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Editoriale
di Giordano Biserni*
notiziario
Anno 11 - Set. - Ott. 200
n u m e r o 115
Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale
Fra costi e incidenti un’estate da dimenticare.
Riparte l’impegno dell’Asaps con la campagna 2005
ricca di novità.
In omaggio ai soci il Prontuario delle Infrazioni Egaf o l’Agenda
dell’Automobilista 2005, un opuscolo sul Trasporto Animali Vivi e numerosi
stampati professionali.
Le vacanze sono finite, l’estate è passata,
tuttavia le cose non sono andate proprio
bene. Raffica di aumenti per i carburanti,
le autostrade, i soggiorni in albergo. La
vacanza per il recupero delle energie sta
diventando una roba da ricchi.
Anche sul versante della sinistrosità
stradale i conti non tornano. Dopo un anno
di cali dei sinistri e delle vittime grazie
all’introduzione della Patente a punti, in
luglio, per la prima volta dopo 13 mesi,
è tornato il segno più nelle percentuali.
Tanti gli incidenti plurimortali che hanno
fatto diminuire ad un modesto -13% la
percentuale degli incidenti, -17% i morti
e -16% i feriti. Il risultato più basso ad
un anno a questa parte.
In questo quadro poco esaltante sono state
numerosissime le vittime fra gli appartenenti alle forze di Polizia che hanno
perso la vita in incidenti stradali. Solo
sulla base dei dati raccolti nel nostro sito
emergono cifre assurde. Fra incidenti in
servizio e incidenti in itinere si raggiungono numeri veramente sconcertanti. La Foto Coraggio
strada assassina non risparmia neppure
chi lavora in divisa per la collettività e
ci deve richiamare tutti ad una particolare prudenza.
Elenchiamo alcuni degli episodi più recenti (da noi conosciuti) in cui
hanno perso la vita 8 operatori di polizia:
- Il 19 agosto il Sov.Marino Pomentale del Distaccamento Polizia
Stradale di Fasano (BR) incidente in servizio di vigilanza stradale;
- Il 14 agosto l’Ass.C. Oscar Bellini del Distaccamento Polizia
Stradale di Riva del Garda (TN) – Incidente in itinere al rientro dal
servizio notturno.
- Il 16 agosto l’Assistente Davide Martino della Polizia Municipale
di Pietra Ligure (SV) incidente in itinere, al rientro dal servizio
notturno;
- Il 24 giugno l’Isp.Capo Salvatore Falzone e l’Assistente Capo
Michele Pilato della Questura di
Caltanissetta, incidente in servizio
Fra costi e incidenti
pag. 1
in auto;
un’estate da dimenticare.
- Il 20 giugno il Carabiniere
Riparte l’impegno dell’Asaps
Gregorio Verta di Cosenza, mocon la campagna 2005 ricca di novità
tociclista in servizio;
A 13 mesi dalla patente
pag. 2
- Il 10 giugno il V. Sovrintendente
a punti, i poco confortanti dati di
Gianpaolo Peluso e L’Agente
luglio abbassano ancora le
Sc.Luca Manfredi della Questura
percentuali positive nel calo incidenti
di Cremona, in servizio di scorta
e vittime
a schede elettorali.
I vincitori del concorso
pag. 7
fotografico indetto dall’Asaps
Monopattini elettrici pag. 8
Microciclomotori elettrici Velocipedi elettrici a pedalata assistita
Le schede Asaps.
pag. 9
Informazioni sul limitatore di velocità
I vostri quesiti
pag. 10
Posta
pag. 11
L’Asaps, ormai punto di riferimento certo per chi lavora per la
(e nella) sicurezza stradale, si è
attivata aggiornando dati e percentuali dell’incidentalità stradale
per tutta l’estate, ha promosso inchieste sui sinistri dei dueruotisti
sempre più frequenti, sempre più gravi; sull’abuso dell’alcol alla
guida, lanciando proprie precise e severe proposte per disarmare i
recidivi all’ebbrezza e impedire che soggetti dal bicchiere facile
possano continuare ad uccidere sulle nostre strade. Abbiamo poi
attivato un’inchiesta sulle numerose (troppe) aggressioni alle divise
che operano sulla strada, preoccupante segnale di scadimento del
rapporto Istituzione – cittadino, che non onora un Paese fra i fondatori
dell’Ue. Ora partiamo per la stagione 2005 con grande determinazione
e motivazione. Continueremo nel nostro impegno per la sicurezza
stradale con inchieste e analisi sulla rivista Il Centauro e sul nostro
sito www.asaps.it .
Per i soci che rinnoveranno l’iscrizione o si iscriveranno per il 2005,
con la quota di 15 euro (28 euro per chi vorrà ricevere tutto il materiale
direttamente alla sua residenza), garantiremo, quale contributo alla
professionalità degli operatori di polizia, l’omaggio del noto Prontuario
delle violazioni stradali, del Dr.G.Protospataro, edito da Egaf, nella
versione aggiornata con i nuovi importi delle sanzioni che entreranno
in vigore dal 1 gennaio 2005 (consegna a cura di Egaf da fine gennaio).
In alternativa, soprattutto per i soci esterni, verrà distribuita in omaggio
L’agenda dell’automobilista 2005, un vero compendio di tutto quello
che c’è da sapere in materia di regole della strada, patente a punti,
revisioni, leggi complementari.
A tutti coloro che rinnoveranno l’iscrizione (operatori di polizia o
esterni) spetterà poi la tradizionale copertura assicurativa per ricovero
da infortunio di qualsiasi genere, per 30 giorni a partire dal 6°, con
una diaria aumentata da 39 a 45 euro al giorno. Infine a tutti i soci,
oltre agli utilissimi e annuali stampati sulle revisioni, i divieti di
circolazione dei veicoli pesanti, telai auto ecc., verrà distribuito, sempre
gratuitamente, un nuovo e molto richiesto opuscolo sul Trasporto di
animali vivi (Vedi pagina interna).
Il nostro impegno per la sicurezza e per la professionalità continua
insieme a voi.
*Presidente Asaps
1
A 13 mesi dalla patente a punti,
i poco confortanti dati di luglio abbassano ancora le
percentuali positive nel calo incidenti e vittime
C’era da aspettarselo, i dati molto negativi sugli incidenti stradali di
luglio, con un aumento di sinistri, di morti e feriti rispetto al luglio
2003, hanno contribuito notevolmente a peggiorare ulteriormente la
curva di tendenza della sinistrosità monitorata dopo l’adozione della
patente a punti.
Già al giro di boa dei 12 mesi avevamo constatato il vivace rallentamento
del calo delle percentuali dei sinistri, rispetto al primo forte impatto
positivo del dopo PaP, dei mesi estivi del 2003.
La diminuzione fortunatamente rimane ma si sta lentamente e costantemente avvicinando il passaggio da due ad una cifra dopo il segno
meno.
A luglio 2004, dopo 13 mesi, gli incidenti sono diminuiti, sulla base
dei soli rilievi della Polizia Stradale e dei Carabinieri, in termini
assoluti di 26.918, fermandosi ad un calo del 13,2%, rispetto al -14,5
del mese precedente.
Gli incidenti mortali sono passati da – 747 a – 739. Il calo è passato
da -18,2 di fine giugno a –16,7 di luglio. Il numero delle vittime
mortali si ferma a -841 con un calo del 17%, rispetto a –857 e un calo
del 18,7% del mese scorso.
I feriti sono diminuiti, nei 13 mesi in questione, di 23.336 unità con
un calo del 15,9%, peggiore rispetto al mese precedente, quando la
diminuzione dei feriti era stata di 24.505 e una percentuale superiore
di ben 2 punti pari a un –17,9%. Tendenza per altro confermata anche
dai dati della rete autostradale, dove opera la sola Polizia Stradale, sui
quali hanno sicuramente inciso alcuni spaventosi incidenti plurimortali
come quello di Fiano Romano sulla A1 con 7 morti e decine di feriti.
Gli incidenti sulla rete autostradale a 13 mesi dalla PaP sono stati
46.659, con un calo di 4.024 e una percentuale di - 7,9%, rispetto a 8,6% della fine dei 12 mesi. Gli incidenti mortali passati da 647 a 528
sono diminuiti di 119, cioè -18,4% rispetto a un –19,6% del mese
precedente.
