CRONACHE
CILENTANE
ANNO XXVIII - N. 6/2011
Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA
LA PRIMA VOCE LIBERA DEL TERRITORIO DEL PARCO
MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI
La lettera
Controcorrente
Amministratori che perdono la
testa, ma non... la sedia
Egregio direttore,
una domanda che spesse
volte ci si pone nelle discussioni tra amici ed amiche. Perché
una persona tranquilla, pacifica, che discute con gli altri,
appena diventa amministratore comunale cambia completamente atteggiamento ? E perché poi tanto attaccamento al
potere ?
Giuseppina
mo questo servizio a favore
degli altri ? Questo è il punto.
Molti sostengono la necessità di una continuazione della
linea amministrativa per portare avanti i problemi. Io su
questo non sono molto d’accordo. Non dimentichiamo che
la storia insegna che quando
si amministra per troppo tempo inevitabilmente si sopprime la democrazia. Si crea quasi una dittatura da cui il popo-
amministratori si riempiranno
d’orgoglio con la convinzione
che la popolazione li ama e
proseguiranno nei loro disegni.
L’appello che potremmo
fare ai cittadini, dalle pagine di
questo modesto periodico, è
quello , indipendentemente da
chi ha vinto, di non appartarsi
dopo avere espresso il voto, di
non stare lontani dalla vita
amministrativa , perché è proprio nel palazzo comunale che
È la domanda che molti si
pongono subito le elezioni per
il rinnovo dei Consigli Comunali e per l’elezione dei sindaci
, poi ci si fa l’abitudine. Ringrazio la signora Giuseppina per
aver posto il problema che in
verità a noi di Cronache non è
sfuggito. Qualche attento lettore ricorderà che per il passato l’argomento è stato alla
nostra attenzione. Volendo
scherzarci sopra potremmo
dire che perdono la testa perchè si sentono arrivati in alto,
ma non sopportano l’aria dell’alta quota.
Il bello poi che alcuni non
perdono solo la testa, perdono
pure il senso del rispetto , il
senso dell’amicizia e magari se
tu gli ricordi qualche episodio
vissuto insieme ti diranno : “
ma quanto mai”, quasi a dire:
“ io non ti conosco”. Qualche
altro all’improvviso si scopre “
scienziato” e dirà che tu sei
ignorante. Ma veniamo anche
all’atro quesito. Perché diventa
così forte l’attaccamento alla
poltrona?
Negli anni passati la mia
attività di cronista radiofonico
e televisivo mi ha dato la possibilità di intervistare moltissimi amministratori ed uomini
politici. E la mia consueta
domanda sulle finalità
dell’impegno politico aveva
sempre la stessa risposta :” mi
sono candidato per servizio”.
Ma dopo le elezioni lo vedia-
lo non riesce più a liberarsi, e
non si tratta neanche di mettere un personaggio al posto di
un altro. E’ il sistema poi che
emargina il cittadino, che crea
un potere al quale sono
ammessi sono pochi fortunati.
Io sarei per un cambiamento
totale, mi va bene la legge dei
due mandati , ma dovrebbe
essere più esplicita: due mandati nel corso della vita, senza
sotterfugi di interruzioni. E così
dovrebbe essere pure per i
consiglieri, che anche loro,
sapendo che non possono
durare in eterno, potrebbero
dimostrare di avere il senso
dell’umiltà.
Io non vedo niente di positivo in una continuazione delle
politica amministrativa. Quando il ciclo dura troppi anni non
ci sarà il “nuovo”, anzi ci sarà
un attaccamento al potere
ancora più forte. Sindaci ed
si decidono le sorti del nostro
territorio e le sorti del nostro
futuro Si è vero, abbiamo eletti i nostri rappresentanti per la
risoluzione dei problemi, ma
anche loro entrano in determinati ingranaggi. Se il popolo
non partecipa, gli amministratori fanno quello che vogliono,
pensano che il Palazzo sia di
loro proprietà, pensano che
tutto sia di loro proprietà e
diventano finanche proprietari
della nostra personalità. Certo,
signora Giuseppina, capisco
che non è facile, proprio per
quel potere che hanno creato
che non consente né trasparenza e né partecipazione.
Cominciamo a provarci !
Dino Baldi
Nuovo
vescovo
a Vallo della
Lucania
servizio all’interno
Pioppi
XXI edizione
degli «Incontri
Mediterranei»:
Dieta mediterranea e Medicina
preventiva
Palazzo Vinciprova
12 agosto 2011 - ore 21,00
La dignità del mandato
Non vogliamo parlare di
un mandato al diavolo o al
paese di Pulcinella, ma del
mandato elettorale che i cittadini conferiscono ai candidati eletti nelle consultazioni
elettorali.
Si sono appena spenti i
riflettori sulle elezioni comunali nel Cilento e, mentre i
designati neo amministratori
festeggiano giustamente la,
forse, meritata vittoria, gli
elettori sentono ancora rimbombare nelle loro frastornate teste, le promesse dei candidati, gli impegni assunti, i
progetti per un futuro migliore, l’attenzione per i servizi
sociali, la protezione dell’ambiente e del territorio, l’abbattimento delle barriere
architettoniche, il rilancio del
turismo, il recupero dei centri
storici, adeguamenti portuali,
viabilità, cultura e chi più ne
ha più ne metta. Un copione
già letto, antico e polveroso,
progetti che resteranno progetti, impegni che si appiattiscono su interessi scontati e
per lo più privati; solite solfe,
propagandate per grandi
innovazioni e seguite dal nulla.
Eppure quel breve periodo
di propaganda elettorale
sembra partorire svolte epocali, disegnare orizzonti
radiosi di libertà e di democrazia per poi cadere nella
grettezza degli interessi privati, per appiattirsi impotenti
ai disegni malsani di associazioni di cosiddetti grandi
elettori o cupole, come spesso vengono definite, perdendo di vista i veri problemi
delle comunità e se messi di
fronte alle loro responsabilità, negano la loro incapacità, accusando ricorrenti
nemici e penalizzazioni politiche.
Vero è che il Cilento da
tempo immemorabile mette
in scena un avanspettacolo
della politica, dove le malversazioni amministrative vanno
in prescrizione con il cambio
di casacca,dove il salto della
quaglia sembra essere uno
sport a scadenza quinquennale, dove, questa volta, la
sua cittadina più rappresentativa,Vallo, è stata offesa da
un accordo trasversale che
nulla ha di politico, l’ennesimo negativo esempio di
amministrazione della cosa
pubblica, uno squallido
accordo per dare ossigeno ad
un caporione trombato e far
sentir più forte il suo avverso
epigono.
Ci chiediamo con che
dignità, gli eletti, porteranno
avanti le loro tesi, se ne hanno; come espleteranno il loro
mandato, come sarà affrontato il difficile percorso
amministrativo con gli eterogenei e diversi compagni di
viaggio. Sicuramente saranno privilegiati gli interessi di
seggiolone ben sistemato al
centro del singolo orticello,
con buona pace delle legittime aspirazioni della comunità.
Un esempio da non imitare, ma purtroppo la crisi di
appartenenza rischia di fare
sempre nuovi proseliti, speriamo solo che non pensino
di usucapire le loro poltrone.
Corrado Lucibello
giugno 2011
David di Donatello 2011
Miglior film “Noi credevamo”
Molte scene del film diretto da Mario Martone
sono state girate nel Cilento
cronache cilentane primo piano
Il regista Mario Martone
2
Nell’anteprima di Acciaroli il regista
Mario Martone, che trascorre il suo
tempo libero nel Comune di Pollica,
affermò : “ il film è stato concepito nel
Cilento ed è il primo a livello nazionale
in cui il Cilento è rappresentato”.
Infatti molte scene sono state girate
nel Cilento, alcuni attori sono cilentani, nella prima parte si parla in dialetto
cilentano e teatro di partenza della
trama è proprio il territorio cilentano.
Tema : i moti del 1828. Tre ragazzi del
Sud , dopo che le loro famiglie erano
state coinvolte nella repressione borbonica, si affiliano alla Giovine Italia
di Mazzini e la loro vita sarà segnata
dal ruolo di rivoluzionari.
Documenti risorgimentali in
esposizione alla Certosa
Inestimabile il
valore storico dei
documenti in esposizione presso la Certosa di San Lorenzo.
Infatti dentro la
stanza del Priore
sono ancora in
mostra alcune copie
di giornali risalenti
al 1861, documenti
giornalistici che narrano gli episodi di
quell’importante
periodo storico,
anno in cui vi fu il tanto desiderato traguardo dell’Unità d’Italia. Mostra che
si concluderà il prossimo 31 maggio 2011.
Esposti copie di due giornali: “L’aurora Giornale Religioso e Politico” e
“L’Unità cattolica Foglio periodico religioso”; giornali che allora, nel lontano
1861, venivano pubblicati solo i mercoledì ed i sabati. Tre le copie esposte
per quanto riguarda il primo periodico, risalenti al mercoledì 9 gennaio, a
sabato 12 gennaio ed il mercoledì 16 gennaio del 1861.
Mentre più numerose le copie riferenti al secondo periodico appartenente
all’emeroteca della Certosa di San Lorenzo, le copie esposte sono di: mercoledì 13 marzo, sabato 20 aprile, mercoledì 3 aprile, mercoledì 5 giugno, sabato 22 giugno, mercoledì 8 maggio, sabato 1 giugno, sabato 29 giugno, sabato 13 luglio, mercoledì 10 luglio, sabato 20 luglio, sabato 2 marzo, mercoledì
17 luglio, sabato 4 maggio, sabato 30 marzo, sabato 18 maggio, sabato 9
marzo ed altre ancora, tutte copie risalente al 1861. In queste pagine ingiallite dei giornali di centocinquanta anni orsono sono le testimonianza di questi
giorni così intensi che hanno determinato la storia dell’Unità nazionale. E’
uno spaccato della società e degli eventi degli albori dell’Unità d’Italia. Documenti che possiedono un valore straordinaro
Per la prima volta sono stati esposti al pubblico alcuni periodici risalenti al
1861, conservati e ritrovati tra i volumi del patrimonio librario sopravvissuto
in Certosa. I giornali facevano sicuramente parte della piccola “emeroteca”
dell’Ordine certosino padulese che in quegli anni occupava ancora stabilmente il Monastero (ivi reinsediatosi dopo il Concordato del 1818, seppure in uno
stato di grande decadenza, dovuto alle espropriazioni del precedente decennio francese). Si tratta di due testate giornalistiche di orientamento dichiaratamente cattolico e clericale, che pervenivano regolarmente in Certosa, probabilmente tramite abbonamento postale, con cadenza bisettimanale poiché
le uscite erano fissate nei giorni di mercoledì e sabato. Pochi sono i numeri
sopravvissuti de L’Aurora: Giornale Religioso politico; consistenti, invece,
quelli de L’Unità Cattolica: Foglio periodico religioso, fondato a Torino proprio nel 1861 da Don Giacomo Margotti, il quale, reduce dalla precedente
esperienza con L’Armonia, intese, con la direzione del nuovo giornale fare
propria la protesta cattolica, ponendolo come organo nazionale di stampa del
cattolicesimo papale. Le riviste riecheggiano pienamente il problematico passaggio degli avvenimenti politici in atto: l’affermazione politico-sociale della
nuova ideologia liberale, la criticità dei rapporti fra Chiesa e Stato, i problemi
della compagine ecclesiale e, soprattutto, l’ansia per la conservazione degli
Ordini Religiosi in Italia
Patricia Luongo
Il film è stato già proiettato in molte sale cinematografiche, e quanto prima dovrebbe essere trasmesso a puntate sui canali RAI.
Al David di Donatello 2011 il film ha
ottenuto ben sette premi. Miglior film,
migliore sceneggiatura,migliore scenografo, migliore direttore della fotografia, migliore costumista, migliore
acconciatore, miglior truccatore.
Ricordiamo che il film ha come protagonisti ed interpreti noti attori: Luca
Zingaretti, Luigi Lo Cascio, Luca Barbareschi, Renato Carpentieri , Francesca
Inaudi, Anna Bonaiuto, Andrea Bosca ,
Edoardo Natoli, Peppino Mazzotta,
Enzo Salomone, Michele Riondino.
