Numeri utili DIREZIONE AZIENDALE CUP (Centro Unico Prenotazioni Ambulatoriali) Tel. 06 30600940 Casa di Cura Convenzionata “Valle Fiorita” Via Torrevecchia, 156 Tel. 06 35500401 Direzione Generale Tel. 06 33062830 Direzione Sanitaria Tel. 06 33062837 CUP Regionale Tel. 800986868 Ufficio Comunicazione e Relazioni con il Pubblico (URP) Tel. 06 33062676 E-mail: [email protected] Direzione Amministrativa Tel. 06 33062821 Prenotazioni Visite Intramoenia Tel. 06 33062960 OSPEDALE “SAN FILIPPO NERI” Sito Internet www.sanfilipponeri.roma.it ALTRI SERVIZI Centralino Tel. 06 33061 PRESIDI OSPEDALIERI Certificazioni Sanitarie Tel. 06 33062974 Assistenza Sociale Tel. 06 33062208 Servizio Assistenza Infermieristico-Ostetrica Tel. 06 33062479 Casa di Cura Convenzionata “Salus Infirmorum” Via della Lucchina, 41 Tel. 06 302511 Mensile di informazione e partecipazione dell’ACO San Filippo Neri, in collaborazione con Cartelle Cliniche Tel. 06 33063707 Direzione Amministrativa di Presidio Tel. 06 33062572 Presidio “Sant’Andrea” Via Cassia, 721 Tel. 06 33063609 nforma n. 6 anno I Luglio 2005 Donazioni di Sangue Tel. 06 33062279 / 2583 Direzione Sanitaria di Presidio Tel. 06 33062387 Ospedale “San Filippo Neri” Via G. Martinotti, 20 Tel. 06 33061 San Filippo Neri Posto di Polizia Tel. 06 33062273 Farmacia Tel. 06 33062682 TOMBA DI NERONE A LU CC I Salus Infirmorum Pad. 90 BIS IL M AR AM TO RR EV EC CH IA Progettazione, realizzazione e composizione: Medilife S.r.l. Via G. Antonelli, 41 00197 - Roma, Tel. 06 80690766 fax 06 80693048 www.medilifesrl.com www.progettoarchimede.com IA PA RI O Direttore Responsabile: Francesco Prost Redazione: Giorgio Ferretti, Paola Mecarelli. Segreteria di Redazione presso URP: Maurizio Donsanti, Dario Fratoni, Laura Scaringella. Redazione Medilife: Arianna Ugolini. V Editore: Azienda Complesso Ospedaliero “San Filippo Neri” Piazza S. Maria della Pietà, 5 00135 - Roma V. D. FOR O ITA L I CO V Valle Fiorita VIA CA LA DEL C DEL M IA V Sant'Andrea O NCIA IA O DI FRA AMIN CORS IA F L DI IN IA FL E G.R.A. SETTENTR IONA L SA L A L E VI A CA SS I AM TRION F A San Filippo Neri Iscritto nel Registro dei Periodici del Tribunale di Roma n. 481/2004 del 7 dicembre 2004 Finito di stampare: Luglio 2005 c/o Centro Stampa Xerox via Castagnola snc Ecco chi si nasconde dietro le quinte: la preospedalizzazione 2 Ortopedia… dove osano i falchetti 4 Un colosso al San Filippo: la chirurgia d’urgenza 5 Tutti qui per l’alta specialità alla ricerca di “spazi aperti” 6 Notizie in breve 7 Ecco chi si nasconde dietro le quinte: la preospedalizzazione U n corridoio non molto lungo, alcune stanze per le visite di routine e un via vai ininterrotto ogni giorno di persone che attendono, si alzano, vanno via, ritornano. Questa è la preospedalizzazione, un concentrato di umanità che dal lunedì al sabato con una mezza mattinata di esami e analisi accoglie gli utenti che dovranno sottoporsi ad intervento chirurgico. È tutto racchiuso lungo un corridoio questo reparto, così piccolo a confronto dei numeri del San Filippo, ma così importante. Qui è vietato perdere tempo perché il tempo è tutto speso a favore degli utenti che, prima di affrontare l’intervento, sono accolti dalla preospedalizzazione per effettuare tutte quegli accertamenti diagnostici necessarie per entrare in sala operatoria. Innegabili i vantaggi per l’assistito sia dal punto di vista psicologico che materiale. “Psicologicamente – spiega il dottor Enrico Scarantino – evitare il ricovero diversi giorni prima dell’intervento per svolgere gli esami di routine, è un aiuto non indifferente soprattutto per chi per la prima volta è costretto all’approccio con la realtà ospedaliera, si attenua il momento angosciante dell’ingresso e la permanenza in ospedale solo per aspettare di essere visitati”. Considerando poi l’aspetto pratico, la preospedalizzazione, evita sia all’utente che alle famiglie il disagio collegato al prolungamento ricovero ospedaliero pre-operatorio: gli spostamenti, l’organizzazione dei famigliari con gli impegni lavorativi, ecc… . Evidenti anche i vantaggi per l’Azienda. “Mentre la degenza post operatoria è bloccata dall’andamento fisiologico del decorso – continua Scarantino – con la preospedalizzazzione interveniamo sulla degenza pre-operatoria che viene ridotta al minimo ottenendo così una riduzione delle spese. Sono stati fatti passi da gigante se pensiamo che per esempio, fino a 15 anni fa per un ernia si restava in ospedale anche 12 giorni”. Lo staff del Reparto della Preospedalizzazione Diario di bordo Pillole…di notizie 18 Luglio l’Assessore Battaglia a confronto con l’IPASVI Stop ai giocattoli tossici Si chiamano ftalati, sono un tipo di Pvc, e hanno la prerogativa di rendere morbida la plastica dei giocattoli per i più piccoli. Giochi più teneri, più flessibili per essere succhiati o masticati ma anche giochi tossici che la nuova normativa europea vuole bandire dal mercato. È ormai quasi giunta al traguardo la direttiva che vieterà la commercializzazione di quei giocattoli contenenti concentrazioni superiori allo 0,1 % di 6 sostanze appartenenti alla categoria degli ftalati. È infatti accertato che le sostanze chimiche tossiche di questo genere di Pvc fuoriescono quando i bambini masticano o mettono in bocca il giocattolo. Tutti i Collaboratori Sanitari Professionali Esperti e i Dirigenti dell’Assistenza Infermieristica delle Aziende Sanitarie del Lazio, sono invitati a partecipare lunedì 18 luglio dalle ore 11 alle ore 13, presso la Sala Tevere della sede della Regione Lazio in Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7, all’incontro con l’Assessore alla Salute, On. Augusto Battaglia. Si richiede la conferma via fax alla Segreteria del Collegio IPASVI di Roma entro l’8 Luglio: 06/45437034 Al via a settembre il nido aziendale Da settembre a luglio le ex Officine saranno invase da 60 bambini dai tre mesi ai tre anni che dalle 7 alle 18, dal lunedì al sabato, seguiti da personale qualificato scorazzeranno nell’area. È l’asilo nido aziendale del San Filippo Neri operativo per l’anno scolastico 2005/2006. 