GIUGNO
Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921
2013
N° 6
Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673
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Mons. Caliandro incontra il Papa
Il
16 maggio scorso Mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, ha incontrato Papa Francesco nell’ambito della programmata visita ad limina.
Queste le sue riflessioni a caldo appena terminato il colloquio con il Santo Padre:
«Torno in mezzo al mio popolo carico di entusiasmo.
L’incontro con Papa Francesco mi ha trasmesso una iniezione di gioia nel servizio che rendiamo alla Chiesa. Questa mattina abbiamo vissuto una esperienza straordinaria.
Ho raccontato a Papa Francesco del nostro cammino pastorale, soprattutto per quel che riguarda la famiglia - con
le crescenti situazioni di irregolarità e il modo di affrontarle - le vocazioni e la catechesi.
Ho riferito a Papa Francesco dell’amore che riceve dalle
persone e in particolare da coloro che, sapendo della mia
visita, mi avevano chiesto di salutarlo, assicurando le loro preghiere. Ed è stato a proposito di quest’ultimo aspetto che il Papa ha raccomandato di pregare per lui, affinchè il Signore gli conceda forza e salute per portare avanti il ministero petrino.
Torno dall’incontro con Papa Francesco sempre più consapevole che noi siamo portatori del Vangelo e non depositari di idee o ideologie. Il nostro compito è quello di
guidare, coloro che lo vogliono, all’incontro con Gesù.
una copia
La visita ad limina è stata la testimonianza di un Padre
che, in maniera sublime, ci conferma nel servizio che ci è
stato affidato dal Signore e ci stimola ad andare avanti».
Con l'espressione visita ad limina (Ad limina apostolorum) si intende indicare l'incontro che, ogni cinque anni,
i vescovi di tutto il mondo hanno in Vaticano con il Papa
per illustrare quali siano le particolarità che contraddistinguono la loro Regione ecclesiastica dal punto di vista religioso, sociale e culturale, quali siano i nodi maggiormente problematici dal punto di vista pastorale e culturale e come interviene la Chiesa "particolare" su questi problemi.
***
Sono state, inoltre, dodici le Confraternite della nostra
Diocesi che, sabato 4 e domenica 5 maggio, hanno partecipato a Roma, alla Giornata Universale delle Confraternite e della pietà popolare. I confratelli, guidati dal Delegato Arcivescovile, don Claudio Macchitella, hanno raggiunto la Capitale a bordo di otto pullman. Nel pomeriggio di sabato 4 maggio hanno partecipato ad una celebrazione eucaristica diocesana presso una chiesa di Roma,
mentre domenica mattina, 5 maggio, dopo la visita alla
tomba di san Pietro, hanno preso parte alla concelebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco.
NUOVI AUTORI DI POESIA DIALETTALE:
Il
€ 2,00
UN PREMIO DA "LO SCUDO"
nostro giornale pubblica poesie in dialetto ostunese fin dai suoi primissimi numeri. Con
la lingua del popolo, usata dalle persone di cultura, "Lo Scudo" ha accompagnato i mutamenti di costume e le vicende ostunesi per novant'anni. Dopo la grande partecipazione
di pubblico ala serata dell'agosto 2012 con i maestri della poesia (Domenico Colucci, Silvio Carrino, Silvio Iurleo, Nello Ciraci e la partecipazione di Tonino Zurlo), il giornale organizza per agosto prossimo un premio di poesia dialettale riservato ad autori che non abbiano mai pubblicato libri di poesie in vernacolo; gli autori hanno tempo fino al 31 luglio per inviare una o più poesie (fino ad un massimo di cinque) alla mail [email protected], oppure
spedirle o consegnarle a mano alla nostra sede di Corso Garibaldi; le poesie potranno essere edite o inedite, non più lunghe di trenta versi, e verranno valutate da una commissione di esperti nominata dal giornale. Nella nuova festa del dialetto ostunese, nella seconda
metà di agosto, verranno premiate con un diploma le tre migliori poesie e verranno lette
tutte quelle che la commissione giudicatrice riterrà meritevoli. Le poesie vincitrici saranno
pubblicate sul numero del giornale successivo alla premiazione. Sul numero di luglio de
"Lo Scudo" pubblicheremo altri dettagli e la data di premiazione: ma, già da ora, potrete
tirare fuori dal cassetto le vostre poesie già scritte o immaginarne di nuove, e spedircele:
viva la lingua del popolo!
Il nostro Enzo Farina interpreta come un quiz la situazione politica ostunese, a pochi mesi dal rinnovo di Sindaco e Consiglio comunale: il Pd nazionale esulta, quello locale meno, mentre una parte delle opposizioni è stata chiamata a raccolta dal neosenatore Pdl
Iurlaro. Cosa accadra?
O
WE ARE IN PUGLIA, ANZI IN OSTUNI
stuni viene vista nei cieli d'Italia e nelle città
d'Europa: sui voli Alitalia,
dal 1 al 30 giugo, viene trasmesso un documentario di
sei minuti prodotto da SKY
che è un inno ai nostri ulivi
millenari, con interviste all'imprenditore Corrado Rodio, al direttore del Parco
delle Dune costiere, Gianfranco Ciola, ai due "Messaggeri del mare" che, nell'inverno scorso, nuotarono
nelle nostre acque a zero gradi per protesta contro le modifiche alla legge salva-ulivi.
Proseguono le manifestazioni di protesta contro la nuova
legge: il grande batterista Tony Esposito è stato presente proprio a Masseria Brancati ad una manifestazione in difesa degli ulivi, e la problematica è stata presentata anche all'udienza papale del
29 maggio scorso ed al Parlamento.
La foto di Masseria Cervarolo, tra Ostuni e Martina
Franca, con una felice scena familiare fra tanti trulli sul
prato inglese (è il caso di dirlo) è stata invece scelta con
un'immagine di Torre Guaceto e due di Gallipoli, per
pubblicizzare la nostra regione nel progetto "We are in
Puglia" la campagna organizzata da Puglia Promozione
(Agenzia Regionale del Turismo) per promuovere in
Europa la Puglia, realizzata con la Nikon e il suo fotografo Francesco Italia. L'iniziativa è attuata a Londra,
Parigi, Berlino, Bruxelles, Francoforte, Monaco di Baviera, Zurigo, Ginevra, con immagini sugli autobus e
sul web. E' così, siamo orgogliosi di vedere un pezzo di
Ostuni, la Masseria Cervarolo ristrutturata con amore
da Teo Avellino, passare sui mezzi pubblici davanti all'Abbazia di Westminster, uno dei simboli di Londra.
Hello, amici inglesi, venite qui: we are in Ostuni!
F.S.
2
Brevi
dal Palazzo
GIUGNO
2013
Il
di Alfredo Tanzarella jr
Consiglio Comunale del 29 maggio è stato
dominato dalle questioni finanziarie; non solo
di bilancio si è parlato (con l’approvazione di un
documento che risente inevitabilmente della crisi che investe non solo il nostro Paese), ma anche della ormai famigerata TARES (o meglio “il”
TARES”) che da quest’anno si tradurrà in un ennesimo prelievo dalla tasche dei cittadini (secondo alcune stime, il nuovo tributo peserà in
media per 64euro annue in più a famiglia). Cos’è TARES? Uno dei tantissimi acronimi con i
quali è stato denominato il Tributo comunali su
Rifiuti E Servizi. Sostituisce la vecchia TARSU
(o la TIA nei comuni che l’avevano adottata),
cioè la Tariffa per lo smaltimento dei rifiuti (la cosiddetta spazzatura). Mentre, sino ad ora, la
TARSU serviva esclusivamente a finanziarie il
servizio di gestione dei rifiuti urbani, il TARES
coprirà anche i costi dei cosiddetti Servizi indivisibili, quelli, cioè, che sono resi in favore di tutta
i cittadini, indistintamente (polizia urbana, anagrafe, illuminazione pubblica, manutenzione del
verde e delle strade). Ciò significa che dalle nostre tasche dovranno uscire non più i soldi per la
“spazzatura”, ma anche per tutta una serie di
servizi il cui costo grava oggi sulle altre voci del
bilancio.
L’idea che sta a base del TARES è quella di
semplificare l’imposizione tributaria sui rifiuti (oltre che portare più soldi direttamente ai Comuni), accorpando in un unico tributo sia la gestione, sia la raccolta, che lo smaltimento dei rifiuti
e che riguarderà sia le persone fisiche che le imprese commerciali.
Ma se era già difficile trovare un modo per suddividere tra i cittadini il costo della “spazzatura”
(ricordiamo che, per legge, il canone del servizio di igiene urbana avrebbe dovuto essere interamente coperto dal pagamento della TARSU –
cosa che non è stata certamente così in tantissimi comuni, tra cui Ostuni), ancor più complicato è trovare il modo di fare i conti con il TARES.
Quanto costerà ad ogni cittadino? Abbiamo detto in media 64 euro in più all’anno, ma su quali
indici calcolare quanto ognuno di noi dovrà pagare? Il calcolo andrebbe effettuato sull’80%
della superficie catastale di ogni immobile occupato (anche temporaneamente). Un dato, quello della superficie utile, del quale raramente i co-
A
muni dispongono e che rappresenta una delle
maggiori difficoltà nel calcolo dell’imposta.
Pertanto, tantissimi comuni non hanno approvato il necessario Regolamento per il TARES e
l’imposizione è rimasta bloccata: tutti avremo
notato che nei mesi scorsi non sono arrivati a
casa i bollettini per il pagamento in 4 rate della
“spazzatura” e questo perché non era chiaro (e
non è ancora chiaro) cosa fare. Ciò ha anche
creato una certa crisi di liquidità: non entrando
in cassa né i soldi della (vecchia) TARSU né
quelli del (nuovo) TARES, il Comune di Ostuni
(come tantissime amministrazioni) si è trovato
per diverso tempo ad avere pochissimi soldi in
cassa (con quali conseguenze è facile immaginare). Sicché, il Governo, preso atto di questa
situazione, ha recentemente consentito ai Comuni di applicare temporaneamente i criteri della vecchia TARSU. Il Consiglio Comunale di
Ostuni ha immediatamente utilizzato l’opportunità offerta: nei prossimi giorni arriveranno a casa dei contribuenti i bollettini per il pagamento
del TARES, calcolato, però, sulla base della
TARSU dell’anno scorso.
Pertanto, sarà calcolato il 90% della TARSU pagata l’anno scorso e questo importo sarà diviso
in tre rate, da pagarsi il 30 giugno, il 31 agosto
e il 31 ottobre; entro fine anno dovrebbe pagarsi il saldo, calcolato però quale TARES (posto
che si ipotizza che sino a quella data sarà possibile fare i conti delle nuove tariffe).
Restano invece confermate le aliquote IMU già
fissate per lo scorso anno. Dunque, pagheremo
lo stesso importo dell’anno scorso, eccezion fatta per la prima casa, la cui tassazione (come si
sa) è stata per ora sospesa dal governo Letta.
Infine, vogliamo segnalare che è in pubblicazione la Variante di adeguamento al PUTT/P del
Piano Regolatore Generale (le tavole di piano,
le norme tecniche e la relazione generale sono
visibile sul sito del Comune di Ostuni www.comune.ostuni.br.it): sino al 24 giugno prossimo è
possibile per tutti presentare osservazioni; e sarebbe bello che tutti i cittadini potessero interessarsi a questo argomento, dato che la Variante
al Piano Regolatore disegna nuovamente, dopo
quasi vent’anni la nostra città (al fine di tutelare
meglio dal punto di vista paesaggistico) e potessero dire la loro.
NOTIZIE DALL’OSPEDALE
seguito dell’assegnazione della dottoressa Fernanda Cristofori, la Pediatria del nostro ospedale, chiusa da circa un anno, è stata finalmente riaperta il 6 giugno con 10 posti letto.
Viene risolto, in tale maniera, uno dei problemi sollevati dalle organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL durante la manifestazione di protesta organizzata all’ingresso del locale Ospedale Civile nella mattinata del 5 giugno. Alla presenza dei segretari provinciali, i rappresentanti delle sigle sindacali citate hanno continuato, dopo analogo sit-in svolto in precedenza presso l’Ospedale “Perrino” di Brindisi, a manifestare contro la gestione “ragionieristica” della Direzione Generale della ASL di Brindisi, che ha portato, secondo le loro dichiarazioni, all’offerta di un servizio sanitario sempre più carente nei confronti dei cittadini. Le stesse organizzazioni sindacali sono arrivate a chiedere le dimissioni del Direttore Generale, attraverso un documento congiunto inviato al
Presidente della Regione Puglia ed all’Assessore regionale alla Salute. Si è evidenziato, ancora
ed in particolare, che presso il nosocomio della Città bianca non è stata ampliata a 16 posti letto
la Unità operativa di Cardiologia, non si è provveduto al trasferimento della Pneumologia da Fasano ad Ostuni, non si sono strutturati i 5 posti letto previsti di recupero e riabilitazione funzionale , né si è dato corso al potenziamento della medicina distrettuale e domiciliare, contravvenendo
alle note disposizioni regionali. Vero è che molte delle problematiche sollevate potrebbero essere
risolte attraverso il completamento della nuova ala, i cui lavori, nell’attesa del compimento delle
procedure della gara di appalto in corso, non sono ancora ripresi. Nel frattempo, nelle immediate
vicinanze del nosocomio ostunese, interi palazzi privati, la cui costruzione è iniziata successivamente a quella della nuova piastra, sono stati già portati a termine…
Il Sindaco di Ostuni, avv. Domenico Tanzarella, in virtù del ruolo di indirizzo e di controllo riconosciuto ai primi cittadini dalla normativa vigente, ha chiesto la convocazione della Conferenza di
Sindaci della ASL BR, “per una opportuna e doverosa audizione della Direzione Generale stessa”,… “al fine di verificare la veridicità delle contestazioni mosse e l’esistenza di uno spazio di
confronto e conciliazione”. A seguito di disposizione della ASL BR, dopo oltre sei mesi di sospensione dell’attività di raccolta delle donazioni di sangue, finalmente, dal 17 maggio 2013, l’Unità di
raccolta fissa (URF) riapre i battenti, seppur per un solo giorno alla settimana, il venerdì, dalle ore
8,15 alle ore 10,30. In tale maniera tutti i donatori, sia dell’AVIS che volontari, potranno donare
sangue per le esigenze dei vari presidi ospedalieri, senza recarsi fuori sede. Dal primo giugno c.a.
il Direttore della U.O.C. di Radiologia del P.O. Ostuni-Fasano, dottor Giuseppe De Simone, non è
più in servizio per collocamento a riposo. A lui vanno i nostri ringraziamenti per l’attività sin qui
svolta e che ha visto il notevole potenziamento delle attrezzature in dotazione, con l’arrivo della
nuova TAC multistrato, del nuovo intensificatore di brillanza, del nuovo mammografo digitale, della risonanza magnetica a basso campo magnetico e del nuovo ortopantomografo.
Al suo posto è stata nominata, come Dirigente Medico Responsabile, la dottoressa Cosima Sozzi, di Ostuni, alla quale va il nostro benvenuto unitamente all’augurio di buon lavoro per un incarico tanto importante e delicato. La nuova Dirigente, che vanta un notevole curriculum professionale, avendo,tra l’altro, già prestato la propria opera presso l’Ospedale di Acquaviva delle Fonti ed il
“Perrino” di Brindisi, all’atto del suo insediamento, ha dichiarato che il suo intento principale sarà
quello di ridurre notevolmente le liste di attesa, soprattutto quelle per la risonnaza magnetica, nonostante la carenza di organico esistente. In effetti, manca almeno un Dirigente Medico e, per
quanto riguarda i Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, in media giornalmente sono presenti in sei,
su otto posti di lavoro da coprire (ndr).
ROSARIO SANTORO
CITTà
La situazione sanitaria nel nostro territorio:
esigenze e infrastrutture
di Gianmichele Pavone
M
ercoledì 24 aprile presso l’Auditorium “G. Semerano” della Biblioteca comunale di Ostuni si è svolto
il terzo incontro dei “Laboratori di cittadinanza attiva” organizzati congiuntamente da: M.E.I.C., U.C.I.I.M.,
A.I.M.C., Centro di Cultura “D. Cerignola”, Lo Scudo,
Associazione Amici della Biblioteca Diocesana Pubblica “R. Ferrigno” e Banca del Tempo
L’appuntamento era incentrato sul tema di grande attualità “La situazione sanitaria nel nostro territorio”, oggetto di un vivace dibattito in campo politico.
Il tema è stato introdotto dal Dott. Pietro Lacorte, Vice
presidente della Società Italiana di Bioetica e Comitati
Etici (SIBCE), il quale ha invitato i medici a “dedicarsi
alla persona” prima di criticare la politica, non facendo
sindacalismo ma preoccupandosi che la medicina venga attuata nel modo più qualificato possibile.
Ha coordinato i lavori il Dott. Sergio Montanaro, Dirigente del Tribunale di Brindisi, che ha ricordato, in primis, l’accesissimo dibattito sviluppatosi nella nostra città con riferimento alla riorganizzazione territoriale delle
strutture ospedaliere nella nostra provincia, con la conseguente perdita della possibilità di beneficiare di una
struttura migliore a pochi chilometri da Ostuni a favore
di un piccolo ospedale cittadino.
