1
LE ULTIME VICENDE
DELLA BIBLIOTECA E DELL'ARCHIVIO
DI S.
Colombano
di
Bobbio
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Sac.
achille ratti
DOTTORE DELLA BIBLIOTECA AMBROSIANA
LE ULTIME VICENDE
DELLA
Biblioteca
S.
e dell'Archivio
COLOMBANO
DI
BOBBIO
Ulrico Hoepli
EDITORE LIBRAIO DELLA REAL CASA
MILANO
I90I
z
gbp.
7
"UBRÀRyNOV
^f^S!ny
? 1967
.0^..
oF
io>'~'
AirilL'"o e Rev»'" Monsignore
CARLO NARDI
DoTT.
—
IN S. T.
Prelato domestico
di
Sua Santità
Primicerio Maggiore della Metropolitana
dott. colleg. della facoltà teologica milanese
Pro-Vicario Generale.
Monsignore
Le
offro con tulla la
questo piccolo
amante dei
aneli io
in
lavoro.
libri
I^ei nella
Mi
e
di antico discepolo
devozione
Non
dei
Rev:""
sarà
buoni studii,
Lei
a
discaro
tanta parte a Lei devo.
alla Biblioteca
da
III:"" e
V amor de
quali
Ne, come addetto
Ambrosiana, potevo dimenticare
amministrazione di essa
così
i meriti
acquisiti.
legga con la risata beitevolenza, e
mi creda
Dalla Biblioleca Ambrosiana
il
primo di Settembre dell'anno giubilare
igeo.
il
SUO dev."io obbl.""}
Sac. Achille
Ratti.
AL LETTORE
Ho
creduto valesse la pena
di
portare a notizia
degli studiosi alcuni documenti, che contengono,
ben
dirsi,
l'atto
di
morte
delle più longeve
una
di
può
ed
importanti biblioteche che la storia ricordi.
Il
nome
di
S.
Colombano
Bobbio
di
li
raccomanda
abbastanza.
Non
le
si
troveranno, spero, né impertinenti né
osservazioni
e le note,
vennero suggerendo.
altri
fatto,
trattate,
che
Là dove
non volendo
documenti
i
stessi
mi
tocco di cose già da
ridire
il
detto
mi sono limitato a semplici cenni ed
tune indicazioni bibliografiche.
inutili
né
rifare
alle
il
oppor-
Le ultime vicende
DELLA BIBLIOTECA E DELl'aRCHIVIO
COLOMBANO
DI S.
DI Bobbio.
anno passato mi era finalmente
soddisfare un mio altrettanto luneo che
Nell'Agosto
concesso di
dell'
vivo desiderio: quello di una escursione a Bobbio.
Non
la sola celebrità della antica e
opulenta abbazia,
vera Monte Cassino dell'Italia Settentrionale, massime
mi traeva lassù
dal secolo settimo al secolo decimo,
né solo
le
memorie
ancora vive ed
in
(');
e le reliquie, lassù più che altrove
onore, di quella originale, interes-
santissima figura di anacoreta e di apostolo, che ha
fondatore S.
Colombano
(f
615)
(')
;
molto
meno
il
solo
interesse touristico e storico-topografico, certamente
non
trascurarsi
(^).
il
da
Quello che soprattutto mi attirava
era la memoria della biblioteca già annessa all'abbazia,
alla
quale questa
Sono poi noti
Ambrosiana alla
i
di
Bobbio, grazie
a quella
fin
tanto
vincoli
qìioiidani
deve della sua celebrità
che
stringono
la
biblioteca di S.
ai preziosi codici
('*).
biblioteca
Colombano
da questa pervenuti
dalla sua fondazione, che fanno dell'Ani-
piisiniic
hrosiaiia
alla
ma prima
'[\>rino.
della Bobbiese
Ardevo
manesse
e
dal desiderio di verificare sul posto se pro-
di
già era stato detto e ripetuto
("),
le
preziose re-
che l'Ambrosiana stessa, deve
tanto preziose,
a loro una parte grande della importanza ond'essa
presso
i
dotti
mondo. Chi
e gli studiosi,
sa,
può ben
gode
dirsi, di tutto
mi dicevo, che qualche codice, od
meno qualche frammento, non
rale dispersione, e
nel
ri-
quel qrande e glorioso passato, del quale
o^ni L;iorno IWmhrosiana mi presenta
liquie,
ctmlimiazione
la
{').
come
prio nulla,
X'aticana ed alla Na/idiialc di
più di queste)
siasi salvato dalla
il
al-
gene-
non giaccia nascosto, se non proprio
luogo dell'antica sede, nell'archivio capitolare o nel
vescovile
menti
:
?
Speravo e desideravo sopra
speravo,
come
più
tutto
ad essere
facili
i
fram-
sfuggiti
ad
perchè impegnato
alla
publicazione di un pregevole codice ambrosiano
già
desideravo,
anteriori ricerche,
bobbiese,
un formulario di lettere pontificie del secolo
nono, l'ormai famoso Liber Diurmis, mancante appunto
di
qualche foglio
in principio.
La
speranza, per quanto
debole, di ritrovare la parte perduta,
non
fu
l'ultima
cagione del ritardo frapposto alla publicazione del testo
da qualche anno già stampato e ai x>\i\ interessati già
tutto comunicato. Dirò subito che la speranza fu vana,
vana
la ricerca, e
il
dopo queste pagine
mio codice comparirà quasi subito
così com'è,
mutilo.
Della caduta grandezza della famosa abbazia può
ben vedersi qualche avanzo e ricordo nei pochi ruderi
delle antiche, massiccie costruzioni, e nelle ricostruzioni
più recenti ora adibite per l'abitazione del parroco
(^),
—
per
Ancora può, anzi deve,
chiesa (per quanto malamente riformata o,
pei tribunali.
scuole,
le
la
visitarsi
—
II
dirò meglio, deformata) con la sacristia ricca di reliquie
anche più pre-
e di cimelii. che sarebbero certamente
idonei documenti assistessero le maravigliose
ziosi, se
tradizioni che
circondano.
li
Sopratutto interessante è
con
architettura,
la
la cripta
cancellata
di
d'arte medievale, con le iscrizioni e le
venerande
sori
('*).
traccia,
S.
di
Ma
Colombano e
con
la
semplice
vero gioiello
ferro,
tombe veramente
de' suoi primi succes-
della antica biblioteca non un cenno,
una memoria,
una
neppure una probabile
niente...
indicazione del luogo ch'essa ultimamente occupava
per quanto
io
fossi
insistente e indiscreto nel
darne a quanti ebbero
per quanto ognun
la disgrazia
di questi
C^),
doman-
incontrarmi, e
di
fosse paziente in ascoltare
e gentile in rispondere.
E
del
tuttavia la
resto
larga, e
quasi
buona volontà
sempre,
e la fatica ebbero,
come
una ricompensa abbastanza
che quasi intera
('°)
presento
ai
Lettori
di
queste poche pagine.
Sono
vile dì
tre
documenti offertimi
Bobbio (un
archivio), e che
può ben
dire,
ma
piccolo,
contengono
il
(") dall'archivio vesco-
interessante e ben tenuto
processo verbale
della, si
ultima e definitiva liquidazione e dell'ar-
chivio e principalmente della biblioteca dell'abbazia di
S.
Colombano.
Ma
ecco
oso raccomandare intera
qui riprodotti
con
la
i
documenti
la lettura,
stessi,
de' quali
anche perchè son
maggior possibile
fedeltà,
con-
servate tutte le native grazie tanto^ della dicitura che
dell'ortografia.
I.
Xoie do ce qui
dans la Bibliotliòque
Les
de
elicts
est
conlenu dans
la
du Couvent de
grande tablette existante
St.
Colombai!
('').
de l'KoHse superieure, inferieure ainsi que ceux
la sacristie etani
compagnés des
deciits,
nous nous sonimes transportés ac-
susdits Religieux
où avant d'entrer, ayant
jour 21 fructidor
(7
ìi
la
Bibliothèquc du Convent,
visite les scellés par
settembre
— 1801, pare), et
sains et entiérs nous les avons brisés,
et y
non apposés
les
le dit
ayant reconnus
sommes
Là
entrés.
nous avons trouvé.
i"
Une o^rande tablette pendante avec 75 grands tiroirs
quels nous avons trouvé, inventorié et décrit tout se qui
dans
les
suit,
savoir
Dans
le
premier
les priviléges
papiers écrits à
la
des Pontifes et FZmpereurs n.
'
gothique sans pouvoir en entendre
167
le
contenu.
Dans
le 2^
221 petites piéces en parchemin concernant les droits
de l'Église paroissiale.
Dans
le 3^
26 paquets tous en parchemin presque tous les dits
piéces contenant des renseignemens sur les droits de l'an-
cienne Eglise de St. Laurent.
Dans
le 4*^ 24 petits paquets en parchemin écrits ,à la gothique
contenant des renseignemens sur les droits de l'abbaye de
St.
Dans
le
Paul presque tous consommés du tems.
5*^
21 autres papiers en pareille carte, et écriture avec
un vieux repertoire, qui
n'était
pas lisible ])our
la
raison
susdite.
Dans
Dans
Dans
Dans
Dans
le 6.
21 paquets d'égal papier, et écriture.
le 7 et 8.
13 paquets chacun.
le
q*"'"^
le
io.
12 paquets contenant 66 papiers tous en parchemin.
le
11.
néant.
22 autres paquets.
—
Dans
le
—
13
12. differentes lettres
des Religieux décedés consistant
en 6 paquets.
Dans
le 13.
dift'erens actes,
concernant
le
documcns,
monastòre de
et papier du siècle 16.
Colombano pour reformer
St.
Bibliothèquc et un paquct de papiers concernant la no-
la
mination d'un benefice, 23 parchemins, et un repertoire.
Dans le 14. 4 paquets de papiers de la méme nature.
Dans
Dans
le
i^^ des lettres
le
ló*^
droits
siu' les
de peu de consequence.
13 paquets
de papiers contenant des renseionemens
du Couvent de
St.
Colomban pour deux
sessions dites Corticella et Bra existant dans
Dans
le
15 Procès entre la
17*^
Commune
le
de Bobbio,
pos-
Piemont.
et le
meme
Couvent.
