Piano Triennale dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica
delle Aziende ULSS
Progetto 5.1: “Tutela della salute nelle attività fisiche e/o sportive
Lotta alla sedentarietà”
La promozione dell’attività fisica
Progetto “Tutela della salute nelle attività fisiche e/o sportive – Lotta alla sedentarietà”
Catalogo delle attività
Premessa
La promozione dell’attività fisica (AF) gioca un doppio ruolo nelle strategie di promozione della
salute: da un lato infatti contrasta l’obesità, il diabete e le malattie cardiovascolari (che attualmente
rappresentano un problema di salute pubblica di crescente rilevanza in tutto il mondo); dall’altro si
inserisce in un progetto preventivo più globale, in quanto l’acquisizione di stili di vita sani (come il
cammino o l’uso della bicicletta nella vita quotidiana e nel tempo libero) da parte di fasce sempre
più ampie di popolazione comporta anche vantaggi ambientali per l’abbattimento dell’utilizzo delle
auto, con conseguente riduzione delle patologie da incidenti stradali e da inquinamento atmosferico.
Altre malattie che si possono prevenire mediante l’AF regolare sono i tumori (colon, mammella e
probabilmente anche prostata, endometrio e polmone), l’osteoporosi, la depressione, il declino
mentale senile e il deficit erettile dell’anziano. Tutto questo in un contesto in cui l’età media della
popolazione e la diffusione delle malattie croniche, in particolare l’obesità e il diabete, stanno
aumentando in maniera costante.
Si comprende quindi facilmente la necessità e l’urgenza di approntare un efficace intervento di
promozione dell’AF; tuttavia, la sedentarietà è in continuo preoccupante aumento: nel 2002 il 41%
degli italiani si è dichiarato sedentario, con un trend della sedentarietà in aumento soprattutto per
bambini e anziani, mentre nel Veneto nello stesso anno il 37.6% dei giovani sotto i 30 anni non
praticava sport e tali valori aumentavano ulteriormente con l’avanzare dell’età.
Per tutti questi motivi il Dipartimento di Prevenzione (DP) dell’ULSS 20 di Verona ha
sviluppato una serie di attività volte alla lotta alla sedentarietà, seguendo le raccomandazioni delle
agenzie internazionali di medicina preventiva che consigliano i seguenti interventi sicuramente
efficaci: le campagne di comunità per promuovere l’AF, mediante un intervento sia individuale che
socio-ambientale; gli interventi per incoraggiare ad usare le scale; i programmi di supporto sociale
nella comunità (attraverso la creazione e il consolidamento delle reti sociali: ricerca di compagni
con cui praticare l’AF, creazione di gruppi di cammino ecc); gli interventi per migliorare l’accesso
agli spazi destinati all’AF (realizzazione di percorsi, presenza decentrata di strutture per l’AF,
contenimento del prezzo di accesso, concessione di tempo in orario lavorativo eccetera).
Per quanto riguarda la Regione Veneto, il DP dell’ULSS 20 è stato individuato come centro di
riferimento regionale del progetto del Piano Triennale dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP)
2002/4 e 2005/7 “Tutela della salute nelle attività fisiche e/o sportive – lotta alla sedentarietà”, che
va ad integrarsi con i progetti “Interventi di prevenzione del sovrappeso e dell’obesità”,
“Prevenzione del diabete e delle cardiovasculopatie” e “Prevenzione delle recidive nei soggetti che
hanno già avuto accidenti cardiovascolari” (conformemente a quanto previsto dal Piano Nazionale
della Prevenzione), oltre che con le iniziative locali e regionali dei Servizi di Igiene degli Alimenti e
della Nutrizione (SIAN) per la promozione di una sana alimentazione.
Nel presente “Catalogo delle attività” vengono illustrati sinteticamente i vari interventi realizzati
nel Veneto nell’ambito del progetto SISP di promozione dell’attività motoria e della lotta alla
sedentarietà; per una trattazione più approfondita si rimanda al sito web del Dipartimento
(http://prevenzione.ULSS20.verona.it/att_motoria.html).
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Attività svolte nella regione Veneto (piani triennali SISP 2002/4 e 2005/7)
 1. Progetto “Lotta alla sedentarietà”
DESCRIZIONE:
Il DP dell’ULSS 20 è stato individuato come centro di riferimento regionale del
progetto “Tutela della salute nelle attività fisiche e/o sportive – lotta alla sedentarietà”, nell’ambito
dei Piani Triennali dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) 2002/4 e 2005/7.
