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Sommario
Dal Freisa a
Rosato, è tempo
di celebrare
Attualità Chieri
8 Lavoro e commercio, così Chieri affronta la crisi
10 Freisa e dintorni, ritorna la festa
12 “Capannoni”, cosa ne farà il Comune?
13 Alla scoperta dei ‘Capannoni”
29 Chieri 150
Storia
L
e feste in arrivo (Pasqua, ma prima ancora
la fiera primaverile dedicata al Freisa, per
non parlare di Messer Tulipano a Pralormo,
In copertina:
cui abbiamo dedicato la copertina) non ci distolMesser Tulipano
gono dai temi caldi dell’attualità: lavoro, coma Pralormo
mercio e occupazione, anche a Chieri, tengono
desta l’attenzione, e ci sembra giusto ospitare l’opinione dell’assessore
competente, Sodano, con la premessa ovvia che il Comune (qualunque
comune, beninteso) fa, al riguardo ciò che può. Competenze poche, soldi
ancora meno: attenzione, almeno quella. E qualche idea, che speriamo
funzioni, per dare una mano ai privati. I tempi non consentono di più.
Poi, torniamo a parlare di ‘Capannoni’, e anche qui è dura capire se si sta
fermi perché ai livelli più alti non si decide nulla oppure se lo stop è da
imputarsi ai (troppi) cambi di idee del governo locale. Forse, un po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Leggete, guardate (abbiamo delle belle foto in
esclusiva, di Matteo Maso) e giudicate un po’ voi.
Ma di feste si parlava: torna “Di Freisa in Freisa”, dopo una prima edizione tra il coraggioso e il pretenzioso, e prova ad ampliare l’offerta per portarsi ai livelli delle prime volte della Fiera di Primavera. Merita attenzione, e forse, di questi tempi, con il low cost obbligato, anche qualcosa di
più. Se la gente farà ressa l’obiettivo sarà ampiamente centrato, e pazienza se non si tratterà di turisti da lontano.
Infine, lo sport. Mentre il volley femminile si prepara alla sfida finale per
cercare il ritorno nella massima serie, il calcio si divide tra rinnovata fiducia negli azzurri in D e doveroso omaggio ad un chierese famoso, Roberto
Rosato, finalmente celebrato come merita, con un torneo giovanile ad alto
livello e tante ‘vecchie glorie’ di contorno. Sarà festa anche lì, ne siamo
sicuri.
G.G.
14 Il 25 aprile in una novella partigiana
...nei Dintor ni
16 Pralormo, Messer Tulipano e il tricolore
17 Pino Torinese, premio “Giovane agricoltore”
Tullio Fabrizi, un santenese testimone della storia
18 Baldissero, con “Albacherium” a Racconigi
Ar te e Spettacolo
34 “Rocking”, il mito è sempre vivo
Due mostre dell’Unione Artisti – Un mese a teatro
35 Gli Alpini secondo Appendino – Il laboratorio creativo
di Raffaella – Chieresi illustri –I dieci anni di Film Commission
Spor t
36 Memorial Rosato, parata di stelle
Rubriche
6 Appuntamenti
23 Riflessione – L’Edicola
30 Animali=Amici
32 Natura
37 Compra e vendi
Speciali
19 Mangiarbene
24 Casa & condominio
26 Auto
Il ‘laboratorio’ dei giornalisti
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entotorri, in questi 28 anni vi vita, ha dato la possibilità a decine e decine di ragazzi di diventare giornalisti pubblicisti. La storia continua: chi ha più
di 18 anni (e meno di 25: vorremmo ragazzi e ragazze con un po’ di entusiasmo e tanta voglia di imparare…) e voglia di scrivere cose che interessino soprattutto i loro coetanei, si faccia avanti, telefonando in redazione allo 011-9421786 o mandando una e-mail a [email protected].
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M CHIERI, BALLO - Di Freisa in Freisa, PalaFreisa (Piazza Dante) –
Serata di ballo latino-americano
M CHIERI, CONCERTO PER LA SETTIMANA SANTA – Per
“Musica e Spiritualità 2011”, “Selva morale e spirituale” – Concerto per
la Settimana Santa. Accademia dei Solinghi e Ensemble Dolci Aure
Consort. Musiche di P. Nenna, G.B. Riccio, A. Falconieri, C. Monteverdi
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Lunedì 18 aprile
M CHIERI, BALLO - Di Freisa in Freisa, PalaFreisa (Piazza Dante) –
Serata di ballo con Luigi Gallia e la sua orchestra (6 Euro)
Lunedì 25 aprile
F BERZANO SAN PIETRO, MERCATINO DI PASQUETTA Tradizionale fiera di prodotti agricoli e artigianali e mercatino dell’usato
e dell’antiquariato. Concentrico, ore 8-18 Info: Comune 011.9920610
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- Mercato con oltre 200 espositori per le vie del centro storico. Viale
Regina Margherita, piazza Dante, via Seglie, via Viglione. Info: Comune
011.9876165
M CASTELNUOVO DON BOSCO, MUSICA PER IL 25 APRILE Sfilata della Banda Municipale per le celebrazioni dell’Anniversario
della Liberazione.
Venerdì 29 aprile
CO CHIERI, UNITRE – “Chirurgia e nutrimento: quando il bisturi
aiuta l’alimentazione” – incontro con il prof. Walter Drago. Sala
Conceria ore 16.
Sabato 30 aprile
TL CHIERI, LA CITTÀ DI CARTA - Visita
guidata all’Archivio Storico Comunale. Dai
Francescani alle Benedettine: realtà religiose a
Chieri dal medioevo al Novecento Ritrovo presso
Sala Accoglienza Biblioteca Civica, via V.
Emanuele II 1, ore 10
ppuntamenti
dal 15 aprile al 14 maggio
Venerdì 15 aprile
M CHIERI, CABARET – Di Freisa in Freisa, PalaFreisa (Piazza
Dante) – spettacolo di cabaret “Tornando indietro” con Pino Milenr e
Sonia De Castelli (6 Euro)
CO CHIERI, UNITRE – “Verso l’Italia compiuta: canti di guerra con
il Coro Arco Alpino. Sala Conceria, ore 16.
Sabato 16 aprile
F CHIERI, DI FREISA IN FREISA – ore 16 tavola
rotonda con esperti e politici in Sala Conceria, ore 1619 in Via V.Emanuele Enoteca itinerante dei vini Freisa
del Piemonte con degustazioni accompagnate dai
Rubatà (Euro 5), in Piazza Cavour vivaisti e floricoltori in mostra, in Piazza Umberto esposizione e vendita di
prodotti tipici del chierese, ore 17 inaugurazione con le
autorità, dalle 19 al PalaFreisa (in Piazza Dante) padiglione enogastronomico e spettacoli
M CHIERI, BALLO - Di Freisa in Freisa, PalaFreisa (Piazza Dante) –
serata di ballo liscio con l’orchestra Liscio Simpatia (3 Euro)
A CHIERI, MOSTRA PAESAGGI – Fino a venerdì 22 aprile,
“Paesaggi del nostro territorio”, Collettiva dell’Unione Artisti del
Chierese - Esposizione di dipinti, sculture e fotografie che raffigurano e
rappresentano lo splendido paesaggio del chierese e delle sue colline.
Inaugurazione: sabato 16 aprile, ore 18 - Galleria Civica “Palazzo
Opesso”, via San Giorgio 3
feriali ore 16-19, sabato e festivi ore 10.30-12.30/16-19
T CHIERI, TEATRO IN MUSICA – “Vaga Luna” - Compagnia Nonna
Sima - Una “storia in musica” dal fascino sorprendente. Sala Conceria,
via Conceria 2, ore 21
A CHIERI, MOSTRA VALLE - ‘’Chieri: atmosfere in trasparenza’’, mostra dal 16 al 23 aprile 2011 di
Marisa Valle a palazzo Balbiano-libreria Mondadori
- piazza Cavour, 3 - orario: Lun.12,30-20/da Mart. al
Sab.10-20/ Dom e Festivi 10-13 e 16-20. La mostra
vuole proporre alcuni scorci di Chieri visti dalla pittrice con occhi incantati ed attenti,con il fascino sottile dell’atmosfera rarefatta, silenziosa e trasparente.
Domenica 1 maggio
F CHIERI, ANTIQUARIATO - Rassegna
Antiquaria e del Collezionismo Città di
Chieri. Prosegue l’appuntamento con il mercato dell’antiquariato nei luoghi della
“Chiocciola”, con cadenza ogni prima domenica del mese.
Piazza Mazzini, via San Giorgio, via Carlo Alberto, ore 8 – 19.
Venerdì 6 maggio
CO CHIERI, LIBRI - Martini on the books – Incontro e aperitivo con
l’autore Silvia Tesio. Biblioteca Civica, Sala Conferenze, via Vittorio
Emanuele II 1, ore 18
CO CHIERI, UNITRE – “Sete di RAI, sete di scienza” – incontro con
il giornalista Girolamo Mangano. Sala Conceria, ore 16.
Domenica 17 aprile
F CHIERI, DI FREISA IN FREISA – ore 8,30-18 in piazza della
Stazione sfilata auto d’epoca, ore 11-19 in Via V.Emanuele Enoteca itinerante dei vini Freisa del Piemonte con degustazioni accompagnate dai
Rubatà (Euro 5), in Piazza Cavour vivaisti e floricoltori in mostra, in
Piazza Umberto esposizione e vendita di prodotti tipici del chierese, in
Piazza Mazzini produttori diretti di Freisa di Chieri e del Piemonte, animazione itinerante con il gruppo Le voci del Roreo. Ore 13-18 in Via
Palazzo di Città mercato straordinario.
Lunedì 9 maggio
CO CHIERI, FILOSOFIA IN BIBLIOTECA - Storie della ragione.
Classici della filosofia contemporanea. “Su ciò di cui non si può parlare,
si deve tacere”. Ludwig Wittgenstein e i limiti del linguaggio. Con Maria
La mia spesa sotto casa
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Centotorri - Aprile 2011
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6_7 appuntamenti
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Luisa Bertolusso. Biblioteca Civica, Sala Conferenze, ore 21
Venerdì 13 maggio
CO CHIERI, UNITRE – “Quando in Piemonte si batteva moneta” –
incontro con Angelo Tosco. Sala Conceria, ore 16.
FSANTENA, ASPARITALIA- Ore 18:30 Inaugurazione della Sagra a cura delle
Autorità. Madrina: Sonia De’ Castelli. - Ore 19 apertura stand gastronomico - Ore
20:30 investitura Bela Sparsera e ’L So Ciatarin in Piazza Martiri spettacolo musicale con Sonia De’Castelli
Sabato 14 maggio
TL CHIERI, FAVOLE - Un sabato da favola - Per ascoltare e sognare
con le storie Con Eva Gomiero. I bambini 3 -6 anni e i loro genitori
potranno ritrovarsi nell’angolo dei piccoli della Biblioteca per trascorrere un momento di allegria insieme ai loro figli. Biblioteca Sez. Ragazzi,
ore 10.30
F SANTENA, ASPARITALIA - Ore 12:30 apertura stand gastronomico
- Ore 14:30 mercato degli asparagi a cura dei produttori locali, per far
rivivere la nascita le origini del Maggio Santenese - Ore 15:30 danza del
ventre con il gruppo “La Loba E Le Figlie Della Luna” Ore 19 apertura
stand gastronomico. Ore 21 si danza con l’orchestra “Genio E Pierrots”
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Centotorri - Aprile 2011
8 sodano
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Attualità Chieri
C
hieri è sicuramente tra le più
importanti realtà economiche del territorio e una delle
località più belle e turisticamente
rilevanti ma ciò nonostante anche la
cittadina collinare ha conosciuto la
crisi economica avendo avuto non
poche difficoltà sia in termini occupazionali che meramente produttivi
con la chiusura di alcune imprese.
Abbiamo discusso in merito con
l’Assessore alle Attività Produttive
del Comune di Chieri, l’Avvocato
Luigi Sodano (nella foto).
-Avvocato Sodano, anche Chieri
ha vissuto la crisi economica pur
con conseguenze settoriali diverse. Lei come vede la situazione
attualmente?
“La crisi si è fatta sentire anche
nella nostra città. Attività economiche ed industriali ne hanno risentito
enormemente mentre ci sono dei
settori, come il commercio, che
hanno resistito bene. Ma questo è
stato un caso unico. Il tessuto industriale è quello che ha risentito
maggiormente della crisi. Alcune
unità sono state costrette a chiudere.”
-Quali sono i provvedimenti che
l’amministrazione comunale ha
intrapreso per arginare la crisi e
rilanciare l’economia a Chieri?
“L’amministrazione comunale ha
attuato una politica di sostegno
all’economia chierese tramite iniziative finalizzate all’incentivo dell’attività imprenditoriale e di supporto all’occupazione attuando, in
Lavoro e commercio,
così Chieri affronta la crisi
L’assessore Sodano: sostegno all’occupazione e attenti ai problemi del commercio
di Gaetano Grimaldi
questo caso, il “Tavolo di sostegno
all’occupazione” che coinvolge
direttamente il comune. Utilizzando
sia fondi comunali che fondi provinciali, il che ci ha permesso di
prolungare nel tempo l’iniziativa,
abbiamo istituito anche dei ”Centri
del lavoro” che mirano a sostenere
quanti vogliono entrare nel mondo
del lavoro. E non solo. Abbiamo,
infatti, istituito il “Tavolo centro di
crisi” che ha lo scopo di dare un
sostegno all’occupazione dei lavoratori fuoriusciti dal circuito produttivo. Per costoro sono previsti
anche dei corsi di formazione finalizzati a permettere una conversione su altre tipologie occupazionali
proprio per consentire una maggiore facilità di reinserimento in azienda.”
-E per le imprese nello specifico
come si è mossa l’amministrazione?
“In merito al sostegno alle imprese
abbiamo istituito, e Chieri è il
primo comune, lo Sportello del
Microcredito come unità informativa al servizio dell’imprenditore ed
il servizio MPI – Mettersi in
Proprio istituito per consentire alle
imprese di interagire con gli Enti
pubblici nell’acquisizione di infor-
mazioni e percorsi burocratici
necessari ad intraprendere una attività economica. Entrambe sono
state iniziative di enorme successo
in quanto hanno visto una grande
partecipazione. Chieri è l’unico
comune che ha sul territorio i servizi di sostegno previsti dagli Enti
giuridicamente superiori. Il tutto a
costo zero, in quanto si utilizzano
fondi provinciali e regionali. “
-Per il futuro come intende agire
l’amministrazione comunale?
