ANNO LIII - N. 5
Martedì 14 Maggio 2013
€ 2,00
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Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
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Occasioni
Il desiderio dell’AVA confortato dalle indicazioni del nostro
Statuto è sempre quello di impegnarsi alla valorizzazione delle nostre tradizioni e della nostra cultura.
Con questo desiderio ci incontreremo nella nostra Sede
con Andrea Gallea, Gibba, il poeta Antonio Boscione, Gianni
Croce ed altri alassini, che ci
guideranno alla riscoperta di
personaggi e avvenimenti, che
hanno animato la vita della nostra Alassio, sull’onda delle
esperienze personali e dei ricordi tramandati.
Tutto questo parlando in dialetto, in modo che chi lo frequenta giornalmente possa avere la gioia di condividerlo, e chi,
pur conoscendolo non ha spesso occasione di parlarlo, possa
esercitarsi ed impararlo meglio.
Ci piacerebbe che da questo
primo incontro nascessero altre iniziative per poter diffondere e tramandare questa ‘lingua
del cuore’ che sa esprimere le
emozioni e la schiettezza del nostro essere ‘d’Arasce’.
L’incontro sarà ripreso e pubblicato su DVD affinchè possa
essere di gioia e di studio anche
in seguito.
Il giorno mercoledì 12 giugno alle
ore 21 vi aspettiamo in sede per
“Due ciacchere
e dui ciaiti tra de nui…”
Un’altra occasione importante è la ritorno della manifestazione “Tra musica e poesia”,
che l’AVA ha potuto riprendere
grazie alla disponibilità del consigliere Andrea Elena in onore
del Professor Schivo e poter dare ai giovani a cui è dedicata una
occasione di visibilità,e a noi
più ‘adulti’ un alito di aria nuova.! Sempre
FLOREAT ALAXIUM
GLI AUGURI DELL’AVA
Domenica 26 e lunedì 27 maggio si svolgeranno le elezioni per
il rinnovo dell’Amministrazione
Comunale.
Di solito, in tempo di elezioni,
l’AVA esprime da questa colonna gli auguri ai componenti le varie liste elettorali che si preparano ad amministrare la nostra
città, elencando anche i problemi più pressanti, le cose che
sembrano più urgenti per il benessere cittadino.
Vorrei riuscire ad indicare con
ordine le tante situazioni difficili
che chi vincerà dovrà affrontare,
per sottolinearle e sperare di stimolare la ricerca della migliore
soluzione.
Mi vengono in mente il molo,
chiuso da ormai troppo tempo, il
depuratore… la collina… l’arenile… il verde cittadino… l’illuminazione delle strade… il turismo… la cultura… ecc. ecc…
Vorrei… ma mi prende lo
In primo piano il palazzo comunale.
sconforto… povera Alassio…
poveri Alassini…
È vero che la nostra cittadina
ha sofferto spesso di malgoverno, ma ora sembra davvero ri-
dotta all’ombra di quello che
era.
Mah.!.... Ma non si può continuare solo a rimpiangere o a recriminare… e allora…
Allora penso che non voglio
fare gli auguri alle varie liste,
perché presumo che chi prepara una lista cerchi le persone
che sono in grado di collaborare
alla stesura di un PROGRAMMA,
(che non mi piace sia ‘elettorale’
ma PROGRAMMA CONCRETO E
FATTIBILE) e quindi analizzi la
SITUAZIONE PRESENTE e studi
le SOLUZIONI più idonee.
Sono certa che ogni candidato
Sindaco con la lista che l’accompagna, ha studiato a fondo la situazione alassina e ha certo in
mente le varie soluzioni da proporre.
Voglio invece fare gli auguri, i
più belli auguri possibili ad
Alassio, a tutti noi Alassini..!,
Voglio augurare che questa
volta cambi davvero il vento,
che questa volta ci sia un’Amministrazione che dia esempio di
civiltà abbandonando polemiche e ripicche personali che ren-
Cultura che oggi è un po’ una
Cenerentola, troppo spesso dimenticata… La nostra Italia, culla di Cultura, possiede un
Patrimonio artistico che pur invidiatoci da tutto il mondo deve
cercare di far sopravvivere il
proprio valore contro le malattie dei tempi moderni, prima tra
i quali quest’inspiegabile “esterofilia” eccessiva e dilagante in
ogni campo. La nostra identità
dovrebbe essere tutelata e difesa da chi ci governa ma soprattutto da noi stessi… Chi scrive
ha sempre evidenziato il proprio orgoglio di essere Italiano
ed Alassino svolgendo attività
artistica nei Teatri del mondo intero, dove appunto italianità è
sinonimo di Cultura…
A.V.A. vuol riproporre, in memoria dell’amico Tomschi, lo
spettacolo da lui ideato, con la
partecipazione dei numerosi giovani talenti alassini e di chi, non
più giovanissimo, continua a dare lustro ad Alassio ed alle radici
culturali che Alassio possiede
forti e resistenti nel tempo.
Venerdì 7 giugno alle ore 21, presso l’ex Chiesa Anglicana, l’A.V.A.
vi aspetta numerosi. Nell’ambito
della serata saranno consegnate
le Tessere Onorarie.
blea la Presidente ha avuto un
pensiero per tutti i suoi predecessori, e ha consegnato a
Gianni Giardini (presidente
uscente) il più importante riconoscimento dell’A.V.A.: “Il
cuore della Vecchia Alassio”;
ringraziamenti anche ‘Alla nostra Luciana Grollero che ha
scelto di non essere più nel
Consiglio, ma che rimane una
colonna portante dell’AVA per
Alassio, ha ricordato i suoi
e tutti i caduti per la libertà.
Lo ha fatto come sempre, testimoniando l’attaccamento,
il ringraziamento e la memoria verso quelle persone che
con il sacrificio della vita hanno reso possibile alle successive generazioni di godere di
libertà e di dignità mai così
raggiunta nel corso del tempo. Non si era mai vista tanta
partecipazione popolare il 25
aprile ad Alassio. Presenti in
prima fila le Istituzioni, tante
le Associazioni di Volontariato operanti nel nostro territorio, dal gruppo degli
Alpini, alle Pubbliche Assistenze, alla Vecchia Alassio,
all’A.I.D.O. solo per citarne alcune. Presenti i nostri ragazzi
delle scuole che, con i loro temi, ispirati dai loro nonni,
hanno narrato la resistenza e
il martirio della popolazione
inerme durante il secondo
tragico conflitto mondiale, alternati dal nostro Inno nazionale suonato per l’occasione
dai ragazzi della scuola media Ollandini e cantato dai
presenti con la mano sul cuore, dai cori di “Fischia il vento” e “Bella ciao”. Ad aprire la
manifestazione, la celebrazione della Santa Messa celebrata dal nostro concittadino
Mons. Giorgio Brancaleoni,
vicario generale della Diocesi
Albenga-Imperia. Poi gli interventi di rappresentanza da
parte dei vari gruppi finalizzati ad un solo scopo: “Ricordare chi si è sacrificato per il
bene comune e quindi la loro
memoria da tramandare sempre alle future generazioni”.
A chiudere gli interventi
Bruno Marengo rappresentante dell’A.N.P.I. e l’avv.
Claudio Bottelli di Alassio
(continua a pagina 4)
(continua a pagina 6)
A.E.
CMR per AVA
Due ciacchere
e dui ciaiti tra de nui…
Il dialetto… questo sconosciuto! Ormai parlare in
dialetto è diventato quasi disdicevole… i nostri ragazzi conoscono e parlano le lingue, e ciò è bene… meno
bene è considerare il dialetto come “roba” da vecchi…
Le basi popolari su cui poggia il vernacolo sono quelle
che reggono la cultura e la memoria che non devono
essere dimenticate nel privilegiare il nuovo ed il
progresso… senza un passato propedeutico del
presente mancherebbero i valori fondamentali per
costruire l’oggi e ancor più il domani.
MERCOLEDI 12 GIUGNO - ORE 21
SEDE A.V.A.
Pranzo
Sociale
Domenica 16 giugno 2013
ore 12,30
Ristorante Castè - Alassio
ore 11.30 - Santa messa
nella Chiesa Madonna delle Grazie
Prenotarsi entro il 10 giugno presso l’A.V.A.
Associazione Vecchia Alassio “Floreat Alaxium”
Assemblea ordinaria dei Soci 2013
Martedì 16 aprile u. sc.,
presso i locali dell’A.V.A., si è
tenuta l’Assemblea Ordinaria
dei Soci. Assemblea epocale,
perché per la prima volta il
numero uno dell’Associazione è una donna che, nelle ultime votazioni per il rinnovo
delle cariche sociali tenute
nel precedente mese di gennaio, ha ottenuto il più alto
numero di consensi dai Soci:
COMUNICATO A TUTTE
LE FORZE POLITICHE ALASSINE
In considerazione dell’importanza che le prossime consultazioni elettorali amministrative rivestono per l’intera
Comunità Alassina, questo Consiglio Direttivo ha deliberato di offrire alle liste che concorreranno alla competizione elettorale stessa uno spazio sul nostro giornale, al
fine di dare equamente la possibilità di esporre i programmi e presentare i propri eligendi.
È superfluo rilevare che lo spazio, che verrà dato in concessione, deve essere gestito conformemente a tutti gli
obblighi di legge e che ciascuna lista che presenterà le sue
proposte sul nostro giornale ne assumerà totalmente ogni
responsabilità, manlevando espressamente sia l’A.V.A.
che la direzione del giornale.
Con ciò l’A.V.A. ritiene di offrire a tutta la cittadinanza un
servizio di informazione per i futuri destini della nostra
Alassio.
A.V.A.
Caterina Maggi Rabolli. Una
donna che è riuscita a primeggiare in una roccaforte,
un caposaldo di ex presidenti
rigorosamente uomini.
La presidente, sostenuta
dal Consiglio Direttivo al completo e davanti ad un buon numero di Soci, prendendo la
parola, si è presentata in dialetto come “A fia de Maggi e a
nessa da Tanolla e du Migliu”.
Proseguendo ha chiesto
all’Assemblea un minuto di
raccoglimento per tutti i Soci
A.V.A. defunti che hanno voluto e portato questa Associazione fino a noi. Confesso, dice Caterina Maggi,’ lo stupore
e il timore con cui ho accettato
l’incarico di Presidente dell’A.V.A.
che, nota per essere un po’ maschilista e “vecchia”, ha invece, dato un segno molto forte di
elasticità e desiderio di innovazione”. Esprimo all’Assemblea tutta la mia gratitudine per
la stima e la fiducia che mi avete accordato e quindi il desiderio di fare del mio meglio per il
bene dell’A.V.A.”.
Continuando nei ringraziamenti e informando l’Assem-
CMR per AVA
25 aprile:
l’argento vivo
della memoria
TRA MUSICA E POESIA…
TRA MUSICA E POESIA è la denominazione di uno spettacolo
culturale ideato da Tommaso
Schivo e proposto al pubblico
dal 1990 al 2010. Le radici culturali e l’amore per le cose belle, la
passione per la Poesia e per tutto lo scibile musicale, avevano
suscitato in Tomschi (pseudonimo del professor Schivo) il desiderio di accomunare Musica e
Poesia in una serata che si formava da sé, con la partecipazione dei numerosi Artisti alassini.
L’A.V.A. così riusciva ad offrire
oltre alla classica “Ritruvammuse insemme” un’altra godibilissima serata dedicata a quella
dono sterile ogni attività; auguro che Maggioranza e Opposizione mettano al primo posto il
bene del Paese, auguro un’Amministrazione che tutti ci invidino per l’intelligenza, la preparazione e la competenza.
Auguro a tutti noi di avere
Amministratori degni che con
umiltà e dedizione, senza superficialità, sappiano, giorno per
giorno, delibera per delibera,
costruire quello che è stato distrutto, far rivivere ciò che è stato abbandonato; Amministratori che esprimano concretamente il loro amore per il paese,
conquistino la fiducia dei cittadini e si adoperino a costruire
un ambiente sereno e laborioso
dove sia bello vivere e ancor più
bello venire in vacanza.
Auguri a tutti gli Alassini e…
semper FLOREAT ALAXIUM!
Gianni Giardini riceve
il “Cuore”dell’AVA.
Martedì 14 Maggio 2013
3
«L'ALASSINO»
Curiosando nei nostri orti
CRONACA DI ANDATE
Rubrica mensile a cura di Gianni Croce
MESE DI MAGGIO 2013
FAVA - (Vicia Faba) - Termine dialettale: Fòva o Bazòna
Questa pianta erbacea annua
della famiglia delle Leguminose
da noi viene solo coltivata poiché originaria dall’Asia, il cui nome latino Vicia Faba è di origine
incerta. Questa pianta affonda le
radici della sua “storia” e i “pregiudizi” nei suoi riguardi in un
periodo di tempo di almeno tre
millenni. Fu odiata da molti “dei”
e pure da molti filosofi...
“Guardatevi dalle fave...” non si
stancava di predicare ai suoi discepoli Pitagora di Samo, filosofo austero e appassionato erborista che, coerente ai suoi insegnamenti evitava il benché minimo contatto con esse e preferiva allungare la strada piuttosto che passare in un campo dove fossero coltivate o Aristotile,
che le rifuggiva convinto che
avessero il malefico potere di
corrompere lo spirito, di indurre a sogni osceni e di causare
tremende malattie. Questa pessima fama si protrasse per molti
secoli. Per fortuna (pure nostra!
potremmo dire...) nonostante
tali addebiti le fave si mangiavano ugualmente perché buone,
saporite, dal notevole potere nutritivo e, soprattutto, grazie al
loro basso costo. È cosa certa
che già i Greci, malgrado le am-
monizioni dei filosofi, le sapessero cucinare in modi diversi e,
alla faccia loro (dei filosofi!!!), lo
stesso Omero le citava spesso.
Persino il commediografo
Aristofane nella sua commedia
“Le Rane” racconta come Ercole
prima di affrontare le sue leggendarie fatiche, si cibasse proprio con quelle. Né i Romani, da
veri ghiottoni, rimasero indietro, anzi, erano dei veri amanti
delle fave e molte sono le ricette
che tramandarono ai posteri,
molte delle quali trasmesse alla
nostra cucina
regionale, quali: la “scafata toscana” (fave in
umido con l’aggiunta di prosciutto crudo a
pezzetti, cipolla, vino, prezzemolo), la “baggiana umbra”
(fave, pancetta,
pomodoro, basilico) o le laziali “fave con
cotenne” che i
Romani ancora
preparano per
antica tradizione il giorno dei morti. Pure in
Liguria si usava il “Maro”, specie
di pesto ottenuto schiacciando
nel mortaio fave, menta, aglio,
pecorino e, appunto, l’aromatica erba spontanea detta “Maro”.
Oggi da noi la si mangia in varie
maniere ma quel che più preme
ai nostri “ortolani” è portarla a
completa maturazione e bella te-
nera, nel periodo primaverile
specialmente nelle ricorrenze di
Pasquetta, 25 Aprile e 1° Maggio
dove si usa gustarle crude nelle
tipiche “merende” accompagnate da fette di salame o da un
buon pecorino. “Chi non mangia formaggio (salame) e fava
fresca non conosce il sapore
delle cose buone” è uno dei tanti detti che abbiamo trovato a
suo riguardo. In negativo un altro detto locale cita “Piò de
bazòne” per prendere o subire
brutti colpi o avversità.
Ha, inoltre, proprietà antispasmodiche, diuretiche e sedative. Purtroppo, per soggetti predisposti, può provocare un fenomeno di sensibilizzazione
morboso, il favismo.
COME SI COLTIVA: Si semina
il bacello in autunno e oltre. Nel
primo caso si avrà la raccolta in
marzo/aprile.
a
5 RASSEGNA MUSICALE INTERNAZIONALE
“FELIX MENDELSSOHN”
VINCE IL TRIO ARIZZA
Si è conclusa domenica 7
Aprile 2013 la quinta edizione
della Rassegna Musicale “Felix
Mendelssohn”, una manifestazione organizzata dall’Associazione Pantheon di Genova con il
patrocinio del Comune di Alassio, in continua crescita che ha
visto l’esibizione di circa 50 partecipanti provenienti da tutta
Italia e che hanno affollato la
Chiesa Anglicana di Alassio per
la cerimonia di chiusura.
Fumata nera nella sezione
Solisti – Categoria “senza limiti di
età”, mentre nelle categorie precedenti vincono Naomi Tistarelli
(Cat. F – punti 96/100), Silvia Zoe
Cirillo (Cat. C – punti 95/100),
Fabrizio Leopardi (Cat. B – punti
96/100), Chiara Caglianone (Cat. A
– punti 98/100), che si aggiudica
anche il premio speciale della
Giuria per la pianista con il punteggio più alto.
Ma è la Sezione Musica da camera a veder spiccare il volo al
Trio composto da Beatrice,
Carlotta ed Emma Arizza (Cat. C),
che vincono il primo premio assoluto con 100/100 e borsa di studio grazie ad un’esecuzione chiara e molto musicale del primo e
secondo movimento del Trio op.
49 di Mendelssohn. Alle vincitrici
viene assegnato anche un concer-
to premio da tenersi nelle prossime manifestazione organizzate
dall’Associazione Pantheon di
Genova. Dietro di loro il quartetto
“Vivaldensemble” composto da
Giacomo Lucato, Nicolò Vara,
Stefano Beltrami e Umberto Ruboni con 95/100, assegnatari anche loro di un concerto premio.