OBIETTIVI:
promozione della salute nell’ambito dell’esercizio fisico; monitoraggio della
prevalenza di soggetti che praticano regolarmente attività fisica; aumento del 10% dei giovani e
degli anziani e del 15% dei diabetici che praticano regolarmente il movimento almeno una volta la
settimana; coinvolgimento in percorsi di attività motoria di almeno il 10% dei residenti delle case di
riposo; potenziamento della collaborazione con: utenti e loro associazioni, medici di medicina
generale, specialisti, centri anti-diabetici e istituzioni esterne.
AZIONI EFFETTUATE:
Nel 2004 è stato costituito un gruppo di operatori dei Servizi di Igiene e
Sanità Pubblica (e in alcuni casi anche dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) –
medici igienisti, assistenti sanitarie, medici sportivi - che seguono le tematiche della promozione
dell’attività motoria nelle diverse ULSS venete; sono state quindi costituite o potenziate reti locali
coinvolgenti pazienti, volontariato, politici e amministratori, centri antidiabetici, insegnanti di
educazione fisica.
Contemporaneamente è stata effettuata una rilevazione nelle singole ULSS relativamente alle
iniziative di promozione dell’attività motoria già esistenti, con particolare riferimento ad anziani e
diabetici, e sono state avviate alcune attività di formazione degli operatori:
- un corso regionale di formazione sull’attività motoria nell’anziano e nel diabetico, destinato ai
medici dei Dipartimenti di Prevenzione e alle assistenti sanitarie;
- due corsi per gli insegnanti di ginnastica per anziani e malati cronici, a Verona e a Treviso, in
collaborazione con la Facoltà di Scienze Motorie di Verona.
Nel 2005 è stato organizzato un incontro con i medici dei DP veneti sui contenuti del piano di
prevenzione cardiovascolare, sulla campagna per l’uso delle scale e sull’integrazione
cammino/sviluppo sostenibile (Agenda 21).
Nel 2005/6 sono stati realizzati e finanziati in 14 ULSS altrettanti progetti mirati
all’incentivazione dell’AF (v. avanti – “Risultati”)
Nel 2006 in un nuovo incontro si è fatto il punto sulle attività in corso (incluse nel presente
catalogo) e sulle nuove attività previste per il 2006/7, è stata illustrata la prevista campagna di
marketing sociale per la promozione dell’attività motoria (con realizzazione di materiali e
potenziamento del sito web), sono stati presentati i primi dati della campagna scale e illustrate
alcune problematiche relative alla definizione degli standard di qualità urbanistica, agli standard di
qualità e alla vigilanza sugli impianti sportivi e sulle palestre; quindi sono state illustrate alcune
esperienze regionali di collaborazione con i medici di medicina generale e infine uno studio appena
iniziato che affronterà con i metodi dell’Evidence Based Prevention il problema della certificazione
e del rischio di incidenti in corso di attività fisica.
E’ stato inoltre attivato un contratto con un laureato in Scienze Motorie come consulente per la
realizzazione di nuovi progetti in ambito regionale e locale.
RISULTATI: Nel 2005/6 sono stati realizzati e finanziati in 14 ULSS venete altrettanti progetti
mirati all’incentivazione dell’AF, con particolare riguardo alla promozione del cammino e al
coinvolgimento dei diabetici. Le attività realizzate comprendevano iniziative di attività fisica per
anziani e diabetici, gruppi di cammino e formazione di walking leaders, collaborazione sull’attività
motoria con i comuni (piani di zona ecc.), formazione degli operatori sanitari al counseling sugli
stili di vita.
I singoli progetti finanziati sono stati i seguenti:
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ULSS 2 – realizzazione di percorsi pedonali (Feltre, S. Giustina, Sospirolo)
ULSS 3 – attività fisica per diabetici e cammino per anziani
ULSS 4 – attività in palestra e cammino per anziani
ULSS 6 – attività in palestra e cammino per anziani e diabetici
ULSS 7 – attività in palestra per diabetici e cammino per anziani
ULSS 8 – attività all’aperto per diabetici
ULSS 9 – in corso richiesta di finanziamento
ULSS 13 – attività in palestra per diabetici
ULSS 14 – attività di cammino per diabetici
10. ULSS 15 – promozione dell’attività fisica e cammino su popolazione generale, diabetici e
anziani
11. ULSS 16 - promozione dell’attività fisica e palestra per diabetici
12. ULSS 17 – convenzione con due comuni e attività motoria per diabetici
13. ULSS 18 – gruppi di cammino per anziani
14. ULSS 19 – attività motoria per diabetici
Altre attività da finanziare, attualmente in fase di progettazione, sono un concorso per la
progettazione di interventi di modifica ambientale per la promozione dell’AF e un corso di
formazione per gli operatori sanitari dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Distretti e per i MMG.
