaria del copioso fondo librario dei Riformati di Ostuni, fu affiancato, con opportune distinzioni, a quello del vescovo Ferrigno. Con la ricostruzione dell’edificio del Seminario tra il 1954 e il 1963 e con l’interessamento del vicario generale mons. Settimio Todisco, poi eletto arcivescovo, il patrimonio librario della biblioteca, ricevuto il giusto riconoscimento dalla Sovrintendenza Bibliografica per la Puglia, è stato riorganizzato materialmente nella Curia, sede nella quale ancora oggi è ospitato. Con la nomina a bibliotecario di mons. Luigi Roma nel 1966 e il riordino nel 1979 dei circa diecimila volumi da parte di una cooperativa giovanile che annoverava tra i componenti l’attuale direttrice della Biblioteca Comunale di Ostuni, dott.ssa Antonietta Moro, la Biblioteca Diocesana ha aperto le porte a nuove donazioni e al pubblico, forte ora di circa venticinquemila testi. Con il 2001 ha inizio il nuovo corso, con l’incarico della gestione affidato dal vescovo Rocco Talucci al gruppo di volontari ”Amici della Biblioteca”. L’altra autrice dell’opera Elena Gallo si è addentrata più analiticamente nel catalogo indicando i criteri d’inventariazione e chiarificando la comprensione dei lunghi titoli che individuano i testi antichi. L’identificazione del contenuto di un libro, mutilo del frontespizio, conduce lo studioso a una complessa ricerca, oggi facilitata dalle moderne tecnologie che consentono raffronti con rari esemplari conservati in biblioteche lontane. Le illustrazioni commentavano e visualizzavano con rapidità il contenuto del libro, con composizioni a volte così complesse da proporsi come veri e propri quadretti in miniatura. In questo senso va segnalata l’attività incisoria svolta da donne, spesso operanti in famiglie specializzate in questi lavori. Una di queste, la veneziana Isabella Puccini, ottenne nel 1673 dal doge il privilegio di continuare l’attività paterna nella clausura, intrattenendo rapporti con stampatori ed editori di varie città. La relatrice ha poi sottolineato l’importanza delle note di possesso contenute nei libri, in particolare quelle dell’abate Carmelo Ayroldi (metà XVIII sec.) proprietario di 143 volumi, una personalità dall’incarico prestigioso, pronto a spostarsi da Roma a Napoli, da Venezia a l’Aquila, meticoloso nel registrare oltre al proprio monogramma anche il luogo, il giorno e il prezzo dell’acquisto del libro. A volte le note di possesso fanno riferimento a testamenti, a componimenti poetici anche a filastrocche. Un lavoro importante che aggiunge una tessera alla conoscenza ancora frammentaria della storia della nostra città e che invita a riflettere sull’enorme ricchezza del nostro patrimonio culturale. 4 CITTà GIUGNO 2013 Canfora e il mondo di Atene Il filologo ripercorre le tappe delle democrazia con i ragazzi del Liceo Calamo V enerdì 24 maggio 2013, nell’auditorium del Liceo Classico “A.Calamo”, si è svolto l’atteso incontro con il professore Luciano Canfora, ordinario di filologia greca e latina all’Università di Bari. Il merito dell’iniziativa va attribuito interamente alla professoressa Roberta Menna, docente di latino e greco, la quale ha spinto affinché i ragazzi (come lei stessa illo tempore), avessero l’opportunità di giovarsi dei preziosi insegnamenti del Prof. Canfora, suo mentore nonché suo maestro. L’intento, condiviso con entusiasmo dal resto del corpo docente, era quello di rinvigorire nei giovani alunni la passione e il coraggio per lo studio dei classici. Accolto da una calorosa platea di giovani studenti, l’ospite è stato intrattenuto dalla recitazione di versi greci ad opera dei pluripremiati ragazzi della compagnia teatrale “Officina del Sole”. A dare avvio al dibattito è stato il Dott. Ferdinando Sallustio, subito seguito dalle incalzanti domande di alcuni studenti sull’opera presentata, “Il mondo di Atene” e sull’attuale situazione politica. Il celebre filologo ha quindi esordito ponendo l’attenzione sull’ “Epitafio di Pericle” riportato da Tucidide, facendo chiarezza sulla reale natura del famoso discorso e precisando come l’orazione periclea fosse un’opera a sé stante, proposta dallo storico in modo non veritiero, perché troppo demagogica. Al contrario, in altre occasioni, preannunciando la guerra, esprimeva sinceramente sacrifici e difficoltà da affrontare. Già il filosofo Platone, cogliendo le reali sfumature del discorso, sosteneva che il governo di Pericle fosse un’aristocrazia appoggiata dal demos, il quale veniva illuso con falsità sull’uguaglianza di fronte alla legge, così come ai giorni nostri, “un ladro di polli va in carcere, mentre Silvio Berlusconi è stato Presidente del Consiglio”. D’altronde - ha evidenziato Canfora - la democrazia era un compromesso tra popolo e signori e la sua esistenza dipende dai rapporti di forza che ci sono nella società. È importante che la democrazia si basi su regole scritte e leggendo i primi articoli della Costituzione italiana si ha un’idea della res publica, che per molti versi è lettera morta, un punto di riferimento finché qualcuno non ne negherà i principi. Il prof. Canfora, sulla scia di Pericle, ha ripercorso le tappe della democrazia, suscitando ammirazione e catturando l’interesse della platea. In pochi sagaci interventi, armato della consueta ironia, ha focalizzato l’attenzione sulla situazione socio-politica ateniese, senza rinunciare a frequenti riferimenti all’attualità. Come il noto oratore seppe abilmente conquistare il demos, allo stesso modo Canfora ha persuaso gli studenti a sviluppare una visione maggiormente critica del passato, per farne tesoro in vista di un futuro che appare insidioso, scorgendo tra gli eventi passati un punto di riferimento, un’analisi attenta e partecipe dell’odierna realtà socio-politica: historia magistra vitae. Canfora ci ha insegnato che le lingue classiche non sono morte ma sopravvivono nell’ombra, assopite, nascoste tra le pagine di volumi polverosi, in attesa di essere risvegliate. Chi ha scritto quelle pagine, forse inconsapevolmente, ha lasciato una traccia indelebile. A noi il compito di ripercorrere quelle orme in un viaggio alla scoperta della vita. TOMMASO NISI, ALBERTO NEGLIA nche quest’anno gli studenti del Liceo Scientifico “Ludovico Pepe” di Ostuni presenteranno, il prossimo giovedì 27 giugno alle ore 21.00, lo spettacolo “Scienza Conoscenza Coscienza”, presso il Chiostro di San Francesco, elaborato finale di due percorsi formativi vissuti durante l’anno scolastico: il Progetto Strumentale ed il Progetto “Joung 2 Joung”. Il progetto strumentale, tradizione consolidata nel Liceo Scientifico, ha registrato l’impegno di un numeroso gruppo di student, che desiderano trasmettere e condividere con il pubblico le riflessioni e le emozioni ma vissute. Il progetto Joung2Joung, promosso dalla Provincia di Brindisi, è un percorso per promuovere nei giovani l’acquisizione e il potenziamento delle conoscenze nel campo del digitale e delle tecnologie innovative, facendo formazione, aggregazione, conoscenza in ambiti di forte attualità. Il progetto ha offerto ai giovani le seguenti opportunità:l’apprendimento di conoscenze scientifiche su temi di rilevante interesse, quale la salute, l’ambiente e l’energia; lo sviluppo di abilità e competenze innovative nel campo delle tecnologie digitali; la partecipazione ad eventi di divulgazione scientifica e intrattenimento. La Provincia di Brindisi ha offerto ai giovani nuove e importanti opportunità legate alla formazione, alla cultura, al lavoro al potenziamento delle conoscenze nel campo del digitale e delle tecnologie innovativeIl progetto Joung2Joung, che si è svolto presso il Liceo Scientifico L.Pepe ,ha registrato anche la partecipazione di alunni provenienti dall’ I.I.S.S. “Don Quirico Punzi” – Indirizzo Scienze Umane - di Cisternino e dell’ I.T.C. “Salvemini” di Fasano. Lo spettacolo, che gli studenti presenteranno, coniuga le esperienze e le competenze maturate nell’ambito dei due progetti, presentando un percorso tematico con il fine di sottolineare che studiare e padroneggiare i temi scientifici della nostra cultura richiede molto impegno e costa fatica. Forse è proprio per questo motivo che, appena possibile, si cerca di evitare di farlo o si cerca di far passare chi riesce in questi studi come un predestinato “diverso” dagli altri. Ma molti dei guai che l’umanità ha attraversato e che attualmente attraversa dipendono proprio dall’ignoranza scientifica o dal suo uso elitario. Anche a scuola e anche in un liceo scientifico spesso si fa fatica a percepire l’importanza e l’urgenza di una conoscenza scientifica. Allora, benvengano queste opportunità, come Joung2Joung, che aiutano gli studenti con mezzi economici e professionali a cercare di instaurare nuove strategie didattiche, per renderli più consapevoli di quello che studiano. Il progetto si è mosso su due binari: lezioni non con docenti professionisti ma con giovanissimi specializzandi o dottorandi in fisica che hanno comunicato l’entusiasmo e la freschezza di chi sta ancora studiando seppure ai massimi livelli; comunicazione attraverso mezzi che pervadono la vita dei giovani, spesso semplici fruitori passivi, soprattutto dell’illusoria interattività in Internet. Conoscere, quindi,per vivere SE STESSI e il MONDO concoscienza,come il titolo dello spettacolo sottolinea.Con coscienza, perchè la pura conoscenza scientifica a volte è più pericolosa dell’ignoranza. Questo cammino dalla liberazione dai tabù dell’ignoranza ai pericoli di una scienza disumanizzata è raccontato dalla performance degli studenti con note, parolee immagini. Gl studenti sono stati coordinati nelle attività laboratoriali dai docenti impegnati in questi due progetti.I docenti Rosanna Roma, Francesco Dell’Atti e Piero De Falco hanno sviluppato con gli studenti il progetto Joung2Joung, mentre i docenti Lucia Grassi e Giuseppe Scaligeri hanno curato la progettazione e realizzazione dello spettacolo. Davide Saccomanno, direttore artistico della “Casa della Musica” in Ostuni, ha seguito gli studenti e curato gli arrangiamenti musicali. I due progetti, fra loro complementari, hanno dato agli studenti la possibilità di vivere un percorso formativo davvero significativo. LUCIA GRASSI A Scienza Conoscenza Coscienza Il È Giovane ostunese vince premio Rambaldi Valentina Cavallo la vincitrice della prima edizione del premio nazionale di Ingegneria edile, Architettura e Civile ambientale intitolato a Ilaria Rambaldi. Si è tenuta il 19 aprile, a Lanciano, presso l’Auditorium Dioclezano, la prima edizione del Premio nazionale 'Ilaria Rambaldi”, studentessa universitaria rimasta uccisa a L'Aquila, insieme al suo fidanzato Paolo Verzilli, nel crollo di una palazzina, durante il terremoto del 6 aprile 2009. La premiazione è avvenuta insieme a un incontro di studi sul rischio sismico, tenuto da studiosi che sono arrivati da tutta Italia e dall’estero. Il Premio nazionale alla migliore tesi e di laurea in Ingegneria edile, Architettura e Civile ambientale è stato assegnato a Valentina Cavallo, giovane ostunese, che presso la facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, ha realizzato la tesi "Aspetti progettuali della costruzione ecosostenibile. Il caso studio della scuola Lorenzo Pezzani". Il premio è stato destinato a questa tesi di laurea per l’originalità rispetto alla progettazione, all’esecuzione e il controllo della qualità dell’intero processo edilizio e per il tema della sicurezza degli edifici siano essi storici che di nuova costruzione. Giuria: presidente Raffae- le Santamaria (Università Parthenope), Enzo Siviero (IUAV e vicepresidente CUN),Massimo Guarascio (università Sapienza), Angela Marino (università dell’Aquila), Donatella Dominici (Università de L'Aquila) Durante la mattinata si è svolto un incontro divulgativo, di carattere scientifico, sul rischio sismico, il rispetto ambientale e la prevenzione in tutti i luoghi frequentati dall'uomo, per evitare il ripetersi di tragedie con la perdita di vite umane". a cui hanno collaborato diversi enti e organizzazioni tra cui l'Università degli studi di L'Aquila e l'International Sismic Safety Organization (Isso). Complimenti a Valentina per i risultati raggiunti. arà la primavera, le endorfine stimolate dal sole, sarà forse ancor di più il momento storico straordinario per la Puglia in relazione alla Programmazione Ue 2007-2013, se nelle ultime settimane si è dato il via ad iniziative di grande interesse per lo sviluppo e la crescita delle imprese. Due le iniziative di rilievo: l’avvio del bando Microcredito ed il bando nazionale Enscool (www.enscool.it). Quanto al fondo per il Microcredito riuscitissima l’operazione di teaser fatta dalla nostra Regione; si tratta di un fondo con una dotazione complessiva di circa 20 milioni di euro, attraverso il quale sarà possibile finanziare interventi nella misura massima di 25 mila euro. L’opportunità, per questa prima tornata, è riservata alle aziende esistenti ed operative da almeno 6 mesi e da non più di cinque anni operanti in tutti i settori ad eccezione dei settori della pesca, agricoltura e zootecnia, fornitura e produzione di energia, acqua e gestione di reti fognarie, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, rosticcerie, gelaterie, ecc.), attività finanziarie, assicurative ed immobiliari, attività di noleggio e leasing operativo, attività riguardanti le lotterie, le scommesse e le case da gioco, attività di organizzazioni associative, attività commerciali e di intermediazione. E’ un avviso riservato a quelle aziende che non risultano bancabili alla data di presentazione dell’istanza, ovvero quelle imprese che risultano non avere avuto liquidità per più di 50.000 euro; non essere state proprietarie di immobili e macchinari per un valore superiore a 200.000 euro; non avere un fatturato superiore a 120.000 euro; non aver beneficiato di finanziamenti per un importo superiore a 30.000 euro. A partire dal 18 giugno, con una procedura semplificata, sarà possibile presentare richiesta di accesso al finanziamento colle- gandosi all’indirizzo www.sistema.puglia.it/portal/ page/portal/SistemaPuglia/microcredito. La procedura prevede l’invio di una semplice domanda di prenotazione on-line, per poi sviluppare la parte tecnico-economica in sessioni individuali direttamente con Puglia Sviluppo, la società in house della Regione Puglia, incaricata dell’assistenza tecnica ai beneficiari e dell’istruttoria delle richieste di finanziamento. Ultima notazione riguarda il periodo per il rimborso del finanziamento, che la Regione ha stabilito in 60 mesi con un massimo di sei mesi di pre-ammortamento. Il beneficio per i fruitori, oltre ad un accesso facilitato al credito, consisterà in un abbattimento totale della quota interessi, pari al 70% del tasso di riferimento, che viene restituita al termine del rimborso, se si è stati puntuali e corretti nel pagamento delle rate. Per maggiori informazioni ci si potrà rivolgere alla Confederazione Nazionale Artigiani di Brindisi (www.cnabrindisi.com), quale Nodo di Rete accreditato dalla Regione Puglia. Per le start-up invece, occhio al bando nazionale enscool (incubatore di imprese dell’Istituto Salvemini di Fasano), avviso che consente di presentare una idea di impresa innovativa e partecipare ad una gara che vedrà due step: entro il 30 luglio la selezione delle 15 migliori idee, alle quali sarà offerta la possibilità di elaborare il business plan esecutivo in una full immersion della durata di tre giorni. Nella seconda fase saranno esaminati i business plan finali ed ai primi cinque classificati sarà offerta ospitalità presso enscool e assistenza tecnica gratuita per il periodo di incubazione (1/2 anni). Per saperne di più ci si potrà rivolgere alla segreteria scolastica (referenti prof.ssa Cinzia Cupertino, prof. Giovanni Cisternino) oppure consultare il sito www.enscool.it MICHELE CARRIERO S I ragazzi e la voglia di fare impresa “Umanamente” 15 giugno presso il Giardino del Palazzo Cirignola di Ostuni è andato in scena la rappresentazione teatrale “UmanaMente”. Lo spettacolo nasce dal connubio fruttuoso di due laboratori teatrali, il primo “Giochi di Interpretazione, conoscere se stessi per Interpretare l’Altro” - svoltosi presso la Chiesa Madonna del Pozzo, giunto quest’anno alla 4° edizione- e il secondo, “Sperimentazioni Teatrali”, nato presso il Centro di Cultura Donato Cirignola. Il laboratorio teatrale è un viaggio attraverso il mondo dell’attore e i suoi mezzi espressivi. Il corpo e la gestualità sono i canali principali delle nostre emozioni che, troppo spesso, teniamo nascoste agli altri e talvolta anche a noi stessi. Un gesto, a volte, puo’ raccontare più di mille parole. Ogni giorno la vita ci chiede di interpretare dei ruoli: a scuola, al lavoro, a casa, con gli amici. Il palcoscenico ci consente invece di svelare il nostro vero Io, quello che non conosce vergogna, timidezza; a teatro non c’è timore che non possa essere espresso, elaborato, vissuto insieme agli altri che, in questo modo, assistono alla sublime arte della condivisione. La bellezza dell’esperimento risiede nella complicità che si instaura con lo spettatore, che non rappresenta più l’altro da noi, ma diviene complice e ispiratore di mondi paralleli. Il teatro insegna che è possibile, ad ogni età, prendere consapevolezza del proprio Io. Le idee da sole non bastano! Bisogna saperle “interpretare” per metterle in atto. Ma allora perché il Teatro? Per scoprire e verificare se stessi e gli altri attraverso un lavoro introspettivo, prima, e corale poi. In realtà, il Teatro non può e non deve essere “insegnato” perché alberga già in noi: è un processo maieutico di affioramento del nostro mondo interno. Così come Michelangelo affermava che la statua è già nel blocco di marmo, tocca a noi scolpire noi stessi, proprio attraverso la relazione con gli altri. Anche perché l’uomo non è statico come l’opera scultorea, il suo movimento è interno ma anche corporeo. “Il teatro è la perfezione è la consapevolezza dell’incoscienza, è la capacità di muoversi nella cecità del buio delle quinte, è il pulsare violento del muscolo cardiaco, è la vita... racchiusa in una scena.” Le Interpretazioni e i testi dello spettacolo “UmanaMente” sono di: Fausto Gernone, Miriam Tamburrino, Mariateresa Palmisano, Fabio Lotito, Sarah Legrottaglie, Angel Mec Neer, Piero Putignano, Antonella Farina, con la regia di Dario Lacitignola. A suggellare l’esperienza hanno partecipato anche i ragazzi del laboratorio di Fotografia condotto da Marcello Carrozzo. LUCIA GRASSI 5 Speciale FOTO DAL MONDO DI SALVATORE VALENTE Il fotografo Salvatore Valente, di cognome e di fatto, è nato ad Ostuni il 10 giugno 1960. Vive e lavora nella nostra città (sito: fotovalente.com) Durante la sua crescita professionale da fotoreporter ha realizzato diverse mostre personali riscuotendo notevole successo: "Marocco: Terra e magia”, "Etiopia: il vero volto dell'Africa antica”,“Mistica India”, Vietnam “Poesia della natura" E' autore fotografico di libri e opuscoli che raccontano il territorio pugliese e anche produttore di molteplici e suggestive cartoline raffiguranti la nostra Ostuni. Numerosi i suoi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale: finalista al concorso “Orvieto Fotografia - Professional Photography Awards 2009", nel 2010 con FIOF (Fondo Internazionale Orvieto Fotografia) AWARDS conquista ben 7 premi di cui:1 gold, 3 silver, 3 bronzi , e sempre nel 2010 riceve un secondo premio “A BETTER WORLD” dalla rivista LATITUDINES . Nel 2011 con FIOF AWARDS R-REVOLUTION li vengono assegnati 2 bronzi e in Australia a Sidney riceve una menzione speciale al The SHUTTERBUG AWARDS 2011 . Nel dicembre 2011 è primo premio al concorso internazionale indetto della rivista “Africa”; nel 2012 finalista America contest vibes e Primo premio al concorso fotografico Indetto da avventure nel mondo e la rivista Oasis. La sua foto del "salto del toro" è stata pubblicata nel volume edito da Oasis, nella sezione "Genti e popoli", classificatasi undicesima su 24mila foto partecipanti. Oggi, fotografo di reportage, è alla ricerca di effetti cromatici e composizioni di immagine per suscitare nell'osservatore stupore, curiosità, emozioni... BAMBINA VIETNAMITA Hmong, anche conosciuti come miao, sono un gruppo etnico asiatico che vive principalmente nelle regioni montane della Cina del sud e nelle regioni del sudest asiatico (Vietnam, Laos, Birmania e Thailandia del Nord). Formano il quinto più popolato dei 56 gruppi etnici riconosciuti ufficialmente dalla Repubblica popolare cinese, così come uno dei 54 gruppi etnici del Vietnam. L'origine dei hmong va molto indietro nel tempo, forse fino all'ultima era glaciale. Le prime tracce della loro cultura sono conservate nelle storie che si tramandano oralmente e nei rituali funebri.Nelle tradizioni orali, la leggenda racconta che i primi hmong provennero da un luogo estremamente freddo, dove era buio per sei mesi e luce per gli altri sei. A quel tempo i hmong credevano che il loro territorio fosse tutto il mondo conosciuto di allora e oltre le steppe di confine non vi fosse nulla. Un giorno un cacciatore e il suo cane si impegnarono in battute di caccia per molti giorni disprezzando il pericolo e le bufere di neve che rendevano difficoltoso il viaggio. Fu così che il cacciatore attraversò tutta la Siberia e si trovò nel cuore dell'odierna Cina, dove diede vita alla stirpe hmong. GIUGNO 2013 PAESAGGIO E FENICOTTERI Il Salar de Uyuni è un enorme deserto di sale che, con i suoi 12.000 km, è la più grande distesa salata del mondo. È situato nell'altopiano andino meridionale della Bolivia, a 3.650 metri di quota. Si stima che il Salar de Uyuni contenga 10 miliardi di tonnellate di sale di cui meno di 25.000 tonnellate vengono estratte annualmente. È formato approssimativamente da 11 strati con spessori che variano tra i 2 e 10 metri. Circa 40.000 anni fa faceva parte del lago Minchin, un gigantesco lago preistorico. Quando il lago si prosciugò si formarono i due attuali laghi Poopó e Uru Uru e i due deserti salati Salar de Coipasa e il gigantesco Salar de Uyuni. Secondo le leggende Inca nel deserto vi sono gli Ojos de Salar (occhi del deserto di sale) che inghiottivano le carovane. Si tratta di buchi nella superficie salata dai quali esce l’acqua sottostante che in certe condizioni di luce sono quasi invisibili diventando così pericolosi. IL SALTO DEL TORO Il salto del toro è un rito di passaggio per gli uomini Hamer. L'iniziando effettua il rito completamente nudo a simboleggiare la sua rinascita a seguito del passaggio. Il giorno della cerimonia il giovane viene parzialmente rasato, sfregato con la sabbia per essere purificato e poi splamato di letame per dargli forza. Incrociate sul petto porta due striscie di corteccia che gli danno protezione spirituale. L'iniziando deve "saltare" sopra un gruppo di tori, tenuti fermi da altri che hanno superato da poco la stessa prova, quattro volte. In realtà più che altro vi cammina velocemente sopra, poggiando i piedi sulle schiene degli animali che non sono tori, ma buoi o vacche (e quindi meno pericolosi) che rappresentano le donne e i bambini della suo popolo. La caduta, tutt’altro che improbabile, è un’onta, ma si può sempre riprovare, fino al successo. Al compimento del rito, il giovane viene benedetto e va ad abitare fuori dal villaggio assieme agli altri giovani col suo stesso status. Da questo momento può scegliere una sposa, anzi più correttamente può accettare la sposa scelta per lui dai suoi genitori (rigorosamente proveniente da un altro villaggio per evitare problemi di consanguineità), possedere bestiame, avere figli o anche più semplicemente costruirsi la propria capanna, sempre al di fuori del villaggio natìo. Fintanto che è in questa condizione può liberamente spostarsi di villaggio in villaggio per prendere parti ai riti di passaggio di altri giovani, il tutto a spese del villaggio ospitante. Di solito questo stato non perdura che per pochi mesi, tre o quattro circa. Al termine della cerimonia di solito si tengono delle danze (alle quali i turisti non sono ammessi) durante le quai i giovani vengono invitati, con un calcio ad una gamba, a ballare con la ragazza che l’ha invitato così dolcemente a ballare. Prima del salto vero e proprio, si tiene il frustamento delle donne. Quest'ultima cruenta ma spettacolare pratica non è, come si potrebbe pensare, una tortura inflitta alle ragazze, di solito parenti dell'iniziando. Basta assistervi per rendersi conto che sono proprio le ragazze ad incitare i giovani a colpirle sulla schiena nuda con dei rudimentali frustini ottenuti da piccoli e flessuosi rami. Le ragazze si dimostrano indifferenti al dolore e vanno in giro a cercare loro coetanee da coinvolgere nel rito (le ragazze troppo giovani vengono risparmiate, anzi dissuase). DONNE E BAMBINI Una donna boliviana con i suoi costumi tipici, compresa la tradizionale bombetta, in un villaggio vicino alle distese salate ("salares"). Una donna con bambino tra i mille superstiti dell'etnia boliviana Chapai; in un territorio di trenta chilometri quadrati, privo di strade, abbiamo camminato a lungo per trovare solo quattro famiglie e fotografare questa donna fiera e sorridente con il suo bambino a tracolla. 