Testi a cura di Pieraldo Isolani
Responsabile settore energia
Unione Nazionale Consumatori
Lega Consumatori
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Elettricità e gas
Manuale pratico sulla liberalizzazione
del mercato elettrico e del gas
e sul risparmio energetico
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INDICE
Introduzione
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La produzione di energia elettrica
La filiera elettrica
La liberalizzazione del mercato elettrico
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5
Il gas metano
La filiera del gas metano
La liberalizzazione del mercato del gas
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7
7
La regolazione nel settore energetico
Autorità per l’energia
Acquirente Unico
Terna
GSE
RSE
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8
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10
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11
La liberalizzazione del mercato energetico
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Il mercato libero
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Chiariamo alcuni dubbi sulla liberalizzazione
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Cambiare fornitore
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Le offerte sul mercato libero
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I contratti sul mercato libero ed il diritto di ripensamento 13
I contratti non richiesti
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I prezzi di riferimento
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I prezzi elettrici biorari
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Reclami e conciliazioni
Presentazione dei reclami
Procedura di conciliazione
Sportello del consumatore
Call center
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18
18
19
19
Lettura e comprensione delle bollette
Quadro di sintesi
Quadro di dettaglio
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I contatori elettrici e del gas
Il contatore
Verifica dei contatori
L’autolettura
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22
22
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Bonus sociale
Bonus sociale sulle bollette elettriche
Bonus sociale sulle bollette del gas
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24
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Efficienza energetica nelle case
I consumi energetici degli edifici
Tecnologie per l’efficienza energetica
Impianto di riscaldamento
Sistemi di accumulo del calore
Riscaldamento autonomo
Riscaldamento centralizzato
La contabilizzazione individuale del calore
Acqua calda centralizzata nei condomini
La giusta temperatura
Il contratto servizio energia
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26
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La certificazione energetica degli edifici
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Il servizio efficienza casa
Check-up energetico preliminare
Analisi energetica dettagliata
Certificazione energetica
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36
36
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La climatizzazione estiva
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L’illuminazione in casa
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Gli elettrodomestici
I marchi a garanzia della sicurezza e della qualità
Le etichette di efficienza energetica
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40
40
L’assicurazione gas
L’assicurazione per responsabilità civile verso terzi
L’assicurazione per gli incendi
L’assicurazione per gli infortuni
Denunce e informazioni
Assicurazione pronto intervento
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41
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Gli indennizzi automatici
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La manutenzione degli impianti di riscaldamento
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Gli incentivi fiscali per il risparmio energetico nelle case
Gli interventi ammessi sugli edifici nuovi
Cumulabilità
Soggetti ammessi alla detrazione
Aliquota IVA applicabile
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47
47
47
47
Il conto energia fotovoltaico
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ELETTRICITÀ E GAS
INTRODUZIONE
Da sempre l’uomo ha avuto bisogno di energia. All’inizio ha utilizzato l’energia del proprio lavoro, poi
il lavoro degli animali, dalla rivoluzione industriale l’energia ottenuta del vapore con il calore del fuoco,
fino ai nostri giorni dove produce energia elettrica e calore soprattutto utilizzando i combustibili fossili
(carbone, petrolio e gas).
Le emissioni prodotte dai combustibili fossili utilizzati per soddisfare la crescente domanda mondiale
di energia stanno provocando un pericoloso mutamento climatico del pianeta. Gli scienziati ci avvertono che le temperature del globo in questo secolo potrebbero aumentare da un minimo 1,3°C, sino ad un
massimo di 4,3°C, se le azioni di contenimento delle emissioni inquinanti dovessero concretizzarsi molto
in là nel tempo.
Le conseguenze del riscaldamento della terra (desertificazione, migrazioni, sommersione delle coste,
ecc.) sono preoccupanti e potrebbero diventare catastrofiche. Per scongiurare questa prospettiva, le
massime Autorità internazionali stanno discutendo sugli interventi da adottare, incontrando molte difficoltà per trovare un accordo globale, soprattutto per le resistenze dei paesi in via di sviluppo che hanno
bisogno di disporre di molta energia a buon mercato.
Nel gennaio 2007, l’Unione Europea ha impegnato i paesi membri affinché, entro il 2020, si riducano
del 20% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, si aumenti sino al 20% la quota di energia
prodotta da fonti rinnovabili, si adottino misure per ottenere un risparmio di energia del 20%, rispetto
agli attuali consumi (c.d. 20-20-20).
Occorre porsi l’obiettivo strategico di ottenere dalle fonti rinnovabili (sole, vento, acqua, ecc.) la maggior parte dell’energia necessaria alla vita ed allo sviluppo dei popoli, che va sorretto con determinazione attraverso un forte impulso della ricerca, sostenuto da massicci investimenti e da scelte coerenti di
politica energetica a livello nazionale e internazionale.
Tuttavia questo sarà un percorso lungo: purtroppo per molto tempo ancora l’energia prodotta da fonti
rinnovabili sarà una quota marginale dell’energia necessaria ad assicurare il livello di consumi del mondo
occidentale e lo sviluppo dei paesi emergenti. Per questo, nell’orizzonte temporale dei prossimi decenni,
soltanto le misure di efficienza energetica potranno portare i maggiori benefici con i minori costi: anzi,
in molti casi si avrà un vantaggio economico.
Gli edifici residenziali e commerciali offrono notevoli possibilità di risparmio energetico. Con piccoli
interventi, nelle abitazioni e negli altri edifici civili è possibile risparmiare sino al 30-35% di energia,
mantenendo le medesime condizioni di comfort, che potrebbero portare entro il 2020 ad una riduzione
dei consumi di energia nell’Unione Europea di circa l’11%.
Ciò, a sua volta, produrrebbe numerosi altri benefici: la riduzione del fabbisogno energetico e della
dipendenza dall’estero per l’importazione di energia, un positivo impatto sul clima, la riduzione del costo
della bolletta energetica, nonché un incremento dell’occupazione ed un positivo impulso allo sviluppo di
un settore industriale ben radicato in Italia.
ELETTRICITÀ E GAS
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LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
I
In Italia, ancora l’8,3% dell’energia elettrica è prodotta con olio combustibile (molto inquinante), mentre il 51,5% con il gas metano: un combustibile molto
caro. Solo il 13,6% delle centrali elettriche sono alimentate a carbone (che costa meno degli altri combustibili); non abbiamo l’energia nucleare ed il 26%
dell’elettricità è prodotta da fonti rinnovabili (com-
presi gli impianti idroelettrici realizzati nelle valli
alpine nei primi anni del novecento).
Questa situazione (troppo gas, poco carbone,
niente nucleare) rende molto cara l’energia elettrica
italiana. Inoltre, l’Italia deve acquistare dall’estero
l’84% dei combustibili necessari per produrre l’elettricità, con il rischio di non riuscire sempre a garantire
gli approvvigionamenti occorrenti (specialmente per
il gas), come dimostrano le ricorrenti crisi (emergenza gas, black out, ecc.).
Anche se molto è stato fatto in tema di liberalizzazione e di sviluppo delle infrastrutture, c’è ancora
una scarsa concorrenza nel settore. Enel continua ad
avere una posizione dominante e le reti di trasmissione e di distribuzione dell’energia elettrica non sono
ancora adeguate: le connessioni internazionali sono
insufficienti e la rete nazionale presenta ancora molte
strozzature. Anche queste carenze contribuiscono a
rendere l’energia elettrica italiana la più cara in
Europa.
La filiera elettrica
Con la liberalizzazione del settore elettrico iniziata nel 1999 con il decreto Bersani, la produzione elettrica, cioè la costruzione e la gestione delle centrali
elettriche, è libera. Infatti oggi Enel non è il solo produttore di elettricità, ma oltre il 60% dell’energia
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ELETTRICITÀ E GAS
elettrica è prodotta da altre società (Edison, A2A,
Acea, Soregnia, ecc.).
Al fine di garantire terzietà e indipendenza dagli
interessi dei diversi operatori elettrici, la proprietà e
la gestione della rete di trasmissione nazionale in
alta tensione sono stati affidata a Terna , una società a maggioranza pubblica. Trattandosi di un monopolio naturale, le modalità di gestione della rete e le
relative tariffe di trasporto, sono fissate dall’Autorità
per l’energia .
Le reti locali di distribuzione, cioè il trasporto
dell’elettricità dalla rete di trasmissione nazionale
alle singole utenze domestiche e industriali, trattandosi anch’essi di monopoli naturali, sono gestiti dalle
diverse società di distribuzione locali esistenti (Enel,
Società ex municipalizzate, ecc). Anche in questo
caso le modalità di gestione delle reti locali e le relative tariffe di trasporto, sono fissate dall’Autorità per
l’energia .
Invece, la vendita di elettricità è libera ed è svolta
da numerose società di vendita , distinte dalle società che producono energia elettrica, anche se spesso
fanno parte dello stesso gruppo industriale (Enel
energia, Acea energia, Edison energia, Eni Gas&power,
Sorgenia, A2A energia, ecc).
ELETTRICITÀ E GAS
La liberalizzazione del mercato elettrico
Dal 1° luglio 2007 anche le famiglie, come tutti gli
altri clienti elettrici, possono scegliere liberamente,
tra le offerte delle diverse società di vendita , quelle
che soddisfano al meglio le proprie esigenze, senza
dover modificare né l’impianto elettrico né cambiare
i contatori della propria abitazione.
Per tutelare i clienti domestici, e le piccole imprese con un fatturato inferiore a 50 MLN/€, che hanno
poca forza contrattuale, la legge ha istituito il
Mercato di maggior tutela , con prezzi di riferimento fissati trimestralmente dall’Autorità per l’energia,
che le società di vendita sono obbligate a praticare
alle famiglie ed alle piccole imprese che non possono
o non vogliono rifornirsi sul mercato libero. Il prezzo
dell’elettricità pagato in bolletta si basa sui costi di
acquisto dell’energia elettrica, effettuati dall’acquirente unico per conto dei clienti del Mercato di maggior tutela.
Quindi, i clienti domestici, se vogliono, possono
accettare un’offerta di fornitura di energia elettrica
sul mercato libero per trovare prezzi più bassi, per
ricercare una migliore qualità del servizio o per partecipare alla lotta contro i cambiamenti climatici
acquistando energia da fonti rinnovabili.
Ma ciò non è un obbligo, semmai deve essere una
opportunità. Chi non sceglie di cambiare fornitore
resterà nel mercato di maggior tutela, pagando l’elettricità con i prezzi di riferimento fissati dall’Autorità. u
5
IL GAS METANO
L
La scoperta negli anni ’50 di alcuni giacimenti di
gas metano in Val Padana e la lungimiranza del fondatore di Eni, Enrico Mattei, hanno creato i presupposti affinché l’Italia avesse nel gas metano una delle
principali fonti energetiche: risorsa fondamentale per
soddisfare i bisogni energetici delle famiglie e del
Paese. La costruzione di rilevanti metanodotti (dal
Nord, da Est e da Sud) e la metanizzazione dell’Italia,
la cui rete di distribuzione raggiunge ormai tutte le
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città e la gran parte dei centri abitati, è stata un
sostanziale elemento di progresso economico e di
crescita civile.
Oltre al riscaldamento degli edifici civili ed agli
usi di cucina, il gas metano contribuisce per quasi la
metà alla produzione di energia elettrica e fornisce
energia e calore a numerose imprese produttive, divenendo una fonte energetica insostituibile per l’Italia.
Tuttavia, la grande dipendenza delle forniture di
gas da paesi extraeuropei (Russia, Libia, Algeria, ecc.),
spesso politicamente instabili, fa emergere tutta la
precarietà energetica dell’Italia e ci impone di rafforzare la sicurezza dei nostri approvvigionamenti attraverso lo sviluppo delle infrastrutture (nuovi rigassificatori e nuovi tubi), al fine di poter disporre di un
numero maggiore e più diversificato di punti di rifornimento.
Lo sviluppo delle infrastrutture, favorendo una
maggiore offerta di gas, serve anche a sviluppare la
concorrenza nel mercato nazionale (attualmente
dominato da Eni) ed a far diventare l’Italia un hub
internazionale del gas metano, con indubbi vantaggi
per l’intero sistema.
ELETTRICITÀ E GAS
La filiera del gas metano
Nonostante che la liberalizzazione del settore sia
stata prevista dal “decreto Letta” sin dal 2000, a tutt’oggi quasi tutta l’importazione di gas e la poca produzione interna è gestita da società controllate da Eni
in regime di quasi monopolio.
Per introdurre una maggiore concorrenza nel mercato interno del gas, è fondamentale scorporare la
proprietà e la gestione della rete nazionale di trasporto e degli impianti di stoccaggio del gas dalle
società controllate da Eni, per affidarle ad una società
indipendente a maggioranza pubblica. Questa operazione diventerà realtà con il decreto sulle liberalizzazioni, che ha previsto la cessione di Snam rete gas
da ENI, così come è già avvenuto per la rete di trasmissione elettrica.
Le reti locali di distribuzione, cioè il trasporto del
gas dalla rete nazionale alle singole utenze domestiche e industriali, sono gestite da diverse società di
distribuzione del gas (Italgas, Società ex municipalizzate, ecc).
Essendo queste infrastrutture dei monopoli naturali, l’Autorità per l’energia stabilisce le tariffe di
trasporto e di stoccaggio del gas metano e le modalità di gestione della rete nazionale e delle reti locali.
Invece, l’attività di vendita di gas metano è libera
ed è svolta da numerose società di vendita , distinte
ELETTRICITÀ E GAS
dalle società di distribuzione del gas, anche se in
molti casi fanno parte dello stesso gruppo industriale
(Enel energia, Acea energia, Edison energia, Eni gas &
power, Sorgenia, A2A energia, ecc).
La liberalizzazione del mercato del gas
Dal 2003 tutti i clienti del gas, comprese le famiglie, possono acquistare liberamente il gas metano,
scegliendo tra le offerte delle diverse società di vendita , quelle che soddisfano al meglio le proprie esigenze, senza dover cambiare i contatori della propria
abitazione.
Per tutelare i clienti domestici ed i condomini con
consumi annui fino a 200.000 mc, la legge ha istituito il Servizio di tutela per i clienti del gas, con prezzi di riferimento fissati trimestralmente dall’Autorità
per l’energia, che le società di vendita sono obbligate
a praticare alle famiglie ed ai condomini che non possono o non vogliono rifornirsi sul mercato libero. I
clienti domestici, se vogliono, possono cercare una
offerta di fornitura di gas sul mercato libero che
ritengono più conveniente per i prezzi più bassi o per
una migliore qualità del servizio.
Chi non sceglie di cambiare fornitore resterà nel
servizio di tutela, pagando il gas con i prezzi di riferimento dell’Autorità. u
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LA REGOLAZIONE
NEL SETTORE
ENERGETICO
L’Autorità per l’energia
L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (AEEG) è
stata istituita con la legge n. 481 del 1995, con compiti di regolazione del mercato dell’elettricità e del
gas distribuito in rete.
L’attività dell’Autorità per l’energia è finalizzata,
tra l’altro, a:
l promuovere la concorrenza del mercato, equilibrando il potere fra i diversi operatori del settore;
l tutelare i consumatori, soprattutto quelli più deboli, rispetto al potere delle Imprese energetiche.
A questo fine l’Autorità stabilisce le regole dei servizi di distribuzione e vendita dell’elettricità e del gas,
e in particolare fissa:
l per le società di vendita di elettricità e gas naturale, gli standard minimi di qualità commerciale
(condotta commerciale, trasparenza, contratti,
ecc.);
l per le società di distribuzione di elettricità e gas,
gli standard minimi di qualità tecnica (interruzioni,
riparazione e lettura del contatore, sbalzi di tensione, ecc.).
Inoltre, ogni tre mesi, sulla base dei costi sostenuti dall’acquirente unico per l’acquisto dell’elettricità,
fissa i prezzi di riferimento da applicare ai clienti
elettrici del servizio di maggior tutela (clienti domestici e piccole imprese alimentate in bassa tensione)
che non hanno scelto una offerta di fornitura sul
mercato libero.
Sempre trimestralmente, stabilisce i prezzi di
riferimento per il servizio di vendita del gas naturale
che le società di vendita devono offrire ai clienti
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domestici, ai condomini, alle imprese con consumi
fino a 50.000 Smc/anno ed alle attività di servizio
pubblico (servizio di tutela ).