Le attività descritte nei successivi paragrafi rappresentano sotto-progetti specifici sviluppati
nell’ambito del progetto regionale di lotta alla sedentarietà.
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 2. Campagna per la promozione dell’uso delle scale al posto dell’ascensore
DESCRIZIONE: A partire dal 2005 è stata realizzata una campagna di promozione dell’uso delle
scale al posto dell’ascensore, che ad oggi ha coinvolto 16 ULSS venete. Si tratta di uno degli
interventi dimostrati efficaci dagli studi pubblicati in letteratura: l’affissione di locandine che
invitano ad usare le scale anziché l’ascensore comporta un impegno organizzativo e costi modesti e
può aumentare l’utilizzo delle scale anche del 50%, con incremento del dispendio energetico senza
sottrarre tempo agli altri impegni (nei sedentari infatti la mancanza di tempo è una delle
motivazioni più frequentemente addotte per la pratica di una insufficiente attività fisica regolare).
Da un punto di vista comportamentale, questo intervento fornisce un invito chiaro (ti suggerisco
una cosa semplice da fare che ti può far perdere peso) e allettante da un punto di vista
motivazionale perchè riguarda, oltre al versante della salute, anche quello del piacere individuale,
strettamente connesso con la percezione di un corpo giovanile e in buona forma fisica.
OBIETTIVI: Aumento del 10% del numero di persone (operatori, utenti) che nella struttura
sanitaria utilizzano le scale rinunciando all’ascensore; aumento della consapevolezza dell’efficacia
dell’attività fisica nel mantenimento della salute e dell’importanza di modificare in questo senso la
routine quotidiana.
AZIONI EFFETTUATE: Sono stati realizzati pieghevoli e locandine da appendere sulla parete
contigua al tasto di chiamata dell’ascensore (che invitano la persona a salire a piedi proprio nel
momento in cui sta per decidere) e segnalibro per operatori sanitari. I pieghevoli forniscono poi
qualche altra indicazione su quanta attività praticare e come iniziare. In questa prima fase della
campagna le locandine sono state affisse all’interno delle ULSS, successivamente è previsto di
coinvolgere i luoghi di lavoro, i comuni, altri edifici pubblici e i privati, anche mediante le
associazioni degli inquilini e dei proprietari di case.
RISULTATI: La campagna è stata preceduta da una rilevazione sull’utilizzo delle scale nelle
ULSS. Sono stati contati oltre 12.000 passaggi; nelle ore di rilevazione il 49% delle persone usava
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l’ascensore. Il conteggio verrà ripetuto a 6 mesi dall’affissione delle locandine per verificare quanto
il comportamento di operatori e utenti sia stato modificato dall’intervento.
 3. Iniziative per medici di medicina generale
DESCRIZIONE: Il ruolo del medico di medicina generale (MMG) è cruciale per tutti gli
interventi mirati alla modifica dello stile di vita, compresi quelli per incrementare l’attività fisica
praticata sia dai soggetti sani che dai portatori di malattie croniche. Per questo motivo sono state
realizzate una serie di attività mirate ai MMG, sia di tipo formativo che riguardanti la realizzazione
di materiali destinati ai medici stessi ed ai loro pazienti.
OBIETTIVI:
Informare i MMG sulle evidenze di efficacia dell’attività fisica nella prevenzione
delle malattie croniche; rassicurarli rispetto ai potenziali rischi, in particolare nei soggetti anziani o
cardiopatici; incrementare la loro adesione alle finalità e alle metodologie del progetto garantendo
continuità e diffusione a quest’ultimo; rinforzarne la motivazione a promuovere l’attività fisica tra i
loro pazienti; fornire loro gli strumenti operativi necessari per una corretta prescrizione
individualizzata dell’attività fisica ai pazienti.
AZIONI EFFETTUATE e RISULTATI: Nel 2001-2002 sono stati effettuati a Verona 5 corsi di
formazione per MMG nell’ambito della convenzione stipulata con la ULSS 20 di Verona (progetti
Psat 1 e 2). Il primo corso era rivolto a 18 MMG formatori, che in 4 corsi successivi hanno formato
80 propri colleghi. La metodologia utilizzata è stata esportata successivamente in altre regioni
italiane (Friuli, Puglia, Sicilia, Campania e Umbria).
