Anno XX n. 2 – febbraio 2010 M&D - Giornale scolastico Matteucci & dintorni Sede centrale: Via Vigne nuove 262 – 00139 ROMA. Tel. 06.87189841 Sede Succursale: Via Rossellini 5 - 00139 ROMA. Tel. 06.86895293 Sede Succuirsale Via delle Isole Curzolane 71. 00139 Roma tel. : 0687189842 www.itcmatteucci.it HAITI: Una catastrofe catastrofe immane Un nuovo laboratorio linguistico al Matteucci oltre 200 mila le vittime, 300 mila i feriti donato dalla Sono oltre 200 mila le vittime del devastante terremoto che lo scorso 12 gennaio ha colpito Haiti. A renderlo noto il Premier Jean-Max Bellerive . Bellerive ha affermato che la sua piccola nazione caraibica e' stata colpita da ''un disastro'' che deve esser considerato come ''planetario''. ''Ci sono piu' di 200.000 persone che sono state identificate e dichiarate morte'', ha detto in un'intervista all'Afp, aggiungendo che sono stati registrati altri 300.000 feriti; 250.000 case sono andate distrutte e 30.000 imprese sono state chiuse. Altra cifra scioccante e' quella del numero di amputazioni: almeno 4 mila. Nonostante la macchina degli aiuti si sia attivata massicciamente, la mancanza di coordinamento e la vastita' dei danni hanno ostacolato la distribuzione del cibo e acqua portando a crescenti tensioni tra la popolazione. Centinaia di manifestanti hanno marciato verso l'ambasciata americana, chiedendo cibo e aiuti. Gli Stati Uniti hanno infatti assunto il ruolo di guida nei soccorsi, con circa 20.000 soldati dispiegati sul territorio. Ad Haiti vi sono centinaia di migliaia di orfani, che rischiano di cadere vittime dei trafficanti di bambini approfittando del caos postterremoto. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha chiesto all'ex presidente americano Bill Clinton di assumere un ruolo di leadership nel coordinamento degli aiuti internazionali. Vedi anche a pag. 11 Fondazione Roma Lunedì 25 gennaio 2010 la cerimonia ufficiale della donazione, ad opera della Fondazione Roma, delle attrezzature di un intero laboratorio di lingue al Matteucci. All’inaugurazione è intervenuto il Dr. Luca Baiocco che ha illustrato le finalità che persegue la Fondazione Roma per la promozione umana e per la promozione economica anche nel settore dell’istruzione, dell’educazione e della formazione di giovani. Ma specialmente nell’innovazione tecnologica in ambito didattico. Il Dirigente del Matteucci ha ringraziato a nome di tutta la comunità scolastica la Fondazione Roma per un così importante contributo. Nell’Aula Magna c’erano gli alunni della centrale dei corsi Igea, programmatori, liceo tecnico, marketing amministrazione e controllo che hanno applaudito di cuore. Essi per primi usufruiranno dello splendido laboratorio. All’interno Giornata della memoria. La riforma della scuola: 6 nuovi licei. Arteventi Onlus e Matteucci. 2010 anno della biodiversità. Oscar gatto speciale. Ricostruire le scuole di Haiti. Panini & panini. Fair play. Gare di matematica e altro ancora... Terminata la cerimonia in Aula Magna ci si è trasferiti nel corridoio dell’Aula 24 che, dopo un glorioso passato multimediale, continuerà ad ospitare tra le sue pareti tecnologia avveniristica. Qui è stata scoperta una targa-ricordo per serbare memoria della donazione ad opera della Fondazione Roma. Ad accompagnare il Dr Baiocco c’erano Dirigente Scolastico del Matteucci Michele de Gaetano, il Prof. Laurenza vicepreside, il Prof. Donato Sisto ex preside dell’Istituto. Erano presenti anche tutti i docenti di Lingue nonché i docenti di informatica. Tra questi il Prof. Termini che ha avuto modo di illustrare a tutti gli intervenuti il complesso funzionamento delle postazioni, in particolare quella dell’insegnante che, con un semplice tocco di mouse può orientare la sua didattica con i sistemi più innovativi messi a disposizione dalla tecnologia. Il costo del laboratorio è di circa di 35 mila €uro. La donazione di un laboratorio linguistico non è cosa di tutti i giorni. Si tratta di soldi destinati a nobili fini. Vediamo più da vicino l’Ente che ha donato al Matteucci questa bellissima realtà. La Fondazione Roma Le attività istituzionali della Fondazione Roma trovano origine non solo dalla Legge e dallo Statuto, ma soprattutto segue a pag. 2 2 Giornale scolastico dalle finalità di interesse pubblico e di utilità sociale perseguite fin dalla sua costituzione. Negli ultimi anni, la Fondazione ha adottato in via prevalente il modello della operating foundation, ed ha sviluppato proprie progettualità, realizzando direttamente, o in stretta collaborazione con altri enti, iniziative di primaria importanza in cinque settori rilevanti: Sanità – Ricerca scientifica – Istruzione – Arte e cultura – Assistenza alle categorie sociali deboli. M&D - Matteucci & dintorni Fondazione, finalizzato a migliorare i servizi nel settore dell’istruzione, prosegue su questa strada anche nel biennio 2009−2010, con una serie di interventi rivolti agli istituti statali di istruzione superiore delle tre province: oltre 270 scuole, alle quali la Fondazione ha deciso di mettere a disposizione fondi per analoghi interventi di ammodernamento tecnologico, partecipando così, al fianco della scuola pubblica, al miglioramento dell’offerta formativa. La sede della Fondazione Roma è in Via Marco Minghetti, 17 - 00187 Roma. Anno XX n. 2 – febbraio 2010 PEC Posta elettronica certificata Questi dati sono stati tratti dal sito istituzionale: www.fondazioneroma.it ONLUS Il Prof. Termini illustra l’articolazione telematica del laboratorio Analogamente a quanto realizzato nella Sanità per gli ospedali, la Fondazione ha avviato all’interno del proprio territorio di riferimento, che comprende le tre province di Roma, Frosinone e Latina, un ampio programma di interventi in favore degli istituti statali di istruzione secondaria di primo grado: oltre 300 scuole, a cui la Fondazione si è indirizzata con una iniziativa volta a favorire l’innovazione tecnologica in ambito didattico, attraverso l’erogazione di fondi da utilizzare per la creazione di nuove aule multimediali e multifunzionali, laboratori linguistici e informatici, o per l’acquisto di attrezzature necessarie alla realizzazione di specifici progetti, come ad esempio la didattica della musica, o di ausili speciali e software dedicati al sostegno degli alunni diversamente abili. L’impegno della 24/11/2009. CONFERENZA STAMPA nell'Aula Magna della sede centrale organizzata su iniziativa dell'Onlus "ARTEVENTI" in preparazione della conferenza-evento del 14/12/2009 al Teatro Olimpico di Roma dal titolo ”Tra passato e futuro: l’innovazione oggi - La posta elettronica certificata, scenari attuali”. Prove in diretta ITCG Matteucci. 24 Novembre 2009 Conferenza Stampa in preparazione all’evento al Teatro Olimpico Bella partecipazione studentesca alla conferenza stampa di martedì 24 all’ITCG“Carlo Matteucci”, nel IV municipio, Roma Montesacro. Nell’aula magna dell’Istituto, diverse classi del triennio, sia della centrale che della succursale, hanno assistito alla presentazione dell’iniziativa organizzata dall'Associazione Arteventi Onlus per il 14 dicembre al Teatro Olimpico. Al tavolo dei relatori il Dirigente scolastico e padrone di casa, Michele de Gaetano, il presidente dall'Associazione Arteventi Onlus Alessandro Marano e i professori Giorgio Candeloro, Paola Palamenghi A conclusione dell’evento un buon caffé al bar della Centrale. Roma, 24 Novembre 2009. Aula Magna Via delle Vigne Nuove, 262 3 Giornale scolastico Crispi e Massimo Franchi, rispettivamente nel ruolo di illustratore dell’aspetto europeista dell’evento al centro della presentazione e di rappresentanti del corso serale Sirio presso la stessa scuola e dell’Istituto Cine-tv “Roberto Rossellini”, presente in sala con una troupe di suoi studenti e co-partecipante al progetto presentato. Molte le indicazioni fornite per introdurre al tema della conferenza-evento di dicembre intitolata ”Tra passato e futuro: l’innovazione oggi - La posta elettronica certificata, scenari attuali”. Sono state annunciate le istituzioni invitate ed aderenti: Regione e Miur, Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali e Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Spiegate poi, le linee di novità che l’appuntamento vuole apportare, non ultima la proposta di affiancare al trattamento di un tema di settore come quello della PEC (posta elettronica certificata), una seconda parte della manifestazione dedicata interamente allo spettacolo, come parte simbolica piuttosto che ricreativa. A questa tranche della serata parteciperanno il Coro Polifonico della basilica di Sant’Agnese fuori le mura, la Kairós Teatro, il Tropicalia Show e alcune altre sorprese sceniche presentate dal Centro Studi G.MAMELI. Il Teatro Olimpico ospiterà un pubblico di specialisti della materia legale e commerciale direttamente interessati al tema dell’evento in programma, in particolare professionisti e aziende; ma avrà, e numerosi, in sala gli studenti degli istituti superiori che stanno collaborando al programma: il già nominato ITCG “Carlo Matteucci”, l’ITIS “G.Galilei”, il Cine-TV “R.Rossellini” e l’IPSSAR “P.Artusi”. Queste scuole che annualmente diplomano ragazze e ragazzi destinati all’impiego immediato, hanno dato prova del loro interesse diretto a coinvolgere i giovani nel progetto, assegnando loro un ruolo attivo nella serata di dicembre. In ultimo è stato ricordato che l’evento in teatro sarà totalmente gratuito e che gli invitati potranno però lasciare una piccola donazione destinata alla costituzione di borse di studio a favore delle scuole coinvolte. La gestione e l'incasso della somma raccolta verrà affidata interamente alle scuole partecipanti. (Lucia Santori) dal sito www.arteventi.net M&D - Matteucci & dintorni Anno XX n. 2 – febbraio 2010 La PEC al Teatro Olimpico 14 dicembre 2009. E’ stata la serata della conferma dell’affidabilità e della professionalità giovanile. Tutti gli studenti e gli artisti che hanno partecipato all’evento al teatro Olimpico hanno infatti dimostrato confidenza con l’ambiente e l’occasione. I ragazzi e le ragazze dell’IPSSAR “Artusi”, dei corsi diurni e serali dell’ITCG “Matteucci”, dell’Istituto “Rossellini” per il Cinema e la Televisione e dell’ITIS “Galilei”, hanno curato l’accoglienza, le riprese televisive e la partecipazione della e alla serata di conferenza e spettacolo organizzata in collaborazione con l’Arteventi Onlus. Complici infine, le atmosfere create dal Centro Studi “G Mameli” con le sue statue viventi, realizzate in Body-Painting; il tocco romantico dei musicisti ed interpreti della Scuola di Musica “A. Rubinstein”, insieme al cantante Manolo, con la sua voce vibrante, ed il brio travolgente del Tropicalia Latin Show, tornato da Londra per l’occasione, traghettatore verso la conclusione dell’evento. Al centro della manifestazione, la conferenza sulla Pec, posta elettronica certificata. Argomento che, data la recente introduzione nella vita della Pubblica