Inoltre è stato dato spazio ad attori
cilentani( Luigi Pisani di Agnone e
Renato Marotta di Laurino ) e la possibilità a molti abitanti del posto di fare
una bella esperienza come “comparse”.
Sanza ed il Vallo di Diano
protagonisti nel circuito delle
“Targa Oro” dell’ASI
Il campione del mondo Andrea
Aghini è stato l’apripista del Rally
Valdiano alla guida di una Mitsubishi
Lancer Evo X. Il pluri campione lombardo, che dal lontano 1984 emoziona il pubblico italiano con le sue
imprese rallistiche, conferisce ulteriore prestigio all’evento motoristico valdianese. Per la cronaca va detto che
Andrea Aghini si fregia di essere l'ultimo vincitore italiano di in una gara
mondiale, al Rally di Sanremo 1992
su Lancia Delta Integrale del Team
Martini Racing, su di una vettura italiana.
Oltre cinquanta veicoli “Targa
Oro”; auto bellissime degli anni venti
ed anni trenta,
hanno partecipato alla ventesima edizione
della Paestum
Palinuro, tappa
del Trofeo Marco Polo 2011,
promosso dall’ASI, Automotoclub Storico
Italiano. Un
evento di portata nazionale
che ha visto
protagonista
anche il Vallo di
Diano sabato
21 maggio e domenica 22 con due
distinte intertappa tra i comuni di San
Pietro al Tanagro e Sanza. In arrivo
dal “Passo della sentinella”, provenienti da Paestum, la carovana di
auto storiche è giunta nel Vallo di
Diano sabato intorno a mezzogiorno,
attraversando i comuni di San Rufo,
San Pietro al Tanagro sino ad Atena
Lucana. Nel primo pomeriggio poi
l’avvicinamento alla magnifica Certosa di San Lorenzo attraversando Sala
Consilina per giungere a Padula intorno alle ore 16,00. Nel tardo pomeriggio ripartenza alla volta di San Pietro
al Tanagro riattraversando Sala Consilina, Atena lucana scalo e proseguendo per Polla e Sant’Arsenio.
Di assoluto valore storico culturale
l’intertappa di domenica mattina
quando la carovana è ripartita da
Atena Lucana per giungere a Sanza e
fare omaggio al patriota Carlo Pisacane. La partenza alle ore 9,00 dall’Acteon Palace Hotel ha visto la carovana attraversare le località di Montesano scalo e Buonabitacolo per giungere a Sanza intorno alle ore 10,00.
Una cerimonia di commemorazione in
piazza Cavour con la deposizione di
una corona al busto di Pisacane e la
successiva visita nel borgo medioevale con il successivo trasferimento nei
pressi del Cippo commemorativo della fine della Spedizione dei Trecento.
Qui la cerimonia di commemorazione
con la presenza del presidente dell’Associazione “Auto Revival Club”
Giovanni Botti e dell’amministrazione
comunale guidata dal sindaco Antonio Peluso. Quindi la ripartenza della
tappa che ha attraversato Silla di Sassano, Piedimonte di Teggiano sino a
giungere a San Pietro al Tanagro
dove nel pomeriggio si è svolta la
premiazione. Un evento importante
che ha inserito il Vallo di Diano nel
circuito internazionale delle “Targa
Oro” con la presenza di auto di valore inestimabile ed equipaggi provenienti da tutta Italia.
Lorenzo Peluso
giugno 2011
Il 5 marzo, nella chiesa di Santa
Caterina, a Caprioli è stato presentato il libro Caprioli/ Storia e storie
di una piccola comunità scritto dalla
prof.ssa Germana Ottati, docente di
materie letterarie presso l’Istituto
Comprensivo di Celle di Bulgheria.
Per Caprioli è stato un importante
evento culturale, oltre che sociale,
grazie al concorso delle numerose
personalità del mondo della cultura,
della formazione, della politica e
della Marina, che hanno animato il
dibattito, e la presenza di tutti gli
abitanti di Caprioli che hanno partecipato con orgoglio.
La prof.ssa Ottati, con questa
pubblicazione, ha voluto raccogliere
le memorie storiche del suo paese,
su cui nessuno aveva mai scritto, e
donarle ai suoi compaesani, infatti i
proventi saranno devoluti per la
ristrutturazione della chiesa di Santa Caterina.
La serata è stata di notevole spessore culturale; ha aperto il dibattito,
a seguito dei saluti del parroco Don
Franco Giordano, il Dottor Amedeo
La Greca che, dopo aver apprezzato
il pubblico giunto così numeroso, si
è intrattenuto su un’ Età della storia
dei paesi cilentani: il Medioevo. Ha
messo in evidenza che non si tratta
di secoli bui, ma di un periodo in cui
si riscopre la spiritualità, non solo
relativa all’aspetto religioso, bensì
alla socialità in genere. Attorno alle
chiese sorgevano centri di aggregazione di persone dedite alla cura dei
campi; probabilmente il culto di
Santa Caterina a Caprioli fu intro-
dotto dai monaci basiliani provenienti dall’Oriente, come è accaduto
in molti paesi del nostro Cilento,
attorno ad esso sono sorti centri di
aggregazione. Di grande impatto è
stato l’invito finale del dottor La
Greca, che si è rivolto ai ragazzi presenti nella chiesa esortandoli a leggere i libri di storia locale per custodire la memoria delle nostre origini
altrimenti affidata alla tradizione
orale di adulti sempre meno attenti
alla storia.
Il successivo intervento del Dottor
do per il Medioevo trattato all’ombra del culto di Santa Caterina, fino
ad arrivare ai giorni nostri.
Dopo i saluti e gli apprezzamenti
sulla pubblicazione presentata fatti
dal sindaco di Pisciotta, Cesare
Festa, sono seguiti una serie di
interventi dei rappresentanti del
mondo della scuola.
Il Prof. Giuseppe Lupo, Dirigente
dell’Istituto Comprensivo di Celle di
Bulgheria, ha dato il suo interessante contributo al dibattito culturale
della serata parlando dell’importan-
Domenico Chieffallo, che ha curato
la prefazione del libro “Caprioli/
Storia e storie di una piccola comunità”, ha delineato il percorso fatto
dall’autrice nella ricostruzione storica della vita religiosa e civile di
Caprioli, a partire dalle testimonianze più antiche sulle origini, passan-
za degli Archivi Familiari per la ricostruzione storica locale e delle
avversità che spesso li hanno
distrutti. Questo intervento ha avuto
uno spessore notevole non solo per
i contenuti esposti, bensì anche per
l’invito rivolto a tutti i presenti a
custodire sempre con riguardo i
documenti di famiglia, fonti di inestimabile valore per la ricerca storica e la ricostruzione della nostra
identità.
La Collaboratrice Vicaria del suddetto Istituto, la Prof.ssa Bruna
Mazzeo, ha fatto seguire il suo
intervento calandosi nella realtà
scolastica. Determinante, non solo
per informare alla storia, ma soprattutto, per formare alla storia è la
pianificazione di una giusta didattica; la storia è scienza degli uomini
nel tempo, come tale ha bisogno di
una didattica laboratoriale. L’insegnante di storia, dice la prof.ssa
Mazzeo, ha l’obiettivo di suscitare la
passione per questa disciplina sperimentandola ogni giorno attraverso
la ricerca.
L’intervento del Prof. Pietro Lo
Guercio fa riflettere sull’uomo di
oggi e la storia. Nell’antichità l’anziano era importante perché custode della storia, nel Post-Cristiano
l’uomo nuovo distrugge la storia,
vista come una zavorra di cui liberarsi. Ai giovani rivolge l’appello per
la difesa della storia, delle radici e
della nostra memoria.
Infine, il Sindaco di Celle di Bulgheria, Dottor Cristoforo Cobucci,
dopo aver apprezzato con le sue
parole l’importanza del libro presentato consegna all’autrice una pergamena da parte del Comune che rappresenta.
Ha chiuso il dibattito culturale
intervallato da interventi musicali
coordinati dal Prof. Gerardo Sgueglia, l’autrice prof.ssa Germana
Ottati che ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta a scrivere il
libro; si è intrattenuta, in particolare, sulle origini di Caprioli, rivolgendo, infine, i ringraziamenti a tutti
coloro che hanno contribuito alla
raccolta delle fonti e agli intervenuti.
A questa manifestazione culturale
sono stati presenti, oltre alle personalità citate, il Tenente di Vascello
della Capitaneria di Porto di Palinuro Santo Altavilla, dalla Diocesi di
Vallo della Lucania il responsabile
dell’Archivio Diocesano Don Franco
Adinolfi, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Celle di
Bulgheria e tutti i cittadini di
Caprioli.
Prof.ssa Teresa Radano
Nelle foto, in alto a sinistra l’autrice
del libro, al centro il tavolo dei relatori e a fianco, l’autrice riceve l’omaggio dei suoi alunni.
Concorso nazionale in rete per cori e strumenti “Dal Vesuvio al Monte Stella”
In 1000 all’assalto di Ogliastro Cilento
Il secondo Concorso Nazionale per
cori e strumenti “Dal Vesuvio al Monte Stella – La Musica che unisce –
Cantare e suonare? Si, grazie!” si è
tenuto dal 9 al 15 Maggio 2011 ad
Ogliastro C/to. Il Concorso-Festival si
è rivolto a tutti gli allievi delle scuole
primarie, secondarie di I e II grado,
Scuole Medie ad indirizzo musicale,
statali e non, a tutte le associazioni
che operano nel campo della musica
e della coralità presenti sul territorio
nazionale. L’obiettivo del Concorso è
stato di favorire l’incontro tra cori e
orchestra, dare vita ad una grande
festa della musica e allo stesso tempo
stimolare, incentivare e favorire la
nascita di momenti di socializzazione
e di aggregazione extrascolastica tra
ragazzi. “Dal Vesuvio al Monte Stel-
la”, progetto in rete con l’Istituto
Comprensivo “G.B.Angioletti” di Torre del Greco, è diventato patrimonio
dell’Unesco e si avvale dell’alto patrocinio del Presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, del Presidente del
Senato e della Camera, la collaborazione del MIUR attraverso il Comitato
per l’Apprendimento pratico della
Musica, USP di Salerno, USR per la
Campania. Esso nasce da un progetto
integrato al POF dell’Istituzione Scolastica sostenuto e deliberato all’unanimità dal Collegio dei Docenti e dal
Consiglio di Istituto ed intende valorizzare ad Ogliastro Cilento, Prignano
Cilento e Cicerale, esperienze innovative e significative in ordine alla diffusione della cultura musicale nella
Scuola Primaria e Secondaria anche
come didattica laboratoriale supportata da strumenti informatici. Infatti,
grazie all’interessamento convinto ed
assiduo del Dirigente Scolastico, Prof.
Bruno Bonfrisco, l’Istituto dispone di
aule attrezzate, postazioni P.C. per
ciascun allievo, videoproiettori, L.I.M.,
che permettono agli alunni di visitare
sempre più siti ufficiali di musicisti,
riviste elettroniche, vendite in rete,
dimensioni MIDI, Web radio, sotto lo
stretto controllo di personale docente
altamente qualificato. Quest’anno le
scuole partecipanti sono state 27,
provenienti dalle province di Salerno,
Avellino, Napoli, Brescia e Roma, per
un totale di circa 978 alunni e 89
referenti, che hanno animato ben 70
esibizioni tra solisti, cori e orchestre.
Sette giorni di intense attività, curate
dal direttore artistico prof.ssa Angela
Giugliano, che iniziate il giorno 9
Maggio 2011 presso il Centro Sociale
di Ogliastro C/to con il Concerto inaugurale degli alunni dell’Istituto Comprensivo “Visconti”, l’esibizione del
gruppo folk di Ogliastro-Eredita e
degli sbandieratori di Agropoli. Le
audizioni si sono tenute a partire dal
giorno 10 sempre nel suddetto Centro Sociale. La serata conclusiva del
14 Maggio ha visto sfilare sul palco
del teatro Ariston di Paestum le 12
scuole finaliste.
La manifestazione si è avvalsa del
sostegno degli Enti Locali e di numerosi sponsor presenti sul territorio.