A conclusione dei corsi, promossi dall’ULSS 20 in collaborazione con il CeBiSM e con il supporto
economico della Glaxo Smithkline (che ha finanziato il progetto nell’ambito del programma
“Benattivi”), è stato realizzato un sintetico manuale operativo rivolto a tutti i MMG, dal titolo “La
promozione dell’attività fisica nella popolazione anziana”, che riporta brevemente i contenuti
emersi durante i corsi. Il manuale, in formato pdf, verrà inserito sul sito web del Dipartimento di
Prevenzione.
Successivamente è stato realizzato un opuscolo sempre per MMG intitolato “La prescrizione
dell’attività fisica nella terza età” ed un altro opuscolo divulgativo per la popolazione anziana
intitolato “I vantaggi dell’attività fisica”.
Attualmente è in corso di stampa un manuale destinato alla formazione dei MMG e degli operatori
sanitari, dal titolo “L’attività fisica nella terza età”, che affronta in modo dettagliato le
problematiche connesse con la fisiologia dell’invecchiamento, la valutazione dell’anziano, gli
esercizi da praticare, gli aspetti relativi allo stile di vita sano, la comunicazione, il problema della
sedentarietà nella popolazione generale ed infine i potenziali rischi dell’attività motoria. Copie del
manuale verranno inviate ai Dipartimenti di Prevenzione, ad altri operatori ULSS e ai MMG
partecipanti ai corsi di formazione.
Attualmente sono in fase di progettazione corsi di formazione sulla promozione dell’attività motoria
che prevedono moduli misti con il coinvolgimento di MMG ed operatori dei Dipartimenti di
Prevenzione e dei Distretti; il primo modulo è previsto per la fine del 2006.
Infine, in alcune ULSS il tema della promozione dell’attività motoria è stato inserito nei patti
aziendali con i MMG.
 4. Intervento sui bambini e sui giovani
DESCRIZIONE: L’intervento di promozione dell’AF è stato esteso negli ultimi anni dagli anziani
e i diabetici ad altre fasce di popolazione, in particolare bambini e adolescenti. Nell’età evolutiva
infatti il movimento riveste un ruolo ancor più vitale rispetto all’adulto in quanto contribuisce in
maniera determinante al benessere psicologico del bambino e consente di prevenire efficacemente
molte malattie, in particolare obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
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OBIETTIVI:
1. incrementare i livelli di AF nei bambini e nei giovani; 2. ridurre la prevalenza di
sovrappeso e obesità nelle prime fasce d’età; 3. prevenire la comparsa in età adulta delle malattie
croniche correlate con la sedentarietà.
AZIONI E RISULTATI::
Nelle ULSS 19-20 sono state attivate iniziative tipo Pedibus per
l’incentivazione del cammino sul percorso casa-scuola. Nel 2005 le ULSS impegnate nel progetto
di lotta alla sedentarietà hanno aderito alla settimana internazionale “Vado a scuola a piedi”
indetta dai CDC statunitensi; l’adesione è stata rinnovata per l’iniziativa del 2006, che si estenderà
per tutto il mese di ottobre. Inoltre è stata attivata una collaborazione con i SIAN, il cui ambito
d’azione riguarda prevalentemente bambini e giovani in età scolare (vedi sotto). Infine anche il
concorso “Piccoli cittadini per grandi strade” (v. avanti “Intervento sui determinanti ambientali”)
riguarda la promozione dell’AF nel bambino.
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5. Collaborazione con i SIAN
DESCRIZIONE: Data l’importanza di implementare programmi globali che associno la
promozione dell’AF a quella di una sana alimentazione, soprattutto per quanto riguarda la
prevenzione dell’obesità e del diabete, è stata recentemente potenziata la collaborazione fra i SISP i
SIAN su queste tematiche.
OBIETTIVI:
1. promuovere l’AF e la sana alimentazione nei giovani e nelle altre fasce d’età; 2.
ridurre la prevalenza di sovrappeso e obesità 3. prevenire la comparsa in età adulta delle malattie
cardiovascolari, dell’obesità, del diabete e di altre malattie croniche.