È intervenuto, quindi, il Dott. Maurizio Portaluri, Primario di Radioterapia presso l’Ospedale “A. Perrino” di
Brindisi e responsabile dell’associazione Medicina democratica, movimento di lotta per la salute (MD), organizzazione attiva nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Da un punto di osservazione privilegiato, il Dott. Portaluri, riconosce che il nostro territorio risulta fortemente penalizzato da scelte che non
dipendono dal direttore generale dell’ASL e che andrebbero, comunque, riviste. Sarebbe opportuno, peraltro, sia accrescere il senso di appartenenza dei professionisti al servizio pubblico, evitando che l’esercizio della libera professione finisca col porsi in concorrenza
con lo stesso, sia cercare di superare le “logiche del
mercato”, per le quali si deve sempre ottenere un “profitto”. Emblematico, infatti, è l’esempio di Gino Strada,
che con gli ospedali di Emergency ha dimostrato come
si possa erogare un servizio pubblico senza rimetterci.
Il Prof. Francesco Paolo Calamo
Specchia, Professore Associato
di Igiene presso la Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha affrontato il tema “Epidemiologia: esigenza primaria e infrastruttura cruciale per la provincia di Brindisi”. Nel corso della relazione è stato posto l’accento sulla necessità di razionalizzare l’erogazione dei servizi
senza far venir meno l’obiettivo
di produrre livelli essenziali di
salute, la quale – è bene sempre
ricordarlo – rientra tra i diritti costituzionalmente sanciti. Se così
non fosse, il Servizio Sanitario
Nazionale si limiterebbe ad essere un semplice “servizificio”.
L’Epidemiologia, pertanto, fornendo una descrizione complessiva della situazione territoriale, ha un ruolo fondamentale
nell’aiutarci a spostare l’attenzione dai servizi alla salute prodotta.
“La sanità nella nostra provincia
è un po’ la Cenerentola della
Regione Puglia”, come ha fatto
notare il Sindaco, Avv. Domenico Tanzarella. Peraltro, tutti gli
interventi nel nostro territorio e
nel Meridione in generale devono fare i conti con i tagli alla spesa pubblica e i vincoli di bilancio.
Il primo cittadino, inoltre, ha ribadito ancora una volta che, dal
suo punto di vista, data la morfo-
logia del nostro territorio, sarebbe preferibile individuare nelle città di Brindisi, Francavilla e Ostuni le tre collocazioni geografiche ottimali per altrettante strutture
sanitarie indispensabili nella provincia di Brindisi.
Al termine delle relazioni, numerosi e pertinenti sono
stati gli interventi dei presenti, in particolare degli operatori del settore, che hanno evidenziato l’assenza di
personale qualificato e di strutture adeguate a fronte di
esigenze via via maggiori e in continua evoluzione.
Spetta – come sempre – alla politica e alle sue farraginose e imperscrutabili logiche il compito di regolare le
esigenze della cittadinanza e occorrerà che passi del
tempo prima di dare una risposta ai numerosi quesiti
emersi anche nel corso della serata, ma siamo certi che
torneremo ad occuparci molto presto della situazione
sanitaria del nostro territorio.
Il 12 giugno u.s. si è svolto il quarto ed ultimo incontro dei laboratori di cittadinanza attiva avente ad oggetto “Le risorse ambientali e culturali di Ostuni e le
prospettive di sviluppo”. Ci riserviamo di pubblicare
una relazione sulla serata sul prossimo numero de Lo
Scudo.
Nei giorni 22 e 23 giugno p.v. si svolgerà presso il
Centro di Spiritualità Madonna della Nova il convegno
su “Il conflitto tra ambiente, salute e lavoro” organizzato dal MEIC - delegazione Regione Puglia.
Interverranno: Prof. Francesco P. Calamo Specchia
(Università Cattolica - Roma), Francesca Caliolo (Rete Naz.le Sicurezza sul lavoro), Prof. Luigi D’Andrea
(Università di Messina, Vice-Presidente nazionale
Meic), Prof. Tommaso Fiore (Università di Bari), Prof.
Guglielmo Minervini (Assessore alla Trasparenza e
Cittadinanza attiva con deleghe a Sport e Politiche
giovanili, Gestione risorse umane, Affari generali,
Contratti e appalti, Contenzioso, Demanio marittimo),
Dott. Maurizio Portaluri (U.O. Radioterapia - ASL
Brindisi), Aurelio Rebuzzi (Assoc. "Taranto libera"),
Donato Stefanelli (FIOMM), Ing. Michele Vinci (Presidente Confindutria Bari-BAT).
3
Terza Pagina
LA VERGINE DI CAROSINO
"Me vogghje perde, ce pur'i'so'creta/uardanne a ll'aria mire na cumeta".
"La Vergina di Carosine", da "Quaderno di vecchie parole" di Nello Ciraci
E
ra un luogo dell’anima. Sapevo da sempre;
mia madre ce lo ripeteva come a trasmetterci
qualcosa che ci apparteneva. Sapevo che lì, in
quel paese alle porte di Taranto, nella piazza, c’era
una statua che mio nonno Oronzo aveva scolpito
nel 1904 e dove, al ritorno con suo piccolo camioncino da Taranto dove andava a prendere un
carico di marmo arrivato da Carrara in battello, mio
padre si fermava soprattutto perché quello dei miei
fratelli che lo accompagnava, sapesse e
conservasse memoria. E un giorno, molto
lontano, inseguendo o fuggendo dolorosi
fantasmi, volli andare a Carosino, quello
era il paese, e compiere una sorta di pellegrinaggio che poi ho descritto ne La
Vergina de Carusine nel mio libro Quaderno di vecchie parole. Era un pomeriggio di primavera già calda.
La piazza non fu difficile trovarla,
assolata e solitaria e all’angolo sul
suo piedistallo vidi la statua, brunita
dal tempo e dall’aria. Luogo dello spirito restò perché bastava sapere che lì
era una parte di noi, una radice, un
frammento di storia per quelli che
storia non ebbero. E feci mia la
consuetudine che era stata di mio
padre. Una mattina avevo accompagnato mio figlio a Taranto di dove
con un collega sarebbe partito in auto per Roma e al ritorno feci la deviazione per Carosino, mi fermai qualche minuto sotto la statua, poi feci un giro per la piazza e visto
che c’ero entrai in una edicola
per acquistare il giornale. Attendendo il resto lo
sguardo mi cadde su una Storia di Carosino. La
cittadina aveva dunque uno storico. Presi il nome
e consultata l’agenda al mio ritorno lo chiamai. Era
un collega, insegnava in un liceo di una cittadina
vicina, credo Manduria o Sava. Gli raccontai la
storia, gli dissi chi ero. Il professor Antonio Cinque
mi disse che avrebbe raccolto notizie su quanto da
me detto e che ci saremmo risentiti dopo una quindicina di giorni. E così fu. Il professore aveva anche controllato il mio legame con Oronzo Ciraci.
Fissammo un appuntamento per lo stesso giorno
nel pomeriggio prima di un suo impegno serale. In
quella circostanza mi disse che egli aveva ritrovato notizie sull’autore della loro statua, mio nonno,
mi parlò di un sacerdote dell’epoca valido intenditore, così lo definì. Chiesi come quel sacerdote
aveva avuto notizia di uno scalpellino che operava
così distante da Carosino. Sapeva scegliersi gli
uomini, mi rispose. Il nome di quel sacerdote mi
sfugge, come altri particolari, perché non li registrai nella memoria in quanto il professore mi disse che per l’otto dicembre, festa dell’Immacolata,
di cui la cittadina è devota, avrebbe scritto qualco-
Il
sa sulla statua, l’artigiano scalpellino e ciò che
aveva ritrovato e che avrebbe approfondito. Ci intrattenemmo per un’ora scoprendo interessi comuni e stabilendo una corrente di simpatia e con l’intento di risentirci e rivederci ci scambiammo la sua
Carosino, sopravvivenze storiche di una comunità
e la nostra Storia della Città di Ostuni di Ludovico
Pepe. Volevo una foto della statua e avrei cercato
un fotografo ma il professore chiamò il figlio, un
giovane ingegnere che mi preparò un c.d. con diverse immagini. Passò l’estate, venne dicembre
e l’Immacolata, ma non ricevetti nulla. A Natale chiamai la sua casa per gli auguri e chiedere se avesse completato il progettato lavoro.
Nessuno mi rispose. Altre volte tentai, il telefono squillava nel silenzio. Un giorno riprovai con l’idea, se non avessi ricevuto risposta, di recarmi a Carosino. Quella volta
mi rispose una giovane voce di donna cui chiesi del professore. La giovane mi rispose che
era la nuora del professore e a me come ad altri che avevano nei mesi chiamato, dava la notizia che nell’estate trascorsa ad un incrocio
nelle vicinanze della città Antonio Cinque, valido storico e ricercatore appassionato, insieme alla moglie, era stato falciato da un’auto. Del lavoro che lo storico della città voleva fare non avevano trovato traccia. Così Carosino tornò per me ad essere un
luogo dell’anima con le tracce di una memoria e il ricordo di un collega e forse di
un amico. Il lettore comprenderà ora il
senso di queste note legate come esse sono a questi ricordi ed alle riflessioni svolte ne La Vergina de Carusine. Ed ecco la foto di quella statua che nel dicembre1904 ricorrendo il 50° anno della definizione
dommatica dell’Immacolato Concepimento il popolo di Carosino eresse. L’otto dicembre 1854 il
papa Pio IX aveva proclamato il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria con la bolla Ineffabilis
Deus… Non è difficile riconoscere nella statua di
Carosino, nei putti ai piedi della Vergine, nel drappeggio del manto e della veste i tratti della statua
dell’Immacolata venerata nella nostra chiesa di
San Francesco, scultura in legno di Giacomo Colombo del 1719. Tratti troppo evidenti per non essere deliberati. Le Benedettine di Ostuni hanno
una Immacolata di Giacomo Colombo che ripropone la bellezza dell’Immacolata della Chiesa di S.
Francesco. Anche la Chiesa della Stella possiede
una statua del Colombo sebbene lì si tratti solo
della testa e delle mani. All’epoca doveva essere
un privilegio un’opera di Colombo rimasta poi nel
tempo l’immagine della Vergine. In quel sapeva
scegliersi gli uomini c’è forse la spiegazione del legame tra il sacerdote di Carosino e Ostuni: qualcuno che riproducesse la bellezza delle statue di
Colombo.
Il Comune di Ostuni aderisce
al Progetto Nazionale “Orti Urbani”
Comune di Ostuni ha recentemente avviato un
progetto di recupero e riqualificazione degli orti
medievali posti a valle delle mura cinquecentesche.
Si tratta di un progetto di recupero finanziato della
Regione Puglia per un milione di euro nell’ambito
della rigenerazione urbana. I lavori sono stati già
appaltati e partiranno dopo l’estate. Con il progetto
è stata acquisita la fascia di orti di circa 4 ettari
compresi tra viale Oronzo Quaranta e la cosiddetta
circonvallazione leggera che da Porta Nova conduce sino all’edificio Vitale. Il progetto prevede la ricostruzione dei terrazzamenti, con materiali e tecniche propri della tradizione locale, il ripristino degli
antichi fabbricati rurali, di cisterne, acquari e canalizzazioni. Gli orti terrazzati, una volta floridi giardini
dove si producevano ortaggi, verdure ed insalate,
saranno destinati per una parte a verde pubblico e
un’altra parte ad orti sociali con il recupero dell’attività orticola sostenibile e tradizionale, attraverso
forme di gestione che vedranno il diretto coinvolgimento della comunità locale, delle associazioni e
delle scuole per attività didattico-culturali.
Con questo progetto il Comune di Ostuni nelle settimane scorse, presso la sede dell’ANCI a Roma,
ha sottoscritto un protocollo d’intesa nell’ambito del
progetto nazionale “Orti Urbani”. Si tratta di un progetto di Italia Nostra, che si rivolge a tutti coloro, privati o enti pubblici, che possiedono delle aree verdi
da destinare all’arte del coltivare, nel rispetto della
memoria storica dei luoghi e delle regole “etiche”
stabilite con un accordo tra Italia Nostra, ANCI (As-
sociazione Nazionale dei Comuni Italiani), Coldiretti e la Fondazione di Campagna Amica. Nell’occasione si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno partecipato Antonio Blasi Vicesindaco di Ostuni, Veronica Nicotra, Segretario generale ANCI,
Marco Parini, presidente di Italia Nostra, Evaristo
Petrocchi, responsabile nazionale del progetto Orti Urbani Italia Nostra e Fabrizio Montepara, presidente Res Tipica.
Ostuni rappresenta l’unico comune pugliese tra i 14
Comuni in Italia, ad aver sottoscritto tale protocollo
d’intesa. Tra questi Roma, Perugia, Torino, Genova,
Savona, Padova, Ostuni, Favara, Foligno, Bevagna, Amelia, Trevi, Marsciano, Sant’Anatolia di Narco. Anche se ognuna delle città aderenti al protocollo presentano caratteristiche diverse, l’incontro di
Roma è stato utile a definire una modalità comune
in tutta Italia (partendo dalle linee guida elaborate
dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia)
su come “impiantare” o conservare un “orto”, inteso
come parco “culturale” teso a recuperare specie orticole in via di estinzione, ma anche a coltivare prodotti di uso comune con metodi scientifici. Prodotti
che potrebbero poi essere venduti dagli interessati
a prezzi economici nella logica di accorciare la filiera dal produttore al consumatore, dando la giusta
garanzia sull’origine dei prodotti agricoli. Questi saranno infatti i principi su cui si baserà il progetto di
recupero degli orti medievali di Ostuni.
GIANFRANCO CIOLA
GIUGNO
2013
Un
I LIBRI ANTICHI DELLA
BIBLIOTECA DIOCESANA
di Enza Aurisicchio
giudizio sommario sul testo La Biblioteca
Diocesana Pubblica “R. Ferrigno” di Ostuni
e il suo fondo antico a cura di M.G. Barnaba e E.
Gallo? Un prodotto per bibliofili, per appassionati
antiquari, per cultori della materia. Passando in rassegna le schede dei libri scorrono titoli, autori, un
arido elenco di nomi, a volte difficili da comprendere, che possono al massimo suscitare un qualche
interesse per le note, con riferimenti ai possessori o
alla descrizione delle marche tipografiche.
Un libro, in realtà, non si limita al contenuto e al suo
autore. Un libro è molto di più e questo è ancora più
vero per i libri antichi, definendo tali quelli che si datano dall’invenzione della stampa fino al 1830, oggetti che celano dietro la nuda copertina, un mondo
straordinario rivelato in tutta la sua ricchezza durante la presentazione dell’opera. Lunedì 13 maggio
presso il salone del Palazzo di città è stato presentato il volume stampato con grande professionalità
e accortezza dalla Tipolitografia Nuova GA srl. di
Natalia Aprile di Ostuni. La manifestazione è stata
coordinata dalla direttrice della Biblioteca prof.ssa
Teresa Legrottaglie che per sottolineare l’importanza dell’evento, ha invitato alcuni lettori ad affidare a
una breve riflessione il proprio piacere per la lettura. L’intervento del sindaco avv. Tanzarella ha raf-
temente ecclesiastico, un testo con passi selezionati delle Novelle di Boccaccio e il Don Chisciotte di
Cervantes in una preziosa traduzione del 1722.
Non mancano testi di medicina che si collegano ai
professionisti ostunesi del settore, volumi giuridici
d’importanti commentatori salentini quali Francesco
Maria Prato o Domenico Moro, probabilmente discendente da una famiglia ostunese. Maria Grazia
Barnaba, una delle autrici del volume, ha delineato,
con puntualità e ricchezza di dati, la formazione della biblioteca istituita ufficialmente nel 1857 dal vescovo napoletano Raffaele Ferrigno (1792-1875). Il
fondo librario iniziale, costituito dai libri liturgici necessari per le funzioni religiose e dai testi in uso nel
seminario, si è progressivamente accresciuto per
l’impegno personale e finanziario del vescovo con
opere di carattere teologico, canonico ma anche
enciclopedico proprio per dare solide fondamenta
alla formazione culturale del clero ostunese. L’acquisto a Parigi della Patrologia greca e latina di Paul
Migne, una raccolta che è completa in Ostuni e solo in alcune biblioteche pugliesi, è indice del programma culturale promosso da questa personalità.
Regolata da precise disposizioni con incarico affidato a un canonico del Capitolo, la biblioteca fu ospitata in locali del palazzo vescovile, fruibile da parte
forzato l’idea della lettura come strumento di formazione, di conoscenza e di libertà, determinante per
costruire il bene della società. In questo senso l’iniziativa proposta dalla biblioteca Ferrigno e accolta
nella sede comunale, è il segno di quella collaborazione tra istituzioni pubbliche ed ecclesiastiche, che
con compiti e funzioni diverse, è orientata a promuovere lo sviluppo sociale e culturale della città.
