BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPA’ IN ATTESA IN PARROCCHIA Si suggerisce di organizzare la benedizione delle mamme e dei papà in attesa in parrocchia con cadenza periodica al termine della celebrazione eucaristica domenicale o in altro momento. A tale scopo alleghiamo due schemi di benedizione, uno più ampio ed uno più essenziale. Al termine della celebrazione consegnare alle coppie la raccolta di preghiere “NELL’ATTESA CI AFFIDIAMO AL SIGNORE” e l’opuscolo “L’ATTESA—UN TEMPO PER INTERROGARCI” per un approfondimento in coppia delle tematiche già evidenziate sul pieghevole allegato alle felicitazioni. INVITO Invitare i futuri genitori, nel giorno della nascita del loro bambino, ad avvisare il parroco (anche telefonicamente) perché con il suono delle campane, o con un annuncio affisso alla porta della chiesa, si possa rendere partecipe tutta la comunità della nascita di una nuova vita, gioia per la loro casa e per tutta la famiglia parrocchiale. Le campane potrebbero suonare alle 12.30 del sabato per annunciare i nati nel corso della settimana. Nelle celebrazioni eucaristiche festive, inoltre, il Parroco potrebbe rendere partecipe la comunità della motivazione per cui le campane hanno suonato a festa e comunicare il nome dei nuovi arrivati. Nell’augurarvi un buon lavoro, vi assicuriamo la nostra disponibilità per qualunque necessità lungo il cammino. Commissione Interdiocesana di Iniziazione Cristiana Diocesi di Cuneo e Fossano 4 I. A 1 Carissimi, abbiamo appreso con gioia della vostra decisione di aderire alla sperimentazione del nuovo cammino pre e post battesimale che vi vedrà coinvolti in prima persona nei prossimi tre anni. La vita che cresce nel grembo materno sollecita riflessioni che non sono mai state così profonde, e che portano ricchezza interiore e maturità spirituale nella coppia. La comunità tutta desidera condividere l’attesa delle famiglie ed essere vicina ai futuri genitori in questi mesi di grande trepidazione. La venuta di un bambino è un evento di gioia da condividere non solo nella famiglia, ma anche nella comunità e, soprattutto, con il Signore. Ecco a voi alcuni suggerimenti pratici su: come individuare le coppie in attesa come contattarle e quali pieghevoli fornire loro traccia per la benedizione delle mamme e dei papà in attesa e relativa sussidiazione da consegnare . INDIVIDUAZIONE COPPIE IN ATTESA Come venirne a conoscenza? Pubblicizzare la proposta del cammino di iniziazione cristiana attraverso annunci sul bollettino parrocchiale, durante le celebrazioni liturgiche ... Cercare inoltre di arrivare alle mamme in attesa attraverso percorsi diversificati tenendo presente le varie realtà parrocchiali: paesi, frazioni e città. - Per i paesi e le frazioni risulta più facile per il parroco venire a conoscenza delle coppie in attesa in quanto la realtà piccola permette una conoscenza diretta, quasi personale. 2 - Per le città si suggerisce l’intermediazione di persone sensibili al progetto che informino il parroco delle gravidanze in corso e che suggeriscano alle coppie in attesa di loro conoscenza la possibilità di riflettere su questo prezioso periodo della loro vita. Potrebbero ricoprire questo incarico: • messaggeri dei bollettini parrocchiali; • mamme in attesa attraverso il passaparola; • figure nuove di sentinelle/cellule designate per una determinata area (palazzo, strada, quartiere, rione…). L’essenziale è che si tratti di persone conosciute ed apprezzate nell’ambiente in cui vivono ed operano; persone discrete, sensibili, attente, autorevoli, riservate e, soprattutto, rispettose della privacy. PRIMO APPROCCIO CON LE COPPIE IN ATTESA Come contattarle? Consegnare alle coppie in attesa, suonando il campanello o lasciandolo nella buca delle lettere, il pieghevole “FELICITAZIONI” contenente le congratulazioni e gli auguri da parte del Parroco e della comunità parrocchiale nonché l’invito alla “Benedizione delle mamme e dei papà in attesa” celebrata in Parrocchia o nella Diocesi. Si consiglia di utilizzare il pieghevole che meglio si addice ai destinatari. Allegare il pieghevole “VIVIAMO NELL’ATTESA DI VEDERE IL SUO VOLTO” affinché la coppia possa avere modo di riflettere sulle tematiche legate all’evento. 3