AZIONI E RISULTATI: Nella pianificazione triennale dei Dipartimenti di Prevenzione sono state
esplicitamente incoraggiate le azioni interpiano e la collaborazione SISP-SIAN, in particolare
nell’ambito dei progetti sulle patologie fumo- e alcol-correlate e sulla lotta alla sedentarietà. Nelle
ULSS 6 e 15 fin dal 2003 i medici dei SIAN sono stati coinvolti in prima persona nel progetto SISP
di lotta alla sedentarietà. Inoltre, è in fase di progettazione una campagna per la prevenzione dei
tumori mediante l’AF e la corretta alimentazione, che prevede la realizzazione di materiali cartacei
e di un audiovisivo da utilizzare con le donne che afferiscono ai centri per lo screening del tumore
della mammella (successivamente la campagna sarà estesa anche agli utenti di altri screening
oncologici). Infine, allo scopo di integrare le attività di promozione della corretta alimentazione e
dell’attività fisica, nel 2006 è iniziata una collaborazione fra i SISP e la scheda tematica
“Informazione ed educazione alimentare” del piano triennale 2005-2007 per la Sicurezza
Alimentare.
 6. Intervento sui determinanti ambientali dell’AF e concorso “Piccoli cittadini per
grandi strade”
DESCRIZIONE:
La responsabilità per la scelta di stili di vita salutari non può essere lasciata
esclusivamente ai singoli; i livelli di AF sono fortemente influenzati dal contesto ambientale e
sociale, che va pianificato ed eventualmente modificato in modo tale da facilitare il movimento
nella vita di tutti i giorni (ad esempio stimolando il cammino e l’uso della bicicletta in alternativa al
trasporto motorizzato). Di conseguenza è indispensabile approntare una campagna di comunità che
intervenga sull’ambiente in cui le persone vivono. I principali determinanti ambientali dell’AF
sono: presenza di aree verdi e di spazi accessibili o attrezzati per l’AF (centri sportivi e luoghi in
cui sia possibile camminare, correre o andare in bicicletta in sicurezza); costo e distanza di tali
spazi dalle abitazioni; rete stradale, traffico e trasporti pubblici; inquinamento; sicurezza delle
strade (traffico, aggressioni); dispositivi che riducono la spesa energetica (ascensore, telecomandi);
cartelli che invitano a usare le scale. Altri fattori ambientali decisivi, soprattutto nelle fasce di
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popolazione svantaggiate, sono il senso di appartenenza alla comunità locale, il capitale sociale,
l’equità (costo d’accesso alle strutture e loro presenza in quartieri di diverso tenore sociale).
OBIETTIVI: 1. modificare il territorio in cui le persone vivono rendendo praticabile la scelta di
uno stile di vita attivo; 2. potenziare la rete sociale in cui i singoli sono inseriti, in particolare le
fasce svantaggiate da un punto di vista socio-economico.
AZIONI E RISULTATI: l’intervento integrato sui determinanti ambientali e sociali dell’AF include:
la realizzazione di percorsi per il cammino (nelle ULSS 2, 3, 6, 20 sono stati realizzati o sono in
fase di progettazione percorsi benessere nell’ambito del progetto regionale sull’AF); l’attività di
consulenza urbanistica effettuata dai Dipartimenti di Prevenzione relativamente ai piani regolatori
(interventi miranti alla riduzione del traffico automobilistico e all’aumento del traffico pedonale e
ciclabile, potenziamento di percorsi verdi e piste ciclabili, messa in rete delle varie strutture per
l’AF ecc.); la realizzazione di gruppi di cammino su base territoriale (in 10 su 14 ULSS i progetti
finanziati comprendevano anche attività di cammino); l’organizzazione e il potenziamento di
iniziative di AF, in particolare ginnastica in palestra, gratuite o a basso costo, destinate agli
anziani, ai diabetici e ad altre fasce di popolazione residente; l’attività di advocacy su opinione
pubblica e centri di potere socioeconomico, per informare e stimolare amministratori, istituzioni e
associazioni locali sulle problematiche della lotta alla sedentarietà (importanza dell’AF per la
salute, determinanti, linee guida delle agenzie nazionali e internazionali di medicina preventiva) – a
questo proposito si rimanda anche al paragrafo sulla campagna di marketing sociale. Infine sta per
essere bandito il concorso “Piccoli cittadini per grandi strade” per premiare l’iniziativa o il progetto
più originale per la promozione dell’AF tramite riqualificazione dello spazio urbano a misura di
bambino.
 7. Campagna di marketing sociale
DESCRIZIONE:
Il marketing sociale utilizza le strategie del marketing commerciale applicandole
al fine di promuovere stili di vita sani nella popolazione, in un’ottica di salute pubblica.