Gioia e apprezzamento per l’iniziativa sono stati
espressi dal vescovo S.E. mons. Domenico Caliandro che ha sottolineato l’importanza della conservazione e della valorizzazione dei libri “che vanno risvegliati perché possano dialogare con noi, aiutandoci a entrare nei meandri del cuore dell’uomo”. Ha
poi rivolto parole di lode e di profonda gratitudine
per l’attività spontaneamente offerta dagli operatori
della Biblioteca Diocesana che hanno cura di questo bene da trasmettere alle generazioni future. Al
direttore della Biblioteca Provinciale di Lecce Alessandro Laporta è stata affidata l’analisi del testo,
una lunga ma solo parziale disamina di alcuni libri
conservati nell’istituzione diocesana, che si rivelano
di grande interesse storico e culturale. Dietro la
pubblicazione di un libro si muove un mondo complesso che comprende autori, stampatori, editori,
mercanti, librai, compratori, conservatori. Il libro antico, così, diventa uno strumento vivo, veicolo
d’idee, capace di ricostruire un panorama culturale
in mancanza di altri dati documentari. Identificando
gli stampatori e quindi le città di produzione, è possibile tracciare circuiti di una distribuzione non sempre legata allo scambio commerciale. Se la presenza di un testo stampato a Venezia da Pietro Ravani
nel 1548 il Liber Sacerdotalis e di altri datati posteriormente, inserisce la nostra città in quella rete di
scambi che privilegiava la serenissima più che Napoli, il Libro delle Concordanze di R. Estienne del
1581 prodotto ad Anversa, in una delle più prestigiose stamperie europee, la Plantiniana, allargano i
contatti dei lettori ostunesi al Nord Europa, fucina di
testi di particolare pregio qualitativo. Il gusto raffinato dell’acquirente emerge nella scelta di libri commentati con pregiate illustrazioni come il Mondo
simbolico del 1670, periodo nel quale la qualità del
prodotto librario risulta decisamente inferiore al secolo precedente. Per il XVIII secolo, che raccoglie
un notevole gruppo di volumi, sono ben rappresentanti gli stampatori napoletani e una nota di rilievo è
costituita dalle Lezioni accademiche di E. Torricelli,
un testo che aveva ricevuto l’approvazione della
Crusca, la celebre Accademia che valutava la bontà del contenuto e dell’apparato testuale e illustrativo di un volume. Nel catalogo si evince l’assenza di
testi riconducibili a classici greci, questo perché nel
cursus studiorum dei lettori ostunesi non rientravano opere riferibili alla cultura greca. Stupisce, invece, ritrovare in una biblioteca dal carattere eminen-
di ecclesiastici ma anche di onesti e studiosi laici.
Le vicende della Biblioteca Diocesana si intrecciano
alla fine del 1800 con quelli della futura Biblioteca
Comunale, il cui fondo antico, proveniente dalla
soppressione postunitaria del copioso fondo librario
dei Riformati di Ostuni, fu affiancato, con opportune
distinzioni, a quello del vescovo Ferrigno. Con la ricostruzione dell’edificio del Seminario tra il 1954 e il
1963 e con l’interessamento del vicario generale
mons. Settimio Todisco, poi eletto arcivescovo, il
patrimonio librario della biblioteca, ricevuto il giusto
riconoscimento dalla Sovrintendenza Bibliografica
per la Puglia, è stato riorganizzato materialmente
nella Curia, sede nella quale ancora oggi è ospitato. Con la nomina a bibliotecario di mons. Luigi Roma nel 1966 e il riordino nel 1979 dei circa diecimila volumi da parte di una cooperativa giovanile che
annoverava tra i componenti l’attuale direttrice della Biblioteca Comunale di Ostuni, dott.ssa Antonietta Moro, la Biblioteca Diocesana ha aperto le porte
a nuove donazioni e al pubblico, forte ora di circa
venticinquemila testi. Con il 2001 ha inizio il nuovo
corso, con l’incarico della gestione affidato dal vescovo Rocco Talucci al gruppo di volontari ”Amici
della Biblioteca”. L’altra autrice dell’opera Elena
Gallo si è addentrata più analiticamente nel catalogo indicando i criteri d’inventariazione e chiarificando la comprensione dei lunghi titoli che individuano
i testi antichi. L’identificazione del contenuto di un libro, mutilo del frontespizio, conduce lo studioso a
una complessa ricerca, oggi facilitata dalle moderne tecnologie che consentono raffronti con rari
esemplari conservati in biblioteche lontane. Le illustrazioni commentavano e visualizzavano con rapidità il contenuto del libro, con composizioni a volte
così complesse da proporsi come veri e propri quadretti in miniatura. In questo senso va segnalata
l’attività incisoria svolta da donne, spesso operanti
in famiglie specializzate in questi lavori. Una di queste, la veneziana Isabella Puccini, ottenne nel 1673
dal doge il privilegio di continuare l’attività paterna
nella clausura, intrattenendo rapporti con stampatori ed editori di varie città. La relatrice ha poi sottolineato l’importanza delle note di possesso contenute nei libri, in particolare quelle dell’abate Carmelo
Ayroldi (metà XVIII sec.) proprietario di 143 volumi,
una personalità dall’incarico prestigioso, pronto a
spostarsi da Roma a Napoli, da Venezia a l’Aquila,
meticoloso nel registrare oltre al proprio monogramma anche il luogo, il giorno e il prezzo dell’acquisto
del libro. A volte le note di possesso fanno riferimento a testamenti, a componimenti poetici anche a filastrocche. Un lavoro importante che aggiunge una
tessera alla conoscenza ancora frammentaria della
storia della nostra città e che invita a riflettere sull’enorme ricchezza del nostro patrimonio culturale.
4
CITTà
GIUGNO
2013
Canfora e il mondo di Atene
Il filologo ripercorre le tappe delle democrazia con i ragazzi del Liceo Calamo
V
enerdì 24 maggio 2013,
nell’auditorium del Liceo
Classico “A.Calamo”, si è
svolto l’atteso incontro con il
professore Luciano Canfora,
ordinario di filologia greca e
latina all’Università di Bari. Il
merito dell’iniziativa va attribuito interamente alla professoressa Roberta Menna,
docente di latino e greco, la
quale ha spinto affinché i ragazzi (come lei stessa illo
tempore), avessero l’opportunità di giovarsi dei preziosi
insegnamenti del Prof. Canfora, suo mentore nonché suo maestro. L’intento,
condiviso con entusiasmo dal resto del corpo docente, era quello di rinvigorire nei giovani alunni la
passione e il coraggio per lo studio dei classici.
Accolto da una calorosa platea di giovani studenti,
l’ospite è stato intrattenuto dalla recitazione di versi
greci ad opera dei pluripremiati ragazzi della compagnia teatrale “Officina del Sole”.
A dare avvio al dibattito è stato il Dott. Ferdinando
Sallustio, subito seguito dalle incalzanti domande di
alcuni studenti sull’opera presentata, “Il mondo di
Atene” e sull’attuale situazione politica. Il celebre filologo ha quindi esordito ponendo l’attenzione sull’
“Epitafio di Pericle” riportato da Tucidide, facendo
chiarezza sulla reale natura del famoso discorso e
precisando come l’orazione periclea fosse un’opera
a sé stante, proposta dallo storico in modo non veritiero, perché troppo demagogica. Al contrario, in
altre occasioni, preannunciando la guerra, esprimeva sinceramente sacrifici e difficoltà da affrontare.
Già il filosofo Platone, cogliendo le reali sfumature
del discorso, sosteneva che il governo di Pericle
fosse un’aristocrazia appoggiata dal demos, il quale veniva illuso con falsità sull’uguaglianza di fronte
alla legge, così come ai giorni nostri, “un ladro di polli va
in carcere, mentre Silvio Berlusconi è stato Presidente del
Consiglio”.
D’altronde - ha evidenziato
Canfora - la democrazia era
un compromesso tra popolo
e signori e la sua esistenza
dipende dai rapporti di forza
che ci sono nella società.
È importante che la democrazia si basi su regole scritte e
leggendo i primi articoli della
Costituzione italiana si ha
un’idea della res publica, che
per molti versi è lettera morta, un punto di riferimento finché qualcuno non ne negherà i principi.
Il prof. Canfora, sulla scia di Pericle, ha ripercorso
le tappe della democrazia, suscitando ammirazione
e catturando l’interesse della platea. In pochi sagaci interventi, armato della consueta ironia, ha focalizzato l’attenzione sulla situazione socio-politica
ateniese, senza rinunciare a frequenti riferimenti all’attualità. Come il noto oratore seppe abilmente
conquistare il demos, allo stesso modo Canfora ha
persuaso gli studenti a sviluppare una visione maggiormente critica del passato, per farne tesoro in vista di un futuro che appare insidioso, scorgendo tra
gli eventi passati un punto di riferimento, un’analisi
attenta e partecipe dell’odierna realtà socio-politica:
historia magistra vitae.
Canfora ci ha insegnato che le lingue classiche non
sono morte ma sopravvivono nell’ombra, assopite,
nascoste tra le pagine di volumi polverosi, in attesa
di essere risvegliate. Chi ha scritto quelle pagine,
forse inconsapevolmente, ha lasciato una traccia
indelebile. A noi il compito di ripercorrere quelle orme in un viaggio alla scoperta della vita.
TOMMASO NISI, ALBERTO NEGLIA
nche quest’anno gli studenti del Liceo Scientifico “Ludovico Pepe” di Ostuni presenteranno, il
prossimo giovedì 27 giugno alle ore 21.00, lo spettacolo “Scienza Conoscenza Coscienza”, presso il
Chiostro di San Francesco, elaborato finale di due
percorsi formativi vissuti durante l’anno scolastico: il
Progetto Strumentale ed il Progetto “Joung 2
Joung”.
Il progetto strumentale, tradizione consolidata nel
Liceo Scientifico, ha registrato l’impegno di un numeroso gruppo di student, che desiderano trasmettere e condividere con il pubblico le riflessioni e le
emozioni ma vissute.
Il progetto Joung2Joung, promosso dalla Provincia
di Brindisi, è un percorso per promuovere nei giovani l’acquisizione e il potenziamento delle
conoscenze nel campo del digitale e delle tecnologie innovative, facendo formazione, aggregazione,
conoscenza in ambiti di forte attualità.
Il progetto ha offerto ai giovani le seguenti opportunità:l’apprendimento
di conoscenze scientifiche su temi di rilevante interesse, quale la salute, l’ambiente e l’energia; lo
sviluppo di abilità e competenze innovative nel campo delle tecnologie digitali; la partecipazione ad
eventi di divulgazione scientifica e intrattenimento.
La Provincia di Brindisi ha offerto ai giovani nuove e
importanti opportunità legate alla formazione, alla
cultura, al lavoro al potenziamento delle conoscenze nel campo del digitale e delle tecnologie innovativeIl progetto Joung2Joung, che si è svolto presso
il Liceo Scientifico L.Pepe ,ha registrato anche la
partecipazione di alunni provenienti dall’ I.I.S.S.
“Don Quirico Punzi” – Indirizzo Scienze Umane - di
Cisternino e dell’ I.T.C. “Salvemini” di Fasano.
Lo spettacolo, che gli studenti presenteranno, coniuga le esperienze e le competenze maturate nell’ambito dei due progetti, presentando un percorso
tematico con il fine di sottolineare che studiare e
padroneggiare i temi scientifici della nostra cultura
richiede molto impegno e costa fatica.
Forse è proprio per questo motivo che, appena possibile, si cerca di evitare di farlo o si cerca di far passare chi riesce in questi studi come un predestinato
“diverso” dagli altri. Ma molti dei guai che l’umanità
ha attraversato e che attualmente attraversa dipendono proprio dall’ignoranza scientifica o dal suo uso
elitario. Anche a scuola e anche in un liceo scientifico spesso si fa fatica a percepire l’importanza e l’urgenza di una conoscenza scientifica. Allora, benvengano queste opportunità, come Joung2Joung,
che aiutano gli studenti con mezzi economici e professionali a cercare di instaurare nuove strategie didattiche, per renderli più consapevoli di quello che
studiano.
Il progetto si è mosso su due binari: lezioni non con
docenti professionisti ma con giovanissimi specializzandi o dottorandi in fisica che hanno comunicato
l’entusiasmo e la freschezza di chi sta ancora studiando seppure ai massimi livelli; comunicazione attraverso mezzi che pervadono la vita dei giovani,
spesso semplici fruitori passivi, soprattutto dell’illusoria interattività in Internet.
Conoscere, quindi,per vivere SE STESSI e il MONDO concoscienza,come il titolo dello spettacolo sottolinea.Con coscienza, perchè la pura conoscenza
scientifica a volte è più pericolosa dell’ignoranza.
Questo cammino dalla liberazione dai tabù dell’ignoranza ai pericoli di una scienza disumanizzata è
raccontato dalla performance degli studenti con
note, parolee immagini. Gl studenti sono stati coordinati nelle attività laboratoriali dai docenti impegnati in questi due progetti.I docenti Rosanna Roma,
Francesco Dell’Atti e Piero De Falco hanno sviluppato con gli studenti il progetto Joung2Joung, mentre i docenti Lucia Grassi e Giuseppe Scaligeri hanno curato la progettazione e realizzazione dello
spettacolo. Davide Saccomanno, direttore artistico
della “Casa della Musica” in Ostuni, ha seguito gli
studenti e curato gli arrangiamenti musicali. I due
progetti, fra loro complementari, hanno dato agli
studenti la possibilità di vivere un percorso formativo davvero significativo.
LUCIA GRASSI
A
Scienza Conoscenza Coscienza
Il
È
Giovane ostunese vince premio Rambaldi
Valentina Cavallo la vincitrice della prima edizione del
premio nazionale di Ingegneria
edile, Architettura e Civile ambientale intitolato a Ilaria Rambaldi.
Si è tenuta il 19 aprile, a Lanciano, presso l’Auditorium Dioclezano, la prima edizione del
Premio nazionale 'Ilaria Rambaldi”, studentessa universitaria
rimasta uccisa a L'Aquila, insieme al suo fidanzato Paolo Verzilli, nel crollo di una palazzina,
durante il terremoto del 6 aprile
2009. La premiazione è avvenuta insieme a un incontro di
studi sul rischio sismico, tenuto da studiosi che sono arrivati da tutta Italia e dall’estero.
Il Premio nazionale alla migliore tesi e di laurea in
Ingegneria edile, Architettura e Civile ambientale è
stato assegnato a Valentina Cavallo, giovane ostunese, che presso la facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino, ha realizzato la tesi "Aspetti progettuali della costruzione ecosostenibile. Il caso studio della scuola Lorenzo Pezzani". Il premio è stato
destinato a questa tesi di laurea per l’originalità rispetto alla progettazione, all’esecuzione e il controllo della qualità dell’intero processo edilizio e per il
tema della sicurezza degli edifici siano essi storici
che di nuova costruzione. Giuria: presidente Raffae-
le Santamaria (Università Parthenope), Enzo Siviero (IUAV e vicepresidente CUN),Massimo Guarascio (università Sapienza), Angela Marino (università dell’Aquila), Donatella Dominici (Università de
L'Aquila)
Durante la mattinata si è svolto un incontro divulgativo, di carattere scientifico, sul rischio sismico, il rispetto ambientale e la prevenzione in tutti i luoghi
frequentati dall'uomo, per evitare il ripetersi di tragedie con la perdita di vite umane". a cui hanno collaborato diversi enti e organizzazioni tra cui l'Università degli studi di L'Aquila e l'International Sismic
Safety Organization (Isso).
Complimenti a Valentina per i risultati raggiunti.
arà la primavera, le endorfine stimolate dal sole,
sarà forse ancor di più il momento storico straordinario per la Puglia in relazione alla Programmazione Ue 2007-2013, se nelle ultime settimane si è
dato il via ad iniziative di grande interesse per lo sviluppo e la crescita delle imprese. Due le iniziative di
rilievo: l’avvio del bando Microcredito ed il bando
nazionale Enscool (www.enscool.it). Quanto al fondo per il Microcredito riuscitissima l’operazione di
teaser fatta dalla nostra Regione; si tratta di un fondo con una dotazione complessiva di circa 20 milioni di euro, attraverso il quale sarà possibile finanziare interventi nella misura massima di 25 mila euro.
L’opportunità, per questa prima tornata, è riservata
alle aziende esistenti ed operative da almeno 6 mesi e da non più di cinque anni operanti in tutti i settori ad eccezione dei settori della pesca, agricoltura
e zootecnia, fornitura e produzione di energia, acqua e gestione di reti fognarie, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, rosticcerie, gelaterie, ecc.), attività finanziarie, assicurative ed immobiliari, attività di
noleggio e leasing operativo, attività riguardanti le
lotterie, le scommesse e le case da gioco, attività di
organizzazioni associative, attività commerciali e di
intermediazione. E’ un avviso riservato a quelle
aziende che non risultano bancabili alla data di presentazione dell’istanza, ovvero quelle imprese che
risultano non avere avuto liquidità per più di 50.000
euro; non essere state proprietarie di immobili e
macchinari per un valore superiore a 200.000 euro;
non avere un fatturato superiore a 120.000 euro;
non aver beneficiato di finanziamenti per un importo superiore a 30.000 euro. A partire dal 18 giugno,
con una procedura semplificata, sarà possibile presentare richiesta di accesso al finanziamento colle-
gandosi all’indirizzo www.sistema.puglia.it/portal/
page/portal/SistemaPuglia/microcredito.
La procedura prevede l’invio di una semplice domanda di prenotazione on-line, per poi sviluppare la
parte tecnico-economica in sessioni individuali direttamente con Puglia Sviluppo, la società in house
della Regione Puglia, incaricata dell’assistenza tecnica ai beneficiari e dell’istruttoria delle richieste di
finanziamento. Ultima notazione riguarda il periodo
per il rimborso del finanziamento, che la Regione ha
stabilito in 60 mesi con un massimo di sei mesi di
pre-ammortamento. Il beneficio per i fruitori, oltre ad
un accesso facilitato al credito, consisterà in un abbattimento totale della quota interessi, pari al 70%
del tasso di riferimento, che viene restituita al termine del rimborso, se si è stati puntuali e corretti nel
pagamento delle rate. Per maggiori informazioni ci
si potrà rivolgere alla Confederazione Nazionale Artigiani di Brindisi (www.cnabrindisi.com), quale Nodo di Rete accreditato dalla Regione Puglia.