“Guardi, tutto quello che può fare
l’Ente pubblico è dare informazione ed utilizzare gli strumenti di supporto di cui dispone. Attualmente
sono allo studio altre forme di
sostegno al lavoro.”
-Un settore che ha resistito bene,
come abbiamo rilevato, è il commercio. Si riuscirà a soddisfare le
richieste che provengono dal set-
tore come la creazione di nuove
infrastrutture? L’Ascom lo chiede esplicitamente...
“Stiamo ultimando nel Centro
Storico il parcheggio di via Pace
che è quasi completo. Verrà allestito anche un parcheggio in via
Bastiani della Mina (alle spalle di
Piazza Cavour). Valuteremo anche
la possibilità di sviluppare il commercio anche in altre direttrici tipo
la Chieri-Riva. Il tutto sempre confrontandoci con le associazioni di
categoria presenti sul territorio.
Quest’ultimo è un aspetto molto
importante perché aiuta a raggiungere obbiettivi comuni.
Sicuramente, infatti il nostro assessorato
ha creato un “Tavolo
Tecnico” per la concertazione fra
tutti i rappresentanti delle categorie
produttrici di Chieri al fine di far
emergere proposte e suggerimenti
tecnici che solo dalla loro esperienza possono scaturire. E non dimentichiamoci del turismo. Chieri deve
essere sempre conosciuta e valorizzata sviluppando il turismo. In questa direzione va vista la nascita, ad
esempio, di cinque locali nuovi in
Piazza Mazzini e via San Giorgio.”
-In ultimo, come vede lo sviluppo
commerciale in ottica super mercati, ipercoop?
“Sono progetti che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione.
Noi riteniamo, invece, che sia indispensabile sviluppare il commercio
nelle direttrici esterne anche attraverso attività complementari a
quelle esistenti. Un idea potrebbe
essere la nascita di una Multisala.
La gente, prima e dopo il film,
potrebbe liberamente circolare per
le via cittadine creando delle opportunità per gli esercenti chieresi.”
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Attualità Chieri
P
er gli amanti del buon vino e
dei prodotti tipici locali la
Città di Chieri offre in questa primavera appena iniziata un
appuntamento da non perdere. Le
vie e le piazze del centro storico
ospiteranno nel weekend del 16 e
17 aprile la seconda edizione della
festa Di Freisa in Freisa. L’evento
organizzato dal Comune di Chieri
in collaborazione con il Consorzio
per la Tutela e la
Valorizzazione
delle
D.O.C. Freisa di Chieri e
Collina Torinese e le associazioni Pro Chieri e Go
Wine si propone di valorizzare la D.O.C. unitamente agli altri Freisa del
Piemonte. In questa edizione del 2011 crescerà il
numero dei banchi di
degustazione
dislocati
lungo
Via
Vittorio
Emanuele II. Ma il centro
storico di Chieri, nell’intera area tra Piazza Mazzini,
Piazza Umberto I con
l’Arco Trionfale, fino a
piazza Cavour attraverso Via
Vittorio Emanuele II, sarà lo scenario anche di prodotti tipici.
L’occasione sarà poi vetrina per
vivaisti, floricoltori e mercanti
mentre ristoranti e diversi locali
proporranno menù ed aperitivi a
base di prodotti tipici, freisa e/o
Freisa e dintorni,
ritorna la festa
Sabato 16 e domenica 17 aprile, “Di Freisa in Freisa” per promuovere il vino e i prodotti tipici
di Alessia Dettoni
piatti risorgimentali. Tra le novità
si evidenzia in Piazza Dante la
presenza del padiglione PalaFreisa
Sala Conceria. Dalle 16 alle 19 in
Via Vittorio Emanuele II, enoteca
itinerante con selezione di oltre 60
etichette delle zone tipiche del Piemonte accompagnate dai Rubatà chieresi. Biglietto € 5 (comprensivo di calice, tasca
ed otto assaggi; in vendita ai punti info di Piazza
Cavour e piazza Umberto
I a cura dell’associazione
Pro Chieri). In Piazza
Cavour Vivaisti e floricoltori in mostra, in
Piazza Umberto I esposizione e vendita dei prodotti tipici del Chierese.
Alle 17, in via Vittorio
Emanuele II, inaugurazione alla presenza delle
autorità. Dalle 19 in Piazza Dante
via al PalaFreisa. Domenica 17
dalle 8.30 alle 18 in Piazza della
Stazione sfilata di auto d’epoca e
dalle 11 alle 19 in via Vittorio
Emanuele II ancora enoteca itinerante mentre in piazza Cavour
Vivaisti e floricoltori proseguiran-
con l’area spettacoli, con eventi
musicali di ballo e cabaret. I battenti di questa seconda edizione
“Di freisa in freisa” apriranno
dunque nel pomeriggio di sabato
16 aprile con una carrellata di fitti
appuntamenti. Alle 16 avrà luogo
la presentazione ufficiale presso la
no la mostra, in Piazza Umberto I
continuerà l’esposizione e vendita
dei prodotti tipici del Chierese ed
in Piazza Mazzini quella dei produttori diretti di Freisa di Chieri e
del Piemonte. Animazione itinerante con il gruppo Le Voci del
Roero. Dalle 13 alle 18, in Via
Palazzo di Città, mercato straordinario. Nel Palafreisa di Piazza
Dante da venerdì 15 a lunedì 18
aprile, a partire dalle ore 19, piatti
tipici piemontesi cucinati in loco.
Domenica anche a pranzo (ore
12,00) e poi spettacoli alle ore 21.
La manifestazione sarà affiancata
da varie iniziative della Settimana
della Cultura, dal 9 al 17 aprile.
Mostra Archeologica Chieri con
mostra temporanea “Tracce di
vino in età romana” (Municipio):
domenica 17 (14-19), ingresso
libero; Mostra “Come in un Sogno
– Vita ed Opera di Don Bosco”
(Complesso San Filippo): sabato
16 (16-19), domenica 17 (11-19);
mostra Green Fiber and Shared
Art,
riallestimento
della
Collezione Civica di Fiber Art
Trame d’Autore e nuove acquisizioni nell’ambito di “Scopri la
Fiber Art a Chieri”, mostre e performance per indagare il linguaggio tessile nell’arte contemporanea (Sala Esposizioni del Polo
Culturale – via Vittorio Emanuele
II, 1) sabato 16 (9-12.30).
CALENDARIO ATTIVITA’
CORSI
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Lunedì 18 Aprile dalle 17,00 alle 19,00 CORSO SCRAP BOOKING ‘ALBUM 1000 IDEE’
Sabato 30 Aprile dalle 9,00 alle 12,00
DIMOSTRAZIONE GRATUITA ‘NUOVE IDEE’
Mercoledì 4 Maggio dalle 15,30 alle 18,30 DIMOSTRAZIONE GRATUITA ‘TESSUTO E COLORI’
Sabato 14 Maggio dalle 9,00 alle 12,00 CORSO SCRAP BOOKING
‘COSTRUZIONE DI DUE PAGINE SU ALBUM FOTOGRAFICO’ DATO IN OMAGGIO
Mercoledì 18 Maggio dalle 15,30 alle 18,30
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Tutti i corsi sono a pagamento, il costo è 35 Euro compreso il materiale.
Si richiede la prenotazione almeno una settimana prima della data del corso.
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Attualità
È
’ una lunga odissea che dura
ormai da mesi. E ancora per
qualche mese non vedrà la
fine, come è oramai consuetudine
ogni volta che c’è di mezzo la
burocrazia. Il soggetto è l’area dell’ex caserma Scotti, in zona Campo
Archero a Chieri. Un’area dal valore di 3milioni e mezzo di euro di
proprietà del Demanio, ma che grazie al federalismo demaniale
dovrebbe passare nelle mani del
Comune
di
appartenenza.
L’organismo in questione potrà utilizzare i terreni ceduti dal Demanio
come meglio crede, ma ad alcune
condizioni: deve presentare un progetto di valorizzazione dell’area,
deve usare parte dei ricavi (1/4) per
sanare il debito pubblico
e il resto per coprire il
debito del Comune.
Fin qui tutto chiaro. Ma
per poter procedere serve
il decreto del Consiglio
dei Ministri, che dia il via
libera all’operazione. Da
quel momento si hanno
60 giorni di tempo per
presentare una dichiarazione di interesse, completa di piano dettagliato
sulla valorizzazione che
si intende eseguire. Questo decreto
però, atteso dal Comune di Chieri
per fine dicembre, e poi per fine
gennaio, ancora non è arrivato e
adesso si parla di fine aprile. I sessanta giorni quindi non sono ancora partiti e al Comune è tutto
“Capannoni”, quale futuro?
L’area diventerà comunale, ma manca ancora un progetto sulla sua destinazione:
commerciale, terziario, abitativo o cos’altro?
di Elisa Genesio
fermo. L’assessore al bilancio
Antonio Vigliani e il dirigente per
la Pianificazione e la Gestione del
Territorio Andrea Verucchi, che si
occupano della questione dei
capannoni militari, a gennaio avevano assicurato che il
progetto di
valorizzazione sarebbe
stato preparato per fine
marzo,
dichiarando
che anche se
il
decreto
non
fosse
arrivato loro
sarebbero stati pronti.
Così però non è stato. La fine di
marzo è arrivata e le idee su cosa
fare di quella vasta area di 60 ettari tra la ferrovia e la scuola media
Quarini sono ancora confuse. Area
commerciale? Area residenziale?
Un po’ di questo e un po’ di quello?
Non si sa. Il Comune è stato risucchiato dal vortice lento ma inesorabile della burocrazia, e forse ci si è
adagiato un po’. Altre questioni
arrivano sul tavolo della Giunta per
essere valutate, discusse, approvate, mentre qualcun’altra viene
lasciata in attesa. L’informazione
forse fa un po’ di “pressioni” perché vengano date le risposte che i
cittadini aspettano di avere ma che
a volte, magari per prudenza, non si
possono dare.
Allora ricordiamo noi con un breve
riassunto quali erano i progetti,
seppur solo abbozzati, per il recupero dell’area dei capannoni dell’ex caserma E. Scotti. All’inizio si
parlava di farne un’area commerciale, poi l’idea è stata accantonata
per far spazio a qualcosa di più
utile alla comunità, come il centro
direzionale dell’Asl To5. Anche
quest’ipotesi però, che a dicembre
2010 sembrava ormai cosa fatta, è
sfumata in seguito alla decisione di
trasferire il centro Asl nella nuova
ala dell’ospedale Maggiore, attualmente in corso di ampliamento. Sia
l’assessore alle opere pubbliche
Luciano Paciello sia l’assessore
Vigliani avevano poi ipotizzato una
conversione dell’area Scotti in
zona residenziale, magari con
costruzioni in edilizia convenzionata. Ovviamente non si parlava di
un’area adibita al 100 per cento ad
alloggi perché, come già detto,
Chieri non è carente di case e quindi non serve occupare tutti i 60
ettari con complessi abitativi.
Andrà quindi studiato un progetto
adeguato, che possa sfruttare al
meglio la posizione dell’area,
situata vicino a infrastrutture come
la scuola media Quarini, al complesso di San Luigi e, soprattutto,
alla stazione ferroviaria e al
MoviCentro. Per il momento l’unica cosa certa è che 1/6 di quell’area
diventerà di proprietà del Comune,
che cederà in permuta al Demanio
dello Stato l’ex caserma dei
Carabinieri di Piazza Europa, per
andare incontro all’esigenza della
Guardia di Finanza che necessita di
una nuova sistemazione.
Per il resto ci sono state solo parole. L’auspicio è che presto la
Giunta affronti seriamente la questione e prenda una decisione definitiva, nero su bianco, su come utilizzare quei 60 ettari.
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Centotorri - Aprile 2011
12
www.100torri.it
13 capannoni
6-04-2011
21:07
Pagina 13
Attualità Chieri
L
’area della ex Caserma Scotti di
Campo Archero è molto estesa
e si trova a ridosso del centro
storico, isolata da alti muri con filo
spinato. Entrare in un’area militare
consente di vedere ambienti ai più
sconosciuti. Camminare in uno spazio
abbandonato ti porta a fantasticare con
il pensiero sul suo passato e sulle storie vissute al suo interno: ti immagini
i treni che con i vagoni merci arrivano,
caricano e scaricano negli immensi
capannoni, la vita di caserma , con
alloggi e prigioni, il basso fabbricato
adibito a bar e luogo di svago, il tutto
a due passi dalla città, ma ovattato
dalla zona militare invalicabile e
misteriosa. I pochi oggetti personali
rimasti sono datati 2002 e 2006: la
chiusura della caserma e Torino 2006,
l’ultima occasione che ha visto adibire
a deposito olimpico una parte dei
capannoni. Impressionante come gli
edifici abbandonati, in poco tempo
diventino fatiscenti: calcinacci e infiltrazioni; per non parlare della vegetazione che prende il sopravvento incontrastata e il vento o la neve abbattono
le piante. E’ un’area che sicuramente
si presta e necessita di un recupero.
Sarebbe auspicabile che i capannoni
non venissero sostituiti da enormi
palazzine, ma in parte mantenuti e
valorizzati come patrimonio storicoculturale-sociale, riconvertendoli, per
esempio, ad area coperta per eventi
vari. A Chieri manca un’area coperta
dove poter fare le manifestazioni cittadine e siamo sempre in balia del
meteo, mentre avere uno spazio coperto da adibire a fiere, mercati, concerti,
teatro, spettacoli vari sarebbe perfetto.
S
ette famiglie su dieci hanno una
forte percezione di criticità che
incombe sul futuro dei propri
figli.
Le scelte che i genitori possono fare,
sul piano economico, per pianificare e
garantire un futuro migliore per i loro
figli, sono quelle tradizionali: il risparmio, inteso come libretti di risparmio,
fondi di investimento e piani di accu-
www.100torri.it
Alla scoperta dei ‘Capannoni’
Un giro all’interno dell’ ex Caserma Scotti
di Matteo Maso
“Domanigrande”, così
il futuro diventa migliore…
Cattolica Previdenza e il domani dei nostri figli: proposte da prendere in considerazione
costano almeno 13 mila Euro, più libri
e supertasse, che diventano almeno 31
mila fuori casa. Se poi si pensa di
avviare per il figlio una attività autonoma, si va dai 26.000 ai 52.000 euro.
mulo. Ma siamo sicuri che sia la scelta
giusta?