Amministrazione, degli ordini professionali, ma anche nel quotidiano del cittadino, aveva catalizzato la partecipazione del Miur, con il Ministro Roma, teatro Olimpico, 14 dicembre 2009 Un riconoscimento al Preside del Matteucci Michele de Gaetano Come un gran varietà di luci, suoni e colori. Al loro fianco, l’esperienza e la capacità largamente conosciute del Coro Polifonico della Basilica di Sant’Agnese Fuori le mura, sotto la direzione del Maestro Roberto Musto, e della “Kairos Teatro”, Scuola di Recitazione e Dizione romana. Gelmini, e del Garante della Privacy, con l’annunciata presenza del professor Francesco Pizzetti, nonché l’adesione dell’Assessorato alla Tecnologia ed all’Innovazione della Regione Lazio. Ebbene, proprio gli attesi interventi dei relatori annunciati sono venuti a mancare per gli improcrastinabili impegni istituzionali dell’ultima ora legati ai fatti politici avvenuti tra Milano e Roma. La conferenza ha comunque registrato la presenza e l’intervento dell’avvocato Mauro Vaglio, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che ha illustrato ai presenti una serie di chiarimenti sulla specificità della posta capace di soppiantare la raccomandata classica. Vaglio ha comunque sottolineato i meriti e i limiti del documento elettronico ricordando , in compagnia degli altri relatori Giorgio Candeloro e Cristina Guarnieri, che il documento avrà una validità maggiore o, meglio ancora, una completezza, se accompagnato dall’uso della firma elettronica. Con la conferenza evento l'Associazione Arteventi Onlus ha comunque voluto manifestare i propri auguri per le festività natalizie e lo ha fatto anche grazie al tradizionale e sempre vivo suono delle note della zampogna eseguite dall’ottimo Giuseppe Moffa Tratto dal sito www.arteventi.net continua a pag. seg. 4 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. In occasione dell'evento del 14 dicembre 2009 al Teatro Olimpico di Roma, la Scuola di musica Anton Rubinstein è stata premiata con il quadro gentilmente donato dalla pittrice Giuliana Bianconi Francesca (a sin.) e Lucrezia Carola Figliolini che ha cantato L’elefante e la farfalla riceve, per conto della Scuola di Musica “Anton Rubinstein” dove studia canto, un quadro d’autore. Carola è figlia di un’allieva del Matteucci degli anni 70. Associazione Arteventi ONLUS CF 97544120583 – Sede: Roma, Via Nomentana, 865/b www.arteventi.net [email protected] [email protected] Telefono: 393 7853733 - 330 568030 06 82009952 Cittadinanza e CostituzioneIl Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito, in occasione del 60° anniversario della costituzione italiana, l’importanza di “insegnare, studiare e analizzare nelle scuole il dettato costituzionale per offrire ai giovani un quadro di riferimento indispensabile a costruire il loro futuro di cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri”. Cittadinanza e Costituzione è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n. 169 del 30.10.2008. Con il termine Cittadinanza si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della Costituzione, invece, permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una mappa di valori utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli. Premio FIORELLA DI RUSCIO Seconda edizione Seconda edizione del Premio “FIORELLA DI RUSCIO”, consistente in 1.000 euro da dividersi in due quote di 500 € ciascuna, rispettivamente agli allievi del biennio e del triennio. Potevano essere ammessi al premio gli studenti in possesso dei seguenti requisiti: gli allievi iscritti al 1° anno: diploma di Licenza Media con una valutazione non inferiore a otto; gli allievi iscritti agli anni successivi con: promozione alla classe successiva; media uguale o maggiore a 7/10; valutazione di condotta non inferiore a 8/10. La prova si è tenuta presso la sede Centrale nel mese di dicembre. Come per la prima edizione la prova riguardava i principi della costituzione italiana. Ha seguito la cerimonia di premiazione per il nostro giornale Francesca Merola. Dedicato alla professoressa Fiorella Di Ruscio, anche quest’ anno si è svolto un Concorso in sua memoria. I partecipanti erano chiamati ad elaborare una traccia di carattere giuridico, materia che apparteneva alla professoressa, nello specifico relativa ai Principi della Costituzione. Ad essere estratta è stata una traccia che richiedeva di esaminare il 2° articolo della nostra Carta Costituzionale. La partecipazione a questo evento da parte di un numero così notevole di studenti ha contribuito oltre Anno XX n. 2 – febbraio 2010 che a dimostrare l’interesse nei confronti della nostra Costituzione e più in generale nel diritto, a tener viva nella memoria la figura di una così importante professoressa. Giovedì 7 gennaio 2010, nell’Aula Magna del nostro Istituto sono stati consegnati i premi ai vincitori della seconda edizione del Concorso. I premi, consistenti in due borse di studio di 500 euro ciascuna, sono stati consegnati del Dirigente scolastico, alla presenza della Commissione esaminatrice, dei familiari di Fiorella e degli alunni dell’istituto, per il biennio a Nicola Biolcati, della classe II B, per il triennio a Pietro Romano, della classe III G Liceo tecnico. Sono intervenuti alla manifestazione il precedente Dirigente scolastico del Matteucci, professor Donato Sisto, il fratello della professoressa e un suo ex alunno, il dottor Borgheresi, che ha sottolineato come, a distanza di tanti anni, gli insegnamenti ricevuti da Fiorella siano ancora pienamente validi sia da un punto di vista umano che professionale. Al termine della cerimonia, il nostro Dirigente scolastico, professor Michele De Gaetano, ha invitato gli studenti a partecipare numerosi alla successiva edizione del concorso, che si svolgerà nel prossimo anno scolastico. Francesca Merola *** Abbiamo chiesto a Nicola Biolcati, vincitore per il biennio, alcune impressioni. Ha risposto emozionato: E’ passato ormai un mese da quando ho vinto i 500 euro del premio Fiorella Di Ruscio. Io penso che siano una ricompensa del mio impegno. non giudico mai ciò che scrivo, semplicemente perchè lo scrivo io, ma per questo tema, ci ho messo il cuore. Ho cercato di non scrivere le solite cose scontate e non ho messo nel tema frasi fatte, ho scritto solo ciò che pensavo nel mio modo di esprimermi. Quando sono tornato a casa, per fare una sorpresa, non ho detto di aver vinto, ma dopo un pò ho detto che aveva vinto un ragazzo che conoscevo di nome Nicola Biolcati. Mia madre mi ha detto: "ma che davvero?" Io le ho risposto: "e che per finta?" e le ho fatto vedere la busta. Poco dopo ho chiamato mio padre, lui mi ha detto che si è commosso. Io sono stato semplicemente felice. Il sabato dopo ho pagato la pizza alla mia famiglia. Quando mi hanno chiamato come vincitore, non ci credevo e avevo perso la testa. Sono andato lì con addosso giaccone e zaino. E’ stato come un sogno vincere quel premio, non tanto per i soldi, ma per aver conseguito un così ambìto premio. Se l'anno prossimo ne avrò la possibiltà, vorrò partecipare di nuovo. Nicola Biolcati 2°B 5 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni La notte del 21 gennaio Esplosione al Matteucci ROMA - Un ordigno artigianale, costruito con 9 bombolette da campeggio e innesco elettrico, è stato posizionato la scorsa notte davanti all'ingresso secondario dell'istituto tecnico commerciale Matteucci di via delle Vigne Nuove. I DANNI - Dall'ordigno si è sprigionata una grossa fiammata che ha provocato un incendio che ha causato danni al portone, ha distrutto la vetrata dell'edificio e annerito la targa dell'Associazione nazionale carabinieri in congedo. Lo stabile ospita infatti da 10 anni la sezione Montesacro dell'Associazione. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia Montesacro per capire la matrice del gesto. LA RIVENDICAZIONE - Il gesto è stato rivendicato in mattinata con una telefonata ad un quotidiano romano dalle «Cellule di resistenza proletaria nucleo Mario Galesi». La telefonata di rivendicazione del movimento che ha preso nome dal brigatista Mario Galesi, è ora al vaglio degli esperti dell'antiterrorismo dell'Arma così come i resti dell'ordigno. da: Redazione online S embrerebbe proprio un attentato nel segno delle Brigate Rosse quello di ieri alla sede dei carabinieri in Congedo sezione Monte Sacro, situata nell'Istituto tecnico commerciale Matteucci. L'ordigno: nove bombole del gas per fornelletti da campeggio, collegate in serie a una sveglia dotata di batterie per far detonare il tutto. La deflagrazione all'1,30 di notte, una vampata, vetri in frantumi. Attentato rivendicato ieri mattina alle 10,30 dalla «Cellula di resistenza proletaria - nucleo Mario Galesi», gruppo già conosciuto alle forze dell'ordine. Indagano i carabinieri del Ros. «Ho capito quanto era successo alle 7.30 qui a scuola accompagnando mio figlio - racconta Elio Giuseppe Di Pinto, presidente dell'associazione - Ho visto colleghi, era tutto nero e mi sono precipitato».. Le targhe che identificavano la sede, parzialmente divelte e bruciate. In frantumi i vetri della cancellata che ha resistito all’esplosione. La bomba artigianale era stata collocata davanti l'ingresso dell'associazione. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia Monte Sacro e i vigili del fuoco. Alcune ore dopo, alle 10,30, la rivendicazione telefonica alla redazione di un quotidiano in cui si descriveva l'azione come «contro la criminale brutalità della borghesia imperialista». Il nome del nucleo terrorista si rifà a un componente delle Nuove Brigate Rosse. «Non capisco come si possa voler colpire la sede di un gruppo di pensionati», continua il presidente dell'associazione. Avendo a che fare con gli studenti, se ne percepiscono, gli umori. Mai nulla contro i carabinieri in congedo - dice Michele De Gaetano, preside del Matteucci l'episodio ci impensierisce per il futuro. Ne parleremo con i professori». ...Il nome di Stefano Cucchi, arrestato a ottobre e poi morto nella sezione detentiva dell'ospedale Sandro Pertini dopo un pestaggio, e quello di Carlo Giuliani, morto durante il G8 di Genova: sono i due giovani citati nella rivendicazione. Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Il grave fatto non poteva passare in sordina e pochi giorni dopo, il 25 gennaio, è arrivato al Matteucci il Generale in capo dei Carabinieri Leonardo Gallitelli in persona. Con lui il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma Generale Tommasone, il Comandante dei Carabinieri di Roma Centro Col. Casarsa e il Delegato alla Sicurezza del Sindaco di Roma Avv. Giuseppe Giorgio Ciardi. Ad attenderlo c’era tutta la Sezione al completo con il vicepreside del Matteucci Prof. Giovanni Laurenza. Il Generale Gallitelli si è intrattenuto con i Carabinieri in congedo, con le Benemerite, e con tutti i presenti condannando in modo deciso l’attentato; ma con tono altrettanto deciso non ha dato futuro alle sigle che si celano dietro l’atto terroristico ed ha assicurato che lo Stato saprà rispondere con fermezza. Il Generale dei Carabinieri Leonardo Gallitelli stringe la mano a Giuseppe Di Pinto presidente dell’Associazione Carabinieri in congedo “Montesacro” con sede al Matteucci. Da IL TEMPO del 21 gennaio 2010 di Giuseppe Grifeo Roma, 25 gennaio 10. Il Generale Leonardo Gallitelli si intrattiene nella sede dei Carabinieri in congedo al Matteucci. Si riconoscono nella foto il Delegato del Sindaco di Roma alla Sicurezza Avv. Giuseppe Giorgio Ciardi (a sin.) e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma Generale Tommasone a destra. *** In attesa del Generale Gallitelli i responsabili della Sezione Carabinieri in congedo Montesacro hanno partecipato all’assemblea in Aula Magna 6 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni Anagrammate Il Presidente dell’Unione Matematica Italiana Prof. Franco Brezzi MATEMATICA In collaborazione con Sponsor ufficiale 2009 in occasione del 150° anniversario della fondazione Bologna, 28 agosto 2009 risulterà MICAMATTA! o giù di lì Lettera del Prof. Franco Brezzi Presidente dell’Unione Matematica Italiana Al Dirigente Scolastico Egregio Signor Dirigente, anche nel prossimo anno scolastico l’Unione Matematica Italiana organizzerà le Olimpiadi della Matematica, manifestazione rivolta agli studenti degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore. Come Lei sicuramente sa l’U.M.I., con il Progetto Olimpiadi della Matematica, è uno degli enti accreditati al fine di concorrere all’individuazione delle iniziative per la valorizzazione delle eccellenze riguardanti gli studenti dei corsi di istruzione secondaria superiore delle scuole statali e paritarie, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262. Lo scorso anno a questo progetto hanno partecipato quasi 1.800 Istituti. Le gare si sono concluse con la finale nazionale a Cesenatico dal 7 al 10 maggio 2009. La manifestazione ha permesso di individuare e preparare le squadre di sei ragazzi che hanno partecipato: • Olimpiadi Internazionali della Matematica (Brema, 10-22 luglio 2009). La nostra rappresentativa si è classificata all’11° posto assoluto, 5° in Europa (2 ori, 2 argenti, 2 bronzi); • Romanian Master of Mathematics (Bucarest, 26 febbraio – 2 marzo 2009). Competizione internazionale su invito riservato alle “nazioni più forti”. La nostra rappresentativa si è qualifica al 6° posto (2 argenti, 3 bronzi): • Balkan Mathematical Olympiad (Kragujevac, Serbia, 28 aprile – 3 maggio 2009). Campionato delle regioni balcaniche a cui vengono invitate (fuori classifica) le rappresentative europee più forti (3 ori, 3 bronzi). Inoltre, a partire dal 2008, la Banca d’Italia premia i giovani particolarmente brillanti offrendo loro stages all’estero di matematica e di inglese. Sarei particolarmente lieto se nell’A.S. 2009-2010 l’Istituto da Lei diretto vorrà partecipare a questa iniziativa che ha, come scopo principale, aumentare fra i giovani l’interesse per la Matematica, dando loro l’opportunità di affrontare problemi un po’ diversi, nella forma, da quelli incontrati a scuola, ma in grado, riteniamo, di aumentare la loro attenzione anche per ciò che si fa nella scuola. Allegato a questa lettera troverà il calendario della manifestazione e le modalità di partecipazione. Nel ringraziarLa in anticipo per l’interessamento e la collaborazione, Le invio i miei più cordiali saluti. Resa nota la classifica dei partecipanti alle gare di matematica "Giochi di Archimede - Olimpiadi 2010" organizzati dall'Unione Matematica Italiana(UMI Università di Bologna) in data 18/11/2009. umi.dm.unibo.it Classifica Classi: Prime e Seconde I.T.C.G. Carlo Matteucci Giochi di Archimede a.s.2009-2010 Cognome – Nome – Classe - Punteggio Marinucci David 2A 51 Martellacci Raniero 2E 45 Raise Simone 2B 45 Tripoli Stefania 2F 45 Micozzi Giorgia 2Gl 41 Sinagoga Giulia 2Gl 41 Tangianu Ivan 2E 40 Boni Daniel 1AP5 36 Ronchetta Denis 2A 36 Generosi Lucrezia 2A 35 Rozzi Antonio 2E 35 Serritella Alessandro 1E 35 Pesci Davide 1Gl 34 Radeanu Denis 1BP5 33 Massetti Gianmarco 2B 31 Bressi Alessio 2AP5 30 Cicolani Federico 1C 30 D'Ascanio Matteo 2AP5 30 Farina Barbara 1B 30 Marcelli Mauro 1E 30 Poveda CastroAntony 2F 30 Tarquini Gianluca 1BP5 30 Di Bagno Giacomo 1AP5 28 Chen Diedie 2C 27 Minia Marius 2B 26 Mangione Federico 2H 22 Menicucci Tiziano 2BP5 22 D'Andrea Fabio 2C 20 Marzullo Cristian 1Gl 20 Grande Giuseppe 1B 10 I.T.C.G. Carlo Matteucci Giochi di Archimede a.s. 2009 - 2010 Classifica classi: Terze Quarte Quinte Istrate Andrei 4Cp 67 Vacchi Valerio 3Cp 58 Pedace Giorgio 4BP5 57 Bastianelli Ivan 5AP5 55 Nicoletti Antonio 5Ap 55 Poggi Davide 5AP5 55 Romano Fiammina 5Gl 55 Borghini Marta 4BP5 50 De Angelis Alessandro 4AP5 50 Gaspodini Giorgia 5Gl 50 Scaramella Emanuele 5AP5 50 Olivieri Andrea 4Dp 49 Ciampa Francesca 3Cp 48 Diana Veronica 3Gl 48 Du Marteau Emanuele 3BP5 47 Maurizi Cristian 3BP5 47 Oliveri Fabio 3Bp 46 Baczec Mario Luca 3Bp 45 Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Giovannini Alessandro 4Dp 45 Giulioni Andrea 4AP5 45 Tecchia Alessandro 5BP5 45 Grande Mariana 5AIG 42 Celesti Andrea 3Gl 41 Di Ninno Andrea 4Gl 40 Massitti Alessio 5Bp 40 Valeri Martina 4AIG 40 Giacomi Letizia 3Al 39 Giglio Federico 4Gl 39 Pelliccione Mercede 5AIG 38 Perini Simone 4Bp 35 Sardo Saverio 3AP5 33 Maio Andrea 4AP5 31 Baldassarri Daniele 5BP5 30 Di Carmine Federica 5Bp 30 Ciobanu Bogdon 3Ap 28 Illiano Lorenzo 3Ap 28 Petti Ilaria 4Bp 28 Piccioni Luca 4Dp 26 Cudiamat David 3Al 24 Panaglima Pamela 5AIG 24 Un’iniziativa partita dall’Università Salesiana di Roma Cina Italia Scuola Il Prof. Wang Libing (al centro della foto) accolto in Presidenza il 26 novembre scorso la visita del prof. Wang Libing presso il nostro istituto. Il professore ha discusso con il Preside e con alcuni docenti le caratteristiche principali dell'istruzione tecnica in Italia e del sistema scolastico in genere, visitando anche la scuola e le sue attrezzature. Il professor Wang (cognome) Libing (nome) è Vicedecano (vicepreside) del College of Education della Zhejiang University di Hangzhou nella Repubblica Popolare della Cina, Professore di Educazione Comparata e consulente dell'Unesco per l'Asia.Nel quadro di una convenzione tra l'Università Pontificia Salesiana e la Zhejiang University egli ha passato due mesi all'UPS in qualità di "Visiting Professor" a fini di ricerca, studio e docenza. Il Prof. Wang ha tenuto anche conferenze sul sistema scolastico cinese. Il prof. è rimasto sorpreso ed entusiasta dell’accoglienza che il nostro istituto gli ha riservato. 7 Giornale scolastico «E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancor fecondo». Bertolt Brecht La nostra contemporaneità, purtroppo, anche in questo 27 gennaio 2010, ci dice che si tratta di un invito più che mai importante. E per niente superato. 27 gennaio 2010 Per non dimenticare l’orrore La circolare del Ministro Giorno della Memoria – 27 gennaio 2010 Il 20 luglio 2000 con la legge n. 211 il Parlamento italiano ha istituito il Giorno della Memoria che ricorre il 27 gennaio, giorno dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz; obiettivo primario dell’istituzione di una giornata specifica dedicata alla memoria è il ricordo della Shoah e il dovere di rendere omaggio alle numerose vittime nonché a tutti coloro i quali hanno messo a repentaglio la propria libertà e la propria vita opponendosi al progetto di sterminio. Anche quest’anno, a dieci anni dall’istituzione del Giorno della Memoria, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca intende, in accordo con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, prendere parte attiva e propositiva nelle celebrazioni di una data di storica importanza soprattutto per le nuove generazioni. Si tratta di una drammatica ricorrenza che coinvolge tutte le M&D - Matteucci & dintorni Istituzioni affinché si pongano in essere iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza: il ricordo di uno dei periodi più neri della storia d’Europa deve essere conservato nella memoria collettiva. È necessario ricordare per non commettere gli stessi tragici errori del passato ed è in questa direzione che la scuola svolge un ruolo fondamentale: trasmettere ai giovani l’importanza della memoria, la conoscenza della storia che ci coinvolge tutti, i valori contenuti nella nostra Carta Costituzionale e nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. In particolare il diffondersi nel mondo giovanile, soprattutto attraverso internet, del cosiddetto “negazionismo storico”, che ha come obbiettivo quello di negare la realtà dello sterminio di massa, in particolare degli ebrei, attraverso analisi pseudoscientifiche delle strutture tecniche di messa a morte, pone interrogativi e richiede delle risposte che siano in grado di contrastare questo fenomeno. È quindi necessario ricordare per diffondere un clima orientato al rispetto reciproco, anche nelle diversità di culture e religioni. Anche quest’anno il Ministero in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ha indetto il concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah” che raggiunge livelli di partecipazione sempre più alti ad ogni edizione. I vincitori verranno premiati nel corso di una cerimonia che si terrà il prossimo 27 gennaio al Quirinale. IL MINISTRO f.to Mariastella Gelmini Quei libri sulla Shoah che aiutano a capire - I libri sulla Shoah sono davvero tantissimi. La Giuntina ne ha in catalogo diversi, in gran parte brevi e intensissimi, oltre ai classici La notte, di Elie Wiesel, e Il fumo di Birkenau, di Liana Millu, va ricordato almeno il recente Sono stato un numero, di Roberto Riccardi. Sempre bellissimo, anche se molto duro, è La specie umana, di Serge Antelme, che andrebbe urgentemente ristampato (Einaudi); da poco rieditata, poi, l’intensa autobiografia di Aldo Zargani, Per violino solo. Un infanzia nell’aldiqua (1938-1945)», una storia tanto delicata e struggente quanto a tratti capace di far sorridere (Il Mulino). Anche Guanda pubblica molti titoli, per di più di narrativa. Sta per andare in libreria, ad esempio, l’ultimo libro di Aharon Appelfeld, Un’intera vita, che ha come protagonista una bambina di dodici anni, Helga, che un giorno al ritorno da scuola trova la madre intenta a preparare Anno XX n. 2 – febbraio 2010 una valigia, per un viaggio che le appare subito sospetto. Da ricordare poi Ci vediamo a casa subito dopo la guerra, di Tami Shem Tov (Piemme) e Il farmacista di Auschwitz, di Dieter Schlesak, pubblicato in Italia da Garzanti; e ancora, per i più giovani, Il bambino dal pigiama a righe (di John Boyne, Rizzoli, da cui Mark Herman ha tratto anche un film). Davvero tanti i lavori storiografici, così numerosi da rendere necessariamente parziale e discutibile qualsiasi segnalazione. Ciò nonostante, oltre a ricordare quella che rimane probabilmente ancora oggi l’opera di riferimento sullo sterminio (La distruzione degli ebrei d’Europa di Raul