Per le start-up invece, occhio al bando nazionale
enscool (incubatore di imprese dell’Istituto Salvemini di Fasano), avviso che consente di presentare
una idea di impresa innovativa e partecipare ad una
gara che vedrà due step: entro il 30 luglio la selezione delle 15 migliori idee, alle quali sarà offerta la
possibilità di elaborare il business plan esecutivo in
una full immersion della durata di tre giorni. Nella
seconda fase saranno esaminati i business plan finali ed ai primi cinque classificati sarà offerta ospitalità presso enscool e assistenza tecnica gratuita
per il periodo di incubazione (1/2 anni). Per saperne
di più ci si potrà rivolgere alla segreteria scolastica
(referenti prof.ssa Cinzia Cupertino, prof. Giovanni
Cisternino) oppure consultare il sito www.enscool.it
MICHELE CARRIERO
S
I ragazzi e la voglia di fare impresa
“Umanamente”
15 giugno presso il Giardino del Palazzo Cirignola di Ostuni è andato in scena la rappresentazione teatrale “UmanaMente”. Lo spettacolo nasce dal
connubio fruttuoso di due laboratori teatrali, il primo
“Giochi di Interpretazione, conoscere se stessi per
Interpretare l’Altro” - svoltosi presso la Chiesa Madonna del Pozzo, giunto quest’anno alla 4° edizione- e il secondo, “Sperimentazioni Teatrali”, nato
presso il Centro di Cultura Donato Cirignola.
Il laboratorio teatrale è un viaggio attraverso il mondo dell’attore e i suoi mezzi espressivi. Il corpo e la
gestualità sono i canali principali delle nostre emozioni che, troppo spesso, teniamo nascoste agli altri e talvolta anche a noi stessi. Un gesto, a volte,
puo’ raccontare più di mille parole. Ogni giorno la
vita ci chiede di interpretare dei ruoli: a scuola, al
lavoro, a casa, con gli amici. Il palcoscenico ci consente invece di svelare il nostro vero Io, quello che
non conosce vergogna, timidezza; a teatro non c’è
timore che non possa essere espresso, elaborato,
vissuto insieme agli altri che, in questo modo, assistono alla sublime arte della condivisione.
La bellezza dell’esperimento risiede nella complicità che si instaura con lo spettatore, che non rappresenta più l’altro da noi, ma diviene complice e ispiratore di mondi paralleli. Il teatro insegna che è
possibile, ad ogni età, prendere consapevolezza
del proprio Io.
Le idee da sole non bastano! Bisogna saperle “interpretare” per metterle in atto. Ma allora perché il
Teatro? Per scoprire e verificare se stessi e gli altri
attraverso un lavoro introspettivo, prima, e corale
poi. In realtà, il Teatro non può e non deve essere
“insegnato” perché alberga già in noi: è un processo maieutico di affioramento del nostro mondo interno. Così come Michelangelo affermava che la
statua è già nel blocco di marmo, tocca a noi scolpire noi stessi, proprio attraverso la relazione con
gli altri. Anche perché l’uomo non è statico come
l’opera scultorea, il suo movimento è interno ma
anche corporeo.
“Il teatro è la perfezione è la consapevolezza dell’incoscienza, è la capacità di muoversi nella cecità
del buio delle quinte, è il pulsare violento del muscolo cardiaco, è la vita... racchiusa in una scena.”
Le Interpretazioni e i testi dello spettacolo “UmanaMente” sono di: Fausto Gernone, Miriam Tamburrino, Mariateresa Palmisano, Fabio Lotito, Sarah Legrottaglie, Angel Mec Neer, Piero Putignano, Antonella Farina, con la regia di Dario Lacitignola.
A suggellare l’esperienza hanno partecipato anche
i ragazzi del laboratorio di Fotografia condotto da
Marcello Carrozzo.
LUCIA GRASSI
5
Speciale
FOTO DAL MONDO DI SALVATORE VALENTE
Il
fotografo Salvatore Valente, di cognome e di fatto, è
nato ad Ostuni il 10 giugno 1960. Vive e lavora nella
nostra città (sito: fotovalente.com) Durante la sua crescita professionale da fotoreporter ha realizzato diverse mostre personali riscuotendo notevole successo: "Marocco:
Terra e magia”, "Etiopia: il vero volto dell'Africa antica”,“Mistica India”, Vietnam “Poesia della natura"
E' autore fotografico di libri e opuscoli che raccontano il
territorio pugliese e anche produttore di molteplici e suggestive cartoline raffiguranti la nostra Ostuni. Numerosi i
suoi riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale:
finalista al concorso “Orvieto Fotografia - Professional
Photography Awards 2009", nel 2010 con FIOF (Fondo
Internazionale Orvieto Fotografia) AWARDS conquista
ben 7 premi di cui:1 gold, 3 silver, 3 bronzi , e sempre nel
2010 riceve un secondo premio “A BETTER WORLD” dalla rivista LATITUDINES .
Nel 2011 con FIOF AWARDS R-REVOLUTION li vengono assegnati 2 bronzi e in Australia a Sidney
riceve una menzione speciale al The SHUTTERBUG AWARDS 2011 .
Nel dicembre 2011 è primo premio al concorso internazionale indetto della rivista “Africa”; nel 2012 finalista America contest vibes e Primo premio al concorso fotografico Indetto da avventure nel mondo e
la rivista Oasis.
La sua foto del "salto del toro" è stata pubblicata nel volume edito da Oasis, nella sezione "Genti e popoli", classificatasi undicesima su 24mila foto partecipanti.
Oggi, fotografo di reportage, è alla ricerca di effetti cromatici e composizioni di immagine per suscitare nell'osservatore stupore, curiosità, emozioni...
BAMBINA VIETNAMITA
Hmong, anche conosciuti come miao, sono un
gruppo etnico asiatico che vive principalmente
nelle regioni montane della Cina del sud e nelle
regioni del sudest asiatico (Vietnam, Laos, Birmania e Thailandia del Nord).
Formano il quinto più popolato dei 56 gruppi etnici riconosciuti ufficialmente dalla Repubblica
popolare cinese, così come uno dei 54 gruppi etnici del Vietnam.
L'origine dei hmong va molto indietro nel tempo,
forse fino all'ultima era glaciale. Le prime tracce
della loro cultura sono conservate nelle storie che
si tramandano oralmente e nei rituali funebri.Nelle tradizioni orali, la leggenda racconta che i primi hmong provennero da un luogo estremamente
freddo, dove era buio per sei mesi e luce per gli
altri sei. A quel tempo i hmong credevano che il
loro territorio fosse tutto il mondo conosciuto di
allora e oltre le steppe di confine non vi fosse nulla. Un giorno un cacciatore e il suo cane si impegnarono in battute di caccia per molti giorni disprezzando il pericolo e le bufere di neve che rendevano difficoltoso il viaggio. Fu così che il cacciatore
attraversò tutta la Siberia e si trovò nel cuore dell'odierna Cina, dove diede vita alla stirpe hmong.
GIUGNO
2013
PAESAGGIO E FENICOTTERI
Il Salar de Uyuni è un enorme deserto di sale che, con i suoi 12.000 km, è la più grande distesa salata
del mondo. È situato nell'altopiano andino meridionale della Bolivia, a 3.650 metri di quota.
Si stima che il Salar de Uyuni contenga 10 miliardi di tonnellate di sale di cui meno di 25.000 tonnellate vengono estratte annualmente. È formato approssimativamente da 11 strati con spessori che variano
tra i 2 e 10 metri. Circa 40.000 anni fa faceva parte del lago Minchin, un gigantesco lago preistorico.
Quando il lago si prosciugò si formarono i due attuali laghi Poopó e Uru Uru e i due deserti salati Salar de Coipasa e il gigantesco Salar de Uyuni.
Secondo le leggende Inca nel deserto vi sono gli Ojos de Salar (occhi del deserto di sale) che inghiottivano le carovane. Si tratta di buchi nella superficie salata dai quali esce l’acqua sottostante che in certe condizioni di luce sono quasi invisibili diventando così pericolosi.
IL SALTO DEL TORO
Il salto del toro è un rito di passaggio per gli uomini Hamer. L'iniziando effettua il rito completamente
nudo a simboleggiare la sua rinascita a seguito del passaggio. Il giorno della cerimonia il giovane viene parzialmente rasato, sfregato con la sabbia per essere purificato e poi splamato di letame per dargli
forza. Incrociate sul petto porta due striscie di corteccia che gli danno protezione spirituale. L'iniziando
deve "saltare" sopra un gruppo di tori, tenuti fermi da altri che hanno superato da poco la stessa prova,
quattro volte. In realtà più che altro vi cammina velocemente sopra, poggiando i piedi sulle schiene degli animali che non sono tori, ma buoi o vacche (e quindi meno pericolosi) che rappresentano le donne
e i bambini della suo popolo. La caduta, tutt’altro che improbabile, è un’onta, ma si può sempre riprovare, fino al successo. Al compimento del rito, il giovane viene benedetto e va ad abitare fuori dal villaggio assieme agli altri giovani col suo stesso status. Da questo momento può scegliere una sposa, anzi più
correttamente può accettare la sposa scelta per lui dai suoi genitori (rigorosamente proveniente da un altro villaggio per evitare problemi di consanguineità), possedere bestiame, avere figli o anche più semplicemente costruirsi la propria capanna, sempre al di fuori del villaggio natìo. Fintanto che è in questa
condizione può liberamente spostarsi di villaggio in villaggio per prendere parti ai riti di passaggio di
altri giovani, il tutto a spese del villaggio ospitante. Di solito questo stato non perdura che per pochi mesi, tre o quattro circa. Al termine della cerimonia di solito si tengono delle danze (alle quali i turisti non
sono ammessi) durante le quai i giovani vengono invitati, con un calcio ad una gamba, a ballare con la
ragazza che l’ha invitato così dolcemente a ballare. Prima del salto vero e proprio, si tiene il frustamento delle donne. Quest'ultima cruenta ma spettacolare pratica non è, come si potrebbe pensare, una tortura inflitta alle ragazze, di solito parenti dell'iniziando. Basta assistervi per rendersi conto che sono proprio le ragazze ad incitare i giovani a colpirle sulla schiena nuda con dei rudimentali frustini ottenuti da
piccoli e flessuosi rami. Le ragazze si dimostrano indifferenti al dolore e vanno in giro a cercare loro coetanee da coinvolgere nel rito (le ragazze troppo giovani vengono risparmiate, anzi dissuase).
DONNE E BAMBINI
Una donna boliviana con i suoi costumi tipici, compresa la tradizionale bombetta, in un villaggio vicino
alle distese salate ("salares"). Una donna con bambino tra i mille superstiti dell'etnia boliviana Chapai;
in un territorio di trenta chilometri quadrati, privo di strade, abbiamo camminato a lungo per trovare solo quattro famiglie e fotografare questa donna fiera e sorridente con il suo bambino a tracolla.
6
GIUGNO
2013
M
Ostuni Informa
ercoledì 29 maggio, presso la sede della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, è stato
consegnato il Marchio del Parco Regionale delle
Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo alle prime 12 aziende ricadenti nel territorio del
Parco e nelle aree limitrofe, che hanno dimostrato
di possedere una serie di requisiti di sostenibilità
ambientale e che hanno deciso di prendere precisi
impegni per soddisfarne di nuovi nei prossimi anni.
Queste attività sono, infatti, caratterizzate da una
spiccata sensibilità verso la tutela del paesaggio
agrario e della biodiversità, nel rispetto della natura,
oltre che da sistemi di produzione biologica dei prodotti agricoli. Le aziende in questione, operanti nei
settori agricolo e turistico dei comuni di Fasano e
Ostuni, sono le seguenti: masseria Salamina (agriturismo e ristorazione); masseria Il Frantoio (agriturismo e ristorazione); masseria Gravina (azienda
agricola); masseria Brancati (azienda agricola e
ospitalità); masseria Fontenuova (azienda agricola); Lido Morelli (stabilimento balneare); hotel Palace (albergo); azienda Lame di Galizia (B&B);
masseria Oasi San Giovanni Battista (azienda
agricola e B&B); masseria Morrone (masseria didattica e ospitalità), Pantaleo Agricoltura (azienda
Speciale
Consegnato il marchio del Parco alle aziende sostenibili
agricola e trasformazione prodotti agroalimentari
locali biologici); pastificio Cardone (trasformazione prodotti agroalimentari locali biologici).Alla consegna del marchio hanno partecipato tutti i titolari
delle diverse aziende oltre al Presidente dell’Ente
Parco Prof.ssa Giulia Anglani, al Direttore Dott.
Gianfranco Ciola, al Sindaco del Comune di Ostuni
Avv. Domenico Tanzarella, all’Assessore al turismo
del Comune di Fasano Laura De Mola e al Presidente della BCC di Ostuni Dott. Francesco Zaccaria.Nel corso della cerimonia sono state consegnate le targhe aziendali e la segnaletica stradale per
facilitare il raggiungimento delle strutture premiate.
Tale materiale è stato realizzato con il contributo
della BCC, che ha manifestato forte interesse verso
l’iniziativa in quanto volta a promuovere lo sviluppo
locale coniugando la salvaguardia dell’ambiente
con la crescita economica del territorio. Finalità
queste che, oltre ad essere perseguite dal Parco,
fanno parte anche degli obiettivi statutari della banca BCC di Ostuni.Il marchio rappresenta per le
aziende locali anche un importante strumento di
marketing aziendale e territoriale, poiché l‘Ente Parco ha preso l’impegno di promuoverle mediante
materiale promozionale e divulgativo, nonché attra-
Estate Ostuni
CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI
E DEI FILM NELL’ARENA DEL CINEMA ROMA
• Dal 10 al 30 giugno - E…STATE CON NOI - centro estivo per bambini dai 6 ai 14 anni - tennis, animazione, attività fisiche e ludiche - Circolo Tennis
Ostuni a cura del Circolo Tennis Ostuni
• 19 giugno - ore 19.00 - SAGGIO DI GINNASTICA - Palazzetto dello Sport - A.S.D. Aurora Ostuni
• 19 giugno - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “Città di Ostuni” - Centro storico a cura del Gruppo folk Città di
Ostuni e Ass.to al Turismo
• 19 giugno - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DI NOTTE - Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita), Partenza da P.zza Libertà
(Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo
e Ass.ne Ostuni Città M.ca
• 20 giugno - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi a cura della Casa della Musica e Operatori della
Scalinata Mons. Antelmi
• 20 giugno - ore 21.00 - Presentazione del libro:
“CARI AMICI VICINI E LONTANI” Ed. B. Mondadori del Prof. G. Simonelli - Chiostro San Francesco
a cura della Casa della Musica
• 21 giugno - ore 21.00 - Anteprima “Un’emozione
chiamata libro” ALBERTO ANGELA presenta il libro: “Amore e sesso nell’antica Roma” Ed. Mondadori - Piazza Libertà a cura dell’Ass.to al Turismo
e Ass.to alla Cultura
• 21 giugno - ore 19.00 - MOSAICI mostra di pittura di G. Damiani - Chiesa del Purgatorio a cura di
Orizzonti Arte
• 22 giugno - ore 18.00 - MASSERIA SOTTO LE
STELLE 3ª ed.- Laboratorio didattico, degustazione
di prodotti tipici, escursione, musica popolare- C.da
Morrone SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone
• 22/23 giugno - ore 20.00 - LA NOTTE DI SAN
GIOVANNI tradizioni, musica, teatro
• 23 giugno - ore 22.00 - Tony Esposito and
Group in concerto - P.zza Libertà e Centro storico
a cura della Casa della Musica e Ass.to al Turismo
• 23 giugno - ZAGAREDDE mercatino dell’antiquariato - Villa Comunale a cura dell’Ass.ne Zagaredde
• 23 giugno - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini
Marina di Ostuni
• 23 giugno - ore 20.30 - SAGGIO danza moderna,
contemporanea Hip Hop, artistica, aerobica, sportiva - Palazzetto dello Sport a cura dell’A.S.D. Laboratorio del Benessere
• 24 giugno - ore 21.00 - ASD ATLETICO OSTUNI
- festa di fine anno agonistico - Chiostro San
Francesco a cura dell’ASD Atletico Ostuni
• 25 giugno - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16
Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone
• 25 giugno - ore 18.00 - Presentazione restauro
della statua lignea della MADONNA ADDOLORATA - concerto di Violino e Arpa - Chiesa di San
Vito Martire (Le Monacelle) a cura dell’Istituzione
Museo di civiltà preclassiche della Murgia meridionale e Assessorato al Turismo
• 26 giugno - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA Spettacolo con il gruppo folk “La Stella” Centro storico a cura del Gruppo folk “La Stella” e
Assessorato al Turismo
• 26 giugno - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DI NOTTE Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita) Partenza da P.zza Libertà
(Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo
e Ass.ne Ostuni Città M.ca
• 27 giugno - ore 18.00 - OPEN DAYS - visita guidata e degustazione in Masseria - C.da Morrone
SS. 16 Km. 875 a cura della Masseria Didattica
Morrone
• 27 giugno - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi a cura della Casa della Musica e Operatori della
Scalinata Mons. Antelmi
• 27 giugno - ore 21.00 - SCIENZA CONOSCENZA COSCIENZA - proiezione di documentari scientifici - spettacolo musicale -Chiostro San Francesco
a cura del Liceo Scientifico “L.Pepe”
• 28 giugno - ore 20.00 - TORNEO SOTTO LE
STELLE - Torneo di bridge 4ª ed. - Chiostro San
Francesco a cura dell’A.S.D. Bridge
• 28 giugno - ore 20.30 - ORCHESTRA DELLA
SCUOLA MEDIA S. G. BOSCO esibizione - L.go
Stella a cura della Confrat. S. Maria della Stella
• 29 giugno - ore 20.30 - FIT & BOXE performance - Piazza Libertà a cura dell’A.S.D. C Club
• 30 giugno - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini
Marina di Ostuni
• 30 giugno - ore 18.00 - SAGGIO DI FINE ANNO
DEGLI ALLIEVI DELL’ACCADEMIA DI MUSICA
“ARS NOVA” - Chiostro San Francesco a cura delll’Accademia di musica Ars Nova
• 30 giugno - ore 21.00 - APERITIVO IN MUSICA
3ª ed. - live music - Piazzetta Cattedrale a cura della Gelateria Borgo Antico
• 1/2 luglio - ore 21.00 - Film VIAGGIO SOLA di
Maria Sole Tognazzi - Arena Cinema Roma
• 1 luglio - ore 19.00 - PROGETTO MINIVIGILI cerimonia d’investitura - Chiostro San Francesco a
cura del 1° Ist. Comprensivo plesso “San G. Bosco”
e Assessorato alla Viabilità
• 1 luglio - ore 20.30 - CORO DELL’ASSOCIAZIONE “A. LEGROTTAGLIE”; CORO DELLA SCUOLA “GIOVANNI XXIII” - L.go Stella a cura della
Confraternita S. Maria della Stella
• 2 luglio - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16 Km.
