Questo opuscolo promuove la 5a edizione del programma di artLab - residenze artistiche a San Servolo, a cura di San Servolo Servizi Srl
le isole della creatività #1
rapa nui
L’isola della
creatività
Francesca Zaccariotto, Presidente Provincia di Venezia
Sono lieta di dare il benvenuto alla quinta
edizione di artlab residenze artistiche a
San Servolo, l’isola della creatività.
Il progetto di ospitare artisti “in residenza
Tutti gli artisti di artLab
creativa” non poteva trovare luogo
Nel corso degli anni hanno partecipato alle residenze di
San Servolo i seguenti giovani artisti:
migliore: l’isola di San Servolo, l’antico
2005
manicomio di Venezia, rappresenta oggi
Adalberto Abbate (Italia)
Rebecca Agnes (Italia)
Kristine Alksne (Lettonia)
Alessandra Cassinelli (Italia)
Giovanni De Lazzari (Italia)
Lucy Harrison (Gran Bretagna)
Rory MacBeth (Gran Bretagna)
Andrea Penzo (Italia)
per i giovani un punto di riferimento
importante, un vero e proprio laboratorio
culturale, che è riuscito in questi anni ad
istaurare un rapporto vitale con il territorio
e i suoi cittadini che sempre più numerosi
2006
visitano questo gioiello della laguna a loro
Michael Eddy (Canada)
Amy Elizabeth Gadsby (Australia)
Erik Göngrich (Germania)
Jorge Mendez Blake (Messico)
Hiroharu Mori (Giappone)
Sara Nuytemans (Belgio)
Delphine Rigaud (Francia)
Lidia Sanvito (Italia)
Charles Stankievech (Canada)
Dilek Winchester (Turchia)
restituito dalla Provincia di Venezia.
Auguro buon lavoro ai due artisti dell’isola
di Pasqua, ospiti di San Servolo, e spero che
il loro soggiorno a Venezia sia positivo e
artisticamente fecondo.
2007
Diego Berruecos (Messico)
Brigitte McLeer (Irlanda)
Martine Myrup (Danimarca)
Domenico Montano (Italia)
Philippe Terrier-Hermann (Francia)
2008
Saïd Abitar (Belgio)
Cécile Azoulay (Francia)
Dafne Boggeri (Italia)
Erdem Ergaz (Turchia)
Björn Renner (Germania)
ArtLab, un progetto tra passato e futuro
Luigino Busatto, Presidente San Servolo Servizi
Fin dalla prima edizione nel 2005, San Servolo Servizi ha ritenuto molto importante
soprattutto per gli emergenti, sia sempre più difficile trovare
sviluppare il progetto di residenze artistiche nell’isola. artlab , fortemente voluto anche luoghi dove poter esprimere la propria creatività. artlab
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dalla Provincia di Venezia, socio fondatore della Società San Servolo Servizi, è nato in
diventa per i partecipanti una grande opportunità di scambio e
collaborazione con le principali istituzioni culturali veneziane e continua ora aprendosi a
di collaborazione, un prezioso momento di dialogo tra giovani
collaborazioni con istituzioni internazionali.
dalle differenti provenienze geografiche e dai molteplici linguaggi
Per la prima edizione del 2005 i partecipanti alla residenza sono stati selezionati
artistici, nell’affascinante cornice di Venezia, da sempre crocevia
dalle istituzioni culturali locali; nel 2006 è stato indetto un bando internazionale al
di voci diverse.
quale hanno partecipato oltre 500 giovani da tutto il mondo: una commissione ha
Da quest’anno artlab propone un progetto triennale, affidato
selezionato gli artisti che hanno partecipato alla residenza sia per il 2006 che per il
alla Fondazione Mare Nostrum, Le isole della creatività: l’obiettivo
2007. L’anno scorso i giovani artisti di artlab sono stati proposti da varie istituzioni
è quello di creare una rete delle isole e una interazione fra le arti
internazionali che operano nel settore della produzione culturale Artists in Residence
per una produzione culturale di ampio respiro: un progetto di
(Finlandia), Basekamp (USA), Basis (Germania), Exposito (Italia), Fondazione Ratti (Italia),
ordine etico ed estetico che assimila con il concetto di isola il
FormContent (UK), tanto per citarne alcune.
