Fondazione Santa Clelia Barbieri
Carta dei Servizi
CENTRO SERVIZI
PER IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA
“ VILLA CLELIA”
SERVIZI RESIDENZIALI
CASA DI RIPOSO
Sede: Via San Rocco, 42 40049 Vidiciatico di Lizzano in Belvedere (BO)
tel. 0534-54200 fax. 0534-55014 e-mail: [email protected]
www.fondazionesantaclelia.it
Edizione Febbraio 2014
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
PRESENTAZIONE
La Fondazione Santa Clelia Barbieri, (in onore della Santa Bolognese canonizzata il 9 aprile 1989),
è un ente Ecclesiastico senza scopo di lucro e dal 1° Gennaio 1998 è anche Organizzazione Non
Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS), retta da un Consiglio di Amministrazione, composto da 5
membri nominati dal Cardinale di Bologna.
Attraverso la gestione delle proprie strutture e l’erogazione di servizi socio assistenziali e sanitari
svolge un importante ruolo nell’assistenza della popolazione anziana, dei disabili e dei giovani in
difficoltà, che per le loro condizioni fisiche, psichiche o socio-relazionali, non è possibile mantenere
nel proprio ambiente familiare e sociale.
Don Giacomo Stagni, parroco di San Pietro di Vidiciatico nel comune di Lizzano in Belvedere (Bo)
si è prodigato fin dall’insediamento, avvenuto nel 1982, per l’assistenza ai bisognosi, ai giovani ed
agli anziani. Nel 1987 ha promosso la costituzione dell’Associazione denominata Asilo San
Vincenzo.
La Fondazione S. Clelia Barbieri, si avvale della collaborazione di personale qualificato e
dell’opera generosa di numerosi volontari, opera nel rispetto dell’autonomia individuale e della
riservatezza dei propri ospiti, ne favorisce la partecipazione, creando momenti di vita quotidiana e
familiare. La popolazione dell’appennino tosco-emiliano trova in essa un punto di riferimento nei
momenti più delicati della vita.
La Fondazione S. Clelia Barbieri è consapevole dell’importanza di mantenere e favorire le relazioni
sociali e culturali, e in funzione di questo ha promosso la costituzione dell’Associazione di
Promozione Sociale “don Giovanni Fornasini”.
La collaborazione tra Fondazione e Associazione ha lo scopo di produrre, sostenere, incentivare
attività e iniziative atte a migliorare le condizioni di vita di giovani e anziani e a consolidare
rapporti di collaborazione con Enti e Istituzioni del territorio.
Da anni, la Fondazione risponde ai bisogni sempre più complessi e differenziati che il territorio
esprime progettando e realizzando servizi in grado di soddisfare le aspettative, arricchendo e
valorizzando l’ambiente in cui opera.
A tal proposito ha istituito al proprio interno un’Area Giovani e Nuovi Progetti che promuove
attività innovative e progetti per offrire a giovani e adolescenti del territorio nuove opportunità
formative, culturali e ludiche, ampliando gli orizzonti per questa fascia di popolazione.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
La Fondazione investe inoltre in un’Area Cultura che organizza eventi a diverso titolo spaziando
dall’organizzazione di attività congressuali di rilievo ad iniziative culturali e attività che valorizzano
il territorio offrendo agli abitanti momenti culturali e nuove possibilità di incontro.
La Fondazione inoltre sta ampliando i propri servizi anche nell’AREA DISABILI attraverso
progetti sperimentali che prevedono interventi in favore di soggetti portatori di handicap
medio/grave con lo scopo di aiutare e sostenere le famiglie.
L’obiettivo principale, condiviso da tutto il personale, è la valorizzazione ed il mantenimento delle
capacità, degli interessi e delle abitudini degli ospiti nello svolgimento delle attività quotidiane e
delle relazioni interpersonali, riconoscendo e rispettando le loro diverse necessità. Alla base c’è
anche un’attenta e continua formazione di tutto il personale e degli operatori che vivono
quotidianamente a contatto con gli ospiti; un impegno comune per il benessere della persona e per
garantire un’assistenza di qualità, attraverso l’integrazione tra i servizi che la Fondazione offre con
il territorio.
MISSION
“La Fondazione si propone l’assistenza morale e religiosa alle persone anziane e ai giovani che
incontrano particolari difficoltà di inserimento alla vita sociale ..., anche attraverso attività
culturali e ricreative volte a favorire l’integrale sviluppo della persona umana.”
Tratto dall’Art. 2 dello Statuto della Fondazione Santa Clelia Barbieri
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
COMUNICAZIONE, TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE
La Fondazione S. Clelia Barbieri ha elaborato e diffuso la propria carta dei servizi al fine di :

Fornire informazioni utili a descrivere l’insieme dei servizi Socio Assistenziali, Sanitari,
Amministrativi e Generali che ogni giorno vengono erogati.

Rendere noti gli obiettivi prefissati.

