Speciale Social Dentistry 11 Italian Edition Anno VII n. 12 - Dicembre 2011 Nasce alla Casa del Tibet (RE) il “Progetto Ladakh” Per l’assistenza odontoiatrica a un popolo che ne è privo Il “Progetto Ladakh” nasce per aiutare il popolo di uno stato racchiuso fra le catene del Karakorum e dell’Himalaya: 230 mila abitanti per lo più buddisti. Consiste in 2 presidi dentistici nello Zanskar, area priva di assistenza sanitaria dove il tasso di carie nei bambini è del 95% e la capitale Leh dista 4 giorni di viaggio. Luoghi prescelti: Padum, cittadina dove sta sorgendo un nuovo complesso ospedaliero e il bellissimo monastero di Rangdum, dove nel 2001 tre monaci furono uccisi per avere difeso le terre dall’invasione delle greggi dei pastori kashmiri. Di qui Rangdum simbolo di giustizia, bene comune e incontro fra genti diverse. Nato alla Casa del Tibet di Votigno di Canossa (RE) il “Progetto Ladakh” ha avuto inizio in estate grazie alla Fondazione Andi, con un corso di formazione presso il Delek Hospital di Dharamsala (India) per dentisti locali da inserire nei 2 studi. Tra gli altri finanziatori l’Associazione Grade di Reggio Emilia. Per la realizzazione (definitiva nel 2012) il Progetto si avvale dell’aiuto dei Lions Club emiliani (Distretto 108 Tb )che lo hanno scelto come service distrettuale, coinvolgendo i Club Indiani di Dharamsala e Leh. In prima linea 2 dentisti di Reggio, Stefano Dallari, fondatore della Casa del Tibet e Guido Corradi, da anni impegnato in progetti umanitari in Africa. Responsabili locali Phuntsok Zangpo e Kunsang Dechen, dentisti già operanti in Ladakh e il monaco buddista Tsering Tundup, capo del monastero di Rangdum. Ventidue dentisti volontari nel dormitorio di Torino Da 6, in 3 anni, sono diventati 22 i dentisti che mettono a disposizione tempo e professionalità per i “senzaletto” che approdano agli Asili notturni Umberto 1°, dormitorio di Torino. Il 27 gennaio scorso è entrato in funzione il 3° riunito. Destinatario dell’attività (4 giorni la settimana a turni) è chiunque si presenti in via Ormea 123, “perché - sottolinea Domenico Coscia, docente alla Dental School noi non mandiamo via nessuno”. Quasi uno slogan da scrivere sulla facciata degli Asili accanto al compasso della “Libera Muratoria” fondatrice dell’Istituzione. Cure gratuite per pazienti per lo più sieropositivi, affetti da epatite, quindi tra i più difficili: uno stimolo all’impegno dei curanti. In un ambiente curato, agli apparecchi più moderni si è aggiunto l’elevatore per la cura dei non deambulanti. L’attività ha un andamento a dir poco impetuoso: da 0 pazienti (1° maggio 2008) a 321 del dicembre 2010 (in aumento gli italiani). Dai 600 interventi di fine 2008 a 2050 del 2010, le protesi, dalle 85 di fine 2009 alle 178 di un anno dopo. “Dopo un’iniziale “ondata estrattiva” - dice Coscia - ora l’attività prevalente è conservativa ed endodontica”. Ems-swissqualitY.com uNa classE a sÉ Gli Ems swiss V-iNstrumENts E i maNipoli-V DEFiNiscoNo i NuoVi staNDarD NElla DEtartrasi V come vittoria – EMS aiuta ancora una volta i propri clienti, ovvero gli studi dentistici di tutto il mondo, a vincere con estrema facilit∫ la sfida della profilassi. Trasmissione ottimale di energia dell’azionamento piezoceramico, facile utilizzo, usura ridotta: il nuovo Piezon V-CLASS acquista decisivi punti in più grazie al design conico esclusivo del f iletto della punta e al nuovo sonotrodo. Semplicemente innovativo, unico. Parte di una classe imbattibile, il metodo Originale Piezon ¯ alla base di questa gamma. La TECNOLOGIA NO PAIN un trattamento praticamente indolore. Super f ici denta l i perfettamente lisce. E’ il nuovo EMS Swiss Instrument PS, ora disponibile anche nella versione V-PS, adatto praticamente al 90% delle applicazioni di detartrasi. V-class pEr tutti EMS SWISS V-INSTRUMENTS sono in dotazione standard con la nuova generazione di strumenti Air-Flow Master Piezon, Piezon Master 700, miniMaster LED e Air-Flow S2, mentre su tutti gli apparecchi preesistenti EMS offre un aggiornamento alla Piezon V-CLASS. Un’offerta completa e semplice. > Tutte le informazioni relative alla forma conica sono consultabili nel relativo opuscolo o sul nostro sito www.ems-swissqualit y.com La conquista dei pazienti di profilassi e l’ottimale successo del richiamo hanno ora un nuovo impareggiabile alleato: V vince! Per saperne di piu’ sulla profilassi > www.ems-swissquality.com 10 Medicina Interdisciplinare Anno VII n. 12 - Dicembre 2011 Italian Edition Fig. 2 - Afta situata sul versante mucoso del labbro inferiore. DT pagina 9 Altri studi hanno evidenziato indici di carie significativamente inferiori nei pazienti celiaci rispetto ai controlli. Questo dato potrebbe essere correlato ai regimi dietetici più controllati seguiti dai pazienti con celiachia(15,16,17). Eruzione dentaria Pastore et al. hanno osservato ritardi eruttivi nel 26% dei pazienti celiaci, spiegando tale risultato alla luce di un generale ritardo di crescita(10). Lingua atrofica Lahteenoja et al.