CRONACHE CILENTANE ANNO XXVIII - N. 6/2011 Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA LA PRIMA VOCE LIBERA DEL TERRITORIO DEL PARCO MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI La lettera Controcorrente Amministratori che perdono la testa, ma non... la sedia Egregio direttore, una domanda che spesse volte ci si pone nelle discussioni tra amici ed amiche. Perché una persona tranquilla, pacifica, che discute con gli altri, appena diventa amministratore comunale cambia completamente atteggiamento ? E perché poi tanto attaccamento al potere ? Giuseppina mo questo servizio a favore degli altri ? Questo è il punto. Molti sostengono la necessità di una continuazione della linea amministrativa per portare avanti i problemi. Io su questo non sono molto d’accordo. Non dimentichiamo che la storia insegna che quando si amministra per troppo tempo inevitabilmente si sopprime la democrazia. Si crea quasi una dittatura da cui il popo- amministratori si riempiranno d’orgoglio con la convinzione che la popolazione li ama e proseguiranno nei loro disegni. L’appello che potremmo fare ai cittadini, dalle pagine di questo modesto periodico, è quello , indipendentemente da chi ha vinto, di non appartarsi dopo avere espresso il voto, di non stare lontani dalla vita amministrativa , perché è proprio nel palazzo comunale che È la domanda che molti si pongono subito le elezioni per il rinnovo dei Consigli Comunali e per l’elezione dei sindaci , poi ci si fa l’abitudine. Ringrazio la signora Giuseppina per aver posto il problema che in verità a noi di Cronache non è sfuggito. Qualche attento lettore ricorderà che per il passato l’argomento è stato alla nostra attenzione. Volendo scherzarci sopra potremmo dire che perdono la testa perchè si sentono arrivati in alto, ma non sopportano l’aria dell’alta quota. Il bello poi che alcuni non perdono solo la testa, perdono pure il senso del rispetto , il senso dell’amicizia e magari se tu gli ricordi qualche episodio vissuto insieme ti diranno : “ ma quanto mai”, quasi a dire: “ io non ti conosco”. Qualche altro all’improvviso si scopre “ scienziato” e dirà che tu sei ignorante. Ma veniamo anche all’atro quesito. Perché diventa così forte l’attaccamento alla poltrona? Negli anni passati la mia attività di cronista radiofonico e televisivo mi ha dato la possibilità di intervistare moltissimi amministratori ed uomini politici. E la mia consueta domanda sulle finalità dell’impegno politico aveva sempre la stessa risposta :” mi sono candidato per servizio”. Ma dopo le elezioni lo vedia- lo non riesce più a liberarsi, e non si tratta neanche di mettere un personaggio al posto di un altro. E’ il sistema poi che emargina il cittadino, che crea un potere al quale sono ammessi sono pochi fortunati. Io sarei per un cambiamento totale, mi va bene la legge dei due mandati , ma dovrebbe essere più esplicita: due mandati nel corso della vita, senza sotterfugi di interruzioni. E così dovrebbe essere pure per i consiglieri, che anche loro, sapendo che non possono durare in eterno, potrebbero dimostrare di avere il senso dell’umiltà. Io non vedo niente di positivo in una continuazione delle politica amministrativa. Quando il ciclo dura troppi anni non ci sarà il “nuovo”, anzi ci sarà un attaccamento al potere ancora più forte. Sindaci ed si decidono le sorti del nostro territorio e le sorti del nostro futuro Si è vero, abbiamo eletti i nostri rappresentanti per la risoluzione dei problemi, ma anche loro entrano in determinati ingranaggi. Se il popolo non partecipa, gli amministratori fanno quello che vogliono, pensano che il Palazzo sia di loro proprietà, pensano che tutto sia di loro proprietà e diventano finanche proprietari della nostra personalità. Certo, signora Giuseppina, capisco che non è facile, proprio per quel potere che hanno creato che non consente né trasparenza e né partecipazione. Cominciamo a provarci ! Dino Baldi Nuovo vescovo a Vallo della Lucania servizio all’interno Pioppi XXI edizione degli «Incontri Mediterranei»: Dieta mediterranea e Medicina preventiva Palazzo Vinciprova 12 agosto 2011 - ore 21,00 La dignità del mandato Non vogliamo parlare di un mandato al diavolo o al paese di Pulcinella, ma del mandato elettorale che i cittadini conferiscono ai candidati eletti nelle consultazioni elettorali. Si sono appena spenti i riflettori sulle elezioni comunali nel Cilento e, mentre i designati neo amministratori festeggiano giustamente la, forse, meritata vittoria, gli elettori sentono ancora rimbombare nelle loro frastornate teste, le promesse dei candidati, gli impegni assunti, i progetti per un futuro migliore, l’attenzione per i servizi sociali, la protezione dell’ambiente e del territorio, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rilancio del turismo, il recupero dei centri storici, adeguamenti portuali, viabilità, cultura e chi più ne ha più ne metta. Un copione già letto, antico e polveroso, progetti che resteranno progetti, impegni che si appiattiscono su interessi scontati e per lo più privati; solite solfe, propagandate per grandi innovazioni e seguite dal nulla. Eppure quel breve periodo di propaganda elettorale sembra partorire svolte epocali, disegnare orizzonti radiosi di libertà e di democrazia per poi cadere nella grettezza degli interessi privati, per appiattirsi impotenti ai disegni malsani di associazioni di cosiddetti grandi elettori o cupole, come spesso vengono definite, perdendo di vista i veri problemi delle comunità e se messi di fronte alle loro responsabilità, negano la loro incapacità, accusando ricorrenti nemici e penalizzazioni politiche. Vero è che il Cilento da tempo immemorabile mette in scena un avanspettacolo della politica, dove le malversazioni amministrative vanno in prescrizione con il cambio di casacca,dove il salto della quaglia sembra essere uno sport a scadenza quinquennale, dove, questa volta, la sua cittadina più rappresentativa,Vallo, è stata offesa da un accordo trasversale che nulla ha di politico, l’ennesimo negativo esempio di amministrazione della cosa pubblica, uno squallido accordo per dare ossigeno ad un caporione trombato e far sentir più forte il suo avverso epigono. Ci chiediamo con che dignità, gli eletti, porteranno avanti le loro tesi, se ne hanno; come espleteranno il loro mandato, come sarà affrontato il difficile percorso amministrativo con gli eterogenei e diversi compagni di viaggio. Sicuramente saranno privilegiati gli interessi di seggiolone ben sistemato al centro del singolo orticello, con buona pace delle legittime aspirazioni della comunità. Un esempio da non imitare, ma purtroppo la crisi di appartenenza rischia di fare sempre nuovi proseliti, speriamo solo che non pensino di usucapire le loro poltrone. Corrado Lucibello giugno 2011 David di Donatello 2011 Miglior film “Noi credevamo” Molte scene del film diretto da Mario Martone sono state girate nel Cilento cronache cilentane primo piano Il regista Mario Martone 2 Nell’anteprima di Acciaroli il regista Mario Martone, che trascorre il suo tempo libero nel Comune di Pollica, affermò : “ il film è stato concepito nel Cilento ed è il primo a livello nazionale in cui il Cilento è rappresentato”. Infatti molte scene sono state girate nel Cilento, alcuni attori sono cilentani, nella prima parte si parla in dialetto cilentano e teatro di partenza della trama è proprio il territorio cilentano. Tema : i moti del 1828. Tre ragazzi del Sud , dopo che le loro famiglie erano state coinvolte nella repressione borbonica, si affiliano alla Giovine Italia di Mazzini e la loro vita sarà segnata dal ruolo di rivoluzionari. Documenti risorgimentali in esposizione alla Certosa Inestimabile il valore storico dei documenti in esposizione presso la Certosa di San Lorenzo. Infatti dentro la stanza del Priore sono ancora in mostra alcune copie di giornali risalenti al 1861, documenti giornalistici che narrano gli episodi di quell’importante periodo storico, anno in cui vi fu il tanto desiderato traguardo dell’Unità d’Italia. Mostra che si concluderà il prossimo 31 maggio 2011. Esposti copie di due giornali: “L’aurora Giornale Religioso e Politico” e “L’Unità cattolica Foglio periodico religioso”; giornali che allora, nel lontano 1861, venivano pubblicati solo i mercoledì ed i sabati. Tre le copie esposte per quanto riguarda il primo periodico, risalenti al mercoledì 9 gennaio, a sabato 12 gennaio ed il mercoledì 16 gennaio del 1861. Mentre più numerose le copie riferenti al secondo periodico appartenente all’emeroteca della Certosa di San Lorenzo, le copie esposte sono di: mercoledì 13 marzo, sabato 20 aprile, mercoledì 3 aprile, mercoledì 5 giugno, sabato 22 giugno, mercoledì 8 maggio, sabato 1 giugno, sabato 29 giugno, sabato 13 luglio, mercoledì 10 luglio, sabato 20 luglio, sabato 2 marzo, mercoledì 17 luglio, sabato 4 maggio, sabato 30 marzo, sabato 18 maggio, sabato 9 marzo ed altre ancora, tutte copie risalente al 1861. In queste pagine ingiallite dei giornali di centocinquanta anni orsono sono le testimonianza di questi giorni così intensi che hanno determinato la storia dell’Unità nazionale. E’ uno spaccato della società e degli eventi degli albori dell’Unità d’Italia. Documenti che possiedono un valore straordinaro Per la prima volta sono stati esposti al pubblico alcuni periodici risalenti al 1861, conservati e ritrovati tra i volumi del patrimonio librario sopravvissuto in Certosa. I giornali facevano sicuramente parte della piccola “emeroteca” dell’Ordine certosino padulese che in quegli anni occupava ancora stabilmente il Monastero (ivi reinsediatosi dopo il Concordato del 1818, seppure in uno stato di grande decadenza, dovuto alle espropriazioni del precedente decennio francese). Si tratta di due testate giornalistiche di orientamento dichiaratamente cattolico e clericale, che pervenivano regolarmente in Certosa, probabilmente tramite abbonamento postale, con cadenza bisettimanale poiché le uscite erano fissate nei giorni di mercoledì e sabato. Pochi sono i numeri sopravvissuti de L’Aurora: Giornale Religioso politico; consistenti, invece, quelli de L’Unità Cattolica: Foglio periodico religioso, fondato a Torino proprio nel 1861 da Don Giacomo Margotti, il quale, reduce dalla precedente esperienza con L’Armonia, intese, con la direzione del nuovo giornale fare propria la protesta cattolica, ponendolo come organo nazionale di stampa del cattolicesimo papale. Le riviste riecheggiano pienamente il problematico passaggio degli avvenimenti politici in atto: l’affermazione politico-sociale della nuova ideologia liberale, la criticità dei rapporti fra Chiesa e Stato, i problemi della compagine ecclesiale e, soprattutto, l’ansia per la conservazione degli Ordini Religiosi in Italia Patricia Luongo Il film è stato già proiettato in molte sale cinematografiche, e quanto prima dovrebbe essere trasmesso a puntate sui canali RAI. Al David di Donatello 2011 il film ha ottenuto ben sette premi. Miglior film, migliore sceneggiatura,migliore scenografo, migliore direttore della fotografia, migliore costumista, migliore