60 i posti a disposizione, 31 saranno destinati ai figli dei dipendenti mentre i restanti 29 saranno assegnati ai bimbi residenti sul territorio del XIX Municipio. Le schede per la prescrizione saranno distribuite presso la Direzione Amministrativa di Presidio. Tutte le informazioni riguardanti le schede, i criteri e le modalità d’iscrizione e le rette da versare, suddivise per fasce di reddito, saranno reperibili sul sito web aziendale www.sanfilipponeri.roma.it. Niente tuffi da Ostia a Fiumicino Cattive notizie per i romani dal fronte della balneabilità delle spiagge locali. Gli esami microbiologici condotti dall’Arpa Lazio nel mese di aprile hanno individuato la presenza nelle acque di Isola Sacra del batterio della salmonella. Il consiglio degli esperti è di evitare quel tratto di mare inquinato, secondo le rilevazioni, dagli scarichi fognari di zona non adeguatamente depurati. Se Fiumicino non ha superato l’esame tuffi, non va meglio per il tratto di costa che va da Ostia e Fregene dove, in seguito ai controlli, sono stati confermati un po’ ovunque i divieti di balneazione dell’estate scorsa. Guida in arabo al Bambin Gesù Parlerà anche arabo l’ultima guida pubblicata dal Bambin Gesù per aiutare i genitori dei bimbi stranieri a Roma. La guida multilingue già disponibile in inglese, francese e spagnolo esce dai confini comunitari “a testimonianza – si legge – della cura posta dall’ospedale agli aspetti di umanizzazione e di accoglienza a sostegno dei pazienti e delle famiglie provenienti da altri Paesi”. L’opuscolo in lingua araba si sfoglia da sinistra verso destra e offre informazioni sulle modalità di accesso, ingresso e soggiorno per le cure mediche ai più piccoli. Una guida in linea con le dinamiche migratorie se dal 2004 al 2005 il numero dei piccoli pazienti stranieri è raddoppiato superando le 10 mila unità. La guida multilingua è inoltre disponibile sul sito dell’ospedale: www.ospedalebambinogesu.it . …e all’Ospedale di Forlì si parlano 5 lingue Da venerdì primo luglio il menù dei pasti è servito anche in arabo e cinese. L’accortezza è stata adottata nell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì per dare modo ai numerosi pazienti extracomunitari di comprendere quali cibi la mensa propone. Accanto all’italiano, al francese e all’inglese già presenti nei menù, compaiono così gli idiomi arabo e cinese: “Per un ospedale – spiega la dietista Gabriella Raggi che ha pensato e coordinato l’iniziativa – è fondamentale che l'utente percepisca come ben organizzato un servizio come la mensa potendo esprimere liberamente il proprio grado di soddisfazione. Voglio però precisare che la novità del menù in cinque lingue è motivata dal rispetto delle differenze culturali e di determinate esigenze alimentari, ma non ha stravolto il sistema di ristorazione. Il livello qualitativo del servizio è innalzato dalla sensibilità di permettere a un musulmano di sapere se un determinato piatto contiene carne di maiale in modo da optare per un cibo alternativo. Tuttavia – conclude la dottoressa – questo non presuppone, per ora, che la dieta ospedaliera preveda cus-cus o involtini primavera”. La redazione sarà lieta di accogliere segnalazioni, suggerimenti o informazioni. La nostra mail è: [email protected] 2 San Filippo Neri informa Luglio 2005 - n. 6 anno I n. 6 anno I - Luglio 2005 San Filippo Neri informa 7 Tutti qui per l’alta specialità alla ricerca di “spazi aperti” N e arrivano in media 45.000 ogni anno con un dato a casa. E qui si concentra il problema che da sempre asaltissima percentuale di codici rossi, la più al- silla la Medicina d’Urgenza: la perenne carenza dei posti letta del Lazio. Sono gli accessi al Pronto Soccor- to. “È incredibile – spiega Zulli – oggi, una giornata di fine so del San Filippo, tutta gente che ha bisogno di cu- giugno, abbiamo 5 barelle in corridoio per la mancanza di re urgenti e che non viene qui a caso. Nei soli primi 3 letti”. E per un reparto che ruota intorno ad un corridoio è mesi del 2005 il Pronto Soccorso ha lavorato una me- scomodo per tutti, personale e assistiti, tenere le barelle pardia di codici rossi pari al 3.6%, contro una media re- cheggiate di lato. Allora ecco un altro nodo da sciogliere la gionale e nazionale che si attesta tra l’1.2 e l’1.8%. logistica: “Il reparto – spiega Zulli – è stato trasferimento reQuesto non è un ospedale che da i numeri, ma un centemente, nel 2003, ma la logistica è stata pensata male. ospedale che si conferma punto di riferimento re- La logistica non rispecchia le reali esigenze di un pronto socgionale per l’alta specialità. “In alcune patologie