concetto di identità da salvaguardare e valorizzare. Per il 2009
Le caratteristiche di base del progetto sono rimaste negli anni invariate: un gruppo di
l’isola scelta è quella di Pasqua.
giovani artisti italiani e stranieri sono invitati a trascorrere un periodo di ricerca e di
Per tutto il mese di ottobre due artisti Rapa Nui, specializzati
lavoro sull’isola di San Servolo per produrre un’opera che viene poi presentata in una
nella scultura lignea, soggiorneranno negli splendidi spazi
mostra finale. Agli artisti vengono offerti vitto e alloggio, spazi di lavoro e un piccolo
dell’isola di San Servolo, aprendo il loro atelier al pubblico
budget per la produzione dei loro lavori. La “residenza artistica” è un progetto che
veneziano che potrà assistere alle tappe di questo work in progress
San Servolo Servizi sostiene in modo particolare, nella convinzione che per gli artisti,
che si concluderà con l’esposizione finale.
ARTLAB 5
residenze artistiche
LE ISOLE DELLA
CREATIVITÀ# 1
L’isola di Pasqua
Orlando Pandolfi, Presidente Fondazione Mare Nostrum
2009 Isola di Pasqua, 2010 e 2011 altre due isole: i loro
artisti sbarcano a San Servolo: tre anni per lo sviluppo, tre anni
per dimostrare che anche le lontananze possono partecipare
all’universo globale con i loro Ambasciatori. Ambasciatori di
scienza, di creatività e di arte. Un progetto triennale che prevede
la scoperta di legami con altre isole del mondo: spazi, orizzonti,
emotività “isolate” che dialogano tra loro. Un interscambio
culturale che avrà inizio ad ottobre con due artisti Rapa Nui, ovvero
La Fondazione Mare Nostrum e l’isola di Pasqua
È ancora viva l’emozione del primo incontro nel 2003 in Italia, sull’isola Palmaria, con alcuni dei rappresentanti Rapa
Nui che erano allora al centro dell’attenzione per gli esperti
delle isole del mondo. Da questa visita scaturirono le molte
attività della Fondazione Mare Nostrum con il popolo Rapa
Nui. Anni di cammino e lavoro comune che hanno creato un
legame sempre più forte. Il dialogo costruito su una grande
amicizia e rispetto reciproco è fatto di arte e scienza, cultura
e tecnologia, profonda spiritualità e forza identitaria.
Tutta l’attività della Fondazione Mare Nostrum con l’Isola
di Pasqua è un inno alla conoscenza, alla creatività per lo
sviluppo, alla possibilità di comunicare a distanza attraverso
il mana. In nome di questi profondi valori è nato il progetto
artistico culturale Moai: the Journey of Light, sostenuto dalla
casa di moda Louis Vuitton. Un’occasione preziosa perché un
moai, messaggero del mana, possa portare all’attenzione del
mondo la capacità di adattamento culturale al cambiamento
di un’isola che ha saputo conservare la propria identità e spiritualità. Il moai è lo spirito stesso dell’isola, lo spirito degli
antenati delle famiglie che ancora oggi vivono sull’isola e che
in continuità con il passato trovano le energie per il futuro.
Il progetto include anche una serie di azioni e collaborazioni
per l’empowerment dell’isola. L’empowerment è il processo
permanente per il quale un individuo, una popolazione, una
comunità, un’impresa, una regione o un paese acquisiscono
conoscenza e apprendono volontariamente come trasformarla per renderla coerente con le proprie aspirazioni, la
propria identità, il proprio patrimonio naturale e culturale, la
propria traiettoria storica e il proprio sviluppo e sanno come
trasmetterla liberamente anche a distanza ad individui e popolazioni che hanno in comune simili aspirazioni. È un pro-
dalla misteriosa Isola di Pasqua: l’isola più isola, l’isola dei moai,
Il progetto è curato dalla Fondazione Mare
lontana più di 4.000 km dalla terra ferma: Victor Hey e Pablo
Nostrum di Carrara che da anni persegue
Hereveri, selezionati in collaborazione con Echo Fondation, una
una ricerca sull’identità delle piccole isole
associazione locale che raccoglie tutti gli artisti dell’isola, diretta
del mondo basandosi sul concetto di
da Annette Zamora. Un’esperienza di eccezione che trasferisce dal
empowerment.
cesso altamente dinamico, interattivo, la presa in mano del
proprio destino e della propria identità.
