Questo opuscolo promuove la 5a edizione del programma di artLab - residenze artistiche a San Servolo, a cura di San Servolo Servizi Srl le isole della creatività #1 rapa nui L’isola della creatività Francesca Zaccariotto, Presidente Provincia di Venezia Sono lieta di dare il benvenuto alla quinta edizione di artlab residenze artistiche a San Servolo, l’isola della creatività. Il progetto di ospitare artisti “in residenza Tutti gli artisti di artLab creativa” non poteva trovare luogo Nel corso degli anni hanno partecipato alle residenze di San Servolo i seguenti giovani artisti: migliore: l’isola di San Servolo, l’antico 2005 manicomio di Venezia, rappresenta oggi Adalberto Abbate (Italia) Rebecca Agnes (Italia) Kristine Alksne (Lettonia) Alessandra Cassinelli (Italia) Giovanni De Lazzari (Italia) Lucy Harrison (Gran Bretagna) Rory MacBeth (Gran Bretagna) Andrea Penzo (Italia) per i giovani un punto di riferimento importante, un vero e proprio laboratorio culturale, che è riuscito in questi anni ad istaurare un rapporto vitale con il territorio e i suoi cittadini che sempre più numerosi 2006 visitano questo gioiello della laguna a loro Michael Eddy (Canada) Amy Elizabeth Gadsby (Australia) Erik Göngrich (Germania) Jorge Mendez Blake (Messico) Hiroharu Mori (Giappone) Sara Nuytemans (Belgio) Delphine Rigaud (Francia) Lidia Sanvito (Italia) Charles Stankievech (Canada) Dilek Winchester (Turchia) restituito dalla Provincia di Venezia. Auguro buon lavoro ai due artisti dell’isola di Pasqua, ospiti di San Servolo, e spero che il loro soggiorno a Venezia sia positivo e artisticamente fecondo. 2007 Diego Berruecos (Messico) Brigitte McLeer (Irlanda) Martine Myrup (Danimarca) Domenico Montano (Italia) Philippe Terrier-Hermann (Francia) 2008 Saïd Abitar (Belgio) Cécile Azoulay (Francia) Dafne Boggeri (Italia) Erdem Ergaz (Turchia) Björn Renner (Germania) ArtLab, un progetto tra passato e futuro Luigino Busatto, Presidente San Servolo Servizi Fin dalla prima edizione nel 2005, San Servolo Servizi ha ritenuto molto importante soprattutto per gli emergenti, sia sempre più difficile trovare sviluppare il progetto di residenze artistiche nell’isola. artlab , fortemente voluto anche luoghi dove poter esprimere la propria creatività. artlab 2 dalla Provincia di Venezia, socio fondatore della Società San Servolo Servizi, è nato in diventa per i partecipanti una grande opportunità di scambio e collaborazione con le principali istituzioni culturali veneziane e continua ora aprendosi a di collaborazione, un prezioso momento di dialogo tra giovani collaborazioni con istituzioni internazionali. dalle differenti provenienze geografiche e dai molteplici linguaggi Per la prima edizione del 2005 i partecipanti alla residenza sono stati selezionati artistici, nell’affascinante cornice di Venezia, da sempre crocevia dalle istituzioni culturali locali; nel 2006 è stato indetto un bando internazionale al di voci diverse. quale hanno partecipato oltre 500 giovani da tutto il mondo: una commissione ha Da quest’anno artlab propone un progetto triennale, affidato selezionato gli artisti che hanno partecipato alla residenza sia per il 2006 che per il alla Fondazione Mare Nostrum, Le isole della creatività: l’obiettivo 2007. L’anno scorso i giovani artisti di artlab sono stati proposti da varie istituzioni è quello di creare una rete delle isole e una interazione fra le arti internazionali che operano nel settore della produzione culturale Artists in Residence per una produzione culturale di ampio respiro: un progetto