875 a cura della Masseria Didattica Morrone
• 2 luglio - ore 20.30 - IMMAGINI IN MUSICA concerto - Duo Violino e Arpa con M° A. Cavallo e Bakus Kentus Norontako - L.go Stella a cura della
Confraternita S. Maria della Stella
• 3/4 luglio - ore 21.00 - Film IL GRANDE E POTENTE OZ di Sam Raimi - Arena Cinema Roma
• 3 luglio - ore 20.30 - BLACK & WHITE concerto
- L.go Stella a cura della Confraternita S. Maria della Stella
• 3 luglio - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA
Spettacolo con il gruppo folk “Lu Barcarulu” Centro storico a cura del Gruppo folk “Lu Barcarulu” e Ass.to al Turismo
• 3 luglio - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO
DI NOTTE Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita) - Partenza da P.zza Libertà (Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo e
Ass.ne Ostuni Città M.ca
• 4 luglio - ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata e
degustazione in Masseria - C.da Morrone SS. 16
Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone
• 4 luglio - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi
a cura della Casa della Musica e Operatori della
Scalinata Mons. Antelmi
• 5 luglio - ore 21.00 - Film LES MISERABLES di
Tom Hooper - Arena Cinema Roma
• 5 luglio - ore 21.00 - NIGHT ANNI ’60 - Chiostro
verso l’organizzazione di eventi specifici.
La manifestazione d’interesse con la documentazione relativa ai criteri ambientali da rispettare a secon-
San Francesco a cura di G. Specchia e Ass.to al
Turismo
• 6 luglio - ore 18.30 - UN CAVALLO PER AMICO… TRA MUSICA E POESIA, UNITI PER L’ALZHEIMER - presentazione delle attività terapeutiche, lavori artigianali realizzati nei laboratori creativi con i pazienti - spettacolo musicale - V.le O. Quaranta a cura dell’Associazione Astera
• 6 luglio - ore 19.00 - ALBERI IN VIAGGIO mostra
- Chiesa del Purgatorio a cura di Orizzonti Arte
• 7 luglio - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini Marina di Ostuni
• 7 luglio - ore 19.00 - FESTA S. MARIA DELLA
STELLA - processione, spettacoli, fuochi pirotecnici - L.go Stella e V.le O. Quaranta a cura della Confraternita S. Maria della Stella
• 7/8 luglio - ore 21.00 - Film AMICHE DA MORIRE di Giorgia Farina - Arena Cinema Roma
• 8 luglio - ore 21.00 - CONCERTO NARRANTE
per voce, bouzouki, fisarmonica, chitarra elettrica,
tamburello, flauto, lyra e gong - racconti di musica e
luoghi -Chiostro San Francesco a cura di Maksim
Cristan con la Spada e Ass.to al Turismo
• 9 luglio - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16 Km.
875 a cura della Masseria Didattica Morrone
• 9 luglio - ore 21.00 - Film NOI SIAMO INFINITO
di Stephen Chbosky - Arena Cinema Roma
• 9 luglio - ore 21.00 - ERIK SATIE in concerto Chiostro San Francesco a cura dell’Accademia di
Musica “Ars Nova” e Ass.to al Turismo
• 10 luglio - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA
Spettacolo con il gruppo folk “Città di Ostuni” Centro storico a cura del Gruppo folk Città di Ostuni e Ass.to al Turismo
• 10 luglio - ore 21.00 - VIVI IL CENTRO STORICO DI NOTTE Visita guidata al centro storico (partecipazione gratuita) - Partenza da P.zza Libertà
(Chiesa S. Francesco) a cura dell’Ass.to al Turismo
e Ass.ne Ostuni Città M.ca
• 10 luglio - ore 21.00 - UN’EMOZIONE CHIAMATA LIBRO XVII edizione 2013 - Anna Maria Mori incontra Ilvo Diamanti autore del libro “Un salto nel
voto (Ritratto politico dell’Italia di oggi - con F.
Bordignoni e L. Ceccarini)” Laterza ed. - Chiostro
San Francesco a cura dell’Ass.to alla Cultura
• 10 luglio - ore 21.00 - Film I CROODS cartoni animati - Arena Cinema Roma
• 11 luglio - ore 18.00 - OPEN DAYS visita guidata
e degustazione in Masseria - C.da Morrone SS. 16
Km. 875 a cura della Masseria Didattica Morrone
Ha
da della diversa tipologia di attività, può essere scaricata dal sito internet: www.parcodunecostiere.org.
GINEVRA VIESTI
• 11 luglio - ore 21.00 - GIOVEDIAMOCI - Appuntamento di eventi musicali - Scalinata Mons. Antelmi a cura della Casa della Musica e Operatori della
Scalinata Mons. Antelmi
• 11/12 luglio - ore 21.00 - Film QUELLO CHE SO
DELL’AMORE di Gabriele Muccino - Arena Cinema
Roma
• 12 luglio - ore 21.00 - UN’EMOZIONE CHIAMATA LIBRO XVII edizione 2013 - Anna Maria Mori incontra Roberto Napoletano autore del libro “Promemoria Italiano” - Chiostro San Francesco a cura dell’Assessorato alla Cultura
• 13 luglio - ore 21.00 - PREMIO “PEPPINO ORLANDO” ventennale della scomparsa di P. Orlando
- conferimento ai concittadini ostunesi che si siano
distinti in ambito nazionale ed estero - Chiostro San
Francesco a cura dell’Associazione Ulivo d’Argento
e Ass.to al Turismo
• 13 luglio - ore 21.00 - Film ANNA KARENINA di
J. Wright - Arena Cinema Roma
• 14 luglio - ZAGAREDDE mercatino dell’antiquariato - Villa Comunale a cura dell’Ass.ne Zagaredde
• 14 luglio - ore 17.00 - MERCATINO - Camerini
Marina di Ostuni
• 14 luglio - ore 21.00 - APERITIVO IN MUSICA 3ª
ed. - live music - Piazzetta Cattedrale a cura della
Gelateria Borgo Antico
• 14 luglio - ore 21.00 - PIZZICA E TARANTELLA
Spettacolo con il gruppo folk “Lu Barcarulu” Villanova marina di Ostuni a cura del Gruppo folk
“Lu Barcarulu”
• 14/15 luglio - ore 21.00 - Film VITA DI PI di Ang
Lee - Arena Cinema Roma
• 15 luglio - ore 21.00 - UN’EMOZIONE CHIAMATA LIBRO XVII edizione 2013 - Anna Maria Mori incontra Paolo Franchi autore del libro “Giorgio Napolitano La traversata da Botteghe Oscure al
Quirinale” Rizzoli ed. - Chiostro San Francesco a
cura dell’Ass.to alla Cultura
• 15 luglio - ore 21.00 - LATIN LISCIO - Camerini
Marina di Ostuni a cura di M. Palmisano e Ass.to al
Turismo
• 16 luglio - ore 18.00 - COOKING SHOW racconto di un piatto tipico - C.da Morrone SS. 16
Km.875 a cura della Masseria Didattica Morrone
• 16 luglio - ore 19.00 - FESTA DELLA MADONNA
DEL CARMINE - processione; - ore 22.00 - fuochi
pirotecnici
• 16/17 luglio - ore 21.00 - Film IRON MAN 3 di S.
Black - Arena Cinema Roma
UAGNU' di Lillo Zaccaria:
grande successo con "Lo Scudo"
avuto grande successo l'iniziativa di Lillo Zaccaria di fare omaggio a tutti i lettori del nostro giornale del suo CD "Uagnù". "Colgo l’occasione - dice Lillo Zaccaria - per rivolgere un affettuoso
ringraziamento di cuore agli amici di sempre e a tantissimi ostunesi che ogni giorno mi fermano per strada e con una stretta di mano manifestano la loro grande emozione provata per l’ascolto delle mie canzoni .Questa gioia la voglio condividere con il mio grande amico musicista Alfredo Cisternino autore delle musiche e con Giuseppe Semerano, per la bravura nella realizzazione del master.Chi vuol possedere
il CD può richiederlo, gratuitamente presso la redazione di “Radiostuni".
Alfredo Cisternino, autodidatta, bimbo prodigio della chitarra, all’età di otto anni costruisce una chitarra
rudimentale: un filo di nylon collegato su di un manico di legno
per mezzo di un occhiello a vite e una puntina. Da questo strumento escono le prime note melodiche: "Una casetta in Canadà". La prima vera chitarra l’acquista con i suoi risparmi custoditi nel salvadanaio: in tutto 7000 lire nel lontano 1965. Nel 1970
crea il suo primo gruppo musicale “I senza nome“ organo, batteria e chitarra. La prima esperienza in mezzo alla gente ad un
matrimonio dello zio del batterista presso l’orchidea Nera (febbraio 1972).
Successivamente forma il gruppo: Black and White, composto
da 5 elementi. Si è esibito con i gruppi folk “la Stella “ e “Città
di Ostuni" e ha suonato con gli “Sventurati band". Attualmente
suona in un gruppo di pizzica: TARANTA SOUND (7 elementi).
7
Attualità
F
L a p a r o l a a l l o p s i c o l o g o : i n c h i e s t a s u l l a p s i c o t e r a p i a i n O s t u n i di Franco Sponziello
Ma siamo matti?!
ra le tante patologie che più temiamo, sicuramente quelle psichiatriche occupano i
primi posti. Non sono di per sé mortali, benché
alcune di esse possano indurre al suicidio. La
paura sta nella perdita del controllo delle nostre facoltà mentali e della nostra capacità di
raziocinio. Da sempre chi è affetto da schizofrenia (la malattia psichiatrica per antonomasia) e da qualsiasi altro disturbo psicotico, non
è considerato un vero e proprio malato, ma un
‘diverso’, da cui stare alla larga da assecondare sempre e con cui assumere un atteggiamento condiscendente, quasi trattassimo con
un bambino che, per la sua condizione immatura e l’innata propensione alle ‘stranezze’,
necessitasse di un approccio falsato, innaturale, oserei dire teatrale. Sì, perché se ci osservassimo parlare con una persona che riteniamo mentalmente ‘diversa’ (un ‘matto’, appunto), ci sorprenderebbero la nostra mimica
facciale, la nostra gestualità, il tono della voce
particolarmente accomodante: abbiamo paura
delle reazioni dell’altro, perché ci aspettiamo
solo reazioni brusche e devastanti. “Il matto è
violento, lo sanno tutti!” Beh, pare proprio che
non sia vero. Uno studio americano (MacArthur Research Network on Mental Health and
the Law), ha rilevato, tra l’altro che: “gli atti di
violenza commessi da chi è dismesso da reparti psichiatrici, sono molto simili agli atti di
violenza commessi dalle restanti persone viventi nella stessa comunità in termini di tipo
(ad es. percosse), obbiettivo (ad es. i membri
della famiglia) e luogo (ad es. a casa)”.
Insomma, il nostro timore nei riguardi di chi
soffre di disturbi psichici dovrebbe essere ridimensionato e riportato al livello di attenzione
che rivolgiamo verso chiunque altro. Mi rendo
tuttavia conto che è difficile affrontare questo
problema che appartiene, prima di tutto, a un
certo modo di pensare comune, alla ‘mentalità’ che ha sempre privilegiato la forza, la perfezione, a discapito della consapevolezza e
dell’approfondimento. E poi, non è forse un
consolidato e collaudato meccanismo di difesa, quello che ci spinge a bollare gli altri come
‘diversi’, proprio perché questa distinzione fa
di noi i ‘normali’? Ogni paese ha il suo ‘scemo
del villaggio’ (gli ostunesi più anziani ricorderanno ‘Pascalu lu pacchiarone’), possa avere
egli un deficit mentale o essere un paziente
psichiatrico, poco importa: esiste ed è strano,
dunque ho un metro di paragone per soddisfare i criteri che mi vogliono sano e forte. Alcuni
di noi sono disposti alle bassezze più oscene
e immorali, pur di evidenziare la differenza: ridere non basta più; ora il matto va fatto vedere in internet, su youtube. Personalmente trovo ingiustificabili e malvagi tali comportamenti
(altro che i ‘matti’!).
ulla esiste che non possa essere curato
con le parole’, sosteneva Antifonte, filosofo ateniese del V secolo a.C.
Quando ci capita di avere un problema e ne
parliamo con un amico o con chiunque meriti
la nostra fiducia, ci sentiamo meglio. Magari
non risolviamo del tutto il problema, ma certamente qualcosa succede: l’assillo si fa meno
pressante e l’averlo condiviso ne diluisce la
carica emotiva dirompente. È, appunto, la
condivisione che alleggerisce il dolore, quasi
distribuissimo un po’ del suo peso, affidandone una parte all’altra persona. Credo sia questa la chiave di lettura della frase di Antifonte
ed è sicuramente la base di ogni approccio
psicoterapeutico nel quale, però, lo specialista utilizza la parola ai fini del cambiamento,
della modifica di uno stato frustrante in un altro soddisfacente o, comunque, accettabile.
Questo, in sintesi, il tema dell’incontro che si
è tenuto il 31 maggio scorso alle 19,30, presso l’hotel Sant’Eligio di Ostuni, cui hanno partecipato in qualità di relatori i dottori Bruno
Marchi e Giuseppe Vinci, psicologi e psicoterapeuti. Il pretesto è stato la presentazione
del libro scritto a due mani dal celebre psichiatra Luigi Cancrini e da Giuseppe Vinci (dirigente psicologo presso l’Asl di Taranto):
Conversazioni sulla psicoterapia (Ed. Alpes),
un’attenta disamina del contributo che la psicoterapia offre agli aspetti dell’esistenza degli
individui, della famiglia e dei gruppi sociali.
“A cena con l’eutopia” spiega il dott. Colizzi
“vuole essere uno spazio libero e aperto, nel
quale si affrontano diversi temi. Gli incontri,
spontanei o organizzati dall’AIFO, trattano
vari argomenti e sono seguiti da una cena (al
costo simbolico di 10 euro. N.d.r.), che è solo
il pretesto per continuare a discutere del tema
della serata”. L’eutopia è un tema caro a
Franco Colizzi. Il ‘buon luogo’ è, infatti, l’argomento anche del suo secondo libro ‘Eutopia,
la civiltà dell’amore’ (Ed. La Meridiana - 2012)
“L’eutopia è, in un certo senso, il contrario
dell’utopia, cioè del luogo bello, eppure irraggiungibile. È il posto dove la gente si conosce
e partecipa non più da spettatore, ma da protagonista”. Come non essere d’accordo?
Ognuno di noi ha un suo spazio eutopico,
magari ristretto, interiore, limitato, dunque il
proposito di queste serate-incontro, è proprio
quello di rendere comuni agli altri la propria
esperienza, quale contributo al miglioramento
comune.
Il prossimo incontro dal titolo ‘La testa nel
piatto’, si terrà il 21 giugno alle ore 19,30
(sempre presso l’hotel Sant’Eligio di Ostuni).
Il relatore sarà Sandro Catucci, psichiatra,
che tratterà l’interessantissimo tema legato
alla comunicazione di massa rispetto all’alimentazione, il modo, cioè, in cui mass media,
social network e la ‘Rete’ in generale, influiscono sul nostro modo di mangiare, sulle diete e sulle psicopatologie a essi correlati.
‘N
C
Per inviare domande: dott. Franco Sponziello
- [email protected] o direttamente alla
redazione.
A cena con l’eutopia
40 anni del gruppo folk La Stella
on la commossa rievocazione di mons.
Elio Antelmi anima e animatore del primo gruppo folkloristico della nostra città, si
è alzato il sipario del redivivo Cinema Teatro Roma, affidato alla gestione dei fratelli
Sumerano di Carovigno. Sono trascorsi
quarant’anni dalla costituzione del gruppo
folk La Stella, nato esattamente il 18 maggio del 1972. Una meta importante che gli
aderenti all’associazione e don Angelo Ciccarese, attuale presidente, hanno voluto festeggiare con tutta la città, alla presenza di
numerose autorità e di un folto pubblico, organizzando uno spettacolo rievocativo della propria storia. Il mutare dei tempi, i primi
abbandoni del rione Terra da parte di quanti preferivano le più funzionali e comode case popolari dei nuovi quartieri ostunesi,
convinsero il compianto vicario mons. Antelmi, all’epoca parrocco della chiesa della
Madonna della Stella, a radicare l’appartenenza dei ragazzi e degli adolescenti a quei
luoghi che la modernità faceva apparire arretrati. Essere i protagonisti di una realtà
che, isolandosi dal resto della città cominciava a mostrare i primi pericolosi segni di
un degrado morale e materiale, poteva rappresentare il punto di partenza per un riscatto espresso attraverso la rievocazione
di momenti e aspetti della nostra più autentica tradizione popolare. I balli, prima tra
tutte la pizzica, i canti, la riproposizione di
attività, che iniziavano a scomparire per
l’avvento di moderne materie e tecnologie,
furono all’origine della manifestazione
Ostuni vecchi tempi, che ancora oggi, dal
lontano 1975, rappresenta una delle più apprezzate attrattive dell’estase ostunese. La
più significativa produzione del gruppo, proposta con orgoglio in tutta Europa, è stata
riassunta con divertenti scenette tratte da
commedie in vernacolo, con indovinate performance rievocative dei successi ottenuti
dai componenti del gruppo Folk, da canti e
da scenografie che hanno esaltato l’energia
vitale della nostra terra. Tante le persone
che sono state ricordate per il loro impegno
e per la passione con la quale hanno seguito e sostenuto le iniziative del gruppo, dal
già ricordato don Elio ad Alvaro Ramundo.