acconciatore, miglior truccatore. Ricordiamo che il film ha come protagonisti ed interpreti noti attori: Luca Zingaretti, Luigi Lo Cascio, Luca Barbareschi, Renato Carpentieri , Francesca Inaudi, Anna Bonaiuto, Andrea Bosca , Edoardo Natoli, Peppino Mazzotta, Enzo Salomone, Michele Riondino. Inoltre è stato dato spazio ad attori cilentani( Luigi Pisani di Agnone e Renato Marotta di Laurino ) e la possibilità a molti abitanti del posto di fare una bella esperienza come “comparse”. Sanza ed il Vallo di Diano protagonisti nel circuito delle “Targa Oro” dell’ASI Il campione del mondo Andrea Aghini è stato l’apripista del Rally Valdiano alla guida di una Mitsubishi Lancer Evo X. Il pluri campione lombardo, che dal lontano 1984 emoziona il pubblico italiano con le sue imprese rallistiche, conferisce ulteriore prestigio all’evento motoristico valdianese. Per la cronaca va detto che Andrea Aghini si fregia di essere l'ultimo vincitore italiano di in una gara mondiale, al Rally di Sanremo 1992 su Lancia Delta Integrale del Team Martini Racing, su di una vettura italiana. Oltre cinquanta veicoli “Targa Oro”; auto bellissime degli anni venti ed anni trenta, hanno partecipato alla ventesima edizione della Paestum Palinuro, tappa del Trofeo Marco Polo 2011, promosso dall’ASI, Automotoclub Storico Italiano. Un evento di portata nazionale che ha visto protagonista anche il Vallo di Diano sabato 21 maggio e domenica 22 con due distinte intertappa tra i comuni di San Pietro al Tanagro e Sanza. In arrivo dal “Passo della sentinella”, provenienti da Paestum, la carovana di auto storiche è giunta nel Vallo di Diano sabato intorno a mezzogiorno, attraversando i comuni di San Rufo, San Pietro al Tanagro sino ad Atena Lucana. Nel primo pomeriggio poi l’avvicinamento alla magnifica Certosa di San Lorenzo attraversando Sala Consilina per giungere a Padula intorno alle ore 16,00. Nel tardo pomeriggio ripartenza alla volta di San Pietro al Tanagro riattraversando Sala Consilina, Atena lucana scalo e proseguendo per Polla e Sant’Arsenio. Di assoluto valore storico culturale l’intertappa di domenica mattina quando la carovana è ripartita da Atena Lucana per giungere a Sanza e fare omaggio al patriota Carlo Pisacane. La partenza alle ore 9,00 dall’Acteon Palace Hotel ha visto la carovana attraversare le località di Montesano scalo e Buonabitacolo per giungere a Sanza intorno alle ore 10,00. Una cerimonia di commemorazione in piazza Cavour con la deposizione di una corona al busto di Pisacane e la successiva visita nel borgo medioevale con il successivo trasferimento nei pressi del Cippo commemorativo della fine della Spedizione dei Trecento. Qui la cerimonia di commemorazione con la presenza del presidente dell’Associazione “Auto Revival Club” Giovanni Botti e dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Peluso. Quindi la ripartenza della tappa che ha attraversato Silla di Sassano, Piedimonte di Teggiano sino a giungere a San Pietro al Tanagro dove nel pomeriggio si è svolta la premiazione. Un evento importante che ha inserito il Vallo di Diano nel circuito internazionale delle “Targa Oro” con la presenza di auto di valore inestimabile ed equipaggi provenienti da tutta Italia. Lorenzo Peluso giugno 2011 Il 5 marzo, nella chiesa di Santa Caterina, a Caprioli è stato presentato il libro Caprioli/ Storia e storie di una piccola comunità scritto dalla prof.ssa Germana Ottati, docente di materie letterarie presso l’Istituto Comprensivo di Celle di Bulgheria. Per Caprioli è stato un importante evento culturale, oltre che sociale, grazie al concorso delle numerose personalità del mondo della cultura, della formazione, della politica e della Marina, che hanno animato il dibattito, e la presenza di tutti gli abitanti di Caprioli che hanno partecipato con orgoglio. La prof.ssa Ottati, con questa pubblicazione, ha voluto raccogliere le memorie storiche del suo paese, su cui nessuno aveva mai scritto, e donarle ai suoi compaesani, infatti i proventi saranno devoluti per la ristrutturazione della chiesa di Santa Caterina. La serata è stata di notevole spessore culturale; ha aperto il dibattito, a seguito dei saluti del parroco Don Franco Giordano, il Dottor Amedeo La Greca che, dopo aver apprezzato il pubblico giunto così numeroso, si è intrattenuto su un’ Età della storia dei paesi cilentani: il Medioevo. Ha messo in evidenza che non si tratta di secoli bui, ma di un periodo in cui si riscopre la spiritualità, non solo relativa all’aspetto religioso, bensì alla socialità in genere. Attorno alle chiese sorgevano centri di aggregazione di persone dedite alla cura dei campi; probabilmente il culto di Santa Caterina a Caprioli fu intro- dotto dai monaci basiliani provenienti dall’Oriente, come è accaduto in molti paesi del nostro Cilento, attorno ad esso sono sorti centri di aggregazione. Di grande impatto è stato l’invito finale del dottor La Greca, che si è rivolto ai ragazzi presenti nella chiesa esortandoli a leggere i libri di storia locale per custodire la memoria delle nostre origini altrimenti affidata alla tradizione orale di adulti sempre meno attenti alla storia. Il successivo intervento del Dottor do per il Medioevo trattato all’ombra del culto di Santa Caterina, fino ad arrivare ai giorni nostri. Dopo i saluti e gli apprezzamenti sulla pubblicazione presentata fatti dal sindaco di Pisciotta, Cesare Festa, sono seguiti una serie di interventi dei rappresentanti del mondo della scuola. Il Prof. Giuseppe Lupo, Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Celle di Bulgheria, ha dato il suo interessante contributo al dibattito culturale della serata parlando dell’importan- Domenico Chieffallo, che ha curato la prefazione del libro “Caprioli/ Storia e storie di una piccola comunità”, ha delineato il percorso fatto dall’autrice nella ricostruzione storica della vita religiosa e civile di Caprioli, a partire dalle testimonianze più antiche sulle origini, passan- za degli Archivi Familiari per la ricostruzione storica locale e delle avversità che spesso li hanno distrutti. Questo intervento ha avuto uno spessore notevole non solo per i contenuti esposti, bensì anche per l’invito rivolto a tutti i presenti a custodire sempre con riguardo i documenti di famiglia, fonti di inestimabile valore per la ricerca storica e la ricostruzione della nostra identità. La Collaboratrice Vicaria del suddetto Istituto, la Prof.ssa Bruna Mazzeo, ha fatto seguire il suo intervento calandosi nella realtà scolastica. Determinante, non solo per informare alla storia, ma soprattutto, per formare alla storia è la pianificazione di una giusta didattica; la storia è scienza degli uomini nel tempo, come tale ha bisogno di una didattica laboratoriale. L’insegnante di storia, dice la prof.ssa Mazzeo, ha l’obiettivo di suscitare la passione per questa disciplina sperimentandola ogni giorno attraverso la ricerca. L’intervento del Prof. Pietro Lo Guercio fa riflettere sull’uomo di oggi e la storia. Nell’antichità l’anziano era importante perché custode della storia, nel Post-Cristiano l’uomo nuovo distrugge la storia, vista come una zavorra di cui liberarsi. Ai giovani rivolge l’appello per la difesa della storia, delle radici e della nostra memoria. Infine, il Sindaco di Celle di Bulgheria, Dottor Cristoforo Cobucci, dopo aver apprezzato con le sue parole l’importanza del libro presentato consegna all’autrice una pergamena da parte del Comune che rappresenta. Ha chiuso il dibattito culturale intervallato da interventi musicali coordinati dal Prof. Gerardo Sgueglia, l’autrice prof.ssa Germana Ottati che ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere il libro; si è intrattenuta, in particolare, sulle origini di Caprioli, rivolgendo, infine, i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta delle fonti e agli intervenuti. A questa manifestazione culturale sono stati presenti, oltre alle personalità citate, il Tenente di Vascello della Capitaneria di Porto di Palinuro Santo Altavilla, dalla Diocesi di Vallo della Lucania il responsabile dell’Archivio Diocesano Don Franco Adinolfi, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Celle di Bulgheria e tutti i cittadini di Caprioli. Prof.ssa Teresa Radano Nelle foto, in alto a sinistra l’autrice del libro, al centro il tavolo dei relatori e a fianco, l’autrice riceve l’omaggio dei suoi alunni. Concorso nazionale in rete per cori e strumenti “Dal Vesuvio al Monte Stella” In 1000 all’assalto di Ogliastro Cilento Il secondo Concorso Nazionale per cori e strumenti “Dal Vesuvio al Monte Stella – La Musica che unisce – Cantare e suonare? Si, grazie!” si è tenuto dal 9 al 15 Maggio 2011 ad Ogliastro C/to. Il Concorso-Festival si è rivolto a tutti gli allievi delle scuole primarie, secondarie di I e II grado, Scuole Medie ad indirizzo musicale, statali e non, a tutte le associazioni che operano nel campo della musica e della coralità presenti sul territorio nazionale. L’obiettivo del Concorso è stato di favorire l’incontro tra cori e orchestra, dare vita ad una grande festa della musica e allo stesso tempo stimolare, incentivare e favorire la nascita di momenti di socializzazione e di aggregazione extrascolastica tra ragazzi. “Dal Vesuvio al Monte Stel- la”, progetto in rete con l’Istituto Comprensivo “G.B.Angioletti” di Torre del Greco, è diventato patrimonio dell’Unesco e si avvale dell’alto patrocinio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del Presidente del Senato e della Camera, la collaborazione del MIUR attraverso il Comitato per l’Apprendimento pratico della Musica, USP di Salerno, USR per la Campania. Esso nasce da un progetto integrato al POF dell’Istituzione Scolastica sostenuto e deliberato all’unanimità dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto ed intende valorizzare ad Ogliastro Cilento, Prignano Cilento e Cicerale, esperienze innovative e significative in ordine alla diffusione della cultura musicale nella Scuola Primaria e Secondaria anche come didattica laboratoriale supportata da strumenti informatici. Infatti, grazie all’interessamento convinto ed assiduo del Dirigente Scolastico, Prof. Bruno Bonfrisco, l’Istituto dispone di aule attrezzate, postazioni P.C. per ciascun allievo, videoproiettori, L.I.M., che permettono agli alunni di visitare sempre più siti ufficiali di musicisti, riviste elettroniche, vendite in rete, dimensioni MIDI, Web radio, sotto lo stretto controllo di personale docente altamente qualificato. Quest’anno le scuole partecipanti sono state 27, provenienti dalle province di Salerno, Avellino, Napoli, Brescia e Roma, per un totale di circa 978 alunni e 89 referenti, che hanno animato ben 70 esibizioni tra solisti, cori e orchestre. Sette giorni di intense attività, curate dal direttore artistico prof.ssa Angela Giugliano, che iniziate il giorno 9 Maggio 2011 presso il Centro Sociale di Ogliastro C/to con il Concerto inaugurale degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Visconti”, l’esibizione del gruppo folk di Ogliastro-Eredita e degli sbandieratori di Agropoli. Le