6 GIUGNO 2013 M Ostuni Informa ercoledì 29 maggio, presso la sede della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, è stato consegnato il Marchio del Parco Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo alle prime 12 aziende ricadenti nel territorio del Parco e nelle aree limitrofe, che hanno dimostrato di possedere una serie di requisiti di sostenibilità ambientale e che hanno deciso di prendere precisi impegni per soddisfarne di nuovi nei prossimi anni. Queste attività sono, infatti, caratterizzate da una spiccata sensibilità verso la tutela del paesaggio agrario e della biodiversità, nel rispetto della natura, oltre che da sistemi di produzione biologica dei prodotti agricoli. Le aziende in questione, operanti nei settori agricolo e turistico dei comuni di Fasano e Ostuni, sono le seguenti: masseria Salamina (agriturismo e ristorazione); masseria Il Frantoio (agriturismo e ristorazione); masseria Gravina (azienda agricola); masseria Brancati (azienda agricola e ospitalità); masseria Fontenuova (azienda agricola); Lido Morelli (stabilimento balneare); hotel Palace (albergo); azienda Lame di Galizia (B&B); masseria Oasi San Giovanni Battista (azienda agricola e B&B); masseria Morrone (masseria didattica e ospitalità), Pantaleo Agricoltura (azienda Speciale Consegnato il marchio del Parco alle aziende sostenibili agricola e trasformazione prodotti agroalimentari locali biologici); pastificio Cardone (trasformazione prodotti agroalimentari locali biologici).Alla consegna del marchio hanno partecipato tutti i titolari delle diverse aziende oltre al Presidente dell’Ente Parco Prof.ssa Giulia Anglani, al Direttore Dott. Gianfranco Ciola, al Sindaco del Comune di Ostuni Avv. Domenico Tanzarella, all’Assessore al turismo del Comune di Fasano Laura De Mola e al Presidente della BCC di Ostuni Dott. Francesco Zaccaria.Nel corso della cerimonia sono state consegnate le targhe aziendali e la segnaletica stradale per facilitare il raggiungimento delle strutture premiate. Tale materiale è stato realizzato con il contributo della BCC, che ha manifestato forte interesse verso l’iniziativa in quanto volta a promuovere lo sviluppo locale coniugando la salvaguardia dell’ambiente con la crescita economica del territorio. Finalità queste che, oltre ad essere perseguite dal Parco, fanno parte anche degli obiettivi statutari della banca BCC di Ostuni.Il marchio rappresenta per le aziende locali anche un importante strumento di marketing aziendale e territoriale, poiché l‘Ente Parco ha preso l’impegno di promuoverle mediante materiale promozionale e divulgativo, nonché attra- Estate Ostuni CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI E DEI FILM NELL’ARENA DEL CINEMA ROMA • Dal 10 al 30 giugno - E…STATE CON NOI - centro estivo per bambini dai 6 ai 14 anni - tennis, animazione, attività fisiche e ludiche - Circolo Tennis Ostuni a cura del Circolo Tennis Ostuni • 19 giugno - ore 19.00 - SAGGIO DI GINNASTICA - Palazzetto dello Sport - A.S.D. Aurora Ostuni • 19 giugno - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “Città di Ostuni” - Centro storico a cura del Gruppo folk Città di Ostuni e Ass.to al Turismo • 19 giugno - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DI NOTTE - Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita), Partenza da P.zza Libertà (Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo e Ass.ne Ostuni Città M.ca • 20 giugno - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi a cura della Casa della Musica e Operatori della Scalinata Mons. Antelmi • 20 giugno - ore 21.00 - Presentazione del libro: “CARI AMICI VICINI E LONTANI” Ed. B. Mondadori del Prof. G. Simonelli - Chiostro San Francesco a cura della Casa della Musica • 21 giugno - ore 21.00 - Anteprima “Un’emozione chiamata libro” ALBERTO ANGELA presenta il libro: “Amore e sesso nell’antica Roma” Ed. Mondadori - Piazza Libertà a cura dell’Ass.to al Turismo e Ass.to alla Cultura • 21 giugno - ore 19.00 - MOSAICI mostra di pittura di G. Damiani - Chiesa del Purgatorio a cura di Orizzonti Arte • 22 giugno - ore 18.00 - MASSERIA SOTTO LE STELLE 3ª ed.- Laboratorio didattico, degustazione di prodotti tipici, escursione, musica popolare- C.da Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone • 22/23 giugno - ore 20.00 - LA NOTTE DI SAN GIOVANNI tradizioni, musica, teatro • 23 giugno - ore 22.00 - Tony Esposito and Group in concerto - P.zza Libertà e Centro storico a cura della Casa della Musica e Ass.to al Turismo • 23 giugno - ZAGAREDDE mercatino dell’antiquariato - Villa Comunale a cura dell’Ass.ne Zagaredde • 23 giugno - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini Marina di Ostuni • 23 giugno - ore 20.30 - SAGGIO danza moderna, contemporanea Hip Hop, artistica, aerobica, sportiva - Palazzetto dello Sport a cura dell’A.S.D. Laboratorio del Benessere • 24 giugno - ore 21.00 - ASD ATLETICO OSTUNI - festa di fine anno agonistico - Chiostro San Francesco a cura dell’ASD Atletico Ostuni • 25 giugno - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone • 25 giugno - ore 18.00 - Presentazione restauro della statua lignea della MADONNA ADDOLORATA - concerto di Violino e Arpa - Chiesa di San Vito Martire (Le Monacelle) a cura dell’Istituzione Museo di civiltà preclassiche della Murgia meridionale e Assessorato al Turismo • 26 giugno - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “La Stella” Centro storico a cura del Gruppo folk “La Stella” e Assessorato al Turismo • 26 giugno - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DI NOTTE Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita) Partenza da P.zza Libertà (Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo e Ass.ne Ostuni Città M.ca • 27 giugno - ore 18.00 - OPEN DAYS - visita guidata e degustazione in Masseria - C.da Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone • 27 giugno - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi a cura della Casa della Musica e Operatori della Scalinata Mons. Antelmi • 27 giugno - ore 21.00 - SCIENZA CONOSCENZA COSCIENZA - proiezione di documentari scientifici - spettacolo musicale -Chiostro San Francesco a cura del Liceo Scientifico “L.Pepe” • 28 giugno - ore 20.00 - TORNEO SOTTO LE STELLE - Torneo di bridge 4ª ed. - Chiostro San Francesco a cura dell’A.S.D. Bridge • 28 giugno - ore 20.30 - ORCHESTRA DELLA SCUOLA MEDIA S. G. BOSCO esibizione - L.go Stella a cura della Confrat. S. Maria della Stella • 29 giugno - ore 20.30 - FIT & BOXE performance - Piazza Libertà a cura dell’A.S.D. C Club • 30 giugno - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini Marina di Ostuni • 30 giugno - ore 18.00 - SAGGIO DI FINE ANNO DEGLI ALLIEVI DELL’ACCADEMIA DI MUSICA “ARS NOVA” - Chiostro San Francesco a cura delll’Accademia di musica Ars Nova • 30 giugno - ore 21.00 - APERITIVO IN MUSICA 3ª ed. - live music - Piazzetta Cattedrale a cura della Gelateria Borgo Antico • 1/2 luglio - ore 21.00 - Film VIAGGIO SOLA di Maria Sole Tognazzi - Arena Cinema Roma • 1 luglio - ore 19.00 - PROGETTO MINIVIGILI cerimonia d’investitura - Chiostro San Francesco a cura del 1° Ist. Comprensivo plesso “San G. Bosco” e Assessorato alla Viabilità • 1 luglio - ore 20.30 - CORO DELL’ASSOCIAZIONE “A. LEGROTTAGLIE”; CORO DELLA SCUOLA “GIOVANNI XXIII” - L.go Stella a cura della Confraternita S. Maria della Stella • 2 luglio - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone • 2 luglio - ore 20.30 - IMMAGINI IN MUSICA concerto - Duo Violino e Arpa con M° A. Cavallo e Bakus Kentus Norontako - L.go Stella a cura della Confraternita S. Maria della Stella • 3/4 luglio - ore 21.00 - Film IL GRANDE E POTENTE OZ di Sam Raimi - Arena Cinema Roma • 3 luglio - ore 20.30 - BLACK & WHITE concerto - L.go Stella a cura della Confraternita S. Maria della Stella • 3 luglio - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “Lu Barcarulu” Centro storico a cura del Gruppo folk “Lu Barcarulu” e Ass.to al Turismo • 3 luglio - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DI NOTTE Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita) - Partenza da P.zza Libertà (Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo e Ass.ne Ostuni Città M.ca • 4 luglio - ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata e degustazione in Masseria - C.da Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone • 4 luglio - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi a cura della Casa della Musica e Operatori della Scalinata Mons. Antelmi • 5 luglio - ore 21.00 - Film LES MISERABLES di Tom Hooper - Arena Cinema Roma • 5 luglio - ore 21.00 - NIGHT ANNI ’60 - Chiostro verso l’organizzazione di eventi specifici. La manifestazione d’interesse con la documentazione relativa ai criteri ambientali da rispettare a secon- San Francesco a cura di G. Specchia e Ass.to al Turismo • 6 luglio - ore 18.30 - UN CAVALLO PER AMICO… TRA MUSICA E POESIA, UNITI PER L’ALZHEIMER - presentazione delle attività terapeutiche, lavori artigianali realizzati nei laboratori creativi con i pazienti - spettacolo musicale - V.le O. Quaranta a cura dell’Associazione Astera • 6 luglio - ore 19.00 - ALBERI IN VIAGGIO mostra - Chiesa del Purgatorio a cura di Orizzonti Arte • 7 luglio - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini Marina di Ostuni • 7 luglio - ore 19.00 - FESTA S. MARIA DELLA STELLA - processione, spettacoli, fuochi pirotecnici - L.go Stella e V.le O. Quaranta a cura della Confraternita S. Maria della Stella • 7/8 luglio - ore 21.00 - Film AMICHE DA MORIRE di Giorgia Farina - Arena Cinema Roma • 8 luglio - ore 21.00 - CONCERTO NARRANTE per voce, bouzouki, fisarmonica, chitarra elettrica, tamburello, flauto, lyra e gong - racconti di musica e luoghi -Chiostro San Francesco a cura di Maksim Cristan con la Spada e Ass.to al Turismo • 9 luglio - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone • 9 luglio - ore 21.00 - Film NOI SIAMO INFINITO di Stephen Chbosky - Arena Cinema Roma • 9 luglio - ore 21.00 - ERIK SATIE in concerto Chiostro San Francesco a cura dell’Accademia di Musica “Ars Nova” e Ass.to al Turismo • 10 luglio - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “Città di Ostuni” Centro storico a cura del Gruppo folk Città di Ostuni e Ass.to al Turismo • 10 luglio - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DI NOTTE Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita) - Partenza da P.zza Libertà (Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo e Ass.ne Ostuni Città M.ca • 10 luglio - ore 21.00 - UN’EMOZIONE CHIAMATA LIBRO XVII edizione 2013 - Anna Maria Mori incontra Ilvo Diamanti autore del libro “Un salto nel voto (Ritratto politico dell’Italia di oggi - con F. Bordignoni e L. Ceccarini)” Laterza ed. - Chiostro San Francesco a cura dell’Ass.to alla Cultura • 10 luglio - ore 21.00 - Film I CROODS cartoni animati - Arena Cinema Roma • 11 luglio - ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata e degustazione in Masseria - C.da Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone Ha da della diversa tipologia di attività, può essere scaricata dal sito internet: www.parcodunecostiere.org. GINEVRA