Prof.sse Valente Maria Rosa –
Grillo Fulvia
cronache cilentane terza pagina
Evento culturale a Caprioli
3
giugno 2011
Villammare
cronache cilentane iniziative
Gioia incontenibile per la piazza intitolata alle radio libere
4
Il giorno 27 aprile sarà ricordata
come data storica perchè consacra
Villammare, splendida località turistica del Golfo di Policastro e bandiera
blu d' Europa, regina della radio,
dopo l' intitolazione d' una sua piazza
alle mitiche radio libere degli anni
Settanta, che una storica sentenza del
1976 della Corte Costituzionale liberalizzò, sancendo la legittimità di trasmissioni private, purchè a copertura
locale. La superstation "Radio Potenza Centrale" dell 'amico Nino Postiglione ha curato dalla piazza una non
stop degna di nota, che è stata molto
apprezzata dall' Amministrazione
Comunale. La cerimonia di intitolazione s' è svolta alla presenza del primo
cittadino Massimo Marcheggiani,
degli assessori, del dottor Antonio
Diomede , presidente della REA (
Radiotelevisioni Europee Associate) ,
di Paolo Lunghi da Empoli, autore del
libro " Vivere con frequenza" e di
Tonino Luppino, storico speaker
radiofonico di radio Sapri, unica emittente libera della provincia di Salerno
entrata nella storia delle radio in Fm.
Va evidenziato che è stato il giovane
vice-sindaco Manuel Borrelli a proporre l' intitolazione, che non ha precedenti in Italia. Per concludere, ci piace
segnalare anche la diretta effettuata
da "Marateawebradio" curata da
Francesco Rizzo.
Padula
Celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia
L’alzabandiera con i rappresentanti delle Forze Armate e con l’Inno d’Italia ha inaugurato le celebrazioni del 9 aprile, una giornata
speciale dedita alle celebrazioni
riguardanti il 150esimo anniversario dell’Unità Nazionale.
Presente il Prefetto di Salerno. E’
stata deposta una corona d’alloro
davanti al sacrario della Chiesa
della SS Annunziata dove riposano
i 300 giovani al seguito di Carlo
Pisacane, corona portata da due
militari del Reggimento Cavalleggeri di Salerno in divisa storica del
1861. Inoltre è stata scoperta una
lapide celebrativa per l’Unità d’Italia sotto l’Arco dell’Annunziata.
Un evento unico ed emozionante. Padula ancora una volta protagonista delle celebrazioni riguardanti l’Unità d’Italia.
Hanno preso parte alla manifestazione rappresentanti delle
autorità civili, religiose e militari.
La tappa mattutina della manifestazione ha avuto luogo davanti
alla piazza antistante della Chiesa
della SS Annunziata e del Belvedere della piazza stessa.
Un parterre di eccellenza ha
assistito ai festeggiamenti avutosi
lo scorso sabato mattina a Padula
tra
Le celebrazioni hanno avuto inizio intorno alle ore 10.00, quando
è stato effettuato l’alzabandiera
ed è stato intonato l’Inno nazionale. Emozionante la presenza di de
militari appartenenti al 19° Reggimento Cavalleggeri di Salerno
che indossavano con fierezza una
divisa storica, datata 1861, i quali
dopo l’esecuzione dell’Inno hanno
deposto una corona d’alloro
davanti al sacrario della Chiesa
della SS Annunziata. Dopodiché il
Sindaco di Padula ha scoperto una
lapide celebrativa.
A termine di questa prima parte
si è dato luogo ad un interessantissimo convegno “Territori. Culture, nazione: le tradizioni politiche
del Risorgimento salernitano” che
L'olio del Cilento
apprezzato in Germania
Germania, Rùsselsheim, degustazione dell' olio cilentano a cura dell'associazione Dicker Busch; serata dedicata all'olio, numerosi i cultori
e gli amanti dell'olio di oliva del Cilento che si sono ritrovati a Rùsselsheim su invito dell'associazione di quartiere; Dicker Busch; già lo
scorso anno c'era stata un evento del genere, Fausto Lo Schiavo ha
condotto sapientemente la serata, cilentano di Perdifumo; Lo Schiavo
è un fine intenditore dell'olio di oliva cilentano; "Fa parte della cultura
contadina la raccolta e la lavorazione delle olive, cosa veramente interessante", ha detto Fausto Lo Schiavo. Fausto Lo Schiavo ha vissuto 34
anni in Rüsselsheim; possiede anche ulivi nel Cilento dai quali ottiene
un olio di alto profilo qualitativo, molto apprezzato a Rùsselsheim e in
altre parti della Germania; Fausto lo Schiavo ha anche risposto alle
domande del pubblico, fornendo informazioni interessanti.
Giovanni Farzati
Cannicchio. Culla Pisani
Fiocco rosa in casa del neo sindaco di Pollica, Stefano Pisani. Ad allietare la
famiglia, dopo Federico, è giunta anche FRANCESCA, nata a Battipaglia. Felicitazioni al padre, alla madre Stefania Longo e ai nonni paterni e materni.
ha avuto luogo all’interno della
Chiesa della SS Annunziata, l’appuntamento è stato aperto dai
saluti del Sindaco Alliegro e del
Prefetto di Salerno. I relatori del
dibattito erano i professori Roberto Parrella, Carmine Pinto, e
Alfonso Conte, tutti docenti dell’Università degli Studi di Salerno,
a moderare il dibattito il Professor
Luigi Rossi preside della Facoltà di
Scienze Politiche dell’Università
degli Studi di Salerno.
Non di meno il folto programma
del pomeriggio, a Padula, sono
state scoperte numerose targhe
celebrative per questo importante
anniversario, un percorso turisticostorico-culturale per percorrere,
conoscere e riscoprire luoghi
importanti del comune di Padula
che furono importanti scenari storici per il Risorgimento italiano. In
serata poi un commovente ed
emozionante concerto presso la
Chiesa Madre San Michele Arcangelo.
Un concerto, “Risorgimento in
musica, eseguito dal “Coro intercostiera Tramonti S. Francesco –
Amalfi Armony”, diretto dal Maestro Giancarlo Amorelli, Teatro San
Carlo di Napoli, conclude la lunga
giornata di festeggiamenti dello
scorso 9 aprile in occasioni delle
celebrazioni per il 150esimi anniversario dell’Unità d’Italia.
Un appuntamento con eccellenza di artisti che rende un evento
unico e speciale nel suo genere, a
dirigere il concerto il Maestro
Amorelli; da ricordare il mezzosoprano Angela Prota, Teatro San
Carlo di Napoli; il tenore Saverio
Stornaiuolo, Teatro San Carlo di
Napoli, il quale è stato anche il
narratore del concerto.
A termine del programma il concerto si è concluso con l’Inno
Nazionale.
Una serata speciale che ricorda
un periodo storico importante della storia nazionale.
Patricia Luongo
giugno 2011
Raid di Giovanni Antonio Lettieri,
vincitore della “Corrida”, alle Fiere di Vallo
È arrivato come un visitatore qualunque martedì pomeriggio per fare
un giro tra gli stand della Fiera
Campionaria e del Salone dell’edilizia e della meccanica. Ma Giovanni
Antonio Lettieri, il boscaiolo di
Rofrano che con la sua simpatia ha
sbaragliato tutti i concorrenti dell’ultima edizione della “Corrida”
condotta da Flavio Insinna, è stato
subito riconosciuto da standisti e
visitatori. E in molti hanno chiesto
ed ottenuto di poterlo immortalare
in una foto ricordo, tra l’entusiasmo
generale.
Sabato Ndunduccio, come viene
chiamato dagli amici, è tornato alle
Fiere di Vallo come ospite, in occasione del concorso dedicato ai
migliori amici dell’uomo. Il primo
raduno degli amici a quattro zampe,
infatti, si è tenuto il 7 maggio. Alla
gara si sono sfidati a colpi di simpatia e di bellezza oltre 100 cani, che
hanno sfilato accompagnati dai
rispettivi padroni sul prato delle Fiere.
Ma c’è stato anche il boscaiolo
più simpatico della tv che si è sibito
nella sua irresistibile tarantella con
la mossa e ha intrattenuto il pubblico con la verve comica che più volte
ha messo in mostra anche nelle tra-
smissioni “Il senso della vita” di
Paolo Bonolis e “Pomeriggio Cinque” con Barbara D’Urso.
La manifestazione dedicata ai
fedeli amici dell’uomo è stata organizzata dalla Lino’s Production e
dalla Lega nazionale per la difesa
del cane di Vallo della Lucania, si è
svolta con il patrocinio del Comune
di Vallo della Lucania, Fiere di Vallo
e Csen (Coni settore cinofilia) di
Salerno. Ad assegnare i premi ai
meticci e agli esemplari di razza
sono state due giurie, una formata
dagli alunni delle scuole elementari
e medie di Vallo, ovvero gli istituti
Aldo Moro, Alfredo Pinto, Andrea
Torre e Martiri de Mattia, l’altra
invece tecnica, composta da veterinari, allevatori, delegati della Lega
nazionale per la difesa del cane di
Vallo e dello Csen (Coni settore
cinofilia) di Salerno. In questo caso
la valutazione è consistita in un
vero e proprio esame morfologico
rispetto agli standard previsti per le
varie razze.
Gran finale domenica 8 maggio,
quando la Fiera Campionaria “Città
di Vallo” è diventata il palcoscenico
del grandisoso spettacolo della forma fisica “Sport Time Exhibition”.
L’evento, seguitissimo dai giovani
ma anche dalle famiglie, ha visto
protagonisti circa duecento allievi
delle migliori palestre, centri sportivi
e scuole di danza salernitana. La nostop del benessere e della bellezza
dei corpi in movimento ha avuto ini-
Wojtyla Beato. Il racconto di Tonino Luppino
inviato speciale di Network radiofonici
Giovanni Paolo II è un Beato speciale: può essere venerato in tutto il
mondo come se fosse già Santo! Per
decisione, infatti, della Santa Sede,
ogni anno , il 22 ottobre (giorno dell'
inizio del suo Pontificato) Karol
Wojtyla potrà essere festeggiato nell '
intero pianeta. Mi piace iniziare , con
questa notizia, l' articolo da inviato
speciale per le emittenti radiofoniche
Lattemiele, circuito Radio 7 , Radio
Potenza Centrale, le web radio Radio
Free e Marateawebradio , il portale
Golfonetwork ed il mensile Cronache
Cilentane. Amici lettori , ho vissuto ,
credetemi !, un' esperienza indimenticabile! Al Beato Giovanni Paolo II ,
hanno reso omaggio i potenti e gli
umili: un' incontenibile marea umana
ha voluto abbracciare, come sei anni
or sono, questo grande Papa, questo
grande uomo, un gigante di umanità,
un testimone della speranza, Beato
per la Chiesa, oltre i confini della
Chiesa. Il suo Pontificato ha segnato
per sempre la vita di milioni di persone. " Dio nessuno lo ha visto- ha
scritto Konrad Krajewski, cerimoniere
pontificio e testimone della Santità
din Papa Wojtyla- ma Giovanni Paolo
II lo ha reso visibile attraverso la sua
vita!". " Beato Te , amato Papa- ha
detto Benedetto XVI- perchè hai creduto! Continua- ti preghiamo- a
sostenere dal Cielo la fede del Popolo
di Dio!". Papa Wojtyla, che ebbi la
fortuna di intervistare rocambolescamente 32 anni or sono ( foto), è stato
un Papa globe-trotter, con trentuno
giri del mondo, portando il Vangelo a
tutti. Non dimentichiamo l' ultima
commovente visita a Lourdes, dove,
T. Luppino con Giovanni Paolo II
malato, confortò i tanti malati! Ritengo che Papa Wojtyla prima che un
teologo sia stato un grande poeta
della Cristianità! Voglio evidenziare
che davanti ai giovani ( dei giovani
parlammo anche attraverso i microfoni della mitica Radio Sapri !) il suo
volto si illuminava e, per loro, che
definiva " la speranza dell' Umanità",
rompeva il protocollo. Per concludere,
Vi propongo alcune belle foto che ho
scattato in questa " due giorni" indimenticabile.
Tonino Luppino
zio alle ore 17 ed è proseguita fino
a sera, con un fitto programma di
spettacoli all’insegna di danze standard, latino-americano, tango, hip
hop, danza classica, fitness, aerobica, step e bosu.