di (Finlandia), Basekamp (USA), Basis (Germania), Exposito (Italia), Fondazione Ratti (Italia), ordine etico ed estetico che assimila con il concetto di isola il FormContent (UK), tanto per citarne alcune. concetto di identità da salvaguardare e valorizzare. Per il 2009 Le caratteristiche di base del progetto sono rimaste negli anni invariate: un gruppo di l’isola scelta è quella di Pasqua. giovani artisti italiani e stranieri sono invitati a trascorrere un periodo di ricerca e di Per tutto il mese di ottobre due artisti Rapa Nui, specializzati lavoro sull’isola di San Servolo per produrre un’opera che viene poi presentata in una nella scultura lignea, soggiorneranno negli splendidi spazi mostra finale. Agli artisti vengono offerti vitto e alloggio, spazi di lavoro e un piccolo dell’isola di San Servolo, aprendo il loro atelier al pubblico budget per la produzione dei loro lavori. La “residenza artistica” è un progetto che veneziano che potrà assistere alle tappe di questo work in progress San Servolo Servizi sostiene in modo particolare, nella convinzione che per gli artisti, che si concluderà con l’esposizione finale. ARTLAB 5 residenze artistiche LE ISOLE DELLA CREATIVITÀ# 1 L’isola di Pasqua Orlando Pandolfi, Presidente Fondazione Mare Nostrum 2009 Isola di Pasqua, 2010 e 2011 altre due isole: i loro artisti sbarcano a San Servolo: tre anni per lo sviluppo, tre anni per dimostrare che anche le lontananze possono partecipare all’universo globale con i loro Ambasciatori. Ambasciatori di scienza, di creatività e di arte. Un progetto triennale che prevede la scoperta di legami con altre isole del mondo: spazi, orizzonti, emotività “isolate” che dialogano tra loro. Un interscambio culturale che avrà inizio ad ottobre con due artisti Rapa Nui, ovvero La Fondazione Mare Nostrum e l’isola di Pasqua È ancora viva l’emozione del primo incontro nel 2003 in Italia, sull’isola Palmaria, con alcuni dei rappresentanti Rapa Nui che erano allora al centro dell’attenzione per gli esperti delle isole del mondo. Da questa visita scaturirono le molte attività della Fondazione Mare Nostrum con il popolo Rapa Nui. Anni di cammino e lavoro comune che hanno creato un legame sempre più forte. Il dialogo costruito su una grande amicizia e rispetto reciproco è fatto di arte e scienza, cultura e tecnologia, profonda spiritualità e forza identitaria. Tutta l’attività della Fondazione Mare Nostrum con l’Isola di Pasqua è un inno alla conoscenza, alla creatività per lo sviluppo, alla possibilità di comunicare a distanza attraverso il mana. In nome di questi profondi valori è nato il progetto artistico culturale Moai: the Journey of Light, sostenuto dalla casa di moda Louis Vuitton. Un’occasione preziosa perché un moai, messaggero del mana, possa portare all’attenzione del mondo la capacità di adattamento culturale al cambiamento di un’isola che ha saputo conservare la propria identità e spiritualità. Il moai è lo spirito stesso dell’isola, lo spirito degli antenati delle famiglie che ancora oggi vivono sull’isola e che in continuità con il passato trovano le energie per il futuro. Il progetto include anche una serie di azioni e collaborazioni per l’empowerment dell’isola. L’empowerment è il processo permanente per il quale un individuo, una popolazione, una comunità, un’impresa, una regione o un paese acquisiscono conoscenza e apprendono volontariamente come trasformarla per renderla coerente con le proprie aspirazioni, la propria identità, il proprio patrimonio naturale e culturale, la propria traiettoria