Dans
Dans
le
iS'^
des actes de
le
19*-"
les droits
en
trois paquets,
méme
nature.
la Commune de Bobbio
deux autres paquets contenant 33 papiers
des priviléges Pontificaux.
relatifs à
Dans
la
du Couvent sur
io papiers en parchemin, portant Ics droits de la
le 20*^
pèche, et difierentes decisions.
Dans
le 21*^
38 parchemins et
2
paquets l'un de
lettres, e l'autre
de differentes investitures.
Dans
35 parchemins et des papiers de baux et achats des
le 22^
biens.
Dans
paquets, dont l'un de differentes locations ancien-
le 23^ 3
nes, l'autre de differentes avis sur des procés regardant le
Couvent,
Dans
pour
Dans
Dans
la
le 25*^ 8
méme
le
des Bulles des souverains Pontifes.
paquets contenant des papiers de
le 24^ 2
et
Dans
le 2^
la
méme
nature
plus part écrit à la gothique.
paquets de papiers regardant
le
Couvent dans
la
écriture.
26'=^
io gros paquets de baux anciens.-
le 27»^ 6
gros paquets contenant des memoires sur
la
Pa-
roisse de St. Antonin.
Dans
le 28. 2
et
Dans
paquets contenant des proces contre
Malaspina.
le 29*^
129 papiers en parchemin.
les Monticelli,
—
Hans
le
30. 91
ji.ipiers
en
—
14
])archeniin.
pacim-ts de
dilTórcns
et
procós du Coiivcnt contro des paiticuliòres.
Hans
Hans
paichoiiiins.
lo 31"^ 81
Dans
Hans
Hans
]M"es(ino lous coiisoniniós ile la vieillesse,
lo 32''
76 paquets
le 33*^
22 parchemins et 2 paquets relatifs
34*-'
le
réi>li.se.
;i
31 paicheniins et de procós a]")partonant au Coiivont.
130 parchemin différents
lo 35*^
appartonanl aux
])ai)iers
possossions du Rio Gangarolo et Cori>nato.
Daiis lo
dilVórontos vioillos
36*^
^ la paroisse
écriUircs rclativcs
do Coci.
Dans
lo
papicrs louchant Fraschetta
23 i)arclicniins vi drs
37'-'
de Ceci.
Dans
le
38'-'
32 parchemin avec des
do Tilecchio en faveur du
Hobbio
Dans
le 39*^
et autres
dit
le 40*^
Oli
la
posscssion
los
Comtes de
papiers regardant Ics Monticelli.
23 parchemin
et d'autros
ditìférentes investitures relatives
I)ans
touchant
jiajiiors
Couvent contro
ìi
vieux j^apiers contenant
la
paroisse de Ceci.
23 parchemin et procurations vicilles écritcs quasi
gothiquo. et autres papicrs relatifs à
la
sepulturo du
Comte
Dal Yorme.
Dans
23 parchemins contenant des
lo 41*^
faits
criminols contro
diverses individus.
Dans le 42^ 22 parchemins, et des iugomens rendus en fiiveur
du dit Couvent pour la posscssion dite Cabenvicino.
Dans le 43'-" 27 parchcmis et d'autrcs pa])icrs d'investitures, ]ìrocés, etc...
Dans
Dans
le 44''
33 parchemins
lo
35 jìapiors ócrits en gothique et
45*-'
Couvent,
Dans
le
46'-"
et la
et avis ajìpartenant
Communauté de
95 parchemins à
vni
procès entro
le
Corticella.
gothique,
la
au Couvent.
et
ditìférens
procès
criminels.
Dans
Dans
Dans
Dans
le 47*^
le 48^"
le 49.
le 50.
ticella,
37 parchemins inconnus.
22 parchemins idem.
43 idem.
6 paquets de papiers
et différentes lettres
relatifs à la
posscssion de Cor-
de peu de conséquence.
—
15
—
Dans
le 51^= 44 parchemins, et divcrses pieces de l'an 1608
des querelles arrivées à l'Eglise de St. Laurent.
Dans
le 52*^
tolasio,
Dans
Dans
Dans
Dans
20 parchemins et autres papiers entre
De
]X)ui-
Rer-
les cit.
Bojoli, divers procès etc.
le
53^ des parchemins inconnus.
le
54^ 22 parchemins et des papiers regardant Corticella.
le
55^ 103 parchemins et papiers ut s/'
le
56^ 72 parchemins et papiers, l'un des quels parie d'Eu-
gène IV, Pape.
Dans
le 57^= 7
pacquets contenant des procès entre
le
Couvent,
et Gabriel della Torre, et autres écritures relatives à l'eau
dite
Dans
et
Del Sedo
le 58"=
22 parchemins contenant différens privileges du Pape,
un autre
livre en
parchemins contenant
les privileges
d'Eu-
gène V.
Dans le 59^ 4 paquets contenant différens imprimcs de privileges
d'Empereur et autres papiers inconnus.
Dans le 60^ 39 parchemins relatifs au Couvent.
Dans le 61'-' 15 parchemins incoiìnus, des papiers manuscripts
contenant les repertoires de la sacristie de St. Colomban,
des autres imprimés contenant des Bulles des Papes et des
decision de la Sacra Rota.
Dans
Dans
le 62"^
le 63.
63 parchemis inconnus.
des papiers contenant les
noms de debiteur
très
anciens.
Dans
le 64^
25 papiers en parchemin contenant différens desseins
de cloches, et autres vieux baux de possessions.
Dans le 65^ 3 paquets de parchemins inconnus et un parchemin où
sont attachées 12 médailles, ou scéaux en ciré, ou fer blanc
66^ 3 paquets d'écritures et documens relatifs à des certaines marsons, jardins et possessions.
Dans
le
le 67^ 4 paquets de parchemins contenant des vieux
strumens.
Dans
Dans le 68^ 4 autres papiers de cette nature.
Dans le 69*= 3 paquets de parchemins concernant
du Couvent.
les
in-
privileges
—
D.ins
70^'
le
un
ilo
])a(iiu't
Couvriit coiitrc
—
i6
paicliciiiins coiiccrnaiit drs proccs dii
tlillcrcMis
particuHcrs, et aiitres paquets do
lettre.
Hans
71^ six livres vieux coiitenaiit des in.stiunu'n.s dii 1560
le
re(;iis
]~)ans le
par
72*^
re(;'us
le
9
par
Notaires Peveri et Nicelli, dont 2 en parchemin.
contenant des anciens documens
livres manuscrits
le
Notairc PortafransiucUa cn ócriturc ^othiquo,
des difìércntes invcstitures, et autres anciens documens.
Hans
le
73*^
16 livres contenant différens
Couvent, dont 13 en écriturc
Dans
le
74'-'
documens
,s>othiciue,
le
rclatifs
surplus cn
13 livres gres et petits contenant dil'férens
au
latin.
documens
et invcstitures.
Dans
le 75*^
comptes
22
gros livres écrits gothiquement contenant des
tròs anciens.
Après avoir décrit
des dis 75 tiroirs nous
Ics objets
sommes
passès à décrire les livres des tablettes pendantes, et dans la
i'^'^^
nous avons trouvé 60
livres
fragmenta antiqua manuscripta
imprimés, et manuscrits
;
divcrses (in margine una
de toute grandeur dout 21 sont
et 18 sont
de
très anciens livres
36 sont des livres anciens de matières
mano contemporanea
nota l'errore di
conteggio, pel quale fu scritto 60 invece di 75).
Dans
scellanea,
la
seconde on a trouvé
les livres
suivans savoir 4 mi-
14 d'histoire sacrée et profane, 26 livres de sermons,
29 anacorètes tous dépareillés.
Dans une autre
tablette
pendante 20
miscellanea, 13 de vies de saints,
de St. Ecriture,
11
Dans une autre
petits livres
de toute grandeur
18 pour des confesseurs, 19
gros livres du droit canon, tous dépareillés.
tablette
pendante 40
de differente matière
tières diverses, dépareillés; 51
italienne, et
livres
academiciens
;
et
livres de poesie
30
peu conséquens; 22 de ma;
de poesie; 41 de poesie latine
50 livres de St.
et
pères, historiques,
dépareillés; 39 livres des Expositeurs, moralistes, et St. pères.
Dans une autre
tablette
46 petits livres spirituels, 28 de
philosophie, mathematique, 34 anciens ecclesiastiques, 24 gros
livres
de
St.
Pères et moralistes.
—
Nous avons trouvé
quels contenait
no
ycmcns,
et rcnte
anciens, avec
Ics
ensuitc sur dciix grands rayoiis l'un de
livrcs
de dilTérens auteuns,
—
17
de droit
civil
et estimés; l'autre
avcc
le
carton de bois
i8i livres de regie, pa-
de compte des procureurs du Couvent,
respectives
livres
de recette
et
très
dépensc de
chaque année.
21
fragmens d'antiqucs mss.
88 oeuvres diverses dont une partic mss.
20 de miscellanea.
14 d'histoire sacrée et prophane.
26 de sermons.
29 d'anacorcts.
13
de vie de
St.
18 de matière de confessions.
159 d'écrit. St. et morale d'anciens auteurs et pères.
98 de poesie et belles
lettres.
47 d'histoire par les SSt.
PP.
et autres.
26 de philosophie et mathematique.
46 de Religion.
II
de droit canon. Total 616.
IL
DEPARTEMENT DE MARENGO
Arrondissement de Bobbio
16 florial an. 11 (6
Procès
Mai
iSoj).
Verbai de recolement esthnatif des Boiseries
la _Bibliotheque
Colomban à Bobbio
de St.
Nous
Bobbio,
missaires
et livres
du Monastère supprimé des Bcìicdictins
de
dits
{13).
Commune de
du mème lieu, Com-
soussignés, Paul Malchìodi, Maire de la
et
Marie Joseph Olmi Juge de Paix
nommès
par lettre de
la
Sous Prefecture du vingt-deux
—
vont,
le
du
io (9 sept. 1802), à la levée des scellés
fructidor an.
le
—
i8
premier par empechement en
la
personne du
secoiid en personne, sur la nouvclle délégation
i<^'
dit
Con-
adjoint,
à nous iaite
par autre lettre du Sous Préfet en date du vin,<it-quatre nivose
an onze (14 Jan. 1803), et d'après notrc intelligence avcc le Rcceveur de Doniaines, nous sonimes transportós avec lui au dit
Couvent ce jour
d'iiui seize floréal (6
Mai 1803)
trois
hcurcs du
relcvé, à l'efìct de proceder au recolement estimatif des objets
de
la
Bibliothèquc compris dans notre inventaìre du vingt-deux
brumaire dernier (13 Nov. 1802),
le
vent ótant rescrvó pour l'usagc de
prés de nous
le
surplus des effets de ce Coula paroisse,
et
ayant appellò
Citoyen Calvi Instituteur, et
le
Citoyen Jean
B* Majolo menuisier, pour nous guidcr dans
le
recolement, nous
y avons conjointement avec eux procède, en rcgard aux localités,
circonstances et ctat de choses, de la manière suivante:
LIVRES
Num.
francs cent.
