Futura BresciaFarmacia L A R I V I S T A D E L L E F A R M A C I E B R E S C I A N E Anno IV - N° 5 . 2009 - 1 euro (IVA inclusa) Matteo Manassero, il baby fenomeno del golf italiano È ora di tornare a scuola Disturbi d’autunno Menopausa, meno male! Anziani e Farmacia IS GRAT nelle ie c farma • N°1 in Europa da 5 anniconsecutivi (*) • Oltre120 anni di storianelmercatofarmaceutico • L’esperienzael’affidabilitàdelgruppo Novartis • Unimpegno costante e quotidianopergarantirviilmeglio *FontedatoIMS Perchè fidarsi ? Futura Brescia Anno IV - N° 5 . 2009 Brescia Farmacia Futura Anno IV - Numero 5 - 2009 www.bresciafarmaciafutura.it Direttore responsabile: Luigi Cavalieri Editore: Punto Farma Srl Direzione, Amministrazione, Progetto grafico-editoriale e impaginazione Punto Farma srl Via A. Grandi, 18- 25125 Brescia Tel. 030.3581959 Fax 030.3586441 e-mail [email protected] Segreteria di Redazione in Punto Farma: Chiara Caravaggi Cristiana Crippa Stampa: Tiber spa Via della Volta, 179 25124 Brescia (Italia) Tel . 030.3543439 Fax 349805 e-mail [email protected] Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Sale’s Solutions srl Viale Duca degli Abruzzi, 163 25124 Brescia Tel. 030.3758435 Fax 030.37858444 e-mail [email protected] AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BRESCIA N. 7/2006 DEL 26/02/2006 Brescia Farmacia Futura la trovi gratuitamente in farmacia: chiedila al tuo farmacista Editoriale 5 Settembre, pronti a ripartire Novità 44 Primo piano sommario Comitato di Redazione: Lorenza Barziza Marco Belloni Beatrice Bonzi Annalisa Cavaleri Gabriele Ciresola Erica Denti Simonetta Elseri Alessandro Errigo Antonio Marinelli Francesco Rastrelli Roberto Romano Antonio Schiavo 7 Malattie Esistono anche le specie rare Focus 10 Rientro dalle vacanze È ora di tornare a scuola! 14 L'omeopatia e i disturbi del "dopo vacanze" 19 Disturbi d'autunno 22 Coccolare la pelle dopo l'estate Il punto 25 Menopausa, meno male! 28 Universo intestino Notizie di stagione 33 Funghi "Leggende" da sfatare In farmacia 36 Dispositivi inalatori Che dilemma! Incontri 39 I bisogni socio-sanitari della Vallecamonica Iniziative 40 Una "Ruota per la Vita" Riconoscimenti 42 Mons. Antonio Fappani Una vita di studio e di preghiera Psichiatria Un nuovo Centro diurno in Valsabbia 45 Libri Le nuove schiave 46 In farmacia La Guida Turni Il personaggio 48 Matteo Manassero, il baby fenomeno del golf italiano Terza età 53 Malattia di Alzheimer Aspettando il futuro 57 Anziani e Farmacia Un'alleanza per la vita Salute 60 65 Vitiligine Le terapie Nutrizione Cosa mangiare in pausa pranzo Benessere 69 73 Terme di Boario La SPA delle meraviglie Bellezza Una nuova tecnica per rivitalizzare la pelle Sport 76 Il doping nello sport Cucina 79 Ricette al sapore di mare Giochi e passatempi 82 Sudoku Si fa per ridere in collaborazione con: Cooperativa Esercenti Farmacia scrl 3 wellcare.it INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SPECIALE STIPSI? Sveglia l’intestino combatti la stitichezza Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino. Q uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale. Eccessiva L’ORIGINALE NuoVA CoNfEZIoNE GUSTO PESCA ® 30 BuStE GuSto ArANCIA Ideale per chi pratica un’intensa attività lavorativa o intellettuale, per gli anziani e gli adolescenti che devono studiare. Aiuta a combattere stress e stanchezza, contribuisce ad alleviare la tensione muscolare e a contrastare i disturbi del sonno. pEr ChI prAtICA Sport MG.K VIS full-Sport Isotonicoenergetico che incrementa la forza muscolare e migliora l’efficienza fisica, sviluppando la capacità di resistenza e combattendo la comparsa di crampi. MG.K VIS CrEAtIN VIS Pro-Energetico subito disponibile in pratiche tavolette. 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E poi abbiamo scelto un uomo, così come alcuni ci hanno ripetutamente richiesto, o meglio un giovane di 16 anni, Matteo Manassero, classificatosi tredicesimo all’Open Championship. Per chi non è appassionato di golf questo, forse, vuol dire poco, ma se anche il Corriere della Sera, primo quotidiano nazionale, si è scomodato per lui mettendolo in prima pagina, evidentemente la nostra scelta un significato ce l’ha. L’Open in questione, in effetti, non è una semplice “gara di golf”, bensì il massimo evento golfistico europeo, con una tradizione secolare. Peraltro il golf è lo sport più praticato al mondo. Il risultato del giovane Manassero, ancorchè dilettante, ha fatto scalpore. Per noi bresciani, poi, c’è un motivo in più per dedicare a Matteo la copertina: pur essendo veronese, Manassero è, infatti, iscritto al Gardagolf di Soiano del Lago e questo, permettetemelo, ci fa sentire importanti, e decisamente meno provinciali anche nel golf… Fatta questa premessa, torniamo agli argomenti che più ci sono familiari, vale a dire temi più squisitamente inerenti alla salute ed al benessere secondo la mission della nostra rivista. I servizi di questo numero sono, in prevalenza, dedicati al rientro dalle vacanze, ossia alla vita routinaria, che ci apprestiamo ad affrontare, con i suoi piccoli problemi quotidiani. Le vacanze, purtroppo, sono ormai un ricordo, anche se per alcuni il mese di settembre qualche scampolo lo riserva ancora. Seguire i consigli che i nostri collaboratori propongono significa, nella maggior parte dei casi, evitare che i benefici, ottenuti con la pausa agostana, vengano vanificati. Stress da rientro, ritorno a scuola, come mantenere giovane e bella la pelle ambrata così faticosamente raggiunta con l’esposizione al sole e tante altre notizie davvero interessanti. Inoltre come prepararci al meglio alla stagione invernale, che ci auguriamo possa non essere compromessa da quell’influenza che si è diffusa in mezzo mondo e che, abbinandosi a quella tradizionale, deve vederci ancor più attenti nell’azione preventiva. Ma, anche in questo caso, nessun allarmismo, perchè tutti siamo consapevoli che in farmacia i nostri farmacisti di riferimento sapranno consigliarci su come ci si deve comportare. Alla prossima. Luigi Cavalieri 5 Primo piano Malattie: esistono anche le specie rare… È nato a Brescia il Centro Territoriale per le Malattie rare per offrire informazioni, orientamento e supporto ai pazienti e alle loro famiglie. di Lisa Cesco P romosso dall’Asl di Brescia, rappresenta un’iniziativa al momento unica in Regione Lombardia, che intende farsi carico di patologie rimaste finora un po’ ai margini, perché considerate malattie che interessano un numero molto limitato di persone. Le malattie rare di malattie (in tutta la Lombardia i casi sono circa 30 mila), che hanno forme estremamente variabili, fino ad arrivare ai casi in cui solo una persona in tutto il territorio dell’Asl ne è affetta. Le malattie rare sono in gran parte di origine genetica, comprendendo anche tumori, malattie autoimmuni, malformazioni congenite, patologie di origine infettiva o tossica. Le forme di malattia rara riscontrate sul territorio dell’Asl di Brescia sono 171 (mentre salgono a 500 se si considera la Lombardia), e interessano problematiche molto diverse fra loro: si va dai disturbi immunitari, del metabolismo e del sistema endocrino, alle malattie del sangue come le anemie ereditarie e i difetti di coagulazione, dalle malattie del sistema nervoso a quelle degli organi di senso e dell’apparato digerente. Malattie “orfane” Si dice spesso che le malattie rare sono anche “orfane”, perché sono ancora poco studiate o conosciute, e possono contare su un’offerta socio-sanitaria meno efficace rispetto ad altre patologie. Le persone affette da malattie rare si ritrovano di frequente a fare i conti con una serie di ostacoli comuni, che sono le difficoltà diagnostiche - perché il percorso Le malattie rare, infatti, sono un ampio gruppo di patologie caratterizzate da un alto grado di complessità e da una bassa prevalenza nella popolazione, in quanto colpiscono non più di 5 persone ogni 10 mila abitanti. «In realtà, le malattie rare sono numerosissime, l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ce ne siano fra le 6 e 7 mila: il fenomeno, quindi, non va sottovalutato, perché complessivamente il numero delle persone che ne sono affette è rilevante», spiega il Direttore generale dell’Asl di Brescia, Carmelo Scarcella, ricordando che, nel bresciano, sono 6529 le persone colpite da questo tipo 7 Primo piano Centro per le Malattie rare Dott. Carmelo Sacrcella, Direttore Generale Asl di Brescia che porta alla diagnosi e all’assistenza è complicato dalla rarità dei presidi sanitari di riferimento e dalla necessità di un approccio multispecialistico – la scarsità di opzioni terapeutiche (molti farmaci per la terapia, essendo di uso molto limitato, sono difficilmente reperibili sul mercato), la carenza di percorsi assistenziali condivisi, l’andamento cronico e talvolta invalidante della malattia, il forte impatto emotivo vissuto da pazienti e famiglie, che porta spesso ad isolarsi ed a vivere il problema in solitudine. Aspetti tanto più rilevanti dal momento che queste malattie richiedono un approccio articolato, basato su interventi specifici e combinati, in modo da prevenire l’aggravamento e, dove sia evitabile, la mortalità precoce, e migliorare la qualità di vita delle persone affette. Il nuovo Centro Territoriale «In questa prospettiva il nuovo Centro rappresenta il tassello che mancava al sistema di ri- Una “dote” per le malattie rare Oltre ad aver inaugurato il Centro per le Malattie rare, operativo dallo scorso luglio, l’Asl di Brescia è stata scelta dalla Regione per sperimentare la “dote” per le malattie rare. La dote è costituita da una somma in denaro che sarà erogata all’assistito per valorizzare la sua libertà di scelta e la possibilità di acquisire prestazioni appropriate alle sue necessità. Durante la sperimentazione la dote sarà applicata ad un numero limitato di casi, soprattutto persone con malattie rare gravi e complesse: spetterà alle Unità di continuità assistenziale Asl stendere il Piano socio-sanitario per valutare il caso, e predisporre il “patto” con paziente e famiglia per definire l’entità della dote, le modalità di erogazione, le prestazioni riconducibili alle somme assegnate. A seguire la persona malata sarà un “case manager”, una nuova figura che rappresenta una sorta di tutore, pensata per ottimizzare la presa in carico del paziente, coordinare la rete degli interventi e seguire da vicino il malato e la sua famiglia. 8 sposta sul territorio, per promuovere una risposta multidisciplinare ai bisogni del paziente e prestare attenzione alla qualità di vita, al sostegno, insomma guardare la malattia non solo dal punto di vista assistenziale, ma anche da quello “esistenziale”», afferma Scarcella. Il Centro ha sede in via Galilei 20 a Brescia ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 (telefono 030-3839256, e-mail: [email protected], sito internet www.aslbrescia.it su cui è presente un collegamento dedicato alle malattie rare). Qui malati e famiglie possono trovare tutte le informazioni ed il supporto tecnico per usufruire dei servizi disponibili, come, ad esempio, richiedere esenzioni, certificazioni, ottenere un supporto psicologico, presentare domande di invalidità, richieste di assistenza domiciliare o di presidi di appoggio. Autorizzazione ASL S.S. N.11 Garda n. 161498 del 04.12.2006 Naso chiuso? Chiedi al tuo farmacista. . E torni a respirare! Direttamente dalle Terme di Sirmione ricche di acque sulfuree salsobromoiodiche, Acqua di Sirmione è un prezioso alleato per la salute. Le sue naturali proprietà coadiuvanti di tipo anticatarrale e fluidificante liberano in un soffio le vie respiratorie, donando immediato sollievo. www.acquadisirmione.com Acqua di Sirmione. Un soffio di benessere. Focus u o c l s a ! a È ora di tornare Le vacanze sono finite anche per i più piccoli ed è arrivato il momento di pensare alla scuola che inizia. del dr. Stefano Sardini, Direttore U.O. Complessa di Pediatria e Neonatologia Azienda Ospedaliera “C. Poma”, Presidio di Asola, (Mantova) P er tutti i bambini la fine delle vacanze coincide con una riduzione drastica del tempo che i rispettivi genitori riescono a dedicare loro, con una riduzione del tempo libero, dei momenti di gioco e di svago, con minori occasioni di stare all'aria aperta ed a contatto con la natura. Lo zainetto con raffigurato l’eroe o l’eroina del momento, ed il tanto sospirato diario all’ultimo grido non riusciranno a far dimenticare, almeno per i primi giorni, le splendide giornate trascorse in vacanza, sulla battigia a fare castelli o in montagna a stretto contatto con la natura. Il ritorno a scuola… che stress! Per molti bambini il ritorno a scuola è visto come un evento traumatico e, proprio per questo, 10 diventa fondamentale il sostegno dei genitori affinché lo stress da rientro sia attutito senza danni per i piccoli. Quando i bambini tornano "al lavoro" non sempre sono entusiasti: il momento del rientro a scuola è un momento delicato sia per i bambini che per gli adolescenti, e richiede grande attenzione da parte dei genitori e degli insegnanti. Si deve fare in modo che soprattutto i più piccoli non si trovino ad affrontare il cambiamento improvvisamente. Innanzitutto il rientro a scuola va programmato per tempo. Non possiamo pensare che un bambino, dopo alcuni mesi di vacanza, sia subito pronto ad affrontare i ritmi e gli impegni scolastici. Il bambino ha bisogno che qualcuno lo prepari a riprendere il contatto con il mondo scolastico. I genitori possono cominciare ad introdurre qualche giorno pri- ma l'argomento “scuola” nelle loro conversazioni con i figli, ad esempio immaginando insieme come sarà il nuovo anno scolastico, oppure raccontando i ricordi che riguardano i loro primi giorni di scuola. È importante cercare di creare in loro delle aspettative positive ed infondere entusiasmo per far sentire la voglia di tornare tra i banchi di scuola. Questo il compito per settembre dei genitori. Il ritorno a scuola non deve essere una fonte di stress per bambini e ragazzi dopo la fine del riposo estivo. Bisogna 'accendere' nei figli la voglia di tornare a studiare con la giusta passione, mettendo da parte paure e angosce. L'entusiasmo è fondamentale visto che, dopo una lunghissima estate, non sarà facilissimo riprendere il ritmo con regole e orari più rigidi. Rientro dalle vacanze È utile preparare il bambino ai cambiamenti che dovrà affrontare con l'inizio dell'anno scolastico. Ecco, pertanto, qualche semplice consiglio per vivere con più serenità il rientro dalle vacanze e l’inizio del nuovo anno scolastico: 1. Per prima cosa è importante rientrare in città qualche tempo prima di ricominciare le attività consuete, in modo da poter fare abituare l’organismo all’ambiente e, soprattutto, alle regole, alle scadenze da rispettare ed agli impegni da mantenere. In questo modo si potrà arginare la sensazione di costrizione che, a volte, può essere avvertita quando si passa da un ambiente estremamente libero ad uno in cui è necessario assumere determinati comportamenti e rispettare regole ed orari. andare a letto (se in tv c’è qualcosa di “irrinunciabile”, si potrà registrare e vedere il giorno dopo). La riuscita in questo campo dipenderà molto dalla costanza e dalla fermezza dei genitori. 4. Si devono tenere informati i nostri figli sull'inizio della scuola e sui cambiamenti a cui dovranno adattarsi. 5. È fondamentale comunicare entusiasmo, parlare della scuola in termini positivi e metterne in risalto gli aspetti piacevoli: l'incontro con i compagni, la conoscenza di argomenti nuovi, le attività scolastiche. 6. È opportuno dare importanza all'autonomia, incoraggiando i piccoli a mangiare e vestirsi da soli. 7. Se il bambino cambia scuola, è opportuno fargli conoscere la nuova destinazione prima dell’inizio dell’impegno scolastico, magari facendo una passeggiata verso l'edificio e permettendogli di familiarizzare con i luoghi. 8. Molto importante è la prima colazione a casa. Bambini e ragazzi devono avere il tempo di mangiare in modo autonomo e sereno prima di uscire: non devono mai andare a scuola a stomaco vuoto per evitare le conseguenze dell’ipoglicemia. 9. Sono da sconsigliate merende abbondanti a metà mattina per evitare che i ragazzi siano appesantiti e trovino difficoltà a seguire le lezioni e, una volta tornati a casa, abbiano 2. Può essere utile modificare l’alimentazione, soprattutto laddove, durante le vacanze, siano state acquisite abitudini alimentari scorrette. È importante ritornare, dunque ad una dieta equilibrata e ben bilanciata, costituita da alimenti più idonei all’organismo del bambino. 3. È opportuno preparare bambini e ragazzi con gradualità ai nuovi orari, facendoli andare a letto un po' prima la sera e svegliandoli prima del solito al mattino. È importante dormire le ore adeguate alla propria età (almeno 8-9 ore per notte), perché la mancanza di sonno riduce notevolmente la capacità di apprendimento e concentrazione: dunque è importante far rispettare ai figli l’orario stabilito per 11 Focus Rientro dalle vacanze scarso appetito. Un frutto, dei cracker, uno yogurt sono merende estremamente nutrienti e facili da digerire. E quando il piccolo torna a casa da scuola, è bene che il pranzo sia già pronto. 10. Il primo giorno di scuola meglio farli alzare con un po' di anticipo per evitare di fare tutto di corsa e, proprio per questo, è bene che la cartella venga preparata la sera prima (questa abitudine deve essere adottata per tutto l'anno scolastico). 