I morti sono risultati 141 in meno, passando da –20,96 di fine giugno
a un più modesto -18,5 di fine luglio, con la perdita secca di 2,5 punti
percentuali, proprio per l’elevato numero di sinistri plurimortali di cui
parlavamo.
I feriti sono diminuiti nei 13 mesi di 3.308 unità, pari a -12,9%. Il
mese precedente la percentuale di calo era del 14,58%.
Secondo l’ASAPS è evidente che sui fattori che hanno determinato
gravi eventi con mortalità multiple, concretizzatisi con salti di corsie
o drammatici tamponamenti, hanno inciso sicuramente le velocità
assolutamente inadeguate, le distanze di sicurezza e la stanchezza, per
la quale non esistono misuratori come l’autovelox o l’etilometro.
LE ALTRE CIFRE.
Gli incidenti che hanno visto coinvolti veicoli pesanti >3,5t, negli
ultimi 13 mesi sono stati 12.833 (9.202 in autostrada). In 234 sinistri
(110 nella rete autostradale) sono rimasti coinvolti veicoli adibiti al
trasporto di merci pericolose. 648 incidenti, (318 in autostrada) hanno
avuto per protagonisti dei pullman. Sono state invece 701 le fughe
con omissione di soccorso, di cui 151 in autostrada. I conducenti
extracomunitari coinvolti sono stati complessivamente 5.992, di cui
2.342 in autostrada.
Le infrazioni contestate dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri nei 13
mesi sono state complessivamente 3.364.974, di cui 952.633 in
autostrada.
I punti patente decurtati sono stati 2.923.343, ai quali ovviamente si
devono aggiungere quelli decurtati dalle Polizie Municipali.
LA PATENTE A PUNTI DOPO 13 MESI
Periodo 1° Luglio 2003 – 31 Luglio 2004
Numero Incidenti
Incidenti Mortali
Incidenti con feriti
Numero morti
Numero feriti
Anno
2002/2003
203.595
4.435
97.838
4.955
147.046
Anno
2003/2004
176.677
3.696
83.237
4.114
123.710
Differenza
assoluta
-26.918
-739
-14.601
-841
-23.336
Differenza % dopo 13 mesi
(Luglio 2004)
-13,2%
-16,7%
-14,9%
-17,0%
-15,9%
Periodo 1° Luglio 2003 – 31 Luglio 2004
IN AUTOSTRADA
Numero Incidenti
Incidenti Mortali
Incidenti con feriti
Numero morti
Numero feriti
Anno
2002/2003
50.683
647
15.311
762
25.627
Anno
2003/2004
46.659
528
13.542
621
22.319
Fonte: Ministero Interno - Elaborazione Il Centauro - Asaps
2
Differenza
assoluta
-4.024
-119
-1.769
-141
-3.308
Differenza % dopo 13 mesi
(Luglio 2004)
-7,9%
-18,4%
-11,6%
-18,5%
-12,9%
Una ricerca dell'Asaps
Dopo la patente a punti aumentano
di molto le reazioni violente
e le aggressioni nei confronti degli
agenti che operano sulla strada.
La PaP forse ci avrà resi piu' prudenti
ma sicuramente ci ha resi più nervosi
e reattivi.
Se ci sono ancora dubbi sulla forte permanenza degli effetti positivi
della Patente a punti sulla sinistrosità, sembra non esistano invece
molti dubbi sul fatto che il dopo PaP ha alimentato le reazioni
scomposte, aggressive e spesso violente nei confronti delle divise
che operano sulla strada.
Ci verrebbe da dire che in qualche caso i punti persi dai conducenti
li hanno dovuti subire gli agenti...
Dopo avere osservato che dal novembre scorso gli episodi di aggressione rilevati sulla stampa nazionale erano in evidente crescita,
l'Asaps ha pensato di monitorare il fenomeno istituendo un proprio
file con la raccolta dei dati, non a caso denominato in modo autoironico:"Sbirri pikkiati" (termine mutuato da un commento in un
forum di una rivista specializzata) ed ha realizzato un apposito
cassetto sul sito dell'associazione www.asaps.it intitolato: "aggressioni", nel quale sono stati inseriti solo alcuni degli episodi di violenza
contro le divise.
Pur non avendo avuto la pretesa di raccogliere tutti i dati dei reali
casi di aggressione di agenti in conseguenza di controlli stradali,
sono emersirisultati numericamente e qualitativamente allarmanti.
Sono stati esclusi dal conteggio gli episodi di sola intemperanza
verbale, sfociati in ingiurie,(l'oltraggio è stato abolito), perché
numerosissimi e quasi mai riportati dalla stampa.
Dal 1° novembre 2003 al 30 luglio 2004 sono stati ben 71 gli episodi
nei quali i conducenti di veicoli sottoposti a controllo hanno aggredito
fisicamente gli agenti e questi hanno riportato lesioni più o meno
gravi.
Gli episodi di violenza sono costituiti da spinte, schiaffi, pugni, fino
a vere e proprie risse o tentativi di investimento col veicolo.
Ricordiamo che dei 71 episodi archiviati, 19 sono stati conseguenti
a controlli con l'etilometro.
In particolare le aggressioni hanno riguardato:
- la Polizia di Stato (compresa la Polizia Stradale che effettua
numerosi controlli con l'etilometro)in 35 episodi,
- la Polizia Municipale in 24 episodi
- i Carabinieri in 15 episodi
Il totale è superiore a 71 in quanto alcune aggressioni hanno riguardato
pattuglie di più corpi.
34 aggressioni sono avvenute di notte e 33 di giorno (in alcuni casi
non è stato possibile accertare l'ora).
In 41 casi gli aggressori erano cittadini italiani in 28 casi stranieri.
(Indue casi non è stato possibile identificare la nazionalità).
Emerge, seppur con un calcolo approssimativo, rapportato agli
episodi raccolti dalla stampanegli anni precedenti, un considerevole
aumento dell'aggressività, con un numero di casi almeno doppio,
quasi si assistesse ad un forte indebolimento, ad una perdita
dirispettodella figura che in divisa rappresenta lo Stato, in parte
anche addebitabile alla ormai evidente scarsa considerazione per
questi reati.
Nota: Il lavoro di analisi di Asaps si è basato, nel tempo, su una
selezione degli episodi considerati indicatori di un fenomeno in
evoluzione: episodi dei quali si è avuta notizia per mezzo dei propri
referenti e per mezzo degli organi di stampa. In alcuni casi le notizie
non sono pervenute complete.
Argini più alti per la violenza stradale.
Le proposte dell’Asaps:
revoca della patente per i recidivi
delle violazioni più gravi:
guida in stato di ebbrezza,
uso sostanze, superamento limiti
di oltre 40 km/h, omissione di soccorso
a persone ferite
Non si può più parlare solo di sicurezza stradale. Alcuni drammatici
incidenti sono determinati da gravissime e coscienti violazioni alle
regole della strada, che causano la perdita della vita a persone e famiglie
che hanno scrupolosamente osservato le norme. Questa si deve chiamare
"Violenza stradale" una nuova forma, troppo tollerata, di minaccia al
bene primario: la sicurezza di tutti. Per questo, secondo Asaps alcune
recidive di gravi violazioni, o alcune gravissime prime violazioni,
andrebbero sanzionate con la revoca della patente e non con la sola
sospensione. Ecco i casi che secondo l’Asaps dovrebbero prevedere
la revoca della patente:
• Recidiva nella guida in stato di ebbrezza, o superamento di elevato
valore alcolemico alla prima violazione, (2 g/l). Art.186 Codice della
Strada. Divieto di ripetizione degli esami per almeno 5 anni.
• Recidiva nella guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di
sostanze stupefacenti. Art.187 Codice della strada. Divieto di ripetizione
degli esami per almeno 5 anni.
• Recidiva nella violazione del superamento del limite di velocità,
oltre 40 Km/h, (concesso il 5% di tolleranza), con identificazione certa
e immediata del conducente. Art.142/9° comma Codice della strada.
Divieto di ripetizione degli esami per almeno 2 anni.
• Omissione di soccorso in caso di incidente con danno alle persone.