sia- corso. L’ideale sarebbe avere una sala open space, divisibile, mo “top level” – ci tiene a sottolineare il dottor Lui- con dei pannelli mobili di separazione dove poter mettere gi Zulli direttore della UOC di Medicina d’Urgenza e più pazienti. Una soluzione che permetterebbe ad un mediPronto Soccorso – siamo ai livelli americani. Gli in- co e ad un infermiere di controllare 4 o 5 pazienti per volta. fartuati che arrivano da noi vengono trattati in tem- Le stanze del pronto soccorso invece sono tutte senza finepi brevissimi che vanno dai 20 ai 25 minuti. In que- stre e talmente piccole che spesso in una stanza con due past’arco di tempo interveniamo noi, la cardiologia con zienti non riescono ad entrare due equipe. Il pronto soccorl’Utic (Unità terapia intensiva coronaria) e con la UOC so avrebbe bisogno di un’opera di ristrutturazione sulla badi Emodinamica”. se di concetti più moderni, vicini al sistema americano che Basta un giro dentro e una rapida occhiata per capire la ca- prevede tante stanze comunicanti, per garantire una magrica di umanità e di dedizione che ci vuole per lavorare qui. giore vivibilità a chi lavora e agli assistiti”. 20 medici tra pronto soccorso e medicina d’urgenza, 60 infermieri e 15 ausiliari si alternano nelle 24 ore in perfetta sincronia. “Il pronto soccorso – spiega Zulli – ha una modularità tale che permette di soddisfare tutte le esigenze. Abbiamo un area di osservazione temporanea in Pronto Soccorso dove il paziente, in attesa di indagini, viene trattenuto per 6, 12 o 18 ore, a seconda delle necessità”.18 sono i posti letto a disposizione della medicina d’urgenza, più due posti per la subintensiva che possono restare occupati per 72 ore. Esiste anche un’area di isolamento per infettivi e immunodepressi. Il reparto dispone di una stroke unit per l’ictus e si qualifica come un’eccellenza nella cura dello scompenso cardiaco e della sincope. “Per quest’ultima patologia – prosegue Zulli – svolgiamo degli studi particolari nell’anziano. La rottura del femore, frequente tra le persone anziane, spesso non è causata da cadute per fattori accidentali ma da cadute causate da problemi cardiologici. Utilizziamo ancora delle procedure particolari per la pancreatite acuta e per il trauma cranico minore”. La media annuale dei ricoveri in Pronto Soccorso sui 45.000 accessi annuali è del 24% e sale al 31% se vengono considerati anche tutti i ricoveri nelle terapie intensive specialistiche provenienti da tutta la Regione. Sul totale degli accessi in Pronto Soccorso il 54% viene L’équipe di un’unità mobile di soccorso rinviato a domicilio. Nel Reparto di Medicina d’Urgenza in un anno vengono ricoverati ben 3.800 pazienti, di questi il 40-45% viene riman- Filippo Neri 6 San informa Luglio 2005 - n. 6 anno I Una mezza giornata, dalle 7 alle 13, invece il tempo massimo che viene rubato all’utente per eseguire tutti gli esami di prassi per i singoli interventi. “Il protocollo è molto semplice – spiega Carla Aquili la Capo Sala – le UOC (unità operative) ci inviano le schede dei pazienti per la preparazione. Fino a tutto il 2004 erano 8 le UOC con cui collaboravamo, da quest’anno si sono aggiunte la maxillo-facciale e l’urologia oncologica. Una volta giunta la richiesta, siamo noi a contattare l’assistito fissando il giorno per le visite pre-operatorie. Nel giorno stabilito il paziente entra in ospedale alle 7 ed entro le 13 completa il ciclo di visite specialistiche, esami radiologici ed ematici richiesti per il suo intervento. Tutte le cartelle arrivano dalle Uoc entro il mercoledì della settimana per essere preparate la settimana successiva. Ogni giorno – prosegue la Capo Sala – prepariamo una o più chirurgie per un totale di circa 25 utenti”. Ogni cartella che ha ottenuto il nulla osta all’intervento, in giornata torna al reparto da cui è arrivata ed entro 30 giorni l’utente viene contattato per il ricovero. Per i pazienti oncologici, data la gravità della patologia, o comunque qualora sia necessario che spesso non consente attesa, i tempi sono molto più brevi. Naturalmente non tutte le pre-ospedalizzazioni si risolvono con una mezza giornata. Ad esempio, nei casi di interventi che richiedono più unità di sangue, il paziente effettua i suoi predepositi che gli permetteranno di utilizzare il suo n. 6 anno I - Luglio 2005 stesso sangue al momento dell’intervento chirurgico (autotrasfusione). La preospedalizzazione serve sia il ricovero ordinario che il day-surgery a cui si ricorre per tutte quelle patologie fatte in anestesia locale che consentono il rientro a casa a fine intervento. Tranne sporadici casi in cui il cardiologo o l’anestesista ritengono necessario un approfondimento diagnostico, il percorso di analisi per il day surgery è molto rapido. “C’è da dire – spiega il dottor Scarantino – che il nostro servizio funziona così bene anche grazie alla funzionalità degli altri servizi dalla radiologia, alla cardiologia, al laboratorio di analisi, che collaborano quotidianamente in modo attivo con noi”. L’aria che si respira in questo angolo di mondo, forse poco conosciuto, è particolare. Si lavora dentro l’ospedale ma si tratta con utenti di passaggio, che ancora non conoscono la realtà ospedaliera e del ricovero. “Cerchiamo di curare il fattore umano – spiega ancora Carla Aquili – di comprendere e rassicurare le persone che entrano qui