Le tre aree di attività vanno dal rispetto per la terra e le sue
risorse fino al grande animo del popolo Rapa Nui: Heritage,
patrimonio culturale ed artistico, Ambiente e Responsabilità sociale, materializzando la simbiosi tra arte e cultura,
scienza, tecnologia e impresa che è oggi fondamentale per
l’adattamento culturale al cambiamento della società contemporanea. La bellezza deI lavoro sta nella partecipazione
trasversale a questi progetti dinamici, aperti a tutta la popolazione Rapa Nui per rafforzare la loro identità.
L’arte è forse il più efficace indicatore dello spirito identitario
di una comunità, in quanto è sapere per la vita. L’arte è visione del mondo e non rinuncia, nei suoi processi creativi, a
nessun mezzo di espressione, entrando in sintonia ogni volta
con il nuovo modo di condividere il sapere. Rapa Nui è oggi
“l’isola della conoscenza”, connessa con il resto del mondo,
in modo che la sua cultura, dall’universale locale del suo passato si espande verso l’universalità planetaria, senza perdere
la sua identità, così come la sua arte lo dimostra.
In quest’ottica, grazie alla collaborazione con Marco Nereo
Rotelli e la sua assistente Elena Lombardi, la Fondazione
Mare Nostrum ha proposto alla Società San Servolo Servizi il
progetto Le isole delle creatività che siamo veramente felici
di avviare nella bellissima isola della Provincia di Venezia per
contribuire a rendere visibile “l’isola nell’isola”, per portare la
cultura, l’arte, la poesia delle piccole comunità del mondo a
San Servolo e per fare di San Servolo l’isola delle isole.
Orlando Pandolfi, Presidente Fondazione Mare Nostrum
calore del legno all’infinito dell’arte la capacità Rapa Nui di creare,
di inventare e di donare perle di saggezza. Il legno che scolpiranno
gli artisti rapanui è un dono della terra e della comunità di Bigliolo,
un piccolo borgo rurale della Lunigiana, che da tempo sta lavorando
nell’ottica dell’empowerment e che, attraverso le sinergie con la
Fondazione Mare Nostrum, ha stretto un forte legame con l’isola
di Pasqua. Un gesto di fratellanza tra due isole identitarie, una
di terra ed una di mare attraverso il polo creativo di artlab .
San Servolo diventa anche in questo modo luogo di scambio, di
commercio di saperi e di conoscenza ancestrale, un laboratorio di arte
ed empowerment. Un centro di trasmissione della conoscenza tacita
delle piccole isole in un dialogo creativo e dinamico. La comunità
creativa di empowerment che si forma in questo modo favorisce la
condivisione artistica per la tutela e lo sviluppo della cultura tacita,
dell’arte tradizionale, nel continuo confronto con la globalizzazione.
Fudación Echo di Rapa Nui
Durante i miei ripetuti viaggi all’Isola di Pasqua ho avuto
il piacere di passare molto tempo con Annette Zamora
Rapu, la giovane e meravigliosa presidente della Fudación
Echo, la fondazione che raccoglie la maggior parte degli
artisti dell’Isola di Pasqua.
È una fondazione no-profit che promuove le attività che
preservano la cultura Rapa Nui attraverso l’arte, la storia
e l’educazione e stimola le interazioni culturali per il rispetto e i valori delle culture differenti, insomma un centro animato dall’amore per le tradizioni dell’isola.