Art.189/6° comma Codice della strada. Revoca della patente, in questo
caso, alla prima violazione. Divieto di ripetizione degli esami per 10
anni. Rimane rilevante l’esigenza di adeguati controlli e una revisione
del sistema recupero punti per evitare che la PaP perda la residua forza
propulsiva (è inammissibile che dopo 2 anni recuperino completamente
i punti sia i conducenti che ne hanno persi 2, sia quelli che ne hanno
persi 19, e che non esistano verifiche).
Di questo il decisore politico deve assumersi la totale responsabilità.
3
Il Sovrintendente Marino Pomentale,
del Distaccamento Polizia Stradale di Fasano (Br),
travolto e ucciso in servizio
Ancora una triste notizia, ancora un lutto.
La mattina del 19 agosto scorso alle ore
10,50 il Sovrintendente Marino Pomentale,
del Distaccamento Polizia Stradale di Fasano (BR), è stato travolto e ucciso sulla
Complanare nei pressi di Ostuni.
Il Sovrintendente Pomentale stava svolgendo un servizio di contrasto alla velocità
sulla SS 379, con l'utilizzo di misuratore
di velocità e con l'impiego di una doppia
pattuglia, quando è stato investito da una
vettura ed ha perso la vita.
Il Sovrintendente Marino Pomentale Il collega lascia la moglie e tre figli.
L’Asaps si associa al dolore della famiglia e dei colleghi di Marino.
Marino Pomentale simbolo del dovere e
dell'attaccamento alla sua "Stradale".
Enorme il vuoto per la sua famiglia
e per i colleghi del Distaccamento di Fasano
Il sovrintendente Marino Pomentale, 49 anni, in forza al Distaccamento
Polizia Stradale di Fasano (BR), travolto, mentre compiva il suo
dovere, da una vettura sulla Complanare nei pressi di Ostuni è la 28^
vittima della Polizia Stradale dal 1994 ad oggi.
Marino era un concentrato di esperienza, professionalità e grande
amore per il suo lavoro, quasi avesse, come ha detto il suo comandante
Isp. Giuseppe Potenza, lo scudetto della Polizia Stradale stampato
sulla pelle.
Dopo Stefano Biondi, deceduto il 20 aprile scorso, la Specialità piange
un altro suo caduto nell'adempimento del dovere. C'è solo da sperare
che il Celeste Patrono S.Michele Arcangelo vigili ancor di più sulla
vita di questi uomini che con la divisa della Polizia Stradale, compiono
il loro quotidiano dovere, così come le altre divise che operano sulla
strada.
Il vuoto incolmabile per la famiglia, la moglie e i tre figli, a cui va
il sentimento di vicinanza e di affetto di tutta l'Asaps, alla quale Marino
era associato, spesso rimane tale anche per le sempre più esigue fila
della Polizia Stradale, organismo che pur in prima linea nell'impegno
per la sicurezza stradale, ormai fatica a rimpiazzare nei reparti anche
i suoi caduti.
Siamo certi che i colleghi della Stradale di Fasano sapranno raccogliere
il testimone del Sovrintendente Pomentale, un vero simbolo di serietà
e professionalità e testimonieranno il loro impegno in favore della
collettività brindisina per onorare la memoria di Marino, come lui
avrebbe voluto.
1994 - 2004 - La triste contabilità dei caduti
in servizio della Polizia Stradale. 28 decessi.
3 per sparatorie con criminali, 16 investiti
su strada, 5 incidenti in auto, 4 in moto.
Dal 1994 alla data odierna del 2004 la Polizia Stradale, Specialità
della Polizia di Stato che conta un organico di circa 12.000 operatori,
ha registrato ben 28 caduti per motivi di servizio. Un esame della
tipologia dei decessi ci dice che il maggior numero, ben 19, pari la 68
%, è avvenuto nella rete autostradale, a dimostrazione del rischio
connesso a quella particolare tipologia di servizio. Rischio riconducibile,
secondo l'Asaps, alla particolare esposizione al pericolo dovuto in via
principale al fattore velocità dei veicoli che percorrono questo tipo di
arteria. In 9 casi gli incidenti sono avvenuti sulle statali, pari al 32 %
In 3 casi (11%) i decessi sono dovuti a conflitti a fuoco o fattori legati
alla criminalità.
In 16 casi (57% del totale) il decesso dell'operatore della Polizia
Stradale è avvenuto a causa di investimento mentre effettuava i rilievi
di incidenti stradali o procedeva al controllo di veicoli.
In 5 casi (18%) il decesso è avvenuto per incidente automobilistico
durante il servizio.
In 4 casi (14%) il decesso è avvenuto per incidente con la moto durante
il servizio.
(Fonte Il Centauro - ASAPS)
Grave lutto al distaccamento di Riva del Garda (Tn).
L'Assistente Capo Oscar Bellini ha perso la vita in un incidente con la sua moto
al rientro dal servizio di pattuglia.
Oscar, poliziotto e campione di motociclismo, aveva vinto il campionato mondiale
delle polizie e il campionato nazionale Honda 500 e Hornet 600.
Oscar Bellini, 41 anni, Assistente Capo del
Distaccamento Polizia Stradale di Riva del
Garda, ha perso la vita nella notte del 14
agosto, mentre con la sua moto stava facendo rientro a casa verso le 3 di notte,
dopo aver svolto il suo servizio di pattuglia
con orario 19/01 e aver protratto il turno.
Oscar, che lascia la moglie e due bimbi di
6 e 10 anni, aveva la moto nel sangue, tanto
da essere un vero campione anche su pista,
dove aveva vintoil campionato italiano
Honda 500e il campionato italiano Hornet
L’Assistente Capo Oscar Bellini
600 del 2001.
Bellini aveva vinto anche i l campionato mondiale di motociclismodelle
polizie nel 1994 in Francia e aveva fatto parte delle Fiamme Oro, ma
era anche un vero Centauro della Specialità con una passione incredibile
per il suo lavoro e per la Polizia Stradale. Al poliziotto-campione il
Centauro aveva dedicato un articolo a tutta pagina nel giugno del
2002 dal titolo "Oscar Bellini, il poliziotto volante". Disponibilissimo
con tutti, Oscar aveva le mani d'oro anche nella meccanica e motoristica
nella quale riusciva a fare miracoli. Su Riva del Garda, dal Comandante
Isp. Capo Salvatore Mamone,al nostro referente Asaps Alberto Righi,a
tutti i colleghi di Oscar, è scesa la t otale costernazione.
L'ASAPSsistringe al dolore della famiglia e di tutto il Reparto.
4
Oscar Bellini
Una bandiera ammainata per Riva del Garda,
per la Stradale, per la gente.
Oscar Bellini stava al Distaccamento di Riva del Garda come la bandiera
nazionale sta all'olimpiade. Oscar per i colleghi di Riva era il simbolo,
l'amico di cui andare fieri, l'asso da calare quando si voleva far pesare
il prestigio della Stradalenel rapporto con le istituzioni, la stampa,
l'opinione pubblica. Campione indiscusso di motociclismo a livello
nazionale, con un palmares di vittorie raro da riscontrare anche fra i
motociclisti professionisti, Oscar era un vero Centauro fino al midollo.
Appassionato del suo lavoro, anzi innamorato del suo lavoro al punto
da considerarlo secondo solo alla sua cara famiglia, alla sua moglieElena,
ai suoi bimbi Amedeo e Leonardo, che devono andarne fieri. Anche noi
dell'Asaps, che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, di dedicargli
le pagine della nostra rivista Il Centauro alcuni anni fa per celebrare le
sue gesta di campione del manubrio, vogliamo ricordarlo con tanta stima,
tanta amicizia, tanto affetto. Diciamo ai colleghi di Riva, al Comandante
Salvatore Mamone, di raccogliere il testimone e andare avanti a testa
bassa, come ieri, come sempre. Rimane solo il rammarico di sapere che,
come spesso accade nella Polizia Stradale, i caduti in prima linea non
vengono rimpiazzati immediatamente dalle seconde linee come in ogni
efficiente esercito. Rinforzi non ne mandano, dicono sempre che nonce
ne sono. Questa situazione alla lunga pesa, i vuoti si cominciano a vedere
con frequenza. E' ora che questo si capisca. E' ora che vengano assunte
precise responsabilità. Il vuoto dell'affetto, della stima, e dell'amicizia
verso Oscar difficilmente si colmerà, se non col sostegno e l'aiuto verso
la sua cara famiglia. A questo ci penseranno gli amici e i colleghi.