Un ricordo
per il cav.
Falcione
Addio, cav. Falcione, per me,
sempre e soltanto Minuccio, l'amico di papà, con cui abbiamo
trascorso meravigliose serate,
vicino al caminetto, ridendo delle tante avventure che i due
amici raccontavano. Uomini
d'altra tempra, avvezzi alle
durezze della vita, che sapevano
affrontare con forza, intraprendenza e fantasiosa allegria tanto da trasformare ogni piccolo
accadimento quotidiano in un
fatto straordinario e degno di
nota. Immoto e remoto nella
bara, pur nella consapevolezza
dell'ineluttabilità della morte,
mi hai fatto pensare alle antiche
risate e mi hai dato la certezza
del gioioso incontro con mio
padre nei giardini del Cielo: vi
ho immaginati, seduti su una
panchina ,intenti a riallacciare il
filo dei ricordi che hanno riempito tante serate della mia giovinezza. Ciao, Minuccio, salutami papà.
Carolina Attanasio
cronache cilentane protagonisti
Ndunduccio è tornato come ospite per il 1° raduno degli amici a quattro zampe
5
giugno 2011
La Diocesi di Vallo aspetta l’arrivo del nuovo Pastore
cronache cilentane promozioni
Il nuovo vescovo mons. Ciro Miniero, napoletano e parroco di Barra, viene consacrato il 19 giugno nel Duomo di
Napoli dal cardinale Sepe. Farà il suo ingresso in diocesi a settembre
6
Il 7 maggio Sua Santità Benedetto XVI ha nominato
mons. Ciro Miniero nuovo Vescovo di Vallo della Lucania.
Succede a sua Ecc. za Giuseppe Rocco Favale che ha lascia
la Diocesi per raggiunti limiti di età.
Il nuovo vescovo è napoletano di origini e di formazione,
ha esercitato il suo ministero sacerdotale a Barra dal 1982
al 1989 come vicario parrocchiale e successivamente come
parroco .
E’ stato padre spirituale presso il Seminario Maggiore di
Napoli, membro della Commissione per la formazione del
clero, economo diocesano dal 1999 al 2008 ed ultimamente
vicario episcopale.
Appena avuta la notizia da parte del cardinale Sepe,
mons. Miniero ha dichiarato . “ Sento nel cuore trepidazione e gratitudine per il gran dono che il Santo Padre ha voluto farmi, chiamandomi a reggere la Chiesa di Vallo della
Lucania. In questo momento il mio pensiero va ai sacerdoti,
ai diaconi, ai religiosi, alla religiose e a tutti i fedeli della
venerata chiesa di Vallo che presto imparerò a conoscere e
ad amare per camminare insieme nelle vie tracciate dal
Vangelo”.
“Voler Bene all’Italia,
Voler Bene a Rofrano”
Rofrano - 8 maggio 2011, “Voler
bene all’Italia Voler bene a Rofrano”.
Questo il live motive della manifestazione organizzata dall’amministrazione civica guidata dal sindaco Toni
Viterale che si è inserita nel programma nazionale della - Giornata di festa
dei e per i piccoli comuni d’Italia.
“Una giornata di festa per tutti coloro
che in questi luoghi vivono, ma anche
per quanti hanno imparato ad
apprezzarli ed amarli, un’occasione
per scoprire i tanti gioielli che si
nascondono dentro i nostri piccoli
paesini – ha dichiarato Viterale Voler bene all’Italia e Voler bene a
Rofrano, questo l’invito che rivolgiamo ai nostri concittadini” conclude
Viterale. Una manifestazione che ogni
anno vede l’adesione di migliaia di
comuni, parchi, comunità montane,
regioni e province, ma anche di scuole, associazioni di volontariato e molte altre realtà culturali e produttive
locali che quest’anno vene come protagonista assoluto il Cilento. Un’occasione unica per l’insieme variegato
di istituzioni e soggetti territoriali, che
per l’occasione si mobilitano all’unisono e aprono le porte dei loro bor-
ghi, facendo percepire a gran voce
l’invito a riscoprire quest’Italia cosiddetta “minore” che minore non è.
Questo il programma che è stato promosso dall’amministrazione del piccolo centro cilentano: 8 maggi, presso
Largo San Nicola l’accoglienza degli
ospiti, intonazione dell’inno d’Italia e
saluto al Tricolore; a seguire i saluti
istituzionali, la presentazione dell’iniziativa; a partire dalle ore 17,00 passeggiata nel Borgo, lungo l'itinerario
delle idee e della storia, a cura degli
alunni dell’Istituto Comprensivo di
Rofrano; in Piazza San Nilo, laboratori
creativi a cura della V A del Liceo Psico-Socio–Pedagogico di Vallo della
Lucania e della Scuola di Organetto di
Rofrano ove hanno incontrato gli
ospiti. Infine a sera, intorno alle ore
20.00, in Piazza San Nilo le Premiazioni con una manifestazione che ha
visto l’introduzione storica curata dal
dottor Silvano Del Duca ed a seguire
il Concerto dell’Orchestra dell’Istituto
Comprensivo di Valmontone ospite
della comunità rofranese. Infine un
Buffet a base di prodotti tipici locali
ha concluso la serata.
Lorenzo Peluso
Si è svolta domenica 15 maggio
La Festa della Madonna
dell’acqua annuale
appuntamento presso la
Diga dell’Alento
Quest’anno l’appuntamento
annuale della Festa della Madonna
dell’ Acqua alla Diga dell’Alento si è
avuto il 15 maggio. Promossa dal
Consorzio Velia in collaborazione
con il Consorzio Irriguo di Vallo della Lucania la festa ha coinciso con
l’avvio della stagione irrigua 2011,
ed ha visto l’apertura al pubblico
degli impianti della Diga, del Parco
e dell’Oasi dell’Alento.
In mattinata sono state organizzate delle escursioni in battello ,
visite guidate alla diga e ai suoi
impianti, visite a piedi o in bicicletta all’Oasi.
Non sono mancate attività di ani-
mazione per i bambini, gare di
pesca sportive, canottaggio e esibizione di modellismo acquatico ed
aereo sul lago Alento.
Il pomeriggio è stato allietato dalla Banda Musicale “Giovanni Verdini” ed ha visto la celebrazione della
Santa Messa con Benedizione di
Sua Ecc.za Rocco Favale.
In serata molto seguita l’ esibizione di balli e musiche popolari
con la Quadriglia a cura della Pro
loco Gelbison di Vallo della Lucania.
Una bella manifestazione ricca di
eventi alla scoperta dell’Oasi, del
Parco e della Diga.
giugno 2011
Libri
pagina a cura di
Carmela Baldi
Giuseppe Casale
Esperienza
di
conversione
Il vescovo che ha lasciato la diocesi di Vallo nel 1988 e che ora vive a Roma ha dato alla
Apprendiamo da “ Pagine aperte”,
n. 3 – aprile 2011 che l’ex vescovo
della diocesi di Vallo della Lucania,
sua ecc.za Giuseppe Casale, sta pubblicando interessanti saggi sulla
Chiesa del post- concilio. Nato a Trani nel 1923 Giuseppe Casale diventò
sacerdote a 23 anni. Nel 1974 fu
consacrato vescovo con destinazione la Diocesi di Vallo, dove rimase
per 14 anni, fino al 1988, quando fu
nominato arcivescovo di Foggia
dove svolse la sua azione pastorale
per circa undici anni. Per raggiunti
limiti di età rientrò a Roma ed oggi ,
vescovo emerito, è considerato una
attenta voce della Chiesa . E’ un
convinto sostenitore di una nuova
stagione conciliare. Nella nostra Diocesi tutti lo ricordano per la sua preparazione .Prima di essere nominato
vescovo era stato insegnante di Storia ecclesiastica nei Seminari di Chieti e Molfetta. Attualmente , oltre al
libro “ Riformare la Chiesa, appunti
per una nuova stagione conciliare”,
ha recentemente pubblicato “
Esperienza di conversione”.
Questo libro vuole essere una guida agli esercizi spirituali. Infatti scrive: “ Gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio non esprimono un particolare
tipo di spiritualità. Non sono gli esercizi spirituali dei Gesuiti. Ma si riallacciano alla grande tradizione spirituale della Chiesa, guidano l’esercitante a diventare perfetto discepolo
di Cristo. Come hanno fatto i Santi in
tutte le epoche della Chiesa e come
ha sperimentato Ignazio nel suo
cammino di conversione”.
“ Esperienze di conversione” di
Giuseppe Casale fa parte della collana “ Al pozzo di Sicar” e si trova
non solo nelle librerie San Paolo ma
anche nelle migliori librerie italiane.
Egidio M. Di Luca
Amori incompresi
L’autore, nato a Camerota, ci presenta un susseguirsi di
poesie in cui il filo conduttore è l’Amore verso Dio, la
famiglia , la sua terra. Interessante la presentazione del
prof. Alberto Mirabella
“ Il titolo che l’autore assegna al
volumetto è “ Amori incompresi” e fa
trapelare subito come nel cuore ci siano
ancora, dopo tanti anni, rimpianti per
non essere stato corrisposto in un
profondo innamoramento “ . Così inizia
la sua presentazione il prof. Alberto
Mirabella, saggista , critico letterario e
d’arte.
L’autore Egidio M. Di Luca è nato a
Camerota ed è attaccato alla sua terra
nativa e al mare che ama moltissimo
.Molto giovane cominciò a lavorare nei
villagi turistici del “ Club Mediterranee”.
Poi, dopo cinque anni di carriera militare e qualche anno dedicato alla
pesca, ha lavorato per circa 30 anni
come tipografo . Ha già pubblicato un
opuscolo dal titolo “ La mia terra”.
Attualmente vive a Salerno ma l’attaccamento alla sua terra compare nelle
varie composizioni poetiche. Nelle sue
liriche si nota, inoltre, una profonda
religiosità ed una riconoscenza al
Signore , per la Sua grandezza e perché
gli ha saputo donare l’amore per la
famiglia.
Belle e nello stesso tempo semplici le
poesie che suggeriscono anche spunti
di riflessione. “Signore, un giorno ho
deciso di seguirti/ percorrendo la strada/ che Tu ci hai insegnato/ e seguendo
le Tue orme/ tra affanni e avversità/
ogni giorno vado avanti/.
E poi la dedica alla moglie: “ Riscopri
anche tu il tuo essere fanciulla senza
perdere mai la fiducia nel domani”, e ai
figli : “ Mai avrei potuto immaginare la
mia vita senza di voi e solo il Cielo sa
cosa avrei fatto per agevolare ogni
vostra iniziativa”.
Perfetta l’analisi del prof. Mirabella
che, a chiusura della presentazione,
scrive : ” In queste poesie di Egidio M.
Di Luca siamo di fronte ad un poeta
schivo ma ricco di un’armonia interiore,
con una visione del mondo limpida. La
7
A cura di Antonio Migliorino
Sessa Cilento nel secolo XX
Uomini e vicende della storia del paese
Con la pubblicazione di Sessa nel XX
secolo si ampia l’itinerario che ha toccato le frazioni di Sessa. “ Tappa
significativa – scrive il prof. Francesco
Volpe che ha curato la presentazionenon solo perché tocca il capoluogo del
Comune, ma anche per la ricchezza e
varietà di avvenimenti e, soprattutto,
di personaggi che hanno recitato una
storia di notevole spessore nel corso
del secolo scorso”. Infatti ci sono stati
cittadini di Sessa che si sono segnalati
nei campi più disparati, dall’imprenditoria alla politica, dalla beneficenza
alla scuola, dalla carriera amministrativa ed imprenditoriale alla cultura.
Il libro, che vede noti autori nella
trattazione degli argomenti , è stato
curato da Antonio Migliorino, laureato
in materie letterarie e collaboratore di
varie testate giornalistiche, già autore
di “ Sessa Cilento e le sue frazioni”, “
La cappella di Santa Maria della Stella
“, San Mango Cilento, mille anni di
storia”.
Il primo capitolo passa in rassegna
la popolazione, l’urbanistica e l’economia con interessanti interventi sulle
attività poliedriche, sull’imprenditoria,
sulle attività artigianali ed alberghiere.