Infine, l’Autorità stabilisce e aggiorna le tariffe
per i servizi di rete (distribuzione, trasmissione/trasporto, misura) e degli altri oneri che devono essere
pagati da tutti i clienti.
Le società di distribuzione di vendita dell’elettricità e del gas devono rispettare le decisioni dell’Autorità,
che può sanzionare le imprese inadempienti.
ELETTRICITÀ E GAS
Acquirente Unico
Acquirente Unico (AU) è una società pubblica del
GSE (di cui si dirà dopo) a cui è affidato per legge il
ruolo di garante della fornitura di energia elettrica
alle famiglie e alle piccole imprese, a prezzi competitivi e in condizioni di continuità, sicurezza ed efficienza del servizio.
Il servizio di maggior tutela. Con la completa
liberalizzazione del mercato elettrico, AU acquista
energia elettrica alle condizioni più favorevoli sui
mercati, per il fabbisogno dei clienti in maggior tutela che usufruiscono delle condizioni contrattuali ed
economiche stabilite dall’Autorità per l’energia.
Sono compresi nel mercato tutelato tutti i clienti
domestici e le piccole imprese - con meno di 50
dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10
milioni di euro - connesse in bassa tensione, che non
hanno scelto il proprio fornitore di energia elettrica
nel mercato libero. Grazie ad AU, che opera senza
fini di lucro, i clienti tutelati beneficiano degli stessi
vantaggi dei consumatori che si riforniscono nei mercati all’ingrosso.
AU assicura la copertura della domanda di energia
elettrica dei clienti del mercato tutelato, attraverso la
Borsa elettrica e tramite contratti con produttori
nazionali ed esteri, alle migliori condizioni di mercato.
ELETTRICITÀ E GAS
L’energia elettrica acquistata da AU è ceduta agli
operatori che riforniscono il mercato tutelato, ad un
prezzo che per legge deve garantire la sola copertura
dei propri costi di funzionamento. Sulla base di questo prezzo, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas
definisce il prezzo finale per i consumatori domestici
e le piccole imprese.
Ne deriva così un prezzo medio di acquisto di
energia elettrica alle migliori condizioni di mercato,
riservate altrimenti ai soli grandi consumatori, che
costituisce la base della tariffa elettrica pagata dalle
famiglie e dalle piccole imprese del mercato di maggior tutela .
Infatti, i clienti domestici e le piccole imprese
necessitano di una tutela particolare perché il mercato elettrico, anche se sono stati fatti molti passi
avanti specialmente nella generazione, manca nella
sostanza un’adeguata concorrenza.
AU, per conto dell’Autorità per l’energia, gestisce
lo Sportello per il Consumatore di Energia che ha lo
scopo di fornire ai clienti finali informazioni assistenza e tutela, attraverso risposte a reclami e segnalazio-
9
ni, nonché fornendo le indicazioni necessarie per la
soluzione dei disservizi rilevati.
Inoltre lo Sportello informa sui mercati dell’energia e sui diritti dei consumatori, aiutandoli a capire
come approfittare al meglio delle opportunità derivanti dalla liberalizzazione dei mercati energetici.
AU ha il compito di sviluppare il Sistema Informatico Integrato (SII) per la gestione dei flussi informativi dei mercati dell’energia elettrica e del gas, grazie al quale verranno superate le difficoltà sino ad
oggi riscontrate nella scambio dei dati fra le società
di distribuzione e di vendita.
L’istituzione presso AU del SII assicura imparzialità nella gestione e non discriminazione tra gli operatori, favorisce il cambio dei fornitori, garantendo
sicurezza e tempestività nello scambio delle informazioni ed una maggiore concorrenza nel mercato a
beneficio de dei consumatori.
AU individua, mediante procedure concorsuali, i
fornitori di energia elettrica per il servizio di salvaguardia rivolto a tutti i clienti finali che, non rientrando nel mercato tutelato, si trovano temporaneamente senza fornitore di energia elettrica.
AU ha assunto un nuovo ruolo anche nel mercato
del gas a tutela dei consumatori, come fornitore di
ultima istanza per i clienti finali domestici, con consumi annui fino a 200.000 metri cubi, che per motivi
indipendenti dalla loro volontà si trovano senza fornitore di gas naturale.
Security Operations Center a Roma che gestisce e
analizza milioni di dati informatici e di sicurezza fisica e assicura controlli scrupolosi per consentire l’accesso alle procedure di gara a un maggior numero di
imprese e una più ampia attività di prevenzione dai
tentativi di infiltrazioni illecite.
Nel piano industriale della rete 2012-2016
Terna ha programmato investimenti per 7,9 miliardi
di euro. Già nel quinquennio 2006-2010 gli investimenti si sono tradotti in benefici economici per le
bollette dei consumatori. Dietro la realizzazione delle
infrastrutture c’è un mondo di ricerca ma soprattutto
un know how d’eccezione in un’ottica di sostenibilità.
Sostenibilità vuol dire per Terna un approccio che
integra il rapporto con gli stakeholders nei processi di sviluppo. Questo metodo è attuato attraverso:
l lo strumento della concertazione con le regioni e gli
enti locali, con cui Terna condivide le scelte localizzative dei nuovi impianti di rete (elettrodotti e stazioni elettriche);
l accordi mirati con le associazioni ambientaliste
(WWF, LIPU e LEGAMBIENTE), per l’integrazione nei
processi di pianificazione rete dei criteri di sostenibilità ambientale;
l accordi con le forze di sicurezza (Guardia di
Finanza), per garantire la certificazione dei propri
fornitori;
l tavolo volontario d’informazioni con le Associazioni
dei consumatori del CNCU.
Terna
Terna Rete Elettrica Nazionale è il primo operatore di reti per la trasmissione dell’energia elettrica in
Europa e settimo al mondo per chilometri di linee
gestiti. E’ la società proprietaria in Italia della Rete di
Trasmissione Nazionale in alta tensione, con la
responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia su tutto il territorio nazionale.
Fornisce servizi in regime di concessione e garantisce la sicurezza, la qualità e l’economicità delle
forniture elettriche nel tempo. Assicura parità di
condizioni di accesso a tutti gli utenti della rete:
compito di Terna è assicurare, 24 ore su 24, 365
giorni l’anno, la trasmissione dell’energia elettrica
in tutta Italia. Nel Centro nazionale di controllo di
Roma sono gestiti in sicurezza ogni anno circa 320
miliardi di kilowattora di energia elettrica distribuiti in Italia.
Terna si avvale di un piano per la sicurezza integrata unico in Italia, in collaborazione
con il Ministero dell’Interno. È dotata di un
10
ELETTRICITÀ E GAS
supporta le Istituzioni per l’attuazione delle politiche energetiche attraverso la fornitura di studi,
dati e consulenza tecnica nonché la Pubblica
Amministrazione attraverso l’erogazione di servizi
specialistici in campo energetico;
l svolge una costante attività di informazione e formazione rivolta agli operatori del settore e ai cittadini per diffondere la cultura dell’uso dell’energia
sostenibile per favorire il sistema Paese Italia delle
energie rinnovabili, in sinergia con diversi partner
istituzionali.
l
RSE
GSE
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è la
società che promuove lo sviluppo sostenibile attraverso incentivi alla produzione energetica da fonti
rinnovabili e attua azioni informative volte alla diffusione di una cultura dell’energia, compatibile con
le esigenze dell’ambiente. Il GSE è capogruppo di
Acquirente Unico (AU), Gestore dei Mercati
Energetici (GME) e Ricerca sul Sistema Energetico
(RSE), società che operano nell’ambito energetico
con finalità pubblicistiche.
Nel corso degli anni il ruolo del GSE a servizio
della collettività è diventato sempre più centrale e
molti sono gli strumenti messi in atto dalla società
per favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’efficienza energetica, anche in vista del raggiungimento degli obiettivi comunitari al 2020.
Il GSE:
opera per la promozione dello sviluppo sostenibile
attraverso la qualifica tecnicoingegneristica, la
verifica degli impianti da fonti rinnovabili e di
cogenerazione ad alto rendimento, l’erogazione di
incentivi alla produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili;
l ritira dai produttori e colloca sulla Borsa dell’energia l’energia elettrica prodotta e immessa in rete
dagli impianti da fonti rinnovabili;
l ha qualificato, fino a oggi, circa 4.500 impianti a
fonti rinnovabili;
l rilascia gli incentivi con il conto energia per circa
330.000 impianti fotovoltaici, cifra destinata ad
aumentare significativamente;
l gestisce gli stoccaggi virtuali del gas;
l effettua il monitoraggio dello sviluppo delle energie
rinnovabili per la verifica degli obiettivi comunitari
al 2020;
l
ELETTRICITÀ E GAS
Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) è una
società per azioni, il cui socio unico è GSE, che sviluppa attività di ricerca nel settore elettro-energetico,
con particolare riferimento ai progetti strategici
nazionali, di interesse pubblico generale, finanziati
con il fondo per la ricerca di sistema . RSE implementa attività congiunte con il sistema della pubblica amministrazione centrale e locale, con il sistema
produttivo, con le associazioni delle piccole e medie
imprese e con le associazioni dei consumatori.
RSE favorisce lo sviluppo delle professionalità di
domani promuovendo tutte le occasioni di supporto
allo svolgimento di attività di formazione e divulgazione legate ai temi di ricerca svolti. L’attività di
ricerca e sviluppo è realizzata per l´intera filiera elettro-energetica in un´ottica essenzialmente applicativa e sperimentale, assicurando la prosecuzione coerente delle attività di ricerca in corso e lo sviluppo di
nuove iniziative, sia per linee interne sia in risposta a
sollecitazioni esterne.
RSE dispone di un capitale umano che rappresenta un patrimonio unico di competenze ed esperienze,
che rappresenta condizione necessaria per consentire
lo sviluppo di politiche di innovazione in un settore
come quello energetico, di enorme rilevanza per il
Paese. u
11
LA LIBERALIZZAZIONE
DEL MERCATO
ENERGETICO
Il mercato libero
Dal gennaio 2003 per il gas naturale e dal
luglio 2007 per l’energia elettrica, i clienti
domestici possono decidere liberamente da
quale venditore e a quali condizioni acquistare
l’elettricità ed il gas per le necessità della propria
abitazione, scegliendo il fornitore e l’offerta che
ritengono più conveniente.
Per scegliere una nuova offerta sul mercato libero occorre sottoscrivere un contratto di fornitura con
la nuova società di vendita . Sarà il nuovo venditore
a trasmettere al fornitore precedente la chiusura del
vecchio contratto (recesso) ed a gestire gli atti
necessari per assicurare la fornitura dell’elettricità o
del gas fino al contatore del cliente.
Chi firma il nuovo contratto entra nel mercato
libero. I clienti domestici che decidono di non esercitare la facoltà di scegliere un nuovo fornitore, rimangono nel mercato tutelato e pagheranno l’elettricità
o il gas sulla base dei prezzi di riferimento fissati ogni
tre mesi dall’Autorità per l’energia .
Chiariamo alcuni dubbi sulla liberalizzazione
La tutela dei consumatori che scelgono una offerta sul mercato libero è garantita dall’Autorità per
l’energia . In particolare l’Autorità fissa gli standard
minimi di qualità (tempestività nel fornire le prestazioni ai clienti, tempi per un nuovo allaccio, puntualità negli appuntamenti, tempi massimi di risposta ai
reclami ed alle rettifiche delle bollette, ecc.) a cui le
società di vendita devono attenersi e può sanzionarle qualora non li rispettino.
Firmando un contratto sul mercato libero la
società di distribuzione resta la stessa: essa continua ad essere responsabile della riparazione dei guasti e di tutti i lavori sulla rete o sugli impianti richiesti dal cliente. Restano gli stessi anche i numeri di
telefono per segnalare eventuali guasti sulla rete
12
elettrica e per chiedere di pronto intervento in caso di
fughe di gas. Quindi anche la qualità del servizio
(interruzioni, riparazione del contatore, sbalzi di tensione, guasti, fughe di gas, ecc.) non cambierà, perché
riguarda il funzionamento della rete di distribuzione
che continua ad essere gestita dalla società di distribuzione. Anche il contatore rimane lo stesso e la lettura continua ad essere svolta dalla società di distribuzione. Quando si cambia venditore viene registrata l’ultima lettura del contatore: questa serve al vecchio fornitore per emettere l’ultima bolletta di chiusura del rapporto contrattuale ed al nuovo come
punto di partenza per conteggiare i consumi ed emettere le proprie bollette.
Se ci accorgiamo di aver fatto una scelta sbagliata, si può disdire il contratto in ogni momento, dando
un preavviso di 30 giorni. Per quanto riguarda l’elet-
ELETTRICITÀ E GAS
tricità si può decidere di tornare nel mercato di maggior tutela , con i prezzi di riferimento fissati
dall’Autorità, oppure scegliere una nuova offerta di
un altro venditore. Anche per il gas si può scegliere
una nuova offerta sul mercato libero o ritornare al
mercato tutelato, ma, a differenza dell’elettricità,
bisogna comunque firmare un nuovo contratto, per
non correre il rischio di restare senza gas.
te sul sito dell’Autorità (www.autorita.energia.it).
Seguendo le istruzioni presenti nelle varie schermate,
si potranno visualizzare le offerte dei venditori che
operano in quella zona e la convenienza di ciascuna
offerta rispetto ai prezzi di riferimento fissati
dall’Autorità per l’energia .
Cambiare fornitore
Cambiare fornitore è semplice: sottoscrivendo il
nuovo contratto, il nuovo fornitore si occuperà delle
procedure necessarie ad attivare la nuova fornitura. I
tempi per il passaggio variano da uno a due mesi.
L’attivazione del servizio coincide sempre con il
primo giorno del mese. Quando si cambia fornitore,
il precedente operatore con l’ultima bolletta deve
restituire l’eventuale deposito cauzionale, maggiorato
degli interessi legali maturati.
Non ci sono limiti alla possibilità di cambiare fornitore. Dando un mese di preavviso è possibile in
qualsiasi momento sia tornare al mercato tutelato,
oppure rivolgersi ad un altro fornitore sul mercato
libero.
La scelta di un nuovo venditore non comporta
spese, salvo l’imposta di bollo di 14,62 euro, ma diversi fornitori non richiedono il pagamento del bollo.
Le offerte del mercato libero
Prima di sottoscrivere il contratto di elettricità o di
gas con un nuovo fornitore sul mercato libero, bisogna porre attenzione al prezzo ed alle altre clausole
del contratto ed in particolare:
l se e come il prezzo offerto cambia nel tempo;
l alla durata del contratto;
l alla frequenza con cui verrà letto il contatore ed
inviata la bolletta;
l alle eventuali conseguenze se si paga in ritardo la
bolletta;
l a chi bisogna rivolgersi per ottenere informazioni,
presentare un reclamo o risolvere una controversia
con il venditore.
In ogni caso è bene chiedere al nuovo venditore
informazioni chiare e complete sul prezzo della fornitura e su tutte le altre eventuali voci di spesa previste dal contratto e valutare bene la convenienza
rispetto alle proprie esigenze.
Per verificare se il prezzo della nuova offerta è
conveniente si consiglia di consultare il Trova offer-
ELETTRICITÀ E GAS
Per ulteriori informazioni sulla consultazione del
Trova offerte si può chiamare il numero verde
Inoltre, soltanto per l’elettricità, l’Autorità ha previsto che i venditori debbano mostrare ai clienti una
scheda di confronto prezzi che deve riportare la
spesa annua al netto di IVA ed imposte per cinque
diversi livelli di consumi e la differenza fra l’offerta
proposta ed i prezzi di riferimento dell’Autorità.
I contratti sul mercato libero ed il diritto
di ripensamento
Le proposte di contratto sul mercato libero, normalmente vengono presentate ai cittadini fuori dai
locali commerciali delle società di vendita (a casa, per
posta, su Internet, per telefono, ecc.). In questi casi, a
tutela dei consumatori, la legge prevede il diritto di
ripensamento: entro 10 giorni dalla firma del contratto il cliente può annullare il nuovo contratto, tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno,
senza dover pagare nulla.
Il diritto di ripensamento non può essere esercitato se il contratto viene firmato presso i locali commerciali della società di vendita.