Delineare i punti d’eccellenza della struttura, le proposte migliorative e l’insieme di dati utili
per tutti coloro che usufruiscono dei servizi della Fondazione.
L’esigenza di condividere con gli utenti e i famigliari, l’attenzione e l’impegno sugli aspetti più
rilevanti e più significativi dell’attività di servizio necessita di continui momenti di verifica,
miglioramenti ed integrazioni con l’obiettivo primario di migliorarne la qualità.
Il documento interpreta in chiave dinamica alcuni aspetti quali:
 L’informazione, la tutela e la partecipazione degli utenti e dei familiari, anche in riferimento alla
gestione dei reclami, alla verifica della qualità dei servizi, all’attuazione dei progetti di
miglioramento e agli impegni del servizio su specifici indicatori di benessere della persona
 L’accesso ai servizi, le regole di vita comunitaria al fine di garantire la continuità di relazione
tra utenti e familiari, tra utenti e contesto originario di vita
 Il coinvolgimento dell’utente e dei suoi familiari nella definizione, attuazione e verifica del
progetto individuale
 I rapporti rivolti all’utenza interna ed esterna.
La Carta dei Servizi fornisce le modalità che devono essere rispettate nell’erogazione dei diversi tipi
di intervento ed indica i livelli di qualità a cui tendere. Infatti, per l’erogazione dei servizi occorre
definire, a livello di struttura, indicatori e standard di qualità tenendo conto delle caratteristiche
specifiche dei servizi forniti, dell’utenza di riferimento, delle risorse disponibili e dei programmi e
obiettivi da raggiungere.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
ORGANIGRAMMA FONDAZIONE SANTA CLELIA BARBIERI
ANNO 2014
PRESIDENTE
DON GIACOMO STAGNI
DIRETTORE GENERALE
FABIO CAVICCHI
STAFF MEDICO
COMUNICAZIONE ISTIT.
ATTIVITA’ REDAZIONALI
G. CHECCHIA
C. STORARI
AREA GIOVANI E
NUOVI PROGETTI
RESIDENZA
VILLA CARPI
C. STORARI
E. GALLETTI
GESTIONE
CENTRO SERVIZI
VILLA CLELIA
ATTIVITA’
SANITARIE
SERVIZI
AMMINISTRATIVI
G. PICCINELLI
A. LENZI
F. BARONCINI
EDUCATORI
INFERMIERI
SEGRETERIA
ACCOGLIENZA
PROGETTI
GIOVANI
SVILUPPO
ANIMATORI
FISIO
OSS
TERAPISTI
CONTABILITA’
CONTROLLO
GESTIONE
NUOVI
PROGETTI
NUCLEO
CDR/CD
SERVIZI
GENERALI
NUCLEO
CRA
B. CERONE
G.
PICCINELLI
V.
GUALANDI
SERVIZIO
LAVANDERIA
OPERATORI
ADD.
ASSISTENZA
OPERATORI
ADD.
ASSISTENZA
ANIMAZIONE
SOCIALE
SERVIZI
TERRITORIALI
SERVIZIO
PULIZIE
SERVIZIO
RISTORAZIONE
UFFICIO
ACQUISTI
GESTIONE
RISORSE UMANE
C. BELLETTI
C. BELLETTI
B. CERONE
ADDETTI
CUCINA
SERVIZI
AUSILIARI
SERVIZIO
MAGAZZINO
MANUTENZIONE
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Personale Socio-Assistenziale e Sanitario in attività al 01/01/2014 nei servizi
Casa Residenza per Anziani N. A. – Casa di Riposo – Centro Diurno
OSS/ADB/OPG
di cui Animatori
Sociali
Casa Residenza
per Anziani
27 posti letto
Casa di Riposo
27 posti letto
e
Centro Diurno
n. 12 a tempo pieno
n. 8 a tempo pieno
.
n. 16,84 Operatori
n. 1animatore a
n. 1animatore a
tempo pieno
part time
Infermieri
Professionali
n. 7 a tempo pieno
di cui Respons. Coord
Attività Sanitarie
n. 1 a tempo pieno
Fisioterapisti
n.2 a tempo parz.
Resp. Att.
Assistenziali
Standard minimo
richiesto dalle
normative regionali
n. 2,58 Infermieri
n. 1 a tempo pieno
n. 0,32 Fisioterapisti
n. 1 a tempo pieno
n. 1 RAA
Coordinatore R.
n. 1 a tempo pieno
n. 1 Coordinatore
Direttore Sanit.
n.1 a regime di volontariato
-
Medico Struttura
Medici Medicina Gen.
n. 1 a tempo parz.
4 ore settimanali
n. 2
-
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
PRINCIPI FONDAMENTALI
La verifica del rispetto degli standard individuati deve tenere conto dei principi fondamentali
stabiliti quali:
 Eguaglianza
 Dir it t o di scelt a
 I mpar zialit à
 Part ecipazio ne
 Cont inuit à
 E ffic ienza ed efficacia
La Fondazione S. Clelia Barbieri, predisponendo la Carta dei Servizi, ha voluto assicurare
trasparenza ed efficacia nella propria attività.
Art. 1 
Eguaglianza ed imparzialità
Il servizio offerto agli utenti ospiti nelle strutture della Fondazione Santa Clelia Barbieri è ispirato
al principio di eguaglianza, valutando le specifiche situazioni di bisogno sulla base di un Piano di
Assistenza Individualizzato per ogni singolo anziano.
La Fondazione Santa Clelia Barbieri, quale gestore dei servizi, vigilerà affinché tali diritti siano
espressi, mantenuti e riconosciuti a prescindere dal grado di autonomia del singolo utente.
Nessuna distinzione nell’erogazione dei servizi può essere compiuta per motivi riguardanti sesso,
razza, religione ed opinioni politiche.
L’erogazione dei servizi è inoltre improntata a criteri di obiettività ed imparzialità.
Art. 2 
Continuità
L’assistenza sarà garantita in modo continuo, regolare e senza interruzioni, nei tempi e nei modi
comunicati preventivamente ad ogni singolo Utente.
Art.3 
Partecipazione
La realizzazione dei servizi prevede la partecipazione degli utenti e dei loro familiari sia alla ricerca
della migliore qualità del servizio stesso che alla definizione dei singoli piani di assistenza
individualizzati.
I familiari degli utenti saranno direttamente coinvolti nella definizione e gestione del piano di
lavoro individualizzato relativo al proprio parente ed in generale nell’attivazione di iniziative
collettive a favore dell’utenza.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
In ogni caso ed in ogni momento gli utenti ed i loro familiari possono presentare osservazioni,
formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio direttamente ai responsabili referenti per
ogni servizio (vedi organigramma)
Art. 4 
Efficacia ed efficienza
L’erogazione dei servizi è effettuata in modi idonei a garantire il raggiungimento degli obiettivi di
efficienza ed efficacia. La Fondazione Santa Clelia Barbieri adotta le misure idonee al
raggiungimento di tali obiettivi ed elabora piani per il miglioramento della qualità del servizio.
Art. 5 
Adozione standard
La Fondazione Santa Clelia si impegna a dotarsi degli standard di qualità e personale previsti dalle
direttive regionali.
L’osservanza degli standard non può essere soggetta a condizioni. Essi sono derogabili solo ove
risultino più favorevoli agli utenti.
La Fondazione svolgerà verifiche periodiche sul rispetto degli standard.
Gli standard sono periodicamente aggiornati, per adeguarli alle esigenze dei servizi. Le nuove
regole sono adottate e seguite avendo cura di ridurre al minimo le conseguenze disagevoli per gli
utenti.
Art. 6 
Informazioni degli Utenti
La Fondazione S. Clelia Barbieri assicura la piena informazione agli utenti circa la modalità di
presentazione dei servizi, in particolare:
a) rende noto agli utenti, tramite appositi avvisi ed opuscoli chiari e facilmente leggibili, le
condizioni economiche e tecniche per l’effettuazione dei servizi;
b) informa gli utenti sul rispetto degli standard;
c) informa tempestivamente, anche mediante i mezzi di informazione, gli utenti circa ogni
eventuale variazione delle modalità di erogazione del servizio.
In ogni caso, deve essere assicurata la chiarezza e la comprensibilità dei testi, oltre che la loro
accessibilità al pubblico.
A tal fine presso l’Ufficio Segreteria gli utenti possono essere informati delle decisioni che li
riguardano, delle loro motivazioni e delle possibilità di presentare osservazioni e suggerimenti.
Art. 7 
Diritti e doveri dell’Utente
L’Ente non è responsabile dell’allontanamento degli utenti in quanto, pur attivando ogni mezzo ed
attenzione possibili nell’ambito assistenziale e tutelare, non può adottare misure coercitive e
limitative della libertà personale.
Misure in tal senso potranno essere adottate dalle competenti autorità.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Tenendo conto delle finalità caritative dell’Ente, il Consiglio di Amministrazione determinerà la
retta annuale di riferimento e le quote effettivamente a carico dei singoli utenti che avranno
richiesto una riduzione proporzionale alle rispettive capacità economiche documentate attraverso
l’indicatore I.S.E.E. presentando l’apposita dichiarazione.
Art. 8 
Norma conclusiva
La Fondazione Santa Clelia Barbieri si riserva la facoltà di cambiare in qualsiasi momento il
contenuto della presente Carta, previa informazione nei confronti degli utenti, anche in riferimento
alle emananti linee guida previste dalla normativa di settore.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
CENTRO SERVIZI
PER IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA
CASA RESIDENZA PER ANZIANI E CASA DI RIPOSO
“VILLA S. CLELIA”
POLITICA E PIANIFICAZIONE STRATEGICA
La Fondazione Santa Clelia Barbieri attraverso la gestione delle proprie strutture e l’erogazione di
servizi socio assistenziali e sanitari si propone lo svolgimento di un importante ruolo nell’assistenza
della popolazione anziana del territorio, che a causa di condizioni fisiche, psichiche o sociorelazionali, non è possibile mantenere nel proprio ambiente familiare e sociale.
La Fondazione S. Clelia Barbieri, si avvale della collaborazione di personale qualificato e
dell’opera generosa di numerosi volontari, opera nel rispetto dell’autonomia individuale e della
riservatezza dei propri ospiti, ne favorisce la partecipazione, creando momenti di vita quotidiana e
familiare.
La Fondazione S. Clelia Barbieri è consapevole dell’importanza di mantenere e favorire le relazioni
sociali e culturali, e in funzione di questo ha tra i propri obiettivi lo scopo di produrre, sostenere,
incentivare attività e iniziative atte a migliorare le condizioni di vita degli anziani e a consolidare
rapporti di collaborazione con Enti e Istituzioni del territorio.
La Fondazione risponde ai bisogni sempre più complessi e differenziati che il territorio esprime,
progettando e realizzando servizi in grado di soddisfare le aspettative, arricchendo e valorizzando
l’ambiente in cui opera.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED ORGANIZZATIVE
Il Centro Servizi per il Sostegno della Famiglia “Villa S. Clelia” con sede a Vidiciatico
(Bologna) comprende la Casa di Riposo, la Casa Residenza per Anziani non autosufficienti e il
Centro Diurno.
La Casa di Riposo è una struttura socio-assistenziale a carattere residenziale destinata ad accogliere
n. 27 anziani non autosufficienti di grado lieve.
La Casa Residenza per Anziani non autosufficienti è una struttura socio-sanitaria residenziale
destinata ad accogliere, temporaneamente o permanentemente, n. 27 anziani non autosufficienti di
grado medio ed elevato.
Il Centro Diurno è una struttura socio-sanitaria a carattere diurno destinata all’accoglienza di n. 20
anziani con diverso grado di non autosufficienza.
La Fondazione S. Clelia Barbieri persegue le proprie finalità di assistenza residenziale ad anziani
non autosufficienti di grado medio ed elevato attraverso la Casa Residenza per Anziani non
autosufficienti “Villa Clelia”, attualmente autorizzata, con atto prot. n.7903 del 11/08/08 del
Comune di Lizzano in Belvedere, come Casa Protetta per 27 posti letto di cui 20 accreditati con
l’Azienda USL di Bologna – Distretto di Porretta Terme.
Tale servizio assicura, sulla base delle indicazioni contenute nella programmazione territoriale e dei
servizi invianti, l’adattamento delle scelte gestionali ed organizzative, al fine di rispondere
all’evoluzione dei bisogni presenti nell’ambito distrettuale.
Per questo motivo viene definita una programmazione pluriennale che espliciti gli obiettivi di
medio e lungo periodo, le strategie gestionali generali e specifiche, in particolare volte:
-
al coinvolgimento, alla valorizzazione e formazione delle risorse umane,
-
al conseguimento degli obiettivi volti al miglioramento della qualità
e la verifica dei risultati.
La finalità del servizio è quella di creare situazioni di benessere e quindi di salute all’utente e alla
sua famiglia in collaborazione con la comunità locale ed il territorio. Per raggiungere tale finalità:
-
l’organizzazione è flessibile e cerca di conciliare i bisogni degli utenti e delle
loro famiglie con le risorse disponibili, nell’ottica della loro continua trasformazione e
ridefinizione;
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
-
per ogni utente vengono fissati gli obiettivi di salute, progettati interventi
personalizzati, individuali o di gruppo, anche con l’utilizzo sistematico di strumenti di
valutazione multidimensionale, di cui ci si avvale nel momento della presa in carico e delle
successive verifiche volte a controllare i risultati e a ridefinire gli obiettivi;
-
è posta particolare attenzione alla gestione del personale con sviluppo di
strategie finalizzate a mantenere un buon livello di motivazione.
Gli obiettivi del servizio sono volti a garantire:
-
ospitalità e assistenza tutelare diurna e notturna
-
occasioni di vita comunitaria e disponibilità di servizi per l’aiuto nelle attività quotidiane
-
stimoli e possibilità di attività occupazionali e ricreativo-culturali, di mantenimento e
riattivazione delle funzioni cognitivo-relazionali
-
assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi per il mantenimento ed il
miglioramento dello stato di salute e di benessere dell’anziano ospitato
La Casa Residenza per Anziani e la Casa di Riposo perseguono le seguenti finalità garantendo:
-
ospitalità e assistenza
-
occasioni di vita comunitaria e disponibilità di servizi per l’aiuto nelle attività
quotidiane
-
stimoli e possibilità di attività occupazionali e ricreativo-culturali, di mantenimento
e riattivazione delle funzioni cognitivo-relazionali
-
assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi per il mantenimento ed il
miglioramento dello stato di salute e di benessere dell’anziano ospitato
Nella Casa Residenza per Anziani e nella Casa di Riposo vengono assicurati servizi di:
-
assistenza tutelare diurna e notturna
-
assistenza infermieristica diurna e notturna
-
attività aggregative, ricreativo-culturali e di mobilizzazione
-
preparazione diete personalizzate
-
assistenza agli ospiti nell’espletamento delle normali attività e funzioni quotidiane
Il Centro Servizi “Villa S. Clelia” è strutturato per nuclei:
Nucleo A – Casa di Riposo che ospita n. 27 anziani non autosufficiente di grado lieve
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Nucleo B – Casa Residenza per Anziani non autosufficienti che ospita n. 27 anziani non
autosufficienti di grado severo , di cui 20 in regime di accreditamento con l’Azienda USL di
Bologna – Distretto di Porretta Terme
Nucleo C – Centro Diurno per accogliere nelle ore diurne fino a 20 anziani anche non
autosufficienti.
Il governo funzionale dei nuclei è assicurato dalla figura professionale del Responsabile Attività
Assistenziali (R.A.A). Le attività dei nuclei sono flessibili e personalizzate alle esigenze degli ospiti
che accolgono.
Il bacino di utenza del Centro Servizi “Villa S. Clelia” proviene principalmente dai comuni del
Distretto di Porretta Terme, in generale dalla provincia di Bologna e Modena e, in parte anche dalla
Regione Toscana (Firenze, Prato, Pistoia).
Il Centro Servizi “Villa S. Clelia” si sviluppa su cinque piani (piano –2; piano –1; piano 0; piano 1,
piano 2.) ed è così composta:
-
al piano + 2 sono presenti una palestra attrezzata per le attività di riabilitazione
personalizzata o di piccolo gruppo, camere doppie o singole con bagno utilizzate da ospiti che
necessitano di ambienti più tranquilli e riservati, ufficio amministrazione e direzione
-
il piano +1 è stato progettato per accogliere un nucleo protetto per anziani affetti
da patologie di demenza e/o wandering. A questo piano è presente
la sala da
pranzo/soggiorno protetto a garantire, agli ospiti per i quali è necessario, un clima più
tranquillo e personalizzato e che, come definito nei rispettivi progetti individuali, soddisfi i
fabbisogni personalizzati (come ad esempio nei delicati momenti dei pasti),
il giardino