Da annoverare i premi speciali:
“Mendelssohn” assegnato a Naomi Tistarelli e la borsa di studio
“Romeo Lebole” (offerta dalla famiglia del compositore prematuramente scomparso) vinta da
Alessandro Calisti per l’esecuzione del brano “Il mercato galleggiante” di Romeo Lebole.
Pavel Bagryanov e Nikita Diev, giovani chef russi,
ospiti dell’Alberghiero di Alassio a Fior d’Albenga
Grande successo per “L’Officina del Gusto”. Nella giornata di
mercoledì 16 aprile, le alunne
Samira Alessi, Chiara Carlino e
Irene Benardinello, guidate da
Giancarlo Cacciò, Marisa Plando e
Chiara Aschero Vio e coordinati
dal professor Franco Laureri, si
sono trovate in piazza IV Novembre ad Albenga, per dare vita
all’iniziativa “L’officina del gusto”
con laboratori esperienziali dedicati alle salse al mortaio e al lievito madre, nell’ambito delle edizioni 2013 delle manifestazioni Fior
d’Albenga e Cip&Vip. Ospiti speciali, due chef provenienti dalla
Russia: Pavel Bagryanov e Nikita
Diev, rispettivamente dal Collegio
n. 37 “Zarizyno” e dal Collegio
Servizi n. 32 di Mosca, accompagnati dall’interprete Alexandra
Serezhko. Protagonisti del progetto gastronomico le erbe aromatiche della piana albenganese,
l’aglio di Vessalico dell’azienda
“La Fattoria” e l’olio extravergine
di olive taggiasche DOP dell’Azienda BioVio insieme con l’arte
bianca del pane di Gavenola, tramandata per generazioni, dal
1901, dai mastri panettieri Cacciò.
L’officina del gusto, gestita dai
giovani chef del corso enogastronomico della scuola alberghiera
“F. Maria Giancardi” di Alassio,
sotto l’egida della condotta di
Slow Food di Alassio ed Albenga –
Finale Ligure, ha consentito a turisti e residenti di apprendere e
sperimentare nuove e tradizionali salse con le aromatiche e di imparare a realizzare il lievito madre. Le attività si inseriscono nel
progetto d’Istituto “L’Azienda co-
me Libro di testo” e servirà agli
alunni per arricchire il proprio
bagaglio di esperienze grazie al
contributo di due imprenditori
che hanno fondato la propria
mission d’impresa sul recupero
della tradizione e sul biologico.
Durante lo svolgimento dell’iniziativa, gli studenti hanno ricevuto la visita del Sindaco di Albenga
Rosy Guarnieri e del Vice Sindaco
Massimiliano Nucera.
…e pochi gli eletti
E allora la grande corsa è partita: quando leggerete queste
mie note mancheranno pochi
giorni alla vostra scelta, che determinerà i prossimi cinque
(speriamo) anni di governo andatino. Intanto una prima osservazione: Dovevano esserci 5 o 6
compagini in lizza e invece è già
tanto se siamo arrivati a tre. Per
la legge locale: “armiamoci e
partite!”. Seconda nota: tutti i
partiti ufficiali (o sottufficiali o
soldati semplici) hanno cercato
di nascondere la loro identità
politica, ossessionati dal clima
antipartitico diffuso nella nazione. E persino i “berluscones” veraci e osservanti si sono presentati come “ Lista Civica Gattopa sindaco”, pur esibendo alcune figure storiche note come
Rocco Galbani, Monica Nonnoni e Angelo Acquai, oltre al
“gruppista” fondatore Piero
Castello. Ma che è riuscito meglio nell’operazione di nascondersi sono stati i seguaci locali
di Bersani, i quali si sono nascosti così bene che è difficile trovarne traccia in qualcuna delle
tre liste. Tanto che abbiamo deciso di lanciare il concorso:
Trova un solo democratico popolare importante nelle tre liste
e avrai in premio una crociera
all’isola Gabbianara e una maglietta omaggio con la scritta:
“Communisti (con due “m” mi
raccomando) siete sempre a
mezzo!” Si sono defilati pure i
giovani di sinistra di John Postale che, dopo il successo di
immagine della volta scorsa,
quando avevano conquistato
un seggio contro tutte le previsioni, hanno preferito stare a vedere , come per altro hanno fatto gli ipotetici grillini. Così avremo tre liste più di centro che di
altro, guidate da tre persone
oneste come Gattopa, Galtoggi
e Vigneri, che andranno a cercarsi elettori trasversali nelle famiglie e negli amici dei candidati. Tentando di farsi amiche la
“centrali di tiro” dei voti, come
gli ordini religiosi, le associazioni varie dei commercianti, degli
albergatori, degli sportivi, tutte
realtà che possono coagulare
consensi a pacchetti. Secondo
alcuni osservatori è stato un errore non regalare una fettina
piccola di torta ai simpatizzanti
pd, e lasciare fuori gioco la dottoressa Vasarroni, che da sola
avrebbe potuto mettere sul tavolo carichi significativi di briscole. E chi vincerà avrà in premio una città turistica che non
per colpe locali ha fallito il ponte di Pasqua e pareggiato sotto
la pioggia insistente quello del
25 aprile. Chi si ricorda che lo
slogan coniato dal Megagalattico era “Andate: 365 giorni
di sole”? L’avete voluto far ca-
dere? E da allora solo pioggia,
tiè. Una città che trema al solo
pensiero di “sbagliare” la prossima estate, che avrebbe bisogno di un biglietto da visita come il molo sul lago, bello ed efficiente da subito e nessuno dei
tre sindaci può essere attrezzato per i miracoli istantanei!.Ma
si notano alcuni segni di rinascita. Alla fine dello scorso aprile,
per esempio, un folto gruppo di
30-45enni locali, impegnati nel
lavoro, nelle imprese e negli
esercizi, si sono riuniti per una
proficua cena di lavoro che hanno voluto svolgere travestiti da
crocerossine - le donne, e da
medici -gli uomini, eleggendo
anche miss Crocerossina e mettendo in atto altre belle trovate.
Con uno spirito altamente autoironico hanno definito la serata come “La cena degli sciocchi”, dando un segno vitale di
concretezza e di comprensione
dei veri problemi da risolvere
ad Andate. Tutto fa, come diceva quel tale di cui sappiamo.
Non conosciamo la reazione dei
loro genitori, né la vogliamo sapere. Il mondo è dei giovani, e
agli anziani come chi scrive
spetta solo il compito di sperare per il meglio e di mettersi da
parte ad osservare. E di sorridere, o piangere, in silenzio.
Luca Caravella
POLITICA DA MERCATO
Nostra Signora dell’Ipocrisia è
una canzone del 1994 di
Francesco Guccini, che canticchio spesso ultimamente. Il testo non casualmente parte dai
beati bagordi del martedì grasso, affronta la quaresima dove
individui furbetti e finto colti
“fecero voti con faccia scaltra a
Nostra Signora dell’Ipocrisia perché una mano lavasse l’altra, tutti colpevoli e così sia! E minacciosi ed un po’ pregando, incenso sparsero al loro Dio, sempre
accusando, sempre cercando il
responsabile, non certo io...”.
Insomma ipocriti di vario
grado che tengono il cilicio vicino alle chiavi della macchina
e appartengono a un Credo per
esibirlo come il vestito nuovo
la domenica.
Ma la mia parte preferita arriva alla fine, con la Pasqua
quando “Soltanto i pochi che si
incazzarono dissero che era
l’usato passo fatto dai soliti che
ci marciavano per poi rimetterlo sempre là, in basso! Poi tutto
tacque, vinse ragione, si placò il
cielo, si posò il mare, solo qualcuno in resurrezione, piano, in
silenzio, tornò a pensare...”.
Perché poi a indignarsi e ad arrabbiarsi resta solo una manciata di affaticati e indeboliti,
ma sempre tenaci nonostante
la continua lotta contro l’indifferenza e contro una predisposizione all’approssimazione.
Ci sono altre cose che faccio
molta fatica a comprendere figurarsi a sopportare; l’ignoranza occupa il primo posto
della mia lista, perché poi
dall’ignoranza nascono il razzismo e l’omofobia, e non sopporto la gente che urla, seguono gli applausi ai funerali.
Comunque, non mi piace la
gente che urla, non riesco a capirla; prima di tutto perché
quando qualcuno urla si mangia le parole e poi perché non
c’è bisogno di mortificare così
le corde vocali per esprimere
un’opinione. Non mi piace puntare il dito contro, ma con un filo di presunzione lo faccio soprattutto contro una programmazione televisiva che da troppi anni fa passare per normale
il qualunquismo con insulti
gratuiti gridati, per altro con
argomentazioni di aria fritta. E
tutti urlano, dalle otto del mattino in coda al semaforo fino al
Parlamento. La pacatezza sembra essere diventata un sintomo di debolezza o un segno di
vergogna. Se vuoi portare alla
mia attenzione un’offerta tre
per due o la convenienza di
succosissime arance mi sta anche bene un tono di voce più alto della norma, è pur sempre
una questione di marketing.
Invece, le idee e le soluzioni
dialogate civilmente sono il riflesso condizionato di grande
maturità. Per carità, è molto
bello ragionare con il cuore,
ma se qui non si inizia a ragionare con la testa finiremo tutti
col farci investire nella continua inversione dei sensi di
marcia. “Si concorre in poesia,
ma si governa in prosa” diceva
un personaggio di The West
Wing, una serie televisiva che
raccontava i ritmi serrati della
macchina presidenziale nell’Ala
Ovest della Casa Bianca (praticamente fantascienza per noi).
Quindi, cerchiamo di fare il
punto della situazione. La
Sovranità appartiene al Popolo;
e la Politica e il Governo, dalla
cittadina a Roma, devono essere per prima cosa responsabili
nei confronti di tutto il Popolo,
di tutti gli elettori, andando a
cercare un dialogo; non stiamo
giocando a conquistare la terra
con i carri armati di Risiko. Non
esiste Democrazia senza dialogo, non esiste Democrazia senza opposizione.
Ma è così difficile comunicare? L’indifferenza è davvero
inespugnabile? Perché già non
riesco a cogliere i motivi della
mancanza di collaborazione
tra organizzazioni cittadine,
poi resto inerme davanti
all’ostruzionismo messo in atto da membri all’interno di una
stessa organizzazione; e questo è un discorso che può applicarsi ad ogni situazione più
o meno istituzionale. È mai
possibile che non si riesca a superare una chiamiamola “mancanza di comunicazione” - per
non dire totale snobberia?
Queste gelosie intestine, roba
molto shakespeariane, farebbero anche ridere se non avessero l’egoismo di mandare
all’aria bellissime iniziative
alassine, nel nostro caso. lo sono per la direzione ostinata e
contraria. Però che la direzione
sia quella giusta. Da anni ho il
sospetto che i nostri governanti siano stati messi lì da un paese nemico straniero. Un mio
collega dice sempre “non abbiamo più l’acqua alla gola, ormai respiriamo sott’acqua”.
Io pretendo rappresentanti
preparati, colti, coraggiosi ed
educati, possibilmente ben
vestiti e pettinati. Io non voglio essere rappresentata da
venditori di cassette di supponenza, da teleimbonitori da
strapazzo o da imbellettati
dell’ultim’ora. Io non la voglio
una politica da mercato. Perché un conto sono gli allegri
commenti da bar sport fatti
davanti a focaccia e cappuccino, un altro è la politica da
mercato nelle aule dei Consigli e nel Parlamento.
Ha scritto qualche giorno fa
Joaquin Navarro-Valls su la
Repubblica “(...) La buona politica riesce ancora a essere l’arte
del possibile (…) La perdita di
possibilità è sostanzialmente la
perdita di libertà che ha una ripercussione etica sulla vita civile delle persone. La politica divenuta arte dell’impossibile cede il passo agli scontri di posizione e la democrazia alla violenza. La responsabilità delle
forze politiche è di non baloccarsi, mostrando subito responsabilmente che il sistema democratico può e deve attivare i suoi
anticorpi”.
Conosco tante persone che
fanno dei sacrifici e si impegnano, che lottano quotidianamente per fare la differenza
nella loro piccola realtà; e nei
Palazzi, i rappresentanti, che
dovrebbero essere gli attori
della democrazia, se la cantano e se la suonano, mentre la
gente resta senza lavoro, disperata.
Ilaria Falcone
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Cinque anni dopo
Carissimi alunni,
avete voluto nuovamente ritrovarvi “Da Mario”, un ottimo ristorante in quel di Andora per trascorrere insieme una serata all’insegna
di ricordi e di condivisione per le
mete raggiunte ed i progetti da realizzare. Sono grata a tutti quanti per
l’onore ed il piacere che mi avete offerto di stare con voi, di vedervi,
ascoltarvi e leggere nei vostri sguardi che le mie emozioni erano anche
le vostre ed il mio grande affetto era
ben riposto. Già cinque anni fa quando insieme abbiamo festeggiato i nostri 40 anni ed i miei 80 è stata una
data memorabile che non pensavo
potesse ripetersi. Ed invece sì, cari e
meravigliosi ragazzi del ’68, avete
voluto ripetere l’esperienza vissuta
certamente avendone riportato un
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Alassio: mulattiere
Regione Pontino
buon ricordo.
Non ci sono parole per esprimere
la gioia che conserverò ricordando
il bellissimo ciclo di scuola elementare vissuto con voi che mi ha arricchito nell’intimo aiutandomi a proseguire negli anni la mia vocazione.
Ottimo il pranzo di Mario al quale
vanno le mie congratulazioni ed il
mio augurio; ottimo pure il dolce di
Ido che ha superato se stesso inebriandoci di colori.
Grazie a tutti e due, e grazie alle
organizzatrici, grazie ai figli che hanno allietato la serata. Grazie a tutti
voi di tutto e specialmente dell’affetto commovente che mi avete dimostrato in mille modi.
Vi abbraccio ancora
la vostra maestra
Bianca Benvenuto
“Ponte dei profumi”, ora “Ponte della vergogna”.
Chissà se in vista delle elezioni qualcuno pulirà!
Usate i mezzi pubblici
È la raccomandazione che spesso
ci sentiamo fare dai media. Oggi, 27
aprile 2013, mia moglie ed io abbiamo deciso di scendere a piedi (abitiamo sotto Moglio) per poi tornare
con l’autobus. Camminare un po’ fa
sempre bene e si contribuisce a non
inquinare l’aria. Alle 12 circa ci troviamo alla fermata dell’autobus davanti all’Hotel Suisse come abbiamo
sempre fatto in queste occasioni.
L’autobus con la scritta “Moglio” è
fermo dall’altra parte della strada,
come sempre. Controllo l’orario e
ho la conferma che deve partire alle
12,15. Attendiamo pazientemente
sotto una debole pioggerellina. Alle
12,12 l’autobus si muove e scende
da Via Gibb verso Via Dante.
Normale, lo ha sempre fatto per andare a girare e posizionarsi poi davanti al Suisse per caricare i passeggeri. Stranamente passano i minuti e
il bus non arriva. Insospettiti chiediamo al Bar Talmone e ci informano
che ora il bus parte dal marciapiede
di fronte, ragione per cui l’abbiamo
perso. Indispettiti attraversiamo la
strada e andiamo ad attendere il
successivo che sarebbe partito dopo un’ora. Alle 13,10 saliamo sul bus
che gira in via Gibb, percorre la Via
Dante gira in Via L. Da Vinci e al semaforo gira per Via Adelasia. Ora mi
chiedo:
1. Non sarebbe giusto che, visto
che hanno cambiato l’ordine logico
del posto di partenza abituale, provvedessero a mettere vicino agli orari un avviso?
2. Non sarebbe opportuno che togliessero l’orario del servizio per
Moglio dal lato monte e lo mettessero sul lato mare dove, invece, non
c’è?
3. Non sarebbe meglio che, invece
di fare oltre 1 chilometro di strada
inutilmente bruciando i nostri soldi
e inquinando l’aria, riprendessero la
partenza dal giusto posto come era
prima di questo assurdo cambiamento?
4. Non sarebbe giusto che, chi di
dovere, imparasse ad avere rispetto
degli utenti che gli pagano lo stipendio? O è chiedere troppo? Non sarebbe facile alzare l’espositore degli
orari lato mare in modo che invece
di leggerlo i bambini lo potessero
leggere i genitori senza doversi inchinare all’ignoranza di chi lo espone così in basso?
Grazie!!!
Un sentito grazie alla Giunta Avogadro che, prima di dimettersi è
riuscita a creare un grande scorcio panoramico/turistico nel ponente della città. Vedere la foto per credere:
Martedì 14 Maggio 2013
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Le metamorfosi
Ad Alassio, città magica per
eccellenza, succedono le cose
più strane, le metamorfosi più
inattese; per esempio: la passeggiata Ciccione si tramuta in
un affollato mercato orientale,
colle varie mercanzie sciorinate al suolo su lenzuola o tappeti, in palese violazione di almeno due o tre-leggi e in chiaro disturbo a quegli anziani che costituiscono l’ultimissima risorsa turistica del nostro paese e
vorrebbero poter almeno passeggiare in pace. La Polizia
Municipale è quasi quotidianamente presente nel tentativo
di fare argine... ma qui avviene
la seconda metamorfosi: non
appena compare in lontananza
il primo blu delle divise, le merci irregolari si smaterializzano,
la passeggiata torna sgombra
ed innocente. Mezz’ora dopo,
quando i vigili avranno constatato l’inutilità del loro andirivieni, allontanandosi per andare ad espletare altri compiti,
tentando di ovviare alla cronica esiguità dell’organico, le
merci, magicamente, ricompaiono. Ho provato a spiegarmi questa magia, ma riesco soltanto ad immaginare che il tutto venga rapidamente nascosto nei cespugli delle aiuole o
nelle automobili parcheggiate
(prive naturalmente di scontri-
no e magari anche di assicurazione) lì, nelle vicinanze. Un altro magico avvenimento, si verifica quando ad Alassio piove:
quasi come se la nostra città
fosse una sorta di “Brigadoon”
essa si anima di quello che io
chiamo il “piccolo popolo”.