storica e il proprio sviluppo e sanno come trasmetterla liberamente anche a distanza ad individui e popolazioni che hanno in comune simili aspirazioni. È un pro- dalla misteriosa Isola di Pasqua: l’isola più isola, l’isola dei moai, Il progetto è curato dalla Fondazione Mare lontana più di 4.000 km dalla terra ferma: Victor Hey e Pablo Nostrum di Carrara che da anni persegue Hereveri, selezionati in collaborazione con Echo Fondation, una una ricerca sull’identità delle piccole isole associazione locale che raccoglie tutti gli artisti dell’isola, diretta del mondo basandosi sul concetto di da Annette Zamora. Un’esperienza di eccezione che trasferisce dal empowerment. cesso altamente dinamico, interattivo, la presa in mano del proprio destino e della propria identità. Le tre aree di attività vanno dal rispetto per la terra e le sue risorse fino al grande animo del popolo Rapa Nui: Heritage, patrimonio culturale ed artistico, Ambiente e Responsabilità sociale, materializzando la simbiosi tra arte e cultura, scienza, tecnologia e impresa che è oggi fondamentale per l’adattamento culturale al cambiamento della società contemporanea. La bellezza deI lavoro sta nella partecipazione trasversale a questi progetti dinamici, aperti a tutta la popolazione Rapa Nui per rafforzare la loro identità. L’arte è forse il più efficace indicatore dello spirito identitario di una comunità, in quanto è sapere per la vita. L’arte è visione del mondo e non rinuncia, nei suoi processi creativi, a nessun mezzo di espressione, entrando in sintonia ogni volta con il nuovo modo di condividere il sapere. Rapa Nui è oggi “l’isola della conoscenza”, connessa con il resto del mondo, in modo che la sua cultura, dall’universale locale del suo passato si espande verso l’universalità planetaria, senza perdere la sua identità, così come la sua arte lo dimostra. In quest’ottica, grazie alla collaborazione con Marco Nereo Rotelli e la sua assistente Elena Lombardi, la Fondazione Mare Nostrum ha proposto alla Società San Servolo Servizi il progetto Le isole delle creatività che siamo veramente felici di avviare nella bellissima isola della Provincia di Venezia per contribuire a rendere visibile “l’isola nell’isola”, per portare la cultura, l’arte, la poesia delle piccole comunità del mondo a San Servolo e per fare di San Servolo l’isola delle isole. Orlando Pandolfi, Presidente Fondazione Mare Nostrum calore del legno all’infinito dell’arte la capacità Rapa Nui di creare, di inventare e di donare perle di saggezza. Il legno che scolpiranno gli artisti rapanui è un dono della terra e della comunità di Bigliolo, un piccolo borgo rurale della Lunigiana, che da tempo sta lavorando nell’ottica dell’empowerment e che, attraverso le sinergie con la Fondazione Mare Nostrum, ha stretto un forte legame con l’isola di Pasqua. Un gesto di fratellanza tra due isole identitarie, una di terra ed una di mare attraverso il polo creativo di artlab . San Servolo diventa anche in questo modo luogo di scambio, di commercio di saperi e di conoscenza ancestrale, un laboratorio di arte ed empowerment. Un centro di trasmissione della conoscenza tacita delle piccole isole in un dialogo creativo e dinamico. La comunità creativa di empowerment che si forma in questo modo favorisce la condivisione artistica per la tutela e lo sviluppo della cultura tacita, dell’arte tradizionale, nel continuo confronto con la globalizzazione. Fudación Echo di Rapa Nui Durante i miei ripetuti viaggi all’Isola di Pasqua ho avuto il piacere di passare molto tempo con