OBIETTIVI:
1. informare la popolazione sull’importanza dell’AF (e in generale di uno stile di
vita sano, per quanto riguarda alimentazione, fumo ecc.) nel mantenimento della salute e nella
prevenzione delle malattie cardiovascolari, dell’obesità, del diabete e di altre malattie croniche. 2.
informare sulle modalità corrette (efficaci e sicure) per praticare AF in salute e prevenire le malattie
croniche. 3. fornire motivazioni al cambiamento dello stile di vita. 4. informare sulle possibilità
concrete di praticare attività fisica (esistenza nel territorio di strutture dedicate e di iniziative
strutturate di AF e di cammino).
AZIONI E RISULTATI: Nella campagna di marketing sociale si inseriscono: gli interventi sui mass
media sulle tematiche dell’AF effettuati dagli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione del Veneto;
la campagna per la promozione dell’uso delle scale con la realizzazione di materiali ad hoc (v.
punto 2); la realizzazione di un sito web (http://prevenzione.ULSS20.verona.it/att_motoria.html)
del Dipartimento di Prevenzione di Verona, da cui sono scaricabili e liberamente utilizzabili
materiali sulla promozione dell’AF, presentazioni in powerpoint per interventi sul territorio e
informazioni di vario tipo relative al progetto di lotta alla sedentarietà; la campagna di prevenzione
dei tumori (v. sotto alla voce “Collaborazione con i SIAN”); gli interventi di comunità descritti più
sopra (“Intervento sui determinanti ambientali”). La campagna proseguirà e verrà ulteriormente
potenziata per il 2006/7.
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8. Altre iniziative locali nelle ULSS regionali
In molte ULSS venete sono state realizzate iniziative locali non direttamente finanziate
nell’ambito del progetto “Lotta alla sedentarietà” ma stimolate o integrate con esso. Uno degli scopi
del presente catalogo è proprio quello di censire tali iniziative ed aumentarne la visibilità, anche
allo scopo di esportarle in altri contesti territoriali.
ULSS 3
Bassano - progetto “Riscoprire Bassano camminando insieme”
DESCRIZIONE: E’ stato messo a punto un progetto su base comunale che prevede uscite di
cammino per la popolazione di 40-60 anni, pubblicizzato mediante stampa, volantini, passa parola,
incontri aperti.
OBIETTIVI: aumentare l’AF e il cammino praticato, promuovere la socializzazione, aumentare
la conoscenza del territorio.
AZIONI E RISULTATI:
sono state effettuate 4 uscite fra giugno e luglio 2006; partecipanti 10-19
per uscita; elevato gradimento dei partecipanti. Le attività riprenderanno in settembre.
Unione dei comuni del marosticense - progetto “Cammina, cammina”
DESCRIZIONE:
Nei 9 comuni dell’area di Marostica è stato messo a punto un progetto
riguardante il cammino e la corretta alimentazione; il progetto è rivolto alla popolazione anziana
(sopra i 60 anni) e coinvolge ULSS (SISP, SEPS, SIAN), comuni, associazioni di volontariato,
insegnanti di educazione fisica e un esperto di counseling motivazionale. Il coinvolgimento dei
comuni riguarda anche la progettazione di percorsi benessere e l’adeguamento dei percorsi pedonali
cittadini, in particolare sui tragitti casa-scuola, casa-lavoro, casa-strutture per il tempo libero.
OBIETTIVI: aumentare l’AF e il cammino praticato, promuovere la socializzazione, migliorare
le scelte alimentari.
AZIONI E VALUTAZIONE:
le attività saranno guidate da insegnanti e da camminatori leader.
Verranno rilevati i seguenti indicatori; n. di partecipanti, n. di gruppi di cammino, n. di partecipanti
che dopo un anno praticano AF, n. di percorsi benessere (attivati ex novo e totali). Verrà inoltre
somministrato un questionario sul gradimento delle attività.
ULSS 4
Nella ULSS di Thiene sono stati realizzati alcuni progetti che, benché non finanziati con i fondi
del progetto per la lotta alla sedentarietà, condividono i suoi obiettivi.
Nel patto aziendale con i MMG stipulato per il 2004/06 sono stati introdotti la promozione
dell’attività motoria e della sana alimentazione attraverso il counseling.
Il progetto “Più attivi più sani” è stato realizzato per aumentare la consapevolezza sul ruolo
degli stili di vita e in particolare del movimento nella vita quotidiana per il mantenimento della
salute. L’iniziativa si è realizzata in un ciclo di 8 interventi di sensibilizzazione nelle università
della 3° età del territorio. Il progetto, iniziato nel 2005, si è esteso nel primo semestre del 2006 per
raggiungere tutte le realtà del territorio ULSS.