Sono omettini che da qualche
mese si moltiplicano esponenzialmente. Sono tutti monotaglia; tutti riforniti non si sa da
chi e come, di bracciate di ombrelli a volte te ne offrono uno
in vendita per quindici Euro (i
negozi li vendono per cinque ci
pagano l’Iva!), a volte te li fanno scattare quasi in faccia senza proferire parola. I nostri
omini sono disseminati su tutta la lunghezza del centro storico e delle passeggiate a mare;
qualcuno deborda anche sulla
via Dante. Appena smette di
piovere, si ha nuovamente il fenomeno di smaterializzazione,
questa volta sostituito dal materializzarsi dei venditori di
cianfrusaglie varie, ai quali non
basta un “no, grazie” affinché ti
lascino in pace.
Ultimamente, qualcuno mi
ha assicurato che la situazione
è così non solo ad Alassio, ma
in tutta l’Italia. A prescindere:
non voglio crederci!
Antonio Boscione
Mario De Michelis
Mulattiere
Un bello ed artistico (???) vespasiano è sorto nel bel mezzo della
siepe che divide i giardini di San Padre Pio dal viale delle (ex) Palme.
Ancora grazie ....
Nino Brusco a nome di centinaia forse
migliaia tra residenti e turisti
P.S. - Si poteva almeno cercare un sito più consono (angolo dei
giardini ove c’è la fontanella - angolo della cabina telefonica con angolo di c/so Europa) ed usare un W.C. uguale a quello dei giardini C.
Chaplin.
Pare che una parte dei sentieri o
mulattiere di Alassio vengano curate, gratuitamente, da una associazione di volontari mentre altre
sono affidate ad una ditta di
Savona. È ciò che mi è stato detto
tempo fa. Quelle che sono curate
gratuitamente sono sempre pulite
e facilmente percorribili. Quelle
per la manutenzione delle quali
paghiamo una Ditta sono così:
È la mulattiera per Moglio percorsa da molti turisti e non è la
parte peggiore. Perché anche questa non viene affidata al volontariato?
Qualcuno ha detto “A pensare
male si fa peccato, ma spesso ci si
azzecca”
Saluti da Mario De michelis
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 2013 (segue dalla prima pagina)
tutte le conoscenze accumulate in tanti anni di attività continua per non parlare del sostegno concreto alla stampa e spedizione del giornale, e l’apertura della sede ogni mattina
che è vita per l’Associazione’;
La presidente ha espresso
riconoscenza a tutte le persone che ogni mese offrono il loro aiuto per la spedizione del
giornale, rendendo la sede
“brulicante di attività”;
“Il successo è frutto di collaborazione” quindi dopo
aver ringraziato per l’aiuto i
Probiviri, i Sindaci e il Consiglio Direttivo, ha presentato
i due nuovi consiglieri: Andrea Elena, noto tenore e figlio del Socio fondatore Vincenzo, e Piera Bogliolo.
Sono stati nominati e accolti nuovi soci: Carlo Maria
Balzola, Maddalena Carossino figlia di Antonio Socio
fondatore, Paolo De Andreis,
Bianca Luzzo, Ezio Porcella, Fabrizio e Sandro Rovere, Fulvia Ruggeri, Adele
Salada.
Viene proposta una nuova
attività: Conversazioni in dialetto nella nostra Sede, con il
prof. Andrea Gallea, Gibba
e il poeta Antonio Boscione,
allo scopo di dare un contributo alla conversazione,
all’uso ed alla continuazione
del nostro dialetto.
Caterina Maggi ha comunicato con gioia che, grazie
all’impegno di Andrea Elena,
si rifarà “Alassio tra musica e
poesia” che ha come data indicativa la metà di maggio.
Si riferisce che il C.D. ha
chiesto al Socio Piera Bogliolo di attivarsi per l’affitto della nostra cantina sita in via
Diaz, attualmente inutilizzata,
affinchè non si deteriori e possa rendere almeno il sufficiente per coprire le spese.
Per quanta riguarda la consegna dei quadri alla casa
“Sole d’Autunno”, si ringraziano i nostri Soci: Avv.
Franco Foglia per il sostegno tecnico per il comodato
d’uso con il Comune e
Renato Bellia per l’aiuto offerto nell’operazione.
Abbiamo dato la nostra disponibilità alle ex-allieve di
Maria Ausiliatrice al loro progetto per la conoscenza del
nostro ambiente da parte dei
ragazzi durante l’estate (storia del paese di marinai e bagnini, il nostro mare, la pesca,
la spiaggia ecc.)
La presidente ha chiesto
aiuto e collaborazione a tutti i
Soci chiedendo il dono del loro tempo nelle abilità e competenze che possono rendere
più bella e ordinata la nostra
Sede (Imbiancare, riordinare
il giardinetto, il bagno) anche
in previsione della visita a settembre da parte dell’Associazione A’ Maina con cui siamo
gemellati e la pro- loco di
Carloforte.
Si comunica inoltre che il
pranzo sociale presso “Il
Castello” di Arecco Marilena
si terrà il 16 giugno 2013.
La Presidente a questo punto chiede al prof. Beppe Rizzo
di aggiornare l’Assemblea
sull’ultima riunione a cui ha
partecipato come nostro rappresentante alla “Consulta
Ligure”. Il professore, nostro
Socio non ché, Sindaco
dell’Associazione illustra brevemente, ma puntualmente
come sempre, la storia e le finalità della Consulta Ligure,
nata il 24/11/1973 su iniziativa
di 7 Associazioni Liguri/Dialettali, tra cui la nostra A.V.A..
Quest’anno compie 40 anni
per cui per novembre sono attese manifestazioni celebrative importanti. La Consulta
privilegia: La difesa dell’ambiente, la cultura regionale, la
salva guardia del dialetto, i
rapporti con le Istituzioni (regione, provincie e comuni).
Ha pubblicato volumi importanti tra cui: “Vocabolario delle parlate liguri - Dizionario
dei liguri illustri”. Promuove
convegni importanti: “La regione per la scuola - Censimento dei monumenti minori
(in nostro gruppo è diretto da
Carlo Cavedini). Comunque
il prof. Rizzo, ad ogni riunione
della Consulta Ligure, relaziona sempre sull’Alassino di
quanto si è discusso e deciso
nelle stesse.
Nelle varie ed eventuali, il
prof. Andrea Gallea e il poeta alassino Antonio Boscione, in merito alle “Conversazioni in dialetto” proposte
dalla Presidente si dicono
d’accordo attendendo il via e
ricordando l’esistenza di un
DVD bello e godibile che immortala il dibattito sul passato di due personaggi dell’Alassio che furono Didin Barbera e U Selin, con Andrea Gallea e Antonio Boscione nelle
vesti di intervistatori, il maestro Richero ospite d’onore,
il Pentallegro per gli intermezzi musicali; il tutto presentato e diretto dal mitico
Nello Aicardi.
Si pensa che sarebbe buona
cosa duplicare DVD in questione e magari pubblicarlo
per l’A.V.A..
Carlo Cavedini, in occasione dell’approssimarsi delle
elezioni amministrative comunali di fine maggio, suggerisce di interpellare tutte le liste
partecipanti affinchè l’A.V.A.
possa pubblicare i rispettivi
programmi sull’Alassino, come del resto già fatto nelle precedenti consultazioni.
Termina la collaborazione a
pagamento delle 2 pagine
sull’Alassino da parte dell’Istituto Don Bosco di Alassio; a
questo proposito, la Presidente informa l’Assemblea
dei colloqui avuti con il direttore dei Salesiani per la gestione della pagina inserita da
ottobre 2012 come sperimentazione di collaborazione con
l’Istituto e che, di comune accordo, viene interrotta. Rimane comunque in essere la collaborazione della nostra Associazione con tutte le scuole
di ordine e grado private e statali per la pubblicazione di ar-
ticoli degli studenti.
Relativamente ai Soci aderenti morosi, rivedendo la posizione del precedente C.D., la
Presidente pensa di tentare
un ultimo contatto nella speranza di recuperare degli abbonati.
La nuova Socia Fulvia Ruggeri, esperta di P.C. propone
di sollecitare la collaborazione dei giovani con l’uso del
WEB (Facebook, Twitter,
Google), per avvicinarli così
alla nostra Associazione e
l’Assemblea accoglie la proposta. Terminati gli interventi, la Presidente chiede ed
ottiene la votazione unanime
dell’Assemblea su tutto l’operato e, invita tutti ad un rinfresco in amicizia
Fal/. Per l’AVA
Martedì 14 Maggio 2013
Un faticoso 25 Aprile
È con un senso di soddisfazione, anche se parziale, che possiamo considerare l’avvenuta celebrazione della
Festa della Liberazione.
Il 7 febbraio, e poi il 12 marzo scorso, l’Anpi, sezione Alassio-Laigueglia,
aveva inviato una lettera al Commissario Prefettizio del Comune, per ricordargli le modalità organizzative
che, praticamente dal 1945 in poi,
hanno caratterizzato l’evento nella
nostra città, e chiedergli un piccolo
contributo per le borse di studio degli
studenti alassini che partecipano al
concorso indetto dall’Anpi con la collaborazione degli insegnanti. Non
avendo ricevuto risposta avevamo
sollecitato un incontro, e ben cinque
se ne sono susseguiti, con la partecipazione via via dei dirigenti scolastici
e delle associazioni d’arma.
Da una posizione iniziale di divieto
assoluto, a causa di rigorosi, ma irricevibili da parte nostra, “motivi istituzionali”, essendo il Commissario figura istituzionale e non politica, si sarebbe provveduto unicamente alla
deposizione delle corone alle lapidi e
ai monumenti. Siamo riusciti, con piccoli passi successivi, ad ottenere
quello che giudichiamo un parziale
successo, contributo a parte. L’ultimo
scoglio è stata l’esecuzione, da parte
dell’orchestra Morteo Ollandini, della
canzone Fischia il vento, il canto partigiano più legato al nostro territorio
ma l’azione di persuasione da parte
dei dirigenti scolastici e del dott. Ugo
Boragine, presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, ha finito
per aver ragione delle inesplicabili remore del dott. Ceccarelli.
L’Anpi ha fatto il sacrificio di rinunciare alla cointestazione del manifesto
col Comune di Alassio e di Laigueglia e
ringrazia quest’ultimo per la generosa
collaborazione.
Anche il cappello iniziale, che avevamo proposto per il manifesto, a ricordo del 70° anniversario dell’ 8 settembre 1943, inizio della resistenza armata al nazifascismo, è stato cancellato dal Commissario, e mi permetto di
proporlo ai lettori dell’Alassino.
“A settant’anni dal collasso istituzionale che vide l’Italia divisa tra
l’avanzare delle forze alleate e l’occupazione nazifascista, riconosciamo il
valore dei cittadini italiani, uomini e
donne, giovani e anziani, civili e militari, che seppero ascoltare la voce
della propria coscienza e, con le armi
o con il loro solidale supporto, operarono per la liberazione di un’Italia de-
mocratica e repubblicana”.
Che motivo della cancellazione sia
stato il riferimento al “collasso istituzionale”?
Non mi dilungo sul resoconto della
manifestazione: la Messa celebrata da
mons. Giorgio Brancaleoni e concelebrata da mons. De Canis, con le belle,
aperte e serene espressioni dell’omelia, e l’orazione ufficiale di Bruno
Marengo, a nome dell’Anpi provinciale, interrotta più volte dagli applausi,
il breve saluto da parte del Presidente
della sezione Anpi, Claudio Bottelli,
perché i numerosi presenti se ne sono
fatti un’opinione personale.
Insomma, la celebrazione c’è stata,
con grande partecipazione di cittadini,
anche al corteo verso il Pontile
Bestoso, e un allegro e liberatorio coro
spontaneo di Fischia il vento, davanti
al Comune, che è la casa di tutti, ne ha
coronato l’epilogo. Il concerto organizzato nel pomeriggio dall’ArciBrixton
nella Piazza dei Partigiani ha concluso,
in allegria come sempre, la manifestazione, e un piccolo, isolato, episodio di
intemperanza giovanile, subito fermato spontaneamente dalle persone presenti, ancor prima dell’ intervento delle forze dell’ordine, resta, appunto, un
marginale ed isolato episodio.
Colgo però l’occasione, a nome
dell’Anpi sezione Alassio-Laigueglia
per ringraziare le associazioni d’arma, soprattutto l’Ass. Carabinieri in
congedo, nella persona del Vice-Preso Armando Allaria, e il Gruppo Alpini
di Alassio, con il capo gruppo Ezio
Porcella, che hanno portato il loro saluto alla manifestazione e l’Associazione Militari e Reduci, per l’azione di
convincimento esercitata dal dott.
Boragine.
Una particolare riconoscenza va
alle scuole di Alassio, agli insegnanti
che hanno introdotto i ragazzi a problematiche storiche e socio logiche,
ai ragazzi che si sono impegnati con
temi, poesie ed espressioni artistiche, all’orchestra Morteo Ollandini
come sempre bravissima, e ai dirigenti scolastici, di grande aiuto nel
superare le remore “istituzionali” del
Commissario.
Grazie infine anche alla Signora
Palmieri e alla Signora Martini le quali,
nell’assoluta lealtà verso l’istituzione
dalla quale dipendono, si sono mosse
con intelligenza, duttilità e capacità organizzativa.
Marina Balduzzi
Vice-Presidente sez. ANPI
Alassio-Laigueglia
“Fischia il vento”
Penso che la giornata del 25 Aprile
quest’anno sia stata più commovente
degli anni scorsi. Ci siamo trovati tutti
più uniti con la voglia di condividere
un momento che possiamo vivere grazie a chi ha combattuto per noi.
E penso ai partigiani, in montagna,
con il loro “Fischia il Vento”.
Quel “Fischia il Vento” di cui qualcuno voleva proibirne l’esecuzione.
Lo abbiamo cantato mentre suonavano i ragazzi delle scuole, veramente
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
30 agosto 1922 - Orchestra del Casinò Municipale di Alassio diretta dal M° Candidin Bavera
CRONACA DI UN ANNO DI CRONACA
Mercoledì 10 Aprile alle ore 17.30
nell’auditorium “R. Baldassarre” della Biblioteca Civica “R. Deaglio” si è
tenuta la premiazione del concorso
“Un articolo di cronaca”: Alassio fa
scuola. La cronaca raccontata dagli
studenti – riservato agli alunni delle
scuole medie statali e private del
Comune di Alassio.
La manifestazione nata nel lonta-
Aicardi, di concerto con il Presidente del “Gruppo Cronisti Liguri”,
Alfredo Provenzali, quest’anno per
volere del Comitato Organizzatore
è proprio dedicata al loro ricordo.
Anche l’attuale edizione gode del
patrocinio del Comune di Alassio,
del contributo del Lions Club Alassio “Baia del Sole”, dell’Associazione Bagni Marini di Alassio e dell’As-
bravissimi. Lo abbiamo cantato durante e dopo la cerimonia. Più uniti che
mai. Ed è stato bello ascoltare gli stralci dei componimenti degli studenti delle scuole medie che, con l’aiuto della
famiglia e i ricordi dei nonni, riescono
a rivivere e a tenere vivi quei momenti.
Grazie agli ideali di chi ha combattuto per noi, siamo qui ora .
E dobbiamo ricordare che gli ideali
non devono morire, mai!
Marisa Russo
Testico: per non dimenticare
il 15-4-1945
Concorso indetto dalla sez. ANPI Alassio-Laigueglia per il 25 Aprile 2013
Rita Ciccione V TGA Istituto Alberghiero Giancardi
I giorni primaverili del mese di
Aprile mi fanno pensare ad una lontana primavera del 1945. Mancavano
dieci giorni al 25 Aprile (giorno della
liberazione), quando il 15 Aprile sulle colline di un comune vicino ad
Alassio si stava per consumare un
eccidio. Tale avvenimento ha segnato per anni la memoria di alcuni testimoni sopravvissuti ad una delle
tante stragi legate alla guerra, che
hanno seminato odio e annientato
per anni i valori umani. In questo piccolo paesino di nome Testico e nella
sua verdeggiante frazione Ginestro,
la gente viveva tranquilla; la maggioranza delle persone non manifestava
idee politiche e non immaginava di
certo una rappresaglia da parte dei
tedeschi. Invece quel giorno fu il più
triste e drammatico per questo comune situato a diciotto chilometri da
Alassio.
Alle sei del mattino del 15 Aprile
1945 una pattuglia di tedeschi, comandata dal maresciallo Maryling,
partì da Cesio, comune dell’imperiese, e verso le sette circondò la frazione di Ginestro. Fece un rastrellamento casa per casa e una ventina di persone furono fatte prigioniere, portate
a Testico, capoluogo dell’attuale comune. La chiesa del paesino, dove si
stava celebrando la messa, fu circondata, pochi riuscirono a fuggire e molte persone furono catturate; la stessa
sorte ebbero alcuni abitanti della frazione Poggio Bottaro.
Verso le dieci la colonna con i prigionieri fu fatta risalire verso la collina sopra Ginestro. In questo gruppo
di uomini c’erano dei partigiani, dei
giovani ragazzi, alcuni sposati da poco, che stavano per diventare padri;
facevano parte di questo gruppo an-
5
«L'ALASSINO»
che due donne. Arrivati in località
Costa Binella furono legati due a due
e fucilati.