Qui di seguito indichiamo le modalità più comuni
con cui le società di vendita propongono le offerte
dei contratti sul mercato libero.
1. Offerta fatta a casa. Quando la proposta di un
nuovo contratto di fornitura viene presentata
direttamente a casa, oppure al supermercato, biso-
13
gna fare attenzione a che l’incaricato presenti l’offerta in modo corretto. Anzitutto l’operatore deve
qualificarsi con un documento dal quale risulti la
propria identità e la società per cui opera (indirizzo, telefono, fax, sito Internet, ecc.). Inoltre, bisogna pretendere che illustri con chiarezza tutte le
caratteristiche dell’offerta, prima di consegnare
qualunque dato o documento che riguardi la fornitura di elettricità o di gas. Non c’è nessun obbligo di firmare subito: prima di sottoscrivere il contratto, è bene prendere tutto il tempo necessario
per leggere in famiglia tutti i documenti forniti.
2. Offerta ricevuta per posta . Nella proposta di contratto ricevuta per posta, la Società chiede di rinviare il contratto firmato: prima di restituire il contratto firmato è bene prendere visione di tutte le
clausole in esso contenute.
3. Proposta fatta per telefono. Se l’offerta viene
fatta per telefono, bisogna fare molta attenzione
perché è valido l’eventuale assenso al nuovo contratto dato dal cliente nella telefonata, che viene
registrata.
4. Offerta su internet. Nel sito Internet delle società
di vendita si trovano le diverse offerte di contratto
sul mercato libero. Normalmente si può scaricare il
contratto e, se si accetta l’offerta, va restituito firmato per posta.
I contratti non richiesti
Lo sforzo per conquistare nuovi clienti per il mercato libero ha spinto le società di vendita ad
approntare tecniche di vendita molto aggressive verso
i clienti domestici, specialmente nei confronti delle
persone anziane, particolarmente vulnerabili. Si tratta di pratiche commerciali scorrette che possono portare alla conclusione di contratti non richiesti ed
alla conseguente attivazione di forniture di elettricità o gas non desiderate. Le scorrettezze più frequenti
si riferiscono:
l ai comportamenti aggressivi dell’operatore che propone l’offerta;
l alle informazioni non veritiere circa i contenuti del
contratto di fornitura che si propone;
l alla firma del contratto raccolta con l’inganno;
l alla apposizione di firme false;
l al mancato rispetto del diritto di ripensamento
esercitato dal cliente.
I contratti non richiesti stanno provocando gravi
disagi ai clienti domestici, insieme ad evidenti danni
economici: oneri da sopportare per il ritorno con il
14
precedente fornitore, costi connessi a conguagli tardivi, pagamento di fatture non dovute, tempo perso
per ritornare alla situazione precedente, ecc.
Su sollecitazione delle Associazioni dei consumatori, l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha
emanato una delibera che cerca di mettere un freno
ai contratti non richiesti. Le norme più significative
della delibera si riferiscono:
l alla validità del contratto. Il nuovo contratto sul
mercato libero acquista validità soltanto dopo che la
società abbia confermato al cliente la presa in carico del contratto tramite una lettera di benvenuto
(welcome letter), oppure una telefonata di conferma
del cliente (check calI);
l i 10 giorni entro i quali il cliente può esercitare il
diritto di ripensamento, decorrono dalla data di
ricevimento della wellcome letter, oppure dalla
data in cui si svolge il check calI;
l a fronte di un reclamo del cliente, che denuncia di
essere stato vittima di un contratto non richiesto,
l’onere della prova che il contratto non è stato
estorto con l’inganno, ma rappresenta l’effettiva
volontà del cliente, spetta alla società di vendita .
Pertanto, i clienti domestici che ritengono di
essere rimasti vittima di un contratto non richiesto
e desiderano ritornare al precedente fornitore, devono immediatamente inoltrare un reclamo scritto
allo Sportello del Consumatore (per posta a:
Sportello per il consumatore di energia c/o
Acquirente Unico, Via Guidobaldo Del Monte 72,
00197 Roma, o per Fax al numero verde 800 185
025 , oppure via e-mail all’indirizzo [email protected] .
Lo Sportello del consumatore, verificate le ragioni
del cliente, imporrà il ritorno al precedente fornitore di
elettricità o di gas, annullando le eventuali fatture
emesse, senza che il cliente ne riceva alcun danno.
I prezzi di riferimento
I prezzi di riferimento sono fissati dall’Autorità e
vengono aggiornati ogni 3 mesi (gennaio, aprile,
luglio e ottobre di ogni anno).
Solo per fare un’esempio, si tenga conto che il
prezzo di riferimento per l’energia elettrica, in vigore dal 1° Aprile 2012 è di 18,292 centesimi di euro
per kilowattora, tasse incluse. La spesa media
annua di una famiglia tipo, con un consumo di 2.700
kWh all’anno, è pari a 494 euro annui, così ripartita:
l 294 euro (pari al 59,5% del totale della bolletta) per
i costi di approvvigionamento dell’energia e com-
ELETTRICITÀ E GAS
Grafico 1 - Composizione percentuale della spesa elettrica dell’utente tipo domenstico (2 trimestre 2012)
Imposte
13,5%
Altro
59,5%
Oneri generali di sistema
13,0%
PED (prezzo Energia + prezzo
Dispacciamento) + perequazione
(PPE)
55,2%
Commercializzazione
4,3%
Costi di rete e di misura
14,0%
mercializzazione al dettaglio;
l 69 euro (14%) per i servizi tariffati a rete (trasmissione, distribuzione e misura);
l 67 euro (13,5%) per le imposte, che comprendono
l’IVA (circa 9,09% del totale) e le imposte erariali (o
accise) e locali;
l 64 euro (13%) per gli oneri di sistema, fissati per
legge.
Questi prezzi si applicano ai clienti elettrici del
mercato di maggior tutela, che non possono o non
vogliono accettare una offerta di fornitura sul mercato libero (vedi grafico 1).
Gli oneri di sistema che si pagano sulle bollette
elettriche rappresentano il 13% dell’intero importo e
sono così suddivisi:
il 90,28% si riferisce agli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;
l l’1,79% va alle Ferrovie dello Stato, che godono di
tariffe ridotte;
l il 2,82% è il costo per la messa in sicurezza delle
centrali nucleari dismesse;
l l’1,33% si riferisce alle compensazioni per le imprese elettriche minori;
l lo 0,50% va per la ricerca di sistema;
l lo 0,29% serve per corrispondere il bonus elettrico
alle famiglie economicamente disagiate;
l il 2,99% per la promozione dell’efficienza energetica (certificati bianchi).
In questa voce di spesa è abnorme il costo degli
incentivi alle fonti rinnovabili (90,28%), che è destil
Grafico 2 - Composizione percentuale degli oneri di sistema (1 trimestre 2012)
As
0,29%
UC4
1,33%
A5
0,50%
A4
1,79%
UC7
2,99%
A2 + MCT - copertura dei costi sostenuti per lo smantellamento delle
centrali nucleari e la chiusura del ciclo del combustibile e misure
di compensazione territoriale per i siti che ospitano centrali nucleari
A3 - promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili
e assimilate
A2+MCT
2,82%
A4 - finanziamento dei regimi tariffari speciali
A5 - finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo
A3
90,28%
As - copertura degli oneri bonus sociale
UC4 - copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche
minori
UC7 - copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi
per la promozione dell'efficienza energetica negli usi finali
ELETTRICITÀ E GAS
15
Grafico 3 - Composizione percentuale della spesa elettrica dell’utente tipo domenstico (2 trimestre 2012)
Imposte
34,39%
Materia prima
40,62%
Oneri aggiuntivi
0,13%
Vendita dettaglio
3,82%
Comm. Ingrosso
4,08%
Stoccaggio
1,19%
Trasporto
3,84%
nato ad aumentare e sono anacronistici i soldi pagati in bolletta per le Ferrovie dello Stato, per le centrali nucleari e per le imprese elettriche minori. Mentre
si spende soltanto lo 0,29% per il bonus sociale (vedi
grafico 2).
Il prezzi di riferimento per il gas naturale, in vigore dal 1° Aprile 2012 è di 87,92 centesimi di euro per
metro cubo, tasse incluse. Per il cliente tipo, con un
consumo medio di 1.400 mc all’anno questi prezzi
comportano una spesa di circa 1.231 euro all’anno.
La spesa media annua della famiglia tipo è così
suddivisa:
l
500 euro (pari al 40,6% del totale della bolletta) per
la materia prima gas;
l
423 euro per le imposte (34,4%) che comprendono
le accise (17,4%), l’addizionale regionale (2,3%) e
l’IVA (14,7%);
l
62 (5%) euro per trasporto e stoccaggio;
l
147 euro (11,9%) per la distribuzione;
l
99 euro (8,12%) per vendita al dettaglio, commercializzazione all’ingrosso ed oneri aggiuntivi.
Questi prezzi si applicano ai clienti domestici
(condomini inclusi) ed agli altri clienti con consumi
inferiori ai 200.000 metri cubi annui, non ancora passati al mercato libero (vedi grafico 3).
16
Distribuzione locale + UG2
11,93%
Il link dei comunicati stampa dell’Autorità per
l’energia elettrica e il gas: http://www.autorita.energia.it/it/com_stampa/11/com_stampa-11.htm
I prezzi elettrici biorari
Dal 1° Gennaio 2012 sono entrate in vigore i nuovi
prezzi elettrici biorari per i clienti domestici del
mercato di maggior tutela , che hanno installato i
nuovi contatori elettronici, in grado di misurare i consumi elettrici nelle diverse fasce orarie. I prezzi biorari rispecchiano i costi dell’energia elettrica all’ingrosso nei vari momenti della giornata. Infatti, il costo
dell’elettricità è più alto nelle ore centrali dei giorni
feriali, quando i consumi sono maggiori, mentre è più
basso nelle altre ore.
Sulla base di tali costi, l’Autorità ha stabilito i
nuovi prezzi biorari per i consumi rilevati in due
diverse fasce orarie (F1 e F2 + F3):
l la fascia oraria F1 comprende i consumi effettuati
dalle 8 alle 19 dei giorni feriali (avranno un prezzo
più elevato);
l le fasce orarie F2 e F3 comprendono i consumi effettuati la notte dalle 19 alle 8 dei giorni feriali ed in
tutte le ore del sabato, domenica e gli altri giorni
festivi (saranno pagati ad un prezzo minore).
ELETTRICITÀ E GAS
Attraverso le bollette, le società di vendita devono
informare i clienti sui consumi dell’anno precedente,
distinti fra quelli della fascia F1 e quelli relativi alle
fasce F2 e F3, in modo da permettere alle famiglie di
conoscere come sono ripartiti i propri consumi nelle
due diverse fasce.
Qui di seguito si riportano i prezzi dell’elettricità,
comprese le imposte, fissati dall’Autorità per il trimestre 1° aprile – 3° giugno 2012, relativi ad una famiglia tipo del mercato di maggior tutela, cioè riferiti ad
un consumo medio di 2.700 kWh all’anno ed ad una
potenza installata di 3 kW:
l
fascia oraria F1: c€/kWh 19,520;
l
fasce orarie F2 e F3: c€/kWh 17,677;
l
prezzo monorario: c€/kWh 18,292.
Il profilo dei clienti domestici evidenzia un consumo medio del 33,6% nella fascia oraria F1 ed il
restante 66,4% nelle fasce orarie F2 e F3. Per trarre
vantaggio dai prezzi biorari sarà utile abituarsi a concentrare più del 67% dei propri consumi di elettricità
nelle Fasce F2 e F3. Al contrario, utilizzare eccessivamente l’elettricità nelle ore della fascia F1, comporterà un aumento della spesa.
Per favorire un comportamento consapevole dei
consumi elettrici, si riportano i consumi medi approssimativi degli elettrodomestici più diffusi nelle nostre
case:
forno elettrico
2000 Wh = 2,0 kWh
per ogni ora di funzionamento
l ferro da stiro
1200 Wh = 1,2 kWh
per ogni ora di funzionamento
l lavatrice 5Kg classe A
1030 Wh = 1,0 kWh
per ogni ora di funzionamento
l lavastoviglie
1400 Wh = 1,4 kWh
per ogni ora di funzionamento
l asciugatrice 5Kg classe A
1350 Wh = 1,4 kWh
per ogni ora di funzionamento
l PC desktop
300 Wh = 0,3 kWh
per ogni ora di funzionamento
l consolle videogiochi
200 Wh = 0,2 kWh
per ogni ora di funzionamento
l televisore Lcd 32”
120 Wh = 0,12 kWh
per ogni ora di funzionamento
l scaldabagno
1500 Wh = 1,5 kWh
per ogni ora di funzionamento
l
Cercando di spostare il più possibile i propri consumi verso le ore delle fasce F2 e F3, oltre ad un piccolo risparmio in bolletta, si potranno ridurre gli
sprechi, razionalizzare la gestione ed i carichi della
rete, a beneficio dell’intero sistema elettrico e per un
maggiore rispetto dell’ambiente.
Comunque, nel caso non si preferisse la soluzione
dei prezzi biorari previsti dall’Autorità per i clienti
domestici del mercato di maggior tutela, si potrà
sempre scegliere un prezzo monorario, offerto sul
mercato libero da molte società di vendita. u
ELETTRICITÀ E GAS
17
RECLAMI
E CONCILIAZIONI
Presentazione dei reclami
Per qualsiasi problema collegato alla fornitura di
energia elettrica o di gas metano i clienti possono
presentare reclamo alla società di vendita . Il reclamo
va sempre presentato in forma scritta attraverso i
canali di contatto con i clienti previsti dalle singole
società.
E’ opportuno che il reclamo sia presentato attraverso un ufficio delle Associazioni dei consumatori, ma esso può essere inoltrato anche direttamente
dal cliente. Il reclamo deve contenere le informazioni
necessarie ad identificare il cliente e il punto di fornitura oggetto di reclamo: nome, cognome, codice
fiscale e indirizzo del cliente, indirizzo e tipologia
della fornitura. Inoltre deve riportare una breve
descrizione dei motivi del ricorso.
L’Autorità per l’energia elettrica ed il gas ha stabilito che le società di vendita debbano rispondere ai
reclami entro 40 giorni solari. In caso contrario, il cliente ha diritto ad un indennizzo automatico di 30 euro.
I casi più frequenti di reclamo riguardano:
l la contestazione di bollette con conguagli di importi elevati ed anomali rispetto alla media degli
importi fatturati negli ultimi anni;
l le bollette in acconto con consumi ed importi elevati ed anomali rispetto alla media dei consumi;
l la doppia fatturazione in caso di cambio di fornitore;
18
la sospensione della fornitura (o la riduzione di
potenza), in caso di morosità del cliente;
l la rateizzazione delle bollette con importi elevati;
l la gestione dei rimborsi di conguaglio o in seguito
al ricalcalo di bollette errate;
l le ricostruzioni dei consumi per contestazione dei
consumi e degli importi fatturati;
l la mancata corresponsione degli indennizzi automatici previsti dall’Autorità;
l il mancato rispetto del diritto di ripensamento.
l
Procedura di conciliazione
La conciliazione paritetica è un valido strumento per la tutela dei diritti dei consumatori, in
quanto permette la risoluzione delle controversie in
modo rapido e senza costi per i consumatori, evitando di ricorrere alle vie legali lunghe e costose. A
questo scopo le Associazioni dei consumatori hanno
sottoscritto protocolli di intesa con quasi tutte le
società di vendita di energia elettrica e di gas
metano.
La procedura di conciliazione si può attivare solo
dopo aver presentato un reclamo scritto alla società
di vendita: se dopo 40 giorni solari dalla data di
invio del reclamo, il cliente non avrà ricevuto risposta o avrà ricevuto un risposta insoddisfacente,
potrà richiedere l’apertura di una procedura di conciliazione paritetica. Per avviare la procedura di
ELETTRICITÀ E GAS
conciliazione paritetica è necessario rivolgersi ad
un’Associazione di consumatori .
La domanda di conciliazione verrà esaminata da
una Commissione paritetica formata da un conciliatore della società di vendita ed uno dell’Associazione
di consumatori in rappresentanza del cliente.
Durante la procedura di conciliazione, la società di
vendita deve sospende le azioni di autotutela, volte al
recupero del credito oggetto di conciliazione e deve
garantire la continuità nell’erogazione della fornitura.