audizioni si sono tenute a partire dal giorno 10 sempre nel suddetto Centro Sociale. La serata conclusiva del 14 Maggio ha visto sfilare sul palco del teatro Ariston di Paestum le 12 scuole finaliste. La manifestazione si è avvalsa del sostegno degli Enti Locali e di numerosi sponsor presenti sul territorio. Prof.sse Valente Maria Rosa – Grillo Fulvia cronache cilentane terza pagina Evento culturale a Caprioli 3 giugno 2011 Villammare cronache cilentane iniziative Gioia incontenibile per la piazza intitolata alle radio libere 4 Il giorno 27 aprile sarà ricordata come data storica perchè consacra Villammare, splendida località turistica del Golfo di Policastro e bandiera blu d' Europa, regina della radio, dopo l' intitolazione d' una sua piazza alle mitiche radio libere degli anni Settanta, che una storica sentenza del 1976 della Corte Costituzionale liberalizzò, sancendo la legittimità di trasmissioni private, purchè a copertura locale. La superstation "Radio Potenza Centrale" dell 'amico Nino Postiglione ha curato dalla piazza una non stop degna di nota, che è stata molto apprezzata dall' Amministrazione Comunale. La cerimonia di intitolazione s' è svolta alla presenza del primo cittadino Massimo Marcheggiani, degli assessori, del dottor Antonio Diomede , presidente della REA ( Radiotelevisioni Europee Associate) , di Paolo Lunghi da Empoli, autore del libro " Vivere con frequenza" e di Tonino Luppino, storico speaker radiofonico di radio Sapri, unica emittente libera della provincia di Salerno entrata nella storia delle radio in Fm. Va evidenziato che è stato il giovane vice-sindaco Manuel Borrelli a proporre l' intitolazione, che non ha precedenti in Italia. Per concludere, ci piace segnalare anche la diretta effettuata da "Marateawebradio" curata da Francesco Rizzo. Padula Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia L’alzabandiera con i rappresentanti delle Forze Armate e con l’Inno d’Italia ha inaugurato le celebrazioni del 9 aprile, una giornata speciale dedita alle celebrazioni riguardanti il 150esimo anniversario dell’Unità Nazionale. Presente il Prefetto di Salerno. E’ stata deposta una corona d’alloro davanti al sacrario della Chiesa della SS Annunziata dove riposano i 300 giovani al seguito di Carlo Pisacane, corona portata da due militari del Reggimento Cavalleggeri di Salerno in divisa storica del 1861. Inoltre è stata scoperta una lapide celebrativa per l’Unità d’Italia sotto l’Arco dell’Annunziata. Un evento unico ed emozionante. Padula ancora una volta protagonista delle celebrazioni riguardanti l’Unità d’Italia. Hanno preso parte alla manifestazione rappresentanti delle autorità civili, religiose e militari. La tappa mattutina della manifestazione ha avuto luogo davanti alla piazza antistante della Chiesa della SS Annunziata e del Belvedere della piazza stessa. Un parterre di eccellenza ha assistito ai festeggiamenti avutosi lo scorso sabato mattina a Padula tra Le celebrazioni hanno avuto inizio intorno alle ore 10.00, quando è stato effettuato l’alzabandiera ed è stato intonato l’Inno nazionale. Emozionante la presenza di de militari appartenenti al 19° Reggimento Cavalleggeri di Salerno che indossavano con fierezza una divisa storica, datata 1861, i quali dopo l’esecuzione dell’Inno hanno deposto una corona d’alloro davanti al sacrario della Chiesa della SS Annunziata. Dopodiché il Sindaco di Padula ha scoperto una lapide celebrativa. A termine di questa prima parte si è dato luogo ad un interessantissimo convegno “Territori. Culture, nazione: le tradizioni politiche del Risorgimento salernitano” che L'olio del Cilento apprezzato in Germania Germania, Rùsselsheim, degustazione dell' olio cilentano a cura dell'associazione Dicker Busch; serata dedicata all'olio, numerosi i cultori e gli amanti dell'olio di oliva del Cilento che si sono ritrovati a Rùsselsheim su invito dell'associazione di quartiere; Dicker Busch; già lo scorso anno c'era stata un evento del genere, Fausto Lo Schiavo ha condotto sapientemente la serata, cilentano di Perdifumo; Lo Schiavo è un fine intenditore dell'olio di oliva cilentano; "Fa parte della cultura contadina la raccolta e la lavorazione delle olive, cosa veramente interessante", ha detto Fausto Lo Schiavo. Fausto Lo Schiavo ha vissuto 34 anni in Rüsselsheim; possiede anche ulivi nel Cilento dai quali ottiene un olio di alto profilo qualitativo, molto apprezzato a Rùsselsheim e in altre parti della Germania; Fausto lo Schiavo ha anche risposto alle domande del pubblico, fornendo informazioni interessanti. Giovanni Farzati Cannicchio. Culla Pisani Fiocco rosa in casa del neo sindaco di Pollica, Stefano Pisani. Ad allietare la famiglia, dopo Federico, è giunta anche FRANCESCA, nata a Battipaglia. Felicitazioni al padre, alla madre Stefania Longo e ai nonni paterni e materni. ha avuto luogo all’interno della Chiesa della SS Annunziata, l’appuntamento è stato aperto dai saluti del Sindaco Alliegro e del Prefetto di Salerno. I relatori del dibattito erano i professori Roberto Parrella, Carmine Pinto, e Alfonso Conte, tutti docenti dell’Università degli Studi di Salerno, a moderare il dibattito il Professor Luigi Rossi preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Salerno. Non di meno il folto programma del pomeriggio, a Padula, sono state scoperte numerose targhe celebrative per questo importante anniversario, un percorso turisticostorico-culturale per percorrere, conoscere e riscoprire luoghi importanti del comune di Padula che furono importanti scenari storici per il Risorgimento italiano. In serata poi un commovente ed emozionante concerto presso la Chiesa Madre San Michele Arcangelo. Un concerto, “Risorgimento in musica, eseguito dal “Coro intercostiera Tramonti S. Francesco – Amalfi Armony”, diretto dal Maestro Giancarlo Amorelli, Teatro San Carlo di Napoli, conclude la lunga giornata di festeggiamenti dello scorso 9 aprile in occasioni delle celebrazioni per il 150esimi anniversario dell’Unità d’Italia. Un appuntamento con eccellenza di artisti che rende un evento unico e speciale nel suo genere, a dirigere il concerto il Maestro Amorelli; da ricordare il mezzosoprano Angela Prota, Teatro San Carlo di Napoli; il tenore Saverio Stornaiuolo, Teatro San Carlo di Napoli, il quale è stato anche il narratore del concerto. A termine del programma il concerto si è concluso con l’Inno Nazionale. Una serata speciale che ricorda un periodo storico importante della storia nazionale. Patricia Luongo giugno 2011 Raid di Giovanni Antonio Lettieri, vincitore della “Corrida”, alle Fiere di Vallo È arrivato come un visitatore qualunque martedì pomeriggio per fare un giro tra gli stand della Fiera Campionaria e del Salone dell’edilizia e della meccanica. Ma Giovanni Antonio Lettieri, il boscaiolo di Rofrano che con la sua simpatia ha sbaragliato tutti i concorrenti dell’ultima edizione della “Corrida” condotta da Flavio Insinna, è stato subito riconosciuto da standisti e visitatori. E in molti hanno chiesto ed ottenuto di poterlo immortalare in una foto ricordo, tra l’entusiasmo generale. Sabato Ndunduccio, come viene chiamato dagli amici, è tornato alle Fiere di Vallo come ospite, in occasione del concorso dedicato ai migliori amici dell’uomo. Il primo raduno degli amici a quattro zampe, infatti, si è tenuto il 7 maggio. Alla gara si sono sfidati a colpi di simpatia e di bellezza oltre 100 cani, che hanno sfilato accompagnati dai rispettivi padroni sul prato delle Fiere. Ma c’è stato anche il boscaiolo più simpatico della tv che si è sibito nella sua irresistibile tarantella con la mossa e ha intrattenuto il pubblico con la verve comica che più volte ha messo in mostra anche nelle tra- smissioni “Il senso della vita” di Paolo Bonolis e “Pomeriggio Cinque” con Barbara D’Urso. La manifestazione dedicata ai fedeli amici dell’uomo è stata organizzata dalla Lino’s Production e dalla Lega nazionale per la difesa del cane di Vallo della Lucania, si è svolta con il patrocinio del Comune di Vallo della Lucania, Fiere di Vallo e Csen (Coni settore cinofilia) di Salerno. Ad assegnare i premi ai meticci e agli esemplari di razza sono state due giurie, una formata dagli alunni delle scuole elementari e medie di Vallo, ovvero gli istituti Aldo Moro, Alfredo Pinto, Andrea Torre e Martiri de Mattia, l’altra invece tecnica, composta da veterinari, allevatori, delegati della Lega nazionale per la difesa del cane di Vallo e dello Csen (Coni settore cinofilia) di Salerno. In questo caso la valutazione è consistita in un vero e proprio esame morfologico rispetto agli standard previsti per le varie razze. Gran finale domenica 8 maggio, quando la Fiera Campionaria “Città di Vallo” è diventata il palcoscenico del grandisoso spettacolo della forma fisica “Sport Time Exhibition”. L’evento, seguitissimo dai giovani ma anche dalle famiglie, ha visto protagonisti circa duecento allievi delle migliori palestre, centri sportivi e scuole di danza salernitana. La nostop del benessere e della bellezza dei corpi in movimento ha avuto ini- Wojtyla Beato. Il racconto di Tonino Luppino inviato speciale di Network radiofonici Giovanni Paolo II è un Beato speciale: può essere venerato in tutto il mondo come se fosse già Santo! Per decisione, infatti, della Santa Sede, ogni anno , il 22 ottobre (giorno dell' inizio del suo Pontificato) Karol Wojtyla potrà essere festeggiato nell ' intero pianeta. Mi piace iniziare , con questa notizia, l' articolo da inviato speciale per le emittenti radiofoniche Lattemiele, circuito Radio 7 , Radio Potenza Centrale, le web radio Radio Free e Marateawebradio , il portale Golfonetwork ed il mensile Cronache Cilentane. Amici lettori , ho vissuto , credetemi !, un' esperienza indimenticabile! Al Beato Giovanni Paolo II , hanno reso omaggio i potenti e gli umili: un' incontenibile marea umana ha voluto abbracciare, come sei anni or sono, questo grande Papa, questo grande uomo, un gigante di umanità, un testimone della speranza, Beato per la Chiesa, oltre i confini della Chiesa. Il suo Pontificato ha segnato per sempre la vita di milioni di persone. " Dio nessuno lo ha visto- ha scritto Konrad Krajewski, cerimoniere pontificio e testimone della Santità din Papa Wojtyla- ma Giovanni Paolo II lo ha reso visibile attraverso la sua vita!". " Beato Te , amato Papa- ha detto Benedetto XVI- perchè hai creduto! Continua- ti preghiamo- a sostenere dal Cielo la fede del Popolo di Dio!". Papa Wojtyla, che ebbi la fortuna di intervistare rocambolescamente 32 anni or sono ( foto), è stato un Papa globe-trotter, con trentuno giri del mondo, portando il Vangelo a tutti. Non dimentichiamo l' ultima commovente visita a Lourdes, dove, T. Luppino con Giovanni Paolo II malato, confortò i tanti malati! Ritengo che Papa Wojtyla prima che un teologo sia stato un grande poeta della Cristianità! Voglio evidenziare che davanti ai giovani ( dei giovani parlammo anche attraverso i microfoni della mitica Radio Sapri !) il suo volto si illuminava e, per loro, che definiva " la speranza dell' Umanità", rompeva il protocollo. Per concludere, Vi propongo