Après un Examen scrupuleux des
livres,
que
nous avons trouvés au nombre de sixcent-seize
dans
l'état
annoncé en l'Inventaire, nous avons
reconnu qu'ils étaient de
faible valeur, étant
presque tous dépareillés,
la
plus part usés, et
avec plus au moins de feuilles manquans, ce
qui nous a obligé à les èstimer cn masse, pour
le
papier seulement, à
francs, ne
geusement en
Un
la
somme de
cinquante
pouvant ètre vendus plus avantadétail
Archive compose de soixante quinze
50
tiroirs
éstimé vingt-cinq francs
Deux
petits
rayons tenant l'un à l'autre, huit
francs
Un autre rayon de moyenne grandeur cinq francs
Un autre de mème grandeur, quatre francs
Un autre plus grand, six francs
—
Et n'ayant trouvé dans
effet,
nous avons clos
colement aprés une vacation de
des
dite
la
signé
et
—
19
Bibliothèque aucun autre
prèsent Procès verbal de re-
le
trois
heures employées à l'examen
livres.
Olmi, Jiige de Paix Coìnmissaire
Malchiodi, Maire Commissario
delegìié.
delegato.
III.
DIRECTION D'ALEXANDRIE
Bureau de Bobbio (14)
28 flore al au. 11 (18 3fai 180^}.
Ce jourd'hui vingt-huit floréal an onze (iS Mai 1803) de la
Republique neuf heures du matin à la Bibliothèque du ci devant
Monastère de St. Colombai! de Bobbio, je soussigné F. Longuet
Receveur de rEnregistrement, et du Domaine National au mèmc
lieu, en présence du Citoyen Paul della Cella de la dite Commune, Commissaiie nommé per lettre de la Sous Préfecture de
Bobbio du dix-huit
préalablement
fait
floréal (8
Mai) courant,
ai'
procède (l'ayant
publier avec authenticité) à la vente des livres
et boiseries existant
dans
la susdite
et dernier Encherisseur, à
bibliothèque au plus
vu du recolement estimatif
N. du Montani N. de
recolem. de l'èvala
estini.
laution
vente
50
ofìfrant
ci
joint.
francs cent.
Le
livres
de
la
Bibliothèque au nom-
bre de six cent-seize en mauvais
état, et dépareillés,
adjugés au Ci-
toyen Buthler de Bobbio,
moye-
nant cianquante-trois francs
50
,
.
.
.
Da
riportare
.
....
53
53
N.
ilu
Montaiit N. de
rocoleni. ile l'èvaesilili.
liiatioii
50
la
vento
fraiics cent.
—
che dei
riferiti
che
libri,
riposavano. Se
essi
in
offendono con
la
—
21
inoemia
stessa
documenti
i
stavo per
e,
dire, incosciente rivelazione della burocratica brutalità
onde furono
venerande,
venerande reliquie
trattate le
in
compenso
cose tanto
di
qualche punto
a_o-<riunL;ono
alle
nostre cog^nizioni.
Amedeo
Nel 1824
cende
Peyron, ne' suoi cenni sulle
vi-
biblioteca bobbiese C^), senza precisare ne
date ne persone ne cose, diceva che, sopragiunta come
de:lla
fiumana impetuosa l'invasione de' repubblicani francesi
e decretata da questi la soppressione delle congreoa-
con
zioni religiose
devoluzione
la
possessioni e supellettili,
loro
poco più che cento codici
i
messi a ruba
allora superstiti,
delle
fisco
al
monaci, cittadini e
fra'
agenti della Re])ubblica. andarono così dispersi e rovinati,
che non uno passò
in
publica biblioteca, ven-
Francia, rimasti gli
duti gli uni in
altri
in
mani
pri-
vate: e aggiunge che di questi ultimi ben sessantanove
egli
ebbe
nelle
mani,
fra'
(juah
alcuni [qiiosdaìfi)
da riporre
Notava poi che
tra
bobbiesi, più
Adesso, grazie
a'
commissari
7
i
di
ai
1822
nella biblioteca
ed
il
1824
torinese.
altri
codici
di
numero, erano pervenuti
nostri
documenti, noi sappiamo
che trenta
alla biblioteca stessa
che già
il
potè anche scegliere
("").
settembre dell'anno, pare
della sotto-prefettura
('"),
1801
del dipartimento
Marenofo, Paolo Malchiodi sindaco del
comune
di
i
di
Bob-
bio e Maria Giuseppe Olmi giudice di pace del mede-
simo luogo, avevano preso possesso della biblioteca
S.
Colombano assicurandosene con
l'apposizione
di
de'
suggelli. Autorizzati e delegati con lettere de' 9 settem-
brc 1S02 essi
a'
13
tli
(sui»i>lito
novembre
sindaco dal suo primo aggiunto)
il
del 1802
rompevano
travano nel locale della biblioteca, con
trovavano
toni
l'archivici
ripieni di
la
biblioteca vi
pergamena, e ne
in carta e in
redigevano un sommario, grossolano
che estendevano poi
manoscritti della biblioteca,
effetti
suooelH, en-
separato scaffale di 75 casset-
in
documenti
tario descrittivo,
i
{s'è visto)
stampati e
ai libri
come avevano
inven-
,già fatto agli
della chiesa, della cripta e della sacristia, e risu-
gellavano. Dietro nuova delegazione de' 14 gennaio 1803
i
medesimi
signori, insieme al Ricevitore delle imposte
(magro augurio
e d'intelligenza con lui
più scientifici),
alla
a'
di
procedimenti
6 di maggio dell'istesso anno tornano
biblioteca del convento, e
procedono all'inventario
estimativo di tutta e sola la supellettile in essa contenuta,
rimanenti
i
non
all'uso,
effetti
dice alla proprietà, della parrocchia.
si
due
qui entrano in scena
Calvi Istitutore
ct)mune) e
il
del convento essendo riservati
(si
Giovan
gli
altri
dazione dell'inventario; e
veva servire
matico,
Dopo
si
dice)
i
il
Ma
cittadino
Battista
Majolo falegname,
(pour nous guiderj nella
si
re-
capisce che l'istitutore do-
guida pel materiale librario e diplo-
di
l'altro,
tre
personaggi:
voleva certamente dire maestro del
cittadino
perchè guidassero
altri
il
falegname, pel materiale,
..
lignario.
ore spese nell'esaminare (scrupoloso esame,
libri,
tenuto conto della località, delle circo-
stanze, dello stato delle cose, tutto
lignario riesce valutato la
quarantotto, e
il
somma
quanto
il
complessiva
materiale
di franchi
materiale librario, seicento e sedici vo-
lumi, franchi cinquanta,
il
onestamente è confessato
prezzo del peso di carta,
;
dopo
di
che
i
come
due valen-
23
t'uomini Olmi e Malchiodi chiudono
verbale,
il
renamente, anzi con manifesta compiacenza,
scrivono, trasmettendo
nome
loro
mano
sotto-
si
posteri
ai
il
e l'onorata impresa.
Siamo
all'ultima umiliazione riserbata alla secolare
biblioteca.
tutto
propria
di
e se-
mattino del i8 giugno dell'anno
Il
quanto
apparteneva e
le
ed esibito
all'asta publica,
la costituiva vien
miglior offerente
al
in
1803
messo
aumento
Non è, diciamolo,
vendita, ma un signor
dei prezzi dell'inventario estimativo.
un
italiano
che presiede
Longuet Ricevitore
Paolo della Cella,
alla
Della Cella ne era
il
il
ha
si
giudicati per la
« cittadino
somma
rotto; gli
cinquantatre franchi ad un
Buthler di Bobbio
per la
altri
seicento
scompagnati, sono ag-
tutti
di
tore resta per sei franchi
I
prudente sollecitudine di
la
ricordare in cattivo statò e
Bobbio,
Commissario
delegato con lettera dell'otto maggio 1803.
e sedici volumi, che
di
a Bobbio era stata portata
lo assiste:
la Sottoprefettura e
un cittadino
di registro;
Al medesimo compra-
».
uno degli
somma
scaffali
complessiva
con un pie
di
ventuno e cinquanta centesimi sono ceduti a
franchi
com-
tre
pratori, due di Bobbio, Carlo Civaschi e Andrea Bandorini,
si
il
dice donde.
di
A'
2
1
di
delle imposte,
maggio dell'anno 1803
non
l'atto
vendita veniva debitamente registrato con pagarsi
la tassa di
era
un Prati controllore
terzo
due franchi e per
consumato.
La
povera biblioteca
la
biblioteca
;
giacché
alla
publica
auzione sfuggiva l'archivio, e perchè non ancora
ramente spogliato, e perchè
il
inte-
Sottoprefetto, dietro con-
forme parere del bibliotecario nazionale
aveva raccomandato
tutto
di soprassedere.
di Alessandria,
Strana combina-
24
zione
!
faccenda
quello
di
il
uomo
L'uiiicci
che porta
in
tutta (}ue.sta brutta
il
l^ravo bibliotecario,
nota del bu(^n senso,
la
rimane anonimo.
sol(ì
I\Ia torse
j^ià
viene do]X)
me chi di me è ben maggiore, che saprà scovare
nome del savio consigliere, e ben altro ancora di
quanto riguarda anche
Colombano
bazia di S.
venne
ben
così
Per quanto
teca,
le
Colombano,
di S.
esigevano che anche a questo
diplomi e
le
hanno
ci
mie ricerche riguardassero
non l'archivio
carte
già
da aggiungere
])oche t)sservazioni
documenti bobbiesi
i
come
e della sua biblioteca,
per rabl)azia della Novalesa.
fatto
Mi restano alcune
a quello che
minuti particolari dell'ab-
più
i
la biblio-
documenti
estendessero.
si
stessi
Che
i
sono passate ed esistono
esso
di
i
detto.
nell'Archivio di Stato di Torino è ben noto, e qualche
cosa ne avevo veduto
or sono.