Raccontano ancora gli anziani di
Ginestro, Vellego e Degna che le urla
strazianti e gli spari risuonarono nella vallata, tanto che attraverso i loro
racconti sembrano ancora echeggiare. Penso spesso a quelle povere famiglie distrutte dalla perdita di un loro caro, a quelle giovani spose, che
hanno dovuto crescere i loro bambini senza il papà, a tutte le ragazze che
hanno dovuto rimboccarsi le maniche per dedicarsi ai lavori umili e pesanti legati a questa arida terra.
Vorrei tanto che il valore di tale sacrificio non venisse mai dimenticato e
che le giovani generazioni non dimenticassero la gravità dell’episodio che
ha portato la gente umile del luogo a
scrivere un pezzo di storia. Invito i ragazzi della mia età a visitare e sostare
il silenzio presso la località dove oggi
sorge il monumento, eretto in memoria delle vittime, con nomi e cognomi
tipicamente liguri.
La riflessione su tali fatti dovrebbe
indurre tutti ad affermare i valori della libertà e dell’uguaglianza verso i deboli in questa società ancora travagliata da odio e differenze sociali. Noi
giovani dobbiamo cercare di essere
sempre rispettosi e solidali, anche se
oggi, fortunatamente, non abbiamo
più la guerra, ma comunque siamo
messi alla prova quando le calamità ci
colpiscono.
Il nostro obiettivo è quello di proseguire nella ricerca e nel mantenimento della pace comune, affinché il
sacrificio, come quello raccontato e
vissuto in quella primavera del 1945
sulle nostre colline liguri, non smetta
di vivere nella nostra memoria.
Biblioteca Civica di Alassio, 10-4-2013. Premiati i temi/articoli di dieci ragazzi
delle Medie alassine. In ordine di graduatoria: Andrea Demeglio, Rebecca
Lardi, Serena Schivo, Tomas Lenzetti, Maia Naso, Angela Cassiano, Elodie
Frisenna, Luca Veneziani, Andrea Bergamin e Martina Mazzero. Premi speciali: “In ricordo di Milla e Nello Aicardi” a Edoardo Badano, “In ricordo di
Alfredo Provenzali” a Luca Leuzzi. FOTO SILVIO FASANO PRESSO CASA DEL DISCO
no 1997 da un’idea dell’allora presidente dell’Associazione “Amici del
Borgo Coscia”, Emanuele “Nello”
sociazione Vecchia Alassio e si avvale della prestigiosa e fattiva collaborazione del Gruppo dei Cronisti
Liguri.
Come sempre l’articolo doveva
riferirsi ad un fatto di cronaca accaduto nell’anno 2012 a scuola, in
Alassio o nel comprensorio; difficile il compito della Giuria, composta
dai cronisti liguri che tra i numerosissimi elaborati pervenuti ha scelto i dieci finalisti cui si sono aggiunti due premi speciali.
«Un particolare ringraziamento
vada alla giuria, agli insegnanti, ai
ragazzi, a tutti coloro che a diverso
titolo ci hanno aiutato per la buona
riuscita di questa importante iniziativa che vuole stimolare i ragazzi a
scendere in campo, ad esaminare i
fatti di cronaca che li hanno maggiormente colpiti, a diventare cronisti in erba» – dichiara il presidente dell’Associazione “Amici del
Borgo Coscia e Borgo Passo” Rocco
Invernizzi.
Durante la cerimonia di premiazione condotta da Natalino Famà,
Enrico Valente e Sergio Veccia a
tutti i partecipanti sono stati offerti
l’opuscolo che raccoglie i temi dei
partecipanti e il volume edito dai
Cronisti Liguri “Cronaca di un anno
di cronaca, il 2012 in Liguria”. A tutti, inoltre, è stata consegnata l’edizione speciale del volume con la
storia del concorso e con gli elaborati che hanno vinto dal 1997 ad oggi realizzato grazie ai Cronisti Liguri
e a Filippo Privitera della Tipografia
Total Print di Genova.
Di seguito la graduatoria del “Mi-
gliore articolo di cronaca”:
1° Andrea De Meglio “A spasso nel
tempo” – 1a C Istituto M. Ollandini
2° Rebecca Lardi “Ciao Giò” – 5a B
Via Neghelli
3° Serena Schivo “Il pronto soccorso
di Albenga” – 5 a A Istituto M.
Ollandini
4° Tomàs Lenzetti “La casa orchestra Ollandini” – 3a B Istituto M.
Ollandini
5° Maia Naso “Un oratorio nuovo” –
3a B Istituto Don Bosco
6° Angela Cassiano “I baci orfani del
papà” – 3a C Istituto M. Ollandini
7° Elodie Frisenna “Il piatto blu” – 2a
B Istituto M. Ollandini
8° Luca Veneziani “La morte di
Samuel” – Istituto M. Ollandini
9° Andrea Bergamin “Vent’anni per
avere una casa” - 3a D Istituto M.
Ollandini
10° Martina Mazzero “Avvistamento
di UFO” - 5a B Via Neghelli
Sono stati assegnati inoltre due
Premi speciali offerti dalle nipoti di
“Nello”, Piera e Antonella Olivieri “in
memoria di Milla e Nello Aicardi” a
Edoardo Badano – “Senso Contrario” – 3a B Istituto Don Bosco
Premio esordienti “In memoria di
Alfredo Provenzali” a Luca Leuzzi
“Alla scoperta della natura” – 5a elementare - Primarie Via Neghelli
p. Associazione
“Amici del Borgo Coscia
e del Borgo Passo”
p.o.
Successo dell’evento organizzato dall’Associazione Amici del Borgo Coscia-Passo
“Un articolo di Cronaca” per raccontare le mille sfaccettature
della città del Muretto
Raccontare, fotografare il presente e ricordare il passato. Nella rapida
successione di momenti diversi i ragazzi di Alassio riescono ancora a
immaginare spronando la fantasia di
cui la città ha tanto bisogno. Così
“Un articolo di Cronaca” ha, ancora
una volta, colpito nel segno. Righe
pregnanti da cui emerge, senza tentennamenti, la critica, il suggerimento, la voglia di fare, di trasformare.
Borgo Coscia e Borgo Passo. Due rioni antichi dove la passione delle sue
genti trasuda in ogni angolo e dove
la voglia di fare dimostra la vitalità
dei quartieri alassini. Hanno ricordato due figure storiche della realtà
locale e nazionale: Nello Aicardi e
Alfredo Provenzali. Estrazioni culturali e professionali diverse legate da
un saldo vincolo di amicizia che nelle settimane scorse, 10 aprile, hanno
permesso a una platea straripante di
ascoltare temi, divenuti veri articoli
di giornale, letti dall’ineguagliabile
professor Simoncini, attore e inse-
gnante. Così Alassio ha ripercorso la
sua storia recente raccontata da
giornalisti in erba che hanno saputo
toccare le corde della magia facendole suonare a festa.
L’obbiettivo dell’iniziativa è stato,
anche quest’anno, quello di avvicinare i ragazzi alla scrittura giornalistica puntando sull’osservazione
critica degli eventi quotidiani.
Coinvolti gli allievi della Scuola
Media Ollandini, della Scuola Media
dell’Istituto Don Bosco e del “Maria
Ausiliatrice”. Piera e Antonella, nipoti di Nello Aicardi, hanno ricordato chi, per primo aveva intuito che
l’idea dello zio poteva essere “sposata” da una grande firma del giornalismo italiano, quell’Alfredo
Provenzali, radiocronista di successo, che ai giovani aveva sempre
guardato con attenzione e affetto.
Rocco Invernizzi, presidente
dell’Associazione Borgo CosciaPasso, ha ripercorso l’attività di
Aicardi e Provenzali riaffidando alla
penna di cronisti in erba il testimone
di un’iniziativa di grande successo.
Occhi arrossati là sul palco della biblioteca dove, schierati per ricordare, si sono succeduti, oltre a Invernizzi e alle nipoti di Nello, gli amici e colleghi di Alfredo Provenzali.
Sergio Veccia, consigliere nazionale
dell’Unione nazionale Cronisti, con
Daniele La Corte consigliere dell’Ordine dei Giornalisti, Enrico Valente,
consigliere del Gruppo Cronisti
Ligure e Natalino Famà, presidente
dei Cronisti Liguri. Tante parole pronunciate con il “groppo” alla gola
per un pomeriggio dedicato al ricordo nel segno della costruzione del
voler portare avanti l’opera da loro
iniziata. Tanti temi-articolo premiati
con somme di denaro, con attestati
e con un libro edito da Filippo
Privitera, titolare della genovese
“Totalprint”, l’azienda tipografica
che produce “Rivisto”, che con il suo
lavoro ha permesso ai ragazzi-cronisti di veder pubblicate le loro opere.
Poi uno spezzato, reale, di una pagina che sembrava strappata al libro
Cuore. Un momento deamicisiano
che ha visto protagonista un “cronista in erba” di 13 anni, Luca Veneziani. Alunno della Terza D alla media Ollandini, ha rinunciato al premio in denaro per devolverlo in favore dell’Ospedale Gaslini. Un gesto
fantastico che Luca, timidamente,
ha annunciato a una platea gremita
che pur applaudendo non è riuscita
a trattenere le lacrime. Poi, per evitare che la commozione bloccasse le
parole, mentre il direttivo del “Borgo Coscia-Passo” decideva di aggiungere, in accordo con Piera e
Antonella Olivieri, la consegna del
“Cronaca di un Anno di Cronaca” la
rivista fortemente voluta da Aldredo
Provenzali e realizzata dai Cronisti
Liguri per mettere sotto la lente di ingrandimento i fatti di un anno.
Il Direttivo
Amici del Borgo Coscia-Passo
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«L'ALASSINO»
Martedì 14 Maggio 2013
FESTA DEGLI ALBERI
LA MONTAGNA
UNISCE
Inaugurazione “ALTA VIA BAIA DEL SOLE”
Anche quest’anno le classi
quarte della scuola Primaria di
Alassio hanno rinnovato la festa
degli alberi, anche se il momento
tanto atteso si è fatto desiderare
molto perché il maltempo ha
causato diversi rinvii. Siamo andati a Loreto Alta dove ci aspettavano il comandante Cataldo
con una guardia del Corpo
Forestale e i volontari della
Protezione Civile che ci hanno
spiegato come mettere a dimora
alcune piante di corbezzolo e alloro, com’è la loro vita e come
curarle.
Ci siamo divisi in gruppetti e
abbiamo lavorato con pale e zappe per interrare le piantine. Il signor Michele ci ha spiegato che
il corbezzolo fa parte della macchia mediterranea e
si può coltivare in due diversi modi: come un albero o come una siepe.
Il signor Aldo ci ha raccontato che i membri del
Corpo Forestale sono andati a prelevare, a Savona
nel terrazzo di un signore, un albero di pino domestico che stava in un vaso troppo piccolo per le sue
dimensioni e stava morendo, così lo abbiamo interrato in un bel prato e speriamo che lì possa riprendersi. Abbiamo anche recitato una poesia dedicata
a questo albero, come augurio per la sua nuova vita. È intervenuto anche il Vice Parroco, Don Stefano,
che ha dato una benedizione agli alberi.
Ringraziamo tutte le persone come Piera
Pelissetto del Comune, Caterina Maggi e Andrea
Elena de L’Alassino, che hanno contribuito a rendere importante e speciale questa festa e invitiamo
tutti a venire nella nostra scuola per vedere la bellissima mostra di disegni sugli alberi che abbiamo
allestito nell’atrio.
Foto ricordo alle Madonna della Guardia gruppo Besata e CAI Albenga.
Lo scorso 14 aprile 2013 è stata inaugurata l’Alta Via Baia del
Sole (AVBS), percorso sulle colline tra Albenga, Alassio e Laigueglia, organizzata dalla sezione di Albenga del CAI per celebrare i 150 Anni della fondazione
del Club Alpino Italiano.
Impossibile elencare tutti i 150
partecipanti, come i 150 Anni del
CAI... che combinazione!
Solo un ringraziamento doveroso all’Associazione “Alassio in
Cornice”; alla sezione ANA di
Alassio e a tutti coloro che hanno ideato, ripulito e segnalato
tutto il percorso; agli Albergatori di Alassio che hanno offerto
lo splendido buffet alla Madonna della Guardia e agli amici del
CAI di Besana Brianza che hanno organizzato un viaggio in pullman per partecipare all’evento.
A tutti gli altri partecipanti un
grazie per aver trascorso una
bella giornata in piacevole compagnia.
25 APRILE: L’ARGENTO VIVO DELLA MEMORIA (segue dalla prima pagina)
che ha ringraziato calorosamente tutti gli intervenuti. Si è
formato, poi, un corteo per
deporre le corone alle lapidi
dei caduti nell’atrio del
Comune, dai monumenti dei
giardini comunali e del pontile Mario Bestoso. È stata una
bella e partecipata manifestazione popolare che ha coinvolto tutti, Autorità Civili e
Militari, Associazioni e Sindacati con bandiere tricolori,
ma soprattutto ragazzi e tanta, tanta gente comune.
“Regione Liguria: c’era una volta amore e rispetto...
per gli Alberi delle nostre Città!...”
La Commissione Europea
ha dichiarato il 2013 Anno della Qualità dell’Aria e gli
Alberi delle nostre città svolgono un ruolo importantissimo in questo senso.
Come WWF Savona desideriamo invece richiamare l’attenzione sull’impressionante
serie di abbattimenti di alberi
di alto fusto che prosegue nelle nostre città, non solo da parte di privati, ma anche da parte delle nostre Amministrazioni Comunali.
In pochi anni abbiamo purtroppo assistito all’abbattimento di svariate CENTINAIA
di Alberi di Alto Fusto... è tempo di invertire la tendenza!!!
***************
Scuola Elementare, Alassio la
strada è stata intelligentemente costruita “intorno”
all’Eucalipto, per EVITARE di
abbatterlo!!!:-)))
Parco san Rocco, Alassio: l’inferriata è stata intelligentemente costruita “intorno” al
Pino, per EVITARE di abbatterlo!!!:-)))
Su questa strada è stata allargata la carreggiata.... ma son
state predisposte delle apposite rientranze per EVITARE
di abbattere questo bel filare
di Cipressi...
...ma poi... un abbattimento
dopo l’altro.... ormai da anni!
ri oppure vengono sostituiti
con “ridicoli arbusti” che
chiamano “alberi”.
Nel recente passato si cercava ogni buon motivo per preservare e prendersi cura degli
alberi in città, ora abbiamo
l’impressione che la tendenza
generalizzata sia quella di cercare ogni buon motivo per abbatterli.
Il Verde Pubblico va considerato un vero e proprio
Servizio Pubblico, al pari delle strade o dell’illuminazione e
non una fonte di “fastidi”... da
eliminare a colpi di sega elettrica!
Un numero sempre maggio-
re di CITTADINI e TURISTI
chiede a gran voce MAGGIOR
RISPETTO, CURA e TUTELA
per il PREZIOSO PATRIMONIO ARBOREO CITTADINO
Anni fa, era ancora diffuso
il RISPETTO per il PREZIOSO Patrimonio Arboreo cittadino.
Ecco alcuni esempi positivi
da imitare:
Fal/. Per l’A.V.A
Tedesco in scena: “Donne al Parlamento”
Recitare sul palcoscenico è
difficile? Se poi in tedesco… è
impossibile? 19 studentesse e 3
studenti della 4^, 3^ e 2^
Linguistico del Don Bosco di
Alassio hanno dato prova di
non condividere questo luogo
comune. Dipende sempre
dall’approccio con cui si affrontano gli impegni: è stata una sfida e ne sono usciti vincitori.
Promossa dal Goethe Institut di
Torino quest’anno la competizione “Tedesco in scena” aveva
per tema “Democrazia-Utopia:
gli altri siamo sempre noi”.
Entusiasmante, per la Commissione giudicatrice, l’interpretazione, tutta in lingua tedesca, della commedia di Aristofane “Donne al Parlamento”.
Sebbene scritta intorno al 390 a.
C. opera più attuale non si poteva trovare: in politica, dove non
riescono gli uomini, intervengono le donne!
Determinazione, impegno,
volontà di ragazze e ragazzi
supportati da insegnanti appassionate e coinvolgenti, hanno reso possibile questo
straordinario risultato, che corona nel migliore dei modi l’anno di studio proficuo della lingua tedesca.
Il 13 maggio gli “attori in erba” si esibiranno a Torino nel
teatro Casa Giovani e Ragazzi
davanti ad una platea di coetanei, insegnanti e registi di teatro provenienti da diversi paesi
stranieri.
Maestosi Alberi che regalavano a cittadini e turisti ossigeno, ombra, refrigerio e bellezza vengono abbattuti dalle
Amministrazioni con motivazioni che in molti casi non
condividiamo assolutamente.
...Tutti “MALATI”?
...Tutti “PERICOLOSI”?
...Tutti “INCURABILI”?,
con le moderne Tecniche di
Arboricoltura oggi a nostra
disposizione?
Molto spesso gli Alberi abbattuti non vengono neanche
rimpiazzati con giovani albe-
***************
E noi, come WWF Savona
chiediamo ancora una volta
alla Regione Liguria di dotarsi
di una Legge a Tutela degli
Alberi delle nostre Città.