perché da noi avviene il loro primo impatto con l’ospedale. Il nostro servizio si basa sulla gentilezza e sulla professionalità, mi dedico ogni giorno a far si che gli utenti siano accolti nella maniera giusta, anche per telefono usiamo la massima cortesia che non costa nulla”. E i riscontri ci sono visto che tante persone tornano qui per ringraziare lo staff. Staff: dottor Enrico Scarantino Caposala: Carla Aquili 4 unità infermieristiche: Antonella Toti, Daniela Cecchinelli, Anna Del Pesco, Dina Giusti 1 ausiliaro Dalle 7 alle 13 tutti i giorni, sabato attività amministrativa Tel.: 06/33032576 - fax: 06-33062567 San Filippo Neri informa 3 Ortopedia…dove osano i falchetti D a 5 anni abitano indisturbati tra le mura del San Filippo, non consumano, non danno fastidio, inquilini perfetti e vicini di casa modello, sebbene morosi non pagando affitto. Dal terrazzone del reparto di ortopedia basta alzare un po’ più su lo sguardo verso la fine di quel angolo di muro cadente, per scorgerli nel loro nido, è la famiglia dei falchi della specie gheppio che ha fatto del San Filippo la sua casa. Ad accorgersi della loro silenziosa presenza la prima volta è stato nel 2000 Dino Palmieri infermiere della sala operatoria di ortopedia: “Ero appena uscito dalla sala operatoria – spiega – sono andato sul terrazzo e ho sentito cantare. L’ho riconosciuto subito era il gheppio, un rapace della famiglia dei falchi, se ne trovano nella campagna romana ma anche in città. Sono un volontario della vigilanza venatoria e so distinguere i volatili, l’ho osservato e ho visto che entrava tra le mura di ortopedia, sull’angolo più alto del palazzo. Se guardate bene, ci sono tre enormi buchi, lì i nostri falchi hanno scelto di nidiare”. Da quel momento Dino ha preso a cuore la famiglia di falchi residenti al San Filippo e anno dopo anno ha seguito le loro tracce prendendosi cura di loro all’occorrenza. Con lui anche Gianfranco Vecchi, funzionario del Cup: “Tutti gli anni fino ad aprile preparano il nido per nuovi nati, quest anno hanno visto la luce ben 7 falchetti”. Gianfranco e Dino non scherzano quando dicono di prendersi cura della famiglia, pochi mesi fa, uno dei piccoli è caduto dal nido, loro lo hanno raccolto e accudito per poi restituirlo alla mamma. “La nostra preoccupazione maggiore – racconta Dino – era che la ma- 4 San Filippo Neri informa dre rifiutasse di riprendersi il piccolo inquinato dalle nostre mani, dal nostro odore. Invece subito è andata a caccia e ha riportato una lucertolona per nutrire il piccolo tornato nel nido”. Di falchi gheppio se ne vedono molti a Roma, soprattutto da quando è stata chiusa la caccia all’interno del Grande Raccordo Anulare. Il gheppio è un animale protetto ed è di grande utilità perché mangia rettili e roditori ma al San Filippo non hanno davvero problemi di cibo, ormai sono la mascotte dell’ospedale. alcune istantanee dei falchi scattate sui tetti di ortopedia Nuovo look per la Chirurgia d’Urgenza A l terzo piano del Padiglione C si snoda il nuovo reparto, trasferito il 13 giugno, della chirurgia d’urgenza, fiore all’occhiello del San Filippo Neri. “È il reparto più bello dell’ospedale – ci tiene a sottolineare il dottor Alessandro Mero, direttore della UOC – ho iniziato nel 1973 e in reparto c’erano stanze con 11 posti letto! Adesso è il miglior reparto che ci sia qui”. Stanze di due posti letto, dotate di mobilio nuovissimo, aria condizionata, confort e servite da un bagno spazioso e dotato di cabina doccia. Due signore ricoverate confermano di gradire l’ambiente: “È tutto molto bello per essere in ospedale” ci conferma una di loro, intanto il dottor Mero chiude le finestre ammonendo le pazienti che così l’aria condizionata non serve a nulla. Loro sorridono e tornano alle loro chiacchiere da letto. Il dottor Mero è un vero veterano del mestiere, appassionato del suo lavoro in gioventù ha attraversato l’Europa e l’Italia sempre a fianco dei migliori specialisti del settore. Da 25 anni opera in chirurgia generale e dal 1978 in chi- rurgia d’urgenza. “Ho operato – ci spiega – più politraumatizzati qui negli ultimi 7 anni che nei 25 anni precedenti”. Ha l’aria decisa il dottor Mero, di quello contro tutto e tutti, che può parlare a ragione vista la mole immensa del suo reparto. “In un anno svolgiamo 1.300 interventi di cui almeno 450 urgenze – prosegue – Altre urgenze le abbiamo nell’ambito delle dilazioni e delle attività di elezione. La nostra attività è polispecialistica e affronta tutte le urgenze addominali sia sugli organi cavi che sugli organi pieni. Operiamo le urgenze traumatologiche dei tessuti molli su tutto il corpo e collaboriamo con le urgenze delle patologie d’insieme toraciche, neurochirurgiche, ortopediche anche in attività di elezione. Ogni anno smaltiamo 13.000 prestazioni sia come visite che come prestazioni chirurgiche che ambulatoriali. Siamo 18 chirurghi che lavorano 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno. Durante il servizio notturno collaboriamo con i chirurgi della chirurgia generale”. Il reparto dalle 8 alle 20 è coperto da 3 chirurghi mentre dalle 20 alle 8 l’attività è svolta da 2 chirurghi in collaborazione con la chirurgia generale oncologica. Il Dottor. Mero con due collaboratrici nella hall d’ingresso del Reparto Luglio 2005 - n. 6 anno I n. 6 anno I - Luglio 2005 San Filippo Neri 5 informa