Hilberg, tradotta da , due volumi per quasi 1.400 pagine), meritano una citazione il lavoro di Giuseppe Perri, Il caso Lichtner, Gli ebrei stranieri, il fascismo e la guerra, appena uscito da Jaca Book, e, di Giuseppe Mayda, Mauthausen. Storia di un lager, pubblicato per i tipi del Mulino. di Bruno Simili E' tutt’altro che scontato, ogni anno, arrivare al 27 gennaio e celebrare la Giornata della Memoria. In particolare in Italia, che per tanti versi somiglia sempre più a un Paese senza memoria, nel breve e nel lungo tempo. Vanno dunque viste con interesse tutte le iniziative che ogni anno si raccolgono intorno al tema della memoria collettiva, per mettere alla prova la capacità di ognuno di noi di ricordare, di mantenere vivo un ricordo che non sia una forma passiva di interesse per ciò che è accaduto e vorremmo non accadesse mai più. Quanto a numero di volumi pubblicati e iniziative di vario genere il 2010 non fa eccezione. Molte sono le novità in libreria, anche se la letteratura è talmente ampia e consolidata che ogni anno, per non perdere l’abitudine, basterebbe prendere in mano e anche solo sfogliare qualche classico, dal Primo Levi di Se questo è un uomo (di cui presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma è in corso una Lettura pubblica), a La notte di Elie Wiesel; dal Diario di Anna Frank (fonte nei giorni scorsi di assurde polemiche da parte di un deputato leghista), al toccante Il fumo di Birkenau, di Liana Millu. Ma anche il cinema ci aiuta a non dimenticare. È il caso de L’uomo che verrà, ad esempio, la seconda opera di Giorgio Diritti in questi giorni nei cinema italiani. Un film bellissimo, già premiato all’ultima edizione del Festival internazionale del film di Roma, che 8 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni racconta, attraverso gli occhi della piccola Martina, l’eccidio di Marzabotto, quando nell’autunno del ’44 reparti tedeschi uccisero quasi 800 civili, in gran parte bambini, nel contesto di un’operazione antipartigiana tesa a "purificare" il territorio a ridosso della Linea Gotica. Dopo quello della critica, a pochi giorni dall’uscita nelle sale il film sta ottenendo anche dal pubblico un meritato riconoscimento. Anche senza dover intraprendere un viaggio sino a Berlino (ma chi ne avesse la possibilità deve assolutamente programmare una visita allo Jüdisches Museum), vi sono poi molti percorsi museali interessanti e ben costruiti. Non solo per rendere testimonianza dell’Olocausto e delle deportazioni che hanno segnato indelebilmente il «secolo breve» (ma tra questi merita una segnalazione il toccante Museo Monumento del Deportato di Carpi, a pochi chilometri dal campo di Fossoli). Ma anche degli episodi più drammatici della recente storia italiana (come nel caso della tragedia di Stava dell’85, per cui esistono una Fondazione e un relativo complesso museale, o di Ustica, per cui è stato recentemente istituito a Bologna il Museo per la Memoria di Ustica, le cui pareti circondano i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno 1980). Per chi poi proprio non avesse tempo da dedicare a nessuno dei tanti esercizi di memoria oggi possibili, vale la pena di riportare qui le poche parole con cui Bertold Brecht invitava, o per meglio dire quasi ordinava, a restare sempre vigili: «E voi, imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava,una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancor fecondo». La nostra contemporaneità, purtroppo, anche in questo 27 gennaio 2010, ci dice che si tratta di un invito più che mai importante. E per niente superato. GIORNATA DELLA MEMORIA / Cultura ebraica contro l'orrore di Anna Foa INIZIATIVE Cresce di anno in anno il numero delle iniziative volte a celebrare la giornata della Memoria, giunta quest'anno alla decima edizione. E a questo proliferare di celebrazioni si accompagna anche un crescendo di riflessioni e di dubbi, volti non certo a mettere in discussione il valore e la necessità della memoria, ma a valutarne le modalità, i fini e non ultimo anche il rischio di una sua sterilizzazione, tale da renderla sempre più rituale e sempre meno in grado di accogliere le sollecitazioni e le domande dell'oggi. Domande che hanno alle spalle nuovi genocidi, nuovi razzismi, nuove persecuzioni dell'altro. Come far loro spazio in questa costruzione memoriale sempre più fossilizzata? In effetti, la memoria della Shoah sta diventando un oggetto da venerare, non più da elaborare. A una memoria in via di costruzione – e basata sul fenomeno, inedito nella storia, delle testimonianze, in quella che una storica francese, Annette Wieviorka, ha chiamato l'era dei testimoni – si è sostituita negli ultimi anni una memoria in qualche modo definita, istituzionalizzata. In questo passaggio, questa memoria si è allargata dall'essere una memoria essenzialmente ebraica al divenire una memoria sociale, condivisa. E questo è il maggiore merito di questa trasformazione. Molti altri gli svantaggi, dall'approssimazione di molte delle iniziative, alla sostituzione del rigore della conoscenza con la celebrazione e la moda. Finora, a parte le critiche venute da chi vuole negare spazio e legittimità alla memoria della Shoah, le domande e i dubbi sono arrivati principalmente dalle istituzioni ebraiche. Tutte coinvolte al massimo grado nella partecipazione a questa giornata, ma anche in grado, proprio perché impegnate nell'elaborazione della memoria da molto prima che essa fosse istituzionalizzata, di valutare le differenze che l'istituzione della giornata ha portato nel rapporto con il mondo non ebraico. Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Tenendo conto soprattutto delle generazioni più giovani, che non possono non sentire questo passato distante dalla loro vita e dai loro problemi di oggi. E a cui, non dimentichiamolo, i siti web propongono in maniera assillante discorsi negazionisti o apertamente antisemiti. Per il mondo ebraico, però, il rischio non è soltanto quello dell'imbalsamazione della memoria, ma anche quello di trasmettere un'immagine passiva degli ebrei, di mostrarli solo sotto l'aspetto delle vittime. La storia ebraica è stata anche una storia di creatività, di cultura, di rapporto con l'esterno, di comune elaborazione di civiltà. All'immagine che vede negli ebrei solo masse di cadaveri ammonticchiati nei lager, il mondo ebraico ha così risposto attraverso una riproposizione all'esterno delle sue espressioni culturali e della sua storia, a sua volta affidata all'istituzione di giornate celebrative quali la giornata della cultura ebraica, quella della letteratura ebraica eccetera. Ha risposto, insomma, separando nettamente la vita degli ebrei dalla loro morte. In queste ricorrenze, gli ebrei cercano di far conoscere la loro storia, rivolgendosi al mondo dei non ebrei, aprendogli le loro sinagoghe, i loro musei, offrendogli la lettura dei loro scrittori e dei loro poeti. Nella giornata della Memoria, invece, si ricorda una storia che è storia di tutti, come di tutti è il ricordo. Essa non è la celebrazione di un mondo ebraico ostinato a celebrare il suo lutto, ma memoria di una frattura nella storia del secolo scorso e dell'intera umanità. Non sono sicura che questa separazione fra vita e morte sia giusta e sia utile alla comprensione. Insomma, come evitare tutti questi scogli, come navigare sicuri tra il rischio di rendere troppo particolare il ricordo, quello di renderlo troppo monumentale, e quello di ricordare solo l'antisemitismo e non gli ebrei in carne e ossa, uomini e donne reali, non meri simboli dell'orrore subìto? Uomini e donne che hanno saputo far poesia nella morte, cantare nell'orrore, essere insomma umani in mezzo allo scatenarsi dell'inumanità. Il compito è difficile, e lo diventerà sempre di più mano a mano che la memoria dei protagonisti e dei loro immediati discendenti si affievolirà. Eppure, se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Lo diceva Primo Levi, e forse la strada da percorrere è semplicemente quella che lui ha tracciato in queste parole illuminanti: conoscere. 9 Giornale scolastico 10 febbraio 2010 Per non dimenticare altro orrore Le foibe Il termine "foiba" è una corruzione dialettale del latino "fovea", che significa "fossa"; le foibe, infatti, sono voragini rocciose, a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua nell'altopiano del Carso, tra trieste e la penisola istriana; possono raggiungere i 200 metri di profondità. In Istria sono state registrate più di 1.700 foibe. (Nella foto una foiba istriana). Le foibe furono utilizzate in diverse occasioni e, in particolare, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale per infoibare (“spingere nella foiba”) migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, antifascisti e fascisti, colpevoli di opporsi all’espansionismo comunista M&D - Matteucci & dintorni slavo propugnato da Josip Broz meglio conosciuto come “Maresciallo Tito”. Nessuno sa quanti siano stati gli infoibati: stime attendibili parlano di 10-15.000 sfortunati. [una tragica contabilità] Le vittime dei titini venivano condotte, dopo atroci sevizie, nei pressi della foiba; qui gli aguzzini, non paghi dei maltrattamenti già inflitti, bloccavano i polsi e i piedi tramite filo di ferro ad ogni singola persona con l’ausilio di pinze e, successivamente, legavano gli uni agli altri sempre tramite il fil di ferro. I massacratori si divertivano, nella maggior parte dei casi, a sparare al primo malcapitato del gruppo che ruzzolava rovinosamente nella foiba spingendo con sé gli altri. (Il disegno è tratto da un opuscolo inglese). Nel corso degli anni questi martiri sono stati vilipesi e dimenticati. La storiografia, lo Stato italiano, la politica nazionale, la scuola hanno completamente cancellato il ricordo ed ogni riferimento a chi è stato trucidato per il solo motivo di essere italiano o contro il regime comunista di Tito. Il 10 febbraio è il giorno che l'Italia dedica alla memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe e dell'Esodo dalle loro terre degli Istriani, Fiumani e Dalmati. Alla fine della Seconda guerra mondiale, mentre tutta l'Italia, grazie all'esercito Anglo-Americano, veniva liberata dall'occupazione nazista, a Trieste e nell'Istria (sino ad allora territorio italiano) si è vissuto l'inizio di una tragedia: la "liberazione" avvenne ad opera dell'esercito comunista jugoslavo agli ordini del maresciallo Tito. 350.000 italiani abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia dovettero scappare ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti, incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle Foibe o nei campi di concentramento titini. La loro colpa era di essere italiani e di non voler cadere sotto un regime comunista. Trieste, dopo aver subito più di un mese di occupazione jugoslava, ancora oggi ricordati come "i quaranta giorni del terrore", visse per 9 anni sotto il controllo di un Governo Militare Alleato (americano ed inglese), in