I fondi ricavati dalle manifestazioni realizzate dal
Gruppo Alpini di Alassio (A.N.A.)
sono stati devoluti a favore della Casa-Famiglia
“Il volo della gabbianella”
Stefano Gatti
Delegato alla Tutela
del Patrimonio
Arboreo
WWF Savona
Martedì 14 Maggio 2013
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«L'ALASSINO»
MOSTRE D’ARTE UNA STRAORDINARIA CENTENARIO EX ALLIEVI
CONCOMITANZA
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
CONCERTO
a cura di G. Puerari
La sala esposizioni dell’A.V.A.
dal 2 al 7 e dal 22 al 27 aprile è stata ornata ed illuminata da una fantasmagoria pittorica e da una presenza molteplice di figurazioni. Le
opere esposte hanno dato l’impressione di fare parte di un repertorio artistico di notevole pregio, create da mani esperte con sistemi raffinati. Le pitture
di Astrid Hammond hanno immerso il visitatore in
un mondo di colori vivaci,
luminosi, dove primeggiavano i contrasti tra toni
caldi e freddi. La pittrice
ha dimostrato di possedere la tecnica ad olio per
creare paesaggi e ambienti di splendida bellezza.
Con i suoi colori e giochi
di luce è riuscita a trasmettere l’amore per la
natura. La sua è una tecnica semplice, elegante, armoniosa, quasi poetica, è
una pittura decisamente
realistica.
Durante l’ultima decade di aprile le pareti e il
parterre dell’aula sono
stati allietati da opere di
varia fattura, nate nei laboratori dell’UNITRE di
Alassio: acquerello, ceramica,
patchword, collage, composizione floreale, pittura ad olio. In bella mostra i numerosi quadri ad acquerello hanno evidenziato due
aspetti significativi: la trasparen-
za e la densità. Le nature morte,
gli ambienti e i paesaggi ora giocavano quasi con lo sfondo bianco della carta ora si stagliavano
ben delineati da tinte cariche.
Identici soggetti hanno caratterizzato le opere ad olio, ma era evidente il diverso impasto di toni e
di effetti di luce.
Gli equilibri geometrici e l’accostamento dei colori sono stati ben
evidenziati dalle bocche di leone,
dalle gerbere, dai tulipani, dalle
rose e dalle mimose.
Anche il patchwork (lavoro con
le pezze) era rappresentato da coperte create con riquadri ricchi di
varie geometrie. La precisione e
insieme l’originalità delle figurazioni generavano una suggestiva
impressione e una raffinata qualità dell’insieme.
Erano esposti inoltre numerosi
piatti realizzati durante il corso di
ceramica. I soggetti tratti dalla natura, fiori e frutti, erano impressi
su piatti in porcellana con una
scelta di colori equilibrata e di
buon gusto. Gli elementi iconografici si stagliavano precisi dal
fondo del manufatto e nella geometria dell’insieme arricchivano
ulteriormente la regolarità del pe-
In concomitanza con la celebrazione del I° centenario della
fondazione dell’unione ex allievi
Don Bosco i maturandi del 1963
hanno festeggiato i cinquant’anni dalla data del loro diploma. Da alcuni anni un gruppetto di ex allievi
del collegio don
Bosco si ritrova in
Alassio per trascorrere due o tre
giorni, rivivendo
tra loro momenti
passati, condividendo pensieri e
ricordi.
Superfluo dire
che in questa occasione, come in
quelle degli anni
passati, momenti
di vera convivialità sono stati la
cena del giovedì sera presso il
ristorante dell’Hotel “Al Mare” e
quella del venerdì sera al ristorante “Dai matetti”.
La messa celebrata da uno di
loro, don Gianni Dovera, in una
piccola cappella interna del collegio dei salesiani dove tanti anni fa’ frequentarono il liceo, è ormai diventata una tradizione dai
più molto sentita.
Questi ex allievi hanno percorso strade diverse, dalle più
semplici alle più onerose; fra di
loro alcuni sono diventati ingegneri. altri medici, chi ha fatto il
giornalista, chi è stato
Ambasciatore d’Italia in paesi
dove è stata scritta la storia di
questi ultimi anni; alcuni sono
stati dirigenti di importanti
aziende.
Solo tre erano gli alunni esterni dell’anno scolastico 1962/3,
la maggioranza erano interni,
convittori come si diceva, pro-
L’arte della composizione floreale era rappresentata da autentiche opere d’arte, dove ogni fiore
ed ogni elemento sembrava scelto con cura ed attenzione: nessun
particolare era lasciato al caso.
rimetro.
Anche i robusti collage su fondi marini ricchi di pesci, alghe e
scogli hanno dominato questa ricca esposizione di metà primavera
alla Sala Carletti.
Loredana
Boccardo
In questi ultimi giorni ha esposto le sue opere l’artista Loredana Boccardo. La bellezza dei
volti, i pizzi e i merletti incorniciavano le eleganti forme di signore
aristocratiche. È un regno incantato, dove l’artista sembra ricercare la perfezione estetica e riesce a creare opere suggestive e
bellissime.
MOSTRE Sala Carletti
Dal 16 al 30 Giugno espone la Pittrice
IVANA CERRATO con Falsi d’autore
Dal 1° al 10 Luglio espone il noto pittore
ETTORE GHIRINGHELLI
Dal 11 al 20 Luglio espone il Pittore e grafico
EMANUELE NICOLOSI
m.o Giovanni Musso, non ha deluso
le aspettative eseguendo pregevolmente i brani in programma. Buona
la prova del tenore Santagata, navigato musicista, sempre sulla cresta
dell’onda. Il soprano giapponese
Kobayashi possiede un buon materiale vocale ma necessita di ulteriore studio tecnico ed interpretativo,
Yukari Kobayashi e il tenore
Silvano Santagata. Il programma
consisteva in una prima parte dedicata a composizioni sacre, mentre
la seconda offriva un repertorio
operistico. Omaggio doveroso, nel
bicentenario della nascita, a
Giuseppe Verdi del quale il Coro ha
cantato i celebri “Va pensiero” dal
ha comunque destato la simpatia
del pubblico presente. Ha accompagnato all’organo e al pianoforte il
m.o Mauro Cossu. Il famoso
“Brindisi” da La traviata verdiana
concludeva il concerto con l’inevitabile richiesta di “bis”. Purtroppo
da rimarcare la poca presenza di
spettatori… peccato! Un plauso agli
Nabucco e “Oh Signor che dal tetto
natio” da “I Lombardi alla prima
crociata”, inoltre il meno conosciuto ma altrettanto godibile “Patria
oppressa” dal Macbeth. Il coro
Jacopo da Varagine formato da cantori non professionisti, diretto dal
Ex Allievi per averci offerto la possibilità di trascorrere una serata più
che piacevole, alternativa alla noia
e allo squallore dei tanti “assurdi”
programmi televisivi!
venendo chi da Bologna, chi da
Milano, da Foligno, da Torino,
da Porretta Terme, da Treviglio
e da altri paesi dei quali non ricordo il nome; alcuni si diplo-
marono invece nel liceo statale
di Albenga ove tutti fecero l’esame di maturità classica cinquant’anni orsono.
Quattro di loro non ci sono
più, fra questi Ezio Toschi che
perse la vita, poco dopo l’esame
di riparazione di settembre, in
un tragico incidente d’auto, tornando a casa a Sanremo.
Traggo così lo spunto per ricordare, tra i loro insegnanti,
Don Minghelli, Don Motroni,
Don Colombini, Don Oldano,
istituzioni nel campo didattico.
Cinquant’anni sono passati
da quell’estate del 1963; l’esame
era una cosa seria e si portavano tutte le materie.
È stato bello ritrovarsi ancora
insieme e confrontare esperienze di vita diverse, passate in luoghi tra loro lontani, chi in Africa
o in Asia; una cosa è tra loro comune: l’onestà intellettuale.
Domenico RAPA
“L’Officina del Gusto” dell’Alberghiero
premiata dalla condotta di Slow Food
di Alassio
Giancarlo Cacciò, dello storico Panificio di Gavenola, Chiara
Aschero dell’Azienda Agricola
BioVio e Sandra Plando
dell’Agriturismo “La Fattoria”
sono stati premiati da Sandro
Scarpa, fiduciario Slow Food
della condotta di Alassio, per
l’esperienza didattica “L’Officina del Gusto”, svolta in collaborazione con gli alunni della
Scuola Alberghiera di Alassio,
nell’ambito della manifestazione Fior d’Albenga 2013. Protagonisti del progetto gastronomico le erbe aromatiche della piana albenganese e l’olio extravergine di olive taggiasche DOP delle Aziende BioVio e Plando insieme con l’arte bianca del pane
di Gavenola, tramandata per generazioni, dal 1901, dai mastri
L’Unione Ex Allievi Don Bosco di
Alassio festeggia il proprio centesimo genetliaco. Tra le manifestazioni realizzate, venerdì 6 aprile, nella
chiesa dei Salesiani S. Maria degli
Angeli, è stato eseguito un pregevole concerto lirico vocale. Vi hanno
preso parte il Coro Polifonico Beato
Jacopo da Varagine, il soprano
panettieri Cacciò. L’officina del
gusto, è stata gestita dai giovani
chef del corso enogastronomico
dell’Istituto F. Maria Giancardi
di Alassio, sotto l’egida della
condotta di Slow Food di Alassio
e Albenga - Finale Ligure ed ha
consentito a turisti e residenti di
apprendere e sperimentare nuove e tradizionali salse con le aromatiche e di imparare a realizzare il lievito madre. Obiettivo
della manifestazione promuovere lo studio ed il mantenimento
delle diversità bio-culturali, nel
solco tracciato da Slow Food,
con l’Università di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo. Alla
consegna dei diplomi ha presenziato Piera Olivieri dirigente
dell’ufficio turismo del comune
di Albenga.
A.E.
SUI SENTIERI DI SOLVA
Domenica 21 aprile 20 13: finalmente una bella mattinata di sole! E
cosa far di meglio in una giornata così? Ma una bella camminata, è ovvio!
Appuntamento nei Giardini Morteo
e poi, via!, verso i sentieri di Solva!
Percorrendo le antiche mulattiere
abbiamo raggiunto la chiesa della
Madonna del Vento, quindi proseguito costeggiando la villa Pergola,
visto i luoghi cari allo scrittore e pittore Carlo Levi, e, attraverso la regione Cavia, abbiamo raggiunto il
punto di ristoro fissato nell’area PicNic della Società di Mutuo Soccorso
di Solva. Un momento di relax in un
panorama da favola, quindi rientro
nel piazzale antistante la chiesa di
Solva. Giusto in tempo per l’inizio
della FESTA DELLE BISCETTE, dove
gustare i deliziosi dolcetti oppure fare un pranzetto con capra e fagioli,
pasta e sfizio se verdurine dell’orto.
Tornando alla camminata, organizzata da SOAMS, GESCO, Alassio
Salute e Comune di Alassio, occorre
dire che non avremmo mai pensato
di avere 120 partecipanti: un vero
successo! Il commento ricorrente è
stato: “Che vista, che scorci incantevoli della nostra baia, visibili solo
dall’alto!” Con tali dichiarazioni di
consenso, che ci rendono soddisfatti di averla organizzata, non ci rimane che ringraziare tutti e dare appuntamento al prossimo anno!
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«L'ALASSINO»
Martedì 14 Maggio 2013
SAVATÉ FA Buon Compleanno da tutti noi Gli ultimi due spettacoli della stagione teatrale alassina
Gandolfo Pietro nasce ad rozze a cavalli e proseguito dai
U TO MESTÈ Alassio
il 07.05.1916 figlio di figli con automezzi (taxi e nolegÈ un momento in cui si parla molto di ambiente e di muri (fateli a secco). Mi domando se c’è ancora qualcuno
che sa, non dico farli, ma almeno impostarli, cosa molto
difficile. Per motivo di compensazione non parlo di muretti alti un metro, parlo di
muri alti oltre due metri.
Dove vivo sono sorte molte
case in collina. Premetto che
non sono contrario alle costruzioni in collina, purché
ben inserite nell’ambiente;
però visto come si lavora la
pietra secondo me è fare torto all’ambiente circostante.
Mi pare che prima di fare
certe opere chi dà delle direttive prima di comandare
deve saper lavorare. Invece
certi sopraintendenti ai lavori non sanno neanche
piantare un chiodo in un pan
di burro.
Aggiungerei che tante di
queste opere in pietra sono
sicuramente solide perché il
ferro e cemento hanno molto giudizio. Però secondo
me le pietre sono messe in
modo “tipo fasciamento”,
cioè, come dicevano i vecchi maestri, sono quasi tutte
messe a “madonna”.
Ricordo un altro detto antico che dice: “E prie i nu han
ne teste ne cua chi nu e sa
mette se ne stagghe a ca
soa”.
Agostino Schivo
Solva
Tommaso (detto Majin) alassino anche lui e Fassio Caterina
(Ninna) originaria di Conna entroterra di Andora. Trascorre la
sua infanzia ed adolescenza in
Piazza Paccini dove era solito
giocare insieme ad altri amici
coetanei e parenti nel magazzino adibito a ripostiglio di legna e
gio da rimessa) ed anche i primi
pullman per gite soprattutto nella vicina Costa Azzurra. Nell’anno 1961 si sposa con Noci Italia,
laiguegliese, a Vicoforte di
Mondovì. Ancora oggi, dopo oltre 50 anni, la coppia condivide
le gioie ed i “mugugni” del matrimonio! Lavoratore operoso si
carbone (dove oggi risiede il negozio “Amico cane e gatto”). Da
giovanotto si trasferisce, unitamente ai famigliari, nella nuova
casa costruita da suo padre, (insieme al cugino Pezzolo, marmista in Alassio), in Viale Hanbury
95 dove a tutto oggi risiede. Vive
con timore e trepidazione gli anni della seconda guerra mondiale, l’occupazione nazista. Finita
la guerra, partecipa al boom
economico di quegli anni,
Alassio diventa la “Perla della
Riviera”, meta di tanti turisti
stranieri soprattutto inglesi.
Con il fratello Nicola (deceduto
nel 2010) porta avanti l’azienda
di famiglia, ovvero il servizio
pubblico di trasporto persone,
iniziato dal padre tramite car-
congeda dall’attività nell’anno
1994, cedendo il taxi al sig.
Rabolli Eugenio, la sua licenza
era la n° 1! Da qualche anno, anche a seguito delle non più verdi
primavere, si è ritirato in casa,
unitamente alla sua amata consorte. Lì sono diligentemente accuditi dal figlio Franco (detto
Cicco, laiguegliese, ora trasferito ad Andora) e dalla nuora
Paola, che si avvalgono della
preziosa collaborazione di alcune badanti. “Zio Pietro” viene
spesso visitato da amici, parenti, nipoti e pronipoti. È amato e
stimato da tutti, esempio di persona che ha fatto dell’onestà,
della bontà e del quotidiano vissuto con profondo senso cristiano, un modello da seguire.
C’è chi mette legna, c’è chi mette paglia
Voltatevi, guardatevi intorno; cosa
vedete? Persone,
oggetti, luoghi;
persone che conoscete, oggetti che vi rappresentano, luoghi che, se potessero
parlare, saprebbero rispondere a
qualsiasi domanda su di voi. Ora
pensate di perdere quelle persone e quegli oggetti, di dovervi allontanare da quei luoghi; rimane il
nulla, o meglio, rimanete solo voi.
Fa paura. E non auguratevi di non
doverlo provare mai, l’avete già
provato; ogni essere umano l’ha
già provato, dal momento stesso
della sua nascita. Il momento in
cui un neonato, che fino a poco
prima si credeva un pesce, intuisce di esser costretto a cambiare,
ad inspirare ed espirare un qualcosa di incolore, insapore ed impercettibile per poter sopravvivere; il momento in cui quello stesso
bambino scopre di essere stato
catapultato involontariamente in
un luogo così luminoso da renderlo cieco, così freddo, così caotico da portarlo al limite della pazzia. E non gli resta che piangere,
piangere di questa sua disgrazia,
piangere disperatamente. Ha bisogno di certezze, di tornare là
dove viveva così in pace da volervi rimanere in eterno. Si attacca,
come gesto estremo, all’unica ap-
pendice, all’unico ricordo della
sua precedente esistenza: un abbraccio e una voce, simili a qualcosa che aveva sempre percepito
in modo più ovattato, più dolce,
ma di cui si accontenta, per non
cadere nel baratro del nulla. Il distacco è una catastrofe paragonabile ad un incendio: muta le basi
solide in brace, le esperienze in
cenere, le supposizioni in fumo. E
se le basi continuano materialmente ad esserci e a brillare di
una fievole luce aranciata, esse
hanno un aspetto terrificante, che
ricorda il “prima” in modo angosciante, che fa nascere un groppo
malinconico nella gola.
Anche Lucia ne “I promessi
sposi” piangeva, disperata per
abbandonare un luogo così caro
a lei da paragonare gli elementi
che lo componevano a membri
della sua famiglia. Lucia non è
una neonata, ma il distacco causato dall’imprevisto l’ha resa interiormente tale; e questa condizione è generalizzabile all’intero
genere umano.
Ma se ci vuole coraggio ad affrontare un distacco imposto da
un imprevisto, è necessaria ancora maggior audacia ad essere
“causa del proprio mal”, a costringersi ad un allontanamento
di protesta contro un qualcosa di
esterno. Un allontanamento im-
Pasqua 2013 - Ringraziamenti
AlassioDonna ringrazia tutti
gli operatori del turismo, commercio, ristoratori e privati per
la collaborazione data per l’iniziativa e l’ottima riuscita “CERCO UN UOVO PER AMICO”. Il ricavato di Euro 3.750, è stato inviato all’Associazione Italiana
per la Lotta al Neuroblastoma
c/o Istituto Gaslini di Genova.