Con Annette abbiamo elaborato strategie di collaborazione e questo stesso progetto dei Rapa Nui a San Servolo è frutto del legame che unisce la Fudación Echo e la
Fondazione Mare Nostrum.
La Fundación Echo ha organizzato in Rapa Nui la prima
grande mostra di sculture e promuove l’arte dell’isola.
Assieme ad Annette abbiamo scelto Victor Hey e Pablo
Hereveri, i due artisti Rapa Nui che porteranno il loro sapere a San Servolo.
Marco Nereo Rotelli
3
Victor Hey ha 52 anni. Fin da bambino è
stato a stretto contatto con gli scultori e
gli artigiani Rapa Nui per imparare l’arte
ancestrale a cui ha dedicato la sua vita.
Ha partecipato a mostre nella Polinesia
francese, comprese le isole Marchesi, in
Nuova Zelanda e in Cile. La sua passione
nel preservare l’arte scultoria lo ha
portato ad organizzare dei workshops per
i bambini e i giovani delle scuole locali e
dell’orfanotrofio. Vctor Hey è famoso per
le sue partecipazioni al Festival Tapati
intervista a
Victor
Hey
che si svolge ogni anno a Rapa Nui.
Qual è il tuo primo ricordo d’infanzia?
Tornare a casa da mio nonno e osservarlo
mentre realizzava i suoi oggetti di artigianato.
Quali sono stati gli eroi della tua infanzia?
Non ne ho
Quando hai cominciato a scolpire? Quando avevo 11 anni, osservando i vecchi.
Mi piaceva realizzare dei Moai intagliati
nelle patate dolci.
Vieni da una famiglia di scultori?
Pablo Hereveri lavora sull’idea di
percezione dello spazio attraverso
l’archetipo del sapere Rapa Nui. Vive
nell’isola di Pasqua, ma viaggia molto
esponendo le sue sculture dedicate alle
figure del linguaggio Rapa Nui.
Qual è il tuo primo ricordo d’infanzia?
Un mondo di spirito.
Quali sono stati gli eroi della tua infanzia?
Hetereki e suo fratello Popohi tonu “Il
guerriero che quando calpestava una pietra
intervista a
Pablo
Hereveri
la distruggeva”, quello che mi attraeva era la
sua forza fisica, la sua intelligenza, storia che
mi veniva narrata da mio zio Taveri Teao.
Quando hai cominciato a scolpire? Avevo circa sette anni; dapprima ho lavato
piatti, ho fatto collane, e poi mi sono reso
conto che non erano lavori da uomini e
sono andato nella bottega di mio padre
per osservare il suo lavoro; mia madre ha
venduto la mia prima opera e quando lo ha
saputo mio padre ha cominciato a occuparsi
della mia formazione; avevo otto anni.
Vorrei avere una galleria di Arte Moderna
Penso e riguardo le opere a cui ho appena
materno e di mio nonno paterno.
dove custodire anche l’arte dei nostri
terminato.
Che cosa ti ha spinto a cominciare a
antenati e copie delle opere d’arte rapanui
La vita per te è difficile?
scolpire e che cosa ti ispira oggi?
sparse nei musei del mondo.
Si, ho 6 figli da mantenere. Ho un figlio che
Il bisogno di lavorare per conto proprio, di
Come si dice scultore a Rapa Nui?
studia all’università e devo anche passare
continuare a intagliare il legno (replicando
Maori Tarai.
dei soldi alla mia prima moglie. Devo
le figure tradizionali Rapa Nui) e scolpire,
I petroglifi sono: una modalità di conteggio, andare a pescare per poter sopravvivere
fare arte moderna e contemporanea.
un tipo di scrittura o un’espressione
con la mia seconda moglie.
C’è un posto sull’isola che ti ispira
artistica?
Quale posto del mondo ti piacerebbe
particolarmente?
Un modo per contare, una scrittura
conoscere?
L’oceano e la spiaggia.
artistica e un’opera d’arte commemorativa.
L’Egitto, il Peru e l’Europa per i suoi castelli.
Hotu matua è vivo?