VIESTI • 11 luglio - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi a cura della Casa della Musica e Operatori della Scalinata Mons. Antelmi • 11/12 luglio - ore 21.00 - Film QUELLO CHE SO DELL’AMORE di Gabriele Muccino - Arena Cinema Roma • 12 luglio - ore 21.00 - UN’EMOZIONE CHIAMATA LIBRO XVII edizione 2013 - Anna Maria Mori incontra Roberto Napoletano autore del libro “Promemoria Italiano” - Chiostro San Francesco a cura dell’Assessorato alla Cultura • 13 luglio - ore 21.00 - PREMIO “PEPPINO ORLANDO” ventennale della scomparsa di P. Orlando - conferimento ai concittadini ostunesi che si siano distinti in ambito nazionale ed estero - Chiostro San Francesco a cura dell’Associazione Ulivo d’Argento e Ass.to al Turismo • 13 luglio - ore 21.00 - Film ANNA KARENINA di J. Wright - Arena Cinema Roma • 14 luglio - ZAGAREDDE mercatino dell’antiquariato - Villa Comunale a cura dell’Ass.ne Zagaredde • 14 luglio - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini Marina di Ostuni • 14 luglio - ore 21.00 - APERITIVO IN MUSICA 3ª ed. - live music - Piazzetta Cattedrale a cura della Gelateria Borgo Antico • 14 luglio - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “Lu Barcarulu” Villanova marina di Ostuni a cura del Gruppo folk “Lu Barcarulu” • 14/15 luglio - ore 21.00 - Film VITA DI PI di Ang Lee - Arena Cinema Roma • 15 luglio - ore 21.00 - UN’EMOZIONE CHIAMATA LIBRO XVII edizione 2013 - Anna Maria Mori incontra Paolo Franchi autore del libro “Giorgio Napolitano La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale” Rizzoli ed. - Chiostro San Francesco a cura dell’Ass.to alla Cultura • 15 luglio - ore 21.00 - LATIN LISCIO - Camerini Marina di Ostuni a cura di M. Palmisano e Ass.to al Turismo • 16 luglio - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16 Km.875 a cura della Masseria Didattica Morrone • 16 luglio - ore 19.00 - FESTA DELLA MADONNA DEL CARMINE - processione; - ore 22.00 - fuochi pirotecnici • 16/17 luglio - ore 21.00 - Film IRON MAN 3 di S. Black - Arena Cinema Roma UAGNU' di Lillo Zaccaria: grande successo con "Lo Scudo" avuto grande successo l'iniziativa di Lillo Zaccaria di fare omaggio a tutti i lettori del nostro giornale del suo CD "Uagnù". "Colgo l’occasione - dice Lillo Zaccaria - per rivolgere un affettuoso ringraziamento di cuore agli amici di sempre e a tantissimi ostunesi che ogni giorno mi fermano per strada e con una stretta di mano manifestano la loro grande emozione provata per l’ascolto delle mie canzoni .Questa gioia la voglio condividere con il mio grande amico musicista Alfredo Cisternino autore delle musiche e con Giuseppe Semerano, per la bravura nella realizzazione del master.Chi vuol possedere il CD può richiederlo, gratuitamente presso la redazione di “Radiostuni". Alfredo Cisternino, autodidatta, bimbo prodigio della chitarra, all’età di otto anni costruisce una chitarra rudimentale: un filo di nylon collegato su di un manico di legno per mezzo di un occhiello a vite e una puntina. Da questo strumento escono le prime note melodiche: "Una casetta in Canadà". La prima vera chitarra l’acquista con i suoi risparmi custoditi nel salvadanaio: in tutto 7000 lire nel lontano 1965. Nel 1970 crea il suo primo gruppo musicale “I senza nome“ organo, batteria e chitarra. La prima esperienza in mezzo alla gente ad un matrimonio dello zio del batterista presso l’orchidea Nera (febbraio 1972). Successivamente forma il gruppo: Black and White, composto da 5 elementi. Si è esibito con i gruppi folk “la Stella “ e “Città di Ostuni" e ha suonato con gli “Sventurati band". Attualmente suona in un gruppo di pizzica: TARANTA SOUND (7 elementi). 7 Attualità F L a p a r o l a a l l o p s i c o l o g o : i n c h i e s t a s u l l a p s i c o t e r a p i a i n O s t u n i di Franco Sponziello Ma siamo matti?! ra le tante patologie che più temiamo, sicuramente quelle psichiatriche occupano i primi posti. Non sono di per sé mortali, benché alcune di esse possano indurre al suicidio. La paura sta nella perdita del controllo delle nostre facoltà mentali e della nostra capacità di raziocinio. Da sempre chi è affetto da schizofrenia (la malattia psichiatrica per antonomasia) e da qualsiasi altro disturbo psicotico, non è considerato un vero e proprio malato, ma un ‘diverso’, da cui stare alla larga da assecondare sempre e con cui assumere un atteggiamento condiscendente, quasi trattassimo con un bambino che, per la sua condizione immatura e l’innata propensione alle ‘stranezze’, necessitasse di un approccio falsato, innaturale, oserei dire teatrale. Sì, perché se ci osservassimo parlare con una persona che riteniamo mentalmente ‘diversa’ (un ‘matto’, appunto), ci sorprenderebbero la nostra mimica facciale, la nostra gestualità, il tono della voce particolarmente accomodante: abbiamo paura delle reazioni dell’altro, perché ci aspettiamo solo reazioni brusche e devastanti. “Il matto è violento, lo sanno tutti!” Beh, pare proprio che non sia vero. Uno studio americano (MacArthur Research Network on Mental Health and the Law), ha rilevato, tra l’altro che: “gli atti di violenza commessi da chi è dismesso da reparti psichiatrici, sono molto simili agli atti di violenza commessi dalle restanti persone viventi nella stessa comunità in termini di tipo (ad es. percosse), obbiettivo (ad es. i membri della famiglia) e luogo (ad es. a casa)”. Insomma, il nostro timore nei riguardi di chi soffre di disturbi psichici dovrebbe essere ridimensionato e riportato al livello di attenzione che rivolgiamo verso chiunque altro. Mi rendo tuttavia conto che è difficile affrontare questo problema che appartiene, prima di tutto, a un certo modo di pensare comune, alla ‘mentalità’ che ha sempre privilegiato la forza, la perfezione, a discapito della consapevolezza e dell’approfondimento. E poi, non è forse un consolidato e collaudato meccanismo di difesa, quello che ci spinge a bollare gli altri come ‘diversi’, proprio perché questa distinzione fa di noi i ‘normali’? Ogni paese ha il suo ‘scemo del villaggio’ (gli ostunesi più anziani ricorderanno ‘Pascalu lu pacchiarone’), possa avere egli un deficit mentale o essere un paziente psichiatrico, poco importa: esiste ed è strano, dunque ho un metro di paragone per soddisfare i criteri che mi vogliono sano e forte. Alcuni di noi sono disposti alle bassezze più oscene e immorali, pur di evidenziare la differenza: ridere non basta più; ora il matto va fatto vedere in internet, su youtube. Personalmente trovo ingiustificabili e malvagi tali comportamenti (altro che i ‘matti’!). ulla esiste che non possa essere curato con le parole’, sosteneva Antifonte, filosofo ateniese del V secolo a.C. Quando ci capita di avere un problema e ne parliamo con un amico o con chiunque meriti la nostra fiducia, ci sentiamo meglio. Magari non risolviamo del tutto il problema, ma certamente qualcosa succede: l’assillo si fa meno pressante e l’averlo condiviso ne diluisce la carica emotiva dirompente. È, appunto, la condivisione che alleggerisce il dolore, quasi distribuissimo un po’ del suo peso, affidandone una parte all’altra persona. Credo sia questa la chiave di lettura della frase di Antifonte ed è sicuramente la base di ogni approccio psicoterapeutico nel quale, però, lo specialista utilizza la parola ai fini del cambiamento, della modifica di uno stato frustrante in un altro soddisfacente o, comunque, accettabile. Questo, in sintesi, il tema dell’incontro che si è tenuto il 31 maggio scorso alle 19,30, presso l’hotel Sant’Eligio di Ostuni, cui hanno partecipato in qualità di relatori i dottori Bruno Marchi e Giuseppe Vinci, psicologi e psicoterapeuti. Il pretesto è stato la presentazione del libro scritto a due mani dal celebre psichiatra Luigi Cancrini e da Giuseppe Vinci (dirigente psicologo presso l’Asl di Taranto): Conversazioni sulla psicoterapia (Ed. Alpes), un’attenta disamina del contributo che la psicoterapia offre agli aspetti dell’esistenza degli individui, della famiglia e dei gruppi sociali. “A cena con l’eutopia” spiega il dott. Colizzi “vuole essere uno spazio libero e aperto, nel quale si affrontano diversi temi. Gli incontri, spontanei o organizzati dall’AIFO, trattano vari argomenti e sono seguiti da una cena (al costo simbolico di 10 euro. N.d.r.), che è solo il pretesto per continuare a discutere del tema della serata”. L’eutopia è un tema caro a Franco Colizzi. Il ‘buon luogo’ è, infatti, l’argomento anche del suo secondo libro ‘Eutopia, la civiltà dell’amore’ (Ed. La Meridiana - 2012) “L’eutopia è, in un certo senso, il contrario dell’utopia, cioè del luogo bello, eppure irraggiungibile. È il posto dove la gente si conosce e partecipa non più da spettatore, ma da protagonista”. Come non essere d’accordo? Ognuno di noi ha un suo spazio eutopico, magari ristretto, interiore, limitato, dunque il proposito di queste serate-incontro, è proprio quello di rendere comuni agli altri la propria esperienza, quale contributo al miglioramento comune. Il prossimo incontro dal titolo ‘La testa nel piatto’, si terrà il 21 giugno alle ore 19,30 (sempre presso l’hotel Sant’Eligio di Ostuni). Il relatore sarà Sandro Catucci, psichiatra, che tratterà l’interessantissimo tema legato alla comunicazione di massa rispetto all’alimentazione, il modo, cioè, in cui mass media, social network e la ‘Rete’ in generale, influiscono sul nostro modo di mangiare, sulle diete e sulle psicopatologie a essi correlati. ‘N C Per inviare domande: dott. Franco Sponziello - [email protected] o direttamente alla redazione. A cena con l’eutopia 40 anni del gruppo folk La Stella on la commossa rievocazione di mons. Elio Antelmi anima e animatore del primo gruppo folkloristico della nostra città, si è alzato il sipario del redivivo Cinema Teatro Roma, affidato alla gestione dei fratelli Sumerano di Carovigno. Sono trascorsi quarant’anni dalla costituzione del gruppo folk La Stella, nato esattamente il 18 maggio del 1972. Una meta importante che gli aderenti all’associazione e don Angelo Ciccarese, attuale presidente, hanno voluto festeggiare con tutta la città, alla presenza di numerose autorità e di un folto pubblico, organizzando uno spettacolo rievocativo della propria storia. Il mutare dei tempi, i primi abbandoni del rione Terra da parte di quanti preferivano le più funzionali e comode case popolari dei nuovi quartieri ostunesi, convinsero il compianto vicario mons. Antelmi, all’epoca parrocco della chiesa della Madonna della Stella, a radicare l’appartenenza dei ragazzi e degli adolescenti a quei luoghi che la modernità faceva apparire arretrati. Essere i protagonisti di una realtà che, isolandosi dal resto della città cominciava a mostrare i primi pericolosi segni di un degrado morale e materiale, poteva rappresentare il punto di partenza per un riscatto espresso attraverso la rievocazione di momenti e aspetti della nostra più autentica tradizione popolare. I balli, prima tra tutte la pizzica, i canti, la riproposizione di attività, che iniziavano a scomparire per l’avvento di moderne materie e tecnologie, furono all’origine della manifestazione Ostuni vecchi tempi, che ancora oggi, dal lontano 1975, rappresenta una delle più apprezzate attrattive dell’estase ostunese. La più significativa produzione del gruppo, proposta con orgoglio in tutta Europa, è stata riassunta con divertenti scenette tratte da commedie in vernacolo, con indovinate performance rievocative dei successi ottenuti dai componenti del gruppo Folk, da canti e da scenografie che hanno esaltato l’energia vitale della nostra terra. Tante le persone che sono state ricordate per il loro impegno e per la passione con la quale hanno seguito e sostenuto le iniziative del gruppo, dal già ricordato don Elio ad Alvaro Ramundo. Ora il testimone è passato alla generazione successiva a quella dei fondatori, anch’essa appassionata protagonista di una realtà che la crescita turistica di Ostuni favorisce nella valorizzazione. E.A. Da Le GIUGNO 2013 Intervista a Franco Colizzi statistiche sul disagio mentale nella provincia di o all’università, o manifesta difficoltà sul lavoro o nelBrindisi, non si differenziano di