d’inverno per garantire uno spazio interno dedicato alla “green terapy” attraverso progetti
mirati di giardinaggio o momenti personalizzati di relax, percorso protetto per wandering,
zona notte con camere singole e doppie tutte con bagno, guardiola degli operatori per garantire
un presidio al piano continuativo nelle 24 ore, due bagni con vasca attrezzata utili alla corretta
igiene degli ospiti .
-
Al piano 0 sono collocate la segreteria, l’ufficio accoglienza/ segretariato sociale
a cui rivolgersi per ogni informazione inerente i servizi offerti dalla Fondazione Santa Clelia
Barbieri e/o per il disbrigo di pratiche di segretariato sociale ( domande di invalidità,
dichiarazione redditi, informazioni sui servizi territoriali), l’ufficio della Responsabile Area
Assistenziale utile per ogni informazione inerente le attività assistenziali e di animazione della
Casa, l’infermeria e ambulatorio medico dove si può trovare il personale infermieristico con
presenza in struttura garantita 24 ore su 24 ed i medici in base al programma settimanale , la
sala da pranzo/soggiorno protetto a garantire, agli ospiti per i quali è necessario, un clima più
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
tranquillo e personalizzato e che, come definito nei rispettivi progetti individuali, soddisfi i
fabbisogni personalizzati ( come ad esempio nei delicati momenti dei pasti), la zona notte con
camere doppie tutte con bagno, due bagni con vasca attrezzata utili alla corretta igiene degli
ospiti .
-
Al piano -1 si trova il Centro Diurno e la sala animazione dove, attraverso la
presenza continuativa di animatori professionali, vengono garantite attività ludico-ricreative agli
utenti; ampio giardino esterno con percorso alzheimer ed arricchito da portici, fontana
terapeutica parete attrezzata per stimoli sensoriali, atelier e laboratorio creativo, la sala
da pranzo per gli ospiti che gradiscono un servizio di ristorazione più di carattere alberghiero,
l’ufficio della Responsabile dei Servizi Generali a cui rivolgersi per tutte le informazioni
inerenti pulizie, cucina e lavanderia, i locali di servizio in particolare la cucina per la
produzione di pasti di tradizione locale e diete specifiche per rispondere alle esigenze derivanti
da aspetti sanitari caratterizzanti gli anziani accolti, la lavanderia per il lavaggio interno dei
capi di abbigliamento personali degli anziani .
-
Al piano –2 infine si trovano i magazzini e la cappella per le funzioni religiose.
La movimentazione tra i piani è assicurata da un ascensore montalettighe e due ascensori
A tutti gli anziani accolti è garantita sia la possibilità di personalizzare la propria camera da
letto, sia di portare con se animali di piccola taglia in regola con le vaccinazioni previste dalla
normativa e compatibili con la vita di comunità della struttura.
Il Centro Servizi Villa Clelia è facilmente raggiungibile tramite l’utilizzo di mezzi propri oppure
usufruendo dei vari mezzi pubblici (autobus di linea, taxi, treni).
Un importante elemento da segnalare è che, in questa struttura, non vi è alcuna barriera
architettonica ed è quindi accessibile anche a persona con handicap e disabilità fisiche.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
PERCORSI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’
PROGETTI REALIZZATI E PROSPETTIVE
La Fondazione Santa Clelia ha improntato la propria organizzazione verso la ricerca di una sempre
migliore qualità dell’assistenza, per rispondere in modo tempestivo, personale ed efficace
all’evolversi delle esigenze degli ospiti accolti. Questo ci impegna nella continua analisi delle
necessità degli ospiti, nell’ individuazione di standard di qualità e nella continua definizione di
obiettivi di miglioramento dei servizi e delle prestazioni offerte.
ANNO 2006
NUCLEO e GIARDINO PROTETTO
specializzato nella tutela e assistenza di anziani affetti da
demenza tipo alzheimer
Il nucleo protetto specializzato nella tutela e assistenza di anziani non autosufficienti affetti da
demenza, vuole creare le condizioni affinchè gli ospiti accolti possano vivere in ambienti protetti
ed assistiti da personale altamente specializzato e formato. Gli ambienti, integrati con gli spazi già
esistenti della Casa residenza per anziani e del Centro Diurno, sono stati studiati tenendo conto
delle evidenze scientifiche ottenute da ricerche internazionali del settore.
L’elevata presenza di famiglie monoparentali anziane con figli residenti in grossi centri urbani sta
determinando un notevole problema nella gestione di anziani affetti da patologie gravi che ne
determinano una non autosufficienza.
Il nucleo protetto ha lo scopo non solo di mantenere e/o compensare abilità relative
all’autonomia, all’identità, all’orientamento spazio temporale ma anche di assicurare
l’applicazione delle tecniche più innovative di gestione assistenziale. Si cerca infatti di offrire
un’assistenza protesica, specifica ed individualizzata per i residenti, finalizzata all’ottimizzazione
delle capacità funzionali ed al raggiungimento del miglior benessere possibile.
L’ambiente quindi diventa una delle tre componenti, insieme all’assistenza ed alle attività che
ogni giorno vengono offerte all’interno del nucleo, che possono consentire alle persone affette dal
morbo di Alzheimer di continuare a vivere una vita ancora dignitosa e “normale”.
Il nucleo protetto è stato progettato come ambiente fisico e relazionale volto a recuperare il
benessere emozionale e l’autostima della persona affetta da tale malattia.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Come qualsiasi altra persona, il malato di Alzheimer ha bisogno di mantenere l’autostima per non
sentirsi impotente, cadere in depressione ed estraniarsi dal mondo. Garantiamo ai nostri ospiti un
ambiente fisico e relazionale che persegue il loro benessere emozionale, li aiuta a superare i
problemi comportamentali e a recuperare l’autostima. Pertanto la qualità funzionale ed estetica
degli spazi, sia chiusi che aperti, ha un ruolo determinante, non soltanto perché supporta lo sviluppo
dei programmi terapeutici, ma perché richiama costantemente il valore e l’inviolabilità di ogni
persona, riconoscendo la sua dignità insieme con chi se ne prende cura. Un aspetto, quest’ultimo, da
non trascurare, perché lavorare in ambienti funzionali, confortevoli e ricchi di valenze anche
estetiche, contribuisce a mantenere la propria motivazione, e, di conseguenza, aiuta e rassicura i
pazienti e loro familiari.
Lo spazio è stato studiato partendo dai sintomi cognitivi e comportamentali che manifestano i
pazienti, in particolare:
-
riduzione delle capacità percettive visuo-spaziali;
-
irrequietezza motoria e tendenza al vagabondaggio;
-
difficoltà a riconoscere luoghi e oggetti;
-
difficoltà ad orientarsi;
-
tendenza all’affaccendamento;
-
alterazione del ritmo sonno-veglia;
-
difficoltà ad usare il bagno;
-
equilibrio carente.
Il “giardino d’inverno”
Il progetto nasce dall’esigenza di realizzare uno spazio che tenga conto delle diverse capacità
motorie,sensoriali e percettive degli ospiti. Il “giardino d’inverno” è un percorso guidato
all'interno del quale le persone affette da Alzheimer possono muoversi liberamente, senza pericoli.
E’ progettato per garantire uno spazio di vita protetto che permetta agli ospiti la fruizione autonoma,
dallo spazio interno allo spazio esterno e viceversa, in qualsiasi momento della giornata, in piena
sicurezza.
La progettazione degli spazi è parte integrante dell’approccio globale alla cura e assistenza delle
persone con Alzheimer, concezione questa cha ha caratterizzato la realizzazione di spazi ad hoc,
come ad esempio la veranda, inglobata nella wandering area con funzione di “giardino d’inverno”,
ad integrazione, nelle stagioni fredde, del “Giardino Alzheimer” : ambienti funzionali, confortevoli
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
e ricchi anche di valenze estetiche, dove gli ospiti potranno esercitare attività diverse, tra cui
curare o coltivare piante e fiori.
Zona notte
In particolare la zona notte è organizzata in modo da dare risposte diversificate. Le camere sono
concepite per favorire il riposo, la privacy e lo svolgimento di attività personali semplici, compresa
l’attività del lavarsi e del mangiare.
Zona giorno e wandering area
La zona giorno ruota attorno al percorso di vagabondaggio (wandering area). In adiacenza al
percorso di vagabondaggio si incontrano, infatti, la cucina terapeutica, la zona pranzo, la zone
soggiorno, il bagno. Dalla zona giorno si raggiunge la veranda “giardino d’inverno” senza
soluzione di continuità. Gli ospiti, in tutta sicurezza potranno usufruire anche del giardino esterno
con percorso alzheimer.
Una struttura libera e flessibile
La volontà è stata quella di creare uno spazio ospitale in cui i pazienti e i loro familiari possono
muoversi in libertà, il progetto ha realizzato una struttura libera e flessibile, in cui gli stessi
operatori anche con il coinvolgimento dei familiari potranno sperimentare attività terapeutiche
diverse e modellare il nucleo sulla base dell’esperienza quotidiana a contatto con gli anziani.
Il Giardino Alzheimer
Il Giardino Alzheimer è uno spazio aperto e ben delimitato per consentire agli anziani di esprimere
al meglio le abilità conservate. Nel Giardino l’ospite potrà muoversi liberamente, in piena sicurezza
e in assenza di ostacoli fisici e psicologici, trovando nello spazio in cui si muove motivi di interesse
e di attrazione, potendo toccare ciò che vuole, accarezzare o strappare ciò che vuole, sedersi o
sdraiarsi dove vuole. Il Giardino è caratterizzato da un percorso principale continuo, chiuso ad
anello. Lungo il percorso si incontrano diversi punti di attrazione come la Sorgente d’acqua, il
Portico, il Pergolato, la Parete Attrezzata con piante ed essenze per lo stimolo visivo ed
olfattivo, un’Area di sosta libera. Il percorso è l’elemento guida che permette all’ospite di non
perdersi e comunque di non sentirsi in ansia se ne dovesse fuoriuscire , perchè al di là di esso non si
incontrano ostacoli, ma un tappeto erboso su cui è altrettanto piacevole camminare.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
ANNO 2009
LE TERAPIE NON FARMACOLOGICHE
per migliorare la qualità di vita degli anziani affetti da demenza
Area di criticità su cui si è intervenuti:
Disturbi del comportamento quali agitazione/aggressività, depressione, ansia, wandering, apatia,
disturbi del sonno in anziani affetti da demenza.
Obiettivi:
Le terapie non farmacologiche favoriscono una stimolazione delle residue capacità cognitive
dei pazienti come ad esempio i processi della memoria, o in altre situazioni incidono sulle
problematiche comportamentali dei pazienti affetti ad esempio da demenza senile.
.• Diminuzione degli stati di agitazione.
• Diminuzione dei momenti di aggressività.
• Diminuzione di disturbi comportamentali (es. wandering).
• Stimolare l’attenzione.
• Facilitare i processi emozionali.
• Stimolare il dialogo e la capacità relazionale.
• Facilitare il rilassamento.
Persone coinvolte
Anziani che
presentano diversi disturbi del comportamento quali agitazione/aggressività,
depressione, ansia, wandering, apatia, disturbi del sonno.
Metodologia
Le terapie non farmacologiche sono approcci che necessitano una dinamica combinazione di
discipline diverse attinenti a varie aree con una effettiva ricaduta sulle potenzialità occupazionali e
relazionali dell’anziano.
L’utilizzo di queste terapie, rivolte a persone con decadimento cognitivo e disturbi del
comportamento (depressione, ansia, agitazione, etc…), in sinergia con le terapie che prevedono
l’utilizzo di farmaci, hanno permesso di migliorare in modo concreto la qualità di vita degli ospiti.
La cura inizia dal saper ascoltare e il saper ascoltare è la base di partenza delle terapie non
farmacologiche e della relazione d’aiuto.
18
Fondazione Santa Clelia Barbieri
Sono state sperimentate :
• la terapia della bambola;
• laboratori cognitivi - alimentari;
• musicoterapia ambientale;
• musicoterapia individuale e di gruppo;
Il progetto ha dato come indicatore di risultato:
-
Diminuzione del carico farmacologico :
-
Diminuzione stati di agitazione/ aggressività
-
Cambiamenti relazionali e comportamentali: ospiti che presentano gradi di
miglioramento, rilevato attraverso schede di valutazione specifiche di attività
ANNO 2010
LA PREVENZIONE DELL’INCONTINENZA E/O STIPSI FECALE
negli anziani affetti da demenza
Area di criticità su cui si interviene
L’area di criticità era rappresentata dall’incontinenza e/o stipsi fecale in anziani affetti da demenza
Obiettivo
Lo scopo delle linea guida relative all’incontinenza e/o stipsi fecale era la prevenzione,
valutazione e trattamento dell’incontinenza fecale negli anziani affetti da demenza
istituzionalizzati al fine di ridurre la frequenza e la gravità degli episodi di costipazione
negli stessi, attraverso non solo un’opportuna idratazione, una dieta ricca di fibre e una
regolare attività fisica ma anche con un supporto organizzativo, formativo e gestionale
adeguato.
Il successo nell’implementazione di queste linee guida è stato determinato da:
-
supporto gestionale;
-
opportunità formative e di addestramento;
-
coinvolgimento attivo dello staff socio sanitario;
-
una implementazione graduale;
-
raccolta di informazioni di base sugli utenti, le risorse e le conoscenze esistenti;
-
interpretazione dei dati e identificazione dei problemi;
-
sviluppo delle strategie di implementazione;
-
monitoraggio del programma.
19
Fondazione Santa Clelia Barbieri
Metodologia
Promuovere l’Integrazione Interdisciplinare
E’ riconosciuto che le cure efficaci per gli assistiti dipendono da un approccio interdisciplinare e
coordinato che contempli anche la comunicazione tra medici, staff dietetico e ogni altro membro del
team assistenziale, tenendo sempre in considerazione le preferenze personali e ogni bisogno
specifico del singolo assistito.
La cura dell’incontinenza è stata affrontata con un approccio interdisciplinare: infermieri,
fisioterapisti, terapisti occupazionali, dietisti, medici di medicina generale, medici
specialisti e personale socio sanitario. E’ stato di estrema importanza che il gruppo di
lavoro abbia operato, integrando le proprie competenze ed azioni, per aiutare ogni utente a
mantenere i più alti livelli di continenza possibile, e contemporaneamente a promuove
l’indipendenza e l’autostima. I fisioterapisti valutano la mobilità, i trasferimenti,
l’equilibrio e la forza. I terapisti occupazionali valutano l’ambiente fisico e sociale,
compresa l’abilità di ogni utente ad eseguire le attività della vita quotidiana, come la
gestione dell’abbigliamento e dell’eliminazione.
I medici con l’eventuale ausilio dei dietisti consigliando le modificazioni dietetiche
relative all’assunzione di alimenti, di acqua, di caffeina e di fibre.
Gli operatori assistenziali di supporto hanno aiutato durante l’eliminazione, l’igiene e la
gestione dell’incontinenza.
La comunicazione tra gli operatori sanitari è stata essenziale per identificare e gestire
questo obiettivo di salute.
Il progetto sperimentato ha dato questi risultati: .
-
Diminuzione del numero casi di incontinenza fecale/ stipsi
-
Diminuzione di interventi sanitari ( somministrazioni lassativi, prodotti farmacologici,
evacuazione forzata, …)
20
Fondazione Santa Clelia Barbieri
ANNO 2011- 2012
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO : IL SORRISO SULLE LABBRA
Obiettivi del progetto :
Valutata l’elevata percentuale di presenza di anziani dementi accolti in struttura rispetto al numero
di ospiti complessivo (oltre il 70%), ci si è posti l’obiettivo di ridurre l’uso di antipsicotici
mantenendo comunque ridotto l’uso di mezzi di contenzione
Azioni da realizzare
Per raggiungere gli obiettivi definiti sono state realizzate le seguenti azioni:

Identificazione tramite PAI e segnalazione di Warning degli ospiti piu’agitati con disturbi
cognitivi/comportamentali,frequente/costante comportamento disturbante e/o atteggiamento
aggressivo e/o violento

Attivazione per gli ospiti identificati da parte della RAS e RAA di progetti di miglioramento
specifici

Attivazione del Team (Medico- IP-FKT-OSS) per la programmazione di attività specifiche
volte
ad
individuare
strategie
utili
a
diminuire
gli
stati
comportamentali
d’agitazione/aggressività degli ospiti individuati

Rilevazione da parte di tutti gli operatori degli stati d’agitazione/aggressività

Verifica periodica da parte del Team dell’andamento dei progetti specifici con valutazione
rispetto alla riduzione degli stati d’agitazione e conseguente riduzione degli psicofarmaci
Risultati attesi dalla realizzazione del progetto :
1. Riduzione del quantitativo di farmaci antipsicotici
2. Riduzione nell’utilizzo di contenzioni
3. Riduzione del numero ospiti dementi trattati con psicofarmaci
21
Fondazione Santa Clelia Barbieri
ANNO 2011- 2012
PROGETTO DI MIGLIORAMENTO: ESSERE E BENESSERE - ALIMENTAZIONE IN
AUTONOMIA
Obiettivi del progetto :
Definizione di strategie personalizzate sugli ospiti dementi che necessitano di aiuto
nell’assunzione del pasto al fine di garantire una corretta ed adeguata alimentazione
stimolandone le capacità residue.
Migliorare l’alimentazione degli ospiti dementi e/o con disturbi del comportamento stimolandone le
capacità residue attraverso la definizione di strategie specifiche.
Azioni da realizzare
Per raggiungere gli obiettivi definiti sono state realizzate le seguenti azioni:

Assicurare maggior tempo durante i pasti per l’alimentazione degli ospiti dementi e /o con
disturbi del comportamento che non sono in grado di alimentarsi in modo autonomo

Individuazione da parte di RAA-RAS, degli ospiti dementi e/o con disturbi del
comportamento che necessitano di strategie/progetti per garantire una corretta alimentazione
tramite Warning e PAI

Elaborazione nell’ambito del PAI da parte dell’equipe (Medico-IP-FKT-OSS), di strategie
mirate a rispondere ai bisogni alimentari degli utenti individuati

Avvio dei progetti e relativo monitoraggio sullo stato di assunzione dei pasti

Rilevazione da parte di tutti gli operatori dei Warning sull’assunzione dei pasti

Monitoraggio e verifica dello stato di avanzamento dei specifici progetti con eventuali
azioni correttive

Identificazione tramite PAI e segnalazione di Warning degli ospiti piu’agitati con disturbi
cognitivi/comportamentali,frequente/costante comportamento disturbante e/o atteggiamento
aggressivo e/o violento

Attivazione per gli ospiti identificati da parte della RAS e RAA di progetti di miglioramento
specifici
Risultati attesi dalla realizzazione del progetto :
1. Riduzione del numero di episodi di scarsa assunzione del pasto da parte degli ospiti
2. Aumento del numero degli ospiti che hanno migliorato la qualità dell’alimentazione
22
Fondazione Santa Clelia Barbieri
ANNO 2012
“FINCHE’ C’E’ AMORE C’E’ SPERANZA”
PROGETTO DI ACCOGLIENZA E ASSISTENZA DI PAZIENTI NON GUARIBILI
IN FASE PROGRESSIVA DI MALATTIA
In risposta ai bisogni sempre più complessi e differenziati che il nostro territorio esprime ed in
coerenza con i principi dettati nella nostra mission , la Fondazione Santa Clelia Barbieri, in questi
ultimi anni, (grazie alla collaborazione con la Fondazione ANT,) ha accolto nella propria struttura
numerosi pazienti, anche giovani, non guaribili in fase progressiva di malattia, garantendo a
loro ed ai loro familiari risposte ai bisogni clinici, assistenziali, psicologici e spirituali attraverso
prestazioni ed attività appropriate e di qualità.
La Struttura
In attesa di un ampliamento della stessa struttura che prevede la costruzione di nuovi spazi dedicati
in modo esclusivo a questi pazienti, si sono individuate alcune camere singole che, per la loro
collocazione e conformazione spaziale, possano garantire il massimo rispetto della persona,
della sua dignità attraverso ambienti tranquilli e sereni, un’elevata privacy e una puntuale
assistenza sanitaria grazie alla presenza continuativa di infermieri sia durante le ore diurne
che notturne.
Al fine di garantire all’ospite un sostegno ed un continuità delle relazioni affettive, nelle camere
potranno accedere e permanere, senza alcuna limitazione di orario, i familiari e/o amici; a tal
riguardo è prevista per loro anche la possibilità di pernottare direttamente nella camera del
proprio caro.
Le Persone
L’équipe preposta alla cura e all’ assistenza del malato in fase terminale è composta da figure
professionali, formate e motivate, preparate a far fronte a necessità assistenziali complesse e che
mutano in modo rapido ed imprevedibile. Per questo ogni livello di intervento è programmato e
garantito secondo un principio di condivisione degli obiettivi e dei piani di cura e che vede
l’apporto delle diverse figure professionali, quali:

Direttore Sanitario;

Medici di Medicina Generale e Medici specialisti;

Psicologo;
23
Fondazione Santa Clelia Barbieri

Responsabile Attività Sanitarie;

Infermieri professionali;