(18) hanno esaminato 128 pazienti con celiachia e 30 soggetti sani, valutandone lesioni orali e sintomi correlati. La lingua costituiva il sito maggiormente colpito, poiché il 29,68% dei pazienti riferiva dolore o bruciore (con una differenza statisticamente significativa rispetto ai soggetti del gruppo controllo). L’8,59% mostrava eritema o atrofia (Fig. 3). È pertanto consigliato al dentista di prestare particolare attenzione alle “cosiddette glossiti”(19), soprattutto nelle forme croniche che non trovano alcuna plausibile correlazione con altre cause note. Nuove prospettive Pazienti con sospetta celiachia sono stati sottoposti a prelievo di campioni bioptici intestinali per valutazione istologica di routine e coltura per la ricerca anticorpale (EMA e anti-tTG) con tecnica ELISA(20,21). Ogni paziente, inoltre, è stato sottoposto a biopsia orale per un’analoga ricerca di autoanticorpi. La sensibilità e specificità di EMA e anti-tTg valutati su campioni di mucosa orale sono stati I segnali di avvertimento dalla bocca sono indice di gravi condizioni di salute? Chicago, Il, Usa: regolari controlli dentali non solo aiutano a ridurre il rischio, per il paziente, di patologie del cavo orale quali carie e malattie parodontali, ma possono anche aiutare a diagnosticare serie condizioni mediche, a volte pericolose per la vita. I dentisti sono in grado di valutare la salute generale del paziente attraverso la via orale e possono riconoscere i sintomi di malattie gravi, tra cui il diabete, il cancro e i disordini alimentari, che spesso si manifestano attraverso segni e sintomi all’interno della bocca. Accademia di Odontoiatria Generale (AGD) ha inserito informazioni su diabete, cancro orale, disordini alimentari e altri disturbi sul proprio sito web, www.KnowYourTeeth. com, destinato ai consumatori, fonte di informazioni sulla cura dei denti e della salute orale. Più di 25 milioni di persone, solo negli Stati Uniti, soffrono di diabete. “Dal momento che il diabete riduce la resistenza dell’organismo alle infezioni, le gengive sono a rischio di gengiviti, un’infiammazione generalmente causata dalla presenza di placca batterica”, ha detto il portavoce dell’AGD Julie Ann Barna - Inoltre, nei soggetti diabetici si può verificare un’alta incidenza di infezioni fungine orali e una condizione persistente di alito cattivo”. Il cancro orale è uno dei tumori più comuni, con circa 35.000 nuovi casi ogni anno negli Stati Uniti. “Alcuni segnali indicatori del tumore del cavo orale possono essere piaghe sanguinanti, grumi, o spesso, punti duri, così come i cambiamenti nel modo in cui i denti combaciano”, ha detto Barna. La auto-diagnosi del cancro orale a volte è difficile, quindi sono raccomandati semplici esami dentali di routine. Il dentista verificherà la presenza di noduli o alterazioni di tessuto irregolare di collo, testa, guance e della cavità orale ed esaminerà a fondo i tessuti molli in bocca, in particolare alla ricerca di eventuali ferite o tessuti che cambiano colore. “Disturbi alimentari, tra cui anoressia e bulimia nervosa, possono sottrarre al corpo le tanto necessarie vitamine e minerali”, ha detto Barna. “Senza una corretta alimentazione, le gengive possono perdere il sano colore rosa e diventare sempre più morbide e tenere, sanguinando facilmente”. Disturbi che includono il vomito eccessivo, come la bulimia, possono causare scolorimento ed erosione dei denti a causa di un contatto costante con i succhi gastrici. Nei soggetti che soffrono di disordini alimentari è anche possibile che si verifichi gonfiore delle ghiandole salivari, secchezza della bocca, sensibilità dei denti e perdita dello smalto. Le malattie hanno un impatto negativo sulla condizione di salute generale, ma possono anche danneggiare la salute orale. Controlli regolari permettono al dentista di rilevare eventuali anomalie e monitorare la salute del paziente. “I pazienti devono informare il proprio dentista di qualsiasi condizione medica e medicinale