11. Se possibile è bene accompagnate personalmente i figli a scuola. Alla materna meglio accompagnarli sino in classe. Per le elementari è necessario seguire le regole di ciascuna struttura. Per quanto riguarda i più grandi, è meglio lasciarli scegliere se andare da soli: potrebbero aver voglia di mostrarsi 'grandi' ai compagni. 12. È utile insegnare ai figli a non vivere la scuola, i compiti ed i doveri giornalieri come delle imposizioni coercitive, ma come degli impegni che si possono affrontare insieme. 13. Come in tutte le cose è giusto educare alla misura. Lo studio deve avere il suo spazio adeguato: non deve essere trascurato, ma non deve nemmeno assorbire tutte le energie del bambino. A questo scopo può essere importante aiutarlo a coltivare altri interessi, come lo sport, uno strumento musicale…: potrà servire da valvola di sfogo per coloro che vivono lo studio come una costrizione o come mezzo per chiudersi nello 12 studio facendone un assoluto, spesso anche a scapito dell’amicizia. Certamente coltivare altri interessi non significa riempire i figli di impegni tanto da togliere loro anche lo spazio per il gioco, gli hobbies ed altro. Bisogna trovare la giusta misura! 14. Lasciare al bambino una parte importante del tempo libero dedicata ad attività creative come gioco, disegno e lettura. 15. È buona cosa, inoltre, mantenere sempre dei momenti di incontro familiare, almeno a colazione ed a cena, durante i quali condividere i problemi quotidiani dei bambini. 16. Dare un tempo ridotto a tv, play-station, game-boy (l’ideale sarebbe non superare le 2 ore quotidiane complessive): è provato, infatti, che stancano la vista e riducono le capacità di attenzione e concentrazione e aumentano l’aggressività. Sarebbe consigliabile, inoltre, cercare di vedere la tv sempre insieme al bambino, per rendere la visione una forma di interazione più attiva e non passiva e per selezionare i programmi discutendo insieme delle cose viste e sentite. E dopo tutto ciò buon rientro a scuola a tutti! Bella la vita, senza fatica. 100% BIODISPONIBILE MAGNESIO e ZINCO C H E L AT I + P O TA S S I O ● Eccessiva sudorazione ● Crampi notturni ● Astenia ● Dolori mestruali L’UNICO CON FRUTTOSIO www.laborest.com Focus L’omeopatia e i disturbi del “dopo vacanze” di Antonio Schiavo, farmacista Il ritorno dalle vacanze spesso e volentieri ci riserva parecchie sorprese di salute. La disbiosi intestinale Il malessere più frequente, che ci affligge nel "dopo vacanza", è la "disbiosi intestinale". Questa patologia, ormai molto comune e frequente, è vincolata, anzi, è strettamente dipendente dalla nostra alimentazione. In vacanza, spesso, ci lasciamo andare a tavola, mangiamo cibi nuovi, spesso in quantità esagerata: pertanto andiamo a turbare l'equilibrio della nostra flora batterica probiotica (Disbiosi). Per questo motivo torniamo dalle nostre vacanze con pance gonfie, con problematiche di meteorismo e con alterazioni dell'alvo fecale. Il mio consiglio di farmacista omeopatico è quello di utilizzare rimedi omeopatici che normalizzano fisiologicamente tutte queste problematiche, invece di ricorrere a farmaci antigonfiore o spasmolitici. 14 Esiste in natura un meraviglioso gemmoderivato diluito omeopaticamente alla 1DH che è il "MIRTILLO ROSSO" (vaccinum vitis idaea). Questo rimedio è un grande modulatore e disinfettante di tutte le affezioni intestinali. risolve in maniera brillante molte patologie colitiche se associato a rimedi omeopatici miorilassanti come COLOCYNTIS 5CH o MAGNESIA Mirtillo rosso PHOSPHORICA 5CH; oppure associato a rimedi antimeorici come CARBO VEGETABILIS 5CH o ASA FOETIDA 5CH. Curare la pelle Una seconda problematica che si presenta al ritorno delle vacanze, soprattutto quelle marine, è la problematica cutanea. La nostra pelle, meravigliosa corazza che ci difende dai raggi solari, spesso non è stata ben protetta e subisce degli insulti fotodermici pesanti, che obbligano il soggetto a ricorrere a riparazioni obbliga- Rientro dalle vacanze te per evitare degenerazioni irreversibili. Il ripristino del giusto equilibrio idrolipidico della nostra cute è fondamentale per evitare invecchiamenti precoci e altre malattie cutanee più gravi. Pertanto, ad ogni ritorno, dopo un’esposizione solare, è opportuno supportare il nostro organismo con integratori a base vitamine, amminoacidi, collagene e omega 3. Questa integrazione è potenziata e resa più efficace se si aggiungono rimedi omeopatici specifici. Io utilizzo e consiglio "ANTI-AGE SOL" 3 granuli due volte al di' per combattere l'invecchiamento cutaneo aggredito dai raggi solari. Questo prodotto è formulato con componenti organoterapici specifici diluiti omeopaticamente come CUTIS SUIS 4CH, PLACENTA SUIS 4CH, DNA 4CH, RNA 4CH, TIMULINE 9CH, e con ri- Cedrus libani medi che attivano i meccanismi respiratori migliorando la remineralizzazione dei tessuti e ottimizzando la melanogenesi (abbronzatura) come PLATANUS D3, ULVA LACTUCA 4CH, BRU- NELLA D3. È altresì utile assumere un reidratante cutaneo naturale per ristabilire il giusto equilibrio idrolipidico. Il gemmoderivato omeopatico "CEDRUS LIBANI 1DH" fa al caso nostro perché è un rimedio utilizzato in omeopatia per curare tutte le dermatosi secche con tendenza alla cheratosi. La sua posologia dipende dal peso della persona, di solito è utile assumerne 60-80 gocce al dì, diluite con acqua per uno o due mesi. stema si rilassa. Il ritorno alla vita normale ci riporta a riprendere i nostri ritmi lavorativi, ma il nostro organismo non risponde: rimane in vagotonia, con tutte quelle manifestazioni psichiche molto simili alla depressione. La medicina omeopatica ha il suo rimedio appropriato e molto efficace: KALIUM PHOSPHORICUM 5CH, rimedio dell'astenia fisica e psichica. Noi omeopati lo definiamo "il sale della vita", in quanto è molto importante per l'equilibrio vitale delle cellule cerebrali, del sangue e dei muscoli. L'assunzione di 5/6 granuli al di' di questo rimedio per 15-20 giorni riporta l'individuo in piena forma e risolve in maniera brillante questa spiacevole sensazione di sonnolenza. Sensazione di stanchezza e di sonnolenza Una terza problematica, non molto frequente, ma molto subdola, che si può presentare al ritorno dalla vacanze è "l'astenia". Questo malessere si presenta con una sensazione di stanchezza e sonnolenza che ci porta spesso dal proprio medico per chiedere "numi chiarificatori". Questa sintomatologia è facilmente spiegabile proprio in funzione delle vacanze che abbiamo appena terminato. In vacanza per lo più ci rilassiamo, non abbiamo orari, non abbiamo impegni, prevale sovrano il "vagotono", fase del nostro metabolismo che deve anabolizzare tutto ciò che assimiliamo (per questa ragione molti di noi aumentano di peso durante le vacanze), ma è anche una fase in cui tutto il nostro si15 Occasioni d’a utunno Ketodol 20 compresse disinfettante € 8,00* € 3,90* € 6,80 € 2,90 Maalox Tantum 30 compresse Plus collutorio 240ml Verde € 5,70* € 6,42* € 4,95 € 5,65 Securtest Narhinel 1 test di gravidanza € 9,95 aspiratore nasale + 10 ricambi soft € 6,95 € 8,50 Somatoline Eucerin smagliature IL TUO PUNTO SALUTE. 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Colpa della stagione che cambia o è il nostro organismo che stenta ad adattarsi alle variazioni ambientali e climatiche? Il ritmo biologico all'interno di ciascuno di noi è, indubbiamente, influenzato dai cicli stagionali. Soprattutto in autunno, infatti, variazioni climatiche come la temperatura, l'umidità, la pressione e la luce possono interagire negativamente su alcune sostanze chimiche (neurotrasmettitori) presenti nel nostro cervello. In parole semplici queste sostanze, che hanno il compito di trasportare gli impulsi tra una cellula nervosa e l'altra, si "scaricano" temporaneamente causando tutta una serie di sintomi quali depressione, mal di testa, fatica, insonnia ecc. È noto come proprio la depressione sia maggiormente diffusa tra le popolazioni che vivono nelle regioni nordiche, dove le temperature sono più rigide e le giornate più brevi. Cambi di stagione e sistema ormonale Ma, al di là dell'aspetto psicologico, a risentire di questo cambiamento di stagione è anche il nostro sistema ormonale. In questo periodo, infatti, anche le nostre ghiandole si attivano per fronteggiare l'arrivo dell'inverno. Il nostro organismo è una macchina molto sofisticata, dotata di una serie di meccanismi che le permettono di adeguare le proprie funzioni all'ambiente. Il variare delle ore di esposizione alla luce sicuramente influisce sulla produzione di alcuni ormoni. L'esempio tipico è la melatonina. Ma, con il ridursi delle ore di sole, anche la temperatura tende ad abbassarsi e, nel19 Focus Rientro dalle vacanze le stagioni di transizione, adattamenti ormonali predispongono il nostro organismo ad affrontare periodi più duri. Gli ormoni tiroidei, deputati, tra le altre cose, a regolare la produzione di energia e di calore dell'organismo, hanno una variazione stagionale essendo più elevati durante l'inverno. L'argomento, comunque, è ancora discusso. Disturbi alle articolazioni Per chi soffre di artrosi e reumatismi umidità e primi freddi sono una vera e propria iattura. In questo periodo dell'anno chi è affetto da disturbi alle articolazioni può avvertire maggior fastidio e/o dolore. L'autunno, infatti, porta con sé il freddo, che può avere degli effetti, oltre che sulla struttura interna delle articolazioni (osso e cartilagine), soprattutto sulle strutture esterne che le circondano, come tendini, guaine e borse. Sono proprio queste a soffrire maggiormente del calo termico, provocando fastidio in particolare all'inizio del movimento "a freddo", causando un rallentamento dell'attività motoria, che, in alcuni casi, può raggiungere livelli anche notevoli. Un fenomeno che aggrava, soprattutto nei più anziani, uno stato di salute articolare magari già compromesso a causa dell'artrosi, favorendo una tendenza all'immobilità. 20 Risveglio “pesante” Anche la riduzione della pressione atmosferica può contribuire a farci sentire più dolori. Nelle giornate più fredde, umide e piovose, infatti, il risveglio può essere veramente "pesante". Che fare? Questa condizione può essere combattuta con rimedi molto semplici. Un consiglio, che abitualmente viene dato, è quello di fare un bagno o una doccia molto calda al mattino per "sciogliere" i muscoli. Inoltre è consigliabile essere sempre ben protetti con indumenti caldi, che evitino, durante il giorno, il raffreddamento degli arti, del collo e della zona lombare. Sicuramente uno degli accorgimenti più importanti è quello di mantenersi in moto il più possibile. Non solo passeggiate prolungate nelle ore più calde, ma anche ginnastica leggera, soprattutto nei soggetti più anziani. Ovviamente oggi sono disponibili anche molte medicine per combattere il dolore, ma è sempre preferibile cercare di mantenere un adeguato stato di funzione fisica che permetta la massima efficacia di ogni azione terapeutica. Focus Coccolare la pelle dopo l’estate di Francesco Rastrelli, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Brescia I benefici del sole Ogni anno la stagione estiva ripropone una sfida a chi lavora in Farmacia: insegnare a conciliare il desiderio di tintarella con un uso attento di prodotti solari. Sono innegabili i benefici che dà l’esposizione solare: accanto al piacere dell’abbronzatura vi è l’aumento del buon umore e del benessere globale, la sintesi della vitamina D e della serotonina. Non dimentichiamo, inoltre, il piacevole colorito ambrato che ne deriva e l’effetto psicologico di trascorrere una vacanza. Un po’ di stress… Ciononostante, nel periodo estivo, la nostra pelle è sottoposta a grande stress: oltre alla nostra abbronzatura “sana”, sale e salsedine assicurano infatti disidratazione ed ispessimento della cute, opacità e disidratazione dei capelli. Un’eccessiva e prolungata esposizione al sole provoca, inoltre, l’accelerazione del normale processo di invecchiamento cuta22 neo ed i segni più evidenti vanno dall’accentuazione delle rughe, alle alterazioni del microcircolo, dalla riduzione dell’idratazione e del contenuto lipidico, alla destrutturazione delle strutture elastiche e di sostegno del derma. Cosa fare Diviene, pertanto, necessario dedicare alla nostra pelle maggiori attenzioni ed adottare alcuni semplici accorgimenti, al fine di mantenerla idratata. Di fondamentale importanza è l’utilizzo, per l’intera vacanza, di un adatto prodotto doposole, che sia in grado di idratare ed ammorbidire la pelle al termine di una giornata passata al sole. Molte persone commettono l'errore di affidarsi ad una semplice crema idratante, che, però, non è studiata appositamente per dare alla pelle tutto ciò di cui necessita dopo l'esposizione solare. Importante, invece, prendere l'abitudine di utilizzare il doposole in maniera costante, poiché è un prodotto che ripara le fibre danneggiate dall'esposizione ai raggi solari. I principi attivi più comunemente usati in questi tipi di prodotti sono il burro di Rientro dalle vacanze karitè, l’aloe vera, il bisabolo, il pantenolo, l’allantoina, l’estratto di liquirizia e la linfa di copaiba. Ma attenzione: la maggior cura che dobbiamo alla nostra cute dopo un’eccessiva esposizione al sole non deve esaurirsi al rientro dalle vacanze, deve, invece, proseguire nei giorni e nelle settimane successive. È consigliabile, almeno per il mese successivo al rientro, continuare ad adottare, in sostituzione della crema abituale, la crema doposole, che, con le sue proprietà calmanti, lenitive, rinfrescanti, nutrienti, idratanti e riparatrici, è in grado di garantire alla nostra pelle l’elevata idratazione di cui abbisogna ed una buona attività rigenerante. Importante praticare regolarmente una buona pulizia della cute ed utilizzare prodotti neutri e delicati. I prodotti giusti per il bagno e la doccia Durante la doccia evitare di utilizzare bagnoschiuma molto schiu- mogeni, è, invece, consigliabile lavarsi con detergenti contenenti tensioattivi naturali, di derivazione vegetale a base di olio di oliva e massaggiare la pelle e soprattutto le gambe con un esfoliante delicato, che favorisce il distacco delle cellule morte. Per chi preferisse il bagno, potrebbe essere d’aiuto aggiungere all’acqua qualche goccia di olio di mandorle dolci, in grado di ammorbidire la pelle e neutralizzare il calcare, mentre nell’asciugarsi tamponare la pelle senza strofinare. Per limitare la sensazione di stiramento su guance, contorno occhi e fronte, una buona soluzione potrebbe essere l’applicazione di una maschera idratante ricca di vitamine A, E ed NMF. Per capelli morbidi e setosi Per quanto riguarda i capelli, nonostante le cure e gli accorgimenti, la stagione estiva li rende inevitabilmente duri, si consiglia dunque, per i primi lavaggi, trattamenti con oli leggeri ed assorbibili. Dopo l’estate, fare attenzione a pettinarsi con delicatezza ed evitare strappi, che molto spesso possono strappare inutilmente molti capelli in quanto duri ed inariditi. L’alimentazione del “dopo-vacanza” Fare molta attenzione anche all’alimentazione: è possibile, infatti, prevenire o limitare i danni alla pelle derivanti da un eccessiva esposizione al sole con un adeguato ap- porto di antiossidanti. Ricordiamoci dunque, in particolar modo durante il periodo estivo, di assumere frutta e verdura contenenti vitamina A (betacarotene), vitamina E e vitamina C, oltre che acqua e minerali. Il consiglio del Farmacista Vorrei concludere affermando che la Farmacia moderna non può più essere intesa solamente come luogo di dispensazione del farmaco, ma deve essere vissuta soprattutto come presidio avanzato della salute. Per salute non si intende solo quella fisica, ma anche quella estetica (e psicologica), per il cui mantenimento si ricorre spesso a prodotti complementari, come, appunto, il cosmetico. Il consiglio competente ed autorevole del Farmacista acquista, dunque, sempre maggiore importanza nell’acquisto di un prodotto destinato al mantenimento della salute ed al benessere personale. 