Annette Zamora Rapu, la giovane e meravigliosa presidente della Fudación Echo, la fondazione che raccoglie la maggior parte degli artisti dell’Isola di Pasqua. È una fondazione no-profit che promuove le attività che preservano la cultura Rapa Nui attraverso l’arte, la storia e l’educazione e stimola le interazioni culturali per il rispetto e i valori delle culture differenti, insomma un centro animato dall’amore per le tradizioni dell’isola. Con Annette abbiamo elaborato strategie di collaborazione e questo stesso progetto dei Rapa Nui a San Servolo è frutto del legame che unisce la Fudación Echo e la Fondazione Mare Nostrum. La Fundación Echo ha organizzato in Rapa Nui la prima grande mostra di sculture e promuove l’arte dell’isola. Assieme ad Annette abbiamo scelto Victor Hey e Pablo Hereveri, i due artisti Rapa Nui che porteranno il loro sapere a San Servolo. Marco Nereo Rotelli 3 Victor Hey ha 52 anni. Fin da bambino è stato a stretto contatto con gli scultori e gli artigiani Rapa Nui per imparare l’arte ancestrale a cui ha dedicato la sua vita. Ha partecipato a mostre nella Polinesia francese, comprese le isole Marchesi, in Nuova Zelanda e in Cile. La sua passione nel preservare l’arte scultoria lo ha portato ad organizzare dei workshops per i bambini e i giovani delle scuole locali e dell’orfanotrofio. Vctor Hey è famoso per le sue partecipazioni al Festival Tapati intervista a Victor Hey che si svolge ogni anno a Rapa Nui. Qual è il tuo primo ricordo d’infanzia? Tornare a casa da mio nonno e osservarlo mentre realizzava i suoi oggetti di artigianato. Quali sono stati gli eroi della tua infanzia? Non ne ho Quando hai cominciato a scolpire? Quando avevo 11 anni, osservando i vecchi. Mi piaceva realizzare dei Moai intagliati nelle patate dolci. Vieni da una famiglia di scultori? Pablo Hereveri lavora sull’idea di percezione dello spazio attraverso l’archetipo del sapere Rapa Nui. Vive nell’isola di Pasqua, ma viaggia molto esponendo le sue sculture dedicate alle figure del linguaggio Rapa Nui. Qual è il tuo primo ricordo d’infanzia? Un mondo di spirito. Quali sono stati gli eroi della tua infanzia? Hetereki e suo fratello Popohi tonu “Il guerriero che quando calpestava una pietra intervista a Pablo Hereveri la distruggeva”, quello che mi attraeva era la sua forza fisica, la sua intelligenza, storia che mi veniva narrata da mio zio Taveri Teao. Quando hai cominciato a scolpire? Avevo circa sette anni; dapprima ho lavato piatti, ho fatto collane, e poi mi sono reso conto che non erano lavori da uomini e sono andato nella bottega di mio padre per osservare il suo lavoro; mia madre ha venduto la mia prima opera e quando lo ha saputo mio padre ha cominciato a occuparsi della mia formazione; avevo otto anni. Vorrei avere una galleria di Arte Moderna Penso e riguardo le opere a cui ho appena materno e di mio nonno paterno. dove custodire anche l’arte dei nostri terminato. Che cosa ti ha spinto a cominciare a antenati e copie delle opere d’arte rapanui La vita per te è difficile? scolpire e che cosa ti ispira oggi? sparse nei musei del mondo. Si, ho 6 figli da mantenere. Ho un figlio che Il bisogno di lavorare per conto proprio, di Come si dice scultore a Rapa Nui? studia all’università e devo anche passare continuare a intagliare il legno (replicando Maori Tarai. dei soldi alla mia prima moglie. Devo le figure tradizionali Rapa Nui) e scolpire, I petroglifi sono: una modalità di conteggio, andare a pescare per poter sopravvivere fare arte moderna e contemporanea. un tipo di scrittura