Solo in questo modo la ricerca
può sconfiggere questa malattia
terribile che colpisce spesso anche i bambini.
GRAZIE ANCORA DI CUORE!
Vitaloni Margherita
per ALASSIODONNA
posto da vicende politiche, come
quello di Dante, lontano dalla sua
Firenze, che diventa poi volontario nella misura in cui egli rifiuta
ogni compromesso; o imposto
da cause sentimentali, come
quello della Medea, descritta da
Euripide, che decide di uccidere
i figli per vendetta nei confronti
del marito. C’è allora chi, dopo
tutto questo impazzisce, chi si
sente talmente perso da perdere
anche se stesso, da non adattarsi
più a nulla e voler essere tutto, da
darsi come basi pilastri di cera,
che, sporadicamente illuminati
da quella minima ragione ancora
presente, si sciolgono, riconducendo al punto di partenza. Altri,
però, invece di impazzire, crescono, perché messi alla prova si
impongono di dimostrare, in primis a se stessi, di riuscire a cavarsela. E si impegnano artisticamente, socialmente; o semplicemente danno un ordine alla confusione, allo smarrimento, non
pretendendo di ottenere nell’immediato grandi risultati, ma partendo dalle piccole cose, perché
sulla brace bisogna porre prima
la paglia della legna, se non si
vuole soffocare l’ultima speranza
di tornare a vivere.
Ilaria Beneccio
Classe Quinta Classico
“L’uomo del destino” di Yasmina
Reza (produzione TeatroPer, regia di Maurizio Panici, con Orso
Maria Guerrini e Cristina Sebastianelli) e Sono un cabarettista...
(Associazione Arte e Tecnica, con
Paride Mensa).
Raffinatissimo ed estremamente cerebrale è stato L’uomo del destino, lo spettacolo andato in scena
alla ex chiesa Anglicana il 26 marzo, lasciando il pubblico intervenuto affascinato e perplesso al
tempo stesso. Per cominciare, la
scena prospettata esibiva una sorta di scompartimento ferroviario,
di un treno che si rivelava ben presto in moto da Parigi a Francoforte.
Il viaggio, dunque, come ambientazione ma soprattutto anche come
metafora dell’esistenza umana; di
cui ben presto si manifestavano incarnazione esemplificativa due
personaggi, un uomo e una donna.
I due non si conoscono. Il primo
a parlare (cioè, a dare voce ai propri pensieri, mentre è ancora solo
nello scompartimento) è l’uomo,
che rivela subito la propria identità di scrittore di grande notorietà
e successo grazie al prevaricante
narcisismo che costituisce uno dei
suoi tratti caratteriali più rilevanti.
Pur alternandosi poi con la donna
nell’esprimere pensieri e stati
d’animo (che si intendono del tutto interiori, pur necessariamente
espressi tramite la parola), gli argomenti che si srotolano nel protratto elucubrare dell’uomo vertono quasi esclusivamente sul “se
stesso” di una esasperata auto-coscienza. Così accade per le menzioni ad eventi della vita coniugale,
dei rapporti con amici o donne varie, con la figlia: pur inerenti a problemi e conflitti riconoscibili come
comuni a gran parte dell’umanità,
la loro visione risulta, nell’uomo,
esclusivamente e ossessivamente
concentrata sul sé.
La donna per converso manifesta, nell’estrinsecarsi della propria personalità, un’indole più incline all’attenzione dell’altro da sé,
insomma del mondo esterno, da
L’Associazione Vecchia Alassio si unisce alla gioia della famiglia con le più vive felicitazioni.
•••
dell’uomo, come quello di una ineluttabile perpetua incertezza... e
permanente solitudine.
Su tutt’altro registro si articola
invece l’ultimo spettacolo (produzione “Associazione arte e tecnica”), andato in scena il 4 aprile a
conclusione della stagione teatrale alassina; il che si manifesta già a
partire dal titolo dichiaratamente
‘giocoso’: Sono un cabarettista di
ordinaria amministrazione.
Il personaggio che così si autodefinisce è l’attor comico Paride
Mensa, noto ai frequentatori di cabaret per la sua eccezionale verve
e abilità improvvisativa. Il protratto monologo della sua esibizione –
sia pure alternata per brevi tratti a
quella della brava co-protagonista
Elena Zo – verte su un amplissimo
ventaglio di situazioni e caratteri
dell’attuale, di cui sono posti in risalto le stravaganze volta a volta
comicamente condannabili e sempre risibili. Lo strumento che più
viene utilizzato dal Mensa è indubbiamente l’ironia, che egli sa giostrare con maestria particolare
nell’esporre tematiche all’apparenza ‘seriose’ e rivelatrici invece
di risvolti piuttosto esecrabili secondo la morale corrente.
Impossibile, ovviamente, darne
conto in queste brevi note. Anche
se, è doveroso rilevare, molte di
esse sono attinte da un bagaglio di
antiche barzellette facilmente riconoscibili... ma sempre accettabili e inclini a suscitare ilarità (frequenti, spontanee e calorose, infatti, le risate del pubblico in sala).
Giusto e bello, del resto, concludere con una ventata di allegria la
carrellata di spettacoli all’ex
Chiesa Anglicana. Della quale, insieme ai testi più impegnativi proposti nell’articolarsi della manifestazione, siamo debitori all’iniziativa e all’impegno del nostro
Direttore Artistico Giorgio Caprile
– che ancora una volta ringraziamo sentitamente.
Romana Rutelli
SOCIETÀ DEL DUEMILA? UNA MELA MARCIA!
Libertà nel 2013?
Sì, certo che sì,
oggi la libertà
non ci è più negata, è vero. Ma di
quale libertà si tratta? La libertà
che cerchiamo oggi non è la stessa che mancava in passato. Esiste
la libertà di un certo tipo, quella
intesa in senso stretto e un’altra,
ancora più difficile da raggiungere. Quest’ultima è probabilmente
la più dura da ottenere ed è forse
quella che in parte, in una società
pilotata da interessi in primo luogo economico-politici, in fondo ci
è negata. Siamo tutti liberi, ma allo stesso tempo prigionieri di un
sistema manipolatore. “Come potevamo noi cantare con il piede
straniero sopra il cuore” scrive
Quasimodo in “Alle fronde dei salici”. La libertà di Quasimodo è la
stessa che intende Manzoni
nell’Ottocento quando scrive
“Dio rigetta la forza straniera, ogni
gente sia libera…” La loro era
un’epoca nella quale i diritti umani fondamentali erano spesso violati o sconosciuti. Guerre, abusi di
potere, legge del più forte che piega il più debole. Ebbene, nel 2013
non siamo più protagonisti di una
realtà così crudele, ma siamo immersi in una società impregnata
di ipocrisia. Infatti, la libertà oggi
non è nient’altro che una penosa
patina e la gente di tutti i giorni è
LAUREE
Il giorno 6 maggio c.m. presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi
di Genova si è brillantemente
laureata in Sociologia Economica la nostra concittadina
Giulia Gioberti, discutendo la
tesi: “La Famiglia coniugale in
Europa - tendenze e prospettive”. Relatore il ch.mo Prof.
Agostino Massa.
cui è anche evidentemente in qualche misura dipendente. Così si evidenzia dal saltuario resoconto dei
suoi rapporti col prossimo; e soprattutto dall’influenza che manifesta di subire dalla lettura del suo
scrittore preferito... del cui ultimo
romanzo, intitolato L’uomo del destino, a un certo punto estrae dalla
borsetta una copia. Inutile dire,
l’autore è l’uomo stesso seduto
sull’altro sedile dello scompartimento, e lei lo ha riconosciuto quasi subito. Lo scambio delle battute
si articola quindi su un registro
difforme: monologico per lui, quasi-dialogico per lei, che, pur non
manifestandosi direttamente a lui,
gli si rivolge con pensieri (muti,
per lui) che lo interpellano con
sempre maggiore e più insistente
confidenza. Ma anche l’uomo,
quando riconosce il proprio romanzo nelle mani di lei, manifesterà attenzione nei confronti della donna... quasi esclusivamente,
però, in attinenza al fatto che lei
sta leggendo pagine di cui egli è
l’autore. E comunque quando, solo nell’ultima parte, i due dialogheranno effettivamente, egli ‘giocherà’ nel fingere di nascondere la
propria identità.
Resta ambiguo – e comunque,
non detto – se le due solitudini rappresentate avranno modo di incontrarsi. Certo è che la donna
conclude il proprio discorso (e la
pièce stessa) con un grido di liberante confessione d’amore, ergendosi a braccia spalancate verso di
lui (ma non ci è dato di assistere alla risposta di lui, se mai ce ne fosse
una). E, ancora, altrettanto certo è
che l’autrice Yasmina Reza, nelle
note di un dépliant così commenta: «Tra tutte le mie pièces, L’uomo
del destino è di molto la più ottimista» (profilando dunque un finale
positivo).
Permane però incerto, per concludere, se L’uomo del destino –
scarsamente significativo sul piano dei contenuti del testo – non nasconda il suo vero senso nel proprio ribaltamento: Il destino
Presso l’Università di Genova,
in data 12/03/2013, Michela
Bruno, ha conseguito con ottimi voti la laurea triennale in lettere e filosofia discutendo la seguente tesi: “Due generazioni in
guerra attraverso un archivio familiare - Alassio 1915 – 1945”.
Relatrice Giuliana Franchini.
Con la gioia dei genitori, della
sorella, della nonna e degli amici tutti.
Siamo orgogliosi di te.
L’Associazione Vecchia Alassio, si congratula con Michela
per il bel traguardo raggiunto augurandole ogni bene possibile.
costretta a subire. Sarebbe più
giusto parlare di marionette.
Istituzioni, governi e associazioni
che divulgano e difendono la libertà di pensiero, di parole e di
espressione? È tutto falso. Apparentemente è così, queste libertà
ci sono garantite. E invece? No. E’
come recitare in un teatro, dove il
palcoscenico è bellissimo, luccicante; gli attori applauditi. Ma le
tende e le quinte nascondono un
vuoto buio e una realtà cupa.
Siamo attori di princìpi e canoni
imposti socialmente, che non ci
appartengono talvolta. Cosa c’è
che non funziona? Perché non ci
rendiamo conto delle manipolazioni subite ogni giorno? La risposta è una sola: il sistema è talmente costruito bene che non sappiamo di essere delle vittime. È sconvolgente pensare di essere liberi
di fare quello che più ci aggrada e
di pensare senza condizionamenti. Ma… è tutta una grossa, grossissima bugia. Siamo talmente immedesimati nei “costumi” di cui ci
siamo vestiti che non ci rendiamo
conto di nulla e tutto continua per
questo verso. E chissà per quanto!
Per sempre? Può essere.
Fermiamoci, riflettiamo! Non siamo per caso tutti tremendamente
e pateticamente uguali? La mentalità dominante diventa propria di
tutti e l’unicità della persona sta
scomparendo. Chi non si adatta,
chi non segue la massa viene additato come diverso; e ci si sente
davvero tali. Jeans firmati all’ultima moda, telefonini tecnologici,
occhiali da sole tutti stesso tipo e
colore. Canoni estetici pericolosi.
Dunque? Non siamo liberi e ci
comportiamo come vogliono gli
altri; non siamo noi stessi, ma chi
vogliono farci essere. E chi è più
colpito da questo condizionamento di massa? I giovani. Proprio loro che costituiscono le fondamenta della società futura. I giovanissimi, che, crescendo, sono alla ricerca di un’identità unica ed intima che non troveranno mai perché finirà per essere quella dominante. Quella di tutti. La società
del 2013, paurosamente corrotta!
Arianna Garabello
Classe Quinta Linguistico
Aziendale
Martedì 14 Maggio 2013
CRUCIALASSINO
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«L'ALASSINO»
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LA MEDICINA AL SERVIZIO
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DI UNO SPORT SANO E CONSAPEVOLE
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INDICAZIONI SULLA DIAGNOSI DELL’OSTEOARTROSI
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(continua dal numero di marzo)
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L’osteoartrosi è una malattia inevitabilmente progressiva, ma in alcuni casi si può avere
regressione della sintomatologia clinica sia
delle alterazioni articolari. Nel percorso assistenziale del paziente con osteoartrosi i tre
obiettivi da raggiungere sono: ridurre il numero di esami diagnostici non necessari, aumentare il numero di pazienti che ricevono un
trattamento conservativo come primo approccio ed aumentare l’appropriatezza
dell’invio agli specialisti. In questo percorso è
importante la presa in carico del medico di
medicina generale come figura sanitaria fondamentale nella coordinazione delle strategie
diagnostico/terapeutiche che, invece, con la
progressione della patologia vira verso un ap-
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Orizzontali
Sempronio, console romano marito di Cornelia e padre di Tiberio e Caio
– 5. Fu detta la città delle cento porte – 9. Simbolo chimico del Radio –
11. Larga... senza pari – 12. Il pranzo dei soldati – 14. Ispirato, dato per
grazia di Dio – 15. Il fiume Ingauno – 16. Dispari... negli arnesi – 17.
Andrea, radiocronista RAI, alassino morto nel 1983 – 20. Paesi
Bassi... in auto (sigla) – 22. Antico nome poetico dell’Italia – 24. Il titolo
del Boccaccio – 25. Si getta nel mare d’Azov presso Rostov – 27.
Piantina aromatica adatta per caramelle e lumache – 29. Sigla del
Regno Unito – 30. Incollerirsi, stizzirsi – 32. Fende le onde – 33. Andrea,
statista e condottiero genovese cui è dedicata la piazza al Borgo
Coscia – 34. Una delle varie frazioni di Genova – 35. Sono sempre al
centro della riga – 36. Città in provincia di Nuoro – 37. Simbolo del
Selenio – 40. Istituto assicurativo fondato nel 1912 – 41. Conferenza...
al vertice – 44. Isola inglese nel mare d’Irlanda – 46. È simile a una carta di credito – 48. Chiedersi... – 49. Sigla farmaceutica
Verticali
1. Uccelletto da noi chiamato “Gazàn” – 2. Vecchie sigarette italiane
– 3. Forellino... da cammelli – 4. Nome dialettale dell’“Oloturia di mare” – 6. Deviazione... religiosa – 7. Ci rilascia il carnet degli assegni – 8.
Possono essere autonomi, locali, morali – 9. Compare sullo stemma nazionale – 10. Aosta (sigla) – 13. Grossa confusione – 15. Maddalena, di
famiglia alassina, nonna di Garibaldi – 17. Alberi resi nani – 18. Ada,
poetessa lombarda, orientata a ideali di fratellanza umana – 19. Nome
locale “dell’ortica” – 21. Lode... incompleta – 23. Aminoacido della seta – 26. Abitazione... d’uccelli – 28. Santo protettore dei marinai e degli antichi “corallini alassini” – 31. Pupilla del vecchio e geloso Don
Bartolo e innamorata di Almaviva in un capolavoro Rossiniano – 32.
Città emiliana del formaggio (sigla) – 38. Una delle sorelle Grammatica,
grande attrice teatrale – 39. Prefisso relativo al sangue – 42. Vi aderiscono molti bagnini alassini (sigla) – 42. Sodalizio interessato ai... girini – 43. Il pilota di F.1 Alesì – 45. Aeronautica Militare – 45. Sigla del capoluogo pugliese – 47. Le prime dell’arca
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SOLUZIONE APRILE 2013
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
La pubblicazione degli scritti è
subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche
se non pubblicati, non vengono
restituiti».
La responsabile
Dott.ssa Angela Gatta
8 INCONTRI SALUTARI
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CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – maggio 2013
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Il Team di FKT e Palestra
di AlassioSalute
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proccio con una equipe multidisciplinare, che
permette di evitare, quanto più possibile, le
riacutizzazioni.
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DIRETTORE RESPONSABILE:
Roberto Pizzorno
Direttore Editoriale
Presidente protempore A.V.A.
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
Riflessioni (e spunti operativi)
per la riscossa di Alassio
Premessa: desiderando portare
un mio modesto contributo a chi andrà a governare la città di Alassio, mi
permetto di sottoporre, a puro titolo informativo, quelle che, a mio avviso, dovrebbero essere le prossime
regole del fare, e non dell’enunciare.
Raccontare ai cittadini ciò che a
loro fa piacere sentirsi dire, ma che
poi non si può fare, non si può realizzare, serve solo ad incantare e ad
illudere la gente, e di queste cose abbiamo già i nostri politicanti di Roma
che ci fanno abbondanti lavaggi del
cervello raccontandoci, per chi ci
crede, che gli asini volano perché
hanno le ali…
Per stare con i piedi per terra ed
essere persone razionali che non
vogliono prendere in giro nessuno,
bisogna innanzi tutto attuare un
programma indirizzato principalmente al risanamento del bilancio
che ci permetta successivamente
di creare le basi economiche per effettuare investimenti che riguardino sopratutto il rilancio turistico
della città di Alassio, non solo mediante manifestazioni ma ponendo
l’attenzione anche all’arredo urbano, alla viabilità, ai parcheggi, ai
giardini, alla pulizia della città, alla
sicurezza della città.