23 Il punto Menopausa, meno male! Presentato a Milano un sondaggio condotto dai ginecologi della Società Italiana della Menopausa su 760 donne ed un opuscolo informativo dal titolo “Menopausa, meno male”. Senza ciclo il cuore è a rischio, ma nemmeno il 50% lo sa. Il sondaggio Il 28% delle italiane accoglie la menopausa come una liberazione dai fastidi e dolori legati al ciclo e dalla paura di gravidanze indesiderate. Ma ben l’86% presenta qualche disturbo e 6 su 10 affermano di sentirsi nel complesso peggio di prima. Tuttavia solo il 6,5% ricorre alla Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) per risolverli, e nemmeno la metà (45,5%) è consapevole che dopo la fine dell’età fertile il rischio cardiovascolare cresce fino a diventare la prima causa di morte femminile. La Terapia Ormonale Sostitutiva È la fotografia scattata da un sondaggio dalla Società Italiana della Menopausa (SIM), che ha coinvolto 760 donne nel maggio 2009, presentato a Milano. “I risultati confermano la scarsa cultura che regna nel nostro Paese fra i citta- dini, ma anche tra di noi – commenta il prof. Gian Benedetto Melis, ordinario di Ginecologia e Ostetricia all'Università di Cagliari e presidente della SIM -. Ben il 49% delle intervistate afferma, infatti, di non utilizzare la Terapia Ormonale Sostitutiva, perché il medico la sconsiglia. Oggi sono, invece, disponibili terapie capaci di controllare i sintomi ed in grado di ridurre anche il rischio cardiovascolare. In particolare Angeliq, l’unica Associazione estro-progestinica utile nel controllo della pressione arteriosa: proprio per questo è stata inserita dall’Aifa in fascia A ed è, quindi, totalmente gratuita per la paziente. Siamo convinti che con una corretta informazione i disturbi si possano gestire al meglio con una buona qualità di vita. “Menopausa, meno male!” è il titolo dell’opuscolo informativo che abbiamo promosso, uno slogan che speriamo le donne facciano proprio”. Fattori di rischio Il leaflet verrà distribuito tramite i ginecologi, così da favorire anche nei medici più attenzione ai bisogni delle pazienti ed una maggiore consapevolezza delle specificità del rischio cardio25 Il punto Menopausa vascolare femminile. “I fattori di rischio che rivestono un peso maggiore per le donne – afferma la dr.ssa Silvia Maffei, responsabile dell’ambulatorio di Endocrinologia cardiovascolare ginecologica dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa - sono gli alti valori pressori, il fumo ed i trigliceridi elevati”. Ma, in base ai risultati del sondaggio, l’ipertensione è paradossalmente uno fra i disturbi meno segnalati, proprio perché silente (solo il 14% delle donne lo dichiara). I disturbi In testa, invece, tra i disturbi segnalati dalle intervistate, le vampate (78.5%), l’aumento di peso (52%), la sudorazione eccessiva (51.5%), le palpitazioni (51%). Ma anche sbalzi d’umore (42.5%), alterazioni del sonno (41%), irritazione e secchezza vaginale (35%). Quando iniziare la terapia ormonale sostitutiva L’età media della menopausa in Italia è 50 anni (l’81% delle intervistate dichiara che è iniziata fra i 49 e i 51 anni), un momento in cui molto spesso si è nel pieno della vita professionale e di relazione. “Ma la fine dell’età fertile può provocare anche perdita di tono e secchezza vaginale, con ovvie difficoltà nei rapporti sessuali – spiega il prof. Melis -. Anche in questo caso la TOS è indicata. Ma le donne intervistate ne hanno pau26 ra e rifiutano di utilizzarla: preferiscono ricorrere ai fitoestrogeni (23%) oppure sopportano senza fare nulla (55.5%)! Questo significa per molte di loro non poter vivere pienamente la sessualità, che a quest’età può essere ancora molto intensa e soddisfacente. La comunità scientifica è ormai concorde sulla sicurezza della terapia ormonale sostitutiva, se iniziata precocemente, prima dei 60 anni o comunque entro 10 anni dalla menopausa. Su questo abbiamo prodotto raccomandazioni e linee guida, ma molto resta ancora da fare”. L’opuscolo Da qui la necessità di materiali informativi come l’opuscolo “Menopausa, meno male”, che fornisce anche consigli e piccoli trucchi per mantenersi in forma dopo gli anta. È sufficiente un movimento costante pari a mezz’ora al giorno di camminata veloce o di bicicletta per ridare tonicità ai muscoli, migliorare l’equilibrio, mantenere la linea. Per combattere l’ipertensione ed i chili di troppo è bene limitare l’assunzione di alcol, caffeina e dolci, ma soprattutto del sale. Stili di vita adeguati e corretti, dunque, ma, quando non sono sufficienti, un aiuto importante viene dalle terapie farmacologiche. Gestire anche le alterazioni pressorie “Fra le formulazioni della TOS disponibili, Angeliq, presenta un duplice valore aggiunto – afferma la dr.ssa Maffei -. In primo luogo il basso dosaggio, poiché contiene un solo mg di estradiolo. Ma soprattutto la componente progestinica, a base di drospirenone. Si tratta di un ormone derivato dallo spironolattone, un farmaco diuretico utilizzato anche per il trattamento degli scompensati. Il drospirenone possiede proprietà antagoniste del recettore dell’aldosterone, che regola i livelli pressori, proprietà che non sono finora ancora state descritte per nessun altro progestinico. Per questo - conclude la dr.ssa Maffei - risulta particolarmente efficace per contenere la pressione arteriosa in donne con valori alterati. Non parliamo di condizioni necessariamente patologiche (non è un anti-ipertensivo), ma rappresenta una strumento valido per la gestione ottimale delle alterazioni pressorie così frequenti nelle donne fin dalla fase premenopausale”. Il punto Eubiosi, disbiosi, fermenti lattici, probiotici: termini conosciuti, tanta pubblicità, forse anche confusione. Proviamo a fare un po’ di chiarezza e a spiegare perché il nostro intestino è così importante, e come comportarci per mantenere il suo benessere e, dunque, anche il nostro. Universo intestino della Dott.ssa Patrizia Mariotto e della Dott.ssa Angela Maria Mele Intestino “in equilibrio” L'intestino sano è fondamentale, non solo per garantire una corretta assimilazione del cibo e la conseguente eliminazione delle scorie, ma anche perché, essendo l'interfaccia tra ambiente esterno ed interno più estesa del nostro corpo, circa 2000 mq, riveste un ruolo importantissimo sia a livello immunitario (sede di attività importanti per la difesa), che neuroendocrino (ricco di terminazioni nervose e cellule che producono ormoni). La flora batterica che lo riveste ne è parte integrante e contribuisce in modo essenziale al mantenimento delle sue funzioni. Essa è costituita 28 da un numero enorme di microrganismi (circa 1,5 kg): i simbiotici, utili all’ospite (Enterococchi, Lattobacilli e Bifidobatteri), i patogeni, potenzialmente dannosi per l'ospite (Pseudomonas, Clostridi...), e germi indifferenti (Funghi, Lieviti...). Per Eubiosi si intende la presenza di una flora batterica in equilibrio, che condiziona lo stato di salute, proteggendo la mucosa digestiva e intestinale e facilitando i processi digestivi e assimilativi. I disturbi Al contrario, per Disbiosi si intende un'alterata ecologia della microflora e ciò può causare disturbi e malattie, sia a carico dell'intestino che dell'intero organismo: disturbi digestivi, stipsi, diarrea, cistiti, vaginiti, candidosi, allergie alimentari e sistemiche, dermatiti, abbassamento delle difese immunitarie con infezioni ricorrenti anche broncopolmonari (date le correlazioni esistenti tra questi due apparati). Tra le principali cause di disbiosi ricordiamo l'assunzione di protratte o ripetute terapie antibiotiche, una dieta errata (un mancato allattamento materno o uno svezzamento scorretto, cibi molto raffinati con additivi, conservanti, o ricchi di grassi saturi e poveri di fibre che hanno effetto prebiotico, cioè sono nutrimento per i batteri saprofiti) e lo stress. Gli antibiotici Gli antibiotici, oltre, ovviamente, ad uccidere i batteri intestinali simbiotici e utili, favoriscono lo sviluppo di ceppi ad essi resistenti con effetti pericolosi non solo per l'intestino, ma per l'organismo intero. Durante l’assunzione di un antibiotico spesso si ha proliferazione di funghi quali la Candida Albicans, che crea situazioni molto fastidiose. La Candida, Universo intestino in effetti, non viene uccisa dagli antibiotici e, moltiplicandosi indisturbata, può migrare, dislocandosi in distretti diversi come il cavo orale (mughetto) o la pelle, o, molto frequentemente, la zona genitale provocando vaginiti. Per poter contenere la proliferazione fungina che si verifica per riduzione dei batteri eubiotici durante la terapia antibiotica, si può utilizzare per esempio il Saccaromices Boulardi: si tratta di un lievito innocuo per l’uomo, che contrasta lo sviluppo delle colonie di Candida Albicans sia a livello intestinale che in altre zone (mucosa orale e vaginale), è gastroresistente e prolifera in modo ottimale a 37°C. Probiotici, per “ripopolare” l’intestino Dopo la terapia antibiotica è fondamentale tuttavia ricolonizzare l’intestino con batteri probiotici, ma non a caso. Per orientarci nella scelta di fronte a un'offerta vastissima, le principali caratteristiche che un probiotico deve possedere sono: • non patogenicità; • appartenenza alla flora saprofita; • resistenza ai succhi digestivi; • derivazione umana; • carica adeguata; • buona conservabilità; • effetti biologici positivi legati al transito, oppure capacità colonizzante. Lo stress Da ultimo, ma non per ultimo, parliamo dello stress, termine generico, che, in realtà, determina una catena di reazioni di tipo neuroendocrino, che, a livello intestinale, possono modificare l'ambiente e, di conseguenza, alterare la microflora. Partendo da un disagio psichico, che in questo contesto è legato ad un problema difficile da digerire o di cui non ci si riesce a liberare o che ripugna trattenere, attraverso il sistema nervoso, il sistema endocrino induce la produzione di ormoni e di altre sostanze: da qui nasce il sintomo, un segnale che il nostro corpo ci dona per capire come risolvere il conflitto di partenza e ritrovare la salute. Anche in questi contesti il bambino esprime molto bene i suoi problemi, sta a noi, pediatri e genitori, porre attenzione, osservarlo e sostenerlo, affinché li comprenda per poi risolverli. 29 MAL DI SCHI Per la salute della colonna vertebrale è importante la scelta del sistema letto. Perchè non è vero che un solo tipo di materasso va bene per tutti. I più frequenti problemi alla colonna vertebrale come: lombaggini, sciatica e generico mal di schiena possono essere causati da posture innaturali che si assumono quando si dorme su letti inadeguati con reti e materassi troppo rigidi o cedevoli. Fibra 1 consiglia una gamma completa di prodotti per mantenere le fisiologiche curvature della schiena senza compressioni ed aiutare anche la circolazione del sangue a garanzia di un sonno in salute e benessere. Il più grande centro in Italia specializzato nel sonno. 1500 m2 dedicati al riposo su misura. Tutti i marchi più innovativi dei prodotti ortopedici, anallergici, antiacaro a garanzia di un riposo in salute e benessere. Fibra 1 Spazionotte - Via Milano, 3 - Brescia - Tel. 030 2908820 - www.fibra1.it ENA? Oggi anche voi potete fare affidamento su Mylan È sempre più difficile destreggiarsi tra la miriade di prodotti farmaceutici. Lasciate che Mylan vi rassicuri. Siamo uno dei produttori farmaceutici leader mondiali del settore con una presenza in più di 140 nazioni e una vasta offerta di prodotti. Conoscete il nome del vostro medico di famiglia e della vostra farmacia di fiducia. Ora è tempo di scoprire il marchio delle vostre medicine. Mylan, il nuovo punto di riferimento nel settore farmaceutico. Notizie di stagione Funghi: “leggende” da sfatare di Pietro Curti, Micologo Presidente dell'Associazione Micologica Nazionale AMINT www.amint.it E cco alcune delle più diffuse "leggende" sui funghi, cui è bene non dare credito. Alcune di queste hanno millenni di storia, furono elaborate nell’Antichità da famosi personaggi quali Plinio il Vecchio vissuto nei primi decenni d.C. (uno dei primi “scienziati” viventi) e resistono inalterate all’usura del tempo. Risulta del tutto singolare che, in era mo- Hypholoma fasciculare derna, le conoscenze sui funghi siano ancora collegate a luoghi comuni, a dicerie, a superstizioni, mentre in parallelo tutte le altre discipline delle scienze naturalistiche si siano culturalmente e scientificamente evolute in modo sostanziale, quasi ci fosse il bisogno, ancor oggi, di legare i funghi al mondo del magico, delle streghe, del mistero, dell’intruglio e dell’esoterismo più arcaico. I funghi che crescono vicino a ferri arrugginiti sono tutti velenosi Pietro Curti La presenza di oggetti arrugginiti di va- rio genere nel terreno deve solo far pensare all'esigenza di copertura vaccinale antitetanica e alla lotta serrata all'inquinamento ambientale. L'aglio in presenza di funghi velenosi in cottura annerisce Se proverete ad utilizzare questa procedura in modo sperimentale con l'A manita phalloides, fungo responsabile della maggioranza assoluta degli avvelenamenti con esito letale in Italia, vi accorgerete come l'aglio mantiene inalterato Amanita phalloides 33 Notizie di stagione Funghi il suo candore e, quindi, quali effetti mortali provocherebbe l'eventuale consumo di tale fungo in bello modo così trattato. I funghi mangiati dalle lumache sono buoni Le lumache non appartengono alla famiglia dei mammiferi, in verità non sono neanche uccelli o rettili, in conclusione sono talmente diverse da noi da potersi consentire regimi alimentari tra i più eccentrici. Prima di consumare dei funghi, è bene farli assaggiare al gatto Non so quale crudele e distorta mente abbia potuto diffondere tale concetto, ma certamente Dario Argento in confronto è assolutamente privo di fantasia. Armilaria mellea Se i funghi sono velenosi, il cucchiaio d'argento immerso nel tegame di cottura annerisce "Se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata una carriola", vi invito ad usare l'argenteria per scopi più sensati ed appropriati, non esistono micotossine che sono in grado di alterare i cromatismi dell’argento. Un fungo diventa velenoso, se viene morso da una vipera I funghi che crescono nel mio albero sono buoni Il concetto di proprietà privata viene assolutamente ignorato dai funghi e là dove si raccolgono buoni chiodini (Armilaria mellea e simili), un anno dopo possono trovarsi Hypholoma tossici (noti come falsi chiodini o chiodini velenosi e responsabili di numerose brutte esperienze tossicologiche). 34 Vi assicuro che le vipere usano il loro veleno per immobilizzare le piccole prede delle quali si nutrono o per difendersi dalle aggressioni dalle quali non riescono a sottrarsi con la fuga. E’ noto che parliamo di un timido animale che ha abitudini alimentari strettamente carnivore e non mi risulta che funghi "iperattivi" girino per il bosco alla ricerca di vipere da "pestare". I funghi che crescono sul legno sono tutti buoni La maggioranza dei funghi che crescono sul legno non sono commestibili o sono tossici, alcuni di questi provocano avvelenamenti severamente pesanti. In buona sostanza, a fronte delle centinaia di specie micologiche che nascono su legno, si contano in massimo due mani le buone commestibili. Amanita verna Amanita virosa I funghi bianchi sono tutti buoni Non è così: in realtà, le candidissime in ogni loro parte, Amanita verna o la simile Amanita virosa, sono funghi che, se incautamente consumati, portano a morte certa. PIANO DI ACCUMULO. INVESTI GRADUALMENTE CONTROLLANDO IL RISCHIO. Costruisci un piano di risparmio su misura, comprando il mercato “a rate”. www.unicreditfirst.it - Numero Verde 800.64.64.64 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima dell’adesione leggere il prospetto informativo disponibile presso gli intermediari incaricati del collocamento e sul sito Internet www.pioneerinvestments.it Pioneer Investments è il marchio che contraddistingue le società di gestione del risparmio del Gruppo UniCredit. UOI TI. T I R E P IMEN T S E V IN In farmacia Dispositivi inalatori, che dilemm a! Le malattie respiratorie croniche, quali l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), sono oggi tra le maggiori cause di morbilità e mortalità nel mondo: l’unica terapia è quella inalatoria, che permette la somministrazione di basse dosi di farmaci direttamente nelle vie aeree, diminuendo così l’incidenza di effetti collaterali di Lorenza Barziza, farmacista L’ unico grande ostacolo è rappresentato dall’adesione del paziente alla terapia, che spesso non avviene per mancanza di istruzioni chiare e precise. È nota, infatti, la tendenza di molti pazienti a sottovalutare la malattia e/o a utilizzare gli strumenti di inalazione in modo non appropriato, rendendo del tutto inutile anche il farmaco più efficace. Per questo sono stati creati nuovi dispositivi inalatori, proprio per renderli più maneggevoli e più facili nell’impiego quotidiano. 36 I nuovi erogatori Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e tangibile progresso delle tecniche inalatorie, sia in termini di efficacia che di maneggevolezza: ogni erogatore, in spray e in polvere, è in grado di determinare una diversa distribuzione di principio attivo nell’apparato respiratorio in funzione delle dimensioni delle particelle inalate e della velocità di erogazione. Dispositivi sotto pressione: sono i dispositivi di più largo impiego, viste le loro piccole dimensioni e l’efficace conservabilità del farmaco nel liquido propellente che, addizionato di tensioattivo, evita qualsiasi forma di aggregazione. Tuttavia il paziente, specie se piccolo o anziano, non è sempre in grado di coordinare l’erogazione del farmaco col movimento inspiratorio, per cui buona parte di questo rischia di rimanere nel distretto della bocca. Per ovviare a tali inconvenienti, sono stati in- Dispositivi inalatori Utilizzo di un distanziatore trodotti i cosiddetti distanziatori, ovvero strumenti capaci di creare notevole spazio tra inalatore e bocca: viene così ridotta notevolmente la velocità dell’aerosol e ciò permette al farmaco di raggiungere le più basse vie aeree. La grandezza del distanziatore è, dunque, un fattore determinante l’adesione alla terapia. Dispositivi a polvere secca: si tratta degli inalatori di ultima generazione, dove il farmaco polverizzato e predosato viene sospeso in una corrente d’aria creata dal paziente stesso durante l’inspirazione per cui, se inalata bene, la polvere raggiunge a dose piena sia le diramazioni bronchiali più piccole che i polmoni. Pertanto il corretto funzionamento del dispositivo dipende esclusivamente dalla composizione della polvere: nei dispositivi a singola dose (Spinhaler, Rotahaler, Handihaler) il farmaco è solitamente contenuto in una capsula di gelatina inserita manualmente nell’inalatore dal paziente stesso immediatamente prima dell’uso e poi forata. Nei dispositivi multidose (Turbohaler con serbatoio, Diskhaler con molteplici dosi singole) le dosi del farmaco (massimo 4-8), sono contenute in un blister circolare d’alluminio, già caricato nell’alloggiamento predisposto per l’uso. È un ago metallico, presente all’interno, a forare di volta in volta ogni singolo alloggiamento del blister ed a liberare la singola dose di farmaco, che viene così inalato attraverso il boccaglio durante l’inspirazione. Unico vero limite di questi dispositivi è la necessità di avere un flusso inspiratorio elevato da parte del malato, e l’alta incidenza di tosse in seguito al contatto della polvere con la faringe. I più recenti erogatori in polvere, i Novolizer, assicurano una corretta assunzione del farmaco, perché, premendo il tasto di attivazione, il paziente carica la giusta dose e, contemporaneamente, una finestrella posta sul boccaglio diventa di colore verde. Se l’inalazione avviene con successo, la stessa finestrella diventa rossa e il dispositivo emette un click; in caso contrario, la finestrella non cambia colore e il farmaco rimane, comunque, intatto e pronto all’uso. A B Esempio di dispositivo a singola dose (A) e dispositivo multidose (B) Avvertenze 1. Sciacquare accuratamente la bocca e lavare bene i denti dopo ogni applicazione per evitare sviluppo di micosi da corticosteroidi e carie (dal momento che, tra gli eccipienti, compare il lattosio). 