Nella seconda parte l’obiettivo su
ferma sulle istituzioni, sulla Chiesa,
sulle tradizioni. Non poteva mancare il
natura non è che opera di un Artista
supremo offerta in uso agli uomini”; la
poesia di Egidio rievoca tempi felici,
possibili sempre per chi davvero vuol
accettare di vivere nelle fede in Dio. Il
fulcro di questi versi è sempre l’AMORE,
visto nella sua poliedricità e che costituisce il centro da cui si dipanano i sentimenti per il suo paese, per la moglie,
per i figli , per Dio in cui egli profondamente confida”.
“ Amori incompresi”di Egidio M. Di
Luca è stato stampato a maggio 2011
dalla Tipolitografia New Grafic Service
di Salerno
cronache cilentane iniziative editoriali
stampa interessanti saggi per una nuova stagione conciliare.
ricordo di un parroco venuto dal nord ,
don Franco Gatti che tanto ha fatto
per il paese.
Densi di significato anche il terzo e
quarto capitolo che riguardano la cultura, le professioni ,arte e spettacolo
ed eventi speciali . Insomma non manca niente in questo libro che riporta
perfino la visita del Principe Umberto
di Savoia ( nella copertina ) che il paese ricorda come uno dei giorni più
significativi della sua storia.
“ Sessa Cilento nel secolo XX “ , a
cura di Antonio Migliorino è stato
stampato nella tipografia Piccirillo di
S. Maria di Castellabate da” L’Opera
Editrice”.
cronache cilentane Dieta Mediterranea - Pioppi
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cronache cilentane Dieta Mediterranea - Pioppi
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giugno 2011
cronache cilentane come vanno le cose
Lo spopolamento del Cilento
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Ecco la seconda parte del nostro
viaggio alla ricerca dei motivi che
allontanano i giovani dai nostri paesi,
decretandone lo spopolamento e quindi la naturale estinzione.
Dopo le interessanti risposte del sindaco di Sanza, avv. Antonio Peluso,
che aprono serii scenari di discussione,
riportiamo il punto di vista del suo
vice, non in quanto tale, ma in quanto
donna e soprattutto sociologa, quindi
studiosa dei fenomeni della società
umana.
Ed è, lo spopolamento dei paesini,
un fenomeno in costante aumento,
determinato dal desiderio e dalla ricerca di qualcosa di nuovo che nei nostri
borghi sembra non esserci più.
Tuttavia le sfaccettature di tal fenomeno sono molteplici, tant'è che il
desiderio di novità che ci spinge ad
allontanarci dai nostri luoghi natii, è
inversamente proporzionale all'età
anzi, come vedremo in seguito, addirittura nella cosiddetta terza età, subisce uno stravolgimento e con la stessa
forza con la quale ci spingeva, in gioventù, ad allontanarci verso nuovi e
più attraenti lidi, parimenti nella succitata terza età ci sprona per ritornare
nei nostri luoghi d'origine. Cerchiamo
quindi di capire meglio queste rivolgendoci a Sabina Laveglia, vice-sindaco di Sanza e sociologa.
Dottoressa Laveglia,
1)
Lo spopolamento dei nostri
piccoli centri è una piaga che affligge
tutti i comuni cosiddetti “piccoli”.
Anzi si verifica un paradosso. Da un
lato si assiste, soprattutto da parte dei
più giovani, alla fuga dal piccolo centro, abbandonando le case degli avi
per cercare fortuna o trovare realizzazione nelle grandi città, molto più
attraenti per loro. Dall'altro vediamo i
nostri borghi sempre più oggetto di
interesse da chi, soprattutto passata la
mezza età, cerca rifugio proprio nelle
nostre frazioni più sperdute, fuggendo
invece da quella città che invece viene
ricercata forse proprio dal proprietario
dell'immobile che vanno ad acquistare. Come se lo spiega?
R: Ogni giovane cresciuto in un
paese come il mio, un paese di montagna, con difficoltà oggettive e strutturali per lo spostamento da un posto
all’altro e per la mancanza di mezzi
che meglio favoriscano la comunicazione sia sociale che digitale, aspetta il
giorno in cui, diventato maggiorenne
possa finalmente lasciare, questo luogo di solitudine ed isolamento.
Essi vanno alla ricerca di “ qualcosa
di nuovo” di “ diverso” , qualcosa che
li faccia sentire cittadini del mondo;
vogliono crescere culturalmente,
vogliono incontrare nuova gente e
confrontarsi con loro e se possono,
vogliono trovare un’indipendenza economica.
Scappano dal loro paese perché credono che nella loro terra una vita
migliore non sia possibile, non c’è
futuro. E quando lasciano questa terra
lasciano i loro progetti, le loro speranze e si auto distruggono, perché non
associano il futuro di questo territorio
alle loro potenzialità, ma lo vedono
altro da sé. Non comprendono che
anche qui ci può essere una possibilità
di crescita e di sviluppo. La politica, a
di Leonardo Giambattista Venneri
Incontro con la dott.ssa Laveglia,
sociologa e vice sindaco di Sanza
volte troppo assistenzialista, ha indebolito le menti e resi inefficaci gli strumenti per lo sviluppo locale. E i giovani diventano protagonisti di un modello culturale che invece di invogliarli a
mettersi in gioco, preferiscono la strada più semplice, quella della fuga.
mettermi in gioco e investire nelle
cose in cui credevo. In un mondo in
cui l’ incertezza, è l’unica realtà visibile, ho voluto ritornare alla mie radici,
nella mia terra, dalla mia famiglia e
dalle mie piccole certezze.
E mentre i giovani fuggono, qualcuno che per troppo tempo ha vissuto
nelle grandi città cerca la pace e la
tranquillità nel nostro territorio, amano la natura, le passeggiate, il silenzio
dei centri storici e vogliono godersi il
tramonto di una bella giornata di primavera.
E’ di sicuro una questione di scelta,
di stile di vita, forse di opportunità,
quella di preferire un piccolo centro
urbano ad una metropoli; chi è giovane vuole nuovi orizzonti e crede che
essi siano al di là della loro terra. Chi è
adulto, dopo una vita fatta di lunghi e
frenetici sacrifici pensa che la vera
vita è fatta di piccole cose e di tempi
più lenti. La spiegazione di questo
strano paradosso va letta nella nostra
società contemporanea che ci offre
allettanti ed irraggiungibili modelli culturali, e noi pur di raggiungerli perdiamo di vista la vita e ci accontentiamo
di sopravvivere.
2)
Dottoressa Laveglia, attualmente avete un'occupazione stabile?
4)
Perchè si fanno sempre
meno figli? Come sta' evolvendo la
società attuale?
R: No. Sono una precaria del lavoro
flessibile. Non mi dispiace esserlo, ma
vorrei essere più tutelata dalla legge
e meno sfruttata dalle aziende.
3)
La vostra giovane età mi
impone di chiedervi: avete mai pensato di abbandonare Sanza per cercare
lavoro altrove?
R: Si. Ho lasciato Sanza quando mi
sono iscritta all’università e per otto
lunghi anni ho peregrinato in varie
città alla ricerca di un lavoro, ma
nonostante avessi trovato un’occupazione ho deciso di lasciare. Ho preferito ritornare nella mia terra natia, per
R: Non credo esista un’unica risposta a questo tipo di domanda; tutto
va letto dentro l’evoluzione della
nostra società.
Nel corso degli anni abbiamo assistito ad una continua trasformazione
della famiglia.
In primis è cambiato il ruolo della
donna. La donna nella famiglia tradizionale aveva il ruolo di moglie e
madre. Ella doveva, anche in virtù di
una cultura cattolica, procreare e pren-
dersi cura dei propri figli; educarli e
crescerli bene. La sua sessualità era
strettamente legata alla riproduzione e
non c’era nessun altro tipo di considerazione al riguardo. Oggi, assistiamo
ad una separazione della sessualità
dalla riproduzione, e la prima viene
intesa coma qualcosa da scoprire,
modulare e modificare. Anche i
matrimoni, intesi come, sistema di
rete, davano la possibilità alle famiglie
di rafforzare i rapporti e di avere un
maggior controllo sociale, oggi la
famiglia, non solo riconosciuta con il
matrimonio, ha un ruolo diverso. Esiste una coppia, non più semplice unione tra due persone e tra due famiglie,
con un ruolo economico ben definito,
ma un legame, una relazione. Entra in
gioco la comunicazione emozionale,
l’intimità, e la famiglia diventa la storia tra due persone.
Dentro questo cambiamento si cerca
di individuare le motivazioni che spingono le coppie a fare meno figli.
Una volta i figli erano una grande
risorsa per le famiglie, erano forza
lavoro, erano ricchezza oggi paradossalmente sono diventati un peso economico per i genitori.
La decisione di avere un figlio è dettata da scelte emozionali, psicologiche ed economiche. La preoccupazione
e la protezione per i figli sono diverse
rispetto al passato, ai nostri figli oggi
non deve mancare niente. Devono
avere il meglio e senza doverli sacrificare. Ecco perché è meglio averne uno
solo ma dargli tutto quello che la
società attuale ti offre come indispensabile e necessario. I figli sono il frutto di una scelta ponderata basata sulle
possibilità economiche, professionali e
relazioni. Non tutti approdano alla
stessa decisione.
Con queste considerazioni, termina,
almeno per il momento, la nostra
indagine sui motivi dello spopolamento dei nostri borghi, ed i relativi problemi che ne derivano. Siamo sicuri
che le profonde risposte ricevute dai
due insigni ospiti, apriranno delle
discussioni tra i lettori che saremo lieti
di ospitare sulle nostre pagine.
Pioppi - Battesimo Laiacona
Il giorno 8 maggio nella chiesa Madonna del Carmine in Pioppi, è stata
battezzata COSTANZA LAIACONA. Ai genitori, prof.ssa Maria Castaldo e
Rossano, auguri vivissimi da parte di CRONACHE CILENTANE.
giugno 2011
150 anni dall’Unità d’Italia
(continua dal numero precedente)
Il Generale Cialdini fu definito “…il
macellaio del Sud”. Fece lanciare
150.000 (centocinquantamila ) bombe su Gaeta, diede ordine al maresciallo Melegari di radere al suolo
Casalduni e Pontelandolfo e di massacrare tutti gli abitanti. IL Generale
Crema a Campobasso rivolse parole
poco piacevoli alla sorella del Duca,
questi sfidò in duello il Generale Crema il quale invitò il Duca a ritirare la
sfida, altrimenti lo avrebbe fatto arrestare per cospirazione borbonica. Il
Crema entrando a Casalciprano, fece
redigere un proclama a nome del Re
, col quale dava ai plotoni di compagnia il potere di vita o di morte sui
briganti del sud.
Il Generale Della Rocca fece fucilare, nel teramano, 526 contadini,
altrettanti a Surcola, altre fucilazioni
avvennero ad Isernia ed a Rionero
Sannitico. Il Colonnello De Marco prese alloggio nella chiesa di S. Donato
ed in poco tempo la chiesa fu saccheggiata di tutto.
Il Generale De Sonnaz, famoso per
il massacro di preti e per l’attacco ad
abbazie e chiese, rubò tutti i preziosi
del Convento di Casamari. De Marco
fu sostituito da De Vitt, per il quale
massacrare preti, bambini, stuprare
donne era un gioco.
Crispi il 3 e 4 aprile insieme a Pirlo
e Carraro, d’accordo con la Società
delle Nazioni, fece insorgere Palermo.
Il generale Durante fu definito criminale di guerra. Il Generale Fanti il 23
ottobre 1860 emise il primo decreto
ufficiale contro i briganti.
Del Generale Garibaldi ne ho parlato già parecchio. Faccio solo qualche
precisazione a titolo di cronaca. Il 25
maggio 1860 s’impossessò di cinque
milioni di ducati d’oro della zecca di
Palermo e l’otto settembre entra a
Napoli e s’impossessa di ottanta
milioni di ducati d’oro del Banco di
Napoli, più il tesoro personale del Re
Borbone, di circa sessantuno milioni.