alcune belle foto che ho scattato in questa " due giorni" indimenticabile. Tonino Luppino zio alle ore 17 ed è proseguita fino a sera, con un fitto programma di spettacoli all’insegna di danze standard, latino-americano, tango, hip hop, danza classica, fitness, aerobica, step e bosu. Un ricordo per il cav. Falcione Addio, cav. Falcione, per me, sempre e soltanto Minuccio, l'amico di papà, con cui abbiamo trascorso meravigliose serate, vicino al caminetto, ridendo delle tante avventure che i due amici raccontavano. Uomini d'altra tempra, avvezzi alle durezze della vita, che sapevano affrontare con forza, intraprendenza e fantasiosa allegria tanto da trasformare ogni piccolo accadimento quotidiano in un fatto straordinario e degno di nota. Immoto e remoto nella bara, pur nella consapevolezza dell'ineluttabilità della morte, mi hai fatto pensare alle antiche risate e mi hai dato la certezza del gioioso incontro con mio padre nei giardini del Cielo: vi ho immaginati, seduti su una panchina ,intenti a riallacciare il filo dei ricordi che hanno riempito tante serate della mia giovinezza. Ciao, Minuccio, salutami papà. Carolina Attanasio cronache cilentane protagonisti Ndunduccio è tornato come ospite per il 1° raduno degli amici a quattro zampe 5 giugno 2011 La Diocesi di Vallo aspetta l’arrivo del nuovo Pastore cronache cilentane promozioni Il nuovo vescovo mons. Ciro Miniero, napoletano e parroco di Barra, viene consacrato il 19 giugno nel Duomo di Napoli dal cardinale Sepe. Farà il suo ingresso in diocesi a settembre 6 Il 7 maggio Sua Santità Benedetto XVI ha nominato mons. Ciro Miniero nuovo Vescovo di Vallo della Lucania. Succede a sua Ecc. za Giuseppe Rocco Favale che ha lascia la Diocesi per raggiunti limiti di età. Il nuovo vescovo è napoletano di origini e di formazione, ha esercitato il suo ministero sacerdotale a Barra dal 1982 al 1989 come vicario parrocchiale e successivamente come parroco . E’ stato padre spirituale presso il Seminario Maggiore di Napoli, membro della Commissione per la formazione del clero, economo diocesano dal 1999 al 2008 ed ultimamente vicario episcopale. Appena avuta la notizia da parte del cardinale Sepe, mons. Miniero ha dichiarato . “ Sento nel cuore trepidazione e gratitudine per il gran dono che il Santo Padre ha voluto farmi, chiamandomi a reggere la Chiesa di Vallo della Lucania. In questo momento il mio pensiero va ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alla religiose e a tutti i fedeli della venerata chiesa di Vallo che presto imparerò a conoscere e ad amare per camminare insieme nelle vie tracciate dal Vangelo”. “Voler Bene all’Italia, Voler Bene a Rofrano” Rofrano - 8 maggio 2011, “Voler bene all’Italia Voler bene a Rofrano”. Questo il live motive della manifestazione organizzata dall’amministrazione civica guidata dal sindaco Toni Viterale che si è inserita nel programma nazionale della - Giornata di festa dei e per i piccoli comuni d’Italia. “Una giornata di festa per tutti coloro che in questi luoghi vivono, ma anche per quanti hanno imparato ad apprezzarli ed amarli, un’occasione per scoprire i tanti gioielli che si nascondono dentro i nostri piccoli paesini – ha dichiarato Viterale Voler bene all’Italia e Voler bene a Rofrano, questo l’invito che rivolgiamo ai nostri concittadini” conclude Viterale. Una manifestazione che ogni anno vede l’adesione di migliaia di comuni, parchi, comunità montane, regioni e province, ma anche di scuole, associazioni di volontariato e molte altre realtà culturali e produttive locali che quest’anno vene come protagonista assoluto il Cilento. Un’occasione unica per l’insieme variegato di istituzioni e soggetti territoriali, che per l’occasione si mobilitano all’unisono e aprono le porte dei loro bor- ghi, facendo percepire a gran voce l’invito a riscoprire quest’Italia cosiddetta “minore” che minore non è. Questo il programma che è stato promosso dall’amministrazione del piccolo centro cilentano: 8 maggi, presso Largo San Nicola l’accoglienza degli ospiti, intonazione dell’inno d’Italia e saluto al Tricolore; a seguire i saluti istituzionali, la presentazione dell’iniziativa; a partire dalle ore 17,00 passeggiata nel Borgo, lungo l'itinerario delle idee e della storia, a cura degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Rofrano; in Piazza San Nilo, laboratori creativi a cura della V A del Liceo Psico-Socio–Pedagogico di Vallo della Lucania e della Scuola di Organetto di Rofrano ove hanno incontrato gli ospiti. Infine a sera, intorno alle ore 20.00, in Piazza San Nilo le Premiazioni con una manifestazione che ha visto l’introduzione storica curata dal dottor Silvano Del Duca ed a seguire il Concerto dell’Orchestra dell’Istituto Comprensivo di Valmontone ospite della comunità rofranese. Infine un Buffet a base di prodotti tipici locali ha concluso la serata. Lorenzo Peluso Si è svolta domenica 15 maggio La Festa della Madonna dell’acqua annuale appuntamento presso la Diga dell’Alento Quest’anno l’appuntamento annuale della Festa della Madonna dell’ Acqua alla Diga dell’Alento si è avuto il 15 maggio. Promossa dal Consorzio Velia in collaborazione con il Consorzio Irriguo di Vallo della Lucania la festa ha coinciso con l’avvio della stagione irrigua 2011, ed ha visto l’apertura al pubblico degli impianti della Diga, del Parco e dell’Oasi dell’Alento. In mattinata sono state organizzate delle escursioni in battello , visite guidate alla diga e ai suoi impianti, visite a piedi o in bicicletta all’Oasi. Non sono mancate attività di ani- mazione per i bambini, gare di pesca sportive, canottaggio e esibizione di modellismo acquatico ed aereo sul lago Alento. Il pomeriggio è stato allietato dalla Banda Musicale “Giovanni Verdini” ed ha visto la celebrazione della Santa Messa con Benedizione di Sua Ecc.za Rocco Favale. In serata molto seguita l’ esibizione di balli e musiche popolari con la Quadriglia a cura della Pro loco Gelbison di Vallo della Lucania. Una bella manifestazione ricca di eventi alla scoperta dell’Oasi, del Parco e della Diga. giugno 2011 Libri pagina a cura di Carmela Baldi Giuseppe Casale Esperienza di conversione Il vescovo che ha lasciato la diocesi di Vallo nel 1988 e che ora vive a Roma ha dato alla Apprendiamo da “ Pagine aperte”, n. 3 – aprile 2011 che l’ex vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, sua ecc.za Giuseppe Casale, sta pubblicando interessanti saggi sulla Chiesa del post- concilio. Nato a Trani nel 1923 Giuseppe Casale diventò sacerdote a 23 anni. Nel 1974 fu consacrato vescovo con destinazione la Diocesi di Vallo, dove rimase per 14 anni, fino al 1988, quando fu nominato arcivescovo di Foggia dove svolse la sua azione pastorale per circa undici anni. Per raggiunti limiti di età rientrò a Roma ed oggi , vescovo emerito, è considerato una attenta voce della Chiesa . E’ un convinto sostenitore di una nuova stagione conciliare. Nella nostra Diocesi tutti lo ricordano per la sua preparazione .Prima di essere nominato vescovo era stato insegnante di Storia ecclesiastica nei Seminari di Chieti e Molfetta. Attualmente , oltre al libro “ Riformare la Chiesa, appunti per una nuova stagione conciliare”, ha recentemente pubblicato “ Esperienza di conversione”. Questo libro vuole essere una guida agli esercizi spirituali. Infatti scrive: “ Gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio non esprimono un particolare tipo di spiritualità. Non sono gli esercizi spirituali dei Gesuiti. Ma si riallacciano alla grande tradizione spirituale della Chiesa, guidano l’esercitante a diventare perfetto discepolo di Cristo. Come hanno fatto i Santi in tutte le epoche della Chiesa e come ha sperimentato Ignazio nel suo cammino di conversione”. “ Esperienze di conversione” di Giuseppe Casale fa parte della collana “ Al pozzo di Sicar” e si trova non solo nelle librerie San Paolo ma anche nelle migliori librerie italiane. Egidio M. Di Luca Amori incompresi L’autore, nato a Camerota, ci presenta un susseguirsi di poesie in cui il filo conduttore è l’Amore verso Dio, la famiglia , la sua terra. Interessante la presentazione del prof. Alberto Mirabella “ Il titolo che l’autore assegna al volumetto è “ Amori incompresi” e fa trapelare subito come nel cuore ci siano ancora, dopo tanti anni, rimpianti per non essere stato corrisposto in un profondo innamoramento “ . Così inizia la sua presentazione il prof. Alberto Mirabella, saggista , critico letterario e d’arte. L’autore Egidio M. Di Luca è nato a Camerota ed è attaccato alla sua terra nativa e al mare che ama moltissimo .Molto giovane cominciò a lavorare nei villagi turistici del “ Club Mediterranee”. Poi, dopo cinque anni di carriera militare e qualche anno dedicato alla pesca, ha lavorato per circa 30 anni come tipografo . Ha già pubblicato un opuscolo dal titolo “ La mia terra”. Attualmente vive a Salerno ma l’attaccamento alla sua terra compare nelle varie composizioni poetiche. Nelle sue liriche si nota, inoltre, una profonda religiosità ed una riconoscenza al Signore , per la Sua grandezza e perché gli ha saputo donare l’amore per la famiglia. Belle e nello stesso tempo semplici le poesie che suggeriscono anche spunti di riflessione. “Signore, un giorno ho deciso di seguirti/ percorrendo la strada/ che Tu ci hai insegnato/ e seguendo le Tue orme/ tra affanni e avversità/ ogni giorno vado avanti/. E poi la dedica alla moglie: “ Riscopri anche tu il tuo essere fanciulla senza perdere mai la fiducia nel domani”, e ai figli : “ Mai avrei potuto immaginare la mia vita senza di voi e solo il Cielo sa cosa avrei fatto per agevolare ogni vostra iniziativa”. Perfetta l’analisi del prof. Mirabella che, a chiusura della presentazione, scrive : ” In queste poesie di Egidio M. Di Luca siamo di fronte ad un poeta schivo ma ricco di un’armonia interiore, con una visione del mondo limpida. La 7 A cura di Antonio Migliorino Sessa Cilento nel secolo XX Uomini e vicende della storia del paese Con la pubblicazione di Sessa nel XX secolo si ampia l’itinerario che ha toccato le frazioni di Sessa. “ Tappa significativa – scrive il prof. Francesco Volpe che ha curato la presentazionenon solo perché tocca il capoluogo del Comune, ma anche per la ricchezza e varietà di avvenimenti e, soprattutto, di personaggi che hanno recitato una storia di notevole spessore nel corso del secolo scorso”. Infatti ci sono stati cittadini di Sessa che si sono segnalati nei campi più disparati, dall’imprenditoria alla politica, dalla beneficenza alla scuola, dalla carriera amministrativa ed imprenditoriale alla cultura. Il libro, che vede noti autori nella trattazione degli argomenti , è stato curato da Antonio Migliorino, laureato in materie letterarie e collaboratore di varie testate giornalistiche, già autore di “ Sessa Cilento e le sue frazioni”, “ La cappella di Santa Maria della Stella “, San Mango Cilento, mille anni di storia”. Il primo capitolo passa in rassegna la popolazione, l’urbanistica e l’economia con interessanti interventi sulle attività poliedriche, sull’imprenditoria, sulle attività artigianali ed