2. Verificare efficienza e grado di usura dell’erogatore. 3. Pulire i dispositivi inalatori almeno una volta la settimana togliendo la bomboletta dal boccaglio e sciacquando tutto con acqua calda. Asciugare perfettamente dentro e fuori! 37 IN FRIGO C’È FERMENTO. VIVO. SOLO YOVIS CONTIENE 300 MILIARDI DI FERMENTI LATTICI DI 9 CEPPI DIVERSI. Grazie alla conservazione in frigo, i fermenti lattici di Yovis si mantengono vivi e attivi fino al tuo intestino, offrendo così un’azione utile contro diarrea, colite e alterazioni da terapia antibiotica. Concessionaria: È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Autorizzazione del 09/12/2008. Incontri I bisogni socio-sanitari della Un incontro “sul campo” per discutere dei bisogni socio-sanitari espressi dal territorio e per condividere le possibili soluzioni da adottare. Vallecamonica C on questo impegno la Regione Lombardia ha incontrato, al Centro Congressi di Darfo Boario Terme, l’Asl di Vallecamonica - Sebino. L’assessore alla Sanità Luciano Bresciani si è confrontato con i rappresentanti istituzionali delle realtà locali e con gli operatori socio-sanitari della Vallecamonica in occasione degli "Stati Generali territoriali del Sistema socio-sanitario". La Farmacia in Vallecamonica: un punto di riferimento Nel corso del dibattito è intervenuta anche Clara Mottinelli, presidente di Atf - Federfarma Brescia e Presidente della Sezione Farmacie Rurali, sottolineando l’importanza della Farmacia come presidio territoriale al servizio dei cittadini. «La Vallecamonica vive una situazione particolare e, soprattutto nei paesi poco popolati, la farmacia diventa un punto di riferimento fondamentale per i cittadini spiega la Mottinelli -. Oggi il “Sistema Farmacia” sta cambiano radicalmente ed è pronto ad affrontare nuove sfide: l’assistenza domiciliare integrata, l’informazione alla popolazione, la raccolta di prenotazioni e di pagamenti per visite ed esami specialistici. Queste innovazioni si accompagnano al primo, irrinunciabile compito del farmacista in farmacia, che è quello, appunto, di veicolare una corretta informazione sul farmaco, perché il paziente possa aderire con efficacia alla terapia prescritta dal medico. Il nostro auspicio è che la Lombardia diventi portavoce di un progetto di alto profilo, dove la farmacia sia pensata come un presidio polifunzionale al servizio del territorio». I farmaci H Osp2 Non è mancata una riflessione sui farmaci H Osp2, cioè quei farmaci soggetti a prescrizione medica limitativa, che, ad oggi, sono utiliz- La dott.ssa Clara Mottinelli zabili solo in ambito ospedaliero. «L’obiettivo è quello di stilare un protocollo partecipato che veda la collaborazione di farmacisti e medici, perché i farmaci H Osp2 possano essere distribuiti anche in farmacia, sotto il controllo attento e professionale del farmacista - continua la Mottinelli -. La realizzazione di questo progetto porterebbe grandi vantaggi al cittadino, che avrebbe la comodità di usufruire della terapia direttamente al proprio domicilio. Non da ultimo, se questi farmaci potessero essere dispensati in farmacia, si avrebbe un notevole risparmio economico per il Servizio Sanitario Nazionale, visto che oggi le spese di ospedalizzazione giornaliere si aggirano intorno agli ottocento euro. Grazie a questa iniziativa ingenti risorse potrebbero essere allocate diversamente. Speriamo che si possa creare davvero una solida rete sul territorio, che leghi farmacisti, medici e tutti i professionisti della salute, per poter offrire ai cittadini un sistema sempre più attento ai loro bisogni». 39 Iniziative Una "Ruota per la Vita" Da un progetto del Rotary Club Rodengo Abbazia una ruota che può accogliere neonati 24 ore su 24, garantendo loro la massima sicurezza e l’anonimato a chi li deposita. U n’iniziativa per la tutela del diritto alla vita, destinata a tutte le donne, italiane o straniere, che desiderano partorire in anonimato. Una realizzazione significativa che consente di depositare in sicurezza i neonati, evitando la triste pratica dell’abbandono 40 nei cassonetti di cui, purtroppo, si è spesso sentito parlare, anche nella nostra provincia. La "Ruota per la Vita" nasce da un’idea del Rotary Club Rodengo Abbazia, per supportare in modo concreto gli Spedali Civili di Brescia, realizzando un service che proteggesse il diritto alla vita dei neonati che vengono abbandonati. moderna, dotata di sensori elettronici collegati con il reparto di neonatologia dell’ospedale 24 ore su 24. Questa ruota permette di creare un vero e proprio punto di abbandono protetto: un vano riscaldato e controllato da un si- Una ruota moderna Il meccanismo della ruota affonda le radici nei secoli scorsi quando, anche a Brescia, ne era diffuso l’utilizzo soprattutto presso i Conventi ed Ospizi, che accoglievano i bambini che non potevano essere nutriti e cresciuti dalle famiglie. La ruota, oggi, è aperta in via Dal Monte, nel Muro di Cinta dell’Ospedale Civile, dal lato del Parco. Si tratta di una ruota Brescia, la ruota degli Esposti, Convento di San Francesco Una "Ruota per la Vita" stema ad infrarossi, in grado di quelle creature non morissero di percepire la presenza del nuovo freddo o di altro”. arrivato, con simultaneo allarme Più tardi la ruota divenne il prinal reparto neonatologico. Il vano cipale mezzo di accettazione deconsente il completo anonimagli esposti. Chi voleva abbandoto di chi lascia il neonato. nare in Ospedale il bambino lo Oltre a questa importante iniziadeponeva in una specie di bustiva del Rotary di Rodengo Abbasolotto (disposto in modo che chi zia, ulteriore opportunità per i nelo abbandonava non fosse visibionati che potranno essere accolti le dall’interno) e lo faceva girare e dati in adozione, ricordiamo che su se stesso. Il movimento faceva è sempre possibile, per qualsiasi suonare un campanello all’interdonna, partorino dell’Ospedare in Ospedale le, dove abita“Non abbandonare il in assoluta sivano la levatrice tuo bambino, lascialo in curezza e, cone un’infermiera mani sicure, adagiandolo servando l’anoche dovevano nella Ruota per la Vita” nimato, non provvedere a riconoscere il prestare immebambino che verrà dato in adodiate e sollecite cure. L’abbandozione alle famiglie in possesso dei no, per ragioni di pubblica denecessari requisiti. cenza, avveniva di notte. Un po’ di storia “La balia del povero” Il fenomeno dell’abbandono dei bambini neonati nel mondo occidentale ha accompagnato la storia dell’infanzia sin dai tempi più antichi. Fin dalla sua fondazione, anche l’Ospedale di Brescia servì da ricovero agli esposti. Papa Pio II, nel 1458, concedeva l’indulgenza plenaria a chi “in Casa propria o fuor di Casa, latterà, o farà lattare, nutrirà o farà nutrire, uno de figliuoli, o figliuole esposti, o languidi dell’Hospital Maggiore di S. Spirito di Brescia, a sue spese”. Il fenomeno dell’esposizione si era fatto preoccupante se papa Giulio II, il 20 dicembre 1507, comminava la scomunica a coloro che, pur avendo i mezzi per mantenerli, esponessero figli all’Ospedale. Gli Statuti cinquecenteschi dell’Ospedale stabilivano che “l’infermiero – specie di notte e d’inverno – ogni ora vada a guardare nella cunetta dove si mettono gli esposti, acciocché I fanciulli abbandonati aumentano vistosamente tra la fine del Settecento e il primo Ottocento. Il brefotrofio, creato come struttura per custodire l’infanzia abbandonata o illegittima, diventa ricovero di bambini abbandonati a causa della miseria delle famiglie o della morte improvvisa della madre. Successivamente, con la crescente industrializzazione e il conseguente lavoro femminile, il sovraffollamento nelle case, le sempre maggiori difficoltà del vivere quotidiano, l’abbrutimento delle madri e l’alcolismo degli uomini, il brefotrofio diventò la “balia del povero”. Il ventennio 1850-1870 vide un notevole incremento dell’esposizione di figli legittimi (più del 50%). Il fenomeno colpiva il quarto bambino nato. Ai genitori realmente impossibilitati o indifferenti la ruota facilitava la soluzione non solo del mantenimento, ma anche quella della sistemazione, attraverso la dote se femmina o la preparazione ad un mestiere se maschio. L’abbandono dei propri figli era entrato nella mentalità comune. Il dottor Andrea Buffini, direttore dell’Ospedale cittadino, scriveva all’epoca: “Il brefotrofio è stato fatto non per i bastardi, ma per la famiglia del povero”. A Brescia la ruota venne chiusa il 1° gennaio 1871. Dove si trova la “Ruota per la Vita” La ruota si trova a Brescia in Via Dal Monte, nel muro di cinta dell’Ospedale Civile, dal lato del parco. Per informazioni è attivo anche il numero verde S.O.S. Vita: 8008-13000. 41 Riconoscimenti Mons. Antonio Fappani, una vita di studio e di preghiera Storico ed esponente di rilievo della realtà bresciana, ha ricevuto a Milano il “Sigillo Longobardo”. U n riconoscimento importante per un sacerdote che ha fatto molto per preservare la storia e la cultura della nostra terra bresciana. In occasione della decima edizione della “Festa dello Statuto” è stato premiato con il “Sigillo Longobardo” anche mons. Antonio Fappani, Canonico onorario della Cattedrale di Brescia, vice assistente delle ACLI e assistente diocesano del Movimento Scout, che ha coltivato per tutta la vita, accanto ai suoi doveri pastorali, anche la passione per la storia, in particolare per quella bresciana. Il Sigillo Longobardo è un premio che vuole essere simbolo di gratitudine verso quei cittadini lombardi, che si sono distinti nei diversi ambiti sociali e culturali, onorando così la Regione Lombardia. 42 Attento studioso, uomo di cultura di ferrea volontà e di grande umiltà, mons. Fappani ha ricevuto il premio per aver messo in pratica, nella sua vita, il motto Ora et labora, individuando, nell’attività di conoscenza e di studio, valori fondanti per la comunità. Le sue prime pubblicazioni, relative alla vita sociale e politica del Paese, risalgono al 1953. Negli anni Sessanta, quando la storia locale era relegata soltanto ad un ruolo secondario e di minore importanza, don Antonio, Mons. Antonio Fappani come Direttore del Settimanale diocesano “La Voce del popolo”, inizia a pubblicare dei volumetti di divulgazione scientifica sulla storia locale. Da allora l’intenso lavoro di storico e giornalista si concretizza in una vastissima produzione, di cui difficilmente troveremmo eguali nella nostra storia culturale. Oltre 540 le sue pubblicazioni, ma don Antonio, instancabile, scrive ancora, scrive sempre. L’Enciclopedia bresciana, l’Atlante lessicale bresciano, il Centro studi “Giulio Aleni” per i rapporti Europa-Cina, i Centri per la storia e l’arte del ferro, per la storia dell’agricoltura o per la ricerca e didattica della storia, l’Istituto per la storia del prete, sono solo alcune delle iniziative di questo inesauribile sacerdote. Nel 1984 ha dato vita alla Fondazione Civiltà Bresciana, di cui è Presidente, che, con biblioteca di storia e cultura bresciana, archivio di documenti, immagini, microfilm, pubblicazione di riviste e volumi, conferenze e mostre, si è affermata come una delle più vivaci realtà culturali cittadine. Intorno al sacerdote è cresciuta una generazione di storici che ha raggiunto vertici di eccellenza. Un riconoscimento dovuto e meritato da un monsignore, che, da sempre, si adopera per studiare e preservare la storia ed i valori della “brescianità” e che, con l’esempio, insegna l’importanza del voler bene alla propria terra ed alle proprie tradizioni. Tutto il Bresciano in un’Enciclopedia L’Enciclopedia Bresciana (Edizioni La Voce del Popolo Brescia) è un’opera monumentale ed unica nel suo genere, sia in ambito locale che nazionale. Una “fatica sconfinata” messa in opera da mons. Antonio Fappani, il tenace e prolifico storico bresciano, che, con passione vera per la nostra Brescia, è riuscito a concludere, nel 2007, un’opera che sembrava inattuabile. I 22 volumi che la compongono comprendono 51mila e 324 voci, distribuite in 8.528 pagine, con 3.679 fotografie in bianco e nero su 1216 tavole fuori testo, e 304 fotografie a colori su 192 tavole fuori testo. Intrapresa nei primi anni Settanta, l’Enciclopedia è stata, in un primo tempo, pubblicata a fascicoli inseriti nel Settimanale diocesano bresciano “La Voce del popolo”. Con il 3° volume (1978) la pubblicazione diventa autonoma. Quest’opera è destinata agli studenti, ai ricercatori ed a tutti i bresciani che desiderano conoscere le vicende e i personaggi della propria terra. Con l’Enciclopedia, che raccoglie un’imponente massa di dati, si entra nel cuore della brescianità. Si tratta di una vera miniera di notizie, conoscenze, informazioni, ricchissima di voci su cultura, storia, attualità, arte, musica, personaggi, imprese, associazioni, sigle, strade, lavoro, folclore, sport, tradizioni, curiosità, località, luoghi dello svago e del divertimento, toponomastica, paesi (a volte vere e proprie monografie), avvenimenti, dialetto, modi di dire, nomignoli, statistiche e molto altro ancora. Con quest’opera sorprendente ed unica si è realizzato il sogno di mons. Antonio Fappani: racchiudere tutto il Bresciano in un’Enciclopedia. 43 Novità un nuovo Centro diurno in Valsabbia L o hanno chiamato Stella del Mattino. E’ il nuovo Centro diurno psichiatrico della Comunità Fraternità Onlus di Ospitaletto, Cooperativa sociale del Gruppo Fraternità. Si tratta di un servizio operativo a Nozza di Vestone, in alta Valsabbia. «E' la prosecuzione del Centro diurno che avevamo aperto un anno fa in un'altra zona, poi abbiamo deciso di spostarci e puntare alla zona della Valsabbia» spiega Stefania Guerini, coordinatrice del Centro diurno psichiatrico Stella del Mattino. «Il 30 dicembre scorso abbiamo ottenuto l'autorizzazione ad aprire il servizio e l'accreditamento per 15 pazienti presenti in contemporanea all'interno del Centro, anche se, in pratica, potranno essere di più». 44 quota 14 pazienti, ma continuiamo ad averne di più, perché non è detto che tutti debbano venire al Centro ogni giorno. Per la nostra Cooperativa si tratta del secondo Centro diurno psichiatrico aperto». La Comunità Fraternità che servizi aggiuntivi ha? «La Cooperativa gestisce delle Comunità per tossicodipendenti, per esempio ne abbiamo una a media assistenza a Travagliato, un'altra a bassa assistenza a Ospitaletto; ce n'è anche una per doppia diagnosi, ossia psichiatrica e di tossicodipendenza. Gestiamo anche alcuni appartamenti sociali». Un servizio che mancava? Come si inserisce il nuovo Centro nel territorio? «Credo proprio di sì. Il nostro Centro è l'unico servizio psichiatrico in alta Valsabbia, che fa parte del Distretto 12 dell'Asl. in poco tempo abbiamo già raggiunto «Siamo già aperti tutto il giorno dal lunedì al venerdì e il sabato mattina. Il territorio è composto di paesi di montagna, la valle ha diverse convalli difficili da rag- giungere e per questo ci occupiamo anche del trasporto di pazienti da casa al Centro e ritorno. Alla Stella del Mattino lavorano due educatrici professionali». Quale l'apporto del volontariato? «Purtroppo non siamo ancora riusciti ad avere un rapporto con il volontariato, che è una vera risorsa anche perché il nostro obiettivo è la socializzazione all'interno del territorio, e i volontari hanno un fondamentale ruolo di ponte. In valle ci sono delle Associazioni che si occupano di anziani e una composta da familiari di pazienti psichiatrici, "Il chiaro del bosco"». Riferimenti: dott. Luigi Chiari Consigliere Delegato Gruppo Fraternità Tel 030.6841638 – 335.6373670 [email protected] www.fraternita.it Novità Libri Il criminologo bresciano Carlo Alberto Romano ha pubblicato, per la collana BS64 di Liberedizioni, il suo ultimo libro: “Marciapiedi. La prostituzione nella Brescia contemporanea”. di Annalisa Cavaleri U n viaggio nel mondo della prostituzione locale per scoprire l’evoluzione di un fenomeno antico, che, nei secoli, ha completamente cambiato volto. Nel 1483 Marin Sanudo, viaggiatore della Repubblica Veneta, con indubbio sense of humor descriveva Brescia come città «fornida di fontane, campane et putane». Nel Quattrocento era famosa anche la “corsa della festa dell’Assunta”, dove le meretrici si esibivano in una corsa per vincere “quattro braccia di tessuto di fustagno”. E, poi, chi non ricorda che, fino a qualche anno fa, bastava fare una passeggiata in città per incrociare lo sguardo di signore disinvolte, sedute con la loro seggiolina nel quartiere del Carmine, in paziente attesa di qualche cliente. Dimenticate queste immagini “storiche”, perché adesso il fenomeno è ben diverso. La prostituzione oggi significa schiavitù, violenza, tortura, immigrazione clandestina, tratta di persone e di minorenni. È dimostrato, infatti, che oltre il 95% delle ragazze, che si prostituiscono, lo fanno perché obbligate, senza alcun valido consenso. Le nuove schiave «Oggi le prostitute sono vere e proprie schiave, costrette da sfruttatori sempre più violenti ed organizzati ad acquistare progressivamente la libertà tramite la vendita del proprio corpo ed il versamento di tutto il ricavato ai “protettori” - spiega Carlo Alberto Romano, docente di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia e autore del testo -. La provincia di Brescia è interessata in modo anomalo da questo fenomeno, visto che l’autostrada A4, rapida via di fuga per i crimi- nali, rende il nostro territorio e la zone del Garda “crocevia” di condotte penalmente sanzionabili. Non dimentichiamo un altro dato eclatante: 9 milioni di italiani sarebbero coinvolti come clienti nel fenomeno. Eppure non bisogna arrendersi davanti all’ipocrita rassegnazione che il problema sia sempre esistito: è necessaria un’azione sinergica che coinvolga il territorio, le Istituzioni e tutti i cittadini, perché, solo lavorando sull’integrazione, sarà possibile liberare e far tornare alla vita chi soffre per questa condizione inumana». L’Autore Carlo Alberto Romano, autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è docente di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia. È presidente dell'Associazione Carcere e Territorio Onlus. 