Per far studiare un figlio all’università,
i costi non sono ‘leggeri’: in una sede
vicino a casa, cinque anni di università
13
Sulla base dei costi ad oggi si può
costruire un piano di risparmio personalizzato in funzione degli obiettivi: in
pratica, si tratta di una assicurazione a
termine fisso, con rivalutazione annua
del capitale, pagamento di un premio
annuo costante, garanzie accessorie in
caso di morte, invalidità totale e permanente, in caso di morte di entrambi i
genitori. Premio minimo annuo:
1.200,00 euro, massimo 7.500,00 euro.
La durata dei piani va da un minimo di
10 ad un massimo di 26 anni. E ci sono
pure degli interessanti incentivi. Se si
adotta il Piano Università e il diploma
arriva negli anni previsti, con una votazione di almeno 90/100, ad un’età non
superiore a 19 anni, è previsto un
bonus del 10% in più sul capitale rivalutato. Se invece il prescelto è il Piano
Master, il super-bonus sale al 20% nel
caso il figlio consegua una laurea (specialistica, magistrale, ciclo unico) negli
anni previsti, con una votazione non
inferiore a 100/110 e ad un’età non
superiore a 26 anni.
C’è anche un Piano Libero, per famiglie con più figli che vogliono un piano
di risparmio - non necessariamente
finalizzato agli studi - beneficiando
però di tutti gli altri vantaggi previsti
dal prodotto; o famiglie che non possono sottoscrivere più contratti per
importo minimo (es. 2.000€, ma 2
figli), o ancora famiglie con bimbi
diversamente abili.
Centotorri -- Aprile 2011
14
5-04-2011
21:52
Pagina 14
Storia
F
ranco Seita, torinese di
nascita (1934), chierese di
adozione, dopo aver completato gli studi ha fatto parte del 3°
Reggimento
Artiglieria
da
Montagna Julia con l’incarico di
ufficiale addetto agli automezzi.
Fino alla pensione ha lavorato in
qualità di ‘export manager’ e ha
molto viaggiato all’estero approfondendo la conoscenza delle lingue
francese, spagnolo ed inglese. È
iscritto all’ Associazione Nazionale
Alpini e ha collaborato come redattore nel giornale della sezione di
Torino ‘Ciao Pais’.Negli anni scopertosi anche scrittore, ha dato alle
stampe, con successo, numerose
pubblicazioni tra le quali spicca il
volume ‘La Maroda’ (2009 Neos
Edizioni). Nel lontano 1972 pubblica sulle pagine del settimanale locale ‘Cronache Chieresi’ – in occasione del ‘25 Aprile’ - la novella partigiana dal titolo: “Al bric ‘dla
Spirata” che, in sintesi, vi proponiamo.
Li aveva sistemati bene i suoi uomini, Paolo; ed ora dopo aver fatto il
solito giro d’ispezione, dando le solite raccomandazioni per la notte, a
cominciare dal primo posto, situato
sopra la Barbacana era arrivato all’ultimo vicino alle Ossole, sotto al bric
‘dla Spirìta. Da lì, come ogni sera,
avrebbe proseguito verso i ‘Neri’ per
incontrare i due paracadutisti inglesi.
Thomas e Richard, che vivevano
Il 25 aprile in una novella partigiana
“Al bric ‘dla Spirata”, autore (nel 1972) il chierese Franco Seita
di Valerio M aggio
nascosti con una
potente radio su ai
‘Sòlit’. Il sole stava
tramontando dietro al
Monviso e l’aria di
Settembre era frizzante. Guardando la pianura
verso
il
Canavese, gli veniva
in mente la famiglia.
Quante cose gli aveva
raccontato papà quando, la sera dopo cena,
andavano a fare un
giretto chiacchierando
del più e del meno.
Come quell’ultima
volta, prima di partire per Bassano
Spaccio Tessitura
Enzo Stella
per il corso allievi ufficiali, quando papà lo
accompagnò alla stazione e passando per
piazza San Carlo gli
aveva
detto:
“Guardiamola bene
questa nostra bella
piazza…chissà se la
rivedremo ancora”.
Era il 16 novembre
1942. E a Paolo gli si
era stretta la gola a
vedere la piazza luccicante di frammenti di
vetri rotti dai bombardamenti ed il suo
monumento al ‘ Caval ad brons’ rico-
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perto di assi con i sacchetti di sabbia
e le scritte’ Viva l’ Aòsta’. “Perché
quel crapone ci ha portati in questa
guerra? Giuro che questa sarà l’ultima!”. Gli scappò forte a Paolo, ora,
mentre si arrampicava su per la stradina per raggiungere i paracadutisti
inglesi. […] “Questa nostra guerra
partigiana è veramente santa, non
come le Crociate che studiavamo in
Liceo, perché la combattiamo per un
mondo migliore, perché diventi
migliore la nostra patria, e nessuno ci
ha spinti a farla, nessuno a cui stia a
cuore questo quell’interesse, spesso
camuffato da paroloni retorici, per cui
adesso è difficile far capire ai ragazzi
che cosa vogliono dire parole come
patria casa e famiglia. E quando sarà
finita, dovremo fare meglio le cose
per difendere questa libertà per la
quale combattiamo, magari non più
con i parabellum, ma a qualunque
costo e da qualunque parte venga una
nuova minaccia di dittatura. E dovremo dimenticare, già fin d’ora, l’odio
che molte volte si lega al dito che
preme il grilletto. Mi fa una rabbia
quando sento Gino, il Garibaldino,
che si vanta di aver tagliato in due
con la mitraglia quel sergente anziano
della Milizia”. […] Il sole era sceso
completamente e le uniche luci che si
vedevano, per via dell’oscuramento,
erano le stelle e gli unici rumori che
si sentivano erano i passi di Thomas e
Richard che arrivavano all’appuntamento e con la loro voce da Cric e
Croc dicevano: “Hallo Paulo, sai cosa
ha detto stasera Radio Londra?”.
AUGURI
BUONA
PASQUA
Centotorri - Aprile 2011
14
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16 dintorni
6-04-2011
21:18
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Dintor ni
Pralormo,MesserTulipano e il tricolore
Nel parco del castello, fino al 1 maggio 2011
T
orna,
al
castello
di
Pralormo,
“Messer
Tulipano”, che trasforma
ogni primavera il parco all’inglese
in un vero giardino incantato, che
accoglie nelle pertinenze mostre e
esposizioni a tema.
Accanto all’incredibile fioritura
infatti, la manifestazione propone
ogni anno un argomento collaterale
che anima il parco e le pertinenze
offrendo spunti interessanti per
visitatori grandi e piccoli. Per la
XII edizione si è pensato di sviluppare l’argomento “tricolore” per
celebrare il 150 anniversario
dell’Unità d’Italia. Alcune aiuole
saranno dedicate ai tre colori della
bandiera italiana, inoltre nella serra
“L’Italia a tavola” una collezione di
vasi particolari nei 3 colori della
bandiera e le ricette caratteristiche
delle diverse regioni italiane. Nella
cappella: “Italia bella da morire” in
omaggio agli eroi delle guerre
d’Indipendenza che combatterono
e morirono per l’Unità d’Italia,
musica, fiori e suggestivi ex-voto.
Nel teatro di verzura “Profumi
d’Italia” una grande Italia composta dalle erbe aromatiche caratteristiche di ogni regione grazie alla
passione e alla competenza di un
appassionato botanico. Nel portico
del Castello “Fratelli d’Italia” la
storia della bandiera tricolore.
L’antica Orangerie sarà interamente dedicata alla rievocazione del
modo di vivere di questi ultimi 150
anni: dal 1861 al 2011, una “carrellata” sugli usi e costumi che
immergerà il visitatore nell’atmosfera entusiasmante del momento
unitario, dell’Esposizione Universale del 1911, degli anni straordinari a cavallo del 1961 tra moda,
musica, design. Nel giardino della
vasca, tante anatre segnavento
patriottiche svettano tra tulipani
fiammeggianti.
Per i più piccoli: la casetta di
Pinocchio, il burattino più furbo
d’Italia; il piccolo pollaio con “150
la gallina canta” e la tradizionale
caccia alle uova nel parco. Orario:
dal lunedì al venerdì 10-18, sabato,
domenica e festivi 10-19. Ingresso
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17 dintorni
6-04-2011
21:09
Pagina 17
Dintor ni
D
omenica 20 marzo si è svolta
a Pino T.se la 1^ edizione del
premio “Giovane agricoltore”, istituito dallo Sportello scuola
volontariato e dal Museo delle
Contadinerie di Valle Ceppi. Ha vinto
il premio Luca Razzetti, che frequenta
la 5^ B di agraria all’Istituto Vittone di
Chieri ed è intenzionato a seguire le
orme paterne nella gestione di un’azienda agricola a Pino.
Alla manifestazione sono intervenuti il
sindaco Andrea Biglia e il suo omologo nella versione ragazzi, Jacopo
Olagnero, che hanno consegnato il
premio: un buono libri e un cappellino
Pino Torinese, premio “Giovane agricoltore”
Ha vinto Luca Razzetti, che frequenta la 5^B di Agraria al Vittone
ricordo da parte del Museo.
zioni di Elena Soroldoni;
Il prof. Mario Pennacini,
Elisa Salvalaggio ha letto e
direttore della Scuola di
commentato brani del libro
agraria del Vittone, ha inco“L’uomo che piantava gli
raggiato il ragazzo a prosealberi” di Jean Giono e ha
guire gli studi; hanno parlaparlato del parco di Val
to Alessandra Tosi, nella
Troncea e della politica
veste di Assessore all’amdella Regione a proposito di
biente e architetto del paealberi. La festa è stata rallesaggio Fabrizio Radicati, in
grata dalla Briccolin-a
qualità di Assessore ai gio(Luciana Gallina) e dal
vani e all’agricoltura. Nel corso dell’eMurso (Beppe Bocassi), due costumi di
vento Marco Leone ha presentato il suo
Pino ricostruiti con fedeltà filologica, e
libro “Doni di madre terra”, con illustradalla musica di Dino Tron, che fa parte
Tullio Fabrizi, un santenese
testimone della storia
AArtes
al Maggio
Santenese…
A lui, classe 1921,il Comune di Santena ha consegnato una targa e presentato la pubblicazione
della sua testimonianza e di coloro che condivisero con lui le vicende di quel periodo di guerra
di Alessia Arba
1
° settembre 1939: la Germania
invade la Polonia. È l’inizio
della Seconda
Guerra Mondiale. A
metà giugno del 1940,
il primo bombardamento su Torino. Nel
1941 una serie di
avvenimenti segna
l’Europa e, alla fine di
quell’anno con l’attacco dei Giapponesi
a Pearl Harbour, gli
Stati Uniti entrano in
guerra.
A Santena nel 1943,
zona Gamenario, si
trova
il
6°
Reggimento del Genio Militare
presso una delle basi antiaeree poste
in difesa di Torino. Da qui partono i
ricordi di Tullio Fabrizi, classe
1921, origini abruzzesi (nato in provincia
dell’Aquila,
Cagnano
Amiterno il 22 giugno), romano
d’adozione (si trasferisce con la
famiglia a Roma nel ’33), arruolato
nel 1940, nel febbraio del ’43 trasferito a Santena e rimasto dopo la
guerra per amore. A lui il 2 giugno
scorso, l’amministrazione comunale
della città consegna una targa e presenta la pubblicazione della sua
testimonanzia e di coloro che condivisero con lui le vicende di quel
periodo. L’opuscolo, curato e distribuito dall’Associazione “Le radici,
la memoria”, è scritto da Giovanni
Gaude e Teresa Tosco. Il compito di
Tullio, insieme a quello di altri 32
militari italiani, era “di intercettare
il passaggio dei bombardieri americani ed inglesi con gli aerofoni,
individuarne la rotta con i fari e
segnalarla alle basi antiaeree posizionate prima di Torino. Il pericolo
non erano i bombardieri ma i caccia
che mitragliavano le postazioni”.
Giorni di guerra allietati, nelle
domeniche, dai balli e canti con le
ragazze del Gamenario e Tetti Giro
www.100torri.it
della band Lou Dalfin, con la quale
dal 1990 rivisita la musica occitana in
chiave folk-rock. Infine è stato proiettato un filmato degli anni ’60 (restaurato, arricchito e musicato a cura di
Fotodelpino e del Museo e del quale è
stato prodotto un DVD in vendita da
Fotografia del Pino) sulle gare a Pino
della “lesa”, lo slittino di rustica preparazione, del quale ne sono conservati due esemplari al Museo delle
Contadinerie Nella foto:Luca
Razzetti, il sindaco Andrea Biglia, il
sindaco dei giovani Jacopo
Olagnero.
che spezzavano la routine quotidiana: il turno di guardia, la manutenzione degli impianti,
la spesa nei negozi
locali…I problemi
iniziano nel settembre
dello stesso anno con
l’Armistizio e la successiva occupazione
dei tedeschi che a
Santena stabiliranno il
loro comando al
Castello
Cavour.
Tullio scappa per
ritornare a Roma ma
ben presto si rende
conto che è impossibile. Lasciato il campo,
segue il rio Santenassa e si nasconde, a pochi passi dalla ferrovia, in un
cespuglio. È l’inizio della sua
seconda vita. Una vita vissuta in
clandestinità sino al 30 aprile 1945.
Un contadino lo trova, lo ospita e gli
da rifugio nella sua casa di via Tetti
Giro. Qui conoscerà la figlia di
Cichin (Clemente Domenino)
Lucia, che diverrà, alla fine della
guerra, sua moglie. Lavorerà come
addetto alla manutenzione alla San
Giorgio, fabbrica pistoiese, di
Cambiano. Qui, per tutti sarà Giulio
Di Donato, classe 1919 per non
arruolarsi nellaRSI (Repubblica
Sociale Italiana). Conosce il
Capitano Negro, capo dei partigiani,
sulle colline di Moncucco che gli
spiega che potranno aiutarli nell’occupazione della fabbrica. Non succederà poiché i tedeschi fuggirono
prima. Come scrive Tullio Fabrizi
nella prefazione dell’opuscolo “ho
mantenuto viva la memoria dei
ricordi di guerra 1940 – 1945 per
me, la famiglia, in ricordo di chi ha
perso la vita per la libertà di tutti e
perché non accada più”.