G.B.
Campobasso
Dedicato alla Medaglia d'Oro Stefano
Biondi il 63° Corso Allievi Agenti
Ausiliari della Polizia di Stato.
(ASAPS) Erano 208 gli
Allievi Agenti Ausiliari della
Polizia di Stato che il 29
luglio scorso hanno prestato
giuramento solenne di fedeltà
alla Repubblica al termine
del 63° Corso di Addestramento, tutti giovani come
l'Assistente Stefano Biondi,
al quale il corso è stato dedicato, barbaramente ucciso
da un criminale il 20 aprile
scorso a Reggio Emilia e
Da sinistra l'Isp.Pasquale Fuschetto della Sezione Polizia Stra- insignito della Medaglia
dale di Campobasso, referente Asaps, Il Direttore della Scuola d'Oro al Valor Civile alla
Allievi Agenti della PdS di Campobasso dr.Livio Bernardi, la memoria durante la Festa
mamma di Stefano Biondi signora Loredana Zavalloni, la sorella della Polizia del 14 maggio
di Stefano Marzia, la collega di Stefano della Sottosezione di 2004. Presenti autorità civili
Modena Nord Palma Copertino, dietro la ragazza di Stefano e militari, la mamma di
Deanna Para, il Vice Comandante di Modena Nord Isp.Gabriele Stefano signora Loredana
Gibellini e il Comandante Isp.C.Giancarlo Alberti.
Zavalloni, la sorella Marzia
e una delegazione di colleghi di Stefano Biondi della Sottosezione Polizia
Stradale di Modena Nord guidata dal comandante Isp.C. Giancarlo Alberti.
Il Direttore Interregionale della Polizia di Stato per le regioni, Campania,
Molise, Puglia e Basilicata Dirigente Generale Dr.Romano Argenio, accompagnato dal Direttore della Scuola Allievi Agenti di Campobasso, ha passato
in rassegna il Reparto.
Dopo gli onori alla bandiera e alla marcia d'ordinanza suonata dalla Banda
della Polizia di Stato, è stata data lettura del messaggio del Capo della Polizia.
Il Direttore della Scuoladr.Bernardi, ha poi letto una breve allocuzione,seguita
dalla formula del giuramento, alla quale ha risposto forte e compatto il grido
"Lo giuro" degli allievi.
Se i giovani agenti manterranno come riferimento dei loro sani ideali il nostro
Stefano, certamente sapranno onorare la loro divisa, al servizio del Paese.
Vipiteno - Amarcord del Distaccamento:
si ritrovano le vecchie glorie
della Polizia Stradale,
quelle delle Giulia e dei Guzzi
(ASAPS) VIPITENO — È ormai una tradizione che dura da ben otto
anni. Il 29 maggio scorso si sono così ritrovate le vecchie glorie di un
reparto che fa parte della storia della Polizia Stradale, il Distaccamento
di Vipiteno, oggi Sottosezione. Con le gambe sotto il tavolo imbandito
di delikatessen (e non è un eufemismo), anziché sotto lo scrittoio in
legno degli anni ’70, gli uomini della Polizia Stradale atesina hanno
ripetuto ancora una volta le avventure dei tempi andati, ricordando
infinite corse nella tormenta o le splendide giornate di sole in sella
alle Guzzi, sui tornanti dei valichi alpini. Ne è venuta fuori, come
sempre, una bella giornata, nonostante molte divise ormai appese
nell’armadio ma con il Centauro sempre nel cuore. Walter Rossi, della
Sezione Polizia Stradale di Pordenone, ha pensato bene di raccontarci
la giornata inviandoci anche una foto di gruppo scattata al termine di
un raduno di poliziotti amici oltre la professione. L’Asaps è ben lieta
di associarsi alla soddisfazione per un raduno davvero ben riuscito.
(ASAPS).
I vostri valori sono i nostri valori
settore auto (auto rischi diversi)
Incendio e furto
Tassi e condizioni come da Convenzioni
Nazionali che prevedono uno sconto medio
del 20% dei tassi normalmente praticati
Garanzie Accessorie quali:
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Iscriviti all’ASAPS.
Campagna iscrizioni 2005
L’omaggio per i soci ASAPS
Come iscriversi all’ASAPS
* maggiori dettagli sul sito www.egaf.it
I soci che si iscrivono o rinnovano l’iscrizione per il 2005 hanno diritto ad uno di questi due omaggi:
Il Prontuario delle violazioni
alla circolazione stradale
di Giandomenico Protospataro
• 862 pagine Edizioni Egaf.
• Aggiornato con tutte le ultime novità
delle normative sulla circolazione stradale.
• I nuovi importi delle sanzioni in vigore
dal 1° gennaio 2005.
... e tanto altro ancora.
L’Agenda dell’automobilista
Edizioni Egaf
• Importanti notizie generali e aggiornamenti
sul codice della strada.
• Nuove norme di comportamento:
uso delle luci, giubbotto ad alta visibilità,
gare di velocità ecc.
• Tutte le informazioni sulla patente a punti.
• Tutte le modalità per i ricorsi*.
Un ulteriore omaggio per gli iscritti 2005: l’opuscolo “Il trasporto degli animali vivi” a cura di
Franco Medri, oltre ai tradizionali stampati curati dall’ASAPS: Il calendario delle revisioni 2005,
I divieti di circolazione dei veicoli pesanti 2005, Schede telai veicoli, ecc.
• Nell’iscrizione è compresa anche la consolidata copertura assicurativa per infortuni, che eroga una
diaria per un importo, dal 6° giorno per un massimo di 30 di ricovero ospedaliero, aumentata ad
euro 45 giornalieri.
www.asaps.it
Per associarsi è necessario versare la quota sul
C.C.P.n. 15802473 intestato all’ ASAPS - 47100 Forlì,
quindi inviare a mezzo fax (0543.701411) o via
e-mail ([email protected]) i propri dati e la copia del
versamento.
• Iscrizione socio ordinario euro 15,00
(il materiale viene recapitato al referente ASAPS)
• Iscrizione socio esterno euro 28,00
(il materiale viene recapitato presso la residenza)
Importante: per ulteriori informazioni puoi
consultare il sito www.asaps.it che contiene le
modalità per effettuare l’iscrizione anche tramite
bonifico bancario.
Chi fosse interessato a ricevere anche il materiale
arretrato, deve integrare la quota associativa con
l’importo del materiale scelto:
• Agenda dell’automobilista 10,00 e
• Atlante d’Italia 7,00 e
• Berrettino blu con logo ASAPS 7,00 e
• Prontuario infortunistica stradale 7,00 e
• Prontuario dell’autotrasporto internazionale
in Italia 7,00 e
Via Consolare, 1 - 47100 Forlì
Tel. 0543.704015 - Fax 0543. 701411
www.asaps.it - [email protected]
partner:
I vincitori del Concorso Fotografico
indetto dall'Asaps
"L'Impegno delle Divise per la Sicurezza Stradale"
(ASAPS) Forlì - Pubblichiamo di seguito le foto dei vincitori del
concorso fotografico dell'Asaps intitolato "L'impegno delle divise per
la Sicurezza Stradale".
La giuria ha aggiunto 2 ex-equo nella graduatoria al 10° posto.
Per cui i premiati saranno 12 anziché 10.
Alcune foto verranno utilizzate nel calendario Asaps 2005. (ASAPS).
Complimenti vivissimi ai vincitori che riceveranno i seguenti premi.
I PREMI:
1° Classificato:
Una macchina fotografica digitale ad alta risoluzione, la pubblicazione
del Nuovo Codice della Strada e il Regolamento EGAF Edizioni.
2° Classificato:
Un masterizzatore DVD per PC, la pubblicazione del Nuovo Codice
della Strada e il Regolamento EGAF Edizioni.
3° Classificato:
Un mini Hi-Fi portatile con lettore CD, la pubblicazione del Nuovo
Codice della Strada e il Regolamento EGAF Edizioni.
dal 4° al 10° Classificato:
Un telefonino Cellulare GSM, la pubblicazione del Nuovo Codice
della Strada e il Regolamento EGAF Edizioni.