Sportello del consumatore
Se il cliente non intende utilizzare la Conciliazione
paritetica per la risoluzione della sua controversia,
può presentare reclamo all’Autorità per l’energia
attraverso lo Sportello del consumatore. Prima di
rivolgersi allo Sportello del consumatore, il cliente
deve aver presentato un reclamo scritto alla società di vendita ed attendere la risposta scritta. Se la
risposta scritta ricevuta dalla società non è soddisfacente, oppure se sono trascorsi 40 giorni solari e
la società non ha ancora fornito una risposta, il
cliente può inoltrare il reclamo allo Sportello del
consumatore:
l per posta a: Sportello per il consumatore di energia c/o Acquirente Unico
Via Guidobaldo Del Monte 72, 00197 Roma
l per fax al numero verde 800.185.025
l via e-mail all’indirizzo [email protected]
Al reclamo devono essere allegati:
l copia del reclamo inviato alla società di vendita;
l copia della risposta al reclamo da parte della società di vendita (se ricevuta);
l copia del contratto (ove disponibile) o di altra
documentazione relativa al contratto;
l copia integrale (fronte e retro) dell’ultima bolletta
ricevuta.
Se il reclamo si riferisce a situazioni che possono
provocare danni gravi e irreparabili (sospensione della
fornitura, mancato allacciamento, contratto non
richiesto, ecc.), può essere presentato contemporaneamente alla società di vendita ed allo Sportello per
il consumatore, indicando i motivi di pericolo e i
danni che possono derivare dalla situazione cui si
riferisce il reclamo.
Per ricevere informazioni sulla modalità di invio
dei reclami allo Sportello del consumatore o sullo
stato dei reclami già inviati, è possibile rivolgersi da
ELETTRICITÀ E GAS
telefono fisso al numero verde 800.166.654, oppure
all’indirizzo e-mail [email protected].
I clienti e gli operatori delle Associazioni di consumatori possono presentare allo Sportello del consumatore, segnalazioni relative a situazioni di disagio o controversie riguardanti una intera zona o una
pluralità di clienti (es: bollette errate o inviate in
ritardo, mancate letture dei contatori, pratiche commerciali scorrette, ecc.). Queste segnalazioni possono
essere inviate allo Sportello del consumatore anche
senza aver prima presentato reclamo scritto alla
società di vendita.
Call Center
In quasi tutte le società di vendita funziona un
servizio di call center a cui possono rivolgersi i clienti per ricevere informazioni, segnalare disfunzioni e
rimostranze, richiedere attivazioni o sospensioni delle
forniture e svolgere altre semplici pratiche. Dopo che
molte società hanno quasi eliminato i punti fisici di
contatto con i clienti, il call center rimane l’unico veicolo di contatto con le società.
Poiché spesso il funzionamento dei call center non
è soddisfacente ed i clienti devono sopportare disagi
e perdite di tempo, l’Autorità per l’energia ha disposto un monitoraggio sulla funzionalità e la qualità dei
call center delle diverse società. I risultati del monitoraggio determinano una graduatoria di merito della
qualità del servizio fornito dai diversi call center, che
viene pubblicata sul sito web dell’Autorità. Per le
società che non rispettano gli standard dell’Autorità
per due semestri consecutivi, è previsto l’avvio di un
procedimento per un’eventuale sanzione.
Le società di vendita devono pubblicare su loro siti
internet e sulle fatture il numero del call center, gli
orari e il tipo di chiamate abilitate. u
19
LETTURA
E COMPRENSIONE
DELLE BOLLETTE
L
Le bollette dell’elettricità e del gas devono essere
costruite sulla base delle indicazioni contenute nella
delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas
202/09, in vigore dal 1° gennaio 2011, che definisce
la struttura e le informazioni che le bollette devono contenere, al fine di facilitarne la lettura e la
comprensione da parte dei clienti. Purtroppo la definizione delle varie voci della bolletta adottata dalle
diverse Società non è sempre uguale, per cui talune
voci sono indicate con più definizioni.
Tale delibera prevede che le bollette siano suddivise in 3 macro-aree:
l nella prima pagina il quadro di sintesi , con le
informazioni essenziali (nome e indirizzo del cliente, consumi, tipo di fornitura, importo da pagare,
scadenza, ecc.);
l di seguito si trova il quadro di dettaglio , contenente la spiegazione delle singole voci che compongono l’importo totale della bolletta;
l alla fine, le ulteriori informazioni , in cui vengono
riportate le informazioni che possono essere utili al
cliente.
Quadro di sintesi
La bolletta deve evidenziare in testa e in modo ben
visibile se si riferisce ad un contratto sul Mercato
20
Libero o al Servizio di Maggior Tutela (per l’elettricità) o al Servizio di Tutela (per il gas).
Subito dopo, normalmente, la bolletta riporta il
nome e l’indirizzo del cliente, l’indirizzo del punto di
consegna, il codice POD per l’elettricità ed il codice
PDR per il gas, le caratteristiche tecniche della fornitura e la tipologia di contratto sottoscritto.
Inoltre, troviamo le informazioni più importanti
per il cliente, e cioè:
l l’importo complessivo da pagare e la scadenza del
pagamento;
l i consumi , espressi in kWh per l’elettricità o in
metri cubi standard (Smc) per il gas, fatturati per
il periodo a cui si riferisce la bolletta, nonché l’indicazione se i numeri del contatore sono stati letti dal
distributore (lettura rilevata ), oppure comunicati
dal cliente con autolettura, ovvero se sono stati
stimati sulla base dei consumi abituali del cliente;
l se la bolletta è di acconto o di conguaglio ed il
periodo a cui si riferisce.
Nelle bollette elettriche è possibile che i consumi
fatturati siano maggiori di quelli rilevati, perché i
contatori elettronici vengono letti l’ultimo giorno di
ciascun mese. Quindi, se la decorrenza della bolletta
non coincide con l’ultimo giorno del mese, il consumo
effettuato fra l’ultimo giorno del mese e quello in cui
ELETTRICITÀ E GAS
viene emessa la bolletta, viene stimato.
Sempre nel Quadro di Sintesi sono evidenziate le
voci che determinano il totale dell’importo da pagare,
e cioè:
l il costo dell’energia (o servizi di vendita) consumata (energia elettrica o gas);
l il costo delle reti di trasporto e di distribuzione (o
servizi di rete);
l l’ammontare delle imposte e le accise nazionali e
locali;
l l’IVA sul totale imponibile. Per i clienti elettrici
domestici l’aliquota IVA applicata è del 10%, mentre per i clienti del gas l’aliquota del 10% si applica
sui primi 480 mc/annui: per gli ulteriori Smc consumati l’IVA è del 21%.
In genere nel Quadro di Sintesi si trova anche la
situazione dei pagamenti delle bollette: se sono in
regola o se risultano bollette precedenti non pagate,
oltre a tutti gli indirizzi e i numeri di telefono che possono essere utili per avere informazioni, per segnalare
possibili guasti sulla linea elettrica o eventuali
fughe di gas per attivare il Pronto Intervento Gas.
Nelle bollette elettriche sono evidenziati anche i
consumi per fasce orarie: quelli fatti in Fascia F1 (a
maggior costo) e quelli fatti nelle Fasce F2-F3 (a
minor costo).
Quadro di dettaglio
Il Quadro di Dettaglio evidenzia il dettaglio degli
importi fatturati e indicati nella prima pagina della
bolletta e comprende:
l Il Costo dell’Energia (o Servizi di Vendita): sono i
costi sostenuti per acquistare e commercializzare
l’energia elettrica o il gas fornito. A loro volta sono
suddivisi in:
o quota fissa , da pagare indipendentemente dai
consumi;
o quota energia (o quota variabile), da pagare in
relazione alla quantità di kWh di elettricità o
Smc di gas consumati.
I prezzi pagati per il costo dell’energia sono quelli
fissati ogni trimestre dall’Autorità per l’energia per i
clienti domestici del Mercato Tutelato, oppure sono
stabiliti nel contratto sottoscritto dai clienti che
hanno accettato una offerta di fornitura sul Mercato
Libero.
l I Servizi di Rete (ovvero il costo delle reti di trasporto e di distribuzione): sono i costi sostenuti per trasportare l’energia elettrica o il gas fino al contato-
ELETTRICITÀ E GAS
re e per la lettura dei consumi. A loro volta sono
suddivisi in:
o quota fissa, da pagare indipendentemente dai
consumi;
o quota potenza ,(solo per l’energia elettrica) collegata alla potenza del contatore;
o quota energia (o quota variabile), legata alla
quantità di energia elettrica o di gas trasportata
all’utenza.
Le tariffe applicate per i servizi di rete sono stabilite dall’Autorità per l’Energia.
l Le Imposte : includono l’imposta erariale di consumo (accisa ) e le addizionali comunali e provinciali,
che sono rapportate alla quantità di energia elettrica o gas consumata.
Gli Oneri diversi dalla fornitura : sono gli importi
non legati direttamente alla fornitura di energia (ad
esempio gli arrotondamenti, i costi per la posa o
rimozione di un contatore, le variazioni di potenza, gli
indennizzi automatici, ecc.).
Infine un altro spazio è dedicato alle informazioni
e comunicazioni dell’Autorità per l’Energia o della
Società che possono esserti utili al cliente. Ad esempio, i riferimenti normativi delle tariffe applicate; i
canali e le modalità di pagamento della bolletta, le
modalità per comunicare l’autolettura, ecc. u
21
I CONTATORI ELETTRICI E DEL GAS
Il contatore
Il contatore elettrico è uno strumento che misura
in kWh la quantità di energia elettrica consumata dal
cliente in un determinato periodo di tempo, quello del
gas misura la quantità di gas consumato in metri
cubi standard (Smc). Il contatore è di proprietà delle
società di distribuzione di elettricità o del gas.
Le più importanti società di distribuzione di
elettricità hanno provveduto a sostituire i vecchi
contatori meccanici con contatori elettronici, che
permettono la telelettura, cioè la leggono automaticamente i consumi, senza l’intervento del letturista. I
contatori elettronici, tra l’altro, consentono anche di
misurare i consumi elettrici per fasce orarie, in modo
da pagare l’energia elettrica consumata in base ai
prezzi biorari.
I contatori del gas più recenti misurano il consumo attraverso le oscillazioni di una membrana sintetica installata all’interno del misuratore, mentre quelli più vecchi utilizzano una membrana animale, che è
più soggetta a deteriorarsi e quindi rischia di non rilevare le misurazioni in modo corretto. Le maggiori
società di distribuzione del gas stanno provvedendo
alla sostituzione dei vecchi contatori.
La lettura del contatore è affidata alle società di
distribuzione. Per i clienti elettrici domestici del
Servizio di maggior tutela , la società deve effettuare un tentativo di lettura almeno una volta all’anno.
22
Per i clienti domestici del gas del Servizio di tutela ,
il tentativo di lettura almeno una volta l’anno deve
essere fatto ai clienti con consumi fino a 500
Smc/anno e almeno 2 volte l’anno a quelli con consumi fra 500 Smc/anno e 5.000 Smc/anno.
Nei casi in cui il contatore non è accessibile al letturista e se la lettura non è possibile per l’assenza del
cliente, la società è obbligata ad effettuare il tentativo di lettura e il letturista deve lasciare un avviso con
l’invito al cliente ad effettuare direttamente l’autolettura del contatore, indicando le modalità con cui
comunicarla alla società di distribuzione.
Per i clienti del mercato libero, la periodicità delle
letture del contatore è stabilita nel contratto di fornitura.
Verifica dei contatori
E’ buona norma controllare sempre i consumi
(metri cubi o kWh) riportati sulla bolletta e confrontarli con quelli registrati dal contatore. Qualora si
riscontrino differenze significative è necessario
comunicare con l’autolettura alla società i dati effettivi di consumo riportati dal contatore.
Qualora il cliente si accorga che il contatore registra consumi anomali rispetto alla media dei propri
consumi, è bene che richieda alla società di vendita
la verifica del funzionamento del contatore.
ELETTRICITÀ E GAS
contatore entro 10 giorni lavorativi, senza addebitare alcun costo al cliente e deve provvedere alla ricostruzione dei consumi. Se la verifica accerta che il
contatore del gas funziona correttamente, il cliente deve pagare 40 euro.
Qualora, per cause imputabili alla società di
distribuzione i tempi di cui sopra non vengono
rispettati, il cliente riceve un indennizzo automatico.
Nel caso in cui si instauri una controversia relativa alla ricostruzione dei consumi, fino a quando questa non viene risolta, al cliente non può essere sospesa la fornitura dell’elettricità o del gas per il debito
relativo alla ricostruzione dei consumi.
L’autolettura
Per i contatori elettrici, la società di distribuzione deve effettuare la verifica entro 15 giorni lavorativi e trasmettere al cliente l’esito del controllo. Se
dalla verifica risulta che il contatore evidenzi errori,
per difetto o per eccesso, in una misura superiore a
quella prevista dalla normativa tecnica vigente, il
distributore deve provvedere alla ricostruzione dei
consumi effettivi, e sostituire gratuitamente il contatore mal funzionante. Se invece il contatore funziona correttamente, il cliente deve pagare un contributo di 9,97 Euro.
In caso di guasto del contatore elettrico il cliente
deve chiedere alla società di distribuzione di ripristinare la fornitura interrotta, la quale vi deve provvedere entro 3 ore per le richieste diurne, ed entro 4 ore
per quelle notturne.
Anche per i contatori del gas la richiesta di verifica del contatore va presentata alla Società di vendita che la trasmette alla società di distribuzione, la
quale deve effettuarla entro 10 giorni lavorativi. Se
la verifica può essere effettuata presso l’abitazione
del cliente, l’esito del controllo deve essere inviato al
cliente entro 180 giorni solari. Se invece la verifica è
effettuata presso un laboratorio qualificato, il termine di consegna del resoconto è prorogato di 60 giorni solari.
Qualora la verifica del contatore del gas evidenzi
errori superiori ai limiti consentiti dalle norme in
vigore, la società di distribuzione deve sostituire il
ELETTRICITÀ E GAS
La società di vendita deve permettere ai clienti
del mercato tutelato di effettuare l’autolettura del
proprio contatore, attivando strumenti (numero
verde, e-mail, sito web) che consentano al cliente di
comunicare il proprio consumo.
L’autolettura da parte del cliente non libera il
venditore dall’obbligo di effettuare le letture periodiche del contatore.
Per i clienti del mercato libero la possibilità e/o le
modalità per effettuare l’autolettura sono definite nel
contratto di fornitura. u
23
BONUS SOCIALE
I
Il bonus sociale è un atto di solidarietà tra consumatori, introdotto dal governo e reso operativo
dall’Autorità per l’energia , per garantire alle famiglie
disagiate un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica e del gas metano.
Hanno diritto al bonus i clienti elettrici e del gas
con un ISEE inferiore o uguale a 7.500 euro. L’ISEE
è l’indicatore che permette di misurare la condizione
economica delle famiglie, tenendo conto del reddito,
del patrimonio e del numero dei componenti la famiglia.
A titolo puramente esemplificativo, un nucleo
familiare composto da padre, madre e due figli,
monoreddito, in affitto e senza ulteriori disponibilità
patrimoniali, rientra nella soglia ISEE di 7.500 se ha
un reddito annuo lordo fino a circa 23.400 euro.
Bonus sociale sulle bollette elettriche
Hanno diritto al bonus elettrico tutti i clienti
domestici intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, con potenza
fino a 3 kW (se il numero di familiari con la stessa
residenza è fino a 4), o fino a 4,5 Kw di potenza, se il
numero di familiari con la stessa residenza è superiore a 4. Inoltre i clienti devono possedere i seguenti
requisiti:
l appartenere ad un nucleo familiare con indicatore
ISEE non superiore a 7.500 euro (se il nucleo familiare ha più di 3 figli a carico, l’indicatore ISEE non
deve superare i 20.000 euro);
24
nuclei familiari presso i quali viva un malato che
debba usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita: in questo caso senza limitazioni di
indicatore ISEE, né di potenza impegnata.
Il bonus elettrico permette un risparmio sulla
spesa per l’energia elettrica di circa il 20%. Il valore
del bonus è stabilito ogni anno dall’Autorità per
l’energia. Per l’anno 2012 è di:
l 63 euro per una famiglia di 1 o 2 persone;
l 81 euro per 3 o 4 persone;
l 139 euro per più di 4 persone.