MOSTRA DI RICAMO dal 14 al 22 maggio (sab-dom-lun dalle
10 alle 19; gli altri giorni dalle 15 alle 19)
MOSTRA DI PITTURA dal 8 al 12 maggio e dal 23 al 26 maggio (sab-dom dalle 10 alle 19; gli altri giorni dalle 15 alle 19)
Inaugurazione sabato 7 maggio ore 17
ome ogni anno, e quest’anno festeggiamo i 20 ANNI della
FONDAZIONE della Associazione ARTES, nella splendida cornice del Castello di Camillo Benso Conte di Cavour
a Santena – Salone Visconti Venosta, si terra’ la MOSTRA DI
PITTURA e di RICAMO .
Quest’anno la mostra e’ straordinariamente piena di novita’.
I PITTORI, in concomitanza dei festeggiamenti dei 150 anni
dell’Unita’ d’Italia, hanno voluto dedicare alcune loro opere all’evento e …. non solo. Si sono cimentati nelle piu’ svariate tecniche dove si nota una straordinaria qualita’ d’invenzione ed applicazione .
Una sezione particolare sara’ dedicata alla SCULTURA su legno
(decorazione ed intaglio), al DECOUPAGE ed alla CERAMICA.
Le RICAMATRICI, dal canto loro, proporranno nuove opere
dove la ricercatezza dei disegni e la manualita’, guidata dalla
grande esperienza dell’insegnante Maria Vazzana, traspaiono
dai ricami tradizionali e dal punto Bandera. Anche loro hanno
voluto dedicare, per i 150 anni dell’Unita’ d’Italia, una sezione
particolare al Bandera. …… nessuna cornice era piu’ adatta del
Castello di Cavour!
….. Vi aspettiamo….. per info tel. 333/4468464 – 338/2608390
C
ASSOCIAZIONE ARTE SANTENA
VENTENNALE DELLA FONDAZIONE
I PITTORI, LE RICAMATRICI E TUTTI I SOCI
vi augurano
una PASQUA di gioia e serenità
Foto del Sig. Tullio Fabrizi a cura
dell’Associazione “Le radici, la
memoria”
Associazione Arte Santena - Vicolo S. Lorenzo, 27
10026 Santena (TO)
17
Centotorri - Aprile 2011
18 dintorni
6-04-2011
21:01
Pagina 18
Dintor ni
Baldissero, con
“Albacherium” a Racconigi
Con il rinnovo del consiglio direttivo dell’Associazione Culturale
P
arliamo di ‘Albacherium’, i
cui soci hanno riconfermato
Pier Carlo Maschera nel
ruolo di presidente, l’ex assessore
Bruna Castelli in quello di vicepresidente , mentre Elisa Bertuzzi
è stata chiamata a ricoprire la carica di segretaria. Sono riprese, con
notevole incremento,
le già
numerose iniziative messe in atto
dall’associazione baldisserese.
Nell’ambito delle celebrazioni del
150° anniversario dell’Unità
d’Italia, “Albacherium” ha programmato la visita a Racconigi e
al Palazzo Reale di Torino per la
mostra “Il Re Galantuomo”, a cui
hanno partecipato, complessivamente , una sessantina di persone.
Lunedì 4 aprile, presso il Centro
Incontri Comunale “Paluc”, il
prof. Vanetti ha illustrato lo
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“Statuto Albertino”, mentre sabato 9 aprile lo stesso centro ha
ospitato la presentazione del libro
“Un trenino di parole”, favole,
filastrocche e racconti dedicate al
mondo dei più piccoli, di Pier
Carlo Maschera. Altre iniziative
sono comunque andate ad arricchire il giù nutrito programma : la
visita guidata “Il Risorgimento
nelle vie di Torino”, condotta
dalla prof..sa Iaccarino( sabato 16
aprile), la presentazione del libro
“Il Risorgimento – medaglie storiche dell’Unità d’Italia” a cura del
dott. Ambroso (10 maggio) e la
visita agli Appartamenti Reali,
Tombe Reali e Biblioteca (in
esclusiva per l’associazione) presso la Basilica di Superga (21 maggio).
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Centotorri - Aprile 2011
18
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19 mangiare
6-04-2011
21:10
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Speciale Mangiarbene a Pasqua
La buona Pasqua
dei vegetariani
Dalla frittura di verdure ai carciofi, dal farro alle polpette di riso
MANGIARBENE & SANO
P
asqua, tempo di aneliti
di primavera e di pranzi
pantagruelici e abbuffate. Sulle tavole sono soprattutto
agnello e capra a farla da
padrone. Per chi ha scelto la via
vegetariana alla vita, cosa
resta? Molto altro. Ecco alcune
istruzioni per mangiare bene (e
vegetariano) a Pasqua.
Per iniziare, una serie di antipasti tanto essenziali quanto
accattivanti. La frittura non è
solo natalizia, si rivela un buon
modo per cominciare
qualsiasi
pranzo. Una frittura di verdure,
rigorosamente di
stagione,
può
andar per la maggiore. Carciofi
fritti in pastella
(bastano acqua,
farina di grano
duro, un goccio
di birra, sale e
pepe), patate in
pastella semplice di acqua e farina, crespelle
dolci di mais, crespelle di
farina di ceci. Preparazione,
costi e palato ringraziano.
Sui primi le possibilità si
allargano. Intriganti conchiglioni con asparagi e ricotta,
impreziositi da un filo di parmigiano: sembra difficile da
cucinare, eppure ci vuole un
attimo. Oppure, una succulenta e sostanziosa lasagna con
ragù di soia. Tipici di questo
periodo sono i carciofi. Per
questo consigliamo un risotto
ai carciofi, ravvivato da vino
bianco e scalogno fresco. Per
secondo si può guardare alla
soia e ai suoi derivati: seitan
impanato o fritto, tofu in salsa
piccante o agrodolce.
Oppure si può pensare ad una
zuppa di farro e fave, che abbina gusto e sostanza. Mentre per
chi predilige i classici sapori
nostrani, consigliamo gli asparagi croccanti: asparagi bianchi impanati con acqua, sale,
pepe e farina di ceci, e accompagnati ad un trito di prezzemolo, mandorle e noce moscata. Infine, i dolci…L’Italia è
famosa per le sue specialità: la
pastiera campana, la pinza
triestina, le scarcelle pugliesi,
lo zuccotto siciliano. Per chi
bada alla linea e soprattutto
per i vegani, meglio indirizzarsi su delle polpette di riso dolci,
preparate con del riso muromachi messo a bagno in una
fondo di latte di riso, mandorle
e vaniglia, e impastato con una
pastella di farina di manitoba e
zucchero. Il pranzo è servito,
buon appetito a tutti.
PRANZO di PASQUA
24 aprile 2011
45 € - Bambini fino a 12 anni 20 €
Caparra 20 € a persona
ANTIPASTI
Profumata di manzo ai frutti di bosco con scaglie di Grana
Asparagi della cascina alla mimosa
Sformato tiepido di asparagi della cascina
PRIMI
Risotto di Carnaroli con punte d’asparagi
Chicche di patate del Centocinquantenario al ragù di cinghiale
Cucina tipica
Piemontese
SECONDI E CONTORNI
Coppa alle nocciole di Langa, con asparagi della cascina alla parmigiana
Capretto della Val di lanzo al forno, profumato al ginepro, con patate
DESSERT
Semifreddo di ricotta ai lamponi
Colomba pasquale con salsa all’arancia
VINI: Barbera d’Asti Crotin 1897 - Collinello Terre dei Santi Spumanti
CENA DI PAQUA e PRANZO di PASQUETTA APERTO
con i menù consueti
CENA di PASQUETTA CHIUSO
Agriturismo Daij Gépolin al Castello di Corveglia Borgo Corveglia, 86 14019 Villanova d’Asti
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19
Centotorri - Aprile 2011
20 mangiare
L
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21:07
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Speciale Mangiarbene a Pasqua
La colomba, un’idea...longobarda colombe.
Da allora la colomba pasquale
a colomba pasquale è un
tipico dolce pasquale, così
come panettone e pandoro
sono associati alle tradizioni
gastronomiche del Natale. E’
anche vero che un detto popolare
ha denominato questo dolce
anche con il nome di uccello della
pace. Anche se le leggende vorrebbero far risalire questo dolce pasquale in epoca longobarda, addirittura al re longobardo Alboino
che durante l’assedio di Pavia si
vide offrire, in segno di pace, un
pan dolce a forma di colomba,
oppure legata ad una leggenda
che coinvolge la regina longobarda Teodolinda ed il santo abate
irlandese San Colombano; le ori-
Secondo la leggenda, fu Alboino ad inventarla.
La realtà rimanda l’invenzione ma non sposta di molto il luogo…
gini di questo ormai indispensabile coronamento delle mense pasquali sono assai più recenti. Fu
Dino Villani, direttore pubblicità
della ditta milanese Motta, già
celebre per i suoi panettoni natalizi, che negli anni trenta del 1900
per sfruttare gli stessi macchinari
e la stessa pasta, ideò un dolce
simile al panettone, ma destinato
alle solennità della Pasqua. La
ricetta poi venne ripresa da
Angelo Vergani che nel 1944
fondò
la
Vergani srl,
azienda di
Milano che
ancora oggi
produce
volò sulle tavole di tutti gli
italiani, e anche ben oltre i
nostri confini. L’impasto originale, a base di farina,
burro, uova, zucchero e buccia d’arancia candita, con
una ricca glassatura alle
mandorle, ha assunto forme
e varianti di ogni tipo, per la delizia di grandi e di piccini.
Molinetto: solo frutti di stagione
L’azienda agricola a Pecetto in Strada Virana
P
roduttori di frutta e verdura da ben quattro generazioni: stiamo parlando dell’Azienda Agricola Molinetto, a Pecetto, in Strada Virana
42. “Cominciò il mio bisnonno agli inizi del ‘900 – dice l’attuale titolare, Piergiorgio Miravalle – e da allora siamo sempre andati avanti,
aggiungendo e modernizzando ma sempre nel rispetto di un principio fondamentale: solo frutta e verdura di stagione.”
Così, su una superficie di 13 ettari coltivati, di cui 8 mila metri quadri protetti sotto tunnel, l’azienda produce e vende, ad una clientela sempre più
numerosa e affezionata, il meglio dei prodotti di stagione: pomodori, insalate, zucchine, peperoni e melanzane, meloni e angurie, fragole, ciliegie,
albicocche, pesche, susine, mele e pere. “Pur non praticando l’agricoltura
biologica – spiega Miravalle – abbiamo adottato metodi di ‘lotta integrata’
assai moderni ed efficaci, che utilizzano sia le facoltà della lotta biologica
che metodi agronomici classici. Limitiamo al minimo indispensabile il trattamento chimico e, quando li usiamo, si tratta di prodotti a basso impatto
ambientale.”
Ma perché tante famiglie scelgono l’azienda agricola Molinetto anziché
cercare frutta e verdura al supermercato? “Perché la qualità e la freschezza
del prodotto, da noi, sono più che garantiti. Comprare un pomodoro – conclude il titolare - raccolto nelle 24 ore precedenti, o l’insalata e gli zucchini raccolti il giorno stesso, è un vantaggio che si spiega da solo.”
Domenica 24 Aprile
Menù Pasqua 2011
Aperitivo
Insalatina del Pescatore
Fagottino di Bresaola con Rucola e Stracchino
Finissima di Sanato ai Frutti di Bosco
Sformato di Parmigiano in Crema di Spinaci
Risotto Zucchine e Scamorza
Maltagliati Tricolore al ragù d’Anatra
Agnello alle Mandorle
Filetto di Vitello alla Boscaiola
Contorni
Dolce Pasquale
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20
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21 mangiare
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21:12
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Speciale Mangiarbene a Pasqua
si tipi di taglio per la carne di
Tenero, delicato agnello...
agnello:
Q
uella dell’agnello è
un’immagine di per sé
così fragile, tenera e
dolce da essere scelta come simbolo universale di purezza e
innocenza. L’agnellino è un animale innocuo e pacifico e sin dall’antichità è stato considerato un
importante
simbolo
sacro,
soprattutto tra le popolazioni
particolarmente dedite alla
pastorizia. L’agnello è anche uno
degli animali più sacrificati e, a
dispetto della sua figura innocente, è anche uno dei più consumati a tavola, in modo particolare
durante le celebrazioni della
Pasqua. Ma spostiamoci a un’analisi “tecnica” dell’agnello, definendo meglio le sue generalità: è
chiamato con questo nome il piccolo della pecora entro il primo
anno di età. Anche all’interno di
Tutto quel che c’è da sapere, in cucina, sull’animale più sacrificato della storia
questo ristretto periodo di vita
bisogna operare la distinzione
tra l’agnellino da latte e l’agnellone. Il primo, noto anche come
abbacchio nel Lazio (da cui pren-
de il nome il tipico piatto romano) non deve superare le quattro
settimane di vita, periodo in cui
si nutre solo del latte materno e
pesa intorno ai 7-8 chili. La sua
carne è tenera e delicata e non
presenta grasso.
Viene invece considerato agnellone l’esemplare in un periodo di
vita compreso tra i due ed i sei
mesi, che si nutre di erba e la cui
carne è costituita da una parte di
grasso chiara e particolarmente
saporita. Si distinguono sei diver-
Ciocca
Menu’ di Pasqua
Antipasti:
- Il cosciotto, fatto soprattutto
arrosto.
- Le costolette, cucinate nei modi
più disparati (impanate, al forno,
sulla brace, ecc.).
- La spalla, anch’essa preparata
in differenti modi.
- Il petto, caratterizzato da un’alta percentuale di grasso, ma
molto saporito.
- Il carré, schiena e costole, è utilizzato per piatti più elaborati
come la corona d’agnello.
- Il collo, tipicamente utilizzato
per lo spezzatino.
La carne di agnello, una volta
acquistata, va conservata in frigorifero per un massimo di 48
ore, termine oltre il quale le sue
qualità iniziano ad alterarsi. Per
tempi più lunghi sarebbe opportuno congelarlo, privandolo
prima delle sue parti più grasse. I
più importanti produttori di
carne di agnello da consumo si
trovano in Sardegna ed in
Abruzzo e solo una minima parte
proviene dall’estero, tramite
importazione.