Il tutto viene inviato al Palazzo Reale
di Torino. Lo stesso giorno il Generale
La Farina ( traditore) consegna le armi
a Garibaldi il quale il 14 maggio 1860
“ compera” il Generale Landi con l’esercito, per 14 mila ducati,ma alla
L’ammiraglio Persano ricevette dal
gen. Cialdini ( che a sua volta aveva
ricevuto ordine da Cavour), di passare
per le armi tutti quei marinai napoletani che si rifiutavano di servire la
bandiera piemontese. I morti furono
migliaia.
Il generale Pianelli, traditore borbonico, il 14 marzo 1861, determina la
polizza risultano solo 14 ducati. Il
generale Landi , il 28 marzo 1861,
muore di apoplessia quando si accorge che la sua polizza di 14.000 ( quattordicimila) ducati, avuti da Garibaldi, come prezzo di tradimento, valeva
solo 14 ( quattordici) ducati.
Il Generale borbonico Ghio, il 18
agosto 1860, si arrende con diecimila
uomini.
Il Maggiore Melegari mise a ferro e
fuoco, per ordine del Generale Cialdini, Pontelandolfo.
Gli abitanti che cercavano di scappare, trovarono le vie sbarrate dai soldati che sparavano ed uccidevano
anche con le spade. In meno di 30
minuti la città fu distrutta. Il colonnello Negri ordinò: “ questo paese di seimila abitanti, li voglio tutti morti”.
caduta della fortezza di Messina
dicendo : “ chi non aderisce al Piemonte viene fucilato”.
Il Generale Pinelli a Mozzano, Torre
S. Lucia e ad Acquasanta, uccise
migliaia di contadini. Nell’Ascolano
bruciò, senza ragione, un ragazzo.
Ordinò la cancellazione di Venafro
dalla carte topografiche e fece bruciare il paese. Il 28 ottobre 1860 saccheggiò e incendiò Pizzolle. Gli abitanti furono fucilati perché si erano
difesi. Emette un proclama col quale
incita la fucilazione e distruzione nel
Regno Borbonico.
Il Generale Tour, con l’aiuto degli
ungheresi, dopo quattro giorni di
combattimento, distrugge Teano,
compiendo orrendi massacri, stupri e
saccheggi. Il 30 settembre 1860. Isernia viene
occupata e distrutta.
Viene distrutto l’arsenale di Castellamare di
Stabia . I setifici di S.
Leucio e di Sora vengono incendiati e distrutti.
Intanto l’8 agosto
1861 muore Camillo
Benso conte di Cavour
( tessitore delle sorti
d’Italia e fondatore della Società Nazionale in
Italia ) , lasciando una
modesta eredità di 200
miliardi.
Ed anche la storia non è
scienza matematica !
Con questo numero chiudiamo la rubrica “ Luoghi e momenti che testimoniano il cammino verso l’Unità d’Italia “, pronti però ad ospitare servizi che
riguardano le iniziative ancora in corso per ricordare il 150 anni dell’Unità
d’Italia. Siamo altresì disponibili a pubblicare eventuali articoli di precisazione e di completezza su quanto è apparso sul nostro periodico in questi mesi
riguardante la storia del Regno delle Due Sicilie.
Ringraziamo Vincenzo Marrocco per la sua collaborazione ed i lettori che
sono interventi . Il dibattito resta aperto.
Niente di nuovo se affermiamo che anche la storia può apparire luminosa
o oscura a seconda delle notizie che ci vengono tramandate. E nel nostro
caso parliamo della storia che ci ha portato all’Unità d’Italia. Pensiamo possa succedere la stessa cosa se per caso decidessimo di inquadrare la storia
del nostro Cilento nel ventennio fascista oppure rivisitare la storia del nostro
territorio dalla caduta del fascismo ad oggi.
Chi potrà dire di possedere la verità ? Intanto ecco uno stimolo per i
nostri collaboratori e lettori. Grazie a tutti.
La Direzione
Nel gennaio del 1864
viene chiuso il complesso industriale di Pietrarsa ed i macchinari trasferiti all’Ansaldo di
Genova.
Gli episodi sono tratti dal libro di Antonio
Ciano : i Savoia ed il massacro del
Sud , casa editrice “Nuova poligrafica
Gaeta”, mentre nel libro di De Sivio
dal titolo “ Storie delle Due Sicilie” a
pag. 447 si legge di aver visto una
piramide alta circa cinquanta metri,
con una sfilza di nomi e a fianco di
ogni nome vi era la scritta “ criminali
di guerra”.
Tra i migliaia di nomi l’autore ne
riporta alcuni . Vittorio Emanuale IICamillo Benso Conte di Cavour – Bettino Ricasoli- Enrico Cialdini- Ferdinando Pinelli- Pietro Fumel – Gaetano
Negri-Carlo Melegari- Alfonso Ferrero
La Marmora- Giacomo Durante- Carlo
Pellion-Giuseppe Garibaldi- Nino
Bixio- Francesco Nullo- Stefano Turr.
Nel settembre 1862 Garibaldi voleva occupare Roma, ma sull’Aspromonete viene ferito ad una gamba, proprio dai bersaglieri piemontesi. I Tribunali militari del Regno d’Italia emisero contro i pochi volontari di Garibaldi 109 condanne a morte, 19 ergastoli e 93 condanne ai lavori forzati.
Ignoro se le sentenze furono esecutive. Quel vergognoso episodio non è
stato reso pubblico. La storia si limita
a dire che Garibaldi fu curato amorevolmente. Ma perché non si dice il
vero ? E perché non si aprono gli
archivi storici ?
Inoltre nel libro di G. De Crescenzo
“ L’epopea garibaldina del 1860 nelle
memorie salernitane” a pag.252 leggiamo :
“Al Sindaco di Salerno- Accetto
con gratitudine l’assegno vitalizio di
mille lire annue e vi prego di ringraziare da parte mia la Giunta Municipale di Salerno per la generosa deliberazioneVostro Giuseppe Garibaldi – Caprera 2.11.1874.
Vincenzo Marrocco
cronache cilentane
Il Regno delle Due Sicilie dopo il 5 maggio 1860
L’assegno vitalizio dato a Garibaldi dal Comune di
Salerno
appunti di viaggio
Luoghi e momenti che nel Cilento
testimoniano il cammino verso l’Unità nazionale
11
giugno 2011
12 Bandiere Blu per il Cilento
Al primo primo posto le spiagge di Pioppi e Acciaroli nel comune di Pollica
cronache cilentane ambiente
noscimento è senza dubbio dei
Sindaci, delle
Amministrazioni e soprattutto
dei cittadini per il loro impegno
per la tutela della natura,
dell’ambiente e di tutto il territorio. Non a caso, l’anno scorso, il
Ministro dell’Ambiente, on. Stefania Prestigiacomo, ha voluto istituire le due aree marine protette
di S.Maria di Castellabate e Costa
degli Infreschi e della Masseta
facendo sì che il Parco Nazionale
del Cilento e Vallo di Diano diven-
12
“Anche quest’anno – ha dichiarato il presidente del Parco - le 12
Bandiere blu della FEE (Fondazione per l’educazione ambientale)
costelleranno il mare del Cilento,
consolidando un primato che da
anni detengono le coste del Parco
Nazionale del Cilento e Vallo di
Diano. Un territorio che è un inestimabile intreccio di storia, natura
e cultura che unisce le meraviglie
della costa con le bellezze dei bor-
tasse l’area protetta più grande
d’Italia. Adesso siamo in attesa di
riaffermare il riconoscimento di
Legambiente e Touring Club Italiano che, nella Guida Blu 2010, hanno segnalato le spiagge di Pioppi
e Acciaroli con le 5 Vele, Palinuro
e Pisciotta con 4 Vele e numerose
altre località costiere cilentane
con 3 Vele perché riescono a
coniugare l’offerta turistica con il
rispetto dell’ambiente, trasformandolo in un punto di forza.
ghi antichi
incastonati sulle colline, nelle
valli e sui monti del Cilento e del
Vallo di Diano. Qui si avverte il
profumo del Mediterraneo, qui si
assaporano i frutti prelibati che
un’agricoltura di qualità ed un
mare cristallino offrono con generosità per ripagare il lavoro di chi
preserva le tradizioni e lespecificità del nostro territorio. Il merito
di questo ormai consolidato rico-
Le pietre della Memoria
In apertura delle giornate di Eleatica 2011 – VI edizione della Sessione Internazionale di Studi di Filosofia Antica- , la Fondazione Alario
per Elea-Velia Onlus e il Comune di Ascea, il 5 maggio hanno inaugureranno al cospetto della cittadinanza e della comunità scientifica due
grandi iscrizioni su pietra, realizzate dal maestro asceota Pino Fortunato, dedicate all’antica Elea e al suo spirito, fondamento della civiltà
cilentana e della civiltà occidentale, dalla suggestiva denominazione
“Le Pietre della Memoria”
Con questa iniziativa, fedeli alla propria missione, i promotori intendono ricordare il nobilissimo passato dell’antica città - un tempo chiamata Yele, poi Elea, poi Velia e ora Ascea –, con l’impegno da sempre
profuso nel valorizzare questo preziosissimo patrimonio millenario e
nel promuovere lo sviluppo del territorio.
A conclusione delle giornate di Eleatica, il 7 maggio ha avuto luogo
il conferimento della Cittadinanza Onoraria dell’antica Città di Elea,
onorificenza che premia i più grandi specialisti di filosofia antica
esperti di Parmenide e della Scuola Eleatica. Tale evento, giunto quest’anno alla terza edizione, è stato fortemente voluto dal Comune di
Ascea ed realizzato in collaborazione con la Fondazione Alario per
Elea-Velia onlus e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle
province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta, che ha concesso
l’area archeologica per la realizzazione dell’evento. Il prestigioso premio è stato conferito alla prof. M. Laura Gemelli Marciano dell’Università di Zurigo e al prof. Alexander P.D. Mourelatos dell’Università di
Austin in Texas. In quest’occasione l’Amministrazione Comunale ha
consegnato ai due nuovi cittadini le Chiavi della Città, simbolo del loro
ingresso virtuale nella comunità dell’antica Elea. In tal modo la popolazione di Ascea si è affida ai migliori esponenti del pensiero moderno
affinché possano fungere da custodi e testimoni del pensiero eleatico.
Si tratta di un riconoscimento che affianca a Parmenide e Zenone,
massimi esponenti di quel pensiero che è alla base della filosofia
moderna, un gruppo di scienziati che sono chiamati a reggere le sorti
della Città (Virtuale) di Elea - Velia, diventandone cittadini, ma anche
ambasciatori nel mondo.
Mostra personale di
Rosanna Esposito
“ Le rose di maggio”
Successo a Salerno
della pittrice di origini cilentane
Dal 18 al 25 maggio, a Salerno,
nella Chiesetta di “ San Salvatore
de Fondaco”, in via Mercanti si è
tenuta una mostra personale di
Rosanna Esposito. La pittrice , originaria di Acquavella, vive a Salerno ed è docente nelle scuole pri-
marie. La sua attività pittorica inizia molto presto con una particolare maestra ispiratrice: la natura.
Alcuni quadri sono il prosieguo
di versi poetici che lei stessa scrive. Predilige la pittura ad olio che
le consente di trasferire sulle tele
le emozioni che il suo animo sensibile coglie. La sua bravura, riconosciuta da esperti e critici d’arte, è
confermata da molti premi ricevuti
in concorsi nazionali ed internazionali, attualmente le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e
private.
La mostra ha avuto il patrocinio
del Comune di Salerno , del Club
Rotary di Salerno ed è stata promossa dal Centro Artisti Salernitani. All’inaugurazione sono intervenuti la prof.ssa Elena Ostrica, presidente del Centro Artisti Salernitani, il prof. Michele Di Filippo, presidente del Rotary e il dott Giuseppe Lauriello, storico e poeta.