Ortopedia…dove osano i falchetti D a 5 anni abitano indisturbati tra le mura del San Filippo, non consumano, non danno fastidio, inquilini perfetti e vicini di casa modello, sebbene morosi non pagando affitto. Dal terrazzone del reparto di ortopedia basta alzare un po’ più su lo sguardo verso la fine di quel angolo di muro cadente, per scorgerli nel loro nido, è la famiglia dei falchi della specie gheppio che ha fatto del San Filippo la sua casa. Ad accorgersi della loro silenziosa presenza la prima volta è stato nel 2000 Dino Palmieri infermiere della sala operatoria di ortopedia: “Ero appena uscito dalla sala operatoria – spiega – sono andato sul terrazzo e ho sentito cantare. L’ho riconosciuto subito era il gheppio, un rapace della famiglia dei falchi, se ne trovano nella campagna romana ma anche in città. Sono un volontario della vigilanza venatoria e so distinguere i volatili, l’ho osservato e ho visto che entrava tra le mura di ortopedia, sull’angolo più alto del palazzo. Se guardate bene, ci sono tre enormi buchi, lì i nostri falchi hanno scelto di nidiare”. Da quel momento Dino ha preso a cuore la famiglia di falchi residenti al San Filippo e anno dopo anno ha seguito le loro tracce prendendosi cura di loro all’occorrenza. Con lui anche Gianfranco Vecchi, funzionario del Cup: “Tutti gli anni fino ad aprile preparano il nido per nuovi nati, quest anno hanno visto la luce ben 7 falchetti”. Gianfranco e Dino non scherzano quando dicono di prendersi cura della famiglia, pochi mesi fa, uno dei piccoli è caduto dal nido, loro lo hanno raccolto e accudito per poi restituirlo alla mamma. “La nostra preoccupazione maggiore – racconta Dino – era che la ma- 4 San Filippo Neri informa dre rifiutasse di riprendersi il piccolo inquinato dalle nostre mani, dal nostro odore. Invece subito è andata a caccia e ha riportato una lucertolona per nutrire il piccolo tornato nel nido”. Di falchi gheppio se ne vedono molti a Roma, soprattutto da quando è stata chiusa la caccia all’interno del Grande Raccordo Anulare. Il gheppio è un animale protetto ed è di grande utilità perché mangia rettili e roditori ma al San Filippo non hanno davvero problemi di cibo, ormai sono la mascotte dell’ospedale. alcune istantanee dei falchi scattate sui tetti di ortopedia Nuovo look per la Chirurgia d’Urgenza A l terzo piano del Padiglione C si snoda il nuovo reparto, trasferito il 13 giugno, della chirurgia d’urgenza, fiore all’occhiello del San Filippo Neri. “È il reparto più bello dell’ospedale – ci tiene a sottolineare il dottor Alessandro Mero, direttore della UOC – ho iniziato nel 1973 e in reparto c’erano stanze con 11 posti letto! Adesso è il miglior reparto che ci sia qui”. Stanze di due posti letto, dotate di mobilio nuovissimo, aria condizionata, confort e servite da un bagno spazioso e dotato di cabina doccia. Due signore ricoverate confermano di gradire l’ambiente: “È tutto molto bello per essere in ospedale” ci conferma una di loro, intanto il dottor Mero chiude le finestre ammonendo le pazienti che così l’aria condizionata non serve a nulla. Loro sorridono e tornano alle loro chiacchiere da letto. Il dottor Mero è un vero veterano del mestiere, appassionato del suo lavoro in gioventù ha attraversato l’Europa e l’Italia sempre a fianco dei migliori specialisti del settore. Da 25 anni opera in chirurgia generale e dal 1978 in chi- rurgia d’urgenza. “Ho operato – ci spiega – più politraumatizzati qui negli ultimi 7 anni che nei 25 anni precedenti”. Ha l’aria decisa il dottor Mero, di quello contro tutto e tutti, che può parlare a ragione vista la mole immensa del suo reparto. “In un anno svolgiamo 1.300 interventi di cui almeno 450 urgenze – prosegue – Altre urgenze le abbiamo nell’ambito delle dilazioni e delle attività di elezione. La nostra attività è polispecialistica e affronta tutte le urgenze addominali sia sugli organi cavi che sugli organi pieni. Operiamo le urgenze traumatologiche dei tessuti molli su tutto il corpo e collaboriamo con le urgenze delle patologie d’insieme toraciche, neurochirurgiche, ortopediche anche in attività di elezione. Ogni anno smaltiamo 13.000 prestazioni sia come visite che come prestazioni chirurgiche che ambulatoriali. Siamo 18 chirurghi che lavorano 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno. Durante il servizio notturno collaboriamo con i chirurgi della chirurgia generale”. Il reparto dalle 8 alle 20 è coperto da 3 chirurghi mentre dalle 20 alle 8 l’attività è svolta da 2 chirurghi in collaborazione con la chirurgia generale oncologica. Il Dottor. Mero con due collaboratrici nella hall d’ingresso del Reparto Luglio 2005 - n. 6 anno I n. 6 anno I - Luglio 2005 San Filippo Neri 5 informa Tutti qui per l’alta specialità alla ricerca di “spazi aperti” N e arrivano in media 45.000 ogni anno con un dato a casa. E qui si concentra il problema che da sempre asaltissima percentuale di codici rossi, la più al- silla la Medicina d’Urgenza: la perenne carenza dei posti letta del Lazio. Sono gli accessi al Pronto Soccor- to. “È incredibile – spiega Zulli – oggi, una giornata di fine so del San Filippo, tutta gente che ha bisogno di cu- giugno, abbiamo 5 barelle in corridoio per la mancanza di re urgenti e che non viene qui a caso. Nei soli primi 3 letti”. E per un reparto che ruota intorno ad un corridoio è mesi del 2005 il Pronto