Per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore
del bonus per l’anno 2012 è di 155 euro.
Il bonus viene corrisposto direttamente come
sconto sulla bolletta, dividendo l’importo annuale per
il numero delle bollette.
Per richiedere il bonus elettrico le famiglie interessate devono presentare apposita richiesta presso il
proprio Comune di residenza, oppure rivolgendosi ai
centri di assistenza fiscale CAF, corredata dalle
indicazioni sulla propria fornitura elettrica (reperibili
su ogni bolletta) e sulla composizione del nucleo
familiare, allegando inoltre l’attestazione del valore
ISEE, che può essere rilasciata dal Comune o da un
CAF. La famiglia in condizioni di disagio fisico dovrà
presentare, in sostituzione dell’attestazione del valore ISEE, la certificazione ASL o una dichiarazione
sostitutiva di notorietà, circa la tipologia di apparecchiatura elettromedicale utilizzata.
L’accoglimento della domanda darà diritto al ricol
ELETTRICITÀ E GAS
Importo del bonus gas per i clienti domestici (€/anno per punto di consegna del gas)
AC
R
ACR
AC
35
ACR
FAMIGLIE FINO A 4 COMPONENTI
acqua calda sanitaria e/o uso cottura
riscaldamento
acqua calda sanitaria e/o uso cottura + riscaldamento
FAMIGLIE OLTRE 4 COMPONENTI
acqua calda sanitaria e/o uso cottura
riscaldamento
acqua calda sanitaria e/o uso cottura + riscaldamento
A/B
Zona climatica (*)
C
D
E
35
50
85
35
70
105
35
104
139
35
138
173
35
185
220
56
63
119
56
98
154
56
146
202
56
192
248
56
262
318
F
* Indicativamente, la zona climatica F comprende i comuni di montagna, la zona E la pianura Padana (province MI/CO/BO/VR, ecc ), la zona
D il centro Italia (province FI/RM/PG ecc,), la zona C il sud Italia (province NA/PA, ecc.), mentre le zone A e B si riferiscono alle aree più calde
(province RC/PA, ecc.)
noscimento del bonus per 12 mensilità. Le famiglie che
ne hanno diritto devono rinnovare il bonus ogni anno,
seguendo la medesima procedura.
Bonus sociale sulle bollette del gas
Il bonus sociale gas riguarda le famiglie in condizioni di disagio economico che, come per l’elettricità,
abbiano un ISEE inferiore o uguale a 7.500 euro e
inferiore o uguale a 20.000 euro per le famiglie
con più di 3 figli a carico.
Il valore del bonus è stabilito ogni anno
dall’Autorità per l’energia ed è differenziato a seconda dei componenti il nucleo familiare, delle zone climatiche di residenza e per tipologia di uso del gas
(riscaldamento, cottura cibi, acqua calda). Per l’anno
2012 i valori sono riportati nella tabella.
Per richiedere il bonus sociale gas le famiglie
interessate devono presentare apposita richiesta
secondo le modalità indicate per il bonus elettrico.
Alle famiglie che hanno un contratto di fornitura
gas comprensivo del riscaldamento (clienti diretti), il
bonus sarà corrisposto direttamente come sconto
sulla bolletta del gas. Nella bolletta verrà inserito un
messaggio nel quale si comunica all’utente l’avvenuta ammissione al bonus.
Per i clienti del gas abitanti nei condomini (clienti indiretti), il bonus verrà corrisposto annualmente
con un bonifico domiciliato da parte di Poste
Italiane, che si può incassare presso tutti gli uffici
postali. L’ammissione al bonus verrà comunicata al
beneficiario da Poste Italiane, insieme alla data a partire dalla quale sarà possibile riscuotere il bonifico.
ELETTRICITÀ E GAS
Coloro che non si sono recati a ritirarle il bonus
entro il termine fissato nella comunicazione delle
Poste, possono fare richiesta di riemissione del bonifico presentando domanda con l’apposito modulo
presso gli uffici del Comune o presso un centro di
assistenza fiscale CAF.
L’accoglimento della domanda darà diritto al riconoscimento del bonus per 12 mensilità. Le famiglie
che ne hanno diritto devono rinnovare il bonus ogni
anno, seguendo la medesima procedura. u
25
EFFICIENZA ENERGETICA NELLE CASE
I consumi energetici degli edifici
Il consumo di energia per il riscaldamento, per
l’acqua calda sanitaria e per il condizionamento estivo degli edifici, rappresenta circa il 40% dei consumi energetici dell’intera Comunità Europea.
Nell’ambito dell’area mediterranea, l’Italia è il
Paese con il maggior consumo di energia nelle abitazioni. Gran parte degli edifici esistenti è stata costruita nella seconda metà del secolo scorso, quando si
teneva in scarsa considerazione l’efficienza energetica, con il risultato che le case italiane, per il solo
riscaldamento, consumano in media tra i 140 ed i 170
kwh/m2/anno. Per meglio comprendere questi dati,
basti pensare che esistono oggi tecnologie costruttive ed impiantistiche che consentono di abbassare i
consumi per il riscaldamento a meno di 15 kwh/m2
anno. Oltre ai consumi invernali bisogna considerare
anche i consumi per il condizionamento estivo: spesso oggi in Italia, specie al Sud, si consuma più per rinfrescare che per riscaldare.
Se consideriamo che il prezzo dell’energia è progressivamente crescente e diventa ogni giorno più
pesante per le famiglie e che la gran parte dell’energia necessaria per le nostre case è prodotta con com-
26
bustibili fossili, le cui emissioni di anidride carbonica
contribuiscono ad aumentare il riscaldamento del
pianeta, dobbiamo concludere è urgente intervenire
per risparmiare energia attraverso il miglioramento
dell’efficienza energetica delle nostre case.
Utilizzando le tecnologie ed i nuovi materiali
disponibili, insieme ad un’attenta gestione degli
impianti di riscaldamento, gli attuali consumi energetici delle abitazioni si possono ridurre anche del 4050%, mantenendo le medesime condizioni di comfort,
o addirittura migliorandole, e riducendo i pesanti
costi energetici che gravano sulle famiglie.
Tecnologie per l’efficienza energetica
Isolamento dell’edificio. Un edificio male isolato
fa aumentare le spese di riscaldamento e di raffrescamento estivo: pertanto è molto importante ridurre le
dispersioni di calore con un accurato isolamento dell’edificio. Esponiamo di seguito le modalità di isolamento possibili che, in relazione alle diverse componenti dell’edificio, permettono di risparmiare energia.
Pareti esterne. Nelle pareti esterne, il sistema di
isolamento più valido è quello a cappotto. Esso consiste nel fissare all’esterno delle pareti lastre di mate-
ELETTRICITÀ E GAS
riale isolante, coprendole con un nuovo strato di intonaco. In considerazione del significativo costo di questo intervento, la sua realizzazione è consigliabile
soprattutto quando viene effettuata in concomitanza
con il rinnovo delle facciate dell’edificio.
Isolamento dell’intercapedine esterna. In alternativa all’isolamento a cappotto, se la parete esterna
contiene un’intercapedine idonea, questa può essere
coibentata iniettandovi il materiale isolante (schiuma, granuli di polistirene espanso, granuli minerali o
fibre di cellulosa). Questa operazione ha costi molto
contenuti e permette un isolamento efficace.
Tetti. Tra le superfici esterne di un edificio, spesso
il tetto è l’elemento che disperde più calore. Isolarlo
non è difficile e nella maggior parte dei casi relativamente poco costoso. Se il tetto dell’edificio è formato da un terrazzo piano, l’isolamento più efficace
consiste nell’applicazione sul terrazzo di un nuovo
strato isolante con una nuova pavimentazione, se il
terrazzo è praticabile, oppure con ghiaia ed argilla
espansa, se non è praticabile. Nelle case con il tetto a
falda l’isolamento può essere fatto sia all’esterno che
all’interno.
Nell’isolamento all’esterno di un sottotetto praticabile, l’isolante viene posto subito sotto le tegole;
nel caso di intervento dall’interno, l’isolante è posato
direttamente sulla struttura della falda. Se il sottotetto non è abitabile, è possibile applicare l’isolante
direttamente sul pavimento del sottotetto. Questo
sistema, semplice ed economico, consiste nella posa
sulla soletta di una barriera al vapore costituita da
fogli di polietilene, sui quali successivamente sarà
collocato il materiale isolante, senza alcuna protezione superiore.
Pavimenti. Le abitazioni che poggiano su porticati e spazi aperti o su cantine e garage, se non sono
sufficientemente isolati, disperdono molto calore.
L’isolante può essere applicato sia sulla faccia inferiore della soletta che su quella superiore: l’intervento,
semplice nella sua esecuzione, è molto efficace.
Pareti interne. L’isolamento delle pareti interne è
un intervento abbastanza economico, anche se riduce leggermente lo spazio abitabile. E’ indicato quando è opportuno intervenire nelle stanze in maniera
selettiva: ad esempio per isolare una parete esposta a
nord. Esso consiste nell’incollare sulla faccia interna
delle pareti pannelli composti di materiale isolante e
cartongesso, già predisposti con una barriera al vapore che evita la generazione di muffe.
Finestre e porte vetrate. Anche se l’edificio è sufficientemente isolato nelle sue parti murarie, il calore può continuare ad uscire dalle finestre attraverso i
vetri ed il cassonetto e l’aria fredda può entrare attraverso le fessure. È quindi indispensabile migliorare la
tenuta all’aria dei serramenti e ridurre le dispersioni
di calore dei vetri e del cassonetto.
L’intervento più risolutivo negli edifici esistenti
consiste nella sostituzione dei serramenti con altri
predisposti di doppi vetri: l’intercapedine tra i due
strati di vetro (vetrocamera) serve a ridurre il passaggio di calore. I doppi vetri sono generalmente costruiti con serramenti in PVC o in alluminio: quelli in legno
hanno un livello di isolamento più alto, ma sono più
costosi.
ELETTRICITÀ E GAS
27
Impianto di riscaldamento
L’impianto di riscaldamento ha un ruolo fondamentale nell’abitazione perché influisce in maniera
diretta sul comfort della casa. Esso è costituito dal
sistema di produzione (la caldaia), dall’impianto di
distribuzione (la rete delle tubazioni), dall’impianto di
emissione (radiatori, pannelli radianti, ecc.) e dagli
organi di regolazione e controllo.
Vediamo di seguito alcune delle più importanti
tecnologie disponibili che, se utilizzate adeguatamente, consentono di ridurre sensibilmente i costi del
riscaldamento domestico.
La caldaia. La caldaia è il cuore dell’impianto di
riscaldamento e la sua efficienza è di primaria importanza ai fini del contenimento dei consumi e delle
emissioni inquinanti in atmosfera.
E’ fondamentale un corretto dimensionamento
della caldaia secondo il reale fabbisogno termico dell’edificio. Spesso, invece, la potenza della caldaia
installata è sovradimensionata: una caldaia di potenza superiore a quella effettivamente necessaria comporta una diminuzione dell’efficienza dell’impianto e
conseguentemente più consumi e più spesa per il
combustibile.
Le caldaie a condensazione. Le caldaie tradizionali utilizzano solo una parte del calore, perché parte
28
della temperatura prodotta viene dispersa in atmosfera attraverso il camino.
Le caldaie a condensazione, invece, recuperano
gran parte del calore contenuto nei fumi espulsi e
abbassano notevolmente la temperatura di uscita dei
fumi.
Le caldaie a condensazione esprimono il massimo
delle prestazioni quando vengono utilizzate con
impianti di riscaldamento che funzionano a bassa
temperatura (a pavimento o a pannelli radianti), ma
funzionano benissimo anche con i radiatori tradizionali.
Con le caldaie a condensazione si raggiungono
risparmi energetici nell’ordine del 30%, rispetto alle
caldaie tradizionali.
Riscaldamento a pavimento a bassa temperatura. Il riscaldamento a pavimento è fatto con una
serpentina di tubo flessibile che viene annegata nel
massetto di posa delle piastrelle, all’interno della
quale circola acqua a bassa temperatura. Così la caldaia ha bisogno di produrre minore energia per
garantire lo stesso livello di comfort, perché, con l’irraggiamento dal basso il riscaldamento ha bisogno di
una temperatura dell’acqua di soli 30-40°, rispetto ai
70-80° necessari in un tradizionale impianto di riscaldamento.
Il riscaldamento a pavimento, avendo bisogno di
una bassa temperatura dell’acqua, si unisce utilmente con le caldaie a condensazione.
Negli edifici esistenti, per ridurre i costi, è consigliabile l’installazione del riscaldamento a pavimento
allorquando si prevede il rifacimento della pavimentazione della casa.
Riscaldamento con pannelli radianti. Il riscaldamento con pannelli radianti offre numerosi vantaggi
rispetto a quello con i radiatori tradizionali che riscaldano le stanze con una corrente d’aria che scalda
ELETTRICITÀ E GAS
prima l’aria del soffitto e poi quella sottostante, con
un conseguente spreco di energia. I pannelli radianti,
invece, avendo un modo diverso di distribuire il calore nei locali della casa, eliminano gli aspetti negativi
dei termosifoni tradizionali.
Inoltre, come il riscaldamento a pavimento, possono essere facilmente abbinati alle caldaie a condensazione.
Le stufe a pellets. I pellets sono prodotti con gli
scarti di lavorazione delle segherie e dell’industria del
legno (truciolo e segatura di legno), i quali, ridotti a
piccoli granuli compressi sono bruciati in apposite
stufe. Si tratta di biomasse che, bruciando, producono energia con bilancio nullo di CO2. Infatti, tutta
l’anidride carbonica che viene emessa durante la
combustione era stata in precedenza assorbita dalla
pianta durante la sua vita.
Le stufe alimentate a pellets hanno raggiunto una
tale evoluzione da permettere una gestione simile alle
stufe a gas: i pellets si caricano automaticamente
nella stufa, hanno una autonomia di decine di giorni
e sono meno costosi di altri combustibili: a parità di
potere calorifico costano circa un terzo meno del gas.
Le stufe a pellets richiedono una attenta manutenzione, soprattutto per lo smaltimento delle ceneri e la
pulizia della canna fumaria.
stici), evitando il surriscaldamento delle stanze.
Inoltre, una buona termoregolazione, impostando
temperature differenziate, permette una corretta
gestione della temperatura nelle varie stanze secondo le diverse necessità degli abitanti della casa.
Valvole termostatiche. Le valvole termostatiche
installate sui caloriferi rendono indipendente il funzionamento dei vari termosifoni all’interno dell’abitazione: regolando automaticamente l’afflusso di acqua
calda in base alla temperatura scelta ed impostata su
una apposita manopola graduata, la valvola si chiude
mano a mano che la temperatura della stanza si avvicina a quella desiderata, dirottando l’acqua calda
verso gli altri radiatori ancora aperti.
L’installazione delle valvole termostatiche è semplice e, se regolate in modo accorto, consente un
risparmio di energia attorno al 10%.
L’installazione di questi apparati è obbligatoria nei
nuovi edifici condominiali e in quelli vecchi ristrutturati.
Sistemi di accumulo del calore
Termoregolazione della temperatura interna.
Un buon sistema di regolazione dell’impianto di
riscaldamento è indispensabile per assicurare una
temperatura costante all’interno della casa e per
sfruttare al meglio gli apporti termici gratuiti (sole,
presenza di persone, funzionamento di elettrodome-
ELETTRICITÀ E GAS
Prese singolarmente molte tecnologie per l’efficienza energetica hanno vantaggi e limiti che vanno
attentamente valutati: le caldaie a condensazione
sono molto efficienti, ma consumano combustibili
fossili inquinanti e costosi; i pannelli solari termici e
le stufe a pellets, pur sfruttando fonti energetiche
rinnovabili, non sono sempre sufficienti a riscaldare le
case; la geotermia è poco inquinante, ma ha costi elevati e non è sfruttabile dappertutto.
La soluzione ideale è quindi quella di riuscire a
combinare lo sfruttamento delle diverse fonti ener-
29
controllo la temperatura esterna, erogando alla casa
soltanto il calore occorrente in base alla differenza fra
questa e la temperatura impostata all’interno.
