2^ messa giovani cammino 14-15 11 gennaio 2015 – Cazzago “DOCILI alla PAROLA!” – Battesimo di Gesù Muovendo soprattutto dalla prima lettura e dall’abbondanza di Parola nel Tempo di Natale, l’attenzione è posta sulla PAROLA DI DIO fragilissima e potentissima. All’inizio di tutto e alla fine di tutto ci sta l’abbandono a una PAROLA che attraverso le SUE VOCI raggiunge l’uomo di ogni tempo proponendogli le sue promesse. A noi l’impegno di PRENDERLA E LEGGERLA sempre di più! A noi CREDERCI senza la presunzione di non essere attraversati dal dubbio! Canto: LODE AL NOME TUO NEL NOME DEL PADRE… ATTO PENITENZIALE don Paolo: La MESSA GIOVANI di gennaio cade sempre a metà dei nostri cammini di catechesi iniziati lo scorso ottobre. Prima di incontrare il Signore Gesù nella Parola e nel Pane, l’unico che può essere chiamato maestro e modello di vita, ancora una volta riconosciamo la nostra fatica a starci, primo passo per un rinnovato entusiasmo. Cammino adolescenti dal titolo AUTORI e PROTAGONISTI: adolescente Bornato - Sappiamo di essere chiamati alla realizzazione di un sogno. Ora non sappiamo ancora quale sarà. Spesso la pigrizia, la noia e la mancanza di entusiasmo ci fanno accontentare di quello che siamo e che abbiamo. Signore pietà! - Continuano a ripeterci che il mondo e il suo futuro sono nelle nostre mani. Ma noi spesso non ci vogliamo pensare, non ci interessa. Continuiamo a dire che ci penseremo quando sarà il momento o peggio ancora che ci penserà qualcun’altro. Cristo pietà - Oggi, sempre di più, siamo abitanti di due mondi, il reale e il virtuale. Spesso il reale ci fa paura e quindi ci rifugiamo e ripariamo nella rete, trasformandola da grande opportunità a trappola per i sogni reali. Signore Pietà. don Paolo: Cammino giovani: DAI VIZI ALLE VIRTU’ Giovane Calino - La storia greca e romana ci hanno consegnato l’uomo virtuoso che cerca la realizzazione di se nel rispetto dell’altro. La tradizione Cristiana ci ha consegnato Gesù di Nazareth l’uomo nuovo. Noi in nome della Dea ragione stiamo rinnegando tutto: “Vivere alla giornata, nella comprensione e nella tolleranza della differenza. Lasciare da parte gli ideali forti e intolleranti, per puntare sulle piccole cose e sugli spazi marginali”. Signore pietà. - Prima virtù incontrata la virtù dell’ Ascolto. Quante volte i nostri pregiudizi non ci permettono di essere liberi nell’ascoltare l’altro; quante volte abbiamo paura ad ascoltare la verità dall’altro e da dentro; non ci rendiamo conto della differenza tra parlare e comunicare, tra sentire ed ascoltare . Cristo pietà. - Che differenza tra l’allegria e la Gioia. La prima un fatto esterno, la seconda un coro di virtù: speranza, sapienza, amore fraterno, stima di sé… la prima è passeggera, la seconda invade nell’intimo. Curare l’ ‘istante’; curare il ‘volentieri’; custodire l’esperienza della gioia… Eppure noi preferiamo l’allegria. Signore pietà GLORIA Medj LITURGIA DELLA PAROLA Parola di Dio del giorno I LETTURA giovane di Pedrocca Dal libro del profeta Isaìa Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata». Parola di Dio SALMO CANTATO Ogni mia Parola ALLELUIA Ed oggi ancora VANGELO Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento». Parola del Signore OMELIA Eccoci alla seconda MESSA GIOVANI DI QUEST’ANNO! Una a inizio cammino, una a metà - questa -, e l’ultima a Pentecoste la festa della giovinezza della Chiesa. MESSE particolari, occasione per confermare il passo, per aiutare a vivere meglio la Messa, fonte e culmine della nostra fede …che tanti adolescenti e giovani non vivono o vivono male. Anche questa volta con il gruppo di giovani disponibili a preparare questa Messa abbiamo fatto lo stesso: - abbiamo letto le letture di oggi - abbiamo condiviso le suggestioni da essa provocata Tra le tante applicazioni, che sempre si condividono, alla fine ne abbiamo scelta una, questa: all’inizio di tutto e alla fine di tutto ci sta UNA PAROLA fragilissima …come la pioggia e la neve che caduta a terra si disperdono e potentissima …che non ritornano a lui senza aver operato E’ sempre la stessa cosa! Anche questa sera! Coincidenza vuole che il tema della prima lettura richiami la Messa Giovani di ottobre a Bornato …con quel grande banchetto ormai pronto. UNA PROMESSA attraversa la storia: - Nasco affamato e assetato Vivo perennemente a rischio di spendere denaro per ciò che non è pane e per ciò che non sazia. Se CERCO e INVOCO il Signore ho abbondanza di vita, di vino e latte, gratis …senza dover scroccare o rubare. Con Gesù, che oggi inizia la sua vita pubblica, questa non è più una visione di Isaia ma storia! Problema è che non c’è altro! Ecco perché è potentissima ma fragilissima questa Parola. Ancora di più, questa non è PAROLA ma VOCE. - Isaia gli presta la voce - Giovanni gli presta la voce - Io gli presto la voce. Cfr. l’incontro tra Pietro e Gesù sul lago di Galilea …che alcuni di voi attraverseranno il prossimo agosto. - Pietro era certo che non era giornata di pesca - Ma Gesù insiste”getta le reti!” - “Perché’” ripete Pietro. “Perché te lo dico io!” risponde Gesù - Segue l’atto di fede di Pietro “sulla tua parola getterò le reti” - Come è andata a finire lo sappiamo! All’inizio e alla fine ci sta la fede nella sua Parola, fragilissima e potentissima. Cfr. l’esperienza di Agostino …la sua conversione è stata una lotta. Lui davvero aveva conosciuto i piaceri del mondo, più di noi messi insieme. Cosa, alla fine, lo fa cedere? La PAROLA. Scrive nelle Confessioni: VIII. 12. 