Tutto ciò non si può fare se siamo
senza soldi e quindi, per poter rimpinguare le casse del comune in
modo tale da poter creare uno sviluppo della città e riportarla ai vecchi albori, bisogna attuare inizialmente una politica di rigore e per
arrivare a ciò, la futura amministrazione (bianca, rossa, blue, gialla, o
un arcobaleno di colori…) a mio
modestissimo parere, suffragato
un po’ dalla mia esperienza professionale e dall’attività svolta per un
quinquennio come membro esperto esterno nella commissione bilancio, dovrebbe:
Avere in primis, e non solo nella
campagna elettorale, un’etica comportamentale ed un programma improntato alla chiarezza del messaggio, che la nuova amministrazione
dovrà trasmettere agli elettori, inerente ad un vero ed effettivo cambiamento del modo di amministrare
un ente pubblico, senza favoritismi,
né clientelismo, né illeciti di alcun
genere.
Queste regole del buon governare sono rivolte a tutti e principalmente a coloro i quali partecipano
alla lista dei candidati alle prossime
votazioni
La città deve progredire solo per
iniziative volte ad un beneficio comune.
I membri della “squadra” che faranno parte a vario titolo della Giunta e del Consiglio Comunale, dovranno partire senza pregiudizio
per arrivare con giudizio ai rispettivi risultati.
I componenti la giunta dovranno
essere un gruppo di persone coese
verso un unico obiettivo, un unico risultato: amministrare la città in maniera manageriale, imprenditoriale,
ma nello stesso tempo limpida, lineare e trasparente per arrivare ad
ottenere importanti risultati con degli obiettivi che sono gli obiettivi dei
cittadini di Alassio.
Si invitano quindi le persone che
verranno elette e che andranno ad
assumere gli incarichi di assessore,
di dare e garantire, per tutto il mandato, la massima disponibilità e partecipazione nell’espletamento del
loro “lavoro” in merito ai ruoli loro
assegnati.
Il sindaco dovrebbe invitare tutti
gli assessori, per i rispettivi ruoli, a
sottoporre un elenco di iniziative
che intendono perseguire e con il
sindaco verranno vagliate insieme
per essere condivise insieme.
La priorità e la fattibilità delle iniziative sarà subordinata alla riesamina dei dati di bilancio perché una
casa si inizia a costruire dalle fondamenta e non dal tetto.
Per cui, ripeto, è inutile riempirsi
la bocca e creare delle false illusioni
ai cittadini di Alassio assicurando
che “faremo… faremo… faremo” se
soldi non ce ne sono…
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: A.V.A.
Associato all’USPI
Unione Stampa
Periodica Italiana
Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro il 25 di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
A.V.A.
Aprile è stato un mese denso
di appuntamenti presso il
Centro d’Incontro “L’Isola che
c’è”; infatti oltre alla normale
programmazione che vede l’alternarsi di diverse iniziative
promosse dalle varie Associazioni di volontariato che operano presso il Centro, ha visto anche l’avvicendarsi di tre conferenze nell’ambito dell’iniziativa
“8 Incontri Salutari” organizzata
dal Servizio Politiche Sociali del
Comune di Alassio.
Ogni incontro ha riscosso l’interesse di un buon numero di
partecipanti, che hanno potuto
interagire con i diversi specialisti, ponendo domande relative
anche alle loro esperienze personali.
Martedì 9 Aprile si è tenuto l’intervento del Dott. Durante,
Diabetologo, che ha trattato il tema “Parliamo di Tiroide”, e ha illustrato, tramite immagini video
e un linguaggio semplice ed efficace, le patologie derivanti dal
mal funzionamento tiroideo.
Martedì 16 Aprile è intervenu-
to il Dott. Germain Tagliapietra,
Dermatologo, che ha trattato il
tema “Dermatologia nell’anziano”. Il medico grazie ad una sequenza di foto raccolte durante
la sua esperienza professionale,
ha illustrato ai partecipanti le
principali patologie dermatologiche dispensando utili consigli e
sottolineando l’importanza della
prevenzione.
Martedì 30 Aprile si è svolta la
conferenza con la Dott.ssa
Federica Rapa, Psicologa, che ha
spiegato, attraverso le “10 regole
per invecchiare bene”, come la
terza età possa essere trasformata in terza giovinezza. A supporto di tale argomento la Dott.ssa
Rapa ha mostrato ai presenti
spezzoni di film a tema e ha fornito utili consigli da applicare
per un invecchiamento attivo.
Martedì 7 maggio incontreremo il Dott. Stefano Bertora, Ortopedico, che tratterà il tema
“Patologie del ginocchio e della
spalla nella 3a età. Indicazioni e
trattamento conservativo e chirurgico”.
ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI
SEZIONE INGAUNA
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ GIUGNO 2013
Sabato 25 maggio, alle ore 17,
in collaborazione con l’Associazione Musicale Antichi Organi
Italiani e con la Soprintendenza
ai Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici della Liguria,
verrà presentato il restauro
dell’Organo Giuliani (attr.)
dell’Oratorio di Nostra Signora
di Misericordia di Albenga
Sono previste la visita guidata, la presentazione dello strumento e un’esemplificazione
musicale.
Interverranno: mons. GIORGIO BRANCALEONI, Vicario generale della Diocesi di AlbengaImperia,
FRANCO BOGGERO, Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria,
GRAZIANO INTERBARTOLO
per il restauro, ANDREA SEMERIA per le tecniche di disinfestazione
***
In data da precisare, all’inizio
di giugno, in palazzo Peloso
Cepolla verrà presentato il volu-
me appena edito della rivista
Ligures, che contiene significativi studi storici e storico-artistici dovuti a studiosi e ricercatori
della Sezione Ingauna.
Nell’ambito del ciclo Visite
guidate sul territorio, rivolte alla conoscenza di monumenti in
corso di studi o di restauro e alle emergenze storico-artistiche
dei centri minori del territorio di
Albenga a cura dei soci che vi sono direttamente coinvolti, in data ancora da precisare è stata organizzata una vISIta a NaSInO, m
collaborazIOne con la Soprintendenza ai Beni Artistici Storici
ed Etnoantropologici della
Liguria.
Le tele restaurate della
Parrocchiale di Nasino
Presentazione dei restauri e illustrazione della chiesa parrocchiale, a cura di FRANCO BOGGERO della Soprintendenza per
i Beni Storici, Artistici ed
Etnoantropologici della Liguria.
Visita del borgo e dei ruderi
del Castello.
Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
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«L'ALASSINO»
Martedì 14 Maggio 2013
CISLISMO
L’Unione Ciclistica Alassio
ancora vittoriosa
La stagione agonistica del nostro club è cominciata nel migliore dei modi. Infatti nelle categorie allievi ed esordienti si
stanno rivelando vincenti alcuni
Grande ciclismo tricolore
nella Baia del Sole
ha già infilato un filotto di cinque
vittorie consecutive su cinque
gare
disputate:
una
a
Montecarlo nel Principato, una a
Turbigo in Lombardia e tre in
Il 20 e 21 aprile, con una numerosa e qualificatissima partecipazione, si è disputata sulle alture
della Baia del Sole la prima prova
di Coppa Italia MTB 2013 per esordienti ed allievi organizzata da GESCO Srl Alassio e ADS UCLA
Laigueglia.
Si tratta di una competizione di
valore assoluto, da considerare alla pari del campionato italiano,
ma, forse più sincera nel verdetto,
visto che si disputa su più prove in
diverse regioni; quest’anno sei di
cui la prima assegnata alla Liguria.
Ai nastri di partenza quindici rappresentative regionali ufficiali con
i migliori bikers italiani di categoria (tra cui gli attuali quattro campioni italiani assoluti), più nume-
Ligure c’è riuscita vent’anni fa; i
nostri sentieri, assolutamente più
suggestivi poiché a picco sul mare, attendono solo di essere percorsi, durante il nostro mite inverno, da turisti tedeschi e del Nord
Europa richiamati qui da manifestazioni di respiro internazionale.
Nel pomeriggio, terminate le gare ufficiali della Coppa Italia, a titolo sperimentale, si è disputata
su un numero maggiore di giri ma
sullo stesso percorso una gara
Open (aperta cioè a tutte le categorie), che ha visto alla partenza
un centinaio di atleti, tra cui numerose élites come l’azzurra
Alessia Bulleri.
Vista la numerosa e qualificata
partecipazione da parte di atleti di
WAITING EVERY BODY…
ANCORATI AL CIELO!!!
Più di 3 novità scoppiettanti
per un’Estate da favola
Buongiorno ragazzi!!! Il vostro
team animatori è appena rientrato da un esperienza a dir poco
sorprendente: il campo formativo Ho cura di te! che si è tenuto
a Tiglieto (GE) dal 25 al 27 aprile!
Ognuno di voi durante questo
ponte lungo avrà fatto tante cose:
noi abbiamo deciso di dedicarlo
li (anziché due) per poter garantire un’assistenza migliore e una
formazione più adatta all’esigenze dei bambini e dei ragazzi. Ma
non finisce qui! Quest’anno
l’Estate Mare sarà sponsorizzato:
”sponsorizzato??” direte voi!
Ebbene sì: la Net Srl Software
House e l’Areo Club Savona hanno deciso di sponsorizzare la divisa dei bambini che partecipe-
alla formazione personale e di
gruppo proprio in preparazione
dell’Estate Mare 2013. In tre giornate piene di attività, giochi e numerose riflessioni abbiamo trattato la tematica che sarà la carica esplosiva, la dinamite della nostra estate. Come? Non sapete di
cosa stiamo parlando? Non avete
scoperto il tema dell’Estate Mare
2013 seguendo le indicazioni del
precedente articolo? Beh, se siete stati un po’ pigri (effettivamente aprire il Vangelo di Giovanni richiede una preparazione atletica
notevole!) per questa volta vi perdoniamo! E vi diciamo con grande
entusiasmo il titolo della nostra
Estate: Every Body: un corpo mi
hai preparato! Partendo dalle parole di Paolo agli Ebrei e dall’incipit giovanneo, scopriremo insieme la bellezza del nostro corpo:
impareremo a conoscere meglio
tutte le nostre parti, rendendoci
conto di come ognuna sia essenziale. La formazione del team animatori a riguardo è stata molto intensa al campo Ho cura di te! che
ha visto anche l’intervento di Don
Stefano Caprile e di Suor Milena
(che è rimasta con noi tutti e tre i
giorni), anche loro punti di riferimento ormai da anni dell’Estate
Mare. Assimilare il tema è necessario per poterlo trasmettere: e vi
possiamo dire con certezza che
abbiamo compreso come i nostri
corpi agenti diano vita ad un grande corpo, il Corpo con la C maiuscola, che è pronto ad abbracciarvi. Siamo corpi coi piedi per
terra, ma i nostri cuori sono ancorati al cielo…
Il tema però non è l’unica novità entusiasmante! In primo luogo, abbiamo deciso di allargare la
fascia d’età da noi accolta, che andrà dai bambini dell’ultimo anno
dell’asilo – 6 anni (esterni alla
Scuola Maria Ausiliatrice) sino
alla III media. Data la varietà e
l’ampiezza del bacino d’utenza,
sono previsti tre percorsi paralle-
ranno alla nostra Estate Ragazzi e
cogliamo già ora l’occasione per
ringraziarli. Solo in questo modo
riusciremo così a mantenere invariata la quota di partecipazione ferma ormai al 2010!
Dopo queste due novità strepitose, non credete ce ne sia
una terza? Ma certo! Sabato 18
maggio saremo parte attiva del
mese mariano con la festa ANCORATI AL CIELO, che si terrà
a partire dalle ore 17 all’oratorio dell’Istituto di Maria Ausiliatrice. Vi attende il grande
gioco pomeridiano Dante’s
Inferno Back to Paradise, il momento mariano, la cena “Porta e
Condividi” e una serata interattiva tra sketch e giochi, dal titolo LUPI VS AGNELLI? Alla scoperta del cielo.
Beh, che dire? C’è molta carne
al fuoco! Direi proprio che i nostri
corpi sono infuocati dall’attesa di
tutti questi incontri! Due promemoria fondamentali:
Le iscrizioni per l’Estate Mare
2013 “Every Body: un corpo mi hai
preparato” sono aperte dall’8
maggio sino al 7 giugno (sino ad
esaurimento posti disponibili).
Orario 8,30/9,30 e 16,00/18,00 da
lunedì a venerdì. Oratorio Maria
Ausiliatrice – Rosanna Iebole
3284862179.
Sabato 18 maggio ANCORATI
AL CIELO! ... tutti in Festa! A partire dalle ore 17 nell’oratorio di
Maria Ausiliatrice (è gradita la
conferma di partecipazione entro
il 16 maggio per una migliore organizzazione al 3284862179).
Attendetevi altre news nel
prossimo mese! Aspettando
Every Body, per ora rimaniamo
coi piedi per terra… ma non è che
tutta questa voglia di andare verso l’alto ci farà volare per davvero? Vi aspettiamo numerosi!!!
Samuele Manfredi sul podio.
degli elementi maschili e femminili che negli anni scorsi, quando militavano nelle categorie
giovanissimi, già facevano presagire il loro talento.
Il merito principale è di Samuele Manfredi e Filippo Bertone,
cresciuti nel nostro vivaio alla
scuola della Angela che con perizia ed amore ha allevato ed addestrato questi ragazzi che si
stanno facendo ammirare nelle
categorie superiori. Peccato che
non siano alassini di nascita, ma
lo sono (eccome) di adozione,
infatti da quando hanno inforcato la prima biciclettina nella categoria G1 giovanissimi, hanno
sempre indossato la maglia blusenape della nostra società.
Se Filippo Bertone, il baldo
cairese all’ultimo anno di allievo
ed alle soglie del dilettantismo, è
tra i più forti Liguri in attività ed
ha recentemente vinto una tra le
più belle classiche della categoria quale è la Coppa della
Liberazione a Valenza; il più giovane loanese Samuele Manfredi
Piemonte: Piasco, Casalino e
Racconigi.
Ci auguriamo che anche i
compagni di squadra arrivino
presto ad imitarli, intanto che le
ragazze della stessa categoria
esordienti, Gloria Scarsi e
Camilla Pesenti, sono già ripetutamente piazzate sul podio
oppure ai piedi dello stesso nelle classifiche a loro riservate.
Prosegue intanto l’addestramento delle categorie giovanissimi, che sprovvisti sia di una
pur precaria struttura nel territorio alassino per gli allenamenti, sono costretti a vagare
in cerca di un provvisorio campo di gara da Albenga ad
Ortovero ed altri luoghi ancora;
malgrado questi annosi problemi, mai risolti, non mancano
brillanti risultati specialmente
da parte delle ragazze Eleonora
Giudici e Beatrice Rosa, che
hanno ottenuto sonanti vittorie
in tutte le competizioni finora
disputate.
G.G.
BOCCE
Quadretta dell’Auxilium Saluzzo Bocce
60A TARGA D’ORO
6-7 APRILE 2013
Sessant’anni sono indubbiamente un traguardo importante per un evento sportivo che, a
torto considerato minore, è
cresciuto nel tempo, fino a diventare la Milano Sanremo delle bocce. La prima Targa d’Oro
si disputò nel lontano 1954. A
quel tempo si giocava principalmente
nella
piazza
L’organizzazione dell’evento,
visto il livello raggiunto è oggi
affidata ad un Comitato perenne
costituito dai dirigenti pro-tempo re di: Associazione Bocciofi
la Alassina, Comitato Federbocce di Albenga, Gesco S.r.l. e
si disputa sotto l’egida di Federazione Internazionale e Federazione Italiana Bocce. Enti pro-
Partigiani. Se la aggiudicò la
quadretta nizzarda Rbr capitanata da Joseph Gallarato che
ebbe la meglio su un numero
piuttosto ridotto di squadre
provenienti da Liguria, basso
Piemonte e Costa Azzurra.
Sicuramente gli organizzatori
dell’epoca, pur armati del più
fulgido ottimismo, non avrebbero scommesso sulla longevità
della loro iniziativa, né potevano immaginare che sarebbe cresciuta così tanto nel tempo, fino
a divenire l’evento boccistico
internazionale più importante
che si disputa oggi in Italia.
Probabilmente la vittoria straniera alla prima edizione pur così limitata nel numero di partecipanti, era il presagio di ciò che
sarebbe accaduto nel corso dei
successivi cinquantanove anni.
Grazie alla passione degli organizzatori che si sono succeduti in sei decenni di vita della
Targa d’Oro e, complice il fatto
che le bocce sono oggi in odore
di specialità olimpica, la manifestazione alassina è ormai divenuta un appuntamento annuale
di contenuto tecnico elevatissimo, a cui sono costantemente
presenti tutte le più titolate formazioni europee.
motori e patrocinatori: Assessorato allo Sport della Regione
Liguria, Comune di Alassio,
Fondazione A. De Mari Carisa,
Assessorato allo Sport della
Provincia di Savona.
Importante la presenza dei
partner commerciali delle ultime edizioni: Nutella, Impresa
Munarin, Raviolificio San
Giorgio, Unibloc, Baule du Jour,
Erreà e Smokend.
Per la cronaca aggiungerò solo che alla storica Targa d’Oro
numero sessanta erano presenti 329 quadrette che con parenti, amici e appassionati hanno
affollato molti alberghi di
Alassio. La vittoria è andata alla
quadretta Auxilium Saluzzo che
(in finale) ha avuto la meglio sul
Gaglianico Biella davanti a 1200
spettatori che gremivano il
Palaravizza.
Importante inoltre sottolineare la telecronaca TV in diretta
streaming per i due giorni della
manifestazione (15 ore complessive) con varie migliaia di
contatti (con punte di 700 contemporanei) oltre ai numerosissimi collegamenti con il sito ufficiale della gara www.boccealassio.it.
renato bellia
rose società tra le più importanti
d’Italia che, annoverando tra i propri atleti giovani campioni in numero maggiore dei sei ammessi
per ogni rappresentativa, volevano comunque giocarsi le proprie
chance. Divisi in quattro partenze
delle diverse categorie hanno preso il via ben 246 atleti provenienti
da tutto lo Stivale, dalla Sicilia al
Trentino, dalla Puglia alla Valle
d’Aosta con Lombardia e Piemonte le squadre più numerose.