4°: Calogero Natoli – Pont Sain Martin (AO)
9°: Raffaele Pisanu Giovanni – Macomer (NU)
5°: Paolo Introini – Cadrezzate (VA)
10°: Davide Magnabosco – Desenzano
6°: Roberto Chiari – Torino
10° ex-equo: Alberto Alessandri – Bojon (VE)
1°: Tiziano Lugli - Bazzano (BO)
2°: Pasquale Fuschetto – Campobasso
7°: Giovanni Baldini – Busto Arsizio (VA)
10° ex-equo:
Vittorio Cappozzo – Malo (VI)
3°: Rossella De Lilla – Pesaro
8°: Franco Vercelli – Torino
7
Monopattini elettrici - Microciclomotori elettrici
Velocipedi elettrici a pedalata assistita
L'articolo 46 del Codice della Strada definisce i veicoli come tutte le
macchine di qualsiasi specie che, guidate dall'uomo, circolano sulle
strade; inoltre non rientrano in questa definizione quelle per uso di
bambini o di invalidi, anche se asservite da motore, che devono
presentare caratteristiche costruttive tali da non determinare il superamento di particolari limiti di cui:
1. lunghezza massima 1,10 m
2. larghezza massima 0,50 m
3. altezza massima 1,35 m
4. sedile monoposto
5. massa in ordine di marcia 40 kg
6. potenza massima del motore 1 kw
7. velocità massima 6 km/h per i veicoli dotati di motore
Nota: i punti 1 e 2 sono soggetti a prescrizioni - vedi articolo 196
Regolamento di esecuzione e di attuazione al Codice della Strada.
I monopattini elettrici sono contemplati nell'articolo 190 comma 8°
del Codice della Strada con la definizione "acceleratori di andatura".
Una comunicazione del Ministero dell'Interno indirizzata all'Ufficio
Territoriale del Governo di Rimini in merito alla classificazione
giuridica dei monopattini elettrici, datata 14 ottobre 2002, rileva che
il veicolo in questione non trova attualmente una precisa collocazione
nell'ordinamento giuridico italiano, poiché risulta essere un acceleratore
di velocità (sia pure dotato di un motore elettrico ausiliario) la cui
circolazione sulla strada è vietata.
Inoltre tenuto conto che il Codice della Strada definisce la pista ciclabile
come la parte della strada riservata esclusivamente alla circolazione
dei velocipedi, la stessa circolare ritiene che tali acceleratori di velocità
non possono essere ammessi a circolare sulle aree ad uso pubblico,
ma solo in aree private dove non trovano applicazione le norme del
Codice della Strada.
Una ulteriore comunicazione del Ministero dell'Interno datata 10 luglio
2003 ha confermato la mancata classificazione dei monopattini elettrici
tra i veicoli, come definiti dal Codice della strada, "trattandosi di
acceleratori di velocità ai sensi dell'articolo 190 del C.d.S. e come tali
esclusi dalla possibilità di essere utilizzati sia sulla carreggiata stradale
(articolo 190 comma 8), sia sul marciapiede (articolo 190, comma 9),
in questo caso solo se tale uso possa creare situazioni di pericolo per
gli altri pedoni".
PRESCRIZIONI: I monopattini elettrici che per ragioni costruttive
siano idonei a superare la velocità di 6 km/h rientrano nell'ambito
della applicazione della direttiva 2002/24/CE concernente
l'omologazione dei veicoli a due e tre ruote.
Così pure per i microciclomotori elettrici, la circolare ministeriale
del Dipartimento Trasporti Terrestri di Roma n. 300/A/1/46049/104/5
ha esaustivamente argomentato quanto segue:
• ai sensi del disposto del D. M. 31 gennaio 2003 di recepimento della
Direttiva 2002/24/CE i veicoli a motore a due o tre ruote aventi una
velocità massima - per costruzione - superiore a 6 km/h e che non
siano velocipedi a pedalata assistita, né costruiti per uso di bambini
o invalidi, sono da ricomprendersi a seconda delle prestazioni e delle
caratteristiche costruttive tra i ciclomotori o tra i motoveicoli;
• perciò sussiste per i predetti veicoli l'obbligo della procedura di
omologazione ( D.M. 2 maggio 2001 n. 277 ) e la loro circolazione
è consentita subordinatamente al ricorrere dei requisiti individuati
negli articoli rispettivamente 97 (formalità necessarie per la circolazione
dei ciclomotori) e 93 ( formalità necessarie per la circolazione degli
autoveicoli, motoveicoli e rimorchi) del Codice della Strada;
• inoltre si ritiene che i microciclomotori elettrici non possano essere
ricompresi tra gli acceleratori di andatura previsti dall'articolo 190/8°
del Codice della Strada trattandosi di veicoli non funzionanti a
propulsione esclusivamente muscolare che caratterizza tali mezzi.
8
A cura di Franco Medri *
Un'altra peculiarità riguarda i velocipedi a motore che anche se ad
alimentazione elettrica e disinseribile, rientrano nella categoria dei
ciclomotori e pertanto sono soggetti alle medesime verifiche tecniche
previste per tale categoria, oltre l'obbligo del casco per il conducente
con la relativa copertura assicurativa del veicolo in questione.
La circolare del Ministero dei Trasporti e della Navigazione datata 15
dicembre 1997 precisa che diversa è l'ipotesi dei velocipedi con
pedalata assistita elettricamente in cui l'azione propulsiva fornita dal
motore (solamente di tipo elettrico) interviene esclusivamente quando
la coppia muscolare applicata ai pedali è diversa da zero e comunque
si interrompe non appena il veicolo supera la velocità di 25 km/h.
In questo caso il veicolo rientra tra i velocipedi e pertanto non deve
essere sottoposto ad accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione o ad omologazione per essere ammesso alla circolazione.
La modifica dell'articolo 50 del Codice della Strada ha introdotto
nella fattispecie dei velocipedi proprio le biciclette a pedalata
assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza
nominale continua massima di 0,25 kw e la cui alimentazione è
progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo
raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare.
NOTA: Il Ministero dell'Interno con una circolare del 10 luglio 2003
ha precisato che soltanto "entro i limiti fissati dall'articolo 50 del
Codice della Strada il mezzo, classificato velocipede, è disciplinato
dall'articolo 68 C.d.S. (caratteristiche costruttive e funzionali e
dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi) per quanto riguarda
le caratteristiche funzionali, nonché i dispositivi di equipaggiamento
di cui deve disporre, e dall'articolo 182 C.d.S. per quanto riguarda i
comportamenti dei conducenti di velocipede durante la circolazione
su strada".
Laddove invece superato uno di tali limiti il veicolo non può che essere
classificato tra i ciclomotori.
OSSERVAZIONI
La modalità di funzionamento è la vera differenza che esiste tra la
bicicletta elettrica e la bicicletta a pedalata assistita, ovvero:
• la bicicletta elettrica è dotata di un acceleratore che distribuisce
potenza indipendentemente dall'azione della pedalata (è classificata
CICLOMOTORE);
• la bicicletta a pedalata assistita è dotata di un motore elettrico dove
la sua azione propulsiva interviene elusivamente quando siano già
stati azionati i pedali e si interrompe se il ciclista smette di pedalare
(è classificata VELOCIPEDE).
ATTENZIONE: Alcune tipologie di biciclette a pedalata assistita
presentano tra le componenti costruttive del veicolo, oltre ad un
acceleratore, un dispositivo commutatore che permette di intercambiare
la caratteristica della pedalata assistita con la funzionalità tipica del
ciclomotore; infatti nonostante il conducente non proceda a pedalare,
tramite l'acceleratore si trasmette energia potenziale al velocipede
che comincia a muoversi regolarmente fino a portarsi ad una velocità
approssimativa compresa tra i 20 e 25 km/h.
Ma questa caratteristica è palesemente in violazione al dettato
prescrittivo dell'articolo 50 del Codice della Strada (l'erogazione di
potenza nominale continua cessa se il ciclista smette di pedalare e
non si distribuisce se il ciclista non pedala), laddove è evidente che
la funzionalità sopradescritta è esclusivamente quella di un ciclomotore;
pertanto tali velocipedi "a pedalata assistita" e nello stesso tempo
"elettrici con acceleratore", per circolare sono soggetti alla normativa
prevista per i ciclomotori.