Coscia di Fassone piemontese primaverile
Involtini di bresaola di punta d’anca con caprino e rughetta
Asparagi nostrani alla Savoia
Uova pasqualine farcite
Aspic con pollo e verdure di stagione
Primi piatti:
Menù di PASQUA 24 Aprile 2011
Risotto Carnaroli mantecato alle fragole e Chardonnay
Maltagliati caserecci al ragù di salsiccia e radicchio
Albese con asparagina e parmigiano
Peperoni alla piemontese
Torta pasqualina
Secondi piatti:
Risotto zucchine pecorino con glassa all’aceto balsamico
Lasagne di Asparagi
Agnello in casseruola alle erbette fini accompagnato da patate
novelle al rosmarino
Spalla di maialino nostrano al Calvados accompagnato da
asparagi al burro fuso di montagna e parmigiano
Carrè di agnello al forno
Roast beef con salsa di noci e aceto balsamico
Patate al forno - asparagi burro e parmigiano
Colomba pasquale farcita con crema chantilly e cioccolato
Acqua - caffè con grappe castelnovesi
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selezionati vini piemontesi
Colomba con crema al Marsala
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Centotorri - Aprile 2011
22 mangiare
6-04-2011
21:11
Pagina 22
Speciale Mangiarbene a Pasqua
Il Re Sole ‘l’inventore’
delle uova di cioccolato
La tradizione dell’uovo di Pasqua nella storia remota dell’umanità
L
’ uovo è il più antico simbolo dell’origine della
vita; è sempre stato associato alla primavera, alla rinascita e, nella cultura cristiana, alla
resurrezione. La tradizione
pagana di scambiarsi uova dipinte nelle feste propiziatorie della
fertilità risale agli Egiziani ed ai
Persiani. Il dono era considerato
di buon auspicio, in quanto simbolo del rinnovarsi della vita.
Tale simbologia, con qualche
variante, fa parte della cultura di
moltissimi popoli antichi. Tra i
romani, ad esempio, Plinio testimonia il costume di seppellire nei
campi uova dipinte di rosso, per
tenere lontani gli influssi malefici
e propiziarsi un buon raccolto.
La Pasqua ebraica (da “Pasach”,
passaggio) è la ricorrenza che
nel tempo ed alcune leggende lo
hanno legato alla figura di Cristo
risorto: Maria Maddalena era
una delle donne che erano andate al sepolcro di Gesù, ma l’aveva
trovato vuoto. Allora corse alla
casa nella quale si trovavano i
discepoli, entrò tutta trafelata ed
annunciò la straordinaria notizia. Pietro, uno dei discepoli, la
guardò incredulo e disse:
“Crederò a quello che dici solo se
le uova contenute in quel cestello
diverranno rosse.” E subito le
uova si colorarono di un rosso
intenso. Un’altra leggenda fa
ricorda l’esodo dall’Egitto e la
rinascita spirituale. Il pasto
rituale della festa, oltre all’agnello (simbolo di dolcezza e di sacrificio) ed al pane azzimo (simbolo
di penitenza), prevede le uova,
simbolo di una nuova vita. La
simbologia ebraica fu assimilata
dai primi cristiani, per celebrare
il ritorno alla vita di Cristo.
L’uovo fu mantenuto come
emblema della rinascita ed associato alla sacralità del battesimo,
da cui la tradizione di scambiarsi
uova benedette. Anche l’uso di
colorare le uova si è mantenuto
Orario: dal lunedì al giovedì 15,00 - 20,00
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risalire la tradizione a Luigi VII
di Francia, ai tempi del ritorno
dalla Seconda Crociata: un abate
parigino accolse il sovrano con
un dono di centinaia di uova,
troppe anche per il cortigiano più
ingordo. Fu così che Luigi VII
pensò di farle dipingere e distribuirle ai suoi sudditi. Quattro
secoli più tardi, sempre in
Francia, il Re Sole, grande scialacquatore ed amante del lusso,
ebbe l’idea di rivestire le uova di
cioccolato.
Ancora oggi, in molte case, si
colorano le uova sode, con colori
vegetali e alimentari (spinaci,
ortiche e prezzemolo per il verde,
camomilla o zafferano per il giallo), oppure si svuotano facendo
un forellino con un ago ad ogni
estremo del guscio e decorando
solo quello. Quanto all’uovo di
cioccolato, è ormai d’obbligo su
ogni tavola.
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con ingredienti naturali di prima qualità.
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22
chiuso
Centotorri - Aprile 2011
23 riflessione
6-04-2011
21:12
Riflessione
U
no semplice sguardo al
nostro quotidiano e vediamo un’umanità confusa, in
preda alla solitudine, instabile,
incapace di tessere legami sociali
non funzionali o anche semplicemente utilitaristici, portata a vedere
l’altro solo in chiave di confronto e
sfida. I termini che ‘amiamo di più:
flessibilità, precarietà, compromesso, rischio … La realtà non esiste
più sostituita dalla sua rappresentazione mediatica e il ‘prossimo’
evangelico ormai decisamente
scomparso; i legami e le unioni
solo mezzi da consumare e assoggettati agli stessi criteri di valutazione degli altri oggetti di consumo, il brutto ma comodo … l’ ‘usa
e getta’. Siamo violentemente
segnati da mutamenti epocali e non
vogliamo rassegnarci, viviamo di
contraddizioni, radicalizzati nella
soggettività e incattiviti nella solitudine che logora il tessuto della
solidarietà. Siamo davvero fragili!
E se l’economia è schiacciata dalla
paura e fa scivolare la politica
verso limitate sicurezze mascherate
da presunti stati di emergenze, ci
ritroviamo frastornati da ombre e
drammi che ci siamo costruiti e
inventati con le nostre stesse mani.
Ci stiamo comportando da vagabondi facili prede di manipolazioni
e sussurri che sollecitano illusioni
ed ebbrezze che lasciano smarrimento e frammentazione. Proprio
in questo quadro catastrofico,
quasi irreale, la Chiesa si immette
come segno di risveglio con la sua
L’ Edicola di ieri
Pagina 23
Celebrare la Pasqua vuol dire
proseguire il cammino di fede
La fragilità del momento presente non può lasciarci nella confusione
di P. Pio G. Marcato op
forza di umile testimone di speranza e di verità annunciando Cristo
morto e risorto.
Umiltà non solo come atteggiamento di fondo ma come virtù che
definisce il suo stesso modo di
essere Chiesa nella sequela del suo
Maestro che ha dato prova dell’amore incondizionato del Padre per
l’intera umanità schiava del proprio egoismo. La cultura dominante sfida la Chiesa a riscoprire questo aspetto positivo di sé perché la
ritiene incapace di offrire effettivamente gioia e vita. Ma è proprio
dalla Pasqua del suo Signore che
morte e vita, segno di scontro titanico, riservano per l’umanità un
cambio di vedute e di aspettative.
Solo la vita e il dono della pace
pongono in essere un’umanità
nuova, riconciliata e libera. La
vicenda di Gesù, la sua sconfitta
sulla croce e la definitiva vittoria, il
suo farsi sempre servo dell’umanità, mette a nudo l’illusione della
prepotenza del male indicando in
accoglienza, condivisione e uguaglianza i caratteri della riconciliazione e l’inizio di una nuova, vera
umanità. Celebrare la Pasqua cristiana non è sospendere gli interrogativi drammatici che ci assillano:
il dramma di comunità e intere
nazioni in ricerca di identità, libertà e democrazia, il dramma di un
nucleare che sta annientando uno
sviluppo frenetico e tecnologico a
cui ci si rivolgeva per ‘imporre’ il
benessere ad una nazione, la presenza dello straniero, del profugo,
del clandestino che desidera
dimenticare un passato e ‘rifarsi la
vita’ in un’umanità solidale ma che
deve fare i conti con egoismi e
chiusure disumane.
I drammi che esplodono non si
possono soffocare o ignorare ma si
devono affrontare guardandoli
nella radice e illuminandoli con il
mistero di un vita, quella di Cristo,
che donata e accolta invitano alla
gratuità e alla condivisione. Con la
Grande Quaresima siamo stati continuamente invitati a vedere il
mistero della vita e scendere nelle
profondità del “Sepolcro” divenuto
inaspettatamente vuoto, sì, aperto e
ANDRIOLO
GIOVANNI
a cura di Valerio Maggio
I torinesi hanno celebrato insieme
il primo e il secondo Risorgimento
& C. s.n.c.
( La Stampa 26 Aprile 1961)
“
[…]Torino ha ricordato di essere stata per due volte al centro della
lotta per l’unità e la libertà della patria. […] In piazza S. Carlo il
sindaco avv. Peyron ha parlato per primo: ‘Come esaltiamo le glorie del passato che quest’anno celebriamo, esaltiamo quelle della
Resistenza, che sono recenti, ma ormai affidate alla storia. Io mi inchino alla memoria di tutti i Caduti della Resistenza con il devoto pensiero di sempre e li associo a tutti i Caduti dell’epopea risorgimentale dei
quali essi sono stati i nobili e degni continuatori. […] la libertà conquistata a prezzo di tanti sacrifici, sia tutelata e difesa sempre, e i valori
della Resistenza siano tenuti nella massima considerazione, senza oblii,
senza offuscamenti […]’. Quando dopo gli applausi s’è rifatto silenzio,
s’è avvicinato al microfono l’on. Pertini: ‘Non esiste sede migliore di
Torino, culla dell’indipendenza nazionale e medaglia d’oro della
Resistenza, per ricordare le lotte sostenute dai nostri nonni, dai nostri
padri, da noi stessi per l’indipendenza, la libertà e l’onore del popolo
italiano. […] primo e secondo Risorgimento d’Italia, percorsi da un
unico ideale, affratellati da un unico amor di patria. I 300 di Sapri
accanto ai 300 delle Ardeatine. Curtatone, Montanara, Belfiore,
Custoza con Marzabotto. Calvi e Menotti con Perotti e Giambone. Tito
Speri e Galimberti. I fratelli Bandiera e i fratelli Cervi. […] La stessa
fede, gli stessi ideali mossero i patrioti e i partigiani. La Resistenza è un
patrimonio politico e morale di cui gli italiani devono essere orgogliosi. I partigiani hanno saputo emulare la fierezza e i sacrifici di quelli che
morirono per fare l’Italia unita…”
www.100torri.it
vuoto! Ma per capire lo stupore che
ci assale di fronte a questo evento
così diverso dobbiamo ripartire da
quel momento iniziale. Lui liberamente ‘discese’, non rifiutò di stare
in mezzo a noi, di condividere con
noi, gioie, speranze e dolori, si
curvò sotto il peso del male e si
fece carico dell’intera sofferenza
umana. Scese nel grembo della
Vergine, scese nel sepolcro della
morte. Salì sul Calvario e salì sull’altare della Croce per continuare
ad offrirsi vittima di speranza e di
pace. È qui che rimaniamo appesi a
Lui con la nostra piccola fede affidata. E Lui è lì per donarci il coraggio di rileggere daccapo la nostra
storia e offrire fasci di luce in un’oscurità che ha paura e vorrebbe
soffocare ogni spiraglio. Ma Lui è
lì e invita coloro che confidano in
Lui ad avvicinarsi alla mensa della
vita e sfamare quel desiderio di
assoluto che assale.
Lui vivo invita al suo banchetto:
non solo ci accoglie e spiega la
Scrittura, che parla di Lui, ma prepara la cena della vita, che dà la
forza di proseguire il cammino in
quel mondo distrutto dalle sue stesse mani verso un avvenire più
umano con risposte più vere. Solo
Cristo ridona il sorriso e il valore
della vita.
A tutti gli auguri di una serena,
lieta Pasqua di Cristo Risuscitato!
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Laboratorio e Ufficio:
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Massa in via Aurelia
23
Centotorri - Aprile 2011
24 speciale condominio
6-04-2011
21:13
Pagina 24
Tende, d’obbligo
il modello unico
Spetta all’assemblea indicare tassativamente le caratteristiche estetiche delle tende da sole
che i singoli condomini possono decidere di apporre
CASA & CONDOMINIO
L
’installazione di una tenda
sul balcone dell’edificio
condominiale non incide
sul decoro architettonico se è dello
stesso modello e dello stesso colore di tutte le altre. Spetta quindi
all’assemblea indicare tassativamente le caratteristiche estetiche
delle tende da sole che i singoli
condomini possono decidere di
apporre. La relativa delibera, che è
valida se raccoglie la maggioranza
semplice di un terzo dei partecipanti al condominio e un terzo del
valore dell’edificio, è vincolante
anche per coloro che non hanno
partecipato alla decisione o addirittura sono divenuti proprietari in
tempi successivi. I condomini possono far uso delle parti comuni per
un migliore godimento della proprietà esclusiva, anche nelle parti
corrispondenti ai piani degli altri,
quando però tale utilizzazione non
va a pregiudicare il diritto altrui di
farne parimenti uso. È pertanto
legittima l’installazione di tende
che avviene attaccandosi alla base
del balcone del piano superiore,
www.100torri.it
sempre che ciò non sia impedito
dal regolamento predisposto dall’originario unico proprietario o
accettato dall’unanimità dei condomini. Bisogna però fare attenzione anche al diritto di veduta in
appiombo spettante ai condomini
dei piani superiori. Questi ultimi,
infatti, hanno diritto di guardare
sulla strada pubblica sottostante o
sul cortile interno senza interruzione alcuna. La legge dispone
che la veduta possa essere, oltre
RIMOZIONE AMIANTO
24
che diretta, anche obliqua e laterale: la veduta in appiombo è appunto una veduta laterale verso il
basso. I proprietari dei singoli
piani di un edificio, dunque,
hanno il diritto di non subire, a
causa di costruzioni eseguite da
altri partecipanti al condominio,
una
diminuzione
della possibilità di
esercitare dalle proprie aperture le
vedute in appiombo
sino alla base dell’edificio. Una semplice tenda scorrevole
di tela non può però
considerarsi costruzione vietata, anche
se è collocata a una
distanza inferiore a
quella di tre metri
che la legge prevede debba esistere dal balcone o dalla finestra
sovrastante. Infatti, nell’ambito
dell’unico immobile condominiale
le norme che regolano i rapporti di
vicinato trovano applicazione solo
in quanto compatibili con la struttura del l’edificio e con le caratteristiche dello stato dei luoghi.
Spetta pertanto al giudice valutare
se nel singolo caso queste norme
debbano essere osservate, considerando l’esigenza di contemperare i diversi interessi dei condomini.
Centotorri - Aprile 2011
25 speciale condominio
6-04-2011
21:06
Pagina 25
CASA & CONDOMINIO
Il cortile è (anche) dei bambini
Blatelle Germaniche
I giochi nello spazio comune non si possono vietare ai bambini: fior di sentenze lo confermano.