o un’espressione con la mia seconda moglie. C’è un posto sull’isola che ti ispira artistica? Quale posto del mondo ti piacerebbe particolarmente? Un modo per contare, una scrittura conoscere? L’oceano e la spiaggia. artistica e un’opera d’arte commemorativa. L’Egitto, il Peru e l’Europa per i suoi castelli. Hotu matua è vivo? I Moai sono stati scolpiti con passione o No, è morto. Dobbiamo cercare il nostro con dolore? Hotu Matua. Entrambe. Passione per la raffinatezza della Quali sono i tuoi eroi oggi? loro arte, dolore per gli antenati e anche Non ne ho. Io non credo in eroi, ma solo in me. amore. Dal tuo punto di vista, Rapa Nui sta Che cos’è il mana? avanzando in una direzione positiva? Le cose successe e in cui le persone No, stiamo perdendo tutto. credono, come il fatto che i Moai Quanto altro tempo potrà vivere l’isola camminavano. grazie all’interesse destato dai Moai? Quali altri interessi hai? Dei secoli, se le autorità proteggeranno il Girare il mondo per far conoscere la mia nostro patrimonio. arte e la nostra cultura. Che cosa ti piacerebbe fare da vecchio? Cosa fai nel tuo giorno di riposo? Vieni da una famiglia di scultori? grazie all’interesse destato dai moai? Che il popolo Rapa Nui recuperi quanto gli Sì, artigiani scultori. Per altri 50 anni, perché i moai perderanno appartiene e che i figli di Hotu Matua che Che cosa ti ha spinto a cominciare a il naso, subiranno un degrado, bisogna vivono oggi consolidino i legami con la loro scolpire e che cosa ti ispira oggi? cercare il modo di evitarlo... Ci sono grandi storia passata. Per il passato, il non voler fare lavori scultori, occorre incentivare la realizzazione La vita per te è difficile? da donne. Oggi, intagliare e scolpire di nuovi pezzi sostitutivi. No. rappresentano il mio vizio; lo faccio Che cosa ti piacerebbe fare da vecchio? Quale posto del mondo ti piacerebbe quotidianamente. Morire. conoscere? C’è un posto sull’isola che ti ispira Come si dice scultore a Rapa Nui? Machupichu. particolarmente? He taŋata tekai maea, He taŋata tekai miro. I tre punti dell’isola, Poeke, ko te poke ‘uri, I petroglifi sono: una modalità di conteggio, tereverka. un tipo di scrittura o un’espressione Hotu Matua è vivo? artistica? Sempre, è ovunque. Tapa’o e ruŋa i te maea i te ‘a‘amei, la Per le tue sculture preferisci un tipo di registrazione storica di un momento materiale? episodico. La pietra. I moai sono stati scolpiti con passione o Dal tuo punto di vista, Rapa Nui sta con dolore? avanzando in una direzione positiva? Con passione, spirito positivo ed Sì, si sta evolvendo, ma c’è anche il tema associazionistico poiché gli abitanti di Rapa della contaminazione, il degrado della Nui costituivano una società avanzata. cultura, bisogna aprire un’altra porta per la Che cos’è il mana? realizzazione di sculture giganti. Energia. Quanto altro tempo potrà vivere l’isola Quali altri interessi hai? le fotografie delle opere sono di Zooi di Lorenzo Sì, da parte della famiglia di mio nonno 5 9 ottobre Notte di Luce, si inaugura ArtLAB La sera di venerdì 9 ottobre artisti e poeti provenienti da nonché dei due artisti Rapa Nui. diverse parti del mondo interverranno a San Servolo per la Un laboratorio sull’identità poetica curato da Orlando Pandolfi Notte Di Luce, un evento di arte e di poesia dedicato al tema affronterà poi il tema dell’empowerment, mentre la virtual- dell’identità durante il quale si potranno incontrare i due artisti artist Caterina Davinio attiverà un network di poeti on-line. Rapa Nui, Victor Hey e Pablo Hereveri