A partire dal 5/10/2005 è stata inoltre iniziata una collaborazione con l’associazione AUSER di
Thiene per l’attivazione di un gruppo di ballo rivolto ad adulti-anziani, con un impegno
settimanale di 4 ore. Dopo un’iniziale partecipazione di circa 50 persone, si è riusciti a coinvolgere
una media di 200 persone a settimana.
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Thiene - progetto “Euroaction” e “Alta Salute”
DESCRIZIONE: Il progetto di prevenzione secondaria cardiovascolare “Euroaction” è attivo da
alcuni anni a Thiene; recentemente è stato integrato nel progetto di prevenzione delle recidive
cardiovascolari del piano triennale SISP veneto (DGR 188/2006 – v. alla pagina web
http://prevenzione.ULSS20.verona.it/). Il progetto (che riguarda sei nazioni europee) coinvolge un
team di operatori che comprende infermieri, cardiologi, psicologi, terapisti della riabilitazione e
dietisti. I pazienti vengono seguiti a domicilio da alcuni degli operatori che li avevano seguiti in
ospedale, mediante un ciclo "di mantenimento" in palestre esterne sotto la guida di fisioterapisti
addestrati in BLS. E’ previsto il coinvolgimento anche di laureati in Scienze Motorie formati ad hoc
nell’ambito del progetto. Le attività domiciliari sono state organizzate in collaborazione con
l’associazione “Amici del cuore” e comprendono anche gruppi di cammino, un gruppo di auto-aiuto
e sostegno psicologico con apprendimento di tecniche di rilassamento. Euroaction si integra con un
progetto più globale di prevenzione primaria e secondaria, denominato “Alta Salute”, che coinvolge
l’intera comunità fornendo indicazioni su alimentazione, attività fisica, riduzione del fumo e degli
incidenti stradali.
OBIETTIVI: 1. ridurre il rischio di recidive nei pazienti che hanno avuto un primo episodio
cardiovascolare, mediante un intervento sullo stile di vita, sulla riduzione degli altri fattori di
rischio cardiovascolari e sulla terapia farmacologica; 2. “svezzare” gradualmente i pazienti dalle
attività di riabilitazione effettuate in ambiente ospedaliero, offrendo loro la possibilità di proseguire
il lavoro riabilitativo a domicilio
AZIONI E RISULTATI:
Ogni mese vengono contattati dai 15 ai 30 pazienti dimessi dalla
cardiologia, cui viene proposta una visita all’ingresso (contatto con il cardiologo e quindi con la
dietista e il fisioterapista. una visita a 6 mesi e un incontro a fine del progetto. Agli incontri sono
invitati i parenti stretti (in genere marito o moglie). Ad ogni paziente viene offerto un fascicolo di
materiale con le risultanze dei controlli da consegnare al MMG; si è lavorato per il coinvolgimento
dei MMG nel counselling ma con poco successo mentre si è avuto più successo nel coinvolgerli ad
avvalorare e a sostenere l’attività del gruppo della cardiologia. Dopo la prima visita il paziente (con
il parente) viene 2 volte alla settimana a fare attività fisica in ambito ospedaliero (in aggiunta ad
incontri con la dietista ed eventualmente con lo psicologo. Per l’attività fisica si utilizzano: cyclette,
tapis roulant, esercizi con la terapista in monitoraggio con il cardiofrequenzimetro. Dopo 8
settimane, a seguito di convenzione con l’associazione “Amici del Cuore” che utilizza una palestra
privata convenzionata, al paziente viene proposto di continuare l’attività regolare in palestra. A
dicembre 2005 è stato effettuato, in collaborazione con l’U.O. di Cardiologia, un primo corso di
formazione per laureati in Scienze Motorie, al fine di estendere progressivamente il numero di
post-infartuati coinvolti..
ULSS 6
A Vicenza è stato realizzato, nel gennaio 2005, un “Corso regionale sul counseling per la
promozione della corretta nutrizione e dell’attività fisica”, nell’ambito del Piano triennale per la
Sicurezza Alimentare. Nel corso sono stati trattati i diversi aspetti relativi alla realizzazione delle
campagne di comunità, alle tecniche per la gestione del colloquio di counseling, alla fisiologia della
nutrizione e alla promozione dell’attività motoria. Nell’iniziativa è stato coinvolto anche il
Dipartimento di Prevenzione di Verona per favorire strategie di alleanza fra i servizi e fra i progetti
relativi all’alimentazione e all’attività fisica.