Operatori socio sanitari;
a cui si integrano un’assistenza spirituale a disposizione dei pazienti e dei familiari che ne fanno
richiesta ed il prezioso supporto di
volontari che, quale valore aggiunto e
parte integrante
dell’èquipe di professionisti, con la loro presenza e umanità offrono sostegno e compagnia al malato
e alla sua famiglia.
L’Accoglienza
Con sensibile attenzione è stata pensata l’organizzazione degli ambienti e degli spazi, per garantire
la migliore ospitalità e familiarità, il più possibile simile a quella domestica, facilitando anche la
possibilità del pernottamento del familiare e garantire all’ospite un sostegno ed una continuità delle
relazioni affettive.
Questa attenzione si estende anche alla possibilità di arricchire la stanza con oggetti personali
dell’ospite, avvantaggiandosi contemporaneamente dei servizi e dei presidi sanitari (per es. letti
articolati, materassi antidecubito ad aria, poltrone confortevoli, ecc.)
24
Fondazione Santa Clelia Barbieri
ANNO 2012
“GENERARE BENESSERE PER PRODURRE ECCELLENZA”
PROGETTO DI FORMAZIONE E SUPERVISIONE PSICOPEGDAGOGICA AREA
ANZIANI E AREA DISABILITA
Parlare di benessere nell’ambito dei servizi socio sanitari e più in generale nelle organizzazioni il
cui compito è rappresentato dalla cura e dall’assistenza, significa evidenziare le connessioni tra il
benessere di chi eroga un servizio ed il benessere di chi ne fruisce: tra la qualità dei processi
organizzativi e la qualità dell’assistenza erogata.
Il progetto “Generare benessere per produrre eccellenza” ha come obiettivo generale quello di
sostenere gli operatori ed i professionisti socio sanitari nel delicato compito di cura ed assistenza ad
anziani e disabili.
Gli incontri, affidati alla professionalità di un esperto psicopedagogista, intendono contribuire e
dare strumenti ai partecipanti per sostenere il proprio ruolo professionale e per fare emergere
risorse e bisogni dei singoli e del gruppo, nell’ottica di una loro valorizzazione e di un
miglioramento dell’ agire individuale e collettivo nel contesto operativo di riferimento.
I destinatari dei percorsi formativi previste dal progetto sono operatori che per incarico e ruolo
professionale hanno una visione ampia e trasversale delle dinamiche dell’azienda in cui lavorano e
che occupano un ruolo di coordinamento che permette loro di essere riconosciuti come interlocutori
privilegiati dell’azienda stessa.
Obiettivi specifici del progetto sono:

Accogliere, accompagnare e sostenere l’operatore nella dimensione emotiva ed affettiva che
implica il lavoro di cura ed assistenza a persone in stato di dipendenza e sofferenza ( ospiti
e loro familiari )

Offrire all’operatore uno spazio privilegiato per esprimere individualmente i propri vissuti
emotivi e per condividerli all’interno del gruppo di lavoro

Fornire strumenti atti a migliorare le proprie competenze nella relazione di aiuto e a
migliorare il proprio benessere professionale e personale

Fornire strumenti per affrontare le criticità del lavoro di cura ed assistenza e per tutelarsi dal
rischio di stress e burn out.

Consolidare la coesione e la valorizzazione del gruppo di lavoro
25
Fondazione Santa Clelia Barbieri

Favorire maggior consapevolezza al ruolo professionale dell’educatore e dell’operatore

Favorire l’acquisizione di strumenti metodologici ed operativi nell’intervento educativo
assistenziale nel contesto operativo di riferimento

Favorire una maggior coesione ed integrazione tra i membri del gruppo di servizio