presenti in isola per la Una giornata dunque dedicata al tema dell’identità, attraverso residenza artistica e visionare il loro lavoro in divenire. una riflessione dell’arte e della poesia sul concetto di Durante la manifestazione sono previsti readings di poeti di metamorfosi, inteso come processo dinamico che permette la fama mondiale come il siriano Adonis, il cinese Yang Lian e trasformazioni e la conquista del proprio destino. interventi degli artisti Marco Nereo Rotelli, Matteo Ferretti, La poesia più lunga del mondo Evento centrale della serata Notte di Luce sarà La poesia più lunga del mondo: una performance su un rotolo di carta riciclata di 150 metri sul quale, con un’azione interattiva e dinamica, artisti, poeti e musicisti daranno forma a un’opera collettiva: una forma di sapere che è alla base dell’identità Rapa Nui (nell’Isola di Pasqua un popolo intero lavorava assieme per la realizzazione dei famosi moai, i monoliti in pietra testimoni dell’identità e della spiritualità dell’isola). La performance si sviluppa attraverso la sua propria forza organica fondata sulle aperture umanistiche e sulla flessibilità dei rapporti umani. Non sarebbe altrimenti pensabile la possibilità di vedere assieme all’opera giovani artisti della periferia del mondo, come gli artisti Rapa Nui dell’Isola di Pasqua, assieme al grandissimo poeta Adonis o al poeta Yang Lian, e ancora al filosofo Massimo Donà Notte di Luce / Programma Venerdì 9 ottobre 2009 14.30 Incontro di presentazione con i giornalisti Intervengono: Marco Nereo Rotelli, Carlo Montalbetti, Orlando Pandolfi, le autorità istituzionali di Venezia. Divina Scrittura - Save Rongo-Rongo Video di Mattia Listowski su sceneggiatura originale di Edoardo Sanguineti. Omaggio a Fernanda Pivano Visione del video L’idea del mare. Network Poetico a cura di Caterina Davinio. 15.30 Carta di luce - La poesia più lunga del mondo. Intervengono: Marco Nereo Rotelli, Matteo Ferretti, Pablo Hereveri, Victor Hey, Yang Lian. Metamorfosi Reading poetico a cura di Loretto Rafanelli con: Claudio Angelini, Tiziano Broggiato, Anna Buoninsegni, Maria Grazia Galatà, Marco Marangoni, Francesca Merloni. Performance musicale alla tromba di Massimo Donà. 18.00 Reading poetico di Adonis e Yang Lian a cura di Cinzia Fratucello. 19.00 Inaugurazione della 5a edizione di ArtLab_residenze artistiche a San Servolo / Le isole della Creatività organizzato da San Servolo Servizi, a cura della Fondazione Mare Nostrum. Interviene Orlando Pandolfi sull’empowerment con la presentazione di un modello generale di gestione virtuale della conoscenza. 20.00 Cocktail con Marco Nereo Rotelli e il giovane artista Matteo Ferretti. La poesia più lunga del mondo è un modo per rendere visibile il La partecipazione alla Notte di Luce è su invito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Gli inviti si possono ritirare presso la Reception dell’isola di San Servolo. È possibile prenotare gli inviti entro l’8 ottobre scrivendo a [email protected] fatto che ogni metamorfosi è possibile, che le parole possono diventare forme, che le forme possono esser lunghi sentieri (come Notte di Luce è un progetto di Marco Nereo Rotelli a cura di Orlando Pandolfi e Cinzia Fratucello, realizzato nell’ambito dell’evento collaterale MHO_Save the Poetry (a cura di Marco Nereo Rotelli) della 53a. Esposizione Internazionale d’Arte. La Biennale Di Venezia. apparirà il rotolo steso) da percorrere insieme. 