I Moai sono stati scolpiti con passione o
No, è morto. Dobbiamo cercare il nostro
con dolore?
Hotu Matua.
Entrambe. Passione per la raffinatezza della
Quali sono i tuoi eroi oggi?
loro arte, dolore per gli antenati e anche
Non ne ho. Io non credo in eroi, ma solo in me.
amore.
Dal tuo punto di vista, Rapa Nui sta
Che cos’è il mana?
avanzando in una direzione positiva?
Le cose successe e in cui le persone
No, stiamo perdendo tutto.
credono, come il fatto che i Moai
Quanto altro tempo potrà vivere l’isola
camminavano.
grazie all’interesse destato dai Moai?
Quali altri interessi hai?
Dei secoli, se le autorità proteggeranno il
Girare il mondo per far conoscere la mia
nostro patrimonio.
arte e la nostra cultura.
Che cosa ti piacerebbe fare da vecchio?
Cosa fai nel tuo giorno di riposo?
Vieni da una famiglia di scultori?
grazie all’interesse destato dai moai?
Che il popolo Rapa Nui recuperi quanto gli
Sì, artigiani scultori.
Per altri 50 anni, perché i moai perderanno
appartiene e che i figli di Hotu Matua che
Che cosa ti ha spinto a cominciare a
il naso, subiranno un degrado, bisogna
vivono oggi consolidino i legami con la loro
scolpire e che cosa ti ispira oggi?
cercare il modo di evitarlo... Ci sono grandi
storia passata.
Per il passato, il non voler fare lavori
scultori, occorre incentivare la realizzazione La vita per te è difficile?
da donne. Oggi, intagliare e scolpire
di nuovi pezzi sostitutivi.
No.
rappresentano il mio vizio; lo faccio
Che cosa ti piacerebbe fare da vecchio?
Quale posto del mondo ti piacerebbe
quotidianamente.
Morire.
conoscere?
C’è un posto sull’isola che ti ispira
Come si dice scultore a Rapa Nui?
Machupichu.
particolarmente?
He taŋata tekai maea, He taŋata tekai miro.
I tre punti dell’isola, Poeke, ko te poke ‘uri,
I petroglifi sono: una modalità di conteggio,
tereverka.
un tipo di scrittura o un’espressione
Hotu Matua è vivo?
artistica?
Sempre, è ovunque.
Tapa’o e ruŋa i te maea i te ‘a‘amei, la
Per le tue sculture preferisci un tipo di
registrazione storica di un momento
materiale?
episodico.
La pietra.
I moai sono stati scolpiti con passione o
Dal tuo punto di vista, Rapa Nui sta
con dolore?
avanzando in una direzione positiva?
Con passione, spirito positivo ed
Sì, si sta evolvendo, ma c’è anche il tema
associazionistico poiché gli abitanti di Rapa
della contaminazione, il degrado della
Nui costituivano una società avanzata.
cultura, bisogna aprire un’altra porta per la
Che cos’è il mana?
realizzazione di sculture giganti.
Energia.
Quanto altro tempo potrà vivere l’isola
Quali altri interessi hai?
le fotografie delle opere sono di Zooi di Lorenzo
Sì, da parte della famiglia di mio nonno
5
9 ottobre
Notte di Luce, si inaugura ArtLAB
La sera di venerdì 9 ottobre artisti e poeti provenienti da
nonché dei due artisti Rapa Nui.
diverse parti del mondo interverranno a San Servolo per la
Un laboratorio sull’identità poetica curato da Orlando Pandolfi
Notte Di Luce, un evento di arte e di poesia dedicato al tema
affronterà poi il tema dell’empowerment, mentre la virtual-
dell’identità durante il quale si potranno incontrare i due artisti artist Caterina Davinio attiverà un network di poeti on-line.