assunto che possa incidere sulla loro salute orale, nonché dichiarare eventuali variazioni nella cartella clinica - ha detto Barna - Bisogna ricordarsi che mantenere un corpo sano significa anche prendersi cura della propria salute orale”. Fonte: Academy of General Dentistry rispettivamente pari a 54% e 100% e 57% e 100%. Lo studio ha dimostrato il ruolo della mucosa orale nella produzione di EMA e anti-tTG in pazienti celiaci non trattati. Le strutture linfoepiteliali dell’anello del Waldeyer costituiscono infatti una parte importante del GALT. In seguito ad attivazione antigenica, proliferazione e parziale differenziazione a livello del GALT, le cellule B (memory) e T migrano verso i linfonodi regionali e le ghiandole salivari, dove iniziano la produzione di IgAs. Questo meccanismo fisiologico permette alla mucosa orale di partecipare alla reazione immune che caratterizza la patogenesi della malattia. Lo studio suggerisce pertanto un nuovo sito immunologico per la ricerca di autoanticorpi nella malattia celiaca. Conclusioni La moderna odontoiatria dispone di tutti i mezzi e le conoscenze per aiutare e indirizzare la diagnosi di malattia celiaca. Quest’ultima è stata paragonata, a giusta ragione, a un iceberg: il Fig. 3 - Area atrofico-eritematosa sul dorso linguale. riconoscimento dei segni e sintomi intraorali permette di far emergere proprio quella porzione di pazienti non diagnosticati (la parte sommersa dell’iceberg)(22), migliorando di molto la qualità della vita dei pazienti e le loro aspettative di vita. I pazienti possono essere quindi facilmente intercettati e inviati ai centri di riferimento per la patologia e la medicina orale (www. sipmo.it) e ai centri per la diagnosi e cura della malattia celiaca. La bibliografia è disponibile presso l’Editore. Da un congresso sul tabagismo emerge la “faccia da fumatore” Organizzata da Fabio Beatrice (Primario Orl) in collaborazione con esperti dei Centri Anti Fumo, si è svolta il 5 novembre a Torino la giornata sul Tabagismo rivolta ai medici culminata in una tavola rotonda con Johanna Rossi Mason, nel ruolo di moderatore, cui hanno preso parte tra gli altri: Claudio Zanon (Aress), Sebastiano Marra (Cardiologo), Alberto Bruno (Diabetologo), Marco Araldi (Ordine dei Medici Torino), Agostino Neirotti (ANDI), Libero Ciuffreda (Oncologo), Fabrizio Faggiano (Epidemiologo), Fabio Beatrice (Otorinolaringoiatra), Vanna Garro (Volontariato VSSP). Ne è emerso un particolare curioso: i fumatori sarebbero dotati di una vera e propria “faccia da fumatore”. Agostino Neirotti, presidente Andi di Torino, che ha preso parte al dibattito, ha sottolineato come proprio nella “faccia da fumatore” l’aspetto della cavità orale, anche a prima vista, evidenzi la dipendenza del tabagista. Si rileva già dal sorriso, con il colore alterato della dentatura incorniciata da labbra che perdono precocemente la loro tonicità e presentano spesso alterazioni cromatiche anch’esse, un significativo aumento delle rughe periorali e una frequentissima alitosi. “I dentisti seri - ha sottolineato Neirotti - non incentivano i fumatori a effettuare sbiancamenti, a seguito della dovuta igiene orale che viene ovviamente e più che necessariamente effettuata, poiché l’effetto svanirebbe rapidamente. Il problema vero è però ben altro - dice Neirotti - perché il dentista è in grado di intercettare patologie ben più gravi generate dalla dipendenza da fumo (parodontopatie, precancerosi e tumori orali ecc.). Troppo spesso si trova invece a gestire complicanze a seguito di trattamenti chirurgici (plastica estetica muco gengivale, chirurgia parodontale sia impiantare che estrattiva) indotte dal fumo”. È noto infatti che gli insuccessi impiantari raddoppiano nei tabagisti e, a causa dell’alterato flusso ematico nelle mucose del fumatore, la guarigione post-chirurgica delle ferite è particolarmente rallentata. In considerazione del grande rapporto di fiducia che normalmente si instaura sul riunito tra paziente e terapeuta, la figura del dentista è determinante nel poter motivare e indirizzare ai centri antifumo il tabagista. A lui i colleghi che intervengono a posteriori sui danni generati dal fumo (cardiologi, diabetologi, otorini, oncologi ecc.) si rivolgono per intercettare i soggetti a rischio. “Figura determinante quindi il dentista che, con il proprio intervento, può determinare un sostanziale recupero della salute generale con grande risparmio anche per il costo sociale dei futuri danni generati dal fumo!”.