Ma
in
una breve
parecchi anni
visita,
ora stuzzicavami forte curiosità di sapere
quando ed in che stato, dopo quali
vicende insomma, fosse avvenuto il passaggio, in seper qual
guito
via
alla
dell'
Di più
archivio
locale, e quali
i
e
il
bibliotecario
documenti attestando
biblioteca
della
persone ed
mi facevano nascere
infiltrazioni
provocata dal
sospensiva
Alessandria.
stenza
e
in
qual
modo
nel
vi
la
di
coesi-
medesimo
misero mano,
dubbio che tranquille inavvertite
o violenti trasporti avessero avuto luogo
dall'uno all'altra e viceversa
C^j.
Una
ricerca
ad Ales-
sandria ed una rassegna a fondo dei materiali bobbiesi
giacenti nell'Archivio di Stato torinese erano indicate e
suggerite.
Quello che non
])otei
far sul)ito, feci poi.
dello scorso febbraio fui in Alessandria:
A'
})rimi
interrogai op-
25
portuno, importuno,
feci
munale, nell'archivio
ricerche
nella
l'
Arelùvio
p.
27)
priano
del R'""
Capitolo
bobbiese,
troverà
d' Ivrea (Torino
quaderni
alcuni
G.
or torinese
R, Finanze.
negli archivi delle
Non mi
Peyron nella sua Notizia
d'aver trovato
dice
già
il
co-
nell'archivio capitolare, in
civico,
quello della R. Intendenza di Finanze.
strano chi ricordi che
biblioteca
v.
Nessuna
del-
1843,
del
Ci-
appunto
37,
degne
delle
persone che presiedono a quei depositi avrebbe potuto
essere
cortese e soccorrevole
paziente,
piìi
qui ogni ricerca fu vana. Passai a Torino,
;
ma
salii
anche
(sanno
una vera ascensione) all'Archivio di
mio caso all' 111.'"° sig. barone Bollati
esperti che è
gli
Stato, esposi
di St. Pierre
è r
111.*"°
veroso
per
la
quero
il
ed a quel suo prezioso collaboratore che
signor cav. d'Agliano.
che caro
ringraziarli
di
Mi
anche pubblicamente
inesauribile bontà e pazienza
di
secondare
aver potuto
in
miei desiderii.
i
è altrettanto do-
onde
si
Devo
compiaca loro di
un tempo relativamente breve
sare nelle mie mani e sotto
i
far pas-
miei occhi ricercando per
entro ad una ad una, per quanto rapidamente, tutte
le
124
cartelle,
più
mazzi provenienti da Bobbio o
i
all'abbazia,
riferentisi
al
paese,
al
vescovado
non trovai quello che più avidamente cercavo,
mento
del codice ambrosiano
a questo
si
riferisse,
una
(^°)
('^).
il
Se
fram-
o qualche cosa
che
mi
rive-
delle ultime cartelle
lava le ultime vicende dell'archivio di S. Colombano.
Trovavo lì un volume (^') in piccolo foglio legato in
pergamena, segnato col N. 8 (t intitolato: lìiventaiào
delle
Carte
Titoli e Doeiinienti delle soppresse
zioni EcclesiasticJie
cJie
erano
Corpora-
depositati negli Archivii
—
—
26
della soppressa Sottoprefettuì-a di Bobbio.
autografa
marginale Archivii Regii,
Regie Aziende (vale a
delle
spiegarmi
furono
Stato)
»
8
5 »
1
la
alle
autografa del
bontà
varie sezioni dell'Ar-
Precede questa nota ed apre
.
il
vo-
Bobbio 23 aprile
Delegato F. Cecca » che dice
lume una dichiarazione datata da
I
in questi
d'Agliano, dei Ministeri, che
sig. cav.
il
come aveva
dire,
gran parte Miuniti
in
chivio di
che,
l'annotazione
dovranno
quali
le
la
rimanenti verranno consegnate all'Archivio
trasferirsi, le
di
che hanno
scritture
le
Napione ordinante
ministro
del
prelevate tutte
*
ori-
come appare da una nota con
ginale ed autentico,
lìrnia
L
iSi ^.
«
«
come qualmente, « incaricato dall' IH."'" sig. D. Gio.
Batta Soave R. Intendente della Città e Provincia di
Voghera, ha raccolto e
inventariato le
e
classificato
carte esistenti negli Archivii di questa Sottoprefettura
di
Bobbio e cioè dei Monasteri
S.
Chiara, di S. Francesco e
Intendenza».
{sic)
di
notare che
fatto
che
il
Ed
il
in
14,
16 e
15,
lombano
fu
di
'<
Reggia
difficile
dal
furono messi a soq-
Crovati
(j/r)
loggiati {sic)
18 14 nel locale di S. Co-
come da Voghera
e
alla
reso molto
discorso
17 aprile
Quando
».
ha trasmessi
di
bravo Delegato non tralascia
suo lavoro
gli archivii
quadro da un drappello
li
li
Colombano,
S.
di
siano passati
a Torino, se direttamente, o sostando ad Alessandria,
dove veniva più
tardi trasportata la
R. Intendenza, è
quanto non ho potuto chiarire, e forse sarebbe una
ricerca
non del
Certo
1821
("j.
fronto tra
il
tutto
inutile.
trasporto a Torino era già
Ne mi
sarebbe spiaciuto
l'inventario,
diciamo
di
così,
avvenuto nel
istituire
un con-
repubblicano
e
—
—
27
quello del Cecca, tra questo e
il
nell'Archivio di Stato torinese
materiale ora esistente
ma
;
non entrava
nel-
ne sarebbe rimasto nella misura del tempo
l'intento mio,
concessomi. Certo parmi di poter dire che
massa
la
cartacea risponde alle grossolane indicazioni del primo
Saltano all'occhio
di quegli inventarii.
e pacchetti,
volumi
i
conti
di
(^^)
i
;
numerosi pacchi
i
documenti delle
spesso rinate controversie tra abbati e vescovi
(^^).
Non
dico altrettanto delle pergamene. Segnatamente non
trovano nelle cartelle
ma
antiche pergamene,
le
si
sol
copie cartacee relativamente recenti, degli antichissimi
diplomi longobardi. Si credettero anzi per un
ma
perduti,
eh.'""
il
dopo
ciava festante poco
trovati
il
mio
che sono
ritorno,
Cecca è redatto
nologico per secoli ed anni,
Così,
ricerche.
colo
si
XV, con
legge
:
il
che può
per esempio, poco oltre
la
Si
può essere
l'inizio
certe
del se-
;
ma
questo porta nel
si
di
identificare
è occupato A.
stesso chiara-
titolo
prefisso la data del 1461: d'altra parte di
revisione di
nel
facilitare
tentati
questo inventario con quello di cui
Peyron
No-
(^5).
ordine cro-
nota marginale accennata dal Napione,
fatto nel i^oo ».
mente
in
Inventalo dei libri e Diploìna del Monastero
«
(-'')
ri-
questione della loro
la
autenticità richiama l'attenzione degli studiosi
terò che r inventario del
momento
C. Carlo Cipolla mi annun-
buon punto, mentre
in
:
prof.
tutti
i
libri
una
della biblioteca bobbiese fatta
1565 da un padre Callisto da Bobbio è conservata
in un codice già bobbiese ed or conservato
memoria
nella biblioteca universitaria torinese
bile
si
riferisca allo stesso
tario dell'archivio
dice
(^'')
;
ed è proba-
argomento quanto
contenersi
nel
l'inven-
cassettone
13°.
—
Ancora
—
28
Cecca, sulla line del secolo XVIII (con
il
nota marginale come sopra) registra:
risio?
la
isto-
e feudatari
y>\
Chronicon Bobicnse tanto cercato dal Ca-
il
(^'ì.
Ma
eccoci ricondotti dall'Archivio
La quale
documenti
nostri
nei
dotta a ben poca cosa. Già
<
Fragmeiiti
Wscovi
rici del Mo)iasU'ì-o di S. Coloììdniiio,
che fosse
<
piccolo è
il
mostra
si
Rossetti
vaso della Biblioteca
il
biblioteca.
alla
("'^)
in
verità
ri-
rilevava che
sono circa
in cui vi
800 volumi » affrettandosi a far riflettere, che non vi
era monaco che non avesse la sua piccola libreria in
camera ('^"). Quel numero di 800 è abbastanza notevolmente superiore a quello di 616 dato dai nostri
documenti.
Ma
dicati
inventario
dall'
è evidente che non
volumi
i
vennero
descrittivo
somma finale.
Non figurano espressamente
tutti
in-
conteggiati
nella
i
iS
trcs ancicns livrcs iìiiprinics et
anciens de maticres diverses e
livi^es
primo
né
scaffale
J<9 petits
i
livres de St.
i
ig de
i
livres,
Pcres,
Ma
del quarto.
sono
stati
diverses,
nei
né
;
i
i
4^
si
i^g
i
i
né
^6
4 miscellanea del
secondo
Ecriture del
;
diverses,
jp des Expositenrs
i
50
del terzo; né
24 gros livres de St. Pères
deve pensare che tutti questi libri
distribuiti
nei
St.
somma
mamiscrits e
22 de maticres
anciens ecclesiastiqnes e
j^
quella
in
e
i
compenetrati nelle 88 ccuvres
livres d' Ecriture St. et morale, ecc. e
d' histoire ecc. della
somma
totale, le
somme
ri-
battendosi perfettamente. Assai più notevole é l'omissione dei
no
livres de droit civil avec le cartoli de hois
de diffcrens anteurs et estimés. Erano stampati o manoscritti
?
Certo
il
carton de bois non
basta
per
farli
—
—
29
credere manoscritti chi ricordi
dirò meglio coperture,
legature,
frequenti
le
originarie
lignee di tanti
fra
volumi stampati nel quattrocento. Dirò anzi che mi
pensarli
chiari,
ma
non manoscritti
vedere che anche
il
tario riescono a leggerne
stampati, e con
gli autori del
i
fa
molto
tipi
nostro inven-
nomi, e ne hanno qualche
i
come di nomi csthucs. Comunc^uc sia, certo
6i6 della somma finale darebbero appunto
conoscenza,
è che co'
gli
800
Rossetti;
Più facilmente
finire?
regie,
circa del
payemens,
dove saranno andati a
spiega l'omissione dei 181 livres
si
Forse
ecc.
ma
i
descrittori s'accorsero
che
era tutta roba dell'archivio e in quello la riposero.