Rapa Nui, Victor Hey e Pablo Hereveri presenti in isola per la
Una giornata dunque dedicata al tema dell’identità, attraverso
residenza artistica e visionare il loro lavoro in divenire.
una riflessione dell’arte e della poesia sul concetto di
Durante la manifestazione sono previsti readings di poeti di
metamorfosi, inteso come processo dinamico che permette la
fama mondiale come il siriano Adonis, il cinese Yang Lian e
trasformazioni e la conquista del proprio destino.
interventi degli artisti Marco Nereo Rotelli, Matteo Ferretti,
La poesia più lunga
del mondo
Evento centrale della serata Notte di Luce sarà La poesia più
lunga del mondo: una performance su un rotolo di carta riciclata
di 150 metri sul quale, con un’azione interattiva e dinamica,
artisti, poeti e musicisti daranno forma a un’opera collettiva: una
forma di sapere che è alla base dell’identità Rapa Nui (nell’Isola
di Pasqua un popolo intero lavorava assieme per la realizzazione
dei famosi moai, i monoliti in pietra testimoni dell’identità e
della spiritualità dell’isola).
La performance si sviluppa attraverso la sua propria forza
organica fondata sulle aperture umanistiche e sulla flessibilità
dei rapporti umani.
Non sarebbe altrimenti pensabile la possibilità di vedere assieme
all’opera giovani artisti della periferia del mondo, come gli artisti
Rapa Nui dell’Isola di Pasqua, assieme al grandissimo poeta
Adonis o al poeta Yang Lian, e ancora al filosofo Massimo Donà
Notte di Luce / Programma
Venerdì 9 ottobre 2009
14.30
Incontro di presentazione con i giornalisti
Intervengono: Marco Nereo Rotelli, Carlo Montalbetti, Orlando Pandolfi, le autorità istituzionali di Venezia.
Divina Scrittura - Save Rongo-Rongo
Video di Mattia Listowski
su sceneggiatura originale di Edoardo Sanguineti.
Omaggio a Fernanda Pivano
Visione del video L’idea del mare.
Network Poetico
a cura di Caterina Davinio.
15.30
Carta di luce - La poesia più lunga del mondo.
Intervengono: Marco Nereo Rotelli, Matteo Ferretti, Pablo Hereveri, Victor Hey, Yang Lian.
Metamorfosi
Reading poetico a cura di Loretto Rafanelli con: Claudio Angelini, Tiziano Broggiato, Anna Buoninsegni, Maria
Grazia Galatà, Marco Marangoni, Francesca Merloni. Performance musicale alla tromba di Massimo Donà.
18.00
Reading poetico di Adonis e Yang Lian
a cura di Cinzia Fratucello.
19.00
Inaugurazione della 5a edizione di ArtLab_residenze artistiche a San Servolo / Le isole della Creatività
organizzato da San Servolo Servizi, a cura della Fondazione Mare Nostrum.
Interviene Orlando Pandolfi sull’empowerment con la presentazione di un modello generale di gestione virtuale della conoscenza.
20.00
Cocktail
con Marco Nereo Rotelli e il giovane artista Matteo Ferretti.
La poesia più lunga del mondo è un modo per rendere visibile il
La partecipazione alla Notte di Luce è su invito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Gli inviti si possono
ritirare presso la Reception dell’isola di San Servolo.
È possibile prenotare gli inviti entro l’8 ottobre scrivendo a [email protected]
fatto che ogni metamorfosi è possibile, che le parole possono
diventare forme, che le forme possono esser lunghi sentieri (come
Notte di Luce è un progetto di Marco Nereo Rotelli a cura di Orlando Pandolfi e Cinzia Fratucello, realizzato
nell’ambito dell’evento collaterale MHO_Save the Poetry (a cura di Marco Nereo Rotelli) della 53a. Esposizione Internazionale d’Arte. La Biennale Di Venezia.
apparirà il rotolo steso) da percorrere insieme.