Ora il testimone è passato alla generazione
successiva a quella dei fondatori, anch’essa appassionata protagonista di una realtà
che la crescita turistica di Ostuni favorisce
nella valorizzazione.
E.A.
Da
Le
GIUGNO
2013
Intervista a Franco Colizzi
statistiche sul disagio mentale nella provincia di o all’università, o manifesta difficoltà sul lavoro o nelBrindisi, non si differenziano di tanto dai nume- le relazioni con i familiari, il partner o gli amici o ha
ri a livello nazionale: patologie e trattamenti sono problemi, prima assenti, in qualche modo legati a esidentici in tutto il territorio italiano e alcuni dati comu- sa. Insomma, se questi sintomi dovessero durare per
qualche mese, sarebbe il caso di rivolgersi alle comni si sono modificati uniformemente dappertutto.
“Un fenomeno preoccupante e ormai chiaro è che petenti strutture, tramite il medico di famiglia. La prequasi un caso su due dei disturbi più gravi, quelli psi- occupazione di un’eventuale etichettatura di ‘matto’, è
da ridimensionare fortemente, in
cotici (di distacco dalla realtà), sono
quanto c’è sempre riservatezza e ricorrelati all’uso di sostanze di vario tispetto della privacy e soprattutto, al
po, dall’alcool ai cannabinoidi ai dericontrario, un intervento tempestivo rivati della cocaina a droghe sintetiche
duce drasticamente il rischio che il disempre più numerose, mi riferisce” mi
sturbo peggiori o si cronicizzi, assuriferisce il dott. Franco Colizzi, direttomendo su di sé uno stigma e facilitanre del CSM di Brindisi e San Vito, dudo le dinamiche di esclusione sociarante un colloquio assolutamente inle”.
formale.
Purtroppo da noi mancano quasi del
“Studi effettuati anche a livello internatutto strutture ‘aperte’, che offrano,
zionale, confermano questo dato che
cioè, un’accoglienza non strettamente
si rileva anche nel nostro territorio”.
sanitaria come accade, riferisce il dott.
Addio, dunque, all’idea che le droghe
leggere, marijuana e hashish, non coFranco Colizzi Colizzi, per esempio in Australia, dove
esistono centri sparsi capillarmente
stituiscano un rischio per la salute
mentale. Si deve, comunque, tener conto che il prin- sul territorio e che tutto possono sembrare, tranne
cipio attivo delle droghe leggere è stato, negli ultimi presìdi di salute mentale. Vi si accede anche solo per
anni, artificiosamente modificato ad hoc, per raggiun- un consulto molto informale, benché approfondito. Ingere livelli di sballo sempre più pericolosamente ele- somma, anche se in Italia e nella nostra provincia, si
vati. Meglio, anzi, da questo punto di vista, non fare stenta a dare il giusto peso a questo settore della sanità pubblica, strutture come il Centro di Salute Menpiù distinzioni tra droghe leggere e pesanti.
“È enorme e cresce ogni giorno, il numero di prodotti tale di Brindisi, cercano di adeguarsi a standard più
sintetici la cui composizione è assolutamente scono- avanzati, spogliandosi dalla veste prettamente ambusciuta, probabilmente anche a chi li produce. La com- latoriale. “In fin dei conti la prevenzione, per esempio
parsa di queste sostanze psicoattive, è in correlazio- del cancro al seno, si fa su una scala abbastanza amne con l’insorgenza di disturbi psicotici e gli effetti che pia, se pure non ancora soddisfacentemente elevata.
hanno sull’organismo e sulla psiche sono devastanti Solo una piccola percentuale tra le donne che si sot”, aggiunge il dott. Colizzi. “Queste droghe, il più del- topongono a mammografia ed ecografia, risulteranno
le volte parenti strette della cocaina, possono scate- avere un problema e molte di queste potranno curarnare e anticipare l’insorgenza dei disturbi psicotici o si proprio per aver affrontato i controlli preventivi. Con
aggravarli se già esistenti. Le psicosi, la schizofrenia, le dovute differenzazioni, lo stesso criterio è valido
colpiscono prevalentemente i giovani e l’uso di so- per qualsiasi altra patologia e, in special modo, per
stanze stupefacenti (ma anche l’abuso di alcolici), ab- quelle psichiatriche”.
bassano la soglia dell’età di insorgenza, favorendo A conclusione di questa prima parte del colloquio,
l’esordio di questi episodi che spesso vengono confu- chiedo al dott. Colizzi com’è strutturato il Centro da lui
si con la normale ‘turbolenza’ adolescenziale. Posso- diretto e cosa deve fare concretamente chi volesse
no, dunque, trascorre quattro - cinque anni prima che approfondire problematiche proprie o di conoscenti.
la famiglia, la scuola, ma anche alcuni medici di fami- “Il Centro, che non è un luogo di ricovero ma una
glia, si rivolgano allo specialista e alle preposte strut- struttura territoriale, è frequentato da circa 1600 perture sanitarie, per arrivare alla diagnosi corretta. sone all’anno, che vengono da noi per i più svariati
Questo lasso di tempo complica il decorso, in quanto motivi: dagli episodi psicotici, alle depressioni, fino ai
il mancato trattamento terapeutico, può produrre an- disagi minori e ai semplici consulti per consigli e pache modificazione a livello cerebrale difficili da correg- reri. Siamo aperti a tutte le richieste cercando quell’ingere. È un po’ come avere la pressione alta per cin- formalità cui si accennava prima, ma mantenendo
que anni senza accorgersene: i danni, in ogni caso, sempre un alto profilo professionale. Oltre gli psichiatri, sono presenti altre importanti figure professionali
sono stati provocati.”
In questo quadro preoccupante, ma doverosamente come psicologi, assistenti sociali, operatori della riabitracciato dal dott. Colizzi, qualcosa di positivo si muo- litazione psicosociale e infermieri. Anche a livello farve. A iniziare da Canada, Australia, Stati Uniti, Inghil- macologico, si sono fatti grandi passi avanti e ci sono,
terra, molti Paesi si stanno adoperando per la preven- appunto, farmaci che funzionano benissimo. Purtropzione di queste problematiche, promuovendo la cultu- po si aspetta troppo a rivolgersi a uno specialista, anra della prevenzione. In Italia è attivo da oltre dieci an- che per una sorta di pudore che non ha effettivamenni il Programma 2000 (Cocchi e Meneghelli), che cer- te senso, se paragonato ai maggiori problemi riveca di offrire ai giovani e alle famiglie interventi precoci, nienti dall’acutizzarsi e cronicizzarsi di una malattia
psicotica”.
sia di diagnosi che di terapia e riabilitazione.
Chi è a contatto quotidiano con i ragazzi, dovrebbe vi- Come più volte ripeto in questa rubrica, è indispensagilare con discrezione e attenzione, ma senza allarmi- bile agire al momento giusto, provvedendo senza alsmi. “Le famiglie prima di tutto, ma anche gli inse- cuna esitazione, perché la salute mentale è importangnanti, hanno la possibilità di notare i segnali di un te almeno quanto quella fisica. Anzi, come sostiene
probabile disagio: comportamenti di chiusura, insoliti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non c’è salubizzarri; il ragazzo di colpo non va più bene a scuola te senza salute mentale.
Astera compie un anno
domenica 30 Giugno a domenica 7 Luglio 2013 la
“Città Bianca” festeggia la festa di «Santa Maria della Stella» alla quale è intitolata la Chiesetta, lungo le mura
antiche del centro storico. Una festa tradizionale con una
bellissima processione e tanti eventi.
L’Associazione Astera non poteva mancare, anche perché
proprio a luglio compie il suo primo anno di vita, all’insegna dell’impegno in ambito sociale e culturale verso tutti coloro che hanno un momento di fragilità o semplicemente sono curiosi di approfondire aspetti di loro stessi.
La Festa di Ostuni sarà quindi un’occasione importante per
conoscere il simpatico e fantasioso gruppo dei ragazzi di
Astera: sabato 6 Luglio infatti, in viale Oronzo Quaranta,
l’associazione sarà presente con tre stand, uno dedicato
alla sezione counseling, uno alla sezione teatro e uno alla
sezione Alzheimer dove si potranno trovare tutte le informazioni sui corsi e le iniziative.
A partire dalle 18.30 fino alle 20 circa ci sarà una piccola sfilata con i cavalli del Circolo Ippico Horse Club Rosa Marina,
che da circa un mese collabora con Astera, lungo Viale
Oronzo Quaranta. Accanto al primo stand, quello dei counselor di Astera, stazionerà un cavallino che sarà felice di ricevere le carezze e le carote di tutti coloro che vorranno avvicinarsi: “Sarà possibile far conoscere alle persone le attività che Astera organizza nell’ambito del counseling mediato
dal cavallo – ha spiegato Francesco Attanasio, presidente
dell’associazione e coordinatore, insieme a Caterina Luperti, della sezione counseling - lo scopo infatti è far conoscere
le attività socialmente utili che si possono svolgere con il cavallo”. “Oltre a questo – aggiunge Caterina – chi vorrà potrà
avere informazioni sui laboratori di counseling creativo che
abbiamo realizzato quest’anno e che continueranno fino alla fine luglio, grazie al lavoro dei nostri counselor: Angelica
Biasi, Rubina Calella, Carla Caroli, Luca Pagano e Paola Tafuro, e della nostra psicologa Concetta Pagliara”.
Lo stand dedicato alla sezione Alzheimer sarà invece coordinato da Rubina Calella e Nora Caroli. Insieme ai volontari di Astera mostreranno i lavori artigianali realizzati dai pazienti Alzheimer che hanno partecipato, nel corso dell’anno,
ai laboratori creativi; inoltre sarà possibile ricevere informazioni sulle diverse attività che Astera organizza anche a favore dei familiari dei pazienti Alzheimer. Infine, chi lo vorrà,
potrà acquistare una piccola pianta di rosmarino (che nel linguaggio dei fiori simboleggia il ricordo) per sostenere l’associazione.
L’appuntamento più spettacolare infine arriverà alle 20.30
quando i partecipanti del laboratorio teatrale di Astera (la cui
finalità è promuovere integrazione e socializzazione) porteranno in scena il loro primo spettacolo, frutto di tre mesi di
lavoro coordinati da Remo Attanasio e Antonella Colucci.
Lo spettacolo sarà interamente dedicato alla donna, e si
concluderà con un Inno alla Vergine.
FRANCESCO ATTANASIO
Per informazioni consultare il sito http://www.associazione-astera.it,
Astera – Associazione di Promozione Sociale Facebook oppure scrivere a [email protected]
8
Chiesa
GIUGNO
2013
Il rituale delle benedizioni
e la religiosità popolare (6ª parte)
di Dino Ciccarese
BENEDIZIONE DEL PRANZO O DELLA CENA,
PRESENTE IL VESSATO
“Nel nome di nostro Signore Gesù Cristo Io Sacerdote di Dio, Benedico e esorcizzo voi creature del
Pane, del Vino, della Carne, della Frutta, e di qualunque cosa commestibile; per colui che benedisse
e moltiplicò i pani nel deserto (Mt 14,13-21; Mc
6,30-34; Lc 9,10-17). E per quello che convertì l’acqua in vino (Gv 2,1-12); e che diede ai nostri Padri
la Manna1 nel deserto, che aveva in sé ogni dolcezza (Es. 16,14-31): perché siate forza, e salvezza, e
purificazione a questa e a tutte le creature di Dio
che mangeranno di voi; mettiate in fuga tutti gli spiriti immondi, ogni cattiva forza del diavolo, le sue
fatture, le sue immagini, e sterminiate le sue minacce, per colui che verrà a giudicare i vivi e i morti: Purifica Signore Gesù Cristo, Benedici, e Santifica ti
prego queste creature del cibo, e di bevanda, nel
modo che io Sacerdote in tuo nome, e di Sant’Ubaldo tuo servo Benedico, e Purifico,
e Santifico, affinché chiunque ne
mangerà e berrà, per amore della
Beata Maria Vergine, e di Sant’Ubaldo, e di tutti i Santi, beva e
mangi, al cospetto del Signore,
con ogni letizia, e lo faccia contro i
malefici e le insidie del diavolo, i
cui malefici contro queste cose
che si bevono e si mangiano, io distruggo e annullo, ed anche metto
in fuga i Demoni, e ogni potere
diabolico. Nel nome di Gesù spezzo, sradigo e tiro fuori dal corpo
umano: O Creatura del Signore innalza queste creature di cibo e di
bevanda che mandò a te Iddio e
che Io Sacerdote del Signore
esorcizzo, purifico, e santifico nel
suo Santo Nome, e di Santa Maria
Vergine, e di Padre Ubaldo. Trova
pace dunque, mangia, e bevi e nel
nome di Gesù, si allontani da te Satana, con tutte le
sue fatture”.
BENEDIZIONE DELL’INCENSO,
DI TUTTI GLI AROMI E ANCHE DEL MIELE
“Esorcizzo te creatura dell’incenso (o del miele o
dello zolfo) per Dio vivo, per Dio vero, per Dio santo, e per Sant’Ubaldo flagello dell’Inferno; e per Colui che creò tutte le cose dal niente, e che mandò gli
Angeli ribelli dal Cielo agli Inferi; e per tutte le cose
di Dio; e per il nome della Beata Vergine, o di Sant’Ubaldo, scongiuro ed esorcizzo te o creatura dell’incenso (del miele o dello zolfo) per tutte le cose
sopradette, affinché sia nostra difesa l’offerta dell’officiante e la creatura benedetta e consacrata sia
pena perpetua per tutti i maligni spiriti infernali, e sia
lo scioglimento di ogni vincolo. O Signore Gesù degnati per la tua clemenza e pietà di benedire e santificare questa creatura dell’incenso, che sia difesa
per tutti dallo spirito maligno, e vanificazione della
fatture e nel luogo in cui sarà l’odore di questo incenso non possa perdurare alcun incantesimo, maleficio o fattura e alcuna molestia dei maligni; né restare in alcun modo, ma dileguarsi immediatamente tutte le cose diaboliche al segno della santa Croce. Amen.
Benedici o Signore questa creatura dell’incenso per
SANTA MARIA DELLA STELLA
Programma
mettere in fuga i Demoni e tutte le loro opere, per il
tuo servo Ubaldo, cui desti il potere di scacciare i
Demoni.
Benedico te o creatura dell’incenso e santifico per
colui che il Cielo e i Cieli dei Cieli non possono contenere, e con l’odore di questo incenso sia benedetta la casa, il luogo e la camera da letto; di modo che
nessuno Spirito possa dimorare dove sarà un tale
odore. Benedico, santifico e riempio di celesti benedizioni, affinché sia casa, luogo e camera da letto di
Dio: sia il Palazzo di Cristo: sia abitacolo dello Spirito Santo: e così chiunque sarà profumato da queste cose benedette, sia benedetto e santificato. Ti
supplico umilmente o Signore Gesù Cristo di degnarti di fortificare con la tua santa virtù questa
creatura dell’incenso che in nome tuo benedico e
santifico, affinché al suo odore fuggano i Demoni,
con tutte le loro fatture e armi”.
BENEDIZIONE DELLE ROSE, DELLA RUTA, DELL’ASSENZIO
“Dio Santo Padre Onnipotente, Eterno Dio, che ordinasti alla terra di germinare una pianta verdeggiante e
che portasse semi, e che il ramoscello desse il prodotto proprio della sua
specie: così per il santo tuo Nome
grande e glorificato in Terra e in Cielo, stendi pienamente la tua destra e
copiosamente benedici queste piante, e ricolmale di tutte le tue benedizioni, per cui io tuo sacerdote nel tuo
Santo nome Thetagrammaton, e del
tuo servo Ubaldo le esorcizzo, benedico e santifico; in modo che ovunque
saranno collocate nelle case, nelle
stanze da letto, sui letti, o su chi ne
fosse attorniato dall’odore o ne fosse
profumato o lavato in bagno, o in qualunque altro luogo, per la tua Onnipotenza e la passione del Figlio tuo e
del Signore Nostro Gesù Cristo si allontani da essi
ogni male, ogni pericolo, tutte le forze e l’opera di
Satana; ed io per Colui che ha destinato la pianta
per servizio degli uomini, queste piante benedico e
santifico per mettere in fuga i Demoni; per distruggere ogni maleficio, e per allontanare l’incantesimo,
il vincolo, le fatture e tutte le opere di Satana dai
corpi degli uomini, e da qualsivoglia luogo ogni opera del Diavolio fatta o da fare: in modo che nessuna
presenza o forza del Diavolo dimori nelle piante; ma
in nome di Gesù e di Sant’Ubaldo, invoco il loro nome e la loro potenza sopra queste piante affinché
recedano confusi, e cadano maledetti nel baratro
con tutte le loro opere eretiche, e vi abitino i Santi
Angeli di Dio, assicurando la sanità”.