attesa che le diplomazie decidessero la sua sorte. Solo nell'ottobre del 1954 l'Italia prese il pieno controllo di Trieste, lasciando l'Istria all'amministrazione jugoslava. E solo nel 1975, con il Trattato di Osimo, l'Italia rinunciò definitivamente, e senza alcuna contropartita, ad ogni pretesa su parte dell'Istria, terra italiana sin da quando era provincia dell'Impero romano. Tratto da Leganazionale.it Anno XX n. 2 – febbraio 2010 2010, ANNO DELLA BIODIVERSITÀ LA NATURA IN EQUILIBRIO PRECARIO di Alessandro Cecchi Paone Non si chiama Pandora l'ultimo eden, come nel film di Cameron in uscita anche in Italia. E nemmeno bisogna cercarlo negli spazi interstellari. È tutto terrestre l'ultimo paradiso per piante e animali. Si chiama Madagascar, è la quarta isola del mondo, e da sola ospita al largo del Mozambico il 5 % delle specie viventi, molte in esclusiva perché endemiche o estinte altrove. Ci vivono, tra gli altri, oltre 50 tipi di lemuri. L'antenato di queste proscimmie è arrivato da quelle parti oltre 60 milioni di anni fa. Da allora non se ne sono più andate anche perché, a giudicare dalla foto e da due recenti cartoni animati, se la spassano alla grande. In realtà devono tutto, compresa la sopravvivenza, a oltre cinquanta fra parchi e riserve dove si tutelano le foreste pluviali che sono il loro habitat. Ma c'è una minaccia globale che incombe su di loro come su tutti noi. Deriva dal fallimento appena consumato della conferenza sul clima di Copenhagen, e che rischia di travolgere ogni residuo equilibrio ecologico del pianeta. E non ci saranno santuari che verranno risparmiati, né anni internazionali della biodiversità, come quello appena iniziato, che potranno porre rimedio al disastro annunciato. Servivano impegni precisi e vincolanti per Paesi industrializzati ed emergenti, a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra in atmosfera, e a lanciare una nuova rivoluzione industriale ecocompatibile. Serviva il coraggio di fermare l'incremento della popolazione, perché quando a fine secolo saremo 10 miliardi non ci sarà cibo, né acqua, né energia per quasi nessuno. E invece ancora una volta sono arrivate solo promesse generiche. Se Al Gore aveva ragione, l'anno nuovo comincia malissimo. Se aveva torto, almeno restituisca il premio Nobel. Tratto da “Sette” del Corriere della Sera. IL PIANETA DEI LEMURI. Pelliccia folta e setosa e andatura saltellante, il sifaka di Verreux femmina (qui con il suo piccolo) usa la lunga coda per tenersi in equilibrio. È una delle specie di lemuri che vivono nella riserva naturale di Berenty, nel sud del Madagascar. Foto di Nhpa / Olycom 10 Giornale scolastico Storie di animali Indagini dei Carabinieri dei NAS M&D - Matteucci & dintorni Storia di Oscar gatto che predice la morte. Gatti rapiti per trasfusioni (ANSA) - ROMA, 2 FEB - Gatti rapiti per effettuare trasfusioni di sangue in ambito veterinario. La denuncia e' dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), ed il sottosegretari o alla Salute Francesca Martini ha risposto con un'azione immediata: ''Ho disposto verifiche su tutto il territorio nazionale - ha annunciato - per stroncare eventuali illeciti e tutelare gatti ed altri animali da ogni possibile abuso'' a fronte di ''un'ipotesi agghiacciante e un reato eticamente inaccettabile''. L'ipotesi, sostenuta dall'Aidaa, e' infatti quella di un canale di commercio, allevamento o rapimento di gatti al fine di alimentare un traffico illegale di sangue destinato a strutture veterinarie dislocate su tutto il territorio nazionale. ''Ci troviamo di fronte ad una gravissima ipotesi di reato, si tratterebbe - ha rilevato Martini in una nota - di una tratta comparabile alla vivisezione; ho pertanto immediatamente disposto una verifica con i Nas''. Martini ha inoltre ricordato che nel 2007 la Conferenza Stato Regioni ha deliberato un accordo concernente le Linee guida relative all'esercizio delle attivita' sanitarie riguardanti la medicina trasfusionale in campo veterinario. In particolare, ha sottolineato il sottosegretario, ''si prevede l'obbligatorieta' della piena sicurezza e tracciabilita' di tutte le sacche di sangue utilizzate nelle trasfusioni per animali''. A questo scopo, presso ogni struttura medico veterinaria autorizzata deve essere predisposto un sistema di registrazione e di archiviazione dei dati che consenta di ricostruire il percorso di ogni unita' di sangue, dal momento del prelievo fino alla sua destinazione finale. (ANSA). New York, 2 feb. (Ign) - E' la storia di Oscar gatto che predice la morte. Emissari sulla terra della dea Bastet, divinità protettrice della fertilità e delle gioie terrene, dalla danza alla musica al sesso. E anche dea della salute. Appunto. I gatti già dall'antichità -qui si ricorda l'Egitto- hanno accompagnato nel tempo l'immaginario dell'uomo, materializzando nel corpo da felino il mito, la superstizione e la magia. Con alterne vicende: adorati dai Faraoni, al rogo con le streghe nel medioevo. Per arrivare al nero che porta sfortuna dei giorni nostri. Oscar invece è un gatto a chiazze bianco e grigio, la mascotte dell'ospedale Steere House in Rhode Island, negli States. Sembra un micio normale anche un po' sovrappeso, ma ha un dono. Gira di stanza in stanza, si guarda intorno, ma non si ferma con tutti. Solo in compagnia dei pazienti più gravi. Quelli a cui restano poche ore di vita. E' diventato famoso nel 2007 quando il dottor David Dosa ha scritto un articolo sulla sua 'capacità divinatoria' sul Giornale di Medicina del New England. Ai tempi il gattone aveva 'detto addio' a venticinque pazienti. Adesso siamo sulla cinquantina. Da allora ha fatto strada. Ha anche la sua pagina su Facebook con fan e detrattori. Accanto a chi ne celebra le qualità, c'è chi ipotizza - scherzando - che sia lui a uccidere i pazienti. A raccontare la vicenda un libro che s'intitola, 'Il regalo straordinario di un gatto ordinario' che, si legge sul popolare social network, è già nella top50 dei più venduti online. L'autore è il medico che l'ha scoperto. Una fonte autorevole. Non solo è geriatra, ma anche docente universitario alla Brown University, che cura i pazienti con demenza senile alla clinica. "Per loro è un conforto - ha detto - viene menzionato spesso anche nei loro testamenti". Il dottor Dosa non riesce a dare una spiegazione scientifica di quanto sta succedendo, ma ipotizza che il micione possa riconoscere l''odore della morte'. Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Storia di Rocky da Salerno a Carrara, 600 chilometri a quattro zampe per abbracciare il padrone Pisa, 22 gen. - (Adnkronos) - Gli ci sono voluti tre anni e 600 chilometri percorsi a quattro zampe, ma alla fine è riuscito a tornare a casa, dal suo padrone. E' la commovente storia di un pastore tedesco di 5 anni, di nome Rocky. Il cane era stato preso quando era un cucciolo dal siriano Ibrahim Fwal, un cittadino siriano che vive da tempo a Carrara. I due, scrive oggi 'La Nazione', stavano sempre insieme. Tre anni fa, durante una gita al mare, un gruppo di zingari rubò il cane, mentre il padrone faceva il bagno. Ibrahim da allora non ha mai smesso di cercarlo, ha messo annunci sui giornali e affisso volantini. Nel frattempo Rocky, forse abbandonato dai nomadi, era stato adottato da una famiglia di Salerno, che gli aveva attaccato una targhetta al collare, con nome e numero telefonico di riferimento in caso di smarrimento. Nei giorni scorsi, l'epilogo della storia. Rocky è stato trovato a Pisa da alcuni volontari, che hanno chiamato la famiglia salernitana. Poi, grazie al tatuaggio, sono riusciti a scoprire l'identità del padrone, che ha potuto riabbracciare il suo fedele amico a quattro zampe, che per andare da Salerno a Pisa aveva percorso 600 chilometri. Quando lo hanno trovato i volontari, Rocky aveva i polpastrelli laceri e sanguinanti. 11 Giornale scolastico Suggerita dal Prof. Donato Sisto ex Preside del Matteucci psicosi-hamburger Panini fatti con prodotti di scarto Da tgcom del 9.01.2010 Usa, scoppia la psicosihamburger Panini fatti con prodotti di scarto Un noto quotidiano americano apre un’inchiesta sulla carne con la quale si preparano i “panini nazionali” e, tra leggerezze compiute dalle autorità statunitensi, e la smaniosa ricerca del profitto delle aziende private, emerge un quadro preoccupante. Carni di scarto e aggiunte di ammoniaca per preparare gli hamburger e la salute dei consumatori pare messa in secondo piano. Sembrava poco più di una riflessione, quella fatta dal New York Times il 30 dicembre scorso, invece gli strascichi lasciati dall’articolo di Michael Moss si sono rivelati una bomba. Nel suo pezzo il giornalista si chiedeva a che punto fossero i controlli sulle carni destinate ai fast food dopo che, otto anni fa, il Dipartimento federale della sanità USA si è dovuto dare da fare per combattere l’Escherichia Coli (noto con il nome di E. Coli), batterio presente nell’intestino di alcuni animali a sangue caldo, e il rischio salmonellosi che, in diversi casi, avevano colpito i consumatori di hamburger. Dopo avere indagato un po’ di più, nei giorni a seguire, il caparbio giornalista ha scoperto che il Dipartimento dell’Agricoltura USA aveva suggerito alla Beef Products Inc. (colosso della commercializzazione delle carni) di usare ammoniaca per scongiurare il rischio batteri. Non solo, è pure emerso che al mercato dell’hamburger vengono destinate carni di scarto che, normalmente , vengono usate per la fabbricazione di cibo per animali o di olii per friggere. Il Dipartimento per il controllo dell’industria alimentare (USDA), sempre secondo il New York Times, avrebbe chiuso un occhio nonostante il Dipartimento della M&D - Matteucci & dintorni sanità avesse sollevato parecchi dubbi su quella che definiva “melma rossa”. Molta di questa carne sarebbe finita nelle reti commerciali dei giganti del fast food come Burger King e un’altra che viene definita “un colosso” della quale non si fa però il nome, le mense scolastiche dell’interna nazione ne avrebbero consumato oltre 2milioni e mezzo di chilogrammi. Una parte sarebbe stata invece destinata alle mense per poveri. L’ammoniaca viene usata anche per ritardare il processo di deterioramento della carne, permettendo alle industrie di risparmiare circa tre centesimi al chilo che, moltiplicati per la quantità che ne viene commercializzata ogni anno, fanno la ragguardevole cifra di circa 450 milioni di dollari (315 milioni di euro circa). Eldon N. Roth, presidente della Beef Products Inc è stato più volte sollecitato dai giornali ma non ha mai fornito risposte, continuando a trincerarsi dietro al più classico dei “no comment”. Oltre alle polemiche, negli USA non mancano neppure le implicazioni politiche poiché Moss attacca apertamente la gestione Bush, ritenendola responsabile di questo disastro alimentare. Giuditta Mosca Meditate gente meditate Anno XX n. 2 – febbraio 2010 In Italia ne ha parlato ad esempio Dissapore.com, che