alberghiere. Nella seconda parte l’obiettivo su ferma sulle istituzioni, sulla Chiesa, sulle tradizioni. Non poteva mancare il natura non è che opera di un Artista supremo offerta in uso agli uomini”; la poesia di Egidio rievoca tempi felici, possibili sempre per chi davvero vuol accettare di vivere nelle fede in Dio. Il fulcro di questi versi è sempre l’AMORE, visto nella sua poliedricità e che costituisce il centro da cui si dipanano i sentimenti per il suo paese, per la moglie, per i figli , per Dio in cui egli profondamente confida”. “ Amori incompresi”di Egidio M. Di Luca è stato stampato a maggio 2011 dalla Tipolitografia New Grafic Service di Salerno cronache cilentane iniziative editoriali stampa interessanti saggi per una nuova stagione conciliare. ricordo di un parroco venuto dal nord , don Franco Gatti che tanto ha fatto per il paese. Densi di significato anche il terzo e quarto capitolo che riguardano la cultura, le professioni ,arte e spettacolo ed eventi speciali . Insomma non manca niente in questo libro che riporta perfino la visita del Principe Umberto di Savoia ( nella copertina ) che il paese ricorda come uno dei giorni più significativi della sua storia. “ Sessa Cilento nel secolo XX “ , a cura di Antonio Migliorino è stato stampato nella tipografia Piccirillo di S. Maria di Castellabate da” L’Opera Editrice”. cronache cilentane Dieta Mediterranea - Pioppi giugno 2011 8 cronache cilentane Dieta Mediterranea - Pioppi giugno 2011 9 giugno 2011 cronache cilentane come vanno le cose Lo spopolamento del Cilento 10 Ecco la seconda parte del nostro viaggio alla ricerca dei motivi che allontanano i giovani dai nostri paesi, decretandone lo spopolamento e quindi la naturale estinzione. Dopo le interessanti risposte del sindaco di Sanza, avv. Antonio Peluso, che aprono serii scenari di discussione, riportiamo il punto di vista del suo vice, non in quanto tale, ma in quanto donna e soprattutto sociologa, quindi studiosa dei fenomeni della società umana. Ed è, lo spopolamento dei paesini, un fenomeno in costante aumento, determinato dal desiderio e dalla ricerca di qualcosa di nuovo che nei nostri borghi sembra non esserci più. Tuttavia le sfaccettature di tal fenomeno sono molteplici, tant'è che il desiderio di novità che ci spinge ad allontanarci dai nostri luoghi natii, è inversamente proporzionale all'età anzi, come vedremo in seguito, addirittura nella cosiddetta terza età, subisce uno stravolgimento e con la stessa forza con la quale ci spingeva, in gioventù, ad allontanarci verso nuovi e più attraenti lidi, parimenti nella succitata terza età ci sprona per ritornare nei nostri luoghi d'origine. Cerchiamo quindi di capire meglio queste rivolgendoci a Sabina Laveglia, vice-sindaco di Sanza e sociologa. Dottoressa Laveglia, 1) Lo spopolamento dei nostri piccoli centri è una piaga che affligge tutti i comuni cosiddetti “piccoli”. Anzi si verifica un paradosso. Da un lato si assiste, soprattutto da parte dei più giovani, alla fuga dal piccolo centro, abbandonando le case degli avi per cercare fortuna o trovare realizzazione nelle grandi città, molto più attraenti per loro. Dall'altro vediamo i nostri borghi sempre più oggetto di interesse da chi, soprattutto passata la mezza età, cerca rifugio proprio nelle nostre frazioni più sperdute, fuggendo invece da quella città che invece viene ricercata forse proprio dal proprietario dell'immobile che vanno ad acquistare. Come se lo spiega? R: Ogni giovane cresciuto in un paese come il mio, un paese di montagna, con difficoltà oggettive e strutturali per lo spostamento da un posto all’altro e per la mancanza di mezzi che meglio favoriscano la comunicazione sia sociale che digitale, aspetta il giorno in cui, diventato maggiorenne possa finalmente lasciare, questo luogo di solitudine ed isolamento. Essi vanno alla ricerca di “ qualcosa di nuovo” di “ diverso” , qualcosa che li faccia sentire cittadini del mondo; vogliono crescere culturalmente, vogliono incontrare nuova gente e confrontarsi con loro e se possono, vogliono trovare un’indipendenza economica. Scappano dal loro paese perché credono che nella loro terra una vita migliore non sia possibile, non c’è futuro. E quando lasciano questa terra lasciano i loro progetti, le loro speranze e si auto distruggono, perché non associano il futuro di questo territorio alle loro potenzialità, ma lo vedono altro da sé. Non comprendono che anche qui ci può essere una possibilità di crescita e di sviluppo. La politica, a di Leonardo Giambattista Venneri Incontro con la dott.ssa Laveglia, sociologa e vice sindaco di Sanza volte troppo assistenzialista, ha indebolito le menti e resi inefficaci gli strumenti per lo sviluppo locale. E i giovani diventano protagonisti di un modello culturale che invece di invogliarli a mettersi in gioco, preferiscono la strada più semplice, quella della fuga. mettermi in gioco e investire nelle cose in cui credevo. In un mondo in cui l’ incertezza, è l’unica realtà visibile, ho voluto ritornare alla mie radici, nella mia terra, dalla mia famiglia e dalle mie piccole certezze. E mentre i giovani fuggono, qualcuno che per troppo tempo ha vissuto nelle grandi città cerca la pace e la tranquillità nel nostro territorio, amano la natura, le passeggiate, il silenzio dei centri storici e vogliono godersi il tramonto di una bella giornata di primavera. E’ di sicuro una questione di scelta, di stile di vita, forse di opportunità, quella di preferire un piccolo centro urbano ad una metropoli; chi è giovane vuole nuovi orizzonti e crede che essi siano al di là della loro terra. Chi è adulto, dopo una vita fatta di lunghi e frenetici sacrifici pensa che la vera vita è fatta di piccole cose e di tempi più lenti. La spiegazione di questo strano paradosso va letta nella nostra società contemporanea che ci offre allettanti ed irraggiungibili modelli culturali, e noi pur di raggiungerli perdiamo di vista la vita e ci accontentiamo di sopravvivere. 2) Dottoressa Laveglia, attualmente avete un'occupazione stabile? 4) Perchè si fanno sempre meno figli? Come sta' evolvendo la società attuale? R: No. Sono una precaria del lavoro flessibile. Non mi dispiace esserlo, ma vorrei essere più tutelata dalla legge e meno sfruttata dalle aziende. 3) La vostra giovane età mi impone di chiedervi: avete mai pensato di abbandonare Sanza per cercare lavoro altrove? R: Si. Ho lasciato Sanza quando mi sono iscritta all’università e per otto lunghi anni ho peregrinato in varie città alla ricerca di un lavoro, ma nonostante avessi trovato un’occupazione ho deciso di lasciare. Ho preferito ritornare nella mia terra natia, per R: Non credo esista un’unica risposta a questo tipo di domanda; tutto va letto dentro l’evoluzione della nostra società. Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una continua trasformazione della famiglia. In primis è cambiato il ruolo della donna. La donna nella famiglia tradizionale aveva il ruolo di moglie e madre. Ella doveva, anche in virtù di una cultura cattolica, procreare e pren- dersi cura dei propri figli; educarli e crescerli bene. La sua sessualità era strettamente legata alla riproduzione e non c’era nessun altro tipo di considerazione al riguardo. Oggi, assistiamo ad una separazione della sessualità dalla riproduzione, e la prima viene intesa coma qualcosa da scoprire, modulare e modificare. Anche i matrimoni, intesi come, sistema di rete, davano la possibilità alle famiglie di rafforzare i rapporti e di avere un maggior controllo sociale, oggi la famiglia, non solo riconosciuta con il matrimonio, ha un ruolo diverso. Esiste una coppia, non più semplice unione tra due persone e tra due famiglie, con un ruolo economico ben definito, ma un legame, una relazione. Entra in gioco la comunicazione emozionale, l’intimità, e la famiglia diventa la storia tra due persone. Dentro questo cambiamento si cerca di individuare le motivazioni che spingono le coppie a fare meno figli. Una volta i figli erano una grande risorsa per le famiglie, erano forza lavoro, erano ricchezza oggi paradossalmente sono diventati un peso economico per i genitori. La decisione di avere un figlio è dettata da scelte emozionali, psicologiche ed economiche. La preoccupazione e la protezione per i figli sono diverse rispetto al passato, ai nostri figli oggi non deve mancare niente. Devono avere il meglio e senza doverli sacrificare. Ecco perché è meglio averne uno solo ma dargli tutto quello che la società attuale ti offre come indispensabile e necessario. I figli sono il frutto di una scelta ponderata basata sulle possibilità economiche, professionali e relazioni. Non tutti approdano alla stessa decisione. Con queste considerazioni, termina, almeno per il momento, la nostra indagine sui motivi dello spopolamento dei nostri borghi, ed i relativi problemi che ne derivano. Siamo sicuri che le profonde risposte ricevute dai due insigni ospiti, apriranno delle discussioni tra i lettori che saremo lieti di ospitare sulle nostre pagine. Pioppi - Battesimo Laiacona Il giorno 8 maggio nella chiesa Madonna del Carmine in Pioppi, è stata battezzata COSTANZA LAIACONA. Ai genitori, prof.ssa Maria Castaldo e Rossano, auguri vivissimi da parte di CRONACHE CILENTANE. giugno 2011 150 anni dall’Unità d’Italia (continua dal numero precedente) Il Generale Cialdini fu definito “…il macellaio del Sud”. Fece lanciare 150.000 (centocinquantamila ) bombe su Gaeta, diede ordine al maresciallo Melegari di radere al suolo Casalduni e Pontelandolfo e di massacrare tutti gli abitanti. IL Generale Crema a Campobasso rivolse parole poco piacevoli alla sorella del Duca, questi sfidò in duello il Generale Crema il quale invitò il Duca a ritirare la sfida, altrimenti lo avrebbe fatto arrestare per cospirazione borbonica. Il Crema entrando a Casalciprano, fece redigere un proclama a nome del Re , col quale dava ai plotoni di compagnia il potere di vita o di morte sui briganti del sud. Il Generale Della Rocca fece fucilare, nel teramano, 526 contadini, altrettanti a Surcola, altre fucilazioni avvennero ad Isernia ed a Rionero Sannitico. Il Colonnello De Marco prese alloggio nella chiesa di S. Donato ed in poco tempo la chiesa fu saccheggiata di tutto. Il Generale De Sonnaz, famoso per il massacro di preti e per l’attacco ad abbazie e chiese, rubò tutti i preziosi del Convento di Casamari. De Marco fu sostituito da De Vitt, per il quale massacrare preti, bambini, stuprare donne era un gioco. Crispi il 3 e 4 aprile insieme a Pirlo e Carraro, d’accordo con la Società delle Nazioni, fece insorgere Palermo. Il generale Durante fu definito criminale di guerra. Il Generale Fanti il 23 ottobre 1860 emise il primo decreto ufficiale contro i briganti. Del Generale Garibaldi ne ho parlato già parecchio. Faccio solo qualche precisazione a titolo di cronaca. Il 25 maggio 1860 s’impossessò di cinque milioni di ducati d’oro della zecca di Palermo e l’otto settembre entra a Napoli e s’impossessa di ottanta milioni di ducati d’oro del Banco di Napoli, più il tesoro personale del Re Borbone, di circa sessantuno milioni. Il