1 Ancora oggi i beduini del deserto chiamano man il frutto
della pianta tamarix mannifera, che compare come qualcosa di granuloso e fine simile alla brina, di colore bianco come granelli di coriandolo e di sapore simile al miele. È cibo degli angeli (Sapienza 16,20), cibo dato da Dio (Deuteronomio 8,3-16), frumento o pane del cielo o degli angeli
(Salmi 78(77) 24-25; 105(104)40). Nel Nuovo Testamento
la manna è simbolo dell’Eucaristia (Gv. 6,31-51; 1 Corinzi
10,1-22; Ebrei 9,4; Apocalisse 2,17). Nella letteratura rabbinica è il cibo degli eletti dei tempi messianici. Una urna
speciale con una certa misura di manna era posta dinanzi
alle Tavole della Legge, per ricordare i doni di Dio.
TUTTI I GIORNI (DAL 28 GIUGNO AL 6 LUGLIO)
• 8:00: Santa Messa; • 19:00: S. Rosario - Liturgia della Parola - Riflessione
28 GIUGNO: Preghiera del Rosario animata dall’Unitalsi;
20:30: Orchestra Scuola “S. G. Bosco”.
29 GIUGNO: Ammissione di quanti hanno aderito alla Confraternita nel 1° semestre.
30 GIUGNO: Liturgia della Parola presieduta da S.E. Mons.
Domenico Caliandro.
1 LUGLIO - 20:30: serata musicale coro “A. Legrottaglie” e
coro della Scuola “Giovanni XXIII”
2 LUGLIO - 20:30: “Immagini in musica” concerto di musica
sacra. Duo del M° A. Cavallo al violino e B.K. Norontako all’arpa e canto
3 LUGLIO - 20,30: concerto dei Black&White
4 LUGLIO: Giornata della Condivisione.
5 LUGLIO: Liturgia penitenziale con celebrazione personale
del Sacramento della Riconciliazione.
6 LUGLIO: Liturgia vigiliare; 20:30: presentazione in Chiesa
dell’Ass.ne “Astera”. A seguire visita agli stands lungo V.le O.
Quaranta.
7 LUGLIO - 6:00, 7:30, 9:00, 10:30: SS. Messe; dalle 8:00:
Ospedale Civile, donazioni di sangue a cura dell’AVIS;
19:00: Processione con il Concerto bandistico Ass.ne Giovani Musicisti “A. Amico” di Ceglie Messapica; 22:00: V.le O.
Quaranta: Gruppo Folk “La Stella”; 23:00: fuochi pirotecnici.
P
Don Giovanni Apollinare
nuovo Vicario Foraneo
assaggio di testimone tra mons. Cosimo Palma
e don Giovanni Apollinare nella carica di Vicario
Foraneo dell’Arcidiocesi Brindisi-Ostuni. La nomina
è giunta venerdì 17 maggio u.s. durante l’incontro
tenutosi tra l’arcivescovo S. E. mons. Domenico
Caliandro e i sacerdoti ostunesi. Una funzione delicata e di notevole responsabilità quella affidata a
don Giovanni che dovrà coordinare il lavoro di tutti i
sacerdoti, offrendo supporto a quelli ancora in attività come pure ai prelati, che per motivi di anzianità o di salute, partecipano in misura più contenuta
alla vita ecclesiastica della città. Don Giovanni Apollinare ha manifestato il più vivo ringraziamento per
la fiducia che gli è stata accordata in questa libera
scelta operata tra i sacerdoti, augurandosi di svolgere questo servizio in comunione e con la piena
collaborazione di tutta la comunità sacerdotale.
Particolare premura sarà quella di contemperare le
esigenze dei responsabili del culto con le istanze
provenienti dalla vita della nostra religiosità popolare, cercando la collaborazione con le istituzioni che
operano nel nostro territorio, per raggiungere il bene comune. In questo particolare periodo di crisi e
di difficoltà morali e materiali, è necessario sollecitare tutte quelle forze positive impegnate nel sociale per venire incontro alle diverse esigenze dei fedeli e per promuovere quella attenzione alla persona che, per la quotidiana esperienza parrocchiale,
don Giovanni ritiene essere prioritaria e fondamen-
tale per ogni successivo traguardo da raggiungere.
Esprimendo le nostre felicitazioni per il prestigioso
incarico ricevuto, auspichiamo a don Giovanni di vivere nella gioia della fede questo nuovo impegno
particolarmente significativo per la crescita spirituale della nostra città.
EA
L’interno della Basilica Concattedrale:
ultime esposizioni di opere
La
di Antonella Golia
Basilica Concattedrale di Ostuni è molto conosciuta per il suo prospetto esterno che si
presenta, ai visitatori della città bianca, nelle sue linee quattrocentesche. Poco valorizzato in questi
anni è stato l’interno della chiesa restaurato secondo il gusto sette-ottocentesco dei vescovi dell’epoca: Scoppa (1747-82) e Palmieri (1893-1905).
La Concattedrale presenta invece numerose opere
sei-settecentesche di notevole interesse storico-artistico tra cui gli altari in legno del transetto, il fonte
battesimale in marmi napoletani, la tela che rappresenta la “Visione di Sant’Antonio da Padova” attribuibile alla cerchia di Francesco Solimena e il dipinto della “Madonna con Bambino e Santi Gaetano da
Thiene e Filippo Neri”.
All’interno della chiesa, negli ultimi due anni, c’è
stata una nuova sistemazione delle opere d’arte
volta a dare continuità storica ed artistica al sacro
edificio.
Nell’estate del 2011, S.E. Mons Rocco Talucci, Arcivescovo Emerito di Brindisi-Ostuni, ha esposto al
pubblico la statua argentea di Sant’Oronzo. L’esposizione della statua è stata predisposta all’interno
del cappellone dell’Immacolata, opera del vescovo
Raffaele Ferrigno (1856-1875).
La nicchia dove era collocata la statua di Sant’Agnese è stata dotata di vetro infrangibile e antiproiettile con un’adeguata illuminazione, grazie ad
un finanziamento dell’amministrazione comunale di
Ostuni. La statua del Santo patrono (1794), opera
dell’argentiere napoletano Luca Baccaro, viene
esposta in questa nicchia restaurata, il 26 agosto
2011.
Prima dell’esposizione di Sant’Oronzo, nel mese di
luglio 2011, è stata spostata la statua di Sant’Agne-
se dal cappellone dell’Immacolata al primo altare
della navata destra, dedicato a Sant’Antonio da Padova. La statua di Sant’Agnese, in cartapesta ed attribuita a Raffaele Caretta, si trova ora nella nicchia
alla destra dell’altare; qui erano conservati dei reliquiari spostati nei depositi ed ora in fase di catalogazione.
Rimaniamo nella navata destra della chiesa, nel terzo altare, dedicato alla Sacra Famiglia. Qui vi era
esposto il dipinto che rappresenta “Sant’Andrea
apostolo che presenta il committente alla Madonna
con il Bambino”, rimosso nel maggio 2011. Nel mese di luglio dello stesso anno, al suo posto, è stato
collocato il gruppo scultoreo della Sacra Famiglia a
cui l’altare è dedicato.
Il 12 novembre del 2011, nel cappellone dell’Immacolata, dallo spazio sottostante la statua di Sant’Oronzo è stata spostata, di poco, la lapide funeraria di Mons. Semeraro.
Ricordiamo poi che il 22 novembre 2011 la Cattedrale è stata proclamata Basilica con il Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina
dei Sacramenti.
Infine, a circa un anno da quest’ultima data, in occasione dell’ultima messa in cattedrale di Mons. Talucci, accanto alla statua di Sant’Oronzo è stato collocato il dipinto di Sant’Andrea sopra citato.
Nel 2011 e 2012 inoltre l’associazione Ar.Tur che ha
gestito il servizio di fruizione e valorizzazione della
Basilica, ha inaugurato un percorso museografico
all’interno della chiesa con delle didascalie accanto
ai monumenti più importanti e la nuova illuminazione degli altari secondo le più recenti norme di illuminotecnica.
SEBASTIANO PINTO, I segreti della sapienza.
Introduzione ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, 2013
D
on Sebastiano Pinto, sacerdote della diocesi di Brindisi-Ostuni, è nato a San Vito dei Normanni (BR) nel 1973
ed ha conseguito la Licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, il Dottorato in
Teologia con Specializzazione Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana e la Laurea in Sociologia presso l’Università degli Studi di Lecce. Attualmente è docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica Pugliese presso l’Istituto Teologico Pugliese di Molfetta e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Brindisi.
Ha condotto il programma “Viaggio nel mondo della Bibbia”, andato in onda su Tv2000 (canale 28 del digitale
terrestre) ogni domenica da luglio a settembre 2012, in cui, attraverso la proiezione di film, seguita da un dibattito in studio, i telespettatori sono stati accompagnati alla scoperta della storia, dell’ambiente e delle tradizioni dei
luoghi che hanno costituito lo scenario dei racconti biblici.
Don Sebastiano, inoltre, è stato direttore della rivista semestrale teologica Parola e Storia e ha già pubblicato i
seguenti volumi: Ascolta Figlio. Autorità e Antropologia nell’insegnamento di Proverbi 1-9 (Città Nuova, 2006);
Saremo anche noi come tutti i popoli. La nascita della monarchia (1Sam 8-11) e il ritorno dall’esilio (Esdra) riletti in chiave biblico-sociologica (San Paolo, 2008); Dove abita la sapienza? La ricerca dei saggi per la vita dell’uomo (San Paolo, 2009); Io sono un Dio geloso (Borla, 2010); Guardate gli uccelli del cielo (Vivere In, 2011).
Di recente, inoltre, ha curato l’opera Proverbi. Introduzione, traduzione e commento (San Paolo, 2013), inserita
nella collana Nuova Versione della Bibbia dai Testi Antichi, che ripropone le fonti bibliche in una nuova versione, con i testi antichi a fronte, un accurato apparato testuale-filologico e un ampio commento esegetico-teologico.
Nella sua ultima fatica, Pinto, con la competenza e la chiarezza espositiva che lo caratterizzano, si occupa de “I segreti della sapienza”, fornendo al
lettore una “Introduzione ai Libri sapienziali e poetici”, quei libri, cioè, che nell’Antico Testamento hanno un contenuto didattico o di etica morale, (insegnano la Sapienza) ed essendo presentati in forma poetica, con un fraseggio elegante e musicale, sono noti anche come “Libri poetici”: Giobbe, Salmi, Proverbi, Ecclesiaste (Qohelet) Cantico dei Cantici, Sapienza e Ecclesiastico (Siracide). Tra pagine, quindi, la letteratura sapienziale si sussegue
in un “cammino” spirituale che l’autore intraprende con il lettore, progredendo nella vita di fede.
GIANMICHELE PAVONE
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RICORDI
GIUGNO
2013
DEFUNTI
24 dicembre 1956
21 agosto 1920
30 maggio 2013
MIMMO CIRASINO
Giovedì 30 maggio 2013, alle ore 14,40, serenamente si
è spenta nella sua casa, la signora
MARIA FANELLI
vedova Velardi
Donna di grande fede, moglie e madre esemplare, trasmetteva la sua energia e vitalità ai figli Vita e Lorenzo, e a chi le stava accanto.
Così la ricorderò anch'io, che ho avuto modo e piacere di trascorrere con lei alcuni momenti della sua vita.
Natalia
ANNIVERSARI
Il signor Franco Valente continua a
ricordare con infinito affetto e con
la composizione di alcuni versi, la
bella ed amorevole esperienza vissuta con la moglie
18 maggio 2013
Ha lasciato la sua casa terrena, tra lo sconcerto dei suoi cari, per raggiungere la Casa
Celeste
Conosciuto e stimato da tanti ostunesi anche
perché è stato collaboratore di affermati notai con sede in Ostuni, dai quali aveva acquisito una competenza e preparazione particolare.
Allegro, buono e cortese; amava la famiglia condividendone la gioia
di vivere, la sua immensa affettuosità e il dolcissimo sorriso che sempre riservava per tutti i suoi amici.
Con indicibile dolore lo ricordano la moglie Rosa, la figlia Paola, la
suocera Maria, il fratello Pinuccio con Pia, i nipoti e l’amorevole e
premurosa zia Italia.
Nel tuo ricordo
Il 9 giugno 2013 ricorre il secondo anniversario della morte di
Mi ricordo di te, quando al mattino
Mi sveglio e ti mando un saluto.
Mi ricordo di te, quando nel cielo
Brilla l’ardente sole.
Mi ricordo di te, quando nell’azzurro
Del cielo mi immagino il tuo sguardo.
UMBERTO
PENTASSUGLIA
Ho
Mi ricordo di te, quando ogni volta Prego
e rivolgo alla “Madonna” la mia preghiera.
Mi ricordo di te, quando, con tanta gioia
Insieme passavamo tutte le ore.
Mi ricorderò sempre di te, perché sei
E sarai sempre il mio grande AMORE!
Franco
Stimato e preparato cittadino ostunese che
ad un certo punto della propria vita, per lavoro, si trasferì a Roma dove visse felicemente con la moglie Paola, i figli Claudia e
Davide.
Il pane fatto in casa di Pina Schirosi Cagnazzi
RICORDI
in mano una fetta di pane e, mentre lo assaporo, mi vengono in mente alcuni versi:
“Pane, ti spezzan gli umili ogni giorno
lieti se già non manchi alla lor mensa”
non ricordavo l’autore, ma mio nipote Giulio ha risolto subito il problema con il tablet: Francesco Pastonchi (un giorno scompariranno del tutto i libri?
Mi crea tanta tristezza, è bello sfogliare i libri, i giornali, sentire il profumo della carta…).
Certo oggi il pane è ancora importante, non manca
mai sulla nostra tavola, ma può essere sostituito da
cracker, grissini…
Io ricordo benissimo il periodo del dopoguerra, i negozi
alimentari erano pochissimi, però in ogni quartiere c’era
il forno che funzionava a legna (li sàrcene) effettuando
due o tre infornate al giorno perché il pane si faceva in
casa e la famiglia si sentiva ricca quando in casa c’era la
provvista del grano e della farina che non serviva solo
per il pane, ma anche per le orecchiette (stacciodde), i
maccheroni (li maccarrune) e per i dolci: “le carteddate”
e “li percedduzze” a Natale, “li palomme” a Pasqua.
Quando la mamma decideva il giorno per fare il pane, il
lavoro cominciava dalla sera precedente perché bisognava preparare “lu luvate” con la “crescetora” (una pagnottina cruda dell’impasto precedente, conservata in
una coppetta di creta e che lievitava). La mattina “lu luvate” era ben lievitato e nella “mattera” un tagliere con
le sponde alte, si mettevano circa 10 kg. di farina (misurata a manciate perché la bilancia casalinga era del tutto
sconosciuta), si apriva una fossa al centro, si metteva lu
“luvate” e lo si diluiva con acqua tiepida e poi lo si
amalgamava con tutta la farina aggiungendo acqua con
un po’ di sale (il pane era più saporito).
Si lasciava riposare pochi minuti, poi si passava alla lavorazione dei pani: ogni donna aveva le sue forme preferite: a “treccia”, a “menzudde” (grosso filone), a
“menza luna”. Erano importanti le “fecazzèdde” per i
bambini: i cavallucci per i maschietti e le bamboline per
N
ANNA PALMA
vedova Santoro Lio
Al termine del rito funebre, celebrato dal sacerdote don Franco Blasi nella
Chiesa Parrocchiale di San Luigi Gonzaga, la nipote, commossa, ha voluto ricordarla con le seguenti parole:
Cara nonna,
ci sono un sacco di cose che avrei voluto dirti, ma che non ho mai pronunciato. Non posso credere che
questo momento sia arrivato; non posso e non voglio. Tu non puoi neanche immaginare tutte le cose
che mi mancheranno di te: il tuo modo impacciato e divertente di muoverti in cucina andando ad appoggiarti ai fornelli senza neanche accorgertene, il tuo modo “grintoso” di difendermi e il pane con il
pomodoro al mattino rassicurandomi «non diciamo niente a mamma». Ricordo che continuavi a ripetermi cosa dicevi ogni mattina prima di alzarti «ti ringrazio, Signore, per avermi fatto vedere ancora
una volta la luce del sole», ma ti posso assicurare che adesso continuerai a vederla senza avere più il
pensiero di non riuscirci.
Non credo che la morte sia la fine della vita. Se è vero che ne esiste un’altra dopo questa, mi piace considerare la morte una stazione dove aspettare il treno per l’ultima fermata. D’altro canto la vita è anche un po’ questo: una continua corsa in treno in cui ognuno deve scendere alla sua fermata.
Non so se ho scelto il momento migliore per ricordarti quello che sto per dire, che prima non ho mai
dimostrato come si deve: TI VOGLIO BENE
Perdonami, perdonami se te lo dico solo ora. Mi Manchi
Giulia
30 giugno 2013
MATTEO ANDRIOLA
Mi ricordo di te, quando ogni cosa
Dorme nella natura addormentata.
Ti amerò sempre
Lunedì 27 maggio 2013, alle prime ore del mattino, sorretta dal fratello sacerdote don Cosimo e amorevolmente assistita dalle figlie Marilena e Daniela, si
è addormentata in Cristo la signora
6° anniversario della morte di
Mi ricordo di te, quando la mia testa,
sul cuscino, riposa per dormire.
deceduta il 18 giugno 2012.
27 maggio 2013
«O Cristo redentore, guida da morte a vita
chi spera nel tuo nome»
30 giugno 2007
Mi ricordo di te, quando la luna,
nel cielo gira leggera.
IMMACOLATA (Tina)
SARTORE
10 giugno 1931
le femminucce con gli immancabili chicchi di caffè per
occhi.
Il tutto veniva ricoperto con una tovaglia e poi una calda coperta perché lievitasse bene, altrimenti il pane veniva “uèrce”.
Bisognava avvisare subito il fornaio perché doveva regolarsi in quale infornata inserirlo.