Il
nostro inventario
descrittivo
numero, non sull'esistenza
dubbio
lascia
di manoscritti
sul
venduti all'asta
maggio 1803. Ventun frammenti sono espressamente indicati, e dovevano essere unità abbastanza
cospicue per imporsi a descrittori come
nostri (^').
Il dubbio poi non riguarda solo quelli indicati confusamente come parte delle SS cruvres diverses, ma anche
quelli che poterono e, a mio avviso, dovettero trovarsi,
del
18
i
sebbene non
indicati,
Non
negli altri gruppi.
si
pos-
sono, parmi, trascurare certe analogie tra le indicazioni
del nostro inventario e quelle del
dei manoscritti bobbiesi
jy anciens
dice che
i
Peyron
da sé veduti.
ecclesiastiques e
11
là
nostro registra
26 de scniions ;
suoi manoscritti constavano in
(frase certo esagerata) inissalihis,
'
Italici
res
46 petits
asceticas
gesta
Peyron
leciionariis, anlipho-
livres spiriiiiels ;
et
il
massima parte
nariis, breviariis, Jiomeliariis. L'inventario:
nacorètes, q
dove parla
il
29
libri
d'a-
Peyron: codices
Ereniitariini
L'inventario: 18 de maticre de confessions ;
exponeiites.
il
Peyron:
—
—
30
I[icronviìii de
Opera Aniouiiii,
lìarlJioIomaei
J'^a/entia,
de Pisis. Queste analooie sembreranno anche più cona chi percorra anche
sidere\c)li
soH titoH dei mano-
i
bobbiesi di Torino (Ottino, op.
scritti
È
non soccorrano più chiare e de-
deplorev(ìlc che
cisive ragioni
mente
di
conchiudere, perchè
di
cit.).
si
tratta evidente-
cosa abbastanza importante. Se
i
manoscritti
venduti all'asta repubblicana erano quelli stessi veduti
poi dal Peyron, possiamo dire di ])ossederli (piasi tutti
nella
Universitaria
veduto
la
(^),
qli
Torino, poiché,
di
nieuni da
lui
scelti
ed
come abbiamo
con
ac(]uistati,
abbondante trentina dei venuti appresso, equivar-
rebbero
stiti
alla quasi
totalità
dei
i
1
9 manoscritti super-
a Bobbio ancora nel primo anno di questo secolo.
Non
parrà
monaci
pressi
improbabile che
certo
di
Colombano,
S.
gli
vista
sop-
stessi
la
del
viltà
prezzo, procurassero per interposta persona di riavere
i
loro
libri,
per
taggio,
cedendoli poi
loro
economiche loro
anche
inflitte
di
secolarizzati
i^^)
rovine
Mi viene
libri,
Bobbio, non fosse che uno dei
di
S.
Colombano
;
forse
un
in-
venuto a monacarsi a Bobbio, come d'Irlanda
Colombano, e che con quella tranintrapprendenza che
inglese non ismentisce
era venuto
quilla
dalla soppressione.
le
dubbio che quel Buthler deliberatario dei
il
monaci
vi
Peyron con qualche van-
anche più sensibile dopo
che è detto cittadino
glese
al
S.
1'
quasi mai, presentavasi all'asta colla semplice ed allora
quasi sacramentale qualifica di cittadino.
Che
il
Peyron
dovesse usare ogni riserbo parlando dei detentori e
rivenditori de' codici,
La
si
capisce troppo facilmente.
parte poi de' codici stessi, ch'egli dice venduta
—
Francia, sarebbe tutta da scoprire
in
il
—
31
(^').
Inglese o no
deliberatario dell'asta di Bobbio, certo è che
uno
dei codici di
l'ispezione diretta
dizio sulla via dal
Giunto
se,
al
Colombano è andato a finire in
a Cambridge (^^). Forse
del codice può fornire qualche inmedesimo percorsa.
S.
precisamente
e
Inghilterra,
almeno
termine della mia breve nota, dirò che,
a parer mio, nulla più
non è punto escluso, è
v'è
anzi,
da sperare a Bobbio,
oso dire, probabile
che
qualche altro codice bobbiese abbia a venire alla luce,
che ancora sta
in
mani
private,
o giace ignorato od
irreconosciuto in qualche publica biblioteca
{^^).
Il
mio
lieve lavoro avrà la sua giustificazione e la sua ricom-
pensa, se servirà a mettere sull'avviso
fornirà
cerche.
loro
qualche
indicazione
utile
gli
alle
studiosi,
future
e
ri-
NOTE.
Mahillon, Annales Benedici,
1
950 sego, dove da
I,
196; Ughelli, Italia sacra, IV,
B. Rossetti, Bobbio ilhcTorino 1795; A. Peyron, M. Tulli Ciccronis... fragnienta ecc.,
De Montalembert, Les
.Stuttgardiae et Tubingae 1824, p. iv-xii
nioines d'Occident, tom, 2^ Paris, 1S63, pp. 449 segg., toni. 36 1S66,
pp. loi segg. A. Dantier, Les vwnasicres bénédictins d^ Ilalie, tomo II,
P. Dakmstaedter, Das Reichsgut in der LomParis 1S66, p. 1-58
col.
la serie degli abbati.
siraio,
;
;
;
bardei und Piemonte, Strassburg 1SS6, p. 11, 197 seg.; F. Carta, C.
Cipolla e C. Parati, Allanle palcografico-artistico compilato sui manoscritti esposti in
Torino
Torino, 1S99, pag.
2
alla
mostra diarie sacra nel 1\[DCCCXCVII,
11.
Rossetti, op.
cit.
ed
ivi
(Ij
la vita,
ili) le
lettere, (III)
il
culto
anche G. Casalis, Dizionario geodi Sardegna, Torino 1754, voi. II, p. 375 seg.;
degli Slati.
grafico
MoN. Germ., Epislolar., Ili, p. 154-190; Neues Archiv. f. a. d. Gk., X,
p. ^2, seg.; Miss IM. Stokes, Six Monlhs in the Apennines, London 1S92,
p. 109-14S, dove colla descrizione di Bobbio, la vita di S. Colombano
di S.
Colombano, del quale
.
in
.
.
.
cfr.
.
Italia.
Topographisch-hislorisce
Ex-
cnrsc in ]\Htlheilungen fi'cr Oesterreichische Geschichtforschungcn,
XX,
3
p.
Jung, Bobbio, Vcleia, Bardi.
J.
521 seg.
4
Muratori, Antiquilates
ron, op.
5
cit.,
Italicac, III, Diss. 43, col. S18 segg.;
Pey-
p. VI-XXXVII.
Peyron, op.
cit., p.
fund in Bobbio (aus
dem
xxxiii seg.; O. von
Gebhardt, Ein
Cenlralblalt filr Bibliothckcnwesen,
Biìcher-
V.
lleft.
G. Ottino, I codici bobbiesi nella biblioteca nazionale di Torino, Torino-Palermo 1890; O. Sukbxss, Handschriftett von
Bobbio in der Vaticanischen und Ambrosianiscen Bibliotheck in Cenlral8-ioj Leipzig 188S;
blalt f.
Bw. XIII,
Heft.
I
(I
Vatic.j, Heft. 2, 3 (II Atìibros.).
—
—
34
PKYRON, Op. Cit., p. IV, XXIX seg.
Mi è caro di rendere qui publiche grazie a quel Rev. Parroco
6
7
per l'ospitalità e
premure, delle quali volle esser largo.
le deferenti
RossKTTi, op. cit., voi. Ili, p. 114 seg.
9 Ne anche il Rossktti 'op. cit., p. 130) dà alcuna utile indicazione;
se pur non ispiega la scomparsa d'ogni traccia delia biblioteca accennando alla piccolezza del vaso che la conteneva.
s
Dico quasi intera, jìerchè darò in altra occasione notizia di una
pergamena con una non meno curiosa sottoscrizione certamente autografa del nostro arcivescovo Ariberto, occorsami nell'archivio
capitolare della cattedrale bobbiense messo gentilmente a mia dispo'o
curiosa
da quei reverendissimi signori Canonici.
sizione
" Non
è a caso che
dico offcriiini, jierchè
alla cortesia squisita
ne dessi soltanto,
tli
\\.
.S.
li
il
devo interamente,
Vescovo di Bobbio
Monsignor Forati e del suo degno .Segretario Mons. Dott. Cesare Bobbi,
che procuravami anche la fotografia dell'anzidetta pergamena con molto
suo disagio.
>2 I tre documenti formano un sol fascicolo e sono custoditi in una
cartella segnata: Parrocchia di S. Colombano. ^; il f. i, fa da copertina
e non reca che le parole Note de ce ecc.; il f. 2 ha un inventario cancellato di alcuni capi della grossa supellettile della
spazio vuoto, e non è che
.a
la narrativa dell'inventario.
due
circa
sacristia: poi
terzi della ])agina
uno
che comincia
tre documenti quali
comuni corrispondenti alle remio carissimo amico e confratello
Pur riproducendo
i
giaciono, aggiungo tra parentesi le date
pubblicane. Ringrazio vivamente
il
dividendo meco
Prof. Luigi Grasselli dell'aiuto prestatomi
il
lavoro e
della copia e della collazione dei documenti.
13
altra
In
mezzo
libre, redige
la
al
foglio in
mano contemporanea:
alto,
di
i^
mano: N. y/
pour Vusage du Bureau, V originai ayant
Direction par lettre du 21 prairial an.
testo del
documento è
mano
di
in
margine
di
qu'un doublé en papier
Ccttc piece n'est
été transniis à
// (io fuin iSoj)
cancelleresca,
le
«." 7^.
firme d'altra
li
mano
contemporanea.
nel
'4 In mezzo al foglio,
documento I. Il testo
in alto:
A'^.
è tutto di
5 e
margine
in
mano
i'istessa
nota che
cancelleresca, la firma au-
tografa.
'5
Pevron, op.
cit.,
p.
XXX
seg., e rn^AV Errata, p. 69.