Ma è possibile disciplinarli
maggioranza che ponga questo divieto è
uando nel condominio ci sono
invalida. Perché sia legittima e vincolanmolti bambini, i loro giochi in
te nei confronti di tutti, una simile proicortile infastidiscono alcuni
bizione deve essere contenuta in un
condomini che vorrebbero vietarli.
regolamento condominiale di tipo conVediamo cosa dice la legge.
trattuale, allegato agli atti di acquisto
L’articolo 1102 del codice civile:
delle singole unità immobiliari e quindi
“Ciascun condomino può servirsi della
accettato da ogni acquirente al momencosa comune, purché non alteri la destito del rogito notarile. Questo non signinazione e non impedisca agli altri partefica che i giochi negli spazi comuni non
cipanti di farne pari uso secondo il loro
possano essere disciplinati. Secondo
diritto”. I bambini sono condomini al
un’altra sentenza della Cassazione (8
pari degli adulti, per cui non può essere
luglio 1981, n. 4479) per regolamentarloro precluso l’uso di aree comuni come
li basta una delibera dell’assemblea a
il giardino e il cortile. Una sentenza
maggioranza semplice. La norma da
della Cassazione del 1966 ha confermainserire nel regolamento condominiale
to il principio: “Rientra nei poteri delibepotrebbe essere: “I giochi in cortile sono
ratori dell’assemblea condominiale la
vietati negli orari del riposo: dalle 22 alle
disciplina dell’uso della cosa comune,
9 del mattino e dall’ora di pranzo alle
ma questa non può estendersi fino a
16”. Allo stesso modo si possono limitaescludere in pratica nei confronti di uno
re le attività “rumorose”, e quindi poteno più condomini l’esercizio del loro
zialmente di disturbo. Basta introdurre
diritto. Questa deliberazione, impugnata
nel regolamento una clausole del genedavanti all’autorità giudiziaria, deve
re: “È vietato suonare, ballare, cantare,
essere annullata”.
tenere radio, televisori, impianti stereo e
Quindi, dall’uso del cortile comune o si
simili a volume troppo elevato, sopratescludono tutti i condomini, adulti e
tutto prima delle 9, dalle 14 alle 16 e
bambini, o non se ne esclude nessuno.
dopo le 22”.
Una delibera assembleare assunta a
Escono la notte, infestano le cucine e sono nocive per l’uomo:
oggi si possono eliminare con un gel sicuro e inodore
Q
S
iamo tutti convinti che topi, scarafaggi, vespe, colombi siano problemi di altri, che non ci riguardino?
NON E’ COSI’. Lo chiediamo al chierese
geom. Fabrizio Ravaioli titolare della DRF
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25
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26 auto
6-04-2011
20:43
Pagina 26
26
L
a primavera è il momento
migliore per avere cura della
vostra auto: non che la si
debba trascurare in altre stagioni, ma
adesso, veramente, conviene farlo:
per migliorare le prestazioni, ma
anche per ridurre i consumi e allungare la vita della vettura.
Averla in forma adesso annullerà
eventuali danni causati dalla guida in
inverno e ci lascerà al sicuro su strada in questa stagione. E’ buona
norma lavare e usare la cera sulla
carrozzeria per rimuovere la sporcizia. Inoltre, per quel che riguarda il
radiatore, è bene lavarlo e riempirlo
secondo le istruzioni del manuale di
servizio. La condizione e il livello di
concentrazione del liquido di raffreddamento dovrebbero essere controllati periodicamente. E’ importante
lasciar raffreddare il motore prima di
togliere il tappo del radiatore. Gli
SPECIALE AUTO
Primavera,
l’auto merita attenzioni…
Dalla pulizia della carrozzeria al radiatore, dal cambio dell’olio e dei filtri al condizionatore:
tante piccole avvertenze
esperti ci dicono che il cambio dell’olio può allungare notevolmente la
vita del motore: cambiare l’olio e il
filtro dell’olio vuol anche dire smaltire correttamente l’olio usato. Altra
buona usanza è sostituire i filtri. Per
viaggiare sicuri, è fondamentale controllare i pneumatici, compresa la
ruota di scorta. Un consumo irregolare è indizio sicuro di problemi con
i pneumatici o con il sistema delle
sospensioni.
Importante anche sostituire i tergicristalli usurati: d’estate il loro corretto
funzionamento serve, tra l’altro, ad
affrontare la polvere e gli insetti.
Se il condizionatore d’aria è difettoso, è il momento di farlo controllare.
Insomma, con la bella stagione in
arrivo (e la voglia di viaggi che
aumenta), un po’ di attenzione in più
per la vostra auto davvero non guasta…
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27 auto doctor
7-04-2011
20:58
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SPECIALE AUTO
27
Pneumatici, tempo di controlli
E’ importante controllare equilibratura, pressione e, soprattutto, usura
C
on l’arrivo del caldo è tempo
di rimettere in cantina i pneumatici invernali e passare
nuovamente a quelli estivi. Occorre
infatti che i pneumatici siano adeguati sia alle brevi gite fuori porta sia
ai lunghi percorsi delle vacanze: è
importante controllare equilibratura,
pressione e, soprattutto, usura, in
modo da garantire il massimo della
sicurezza durante il viaggio. Quando
si fora una ruota è sempre conveniente sostituirla. In caso di urgenza
potete utilizzare la bomboletta turafalle, facilmente reperibili in commercio, rappresentano una soluzione
valida nel caso in cui si incorra in più
di una foratura nella stessa giornata.
Esse, infatti, consentono di ripristinare immediatamente la funzionalità
del mezzo ma impongono di recarsi
presso il più vicino gommista per
ristabilire le condizioni ottimali di
circolazione.
Per sostituire una ruota spegnete il
motore e tirate il freno a mano,
estrarre attrezzi, cric e ruota di scorta ed allentare parzialmente i bulloni
di bloccaggio della ruota.
Posizionate il cric e sollevate la vettura finché la ruota non sia innalzata
da terra di alcuni centimetri poi svitate i bulloni e togliete la ruota forata. Posizionate la ruota di scorta ed
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avvitate i bulloni alternativamente
fino al completo bloccaggio degli
stessi. Attenzione: con la ruota di
scorta è opportuno non raggiungere
velocità elevate, evitate accelerate o
frenate violente. Fate controllare il
pneumatico sostituito presso la
prima stazione di servizio raggiungibile. Le ruote devono essere sempre
lavate con acqua tiepida e con un
getto d’acqua quando sono infangate
o molto sporche di polverino di ferodo. Vi sono liquidi speciali che,
applicati sul cerchione, eliminano
queste incrostazioni lasciandoli agire
per qualche minuto. I liquidi anneritori che si applicano sul pneumatico
per restituirgli un bel colore nero
opaco devono essere di buona qualità, altrimenti si rischia di danneggiare il fianco del pneumatico.
L’applicazione si esegue con un pennello o con una spugna imbevuta di
liquido.
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Centotorri - Aprile 2011
28 auto
6-04-2011
21:06
Pagina 28
28
L
a candela ricopre il ruolo
fondamentale di organo
principale del sistema di
accensione. Spesso si va a cercare
la causa del malfunzionamento di
un motore ovunque mentre sarebbe
sufficiente invece dare uno sguardo alla candela per risolvere il problema. Naturale quindi che occorra
conoscere e saper “leggere” questo
elemento fondamentale della
nostra auto. Per compiere la verifica, prima di tutto, è necessario
munirsi uno spessimetro a lamelle
e osservare che la distanza tra i due
elettrodi della candela sia proprio
quella prevista dal costruttore.
Controllate subito dopo che l’elettrodo esterno abbia gli spigoli vivi.
Se riscontrate che gli spigoli sono
arrotondati significa che non avete
garanzia di una buona scintilla e
SPECIALE AUTO
“Leggere” le candele
Hanno un ruolo fondamentale nel sistema di accensione: per questo vanno ‘guardate’ con attenzione
dovete sostituirla. I due elettrodi
non devono avere imperfezioni o
buchi. Se questi eventi si verificano significa che il grado termico
(capacità della candela di autoraffreddarsi) non è corretto. E adesso,
il colore degli elettrodi: un colore
ruggine è sinonimo di buon funzionamento, un colore biancastro fa la
spia ad una carburazione nella
quale il miscuglio aria/benzina è
mal regolato; una copertura di patina nerastra (tracce d’olio e benzi-
Centotorri - Aprile 2011
na) denota una carburazione errata
in eccesso, troppo grassa. Se la
candela presenta un aspetto nero
brillante e grasso, molto probabilmente il motore è usurato. Una
candela in buona salute si riconosce da l’assenza di ogni traccia
oleosa, deve essere secca, d’aspetto opaco e di un colore che va del
grigio chiaro al marrone chiaro.
Verifichiamo adesso il grado termico della candela: per far questo
è necessario osservare l’elettrodo
interno della candela . Se la parte
ceramica assume nelle sue vicinanze un color ruggine significa che è
corretto. Una candela troppo fredda sarà invece tendente al nero e
darà luogo ad un funzionamento
irregolare al minimo, mentre una
candela troppo calda avrà colore
biancastro e funzionerà irregolarmente al massimo. Se il grado termico si discosta molto da quello
ottimale richiesto dal motore si
possono instaurare pericolosi fenomeni di autoaccensione.
SPECIALE AUTO
ritorna
sul numero
di LUGLIO
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29 unita
6-04-2011
20:50
Pagina 29
Chi erItalia
Italia 1 50
0
Da San Filippo a Palazzo Carignano
L
a mostra sul pittore lombardo Stefano Maria Legnani,
detto il Legnanino, organizzata dalla Soprintendenza nel
Palazzo Carignano, in occasione della sua riapertura dopo
un minuzioso restauro, è stata inaugurata il 20 marzo e sarà visitabile fino alla fine di giugno. Come annunciato, vi sono esposti
anche due quadri (uno dello stesso Legnanino, l’altro del suo contemporaneo Daniele Seyter) che si conservano nella chiesa chierese di San Filippo. Nella foto, il momento del trasferimento a
Torino delle due grandi tele. (A. Mignoz.)
Il ricamo Bandera
celebra l’Unità d’Italia
I fumetti del
Centenario
di Daniela Bonino
a cura di Emilio Cavalleris
“Sul filo della storia dell’Italia
unita” è il nome del pannello in
esposizione a Palazzo Reale a
Torino per celebrare in forma ricamata il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia. Il progetto, discusso dalle responsabili
di sei Scuole di ricamo di
Torino e provincia, è
stato disegnato da Anna
Ghigo,
Presidente
dell’Associazione Amici
del Ricamo Bandera di
Chieri, e realizzato in
maniera corale da tutte le
r e s p o n s a b i l i .
Rappresenta simbolicamente l’Unità d’Italia
attraverso il nodo tricolore e i nastri
che uniscono tutte le regioni italiane, simbolizzate ciascuna da un
fiore che compone la ghirlanda. I
fiori sono ricamati in Bandera,
unendo ai colori della tradizione
nuovi soggetti con sfumature che
riflettono il processo di rinnovamento e attualizzazione avvenuto
in questa tipologia di ricamo negli
ultimi anni. Il percorso storico
Il “Corrierino”
del ’61
Q
ueste due immagini
sono tratte da Corriere
dei Piccoli del 19 marzo
1961 che commemorava e pubblicizzava il centenario dell’Unità
d’Italia. La copertina fu realizzata da Domenico Natoli ed in otto
quadri ricostruiva la storia dei
momenti più significativi del
Risorgimento, la seconda illustrava L’evoluzione politico storica
della nostra penisola.
Chieri e il 150°
dell’Unità d’Italia è identificabile
con gli stemmi dei Savoia e della
Repubblica Italiana posti in basso.
Il pannello è inoltre il simbolo dell’armonica unione di intenti che
contraddistingue le Associazioni e
le Scuole coinvolte nel
progetto attraverso un
percorso comune di
ricerca, conoscenza,
valorizzazione e cultura.
Oltre
all’Associazione
Amici del Ricamo
Bandera, hanno partecipato l’Associazione
Ricami
d’Arte
Bandera Valle di Susa
di San Giorio, l’Associazione
Tradizioni Piemontesi di Collegno,
l’Associazione Culturale “Il
Quadrifoglio” di Pino Torinese,
l’Associazione “Castellinaria” di
Porte di Pinerolo, la Scuola di
Margherita Goglino di Torino. Il
pannello rimarrà esposto fino
all’11 maggio 2011, giorno in cui
terminerà la mostra “Vittorio
Emanuele II il re galantuomo”.
PILLOLE DI RISORGIMENTO
Il busto di Avezzana
sul Gianicolo a Roma
di Bruno Bonino
I
l 16 marzo si sono svolti due
eventi riguardanti Chieri e il
Risorgimento. Il primo è consistito nel dono alla città, da parte di
Aldo Levi, di un ritratto fotografico
del nonno Zaccaria Levi che partecipò come volontario nelle fila
garibaldine alla III guerra d’indipendenza nel 1866. In occasione
dei festeggiamenti a Chieri nel
1911, per il cinquantenario
dell’Unità d’Italia, Zaccaria Levi
presenziò, indossando la camicia
rossa delle truppe garibaldine, alle
celebrazioni che furono organizzate per la posa della lapide sotto
www.100torri.it
l’Arco dedicata ai Padri della
Patria. Il secondo evento ha riguardato la presentazione ufficiale del
volume Il generale Avezzana uomo
del Risorgimento, di Daniela
Bonino e a cura dell’”Associazione
Culturale G. Avezzana” (in distribuzione in abbinamento al Corriere
di Chieri nelle edicole locali). Alla
cerimonia erano presenti, oltre alle
autorità cittadine, Luigi Calabria,
discendente diretto del generale, e
Gianpiero Giani, Console onorario
del Messico a Torino.
Nella foto: Aldo Levi con il sindaco Francesco Lancione
29
S
ul colle del Gianicolo, una terrazza
sulla città di Roma, negli ultimi anni
dell’Ottocento furono collocate nel
Parco degli Eroi le statue equestri di Anita e
Giuseppe Garibaldi e numerosi busti raffiguranti patrioti italiani e stranieri che hanno
avuto un ruolo importante nel Risorgimento.
È un vanto per la nostra città che anche un
nostro concittadino, il generale Giuseppe
Avezzana, protagonista nella difesa della
Repubblica Romana nel 1849, sia onorato a
livello nazionale con la presenza del suo
busto in questo parco, luogo di passeggiate dei romani e visitato da molti
turisti provenienti dall’Italia e dall’estero. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma
Capitale lo ha riportato allo splendore originario, provvedendo a degli
importanti interventi di restauro di tutte le parti lapidee e in bronzo dei
monumenti e alla risistemazione delle aree verdi.