6
La poesia più lunga del mondo, scritta e dipinta su carta
riciclata, sarà dunque il prodotto di un sistema di collaborazione e
di interscambio fra diverse forme di sapere.
in collaborazione con
31 ottobre
Notte di Parole
Moni Ovadia
A conclusione della residenza artistica San Servolo Servizi in
collaborazione con la Fondazione Mare Nostrum presenta uno
spettacolo di Moni Ovadia: Universale Particolare: le due facce
dell'essere umano, una sorta di viaggio teatrale sul tema delle
Notte di Parole / Programma
Sabato 31 ottobre 2009
17.00
saluti delle autorità
introduzione di Marco Nereo Rotelli
19.00
a seguire
Universale Particolare: le due facce dell'essere umano
spettacolo di Moni Ovadia
Inagurazione della mostra artLab residenze artistiche con i lavori completi degli artisti Pablo Hereveri e
Victor Hey
identità da preservare. Ogni cultura deve avere radici solide, ma
La mostra resterà aperta al pubblico fino all’8 novembre con orario 10.00 – 18.00
deve sempre essere in grado di confrontarsi con culture differenti.
La partecipazione alla Notte di Parole è su invito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Gli inviti si possono ritirare presso la Reception dell’isola di San Servolo.
È possibile prenotare gli inviti entro il 30 ottobre scrivendo a [email protected]
Questo confronto rende queste piccole identità sempre più reali,
ph. Pino Settanni
sempre più universali.
31 ottobre
Rapa Nui in mostra
Identità Rapa Nui e maree veneziane.
La scultura contemporanea Rapa Nui si fonda sul rispetto delle tradizioni dell’Isola di
Pasqua ed ha un compito: quello di difendere l’identità locale. Ogni artista dell’isola
richiama nelle sue opere l’Hiva, termine per descrivere espressamente il richiamo delle
origini e il Mana, la spiritualità, il potere del sogno. In un continuo tentativo di leggere e
vivere il presente attraverso la storia e i miti della propria terra, i Rapa Nui scolpiscono
legni o pietre vulcaniche. Questo loro legame con il passato ha un senso profondo se
pensiamo che è rappresentato dagli incredibili Moai che costellano l’isola. Più di mille
monoliti, infatti, abitano questa roccia vulcanica nel mezzo dell’Oceano Pacifico come
i pianeti di un cosmo. Non possiamo veramente capire questo attaccamento al passato
degli artisti contemporanei senza considerare la loro forza espressiva e la spiritualità che
trasmettono. I Moai non sono solamente un patrimonio archeologico, ma sono simboli
di valori fondanti, di una etnia e di nuclei familiari che si riconoscono in essi e in essi
riconoscono dei messaggeri di pace e di spiritualità. Sono le popolazioni fortemente
identitarie quelle che difendono i valori fondamentali (parola da noi, nell’epoca
globalizzata, spesso dimenticata). Gli artisti Rapa Nui sono molto lontani da qualsiasi
desiderio e interesse per le correnti o le mode dell’arte. A loro nulla interessa dell’arte
come provocazione, ma tendono a seguire i valori assoluti in difesa della propria anima.
Quando nel 2004 la Fondazione Mare Nostrum invitò in Italia l’artista Bene Tuki per
Open al Lido di Venezia, l’artista scolpì un moai in un grande blocco di marmo delle cave
Michelangelo di Carrara, spiegandoci che si trattava non solo di una trasmigrazione
formale, ma di una presenza costante dell’anima: il moai era una metamorfosi dei suoi
antichi antenati che presiedono l’isola.
Parimenti, dobbiamo aspettarci da Victor Hey e Pablo Hereveri, che saranno a San
Servolo per artlab dal 29 settembre, un lavoro legato alle tradizioni della propria
terra. Certamente li vedremo scolpire magicamente il legno, arte in cui sono maestri,
ed elaborare immagini del linguaggio Rongo Rongo. Altrettanto certamente, e questa è
un po’ la nostra sfida, la loro sensibilità non resterà indifferente alla bellezza di Venezia.
Nella piccola Isola di San Servolo "sentiranno" l’emozione della marea veneziana che
riempirà il loro grande cuore. Qualcosa allora accadrà: assieme alle figure Rongo Rongo
affioreranno i messaggi dell’isola di San Servolo, nei legni portati dalla piccola comunità
di Bigliolo forse loro scolpiranno l’onda delle maree della laguna veneziana.