certo non ama la 'nota catena di fast food', e il blog 'Spinoza', che ha dedicato alla faccenda un topic del suo forum. E chissà quanti tra gli italiani che sono passati davanti a quei cartelloni hanno notato il logo, e quanti si sono chiesti cosa ci facesse lì. Il blogger del Guardian parla da innamorato dell'Italia e ci fa i complimenti per il nostro culto della cucina e dei sapori: "Gli italiani tengono alla superiorità dei prodotti e dei piatti locali con passione. Ecco perché mangiare in giro per l'Italia è un piacere tanto continentale. Il piacere sta nella diversità, non nell'omogeneità. Chi vuole mangiare la stessa cosa in tutto il mondo?". Insomma, una difesa delle nostre specialità locali e un attacco al pericolo di 'appiattire' tutta questa diversità in un unico panino. Ecco qual è l'errore in questo patrocinio secondo il blog del Guardian. E i commenti degli utenti britannici non sono da meno, parlano di "ipocrisia" nella scelta del Governo. Ma gli italiani cosa ne pensano? A giudicare dalla mail che ci ha inviato il Prof. Donato Sisto, ex Preside del Matteucci gli italiani non sembrerebbero molto teneri Ricostruire le scuole di Haiti La nota catena di fast food ha stretto un accordo con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) per promuovere il suo nuovo panino fatto apposta per i gusti italiani. "Carne 100% italiana, olio extravergine di oliva, Asiago Dop, Bresaola della Valtellina Igp, pancetta della Val Venosta, grano saraceno, cipolle di Tropea e carciofi romani". Questi gli ingredienti del panino, pubblicizzato sui cartelloni in tutta Italia, e garantiti dal patrocinio gratuito del Mipaaf. Sui cartelloni infatti c'è anche il simbolo del Ministero, che ha anche annunciato il lancio dell'iniziativa sul sito ufficiale. Quel simbolo in bella vista non è passato inosservato. L'ha notato l'autore del blog 'Word of mouth' del britannico Guardian, che critica senza mezzi termini l'iniziativa. "Un mostruoso atto di tradimento nazionale", lo definisce l'autore: "È chiaro che il signor Zaia non avvicinerebbe alla sua bocca mai un prodotto tanto offensivo per il palato a meno che non ci sia un fotografo nelle vicinanze". Il riferimento è alla foto che il Ministero ha diffuso, dove Zaia addenta il famigerato 'hamburger italiano'. Dal Ministero una campagna per raccogliere fondi. Il Ministero dell'Istruzione si mobilita e lancia una campagna per raccogliere fondi e ricostruire le scuole distrutte ad Haiti e borse di studio per far studiare studenti haitiani in Italiaa cura di Marta redatto venerdì 22.01.2010 Il Ministro dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, invierà lunedì una lettera a tutte le scuole per chiedere agli studenti italiani di aiutare i loro coetanei colpiti dal sisma e raccogliere fondi a favore delle Scuole di strada della Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia ad Haiti, per la ricostruzione di quelle andate distrutte e la realizzazione di nuove. L’iniziativa dal nome “La scuola per Haiti” mira a coinvolgere tutti i ragazzi italiani in una gara di solidarietà verso il Paese caraibico colpito di recente dal sisma, dove già prima del terremoto, 1 bambino su 2 non aveva accesso all’istruzione primaria. Il Miur ha pertanto istituito un conto corrente apposito dove ciascuna scuola, organizzando autonomamente incontri e iniziative informative, potrà versare il proprio contributo. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia, da 22 anni impegnata ad Haiti nell’aiuto ai bambini, con l’Ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien, unico sull’isola, un centro di riabilitazione per bambini disabili, un orfanotrofio con 600 12 Giornale scolastico bambini e Scuole di strada nei quartieri più degradati, punto di riferimento per 6.000 bambini dai 2 ai 16 anni, cui ogni giorno vengono assicurati acqua, cibo, cure mediche, istruzione, unica speranza per un futuro migliore. Ricostruire le scuole, costruirne di nuove, riprendere le attività didattiche significherà ridare ai bambini e ragazzi di Haiti un chiaro segnale di rinascita. Il Miur inoltre metterà a disposizione borse di studio per i ragazzi di Haiti che vogliono trasferirsi in Italia e studiare nel nostro Paese. “La catastrofe che ha colpito Haiti – ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini non può lasciarci indifferenti. E’ per questo che abbiamo deciso di mobilitarci per quella parte di popolazione più sensibile e che ci sta a cuore: i bambini. Ricominciare ad andare a scuola potrà aiutarli a superare un trauma così devastante come quello appena subito. Chiedo a tutti i ragazzi di aiutare i loro coetanei. L’obiettivo più urgente è ricostruire le scuole di strada, l’unico punto di riferimento per i molti ragazzi che ad Haiti sono in difficoltà. Inoltre metteremo a disposizione borse di studio per consentire loro di trasferirsi in Italia e studiare nelle scuole e nelle università del nostro Paese”. M&D - Matteucci & dintorni Francesca, Alessandro e Claudia Youssef e Andrea La Prof. Marchetti con Iannuzzo, Edoardo e Andrea Devoto -Oli Il Miur ha attivato il seguente conto corrente dove le scuole potranno versare il proprio contributo: Alessandro e Giuseppe Che vor’dì? Grazie a chi ci accoglie con un sorriso! lo trovi sull’IPhone Il Devoto-Oli 2010 è disponibile su iPhone e iPod Touch. Il primo vocabolario di italiano d'autore è disponibile da alcuni giorni sull’Apple Store per iPhone e iPod Touch per avere sempre con sé la versione integrale del famoso dizionario. LA SCUOLA PER HAITI MIN. ISTRUZIONE UNIVERSITA' RICERCA Conto corrente n. 1676207 IBAN: IT-71-G-07601-03200000001676207 Segreteria Cristian e Andrea Abbiamo chiesto alle nostre segretarie un veloce break lavorativo per poter regalare al nostro giornale questa foto serena e gradevole nonostante la mole di lavoro. Converrete che ne è valsa la pena. Grazie per il vostro lavoro. Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Robert e Alin Da alcuni giorni è disponibile sull’Apple Store la versione mobile per iPhone e iPod Touch del Devoto-Oli, lo storico vocabolario di italiano d’autore. Un nuovo modo per avere sempre con sé la versione integrale del vocabolario, strumento di consultazione fondamentale per chi lavora con la lingua, legge, scrive e studia. In poco tempo l’applicazione ha avuto moltissimi download da tutto il mondo, con commenti entusiastici dai primi utilizzatori. Il Devoto-Oli per iPhone unisce il meglio della tecnologia e quello della lessicografia: l’applicazione infatti valorizza il contenuto di alto rigore scientifico attraverso una consultazione immediata e personalizzata. L’utente ha a disposizione ben 150.000 definizioni (di cui 400 neologismi di attualità, tratti dal linguaggio politico, economico, televisivo, giornalistico, gergale, delle nuove tecnologie e delle nuove mode e tendenze) con indicazioni grammaticali, trascrizione fonetica, suddivisione in sillabe, frasi idiomatiche, etimologia e 13 Giornale scolastico datazione delle parole. In una schermata a parte si trovano invece i sinonimi e contrari oltre che la declinazione di tutte le parole e la coniugazione di tutti i verbi. Particolarmente utile l’audio dei forestierismi, di cui viene fornita sia la pronuncia italiana che quella in lingua originale. Infine, la funzione “Scuoti la parola” permette di giocare con le parole sfruttando la ricerca casuale data dallo scuotimento dell’iPhone. «Il successo di uno strumento di edutainment come l’applicazione del Devoto-Oli per iPhone è un fenomeno interessante», sostiene Francesca Panzarin, responsabile della Divisione Varia di Mondadori Education. «Il fatto che un vocabolario sia tra le applicazioni più redditizie accanto ai navigatori satellitari e ai giochi a pagamento deve farci riflettere sulle nuove opportunità offerte dal mercato mobile, in continua evoluzione anche nelle modalità d’uso degli utenti. Noi infatti stiamo già lavorando a nuove release, anche per venire incontro ai suggerimenti degli utilizzatori». tag: devoto , oli , vocabolario di italiano , applicazione , iphone , ipod touch , dizionario , apple store , tecnologia M&D - Matteucci & dintorni cortese e, sorseggiando insieme un caffè, abbiamo parlato dell’accaduto, evento del resto da me rilevato più volte su diverse autostrade. La spiegazione della stata la seguente: “Per evitare di essere sanzionati per eccesso di velocità è sufficiente passare a velocità inferiore ai 130 Km/h sotto i segnalatori del safety tutor che fanno la media dei due valori”. Questa spiegazione mi ha lasciato interdetto, com’è infatti possibile confondere la velocità media con la media delle velocità? Il safety tutor calcola la velocità media ovvero il rapporto tra lo spazio percorso ed il tempo impiegato a percorrerlo (v=s/t) come se l’automobilista mantenesse una velocità uniforme per ogni singola tratta soggetta a controllo, velocità che non corrisponde alla velocità tenuta lungo tutta la traiettoria consentendo pertanto un sorpasso a velocità superiore al limite fissato a patto di recuperare in tempo prima del termine del tratto e purché non si superi il limite di molto (e non vi sia un autovelox fisso o mobile). La media delle velocità, viene invece determinata sommando due o più velocità istantanee e dividendo per il numero delle rilevazioni non tenendo conto di quanto accade in momenti diversi. Il conducente così si illude di poter viaggiare impunemente ad alta velocità salvo poche centinaia di metri. Furbi e safety tutor Quando l’ignoranza o la superficialità possono provocare situazioni di grave pericolo Non sono riuscito a convincere il giovane automobilista che, poco dopo, si è allontanato sgommando sulla sua auto da almeno 70.000 euro. E’ evidente che un comportamento che tenga conto solo delle velocità di entrata e di uscita dal tratto controllato risulta fuorviante e potrebbe costare caro in termini di Euro e di Punti, senza contare il rischio di provocare incidenti. di Donato Sisto Meditate gente, meditate e ….. studiate. Alcuni giorni orsono percorrevo un tratto autostradale della Roma Pescara quando improvvisamente, a poche decine di metri da uno dei cartelli indicatori del safety tutor, l’autovettura che mi precedeva frenava violentemente quasi provocando un tamponamento a catena evitato solo per prontezza di riflessi. Poco dopo, al vicino autogrill ho avuto modo di incontrare l’automobilista autore della frenata , giovane distinto molto Assistenti tecnici Cinzia, Fabiola e Salvatore Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Riforma della scuola Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo alla riforma dell'istruzione secondaria superiore, che entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico per le prime classi e che prevede sei licei, incluso quello musicale, più ore di matematica e lingue straniere e una maggiore autonomia delle scuole. Una riforma "globale", l'ha definita il presidente del