Molti i visitatori nei giorni della
mostra ed un susseguirsi di positivi consensi.
giugno 2011
I nuovi sindaci , con le liste vincenti,
dopo le Elezioni amministrative del 15 e 16 maggio
Altavilla Silentina
“Tutti per Altavilla”:
sindaco Antonio Marra
Cannalonga
“Insieme per la rinascita”:
sindaco Toribio Tancredi
Castellabate
“Insieme per Castellabate”:
sindaco Costabile Spinelli
Castel San Lorenzo
“Per Castello”:
sindaco Gennaro Capo
Ceraso
“Ceraso”:
sindaco Gennaro Maione
Controne
“Nuovi orizzonti”:
sindaco Nicola Pastore
Contursi
“Nuova alternativa”:
sindaco Graziano Lardo
Corleto Monforte
“Per Corleto“:
sindaco Antonio Sicilia
Moio della Civitella
“La vite” :
sindaco Antonio Gnarra
Monteforte Cilento
“La colomba”:
sindaco Antonio Manzi
Monte San Giacomo
“Continuità e progresso” :
sindaco Raffaele Accetta
Montesano sulla Marcellana
“Nuova Montesano” :
sindaco Donato Fiore Volentini
Ogliastro Cilento
“Uniti per continuare”:
sindaco Michele Apolito
Orria
“Uniti per Orria”:
sindaco Manlio De Feo
Padula
“Padula libera”:
sindaco Dario Tepedino
Perdifumo
“Rinnovamento democratico”:
sindaco Vincenzo Paolillo
Perito
“Impegno e coerenza”:
sindaco Antonello Apolito
Pollica
“Insieme per Pollica” :
sindaco Stefano Pisani
Roccadaspide
“Insieme per Roccadaspide” :
sindaco Girolamo Auricchio
Rutino
“ Libertà e progresso “ :
sindaco Michele Voira
San Mauro La Bruca
“ Insieme per San Mauro” :
sindaco Giuseppe Di Fluri
Santa Marina
“Gruppo Fortunato”:
sindaco Fortunato Dionigi
Sant’Angelo a Fasanella
“Iniziativa popolare”:
sindaco Francesco Tierno
Serramezzana
“Alla luce del sole:
sindaco Anna Acquaviva
Sessa Cilento
“Stretta di mani”:
sindaco Francesco Giovanni
Lombardo
Sicignano degli Alburni
“Solidarietà e progresso”:
sindaco Alfonso Amato
Tortorella
“Insieme per Tortorella”:
sindaco Luigi Sampogna
Trentinara
“Trentinara unita per il futuro”:
sindaco Rosario Carione.
Vallo della Lucania
“ Le ali per Vallo”:
sindaco Antonio Aloia
Vibonati
“Uniti per il futuro”:
sindaco Massimo Marcheggiani
Si ritrovano dopo 24 anni gli alunni
della terza C della Scuola Media “G. Patroni” di Pollica
cronache cilentane attualità
A Perdifumo il sindaco uscente perde per pochi voti.
A Vallo, dopo la parentesi Romaniello, ritorna la tradizione
che vuole un medico come primo cittadino .
A Santa Marina di fratello…in fratello.
Montesano: Volentini torna dopo 21 anni e vince.
13
Gli alunni della 3 C della Scuola Media “G. Patroni” di Pollica - anno scolastico 1983-84 - si sono ritrovati presso
l’Agriturismo “La fattoria” per un momento conviviale, per ricordare i piacevoli momenti scolastici e per raccontarsi le
proprie esperienze di questi anni.
giugno 2011
Metrò del mare
Giuseppe De Mita: una soluzione per la Provincia di Salerno
L’annuncio dell’assessore regionale al turismo oggi a Vallo al meeting di Cilento Turismo.it
cronache cilentane società
Troiano - eppure ci sono criticità
come il sistema di viabilità, il dissesto
idrogeologico, l’erosione delle coste.
Abbiamo presentato diversi progetti
alla Regione Campania, come a valere sui Pirap per 26 milioni di euro, tuttavia non abbiamo avuto risposte.
Alcune opportunità sono già svanite,
come il progetto “Sport, natura e cultura”, ma in altri progetti continuiamo a sperare come quello sull’autonomia energetica per i Comuni del
Parco che, seppur classificatosi come
quello più meritevole, è tuttora in
stand by».
Al meeting cilentano l’assessore De
Mita spiega anche le strategie regio-
14
«Riusciremo, molto probabilmente,
a garantire quest’anno il servizio del
metrò del mare nella Provincia di
Salerno». L’annuncio è arrivato stasera dall’assessore regionale al turismo,
Giuseppe De Mita, intervenuto al
decennale di Cilento Turismo.it, di
scena nei padiglioni fieristici di Vallo
della Lucania. «Per l’anno prossimo,
invece, bisognerà ragionare sui costi,
valutare se il metrò rappresenta un
servizio essenziale per il turismo e
organizzarlo per tempo con risorse
non solo regionali ma dell’intera filiera istituzionale», ha aggiunto il
numero due di Palazzo S. Lucia.
Il meeting degli operatori turistici a
sud di Salerno si è aperto nel pomeriggio nell’ambito della Fiera campio-
naria, con un confronto interno alla
categoria. Il presidente Angelo Coda
ha tirato le fila lanciando un invito
all’assessore De Mita. «Il nostro
auspicio – ha detto Coda – è che si
dia rappresentatività ai territori ai
tavoli di concertazione sul turismo
istituiti in Regione. Nella legge quadro che è in discussione chiediamo un
emendamento in questo senso, perché il Cilento, come le altre aree omogenee, sia coinvolto nella strategia e
nella promozione turistica».
Sul fronte delle risorse arriva l’appello del presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
«Questa è l’area protetta più grande
d’Italia, ma anche uno dei territori più
belli del Mediterraneo – dice Amilcare
Roccadaspide
Lettera del sindaco Auricchio sulla visita
dott.ssa Caropreso all’Ospedale di
Roccadaspide al Commissario ASL Sa3
e al presidente del comitato dei sindaci
Ho ricevuto proprio in questo
momento, informalmente, la notizia
che nella mattinata di oggi, la
dott.ssa Mariarosaria Caropreso si
recherà in visita presso l’Ospedale
di Roccadaspide, accompagnata
dall’Assessore provinciale Mario
Miano, candidato sindaco al Comune di Roccadaspide nell’attuale tornata elettorale.
La notizia mi sorprende e mi amareggia al tempo stesso. In tutte le
occasioni in cui abbiamo discusso di
problemi importanti relativi al P.O.
di Roccadaspide, anche in sedute
ufficiali con i Sindaci, la manager ha
sistematicamente fatto mancare la
sua presenza, adducendo i motivi
più disparati.
Di contro, nel pieno di una campagna elettorale anche accesa, la
stessa manager viene a fare visita al
P.O. e ad accompagnare il candidato
Sindaco Miano, verosimilmente per
sostenerne la candidatura.
Il fatto è sconcertante! L’insensibilità istituzionale dimostrata dalla
manager è molto grave. E non tanto
per il fatto che si sostiene un candi-
nali per il settore e, per esemplificarle, racconta quello che definisce il
“paradosso di Nusco”. «Nusco è un
bel borgo ma i turisti non venivano
perché non avevamo ristrutturato i
palazzi del centro storico. Li abbiamo
ristrutturati, ma comunque i turisti
continuavano a non venire. Quando
invece è stato aperto un buon ristorante che ha ottenuto una stella
Michelin, i turisti sono arrivati. Il
movente è stato enogastronomico,
ma poi i visitatori hanno scoperto che
Nusco era pure un bel paese. Vuol
dire che bisogna comprendere le
dinamiche della domanda».
dato dall’alto del ruolo istituzionale
che si ricopre, quanto perché si da
fondo ad una inaccettabile strumentalizzazione del P.O. di Roccadaspide, che non può essere ammessa.
Mi convinco sempre più che delle
sorti del P.O. di Roccadaspide non in
interessi proprio un bel niente alla
manager Caropreso. I fatti lo attestano.
Non si può “usare” l’Ospedale
per fini meramente elettorali. Non si
può accettare che un manager chiamato a ricoprire un ruolo istituzionale molto importante si presti a
tanto.
I cittadini di Roccadaspide sono
indignati, come il sottoscritto.
Ho sempre sostenuto che l’ospedale è una cosa troppo seria per
essere utilizzato in campagne elettorali. Che non è né di destra, né di
sinistra.
Ma assistere a simili comparsate
e passerelle in piena campagna
elettorale, quando, come ho detto,
la manager si è sempre sottratta nel
passato ad intervenire per discutere
insieme ai Sindaci del comprensorio
delle problematiche serie che
riguardavano il nostro P.O. e, soprattutto, del suo Piano Attuativo
Aziendale, bene tutto questo non
può essere ammesso e tollerato.
Mi appello, quindi, alla Sua riconosciuta professionalità e sensibilità, delle istituzioni e delle persone,
ma soprattutto alla sua credibilità:
assuma tutte le iniziative necessarie
perché si riconduca tutto entro i
limiti della decenza e della correttezza. Provveda nella misura e nei
modi che riterrà più opportuni a
ridare dignità al P.O. di Roccadaspide, alla cittadinanza, alla Valle del
Calore, a questo Sindaco, il quale,
ancora in carica, viene completamente ignorato e non avvisato dalla
manager della sua visita a Roccadaspide. Mi fermo qui. Vorrei evitare
davvero di scadere in commenti
poco edificanti.
A Lei le determinazioni e le iniziative necessarie ed urgenti.
Buon lavoro.
Roccadaspide, lì 13/05/2011
Girolamo Auricchio
Un nuovo libro di
Giuseppe D’Amico
È’ stato presentato sabato 14
maggio 2011 (ore 18,30), a Polla,
nel Santuario Francescano Sant’Antonio, il libro del giornalista Giuseppe D’Amico, “”Il Vallo di Diano
da Sciarpa a Garibaldi””,
pubblicato da Laveglia &Carlone
Editore per il Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”. Nel corso della serata dopo
l’introduzione del presidente del
Centro Studi, Giuseppe Colitti, ci
sono stati gli interventi del giornalista Antonio Manzo e del rettore
della Libera Università degli Studi
per le Innovazioni e le Organizzazioni (LUSPIO) di Roma, Giuseppe
Acocella. I lavori, che sono stati
coordinati dalla giornalista Angela
Freda, sono stati chiusi dello storico Carmine Carlone, che è anche
editore del libro.
“Con questo libro, afferma l’autore, si chiude l’analisi relativa alla
situazione sociale e politica di un
vasto periodo durante il quale il
Vallo di Diano è stato testimone e
protagonista di importanti avvenimenti che spesso hanno avuto rilievo nazionale. Basti pensare alle
spedizioni di Carlo Pisacane e dei
suoi Trecento e all’impresa dei Mille di Garibaldi: se nel primo caso il
Vallo di Diano non fece nulla per
aiutare Pisacane, tre anni dopo diede un contributo importantissimo””.
giugno 2011
Agropoli
nell’itinerario Artecard
“Dall’archeologia al mare”
Visita al Palazzo Civico delle Arti. In un mese di apertura
2350 visite. Prevista un’apertura speciale nei mesi estivi
Domenica 15 maggio Bellezza Millenaria ha condotto i turisti in un’intrigante immersione nelle bellezze
archeologiche e naturalistiche della
provincia salernitana. Giunti alla sesta
domenica, la novità di Campania Artecard per i week end campani ha proposto per la prima volta il tour dal titolo
“Dall’archeologia al mare”, con una
tappa anche presso il Palazzo Civico
delle Arti di Agropoli che si conferma, a
poche settimane dall’apertura della
sezione archeologica, un prezioso
attrattore culturale per la città.
Il tour in bus, che ha registrato il tutto esaurito, è partito domenica mattina
alle 10,00 da Piazza della Concordia a
Salerno, ed ha toccato il parco archeologico di Velia, Castellabate, dove era
prevista una suggestiva passeggiata nel
caratteristico borgo, ed Agropoli, dove
si è tenuta una lunga visita nel suo
museo civico, di recente istituzione,
insieme al curatore del museo, l’archeologa agropolese Laura Del Verme.
Un itinerario Artecard nella Campania più autentica, con i suoi monumenti
archeologici, il suo folklore locale e una
natura a tratti selvaggia che il 15 maggio 2011 ha visto il tutto esaurito, premiando il lavoro che Regione, Comuni e
Ministero per i beni e le attività culturali hanno avviato in straordinaria sinergia. Un percorso che spazia dalle radici
dell'antica Grecia all'attuale cultura
moderna: luoghi di eccellenza, il Parco
Archeologico di Velia ed il Museo di
Agropoli con i suoi antichissimi reperti
archeologici. "Highlights" di questo itinerario sono un giro a piedi nell’antico
borgo di Castellabate fondato nell'XI
secolo sito su una collina a 280 metri
sul livello del mare, la visita agli scavi
archeologici di Velia, l'antica Elea della
Magna Graecia, sede della famosa
Scuola Eleatica di Zenone e Parmenide
e poi la riscoperta di Agropoli, città che
si candida a polo culturale della costa e
che con il suo Palazzo Civico delle Arti
che attira sempre nuovi ed entusiasti
visitatori.