7
Raggiungere
San Servolo
è troppo facile
A. Corsa effettuata solo su richiesta, mentre l’imbarco a S.Servolo si può prenotare
telefonando, almeno 20 minuti prima al NUMERO VERDE 800-845065.
B. Non effettua la fermata di S. Zaccaria ma ferma a Lido S.M.E.
A
S. Zaccaria M.V.E. 6:55
7:15
8:15
8:35
9:00 9:20
S.Servolo
7:25
8:25
8:45
9:10
7:05
9:50 10:30 11:10 11:50 12:30 13:10 13:50 14:30 15:10 15:50 16:30 17:10 17:50 18:30 19:10 19:50 20:30 21:30 22:30 23:30 0:25
1:30
2:10
9:30 10:00 10:40 11:20 12:00 12:40 13:20 14:00 14:45 15:20 16:00 16:40 17:20 18:00 18:40 19:20 20:00 20:40 21:40 22:40 23:40 0:35
1:40
2:20
7:05
7:35
8:25
8:45
9:10
9:40 10:00 10:50 11:20 12:10 12:40 13:30 14:00 14:50 15:30 16:00 16:50 17:30 18:00 18:50 19:20 20:10 20:40 21:50 22:40 23:40 0:35
1:40
2:20
S. Zaccaria M.V.E. 7:15
7:45
8:35
8:55
9:20
9:50 10:10 11:00 11:30 12:20 12:50 13:40 14:10 15:00 15:40 16:10 17:00 17:40 18:10 19:00 19:30 20:20 20:50 22:00 22:50 23:50
1:50
2:30
S. Servolo
Arte a San Servolo
L’isola di San Servolo presenta una collezione permanente di
opere di Andreoni_Fortugno, Rebecca Agnes, Gianni Aricò,
Pino Castagna, Sandro Chia, Daniela Perego, Fabrizio Plessi,
Arnaldo Pomodoro, Sara Rossi e Kan Yasuda e ospita periodicamente mostre d’arte.
In occasione della 53a Biennale Internazionale d’Arte di Venezia San Servolo ha ospitato alcune importanti esposizioni.
Fino al 22 novembre sono aperti al pubblico:
B
artLAB_residenze artistiche
a San Servolo
5a EDIZIONE
-
A
un’iniziativa realizzata da
Repubblica di San Marino
43°56’11,77” Nord
Padiglione 53a Biennale Internazionale d’Arte
La Casamata
Opere di Piergiorgio Colombara
Evento collaterale 53a Biennale Internazionale d’Arte
Sit Up
Installazione di Enrico Benetta
A cura di Angelo Bucarelli
le isole della creatività #1
rapa nui
Isola di San Servolo
1 ottobre – 8 novembre 2009
A cura di
Visite guidate di San Servolo
Il servizio di visita guidata dell'isola di San Servolo si può richiedere telefonando tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.00 (venerdì dalle 9.30 alle 15.30) al numero 041.5240119 oppure
prenotando tramite il sito www.codesscultura.it.
La visita illustra la storia e le attuali funzioni dell’isola: il
Museo del Manicomio di San Servolo, l’antica farmacia, la
chiesa, il parco e gli edifici storici.
Con il supporto di
Tv Express
Camst
Si ringrazia
San Servolo Card
Le opere realizzate durante la residenza da Pablo Hereveri e
Victor Maloy Hey Chavez resteranno esposte a San Servolo
dall'1 all’8 novembre, ore 10.00 – 18.00
info:
www.sanservolo.provincia.venezia.it
[email protected]
tel 041.2765001
design hstudio | www.hstudio.it
È una card ideata per offrire
ai residenti e agli ospiti
di San Servolo una serie
di agevolazioni, sconti e
opportunità sui servizi e
sulle attività della città
(musei, mostre, negozi, ristoranti, cinema, concerti,
librerie, ecc.) nonché sconti
su tutte le iniziative realizzate da San Servolo Servizi.
Valida un anno, si acquista
presso la reception di San Servolo per 5,00 e.
L’evento Notte di Luce si svolge grazie al contributo di
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Il testo completo in pdf - San Servolo