I sistemi di riscaldamento integrati sono abbastanza costosi e quindi possono essere utilmente
installati negli edifici di nuova costruzione ed in quelli sottoposti ad ampie ristrutturazioni: in questi casi i
maggiori costi sono ammortizzabili entro un brevemedio periodo.
Riscaldamento autonomo
getiche, ottimizzandone i vantaggi in termini di
risparmio energetico e comfort.
Occorre pertanto puntare a realizzare sistemi che
integrino le risorse energetiche tradizionali (gas,
gasolio, ecc) con le fonti rinnovabili (biomasse ed
energia solare), collegando i diversi generatori di
calore (caldaie a gas, stufe o camini a legna, pannelli
solari termici, ecc.) ad un sistema comune di accumulo di acqua calda.
Un impianto ideale di riscaldamento integrato
dovrebbe essere composto da:
l pannelli solari termici;
l caminetto o stufa a legna o a pellets;
l caldaia a condensazione a gas;
l accumulo di acqua calda (cella termica);
l sistemi radianti a bassa temperatura a pavimento, o
a parete, oppure a soffitto;
l termoregolatori che governano il calore in funzione
delle esigenze personali e delle variazioni climatiche esterne.
I sistemi di riscaldamento integrati, se opportunamente progettati e dimensionati, privilegiano lo
sfruttamento delle fonti rinnovabili e, accumulando il
calore nella cella termica, permettono di sfruttarlo
quando serve, riducendo sensibilmente il consumi dei
combustibili tradizionali.
Infatti, se splende il sole, il sistema sfrutta e accumula l’acqua calda prodotta dai pannelli solari. Se,
invece, è acceso il camino o la stufa a biomasse, il
sistema ne sfrutta il calore tenendo in stand by gli altri
generatori. Non solo, apposite sonde tengono sotto
30
Un impianto autonomo di riscaldamento è quello
dove il sistema di produzione e di distribuzione del
calore serve una singola unità abitativa.
Per il fabbisogno energetico del riscaldamento di
una unità abitativa servirebbe una caldaia di piccola
potenza, invece spesso ne viene installata una di
potenza maggiore, perché deve servire anche per la
produzione istantanea di acqua calda.
Questo sovradimensionamento comporta uno
spreco di energia che si può ovviare installando piccoli serbatoi di accumulo dell’acqua calda (100-200
litri), limitando così la potenza della caldaia installata.
L’impianto autonomo è economico quando il sistema di riscaldamento serve una unità abitativa di una
villetta unifamiliare o al massimo piccoli edifici di 3 –
4 appartamenti.
In Italia invece si è verificata una grande ed ingiustificata diffusione degli impianti autonomi anche
negli edifici condominiali. Questa scelta sta provo-
ELETTRICITÀ E GAS
cando notevoli svantaggi alle famiglie, sia per un
eccessivo consumo di combustibile dovuto al sovradimensionamento delle caldaie rispetto ad un’unica
caldaia centrale, sia per i maggiori costi di manutenzione delle numerose caldaie e canne fumarie.
Anche rispetto alla sicurezza vi sono maggiori problemi: infatti non sempre in tutte le caldaie installate
nel condominio si effettua la dovuta manutenzione.
La legge italiana vieta l’installazione degli impianti autonomi di riscaldamento negli edifici di nuova
costruzione con più di quattro unità abitative.
Se la caldaietta dell’impianto autonomo incomincia ad avere i suoi anni e, anche se funziona ancora,
va considerato che una caldaia vecchia consuma in
media il 20 per cento in più di una nuova. Quando si
installa una nuova caldaia autonoma è opportuno
verificare se la termoregolazione dell’impianto di
distribuzione è corretta e, semmai, fare gli opportuni
interventi correttivi. Se si decide di cambiare la caldaia, si consiglia di rivolgersi al Servizio Efficienza Casa
(www.consumosostenibile.eu) per fare la diagnosi
della casa e farsi suggerire la soluzione più efficiente.
Riscaldamento centralizzato
L’impianto di riscaldamento centralizzato del
condominio ha una unica caldaia che distribuisce
l’acqua calda attraverso le tubazioni di mandata e di
ritorno che collegano la caldaia ai termosifoni. Ai
fini del risparmio energetico è importante che la
caldaia sia dimensionata secondo il reale fabbisogno
termico dell’edificio.
ELETTRICITÀ E GAS
Spesso, invece, sono state installate caldaie di
potenza superiore alle necessità, con una conseguente diminuzione dell’efficienza dell’impianto, maggiori
consumi e più spesa di combustibile.
Per meglio ottimizzare il consumo di energia è
opportuno installare le caldaie in cascata. Infatti in
questo tipo di caldaie l’energia termica prodotta si
adegua proporzionalmente al fabbisogno energetico
dell’edificio: quando c’è minore richiesta di energia
funziona una sola caldaia, mentre le altre rimangono
spente e funzionano solo quando aumenta la richiesta di potenza termica.
La contabilizzazione individuale del calore
Nelle abitazioni condominiali è opportuno installare un sistema di contabilizzazione individuale del calore, che misura (contabilizza) la quantità di calore
effettivamente consumata in ogni appartamento e
permette di addebitare ad ogni famiglia il costo del
calore effettivamente consumato. Una quota fissa (fra
il 20 ed il 40%), viene suddivisa fra i condomini sulla
base della ripartizione millesimale degli appartamenti
e serve per coprire i costi di manutenzione della caldaia comune e per compensare gli scambi di calore
con gli appartamenti adiacenti. Accompagnando la
contabilizzazione con le valvole termostatiche, sipuò
regolare le temperature di ogni stanza secondo le esigenze della famiglia.
Negli edifici condominiali più recenti, dove gli
impianti di riscaldamento sono realizzati a zona, si
può contabilizzare il riscaldamento di ciascuna famiglia installando nella cassetta del collettore di ogni
31
appartamento un contatore di calore che misura
l’energia termica consumata dall’unità immobiliare.
Negli edifici condominiali più vecchi, gli impianti
di riscaldamento sono a colonne montanti che alimentano i radiatori ai vari piani dell’edificio, posti
sulla stessa verticale. In questo tipo di impianti la
contabilizzazione del calore viene realizzata installando su ogni singolo radiatore dotato di una valvola
termostatica, un ripartitore elettronico dei consumi
del riscaldamento. Questo dispositivo legge i dati
relativi alla quantità di calore utilizzata da ciascun
termosifone, che sarà poi addebitata alla famiglia.
Il servizio di contabilizzazione del calore, generalmente svolto da una Società specializzata, comprende
la lettura dei dati registrati dalle apparecchiature e la
ripartizione della bolletta generale del combustibile e
delle spese generali dell’impianto del condominio,
sulla base dei consumi effettuati da ciascuna famiglia.
Tale ripartizione viene poi inviata all’amministratore
del condominio, il quale provvede alla riscossione delle
somme dovute dai singoli condomini.
calda con caldaie a gas, piuttosto che con lo scaldabagno elettrico, che è molto costoso sul piano energetico, ambientale ed economico.
In talune situazioni è conveniente installare una
unica caldaia a gas centralizzata per produrre acqua
calda, che viene resa disponibile ai condomini accumulandola in un accumulatore. Rispetto ad uno scaldabagno per ogni unità abitativa, il sistema centralizzato è più efficiente, perché l’acqua calda prodotta
dalla caldaia, può essere integrata con l’installazione
di pannelli solari termici, ottenendo così un maggiore
risparmio energetico.
La giusta temperatura
Quando arriva il freddo i consigli su come far funzionare il riscaldamento domestico nel migliore dei
modi e come dare un taglio alla bolletta non bastano
mai. Se per qualcuno fa sempre troppo freddo, per
altri, invece, è sempre troppo caldo: così la giusta
misura sembra non esserci mai. Se battere i denti non
fa bene, anche l’eccessivo caldo crea problemi alla
salute.
Acqua calda centralizzata nei condomini
L’acqua calda sanitaria, nella maggior parte dei
casi, è prodotta individualmente da ogni famiglia del
condominio con scaldabagni elettrici o caldaie a gas.
Fra le due possibilità è preferibile scaldare l’acqua
Un giusto compromesso per salute, portafoglio e
ambiente è di tenere durante il giorno la temperatura in casa tra i 19 e i 20 gradi. Un solo grado in più
fa aumentare i consumi dell’8% e poi non ha alcun
senso soffrire il caldo d’inverno per poi dover spalancare le finestre per arieggiare il locale surriscaldato.
Di notte, invece, la caldaia va spenta e programmata
per la riaccensione un paio d’ore prima della sveglia
mattutina.
32
ELETTRICITÀ E GAS
Anche se ci sono bambini, ciò che conta è che
l’appartamento non sia freddo: superare i 24 gradi
non è l’ideale per un bambino anzi, al contrario, può
essere pericoloso per la sua salute.
Il Contratto servizio energia
Il Contratto servizio energia è una modalità di
gestione dell’impianto termico prevista dalla legge
10/91. Si tratta di un particolare contratto che viene
stipulato dal proprietario dell’impianto di riscaldamento (solitamente un condominio o un edificio pubblico) con una Società denominata ESCO (Energy
Service Company).
Il contratto prevede che la ESCO si faccia carico del
finanziamento dei costi e dell’esecuzione degli interventi necessari a ridurre i consumi energetici (es.
sostituzione della caldaia, termoregolazione e contabilizzazione del calore, isolamento termico, ecc.) e che
il cliente (condominio o singolo proprietario) paghi
alla Società per alcuni anni (solitamente 5/7 anni) il
calore consumato, misurato da un apposito contatore
di calore posto all’uscita della centrale termica.
Il proprietario dell’impianto di riscaldamento non
acquista più separatamente combustibile e manutenzione dai singoli fornitori, ma acquista energia dalla
ESCO, sotto forma di acqua calda, nella quantità
misurata dal contatore di calore.
L’importo complessivo pagato alla ESCO per il
miglioramento dell’efficienza energetica, l’esercizio e
la manutenzione degli impianti, compreso il combu-
ELETTRICITÀ E GAS
stibile, generalmente è pari o inferiore a quanto
pagato per il riscaldamento negli anni precedenti,
perché i costi sostenuti dalla ESCO sono ripagati dalle
minori spese di gestione del riscaldamento ottenuti
con il risparmio conseguito.
Allo scadere del contratto, il cliente possiederà un
impianto nuovo e più efficiente, con consumi più
bassi rispetto alla situazione di partenza, senza aver
effettuato direttamente alcun investimento.
Con il Contratto servizio energia si crea un circolo
virtuoso in cui tutti hanno interesse a risparmiare
energia. Infatti:
l la ESCO avrà interesse a fare una buona manutenzione alla caldaia per ottenere la massima efficienza e ad acquistare il combustibile al prezzo più
basso, così da produrre l’acqua calda al minor costo
possibile e quindi ottenere il massimo profitto;
l il proprietario dell’impianto di riscaldamento ed i
singoli condomini, avranno interesse a usare l’energia in modo razionale (attraverso la termoregolazione e la contabilizzazione individuale del calore)
per alleggerire il peso della bolletta.
Nei contratti normali, dove si acquistano separatamente da varie imprese il combustibile, l’energia
elettrica, la manutenzione e quanto altro serve per
riscaldare l’edificio, ciascun fornitore guadagna dalla
vendita dei propri prodotti o servizi (cioè, più vendono e più guadagnano) e pertanto non hanno interesse a risparmiare energia, né a migliorare l’efficienza
dell’impianto. u
33
LA CERTIFICAZIONE
ENERGETICA
DEGLI EDIFICI
L
La certificazione energetica degli Edifici ha
l’obiettivo di contenere i consumi energetici dei nuovi
edifici e di tenere sotto controllo quelli delle costruzioni già esistenti.
L’attestato di certificazione energetica (o
Certificato energetico) è un documento che indica la
Classe Energetica dell’immobile e la quantità di energia consumata annualmente (Indice di prestazione
energetica) per la gestione dell’edificio.
Per gli edifici di nuova costruzione e per quelli esistenti oggetto di grossi interventi di ristrutturazione,
la legge prescrive il rispetto di specifici parametri di
contenimento dei consumi energetici ed introduce
l’obbligo di far fare il Certificato energetico da un
tecnico abilitato, per asseverare il rispetto di tali
parametri.
Per gli edifici esistenti il Certificato energetico è
obbligatorio nel caso di compravendita e di locazione
dell’intero immobile o della singola unità immobiliare, che va consegnato al conduttore insieme all’atto
di cessione. A partire dal 1° gennaio 2012, gli annunci commerciali di vendita e locazione di edifici o unità
immobiliari devono indicare sia l’indice di prestazione
energetica, che la classe energetica. Il certificato
energetico, oltre ad indicare la quantità di energia
34
consumata annualmente dall’edificio, deve contenere
anche le raccomandazioni sugli interventi da effettuare per migliorarne l’efficienza energetica.
Il Certificato energetico degli edifici ha lo scopo
di sviluppare un meccanismo virtuoso di domanda e
di offerta di edifici sempre più efficienti. Infatti, nella
fase di scelta della casa da comprare o da prendere in
affitto, i cittadini non dovrebbero limitarsi all’estetica, alle finiture, alla comodità e fruibilità della casa,
ma dovrebbero anche porre attenzione al consumo
energetico dell’appartamento. Dovrebbero invece pretendere di conoscere i consumi, verificando, ad esempio, il livello di isolamento dell’involucro, i materiali
impiegati, l’efficienza degli impianti installati, le
caratteristiche dei serramenti, l’esposizione, ecc., al
fine di tener conto delle spese di gestione a cui si
andrà incontro.
Il Certificato energetico ha una validità di 10 anni
e dovrà essere aggiornato ad ogni intervento di
ristrutturazione che modifichi la prestazione energetica dell’edificio o dell’impianto di riscaldamento.
L’attestato di certificazione energetica è essenziale per fornire elementi di raffronto tra le varie
soluzioni immobiliari proposte, così da assumere consapevolmente le proprie decisioni.
ELETTRICITÀ E GAS
Per gli edifici ad uso abitativo, il valore della prestazione energetica riportato nell’attestato è espresso
in kWh/m2/anno. Per permettere ai cittadini una più
semplice comprensione dei dati, i valori dei consumi
energetici sono riportati anche graficamente in una
Etichetta energetica, contenente una scala di valori
dalla A alla G, dove a livello A sono classificati gli edifici che consumano meno ed a livello G quelli più
energivori.
Il valore dei consumi riportati nel certificato è
convenzionale e non reale. Ciò per fornire un valore
oggettivo, indipendente dal comportamento degli
abitanti e dalle condizioni climatiche che possono
verificarsi in un anno particolare. Pertanto il valore
riportato sull’etichetta energetica potrebbe non coincidere esattamente con quanto poi si spenderà con le
bollette.
La valutazione e la certificazione dei requisiti
energetici di un edificio richiedono competenza ed
etica professionale. La legislazione italiana prevede
che possano svolgere l’attività di certificatori i tecnici iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali
(ingegneri, architetti, geometri, ecc.), in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione, così come
i tecnici che esplichino le funzioni di Energy Manager
e siano iscritti nello specifico elenco.
L’Unione Europea impegna gli Stati membri ad
assicurarsi che la certificazione energetica degli edifici venga effettuata da esperti qualificati ed indipendenti dagli interessi commerciali delle imprese del
settore, operanti sia come liberi professionisti, che
come dipendenti di enti pubblici od organismi privati.
Purtroppo attualmente solo alcune Regioni
Italiane hanno migliorato la legislazione nazionale
prevedendo che i tecnici, per avere l’abilitazione ad
effettuare la certificazione energetica, oltre all’iscrizione ai rispettivi Ordini professionali, debbano partecipare anche ad un apposito corso di formazione.
I cittadini devono diffidare da quanti propongono
di fare la Certificazione Energetica in modo sbrigativo: una buona certificazione prevede che il tecnico
effettui almeno un sopralluogo dell’edificio in esame,
effettui le misurazioni ed i calcoli opportuni e, conseguentemente, compili il certificato energetico. u
Classificazione energetica globale dell’edificio
servizi energetici inclusi
nella classificazione
Riscaldamento
X
Raffrescamento
A+
< 24,25 kWh/m2 anno
A
< 39,50 kWh/m2 anno
B
< 57,75 kWh/m2 anno
C
< 79,00 kWh/m2 anno
Acqua calda sanitaria
X
Rif. legislativo
79,00 kWh/m2 anno
D
< 97,25 kWh/m2 anno
E
< 130,75 kWh/m2 anno
F
< 182,50 kWh/m2 anno
G
≤ 182,50 kWh/m2 anno
ELETTRICITÀ E GAS
270,18 kWh/m2 anno
35
IL SERVIZIO EFFICIENZA CASA
P
Per decidere consapevolmente quali interventi di
riqualificazione energetica è conveniente effettuare
sulla propria casa, è opportuno conoscere la situazione attraverso una diagnosi energetica redatta da
una organizzazione indipendente dagli installatori o
dai produttori.