Ottino, (op. cit., p. vi seg.) dice di dubitar molto delia verità
di questa nota, e che forse
trattò di stampati, non di manoscritti,
codici bobbiesi deila l'nise non forse sperati, ma non ottenuti; che
16
.si
i
versitaria Torinese
«sono
telle di palimpsesti, 3
detti».
in
numero
di 71 e più precisamente, 3 car-
buste di miscellanee e 65 codici propriamente
Mi pare impossibile che
il
Pevron
si
ingannasse tanto. Se egli
—
ci
una
(là
di
almeno cento
—
codici bobbiesi {uoveni supra scxa-
invece dei 71 dell'OTTiNO, credo ciò dipenda
diverso onde i due computano
frammenti e le mi-
trif^inla)
modo
solo dal
scellanee.
che
somma
supra
giìita e
35
Che
i
del resto penso ancor
io,
come sembra credere I'Ottixo,
alcuni [quosdam] codici scelti dal Pp:vron furono a un dipresso
.^li
che dice d'aver veduto.
Dico pare, perchè manca la prima parte del verbale, quella che
conteneva l'inventario della chiesa e della sacristia, e nella quale alla
data del giorno 21 fructidor s'aggiimgeva certo quella dell'anno. Preferisco poi iSoi al 1S02, perchè mi pare impossibile che a due soli
tutti
i
69,
17
giorni di distanza dall'apposizione dei suggelli (operazione di cui dovette
certo redigersi e trasmettersi
verbale) fossero già date
il
lettere di
le
sottoprefettura per la delegazione a levarli, tanto più che (come ap-
pare dal confronto tra
i
tenori de'
docum. Ile
III) a' 9 di
settembre
del 1802 Bobbio non era ancora sottoprefettura. D'altra parte già dal
14 giugno del
1800
Marengo aveva
di
vittoria
la
Francesi tanta parte dell'Alta
Italia,
ridato in
mano
a'
e Bobbio per la sua stessa vicinanza
importanza strategica (cfr. Jung, 1. e, p. 523, nota i), dovette
il contraccolpo della memoranda Ijattaglia; e si sa d'altronde con quanta sollecitudine per l'avidità di tutto prendere si impiantasse dovunque la così detta amministrazione repubblicana. E forse
questa funzionava a Bobbio nel settembre del 1800 ma se fin da que-
e per
la
subito risentire
;
st'anno furon
avrebbe
apposti
i
Colombano, troppo a lungo li
dei vincitori. Qualche ricerca d'archivio
suggelli a
lasciati intatti l'avidità
.S.
potrà portare piena luce su questo punto, di importanza, del resto,
molto
is
relativa.
II
Rossetti
(op. cit.. Ili,
p.
130)
sembra accennare a
diverso per l'archivio, e dice espressamente che
erano conservati nell'archivio:
il
i
locale
manoscritti superstiti
nostro inventario esclude l'una e l'altra
cosa.
19
Le
cartelle dell'antico archivio bobbiesc
portano
la
segnatura:
Abbazie S. Colombano. Bobbio; non sono tutte numerate, od almeno
non erano. Qualche cosa riguardante Bobbio
si trova pure sotto le segnature Real Casa. Lettere di Vescovi. Bobbio ; Materie ecclesiastiche;
Vescovado di Bobbio; Paesi di nuovo acquisto. Bobbiese.
20 Non mancano certo i frammenti nelle cartelle bobbiesi dell'Ar-
chivio di Stato torinese, e specialmente
nelle ultime della serie;
ma
sono cose, se non erro, di poca importanza,
più liturgici, alcuno di
gius civile, nessuno antichissimo. Ricordo, perchè a qualcuno può giovare, un frammento della vita di S. Martino adibito già come coperta
ad un Registruin curie novalicii, un breve frammento del Liher Ponti/icalis di qualche interesse paleografico, come anche un frammento
dei Dialoghi di Gregorio M. del secolo X-XI. Un largo frammento
i
36
ili
roninientario
cartella se,i;nata
M' /ùtri(ù'
A",
/j.
G.
di
\'iri;ilio
secolo XIII
del
in principio
./S,
ed
si
trova nella
(ine di Rcgis/iiiiii in-
in
s/rmnrti/oriim ab anno i^^ó ad /s/S- \'<de ajjjiena la fatica di accennare,
sparsi in diverse cartelle, alcuni documenti di rapiiorti politici ed eccle-
Milano e Bobbio nel secolo X\'. Di qualche interesse, alsono alcune tra le moltissime carte rì.q:uardanti Bobbio
stessa. Così nella cart. 51, in un carte.nsio relativo al priorato di Bardolino nel veronese spettante a S. Colombano, l'itinerario da Verona
a Bobbio nel 1477: «Questa sera la via.... Da Corna a Mantua, da
«Manina a Parma, da Parma a Borgo Samclonino, da Borgo Samdo« nino a Piasenza, da Piasenza a Riverga, da Riverga a Traueni, da
«Traueni a Mezzani, da Mezzani a Bobio». Nella cart. 56, del 1497:
« J)h'isioiies Civifatis (Boòù'K'sìs) per vocahula et nomina vel co_s:noniina
speeiaìia scciinditin votitiam quani nos in prcscntiarum liabcre polimnus
tra
siastici
meno
locale,
in quodaui libro antiquo signato B. e. 3
«
Cappelle et
altari
>\.
Nella cart. 59, tiell'anno 1516
di .S. Colombano di Bobbio.
:
che erano nella chiesa
Capelle da costruirsi nella ricostruzione
»
con una curiosa notizia sulla
divozione delle donne bobbiesi all'altare Sanctae ISIariae de canipaniti.
Nella cartella 64, del 1574:
Officiali del
Monasterio
di S.
suseguenti » e viene fino
Columbani, cioè
Visitatio ccelesiae Sancti
della chiesa e della sacristia. Nella
cart.
Columbano
al 1754.
chivio ed alla libreria: in fine al
6".
di
il
« Libro degli
Bobio dall'anno 1645 con
13 C. 48
Vi figurano sempre
volume un inventario
i
deputati all'ar-
della supellettile
monastero del 1699, e della Sacristia del 1704 e del 1722. Nel
mazzo primo Paesi di nuovo acquisto. Bobhiesc, una piccola rivela-
del
zione, che forse spiega
come
il
sindaco di Bobbio e
giudice di pace
il
meritassero la fiducia dei repubblicani francési nella liquidazione di
Reggenti GioColombano. In data di Bobbio 2 gennaio 1770
van Battista Della Chiesa e Manfredo Ballarini si rivolgono al ministro
insinuando un progetto di pubbliche scuole mediante la soppressione
S.
i
numerose memorie di fatto e rimemorie ripetute a' 20 di
marzo dello stesso .anno da Giuseppe Ballarini subentrato agli scaduti
Reggenti. .Se non che una mano coeva cancelleresca notava a tergo
del monastero dei Banedettini, con
flessioni in favore della città; insinuazioni e
della prima carta:
stessa cartella,
«Non
come
se n'è fatto u.so».
nel 1.S22
si
Ed
trattasse per
è pur ricordato nella
il
ripristino dei
Bene-
dettini.
21 Credo
che il volume sia ora custodito a jiarle: lo accompagnava una copia coeva in volume di formato alriuanto minore.
22
La
prefazione
MDCCCXXT,
del
Pevron
(op.
cit.)
porta la data:
IV
kal,
aveva già messo l'occhio e la mano in immensa farragine tabularii Bobiensis fp. xxix-xxx), e questo nell'archivio
iun.
di Stato (p. 641.
ed
egli
—
23
Non credo però
37
tutti quelli
—
che figurano nell'inventario descrit-
tivo della biblioteca, e dei quali sarà parola più avanti.
24
Le
F. Ughelli, Italia sacra, iv, col. 925 esegg: G. Capi'klletti,
Venezia ÌS57, xiii, p. 615 e seg.
F. Savio, Gli
chiese d' Italia,
;
antichi Vescovi d'Italia dalle origini al 1300, ecc., Torino, 1899, pa-
gine 158-174-
M. Hartmann, lìcìucrkungen zu den àlteslen Langobardi(in Neues Archiv f. ci. d. G. xxv. 608-617).
26 Pevron, op. cit., p. XXXIII e seg., 1-228.
27 E il codice segnato F. IV. 12 poco bene descritto daH'O'niNO
a pag. 28 e seg. dell'op. cit., appena accennato dal I'kvron (op. cit.,
25
L.
schen Kdnigsurkundcn
p. 220), e già
prima senza alcuna descrizione pubblicato in parte dal
14S e segg.). Nel verso del f. 116 si legge,
j).
Rossetti
(op. cit. Ili,
scritto di
mano
a
D.
del sec.
XVI
:
MDLXXV visuni
pure nel verso
Callisto Robbiensi: e
di
fiiit
hoc oppiis
un semifoglio
(sic)
di risguardo
mano, credo: Ego D. Callixtus a Bobio
anno 7575 / dove è anche memoria di due monaci di Luxeuil venuti a Bobbio nel 1620 a visitare il corpo di S. Colombano. Tutte queste note, né queste soltanto, vennero dall'OTTiNO
omesse; omissione per vero molto meno spiegabile in lui che nel
avanti
vidi
il
frontispizio, dell'istessa
onmcs
libros sub
Bethmann
(Archiv f. à. d. Glc. v, pag. 611, n. 19) e negli Editori del
magnifico Aliante paleografico-artistico (v. sopra nota i).
28
Pevron, op.
cit.,
p. xv.
V. sop. nota 9.
30 A Milano nelle soppressioni coeve a quella di l'obliio si seguiva
la pratica (seguita anche più recentemente) di non conliscare né le
supellettili né
libri che i singoli monaci si tenevano in camera. La
Braidense deve a questa pratica la pregevole raccolta dei manoscritti
del P. Ermete Bonomi dei benedettini di .S. Ambrogio nostro (v, Arch.
Stor. Lomb. xxii, fase, vi, 1095). Ho ragioni per credere che anche
l'Ambrosiana trasse da quella pratica qualche vantaggio. Non sarà
inutile il notare che, a concludere dal verbale di vendita, la stessa
])ratica deve ritenersi seguita anche coi benedettini di Bobbio.
31 Noto che anche l'intermediario del Card. Federico Borromeo
per l'acquisto di codici bobbiesi in favore dell'Ambrosiana, andato a
Bobbio in servizio di avanscoperta, in calce ad una « lista che alla
sfuggita» potè fare dei libri veduti (pubblicata da O. .Seebass, 1. e. II,
p. 57 ^egg.), notava: «Sono altri pezi (non pepi come, forse per error
di tipi nel luogo citato, S. 1. e.) de libri in alcune casse, ma poiché
questi Padri non me gli hanno mostri, ne io ho preso ardire di vederli contra voglia loro». Così
buoni Padri glieli avessero mostri...