Fornire strumenti di prevenzione e tutela dello stress e dell’usura professionale
26
Fondazione Santa Clelia Barbieri
IL LORO BENESSERE E’ IL NOSTRO SERVIZIO
LA PERSONA AL CENTRO DELLE NOSTRE ATTENZIONI
Il diretto coinvolgimento degli anziani nella vita sociale della nostra “Casa” è per noi il
fondamento su cui costruire una concreta realizzazione dell’incontro tra le loro domande e le
nostre offerte, attraverso una forma di coinvolgimento che parte dal riconoscere la loro centralità
e dal renderli partecipi nella definizione e progettazione di interventi e soluzioni possibili.
LA CENTRALITA’ DELLA PERSONA
La Persona, con i suoi bisogni e desideri, è al centro del percorso di cura. Per questo l’èquipe socio
sanitaria si avvale di un progetto dinamico e personalizzato : il P.A.I. – Piano Assistenziale
Individualizzato, che rivaluta periodicamente le necessità e i bisogni dell’ospite, proponendosi
obiettivi condivisi e le modalità di attuazione.
Il P.A.I. è condiviso con i familiari quali parte integrante nella definizione del progetto. Nei casi in
cui i familiari non possono essere presenti in équipe sono informati degli obiettivi definiti e degli
interventi programmati e la stesura definitiva del PAI viene comunicata loro. Il contributo dei
familiari è fondamentale alla buona riuscita del progetto assistenziale, apportando suggerimenti,
critiche e dando un supporto concreto alla gestione dell’ospite.
COME VALORIZZARE LE LORO CAPACITA’
Ciò che più ci interessa è cercare di capire come poter valorizzare le capacità e le potenzialità dei
nostri ospiti e cercare di trasformare le loro energie e i loro desideri in valore aggiunto. In questo,
un ruolo fondamentale hanno la professionalità dei nostri Animatori che attraverso la
progettazione di attività
di gruppo e/o personalizzate svolgono un’importante lavoro di
socializzazione e d’integrazione tra gli ospiti, creando anche importanti sinergie e collaborazioni
con il territorio.
Le Attività di animazione e ludico-ricreative si svolgono durante tutto l’arco della giornata
attraverso progetti di socializzazione, d’integrazione tra gli ospiti e con una particolare attenzione
anche a progetti individualizzati.
Una particolare attenzione anche a progetti individualizzati: il progetto autonomia, ad esempio, si
basa sul riconoscimento dell’individualità del singolo e promuove interventi atti a migliorare e
27
Fondazione Santa Clelia Barbieri
mantenere le funzioni motorie e le abitudini degli ospiti in particolari momenti quali quelli del
risveglio mattutino e del riposo serale.
La realizzazione di ogni attività programmata, all’interno o all’esterno della struttura, segue criteri
di progettazione e valutazione sia delle risorse interne che delle offerte del territorio.
Ogni attività di animazione garantita dalla presenza di almeno un animatore qualificato ogni 60
utenti, è finalizzata a:
-
offrire stimoli e occasioni d’incontro
-
contribuire al rafforzamento di attitudini, interessi e motivazioni
-
stimolare
la
socializzazione,
l’integrazione,
l’espressività
e
le
relazioni
interpersonali tra anziani - territorio - agenzie formative
-
valorizzare le esperienze degli anziani anche attraverso il confronto con generazioni
diverse
-
offrire potenzialità didattiche alternative al territorio e alle agenzie preposte alla
formazione
Ogni attività, viene strutturata a partire dagli interessi e dalle proposte che gli ospiti stessi
suggeriscono nel corso degli incontri mensili programmati dalle animatrici (progetto: Gruppo
Attivo Ospiti) con l’obiettivo di accogliere consigli e suggerimenti, richieste utili a migliorare e/o
integrare le attività creative e l’organizzazione dei servizi.
IL VOLONTARIATO
La Fondazione S. Clelia Barbieri considera l’apporto dei volontari un’importante risorsa in quanto
costituisce un ampliamento delle relazioni che gli ospiti possono instaurare con l’esterno nonché
un’azione spontanea e solidale di aiuto alle persone.
Per il Centro “Villa S. Clelia” da anni svolgono attività di volontariato numerose persone il cui
contributo, così rilevante, ha portato alla costituzione dell’Associazione di Promozione Sociale
“don Giovanni Fornasini” le cui attività sono coordinate sulla base di piani operativi e di
programmi di animazione. Il Centro Servizi “Villa S. Clelia” dispone della collaborazione di
Volontari del Servizio Civile che svolgono le loro attività nelle nostre strutture, collaborando alla
conduzione di attività di supporto alla vita degli ospiti e partecipando alla organizzazione delle
attività di socializzazione. I volontari hanno inoltre un ruolo attivo all’interno dell’èquipe socioassistenziale preposta alla programmazione delle attività stesse.
28
Fondazione Santa Clelia Barbieri
LA RELAZIONE CON PARENTI E FAMILIARI
La famiglia è da considerarsi la prima e naturale risorsa per la persona anziana nella continuità
dei rapporti, specie di tipo affettivo.
La presenza di familiari, di parenti, amici nella nostra Casa sono una risorsa fondamentale per il
benessere dei nostri ospiti e partecipano attivamente alla vita della casa e dei propri cari.
I parenti possono fare visita agli ospiti durante tutta la giornata ( senza limitazioni di orario se
non nel rispetto della vita delle persone residenti) e trattenersi con loro senza dover dare alcun
preavviso della visita alla struttura.
Agli ospiti è offerta la possibilità di trascorrere il pranzo insieme ai propri familiari e/o amici
in un’accogliente saletta riservata. Al fine di permettere loro di poter trascorrere questi momenti
in spazi adeguati nel rispetto dell’intimità e della riservatezza
Si invita quanti interessati a richiedere preventivamente la disponibilità della saletta
Al fine di riprodurre condizioni ambientali di tipo familiare, l’ospite ha la possibilità di
conservare nella camera assegnata suppellettili e oggetti di arredamento personali e
quant’altro sia idoneo a personalizzare l’ambiente, compatibilmente con le esigenze degli altri ospiti
e le regole della vita di comunità.
FORMAZIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE
La Fondazione riconosce nella formazione uno strumento fondamentale per promuovere il
miglioramento della qualità del servizio e per favorire lo sviluppo delle risorse umane .
Pertanto si è provveduto a definire un piano di attività formative volto a:
-
favorire l’approccio all’integrazione socio-sanitaria e interprofessionale sia attraverso
percorsi formativi interni che in collaborazione con altre strutture e/o enti del territorio;
-
sviluppare progetti mirati a risolvere le criticità e a migliorare il livello qualitativo del
servizio erogato attraverso attività formative specifiche volte anche alla condivisione con
altri servizi/strutture
-
creare percorsi di approfondimento tecnico-professionale, sulla metodologia del lavoro
sociale, sull’integrazione multiprofessionale e sul lavoro in equipe;
-
definire progetti di riqualificazione del personale;
-
garantire la formazione e l’aggiornamento all’uso delle nuove tecnologie e per la
sicurezza.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA DEI RISULTATI
La Fondazione S. Clelia Barbieri ha provveduto ormai da 13 anni ad informatizzare tutti i
processi, le procedure e i sistemi operativi, con un programma informatico, ABC-AlBero di
Cuori, progettato e creato direttamente da noi.
Il motivo della sua realizzazione è stato determinato dal fatto che ritenevamo estremamente
importante avere informazioni sempre complete, puntuali e tempestive per poter assicurare
ad ogni operatore e professionista le condizioni migliori per prendersi cura degli anziani a noi
affidati.
Il programma ABC – AlBero di Cuori ci permette di garantire una corretta rilevazione delle
informazioni , un monitoraggio specifico delle azioni, una puntuale verifica dei risultati e degli
obiettivi
ed una tempestiva azione correttiva.
Tale informatizzazione, unita a modalità
organizzative volte al coinvolgimento diretto degli operatori nel processo decisionale, ha permesso:
-
di meglio gestire, valutare e accrescere la qualità delle attività sociosanitarie ed
assistenziali;
-
di supportare ed ottimizzare il lavoro di tutti gli operatori ( OSS, IP, Medici,
Fisioterapisti ecc. ) che sono detentori delle informazioni;
-
di documentare il miglioramento dei risultati ottenuti con i processi gestionali applicati e
di conseguenza la qualità della vita dell’ospite;
-
di documentare il raggiungimento degli obiettivi generali e specifici del servizio;
-
di esplicitare e monitorare gli indicatori di qualità riguardanti ad esempio le risorse
umane, la soddisfazione degli utenti, il clima organizzativo, l’aderenza alle procedure
per la appropriatezza/continuità assistenziale;
-
una valutazione dei risultati dei Progetti assistenziali Individuali PAI e della qualità
tecnica del servizio.
LA RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE
“Il punto di vista dei nostri utenti come valore etico“
Porre attenzione alla qualità percepita e al grado di soddisfazione dei nostri utenti costituisce la
leva strategica nel nostro processo di miglioramento. E’ a partire dalla centralità dell’utente che si
affida ai nostri servizi, dall’ascolto dei suoi bisogni, dalla valorizzazione dei suoi saperi che si può
contribuire a determinare risposte che ottimizzino l’efficacia degli interventi e dei servizi pensati
per loro e con loro.
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Per dare risposte personalizzate alle necessità degli ospiti occorre essere elastici, pronti a rimettersi
in discussione svincolandosi dalle gabbie concettuali e procedurali presenti per far spazio ad una
sperimentazione che assuma la persona come portatore unico di bisogni e che gli ridiano il ruolo di
protagonista verso cui indirizzare con azioni sinergiche, interne ed esterne, le strategie di intervento.
Il punto di vista dei nostri utenti e dei loro familiari diventa quindi parte essenziale di un processo
partecipativo e contribuisce a determinare standard di qualità che non sono la sommatoria di
attività standardizzate, ritenute corrette sulla base di assunti teorici, normativi, stabiliti una volta per
tutte, ma il risultato di un processo valutativo che permetta di leggere ed interpretare gli interventi ,
le prestazioni e raggiungere obiettivi .
(In allegato 1 Questionario di soddisfazione – come definito da indicazioni della Regione Emilia Romagna)
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
I NOSTRI SERVIZI ALLA PERSONA
ASSISTENZA TUTELARE
L’assistenza tutelare si avvale del contributo di operatori qualificati che provvedono alla cura della
persona, accudendo l’ospite durante l’intero arco della giornata, assicurandone l’igiene
personale, l’idratazione, l’assistenza durante il pasto con eventuale somministrazione degli
alimenti e rispondendo ai suoi bisogni quotidiani, nel rispetto della dignità della persona e
della privacy.
E’ garantita pertanto la presenza di personale addetto all’assistenza correlato alla intensità
assistenziale degli ospiti in misura capace da assicurare idonee risposte assistenziali
La cura e l'igiene della persona sono una delle attività fondamentali per l’ospite, direttamente
correlate al suo benessere e inducono a una maggiore presa di conoscenza del proprio essere in un
ambiente familiare e confortevole.
La cura di sé rappresenta un momento di particolare importanza, non solo da un punto di vista
igienico ma anche psicologico quindi, ad ogni ospite, è data l’opportunità di svolgere al meglio
queste azioni (caratterizzate da abitudini precise, tempi ben definiti e diversi per ogni individuo)
attraverso progetti definiti nei programmi assistenziali individuali.
Il personale assistenziale, in questa fase, ricopre un ruolo fondamentale perché, oltre ad effettuare
l'igiene personale si pone l'obiettivo di aiutare a stimolare le residue capacità funzionali dell'ospite
(motorie, sensoriali, cognitive) al fine di mantenere e, dove possibile, migliorare la loro autonomia
nell’espletare le attività quotidiane.
E’ garantita pertanto la presenza di personale qualificato addetto all’assistenza
correlato alla
intensità assistenziale degli ospiti in misura capace da assicurare idonee risposte assistenziali.
In particolare per quanto riguardano i 20 posti accreditati con l’Azienda USL di BolognaDistretto di Porretta Terme sono garantiti, nelle modalità previste dal “Contratto di
Servizio”, operatori sociosanitari nel rapporto definito dal case-mix di struttura prevedendo:
-
il rapporto minimo di 1 operatore ogni 3,1 anziani classificati nel gruppo “Soggetti con
disabilità di grado moderato”,
-
1 operatore ogni 2,6 anziani classificati nel gruppo “Soggetti con disabilità di grado severo” ,
-
1 operatore ogni 2 anziani classificati nel gruppo “Soggetti con elevato bisogno sanitario e
correlato bisogno assistenziale” ,
-
1 operatore ogni 1,8 ospiti classificati “Soggetti con grave disturbo comportamentale” o
in relazione a bisogni assistenziali più elevati, per assistenza diurna e notturna, con
32
Fondazione Santa Clelia Barbieri
esclusione delle funzioni connesse alla pulizia degli spazi.
Se prevista dal PAI
è
assicurata la presenza contemporanea di due OSS durante
l’effettuazione di prestazioni quali: alzate e messe a letto, mobilizzazione per fini posturali a
letto e/o in carrozzina, igiene quotidiana, bagno, vestizione, aiuto nella alimentazione.
Inoltre al fine di garantire un corretto coordinamento organizzativo delle risorse umane è assicurata:
a) La presenza di un responsabile delle attività assistenziali qualificato a tempo pieno che
coordina il lavoro del gruppo OSS e si pone come punto di riferimento per Ospiti e Familiari
b) La presenza di un Coordinatore Responsabile di struttura qualificato a tempo pieno
ASSISTENZA SANITARIA
Il Servizio di assistenza sanitaria, garantito dal Direttore Sanitario, dal Responsabile
Coordinamento Attività Sanitarie e dagli Infermieri, ha come finalità il soddisfacimento dei
bisogni sanitari in termini preventivi, diagnostici, terapeutici e riabilitativi. Assicura, mediante
prestazioni sanitarie di base e specialistiche, erogate da personale medico, infermieristico e
fisioterapico, il mantenimento ed il miglioramento della salute e dell’autonomia dell'ospite presente
in struttura.
Il servizio infermieristico è garantito da Infermieri Professionali che collaborano con l’èquipe
medica, con la Responsabile Attività Assistenziali e gli Operatori Socio Assistenziali nella
definizione degli interventi e delle azioni elaborate nei Piani Assistenziali Individuali.
Per i posti accreditati con l’AUSL di Bologna – Distretto di Porretta Terme l’assistenza medica e
le funzioni di diagnosi e cura è garantita da personale medico individuato dall’Azienda USL di
Bologna.
L'attività medica di diagnosi e cura nella nostra struttura consiste in:
a) assicurare l'attività all'interno della struttura residenziale con un numero di accessi settimanali
adeguato al case mix degli ospiti, come concordato con il coordinatore della struttura residenziale;
b) assicurare le visite richieste in via d'urgenza tra le 8 e le 20 nei giorni feriali nella stessa giornata
della richiesta, anche al di fuori degli accessi previsti;
c) assicurare il raccordo con i presidi ospedalieri in caso di ricovero dell'anziano;
d) assumere la responsabilità complessiva in ordine alla tutela della salute degli anziani ospiti che si
estrinseca in compiti diagnostici, terapeutici, riabilitativi, preventivi e di educazione sanitaria;
e) partecipare agli incontri con gli altri operatori della struttura residenziale al fine di assicurare la
valutazione multidimensionale dell'anziano, programmare, attuare e verificare i piani individuali di
assistenza con l'equipe multiprofessionale;
33
Fondazione Santa Clelia Barbieri
f) partecipare alle iniziative di aggiornamento specifico sui temi concernenti l'assistenza agli
anziani, nell'ambito dei programmi promossi dal Servizio Assistenza Anziani;