tutto viene inviato al Palazzo Reale di Torino. Lo stesso giorno il Generale La Farina ( traditore) consegna le armi a Garibaldi il quale il 14 maggio 1860 “ compera” il Generale Landi con l’esercito, per 14 mila ducati,ma alla L’ammiraglio Persano ricevette dal gen. Cialdini ( che a sua volta aveva ricevuto ordine da Cavour), di passare per le armi tutti quei marinai napoletani che si rifiutavano di servire la bandiera piemontese. I morti furono migliaia. Il generale Pianelli, traditore borbonico, il 14 marzo 1861, determina la polizza risultano solo 14 ducati. Il generale Landi , il 28 marzo 1861, muore di apoplessia quando si accorge che la sua polizza di 14.000 ( quattordicimila) ducati, avuti da Garibaldi, come prezzo di tradimento, valeva solo 14 ( quattordici) ducati. Il Generale borbonico Ghio, il 18 agosto 1860, si arrende con diecimila uomini. Il Maggiore Melegari mise a ferro e fuoco, per ordine del Generale Cialdini, Pontelandolfo. Gli abitanti che cercavano di scappare, trovarono le vie sbarrate dai soldati che sparavano ed uccidevano anche con le spade. In meno di 30 minuti la città fu distrutta. Il colonnello Negri ordinò: “ questo paese di seimila abitanti, li voglio tutti morti”. caduta della fortezza di Messina dicendo : “ chi non aderisce al Piemonte viene fucilato”. Il Generale Pinelli a Mozzano, Torre S. Lucia e ad Acquasanta, uccise migliaia di contadini. Nell’Ascolano bruciò, senza ragione, un ragazzo. Ordinò la cancellazione di Venafro dalla carte topografiche e fece bruciare il paese. Il 28 ottobre 1860 saccheggiò e incendiò Pizzolle. Gli abitanti furono fucilati perché si erano difesi. Emette un proclama col quale incita la fucilazione e distruzione nel Regno Borbonico. Il Generale Tour, con l’aiuto degli ungheresi, dopo quattro giorni di combattimento, distrugge Teano, compiendo orrendi massacri, stupri e saccheggi. Il 30 settembre 1860. Isernia viene occupata e distrutta. Viene distrutto l’arsenale di Castellamare di Stabia . I setifici di S. Leucio e di Sora vengono incendiati e distrutti. Intanto l’8 agosto 1861 muore Camillo Benso conte di Cavour ( tessitore delle sorti d’Italia e fondatore della Società Nazionale in Italia ) , lasciando una modesta eredità di 200 miliardi. Ed anche la storia non è scienza matematica ! Con questo numero chiudiamo la rubrica “ Luoghi e momenti che testimoniano il cammino verso l’Unità d’Italia “, pronti però ad ospitare servizi che riguardano le iniziative ancora in corso per ricordare il 150 anni dell’Unità d’Italia. Siamo altresì disponibili a pubblicare eventuali articoli di precisazione e di completezza su quanto è apparso sul nostro periodico in questi mesi riguardante la storia del Regno delle Due Sicilie. Ringraziamo Vincenzo Marrocco per la sua collaborazione ed i lettori che sono interventi . Il dibattito resta aperto. Niente di nuovo se affermiamo che anche la storia può apparire luminosa o oscura a seconda delle notizie che ci vengono tramandate. E nel nostro caso parliamo della storia che ci ha portato all’Unità d’Italia. Pensiamo possa succedere la stessa cosa se per caso decidessimo di inquadrare la storia del nostro Cilento nel ventennio fascista oppure rivisitare la storia del nostro territorio dalla caduta del fascismo ad oggi. Chi potrà dire di possedere la verità ? Intanto ecco uno stimolo per i nostri collaboratori e lettori. Grazie a tutti. La Direzione Nel gennaio del 1864 viene chiuso il complesso industriale di Pietrarsa ed i macchinari trasferiti all’Ansaldo di Genova. Gli episodi sono tratti dal libro di Antonio Ciano : i Savoia ed il massacro del Sud , casa editrice “Nuova poligrafica Gaeta”, mentre nel libro di De Sivio dal titolo “ Storie delle Due Sicilie” a pag. 447 si legge di aver visto una piramide alta circa cinquanta metri, con una sfilza di nomi e a fianco di ogni nome vi era la scritta “ criminali di guerra”. Tra i migliaia di nomi l’autore ne riporta alcuni . Vittorio Emanuale IICamillo Benso Conte di Cavour – Bettino Ricasoli- Enrico Cialdini- Ferdinando Pinelli- Pietro Fumel – Gaetano Negri-Carlo Melegari- Alfonso Ferrero La Marmora- Giacomo Durante- Carlo Pellion-Giuseppe Garibaldi- Nino Bixio- Francesco Nullo- Stefano Turr. Nel settembre 1862 Garibaldi voleva occupare Roma, ma sull’Aspromonete viene ferito ad una gamba, proprio dai bersaglieri piemontesi. I Tribunali militari del Regno d’Italia emisero contro i pochi volontari di Garibaldi 109 condanne a morte, 19 ergastoli e 93 condanne ai lavori forzati. Ignoro se le sentenze furono esecutive. Quel vergognoso episodio non è stato reso pubblico. La storia si limita a dire che Garibaldi fu curato amorevolmente. Ma perché non si dice il vero ? E perché non si aprono gli archivi storici ? Inoltre nel libro di G. De Crescenzo “ L’epopea garibaldina del 1860 nelle memorie salernitane” a pag.252 leggiamo : “Al Sindaco di Salerno- Accetto con gratitudine l’assegno vitalizio di mille lire annue e vi prego di ringraziare da parte mia la Giunta Municipale di Salerno per la generosa deliberazioneVostro Giuseppe Garibaldi – Caprera 2.11.1874. Vincenzo Marrocco cronache cilentane Il Regno delle Due Sicilie dopo il 5 maggio 1860 L’assegno vitalizio dato a Garibaldi dal Comune di Salerno appunti di viaggio Luoghi e momenti che nel Cilento testimoniano il cammino verso l’Unità nazionale 11 giugno 2011 12 Bandiere Blu per il Cilento Al primo primo posto le spiagge di Pioppi e Acciaroli nel comune di Pollica cronache cilentane ambiente noscimento è senza dubbio dei Sindaci, delle Amministrazioni e soprattutto dei cittadini per il loro impegno per la tutela della natura, dell’ambiente e di tutto il territorio. Non a caso, l’anno scorso, il Ministro dell’Ambiente, on. Stefania Prestigiacomo, ha voluto istituire le due aree marine protette di S.Maria di Castellabate e Costa degli Infreschi e della Masseta facendo sì che il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano diven- 12 “Anche quest’anno – ha dichiarato il presidente del Parco - le 12 Bandiere blu della FEE (Fondazione per l’educazione ambientale) costelleranno il mare del Cilento, consolidando un primato che da anni detengono le coste del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Un territorio che è un inestimabile intreccio di storia, natura e cultura che unisce le meraviglie della costa con le bellezze dei bor- tasse l’area protetta più grande d’Italia. Adesso siamo in attesa di riaffermare il riconoscimento di Legambiente e Touring Club Italiano che, nella Guida Blu 2010, hanno segnalato le spiagge di Pioppi e Acciaroli con le 5 Vele, Palinuro e Pisciotta con 4 Vele e numerose altre località costiere cilentane con 3 Vele perché riescono a coniugare l’offerta turistica con il rispetto dell’ambiente, trasformandolo in un punto di forza. ghi antichi incastonati sulle colline, nelle valli e sui monti del Cilento e del Vallo di Diano. Qui si avverte il profumo del Mediterraneo, qui si assaporano i frutti prelibati che un’agricoltura di qualità ed un mare cristallino offrono con generosità per ripagare il lavoro di chi preserva le tradizioni e lespecificità del nostro territorio. Il merito di questo ormai consolidato rico- Le pietre della Memoria In apertura delle giornate di Eleatica 2011 – VI edizione della Sessione Internazionale di Studi di Filosofia Antica- , la Fondazione Alario per Elea-Velia Onlus e il Comune di Ascea, il 5 maggio hanno inaugureranno al cospetto della cittadinanza e della comunità scientifica due grandi iscrizioni su pietra, realizzate dal maestro asceota Pino Fortunato, dedicate all’antica Elea e al suo spirito, fondamento della civiltà cilentana e della civiltà occidentale, dalla suggestiva denominazione “Le Pietre della Memoria” Con questa iniziativa, fedeli alla propria missione, i promotori intendono ricordare il nobilissimo passato dell’antica città - un tempo chiamata Yele, poi Elea, poi Velia e ora Ascea –, con l’impegno da sempre profuso nel valorizzare questo preziosissimo patrimonio millenario e nel promuovere lo sviluppo del territorio. A conclusione delle giornate di Eleatica, il 7 maggio ha avuto luogo il conferimento della Cittadinanza Onoraria dell’antica Città di Elea, onorificenza che premia i più grandi specialisti di filosofia antica esperti di Parmenide e della Scuola Eleatica. Tale evento, giunto quest’anno alla terza edizione, è stato fortemente voluto dal Comune di Ascea ed realizzato in collaborazione con la Fondazione Alario per Elea-Velia onlus e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, che ha concesso l’area archeologica per la realizzazione dell’evento. Il prestigioso premio è stato conferito alla prof. M. Laura Gemelli Marciano dell’Università di Zurigo e al prof. Alexander P.D. Mourelatos dell’Università di Austin in Texas. In quest’occasione l’Amministrazione Comunale ha consegnato ai due nuovi cittadini le Chiavi della Città, simbolo del loro ingresso virtuale nella comunità dell’antica Elea. In tal modo la popolazione di Ascea si è affida ai migliori esponenti del pensiero moderno affinché possano fungere da custodi e testimoni del pensiero eleatico. Si tratta di un riconoscimento che affianca a Parmenide e Zenone, massimi esponenti di quel pensiero che è alla base della filosofia moderna, un gruppo di scienziati che sono chiamati a reggere le sorti della Città (Virtuale) di Elea - Velia, diventandone cittadini, ma anche ambasciatori nel mondo. Mostra personale di Rosanna Esposito “ Le rose di maggio” Successo a Salerno della pittrice di origini cilentane Dal 18 al 25 maggio, a Salerno, nella Chiesetta di “ San Salvatore de Fondaco”, in via Mercanti si è tenuta una mostra personale di Rosanna Esposito. La pittrice , originaria di Acquavella, vive a Salerno ed è docente nelle scuole pri- marie. La sua attività pittorica inizia molto presto con una particolare maestra ispiratrice: la natura. Alcuni quadri sono il prosieguo di versi poetici che lei stessa scrive. Predilige la pittura ad olio che le consente di trasferire sulle tele le emozioni che il suo animo sensibile coglie. La sua bravura, riconosciuta da esperti e critici d’arte, è confermata da molti premi ricevuti in concorsi nazionali ed internazionali, attualmente le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. La mostra ha avuto il patrocinio del Comune di Salerno , del Club Rotary di Salerno ed è stata promossa dal Centro Artisti Salernitani. All’inaugurazione sono intervenuti la prof.ssa Elena Ostrica, presidente del Centro Artisti Salernitani, il prof. Michele Di Filippo, presidente del Rotary e il dott Giuseppe Lauriello, storico e poeta. Molti i visitatori nei giorni della mostra ed un susseguirsi di positivi consensi. giugno 2011 I nuovi sindaci , con le liste vincenti, dopo le Elezioni amministrative del 15 e 16 maggio Altavilla Silentina “Tutti per Altavilla”: sindaco Antonio Marra Cannalonga “Insieme per la rinascita”: sindaco Toribio Tancredi Castellabate “Insieme per Castellabate”: sindaco Costabile Spinelli Castel San Lorenzo “Per Castello”: sindaco Gennaro Capo Ceraso “Ceraso”: sindaco Gennaro