tanto dai nume- le relazioni con i familiari, il partner o gli amici o ha ri a livello nazionale: patologie e trattamenti sono problemi, prima assenti, in qualche modo legati a esidentici in tutto il territorio italiano e alcuni dati comu- sa. Insomma, se questi sintomi dovessero durare per qualche mese, sarebbe il caso di rivolgersi alle comni si sono modificati uniformemente dappertutto. “Un fenomeno preoccupante e ormai chiaro è che petenti strutture, tramite il medico di famiglia. La prequasi un caso su due dei disturbi più gravi, quelli psi- occupazione di un’eventuale etichettatura di ‘matto’, è da ridimensionare fortemente, in cotici (di distacco dalla realtà), sono quanto c’è sempre riservatezza e ricorrelati all’uso di sostanze di vario tispetto della privacy e soprattutto, al po, dall’alcool ai cannabinoidi ai dericontrario, un intervento tempestivo rivati della cocaina a droghe sintetiche duce drasticamente il rischio che il disempre più numerose, mi riferisce” mi sturbo peggiori o si cronicizzi, assuriferisce il dott. Franco Colizzi, direttomendo su di sé uno stigma e facilitanre del CSM di Brindisi e San Vito, dudo le dinamiche di esclusione sociarante un colloquio assolutamente inle”. formale. Purtroppo da noi mancano quasi del “Studi effettuati anche a livello internatutto strutture ‘aperte’, che offrano, zionale, confermano questo dato che cioè, un’accoglienza non strettamente si rileva anche nel nostro territorio”. sanitaria come accade, riferisce il dott. Addio, dunque, all’idea che le droghe leggere, marijuana e hashish, non coFranco Colizzi Colizzi, per esempio in Australia, dove esistono centri sparsi capillarmente stituiscano un rischio per la salute mentale. Si deve, comunque, tener conto che il prin- sul territorio e che tutto possono sembrare, tranne cipio attivo delle droghe leggere è stato, negli ultimi presìdi di salute mentale. Vi si accede anche solo per anni, artificiosamente modificato ad hoc, per raggiun- un consulto molto informale, benché approfondito. Ingere livelli di sballo sempre più pericolosamente ele- somma, anche se in Italia e nella nostra provincia, si vati. Meglio, anzi, da questo punto di vista, non fare stenta a dare il giusto peso a questo settore della sanità pubblica, strutture come il Centro di Salute Menpiù distinzioni tra droghe leggere e pesanti. “È enorme e cresce ogni giorno, il numero di prodotti tale di Brindisi, cercano di adeguarsi a standard più sintetici la cui composizione è assolutamente scono- avanzati, spogliandosi dalla veste prettamente ambusciuta, probabilmente anche a chi li produce. La com- latoriale. “In fin dei conti la prevenzione, per esempio parsa di queste sostanze psicoattive, è in correlazio- del cancro al seno, si fa su una scala abbastanza amne con l’insorgenza di disturbi psicotici e gli effetti che pia, se pure non ancora soddisfacentemente elevata. hanno sull’organismo e sulla psiche sono devastanti Solo una piccola percentuale tra le donne che si sot”, aggiunge il dott. Colizzi. “Queste droghe, il più del- topongono a mammografia ed ecografia, risulteranno le volte parenti strette della cocaina, possono scate- avere un problema e molte di queste potranno curarnare e anticipare l’insorgenza dei disturbi psicotici o si proprio per aver affrontato i controlli preventivi. Con aggravarli se già esistenti. Le psicosi, la schizofrenia, le dovute differenzazioni, lo stesso criterio è valido colpiscono prevalentemente i giovani e l’uso di so- per qualsiasi altra patologia e, in special modo, per stanze stupefacenti (ma anche l’abuso di alcolici), ab- quelle psichiatriche”. bassano la soglia dell’età di insorgenza, favorendo A conclusione di questa prima parte del colloquio, l’esordio di questi episodi che spesso vengono confu- chiedo al dott. Colizzi com’è strutturato il Centro da lui si con la normale ‘turbolenza’ adolescenziale. Posso- diretto e cosa deve fare concretamente chi volesse no, dunque, trascorre quattro - cinque anni prima che approfondire problematiche proprie o di conoscenti. la famiglia, la scuola, ma anche alcuni medici di fami- “Il Centro, che non è un luogo di ricovero ma una glia, si rivolgano allo specialista e alle preposte strut- struttura territoriale, è frequentato da circa 1600 perture sanitarie, per arrivare alla diagnosi corretta. sone all’anno, che vengono da noi per i più svariati Questo lasso di tempo complica il decorso, in quanto motivi: dagli episodi psicotici, alle depressioni, fino ai il mancato trattamento terapeutico, può produrre an- disagi minori e ai semplici consulti per consigli e pache modificazione a livello cerebrale difficili da correg- reri. Siamo aperti a tutte le richieste cercando quell’ingere. È un po’ come avere la pressione alta per cin- formalità cui si accennava prima, ma mantenendo que anni senza accorgersene: i danni, in ogni caso, sempre un alto profilo professionale. Oltre gli psichiatri, sono presenti altre importanti figure professionali sono stati provocati.” In questo quadro preoccupante, ma doverosamente come psicologi, assistenti sociali, operatori della riabitracciato dal dott. Colizzi, qualcosa di positivo si muo- litazione psicosociale e infermieri. Anche a livello farve. A iniziare da Canada, Australia, Stati Uniti, Inghil- macologico, si sono fatti grandi passi avanti e ci sono, terra, molti Paesi si stanno adoperando per la preven- appunto, farmaci che funzionano benissimo. Purtropzione di queste problematiche, promuovendo la cultu- po si aspetta troppo a rivolgersi a uno specialista, anra della prevenzione. In Italia è attivo da oltre dieci an- che per una sorta di pudore che non ha effettivamenni il Programma 2000 (Cocchi e Meneghelli), che cer- te senso, se paragonato ai maggiori problemi riveca di offrire ai giovani e alle famiglie interventi precoci, nienti dall’acutizzarsi e cronicizzarsi di una malattia psicotica”. sia di diagnosi che di terapia e riabilitazione. Chi è a contatto quotidiano con i ragazzi, dovrebbe vi- Come più volte ripeto in questa rubrica, è indispensagilare con discrezione e attenzione, ma senza allarmi- bile agire al momento giusto, provvedendo senza alsmi. “Le famiglie prima di tutto, ma anche gli inse- cuna esitazione, perché la salute mentale è importangnanti, hanno la possibilità di notare i segnali di un te almeno quanto quella fisica. Anzi, come sostiene probabile disagio: comportamenti di chiusura, insoliti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non c’è salubizzarri; il ragazzo di colpo non va più bene a scuola te senza salute mentale. Astera compie un anno domenica 30 Giugno a domenica 7 Luglio 2013 la “Città Bianca” festeggia la festa di «Santa Maria della Stella» alla quale è intitolata la Chiesetta, lungo le mura antiche del centro storico. Una festa tradizionale con una bellissima processione e tanti eventi. L’Associazione Astera non poteva mancare, anche perché proprio a luglio compie il suo primo anno di vita, all’insegna dell’impegno in ambito sociale e culturale verso tutti coloro che hanno un momento di fragilità o semplicemente sono curiosi di approfondire aspetti di loro stessi. La Festa di Ostuni sarà quindi un’occasione importante per conoscere il simpatico e fantasioso gruppo dei ragazzi di Astera: sabato 6 Luglio infatti, in viale Oronzo Quaranta, l’associazione sarà presente con tre stand, uno dedicato alla sezione counseling, uno alla sezione teatro e uno alla sezione Alzheimer dove si potranno trovare tutte le informazioni sui corsi e le iniziative. A partire dalle 18.30 fino alle 20 circa ci sarà una piccola sfilata con i cavalli del Circolo Ippico Horse Club Rosa Marina, che da circa un mese collabora con Astera, lungo Viale Oronzo Quaranta. Accanto al primo stand, quello dei counselor di Astera, stazionerà un cavallino che sarà felice di ricevere le carezze e le carote di tutti coloro che vorranno avvicinarsi: “Sarà possibile far conoscere alle persone le attività che Astera organizza nell’ambito del counseling mediato dal cavallo – ha spiegato Francesco Attanasio, presidente dell’associazione e coordinatore, insieme a Caterina Luperti, della sezione counseling - lo scopo infatti è far conoscere le attività socialmente utili che si possono svolgere con il cavallo”. “Oltre a questo – aggiunge Caterina – chi vorrà potrà avere informazioni sui laboratori di counseling creativo che abbiamo realizzato quest’anno e che continueranno fino alla fine luglio, grazie al lavoro dei nostri counselor: Angelica Biasi, Rubina Calella, Carla Caroli, Luca Pagano e Paola Tafuro, e della nostra psicologa Concetta Pagliara”. Lo stand dedicato alla sezione Alzheimer sarà invece coordinato da Rubina Calella e Nora Caroli. Insieme ai volontari di Astera mostreranno i lavori artigianali realizzati dai pazienti Alzheimer che hanno partecipato, nel corso dell’anno, ai laboratori creativi; inoltre sarà possibile ricevere informazioni sulle diverse attività che Astera organizza anche a favore dei familiari dei pazienti Alzheimer. Infine, chi lo vorrà, potrà acquistare una piccola pianta di rosmarino (che nel linguaggio dei fiori simboleggia il ricordo) per sostenere l’associazione. L’appuntamento più spettacolare infine arriverà alle 20.30 quando i partecipanti del laboratorio teatrale di Astera (la cui finalità è promuovere integrazione e socializzazione) porteranno in scena il loro primo spettacolo, frutto di tre mesi di lavoro coordinati da Remo Attanasio e Antonella Colucci. Lo spettacolo sarà interamente dedicato alla donna, e si concluderà con un Inno alla Vergine. FRANCESCO ATTANASIO Per informazioni consultare il sito http://www.associazione-astera.it, Astera – Associazione di Promozione Sociale Facebook oppure scrivere a [email protected] 8 Chiesa GIUGNO 2013 Il rituale delle benedizioni e la religiosità popolare (6ª parte) di Dino Ciccarese BENEDIZIONE DEL PRANZO O DELLA CENA, PRESENTE IL VESSATO “Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo Io Sacerdote di Dio, Benedico e esorcizzo voi creature del Pane, del Vino, della Carne, della Frutta, e di qualunque cosa commestibile; per colui che benedisse e moltiplicò i pani nel deserto (Mt 14,13-21; Mc 6,30-34; Lc 9,10-17). E per quello che convertì l’acqua in vino (Gv 2,1-12); e che diede ai nostri Padri la Manna1 nel deserto, che aveva in sé ogni dolcezza (Es. 16,14-31): perché siate forza, e salvezza, e purificazione a questa e a tutte le creature di Dio che mangeranno di voi; mettiate in fuga tutti gli spiriti immondi, ogni cattiva forza del diavolo, le sue fatture, le sue immagini, e sterminiate le sue minacce, per colui che verrà a giudicare i vivi e i morti: Purifica Signore Gesù Cristo, Benedici, e Santifica ti prego queste creature del cibo, e di bevanda, nel modo che io Sacerdote in tuo nome, e di Sant’Ubaldo tuo servo Benedico, e Purifico, e Santifico, affinché chiunque ne mangerà e berrà, per amore della Beata Maria Vergine, e di Sant’Ubaldo, e di tutti i Santi, beva e mangi, al cospetto del Signore, con ogni letizia, e lo faccia contro i malefici e le insidie del diavolo, i cui malefici contro queste cose che si bevono e si mangiano, io distruggo e annullo, ed anche metto in fuga i Demoni, e ogni potere diabolico. Nel nome di Gesù spezzo, sradigo e tiro fuori dal corpo umano: O Creatura del Signore innalza queste creature di cibo e di bevanda che mandò a te Iddio e che Io Sacerdote del Signore esorcizzo, purifico, e santifico nel suo Santo Nome, e di Santa Maria Vergine, e di Padre Ubaldo. Trova pace dunque, mangia, e bevi e nel nome di Gesù, si allontani da te Satana, con tutte le sue fatture”. BENEDIZIONE DELL’INCENSO, DI TUTTI GLI AROMI E ANCHE DEL MIELE “Esorcizzo te creatura dell’incenso (o del miele o dello zolfo) per Dio vivo, per Dio vero, per Dio santo, e per Sant’Ubaldo flagello dell’Inferno; e per Colui che creò tutte le cose dal niente, e che mandò gli Angeli ribelli dal Cielo agli Inferi; e per tutte le cose di Dio; e per il nome della Beata Vergine, o di Sant’Ubaldo, scongiuro ed esorcizzo te o creatura dell’incenso (del miele o dello zolfo) per tutte le cose sopradette, affinché sia nostra difesa l’offerta