45 Novità In farmacia la nuova Guida Turni! Uno strumento utile e di facile consultazione per scoprire i turni di guardia delle Farmacie di Brescia e provincia. A nche quest’anno l’Atf - Federfarma Brescia (Associazione dei titolari di farmacia della provincia di Brescia) dà vita ad un’utile e pratica Guida che informa sulle Farmacie di turno a Brescia e nel suo hinterland, nella Bassa Bresciana e nelle zone dell’Oglio Ovest, del Montorfano, del Sebino, del Lago di Garda, della Valle Trompia, della Valle Sabbia e della Valcamonica. Si tratta di uno strumento indispensabile che vi segnala in modo chiaro ed immediato il nome delle Farmacie di turno, gli indirizzi, i numeri di telefono diretti e gli orari di apertura. La Guida ai Turni è un supporto completo e di facile consultazione, da tenere vicino al telefono per sapere sempre qual sia la Farmacia aperta più vicina: in questo modo si evitano imprevisti, riuscendo a reperire immediatamente, anche in caso 46 di necessità o urgenza, i farmaci necessari. La Guida è distribuita gratuitamente in tutte le Farmacie di Brescia e provincia ed ha validità da giugno 2009 a maggio 2010. I turni È bene ricordare che i turni delle Farmacie sono bigiornalieri per una durata di 48 ore: iniziano alle ore 9.00 per terminare alle ore 9.00 del giorno successivo per quanto riguarda l’Asl di Brescia, mentre iniziano alle 8.30 per terminare alle 8.30 del giorno successivo per l’Asl di Vallecamonica/Sebino. Il turno comprende il servizio durante le ore diurne, anche fuori dal normale orario di apertura, durante le ore notturne, le domeniche e le eventuali festività infrasettimanali. Quando è di turno, la Farmacia è aperta anche nella giornata di chiusura infrasettimanale. Tutti i modi per trovare senza fatica la Farmacia di Turno L’elenco completo e dettagliato delle Farmacie in servizio di guardia nella provincia è disponibile consultando: • il sito internet dell’Associazione Titolari di Farmacia della Provincia di Brescia: ww.federfarma.brescia.it; • le bacheche all’esterno di tutte le Farmacie della provincia, che riportano le farmacie di turno evidenziando quelle più vicine; • le pagine dedicate di Giornale di Brescia e Bresciaoggi; • telefonando al numero verde 800.231061 per l’ASL di Brescia, oppure al numero verde 800.240263 per l’ASL Vallecamonica – Sebino; • telefonando al servizio di call center 030.3554949. Notizie dalle Aziende PM P Phitomassopodia: il primo metodo brevettato per il piede e per il benessere della colonna di Stefano Giacomini, Massoterapista Authorized Center Poliambulatorio Oberdan - Brescia L’importanza del piede come pompa circolatoria, linfatica e sede riflessogena è straordinaria. Dalla ricerca medica e dalla migliore tradizione erboristica è nato PMP Phitomassopodia, l’unico metodo brevettato per donare il benessere ai piedi e a tutta la persona. Il trattamento PMP è un eccezionale momento di decompressione, che, partendo dai piedi, defatica, rilassa, disintossica e ossigena corpo e mente. · Laserterapia · Correnti Analgesiche · Massoterapie · Rieducazione e Riabilitazione · Ozonoterapia · Visite Specialistiche · Tac · Ecografie · Ecodoppler · Tecar · Spine-Lab I tre ingredienti del successo PMP Il metodo PMP ha reso scientifico l’uso del caldo e del freddo della tradizione popolare. I fitopreparati, ottenuti solo da vegetali freschi selvatici, vengono raffreddati o riscaldati, con uno speciale strumento, per ottenere precise temperature di applicazione. Alla fase preparatoria esfoliante ed igienizzante segue il massaggio con il Podostrigiles: uno straordinario attrezzo a forma di piede che permette di am- plificare la qualità del trattamento manuale e le proprietà degli oli essenziali. PMP Phitomassopodia mette le ali ai piedi Adatto a tutte le persone, il metodo PMP è particolarmente consigliato alle donne in gravidanza, anziani e sportivi, sia prima che dopo la performance. Oltre a donare sollievo a piedi stanchi, gonfi o dolenti è una vera occasione di benessere globale, che, irradiandosi dai piedi, si diffonde in tutta la persona sia a livello fisico che mentale. Per saperne di più 030.3701312 Il personaggio È stato per me un piacere e per la nostra rivista motivo di prestigio intervistare l’amico Matteo Manassero, veronese, classe 1993, socio al Gardagolf di Soiano del Lago, si può dire quindi bresciano d’adozione. È il ragazzo prodigio del golf italiano, da poco reduce da una storica vittoria al British Amateur, la più importante gara dilettantistica a livello europeo e da uno strepitoso 13° posto al British Open, il torneo europeo professionistico più importante in assoluto. Matteo Manassero, di Alessandro Marcoli PH: Claudio Scaccini Vittoria al British Amateur e partecipazione al British Open: quale delle due ti ha regalato più emozioni? Il British Open senza dubbio, giocarlo è qualcosa di stupendo. Qual è stato il momento più emozionante del British Open? Quando ho giocato insieme alla leggenda del golf Tom Watson (il giocatore a sinistra nella foto di copertina). Alla buca 16 lui ha imbucato un lungo putt da 48 il baby fenomeno del golf italiano 15 metri e subito dopo anche io ho imbucato circa dalla stessa distanza. Lui ha visto ed è venuto a darmi il cinque! In generale è stato bellissimo vedere alcuni giocatori, che fino a poco fa ammiravo solo in televisione, venire da me a presentarsi ed a complimentarsi! Quando hai concluso la tua impresa al British, c’è stata una telefonata o un messaggio che tra gli altri ti ha fatto più piacere? Ho ricevuto tan- tissimi messaggi e complimenti. Tutti mi hanno fatto molto piacere, forse il più bello sono state le congratulazioni di Stewart Cink, il neo vincitore del British Open. Hai incontrato Tiger Woods al British Open? L’ho visto qualche volta in giro, ma non abbiamo mai parlato. Sapere che io ho passato il taglio al British Open e lui no è sicuramente una bella soddisfazione. Vincendo il British Amateur sarai anche invitato a partecipare il prossimo aprile al prestigioso Augusta Master, giocato in America su uno dei campi Matteo con la Silver Medal, premio per il miglior dilettante del British Open Matteo Manassero più difficili e belli al mondo. Come lo vedi? Il Master è incredibile, tutto diverso dal British Open. Sarò più spaesato perché il British era in Europa, su un campo in cui avevo già giocato. Ad Augusta sarà tutto diverso, giocare su quel campo per la prima volta è quasi proibitivo. Non ho ancora scelto il mio caddie che mi aiuterà e consiglierà in campo durante il torneo: sarà il mio maestro Binaghi o forse il mio amico Emanuele Sesia. Che attrezzatura usi per giocare? Gioco con attrezzatura Titleist, mentre l’abbigliamento è lo sponsor della nazionale Robe di Kappa; ho un drive Titleist 909 D3, ferri Titleist AP2, legno 3 909S3, legno rescue Adams, il wedge 58° è prototipo Titleist, mentre il 52° è un Titleist Vokey; ho scelto di usare un rescue (una via di mezzo tra un ferro e un legno) perché è un bastone utilissimo al mio tipo di gioco, lo uso molto, soprattutto nel vento perché ha una traiettoria più bassa; come ferri, invece, uso al massimo il ferro 3. Ho scelto di avere anche delle mazze che posso inserire o togliere in base al campo in cui gioco, per esempio ho due legni 3, uno con un’inclinazione di 13° e l’altro di 15°, uno è per i campi più ventosi e l'altro per quelli in cui la traiettoria della palla può essere più alta; ho anche due sand wedge entrambi da 58° con un diverso bounce che uso alternativamente per i campi con il terreno duro o molle. Non uso invece il lob wedge 60° perché per la mia tipologia di gioco è inutile, lo userei solo intorno al green perdendo un bastone da 60-70 metri. senti meno sicuro? Preferisco sicuramente il gioco lungo in generale, devo, invece, migliorare nel putt perché sono incostante: ho una media di 30 putt a giro, mentre, per giocare bene, dovrei essere sul 29. Riguardo ai green presi con i colpi regolari sono messo bene: sono sui 14 a giro. Di solito faccio la differenza col gioco lungo, drive e ferri lunghi, tipo il ferro 4 che metto spesso in asta, sono spesso dei colpi decisivi. Come lunghezza di drive sono sui 250 m. Non sono tra i giocatori più lunghi, ma recupero con la sicurezza della traiettoria dritta. C’è un tipo di campo in cui ti trovi meglio a giocare? Mi piacciono molto i links, campi inglesi dove la palla corre molto perché il terreno è duro, con bunker profondi e molto ventosi, anche perché ci ho giocato molto negli ultimi anni. Il campo di Turnberry in Scozia, dove ho giocato il British Open quest’anno, è un campo meraviglioso, uno dei più belli del mondo, scenograficamente incredibile, ma è molto selettivo: ha dei fairway strettissimi e, quando vai fuori dalla pista, l’erba alta è proibitiva. Il tuo colpo preferito? Quello, invece, in cui ti 49 Il personaggio Matteo Manassero Qual è il golfista cui ti ispiri, che vorresti raggiungere o, se possibile, superare? Severiano Ballesteros è speciale, diverso da tutti gli altri, mi piaceva il suo carisma. Riguardo ai golfisti in attività, invece, direi Rory McIlroy: la facilità con cui gioca è ammirevole. Quanto ti alleni durante la settimana? Durante l’inverno mi alleno 3 volte alla settimana in campo e vado due volte in palestra. Ho un personal trainer con cui faccio aerobica, pesi e stretching; in Nazionale, invece, ho un preparatore atletico che mi consiglia anche durante le gare. Quale è il ricordo più datato che hai del golf? Ho un vago ricordo di quando ho sfidato Costantino Rocca in putting green a Gardagolf durante l’Open d’Italia nel 1996. Avevo allora solo tre anni. Dove ti allenerai quest’inverno? Mi allenerò a Gardagolf, sarò a Verona durante la settimana e qualche volta andrò dal mio maestro Alberto Binaghi al golf di Monticello. I tuoi genitori che ruolo hanno avuto nella tua carriera e come ti hanno aiutato ad arrivare a questo livello? A loro devo molto, mi hanno aiutato sempre, per esempio accompagnandomi in giro per tutte le gare. Al British Open a seguirmi c’erano il mio papà, il nonno, lo zio e mio cugino. Quando passerai professionista? Probabilmente il prossimo anno, dopo aver giocato l’Augusta Master. Segui una dieta particolare per tenerti in forma? Ho seguito una dieta particolare quest’inverno per migliorare il mio fisico per la stagione: carboidrati a pranzo e proteine a cena, credo la rifarò quest’inverno; durante l’estate non riesco a seguirla perché sono molto impegnato. La mia colazione è, invece, molto semplice, magari mangio un toast e bevo caffelatte. Usi degli integratori particolari durante un torneo? Mangio delle barrette Enervit specifiche, non ti appesantiscono e ti fanno passare la fame, bevo poi del potassio e magnesio. 50 Il tuo campo italiano preferito? E il tuo Circolo di casa, Gardagolf? Direi che Olgiata è bellissimo e molto difficile, Castelconturbia è molto impegnativo, tosto e disegnato per gare di campionato. Gardagolf mi piace sempre molto, lo reputo ora per me un po’ facile, ma perché ci gioco da sempre. Sarò, comunque, sempre fedele a Gardagolf! Reputi il numero di campi da golf italiani sufficiente? Sicuramente qualcosa di più si potrebbe fare, ma penso che il golf in Italia stia crescendo, e si vede! Cosa diresti a tutti quelli che definiscono il golf uno sport da vecchi o un mezzo sport? Direi che è evidente che non l’hanno mai provato e non sanno cosa vuol dire praticarlo ad alto livello, anzi non gli risponderei neppure! Alessandro Marcoli [email protected] spainnamorati & wellness di te SAUNA BAGNO TURCO BAGNO MEDITERRANEO PIOGGIA FREDDA DOCCE EMOZIONALI PERCORSO KNEIPP VERTICALE STANZA DEL SALE CASCATA DI GHIACCIO PISCINA WHIRPOOL PISCINA CON ACQUA TERMALE ZONA RELAX CON TISANERIA lunedì - sabato: 12,30 - 22,00 domenica e festivi: 10,00 - 22,00 www.termediboario.it tel. 0364.525660 ni o i z u l So urali nat wellcare.it Gli specialisti del buon sonno, dolce relax e buon umore. 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Chiedi al tuo Farmacista gli originali ® & Terza età Malattia di Alzheimer: aspettando il futuro… Ogni giorno leggiamo notizie di nuovi possibili rimedi per la malattia di Alzheimer in via di sperimentazione di Ermellina Zanetti, Gruppo di Ricerca Geriatria, Brescia D al vaccino, ai farmaci per le proteine che si depositano nel cervello dei malati (chiamate amiloide e proteina tau), a farmaci che agiscono sull’infiammazione, sull’ossidazione, sui meccanismi di neurotrasmissione. La ricerca, nei prossimi anni, probabilmente fornirà cure efficaci che potranno forse sconfiggere questa terribile malattia, ma ora che possiamo fare? Che cosa possiamo dire a chi è malato oggi? Purtroppo è ancora diffuso (anche tra i medici e gli operato- ri della salute) un atteggiamento di sfiducia sulla possibilità di “curare”. Questo determina che in circa la metà dei casi la malattia non sia diagnosticata o lo sia molto tardivamente, che le cure disponibili (per quanto di efficacia limitata) siano utilizzate in una percentuale molto ridotta di pazienti (in Italia circa il 6%, contro un 10% medio dell’Europa, con una punta massima di circa il 20% in Francia). I trattamenti a disposizione del paziente La mancanza di una diagnosi e di una cura adeguata è il se- gno della scarsa attenzione che viene dedicata ai pazienti ed alle loro famiglie in molte aree del nostro Paese (nella nostra provincia la percentuale di pazienti correttamente valutati e trattati è già elevata). Eppure, oggi, è possibile fare molto per le persone ammalate. E’, infatti, dimostrato che i trattamenti disponibili sono in grado di rallentare la malattia e di determinare (in circa un terzo dei casi) miglioramenti temporanei (che possono durare 6-12 mesi o anche più). Un attivo coinvolgimento dei familiari determina una riduzione dei disturbi del comportamento, un miglioramento della qualità della vita ed 53 Terza età una ottimizzazione delle abilità funzionali residue (vestirsi, mangiare) che vanno stimolate e non sostituite nell’erronea convinzione di aiutare il proprio caro. Una cura attenta delle malattie intercorrenti, un adeguato stato nutrizionale, un uso accorto dei farmaci (che spesso vuol dire evitare farmaci inutili o potenzialmente dannosi) migliorano le performance cognitive e rallentano la progressione della malattia. Gli Interventi riabilitativi e, più in generale, i trattamenti non farmacologici per stimolare la memoria, l’orientamento, le abilità funzionali, possono sempre avere uno spazio di utilità. Una relazione da costruire Nelle fasi più avanzate della malattia è sempre possibile cercare di correggere alcune manifestazioni con interventi che trovano nella “relazione” con la persona ammalata l’elemento centrale. Sebbene, infatti, la malattia di Alzheimer e le altre demenze compromettano la capacità di comunicare nel soggetto ammalato (cioè di capire ed essere capito), mantenere una relazione 54 da parte dei familiari e degli operatori costituisce fondamento per il successo di qualsiasi strategia assistenziale. La persona con demenza è in grado di ascoltare, ma talvolta può non capire ciò che gli si dice, così come può manifestare difficoltà nell'utilizzo corretto delle parole. Il linguaggio diviene, fin dalle fasi iniziali della malattia, “povero”, con vocaboli semplici e di uso comune. In alcuni casi si manifestano precocemente difficoltà nel trovare le parole adatte per denominare gli oggetti. Anche la capacità di memorizzare il contenuto di ciò che un interlocutore sta dicendo si affievolisce sempre più. L’importanza della comunicazione Le difficoltà di comunicazione con la persona affetta da demenza hanno alla base i deficit sensoriali, gnosici (cioè di comprensione), mnesici (che riguardano la memoria), linguistici, ma anche l'atteggiamento di chi si pone in contatto con la persona ammalata assume grande importanza. La mancanza di consapevolezza porta talvolta i familiari, o gli operatori, ad usare strategie comunicative errate e ad essere sostanzialmente incapaci sia di capire che di farsi capire. Questi atteggiamenti sono tra le cause più frequenti dei fallimenti dei programmi di cura ed assistenza, determinando frustrazioni in chi presta le cure e disturbi del comportamento nel soggetto affetto da demenza. La capacità degli operatori e dei familiari di interpretare il linguaggio del soggetto, fatto non più di espressioni verbali compiute e significanti, ma di comportamenti («anormali» rispetto a standard usuali), di atteggiamenti del corpo, di espressioni del viso, è di fondamentale importanza per stabilire una relazione significante. Uno dei primi sforzi, che devono compiere le persone che vivono con una persona affetta da demenza, è Malattia di Alzheimer quello di rendere più semplice (e quindi comprensibile) la comunicazione verbale. Regole utili Vi sono alcune regole da seguire: parlare lentamente, ad un normale livello di voce, scandendo le parole; usare parole brevi, familiari e frasi semplici; porre solo una domanda o richiesta o ordine per volta; preferire le espressioni positive piuttosto che quelle negative; evitare istruzioni che richiedano alla persona di ricordare più di una azione alla volta; rispon- dere alle stesse domande con le stesse risposte. La comunicazione non verbale, in particolare, assume grande significato; il soggetto affetto da demenza, infatti, è molto sensibile all'atteggiamento del corpo ed al tono della voce. Un atteggiamento rilassato, una voce calma, e modi rassicuranti aiutano una buona comunicazione, così come accompagnare le istruzioni con atteggiamenti che mimano ciò che si vuole dal soggetto (le azioni parlano più delle parole) e mostrare approvazione, con un sorriso, una carezza, per ciò che viene fatto bene. Affrontare l’Alzheimer oggi, sperando nel futuro In attesa che la scienza attraverso la ricerca risolva il problema della cura della malattia di Alzheimer e delle altre demenze è già oggi possibile, attraverso tanti piccoli interventi, singolarmente forse di limitata importanza, ma nell’insieme di grande significato, migliorare la qualità della vita delle persone ammalate delle loro famiglie. L’attesa di un futuro migliore non può quindi essere inerte! 