Maione Controne “Nuovi orizzonti”: sindaco Nicola Pastore Contursi “Nuova alternativa”: sindaco Graziano Lardo Corleto Monforte “Per Corleto“: sindaco Antonio Sicilia Moio della Civitella “La vite” : sindaco Antonio Gnarra Monteforte Cilento “La colomba”: sindaco Antonio Manzi Monte San Giacomo “Continuità e progresso” : sindaco Raffaele Accetta Montesano sulla Marcellana “Nuova Montesano” : sindaco Donato Fiore Volentini Ogliastro Cilento “Uniti per continuare”: sindaco Michele Apolito Orria “Uniti per Orria”: sindaco Manlio De Feo Padula “Padula libera”: sindaco Dario Tepedino Perdifumo “Rinnovamento democratico”: sindaco Vincenzo Paolillo Perito “Impegno e coerenza”: sindaco Antonello Apolito Pollica “Insieme per Pollica” : sindaco Stefano Pisani Roccadaspide “Insieme per Roccadaspide” : sindaco Girolamo Auricchio Rutino “ Libertà e progresso “ : sindaco Michele Voira San Mauro La Bruca “ Insieme per San Mauro” : sindaco Giuseppe Di Fluri Santa Marina “Gruppo Fortunato”: sindaco Fortunato Dionigi Sant’Angelo a Fasanella “Iniziativa popolare”: sindaco Francesco Tierno Serramezzana “Alla luce del sole: sindaco Anna Acquaviva Sessa Cilento “Stretta di mani”: sindaco Francesco Giovanni Lombardo Sicignano degli Alburni “Solidarietà e progresso”: sindaco Alfonso Amato Tortorella “Insieme per Tortorella”: sindaco Luigi Sampogna Trentinara “Trentinara unita per il futuro”: sindaco Rosario Carione. Vallo della Lucania “ Le ali per Vallo”: sindaco Antonio Aloia Vibonati “Uniti per il futuro”: sindaco Massimo Marcheggiani Si ritrovano dopo 24 anni gli alunni della terza C della Scuola Media “G. Patroni” di Pollica cronache cilentane attualità A Perdifumo il sindaco uscente perde per pochi voti. A Vallo, dopo la parentesi Romaniello, ritorna la tradizione che vuole un medico come primo cittadino . A Santa Marina di fratello…in fratello. Montesano: Volentini torna dopo 21 anni e vince. 13 Gli alunni della 3 C della Scuola Media “G. Patroni” di Pollica - anno scolastico 1983-84 - si sono ritrovati presso l’Agriturismo “La fattoria” per un momento conviviale, per ricordare i piacevoli momenti scolastici e per raccontarsi le proprie esperienze di questi anni. giugno 2011 Metrò del mare Giuseppe De Mita: una soluzione per la Provincia di Salerno L’annuncio dell’assessore regionale al turismo oggi a Vallo al meeting di Cilento Turismo.it cronache cilentane società Troiano - eppure ci sono criticità come il sistema di viabilità, il dissesto idrogeologico, l’erosione delle coste. Abbiamo presentato diversi progetti alla Regione Campania, come a valere sui Pirap per 26 milioni di euro, tuttavia non abbiamo avuto risposte. Alcune opportunità sono già svanite, come il progetto “Sport, natura e cultura”, ma in altri progetti continuiamo a sperare come quello sull’autonomia energetica per i Comuni del Parco che, seppur classificatosi come quello più meritevole, è tuttora in stand by». Al meeting cilentano l’assessore De Mita spiega anche le strategie regio- 14 «Riusciremo, molto probabilmente, a garantire quest’anno il servizio del metrò del mare nella Provincia di Salerno». L’annuncio è arrivato stasera dall’assessore regionale al turismo, Giuseppe De Mita, intervenuto al decennale di Cilento Turismo.it, di scena nei padiglioni fieristici di Vallo della Lucania. «Per l’anno prossimo, invece, bisognerà ragionare sui costi, valutare se il metrò rappresenta un servizio essenziale per il turismo e organizzarlo per tempo con risorse non solo regionali ma dell’intera filiera istituzionale», ha aggiunto il numero due di Palazzo S. Lucia. Il meeting degli operatori turistici a sud di Salerno si è aperto nel pomeriggio nell’ambito della Fiera campio- naria, con un confronto interno alla categoria. Il presidente Angelo Coda ha tirato le fila lanciando un invito all’assessore De Mita. «Il nostro auspicio – ha detto Coda – è che si dia rappresentatività ai territori ai tavoli di concertazione sul turismo istituiti in Regione. Nella legge quadro che è in discussione chiediamo un emendamento in questo senso, perché il Cilento, come le altre aree omogenee, sia coinvolto nella strategia e nella promozione turistica». Sul fronte delle risorse arriva l’appello del presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. «Questa è l’area protetta più grande d’Italia, ma anche uno dei territori più belli del Mediterraneo – dice Amilcare Roccadaspide Lettera del sindaco Auricchio sulla visita dott.ssa Caropreso all’Ospedale di Roccadaspide al Commissario ASL Sa3 e al presidente del comitato dei sindaci Ho ricevuto proprio in questo momento, informalmente, la notizia che nella mattinata di oggi, la dott.ssa Mariarosaria Caropreso si recherà in visita presso l’Ospedale di Roccadaspide, accompagnata dall’Assessore provinciale Mario Miano, candidato sindaco al Comune di Roccadaspide nell’attuale tornata elettorale. La notizia mi sorprende e mi amareggia al tempo stesso. In tutte le occasioni in cui abbiamo discusso di problemi importanti relativi al P.O. di Roccadaspide, anche in sedute ufficiali con i Sindaci, la manager ha sistematicamente fatto mancare la sua presenza, adducendo i motivi più disparati. Di contro, nel pieno di una campagna elettorale anche accesa, la stessa manager viene a fare visita al P.O. e ad accompagnare il candidato Sindaco Miano, verosimilmente per sostenerne la candidatura. Il fatto è sconcertante! L’insensibilità istituzionale dimostrata dalla manager è molto grave. E non tanto per il fatto che si sostiene un candi- nali per il settore e, per esemplificarle, racconta quello che definisce il “paradosso di Nusco”. «Nusco è un bel borgo ma i turisti non venivano perché non avevamo ristrutturato i palazzi del centro storico. Li abbiamo ristrutturati, ma comunque i turisti continuavano a non venire. Quando invece è stato aperto un buon ristorante che ha ottenuto una stella Michelin, i turisti sono arrivati. Il movente è stato enogastronomico, ma poi i visitatori hanno scoperto che Nusco era pure un bel paese. Vuol dire che bisogna comprendere le dinamiche della domanda». dato dall’alto del ruolo istituzionale che si ricopre, quanto perché si da fondo ad una inaccettabile strumentalizzazione del P.O. di Roccadaspide, che non può essere ammessa. Mi convinco sempre più che delle sorti del P.O. di Roccadaspide non in interessi proprio un bel niente alla manager Caropreso. I fatti lo attestano. Non si può “usare” l’Ospedale per fini meramente elettorali. Non si può accettare che un manager chiamato a ricoprire un ruolo istituzionale molto importante si presti a tanto. I cittadini di Roccadaspide sono indignati, come il sottoscritto. Ho sempre sostenuto che l’ospedale è una cosa troppo seria per essere utilizzato in campagne elettorali. Che non è né di destra, né di sinistra. Ma assistere a simili comparsate e passerelle in piena campagna elettorale, quando, come ho detto, la manager si è sempre sottratta nel passato ad intervenire per discutere insieme ai Sindaci del comprensorio delle problematiche serie che riguardavano il nostro P.O. e, soprattutto, del suo Piano Attuativo Aziendale, bene tutto questo non può essere ammesso e tollerato. Mi appello, quindi, alla Sua riconosciuta professionalità e sensibilità, delle istituzioni e delle persone, ma soprattutto alla sua credibilità: assuma tutte le iniziative necessarie perché si riconduca tutto entro i limiti della decenza e della correttezza. Provveda nella misura e nei modi che riterrà più opportuni a ridare dignità al P.O. di Roccadaspide, alla cittadinanza, alla Valle del Calore, a questo Sindaco, il quale, ancora in carica, viene completamente ignorato e non avvisato dalla manager della sua visita a Roccadaspide. Mi fermo qui. Vorrei evitare davvero di scadere in commenti poco edificanti. A Lei le determinazioni e le iniziative necessarie ed urgenti. Buon lavoro. Roccadaspide, lì 13/05/2011 Girolamo Auricchio Un nuovo libro di Giuseppe D’Amico È’ stato presentato sabato 14 maggio 2011 (ore 18,30), a Polla, nel Santuario Francescano Sant’Antonio, il libro del giornalista Giuseppe D’Amico, “”Il Vallo di Diano da Sciarpa a Garibaldi””, pubblicato da Laveglia &Carlone Editore per il Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”. Nel corso della serata dopo l’introduzione del presidente del Centro Studi, Giuseppe Colitti, ci sono stati gli interventi del giornalista Antonio Manzo e del rettore della Libera Università degli Studi per le Innovazioni e le Organizzazioni (LUSPIO) di Roma, Giuseppe Acocella. I lavori, che sono stati coordinati dalla giornalista Angela Freda, sono stati chiusi dello storico Carmine Carlone, che è anche editore del libro. “Con questo libro, afferma l’autore, si chiude l’analisi relativa alla situazione sociale e politica di un vasto periodo durante il quale il Vallo di Diano è stato testimone e protagonista di importanti avvenimenti che spesso hanno avuto rilievo nazionale. Basti pensare alle spedizioni di Carlo Pisacane e dei suoi Trecento e all’impresa dei Mille di Garibaldi: se nel primo caso il Vallo di Diano non fece nulla per aiutare Pisacane, tre anni dopo diede un contributo importantissimo””. giugno 2011 Agropoli nell’itinerario Artecard “Dall’archeologia al mare” Visita al Palazzo Civico delle Arti. In un mese di apertura 2350 visite. Prevista un’apertura speciale nei mesi estivi Domenica 15 maggio Bellezza Millenaria ha condotto i turisti in un’intrigante immersione nelle bellezze archeologiche e naturalistiche della provincia salernitana. Giunti alla sesta domenica, la novità di Campania Artecard per i week end campani ha proposto per la prima volta il tour dal titolo “Dall’archeologia al mare”, con una tappa anche presso il Palazzo Civico delle Arti di Agropoli che si conferma, a poche settimane dall’apertura della sezione archeologica, un prezioso attrattore culturale per la città. Il tour in bus, che ha registrato il tutto esaurito, è partito domenica mattina alle 10,00 da Piazza della Concordia a Salerno, ed ha toccato il parco archeologico di Velia, Castellabate, dove era prevista una suggestiva passeggiata nel caratteristico borgo, ed Agropoli, dove si è tenuta una lunga visita nel suo museo civico, di recente istituzione, insieme al curatore del museo, l’archeologa agropolese Laura Del Verme. Un itinerario Artecard nella Campania più autentica, con i suoi monumenti archeologici, il suo folklore locale e una natura a tratti selvaggia che il 15 maggio 2011 ha visto il tutto esaurito, premiando il lavoro che Regione, Comuni e Ministero per i beni e le attività culturali hanno avviato in straordinaria sinergia. Un percorso che spazia dalle radici dell'antica Grecia all'attuale cultura moderna: luoghi di eccellenza, il Parco Archeologico di Velia ed il Museo di Agropoli con i suoi antichissimi reperti archeologici. "Highlights" di questo itinerario sono un giro a piedi nell’antico borgo di Castellabate fondato nell'XI secolo sito su una collina a 280 metri sul livello del mare, la visita agli scavi archeologici di Velia, l'antica Elea della Magna Graecia, sede della famosa Scuola