6 La poesia più lunga del mondo, scritta e dipinta su carta riciclata, sarà dunque il prodotto di un sistema di collaborazione e di interscambio fra diverse forme di sapere. in collaborazione con 31 ottobre Notte di Parole Moni Ovadia A conclusione della residenza artistica San Servolo Servizi in collaborazione con la Fondazione Mare Nostrum presenta uno spettacolo di Moni Ovadia: Universale Particolare: le due facce dell'essere umano, una sorta di viaggio teatrale sul tema delle Notte di Parole / Programma Sabato 31 ottobre 2009 17.00 saluti delle autorità introduzione di Marco Nereo Rotelli 19.00 a seguire Universale Particolare: le due facce dell'essere umano spettacolo di Moni Ovadia Inagurazione della mostra artLab residenze artistiche con i lavori completi degli artisti Pablo Hereveri e Victor Hey identità da preservare. Ogni cultura deve avere radici solide, ma La mostra resterà aperta al pubblico fino all’8 novembre con orario 10.00 – 18.00 deve sempre essere in grado di confrontarsi con culture differenti. La partecipazione alla Notte di Parole è su invito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Gli inviti si possono ritirare presso la Reception dell’isola di San Servolo. È possibile prenotare gli inviti entro il 30 ottobre scrivendo a [email protected] Questo confronto rende queste piccole identità sempre più reali, ph. Pino Settanni sempre più universali. 31 ottobre Rapa Nui in mostra Identità Rapa Nui e maree veneziane. La scultura contemporanea Rapa Nui si fonda sul rispetto delle tradizioni dell’Isola di Pasqua ed ha un compito: quello di difendere l’identità locale. Ogni artista dell’isola richiama nelle sue opere l’Hiva, termine per descrivere espressamente il richiamo delle origini e il Mana, la spiritualità, il potere del sogno. In un continuo tentativo di leggere e vivere il presente attraverso la storia e i miti della propria terra, i Rapa Nui scolpiscono legni o pietre vulcaniche. Questo loro legame con il passato ha un senso profondo se pensiamo che è rappresentato dagli incredibili Moai che costellano l’isola. Più di mille monoliti, infatti, abitano questa roccia vulcanica nel mezzo dell’Oceano Pacifico come i pianeti di un cosmo. Non possiamo veramente capire questo attaccamento al passato degli artisti contemporanei senza considerare la loro forza espressiva e la spiritualità che trasmettono. I Moai non sono solamente un patrimonio archeologico, ma sono simboli di valori fondanti, di una etnia e di nuclei familiari che si riconoscono in essi e in essi riconoscono dei messaggeri di pace e di spiritualità. Sono le popolazioni fortemente identitarie quelle che difendono i valori fondamentali (parola da noi, nell’epoca globalizzata, spesso dimenticata). Gli artisti Rapa Nui sono molto lontani da qualsiasi desiderio e interesse per le correnti o le mode dell’arte. A loro nulla interessa dell’arte come provocazione, ma tendono a seguire i valori assoluti in difesa della propria anima. Quando nel 2004 la Fondazione Mare Nostrum invitò in Italia l’artista Bene Tuki per Open al Lido di Venezia, l’artista scolpì un moai in un grande blocco di marmo delle cave Michelangelo di Carrara, spiegandoci che si trattava non solo di una trasmigrazione formale, ma di una presenza costante dell’anima: il moai era una metamorfosi dei suoi antichi antenati che presiedono l’isola. Parimenti, dobbiamo aspettarci da Victor Hey e Pablo Hereveri, che saranno a San Servolo per artlab dal 29 settembre, un lavoro legato alle tradizioni della propria terra. Certamente li vedremo scolpire magicamente il legno, arte in cui sono maestri, ed elaborare immagini del linguaggio Rongo Rongo. Altrettanto certamente, e questa è un po’ la nostra sfida, la loro sensibilità non resterà indifferente alla bellezza di Venezia. Nella piccola Isola di San Servolo "sentiranno" l’emozione della marea veneziana che riempirà il loro grande cuore. Qualcosa allora accadrà: assieme alle figure Rongo Rongo affioreranno i messaggi dell’isola di San Servolo, nei legni portati dalla piccola comunità di Bigliolo forse loro scolpiranno l’onda delle maree della laguna veneziana. 