55 Benessere BRUCIORE PRURITO DOLORE da EMORROIDI? SUPPOSTE CREMA PRONTO SOLLIEVO Le emorroidi sono disturbi molto comuni che colpiscono un grande numero di persone di entrambi i sessi. In questi casi, Proctolyn allevia i sintomi contrastando l’infiammazione, la congestione, il prurito ed il bruciore anale grazie all’azione dei suoi componenti che svolgono un’azione anestetica locale contro il dolore ed un’attività antinfiammatoria. E’ un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Attenzione i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate e solo per le indicazioni riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. Autorizzazione su domanda del 26 febbraio 2008. Terza età Anziani e Farmacia: un'alleanza per la vita Un nuovo progetto per rafforzare un legame antico. di Antonio Marinelli, farmacista “I nvecchiare non è una malattia” è una massima che trova ampio riscontro nella scienza medica, ma che stenta a penetrare a fondo nella coscienza sociale ed individuale. L'età cronologica è, oggi, un indicatore assai poco preciso dell'invecchiamento biologico: invecchiare, infatti, non è più, come in passato, sinonimo di decadimento. A volte, anzi, è vero l'esatto contrario e la vecchiaia può essere una stagione felice della vita, in cui, ad esempio, l'allontanamento dal mondo del lavoro concede una nuova libertà di pensiero e di azione. Una vita sempre più lunga La medicina moderna ha fatto passi da gigante nell'ultimo secolo, arrivando a raddoppiare l'aspettativa di vita e promettendo di superare nel futuro la soglia dei 100 anni. Solo di recente è emersa la necessità di dare “vita agli anni”, oltre che anni alla vita, ovvero di rendere soddisfacenti, dal punto di vista fisico, psichico e sociale, tutte le fasi dell'esistenza umana. Questo è un risultato più complesso da raggiungere, perché prevede il concorso di fattori diversi non solo sanitari, ma anche di organizzazione della società e di cultura in generale. La Farmacia, Centro Socio Sanitario Polifunzionale Dal punto di vista sanitario prendono sempre più importanza due attività: la prevenzione e l'assistenza a lungo termine. La prevenzione delle malattie cronicodegenerative è sicuramente un pilastro per una vita serena ed in salute, non solo nella terza e quarta età. Gli “Stili di Vita” sani comprendono una corretta alimentazione, un'attività fisica costante ad ogni età, l'eliminazione dei fattori di rischio più comuni 57 Terza età Anziani e Farmacia (es. fumo di sigaretta) ed il controllo dello stress cronico. Le Farmacie, come gli altri servizi sanitari, da sempre sono impegnate nella promozione dei corretti stili di vita. Una recente modifica legislativa ha aumentato le loro competenze trasformandole in Centri Socio Sanitari Polifunzionali. Potranno effettuare analisi, prenotazioni CUP, consegnare i referti medici e collaborare con altre figure sanitarie che potranno operare in farmacia, ad esempio gli infermieri. Questa nuova legge consentirà alle Farmacie di inserirsi anche nell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), che, per forza di cose, si rivolge in misura maggiore agli anziani. FarmaciaINsieme, da sempre accanto agli anziani Le Farmacie aderenti al network FarmaciaINsieme hanno già sperimentato forme avanzate di assistenza sanitaria, hanno promosso Campagne di prevenzione offrendo gratuitamente lo screening del Progetto Cuore e del Diabete. Entro la fine del 2009 partirà un nuovo progetto a lungo termine a favore degli anziani in collaborazione con il Gruppo di Ricerca Geriatrica (vedi box) in modo da sfruttare da subito le nuove possibilità che la legge offre alle farmacie. Gli anziani, le loro famiglie ed il personale di assistenza (es. badanti) troveranno nelle Farmacie tutto il supporto necessario per la prevenzione e per la cura, oltre a tutte quelle attività di prevenzione che possono impedire o ritardare la perdita dell'indipendenza. 58 Il Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia Il Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia è un'Associazione senza fini di lucro nata nel 1988 dall'intenzione di alcuni laureati, operanti da tempo nell'area della gerontologia e della geriatria, di dare impulso a studi, ricerche ed attività rivolte ai problemi epidemiologici, clinici e socio-assistenziali nella terza età. Attualmente è presieduto dal prof. Marco Trabucchi. Le finalità perseguite dal Gruppo, attraverso studi e ricerche, possono essere riassunte in: • studio e ricerca scientifica inerente i problemi sanitari ed assistenziali degli anziani; • educazione sanitaria della popolazione; • formazione del personale sanitario che svolge mansioni di assistenza all'anziano; • pubblicazione di giornali, riviste, lavori scientifici attinenti all'anziano; • organizzazione di Congressi scientifici; • consulenza per la realizzazione e gestione di servizi socio-assistenziali per gli anziani. Nel corso della sua attività il Gruppo di Ricerca Geriatrica si è sempre sforzato di coniugare la cultura con la società, di tradurre le più moderne acquisizioni della ricerca scientifica in indicazioni cliniche e organizzative concrete da utilizzare nella vita quotidiana degli anziani e di chi opera con loro. Il GRG è particolarmente attivo nella ricerca, nella cura e nella assistenza per l'A lzheimer e le demenze, a fianco dei malati e dei familiari. Inoltre funge da Segreteria scientifica per l'A ssociazione Italiana Operatori Cure Continuative (AIOCC), presieduta dalla dr.ssa Ermellina Zanetti. L’Associazione ha come obiettivo prioritario la diffusione di un pensiero ed una cultura della “continuità” della “presa in carico”, che non attiene ad una singola professionalità, ma deve essere patrimonio comune di tutti i professionisti e gli operatori, che, a diverso titolo e nel rispetto delle proprie competenze, operano in questo settore. Salute le terapie La vitiligine è un disordine acquisito della pigmentazione, caratterizzato dalla comparsa di chiazze acromiche sulla superficie cutanea. di P.G. Calzavara Pinton, M. Venturini, R. Sala, M. T. Rossi della Clinica Dermatologica Spedali Civili di Brescia C olpisce circa l’1% della popolazione ed ha un notevole impatto estetico e psicologico. È dovuta alla scomparsa di melanociti funzionali dalla cute per un’aggressione autoimmune, ma anche lo stress ossidativo ha un ruolo causale. Una volta era considerata semplicemente incurabile, ad oggi disponiamo di numerose terapie fisiche (fototerapia), farmacologiche e chirurgiche. Fototerapia L’esposizione ripetuta e controllata a radiazioni ultraviolette (fototerapia) è il trattamento di prima scelta per la vitiligine che interessa più del 10% della superficie corporea. Le lampade con picco di emissione a 311 (fototerapia UVB a banda stretta) sono le più studiate e le più utilizzate. Questo tipo di lampada è stato ideato per rimuovere le radiazioni più peri60 colose lasciando quelle più efficaci. Recentemente sono stati impiegati anche laser ad eccimeri, con emissione a 308 nm. Il sistema è ideato in modo tale che l’emissione può essere concentrata selettivamente sulle chiazze vitiligoidee e non sulla cute circostante. Ne deriva che questo tipo di trattamento è vantaggioso solo in pazienti con poche chiazze, visto il notevole impiego di tempo necessario. L’efficacia è molto simile a quella della fototerapia NB-UVB. La PUVA terapia (esposizione UVA dopo assunzione orale o applicazioni locali di psoraleni) è utilizzata nei casi più resistenti, ma per l’elevato rischio di effetti collaterali richiede una notevole esperienza. Tutti questi trattamenti sono disponibili nei principali Centri dermatologici pubblici. Esistono poi altre fototerapie, molto pubblicizzate su Internet e giorna- li per il grande pubblico, ed effettuate a costi spesso rilevanti in alcuni Centri privati. Raccomandiamo molta attenzione nella scelta e di verificare l’effettiva veridicità dei risultati pubblicizzati con il proprio medico curante o dermatologo. Terapie locali Alcuni farmaci locali si sono dimostrati efficaci nel trattamento della vitiligine e l’efficacia è in genere ancora superiore se associati alla fototerapia. L’applicazione locale di cortisonici è efficace, ma l’uso non dovrebbe essere quotidiano e non dovrebbe superare i 2-4 mesi onde evitare l’insorgenza di effetti collaterali locali, quali la comparsa di teleangiectasie, atrofia cutanea ed ecchimosi nel sito di applicazione, o in alcuni casi sistemici, quali l’inibizione della attività della ghiandola surrena- Vitiligine le. Pertanto la loro applicazione dovrebbe essere di breve durata e riservata ai casi di vitiligine localizzata. I derivati della vitamina D (tacalcitolo, calcipotriolo e calcipotriene) sono meno efficaci dei cortisonici, ma non possiedono gli effetti collaterali di questi ultimi. La loro efficacia aumenta, tuttavia, in modo considerevole se associati a piccole dosi locali di cortisonici o a fototerapia. Gli inibitori della calcineurina (Tacrolimus e Pimecrolimus) han- no azione immunomodulante e un’efficacia simile ai cortisonici senza averne gli effetti collaterali. Come per tutte le terapie locali e le fototerapie l’efficacia è, comunque, dipendente dalla sede (il viso e il tronco rispondono più degli arti), dal fototipo (i soggetti più scuri meglio di quelli più chiari) e dalla durata delle lesioni (le più recenti meglio di quelle di vecchia insorgenza). La risposta al trattamento comincia ad essere visibile dopo circa due mesi dall’inizio. Tuttavia, se entro Pre fototerapia: chiazze vitiligoidee prima del trattamento tale tempo non sono visibili risultati soddisfacenti, è consigliabile non proseguire oltre. Terapie chirurgiche L’innesto di piccole isole di cute sana prelevate da altre aree corporee è ampiamente utilizzato, ma è indicato solo per piccole aree e può lasciare esiti cicatriziali. Molto più efficace è l’innesto di ampie aree di epidermide dello stesso soggetto coltivate in laboratorio. Post fototerapia: lo stesso paziente tre mesi dopo fototerapia NB-UVB 3 volte alla settimana 61 Notizie dalle Aziende Insufficienza venosa: come prevenirla “con stile” Collant, calze e gambaletti sono dei veri amici per salvaguardare la salute delle nostre gambe e, con una attenzione in più all’estetica, è ancora più facile! P revenire l’insufficienza venosa e, allo stesso tempo, essere eleganti ed alla moda. Oggi è possibile grazie a Solidea che, nel corso della sua esperienza, ha dato molta importanza all’aspetto della prevenzione e della cura dell’insufficienza venosa. Da questo impegno nasce una vasta gamma di calze e collant a compressione graduata, che spazia da una linea preventiva fino alla linea terapeutica per i casi di insufficienza venosa confermata. Tutta la collezione non perde di vista l’obiettivo di essere un valido aiuto per contrastare l’insufficienza venosa, senza dimenticare di esaltare l’eleganza e la raffinatezza di un accessorio come la calza che, nell’immaginario collettivo, è da sempre uno strumento di seduzione e di fascino. Solidea: eleganza e benessere. I collant a compressione graduata fanno tornare molto spesso all’immagine dei collant per le vene varicose delle nostre nonne, ma i tempi sono cambiati! Sono cambiate le materie prime e sono cambiate le tecnologie. Oggi nessuna donna può permettersi di trascurare la salute delle proprie gambe per evitare di com- promettere l’eleganza che dona una calza velata, perché le calze ed i collant a compressione graduata di Solidea sono stati studiati perseguendo la filosofia del benessere e dell’eleganza. Semplici sintomi come gambe pesanti, caviglie gonfie, sensazione di stanchezza, semplice dilatazione delle vene superficiali e capillari, sono già dei segnali di un potenziale manifestarsi della malattia. La manifestazione dell’insufficienza venosa può essere accelerata dalla presenza di fattori di rischio come l’ereditarietà, l’eccesso di peso, la gravidanza, i trattamenti ormonali, la sedentarietà. L’azione preventiva, che consiste nell’indossare quotidianamente collant o calze a compressione graduata nella compressione consigliata a seconda del livello di evoluzione dell’insufficienza venosa, è veramente un gesto per la nostra salute che costa poco! Ed in più, oggi è più facile e piacevole dal momento che la gamma Solidea presenta un’ampia scelta di articoli per tutte le occasioni e per tutte le esigenze. I modelli si distinguono per grado livello di compressione dagli 8/11 mmHg ai 25/33 mmHg, da consigliare a seconda del tipo di disturbo venoso riscontrato oltre che per performance di vestibilità. Non si dimentichi il comfort e la sensazione di benessere che caratterizzano i collant e le calze Solidea. Pertanto le calze ed i collant Solidea sono stati studiati e realizzati con lo scopo di offrire benessere e salute alle gambe grazie alla compressione graduata e, allo stesso tempo, riescono ad esaltare eleganza e charme femminile con l’eccezionale trasparenza e setosità che solo l’impegno costante nella ricerca e la grande esperienza maturata hanno permesso di ottenere. 