29
i
i
e ceduti
32
!
Vedi sop. nota
16.
-
-
38
33 Corto lUitler era od ò il nome di molte famiglie inglesi, ed
anche cattoliche, dalle qnali uscirono anche al jnincipio di (|uesto secolo
uomini abbastanza insigni. I nostri documenti hanno lUitZ/ler ma credo
elle i|ueH7/ sia slata messa lì, come si metteva in iirot/zonotaro e in
protZ/omartire, quasi a mettere in maggior rilievo l'origine straniera
della parola. E infatti il sullodato monsignor Bobbi, vicario generale
di Bobbio, mi assicurava che quel nome è lassù allatto estraneo e sconosciuto, anche per quanto risulta da' registri.
3* L. Dkmsi.i:, Caòiticf des 3fatinscrils li, p. 341, segnala due codici
conie provenienti da Bobbio il 13246 ed il 1359S mss. lat. ma poi chiudendo la descrizione del jirimo (1 e. IH, p. 225), dice che non direttamente da Bobbio, sibbene dall'abbazia di S. Germain des Près esso
è jiervenuto alla Nazionale. La stessa -via tenne il cod. 1359S (Cfr.
P. E. PuvoL, Descripiions bihHo_s:raphìques des maìinscrits.... du livre
;
;
De
imitatioiie divisti.
Paris
1.S9.S,
115
p.
bobbiese è nella Nazionale di Napoli
;
e segg).
ma come
vi
Un
illustre
codice
pervenisse da molto
tempo avanti dice il Gehhardt (1. e, p. iS e segg.); il quale dice
pure del manoscritto bobbiese di Wolfenbiìttel (1. e, p. 62 e segg.) testé
descritto ed illustrato da O. v. Heinemann {Katalos; der Handschriflen
der herzogl. Bibliothck zu
p. 124 e segg.)
il
Wo/Jeubi'iiiel,
quale ne ritesse
voi.
(p. 128) le
VI, X'olfenbiìllel, 189S,
vicende.
Due
codici bob-
sono conservati nella Biblioteca Palatina di Vienna, ma non direttamente da Bobbio sibbene dal monastero napoletano di S. Giovanni
di Carbonara li dice venuti I'Endmciier: (Catalogus codicum p/iilofiicorwn laiinorum Eibliotccae Palatinae ]'iiidobonensis. Vindobonae, 1836,
p. 215 e 224) al quale rimandano le Tabulae codicum marni scriptorum, ecc. (Vindobonae 1S64, p. 2 e seg.j. Dell'epoca della venuta
non si parla nei luoghi citati, ma il Gebhardt d'uno dei due codici
viennesi (1. e, p. 54 e segg.) mostra che già fin dai primi anni del secolo XVI avevano abbandonato la biblioteca di S. Colombano. Quanto
al codice dell 'Escuriale che si vuole bobbiese (cfi'. Nctics Archiv.f. ci.
d. Gk., V, p. 6221, esso fu comprato a Pavia nel 1521.
35 Lo segnalava il eh. Dott. H. Schenkl come esistente in quella
Biblioteca Universitaria sotto il n. 3334 {Dibliotheca Patruin Latinorum
Britannica, ir Bd, I Abth, Wien, 1897, p. 79): «3334, s. xv. Ejnstolarium (Liber S. Columbani de P>obio) ». L'inventario pubblicato d.il
Pevkon fop. cit., p. 52^ tra volumi ad cultiini divinnm sire ad cìiornm
biesi
i
pcrtincntia registo tre cpistolaria
;
wva antiqua
li
dice
il
titolo
comune;
anticuni ciascimo è detto nelle brevi descrizioni, e di più portavano
i
numeri non sempre, ma di regola riportati neir inventario dai codici stessi. Mi par quindi più probabile
che l'epistolario di Cambridge sia di quei codici, ai quali accenna il
Pevron (1. e, p. XXXI, nota (i), tanto recenti, che non poterono comnumeri d'inventario
23, 24, 25,
—
39
—
prendersi nell'inventario slesso. Intanto certa cosa è che
Cambridg-e è da aggiungere
taria di
dei luoghi
fra'
quali
andarono dispersi
in Ccnlralblatl fiìr Bibliothckemvcsen,
O. VON GKnHARDT,
p. 76 e segg.).
di
Bobbio dice
(op.
cit.,
p.
alla
c.
1.
i
lista
la
codici bobbiesi
(cfr.
446 e segg.
6S e seg., e Skehass, ibid.,
p.
i<St,>7,
Universi-
già abbastanza lunga
p.
;
Gottlier
anche
ma
e.
1.
iii,
Una carta geograiìca facilmente venuta dal monastero
il
Pevron d'aver veduto nella biblioteca di Parma
173).
Giova qui ricordare che
alla
bene-
biblioteca dei
Parma migrarono pure due volumi del Carisio, due volte,
nel 17S3 e nel 1792, abbate di S. Colombano (ibid., p. xv). Un'altra
biblioteca accenna il Pevron (ibid., p. 2011, ma non nomina, come
detentrice di un codice certamente bobbiese delle Sentenze di Isidoro
e portante il numero di inventario 99. Tanto più strano appare che
cod. amsotto tal numero egli descrivesse (1. e, p. 195 e segg.)
brosiano C. 77 .Sup. già bobbiese sotto il numero 5S (benché non risponda al 5S dell'inventario) che il Peykon stesso accenna (1. e, p. 201)
dettini di
il
e chiaramente
si
legge
al
f.
5 del
È scambiando
codice ambrosiano.
che il Reiffekscheid iBihliothcca Pairuiii latiuonnii i/alìca,
II Bd., Wien, 1871, p. 71) lo dà per scritto sotto il numero 98; scambio
occorsogli anche a proposito del codice ambrosiano D. 519 Inf. già bobIjiese 51, (cfr. Seeiìass 1. e, p. 64, nota (i)), dove nello scambio gli
tenne poi dietro il Gottlieb (1. e, p. 458).
Si sarebbe tentati di identificare l'Isidoro dell'anonima biblioteca
del Peyrou con l'Isidra'o 'oubbiese che il Gottlieis diceva ancora apil
5 per 9
:
partenente alla raccolta Morbio (Centralblail, f. Biv., 1887, p. 4461,
e senza dubbio è cpiello che comparve con altre preziose cose (p. es.
un frai>inc7i/iiin gromaticoruvi) sotto il n. 479 del catalogo redatto per
la
vendita di quella raccolta fatta da Llst e
Ma
Francke
a Lipsia,
a'
24
Mever, che i:)er quella parte redige
dice: Isidori Origines; il Pevron invece: Isidori senienil catalogo,
iiarum libros tres. Uno scambio da parte del Pevron non è impose segg. di giugno del 1889.
s. l'ile,
tanto più che
il
parla di cosa veduta
altrove e, pare, per sola
reminiscenza.
Sarebbe ad ogni modo molto utile il sapere precisamente dove è
andato a posare il prezioso volume, che il eh. Dolt. L. Frati (/ codici
Morbio della R. Biblioteca di Brera, Forlì, 1897, p. 9) dice passato
« in proprietà privata per 2050 marchi »; né più si dice là donde sembra attinta questa notizia {Ccntralblatt f. Bw., vi, (1889), p. 376). Come
si vede, vi sono ancora dei desiderata, e non aveva tutti i torti I'Ottino
di
]:>.
domandare, ancora nel
257):
«Oltre
1890, {Giontale di Erudizione, voi. II (1S90),
la \'aticana di
Roma, l'Ambrosiana
di
Milano e
la
Na-
zionale di Torino, quale altra biblioteca pubblica o privata, italiana od
estera,,
possiede codici o frammenti di codici già appartenenti
monastero
di S.
Colombano
in
Bobbio
».
al
celebre
—
36
dal
—
40
Per esempio, l'elenco dei codici Ambrosiano-bobbiesi redatto
(1. e, p. 64-66) e che ne numera 71, deve portarsi a 73,
Sekhass
due
lioventlosi ajrginnijere
ijnature ambrosiane:
altri
una miscellanea
ture risponde
manoscritti, clie or stanno sotto le se-
246, Inf. e Q. 32.
I,
A
ciascuna
di
ijucste segna-
della di cui varia composizione
non voglio
né devo qui occuparmi, limitandomi a dire lo stretto necessario degli
elementi che provengono certamente da Bobbio, provenienza sfuggita
ai cercatori di cose bobbiensi e che non ho jiotulo indicare ad altri,
perchè io stesso ignoravo.
Ailunque nel foglio 4 del cod. O. 32, sotto la segnatura solita a' codici bobbiesi e della solita mano: Libcr Sdì coluìiibani de bobio comincia
un trattato che la rubrica annuncia cosi Incipit tradaius JMagistri G. perffiuiirtisis contra catharos ci pasat^ios iti quo conivi cofifmidit crrorcs
aucioritatibiis et arguincntis. E comincia il trattato stesso: Inani quideni
,
:
ac pernieiosa scolasticarum qiicstionuni subtililatc posiposita, e continua
dove
ipsc crai deus adopliiius ci non deus
segno di abbreviazione in lo), col richiamo al principio della pagina che seguiva: diciimts quod super ius. La scrittura occupa
un quinterno ed un quaderno membranacei di 0.23 X0.16 circa, divisa
in due colonne, di mano del secolo XIV, o delta line del XIII. La confino al
21
f.
finisce mutilo:
natnralis. Solo (con
futazione contro
mincia solo
catari e intera, quella contro
i
alla quart' ultima colonna.
sicurezza che è questo
il
Muratori
Seebass
(1.
nel
e,
bobbiese dal
il
Si
i
passaci o passagini codire con tutta
può dunque
secondo degli opuscoli ambrosiani de' quali parla
delle Anliquit. Hai. (col. 150J, non trovati dal
tomo v
p. 63,
notali)]; e precisamente quello designato
Muratori
stesso. L'altro
opuscolo del Muratori
si
come
trova
Ambros. S. 27 .Sup.; ma non è bobbiese, né il Muratori lo dice
tale, come sembra credere il sig. Seebass. L'identità del nostro frammento
col numero 155 dell'inventario bobbiese (Pevron, op. cit., p. 25) non
nel cod.
dubbio dalle piccole divergenze tra esso
que?;ti non vuol darne
che un saggio frettoloso, e si sa del resto con che magnifica negligenza
da gran signore procedesse talvolta quel vero Creso dei documenti
antichi
e d'altronde nell'Ambrosiana dove egli espressamente dice
d'averlo trovato, non v'è altro codice bobbiese o non bobbiese, che
risponda alle sue indicazioni. Dirò piuttosto che, a mio avviso, nello
stato attuale, cioè di miscellanea, il cod. Q. 32 si trovò anche a Bobbio.