La Fondazione Consumo Sostenibile offre ai cittadini il Servizio efficienza casa , per effettuare la
diagnosi energetica della propria abitazione. La diagnosi è svolta da Energy Auditor qualificati e indipendenti che forniscono la consulenza necessaria a
realizzare gli interventi di riqualificazione e per avere
accesso ai finanziamenti pubblici e privati disponibili. Ecco come funziona.
Il check-up energetico preliminare è completamente GRATUITO.
Analisi energetica dettagliata
Qualora, a seguito della valutazione preliminare
ottenuta attraverso il check-up energetico, si decida
di effettuare i lavori di riqualificazione energetica
Check-up energetico preliminare
Il check-up energetico preliminare rappresenta
una stima dell’efficienza energetica della propria abitazione calcolata sulla base di informazioni molto
semplici inserite direttamente dal consumatore in
una maschera on-line, che si trova sul sito web della
Fondazione www.consumosostenibile.eu. I dati vengono elaborati ed il check-up viene inviato in formato elettronico al committente direttamente per email.
36
ELETTRICITÀ E GAS
suggeriti, è utile richiedere l’Analisi energetica dettagliata, che valuta le prestazioni del sistema edificio-impianto sulla base dei dati raccolti dall’ Energy
Auditor a seguito di sopralluogo effettuato nell’abitazione.
L’analisi energetica fa un esame dei consumi e
dei fabbisogni, propone gli interventi migliorativi per
il riscaldamento, per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria, analizza le prestazioni
energetiche raggiungibili e consiglia il piano economico-finanziario dell’investimento.
I costi dell’analisi energetica variano a seconda
della tipologia dell’edificio e delle dimensioni dell’immobile e sono definiti a priori, con criteri di equità,
dal Codice etico sottoscritto dall’Energy Auditor con
la Fondazione Consumo Sostenibile. Essi sono:
l per edifici fino a 1.000 mq calpestabili:
euro 120 + 1€/mq (+ IVA);
l per edifici oltre 1.000 mq calpestabili:
euro 100 + 1€/mq (+ IVA).
Con l’analisi energetica il committente dispone
di uno strumento per orientarsi in maniera consapevole su quali sono gli interventi più utili e più economicamente vantaggiosi per migliorare l’efficienza
energetica della propria abitazione.
Nel caso in cui il committente decida di effettuare gli interventi migliorativi consigliati nell’analisi
energetica potrà essere seguito dagli esperti della
Fondazione per la realizzazione degli interventi previsti, per individuare soluzioni di finanziamento personalizzate fra quelli disponibili e per la redazione delle
pratiche necessarie.
ELETTRICITÀ E GAS
Certificazione energetica
La certificazione energetica è la carta d’identità dell’unità abitativa, da utilizzare nei casi di compravendita e locazione delle unità abitative, secondo
quanto previsto dalla legge.
Anche la certificazione energetica è svolta dal
Servizio efficienza casa della Fondazione a seguito
di un sopralluogo di un Energy Auditor. Il costo della
certificazione energetica varia in funzione delle
dimensioni e del tipo di edificio ed è compreso fra
€ 150 + IVA per le unità immobiliari site in un condominio con impianto centralizzato con più di 50
appartamenti, ed un massimo di €400 + IVA per abitazioni in villette singole o appartamenti con impianto autonomo.
Se la certificazione energetica è richiesta congiuntamente l’analisi energetica , il costo è leggermente superiore a quello fissato per la sola certificazione energetica.
I cittadini interessati potranno richiedere i servizi
dal Servizio efficienza casa della Fondazione consumo sostenibile compilando l’apposito form on-line dal
sito www.consumosostenibile.eu, oppure chiamando
la Fondazione consumo sostenibile al numero 0685304849 , oppure al telefono cellulare 338
1339383. u
37
LA CLIMATIZZAZIONE ESTIVA
L
La climatizzazione estiva è una esigenza di comfort ormai irrinunciabile: lo dimostra l’ampia diffusione dei climatizzatori installati sugli edifici che ne
erano sprovvisti. Infatti, le pompe di calore risolvono
in maniera abbastanza soddisfacente il condizionamento estivo e invernale negli edifici esistenti che
sono sprovvisti di climatizzazione, anche se creano
ingombranti inestetismi sui balconi e sono poco efficienti sul piano energetico.
Per le nuove costruzioni invece conviene che, già
in sede di progettazione, siano previsti sistemi centralizzati di ventilazione e raffrescamento, che non
alterano le linee architettoniche dell’edificio e sono
più efficienti.
Generalmente, nei nuovi edifici si cerca di ottenere un elevato livello d’isolamento dall’aria e dal rumore esterno, con l’impiego di serramenti a tenuta stagna e pareti bene isolate. Ciò comporta tuttavia lo
svantaggio, determinando così una notevole riduzione della, con un conseguente peggioramento del
comfort interno.
Per ovviare all’inconveniente di isolare completamente i locali interni e di ridurre quindi la ventilazione naturale, è necessario associare al sistema di
ricambio dell’aria un recuperatore di calore, che
38
recupera il calore dell’aria prima di espellerla
all’esterno e cede l’energia recuperata, come calore o
come fresco, all’aria in ingresso. u
ELETTRICITÀ E GAS
L’ILLUMINAZIONE
IN CASA
A
Anche se l’energia elettrica utilizzata per l’illuminazione non è molto rilevante, è opportuno fare
attenzione alla scelta degli impianti e dei sistemi di
illuminazione.
Le tradizionali lampadine a incandescenza trasformano in luce meno del 10% dell’energia elettrica
consumata: la restante parte viene inutilmente
dispersa sotto forma di calore. Le moderne lampade
fluorescenti a basso consumo, invece, convertono in
luce il 90% dell’energia. In un appartamento, la sola
sostituzione delle lampadine ad incandescenza più
usate, con altrettante lampade a basso consumo, può
far risparmiare circa il 75% di energia elettrica.
Inoltre, è bene scegliere lampadari o plafoniere
che massimizzino la resa della lampada. Se si pone
una fonte luminosa posta in prossimità di una parete
o di un soffitto, questa irradia verso di essi circa il
50% della luce emessa, anziché dove serve.
L’ubicazione degli apparati luminosi dovrebbe quindi
essere tale da riflettere la luce nei punti in cui è effettivamente necessaria. Anche plafoniere opache (o
anche solo sporche) possono ridurre l’efficienza dell’illuminazione del 20-30%, con la conseguenza di
dover installare lampadine più potenti.
Per ridurre i consumi energetici, in talune situazioni conviene installare anche sistemi di accensione
e spegnimento che permettano di fornire la luce solo
quando serve. Specialmente negli spazi comuni ester-
ELETTRICITÀ E GAS
ni (giardini, cortili, cantine, solai, scale, garage, ecc.),
è opportuno installare apparecchi dotati di sensori
che accendono e spengono l’illuminazione al tramonto e all’alba. In altri casi è opportuno installare sensori di presenza, che attivano l’illuminazione al passaggio di una persona o interruttori che spengono
automaticamente la luce dopo un certo intervallo di
tempo. u
39
GLI ELETTRODOMESTICI
I marchi a garanzia della sicurezza
e della qualità
L’acquisto di un elettrodomestico è una scelta
importante per la famiglia. Al di là delle preferenze
estetiche di ciascuno, è bene accertarsi che il modello prescelto abbia impressi i marchi che ne garantiscono la sicurezza e la qualità.
Tutti gli apparecchi elettrici
prodotti e commerciati nell’Unione
Europa debbono riportare obbligatoriamente la marcatura CE. Ciò
significa che il fabbricante attesta
che l’apparecchio è stato costruito nel rispetto dei
requisiti di sicurezza delle direttive comunitarie.
Poiché si tratta di una autodichiarazione, questa marcatura rappresenta solo una garanzia parziale.
Un ulteriore strumento di
garanzia è la presenza sull’elettrodomestico del marchio dell’Istituto
Italiano del Marchio di Qualità
(IMQ) o di un altro marchio di qualità di un analogo organismo europeo. Tali marchi, infatti, vengono
rilasciati da un organismo terzo e indipendente dalle
case costruttrici.
Le etichette di efficienza energetica
Per i frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, le lavastoviglie ed i televisori, le lampadine, i forni elettrici,
gli apparecchi per il condizionamento, in attuazione
di una Direttiva europea, è obbligatorio apporre bene
in vista l’etichetta energetica, per informare i consumatori sui consumi energetici dell’apparecchio. Essa
indica la classe di efficienza energetica dell’apparecchio, utilizzando una scala di sette livelli: A+++;
A++; A+; A; B; C e D. La lettera A+++ indica i consumi più bassi, la lettera D i consumi più alti e gli
altri livelli i consumi intermedi.
Sull’etichetta sono contenute anche altre informazioni supplementari:
per i frigoriferi ed i congelatori il consumo medio
in kWh/anno, la rumorosità, il volume disponibile
per gli alimenti freschi e per quelli congelati;
l per le lavatrici e le lavastoviglie , il consumo
l
40
annuale di energia in kWh (basato su 220 cicli di
lavaggio standard per lavatrici e 280 per lavastoviglie), il consumo annuale di acqua in litri, la capacità di carico (in kg per lavatrici e in numero di
coperti per lavastoviglie), la classe di efficienza
della centrifuga per le lavatrici e di asciugatura per
lavastoviglie, la rumorosità in decibel (sia del lavaggio sia della centrifuga);
l per i televisori se è presente un tasto di spegnimento, il consumo in watt del dispositivo acceso, il
consumo annuale in kWh (considerando un media
di 4 ore al giorno per 365 giorni), la diagonale dello
schermo espressa sia in centimetri sia in pollici.
Acquistare un elettrodomestico che consuma meno
energia è sempre conveniente. Il risparmio nel tempo è
assicurato anche se il prezzo iniziale di acquisto è più
elevato rispetto alle alternative meno efficienti. u
ELETTRICITÀ E GAS
L’ASSICURAZIONE GAS
L
L’Autorità per l’energia ha
disposto per i clienti finali civili del
gas (utenti) una copertura assicurativa per gli infortuni, gli incendi
e la responsabilità civile conseguenti a sinistri occorsi a valle del
contatore (punto di consegna),
derivanti dall’uso del gas fornito
tramite una rete di distribuzione.
L’assicurazione copre tutti gli
utenti ed è gestita dal CIG –
Comitato Italiano Gas, attraverso
una polizza stipulata con una
Impresa Assicuratrice. La
polizza copre chiunque
usi, anche occasionalmente, il gas fornito tramite
reti di distribuzione urbana o reti di trasporto.
L’assicurazione
per responsabilità
civile verso terzi
L’assicurazione per responsabilità
civile verso terzi copre l’utente per il risarcimento dei danni cagionati a terzi per morte,
lesioni personali e danneggiamenti a cose, derivanti
dal tratto di tubazione del gas posto a valle del contatore e degli apparecchi utilizzatori, inclusi i relativi
collegamenti e le strutture accessorie, nello stato e
condizioni in cui si trovano e vengono utilizzati e
indipendentemente dalla loro ubicazione, tipo di realizzazione e vetustà.
La garanzia assicurativa è prestata anche nei casi
di negligenza, responsabilità e/o colpa grave degli
utenti o degli utilizzatori degli impianti.
L’assicurazione vale anche per la Responsabilità
Civile che possa derivare all’Assicurato da fatto doloso di persone delle quali debba rispondere.
L’Assicurazione comprende i danni cagionati a terzi
da incendio, esplosione e/o scoppio delle tubazioni a
valle del contatore e degli apparecchi di utilizzazione,
compresa la difettosa combustione e/o esalazione gassose, incluso ossido di carbonio. Comprende anche i
danni provocati da suicidio o tentato suicidio
ELETTRICITÀ E GAS
dell’Utente, con esclusione dei soli
danni ai beni del suicida o tentato suicida, nonché delle persone che non sono considerate terze ai fini dell’assicurazione.
Il massimale assicurato è di € 11.000.000,00 per
ogni utente e per ogni sinistro sia per danni a persone
che a cose anche se appartenenti a più persone.
L’assicurazione per gli incendi
L’assicurazione per gli incendi indennizza i danni
cagionati agli immobili riferibili all’utenza ove ha
avuto origine il sinistro e alle cose di proprietà dell’utente o dell’utilizzatore, a seguito di incendio,
scoppio ed esplosioni, che siano conseguenza diretta
di dispersioni e/o fughe di gas (da qualsiasi evento
occasionate), determinatesi nelle condutture a valle
del contatore e negli impianti ed apparecchi posti nei
locali dell’utente, incluse le strutture accessorie, nello
stato e condizioni in cui si trovano.
Nella somma assicurata sono comprese le spese di
demolizione, sgombero e trasporto a discarica dei
residui del sinistro. Sono compresi anche i danni causati da esplosione a seguito di suicidio o tentato suicidio degli utenti assicurati, con esclusione dei soli
41
danni ai beni del suicida o tentato suicida, nonché
delle persone che non sono considerate terze ai fini
della presente garanzia.
Il massimale assicurato è € 154.000,00 per ogni
sinistro per i danni subiti dagli immobili, di proprietà
del cliente assicurato o in locazione e di €63.000 per
evento, per le cose mobili che si trovino dell’abitazione del cliente assicurato.
L’assicurazione per gli infortuni
L’assicurazione per gli infortuni copre gli infortuni
subiti dall’utente, il coniuge, i genitori, i figli e i
parenti dell’utente, che siano conseguenza diretta di
dispersioni di gas (da qualsiasi evento occasionata)
nelle condutture a valle del contatore e negli impianti ed apparecchi, comunque allacciate alla rete di
distribuzione gas, compresi i casi di negligenza o
colpa grave.
Sono esclusi dalla garanzia gli infortuni degli utenti
che compiono un atto di suicidio o tentato suicidio,
fermo restando la risarcibilità degli infortuni conse-
guenti a suddetto atto subiti da tutti gli altri assicurati.
Il massimale assicurato è € 195.000 in caso di
morte o invalidità permanente totale, che decresce
proporzionalmente in caso di invalidità parziale.
Denunce e informazioni
In caso di sinistro il cliente deve denunciare l’evento al CIG - Comitato Italiano Gas – Via Larga, 2 –
20122 Milano, compilando il modulo di denuncia presente sul sito www.cig.it, oppure a mezzo lettera.
Per le informazioni relative alla copertura assicurativa si può contattare il numero verde 800.929.286
dello Sportello del consumatore.
Le informazioni sullo stato delle pratiche aperte
possono essere richieste al numero verde CIG
800929286 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00
alle 12,00 e dalle ore 14,00 alle 16,00 o a mezzo di
posta elettronica all’indirizzo e-mail [email protected],
o per fax al numero 02.72001646.
Assicurazione Pronto Intervento
Dal 1° ottobre 2010, l’assicurazione prevede nuove
prestazioni di primo intervento per i danneggiati a
seguito di sinistri gravi (ad esempio quelli che producano danni agli immobili tali da determinarne l’inagibilità o il crollo e/o l’obbligo di demolizione). Le nuove
prestazioni riguardano:
l le spese di soggiorno in albergo (per un periodo
massimo di 15 giorni);
l l’invio di un vetraio;
l gli interventi di emergenza su serrature e strumenti similari;
l l’invio di una guardia giurata;
l le spese per il rientro anticipato, nel caso in cui il
titolare del diritto si trovi lontano dall’abitazione al
momento del sinistro.