Nel comune di Isola Vicentina è stata inoltre iniziata una collaborazione con i MMG per la
promozione del movimento, ed uno dei MMG ha partecipato alla formazione per operatori sanitari
su queste tematiche nel 2004. Successivamente è stata attivata una campagna che mira al
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coinvolgimento di tutto il comune (popolazione generale e portatori di patologie croniche) in
attività sia in palestra che di cammino all’aperto. Sono anche in fase di progettazione alcuni
percorsi per il cammino.
ULSS 8
A Montebelluna è stato realizzato nel 2005 un corso di formazione per MMG (con accreditamento
ECM) sulle tematiche della promozione dell’attività motoria.
ULSS 17
Nella ULSS 17 sono state attivate alcune altre iniziative per la promozione dell’attività motoria
oltre a quelle sopra citate relativamente ai progetti finanziati: un programma di attività motoria per
anziani in casa di riposo; una giornata di studio su sport e disabili in collaborazione con la
Medicina dello sport, la Neuropsichiatria infantile e alcune associazioni sportive di Este; e infine un
convegno sull'abbandono dello sport da parte della popolazione liceale, per illustrare i dati di
un'indagine effettuata in collaborazione con l'Istituto di Psicologia dell'Università di Padova, con la
somministrazione di oltre 1500 questionari ad adolescenti di 14-15 anni.
ULSS 18
La ULSS 18 partecipa insieme con la 19 al progetto Nutrilandia (vedi paragrafo successivo).
Rovigo - corso di formazione sulla promozione dell’attività motoria
DESCRIZIONE: Nell’aprile 2006 è stato realizzato a Rovigo un corso di formazione sulla
promozione dell’attività motoria, per medici dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, medici del
lavoro, assistenti sanitarie e tecnici della prevenzione.
OBIETTIVI:
1. informare e sensibilizzare gli operatori sulle problematiche dell’attività motoria;
2. incentivare la loro motivazione a partecipare alla promozione dell’attività motoria.
AZIONI:
Il corso è stato realizzato in due giornate nell’aprile 2006. Dopo una trattazione degli
aspetti generali (le politiche regionali, il ruolo dell’attività motoria nella prevenzione delle patologie
cronico-degenerative, i determinanti ambientali della sedentarietà, il cammino) sono stati affrontati
i problemi di salute legati al lavoro sedentario. In questo modo, anche con esperienze pratiche in
aula guidate da un’insegnante di educazione fisica (ad es. esercizi di stretching per gli arti, il collo e
la schiena), è stato possibile coinvolgere gli operatori su aspetti della sedentarietà che li riguardano
direttamente e far loro sperimentare in prima persona il fatto che muoversi è divertente. L’ultima
sessione del corso prevedeva la presentazione di alcune esperienze di promozione dell’attività
motoria nella regione.
ULSS 19
La promozione dell’attività fisica sul territorio dell’ULSS è stata effettuata attraverso un
intervento di comunità che comprendeva la preparazione di materiale divulgativo; il
coinvolgimento dei Comuni, dei MMG, dell’associazione diabetici e del centro antidiabetico,
l’adesione alla campagna scale, la realizzazione di gruppi di cammino (in 6 Comuni su 10) e di uno
“scuolabus a piedi” in alcune classi delle elementari.
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Adria e Rovigo – progetto Nutrilandia
DESCRIZIONE: A partire dal 2003 nelle ULSS 18 e 19 è stato attivato Nutrilandia, un progetto
di promozione della salute (rivolto ai giovani delle scuole, degli asili nido e degli istituti superiori)
realizzato mediante una collaborazione tra il SIAN, il Servizio educazione alla salute e il SISP del
Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 19 e l’Istituto Alberghiero di Adria insieme con il SIAN
dell’ULSS 18 di Rovigo.
OBIETTIVI:
Promuovere nei giovani:
1. un corretto stile alimentare;
2. la pratica dell’attività fisica.
AZIONI E RISULTATI:
La promozione dell’attività fisica è stata effettuata mediante incontri con
gli alunni e gli insegnanti, gestiti da un medico igienista, una psicologa, un’esperta di
psicomotricità, un medico sportivo; inoltre sono stati coinvolti testimonials e palestre locali
(accesso gratuito per un mese per poter sperimentare dal vivo l’attività).
Verona 25.8.06
Legenda
SISP = Servizi di Igiene e Sanità Pubblica
SIAN = Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
DP = Dipartimenti di prevenzione
AF = attività fisica
MMG = Medici di Medicina Generale
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Conegliano, 13 febbraio 2002 - Dipartimento di Prevenzione