dell’officiante e la creatura benedetta e consacrata sia pena perpetua per tutti i maligni spiriti infernali, e sia lo scioglimento di ogni vincolo. O Signore Gesù degnati per la tua clemenza e pietà di benedire e santificare questa creatura dell’incenso, che sia difesa per tutti dallo spirito maligno, e vanificazione della fatture e nel luogo in cui sarà l’odore di questo incenso non possa perdurare alcun incantesimo, maleficio o fattura e alcuna molestia dei maligni; né restare in alcun modo, ma dileguarsi immediatamente tutte le cose diaboliche al segno della santa Croce. Amen. Benedici o Signore questa creatura dell’incenso per SANTA MARIA DELLA STELLA Programma mettere in fuga i Demoni e tutte le loro opere, per il tuo servo Ubaldo, cui desti il potere di scacciare i Demoni. Benedico te o creatura dell’incenso e santifico per colui che il Cielo e i Cieli dei Cieli non possono contenere, e con l’odore di questo incenso sia benedetta la casa, il luogo e la camera da letto; di modo che nessuno Spirito possa dimorare dove sarà un tale odore. Benedico, santifico e riempio di celesti benedizioni, affinché sia casa, luogo e camera da letto di Dio: sia il Palazzo di Cristo: sia abitacolo dello Spirito Santo: e così chiunque sarà profumato da queste cose benedette, sia benedetto e santificato. Ti supplico umilmente o Signore Gesù Cristo di degnarti di fortificare con la tua santa virtù questa creatura dell’incenso che in nome tuo benedico e santifico, affinché al suo odore fuggano i Demoni, con tutte le loro fatture e armi”. BENEDIZIONE DELLE ROSE, DELLA RUTA, DELL’ASSENZIO “Dio Santo Padre Onnipotente, Eterno Dio, che ordinasti alla terra di germinare una pianta verdeggiante e che portasse semi, e che il ramoscello desse il prodotto proprio della sua specie: così per il santo tuo Nome grande e glorificato in Terra e in Cielo, stendi pienamente la tua destra e copiosamente benedici queste piante, e ricolmale di tutte le tue benedizioni, per cui io tuo sacerdote nel tuo Santo nome Thetagrammaton, e del tuo servo Ubaldo le esorcizzo, benedico e santifico; in modo che ovunque saranno collocate nelle case, nelle stanze da letto, sui letti, o su chi ne fosse attorniato dall’odore o ne fosse profumato o lavato in bagno, o in qualunque altro luogo, per la tua Onnipotenza e la passione del Figlio tuo e del Signore Nostro Gesù Cristo si allontani da essi ogni male, ogni pericolo, tutte le forze e l’opera di Satana; ed io per Colui che ha destinato la pianta per servizio degli uomini, queste piante benedico e santifico per mettere in fuga i Demoni; per distruggere ogni maleficio, e per allontanare l’incantesimo, il vincolo, le fatture e tutte le opere di Satana dai corpi degli uomini, e da qualsivoglia luogo ogni opera del Diavolio fatta o da fare: in modo che nessuna presenza o forza del Diavolo dimori nelle piante; ma in nome di Gesù e di Sant’Ubaldo, invoco il loro nome e la loro potenza sopra queste piante affinché recedano confusi, e cadano maledetti nel baratro con tutte le loro opere eretiche, e vi abitino i Santi Angeli di Dio, assicurando la sanità”. 1 Ancora oggi i beduini del deserto chiamano man il frutto della pianta tamarix mannifera, che compare come qualcosa di granuloso e fine simile alla brina, di colore bianco come granelli di coriandolo e di sapore simile al miele. È cibo degli angeli (Sapienza 16,20), cibo dato da Dio (Deuteronomio 8,3-16), frumento o pane del cielo o degli angeli (Salmi 78(77) 24-25; 105(104)40). Nel Nuovo Testamento la manna è simbolo dell’Eucaristia (Gv. 6,31-51; 1 Corinzi 10,1-22; Ebrei 9,4; Apocalisse 2,17). Nella letteratura rabbinica è il cibo degli eletti dei tempi messianici. Una urna speciale con una certa misura di manna era posta dinanzi alle Tavole della Legge, per ricordare i doni di Dio. TUTTI I GIORNI (DAL 28 GIUGNO AL 6 LUGLIO) • 8:00: Santa Messa; • 19:00: S. Rosario - Liturgia della Parola - Riflessione 28 GIUGNO: Preghiera del Rosario animata dall’Unitalsi; 20:30: Orchestra Scuola “S. G. Bosco”. 29 GIUGNO: Ammissione di quanti hanno aderito alla Confraternita nel 1° semestre. 30 GIUGNO: Liturgia della Parola presieduta da S.E. Mons. Domenico Caliandro. 1 LUGLIO - 20:30: serata musicale coro “A. Legrottaglie” e coro della Scuola “Giovanni XXIII” 2 LUGLIO - 20:30: “Immagini in musica” concerto di musica sacra. Duo del M° A. Cavallo al violino e B.K. Norontako all’arpa e canto 3 LUGLIO - 20,30: concerto dei Black&White 4 LUGLIO: Giornata della Condivisione. 5 LUGLIO: Liturgia penitenziale con celebrazione personale del Sacramento della Riconciliazione. 6 LUGLIO: Liturgia vigiliare; 20:30: presentazione in Chiesa dell’Ass.ne “Astera”. A seguire visita agli stands lungo V.le O. Quaranta. 7 LUGLIO - 6:00, 7:30, 9:00, 10:30: SS. Messe; dalle 8:00: Ospedale Civile, donazioni di sangue a cura dell’AVIS; 19:00: Processione con il Concerto bandistico Ass.ne Giovani Musicisti “A. Amico” di Ceglie Messapica; 22:00: V.le O. Quaranta: Gruppo Folk “La Stella”; 23:00: fuochi pirotecnici. P Don Giovanni Apollinare nuovo Vicario Foraneo assaggio di testimone tra mons. Cosimo Palma e don Giovanni Apollinare nella carica di Vicario Foraneo dell’Arcidiocesi Brindisi-Ostuni. La nomina è giunta venerdì 17 maggio u.s. durante l’incontro tenutosi tra l’arcivescovo S. E. mons. Domenico Caliandro e i sacerdoti ostunesi. Una funzione delicata e di notevole responsabilità quella affidata a don Giovanni che dovrà coordinare il lavoro di tutti i sacerdoti, offrendo supporto a quelli ancora in attività come pure ai prelati, che per motivi di anzianità o di salute, partecipano in misura più contenuta alla vita ecclesiastica della città. Don Giovanni Apollinare ha manifestato il più vivo ringraziamento per la fiducia che gli è stata accordata in questa libera scelta operata tra i sacerdoti, augurandosi di svolgere questo servizio in comunione e con la piena collaborazione di tutta la comunità sacerdotale. Particolare premura sarà quella di contemperare le esigenze dei responsabili del culto con le istanze provenienti dalla vita della nostra religiosità popolare, cercando la collaborazione con le istituzioni che operano nel nostro territorio, per raggiungere il bene comune. In questo particolare periodo di crisi e di difficoltà morali e materiali, è necessario sollecitare tutte quelle forze positive impegnate nel sociale per venire incontro alle diverse esigenze dei fedeli e per promuovere quella attenzione alla persona che, per la quotidiana esperienza parrocchiale, don Giovanni ritiene essere prioritaria e fondamen- tale per ogni successivo traguardo da raggiungere. Esprimendo le nostre felicitazioni per il prestigioso incarico ricevuto, auspichiamo a don Giovanni di vivere nella gioia della fede questo nuovo impegno particolarmente significativo per la crescita spirituale della nostra città. EA L’interno della Basilica Concattedrale: ultime esposizioni di opere La di Antonella Golia Basilica Concattedrale di Ostuni è molto conosciuta per il suo prospetto esterno che si presenta, ai visitatori della città bianca, nelle sue linee quattrocentesche. Poco valorizzato in questi anni è stato l’interno della chiesa restaurato secondo il gusto sette-ottocentesco dei vescovi dell’epoca: Scoppa (1747-82) e Palmieri (1893-1905). La Concattedrale presenta invece numerose opere sei-settecentesche di notevole interesse storico-artistico tra cui gli altari in legno del transetto, il fonte battesimale in marmi napoletani, la tela che rappresenta la “Visione di Sant’Antonio da Padova” attribuibile alla cerchia di Francesco Solimena e il dipinto della “Madonna con Bambino e Santi Gaetano da Thiene e Filippo Neri”. All’interno della chiesa, negli ultimi due anni, c’è stata una nuova sistemazione delle opere d’arte volta a dare continuità storica ed artistica al sacro edificio. Nell’estate del 2011, S.E. Mons Rocco Talucci, Arcivescovo Emerito di Brindisi-Ostuni, ha esposto al pubblico la statua argentea di Sant’Oronzo. L’esposizione della statua è stata predisposta all’interno del cappellone dell’Immacolata, opera del vescovo Raffaele Ferrigno (1856-1875). La nicchia dove era collocata la statua di Sant’Agnese è stata dotata di vetro infrangibile e antiproiettile con un’adeguata illuminazione, grazie ad un finanziamento dell’amministrazione comunale di Ostuni. La statua del Santo patrono (1794), opera dell’argentiere napoletano Luca Baccaro, viene esposta in questa nicchia restaurata, il 26 agosto 2011. Prima dell’esposizione di Sant’Oronzo, nel mese di luglio 2011, è stata spostata la statua di Sant’Agne- se dal cappellone dell’Immacolata al primo altare della navata destra, dedicato a Sant’Antonio da Padova. La statua di Sant’Agnese, in cartapesta ed attribuita a Raffaele Caretta, si trova ora nella nicchia alla destra dell’altare; qui erano conservati dei reliquiari spostati nei depositi ed ora in fase di catalogazione. Rimaniamo nella navata destra della chiesa, nel terzo altare, dedicato alla Sacra Famiglia. Qui vi era esposto il dipinto che rappresenta “Sant’Andrea apostolo che presenta il committente alla Madonna con il Bambino”, rimosso nel maggio 2011. Nel mese di luglio dello stesso anno, al suo posto, è stato collocato il gruppo scultoreo della Sacra Famiglia a cui l’altare è dedicato. Il 12 novembre del 2011, nel cappellone dell’Immacolata, dallo spazio sottostante la statua di Sant’Oronzo è stata spostata, di poco, la lapide funeraria di Mons. Semeraro. Ricordiamo poi che il 22 novembre 2011 la Cattedrale è stata proclamata Basilica con il Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Infine, a circa un anno da quest’ultima data, in occasione dell’ultima messa in cattedrale di Mons. Talucci, accanto alla statua di Sant’Oronzo è stato collocato il dipinto di Sant’Andrea sopra citato. Nel 2011 e 2012 inoltre l’associazione Ar.Tur che ha gestito il servizio di fruizione e valorizzazione della Basilica, ha inaugurato un percorso museografico all’interno della chiesa con delle didascalie accanto ai monumenti più importanti e la nuova illuminazione degli altari secondo le più recenti norme di illuminotecnica. SEBASTIANO PINTO, I segreti della sapienza. Introduzione ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, 2013 D on Sebastiano Pinto, sacerdote della diocesi di Brindisi-Ostuni, è nato a San Vito dei Normanni (BR) nel 1973 ed ha conseguito la Licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, il Dottorato in Teologia con Specializzazione Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana e la Laurea in Sociologia presso l’Università degli Studi di Lecce. Attualmente è docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica Pugliese presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Brindisi. Ha condotto il programma “Viaggio nel mondo della Bibbia”, andato in onda su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre) ogni domenica da luglio a settembre 2012, in cui, attraverso la proiezione di film, seguita da un dibattito in studio, i telespettatori sono stati accompagnati alla scoperta della storia, dell’ambiente e delle tradizioni dei luoghi che hanno costituito lo scenario dei racconti biblici. Don Sebastiano, inoltre, è stato direttore della rivista semestrale teologica Parola e Storia e ha già pubblicato i seguenti volumi: Ascolta Figlio. Autorità e Antropologia nell’insegnamento di Proverbi 1-9 (Città Nuova, 2006); Saremo anche noi come tutti i popoli. La nascita della monarchia (1Sam 8-11) e il ritorno dall’esilio (Esdra) riletti in chiave biblico-sociologica (San Paolo, 2008); Dove abita la sapienza? La ricerca dei saggi per la vita dell’uomo (San Paolo, 2009); Io sono un Dio geloso (Borla, 2010); Guardate gli uccelli del cielo (Vivere In, 2011). Di recente, inoltre, ha curato l’opera Proverbi. Introduzione, traduzione e commento (San Paolo, 2013), inserita nella collana Nuova Versione della Bibbia dai Testi Antichi, che ripropone le fonti bibliche in una nuova versione, con i testi antichi a fronte, un accurato apparato testuale-filologico e un ampio commento esegetico-teologico. Nella sua ultima fatica, Pinto, con la competenza e la