29 Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: "Prendi e leggi, prendi e leggi". Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte. Arginata la piena delle lacrime, mi alzai. L'unica interpretazione possibile era per me che si trattasse di un comando divino ad aprire il libro e a leggere il primo verso che vi avrei trovato. (...) Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: "Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo né assecondate la carne nelle sue concupiscenze". Non volli leggere oltre, né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono. Due inviti: 1. NON SMETTERE DI CERCARE! “cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino”! Non smettere di “porgere l’orecchio”, di “ascoltare”! Il mondo così com’è ai più non piace! …i sogni del Vangelo non invecchiano mai, continuano ad affascinare. Non smettere di cercare! …di voler conoscere la sua Parola, di far tesoro di tutti gli strumenti che ti aiutano ad incontrala viva e vera. …se non hai ancora iniziato, inizia! …sei a metà anno e sei stanco, non mollare! Che peccato per quei giovani che ci erano andati così vicino, …che hanno mollato sul più bello! Loro ti dicono che sono comunque felici …ma io sono certo che potevano esserlo di più. Certo ti raggiunge solo una VOCE, eco di una PAROLA antica, fragilissima e potentissima. Tu GETTA LE RETI, instancabile. Tu PRENDI E LEGGI. Come segno finale ti consegneremo la Parola di Dio di gennaio e ti ripeteremo PRENDI E LEGGI. Sono pochi secondi al giorno! (…) 2. Cfr. Mc 9,14. Un Padre con un figlio indemoniato che nessuno è mai riuscito a guarirlo. Il padre: “se puoi fai qualcosa!” Gesù: “se puoi? Tutto è possibile per chi crede!” Il Padre: “credo, aiutami nella mia incredulità” Che fa Gesù a fronte di questa risposta del Padre? Noi avremmo chiesto: “Eh no, credi o non credi? Se credi ti guarisco il figlio, se non credi no” Invece Gesù guarisce il figlio! Gesù lo sa: la nostra fede sarà sempre intreccio tra fede e incredulità! Sarà sempre lotta tra tenebre e luce. Tra verità e dubbio! Vivrai periodi di luce dove tutto è chiaro e abissi di buio dove sarai tentato di mollare tutto. Perché “i suoi pensieri sovrastano i nostri pensieri e lo stesso le sue vie!” Anche nella fede come nella vita che ci frega è la DEA RAGIONE …dove tutto deve tornare! L’uomo nella vita e nella fede non vuole più ABBANDONARSI … ha smesso di osare, di rischiare, di sognare! Tra poco sarai invitato a dire ad alta voce se CREDI! Non dimenticarlo mai che sarà sempre un credo come il credo di quel Padre: CREDO SIGNORE, AIUTAMI NELLA MIA INCREDULITA’ Non è l’Epifania ma il Battesimo di Gesù a chiudere il Tempo di Natale. Siamo ancora in tempo per farci gli auguri. Nel Vangelo si squarciano i cieli e una voce dice di Gesù: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento” Che anche per te adolescente e giovane si squarcino i cieli! A te far tesoro di quella Voce, di quella Parola, fragilissima e potentissima: TU SEI IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO. Risonanza dopo l’OMELIA Con un sottofondo musicale un lettore (Cazzago) ripete alcune parole della Parola citata dalla liturgia e dall’omelia: - Voi tutti assetati, venite - Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? - Porgete l’orecchio, ascoltate - Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. - La mia parola non ritornerà a me senza effetto, - senza aver operato ciò che desidero - senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata - Sulla tua parola getterò le reti - Tutto è possibile per chi crede - Credo, aiutami nella mia incredulità - Tu sei mio Figlio l’amato - In te ho posto il mio compiacimento PROFESSIONE DI FEDE Nell’omelia ci è stato detto che quasi dobbiamo ancora imparare a credere. La nostra fede sarà sempre fede e dubbio, credo e incredulità. Chi crede lo dice! Si alza in piedi e dice, sicuro, IO CI CREDO! Con il massimo rispetto per chi non si alzerà a dire ci credo. Non sentirti né notato né giudicato. Lasciamo questo segno, di una professione di fede così, solo per adolescenti e giovani. Gli adulti diamo per scontato che ci credono… Al termine don Paolo concluderà con la formula: Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore. Amen OMESSE LE PREGHIERE DEI FEDELI CANTO risposta D’OFFERTORIO: rit BENEDICI SANTO CANTI DI COMUNIONE PANE DEL CIELO – VOI SIETE DI DIO SEGNO FINALE mandato: RITO DELL'EFFETÀ don Paolo lo spiega: Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la sua parola,e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio Padre. I ragazzi raggiungono l’altare su due file come per la comunione. don Paolo e don Luigi toccano le orecchie e le labbra di ogni giovane e gli consegnano lì opuscolo con la PAROLA DI DIO del giorno di GENNAIO dicendo loro: PRENDI E LEGGI canto SIMOBOLUM 80 CANTO FINALE RESTA ACCANTO A ME