Alassio e Laigueglia hanno avuto così l’onore di ospitare una gara federale di Mountain Bike probabilmente senza precedenti per
importanza e rilievo sui media:
primo risultato di un accordo di
collaborazione tra i due Comuni
che, valorizzando la nostra magnifica collina, potranno forse realizzare attraverso lo sport, sicuro
veicolo di turismo, la tanta auspicata destagionalizzazione. Finale
prim’ordine, l’intenzione sarebbe,
per il prossimo anno di promuoverla ad internazionale, così da
poter mostrare attraverso la televisione la bellezza e la suggestione
dei nostri sentieri ai bikers di tutta
Europa.
Ottimo incipit comunque il fatto
che già da questa edizione, tra
coppa Italia e gara open, più di 400
persone (atleti ed accompagnatori) hanno soggiornato per almeno
due giorni negli alberghi di Alassio
e Laigueglia.
Confidiamo ora nella lungimiranza delle nuove amministrazioni, che a breve si insedieranno alla guida delle nostre due cittadine,
per realizzare un progetto turistico/sportivo di ampio respiro che
non può che portare bene alla nostra Baia del Sole nei mesi in cui
non possiamo contare sulla spiaggia.
renato bellia
Il Team Animatori
Oratorio Maria Ausiliatrice
Alassio
Martedì 14 Maggio 2013
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«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
EUGENIO BADANO
“FRANCO”
1937 - 2013
ANGELO PATTI
Al momento di andare in macchina apprendiamo della scomparsa del nostro Socio Angelo.
Porgiamo alla moglie Giuliana
ed ai famigliari le più sentite
condoglianze.
LIBRI-VHS-CD
MARINO SALVATORE FERNANDO BASSANI
23/5/2009 - 23/5/2013
24/5/2011 - 24/5/2013
Caro Papà
Un amico ha detto che con te
se ne è andato un altro pezzo
della “Alassio Vecchia”. Tu
Papà, hai lasciato un segno in
questa città con i restauri delle
chiese e della Villa Giuseppina,
ma anche con il tuo sorriso
aperto a tutti ed il tuo “vespino
giallo” con cui ti spostavi da un
cantiere all’altro. Sei stato un
uomo dignitoso e coraggioso e,
con coraggio e dignità, hai combattuto fino all’ultimo respiro la
malattia che ti ha rubato al nostro affetto.
Ti abbiamo voluto molto bene e perciò ci mancherai tanto.
A.I.R.C.
DI ANNI 80
CELESTE NEGRO
ELVIRA “PINA” BARILARO TOMATI
Carissima nonna,
ero proprio una bambina quando sei salita in cielo lasciando un
vuoto ed un trauma a tutti coloro
che ti hanno conosciuta, amata e
stimata.
Nel corso di questi 40 anni ti ho
pensata spesso, tutti i giorni, sebbene, abbia solo un vago e sfumato ricordo di te, del tuo sorriso, della tua dolcezza, della tua
pazienza (tanta!!!) e della tua riservatezza.
Nella vita sentiamo lo scorrere del tempo in modi diversi, a
volte pensiamo è già passato un
anno... altre volte invece sembra
che qualcosa che ci tocca nel
profondo del nostro Spirito sia
accaduta ieri. Cosi ci sentiamo
nel pensare e ricordare il Marito
e il Papà, che ci ha lasciati il 18
Maggio 2012. Mario Grollero, è
sempre dentro di noi, e ci accompagnerà ovunque. In questo
giorno lo ricordiamo con il cuore pieno d’orgoglio per averlo
avuto nelle nostre vite.
I tuoi adorati nipoti sono cresciuti, chi è diventata mamma, come te, chi è diventato un uomo
adulto, chi ha scelto la sua strada...
Continua a proteggerci e guidarci con il tuo dolce sguardo,
ovunque tu sia, circondata dai
tuoi affetti più cari.
Tua nipote
La sera è il momento in cui tutte le mancanze tornano a farsi
sentire.
BACICCIA TRAVERSO
MALENA MERELLO VED. TRAVERSO
SANTIN GROLLERO
RINA TRAVERSO VED. GROLLERO
TERESA ZITA TRAVERSO
Tutti qui riuniti e sempre nei miei pensieri, nei miei ricordi, nel mio
cuore. Per sempre.
27 marzo 1975… Ciao Nonno, indimenticabile Nonno
20 maggio 1978… Ciao Nonna, meravigliosa Nonna
20 maggio 1988… Ciao Mamma, mia grande immensa Mamma
08 luglio 1964… Ciao Pa’. Perché mi hai lasciato così presto
23 dicembre 1980… Ciao Zia. Sei stata grande amica. Grande
PASQUALE ARCELLA
Ciao. Con Amore. Grande grande Amore. La vostra Rosalena con i
suoi grandi amori Giorgio e Gianluca.
MAGGIO 2009 - MAGGIO 2013
Ciao
LUTTI CITTADINI
A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio
APRILE 2013
La tua famiglia e gli
amati nipoti Federica, Gianluca
Anche l’A.V.A. porge alla famiglia le più sentite condoglianze.
Nel secondo anniversario della scomparsa dello scultore
Fernando Bassani, la moglie
Teresa, i figlio Alfredo e gli amici
lo ricordano con grande affetto.
1/5/1973 - 1/5/2013
Ci hai lasciato all’improvviso
senza una parola. Resterai per
sempre nei nostri cuori e di chi
ti ha conosciuto.
Ci manchi, ti vogliamo bene.
Marito e padre esemplare ha
dedicato tutta la sua vita alla famiglia ed al suo lavoro, lasciando un grande vuoto.
Gli amici del bar San Marco lo
ricordano con grande amicizia
ed affetto e si associano al cordoglio ed al dolore della moglie
Nora, della figlia, del genero e
dei nipoti.
Ti ricordiamo sempre con doloroso rimpianto ed immutato
affetto
I tuoi cari
MARIO GROLLERO
L’Associazione Vecchia Alassio si unisce al dolore di tutti i famigliari per la perdita del loro
caro.
FRANCESCO RIOLFO
Associazione Volontari Baia del Sole
ANNIVERSARI
La tua Famiglia
Ciao Pà, le persone ti ricordano sempre con grande affetto.
So che sei nella pace di nostro
Signore: ti arrivino le mie carezze ed i miei baci.
Luciana e famiglia
All’età di anni 84 ci ha lasciato
Celeste Negro, di animo buono,
di carattere mite, aveva una
buona parola per tutti. Esempio
di laboriosità e correttezza, apprezzato da quanti lo conobbero e lo stimarono, ha lasciato nel
dolore tutta la famiglia che vuole ricordarlo con queste semplici parole.
L’Affetto della tua famiglia ti
accompagnerà per sempre
Ci manchi tanto
La moglie, i figli ed i nipoti
L’Associazione Vecchia Alassio porge le più sentite condoglianze.
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
GIUSEPPINA
NATTERO ROSSI
“PINA”
Al momento della stampa
dell’Alassino abbiamo notizia della morte di “Pina”, alassina doc.
L’AVA partecipa al lutto che ha
colpito il marito Gino, nostro
Socio.
NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE
ASTI Giancarlo
anni 72
BADANO Eugenio “Franco”anni 75
BARBIERI Bernardo
anni 73
BERGERO Albina ved. Gaia anni 90
BRUZZONE Maria “Angioletta”
ved. Mantello
anni 98
Cav. FERRARI Annibale
“Buby”
anni 79
CHIAROT Licia ved. Mai anni 91
CICCIONE Iolanda
ved. Raimondo
anni 81
DE STEFANO Giovanni anni 83
DI VERNIERE Antonia
in Mordente
anni 69
GIORDANO Maria
ved. Enrico
anni 95
MANGERI Vittore
anni 76
MO Ernestina “Tina”
anni 90
MORENO Caterina “Rina”
ved. Ermia
anni 94
PANIZZA Maria Paola
in Pizzo
anni 55
PEIRANO Sergio
anni 87
anni 58
RATTENNI Giuseppe
REGIS Marisa in Verando anni 77
RIOLFO Francesco
anni 80
RIZZI Olga ved. Robaldo anni 97
ROSSI Maria Margherita “Mary”
ved. Oliva
anni 81
SIFFREDI Bianca
ved. Grotta
anni 90
STALLA Rosa “Rosetta”
ved. Bruzzone
anni 92
VILLA Giuseppina
ved. Motaran
anni 72
L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sentite condoglianze a tutti i famigliari.
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«L'ALASSINO»
Martedì 14 Maggio 2013
UNITRE ALASSIO
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
I Fiori di Bach
APRILE 2013
a cura di Caterina Maggi BFRP
Carissimi amici, è tornato Maggio il mese in cui la natura si svela
in tutta la sua bellezza e splendore, ed io torno a parlarvi di Fiori. In
questa rubrica vi sono già stati presentati tutti i 38 Fiori di Bach e in
modo particolare il RESCUE REMEDY che è il rimedio più conosciuto; anche medici e terapeuti che non usano il Metodo del dottor
Bach, hanno trovato utilissimo utilizzarlo negli stati di emergenza,
soprattutto negli attacchi di panico che stanno colpendo sempre
più persone.
Ora voglio proporvi l’approfondimento di un Fiore che penso potrebbe essere molto utile in questo momento così impegnativo e difficile per la nostra Alassio, chiamata a votare gli Amministratori più
idonei a sollevarla dalla situazione di crisi che sta vivendo ormai da
troppo tempo.
Il dono del Fiore ci aiuta a riflettere con attenzione e prendere consapevolezza di ciò che occorre al bene del nostro paese e a non ripetere gli errori delle scelte passate.
CHESTNUT BUD è il ‘FIORE’ di cui vi parlo oggi.
Si è concluso con grande successo l’anno accademico 2012 2013-con la
mostra delle attività dei laboratori, il pranzo ad Arnasco e la consegna dei
Sigilli Accademici ai Docenti dei vari corsi.
FESTA SOCIALE AVIS
Ecco la definizione del Dott. Bach: «Per coloro che non traggono pieno vantaggio dall’osservazione e dall’esperienza e che
impiegano più tempo degli altri per imparare le lezioni della vita di ogni giorno.
Laddove una singola esperienza sarebbe sufficiente per alcuni, tali persone hanno bisogno di più esperienze, a volte molte, prima che la lezione venga appresa.
Perciò si rammaricano di ritrovarsi a fare il medesimo errore in diverse occasioni, quando sarebbe stata sufficiente una
sola volta, o quando osservare gli altri avrebbe potuto risparmiare loro questi errori».
Chestnut Bud è utile per aiutare a liberarsi dai modelli ripetitivi e
abituali che ritardano la crescita dell’individuo.
È il rimedio utile per le persone distratte, che agiscono senza riflettere; per coloro che non riescono a trarre pieno vantaggio
dall’osservazione e dall’esperienza, e che di conseguenza impiegano più tempo degli altri ad imparare le lezioni della vita.
Come un abile consigliere, il Rimedio ci mostra i modelli di comportamentali che reiteriamo, ripetiamo, e le loro conseguenze.
Domenica 14 aprile 2013 l’Associazione Donatori di Sangue
del Comune di Alassio ha festeggiato il 60° anno di fondazione della sezione e l’11^ festa
del donatore. La giornata è stata cadenzata dai seguenti impegni: raduno presso il Palazzo comunale, corteo per le vie citta-
• Rame con almeno 6 donazioni,
premiati 84 donatori
• Argento con almeno 16 donazioni, premiati 44 donatori
• Argento dorato con almeno
36 donazioni, premiati 19 donatori
• Oro con almeno 50 donazioni
premiati 6 donatori
Aprile è… era… dovrebbe essere il mese più
delicato e discreto della primavera: non caldo,
non freddo, ricco di vivaci e freschi colori, ma…
Tralasciamo il groviglio di pareri di chi sperava di godersi, nel
lungo ponte, un nitido sole. Il nostro impegno è presentare un quadro sintetico dei principali fenomeni meteorologici.
Chiedo però ai lettori di considerare i seguenti due particolari:
1) CALCOLO DEL GIORNO METEOROLOGICO: le 24 ore vanno
dalle ore 19,00 alle ore 19,00 del giorno dopo. Ciò vuol dire che se
cade della pioggia alle ore 19,30 di oggi (per il nostro calendario),
la precipitazione apparirà sui registri nella data di domani. E così
per tutti i fenomeni.
2) Gli orologi degli strumenti sistemati in torretta seguono sempre l’orario solare e non quello estivo o “legale”. Quindi i nostri
orologi non concordano con quelli in torretta.
Ecco ora la sintesi.
Pressione media mensile: 757,7 mmHg; i valori medi nelle decadi: 751 ,6 mmHg nella prima; 761,3 mmHg nella seconda; 760,1
mmHg nell’ultima. Pressione minima assoluta: 745,0 alle ore 5 del
2 Aprile.
Umidità media mensile: 60%; i valori medi nelle tre decadi: 59%;
66%; 56%. Media giornaliera più alta: 81 % del giorno 27; media più
bassa: 26% il giorno 25.
Temperatura media mensile: 16,7 °C. Le medie delle decadi:
13,9 °C nella prima; 17,6 °C nella seconda; 18,6 °C nell’ultima. La
temperatura minima assoluta del mese: 9,6 °C alle ore 6 del giorno
5 Aprile.
Dal 1988 al 2012 la media mensile più alta è del 2007 con 18,6 °C;
l’Aprile più fresco è del 1989 con la media 13.6 °C.
Precipitazioni totali: 79,8 millimetri. Loro distribuzione nelle
tre decadi: 37,4 mm nella prima; 3,2 mm nella seconda; 39,2 mm
nell’ultima.
Uno sguardo al passato. Aprile 2006: 4,8 mm; aprile 2012: 120,8
mm; aprile 1989: 240 mm!
Eliofania totale: 169,5 ore di limpido sole.
Medie decadali: 3,9 ore al giorno nella prima; 9 ore al giorno nella seconda; 4,1 ore nella terza. Aprile più povero di sole: 131,4 ore
nel 1993; più ricco di sole: 278 ore nel 1997.
Guardando un po’ al passato e un po’ attorno a noi, siamo obbligati a concludere che non possiamo (e NON DOBBIAMO) pretendere sempre di più.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
AMORE
Amore, parola sublime,
scaturisce da labbra
ipocrite, ignare,
ignare di questo significato
meraviglioso, vero, profondo,
degno dello stesso amore.
Dono divino,
ma funestato dall’odio
che molte volte invade
il nostro mondo;
ma sempre vivo a rinsaldare
i vincoli fraterni.
I giusti, gli umani lo inneggiano.
Ahimè, gli stolti lo distruggono,
ma l’amore germoglia sempre
come un fiore magico.
F. Fazzano (?)
Il rimedio, (l’unico) non si estrae dal Fiore, bensì dalla Gemma
dell’Ippocastano (Aesculus hippocastanum) perché le foglie primaverili sono fortemente indicative di una nuova stagione, di un
nuovo inizio e di una nuova crescita, è consigliato a tutti coloro
che non imparano nulla dalle lezioni che la vita impartisce prima
o poi a tutti e che, anche trovandosi nella stessa situazione per la
seconda o la terza volta, non sanno attingere alle esperienze precedenti e continuano a ripetere lo
stesso errore.
CHESTNUT BUD aiuta a far tesoro
degli errori commessi in passato e a
non doversi affliggere per aver commesso lo stesso sbaglio più volte.
Con l’augurio di poter apprezzare
il Dono di CHESTNUT BUD, vi consiglio l’uso dei fiori e come sempre…
BUON VENTO!
dine, deposizione fiori monumento Avis e monumento ai
Caduti, Santa Messa officiata da
Mons. De Canis nella parrocchia
Sant’Ambrogio. Nel vicino comune di Laigueglia presso la sala polivalente sono state effettuate le premiazioni ai soci con
un saluto alle consorelle, associazioni, enti, autorità presenti e
con un pranzo in compagnia.
Hanno sfilato in corteo: il
gruppo donatori motociclisti “J.
Maggioni”, la Fanfara Alpina
“Colle di Nava”, i Cavalieri di San
Marco, tante consorelle provenienti dalla Liguria e da diverse
regioni italiane, i nostri soci ed
autorità civili e militari, a cui
vanno i più sentiti ringraziamenti per averci voluto onorare
della loro presenza
Sono stati premiati i soci che
alla data del 31-12-2012 hanno
raggiunto i seguenti numeri di
donazioni, con la consegna di
un diploma con medaglia, così
suddivise:
• Oro+Rubino con almeno 75 donazioni, premiato 1 donatore
• Oro+Smeraldo con almeno
100 donazioni, premiato 1 donatore
L’anno 2012 ha ottenuto un incremento di 45 nuovi donatori e
il raggiungimento delle 650 donazioni: un trend che speriamo
riuscire a ripetere nell’anno in
corso.
Un elogio al socio Bergamin
Gianfranco che ha ricevuto la
benemerenza in oro e smeraldo
per avere conseguito il traguardo delle 100 donazioni.
Un sentito grazie a tutti i donatori per l’ottimo risultato ottenuto.
Un particolare ringraziamento all’AVA che ha omaggiato la
nostra associazione con l’esibizione del maestro Elena durante la funzione religiosa.
Camiletti Iginio
Presidente Avis Alassio
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Maggio - Associazione Vecchia Alassio