7 Raggiungere San Servolo è troppo facile A. Corsa effettuata solo su richiesta, mentre l’imbarco a S.Servolo si può prenotare telefonando, almeno 20 minuti prima al NUMERO VERDE 800-845065. B. Non effettua la fermata di S. Zaccaria ma ferma a Lido S.M.E. A S. Zaccaria M.V.E. 6:55 7:15 8:15 8:35 9:00 9:20 S.Servolo 7:25 8:25 8:45 9:10 7:05 9:50 10:30 11:10 11:50 12:30 13:10 13:50 14:30 15:10 15:50 16:30 17:10 17:50 18:30 19:10 19:50 20:30 21:30 22:30 23:30 0:25 1:30 2:10 9:30 10:00 10:40 11:20 12:00 12:40 13:20 14:00 14:45 15:20 16:00 16:40 17:20 18:00 18:40 19:20 20:00 20:40 21:40 22:40 23:40 0:35 1:40 2:20 7:05 7:35 8:25 8:45 9:10 9:40 10:00 10:50 11:20 12:10 12:40 13:30 14:00 14:50 15:30 16:00 16:50 17:30 18:00 18:50 19:20 20:10 20:40 21:50 22:40 23:40 0:35 1:40 2:20 S. Zaccaria M.V.E. 7:15 7:45 8:35 8:55 9:20 9:50 10:10 11:00 11:30 12:20 12:50 13:40 14:10 15:00 15:40 16:10 17:00 17:40 18:10 19:00 19:30 20:20 20:50 22:00 22:50 23:50 1:50 2:30 S. Servolo Arte a San Servolo L’isola di San Servolo presenta una collezione permanente di opere di Andreoni_Fortugno, Rebecca Agnes, Gianni Aricò, Pino Castagna, Sandro Chia, Daniela Perego, Fabrizio Plessi, Arnaldo Pomodoro, Sara Rossi e Kan Yasuda e ospita periodicamente mostre d’arte. In occasione della 53a Biennale Internazionale d’Arte di Venezia San Servolo ha ospitato alcune importanti esposizioni. Fino al 22 novembre sono aperti al pubblico: B artLAB_residenze artistiche a San Servolo 5a EDIZIONE - A un’iniziativa realizzata da Repubblica di San Marino 43°56’11,77” Nord Padiglione 53a Biennale Internazionale d’Arte La Casamata Opere di Piergiorgio Colombara Evento collaterale 53a Biennale Internazionale d’Arte Sit Up Installazione di Enrico Benetta A cura di Angelo Bucarelli le isole della creatività #1 rapa nui Isola di San Servolo 1 ottobre – 8 novembre 2009 A cura di Visite guidate di San Servolo Il servizio di visita guidata dell'isola di San Servolo si può richiedere telefonando tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.00 (venerdì dalle 9.30 alle 15.30) al numero 041.5240119 oppure prenotando tramite il sito www.codesscultura.it. La visita illustra la storia e le attuali funzioni dell’isola: il Museo del Manicomio di San Servolo, l’antica farmacia, la chiesa, il parco e gli edifici storici. Con il supporto di Tv Express Camst Si ringrazia San Servolo Card Le opere realizzate durante la residenza da Pablo Hereveri e Victor Maloy Hey Chavez resteranno esposte a San Servolo dall'1 all’8 novembre, ore 10.00 – 18.00 info: www.sanservolo.provincia.venezia.it [email protected] tel 041.2765001 design hstudio | www.hstudio.it È una card ideata per offrire ai residenti e agli ospiti di San Servolo una serie di agevolazioni, sconti e opportunità sui servizi e sulle attività della città (musei, mostre, negozi, ristoranti, cinema, concerti, librerie, ecc.) nonché sconti su tutte le iniziative realizzate da San Servolo Servizi. Valida un anno, si acquista presso la reception di San Servolo per 5,00 e. L’evento Notte di Luce si svolge grazie al contributo di