63 IP O E-L L TU TA P I A AD EDI ACIS I CH ARM F INFORMAZIONE PUBBLICITARIA SALVA IL TUO GIROVITA! NOVITÀ IN FARMACIA MELASIN-VAL rimedio naturale per un buon relax e un tranquillo riposo. Oggi c’è Melasin-val rimedio naturale per un buon relax e un tranquillo riposo. UN “GIRO DI VITE” AL TUO GIROVITA. Adipe-Lip, grazie alla sua formula originale, aiuta a ridurre il grasso bianco generalmente localizzato su addome, fianchi e glutei. Sviluppato in accordo con le Linee Guida Europee sui “Food Supplements”, Adipe-Lip è l’alleato naturale che abbinato a una dieta ipocalorica ed esercizio fisico favorisce la perdita del peso. ADIPE-LIP. PIÙ SNELLI, PIÙ LEGGERI. Abbinato a una dieta ipocalorica ed esercizio fisico. “Stitichezza e non solo...” Da oggi in Farmacia Psylloplus, fibra pura al 99%, che rispetta la fisiologia intestinale. a stitichezza rappresenta un vero “attentato” per il nostro equilibrio intestinale. Il Ministero della Salute, attraverso le sue Linee Guida, indica nell’adozione di una dieta equilibrata ricca di fibre, la “strada maestra” per ritrovare e preservare la naturale motilità intestinale. In L armonia con questa indicazione, la ricerca dietetica ha reso disponibile Psylloplus, una linea completa di prodotti a base di fibra pura al 99%, Psyllium fibra alimentare viscosa. Psylloplus non contiene zucchero ed è disponibile in pratiche bustine nei gusti Tè e Arancia da sciogliere in un bicchiere d’acqua, e in compresse da masticare nei gusti Arancia e Frutti di bosco da bere con abbondante acqua. Psylloplus favorisce il formarsi di una massa feca- www.poolpharma.it le soffice, voluminosa e scorrevole, particolarmente utile a chi soffre di ragadi, emorroidi e aiuta lo sviluppo della flora batterica. Completa la linea Psyllomint, in bustine monodose senza zucchero, che unisce tutto il bene della fibra pura al 99% all’azione spasmolitica ed anti-gas dell’olio essenziale di Mentha Piperita. “Mi sento sotto pressione, perdo la pazienza al minimo inconveniente, cambio umore “ogni due per tre”, dormo male… che stress!!” Come si fa a non tenere conto di questi segnali che il nostro organismo ci lancia? Lo stress, come è noto, può generare ansia accompagnata spesso da una serie di disturbi ricorrenti, fra i quali la facile irritabilità, la sensazione di stanchezza, la difficoltà di concentrazione e, per di più, la difficoltà di recupero a causa di un sonno che viene con difficoltà ed è sempre meno riposante. Quando questi segnali non vi danno tregua c’è Melasin-val, il nuovo ed originale integratore di Poolpharma, a base di Melatonina e Valeriana che può rappresentare un valido aiuto per “forzare le catene dello stress”. La combinazione bilanciata di questi due principi naturali, caratteristica esclusiva di Melasin-val, risultano particolarmente utili per le proprietà blandamente sedative della Valeriana che favorisce il rilassamento generale senza interferire sull’attenzione e della Melatonina che rappresenta un valido aiuto per il ripristino dei ritmi fisiologici del sonno. Melasin-val aiuta a ritrovare la tranquillità e il relax necessari per migliorare le attività diurne e la qualità del sonno notturno. Melasin-val, in flaconcini da 30 compresse, è reperibile in Farmacia. Se ne consiglia una compressa al giorno, assunta preferibilmente la sera mezz’ora prima di coricarsi. Chiedi consiglio al farmacista. CHIEDI GLI ORIGINALI IN FARMACIA. RITAGLIA E RICHIEDI L’ORIGINALE Salute Nutrizione Cosa mangiare in pausa pranzo Il pranzo e la colazione sono i due pasti più bistrattati dagli italiani, soprattutto da chi li consuma fuori casa. di Antonio Marinelli, farmacista S econdo una ricerca della Coldiretti il 42% degli adulti pranza fuori casa: ben 3,7 milioni di persone per 5 volte alla settimana sceglie di mangiare al bar (31%), ma anche in fast food, mense e ristoranti. Come la colazione, il pranzo è un momento fondamentale per la soddisfazione del nostro fabbisogno alimentare giornaliero: una dieta varia e bilanciata è necessaria, oltre che per mantenere una linea snella, per il benessere dell’organismo. Invece, per abitudine e pigrizia, si tende a consumare il proprio pasto di metà giornata sempre negli stessi luoghi, per lo più in locali nelle immediate vicinanze del posto di lavoro, che, nella maggior parte dei casi, offrono cibi preparati con ingredienti scadenti; e, quasi senza pensarci, si ordinano sempre gli stessi piatti, poco nutrienti o troppo ricchi di grassi e carboidrati, che, inevitabilmente, provocano una sensazione di pesantezza e sonnolenza. Senza contare l’influenza sull’umore di un ambiente affollato o poco gradevole. Le regole per una pausa pranzo in salute La composizione del pranzo, anche se consumato fuori casa, deve rispettare le stesse regole di tutti gli altri pasti “principali”. 1. Bilanciare: innanzitutto deve contenere tutti e tre i cosiddetti “macronutrienti” ovvero carboidrati, proteine e grassi. L'errore principale dei pasti fuori casa, soprattutto di quelli veloci al bar, è rappresentato da un eccesso di carboidrati raffinati, di grassi di bassa qualità e da una carenza di proteine. Questo causa alti livelli di insulina responsabili di effetti negativi sia a breve che lungo termine. Nell'immediato l'insulina può causare quella sensazione di sonnolenza, che inutilmente 65 Salute si cerca di combattere con uno o più caffè. Inoltre la diminuzione degli zuccheri nel sangue ad opera di questo ormone porta ad una sensazione di fame, nonostante le calorie ingerite fossero sufficienti o addirittura in eccesso rispetto al fabbisogno. Nel lungo termine l'eccesso di insulina è pericoloso per l'insorgenza di malattie cronico-degenerative e dell'accumulo di massa grassa, soprattutto viscerale. 2. Frutta e verdura: gli alimenti provenienti dal mondo vegetale devono essere la base della nostra alimentazione, ed il pranzo fuori casa non deve fare eccezione. Cinque porzioni al giorno di frutta e verdura di colori diversi assicurano all'organismo i cosiddetti “micronutrienti”, ossia le vitamine ed i sali minerali, necessari al buon funzionamento del nostro organismo. Senza dimenticare che i vegetali sono ricchissimi in fibre utili al nostri intestino. Alternative a confronto Insalatona È un'ottima scelta per la pausa pranzo, purché l'insalata sia effettivamente l'alimento principale all'interno del piatto e non sia troppo ricca in alimenti ipercalorici. Provate ad accompagnarla solo con una porzione abbondante di frutta e senza pane: non ci sarà bisogno di bere due caffè per riprendere il lavoro. Panino Scelta di ripiego che non può essere effettuata più di due volte la settimana. Il panino è sbilanciato in carboidrati e molto denso di calorie: meglio prepararlo a casa per poterlo farcire in modo sano. Togliere la mollica del pane, inserire qualche foglia di insalata e pomodori ed un alimento proteico. Obbligatorio mangiare anche un frutto e bere molta acqua. Pasto sostitutivo Barrette e beveroni possono essere una alternativa valida solo in casi limitati (una volta alla settimana). L'importante è che siano bilanciati: meglio chiedere consiglio al farmacista e non dar peso alla pubblicità: le barrette light spesso hanno indici glicemici micidiali. Le barrette vanno sempre accompagnate da molta acqua. Yogurt al naturale E' un alimento naturalmente bilanciato e rinfrescante: per un pranzo ne servono due vasetti piccoli o metà di quello grande. Meglio scegliere quello naturale, bianco e magro ed aggiungere frutta fresca (o mangiarla a parte). Gli yogurt industriali alla frutta sono troppo ricchi di zuccheri e la frutta è totalmente ossidata. Diffidare dei prodotti light: se sono poveri in grassi, vengono arricchiti di zuccheri e viceversa. Al ristorante I primi sono generalmente sbilanciati in carboidrati. Meglio un piatto unico od un secondo magro accompagnato da molta verdura. E come dessert una bella macedonia senza zucchero. 66 Nutrizione 3. Misurare: il pranzo fuori casa si consuma in fretta ed in locali pubblici: pesare gli alimenti diventa improponibile. Dobbiamo, comunque, imparare a “stimare” la quantità di calorie che stiamo ingerendo. Teniamo presente che la frutta e soprattutto la verdura sono alimenti voluminosi, ma poveri di calorie e che, quindi, si prestano a candidarsi come alimento principe in tutte quelle occasioni nelle quali non si ha a disposizione una bilancia. Due terzi del piatto deve essere riempito di vegetali (cotti o crudi), mentre un terzo di un alimento proteico. 4. Scegliere gli alimenti: i carboidrati devono provenire da fonti integrali (pane e pasta) ed in questo modo riducono il loro impatto sull'insulina. Il grasso migliore è quello dell'olio extra vergine d'oliva, mentre sono da evitare salse e salsine industriali, spesso ricche di grassi idrogenati. Le proteine provengono per lo più da alimenti di origine animale: è opportuno favorire quelli magri come le carni bianche, il pesce ed i formaggi magri. Ottima alternativa i legumi: fagioli, piselli, fave e lenticchie accompagnati da cereali integrali. 5. Fare davvero pausa! spesso, infatti, durante la pausa pranzo ci si preoccupa del pranzo, ma non della pausa, né delle sue potenzialità rigeneranti. Nell’illusione di ritagliarsi un po’ più di tempo a fine giornata, ci si rassegna a mangiare davanti al computer oppure al tavolo con i colleghi continuando a discutere di lavoro o, addirittura, si approfitta dell’ora d’aria per sbrigare alcune incombenze domestiche, come andare a fare la spesa o pagare le bollette, con il solo risultato di non staccare mai e di arrivare a fine giornata senza l’energia necessaria per godere delle ore rimaste. MEDICINA ESTETICA CORPO Dir. San. Dr. Enrico Filippini Via S.Francesco d’Assisi, 3 (piano terra) DIETOLOGIA - MEDICINA ESTETICA - ANDROLOGIA 25122 Brescia Dr. Davide Tonini Tel. 030.28.07.547 CHIRURGIA PLASTICA ED ESTETICA - LASERTERAPIA www.studiomedicofilippini.it Dr. Michele Tonini [email protected] PATOLOGIE VASCOLARI - ANDROLOGIA T E S T AVA N Z AT I Test intolleranze alimentari-stress ossidativi rischio cardiovascolare Telecardiometria LASERTERAPIA Trattamento capillari con laser o mousse Laser depilazione corpo Laser trattamento couperose - macchie - angioma Radiofrequenza termage Laserterapia anticellulite DIETOLOGIA Diagnostica morfologica Diete personalizzate Terapie di supporto medico di ultima generazione Test di intolleranza Tecniche di supporto comportamentale Dimagrimenti localizzati Galenica personalizzata FLEBOLOGIA Trattamento capillari con laser o mousse Diagnostica doppler e visita vene Trattamento vene varicose, ulcere, linfedemi e mesoterapia Piccoli interventi chirurgici ambulatori in anestesia locale ENDOCRINOLOGIA Disturbi legati alla menopausa Irsutismo - trattamento acne e alopecia Disfunzioni della tiroide Obesità ANDROLOGIA Doppler del pene, piccoli interventi e terapie rivitalizzanti Incurvamento penieno, nuove frontiere terapeutiche Visite per allungamento e ingrossamento del pene Disfunzioni della sessualità AMBULATORIO CHIRURGICO - PICCOLA CHIRURGIA AUT. ASL N.19/05 Trattamenti cellulite con veicolazione trans-dermica, laser-lisi termage e mesoterapia omeopatica e controllo alimentare Test intolleranze alimentari-stress ossidativi rischio cardiovascolare Infiltrazioni per lo scioglimento di adiposità localizzate Trattamento capillari con laserterapia o sclerosanti Laser depilazione corpo V I S O / M A N I / D E C O LT É Diagnostica morfologica Rivitalizzazione con vitamine - ialuronico con aminoacidi Pulizia viso con peeling chimici e meccanici Trattamenti multi-rivitalizzation con veicolazione e botomask Trattamenti ad effetto immediato con fillers non permanenti Laser trattamento couperose - macchie - angioma Tattoo semipermanenti Radiofrequenza termage VISITE MEDICHE PER Protesi seno e correzioni Chirurgia delle calvizie Lipoaspirazione pneumatica Addominoplastica Minilifting viso Correzione naso e orecchie a sventola Allungamento e ingrossamento del pene Blefaroplastica (occhi) Piccoli interventi chirurgici ambulatoriali in anestesia locale Benessere Terme di Boario La SPA delle meraviglie Alle Terme di Boario una nuovissima SPA, luogo magico dove ritrovare equilibrio e benessere per corpo ed anima. di Annalisa Cavaleri L asciate fuori i problemi quotidiani e preparatevi a provare un’esperienza sensoriale ed emozionale unica. Immergetevi in una nebbia fredda al profumo di menta che accarezza la pelle, scoprite una cascata di acqua calda alle note di maracuja che vi trasporta nel mezzo di un tempo- rale estivo. Subito dopo, lasciatevi avvolgere lievemente da una pioggerellina leggera, mentre un vento dal sapore agrumato vi sfiora dolcemente il viso. Ora vi aspetta una sala dalla luce calda, dove si staglia una parete formata da spessi mattoni di sale iridescente: sentite il respiro che si fa più profondo, come se foste sdraiati in riva al mare. Toccate i cristalli di neve che cadono magicamente dall’alto e, poi, immergetevi in una vasca di acqua calda sovrastata da una parete di ghiaccio tra mille bollicine che vi regalano un morbido massaggio. Infine, riposatevi con una tisana calda, mentre il vostro sguardo si perde rapito dalla bellezza della natura. Non è un sogno, o meglio, è un sogno che oggi è diventato realtà. Di nuovissima apertura, la SPA delle Terme di Boario offre questo meraviglioso percorso che riporta equilibrio nel corpo e nell’anima. Ad accogliervi con un sorriso troverete la Direttrice Donatella Marchioro (nella foto a lato), esperta ‘maestra di be69 Benessere nessere’ che, da più di 15 anni, coltiva con passione i suoi studi sulle più antiche tecniche di rilassamento, viaggiando dall’India all’Oriente. «L’ingresso della nostra SPA è una soglia che ci separa dal mondo frenetico di tutti i giorni, per proiettarci in un luogo di pace e serenità – spiega Donatella -. La prima cosa che consiglio agli ospiti è di concentrarsi sulla respirazione: è nel breve momento tra l’inspirazione e l’espirazione che siamo veramente vivi, in quell’attimo di sospensione sta la nostra vera essenza». Ovunque, cascate di cristalli Swarovski puri come gocce di rugiada, rifrangono la luce scomponendola in un pulviscolo di colori, ed il profumo del legno fresco dà la sensazione di trovarsi in un bosco fatato. L’ambiente è elegante e curato in ogni dettaglio, dai lettini in midollino scuro avvolti da cuscini bianchi, alle pareti foderate in legno di wengé e mosaico perlescente. Ragazze vestite con una divisa candida sono sempre pronte a rispondere ad ogni domanda e ad offrirvi una tazza di tisana calda. Lo SPA Center: un percorso per innamorarsi di sé Ecco le tappe della pausa di benessere che avete sempre sognato. Percorso Kneipp: un percorso di quattro vasche riempite di acqua calda e fredda. Il calore calma e addolcisce il corpo, mentre il freddo stimola e rinvigorisce. Questa alternanza di temperature diminuisce lo stress, detossica l’organismo, rafforza le pareti delle vene e stimola il corpo e la mente. Nebbia fredda: le particelle nebulizzate di acqua e menta accarezzano la pelle e la rendono più tonica. Temporale estivo: le gocce di acqua calda e i profumi tropicali aiutano a sciogliere le tensioni muscolari. Pioggia al lime: una pioggia aromatizzata che esalta la sensazione di benessere e infonde una frizzante carica vitale. Bagno mediterraneo: un bagno di calore tiepido che favorisce l’eliminazione delle tossine e la dilatazione di bronchi e polmoni, particolarmente benefico per chi ha problemi di respirazione. Il calore stimola la dilatazione dei capillari e riattiva il microcircolo, in particolare nelle zone soggette al ristagno dei liquidi come gambe, fianchi e glutei. Bagno turco: favorisce una profonda pulizia e purificazione della pelle, ha un effetto tonificante e rilassante. Riduce lo stress e scarica le tensioni nervose. Pioggia fredda: una doccia fredda al profumo di agrumi per ritrovare la carica vitale. Stanza del sale: una stupenda sala rivestita di mattoni di sale bianco screziato di rosa, per avere la sensazione di trovarsi in riva al mare. Le proprietà benefiche dello iodio contrastano con dolcezza i problemi legati a sinusiti, laringiti, asma, eczemi ed i disturbi della pelle. Ha anche un effetto sgonfiante, decongestionante, allevia la fatica e rafforza il sistema immunitario. Sauna finlandese: La sauna finlandese seda l’ansia, aumenta le difese immunitarie e favorisce il recupero da stress. Ci si prepara alla sauna facendo una doccia calda per aprire i pori e facilitare il rilassamento muscolare. È consigliato entrare asciutti per favorire la sudorazione, e restare in posizione comoda per beneficiare di tutto il calore. 70 Terme di Boario Stupenda la sala relax protetta da grandi vetrate che si affacciano direttamente sugli alberi secolari del Parco. Potrete rilassarvi nelle tre piscine (di cui una è esterna) con acqua termale calda a circa 30-34 gradi e getti idromassaggio. Da non perdere il solarium open air, da cui si può godere di una vista mozzafiato sul Monte Altissimo e sulle montagne della Valle Camonica. Naturalmente, ad ogni ingresso, vengono forniti un morbido accappatoio, una grande salvietta e le ciabattine: si può, quindi, viaggiare “leggeri”, portando con sé semplicemente il costume da bagno. «La mia più grande soddisfazione professionale ed umana è vedere il cambiamento dei volti dei nostri ospiti alla fine del percorso in SPA- continua con un sorriso Donatella -. Le ore trascorse in questo regno di pace distendono i lineamenti, purificano corpo e anima regalando nuova energia e consapevolezza di sé». Lama d’acqua: un getto d’acqua termale freddo che, battendo su collo, spalle e schiena, sblocca le zone tese e contratte. Ottimo per la cervicale. Cascata di ghiaccio: le scaglie di ghiaccio rinfrescano e tonificano la pelle, donando nuovo vigore a corpo e mente. Fiotto: una “secchiata” di acqua termale fredda che favorisce la circolazione, conserva l’elasticità della pelle ed aiuta a combattere la cellulite. Piscine con acqua termale: tre piscine con acqua termale calda a 30-34 gradi. La forza modulare dei getti d’acqua idroterapici ridona vitalità e benessere grazie alle proprietà dell’acqua termale. Tisaneria: per massimizzare gli effetti benefici del percorso non dimenticate di sorseggiare una tisana calda con effetto rilassante e detossinante. Relax in cromoterapia: i colori influiscono sul sistema nervoso e agiscono sui nostri stati emotivi favorendo l‘equilibrio ed il benessere psicofisico: il rosso dà carica e vitalità, il giallo infonde ottimismo, il verde è uno stabilizzante emotivo, il blu concilia il sonno, il viola aiuta ad uscire alla stanchezza. Solarium open air: potrete sdraiarvi all’esterno per un “bagno di sole” con vista sul verde Parco termale e sulle magnifiche montagne della Valle Camonica. L’ingresso alla SPA per 3 ore costa 30 euro dal lunedì al venerdì, 40 euro il sabato e la domenica. La struttura è aperta dal lunedì al sabato dalle 12,30 alle 22,00; domenica e festivi dalle 10,00 alle 22,00. Per informazioni, prenotazioni, pacchetti benessere e offerte speciali potete chiamare il numero: 0364. 