Tutto lo dice a chi guarda il codice, tranne
fogli di risguardo, aggiunti, si vede, qui; e l'inventario del 1461 mi sembra lo lasci abbastanza intendere mentre nota « In hoc volnniinc in/rascripta contincntur
credo possa essere revocata
e quello che ne da
il
in
Muratori. È evidente che
;
i
:
videlicet:
/§$.
ittcoinplclus.
G. pergavtensis Iraclalus conlra palliar cnos et pasagios
Ed
qucdavi
precisamente esso
sia
alia.
Salis parvi voi. Invece nulla dice
venuto all'Ambrosiana, senonchè
la
quando
presenza
—
danno
delle antiche segnature
o ben poco dopo,
cod.
Il
come
cupa
I
246
che contiene
fogli 72-102, tre
venuto cogli
altri
XVII.
una miscellanea
posto, ed ocquaderni ed un duernio membranacei di 0.21X0. 15
tale piuttosto recente. Il
i
diritto di crederlo
il
principio del secolo
al
Inf.
—
41
l'altro liobbiese, è
bobbiese è inserto
al ciuinto
preceduti da tre fogli cartacei sovraggiunti qui all'arrivo del codice,
arrivo che nel
mente e
terzo di
questi fogli (74 della miscellanea) è espressa-
solennemente detto con
la formola che distingue
nostri
pochissime eccezioni),
cfr. Skehass 1. e. n,
essere avvenuto nell'anno 1606, l'anno della grande e preziosa
p. 61
accessione bobbiese all'Ambrosiana. La nota è di mano contemporanea,
direi
i
—
bobbiesi, fatte
codici
—
come contemporanea, ma
mano che
diversa è la
nel foglio stesso
dando
all'opuscolo un titolo, scrisse: libellus de Virtutibus ad uiorcs pcriincnlihus; e un'altra \>\\\ recente, forse del Muratori stesso: Sive coiiipciidiuin moralis philosophiae.
Il
f.
ci dea le
73
varie segnature che
già l'opuscolo, isolato, nell'Ambrosiana, l'ultima era
tura ripetuta nel verso del
del secolo
XVII
f.
72,
Hunc
scrisse:
due
sedeat,
con che
figurine;
si
il
titolo,
pare,
dove un'altra mano pure del principio
de virtutibus ad luores perliL'inizio dell'opuscolo è JMoralium
eie.
dispersuin voluitiina, con discreta
cum principibus
fine: ut sedeat
chiude una duplice invocazione
rubrica: Explicinut
dalla
ysagoge
in
mor aleni
Lo
verseinur iudicis cuncta cernentis.
scriba
finale,
dopo
:
ini-
et soliutn gloriae
preceduta
phylosopìiiain
e questa dalle parole
dell'opuscolo),
ebbe
64 Inf.; segna-
codiccìii
nciitibus qui ex bibliothcca Bobii
dogma philosophoruui per limita
ziale a
I.
cum
(il
vero
ante ocnlos
le solite giaculatorie,
anche il nome del padrone
])rimitivo del libro, una parola in rosso ed una parola in nero ora si
legge soltanto Iste libcr est domini
de laudn. né credo possa più
leggersi il resto, troppo profondamente raschiato. L'opuscolo, un dialogo in cornice di sogno o visione, mi richiama il gusto e il modo
dell'Albertano da Brescia ben noto agli studiosi della nostra letteratura
umanistica (cfr. Mazzucchelli, Gli scrittori d' Italia I. I, p. 294 segg.);
ma tra le cose di lui edite non lo trovo, ed anche per questo è molto
probabile ch'io torni sull'uno e sull'altro de' nostri due bobbiesi.
Intanto mi obbliga ad una breve giunta la nota: Liber Sancti
Columbani de bobio, onde il primo dei due codici è insignito. Giustadiciam
cosi,
dell'arte sua,
aveva
scritto
:
:
,
mente osservano gli ili. Editori deìV Atlante paleografico-artistico (p. 6,
non essere facile stabilire l'età di quella nota e delle consimili
tav. vii)
che nonostante
l'arcaicità della
volle attribuire al secolo
XV.
Il
forma delle lettere il Reiff-erscheid
prudente riserbo di uomini così com-
un grave ammonimento per chi fosse tentato a
ma non mi pare di dovermi mettere nel
numero pur pensando che la ormai vecchia questione sia matura ad
petenti, dev'essere
facili
e corrive conclusioni;
—
una soluzione almeno
sopra, è del secolo
colo XIll
ma non
;
parziale.
XIV;
si
più in
là,
42
La
—
scrittura del codice,
potrà tult'al più
come
si
risalire
può vedere
come ho
detto
alia fine del se-
e giudicare dall'an-
nesso facsimile. Ora la soprascritta Libcr sancii coluntbani de bobio è,
paleograficamente parlando, in tutto simile e coeva alle eguali o quasi
uguali diciture [Est Seti e. d. C, oppure: Esl monastern s. e. d. C,
od anche:
Is/i'
ìiòcr est nioiiasterii s. e. d.
C.)
che
si
leggono quasi
senza eccezione nei codici bobbiesi anche più antichi. Non poteva,
naturalmente, venire in questione la dicitura più lunga, che pur .si trova
menzione dei benesi sa, nel monastero
di S. Colombano ormai quasi deserto di monaci nel gennaio 144.S
(Rossetti, op. cit. ni, p. 145Ì. La soprascritta in questione è dunque
meno antica di quello che a prima vista può sembrare, e l'arcaicità dei
suoi caratteri vuole attribuirsi ad abitudine od a studio di imitazione.
AU'istessa conclusione mi conduce l'esame dei codici della Vaticana e
in quasi tutti
i
codici bobbiesi,, nella quale
dettini di S. Giustina di
si
fa
Padova, trapiantati, come
della Universitaria torinese.
Se ho da dire intera la mia sincera opinione, dojjo un attento
esame dell'inventario del 1461 (cod. bobb. torin. F. iv, 29) mi pare che
la soprascritta medesima sia di ben poco anteriore all'inventario. Io mi
al momento in cui il monastero e
figuro che le cose andarono cosi
con esso la biblioteca di S. Colombano passava ai benedettini di
S. Giustina, qualcuno dei pochi superstiti, a memoria del passato ed
anche a documento di consegna scriveva, ne' codici la nostra dicitura,
e quelli di S. Giustina quasi a presa di possesso, vi ponevan la loro.
Le due operazioni si seguirono dappresso, e forse, si toccarono e si
riunirono nella stessa mano.
:
Fra
codici bobbiesi ambrosiani ve n'è qualcuno particolarmente
i
atto a ingenerare
M. 67 Sup. dove
si
una
come per es. quello segnato
numero (136) che l'accompagna
contemporaneamente e dalla stessa
tale persuasione,
e la dicitura
e
il
presentano proprio come scritti
numero appartiene certamente all'inventario del 1461.
il
mano. Ora
Ne deve
mente
i
far
maraviglia ch'io abbia detto qualcuno, e non
nostri codici bobbiesi.
tutti
L'operazione dello scrivere
in
egualtutti
i
Colombano, nel secolo XV ancora tanto numerosi, la
dicitura che ci occupa dovette evidentemente richiedere un certo lasso
di tempo ed essere più d'una volta ripresa prima di essere condotta
a termine. E questo spiega, se non erro, abbastanza le lievi varietà
codici
di
S.
nelle parole, nei tratti, nell'inchiostro della soprascritta dall'uno all'al-
È anzi certo che qualche volta altre mani sono subentrate
Questo è evidente nel codice Ambrosiano bobbiese A. 135
Inf. (il 112 dell'inventario), come anche nel pur bobbiese M. 32 Sup,,
che pel contenuto risponde bensì al numero 125 dell'inventario, ma
tro codice.
alla solita.
—
43
—
e internamente ed esternamente porta scritto
al
Dott. Seebass
(1.
e.
iii,
p. 65).
Forse
il
125
il
vi
numero
12 sfuggito
era pur scritto,
ma
che nessuna certa traccia è pii!i leggibile.
E non è questo il solo caso in cui numeri presentino qualche
difficoltà, e per questo parlavo di soluzione parziale della questione.
Ho rilevato qui e altrove qualche lieve inesattezza nel lavoro, del
resto tanto buono e diligente, del Dott. Seebass. Mi permetto di aggiungere (cfr. .Seebass 1. e, p. 62) che il codice Ambrosiano D. 20 Inf.
non è dato dai cataloghi della Biblioteca come proveniente dal monastero di Bobbio, sibbene da quello milanese di S. Pietro in Gessate
fu raschiato così
i
nel sobborgo di Porta Tosa, pur dei benedettini di
dall'anno 1603. Ai medesimi appartennero anche
SM
altri
Giustina, e
fin
codici ambrosiani,
es. X. 6 Sup. ed A. 65 Inf. pervenuti alla nostra biblioteca negli
anni rispettivamente 1822 e 1825, e forse direttamente da Padova,
per
dove quei monaci avevano la sede principale. Quanto al codice G. 58
Sup. è vero che i catalogi dell'Ambrosiana non lo segnalavano per
bobbiese,
Per
ma come
finire,
il
bensì bobbiese,
non
all'
tale l'aveva già descrìtto
codice Ambrosiano H. 68
ma
inferiore.
il
Peyron
(op. cit., p. 179).
1. e,
p. 64) è
nell'Ambrosiana appartiene all'ordine superiore,
(cfr.
Seebass,
IMPRIMATUR
IN
Curia Arch. Mediolani die 2S Augusti
t A.
L. S.
M.
MANTEGAZZA
Eps. Famaug.
G. V.
1900.
Z
Pius XI, Pope
810
B6P7
Le tiitime vicende della
biblioteca e dell'archivio
PLEASE
CARDS OR
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