Centotorri - Aprile 2011
30 animali
7-04-2011
21:05
Pagina 30
I
n Italia ogni anno vengono
macellati 3 milioni e 300 mila
agnelli di pochi mesi di età. La
tradizione pasquale crea un incremento vertiginoso delle uccisioni
di agnelli: più del 60% degli ovini
macellati in Italia, vengono consumati nel periodo pasquale, una tradizione tanto radicata quanto inutilmente crudele. Per gli agnellini
non è prevista alcuna pietà, vengono trasportati vivi
per lunghi ed estenuanti viaggi
verso il macello, dove vivono ore
terribili prima di essere uccisi.
Percepiscono nitidamente i rumori
delle macchine, l’odore del sangue,
i lamenti dei loro simili che li cir-
Animali=Amici
a cura di Viviana Terzuolo
Pasqua, poveri agnelli...
dello stordimento preventivo
all’uccisione. Pensate nel weekend
di Pasqua, a quanti neonati saranno
uccisi e immolati in nome della tradizione, le carni saranno presentate
al consumatore in modo asettico,
tanto da rendere irriconoscibili le
parti e la forma dell’animale, e
risparmiare l’orribile spettacolo del
macello delle vittime, ma non
dimenticate che dietro l’aspetto di
carne da infilzare con la forchetta si
nascondono le morti atroci di innocenti neonati. Nella seconda metà
del 1400 Leonardo da Vinci previde un “giorno in cui l’uomo non
dovrà più uccidere per mangiare e
condano. Poi, uno alla volta vengono spinti sui nastri trasportatori e se
tutto va bene storditi e
sgozzati. Il consumo di carne ovina
non è elevatissimo durante l’anno,
ma il periodo pasquale incide fortemente sulle condizioni della macellazione. L’improvviso aumento del
carico di lavoro rende le procedure
delle catene di montaggio molto
confuse e questo può far sì che non
vengano rispettate alcune fasi,
obbligatorie per legge, come quella
anche l’uccisione di un solo animale sarà considerata un grave delitto”. Gli agnelli quel giorno lo stanno ancora aspettando.
La FIP o peritonite infettiva felina
L
a FIP (virus della peritonite infettiva) è una malattia di origine virale ed è contagiosa per i gatti e i furetti, ma non per l’uomo ne’ per
altri animali domestici. Sebbene venga chiamata “peritonite” in realtà è una “vasculite”, cioè un’infiammazione dei vasi sanguigni
Il virus viene trasmesso dal contatto con le feci e con le urine dei gatti infetti. Molti gatti possono essere contagiati ma solo il 10% di questi sviluppa
la malattia. I motivi per cui solo una piccola parte degli animali infettatisi
si ammala di FIP possono essere lo stress, fattori ereditari o abbassamenti
delle difese immunitarie.
Il periodo d’incubazione varia da uno a quattro mesi ed il gatto, una volta
infettato, avrà una capacità di difesa variabile in base alla carica virale, alla
virulenza del ceppo con cui è stato infettato, alla sua età ed alla sua risposta immunitaria. La malattia si sviluppa principalmente in gatti di età inferiore ai 18 mesi o superiore ai 10 anni. I sintomi sono dissenteria, vomito,
inappetenza, apatia, febbre e dimagrimento. Nei gatti giovani si associa a
gonfiore addominale. L’evoluzione della malattia è abbastanza rapida e
pochi animali sopravvivono.
La FIP è un’infezione virale difficile da diagnosticare poiché spesso i sintomi non sono evidenti e non esiste un esame specifico. Il test per la ricerca del virus non è attendibile in quanto molti gatti possono esserne portatori silenti del virus pur non avendo mai sviluppato la peritonite infettiva.
Generalmente si eseguono esami sul versamento addominale (quando c’è)
o altri esami del sangue che possono indirizzare verso la diagnosi. Non esiste una terapia specifica per la FIP e la maggior parte dei gatti sono purtroppo destinati a una fine infausta.
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7-04-2011
21:10
N
ella cultura cristiana del XII
secolo svetta la figura di
Ildegarda von Bingen, mistica
e medico che ci ha tramandato notevoli conoscenze scientifiche attraverso le
sue opere, riscoperte oggi da medici,
dietologi, fitoterapeuti e naturopati di
tutto il mondo. Ildegarda è la testimonianza che la medicina che noi oggi
chiamiamo “olistica” esisteva già in
quanto visione unitaria dell’essere
vivente, la cui salute dipende da fattori
quali alimentazione, ambiente, clima,
attività fisica, ritmi di vita,
passioni....La guarigione è secondo
Ildegarda, non solo la scomparsa del
sintomo, bensì la guarigione dell’intero
Pagina 32
SPECIALE NATURA
- a cura di Viviana Terzuolo, naturopata
L’ANGOLO della NATURA
Alimentazione e depurazione
secondo Santa Ildegarda
Ildegarda von Bingen, mistica e medico vissuta nel XII secolo,
ci ha tramandato notevoli conoscenze scientifiche attraverso le sue opere
è basilare per garantire una buona carica vitale e un adeguato apporto di
micronutrienti che ci premuniscono
contro gli effetti devastanti dei radicali
liberi. Tuttavia per permettere all’alimentazione di operare i suoi benefici è
fondamentale disintossicare l’organismo perché, secondo Ildegarda, la salute e il benessere dipendono anche dallo
stato degli umori corporali (bile, flem-
uomo attraverso una vita sana e retti
pensieri. La salute veniva intesa come
benessere dell’uomo nel suo insieme e
come capacità di trovarsi in armonia
con il senso della vita. Secondo il
modello che Ildegarda ci ha tramandato nella sua “arte di vivere”, una corretta alimentazione ha un ruolo fondamentale. Nutrirsi con cibi biologici
semplici, specialmente frutta e verdura
Buon compleanno Naturhouse!!!
Il Centro Naturhouse di Chieri compie il suo terzo anno…
P
resente ormai in tutta Italia, NATURHOUSE è diventata una realtà consolidata anche a Chieri. Giunto al suo
terzo anno di età, il Centro Naturhouse situato in via Carlo Alberto 8 è uno dei 1800 centri Naturhouse che
operano con successo in tutto il mondo, infatti a distanza di tre anni può vantare una seconda sede a Torino in
Via Mazzini 27/d e più di 2300 clienti che si sono rivolti alla Consulente Naturhouse del Centro di Chieri, per raggiungere il loro obiettivo di riduzione e controllo del peso.
In occasione di questo terzo compleanno, desideriamo innanzitutto ringraziare tutti i nostri fedelissimi clienti per la
fiducia accordata al nostro servizio di consulenza alimentare, il quale rappresenta un’interessante novità nel campo
della Nutrizione e della Dietetica, e ci teniamo a ricordare che il raggiungimento del Vostro benessere psico-fisico è
la nostra più grande soddisfazione.
Gli importanti risultati raggiunti sono la testimonianza del nostro impegno nella rieducazione alimentare e dalla
Vostra motivazione nel seguire il Piano Alimentare, che viene sempre proposto in modo personalizzato con l’obiettivo di farVi raggiungere il Vostro peso forma e il conseguente meritato benessere.
Oltre a ringraziare i nostri clienti vorrei invitare tutti i lettori a passare dal Centro senza impegno per conoscere di
persona il metodo Naturhouse, il quale consiste in un percorso di rieducazione alimentare, dove, a seguito di un’attenta analisi delle abitudini alimentari, la Consulente Naturhouse concorda insieme al Cliente l’obiettivo da raggiungere e realizza un programma personalizzato che, abbinato ai prodotti Naturhouse, consente di raggiungere il peso
salute in maniera graduale e definitiva, ma soprattutto senza fatica ed eccessive proibizioni!
Sarebbe un grande piacere per noi poterVi illustrare personalmente il nostro innovativo metodo di dimagrimento
naturale, la cui efficacia è ottimizzata da complementi dietetici venduti esclusivamente presso il centro ed è dimostrata da tutti i nostri clienti.
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Centotorri - Aprile 2011
32
ma, muco, sangue). Uno dei mezzi da
lei consigliati per la disintossicazione è
il digiuno accompagnato dall’uso delle
erbe. Tutte le cure sono più efficaci
dopo che si è raggiunta la “pulizia a
fondo” dell’organismo con i sistemi di
eliminazione delle scorie e con il cambiamento dell’alimentazione.
Ildegarda insiste sull’importanza di
esercitare la moderazione o discrezione, ossia la capacità di discernere e giudicare rettamente, ricercando il senso
della misura, gli alimenti e le erbe
medicinali adatti alla propria persona.
La dieta disintossicante di Ildegarda
prevede l’assunzione di tisane durante
la giornata (finocchio, timo, ortica)
addolcite con poco miele, oppure succhi di frutta fresca o centrifughe di verdura. L’unico pasto da consumare a
pranzo si compone di un piatto di
zuppa di farro con verdure, con l’aggiunta di erbe che Ildegarda prescrive
per stimolare il fuoco della digestione
(timo serpillo, galanga, curcuma).
Questa dieta può essere praticata per
alcuni giorni o per un giorno o due la
settimana a seconda dei casi.
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33 natura YELLOW
6-04-2011
F
21:04
ra le piante spontanee che la
natura ci offre a primavera,
una delle prime ad apparire è
la cicoria selvatica dalla quale deriva il radicchio, coltivato in numerose varietà sia per le sue foglie che
per le sue radici. Ma mentre di quest’ultimo tutti noi conosciamo le
caratteristiche, poiché è presente in
moltissimi orti famigliari e su tutti i
mercati di ortofrutticoli, della varietà selvatica ben poco sappiamo,
anche se di sicuro abbiamo ammirato in estate i suoi bellissimi fiori
azzurri. La cicoria era molto apprezzata nell’antichità per le sue pro-
Pagina 33
SPECIALE NATURA
Segreti e virtù della cicoria selvatica
Foglie e radici hanno notevoli proprietà curative
ria è un ottimo tonico, amaro-digestivo, remineralizzante, antianemico, depurativo, diuretico, coleretico
(aumenta la secrezione biliare) e
prietà medicinali, ma l’esclusivo
uso alimentare di questa pianta risale soltanto al secolo XVII; coltivata
negli orti, la cicoria ha dato origine,
come già s’è detto, alle numerose
varietà che oggi noi mangiamo, le
quali sono sicuramente meno amare
della specie da cui derivano, ma
indubbiamente anche meno efficaci
dal punto di vista terapeutico.
Grazie ai suoi componenti, la cico-
leggermente lassativo. Sia le foglie
che le radici si usano per curare l’anoressia, le astenie, l’anemia, le
insufficienze biliari ed epatiche, l’atonia gastrica, la gotta, l’artrite ecc.
Per uso esterno è usata per curare i
foruncoli e gli ascessi. Le foglie si
raccolgono prima della fioritura e si
essiccano in luoghi aerati.
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on l’arrivo della bella stagione i nostri sensi
si risvegliano dal torpore invernale e con
essi la consapevolezza di non essere al top
in fatto di forma fisica, così le varie problematiche
estetiche assumono aspetti molteplici: adiposità
localizzate, cuscinetti, i vari stadi della cellulite,
stasi circolatoria, ritenzione idrica e perdita di tono.
L’aspirazione principale per affrontare la prova costume è quella di rimodellare le forme, ridurre la circonferenza di qualche centimetro, migliorare
il tono cutaneo e muscolare allontanando adipe in eccesso e cellulite.
Al fine di ottenere risultati concreti sarebbe opportuno sfruttare approcci
differenti e sinergici: una corretta alimentazione, attività fisica e metodiche
estetiche mirate.
Il Centro Estetico Yellow propone più soluzioni per affrontare questi inestetismi, alternando e personalizzando metodiche manuali e cosmetiche ad
apparecchiature di ultima generazione. E’ in grado di offrire tecniche drenanti per il circolo venoso e linfatico, metodiche lipolitiche per adipe in
eccesso, trattamenti stimolanti per la muscolatura, per la perdita di tonicità e tutto ciò che può migliorare il trofismo, l’ossigenazione e la nutrizione
della cute e del sottocutaneo.
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Centotorri - Aprile 2011
34 arte
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Ar te e Spettacolo
“Rocking”, il mito è sempre vivo
Due mostre dell’Unione Artisti
La band chierese, formatasi nei primi anni Ottanta, ha prodotto il terzo cd e prepara nuove sfide
“Requiescat imago…(Atque resurgat) e “Paesaggi del nostro territorio”.
di Giulia Giacone
di Luisa Zarrella
rriva anche a Chieri la mostra “Requiescat imago….(Atque resurgat), gia’ esposta a Riva a Palazzo Grosso alcuni mesi fa.
L’inaugurazione è prevista per il 15 aprile alle ore 18 presso
l’Imbiancheria del Vajro in via Imbiancheria 12. Sarà possibile visitarla fino
al 15 maggio nei giorni: Sabato e Domenica dalle 16 alle 19 ( si può richiedere anche una visita guidata inviando una e mail a: [email protected] o
telefonando allo 011/9469123) e l’ingresso è gratuito. La mostra è stata
ideata e realizzata dal “Gruppo Progettuale” dell’Unione Artisti del Chierese
: G.Astolfi, P.Bellone, F.Bodrato, B. Cantino Di Reino, P. De Ruvo, V.
Marchini, M.Maso, G. Parena, L.Pogliani, L. Pozzo, A.Quaglino, C.
Siccardi e coinvolge circa 30 comuni del chierese, dell’area collinare torinese ed astigiana. Si avvale del patrocinio della regione Piemonte, della provincia di Asti, della provincia di Torino e del comune di Torino. Il progetto
si identifica come un percorso artistico multimediale che comprende : pittura, scultura, video, installazione e performance. Suggerisce una riflessione
semiologica sui mezzi di comunicazione , affronta il difficile tema della solitudine e dei legami affettivi, sottolinea il rapporto tra ciò che è artificiale e
ciò che è naturale. Verranno esposte opere come : “L’Ultima Cena” ideata
da G. Parena, “L’Isola di Narciso” ideata da L. Pozzo, “L’Abbraccio” ideata da C.Siccardi. Una novità in fatto di installazioni sarà “De Compressione”
che vuole sottolineare il bisogno di riprendere il contatto con la realtà dopo
una fase di decompressione. Un’altra mostra da non perdere è “Paesaggi del
nostro territorio”, organizzata sempre dall’Unione Artisti del Chierese. Si
tratta di una collettiva di opere dei soci e di altri artisti che intendono partecipare. Saranno esposti per la maggior parte dipinti ma non si escludono
anche fotografie e sculture che riproducono lo splendido paesaggio del
chierese e le sue verdi colline. L’inaugurazione è prevista per il 16 aprile alle
18 presso la Galleria civica di Palazzo Opesso in via San Giorgio 3.