Opportuno sarà segnalare all'Autorità Garante della Concorrenza e
del Mercato coloro che effettuano campagne pubblicitarie per questa
fattispecie di velocipedi definiti a pedalata assistita, ma che si possono
identificare (con questa caratteristica) come "velocipedi elettrici",
nonché chi li commercializza.
* Ispettore Capo della Polizia Stradale.
Le schede Asaps
Informazioni sul limitatore di velocità
A cura di Franco Medri *
velocità integrati nell’apparato di iniezione elettronico p sistema ABS
con apposita domanda alla quale dovranno essere allegati:
1. una copia del certificato di installazione dalla quale risultino:
• numero e data del certificato;
• numero di omologazione e di matricola del limitatore;
• numero di telaio e targa del veicolo sul quale il limitatore è stato
montato;
• dichiarazione che il limitatore è stato omologato per l’installazione
su quel tipo di veicolo;
• l’effettuazione dei lavori a perfetta regola d’arte;
2.u n’attestazione di avvenuta piombatura del cronotachigrafo (qualora
l’applicazione del limitatore imponga che il cronotachigrafo sia
previamente spiombato), rilasciata da una officina a ciò abilitata.
L’operatore dell’Ufficio Provinciale della M.C.T.C. effettuerà la
prescritta visita e prova solo dopo avere accertato:
• l’integrità dei sigilli del limitatore di velocità e del cronotachigrafo
• l’apposizione, in sito ben leggibile all’interno della cabina di guida,
di una apposita targhetta contenente:
a) i dati di identificazione dell’officina;
b) l’attestazione della velocità di regolazione (85 o 100 Km/h);
c) la data dell’operazione.
A tal fine verrà aggiornata la carta di circolazione, senza l’emissione
di una nuova, dove sarà trascritta la seguente dicitura:
DEFINIZIONE: Il limitatore di velocità è un apposito strumento
elettronico che, generalmente, interagisce sul dispositivo di iniezione
del motore riducendo l’afflusso di carburante nelle camere di
combustione dove sono allocati i cilindri ed i pistoni, al fine di
limitare la velocità a quella massima consentita per la categoria
alla quale il veicolo appartiene.
Il Decreto di attuazione della Direttiva n. 92/6 CEE relativa al montaggio
ed all’impiego del limitatore di velocità, indica i seguenti veicoli:
√ della categoria M3, aventi massa massima complessiva superiore
a 10 tonnellate, per i quali sul dispositivo di cui trattasi la velocità
massima deve essere regolata a 100 Km/h (autobus);
√ della categoria N3, per i quali il dispositivo deve essere regolato in
maniera tale che il veicolo non superi la velocità di 90 Km/h, ma in
considerazione della tolleranza tecnicamente ammissibile tra il valore
di regolazione e la velocità reale di circolazione, la velocità massima
del dispositivo deve essere regolata a 85 Km/h (autocarri di massa
complessiva a pieno carico superiore a 12 tonnellate).
MONTAGGIO DEL LIMITATORE DI VELOCITÀ
a) il limitatore di velocità deve essere installato entro il 1° gennaio
1995 sui predetti veicoli, non muniti di serie del limitatore ed immatricolati a partire dal 15 maggio 1994;
b) il limitatore di velocità deve essere installato sui predetti veicoli,
non muniti di serie del limitatore, immatricolati per la prima volta dal
gennaio 1988, a decorrere:
1. dal 1° gennaio 1995, se detti veicoli sono utilizzati anche per i
trasporti internazionali;
2. dal 1° gennaio 1996, se invece sono utilizzati esclusivamente per
i trasporti nazionali.
Sono esentati all’installazione i veicoli:
• delle Forze Armate, Protezione Civile, VVFF e Servizi di emergenza;
• delle Forze responsabili per il mantenimento dell’ordine pubblico;
• che per costruzione non superano i limiti di velocità predetti;
• utilizzati su strada a scopo di prove scientifiche;
• che assicurano un servizio pubblico unicamente in zone urbane.
“Applicato limitatore... omologazione... matricola... officina (codice
identificativo) ... certificato n°....” oppure nel caso di taratura di
dispositivo preesistente “Tarato dispositivo limitatore.... officina
(codice identificativo··· certificato n°·....)
VEICOLO GIÀ PREDISPOSTO DEL LIMITATORE
DI VELOCITÀ
S
i precisa che, quando il veicolo presenta il limitatore di velocità già
installato dal costruttore fin dall’origine e lo stesso rispetti le prescrizioni
delle direttive CEE con particolare riferimento alla 92/6, la carta di
circolazione riporta una specifica annotazione riguardante la predisposizione-dotazione del dispositivo.
Inoltre il veicolo riporta sulla parte inferiore del parabrezza una piccola
targhetta sulla quale è riportata la velocità di regolazione.
VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA SUL LIMITATORE
INSTALLAZIONE DEL LIMITATORE DI VELOCITÀ
L’installazione del limitatore di velocità e la sua regolamentazione
(taratura) devono essere esclusivamente effettuate da officine riconosciute ed autorizzate dalla direzione Generale della Motorizzazione
Civile e dei Trasporti in Concessione su richiesta del titolare dell’omologazione del predetto apparecchio, appunto omologato come unità
tecnica indipendente.
Pertanto le predette officine sono autorizzate a:
1. installare il limitatore di velocità su veicoli che non ne sono dotati;
2. regolare e/o riparare il limitatore di velocità e ad emettere una
apposita certificazione al riguardo, in duplice copia di cui una per gli
atti dell’installatore, nei seguenti casi:
• per il successivo aggiornamento della carta di circolazione;
• solo se si tratta di una officina diversa da quella che ha effettuato la
prima installazione (ma, in questo caso, non si aggiorna la carta di
circolazione).
Mancato montaggio del
limitatore di velocità
Articolo 179/2° bis 9° Euro 800
Codice della Strada
Detrazione 10 punti
Sospensione patente
Munito di limitatore di
Articolo 179/2° bis 9° Euro 800
velocità con caratteristiche Codice della Strada
Detrazione 10 punti
non rispondenti a quelle
Sospensione patente
fissate nel regolamento
Munito di limitatore di
velocità non funzionante
Articolo 179/2° bis 9° Euro 800
Codice della Strada
Detrazione 10 punti
Sospensione patente
Limitatore di velocità
alterato
Articolo 179/2° bis 9° Euro 1600
Codice della Strada
Detrazione 10 punti
Revoca patente
* Ispettore Capo della Polizia Stradale.
ADEMPIMENTI GENERALI
La conseguente emissione, da parte dell’Amministrazione, di un “atto
di riconoscimento”, autorizzerà il titolare dell’omologazione a consegnare alle officine autorizzate le pinze per i sigilli personalizzate con
il codice di identificazione delle medesime ed i moduli per le certificazioni.
Inoltre sarà obbligatorio effettuare l’aggiornamento della carta di
circolazione del veicolo previa visita e prova da parte dell’Ufficio
Provinciale della M.C.T.C. nel caso di installazione di limitatore di
velocità a veicolo che non ne sia dotato o di taratura per limitatori di
9
a cura di Ernesto Forino
Alcuni quesiti e risposte, sono antecedenti all’entrata in vigore del D.L.vo 15 gennaio 2002, n.9 e del D.L. n.151 del 27 giugno 2003
I Vostri Quesiti
A chi si decurtano i punti per i veicoli intestati
a soggetti giuridici?
Desidererei sapere qual è la norma
del Codice della Strada, (così come modificato) che disciplina
l’ipotesi di mancata identificazione del conducente di un’autovettura che ha violato i limiti di velocità.
In particolare si desidera sapere
se nell’ipotesi in cui la vettura è
intestata ad una persona giuridica
si applica o meno la decurtazione
del punteggio della patente ed in
caso positivo a carico di quale
soggetto.