chiarezza espositiva che lo caratterizzano, si occupa de “I segreti della sapienza”, fornendo al lettore una “Introduzione ai Libri sapienziali e poetici”, quei libri, cioè, che nell’Antico Testamento hanno un contenuto didattico o di etica morale, (insegnano la Sapienza) ed essendo presentati in forma poetica, con un fraseggio elegante e musicale, sono noti anche come “Libri poetici”: Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste (Qohelet) Cantico dei Cantici, Sapienza e Ecclesiastico (Siracide). Tra pagine, quindi, la letteratura sapienziale si sussegue in un “cammino” spirituale che l’autore intraprende con il lettore, progredendo nella vita di fede. GIANMICHELE PAVONE 9 RICORDI GIUGNO 2013 DEFUNTI 24 dicembre 1956 21 agosto 1920 30 maggio 2013 MIMMO CIRASINO Giovedì 30 maggio 2013, alle ore 14,40, serenamente si è spenta nella sua casa, la signora MARIA FANELLI vedova Velardi Donna di grande fede, moglie e madre esemplare, trasmetteva la sua energia e vitalità ai figli Vita e Lorenzo, e a chi le stava accanto. Così la ricorderò anch'io, che ho avuto modo e piacere di trascorrere con lei alcuni momenti della sua vita. Natalia ANNIVERSARI Il signor Franco Valente continua a ricordare con infinito affetto e con la composizione di alcuni versi, la bella ed amorevole esperienza vissuta con la moglie 18 maggio 2013 Ha lasciato la sua casa terrena, tra lo sconcerto dei suoi cari, per raggiungere la Casa Celeste Conosciuto e stimato da tanti ostunesi anche perché è stato collaboratore di affermati notai con sede in Ostuni, dai quali aveva acquisito una competenza e preparazione particolare. Allegro, buono e cortese; amava la famiglia condividendone la gioia di vivere, la sua immensa affettuosità e il dolcissimo sorriso che sempre riservava per tutti i suoi amici. Con indicibile dolore lo ricordano la moglie Rosa, la figlia Paola, la suocera Maria, il fratello Pinuccio con Pia, i nipoti e l’amorevole e premurosa zia Italia. Nel tuo ricordo Il 9 giugno 2013 ricorre il secondo anniversario della morte di Mi ricordo di te, quando al mattino Mi sveglio e ti mando un saluto. Mi ricordo di te, quando nel cielo Brilla l’ardente sole. Mi ricordo di te, quando nell’azzurro Del cielo mi immagino il tuo sguardo. UMBERTO PENTASSUGLIA Ho Mi ricordo di te, quando ogni volta Prego e rivolgo alla “Madonna” la mia preghiera. Mi ricordo di te, quando, con tanta gioia Insieme passavamo tutte le ore. Mi ricorderò sempre di te, perché sei E sarai sempre il mio grande AMORE! Franco Stimato e preparato cittadino ostunese che ad un certo punto della propria vita, per lavoro, si trasferì a Roma dove visse felicemente con la moglie Paola, i figli Claudia e Davide. Il pane fatto in casa di Pina Schirosi Cagnazzi RICORDI in mano una fetta di pane e, mentre lo assaporo, mi vengono in mente alcuni versi: “Pane, ti spezzan gli umili ogni giorno lieti se già non manchi alla lor mensa” non ricordavo l’autore, ma mio nipote Giulio ha risolto subito il problema con il tablet: Francesco Pastonchi (un giorno scompariranno del tutto i libri? Mi crea tanta tristezza, è bello sfogliare i libri, i giornali, sentire il profumo della carta…). Certo oggi il pane è ancora importante, non manca mai sulla nostra tavola, ma può essere sostituito da cracker, grissini… Io ricordo benissimo il periodo del dopoguerra, i negozi alimentari erano pochissimi, però in ogni quartiere c’era il forno che funzionava a legna (li sàrcene) effettuando due o tre infornate al giorno perché il pane si faceva in casa e la famiglia si sentiva ricca quando in casa c’era la provvista del grano e della farina che non serviva solo per il pane, ma anche per le orecchiette (stacciodde), i maccheroni (li maccarrune) e per i dolci: “le carteddate” e “li percedduzze” a Natale, “li palomme” a Pasqua. Quando la mamma decideva il giorno per fare il pane, il lavoro cominciava dalla sera precedente perché bisognava preparare “lu luvate” con la “crescetora” (una pagnottina cruda dell’impasto precedente, conservata in una coppetta di creta e che lievitava). La mattina “lu luvate” era ben lievitato e nella “mattera” un tagliere con le sponde alte, si mettevano circa 10 kg. di farina (misurata a manciate perché la bilancia casalinga era del tutto sconosciuta), si apriva una fossa al centro, si metteva lu “luvate” e lo si diluiva con acqua tiepida e poi lo si amalgamava con tutta la farina aggiungendo acqua con un po’ di sale (il pane era più saporito). Si lasciava riposare pochi minuti, poi si passava alla lavorazione dei pani: ogni donna aveva le sue forme preferite: a “treccia”, a “menzudde” (grosso filone), a “menza luna”. Erano importanti le “fecazzèdde” per i bambini: i cavallucci per i maschietti e le bamboline per N ANNA PALMA vedova Santoro Lio Al termine del rito funebre, celebrato dal sacerdote don Franco Blasi nella Chiesa Parrocchiale di San Luigi Gonzaga, la nipote, commossa, ha voluto ricordarla con le seguenti parole: Cara nonna, ci sono un sacco di cose che avrei voluto dirti, ma che non ho mai pronunciato. Non posso credere che questo momento sia arrivato; non posso e non voglio. Tu non puoi neanche immaginare tutte le cose che mi mancheranno di te: il tuo modo impacciato e divertente di muoverti in cucina andando ad appoggiarti ai fornelli senza neanche accorgertene, il tuo modo “grintoso” di difendermi e il pane con il pomodoro al mattino rassicurandomi «non diciamo niente a mamma». Ricordo che continuavi a ripetermi cosa dicevi ogni mattina prima di alzarti «ti ringrazio, Signore, per avermi fatto vedere ancora una volta la luce del sole», ma ti posso assicurare che adesso continuerai a vederla senza avere più il pensiero di non riuscirci. Non credo che la morte sia la fine della vita. Se è vero che ne esiste un’altra dopo questa, mi piace considerare la morte una stazione dove aspettare il treno per l’ultima fermata. D’altro canto la vita è anche un po’ questo: una continua corsa in treno in cui ognuno deve scendere alla sua fermata. Non so se ho scelto il momento migliore per ricordarti quello che sto per dire, che prima non ho mai dimostrato come si deve: TI VOGLIO BENE Perdonami, perdonami se te lo dico solo ora. Mi Manchi Giulia 30 giugno 2013 MATTEO ANDRIOLA Mi ricordo di te, quando ogni cosa Dorme nella natura addormentata. Ti amerò sempre Lunedì 27 maggio 2013, alle prime ore del mattino, sorretta dal fratello sacerdote don Cosimo e amorevolmente assistita dalle figlie Marilena e Daniela, si è addormentata in Cristo la signora 6° anniversario della morte di Mi ricordo di te, quando la mia testa, sul cuscino, riposa per dormire. deceduta il 18 giugno 2012. 27 maggio 2013 «O Cristo redentore, guida da morte a vita chi spera nel tuo nome» 30 giugno 2007 Mi ricordo di te, quando la luna, nel cielo gira leggera. IMMACOLATA (Tina) SARTORE 10 giugno 1931 le femminucce con gli immancabili chicchi di caffè per occhi. Il tutto veniva ricoperto con una tovaglia e poi una calda coperta perché lievitasse bene, altrimenti il pane veniva “uèrce”. Bisognava avvisare subito il fornaio perché doveva regolarsi in quale infornata inserirlo. Nel frattempo la mamma aveva lasciato sul tagliere un po’ di impasto per le “puccetèdde” da friggere in olio che costituivano l’attesa e profumata colazione di quella mattina. Si passava poi al soffritto di cipolle e pomodori per la “puccia”, il cui profumo invadeva tutta la casa. Intanto il pane era già lievitato, si preparava subito la “puccia”: in una teglia ben unta si stendeva con le mani una pagnotta, si sistemava il soffritto di cipolle e si copriva con l’altra pagnotta e si aggiustava il bordo affinché il soffritto non fuoriuscisse. Il lavoro era terminato, bisognava aspettare il fornaio, il pane era già stato messo sul tagliere e su ogni pezzo veniva impresso un segno di riconoscimento:; ogni donna aveva il suo: i denti della forchetta, la parte terminale di una chiave che allora erano molto grandi, o usando altri attrezzi. Quando il pane ritornava a casa ben cotto, il profumo si spandeva per tutta la casa ed eravamo tutti stanchi, però felici e contenti. NUOVO COMITATO SCIENTIFICO PER LA CAMERA PENALE ella seduta del 24 maggio u.s., il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Brindisi “Oronzo Melpignano” ha deliberato la costituzione di un Comitato scientifico, con il compito di curare l’organizzazione di eventi formativi e convegni specialistici, designando, quale coordinatore responsabile il nostro concittadino, Avv. Vito Melpignano, che sarà affiancato dagli Avvocati Mario Guagliani (Vice Presidente della Camera Penale), e Gianmichele Pavone, entrambi ostunesi, e dall’Avv. Cosimo Lodeserto (responsabile della Scuola Territoriale “Clemente Manco”) di Torre S. Susanna. Macellaio Uomo dal cuore immenso e buono, umile nel suo modo di fare e capace di tanti sacrifici. Indimenticabile marito, affettuoso padre e dolcissimo amico; tanti sono i ricordi che ha lasciato in chi lo ha conosciuto. Anche se Gesù lo tiene accanto a sé in Paradiso, rimane sempre presente in me e prego affinché sia al mio fianco per darmi forza e coraggio per affrontare i momenti difficili del mio cammino. Tua moglie Chiara Marseglia, i figli Rosalba, Tonio, Gino, Lucia e i diletti nipoti, in particolar modo il piccolo Matteo, tuo omonimo, che mai ti ha dimenticato e che continua a volerti bene. LETTERE ALLA REDAZIONE Ci è pervenuta una lettera del dott. Giuseppe Viesti indirizzata al Signor Sindaco Avv. Domenico Tanzarella sollevando alcuni inconvenienti dei quali condividiamo la richiesta di soluzione. Egregio signor Sindaco, chi ti parla è Pinuccio Viesti, un ex Assessore ai Lavori Pubblici, durante l’Amministrazione del Prof. Mario Castiglioni, Amministrazione Democristiana, con una opposizione di sinistra e di destra, valida e costruttiva, rappresentata da Personaggi di grande rispetto, politici per fede e non per mestiere, che hanno contribuito alla realizzazione di tante iniziative miranti allo sviluppo sia economico che giuridico della nostra Ostuni. Questa “Ostuni” ormai conosciuta in tutto il mondo con l’appellativo “Città Bianca”. Mi corre l’obbligo di ricordare con orgoglio e simpatia qualcuno di quegli Amministratori: Prof. Castiglioni, Sindaco Democristiano del centro, Dott. Ayroldi, della destra, Prof. De Laurentis, della sinistra comunista e perché non ricordare l’Avv. Peppino Tanzarella della sinistra socialista, il Tuo papà che sicuramente ti è stato Maestro nell’indirizzarti a quella politica seria che con convinzione Egli ha sempre praticato. L’Amministrazione Castiglioni programmò iniziò e realizzò varie importanti opere, molte ancora da completarsi, pur se trascorso molto tempo. Fu infatti in quel periodo che sbarcò in Ostuni, il grande imprenditore Schachter, a cui la nostra città deve essere molto grata per il grande complesso di Rosa Marina. Fu allora iniziata ed inaugurata la tanto discussa strada Panoramica, le terrazze lungo via Napoli e via Lecce, l’apertura di viale Pola con la lottizzazione delle zone limitrofe, l’apertura della Cassa Rurale ed Artigiana, la Cantina Sociale, la zona industriale di via Stazione, e tante altre iniziative, che non è il caso di ricordare e commentare. Molte sono state anche le iniziative e le realizzazioni delle successive Amministrazioni, ed in particolare della Tua che sta per scadere, con molte cose in cantiere, che certamente porterai a termine. Dopo questo preambolo su di un nostalgico ricordo del passato ben rapportato al presente, vorrei chiederti, se possibile, due cose: 1) Far rispettare un’ordinanza municipale; 2) 2) deliberarne un’altra; entrambe nell’interesse della cittadinanza, e per dar sfogo alle giuste osservazioni di molti cittadini ostunesi e forestieri che, come me, hanno notato e sollecitato quello che sto chiedendo. Non dimentichiamo mai che Ostuni si identifica come “la Città Bianca”. La Commissione Edilizia dell’epoca remota, da me presieduta, non concedeva licenza edilizia, se il fabbricato non era pitturato in bianco calce o rivestito di pietra ostunese. Ricordo anche che in seguito, il defunto Avv. Franco Anglani, durante il Suo mandato come Sindaco, fu