L’ingresso è gratuito. Sarà possibile visitarla fino al 22 aprile (feriali 16-19
sabato e festivi 10.30- 12.30 - 16- 19).
A
I Rocking oggi...
A
14 anni dall’uscita del loro
ultimo album, ecco “Elvis
lives on”, il nuovo cd dei
Rocking, storico gruppo rock chierese.
Igor Lazzari, Iuri Lazzari, Andrea
Lombardi e Giacomo Cottino
(rispettivamente voce e chitarra,
batteria, basso, tastiere) suonano
insieme da 31 anni.
“Abbiamo iniziato – racconta Igor
- suonando tra amici, per poi esibirci in locali e piazze”.
Con una spumeggiante storia alle
spalle, che li ha visti suonare in jam
session con Bobby Solo e Ricky
Gianco, accompagnare per diversi
anni i ballerini di rock’n roll acrobatico e partecipare a numerose
trasmissioni radiofoniche, televisive e a manifestazioni umanitarie,
come Telethon e altre associazioni
benefiche, i Rocking non hanno
mai messo da parte la loro passione
per il “re del rock”.
“Abbiamo inaugurato la prima
europea dell’ “Elvis Museum” a
Torino, collaborato con l’Elvis
Presley club of Italy e partecipato
come ospiti al programma della
Rai, condotto da Lorenza Foschini,
“Caro amico Elvis”, in ricorrenza
del ventennale della morte del
“Re”. Inoltre nel 2007 abbiamo
conosciuto personalmente la TBC
Band, il mitico gruppo che accompagnava Elvis nei tour degli anni
’70. Insieme a Ricky Nelson, Carl
Perkins, Jerry Lee Lewis, Billy
Haley e Little Richard è sempre
stato il nostro riferimento.”.
Il 23 luglio 2011 per la nona volta
consecutiva parteciperanno a
Ravenna a “Elvis Lives On” la
grande manifestazione dedicata ad
Elvis Presley dove porteranno sul
palco il caro, vecchio rock anni
’70.
UN MESE A TEATRO - a cura di Raffaella Campagna
‘Happy Days’ e grande danza
TEATRO ALFIERI:
“HAPPY DAYS” IN MUSICAL
Dopo il recente debutto milanese,
arriva a Torino il musical “Happy
Days”, prodotto dalla Compagnia
della Rancia ed ispirato alla celebre
serie televisiva degli
anni ’80.
La serie tv, nata nel
1974, sull’onda del successo
del
film
“American Graffiti”, è
risultata la più amata
dal pubblico televisivo
italiano ed ha accompagnato generazioni di spettatori per
11 stagioni. Tutti ci siamo divertiti
con le avventure della borghese
famiglia Cunningham ed anche a
teatro ci saranno papà Howard, la
moglie Marion, ed i figli Richie e
Joanie
detta
“sottiletta”.
Completano il gruppo amici, vicini
di casa, come Ralph, Potsie ed il
mitico Fonzie che, con la sua rombante moto, jeans ed immancabile
giubbotto di pelle, è il playboy di
Milwaukee.
Uno spettacolo da non perdere, con
canzoni, balli e tanta musica: in
scena dal 10 al 15 maggio.
TEATRO ERBA: “TORNERO’
PRIMA DI … MEZZANOTTE”
Dal 3 al 22 maggio, segnaliamo un
pungente thriller con Gianluca
Ramazzotti e la torinese Miriam
Mesturino e con la partecipazione
straordinaria di un altro grande
... e nel 1983
Centotorri - Aprile 2011
34
torinese: Flavio Bucci.
“Tornerò prima di…mezzanotte” è
una miscela vincente di ironia,
effetti speciali e suspence, dove
tutto è il contrario di tutto ed il pubblico resta col fiato sospeso fino
all’ultimo minuto.
TEATRO NUOVO:
LA GRANDE
DANZA CON RAFFAELE PAGANINI
Il 16 aprile serata jazz
con la Compagnia
Adriana Cava Jazz
Ballet; ospiti il danzatore e coreografo André De La
Roche, Laura Rocco e Fabrizio
Voghera. Il 21 aprile di scena il
tango, con l’undicesima edizione di
“Tango Torino Festival”; i grandi
ballerini di tango di esibiranno con
musiche dal vivo. Chiude la stagione una vera star della nostra danza:
Raffaele Paganini, il 12 maggio
con “Un americano a Parigi”;
Paganini ritorna alla danza dopo la
pausa televisiva che lo ha visto
“naufrago”
nell’Isola
dei
Famosi”…
TEATRO GIOIELLO:
PERICOLO DI COPPIA
Dal 10 al 22 maggio, risate con
“Pericolo di coppia”; lo spettacolo
ritorna dopo il successo della scorsa stagione…Si ride dei mille problemi delle coppie. Si parte dall’età della pietra e si arriva ai giorni
nostri!
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35 arte
6-04-2011
20:56
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Ar te e Spettacolo
CHIERESI
ILLUSTRI:
Gli Alpini secondo Appendino
L’artista chierese ha realizzato tre soggetti del mondo
delle Penne Nere in occasione del Raduno Nazionale di Torino
L
’A.N.A.
(Associazione
Nazionale Alpini) ha commissionato al pittore chierese Guido Appendino (che è stato da
giovane sottotenente degli Alpini)
la progettazione di 3
soggetti riguardanti il
mondo delle “Penne
Nere”. I tre soggetti raffigurano un cappello
alpino rispettivamente
sotto una nevicata,
sovrapposto ad una bandiera italiana e inserito
in uno stemma. Queste
rappresentazioni sono
state riprodotte su
oggetti in vendita e in
omaggio particolarmente per il raduno nazionale degli Alpini organizzato a Torino il 6- 7- 8 Maggio in
occasione dei festeggiamenti per il
150° anno dell’Unità d’Italia. Per
questo motivo nei 3 soggetti realizzati da Appendino è stato anche
inserito il “logo” studiato appositamente dall’A.N.A. per il raduno
nazionale. In particolare i 3 soggetti sono stati riprodotti in serie limitata dalla nota
Ditta
Giemme
sulle
scatoline
metalliche Leone
da collezione.
Appendino è stato
ovviamente molto
gratificato
per
l’incarico ricevuto
ed ha dedicato
tutto l’impegno ed
entusiasmo per
poter inserire graficamente il cappello degli alpini in un contesto
allegro ed accattivante.
Michele e Gustavo
Benso di Cavour
I
Benso, originari della Sassonia,
arrivarono in Italia con il
Barbarossa. Il fondatore, Uberto,
sposò Donna Bentia, patrizia di Chieri. Fra i discendenti più noti vi sono,
oltre a Camillo, Michele e Gustavo, rispettivamente padre e fratello dello
statista. Michele, nato a Torino il 30 dicembre 1781, fu ufficiale dell’Impero
napoleonico; con la Restaurazione, grazie alla sua lucida energia, fu reintegrato nel suo titolo di marchese. Fu consigliere della Municipalità di Chieri,
sindaco di Torino nel 1833, “vicario e sovrintendente generale di politica e
polizia della città di Torino” fino 1847, diventando uno degli uomini più
potenti e temuti del regno. Sposò Adelaide Sellon d’Allaman, detta Adèle.
Morì a Torino il 15 giugno 1850.
Gustavo, nato a Torino il 27 gennaio 1806, fu l’VIII marchese di Cavour.
Aveva una spiccata vocazione alla vita meditativa; si dedicò agli studi classici, giuridici e filosofici. Grande amico dell’abate Rosmini, contribuì alla
diffusione delle sue idee. Fu, qualche volta, in aperto scontro col fratello
Camillo, che accusò “di non condurre una vita cristiana”.
(Il profilo completo del personaggio inserito nel Dizionario biografico
dei Chieresi illustri è stato redatto da Alessia Arba)
I dieci anni di Film Commission
Della Casa: vinciamo nella stragrande voglia di fare cinema
IL LABORATORIO CREATIVO di Raffaella
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Creare un quadernino per Pasqua
Materiale: Carta da riciclare, Colla vinilica, pennarelli, Pinzatrice e cutter, Forbici, Nastri, carta colorata e avanzi di stoffa, di lana, ritagli di juta
R
itagliare i foglietti di carta riciclata della misura desiderata (si possono fare grandi, medi o piccoli da borsetta!). Ritagliare della stessa misura del cartoncino – 2 foglietti saranno sufficienti per contenere i nostri foglietti appena tagliati; con la bucherina forare lateralmente
su un solo lato tutti i fogli compresi i 2 cartoncini; sovrapporre tutti i fogli
insieme e mettere un po’ di colla sulla parte superiore del cartoncino e su
quella inferiore per circa un centimetro sulla lunghezza, e far aderire il
nostro bordino in juta. Far passare un cordino, o nastrino, o semplicemente un filo di spago nei fori e legare con un bel fiocco. Continuare ad abbellire la copertina frontale:
ritagliare una faccina con della carta e incollarla dopo averla disegnata e
colorata con la colla, poi inserire i capelli utilizzando dei fili di lana intrecciati e ritagliare con la stoffa colorata la gonna e la camicetta. Decorare con
fiori il resto dello spazio rimasto o con altri materiali a fantasia.
Lasciare asciugare. Potete liberare la fantasia preparando con questa tecnica ogni tipo di pupazzo o altri disegni. Consiglio di disegnare sempre prima
ciò che si desidera realizzare.
Buon divertimento e auguri di Buona Pasqua!!!!
Ciao da Raffaella
(e-mail: [email protected])
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orinoFilmCommission,
nato per portare le produzioni cinematografiche a
Torino, quest’anno festeggia i
suoi dieci anni. Nel passato i
lavori con i grandi registi:
Giuliano
Montaldo,
Dario
Argento, Daniele Lucchetti,
Sergio Rubini, Mario Bellocchio
e Maurizio Zaccaria. Nel futuro,
le sorprese dell’estate prossima
saranno le fiction con personaggi
amati come Ficarra e Picone e i
film con attori famosi.
Nonostante la crisi economica,
gli ultimi due anni sono stati i più
produttivi e c’è stato posto per
tutti: per i maestri del cinema e
per i registi giovani italiani e stranieri. Al Cineporto di via Cagliari
portano tutti i giorni i curriculum
le comparse e gli altri lavoratori
del set. A volte si fanno i miracoli per produrre i lavori con il piccolo budget a disposizione, attirando ugualmente il pubblico
nelle sale cinematografiche.
Dopo Roma, Torino è al secondo
posto nella cineindustria italiana.
TorinoFilmCommission invita i
registi di tutto il Paese e mette a
disposizioni eleganti luoghi storici, ottima organizzazione e grande entusiasmo. Steve Della Casa,
presidente della FilmCommision
dal 2006, soddisfatto del lavoro
dice: “Anche se perdiamo geograficamente perchè lontani della
capitale, vinciamo nella stragrande voglia di fare cinema; rimane
sempre un’industria e per questo
bisogna produrre ed essere capaci
di curare il marketing”.
Per
i
centocinquant’anni
dell’Unità d’Italia TorinoFilmCommision ha prodotto il film
“Noi
credevamo”di
Mario
Martone, presentato alla 67^
mostra cinematografica e pubblicizzato con molti manifesti. Nel
centro città ogni palazzo era
diventato testimonial delle pubblicità del film, perchè a Torino
amano molto il cinema.
Centotorri - Aprile 2011
36 sport
6-04-2011
21:02
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Spor t
“Memorial Rosato”, parata di ‘stelle’
A Chieri, dal 7 al 14 maggio, con i ‘pulcini’ di Genoa, Sampdoria, Milan, Inter, Juventus e Torino e
tante ‘vecchie glorie’ del calcio per ricordare l’amico Roberto
www.100torri.it
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S
arà una grande festa di sport
e di solidarietà il 1°
Memorial Roberto Rosato, in
programma a Chieri dal 7 al 14
maggio prossimi. Già alla presentazione ufficiale, a marzo, al Circolo
della Stampa Sporting, straordinaria la cornice di ospiti prestigiosi,
accomunati nel ricordo del grande
amico Roberto: da Nizzola a
Trentalange, da Furino a Fossati, è
stata una passerella di ‘stelle’: una
anticipazione di quello che si vedrà
a Chieri in occasione della giornata
finale della manifestazione.
Il Memorial si svolgerà in due fasi.
La prima, sabato 7 e domenica 8
maggio, vedrà in campo ben 24
formazioni di ‘pulcini’, suddivisi in
8 gironi, che daranno vita ad una
serrata eliminatoria, al termine
della quale le prime due squadre
classificate accederanno alla fase
finale.
Qui, sabato 14 maggio, le due formazioni si incontreranno le sei
squadre qualificate di diritto
(Genoa, Sampdoria, Milan, Inter,
Juventus e Torino, oltre a Calcio
Chieri Celeste).
Già stabilito che il primo match
opporrà Juventus e Chieri Celeste,
mentre il Milan e il Torino dovranno attendere l’esito della prima
fase per conoscere i loro primi
avversari.
Tutto si esaurirà in poche ore: alle
17,30 è infatti prevista l’ultima
serie di incontri. Al termine del torneo, alle 18,45, per aggiungere sale
ad un menù già di grande richiamo,
un’idea di Renato Trevisan, l’imprenditore, grande amico di
Rosato, che ha promosso l’evento:
una sfida, a chiusura del torneo, tra
una squadra formata per intero da
figli di grandi campioni del passato
e i loro illustri genitori.
“L’idea – dice Trevisan – corona
una mia passione di anni e l’opportunità di far scendere in campo una
squadra, quella dei figli dei campioni, che io stesso ho messo insieme e patrocino da anni, proprio nel
ricordo del mio grande amico
Roberto.
Figli che sfidano padri famosi nel
nome dello sport e nel ricordo di un
grande come Rosato: mi sembra il
modo migliore per celebrare
Roberto nella sua città e, al tempo
stesso, fare di quella giornata una
autentica festa dello sport. Il calcio
glorioso di ieri, il calcio come
momento che unisce anche le famiglie e il calcio di domani, che i giovanissimi in campo sapranno interpretare ai massimi livelli.”
Il torneo aggiunge una finalità
benefica: sostenere l’Associazione
O.A.S.I. Don Bosco Onlus, fondata
e diretta da don Aldo Rabino, che a
Rosato è stato per tanti anni legato
da sincera e profonda amicizia.
Centotorri - Aprile 2011
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Direttore responsabile: Pio Giuseppe Marcato
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