Un mese di apertura festeggiato con
numeri importanti: 2350 presenze. Un
investimento che il sindaco della Città
di Agropoli, Franco Alfieri intende
accompagnare con una speciale apertura nei mesi estivi (dalle 19.00 alle
23.00) tesa a potenziare il turismo culturale nell’area del porto e del borgo
antico. Una riscoperta sempre più consapevole del nostro Patrimonio UNESCO che mette a sistema il paesaggio
ambientale, culturale e filosofico, con
una sezione dedicata alle degustazioni
a base di prodotti tipici della Dieta
Mediterranea, accompagnate da vini
campani, binomi questi che da anni
premiano il lavoro di valorizzazione e
promozione dei territori avviato dal
sistema Artecard
Giuseppe Feo
Al XXII Congresso Nazionale di Vitaminologia
Solidarietà col giornale
“CRONACHE CILENTANE” si sostiene con il vostro contributo
volontario. C/C postale 10197846 intestato a Baldi Dino
Dalle Regioni
Euro 50,oo
Napoletana Calor, Poggiomarino; Pazzano Tommaso, Pietra Ligure; Mazziotti di Celso Pietro , Roma
Euro 30,oo
Mazziotti ing. Eugenio, Guastalla; Vassallo prof. Emilio, Brusciano
Euro 25,oo
Ricci Renata, Napoli
Euro 10,oo
Ventimiglia Delia, Todi
Dal Cilento
Euro 100,oo
Comune di Casalvelino
Euro 50,oo
Scarpa Pasquale
Euro 40,oo
Ripoli Alessandro
Euro 30,oo
Scarpa dr Angelo; Di Genio Loanda;
Euro 25,oo
Un amico Pioppi; Scarano Giuseppe Pollica
Euro 20,oo
F.lli Giordano Consorzio Agrario; Schiavo Splendina ; Pro Loco
Ascea; Maiuri Ermete; Pavone Enrichetta; Baldi Marisa; Di Feo
Carlo Alberto; Panzaroni Guida Angela
Euro 10,oo
Cortazzo Aldo Savino; De Santis Anna Parrilli; Petillo Anna Maria;
Vallone Giuseppe
Ermete Schiavo
La sua musica con il karaoke
entusiasma le piazze
Presentato il nuovo libro del
prof.Alberto Fidanza
“La Vitaminologia”
Nel corso della cerimonia
inaugurale del XXII Congresso
Nazionale di Vitaminologia
che si è tenuto a Roma il 19
maggio presso l’Accademia di
Storia dell’Arte Sanitaria Ospedale S. Spirito dal tema:
“Le vitamine in ginecologia”
sarà presentata la pubblicazione “LA VITAMINOLOGIA”
la scienza fondata dal professor Alberto Fidanza nel 1970
ed i 20 volumi delle pubblicazioni del professore dove sono
state raccolte tutte le ricerche
scientifiche compiute nei settant’anni di attività didattica e
scientifica svolta nell’Università “La Sapienza” di Roma
quale Professore Ordinario di
Fisiologia dell’Alimentazione e
Preside della Facoltà di Farmacia e Pro-rettore.
cronache cilentane rubriche
Premiazioni
15
Cilentano d’origine, vive ad Imperia ed ogni anno all’inizio dell’estate
si trasferisce nella terra natale ove su tutte le piazze lascia una scia di
consensi.
La sua è una musica viva e partecipata, fatta col cuore di chi ha la
passione di esprimere sentimenti con le note delle più conosciute canzoni della musica leggera italiana, arricchite con brani di musica etnica
della nostra tradizione.
Reduce dai mille concerti dello scorso anno, Ermete Schiavo è a disposizione di quanti (comuni, enti vari, comitati festa) volessero invitarlo ad
animare qualche serata nelle piazze dei nostri paesi.
giugno 2011
cronache cilentane spazio aperto
La lotta alle ecomafie
16
Un grande evento nazionale si è tenuto a Santa
Maria di Castellabate, una
delle più belle oasi del Cilento, in un Convegno dal titolo: “Il principio di tassatività
nella legge penale in relazione al reato di ecomafia: quale fututo per il cittadino?” a
cura del Sindacato Polizia
Nuova.
PRESTIGIACOMO, Ministro
per l’Ambiente, S. Ecc.za il
Capo della Polizia dr. Antonio MANGANELLI, S. Ecc.za
dr. Sabatino MARCHIONE,
Prefetto di Salerno, S. Ecc.za
dr. Franco ROBERTI, Procuratore Capo della Repubblica
presso il Tribunale di Salerno, dr. Giancarlo RUSSO,
Sostituto Procuratore della
Lo smaltimento illegale di
rifiuti, l’abusivismo edilizio,
il traffico di piante ed animali esotici, saccheggio di
beni archeologici e devastazione delle risorse naturali
con grave incidenza sull’ecosistema.
In una parola: le ecomafie.
Si è aperto con questo
importantissimo tema, il
giorno 7 maggio nel Comune di Castellabate presso il
magnifico plesso di “VILLA
MATARAZZO”.
Questo vitale appuntamento sul “crimine che
distrugge l’ambiente” è stato approfondito dalle Autorità invitate: l’On.le Stefania
Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Franco
PICARDI, Segretario Generale Nazionale Sindacato Polizia Nuova, Carlo ALIBERTI,
Segretario Generale Nazionale Aggiunto P.N.F.I., dr.
Roberto MONGARDINI, Professore in diritti umani, dr.
Flavio TUZI, Segretario
Generale Nazionale Federazione Anip-Italia Sicura, dr.
POLLICE Guido, Presidente
Associazione Verdi Ambientali e Sociali, dr. Antonio
ASCIONE, Direttore politico
– organo ufficiale del sindacato di Polizia “Poliziotto e
Cittadino”, dr. Alberto RAGGI, Presidente della Guardia
Nazionale Ambientale e
l’On.le Costabile MAURANO,
Sindaco del Comune di
Castellabate.
Le storie e i numeri della
criminalità ambientale,
moderatore l’Avv. Angelo
CERAVOLO, in uno studio
da anni il rapporto sul business dell’ecomafia, che ha
superato nel 2010 i 20
miliardi e mezzo di euro.
L’incontro ha approfondito
questo fenomeno che non
conosce crisi economica,
spiegando quali sono le
regioni italiane maggiormente interessante e le
implicazioni che si muovono
attorno agli atti criminosi
contro l’ambiente.
L’apertura dei lavori è stata preceduta dalla benedizione di Don Ezio MICELI,
Parroco della Chiesa “Santa
Maria della Speranza” di
Battipaglia, con l’introduzione del Segretario Nazionale
dr. Andrea Guida.
Un particolare ringraziamento va al già Sindaco del
Comune di Castellabate,
prof. Costabile MAURANO,
che ha permesso la celebrazione di questo importantissimo evento nazionale in
una delle location tra le più
belle d’Italia e che ha, concretamente, dimostrato e
condiviso pienamente la
voglia della Città di andare
contro questa forma criminale che distrugge l’ambiente e la vita dell’uomo, in una
iniziativa tesa a tutelare i
valori e tutto il grande patrimonio che il Cilento e l’Italia
intera ha e vuole preservare.
Franco PICARDI
E’ Pioppi la culla e la sede
storica degli studi sulla
Dieta Mediterranea
Il nostro editoriale del numero scorso dal titolo “Lampedusa e la Dieta mediterranea”
ha riacceso il dibattito sulla reale sede degli studi dove stati portati avanti gli studi e le
ricerche sulla Dieta mediterranea. Il dott. Alessandro Notaro, presidente dell’Associazione della Dieta mediterranea con sede in Pioppi ha consegnato a Cronache Cilentane
quello che potremmo definire un testamento.
Il prof. Jeremiah Stammler, la figlia del prof. Ancel Keys, il prof. Henry Blackburn, il prof. Hirotsugo Ueshima, il prof. Mario Mancini, hanno firmato un attestato nel quale, senza equivoci, si afferma e si certifica che Pioppi è la culla e la sede
storica degli studi di Ancel e Margareth Keys. Ringraziamo il dott. Notaro e coloro
che hanno espresso positivi consensi sul nostro articolo. E’ auspicio di tutti che le forze
politiche e culturali, il Parco per prima, siano altrettanto sensibili a fare i passi necessari
affinché la lealtà testimoniata dagli emeriti studiosi di cui sopra non venga travisata.
Il nostro periodico con l’attività degli Incontri Mediterranei (21 anni!) rappresenta
un punto essenziale sugli studi scientifici e divulgativi che collegano le varie iniziative
che stanno sorgendo in questi ultimi anni alla fonte originaria, Pioppi culla della Dieta
Mediterranea.
A pag. 8 e 9 abbiamo pubblicato l’attestato degli illustri scienziati.
d.b.
A Castelnuovo Cilento
l’Istituto Alberghiero propone
“ Chi mangia bene
vive a lungo “
Torna il messaggio del prof. Alberto Fidanza.
“ Non violentiamo i cibi nelle nostre cucine”
Importante il messaggio
partito dall’Istituto Alberghiero di Castelnuovo Cilento
che porta anche il nome di
Istituto Ancel Keys. Il primo
convegno sul tema “ Chi
mangia bene vive a lungo “
non poteva non partire proprio da coloro che preparano
i cuochi del domani.
E’ ormai noto che la prevenzione di alcune patologie
parte dalla tavola. E’ stato
questo il messaggio lanciato
in tanti anni di convegni e
divulgazione della dieta
mediterranea.
La buona cucina, l’uso di
alcuni cibi e la riduzione di
altri, secondo quanto suggeriscono gli studiosi dell’alimentazione mediterranea ,
sono alla base di una buona
salute.
Ecco allora la centralità del
Convegno . non solo chi
mangia bene vive meglio, ma
chi mangia bene e “ chi cucina bene”, vive più a lungo,
proprio perché previene, grazie all’alimentazione, malattie cardiovascolari e tumorali.
E così il comitato organizzatore ( prof. Angelo Cavallaro, Mario Polito ) sabato 21
maggio nell’aule dell’Istituto
di Vallo Scalo ha raggiunto la
finalità principale: presentare
dei relatori che parlassero in
base alle loro esperienze. Ed
infatti c’è stato interesse ed
attenzione per le relazioni
della Nutrizionista Giovanna
Di Prisco (Stile di vita- nuovi
metodi di cottura.- casi clinici
di cattiva alimentazione) , del
cardiologo Norman Lamaida
( colesterolo- ictus- infarto ),
della pediatra D’Ambrosio
Pasqualina ( obesità infantile
), del medico di base Luigi Di
Gregorio ( disfunzioni epatiche).
Certo un messaggio partito
da un’Istituto alberghiero dà
molte speranze per il nostro
domani.
ATTIVITA’ DEL NOSTRO PERIODICO SULLA DIETA
MEDITERRANEA
Il periodico CRONACHE CILENTANE, in maniera autonoma, continua la sua attività di promozione della sana alimentazione mediterranea tramite un’intensa attività di ricerca e di divulgazione. Tali
attività sono le uniche condotte con continuità nel Cilento al di fuori di ogni interesse politico ed economico.
Il 28 maggio, presso la Basilica Paleocristiana di Paestum presenta i 4 volumi “Cronache Cilentane per la diffusione della Dieta
Mediterranea ” che si avvalgono della presentazione del prof.
Alberto Fidanza e della consulenza scientifica del dott. Luigi Crispino.
L’8 giugno il nostro periodico è presente presso la Scuola
Media di Celle di Bulgheria con una conferenza didattica tenuta
dalla dott.ssa Stella Di Sessa sulla sana alimentazione per bambini
e ragazzi.
Il 12 agosto terrà a Pioppi la XXI edizione degli “Incontri mediterranei”.
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CILENTANE
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Giugno 2011 - Cronache Cilentane