La richiesta di aiuto di primo intervento dovrà
essere inoltrata al numero verde 800.713.742 o al
telefono 02.58286732. u
42
ELETTRICITÀ E GAS
GLI INDENNIZZI AUTOMATICI
L
re in bolletta ai clienti interessati un indennizzo automatico. Si tratta di un indennizzo per il disagio sopportato e non un risarcimento per gli eventuali danni subiti, che invece devono essere documentati e richiesti
espressamente dal cliente. Tale indennizzo è crescente
al crescere del ritardo nell’esecuzione della prestazione.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, a tutela
dei consumatori, ha fissato i livelli di qualità ed i
tempi massimi in cui devono essere effettuate alcune
prestazioni (c.d standard specifici) che le Società di
Vendita e le società di distribuzione dell’energia
elettrica e del gas devono rispettare nel servizio offerto ai propri clienti.
Di seguito si riportano le tabelle che riassumono
gli standard specifici che, se non rispettati, danno
diritto ad un indennizzo automatico. u
Nel caso in cui gli standard specifici non fossero
rispettati, le Società responsabili debbono corrisponde-
Tabella 1 - Indennizzi automatici per la violazione degli standard specifici delle prestazioni della distribuzione di energia
elettrica (Anno 2012 - Delibera AEEG n. 333/07 e ARG/elt 198/11)
Indennizzo in € per
Indennizzo in € per
Indennizzo in € per
esecuzione oltre lo standard esecuzione
entro un tempo esecuzione oltre un tempo
ma entro un tempo doppio
triplo dello standard
triplo dello standard
dello standard
Indicatore
Standard
Tempo massimo
di preventivazione
per lavori sulla rete
20 giorni lavorativi
35,00
70,00
105,00
Tempo massimo
di esecuzione di lavori
semplici
15 giorni lavorativi
35,00
70,00
105,00
Tempo massimo
di attivazione
della fornitura
5 giorni lavorativi
35,00
70,00
105,00
5 giorni lavorativi
35,00
70,00
105,00
1 giorno feriale (1)
35,00
70,00
105,00
2 ore
35,00
Non applicabile
Non applicabile
3 ore
o
4 ore (2)
35,00
70,00
105,00
15 giorni lavorativi
35,00
70,00
105,00
30 giorni lavorativi
35,00
70,00
105,00
Tempo massimo
di disattivazione
della fornitura su
richiesta del cliente
Tempo massimo
di riattivazione della
fornitura in seguito
a sospensione per morosità
Fascia di puntualità
per appuntamenti
con il cliente
Tempo massimo
di ripristino della
fornitura in seguito
a guasto del contatore
Tempo massimo
di comunicazione
dell’esito della verifica
del contatore
Tempo massimo
di comunicazione
dell’esito della verifica
della tensione
(1) In caso di precedente riduzione della potenza al 15% della potenza impegnata, lo standard è 1 giorno lavorativo.
(2) 3 ore per richieste pervenute nei giorni lavorativi dalle ore 8.00 alle ore 18.00; 4 ore per richieste pervenute nei giorni non lavorativi o nei giorni lavorativi dalle 18.00 alle
8.00; nel caso di intervento su appuntamento richiesto dal cliente contestualmente alla segnalazione del guasto, si applica la fascia di puntualità di 2 ore.
ELETTRICITÀ E GAS
43
Tabella 2 - Indennizzi automatici per la violazione degli standard specifici delle prestazioni della distribuzione di gas
(Delibera AEEG ARG/gas 120/08)
Indennizzo in € per
Indennizzo in € per
Indennizzo in € per
esecuzione oltre lo standard esecuzione
esecuzione oltre un tempo
entro
un
tempo
ma entro un tempo doppio
triplo dello standard
triplo dello standard
dello standard
Indicatore
Standard
Tempo massimo
di preventivazione
per lavori semplici
15 giorni lavorativi
30,00
60,00
120,00
Tempo massimo
di preventivazione
per lavori complessi
40 giorni lavorativi
30,00
60,00
120,00
Tempo massimo
di esecuzione
di lavori semplici
10 giorni lavorativi
30,00
60,00
120,00
Tempo massimo
di attivazione
della fornitura
5 giorni lavorativi
30,00
60,00
120,00
5 giorni lavorativi
30,00
60,00
120,00
2 giorni feriali
30,00
60,00
120,00
10 giorni lavorativi
30,00
60,00
120,00
Fascia di puntualità
per appuntamenti
con il cliente
2 ore
30,00
60,00
120,00
Tempo di raccolta
della misura in caso
di misuratore accessibile
per tipologia di cliente (1)
30,00
60,00
120,00
Tempo massimo
di disattivazione
della fornitura su richiesta
del cliente
Tempo massimo
di riattivazione della
fornitura in seguito a
sospensione per morosità
Tempo massimo
di verifica
della pressione
di fornitura del gas
(1) Per consumi fino a 500 Smc/anno: minimo 6 mesi, massimo 13 mesi; per consumi compresi tra 500 e 5000 Smc/anno, minimo 3 mesi, massimo 7 mesi; per consumi superiori a 5000 Smc/anno: minimo 25 giorni, massimo 35 giorni (ad esclusione dei mesi in cui i consumi storici sono inferiori del 90% ai consumi medi mensili
Tabella 3 - Indennizzi automatici per la violazione degli standard specifici di qualità commerciale della vendita
di energia elettrica o di gas naturale (Delibera AEEG 164/08)
Indicatore
Standard
Indennizzo in € per
Indennizzo in € per
Indennizzo in € per
esecuzione oltre lo standard esecuzione
esecuzione oltre un tempo
entro
un
tempo
ma entro un tempo doppio
triplo dello standard
triplo dello standard
dello standard
Tempo massimo di risposta
motivata ai reclami scritti
40 giorni solari
40,00
20,00
Tempo massimo di rettifica di
fatturazione
90 giorni solari
20,00
40,00
60,00
Tempo massimo di rettifica di
doppia fatturazione
20 giorni solari
20,00
40,00
60,00
44
ELETTRICITÀ E GAS
LA MANUTENZIONE
DEGLI IMPIANTI
DI RISCALDAMENTO
I
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato
un vademecum, concordato con le Associazioni dei
consumatori e con quelle degli Installatori e
Manutentori di Impianti termici, che chiarisce i tempi
e le modalità dei controlli per l’efficienza energetica
degli impianti di riscaldamento.
Il mantenimento in efficienza degli impianti di
riscaldamento delle abitazioni, in particolare della
caldaia, assicura nel corso degli anni costi di gestione
e bollette energetiche più bassi, minor consumo e
inquinamento, regolarità di funzionamento e maggiore sicurezza per le nostre case.
Per assicurare il miglior esercizio, la legge obbliga
i cittadini a far eseguire i controlli per l’efficienza
energetica sui loro impianti di riscaldamento secon-
do le scadenze temporali della tabella in basso.
Per svolgere i controlli il cittadino deve rivolgersi
ad un tecnico abilitato che deve eseguirli nel rispetto delle regole dell’arte e della normative vigenti. Il
controllo va esteso alla sicurezza della caldaia e dell’impianto a gas.
Al termine delle operazioni di controllo e dell’eventuale manutenzione, il tecnico ha l’obbligo di
redigere e sottoscrivere il rapporto di controllo previsto dalla legge, di consegnarlo al cittadino e di trasmetterne copia all’Autorità competente (comune o
provincia) per lo svolgimento degli accertamenti.
Il cittadino deve conservare il rapporto del
manutentore insieme al libretto dell’impianto o
della centrale. u
Scadenzario dei controlli per l’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento
Impianti a gas autonomi (potenza inferiore a 35 kW) - caldaiette
Caldaie installate da meno di 8 anni
Caldaie a focolare chiuso (tipo C - a camera stagna) e a focolare aperto
(tipo B - non a camera stagna) installate all’esterno di locali abitati
Ogni 4 anni
Caldaie installate da più di 8 anni
Ogni 2 anni
Caldaie a focolare aperto (tipo B - non a camera stagna) installate all’interno di locali abitati
Impianti a gas con potenza uguale o superiore a 35 kW
Ogni anno
Impianti a combustibile liquido o solido di qualsiasi potenza
Impianti termici con potenza uguale o superiore a 350 kW
(indipendentemente dal tipo di combustibile)
ELETTRICITÀ E GAS
2 volte all’anno
45
GLI INCENTIVI
FISCALI PER
IL RISPARMIO
ENERGETICO
NELLE CASE
Interventi sull’involucro di edifici esistenti max detraibile 60.000 euro per ogni abitazione.
Sono detraibili tutte spese sostenute per migliorare l’isolamento termico degli edifici esistenti, effettuate sulle murature esterne, sulle coperture e sui
pavimenti, nonché sulle finestre comprensive di infissi. Le spese ammesse riguardano la fornitura e la
messa in opera del materiale coibente e di materiali
ordinari per il miglioramento delle caratteristiche termiche delle pareti esistenti; la demolizione e la ricostruzione dell’elemento; la sostituzione completa
della vecchia finestra con una nuova, comprensiva di
infisso; il miglioramento dei componenti vetrati esistenti con integrazioni e sostituzioni.
Installazione di pannelli solari - max detraibile
60.000 euro per ogni abitazione.
Sono detraibili tutte spese sostenute per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua
calda sanitaria. Le spese ammesse riguardano la fornitura e la posa in opera dei pannelli, comprese le
apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche e
elettroniche, delle opere idrauliche e murarie per la
realizzazione di impianti solari termici, anche integrati con impianti di riscaldamento.
L
La legge ha previsto una Detrazione fiscale
dall’IRPEF del 55% di tutte le spese documentate che
il cittadino sostiene, entro il 31 dicembre 2012, per i
seguenti interventi di riqualificazione energetica degli
edifici esistenti. La detrazione fiscale dall’IRPEF va
ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Interventi di riqualificazione energetica dell’edificio – Max detraibile 100.000 euro per ogni abitazione.
Sono detraibili le spese sostenute per la riqualificazione energetica della propria abitazione, ivi comprese quelle per la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie alimentate da biomasse, purché
tali generatori abbiano un determinato rendimento
minimo, rispettino taluni limiti di emissione e utilizzino biomasse combustibili ammissibili (pellets, legna,
cippato, ecc.)
46
ELETTRICITÀ E GAS
Sostituzione completa o parziale degli impianti
di riscaldamento - Max detraibile 30.000 euro per
ogni abitazione.
Sono detraibili tutte spese sostenute per la sostituzione di impianti di riscaldamento tradizionali con
caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza, impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
Le spese ammesse riguardano lo smontaggio e
dismissione parziale o totale dell’impianto di riscaldamento esistente, la fornitura e la posa in opera delle
apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche e
elettroniche, delle opere idrauliche e murarie per la
sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento
con le nuove apparecchiature. Sono comprese anche
le spese per la messa a punto della rete di distribuzione, per i sistemi di trattamento dell’acqua, per i
dispositivi di controllo e regolazione e per le canne
fumarie.
Sono ammissibili anche le spese sostenute per la
trasformazione degli impianti individuali autonomi in
impianti di riscaldamento centralizzato con contabilizzazione del calore, nonché le trasformazioni degli
impianti centralizzati per rendere applicabile la contabilizzazione del calore.
E’ esclusa la detrazione fiscale in caso di trasformazione da riscaldamento centralizzato ad
impianti individuali autonomi.
lazioni fiscali nazionali. Sono però compatibili con la
richiesta di titoli di efficienza energetica (certificati
bianchi) e con eventuali specifici incentivi disposti da
regioni, province e comuni.
Soggetti ammessi alla detrazione
La detrazione del 55% dall’IRPEF per gli interventi sopra descritti spetta alle persone fisiche, enti o
soggetti diversi che sostengono le spese per la esecuzione degli interventi medesimi sugli edifici esistenti,
di qualsiasi categoria catastale, anche rurali, purché
posseduti o detenuti da chi richiede la detrazione, ivi
compresi coloro che hanno in affitto l’abitazione.
Aliquota IVA applicabile
L’aliquota IVA del 10% si applica alla spesa per la
manodopera ed all’acquisto di beni ed apparecchiature solo se la relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto e fino a concorrenza del valore della manodopera.
L’IVA ridotta al 10% si applica comunque per l’installazione di impianti solari termici, impianti fotovoltaici ed eolici. u
Gli interventi ammessi sugli edifici nuovi
Il fabbisogno energetico annuo per m2 degli edifici di nuova costruzione deve rispettare i limiti imposti dalla legge.
Per incentivare la costruzione di edifici ancora più
efficienti, è consentita la detrazione del 55% dei costi
extra (es: un maggior isolamento termico, un maggiore impiego di pannelli solari, ecc.) sostenuti per raggiungere un fabbisogno di energia inferiore di almeno il 50% rispetto ai limiti di legge. Negli extra costi
sono incluse anche eventuali maggiori spese di progettazione.
Per conoscere gli adempimenti necessari per ottenere la detrazione fiscale è opportuno rivolgersi ad un
esperto qualificato o, in alcuni casi, anche all’operatore che ha eseguito i lavori.
Cumulabilità
Le suddette detrazioni fiscali non sono cumulabili
con le detrazioni del 36% previste per la manutenzione straordinaria delle abitazioni, né con altre agevo-
ELETTRICITÀ E GAS
47
IL CONTO ENERGIA
FOTOVOLTAICO
L
La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente in elettricità l’energia proveniente
dalla radiazione solare. La resa energetica dei sistemi
fotovoltaici è in funzione della disponibilità di luce
solare e dell’inclinazione dei moduli, ma in genere è
molto bassa e si attesta attorno al 15%.
L’energia elettrica prodotta con i moduli fotovoltaici attualmente ha un costo superiore di 3/4 volte a
quella prodotta con i sistemi tradizionali. Per questo
motivo, al fine di favorire lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, il Governo ha deciso di erogare un
incentivo ai cittadini che installano i pannelli fotovoltaici (conto energia).
Possono usufruire dell’incentivo le persone fisiche
e giuridiche (compresi i condomini, i soggetti pubblici
e gli enti locali), che realizzano impianti fotovoltaici di
potenza minima di 1 kWp. La tariffa incentivante è
riconosciuta per un periodo di venti anni a decorrere
dalla data di entrata in esercizio dell’impianto.
48
Il corrispettivo dell’incentivo è corrisposto dal
Gestore dei servizi energetici (GSE), sulla base dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico ed è differenziato per classe di potenza e per tipo di integrazione architettonica. Cioè l’incentivo è più basso se
l’impianto fotovoltaico è installato direttamente sul
terreno, mentre è superiore se i moduli fotovoltaici
sono installati su tetti, coperture, facciate di fabbricati. L’incentivazione massima è prevista per i moduli fotovoltaici installati in sostituzione di materiali di
rivestimento di tetti, coperture o facciate di edifici,
diventando così un elemento strutturale rilevante del
contesto in cui vengono installati.
Una ulteriore maggiorazione della tariffa viene
riconosciuta agli impianti fotovoltaici con potenza
fino a 20 kW operanti in regime di Scambio sul posto
e destinati a fornire energia elettrica, anche parziale,
alle utenze di singole unità abitative o di interi edifici.
La stessa maggiorazione vale per i pannelli fotovoltaici installati su edifici sui quali sono stati effettuati
interventi di efficienza energetica, che comportino
una riduzione di almeno il 10% dell’indice di prestazione energetica dell’edificio o dell’unità immobiliare.
L’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico può essere auto consumata dal produttore,
oppure immessa nella rete nazionale e venduta sul
mercato, attraverso una convenzione con il GSE. Il
sistema più comodo di gestire l’energia elettrica prodotta con il fotovoltaico è lo scambio sul posto, che
consente di immettere in rete l’energia elettrica prodotta ma non immediatamente auto consumata, per
poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi, ovvero ricevendo trimestralmente il corrispettivo dell’energia prodotta ma non
auto consumata.
Poiché le attuali tariffe incentivanti per l’energia
fotovoltaica sono molto onerose per i clienti elettrici
(considerato che il costo è caricato sulla bolletta), è
auspicabile una progressiva e sostanziale diminuzione dell’incentivo, per adeguarlo al minor costo degli
impianti ed al livello degli incentivi degli altri paesi
europei.
Per usufruire del Conto energia e dello Scambio
sul posto è necessaria la stipula di una convenzione
con il GSE. Ulteriori informazioni si trovano ai
seguenti indirizzi internet:
Conto Energia:
http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF/servizi/Pagine/NuovoContoEnergia.aspx
Scambio sul Posto:
http://www.gse.it/attivita/ssp/Pagine/default.aspx u
ELETTRICITÀ E GAS
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