Eleatica di Zenone e Parmenide e poi la riscoperta di Agropoli, città che si candida a polo culturale della costa e che con il suo Palazzo Civico delle Arti che attira sempre nuovi ed entusiasti visitatori. Un mese di apertura festeggiato con numeri importanti: 2350 presenze. Un investimento che il sindaco della Città di Agropoli, Franco Alfieri intende accompagnare con una speciale apertura nei mesi estivi (dalle 19.00 alle 23.00) tesa a potenziare il turismo culturale nell’area del porto e del borgo antico. Una riscoperta sempre più consapevole del nostro Patrimonio UNESCO che mette a sistema il paesaggio ambientale, culturale e filosofico, con una sezione dedicata alle degustazioni a base di prodotti tipici della Dieta Mediterranea, accompagnate da vini campani, binomi questi che da anni premiano il lavoro di valorizzazione e promozione dei territori avviato dal sistema Artecard Giuseppe Feo Al XXII Congresso Nazionale di Vitaminologia Solidarietà col giornale “CRONACHE CILENTANE” si sostiene con il vostro contributo volontario. C/C postale 10197846 intestato a Baldi Dino Dalle Regioni Euro 50,oo Napoletana Calor, Poggiomarino; Pazzano Tommaso, Pietra Ligure; Mazziotti di Celso Pietro , Roma Euro 30,oo Mazziotti ing. Eugenio, Guastalla; Vassallo prof. Emilio, Brusciano Euro 25,oo Ricci Renata, Napoli Euro 10,oo Ventimiglia Delia, Todi Dal Cilento Euro 100,oo Comune di Casalvelino Euro 50,oo Scarpa Pasquale Euro 40,oo Ripoli Alessandro Euro 30,oo Scarpa dr Angelo; Di Genio Loanda; Euro 25,oo Un amico Pioppi; Scarano Giuseppe Pollica Euro 20,oo F.lli Giordano Consorzio Agrario; Schiavo Splendina ; Pro Loco Ascea; Maiuri Ermete; Pavone Enrichetta; Baldi Marisa; Di Feo Carlo Alberto; Panzaroni Guida Angela Euro 10,oo Cortazzo Aldo Savino; De Santis Anna Parrilli; Petillo Anna Maria; Vallone Giuseppe Ermete Schiavo La sua musica con il karaoke entusiasma le piazze Presentato il nuovo libro del prof.Alberto Fidanza “La Vitaminologia” Nel corso della cerimonia inaugurale del XXII Congresso Nazionale di Vitaminologia che si è tenuto a Roma il 19 maggio presso l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria Ospedale S. Spirito dal tema: “Le vitamine in ginecologia” sarà presentata la pubblicazione “LA VITAMINOLOGIA” la scienza fondata dal professor Alberto Fidanza nel 1970 ed i 20 volumi delle pubblicazioni del professore dove sono state raccolte tutte le ricerche scientifiche compiute nei settant’anni di attività didattica e scientifica svolta nell’Università “La Sapienza” di Roma quale Professore Ordinario di Fisiologia dell’Alimentazione e Preside della Facoltà di Farmacia e Pro-rettore. cronache cilentane rubriche Premiazioni 15 Cilentano d’origine, vive ad Imperia ed ogni anno all’inizio dell’estate si trasferisce nella terra natale ove su tutte le piazze lascia una scia di consensi. La sua è una musica viva e partecipata, fatta col cuore di chi ha la passione di esprimere sentimenti con le note delle più conosciute canzoni della musica leggera italiana, arricchite con brani di musica etnica della nostra tradizione. Reduce dai mille concerti dello scorso anno, Ermete Schiavo è a disposizione di quanti (comuni, enti vari, comitati festa) volessero invitarlo ad animare qualche serata nelle piazze dei nostri paesi. giugno 2011 cronache cilentane spazio aperto La lotta alle ecomafie 16 Un grande evento nazionale si è tenuto a Santa Maria di Castellabate, una delle più belle oasi del Cilento, in un Convegno dal titolo: “Il principio di tassatività nella legge penale in relazione al reato di ecomafia: quale fututo per il cittadino?” a cura del Sindacato Polizia Nuova. PRESTIGIACOMO, Ministro per l’Ambiente, S. Ecc.za il Capo della Polizia dr. Antonio MANGANELLI, S. Ecc.za dr. Sabatino MARCHIONE, Prefetto di Salerno, S. Ecc.za dr. Franco ROBERTI, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, dr. Giancarlo RUSSO, Sostituto Procuratore della Lo smaltimento illegale di rifiuti, l’abusivismo edilizio, il traffico di piante ed animali esotici, saccheggio di beni archeologici e devastazione delle risorse naturali con grave incidenza sull’ecosistema. In una parola: le ecomafie. Si è aperto con questo importantissimo tema, il giorno 7 maggio nel Comune di Castellabate presso il magnifico plesso di “VILLA MATARAZZO”. Questo vitale appuntamento sul “crimine che distrugge l’ambiente” è stato approfondito dalle Autorità invitate: l’On.le Stefania Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Franco PICARDI, Segretario Generale Nazionale Sindacato Polizia Nuova, Carlo ALIBERTI, Segretario Generale Nazionale Aggiunto P.N.F.I., dr. Roberto MONGARDINI, Professore in diritti umani, dr. Flavio TUZI, Segretario Generale Nazionale Federazione Anip-Italia Sicura, dr. POLLICE Guido, Presidente Associazione Verdi Ambientali e Sociali, dr. Antonio ASCIONE, Direttore politico – organo ufficiale del sindacato di Polizia “Poliziotto e Cittadino”, dr. Alberto RAGGI, Presidente della Guardia Nazionale Ambientale e l’On.le Costabile MAURANO, Sindaco del Comune di Castellabate. Le storie e i numeri della criminalità ambientale, moderatore l’Avv. Angelo CERAVOLO, in uno studio da anni il rapporto sul business dell’ecomafia, che ha superato nel 2010 i 20 miliardi e mezzo di euro. L’incontro ha approfondito questo fenomeno che non conosce crisi economica, spiegando quali sono le regioni italiane maggiormente interessante e le implicazioni che si muovono attorno agli atti criminosi contro l’ambiente. L’apertura dei lavori è stata preceduta dalla benedizione di Don Ezio MICELI, Parroco della Chiesa “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, con l’introduzione del Segretario Nazionale dr. Andrea Guida. Un particolare ringraziamento va al già Sindaco del Comune di Castellabate, prof. Costabile MAURANO, che ha permesso la celebrazione di questo importantissimo evento nazionale in una delle location tra le più belle d’Italia e che ha, concretamente, dimostrato e condiviso pienamente la voglia della Città di andare contro questa forma criminale che distrugge l’ambiente e la vita dell’uomo, in una iniziativa tesa a tutelare i valori e tutto il grande patrimonio che il Cilento e l’Italia intera ha e vuole preservare. Franco PICARDI E’ Pioppi la culla e la sede storica degli studi sulla Dieta Mediterranea Il nostro editoriale del numero scorso dal titolo “Lampedusa e la Dieta mediterranea” ha riacceso il dibattito sulla reale sede degli studi dove stati portati avanti gli studi e le ricerche sulla Dieta mediterranea. Il dott. Alessandro Notaro, presidente dell’Associazione della Dieta mediterranea con sede in Pioppi ha consegnato a Cronache Cilentane quello che potremmo definire un testamento. Il prof. Jeremiah Stammler, la figlia del prof. Ancel Keys, il prof. Henry Blackburn, il prof. Hirotsugo Ueshima, il prof. Mario Mancini, hanno firmato un attestato nel quale, senza equivoci, si afferma e si certifica che Pioppi è la culla e la sede storica degli studi di Ancel e Margareth Keys. Ringraziamo il dott. Notaro e coloro che hanno espresso positivi consensi sul nostro articolo. E’ auspicio di tutti che le forze politiche e culturali, il Parco per prima, siano altrettanto sensibili a fare i passi necessari affinché la lealtà testimoniata dagli emeriti studiosi di cui sopra non venga travisata. Il nostro periodico con l’attività degli Incontri Mediterranei (21 anni!) rappresenta un punto essenziale sugli studi scientifici e divulgativi che collegano le varie iniziative che stanno sorgendo in questi ultimi anni alla fonte originaria, Pioppi culla della Dieta Mediterranea. A pag. 8 e 9 abbiamo pubblicato l’attestato degli illustri scienziati. d.b. A Castelnuovo Cilento l’Istituto Alberghiero propone “ Chi mangia bene vive a lungo “ Torna il messaggio del prof. Alberto Fidanza. “ Non violentiamo i cibi nelle nostre cucine” Importante il messaggio partito dall’Istituto Alberghiero di Castelnuovo Cilento che porta anche il nome di Istituto Ancel Keys. Il primo convegno sul tema “ Chi mangia bene vive a lungo “ non poteva non partire proprio da coloro che preparano i cuochi del domani. E’ ormai noto che la prevenzione di alcune patologie parte dalla tavola. E’ stato questo il messaggio lanciato in tanti anni di convegni e divulgazione della dieta mediterranea. La buona cucina, l’uso di alcuni cibi e la riduzione di altri, secondo quanto suggeriscono gli studiosi dell’alimentazione mediterranea , sono alla base di una buona salute. Ecco allora la centralità del Convegno . non solo chi mangia bene vive meglio, ma chi mangia bene e “ chi cucina bene”, vive più a lungo, proprio perché previene, grazie all’alimentazione, malattie cardiovascolari e tumorali. E così il comitato organizzatore ( prof. Angelo Cavallaro, Mario Polito ) sabato 21 maggio nell’aule dell’Istituto di Vallo Scalo ha raggiunto la finalità principale: presentare dei relatori che parlassero in base alle loro esperienze. Ed infatti c’è stato interesse ed attenzione per le relazioni della Nutrizionista Giovanna Di Prisco (Stile di vita- nuovi metodi di cottura.- casi clinici di cattiva alimentazione) , del cardiologo Norman Lamaida ( colesterolo- ictus- infarto ), della pediatra D’Ambrosio Pasqualina ( obesità infantile ), del medico di base Luigi Di Gregorio ( disfunzioni epatiche). Certo un messaggio partito da un’Istituto alberghiero dà molte speranze per il nostro domani. ATTIVITA’ DEL NOSTRO PERIODICO SULLA DIETA MEDITERRANEA Il periodico CRONACHE CILENTANE, in maniera autonoma, continua la sua attività di promozione della sana alimentazione mediterranea tramite un’intensa attività di ricerca e di divulgazione. Tali attività sono le uniche condotte con continuità nel Cilento al di fuori di ogni interesse politico ed economico. Il 28 maggio, presso la Basilica Paleocristiana di Paestum presenta i 4 volumi “Cronache Cilentane per la diffusione della Dieta Mediterranea ” che si avvalgono della presentazione del prof. Alberto Fidanza e della consulenza scientifica del dott. Luigi Crispino. L’8 giugno il nostro periodico è presente presso la Scuola Media di Celle di Bulgheria con una conferenza didattica tenuta dalla dott.ssa Stella Di Sessa sulla sana alimentazione per bambini e ragazzi. Il 12 agosto terrà a Pioppi la XXI edizione degli “Incontri mediterranei”. CRONACHE CILENTANE Via Ponte, 9 - 84068 Pioppi (Sa) Direttore responsabile: DINO BALDI Caporedattore: AMEDEO LA GRECA Tel. Redazione: (0974) 904183 Tel. Direzione (0974) 905046 CRONACHE CILENTANE ON LINE http://www.cronachecilentane.it E-mail: [email protected] Aut. Tribunale di Vallo della Lucania n.43 del 21/6/1983 Edizioni del C.P.C. Centro di Promozione Culturale per il Cilento Associazione Culturale senza finalità di lucro via N.Bixio, 59 - Acciaroli (Sa) Impaginazione: Scriptorium sas / Agropoli http://www.studioscriptorium.it Prestampa e Stampa offset: Centro Grafico Meridionale srl c.da Malagenia, z.ind. Ogliastro Cilento (Sa) - 0974 844039 La collaborazione è a titolo gratuito. Tutti i contenuti del giornale sono tutelati dalla legge sul copyright