ancora più severo con un’altra ordinanza in tal senso. Purtroppo nessuno, addetto e non addetto, al rispetto di queste ordinanze, si è accorto del colore dato ad alcuni fabbricati di recentissima costruzione, molto in vista. È un obbrobrio…! Non è il caso di riparare? La seconda richiesta riguarda lo «stretto di San Francesco»: si dovrebbe impedire la sosta in permanenza di auto lungo detta strada che la rendono stretta, per cui si crea confusione e pericolo. A tal proposito ricordo che l’allora Podestà Maggiore Ciraci, fece abbattere alcuni palazzi per allargarla, rendendosi benemerito ai suoi concittadini. Cordialmente ti saluto. GIUSEPPE VIESTI 10 CRONACA BREVE GIUGNO 2013 OSTUNI CALCIO C ome era nelle previsioni il Casarano ha vinto il campionato con 90 punti frutto di 27 partite vinte e 9 pareggiate, senza subire alcuna sconfitta. Ha vinto con pieno merito e dopo aver subito l’umiliazione della radiazione al termine del campionato scorso ritorna nella massima serie regionale, quell’Eccellenza ambita da molte squadre. Non è stato facile fare il balzo di categoria perché sulla sua strada ha dovuto superare grossi ostacoli a cominciare dalla Virtus Francavilla che si è classificata al secondo posto con 88 punti, dall’ASD Ostuni 1945 classificato al terzo posto con 77 punti, dal Leverano giunto quarto con 66 punti, nelle cui fila milita il vincitore della classifica marcatori, quel Cazzella che ha realizzato ben 27 reti. Seguono nell’ordine il Carovigno con 59, Fragagnano 58, Francavilla calcio 57, San Vito 56, Otranto 53, Martano 43, Maglie e Leporano 42, Scorrano 40, San Giorgio Jonico 37 (sconfitto dall’Ostuni per 4-3 domenica scorsa, il Lizzano con 35 punti. San Cesario e Delfini Jonici hanno concluso a pari punti e pertanto dovranno disputare una gara di spareggio per evitare la retrocessione in Prima categoria, mentre il Latiano ed il Massafra con 18 punti retrocedono nella serie inferiore. NOZZE DI DIAMANTE di Tonino La Centra C La rosa al completo dell’ASD Ostuni 1945 La terza posizione dell’Ostuni è ben meritata, avrebbe potuto fare qualcosa in più, ma tutto considerato, trattandosi di una matricola e con poche risorse economiche il suo cammino si può ritenere soddisfacente. Certo una società che è stata sempre al vertice dei massimi campionati dilettantistici e con una città tra le più belle della regione meriterebbe qualcosa in più.Vedremo cosa ci riserva il futuro. Il profumo del grande calcio riecheggia sulla città di Ostuni. Prima il prestigioso torneo internazionale riservato alle formazioni primavera, vinto dalla Juventus, poi l’ufficialità di ospitare il Parma Calcio di Roberto Donadoni per una settimana di ritiro (dal 7 al 14 luglio) in una struttura della costa ostunese. Il 24 maggio 1953 nella Chiesa dei Cappuccini di Ostuni, durante la Santa Messa celebrata dall’allora Rettore don Andrea Melpignano, si unirono in matrimonio LORENZO NACCI e LINA ESI Sabato 25 maggio 2013, circondati dall’affetto e dall’amore dei figli, Filomena, Franco, Rosa e Maria, dai numerosi nipoti e pronipoti, nella Chiesa di San Luigi Gonzaga, il Parroco don Franco Blasi ha benedetto le «nuove fedi nuziali», che gli sposi si sono scambiati, ed ha ricordato il rito matrimoniale celebrato 60 anni prima. I figli palesemente emozionati hanno partecipato con gioia al sacro rito e, grati per l’affetto e l’esempio ricevuti, hanno chiesto per i loro cari abbondati Benedizioni, salute e serenità fino a quando il Signore vorrà mostrare la sua generosità. I nipoti e pronipoti, invece, commossi per il felicissimo evento hanno declamato le seguenti parole per il nonno e la nonna: «Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti; amare profondamente qualcuno ci rende coraggiosi». Ed è solo grazie al coraggio che voi ci avete silenziosamente mostrato, siete arrivati qui, oggi, insieme, come esattamente 60 anni fa. Adesso quel coraggio è anche nostro, vivrà con noi e costruirà con noi. Un semplice grazie. I vostri nipoti. Notizie flash A di Danilo Santoro ncora un tragico incidente stradale lungo la strada che collega Ostuni a Torre Pozzelle. A perdere la vita Martino Tagliente, 24 anni, di Martina Franca. Il giovane, alla guida di una Volkswagen New Beetle, ha perso il controllo della vettura subito dopo una curva, andando a sbattere violentemente contro un pianta di ulivo secolare. E’ stata breve la speranza dei suoi familiari: il suo cuore ha smesso di battere qualche giorno dopo l’incidente al Perrino di Brindisi. La famiglia ha dato il consenso per l’espianto degli organi. *** altra tragica vicenda è avvenuta all’inizio di giugno all’interno del Campus: l’area verde a ridosso della zona 167; il corpo senza vita di un suicida, C.R., di 52 anni, è stato ritrovato da alcuni ragazzi. Sono state prontamente avvisate le autorità, ma qualcuno dei ragazzi ha pensato anche a fotografare la macabra scena e a diffonderne le immagini su Internet e cellulari. Inoltre un 18enne, A.C., e due minorenni sono stati sorpresi da una pattuglia dei Carabinieri a devastare il bar, chiuso per ristrutturazione, del Campus. Per i giovani trasferimento in Caserma e successivamente la denuncia. *** rima il furto, poi il lungo viaggio illecito. La scoperta dei Carabinieri impedisce di completare l’azione malavitosa: immettere nel mercato illegale il mini escavatore e due minipale Bobcat rubati in provincia di Torino e giunti ad Ostuni con un TIR, pronti per essere smistati. Ad essere denunciati per ricettazione l’autista ed il proprietario dell’autoarticolato: N.Z. di 44 anni ostunese e S.B 30enne di San Michele Salentino. *** eppur in ritardo e tra mille dubbi la stagione estiva è salva per il villaggio Valtur di Ostuni e per tutti i dipendenti stagionali. Ancora in fase di trattativa per la vendita completa del marchio e di tutte le strutture facente parti al gruppo Valtur, il villaggio turistico situato tra Torre Pozzelle e Lamaforca riaprirà i battenti salvaguardando, almeno per questa estate, i 170 lavoratori, Un’ P S di uno dei complessi più rinomati della zona. La Valtur, fallita ormai da diverso tempo, è in amministrazione straordinaria da due anni: la svolta definitiva per la vendita potrebbe avvenire nel prossimo autunno. *** iconoscimenti prestigiosi e ormai consueti per la città di Ostuni. Ancora una volta la città bianca viene premiata con la Bandiera Blu, premio assegnato dalla Fee( Fondazione per l’educazione ambientale) per la diciannovesima volta al territorio ostunese, oltre alla “Bandiera verde” per la ricettività marina destinata ai bambini, conferita da un team di 115 pediatri italiani e le Cinque Vele conferito da Legambiente. Quest’ultimo successo, ottenuto per il quinto anno consecutivo è stato consegnato a Bari dall’Assessore Regionale all’ Ambiente Silvia Godelli. «Per aver avviato un processo che condurrà alla certificazione Emas, dopo aver già conseguito la certificazione ISO 14001 del proprio sistema di gestione ambientale. Ha dato il via, nel Parco Regionale delle Dune Costiere e nell’area naturale di Torre Pozzelle, ad un percorso di razionalizzazione del sistema di accessi al mare, realizzando un sistema integrato bus+bici e allestendo aree di sosta e parcheggi distanti dalla linea di costa » queste le motivazioni del prestigioso riconoscimento. *** alla chiusura e all’accorpamento nella sede centrale brindisina, della sezione distaccata del Tribunale di Ostuni. E’ questo il monito della Cidec (la Confederazione italiana esercenti commercianti), che attraverso il suo presidente provinciale, Cosimo Lubes, appoggia l’iniziativa del Sindaco, Domenico Tanzarella, che ha deciso di ricorrere al Tar per garantire il mantenimento degli uffici giudiziari nella Città bianca. La Cidec sottolinea tuttavia che gli enti pubblici pagano ingenti fitti a privati per l’affitto di altre strutture, come il Commissariato della Polizia di Stato e l’INPS, e chiede che, in caso di dismissione della sede giudiziaria, che sembra per ora esclusa, l’immobile non rimanga inutilizzato. La Cidec, nei giorni scorsi, ha anche tenuto incontri per la situazione delle attività imprenditoriali nella zona industriale, tagliate fuori anche dalla vista degli automobilisti dopo la realizzazione dello svincolo per Villanova lo scorso anno. R No CULLE PREMIO DI POESIA IN MEMORIA DI ANTONIO SALLUSTIO inque giovanissimi poeti del liceo "Pepe-Calamo" di Ostuni sono stati premiati il 29 maggio scorso nella quarta edizione del premio "Antonio Sallustio", istituito per ricordare la figura dell'edicolante e libraio "storico" della città, scomparso nel 2009, che in gioventù, dalla sua Calabria, aveva pubblicato decine di poesie ed articoli su riviste ed antologie nazionali, tanto da essere inserito nel prestigioso "Panorama biografico degli italiani d'oggi" edito dalla Curcio nel 1956. La premiazione è avvenuta nella "Casa della musica" di Ostuni: per il biennio del Classico è stata premiata Valeria Russo (IV A) con "Le parole del mare"; per il triennio il premio è andato a Roberta Pignatelli (II C) per la poesia "Respiro"; per lo Scientifico il premio del biennio è stato attributo a "L'amore perduto" di Maria Chiara Gianfreda (II C), quello del triennio ad Angelo Santoro (III A) con la poesia "L'attimo prima". Una menzione speciale è andata a Elena D'Alessandro (IV A dello Scientifico) che ha scritto "Il regno della felicità". La commissione giudicatrice comprendeva la dirigente del Liceo Annunziata Ferrara, i professori Maria Menna Colacicco, Elena Narracci e Matteo Laterza e, in rappresentanza della famiglia, Ferdinando Sallustio. La studentessa Donatella Urgesi, anche lei partecipante al premio, ha realizzato con grande cura un video sulla poesia nel cinema e nella televisione; applauditissimi la giovane cantante e poetessa Fabiana Suma, e il pianista ed arrangiatore Giuseppe Anglani, entrambi studenti dello Scientifico, ed entrambi di grandissimo talento, che hanno interprtetato alcuni grandi classici della musica italiana da De Andrè a Battisti, da De Gregori a Venditti. Sabato 25 maggio un'analoga premiazione per i giovani poeti si era svolta a Cariati (Cosenza), città di origine della famiglia: nel 1957 Antonio Sallustio scrisse i versi dell'inno per il Vescovo di Cariati mons. Orazio Semeraro, che proveniva proprio dal clero di Ostuni, dove era stato vicario generale. Sallustio Antonio verrà ricordato nel corso della Messa di domenica 23 giugno alle 19 nella parrocchia di San Luigi nel quarto anniversario della sua scomparsa. Il 3 maggio 2013 nella Clinica “Salus” di Brindisi per la gioia di tutti i suoi cari e grazie alla bontà materna della Beata Vergine Maria, è nata GRETA primogenita di Antonello e Carmen Ruggiero. I nonni Carlo e Lucia, di Ostuni, e Gino e Giuseppina di San Vito dei Normanni felici del lieto evento e, soprattutto la zia Adriana che ha atteso la nascita di Greta con indicibile emozione, abbracciano amorevolmente la piccola nata e nel felicitarsi con i genitori le augurano un lungo futuro ricco di pace e serenità. * * * Presso l’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti il 31 maggio 2013 è nato il piccolo MARIO SCHETTINI di Eugenio e Mattia Sacco. I nonni Mimina, Isa e Simeone, gli zii e i parenti, con indescrivibile gioia annunciano il lieto evento. Da lassù anche il nonno Mario gioisce per questa nuova vita. Mensile Cattolico d'Informazione Anno XCI - Numero 6 - GIUGNO 2013 Corso G. Garibaldi, 129 - 72017 Ostuni (Br) Tel./Fax 0831.331448 [email protected] Part. IVA 00242540748 Associato UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Iscritto alla FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI Abbonamento annuo: € 20,00 Estero: € 50,00 - C.C.P. n. 12356721 Aut. Trib. Br n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673 Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Filiale di Brindisi Aut. Filiale Poste Brindisi - Pubbl. inf. 45% Direttore Responsabile: Ferdinando Sallustio Redazione Enza Aurisicchio - Gianfranco Ciola - Domenico Colucci Paola Lisimberti - Giacomo Mindelli Gianmichele Pavone - Alfredo Tanzarella jr. 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