Avv. Gaetano Rocco Fusco
Agevola (NA)
La norma che oggi regola la fattispecie si rinviene nel comma 2,
ultima parte, dell’art. 126-bis,
così come introdotto dal D. L.vo
15 gennaio 2002, n. 9 e ulteriormente modificato dall’art. 7, comma 3, lett. b), del D.L. 27 giugno
2003, n. 151, convertito, con modificazioni, nella legge 1 agosto
2003, n. 214. Secondo quanto
stabilisce la nuova disposizione,
quando il veicolo risulta intestato
a persona giuridica, “il suo legale
rappresentante o un suo delegato
è tenuto a fornire gli stessi dati
(quelli della persona e della patente di chi si trovava alla guida),
entro lo stesso termine (30 giorni
dalla richiesta), all’organo di polizia che procede. Se il proprietario del veicolo omette di fornirli,
si applica a suo carico la sanzione
prevista dall’articolo 180, comma
8”. L’interpretazione data a questa norma è quella secondo cui,
nel caso di proprietà del mezzo
di soggetto giuridico che non fornisce i dati richiesti, non trova
applicazione la decurtazione del
punteggio ma si applica la sola
sanzione amministrativa di
e343,35.
Chi decide l’imposizione
dei limiti
massimi di velocità?
In questi giorni l'argomento principale di qualsiasi notiziario o
giornale è il nuovo codice della
10
strada: la patente a punti.
Un giorno i dati dimostrano che
il timore di "perdere punti" spaventa gli automobilisti e li rende
più sensibili al rispetto delle leggi,
il giorno dopo i dati sono contrastanti ed i segnali preoccupanti e
subito si parla di rivedere alcuni
commi della Legge appena entrata. Io invece vorrei che mi aiutaste
a capire un'altra cosa: chi stabilisce qual è il limite massimo di
velocità di una strada.
Perché in Italia ci sono tantissime
strade a scorrimento veloce, lontano dai centri abitati dove inspiegabilmente appaiono cartelli segnaletici di divieto di superare i
30 km o in casi più fortunati i 50.
Dato che in questi giorni le forze
armate erano tutte schierate e munite di autovelox per colpire noi
poveri guidatori, mi chiedo chi
controlla che certi segnali non
abbiano come unico scopo quello
di far entrare nella cassa di qualcuno tante multe, ed ahimè togliere dei punti?
Lettera firmata
In primo luogo r iteniamo
utilesegnalare al lettore che, nonostante i suoi dubbi, è sempre
buona regola, oltrechè obbligatorio, osservarela segnaletica stradale, anche con riferimento ai
limiti massimi di velocità, ancorchè illegittimamenteapposta.
Quanto allo specifico della domanda, la legge (il Codice
dellaStrada - art. 37)demanda
all'Ente proprietario della strada
(ANAS, provincia, comune, o ente
c o n c e s s i o n a r i o ) l ' o n e re
distabilire limiti massimi di velocità, inferiori a quelli espressamente già individuati al 1° comma
dell'art. 142. Quanto ai criteri da
seguirsi, riteniamo che il comma
2 dell'articoloora citato- che
riportiamo - possa ampiamente
rispondere al quesito del lettore:
"2. Entro i limiti massimi suddetti, gli enti proprietari della strada
possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione,
limiti di velocità minimi e limiti
di velocità massimi, diversi da
quelli fissati al comma 1, in determinate strade e tratti di strada
quando l’applicazione al caso
concreto dei criteri indicati nel
comma 1 renda opportuna la determinazione di limiti diversi,
seguendo le direttive che saranno
impartite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Gli enti proprietari della strada
hanno l’obbligo di adeguare tempestivamente i limiti di velocità
al venir meno delle cause che
hanno indotto a disporre limiti
particolari. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può
modificare i provvedimenti presi
dagli enti proprietari della strada,
quando siano contrari alle proprie
direttive e comunque contrastanti
con i criteri di cui al comma 1.
Lo stesso Ministro può anche disporre l’imposizione di limiti, ove
non vi abbia provveduto l’ente
proprietario; in caso di mancato
adempimento, il Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti può
procedere direttamente alla esecuzione delle opere necessarie,
con diritto di rivalsa nei confronti
dell’ente proprietario."
Si segnala, da ultimo, che chiunque può proporre ricorso al Ministero delle infrastrutture, entro
sessanta giorni,contro i provvedimenti e le ordinanze che dispongono o autorizzano la collocazione delle segnaletica stradale, ivi
compresa quella relativa ai limiti
di velocità.
Perché ci tocca pagare due
volte?
In data 22 luglio un nostro autista
ha preso una contravvenzione da
noi pagata regolarmente il 25 dello
stesso mese. Successivamente ci
è stata notificata tale multa il 15
settembre 2003 con un numero
diverso di verbale. Con riferimento al suddetto verbale, ci chiediamo il perché di questa nuova notifica, visto che l’autista è nostro
dipendente e la multa era stata già
pagata.
F.lli Martini & C. S.p.A.
Budrio di Longiano (FC)
Sul punto si chiarisce che alla
data di contestazione al conducente Palazzi Mario della violazione di cui all'art. 174, comma
4 del Cds., era vigente l'ottavo
comma dello stesso articolo, nella
nuova formulazione introdotta
dalla lett. e), comma 14, dell'art.
3, del Decreto legge 27 giugno
2003, n. 151, che così recitava:
“Salvo che si tratti della stessa
persona fisica, le sanzioni amministrative previste nel presente
articolo si applicano al conducente, al proprietario del veicolo,
all'impresa da cui il conducente
dipende, nonché al committente,
quando si tratta di trasporto eseguito per suo conto esclusivo
nell'esercizio di una attività commerciale.”
Questo giustifica la successiva
notifica al proprietario del mezzo
con distinto verbale, che scaturisce da una precisa responsabilità
stabilita dalla legge, vigente
all'epoca dei fatti, sia per il proprietario, sia per l'impresa da cui
dipende il conducente, sia nei
confronti del committente. Tale
previsione legislativa non è stata
poi ripetuta dalla legge 1 agosto
2003, n. 214, che ha convertito,
con modificazione, l'originario
D.L. 151/2003.
Ciò determina, a far data dal 30
giugno 2003 sino al 12 agosto
2003, g iorno in cui è stata
promulgata la legge di conversione e le cui modifiche sono entrate in vigore il giorno successivo, che la vigenza delle norme
prevedevanola responsabilità del
proprietario non in solido con
l'autore della violazione, bensì
una responsabilità in proprio.
Da qui la contestazione con separato verbale.
Autostrade e nuovi limiti
E' vero che sull'autostrada A1
Milano Bologna si può andare a
150 km/ora dal 1 Novembre
2003? Grazie.
Giancarlo Castello
Settimo Milanese (MI)
No. In alcuni tratti potrà essere
previsto il nuovo limite, ma solo
dopo l'esatta individuazione e
indicazione da parte dell'ente proprietario o gestore della strada.
Intanto è necessaria la collocazione di una nuova segnaletica a
messaggio variabile che non è
ancora stata collocata. La decisione definitiva sarà ampiamente
pubblicizzata dalla stampa e anche dal nostro sito. Intanto, le
rammentiamo, è invece già vigente il nuovo limite di 110 km/h in
caso di pioggia o avversità atmosferiche.
L’obbligo delle cinture per
veicoli non predisposti con
punti di attacco
Sono possessore di una Alfa Giulia Spider immatricolata nel 1963.
Su tale autovettura non sono installate le cinture di sicurezza ne’
è prevista alcuna predisposizione
per l'installazione delle stesse che
pertanto non è possibile (trattasi
di una spider e sulla quale mancano i montanti laterali). Posso
circolare senza l'utilizzo delle
cinture? E secondo quale norma?
Grazie.
Giacomo Riefolo, Bari
L'articolo 72 del Codice, che disciplina i dispositivi di cui debbono essere dotati i veicoli, al comma 2, lett. a),prevede che gli
autoveicoli debbono inoltre essere
dotati di dispositivi di ritenuta e
di protezione, se si tratta di veicoli
predisposi sin dall'origine con
specifici punti di attacco.
Ora, se il suo veicolo non ha punti
di attacco per l'installazione delle
cinture, allora gli occupanti
p ossono tranquillamente circolare senza farne uso.
La Posta
ASSEMBLEA ASAPS:
“UNA GIORNATA INDIMENTICABILE CHE RIMARRÀ NEL MIO
CUORE”
Ciao a tutti!