Soccorso ha lavorato una me- scomodo per tutti, personale e assistiti, tenere le barelle pardia di codici rossi pari al 3.6%, contro una media re- cheggiate di lato. Allora ecco un altro nodo da sciogliere la gionale e nazionale che si attesta tra l’1.2 e l’1.8%. logistica: “Il reparto – spiega Zulli – è stato trasferimento reQuesto non è un ospedale che da i numeri, ma un centemente, nel 2003, ma la logistica è stata pensata male. ospedale che si conferma punto di riferimento re- La logistica non rispecchia le reali esigenze di un pronto socgionale per l’alta specialità. “In alcune patologie sia- corso. L’ideale sarebbe avere una sala open space, divisibile, mo “top level” – ci tiene a sottolineare il dottor Lui- con dei pannelli mobili di separazione dove poter mettere gi Zulli direttore della UOC di Medicina d’Urgenza e più pazienti. Una soluzione che permetterebbe ad un mediPronto Soccorso – siamo ai livelli americani. Gli in- co e ad un infermiere di controllare 4 o 5 pazienti per volta. fartuati che arrivano da noi vengono trattati in tem- Le stanze del pronto soccorso invece sono tutte senza finepi brevissimi che vanno dai 20 ai 25 minuti. In que- stre e talmente piccole che spesso in una stanza con due past’arco di tempo interveniamo noi, la cardiologia con zienti non riescono ad entrare due equipe. Il pronto soccorl’Utic (Unità terapia intensiva coronaria) e con la UOC so avrebbe bisogno di un’opera di ristrutturazione sulla badi Emodinamica”. se di concetti più moderni, vicini al sistema americano che Basta un giro dentro e una rapida occhiata per capire la ca- prevede tante stanze comunicanti, per garantire una magrica di umanità e di dedizione che ci vuole per lavorare qui. giore vivibilità a chi lavora e agli assistiti”. 20 medici tra pronto soccorso e medicina d’urgenza, 60 infermieri e 15 ausiliari si alternano nelle 24 ore in perfetta sincronia. “Il pronto soccorso – spiega Zulli – ha una modularità tale che permette di soddisfare tutte le esigenze. Abbiamo un area di osservazione temporanea in Pronto Soccorso dove il paziente, in attesa di indagini, viene trattenuto per 6, 12 o 18 ore, a seconda delle necessità”.18 sono i posti letto a disposizione della medicina d’urgenza, più due posti per la subintensiva che possono restare occupati per 72 ore. Esiste anche un’area di isolamento per infettivi e immunodepressi. Il reparto dispone di una stroke unit per l’ictus e si qualifica come un’eccellenza nella cura dello scompenso cardiaco e della sincope. “Per quest’ultima patologia – prosegue Zulli – svolgiamo degli studi particolari nell’anziano. La rottura del femore, frequente tra le persone anziane, spesso non è causata da cadute per fattori accidentali ma da cadute causate da problemi cardiologici. Utilizziamo ancora delle procedure particolari per la pancreatite acuta e per il trauma cranico minore”. La media annuale dei ricoveri in Pronto Soccorso sui 45.000 accessi annuali è del 24% e sale al 31% se vengono considerati anche tutti i ricoveri nelle terapie intensive specialistiche provenienti da tutta la Regione. Sul totale degli accessi in Pronto Soccorso il 54% viene L’équipe di un’unità mobile di soccorso rinviato a domicilio. Nel Reparto di Medicina d’Urgenza in un anno vengono ricoverati ben 3.800 pazienti, di questi il 40-45% viene riman- Filippo Neri 6 San informa Luglio 2005 - n. 6 anno I Una mezza giornata, dalle 7 alle 13, invece il tempo massimo che viene rubato all’utente per eseguire tutti gli esami di prassi per i singoli interventi. “Il protocollo è molto semplice – spiega Carla Aquili la Capo Sala – le UOC (unità operative) ci inviano le schede dei pazienti per la preparazione. Fino a tutto il 2004 erano 8 le UOC con cui collaboravamo, da quest’anno si sono aggiunte la maxillo-facciale e l’urologia oncologica. Una volta giunta la richiesta, siamo noi a contattare l’assistito fissando il giorno per le visite pre-operatorie. Nel giorno stabilito il paziente entra in ospedale alle 7 ed entro le 13 completa il ciclo di visite specialistiche, esami radiologici ed ematici richiesti per il suo intervento. Tutte le cartelle arrivano dalle Uoc entro il mercoledì della settimana per essere preparate la settimana successiva. Ogni giorno – prosegue la Capo Sala – prepariamo una o più chirurgie per un totale di circa 25 utenti”. Ogni cartella che ha ottenuto il nulla osta all’intervento, in giornata torna al reparto da cui è arrivata ed entro 30 giorni l’utente viene contattato per il ricovero. Per i pazienti oncologici, data la gravità della patologia, o comunque qualora sia necessario che spesso non consente attesa, i tempi sono molto più brevi. Naturalmente non tutte le pre-ospedalizzazioni si risolvono con una mezza giornata. Ad esempio, nei casi di interventi che richiedono più unità di sangue, il paziente effettua i suoi predepositi che gli permetteranno di utilizzare il suo n. 6 anno I - Luglio 2005 stesso sangue al momento dell’intervento chirurgico (autotrasfusione). La preospedalizzazione serve sia il ricovero ordinario che il day-surgery a cui si ricorre per tutte quelle patologie fatte in anestesia locale che consentono il rientro a casa a fine intervento. Tranne sporadici casi in cui il cardiologo o l’anestesista ritengono necessario un approfondimento diagnostico, il percorso di analisi per il day surgery è molto