Nel frattempo la mamma aveva lasciato sul tagliere un
po’ di impasto per le “puccetèdde” da friggere in olio
che costituivano l’attesa e profumata colazione di quella mattina. Si passava poi al soffritto di cipolle e pomodori per la “puccia”, il cui profumo invadeva tutta la casa. Intanto il pane era già lievitato, si preparava subito la
“puccia”: in una teglia ben unta si stendeva con le mani
una pagnotta, si sistemava il soffritto di cipolle e si copriva con l’altra pagnotta e si aggiustava il bordo affinché il soffritto non fuoriuscisse.
Il lavoro era terminato, bisognava aspettare il fornaio, il
pane era già stato messo sul tagliere e su ogni pezzo veniva impresso un segno di riconoscimento:; ogni donna
aveva il suo: i denti della forchetta, la parte terminale di
una chiave che allora erano molto grandi, o usando altri
attrezzi.
Quando il pane ritornava a casa ben cotto, il profumo si
spandeva per tutta la casa ed eravamo tutti stanchi, però
felici e contenti.
NUOVO COMITATO SCIENTIFICO PER LA CAMERA PENALE
ella seduta del 24 maggio u.s., il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Brindisi “Oronzo Melpignano” ha deliberato la costituzione di un Comitato scientifico, con il compito di curare l’organizzazione di eventi formativi e convegni specialistici, designando, quale coordinatore responsabile il nostro concittadino, Avv. Vito Melpignano, che sarà affiancato dagli Avvocati Mario Guagliani (Vice Presidente della
Camera Penale), e Gianmichele Pavone, entrambi ostunesi, e dall’Avv. Cosimo Lodeserto (responsabile della Scuola Territoriale “Clemente Manco”) di Torre S. Susanna.
Macellaio
Uomo dal cuore immenso e buono, umile nel suo modo di fare e capace di
tanti sacrifici.
Indimenticabile marito, affettuoso padre e dolcissimo amico; tanti sono i ricordi che ha lasciato in chi lo ha conosciuto.
Anche se Gesù lo tiene accanto a sé in Paradiso, rimane sempre presente in
me e prego affinché sia al mio fianco per darmi forza e coraggio per affrontare i momenti difficili del mio cammino.
Tua moglie Chiara Marseglia, i figli Rosalba, Tonio, Gino, Lucia e i diletti nipoti, in particolar modo il
piccolo Matteo, tuo omonimo, che mai ti ha dimenticato e che continua a volerti bene.
LETTERE ALLA REDAZIONE
Ci è pervenuta una lettera del dott. Giuseppe Viesti indirizzata al Signor Sindaco Avv. Domenico Tanzarella sollevando alcuni inconvenienti dei quali condividiamo la richiesta di soluzione.
Egregio signor Sindaco,
chi ti parla è Pinuccio Viesti, un ex Assessore ai Lavori Pubblici, durante l’Amministrazione del Prof. Mario Castiglioni, Amministrazione Democristiana, con una opposizione di sinistra e di destra, valida e costruttiva, rappresentata da Personaggi di grande rispetto, politici per fede e non per mestiere, che hanno contribuito alla realizzazione di tante iniziative miranti allo sviluppo sia economico che giuridico della nostra Ostuni.
Questa “Ostuni” ormai conosciuta in tutto il mondo con l’appellativo “Città Bianca”.
Mi corre l’obbligo di ricordare con orgoglio e simpatia qualcuno di quegli Amministratori:
Prof. Castiglioni, Sindaco Democristiano del centro, Dott. Ayroldi, della destra, Prof. De
Laurentis, della sinistra comunista e perché non ricordare l’Avv. Peppino Tanzarella della sinistra socialista, il Tuo papà che sicuramente ti è stato Maestro nell’indirizzarti a quella politica seria che con convinzione Egli ha sempre praticato.
L’Amministrazione Castiglioni programmò iniziò e realizzò varie importanti opere, molte
ancora da completarsi, pur se trascorso molto tempo.
Fu infatti in quel periodo che sbarcò in Ostuni, il grande imprenditore Schachter, a cui la nostra città deve essere molto grata per il grande complesso di Rosa Marina.
Fu allora iniziata ed inaugurata la tanto discussa strada Panoramica, le terrazze lungo via Napoli e via Lecce, l’apertura di viale Pola con la lottizzazione delle zone limitrofe, l’apertura
della Cassa Rurale ed Artigiana, la Cantina Sociale, la zona industriale di via Stazione, e tante altre iniziative, che non è il caso di ricordare e commentare.
Molte sono state anche le iniziative e le realizzazioni delle successive Amministrazioni, ed
in particolare della Tua che sta per scadere, con molte cose in cantiere, che certamente porterai a termine.
Dopo questo preambolo su di un nostalgico ricordo del passato ben rapportato al presente,
vorrei chiederti, se possibile, due cose:
1) Far rispettare un’ordinanza municipale;
2) 2) deliberarne un’altra;
entrambe nell’interesse della cittadinanza, e per dar sfogo alle giuste osservazioni di molti
cittadini ostunesi e forestieri che, come me, hanno notato e sollecitato quello che sto chiedendo.
Non dimentichiamo mai che Ostuni si identifica come “la Città Bianca”.
La Commissione Edilizia dell’epoca remota, da me presieduta, non concedeva licenza edilizia, se il fabbricato non era pitturato in bianco calce o rivestito di pietra ostunese.
Ricordo anche che in seguito, il defunto Avv. Franco Anglani, durante il Suo mandato come
Sindaco, fu ancora più severo con un’altra ordinanza in tal senso.
Purtroppo nessuno, addetto e non addetto, al rispetto di queste ordinanze, si è accorto del colore dato ad alcuni fabbricati di recentissima costruzione, molto in vista. È un obbrobrio…!
Non è il caso di riparare?
La seconda richiesta riguarda lo «stretto di San Francesco»: si dovrebbe impedire la sosta in
permanenza di auto lungo detta strada che la rendono stretta, per cui si crea confusione e pericolo.
A tal proposito ricordo che l’allora Podestà Maggiore Ciraci, fece abbattere alcuni palazzi
per allargarla, rendendosi benemerito ai suoi concittadini.
Cordialmente ti saluto.
GIUSEPPE VIESTI
10
CRONACA
BREVE
GIUGNO
2013
OSTUNI CALCIO
C
ome era nelle previsioni il Casarano
ha vinto il campionato con 90 punti
frutto di 27 partite vinte e 9 pareggiate,
senza subire alcuna sconfitta. Ha vinto
con pieno merito e dopo aver subito
l’umiliazione della radiazione al termine
del campionato scorso ritorna nella massima serie regionale, quell’Eccellenza
ambita da molte squadre. Non è stato facile fare il balzo di categoria perché sulla sua strada ha dovuto superare grossi
ostacoli a cominciare dalla Virtus Francavilla che si è classificata al secondo
posto con 88 punti, dall’ASD Ostuni 1945 classificato al
terzo posto con 77 punti, dal Leverano giunto quarto
con 66 punti, nelle cui fila milita il vincitore della classifica marcatori, quel Cazzella che ha realizzato ben 27
reti. Seguono nell’ordine il Carovigno con 59, Fragagnano 58, Francavilla calcio 57, San Vito 56, Otranto
53, Martano 43, Maglie e Leporano 42, Scorrano 40,
San Giorgio Jonico 37 (sconfitto dall’Ostuni per 4-3 domenica scorsa, il Lizzano con 35 punti. San Cesario e
Delfini Jonici hanno concluso a pari punti e pertanto dovranno disputare una gara di spareggio per evitare la
retrocessione in Prima categoria, mentre il Latiano ed il
Massafra con 18 punti retrocedono nella serie inferiore.
NOZZE DI DIAMANTE
di Tonino La Centra
C
La rosa al completo dell’ASD Ostuni 1945
La terza posizione dell’Ostuni è ben meritata, avrebbe
potuto fare qualcosa in più, ma tutto considerato, trattandosi di una matricola e con poche risorse economiche il suo cammino si può ritenere soddisfacente. Certo una società che è stata sempre al vertice dei massimi campionati dilettantistici e con una città tra le più belle della regione meriterebbe qualcosa in più.Vedremo
cosa ci riserva il futuro.
Il profumo del grande calcio riecheggia sulla città di
Ostuni. Prima il prestigioso torneo internazionale riservato alle formazioni primavera, vinto dalla Juventus, poi
l’ufficialità di ospitare il Parma Calcio di Roberto Donadoni per una settimana di ritiro (dal 7 al 14 luglio) in una
struttura della costa ostunese.
Il 24 maggio 1953 nella Chiesa dei Cappuccini di Ostuni, durante la
Santa Messa celebrata dall’allora Rettore don Andrea Melpignano,
si unirono in matrimonio
LORENZO NACCI
e LINA ESI
Sabato 25 maggio 2013, circondati dall’affetto e dall’amore dei figli, Filomena, Franco, Rosa e Maria, dai numerosi nipoti e pronipoti, nella Chiesa di San Luigi Gonzaga, il Parroco don Franco Blasi
ha benedetto le «nuove fedi nuziali», che gli sposi si sono scambiati, ed ha ricordato il rito matrimoniale celebrato 60 anni prima.
I figli palesemente emozionati hanno partecipato con gioia al sacro rito e, grati per l’affetto e l’esempio ricevuti, hanno
chiesto per i loro cari abbondati Benedizioni, salute e serenità fino a quando il Signore vorrà mostrare la sua generosità.
I nipoti e pronipoti, invece, commossi per il felicissimo evento hanno declamato le seguenti parole per il nonno e la nonna: «Essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti; amare profondamente qualcuno ci rende coraggiosi». Ed è solo grazie al coraggio che voi ci avete silenziosamente mostrato, siete arrivati qui, oggi, insieme, come esattamente 60 anni fa. Adesso quel coraggio è anche nostro, vivrà con noi e costruirà con noi. Un semplice grazie. I vostri nipoti.
Notizie flash
A
di Danilo Santoro
ncora un tragico incidente stradale lungo la strada che collega Ostuni a Torre
Pozzelle. A perdere la vita Martino Tagliente, 24 anni, di Martina Franca. Il giovane, alla guida di una Volkswagen New Beetle, ha
perso il controllo della vettura subito dopo
una curva, andando a sbattere violentemente contro un pianta di ulivo secolare. E’
stata breve la speranza dei suoi familiari: il
suo cuore ha smesso di battere qualche
giorno dopo l’incidente al Perrino di Brindisi. La famiglia ha dato il consenso per
l’espianto degli organi.
***
altra tragica vicenda è avvenuta all’inizio di giugno all’interno del
Campus: l’area verde a ridosso della zona
167; il corpo senza vita di un suicida, C.R.,
di 52 anni, è stato ritrovato da alcuni ragazzi. Sono state prontamente avvisate le autorità, ma qualcuno dei ragazzi ha pensato
anche a fotografare la macabra scena e a
diffonderne le immagini su Internet e cellulari. Inoltre un 18enne, A.C., e due minorenni sono stati sorpresi da una pattuglia
dei Carabinieri a devastare il bar, chiuso
per ristrutturazione, del Campus. Per i giovani trasferimento in Caserma e successivamente la denuncia.
***
rima il furto, poi il lungo viaggio illecito.
La scoperta dei Carabinieri impedisce di
completare l’azione malavitosa: immettere
nel mercato illegale il mini escavatore e due
minipale Bobcat rubati in provincia di Torino
e giunti ad Ostuni con un TIR, pronti per essere smistati. Ad essere denunciati per ricettazione l’autista ed il proprietario dell’autoarticolato: N.Z. di 44 anni ostunese e S.B
30enne di San Michele Salentino.
***
eppur in ritardo e tra mille dubbi la stagione estiva è salva per il villaggio Valtur di Ostuni e per tutti i dipendenti stagionali. Ancora in fase di trattativa per la vendita completa del marchio e di tutte le strutture facente parti al gruppo Valtur, il villaggio turistico situato tra Torre Pozzelle e Lamaforca riaprirà i battenti salvaguardando,
almeno per questa estate, i 170 lavoratori,
Un’
P
S
di uno dei complessi più rinomati della zona. La Valtur, fallita ormai da diverso tempo,
è in amministrazione straordinaria da due
anni: la svolta definitiva per la vendita potrebbe avvenire nel prossimo autunno.
***
iconoscimenti prestigiosi e ormai consueti per la città di Ostuni. Ancora una
volta la città bianca viene premiata con la
Bandiera Blu, premio assegnato dalla Fee(
Fondazione per l’educazione ambientale)
per la diciannovesima volta al territorio ostunese, oltre alla “Bandiera verde” per la ricettività marina destinata ai bambini, conferita
da un team di 115 pediatri italiani e le Cinque Vele conferito da Legambiente. Quest’ultimo successo, ottenuto per il quinto anno consecutivo è stato consegnato a Bari
dall’Assessore Regionale all’ Ambiente Silvia Godelli. «Per aver avviato un processo
che condurrà alla certificazione Emas, dopo
aver già conseguito la certificazione ISO
14001 del proprio sistema di gestione ambientale. Ha dato il via, nel Parco Regionale
delle Dune Costiere e nell’area naturale di
Torre Pozzelle, ad un percorso di razionalizzazione del sistema di accessi al mare, realizzando un sistema integrato bus+bici e allestendo aree di sosta e parcheggi distanti
dalla linea di costa » queste le motivazioni
del prestigioso riconoscimento.
***
alla chiusura e all’accorpamento
nella sede centrale brindisina, della
sezione distaccata del Tribunale di Ostuni.
E’ questo il monito della Cidec (la Confederazione italiana esercenti commercianti),
che attraverso il suo presidente provinciale,
Cosimo Lubes, appoggia l’iniziativa del
Sindaco, Domenico Tanzarella, che ha deciso di ricorrere al Tar per garantire il mantenimento degli uffici giudiziari nella Città
bianca. La Cidec sottolinea tuttavia che gli
enti pubblici pagano ingenti fitti a privati per
l’affitto di altre strutture, come il Commissariato della Polizia di Stato e l’INPS, e chiede che, in caso di dismissione della sede
giudiziaria, che sembra per ora esclusa,
l’immobile non rimanga inutilizzato. La Cidec, nei giorni scorsi, ha anche tenuto incontri per la situazione delle attività imprenditoriali nella zona industriale, tagliate fuori
anche dalla vista degli automobilisti dopo la
realizzazione dello svincolo per Villanova lo
scorso anno.
R
No
CULLE
PREMIO DI POESIA IN MEMORIA
DI ANTONIO SALLUSTIO
inque giovanissimi poeti del liceo "Pepe-Calamo" di Ostuni sono stati premiati il 29 maggio scorso nella quarta edizione del premio "Antonio Sallustio", istituito per ricordare la figura dell'edicolante e libraio "storico" della città, scomparso nel
2009, che in gioventù, dalla sua Calabria, aveva pubblicato decine di poesie ed articoli su riviste ed antologie nazionali, tanto da essere inserito nel prestigioso "Panorama biografico degli italiani d'oggi" edito dalla Curcio nel 1956.
La premiazione è avvenuta nella "Casa della musica" di Ostuni: per il biennio del Classico è stata premiata Valeria Russo
(IV A) con "Le parole del mare"; per il triennio il premio è andato a Roberta Pignatelli (II C) per la poesia "Respiro"; per lo
Scientifico il premio del biennio è stato attributo a "L'amore perduto" di Maria Chiara Gianfreda (II C), quello del triennio ad Angelo Santoro (III A) con la poesia "L'attimo prima".
Una menzione speciale è andata a Elena D'Alessandro (IV A
dello Scientifico) che ha scritto "Il regno della felicità".
La commissione giudicatrice comprendeva la dirigente del Liceo Annunziata Ferrara, i professori Maria Menna Colacicco, Elena Narracci e Matteo Laterza e, in
rappresentanza della famiglia, Ferdinando Sallustio. La studentessa Donatella Urgesi, anche lei partecipante al premio, ha realizzato con grande cura un video sulla poesia nel cinema e nella televisione; applauditissimi la giovane cantante e poetessa Fabiana Suma, e il pianista ed arrangiatore
Giuseppe Anglani, entrambi studenti dello Scientifico, ed entrambi di grandissimo talento, che hanno interprtetato alcuni grandi classici della musica italiana da De Andrè a Battisti, da De Gregori a
Venditti.
Sabato 25 maggio
un'analoga premiazione per i giovani poeti
si era svolta a Cariati
(Cosenza), città di origine della famiglia: nel
1957 Antonio Sallustio
scrisse i versi dell'inno
per il Vescovo di Cariati mons. Orazio Semeraro, che proveniva
proprio dal clero di
Ostuni, dove era stato
vicario generale.
Sallustio
Antonio
verrà ricordato nel corso della Messa di domenica
23 giugno alle 19 nella parrocchia di San Luigi nel
quarto anniversario della sua scomparsa.
Il 3 maggio 2013 nella Clinica “Salus” di Brindisi per la gioia di tutti i suoi cari e grazie alla bontà materna della Beata Vergine Maria, è nata
GRETA
primogenita di Antonello e Carmen Ruggiero.
I nonni Carlo e Lucia, di Ostuni, e Gino e Giuseppina di San Vito dei Normanni felici del lieto evento e, soprattutto la zia Adriana che ha atteso la nascita di Greta con indicibile emozione, abbracciano amorevolmente la piccola nata e nel felicitarsi con i genitori le augurano un lungo futuro ricco di pace e serenità.
* * *
Presso l’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti il 31 maggio 2013 è nato
il piccolo
MARIO SCHETTINI
di Eugenio e Mattia Sacco.
I nonni Mimina, Isa e Simeone, gli zii e i parenti, con indescrivibile gioia annunciano il lieto evento. Da lassù anche il nonno Mario gioisce per questa
nuova vita.
Mensile Cattolico d'Informazione
Anno XCI - Numero 6 - GIUGNO 2013
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