Sono una collega che presta servizio presso la Sezione di Pordenone, ove sono stata trasferita nel
1996, proveniente dalla Questura
di Milano.
Dopo qualche tempo che avevo
iniziato il mio “nuovo lavoro”,
mi è stato proposto di far parte
dell’ASAPS, mi sono fatta spiegare le finalità e così vi ho aderito.
Negli anni, ogni volta che c’era
l’Assemblea dei Soci per un motivo o per l’altro, purtroppo, non
mi è mai stato possibile parteciparvi, ma finalmente quest’anno
ho potuto cogliere l’occasione.
Grazie al viaggio organizzato (peraltro egregiamente) dal “grande”
Sov. Benacchio (referente della
Sottosezione di Palmanova) mi
sono aggregata e così sono venuta
al CAPS di Cesena.
Ed eccomi giunta al dunque di
questa mia lettera: E’ STATA
UNA GIORNATA GRANDIOSA! GRANDIOSA l’accoglienza,
GRANDIOSA la simpatia, grandiosa l’atmosfera.
Mi avete fatto provare mille emozioni: ho pianto nel commemorare
i nostri colleghi che non ci sono
più… ed ho provato tanta tenerezza per i loro familiari (sono anche
io una mamma), ho provato interesse per i vostri interventi, ed
infine ho provato un intenso piacere (ed onore) ad incontrare Sua
Eminenza il Cardinale Tonini.
Siete stati bravissimi: era tutto
organizzato molto bene.
Nel pomeriggio, poi, quando ci
siamo ritrovati solo noi per l’Assemblea vera e propria, ho trovato
un clima familiare: era come se
vi conoscessi già tutti.
Ecco, volevo ringraziarvi tutti, di
cuore e di tutto, GRAZIE per
l’opportunità che mi avete offerto:
una giornata indimenticabile che
rimarrà nel mio cuore!
Un bacio a tutti e…alla prossima.
Antonella, Pordenone
P.S.: auguro a tutti BUON
LAVORO…che ce n’è tanto da
fare
UN CAVALIERE ALLA
SOTTOSEZIONE DI BARI
I colleghi della Sottosezione Polizia Stradale di Bari esprimono
le più vive congratulazioni all’Ispettore Capo della Polizia Luigi Fino, per la conferita onorificenza di Cavaliere della
Repubblica Italiana. Arruolato il
1° settembre 1971, l’Isp. Capo
Luigi FINO è in servizio alla Sottosezione Polizia Stradale di Bari
dal maggio del 1976. I nostri migliori auguri per il prosieguo di
un buon lavoro ed un sincero ringraziamento per il suo essere fulgido esempio di una fortificante
esperienza professionale in seno
alla Polizia di Stato.
Giovanni Risola
Referente Asaps Bari
SAN GIOVANNI
VALDARNO
IL SOVRINTENDENTE
CAPO LUCIANO PECORARI LASCIA IL SERVIZIO ATTIVO DOPO 40
ANNI DI SERVIZIO
Nato a Citerna di Perugia il
24marzo 1944, si arruola nel Corpo dlela Guardie di P.S. nel 1964.
Ha frequentato la Scuola Allievi
Guardie di Caserta, dalla quale
veniva assegnato al VII Reparto
Mobile di Senigallia.
Nel 1966 ha partecipato al corso
di specializzazine per operatore
di Polizia Stradale presso il
C.A.P.S. di Cesena. A conclusione
venne destinato alla Sezione Polizia Stradale di Bolzano, distaccamento di Brunico, dove ha operato per 4 anni. Nel 1971 ottenne
il trasferimento alla Sezione Polizia Stradale di Arezzo, distaccamento di San Giovanni Valdarno,
dove ha prestato servizio ininterrotto per oltre 30 anni, diventando
importante punto di riferimento
per i colleghi e per la comunità
locale.
Orfano di guerra, uomo mite e
laborioso, ha svolto il proprio
dovere in modo encomiabile.
Appassionato e generoso
“Stradalino” ha effettuato servizio
esterno, anche con pattuglie motomontate, fino al giorno del suo
pensionamento.
Auguri sinceri ad un collega
esemplare.
Ti ringraziamo tutti per i valori
di onestà, professionalità, dedizione al lavoro e alla famiglia che ti
hanno contraddistinto.
Grazie Jonni!
I colleghi del
Distaccamento Polizia Stradale
San Giovanni Valdarno (AR)
LETTERA
UN RINGRAZIAMENTO
PER LA SOLERZIA, CORTESIA E COMPETENZA
DI UNA PATTUGLIA
DELLA POLIZIA STRADALE SULLA E45
Come cittadino ed utente della
strada mi sento in dovere e al contempo sono lieto di portare all’attenzione della sua bella e doviziosa rivista un episodio a me
capitato il mese scorso.
Il giorno 13 giugno 2004, alla guida di un camper insieme alla mia
famiglia, ero in viaggio sulla E
45, da Cesena diretto a Roma.
Avevo appena commentato con
mia moglie le pessime condizioni
della strada che, vittima di un’ennesima buca, all’altezza dell’uscita di Sarsina, improvvisamente il
mezzo si arrestava.
La situazione mi è apparsa subito
estremamente pericolosa, essendo
la strada priva di corsia di emergenza.
Dopo pochissimi minuti dalla mia
chiamata al 113 è intervenuta una
pattuglia della Polizia Stradale.
Desidero ringraziare pubblicamente l’equipaggio di quella pattuglia, composto dall’assistente
Alberto Bellucci e dall’agente
Alessandro Moroni, in forza alla
Sottosezione di Bagno di Romagna, comandata dal
S.Commissario Francesconi.
Ha dato prova di grande professionalità, curando,con tempismo
e precisione, la viabilità in quel
tratto di strada estremamente trafficato.
Si è comportata con estrema cortesia e non comune tratto umano,
prodigandosi nel tranquillizzare
noi, che eravamo presi da comprensibile preoccupazione, anche
per la presenza a bordo di 4 figli,
di cui 3 piccoli.
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La pattuglia ha poi provveduto a
far intervenire il più vicino soccorso stradale, non mancando ancora di stupirmi: il meccanico ha,
infatti, confermato in pieno la diagnosi del guasto ipotizzata dalla
Stradale. Un grazie sentito, quindi, a questi uomini della Polizia
che, con la loro competenza e professionalità, hanno reso gestibile
una situazione che poteva diventare estremamente grave.
Mi consenta, infine, gentile Direttore, una riflessione.
Si parla molto di polizia di prossimità: la necessità che le forze
dell’ordine siano vicine alla gente.
Bene, mi sembra che l’operato di
questi uomini ne costituisca un
esempio splendido!
I cittadini vogliono un poliziotto
amico, presente, preparato, anche
inflessibile quando è necessario,
ma che faccia della cortesia e del
tratto umano una sua peculiare caratteristica. Nel rinnovarle i complimenti per la sua intelligente rivista, la saluto cordialmente.
Dr.Gianfelice Bellesini - Roma
IVAN PIRACCINI ATTRAVERSO IL SITO ASAPS
RINGRAZIA QUANTI
HANNO PARTECIPATO
AL SUO DOLORE.
Cesena, 16 Luglio 2004
A tutti i Colleghi ed Amici tramite
A.S.A.P.S.
Carissimi,
avete partecipato così numerosi
al mio dolore, nella triste occasione della tragica dipartita della mia
amata consorte Raffaella, tanto
che mi riesce difficile raggiungere
ciascuno di Voi personalmente.
Per questo motivo desidero esprimerVi il mio personale ringraziamento, non che, quello di tutta la
mia famiglia, per l’affettuosa vicinanza dimostrata, per la Vostra
amplissima partecipazione, tanto
che cingendomi in un caloroso
quanto affettuoso abbraccio, aveTe contribuito a lenire la grande
sofferenza ed il profondo dolore
sia mio, sia di Emma e Pietro e
sia dei congiunti.
Per tale motivo, appellandomi al
sempre disponibile direttivo dell’A.S.A.P.S., ho richiesto di divulgare queste semplici, quanto sincere, parole di ringraziamento.
Con commozione,
Ivan Piraccini
Ispettore Capo della Polizia
di Stato
presso C.A.P.S. Cesena
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