g) partecipare agli incontri periodici per la verifica dei programmi di attività dell'intera struttura;
h) partecipare all'attività di informazione, formazione e consulenza nei confronti dei familiari degli
anziani ospiti.
All'interno della casa-residenza per anziani non autosufficienti “ Villa Clelia “ è assicurata una
presenza di personale infermieristico nelle 24 ore.
L'assistenza infermieristica è garantita da personale in rapporto contrattuale diretto con la
Fondazione santa Clelia Barbieri.
La Fondazione S. Clelia Barbieri al fine di garantire benessere psico-fisico agli utenti che ospita
assicura
la
presenza
di
un
Podologo
(costo
non
compreso
nella
retta);
uno
Psicologo/Psicoterapeuta, regolarmente iscritto all’Albo degli psicologi e a quello degli
psicoterapeuti della Regione Emilia Romagna, che garantisce la consulenza per il supporto emotivo,
psicologico e relazionale di utenti e familiari, in relazione a quanto previsto dai PAI, nonché per gli
interventi di supervisione, supporto e prevenzione del burn out degli operatori, secondo quanto
previsto da specifico programma di struttura.
Lo staff medico ed infermieristico cura i rapporti con i familiari garantendo la massima
informazione sulle condizioni di salute dell'ospite e sui trattamenti terapeutici effettuati.
Al fine di assicurare la massima qualità nel trattamento delle varie patologie, oltre ai medici
specialisti garantiti dal servizio sanitario nazionale (ad esempio il medico psichiatra e geriatra) la
Fondazione opera attraverso medici specialisti volontari che intervengono direttamente in struttura
(quali ad esempio il Medico fisiatra , il Medico angiologo ) che operano fornendo un servizio
qualificato da attuare a secondo delle necessità.
SERVIZIO RIABILITATIVO
Il programma di terapia fisica è coordinata dal medico fisiatra ed eseguita dai fisioterapisti,
secondo un programma definito sulla base delle specifiche esigenze di ogni utente (anche
qualora l’ospite accolto permanga presso il centro servizi per brevi periodi di tempo). La
riabilitazione mirata all'acquisizione e al mantenimento delle capacità funzionali dell’ospite in
relazione alla vita quotidiana è l’obiettivo di tale servizio, assicurandogli un adeguato supporto
riabilitativo.
34
Fondazione Santa Clelia Barbieri
Le attività sono integrate da un programma di terapia occupazionale (quali attività di
manipolazione, ludiche, di coordinazione, ecc…) che hanno come obiettivo il mantenimento delle
capacità residue: cognitive, sensitive, relazionali, di orientamento e di memoria. Le attività svolte si
basano su una programmazione settimanale che tiene conto, oltre che delle specifiche necessità,
anche dei loro interessi individuali.
Le prestazioni riabilitative sono assicurate nella Casa Residenza Per Anziani non Autosufficienti
con personale qualificato, almeno 1 fisioterapista ogni 60 ospiti.
In particolare garantisce:
- programmi individuali di riabilitazione, per gli ospiti che non possono rivolgersi a normali
presidi, su indicazione del fisiatra;
- attività integrate con gli altri interventi della struttura nell'ambito dei programmi "globali"
individuali e dei piani integrati di organizzazione per gruppi di ospiti;
- attività di supporto e di consulenza al personale addetto all'assistenza di base ed al personale
infermieristico per garantire continuità nelle azioni di riattivazione, mantenimento e rieducazione
degli ospiti;
SERVIZI ALBERGHIERI E SERVIZI COMPLEMENTARI
Guardaroba e lavanderia per quanto riguarda la biancheria personale degli ospiti il servizio è
gestito all’interno della struttura direttamente dal personale dipendente che provvede ad effettuare il
cambio della biancheria in base ad un programma giornaliero definito, sia per la raccolta sia per la
distribuzione degli indumenti degli ospiti stessi. Per quanto riguarda la biancheria piana il servizio è
affidato ad una lavanderia esterna che provvede ad effettuarne la pulizia e la sanificazione. Il
servizio fornisce la dotazione necessaria di biancheria piana (lenzuola, federe, …) ed assicura il
mantenimento e l’igiene del guardaroba personale degli ospiti provvedendo, se occorre, anche a
piccole riparazioni della biancheria e degli indumenti personali. Tutti gli indumenti devono essere
personalizzati per l’ospite. I familiari sono pregati di apporre un numero, assegnato
dall’amministrazione, su tutti i capi consegnati. (si veda scheda indumenti in allegato al presente
documento )
Servizio alberghiero: è garantito all’ospite dal momento in cui è accolto all’interno della struttura.
La prestazione di tale servizio è fornita tramite personale, professionalmente preparato e qualificato.
Il servizio garantisce la pulizia e l’igiene dei locali secondo il programma e le procedure individuate
nel piano di pulizia e sanificazione.
35
Fondazione Santa Clelia Barbieri
SERVIZIO DI RISTORAZIONE
Direttamente gestito da personale adeguatamente formato il quale provvede a gestire la cucina
predisponendo la preparazione e la distribuzione dei pasti per gli ospiti ed inoltre assicura la
preparazione delle diete individuali. I pasti sono preparati nel rigoroso rispetto dei protocolli
igienico-operativi definiti. Agli ospiti sono sempre serviti giornalmente, tre pasti (prima colazione,
pranzo, cena) e nel corso del pomeriggio viene servita la merenda; viene inoltre garantita una
corretta idratazione con somministrazione di bevande calde e/o fredde in diverse occasioni della
giornata in base al piano personalizzato di idratazione previsto per ogni utente. I pasti vengono
serviti sotto il controllo di personale addetto che garantisce a ciascun ospite l’assunzione del pasto
conforme ai gusti personali e alla dieta individuale. L’alimentazione degli ospiti segue menù
personalizzati e valutati dal personale medico, tenendo conto sia dei gusti individuali del singolo
ospite, sia delle sue specifiche esigenze dietetiche.
Oltre alla dieta libera comune vengono garantite diete specifiche per patologia e la possibilità
di scegliere rispetto a diverse opzioni alimentari.
Sono garantiti inoltre orari dei pasti flessibili in base alle necessità degli ospiti, con almeno 5
pasti giornalieri (3 principali e 2 spuntini) al fine di assicurare una adeguata alimentazione.
Sono previste verifiche per adattare ed aggiornare i trattamenti alimentari agli ospiti su diretta
richiesta e/o per segnalazione da parte dell'ospite, del medico e del personale socio-assistenziale.
SERVIZIO AMMINISTRATIVO E DI SEGRETERIA
Gli uffici amministrativi e di segreteria sono a disposizione per:
-
Servizi amministrativi generali: gestione cartelle ospiti, pratiche relative agli inserimenti o
alle dimissioni, rapporti con l’utenza, con i servizi sociali, ecc…
-
Servizio approvvigionamento beni e servizi: selezione ed accreditamento fornitori,
gestione procedure per acquisti beni e servizi, gestione spesa dei vari servizi, controllo e
liquidazione fatture.
-
Servizio di Segretariato Sociale: che garantisce un primo contatto nel “processo di aiuto,”
la collaborazione per l’inoltro, a cura di un Patronato di libera scelta dell’Utente e/o
familiare di riferimento di quest’ultimo, delle pratiche di richiesta per l’ottenimento
dell’invalidità civile dell’ospite con l’eventuale assegno di accompagnamento e/o esenzione
ticket sui farmaci; la collaborazione per il disbrigo, a cura di un Patronato di libera scelta
dell’Utente e/o familiare di riferimento di quest’ultimo, di eventuali pratiche e scadenze
personali dell’ospite che non ha possibilità di provvedere al loro svolgimento. 
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
Il servizio amministrativo e di segretaria si occupa inoltre di fornire tutte le informazioni relative
alla compilazione delle domande di entrata in struttura ed informare l’utenza dei servizi offerti.
Orari di apertura al pubblico del servizio Amministrazione/Segreteria:
Lun/Ven dalle ore 8,30 alle ore 12,30 - dalle ore 14,00 alle ore 16,00
Sabato e prefestivi dalle ore 8,30 alle ore 12,30
SERVIZIO DI ACCOGLIENZA: il servizio cura direttamente l’accoglienza dell’ospite in
struttura accompagnando e supportando il suo ingresso anche attraverso una corretta informazione
dei servizi offerti. Fornisce inoltre tutte le informazioni relative alla compilazione delle domande di
entrata in struttura, cura l’accoglienza dell’ospite, accompagnare personalmente gli ospiti, cercando
di ascoltare e comprendere le aspettative e i bisogni degli utenti.
Il servizio si occupa, inoltre ai fini statistici, della registrazione ed elaborazione di tutte le
informazioni riguardanti le attività socio-assistenziali della Fondazione. In questo ambito ci si
occupa della gestione del questionario di soddisfazione servizio e del ricevimento reclami.
UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
Funziona come ufficio informazione sia verso l’interno sia verso l’esterno. Nell’orario di apertura
agli utenti è garantita la possibilità di avere informazioni anche supportate da materiale informativo
e divulgativo. Nostro obiettivo è assicurare il monitoraggio delle esigenze dell’utente per rilevare il
grado di soddisfazione derivato dai servizi offerti mantenendo costantemente adeguato il livello
qualitativo delle prestazioni erogate.
All’ufficio Relazioni con il Pubblico competono funzioni relative a:
-
comunicazioni interne ed esterne, organizzazioni di incontri, seminari e conferenze,
rapporti con le organizzazioni di volontariato
-
divulgazione di opuscoli informativi e depliant
-
coordinamento, presentazione e diffusione della carta dei servizi
-
informare delle iniziative di animazione e di attività svolte al fine di coinvolgere il
territorio nella vita della Fondazione
-
informazione sugli orari di svolgimento delle attività e di apertura degli uffici preposti alle
relazioni con il pubblico
ASSISTENZA RELIGIOSA
Il servizio assicura la presenza quotidiana di un sacerdote e promuove giornalmente per gli ospiti
momenti di preghiera, catechesi e supporto spirituale. Provvede ad assicurare a quanti possono e lo
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
desiderano la partecipazione almeno settimanale alla celebrazione della S. Messa e a favorire il più
possibile la frequente presenza di volontari ispirati alla fede cattolica ed alla carità evangelica per
un'azione di animazione cristiana.
PROTOCOLLI E PROCEDURE SANITARIE E ASSISTENZIALI
La Fondazione Santa Clelia Barbieri ritiene che la definizione di chiare e precise procedure e
protocolli possano garantire una corretta erogazione dei servizi, rispondendo meglio ai specifici
bisogni degli ospiti accolti. La loro applicazione risulta essere un’efficace strumento di
supporto al benessere degli anziani che usufruiscono dei nostri servizi.
“Solo una buona organizzazione può assicurare un buon servizio”
PROTOCOLLI/PROCEDURE SANITARIE
1. Accompagnamento dell’ospite ad una visita all’esterno della struttura
2. Gestione ricovero programmato in struttura ospedaliera
3. Gestione ricovero urgente in ospedale
4. Modalità di preparazione della salma
5. Determinazione dei valori glicemici
6. Ipodermoclisi
7. Gestione decesso notturno
8. Assistenza a persona febbrile in casa protetta
9. Assistenza a persona febbrile in casa protetta in assenza di personale sanitario
10. Assistenza ad ospite in stato d’agitazione di prima insorgenza in casa protetta
11. Assistenza ad ospite in stato d’agitazione di prima insorgenza in casa protetta in assenza di
personale sanitario
12. Aiuto all’assunzione di farmaci in casa protetta
13. Linee guida per una corretta gestione degli armadi farmaceutici
14. Conservazione e somministrazione delle sostanze stupefacenti nelle strutture per anziani in
casa protetta
15. Guida all’utilizzo degli psicofarmaci nelle strutture protette per anziani
16. Norme di comportamento per l’ossigeno terapia a lungo termine
17. Comportamento a seguito di esposizione occupazionale a rischio biologico
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
18. Inserimento e gestione del catetere vescicale nell’adulto
19. Protocollo per la somministrazione dei farmaci
20. Procedura emergenza sanitaria
21. Gestione dell’ ossigeno terapia
22. Linee di Indirizzo per la gestione dell’alimentazione e della nutrizione artificiale
23. Esecuzione della visita medica periodica agli Ospiti
24. Assistenza ad ospite con difficoltà respiratoria in casa protetta
25. Assistenza ad ospite con difficoltà respiratoria in casa protetta in assenza di personale
sanitario
26. Esecuzione della prima visita medica di accoglienza del nuovo Ospite
27. Modalità di redazione del PAI
28. Gestione delle misure di contenzione
29. Trattamento delle lesioni da pressione
30. Prevenzione delle lesioni da pressione
31. Schema cateteri vescicali degli Ospiti
32. Procedure di gestione infermieristica del catetere venoso centrale
33. I.O sull’uso di psicofarmaci
34. Guida all’utilizzo degli psicofarmaci nelle strutture protette per anziani
35. Attivazione della guardia medica per gli Ospiti
36. Gestione dell’ordine dell’ossigeno all’interno della struttura
37. Ordine materiale per prelievi
38. Ordine dei farmaci all’interno della struttura
39. Organizzazione esami ematici all’interno della struttura
40. Processo di servizio all’ospite durante la degenza in struttura
41. Alimentazione tramite SNG
42. Protocollo sulla mobilizzazione manuale e posturare degli ospiti
43. Protocollo procedurale per l’allineamento posturale nelle principali patologie dell’utente
anziano
44. Procedura di disinfezione e sterilizzazione
45. Procedura di gestione delle emergenze sicurezza
46. Protocollo per la gestione del dolore condiviso con i servizi competenti
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
PROTOCOLLI ASSISTENZIALI
1.
Protocollo per l’accoglienza in struttura residenziale e semiresidenziale di persone anziane
2.
Protocollo per la definizione e la elaborazione del piano assistenziale individualizzato (PAI)
3.
Protocollo dei ruoli dell’OSS tutor
4.
Linee guida per la progettazione di attività di socializzazione e animazione
5.
Linee guida per il miglioramento della vita dell’anziano affetto da demenza
6.
Linee guida per la prevenzione del rischio di caduta
7.
Linee operative per l’attivazione dei mezzi di tutela
8.
Prevenzione decubiti
9.
Protocollo sulla mobilizzazione manuale e posture degli ospiti
10.
Cure igieniche parziali ed alzata
11.
Messa a letto serale
12.
Protocollo per l’esecuzione dell’igiene anale dei genitali
13.
Il bagno di pulizia
14.
Protocollo per l’esecuzione del bagno da letto
15.
Igiene del capo in ospite allettato
16.
Protocollo per l’esecuzione dell’igiene dell’orecchio
17.
Protocollo per l’esecuzione dell’igiene del naso
18.
Protocollo per l’esecuzione dell’igiene degli occhi
19.
Igiene cavo orale
20.
Protocollo per l’igiene del cavo orale in utenti allettati
21.
Protocollo assistenza parziale ad un ospite con difficoltà ad alimentarsi
22.
Protocollo assistenza totale nell’alimentazione di un ospite
23.
Riordino dell’unità dell’ospite
24.
Protocollo per l’uso del sollevatore igienico a sedia per le pulizie igieniche totali dell’utente
allettato nella vasca doccia relativa
25.
Inserimento nuova figura OSS
26.
Preparazione personale per la distribuzione /somministrazione pasti
27.
Accompagnamento ospiti in bagno
28.
Accompagnamento ospiti in sala d’animazione
29.
Accompagnamento ospiti in sala da pranzo dopo l’alzata
30.
Deambulazione assistita degli ospiti
31.
Protocollo attività OSS tutor
40
Fondazione Santa Clelia Barbieri
32.
Assistenza notturna agli ospiti
33.
Pulizia e sanificazione ambienti e arredi dopo ogni pasto
34.
Tecniche di riordino dell’unità dell’ospite
INFORMAZIONI UTILI PER L’ACCOGLIENZA A VILLA CLELIA
PROCEDURE DI AMMISSIONE
Procedure per l’ammissione ai Servizi Residenziali “Villa S. Clelia” per anziani autosufficienti e
non autosufficienti in rapporto diretto con l’Ente gestore:
Le domande sono ordinate secondo un criterio di priorità e vengono accolte in base:

alla disponibilità dei posti ed alla tipologia di assistenza richiesta da ogni singola situazione

alla residenza con la seguente priorità decrescente:
 utenti residenti nel Comune di Lizzano in Belvedere
 utenti residenti nel Distretto di Porretta Terme
 utenti residenti nei comuni limitrofi della Regione Toscana
 utenti residenti nel territorio della provincia di Bologna (fuori dal Distretto di Porretta
Terme)
 utenti residenti nella Regione Emilia Romagna
 utenti residenti sul resto del territorio italiano

all’ordine cronologico con il quale sono pervenute.
La Fondazione Santa Clelia Barbieri si riserva di verificare l’eventuale esistenza di condizioni che
potrebbero indurre disagio nell’equilibrio operativo della struttura con l’inserimento del nuovo
ospite.
PROCEDURA DI INGRESSO AL CENTRO SERVIZI “VILLA S. CLELIA”
L’accoglienza degli ospiti, al momento del loro ingresso, è seguita dal personale Responsabile di
Area (Assistenziale e/o Sanitario) che, seguendo un protocollo periodicamente aggiornato, prevede:
 incontro con parenti dell’ospite per la compilazione della cartella socio-sanitaria;
 compilazione del modulo informatizzato contenente le prime informazioni utili per il personale
assistenziale e sanitario;
41
Fondazione Santa Clelia Barbieri
 visita del Medico programmata in base alle condizioni di salute dell’ospite al momento
dell’ingresso, certificata da cartelle cliniche e/o altra documentazione medica.
 incontro con l’èquipe di animazione;
 stesura del Piano Assistenziale Individuale cui partecipa il personale assistenziale, sanitario,
fisioterapico e gli animatori, definito entro un mese dall’ingresso dell’ospite.
Il Piano Assistenziale Individuale è elaborato entro il primo mese di permanenza e successivamente
verificato almeno entro sei mesi. Alla elaborazione del Piano Assistenziale Individuale è richiesta la
partecipazione/collaborazione dei familiari; tale metodologia è operativa sia nella elaborazione del
primo P.A.I. che nelle successive verifiche.
Ad ogni ospite è assegnato un posto letto a seconda della disponibilità e della necessità oggettiva.
Per coniugi e/o per congiunti che lo richiedano è possibile l’assegnazione della camera a due letti.
L’abbinamento degli anziani in camera viene disposto, previo colloquio tra l’anziano e/o i familiari
e il Responsabile Attività Assistenziali, tenuto conto, nei limiti del possibile, dell’età, del
temperamento e di altre eventuali affinità esistenti tra gli anziani da alloggiare nella stessa camera.
INFORMAZIONI RELATIVE ALLA RETTA
Informazioni relative alla retta a carico utente per anziani autosufficienti e non autosufficienti
in rapporto diretto con l’Ente gestore:
La retta, a carico dell’utente, viene definita annualmente dal Consiglio di Amministrazione della
Fondazione S. Clelia Barbieri. La retta sarà adeguata sia tenendo conto dello stato di non
autosufficienza dell’ospite, accertato attraverso una rivalutazione periodica delle condizioni psicofisiche dell’utente (da effettuarsi almeno entro l’ anno) sia in base alla tipologia di struttura
fruita.
Eventuali richieste di riduzione dell’importo della retta applicata saranno valutate in base ai valori
I.S.E.E. presentando l’apposita dichiarazione.
-
la retta deve essere pagata in via anticipata rispetto al mese stesso di competenza ed entro il
giorno 5 di ogni mese tramite bonifico bancario
-
non sono previste riduzioni sulla retta per le giornate di ricovero ospedaliero o di altre
assenze, quest’ultime concordate con la Fondazione Santa Clelia Barbieri
-
la retta a carico dell’utente sarà fatturata allo stesso o ai suoi familiari e/o al Comune di
residenza, mensilmente entro il 15 del mese stesso a quello di riferimento
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Fondazione Santa Clelia Barbieri
-
in caso di errori di fatturazione la Fondazione Santa Clelia Barbieri si impegna a restituire
quote addebitate in eccesso o a trattenere quote addebitate in difetto, con la fattura del mese
successivo, previa comunicazione all’utente
-
in caso di recesso dal servizio l’utente è tenuto a dare un preavviso di almeno 15 giorni. In
assenza di detto preavviso, in caso di dimissione volontaria dell’utente, verrà trattenuta,
l’intera mensilità versata a titolo di mancato preavviso.
Sono escluse dalla retta e pertanto non a carico della Fondazione:
-
biancheria personale oltre la dotazione garantita dal Centro
-
soggiorni e permanenze all’esterno del Centro
-
spese dentistiche
-
riparazioni e sostituzioni di protesi di qualsiasi tipo
-
farmaci non previsti nel prontuario farmaceutico ed ospedaliero
-
visite specialistiche in rapporto libero professionale
-
trasporti per visite specialistiche e/o ambulatoriali
-
acquisto di generi personali (quali abiti, scarpe, pantofole, biancheria intima)
-
acquisto di quotidiani, di settimanali e/o periodici di loro interesse
-
prestazioni podologiche
-
spese relative a servizi di cura alla persona quali pedicure, barbiere/parrucchiera
quant’altro non espressamente menzionato dalla Carta dei Sevizi.
TRASPORTI SANITARI
Norme per anziani autosufficienti e non autosufficienti in rapporto diretto con l’Ente gestore:
-
I trasporti relativi all’effettuazione da parte degli utenti di visite specialistiche, prestazioni
ambulatoriali e attività ricreative, sono da intendersi a carico dell’utente stesso o dei suoi
familiari
PROCEDURA GESTIONE DELLE OSSERVAZIONI E RECLAMI
1)
L'ospite e/o i suoi familiari che intendano segnalare inadempienze, scorrettezze, mancato
rispetto delle norme di legge o della vigente «Carta dei Servizi», nonché violazioni degli
inalienabili diritti della persona, potranno presentare reclami direttamente al Coordinatore
responsabile o inoltrare formali ricorsi alla Direzione dell'Ente, con diritto all'ottenimento di
tempestiva risposta scritta.
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2)
In tal senso, l’Ente ha realizzato la “SCHEDA OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI”.
(vedi Allegato 2)
Il modulo ha la finalità di:
-
favorire la composizione di eventuali incomprensioni o contenziosi;
-
snellire le procedure di risoluzione delle controversie;
-
favorire l’utente nell’individuazione di possibili cause di contestazione;
-
controllare la qualità del servizio;
-
migliorare i processi di comunicazione fra l’utente e l’Ente;
-
i moduli per i ricorsi e/o reclami possono essere richiesti presso la Segreteria dell’Ente;
-
quando compilati vanno presentati esclusivamente presso la Segreteria dell’Ente.
3)
L'Ente assicura risposta scritta alle osservazioni e/o reclami degli utenti, entro un
periodo massimo di 30 giorni dalla data di ricezione, salvo le necessità di accertamenti di Legge.
RECAPITI ED INFORMAZIONI
RESPONSABILE
QUALIFICA/SERVIZI
RECAPITO
EMAIL
TELEFONICO
Don Giacomo
Stagni
Cavicchi Fabio
Checchia Giovanni
Baroncini Fiorella
Galletti Emanuela
Lenzi Amanda
Piccinelli Giliola
Presidente
0534 54200
Direttore Generale e
0534 53923
Coordinatore Resp.
0534 54200
Direttore Sanitario
0534 54200
Responsabile
0534 53923
Amministrativa
0534 54200
Resp. Servizi Sanitari
0534 54200
e Area Disabilità
0534 53957
Respons. Attività
Sanitarie
Respons. Centro Servizi
Villa Clelia
Responsabile Area
Storari Chiara
Giovani e Comunicazione
istituzionale
Cerone Brigida
Responsabile Servizi
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
0534 54200
[email protected]
0534 53923
[email protected]
0534 54200
[email protected]
3407790651
0534 54200
[email protected]
Generali e Cucina
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FONDAZIONE SANTA CLELIA BARBIERI
Sede: Via San Rocco, 42 40042 Vidiciatico di Lizzano in Belvedere (BO)
tel. 0534-54200/0534 53923 fax. 0534-55014 e-mail: [email protected]
www.fondazionesantaclelia.it
Seguono:
All. 1 – Questionario sul grado di soddisfazione
All. 2 – Scheda osservazioni e suggerimenti
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Scheda osservazioni e suggerimenti
Allegato 2
Alla Direzione della
Fondazione Santa Clelia Barbieri
Io sottoscritto/a (Cognome)____________________(Nome)___________________, residente in
via ___________________n°____, a _______________, Tel.: ____________________
e-mail__________________________
in qualità di (indicare la parentela) __________________________ del Sig./della Sig.ra
____________________________, accolto/accolta presso la Fondazione Santa Clelia Barbieri
Desidero segnalare
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Eventuali circostanze che hanno provocato l'evento
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Altre caratteristiche (si è già ripetuto l’evento?)
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Modalità con cui è stato risolto il problema
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Desidero suggerire
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
Autorizzo il trattamento dei dati personali, di cui sopra, per le finalità istituzionali, ai sensi della legge sulla privacy
L. 196/03 e s.m.i.
Data ____________________Firma_________________________
La Direzione e/o il Responsabile del servizio si impegna a fornire riscontro in merito alle segnalazioni e
suggerimenti entro 30 giorni dalla data di arrivo della presente
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“La realtà dell'altro non è in ciò che ti rivela,
ma in quel che non può rivelarti.
Perciò, se vuoi capirlo, non ascoltare le parole
che dice, ma quelle che non dice” (K. Gibran)
Via San Rocco, 42
Vidiciatico
40042 LIZZANO IN BELVEDERE (BO)
Tel. 0534/54200 Fax 0534/55014
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P.IVA 00584651202 – Cod.Fisc. 02510950377
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La Fondazione Santa Clelia Barbieri (in onore della Santa