rapido. “C’è da dire – spiega il dottor Scarantino – che il nostro servizio funziona così bene anche grazie alla funzionalità degli altri servizi dalla radiologia, alla cardiologia, al laboratorio di analisi, che collaborano quotidianamente in modo attivo con noi”. L’aria che si respira in questo angolo di mondo, forse poco conosciuto, è particolare. Si lavora dentro l’ospedale ma si tratta con utenti di passaggio, che ancora non conoscono la realtà ospedaliera e del ricovero. “Cerchiamo di curare il fattore umano – spiega ancora Carla Aquili – di comprendere e rassicurare le persone che entrano qui perché da noi avviene il loro primo impatto con l’ospedale. Il nostro servizio si basa sulla gentilezza e sulla professionalità, mi dedico ogni giorno a far si che gli utenti siano accolti nella maniera giusta, anche per telefono usiamo la massima cortesia che non costa nulla”. E i riscontri ci sono visto che tante persone tornano qui per ringraziare lo staff. Staff: dottor Enrico Scarantino Caposala: Carla Aquili 4 unità infermieristiche: Antonella Toti, Daniela Cecchinelli, Anna Del Pesco, Dina Giusti 1 ausiliaro Dalle 7 alle 13 tutti i giorni, sabato attività amministrativa Tel.: 06/33032576 - fax: 06-33062567 San Filippo Neri informa 3 Ecco chi si nasconde dietro le quinte: la preospedalizzazione U n corridoio non molto lungo, alcune stanze per le visite di routine e un via vai ininterrotto ogni giorno di persone che attendono, si alzano, vanno via, ritornano. Questa è la preospedalizzazione, un concentrato di umanità che dal lunedì al sabato con una mezza mattinata di esami e analisi accoglie gli utenti che dovranno sottoporsi ad intervento chirurgico. È tutto racchiuso lungo un corridoio questo reparto, così piccolo a confronto dei numeri del San Filippo, ma così importante. Qui è vietato perdere tempo perché il tempo è tutto speso a favore degli utenti che, prima di affrontare l’intervento, sono accolti dalla preospedalizzazione per effettuare tutte quegli accertamenti diagnostici necessarie per entrare in sala operatoria. Innegabili i vantaggi per l’assistito sia dal punto di vista psicologico che materiale. “Psicologicamente – spiega il dottor Enrico Scarantino – evitare il ricovero diversi giorni prima dell’intervento per svolgere gli esami di routine, è un aiuto non indifferente soprattutto per chi per la prima volta è costretto all’approccio con la realtà ospedaliera, si attenua il momento angosciante dell’ingresso e la permanenza in ospedale solo per aspettare di essere visitati”. Considerando poi l’aspetto pratico, la preospedalizzazione, evita sia all’utente che alle famiglie il disagio collegato al prolungamento ricovero ospedaliero pre-operatorio: gli spostamenti, l’organizzazione dei famigliari con gli impegni lavorativi, ecc… . Evidenti anche i vantaggi per l’Azienda. “Mentre la degenza post operatoria è bloccata dall’andamento fisiologico del decorso – continua Scarantino – con la preospedalizzazzione interveniamo sulla degenza pre-operatoria che viene ridotta al minimo ottenendo così una riduzione delle spese. Sono stati fatti passi da gigante se pensiamo che per esempio, fino a 15 anni fa per un ernia si restava in ospedale anche 12 giorni”. Lo staff del Reparto della Preospedalizzazione Diario di bordo Pillole…di notizie 18 Luglio l’Assessore Battaglia a confronto con l’IPASVI Stop ai giocattoli tossici Si chiamano ftalati, sono un tipo di Pvc, e hanno la prerogativa di rendere morbida la plastica dei giocattoli per i più piccoli. Giochi più teneri, più flessibili per essere succhiati o masticati ma anche giochi tossici che la nuova normativa europea vuole bandire dal mercato. È ormai quasi giunta al traguardo la direttiva che vieterà la commercializzazione di quei giocattoli contenenti concentrazioni superiori allo 0,1 % di 6 sostanze appartenenti alla categoria degli ftalati. È infatti accertato che le sostanze chimiche tossiche di questo genere di Pvc fuoriescono quando i bambini masticano o mettono in bocca il giocattolo. Tutti i Collaboratori Sanitari Professionali Esperti e i Dirigenti dell’Assistenza Infermieristica delle Aziende Sanitarie del Lazio, sono invitati a partecipare lunedì 18 luglio dalle ore 11 alle ore 13, presso la Sala Tevere della sede della Regione Lazio in Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7, all’incontro con l’Assessore alla Salute, On. Augusto Battaglia. Si richiede la conferma via fax alla Segreteria del Collegio IPASVI di Roma entro l’8 Luglio: 06/45437034 Al via a settembre il nido aziendale Da settembre a luglio le ex Officine saranno invase da 60 bambini dai tre mesi ai tre anni che dalle 7 alle 18, dal lunedì al sabato, seguiti da personale qualificato scorazzeranno nell’area. È l’asilo nido aziendale del San Filippo Neri operativo per l’anno scolastico 2005/2006. 