525660 o visitare il sito www.termediboario.it. DISPONIBILE IN FARMACIA NELLE VERSIONI MINI, CLASSIC, MAXI E COMFORT. Benessere Bellezza Una nuova tecnica per rivitalizzare la pelle Buon giorno dott. Filippini, mi è capitato di parlare con una mia conoscente americana di una tecnica moderna di rivitalizzazione cutanea che utilizza dei fattori presenti nel proprio sangue. Mi ha detto di avere avuto dei risultati meravigliosi sul viso e sul collo, senza nessun rischio di allergie o di reazioni avverse, trattandosi del proprio sangue. Ma è possibile questo? Marta R., Brescia del dott. Enrico Filippini Poliambulatorio Medico-chirurgico dott. Enrico Filippini È vero! Uso il punto esclamativo perchè è stata qualche anno fa una meravigliosa sorpresa anche per me. Utilizzare fattori rivitalizzanti prodotti e presenti nel nostro organismo è veramente una novità a dir poco rivoluziona- ria. Negli ultimi anni le allergie a farmaci, cibi, creme e lozioni, ecc., sono decisamente aumentate. Il prodotto in questione, che potremmo chiamare con un eufemismo “trapianto di cellule autologhe”, consiste nell’applicazione di fattori di crescita presenti negli α-granuli delle piastrine, che, come sapete, sono delle cellule presenti nel nostro sangue e che hanno il compito di intervenire a formare il coagulo ovvero bloccare l’emorragia, ogni qualvolta vi è una perdita di sangue, dalla piccola ferita alla emorragia grave. Tra i fattori di crescita presenti negli α-granuli ve ne è uno detto PDGF (Platelet Derived Growth Factor) che stimola in modo potente la produzione di nuove cellule del derma e accelera la normale produzione di collagene producendo quindi una rivitalizzazione cutanea. La procedura di estrazione e di applicazione di questi fattori di crescita consiste nel prelievo di una piccola quantità del nostro sangue, che, introdotto in provette appositamente studiate, permettono di isolare le piastrine e, quindi, i fattori in esse contenute, dai globuli rossi. Successivamente, con una piccola siringa ed utilizzando un ago indolore, si inietta il prodotto ottenuto nel derma, come già avviene nella normale rivitalizzazione, ottenendo, però, un eccellente rivitalizzante. Per l’utilizzo nella pratica nei nostri poliambulatori estetici di questa nuova tecnica (più difficile da spiegare che da effettuare), è indispensabile, trattandosi di prelievo di sangue, sottostare alla legislazione vigente al fine di garantire che l’attività venga effettuata in sterilità secondo delle procedure ben definite e verificate da Strutture Trasfusionali competenti, che già da alcuni anni producono tali prodotti, che vengono prettamente utilizzati nel trattamento delle ulcere torpide cutanee, in Odontoiatria, in Chirurgia maxillo-facciale, in Ortopedia ed in Oculistica. 73 Note Dolenti? Ritrova la tua armonia Benessere naturale UNA NUOvA LINEA DI PRODOTTI SPECIFICI PER 3 ESIGENZE DIFFUSE opercoli •TENSIONI LOCALIZZATE •TESTA E COLLO •CICLO MESTRUALE pomata gel Azione distensiva e riscaldante Azione lenitiva e rinfrescante MASSAGGIO LOCALIZZATO PRONTO INTERvENTO Notizie dalle Aziende co n lacto capil per capelli forti e vitali Dalla ricerca Rottapharm|Madaus una nuova risposta contro la caduta dei capelli. Biomineral One con Lactocapil è un integratore alimentare, con brevetto depositato, indicato in caso di indebolimento dei capelli e di caduta eccessiva Agisce in modo innovativo fornendo dall’interno dell’organismo sostanze attive sia sul bulbo pilifero per ritardare la caduta dei capelli, sia sul fusto per donare forza e vitalità ai capelli. La sua formulazione è arricchita con Lactocapil, un complesso costituito da pro- www.lineabiomineral.it teine del latte - che stimolano l’attività della papilla dermica, prolungano la fase anagen e ritardano la caduta - da metionina, indispensabile per la sintesi della cheratina e vitamina E ad azione antiossidante. Biomineral One con Lactocapil contiene, inoltre, taurina, che stimola l’attività del bulbo pilifero, aminoacidi (leucina, prolina, glicina) che agiscono sulla sintesi delle cheratine del capello, e olio di semi di lino, che completa l’azione anticaduta. 75 Sport Il doping nello Oggi più di ieri il compito fondamentale del farmacista è la salute del cittadino. spor t di Francesco Rastrelli, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Brescia S ulla questione doping ed abuso di farmaci nello sport, il farmacista, con il suo bagaglio di conoscenze circa i medicinali, i loro effetti collaterali e le loro interazioni in caso di politerapia, può contribuire in modo efficiente ed efficace ad un’opera di informazione ed educazione, volta a prevenire l’eccesso ed a responsabilizzare l’utenza al corretto uso dei medicamenti. Doping: un fenomeno complesso L’uso di sostanze o metodi per aumentare il rendimento fisico non è recente: vi sono testimonianze di ricorso ad erbe e funghi, ritenuti capaci di far aumentare le capacità atletiche, che risalgono all’antica Grecia ed alle popolazioni precolombiane. Ad oggi il doping è un fenomeno molto complesso, che, diversamente da quanto accadeva in passato, investe molti 76 strati della popolazione sportiva e non si limita più al solo giorno della competizione. Se consideriamo il doping quale ricorso a mezzi illegali od assunzione di sostanze chimiche proibite dalle autorità sportive, sia a livello nazionale che internazionale, al fine di accrescere artificiosamente le proprie prestazioni, possiamo facilmente comprendere quanto esso sia responsabile della progressiva perdita di spirito agonistico e ludico, che contraddistingue il mondo delle competizioni attuali. Le motivazioni Alla diffusione di tale fenomeno hanno contribuito sicuramente fattori sociali e motivazioni individuali molto profonde, che, sin dall’antichità, si sono insinuate nelle scelte e nei comportamenti umani. Spesso ad avvicinare al doping è quella sorta di autoconvinzione che non ritiene possibile che, con l'impegno ed il sacrificio, si possano raggiungere certi traguardi. Una compressa, l'iniezione, diventano la soluzione più comoda, una sorta di Doping “bacchetta magica” per ottenere velocemente ottimi risultati. Il farmaco viene visto come l'espediente che dà sicurezza, che esime dal mettersi in discussione nei confronti di se stessi e degli altri e ad esso vengono attribuite funzioni che nulla hanno a che fare con la salute. A ciò contribuisce anche la convinzione che i farmaci siano equiparabili ad un qualsiasi bene di consumo e che esista una "soluzione chimica" per tutti i problemi. stagione agonistica: vi è il periodo della preparazione alla gara, nel quale si tenta di aumentare le masse muscolari e la forza fisica, vi è il periodo della gara, ove si cerca di ridurre il senso di fatica, di stimolare il sistema nervoso centrale, di ridurre il livello di ansia, di aumentare il trasporto di ossigeno e, quindi, la resistenza fisica alla fatica, ed infine, dopo la gara, l’obiettivo è il riacquistare il più velocemente possibile le energie. Farmaci, sostanze e pratiche dopanti Doping? No grazie. Meglio il sano divertimento I farmaci utilizzati illecitamente nello sport sono molti, con meccanismi d'azione diversi e diverso indice di pericolosità: le amfetamine vengono assunte dagli atleti per ridurre la fatica e migliorare il rendimento sportivo, gli anabolizzanti per accrescere la massa e la forza muscolare, l'eritropoietina per ottenere più energia per le prestazioni muscolari e per aumentare la resistenza alla fatica, l'ormone della crescita per stimolare l'accrescimento fisiologico. Anche l'insulina viene considerata da molti atleti come un ormone anabolizzante ed il suo utilizzo è finalizzato a migliorare le prestazioni sportive e la capacità di resistenza attraverso un aumento della massa muscolare e dei depositi di glicogeno. Vengono considerate pratiche dopanti anche la trasfusione del sangue (emotrasfusione) e la somministrazione di globuli rossi o di prodotti derivati dal sangue. Doping per ogni “fase” Esistono vari tipi di doping, utilizzati in particolari periodi della Assumere farmaci per ottenere vantaggi sportivi, non sempre dimostrati, significa esporsi a dei rischi e, per meglio sottolineare l’influenza di tali medicinali sulle prestazioni sportive, sulle rispettive confezioni viene raffigurato un pittogramma con la scritta “no doping”. Ad oggi è molto difficile valutare quanto sia diffuso il doping: gli sport coinvolti sono numerosi e la mancanza di dati precisi va imputata al fatto che, trattandosi di una pratica illecita, viene negata da tutti, medici, allenatori e atleti. Sappiamo comunque che, dagli esiti degli esami effettuati senza preavviso, emerge un indice di positività nel 15% dei casi, con punte del 40%. Vorrei concludere ricordando quanto sia importante recuperare l’aspetto ludico all’interno delle competizioni: se, all’interno della gara, riuscissimo nuovamente a ricercare il sano divertimento, piuttosto che l’euforia della vittoria ad ogni costo, lo sport tornerebbe a costituire un terreno di sfida e confronto per una crescita armonica e responsabile di ognuno di noi. Cucina Ricette a cura di Cristina Buffoli al sapore di mare C ari lettori, mi chiamo Cristina e sono molto contenta di aver la possibilità di condividere con voi la mia passione per la cucina. In questo primo appuntamento ho intenzione di spiegarvi le ricette di due piatti, un primo ed un secondo, di facile realizzazione e di sicuro successo. Il primo: Pennette con gli scampi Le dosi sono per 4 persone. Prendere 20 scampi di piccolemedie dimensioni, tenerne da parte 4 interi e pulire i restanti. Per pulire gli scampi è necessario togliere prima la testa (senza buttarla!), e poi il rivestimento della coda ed il filo intestinale. Prendere una larga padella e aggiungervi 4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva ed uno spicchio d'aglio intero e schiacciato. Scaldare il tutto e, quando l’olio sarà caldo, togliere l’aglio e aggiungere le teste degli scampi (tenute da parte) per insaporire l’olio. Successivamente unite 250 gr. di polpa di pomodoro o di passata di pomodoro, salate e pepate e fate insaporire il tutto per 5 minuti; aggiungete quindi le code degli scampi pulite e fatele cuocere per pochi minuti. In ultimo, unite anche gli scampi lasciati interi e cuocete per ancora 5 minuti. Cuocete ora 300 gr. di pennette in abbondante acqua salata, quando risulteranno al dente, scolatele e versatele nella padella con il sugo. Cuocete per 2 minuti rigirando il tutto e aggiungendo in ultimo del prezzemolo tritato. Vi consiglio di tenere da parte poca acqua di cottura della pasta necessaria per allungare il sugo, se questo, nella fase di manteca tura, si addensasse troppo. Ed ecco il secondo che ho pensato di proporvi: vergine d’oliva. Mescolate bene. Mettete 4 tranci di tonno (uno a persona) nella teglia e disponete sopra a ciascun trancio il preparato di pan carré e prezzemolo. Cuocete in forno per 10 minuti e servite ben caldo. Ora non vi resta che provare queste semplici ricette. E buon appetito! Tranci di tonno gratinati Accendete il forno a 180°, prendete una teglia e rivestitela con carta da forno. Preparate un trito con prezzemolo, poche foglie di basilico e poco, ma indispensabile, aglio. Unite a questo 4 fette di pan carré sbriciolate, sale, pepe e 5 cucchiai di olio extra 79 BENESSERE NATURALE A PORTATA DI… NASO. Lo sapevate che esiste un decongestionante assolutamente naturale, senza l’aggiunta di sostanze chimiche o farmacologiche, conservanti, additivi né gas propellenti, che aiuta a mantenere in perfetta efficienza la più importante delle nostre funzioni biologiche, quella respiratoria, e a prevenire i malanni ad essa collegati? Questo prodotto è ACQUA DI SIRMIONE, un’acqua termale sulfurea salsobromoiodica dalle proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti, fluidificanti e anticatarrali confezionata in 6 pratici flaconcini con un comodo erogatore per spruzzarla facilmente nel naso, in modo da raggiungere tutta la mucosa nasale e la gola. inalata tutti i giorni: per la semplice igiene Esattamente la medesima acqua usata nei nasale, soprattutto quando si vive in trattamenti alle omonime terme, con il ambienti inquinati o troppo secchi e, a grande vantaggio di poter fare inalazioni maggior ragione, per tutte le disfunzioni in modo semplice ed efficace a casa pro- respiratorie croniche – allergie e irritazio- pria. ni soprattutto –, quando è fondamentale ACQUA DI SIRMIONE, con Acqua Termale mantenere il naso libero e detersa, idrata- di Sirmione al 100%, è un prezioso alleato ta e morbida la mucosa. ACQUA DI SIR- per la nostra salute: non ha effetti collate- MIONE può quindi essere consigliata a rali o contro-indicazioni di alcun tipo, pre- tutti, sempre e in ogni caso, e senza limi- viene e cura i disturbi delle prime vie tazioni temporali. aeree ed evita l’aumento di muco catarra- L’assoluta igiene delle confezioni e le otti- le conseguente all’infiammazione della mali condizioni di conservazione del pro- mucosa nasale su cui si insediano virus e dotto sono garantite dalle Terme di batteri, responsabili delle patologie del- Sirmione, che imbottigliano l’Acqua di l’apparato respiratorio quali sinusiti, riniti, Sirmione così come sgorga dalla fonte – faringiti e malattie di raffreddamento. microbiologicamente pura –, e dalla casa È adatta a tutti, anche ai bambini molto farmaceutica Nycomed, che la distribuisce piccoli, agli anziani, ai malati e può essere in Farmacia. Giochi e passatempi Sudoku I l Sudoku è un gioco intelligente per passare parte del proprio tempo libero. E' una Griglia di 9 riquadri, ciascuno di 9 caselle; quindi 9 righe e 9 colonne. L'origine è Giapponese 5 1 6 9 7 8 4 2 7 8 9 1 + 2 3 5 = 3 4 2 SU (numero) DOKU (singolo) SUDOKU 2 Le origini del gioco sono antiche: si tratta infatti del "Quadrato Latino" studiato nel XVIII secolo dal grande matematico svizzero Eulero (Leonhard Euler). Bisogna riempire la griglia in modo che in ogni riga, ogni colonna e ogni riquadro contengano i numeri da 1 a 9 o le lettere da A a I. C’è una sola regola: nessuna riga, nessuna colonna, nessun riquadro possono contenere due volte lo stesso numero o la stessa lettera. 5 9 6 8 6 1 3 7 Si fa per… ridere Ci sono due periodi in cui l’uomo e la donna non si capiscono. Prima del matrimonio e dopo il matrimonio. * * * In questi tempi di crisi siamo così poveri che ci dobbiamo spogliare a rate. * * * Era così bugiardo che credeva in quello che diceva. * * * 8 7 1 6 4 9 2 5 3 2 9 3 7 1 5 8 4 6 6 5 4 8 2 3 7 9 1 7 3 9 2 6 1 5 8 4 5 1 8 9 3 4 6 2 7 4 6 2 5 8 7 1 3 9 3 4 6 1 5 2 9 7 8 9 8 5 3 7 6 4 1 2 1 2 7 4 9 8 3 6 5 Soluzione: 82 Un uomo si presenta a Gesù. «Chi sei?» gli chiede il Messia. «Sono Lazzaro – risponde l’uomo – Non ricordi? Tempo fa mi hai detto alzati e cammina». «Ah, sì, è vero. Ora ricordo. Scusami Lazzaro, è passato un po’ di tempo ed ho avuto un sacco di cose da fare. Ma ora dimmi: cosa volevi?». «Solo se posso fermarmi o devo continuare a camminare?». * * * In farmacia: «Vorrei un pacco di cotone idraulico». Accu-Chek Aviva. I due volti di una grande tecnologia. I misuratori di glicemia precisi ed affidabili, grazie alla sofisticata tecnologia della striscia reattiva Accu-Chek Aviva. Lo stile dell’innovazione. Il gusto del classico. il fascino del benessere PREVIENI e CURA l’insufficienza venosa esaltando l’eleganza e l’estetica delle tue gambe GRADUATED COMPRESSION da 8 a 32 mmHg Rich. aut. Min. Salute del 31/10/2007 ZAMBELLI ADVERTISING Gambe pesanti, caviglie gonfie, varici o capillari in evidenza? Tutti disturbi che possono essere alleviati da calze e collant a compressione graduata. Brigitte Microrete Wonder Model Disponibili in diverse classi di compressione: da 8 a 32 mmHg Miss Relax Micromassage Magic Naomi www.solidea.com SOLIDEA by Calzificio Pinelli s.r.l. Via Germania, 11 - 46042 Castel Goffredo (MN) Tel. 0376 788411 - Fax 0376 770921 [email protected] Numero Verde MADE IN ITALY Sin dai tempi delle nostre nonne, le calze e i collant a compressione graduata venivano identificati come tutori compressivi per curare e coprire le vene varicose. Oggi la ricerca e la tecnologia hanno contribuito a modificare sostanzialmente questo concetto. SOLIDEA, sempre attenta al benessere e all’estetica delle gambe di tutte le donne, è protagonista di un’evoluzione nella selezione delle materie prime e delle nuove tecnologie. Sapendo che, la donna moderna vuole salvaguardare la salute delle sue gambe e mantenere contemporaneamente la propria eleganza per essere sempre alla moda, ha studiato calze e collant a compressione graduata, sia nella linea preventiva che terapeutica, perseguendo la filosofia del benessere e dell’eleganza, proponendo prodotti tecnologicamente avanzati e moderni, pensati per la salute delle gambe. La cattiva circolazione venosa si manifesta con semplici sintomi: gambe pesanti, caviglie gonfie, semplice dilatazione delle vene superficiali e capillari, fino alle forme più gravi di tromboflebite. L’insufficienza venosa è una malattia cronica che si evolve, accentuata da fattori di rischio come l’ereditarietà, l’eccesso di peso, la gravidanza, i trattamenti ormonali, la sedentarietà. Quale azione preventiva è migliore di un piccolo gesto quotidiano? Indossare calze o collant nella giusta compressione graduata, sempre in relazione al livello evolutivo dell’insufficienza venosa, è un gesto per la nostra salute veramente semplice! SOLIDEA, che pensa non solo all’aspetto estetico delle gambe, ma soprattutto alla salute ed al benessere quotidiano, ha voluto sfatare il classico pensiero di dover indossare oggetti di tortura o che fanno sentire ancor più ammalati. Scegliere con piacere SOLIDEA significa pensare solo alla salute ed alla bellezza e dimenticare completamente la malattia. Ecco perchè le calze ed i collant SOLIDEA si distinguono da sempre per il pregio di saper coniugare le esigenze di salute con fascino e benessere. 00800-04082004 Nelle Farmacie e in distribuzione da