60 i posti a disposizione, 31 saranno destinati ai figli dei dipendenti mentre i restanti 29 saranno assegnati ai bimbi residenti sul territorio del XIX Municipio. Le schede per la prescrizione saranno distribuite presso la Direzione Amministrativa di Presidio. Tutte le informazioni riguardanti le schede, i criteri e le modalità d’iscrizione e le rette da versare, suddivise per fasce di reddito, saranno reperibili sul sito web aziendale www.sanfilipponeri.roma.it. Niente tuffi da Ostia a Fiumicino Cattive notizie per i romani dal fronte della balneabilità delle spiagge locali. Gli esami microbiologici condotti dall’Arpa Lazio nel mese di aprile hanno individuato la presenza nelle acque di Isola Sacra del batterio della salmonella. Il consiglio degli esperti è di evitare quel tratto di mare inquinato, secondo le rilevazioni, dagli scarichi fognari di zona non adeguatamente depurati. Se Fiumicino non ha superato l’esame tuffi, non va meglio per il tratto di costa che va da Ostia e Fregene dove, in seguito ai controlli, sono stati confermati un po’ ovunque i divieti di balneazione dell’estate scorsa. Guida in arabo al Bambin Gesù Parlerà anche arabo l’ultima guida pubblicata dal Bambin Gesù per aiutare i genitori dei bimbi stranieri a Roma. La guida multilingue già disponibile in inglese, francese e spagnolo esce dai confini comunitari “a testimonianza – si legge – della cura posta dall’ospedale agli aspetti di umanizzazione e di accoglienza a sostegno dei pazienti e delle famiglie provenienti da altri Paesi”. L’opuscolo in lingua araba si sfoglia da sinistra verso destra e offre informazioni sulle modalità di accesso, ingresso e soggiorno per le cure mediche ai più piccoli. Una guida in linea con le dinamiche migratorie se dal 2004 al 2005 il numero dei piccoli pazienti stranieri è raddoppiato superando le 10 mila unità. La guida multilingua è inoltre disponibile sul sito dell’ospedale: www.ospedalebambinogesu.it . …e all’Ospedale di Forlì si parlano 5 lingue Da venerdì primo luglio il menù dei pasti è servito anche in arabo e cinese. L’accortezza è stata adottata nell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì per dare modo ai numerosi pazienti extracomunitari di comprendere quali cibi la mensa propone. Accanto all’italiano, al francese e all’inglese già presenti nei menù, compaiono così gli idiomi arabo e cinese: “Per un ospedale – spiega la dietista Gabriella Raggi che ha pensato e coordinato l’iniziativa – è fondamentale che l'utente percepisca come ben organizzato un servizio come la mensa potendo esprimere liberamente il proprio grado di soddisfazione. Voglio però precisare che la novità del menù in cinque lingue è motivata dal rispetto delle differenze culturali e di determinate esigenze alimentari, ma non ha stravolto il sistema di ristorazione. Il livello qualitativo del servizio è innalzato dalla sensibilità di permettere a un musulmano di sapere se un determinato piatto contiene carne di maiale in modo da optare per un cibo alternativo. Tuttavia – conclude la dottoressa – questo non presuppone, per ora, che la dieta ospedaliera preveda cus-cus o involtini primavera”. La redazione sarà lieta di accogliere segnalazioni, suggerimenti o informazioni. La nostra mail è: [email protected] 2 San Filippo Neri informa Luglio 2005 - n. 6 anno I n. 6 anno I - Luglio 2005 San Filippo Neri informa 7 Numeri utili DIREZIONE AZIENDALE CUP (Centro Unico Prenotazioni Ambulatoriali) Tel. 06 30600940 Casa di Cura Convenzionata “Valle Fiorita” Via Torrevecchia, 156 Tel. 06 35500401 Direzione Generale Tel. 06 33062830 Direzione Sanitaria Tel. 06 33062837 CUP Regionale Tel. 800986868 Ufficio Comunicazione e Relazioni con il Pubblico (URP) Tel. 06 33062676 E-mail: [email protected] Direzione Amministrativa Tel. 06 33062821 Prenotazioni Visite Intramoenia Tel. 06 33062960 OSPEDALE “SAN FILIPPO NERI” Sito Internet www.sanfilipponeri.roma.it ALTRI SERVIZI Centralino Tel. 06 33061 PRESIDI OSPEDALIERI Certificazioni Sanitarie Tel. 06 33062974 Assistenza Sociale Tel. 06 33062208 Servizio Assistenza Infermieristico-Ostetrica Tel. 06 33062479 Casa di Cura Convenzionata “Salus Infirmorum” Via della Lucchina, 41 Tel. 06 302511 Mensile di informazione e partecipazione dell’ACO San Filippo Neri, in collaborazione con Cartelle Cliniche Tel. 06 33063707 Direzione Amministrativa di Presidio Tel. 06 33062572 Presidio “Sant’Andrea” Via Cassia, 721 Tel. 06 33063609 nforma n. 6 anno I Luglio 2005 Donazioni di Sangue Tel. 06 33062279 / 2583 Direzione Sanitaria di Presidio Tel. 06 33062387 Ospedale “San Filippo Neri” Via G. Martinotti, 20 Tel. 06 33061 San Filippo Neri Posto di Polizia Tel. 06 33062273 Farmacia Tel. 06 33062682 TOMBA DI NERONE A LU CC I Salus Infirmorum Pad. 90 BIS IL M AR AM TO RR EV EC CH IA Progettazione, realizzazione e composizione: Medilife S.r.l. Via G. Antonelli, 41 00197 - Roma, Tel. 06 80690766 fax 06 80693048 www.medilifesrl.com www.progettoarchimede.com IA PA RI O Direttore Responsabile: Francesco Prost Redazione: Giorgio Ferretti, Paola Mecarelli. Segreteria di Redazione presso URP: Maurizio Donsanti, Dario Fratoni, Laura Scaringella. Redazione Medilife: Arianna Ugolini. V Editore: Azienda Complesso Ospedaliero “San Filippo Neri” Piazza S. Maria della Pietà, 5 00135 - Roma V. D. FOR O ITA L I CO V Valle Fiorita VIA CA LA DEL C DEL M IA V Sant'Andrea O NCIA IA O DI FRA AMIN CORS IA F L DI IN IA FL E G.R.A. SETTENTR IONA L SA L A L E VI A CA SS I AM TRION F A San Filippo Neri Iscritto nel Registro dei Periodici del Tribunale di Roma n. 481/2004 del 7 dicembre 2004 Finito di stampare: Luglio 2005 c/o Centro Stampa Xerox via Castagnola snc Ecco chi si nasconde dietro le quinte: la preospedalizzazione 2 Ortopedia… dove osano i falchetti 4 Un colosso al San Filippo: la chirurgia d’urgenza 5 Tutti qui per l’alta specialità alla ricerca di “spazi aperti” 6 Notizie in breve 7