consiglio Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri. "La scuola superiore necessitava di una riforma perché sforna ragazzi che non avendo accesso all'Università si immettono nel mondo del lavoro", ha detto Berlusconi. Secondo il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, si tratta di un intervento "epocale", che non ha "impronta ideologica" e che privilegia la qualità alla quantità. Ma la riforma ha suscitato le critiche delle organizzazioni studentesche e di organizzazioni sindacali. "La riforma è fatta per fare cassa, proprio su questo punto il ministro tenta una difesa che non ha argomentazioni: il riordino della scuola secondaria è figlio prima di tutto dell'esigenza di risparmiare sulla scuola pubblica", scrive in una nota la "Rete degli studenti", che annuncia una giornata di mobilitazione il 20 febbraio. La riforma supera l'impianto della legge Gentile del 1923 e, rispetto al vecchio sistema che prevedeva il liceo classico, artistico e scientifico oltre al magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, introduce anche un liceo musicale e coreutico e un liceo delle scienze umane. I Cobas hanno già proclamato uno sciopero nazionale con manifestazione a Roma il 12 marzo contro le iniziative del governo per la scuola. "Si cancellano o si immiseriscono materie importanti di studio, si tagliano ore di insegnamento cruciali (in media 4 ore settimanali in meno), si sopprimono laboratori e esperienze pratiche professionalizzanti, si cacciano decine di migliaia di precari, eliminandone il posto di lavoro, soltanto in nome del Dio Risparmio", ha detto il portavoce dei Cobas Piero Bernocchi in una nota. "NON PIU' ISTRUZIONE DI SERIE B" Tra le altre novità, nel liceo classico l'insegnamento della lingua straniera sarà esteso a tutti i cinque anni e vi saranno più ore di scienze e matematica mentre nel linguistico l'insegnamento di tre lingue straniere partirà sin dal primo 14 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni Il caso Morgan anno e dal terzo anno fino a due materie saranno gradualmente impartite in lingua straniera. Il liceo delle scienze umane prevede la presenza di materie giuridiche ed economiche. Più spazio anche al latino, obbligatorio nei licei classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane, mentre facoltativo negli altri licei. Tutti i licei prevedranno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel quinto anno, salvo alcune eccezioni nel liceo classico (31 ore negli ultimi tre anni per rafforzare la lingua straniera), nell'artistico (fino a 35 ore) e nel musicale e coreutico (fino a 32 per materie pratiche ed esercitazioni). Per quanto riguarda gli istituti tecnici, circa 1.800 in Italia con complessivamente 863.000 alunni, dagli attuali 10 settori si passerà a due settori: economico e tecnologico. L'orario settimanale prevedrà 32 ore di lezione, al contrario delle attuali 36 che hanno però una durata di 50 minuti. La riforma sancisce la centralità delle attività di laboratorio e, relativamente agli indirizzi del settore tecnologico, la presenza di insegnanti tecnico-pratici nella misura oraria crescente dal primo al quinto anno. In margine al vespaio suscitato dall’intervista in cui Morgan (Marco Castoldi) dichiara apertamente e nella più becera incoscienza di assumere cocaina ma non per sballare – dice lui - ma per terapia, abbiamo raccolto alcune reazioni al caso come quelle di Porta a Porta o di alcune lettere ai direttori. Marco Castoldi spiega che si è trattato di «un fraintendimento». «Non dico di non avere detto quelle cose - ha spiegato a Porta a Porta - ma è stato frainteso lo spirito». Gli ha detto Don Mazzi: «Quel giorno eri fatto e non ti sei controllato»; mentre nella stessa trasmissione il Ministro della gioventù Giorgia Meloni l'ha tacciato di aver avuto «un approccio troppo leggero su un tema troppo pesante». Morgan ha smentito definendo l'intervista "carpita", sottolineando il suo no alle droghe. Ma il direttore di "Max" Andrea Rossi ribatte: "L'intervista era concordata ed esistono due ore di registrazione. Morgan, una volta visto il putiferio scatenatosi, ha parlato di "trappola", dicendosi "molto sconcertato ed amareggiato, anzi profondamente addolorato, per non dire disperato, per le frasi che mi sono state attribuite". E Andrea Rossi direttore di Max: "Sono altrettanto sconcertato e amareggiato dalle parole di Morgan; L'intervista non è stata per nulla carpita e tanto meno è stata tesa una trappola. Il servizio, in lavorazione da tempo, è stato pienamente concordato" ed è avvenuto comodamente a casa dell'artista, così come lui desiderava. Caso Morgan La vera terapia? Quella del silenzio Incrementate poi le ore di inglese e introdotto l'insegnamento di scienze integrate (scienze della terra e biologia, chimica, fisica). Secondo il ministro Gelmini con la riforma, per la prima volta l'istruzione tecnica smette di essere "di serie B". Per quanto riguarda infine gli istituti professionali si passa dagli attuali cinque settori e 27 indirizzi a due macrosettori, con complessivamente sei indirizzi. La riforma prevede poi un potenziamento delle attività di didattica laboratoriale e di stage e tirocini. Fonte: www.reuters.it d ALDO GRASSO Mai avremmo immaginato che un giorno il Festival di Sanremo sarebbe diventato la misura etica del nostro Paese. Se ti comporti bene, puoi andare a! Festival, se ti droghi no. Se ti ravvedi, vediamo di lasciarti una porta aperta, se dici «chissenefrega», allora resti a casa. Che strano Paese: bisogna stare più attenti alle imposizioni dei direttore di Ramno Mauro Mazza, de! direttore del Festival Gianmarco Mazzi o alle offerte di redenzione di don Mazzi? Ammazza, oh! ...E anche questa storia, iniziata come tragedia, è finita allegramente in farsa. Persino con una soluzione tipicamente nostrana auspicata dai vertici Rai: Morgan potrebbe partecipare al Festival di Sanremo ma non in gara. Lo ha detto Bruno Vespa nel corso della trasmissione Anno XX n. 2 – febbraio 2010 «Porta a porta», dedicata appunto alle controverse dichiarazioni sulla droga rilasciate da Marco Castoldi. ...Se uno come Morgan, dopo aver passato la vita a coltivare l'immagine dell'artista maledetto, dopo essersi costruito un'identità di trasgressivo e di personaggio fuori delle regole, nel momento più drammatico della sua vita si fa prima intervistare da Diaco e poi partecipa come ospite d'onore al salotto più tradizionalista della nostra tv, allora significa che la droga fa davvero male. Ragazzi, statene alla larga. La cura di disintossicazione che Morgan dovrebbe fare è quella del silenzio, della discrezione, della riservatezza. E ricordarsi che spesso in tv, come cantava un suo idolo, Fabrizio De André, «la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio...». Corsera 5.2.10 Ipocrisia in tv Morgan no, Tyson sì Stamani alla radio ho sentito Emanuela Falcetti fare l'incredibile considerazione che mentre non fa scandalo che uno stupratore come Tyson possa andare a Sanremo, che ci vada Morgan sì perché questi sarebbe famoso (come se Tyson, all'epoca dei fattacci non lo fosse!). Semmai aggiungerei che mentre Morgan nuoce soprattutto a sé stesso con certi comportamenti, Tyson infliggeva i suoi esecrabili pugni alle sue vittime che in nulla erano responsabili per i suoi fallimenti! Possibile che in questo paese sessista e misogino lo stupro sia cosa così sottovalutata che anche al Grande Fratello possa impunemente essere più volte mimato dal concorrente Mauro un atto sessuale "forzoso" senza che le donne che ne discutano... ? Bruna Gazzelloni Da DNews del 5.2.10 Fabrizio Moro Fabrizio Moro taglia corto: la droga fa male e bisogna dirlo a chiare lettere. Che pensa di Morgan? «Non me la sento di accusarlo ma quando si lanciano messaggi è bene essere coerenti e confermare le proprie parole. Detto questo spero che lo riammettano in gara perché è un grande artista». Lei in passato ha confessato di aver fatto uso di stupefacenti. Perché lo ha fatto? «Volevo portare la mia testimonianza diretta e lanciare un messaggio ai giovani. Sono cresciuto con gente più grande di me e ho fatto quello che ho fatto. Ho sbagliato e ho pagato sia dal punto di vista fisico che psicologico. Fa parte del mio passato ma è bene che i giovani sappiano quanto è pericolosa la droga». 15 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni Dalla Sede succursale di Via delle Isole Curzolane Anno XX n. 2 – febbraio 2010 La nostra prima donazione al Matteucci Il piccolo bar interno Gli alunni della Succursale di Via delle Isole Curzolane hanno preparato tre articoli che vi sottoponiamo. Dalla Sede di Via Isole Curzolane IL FAIR PLAY Accoglienza in Istituto Il Prof. Cesare Marongiu fiduciario della succursale di Via delle Isole Curzolane 71 col coordinatore Nino Ferri Sala Proff. Il Prof. De Palo docente di Costruzioni tra gli alunni Alessandro Bressi e Simeone Bianconi 2AProg.5 e il coordinatore Nino Ferri ultimo a dx. Il fair play è un principio non scritto, ma dettato da un codice d’onore presente in molti sport e nella vita quotidiana. Inoltre la parola fair play rispecchia l’acutezza di lealtà. Fair play è il nome di un impegno ufficiale preso dalla FIFA per aumentare l’etica all’interno del calcio e per prevenire la discriminazione in questo sport. Il fair play deve essere un comportamento che vada anche al di fuori dello sport per migliorare e migliorarsi nella vita e per affinare la condotta all’interno di un gruppo. I PRINCIPI DEL FAIR PLAY NELLO SPORT: • Giocare per divertirsi • Agire con lealtà • Attenersi alle regole del gioco • Portare rispetto ai compagni di squadra, agli avversari, arbitri e spettatori • Accettare la sconfitta con dignità • Rifiutare la corruzione, il doping, il razzismo, la violenza e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport • Denunciare coloro che tentano di screditare lo sport • Onorare coloro che difendono la buona reputazione dello sport. I PRINCIPI DEL FAIR PLAY NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI • Rispettare le persone • Avere rispetto delle regole • Aiutare chi è in difficoltà • Rispettare l’ambiente Alessandro Bressi e Simeone Bianconi 2AProg.5 In una classica giornata scolastica,mentre parlavamo di cose che per noi riguardavano la semplice quotidianità,ci è stato fatto presente con una circolare da parte della dirigenza scolastica che nel giorno 15/10/2009 potevamo finalmente fare qualcosa per chi è meno fortunato di noi: DONARE IL SANGUE. Ogni anno la Prof. Daniela Simeone cura molto attentamente i minimi particolari di questa manifestazione umanitaria, cercando di coinvolgere e sensibilizzare tutta la nostra sede. Alle ore 8:00 ci siamo recati presso la sede centrale di via delle Vigne Nuove 262,chi con entusiasmo chi con un po' di paura, poi superata pensando al bel gesto che si stava per compiere. Dopo un po' di burocrazia ed esami di routine,c'è stato riconosciuto il nostro stato di buona salute........E VAI COL PRELIEVO PER SALVARE UN' ALTRA VITA............ Anche se potevamo sembrare tanti eravamo sempre troppo pochi !!! VI ASPETTIAMO TUTTI A PRIMAVERA PER ACCENDERE UNA STELLA DI SPERANZA : Per questa splendida giornata si ringraziano: I MEDICI, GLI INFERMIERI,TUTTA L'EQUIPE ed un particolare ringraziamento al Prof. Andrea Pipitone grande promotore di questa manifestazione. Sonia Coleti e Daniele Fiocca 2AProg.5 16 Giornale scolastico Ancora dalla Succursale Isole Curzolane Tendenze giovanili M&D - Matteucci & dintorni Lo psicologo per te La moda giovanile ci regala “I Truzzi”: generazione di teenagers dove le cose più importanti sono possedere una maglietta Baci & Abbracci e una mutanda Dolce & Gabbana. Guai a non averli! Si rischia l’esclusione dal branco. Altri dettagli della loro tendenza sono il classico orecchino 3mila carati per il genere maschile e un paio di lunghi lampadari per il genere femminile. L’espressione ha una c’erta rilevanza per i sostenitori di questa moda, che non esita a mandare baci ovunque, così spiegando il loro interessamento alla marca sopra indicata. I colori tipici di questa specie sono in particolare; Rosa, Nero, Oro, Argento, Azzurro e Verde vomito; con i seguenti abbinamenti : Rosa Nero Oro o Argento per USCIRE; Rosa Azzurro e Verde per la CASA. VOLETE RICONOSCERLI??? Se sentite un soave odore di chanel n° 5 state pur certi di avere un truzzo nelle vicinanze. Tanta vanità e superficialità non realizzano la felicità della nostra generazione, per questo speriamo e ci auguriamo che oggi i ragazzi non tendano ad omologarsi a queste tipologie così, e comunque sia si spera che anche loro, crescendo, cambieranno, acquisiranno valori e saranno buoni padri e madri di famiglia. Va bene differenziarsi uscire dalla massa ma pare proprio che le nuove generazioni crescano sempre peggio. Non è fare di tutta l’erba un fascio , ma sarebbe interessante capire perché a volte si arriva a certi estremi. Fiocca, Coleti, Bressi e Bianconi 2° prog.5 Geometri. Succursale Isole Curzolane Sulla vetrata del corridoio che porta in presidenza nella sede centrale c’è il manifesto sull’Ascolto e Consulenza psicologica (ex CIC). E’ un avviso importante perché questo servizio psicologico gratuito, negli anni scorsi, ha risolto molti problemi connessi al sereno sviluppo di ciascuno specialmente nei rapporti interpersonali scolastici e familiari. E’ aperto a tutti. Il futuro del nostro giornale passa anche da qui Nasce RANDOM4 il giornale degli studenti del IV Municipio Anno XX n. 2 – febbraio 2010 C’è già il titolo: RANDOM4, e sarà coordinato dal periodico “La Quarta” Sarà il primo mensile per i ragazzi del IV Municipio. Sono invitati tutti gli alunni delle scuole superiori della zona. L’ invito a collaborare dice: Se hai dai 14 ai 25 anni, ami scrivere e magari fai già parte di qualche rivista scolastica, non puoi perdere l’appuntamento con Agorà.it! . Avrai la possibilità di pubblicare i tuoi articoli e i tuoi disegni sulla nostra piazza virtuale e sulla rivista Random 4, che inizierà la propria attività a Gennaio. Cultura, Musica, Spettacolo, Cronaca, Spunti di dibattito su temi d’attualità, ma anche vignette e spazi artistici per chi ami disegnare, insomma, ce n’è per tutti i gusti. Una Redazione formata da voi! Indipendente e carica di passione, che vuole rappresentare un’occasione per collaborare e conoscere tanti ragazzi diversi che lavoreranno insieme con voi! Contatta subito l’indirizzo e-mail / msn messenger: [email protected] Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Come hanno già fatto l’Aristofane e altri istituti ci saranno due rappresentanti che coordineranno le notizie nel comitato di redazione. Per ora mancano proprio quelli del Matteucci che, data la composita struttura dell’Istituto con due succursali potrà proporne due per sede. Roma, 18 dicembre 09. Liceo Aristofane. Un momento della riunione interscolastica del IV Municipio per dar vita ad una testata scolastica unica. Il 18 dicembre scorso presso il vicino Liceo Aristofane riunione strategica per una collaborazione tra giornali scolastici. L’intenzione è quella di dar vita ad un giornale interscolastico del IV Municipio. 17 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Settimana dello studente e attività di recupero Il Comune di Roma Municipio Roma XVII in collaborazione con l’Associazione Culturale I Cerchi Magici indice il concorso musicale: FESTIVAL DELLE BAND EMERGENTI Il progetto “FESTIVAL DELLE BAND EMERGENTI” si prefigge di valorizzare nelle nuove generazioni l’impegno, la creatività, la ricerca, la sperimentazione e l’elaborazione musicale, l’originalità della proposta nei vari stili musicali che vanno dal rock al pop dalla world music al rap,dalla tecno al jazz ecc al fine di scoprire e far emergere nuovi talenti. La manifestazione è ideata per creare momenti di arricchimento culturale e di socializzazione, dando la possibilità di esprimere i propri sentimenti, la propria sensibilità tramite il linguaggio universale della musica. L’iscrizione alla manifestazione è completamente gratuita. Il modulo di iscrizione ed il regolamento possono essere scaricati dal sito del Municipio Roma XVII all’indirizzo www.comune.roma.it/municipi/XVII, o da quello dell’Associazione Culturale “I Cerchi Magici” all’indirizzo www.icerchimagici.it. Nella circolare esplicativa a firma del Preside Prof. Michele de Gaetano del 1 febbraio 2010 si comunica che, con delibera n. 41 punto 3 del Collegio dei docenti del 28/01/2010 è stata autorizzata la settimana dello studente da mercoledì 10 febbraio a martedì 16 compreso. Pertanto le lezioni curricolari saranno sospese per consentire l'attività di recupero nei confronti degli alunni che hanno riportato gravi insufficienze nella classificazione interperiodale e, contemporaneamente, l'effettuazione di ogni forma di attività liberamente scelta dagli studenti e concordata con l'Ufficio di Presidenza. Per questioni di tipo organizzativo, i docenti effettueranno il proprio orario di servizio,osservando ciascuno il proprio orario di lezione, prioritariamente con gli alunni che devono effettuare il recupero. Gli alunni che nella classificazione quadrimestrale hanno riportato una grave insufficienza (dal 4 in giù ) effettueranno con i propri insegnanti, nell'arco di ciascuna giornata, le ore di quelle discipline in cui hanno riportato l'insufficienza grave. Gli alunni che non hanno riportato insufficienze gravi svolgeranno esclusivamente le attività organizzate nell'Istituto. Tutte le attività , comprese quelle di recupero, si concluderanno alle ore 13,30. Tutti gli alunni sono tenuti ad essere presenti a scuola dalle ore 8,00 e a presentarsi puntualmente in classe per l'appello della prima ora. Alle ore 13,25 ciascun alunno rientrerà nella propria classe per l'appello di fine giornata che, pertanto, è affidato al docente con la sesta ora di lezione. Relativamente all'attività di recupero, è consentito attuare forme di flessibilità didattica ed oraria proposte congiuntamente dai docenti e dagli alunni e autorizzate dall'ufficio di Presidenza. I docenti con la settima e ottava ora di lezione attueranno la flessibilità oraria, nell'arco della settimana, secondo le esigenze dell'Istituto. II Dirigente Scolastico invita tutte le componenti della scuola ad una partecipazione attenta e responsabile. L'UOMO CHE POTREBBE SALVARE IL MONDO Il fondatore di Slow Food e Terra Madre ospite a Vittorio Veneto Vittorio Veneto - Grande attesa per l'evento che vedrà arrivare in città una delle 50 persone che, secondo il quotidiano The Guardian, potrebbero salvare il mondo. Tra i 50 nomi, oltre a politici come Angela Merkel, Al Gore e il sindaco di Londra Ken Livingstone, c'è , unico italiano, il nome di Carlo Petrini (http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Petrini) fondatore di Slow Food (e presidente della Fondazione Terra Madre (http://www.terramadre.info/pagine/). Nella motivazione della presenza di Carlo Petrini nella lista dei 50 di The Guardian di legge che è "l'unico attivista anti McDonald's che abbia accesso agli uffici di David Cameron, David Milliband, Carlo d'Inghilterra, Al Gore e Barack Obama". Il fondatore di Slow Food "è ammirato da buongustai facoltosi per il suo impegno nella promozione della qualità del cibo, delle produzioni agroalimentari su piccola scala, della riscoperta della convivialità e di uno stile di vita dai ritmi meno frenetici". Carlo Petrini sarà dunque a Vittorio Veneto nella serata di lunedì 8 febbraio, alle 18.30 presso l’aula magna del Collegio Dante. L'intervento del fondatore di Slow Food, associazione che conta 100.000 iscritti in 130 Paesi, sarà introdotto da Gino Bortoletto, presidente di Slow Food Veneto, e dal Sindaco di Vittorio Veneto, Gianantonio Da Re. Moderatore della serata sarà il giornalista di Rai3, Gilberto Squizzato. Terra Madre, titolo del libro di Petrini edito dalla Giunti Editori, è anche il meeting mondiale tra le Comunità del Cibo che si svolge dal 2004 e che ha messo in contatto fra loro migliaia di piccoli agricoltori, produttori, cuochi, educatori e giovani di 150 paesi. Claudia Borsoi 18 Giornale scolastico Un film da vedere M&D - Matteucci & dintorni culturale, traspare nel film un grande amore per la musica: eseguire il concerto di Ciaikovskj è un fine, un traguardo ora raggiungibile per realizzare il sublime musicale; è, nello stesso tempo, un mezzo per rilegittimarsi tutti, maestro ed orchestrali, per ridare senso e dignità alla propria vita. Ed è semplicemente commovente l’esecuzione di quel concerto, musica ed immagini che esplodono, insieme, dallo schermo, fondendo le emozioni dello spettatore con quelle dei personaggi. Una favola narrata con toni ora drammatici, ora grotteschi, ora decisamente comici. Veramente coinvolgente. Francesco Cinanni Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Incontro con Gianni Mottola autore di "Vita di note Note di vita" Lavori estivi all'estero In questi giorni è nelle sale cinematografiche Il concerto, un film del regista rumeno Radu Mihaileanu, noto come autore del tragicomico Train de vie. Il concerto narra di un grande direttore d’orchestra del Bolshoi, Andrei Filipov, umiliato e scacciato dagli organici del teatro durante il regime brezneviano, perchè si era rifiutato di allontanare dall’orchestra tutti i musicisti di origine ebraica. Dopo trent’anni, ridotto a fare le pulizie nello stesso teatro, Filipov intercetta e nasconde un fax con il quale il prestigioso teatro Le Chatelet di Parigi invita l’orchestra del Bolshoi per un concerto: a questo punto Filipov mette in atto un piano con il quale realizza il proprio riscatto di uomo e di artista. Ritrova e riunisce i vecchi musicisti del Bolshoi, scacciati come lui e ridotti ad esercitare i mestieri più vari e ad arrangiarsi per vivere; in modo rocambolesco li porta a Parigi, dove, spaccia se stesso come il vero direttore ed i suoi amici per i veri orchestrali del Bolshoi; e finalmente, dopo varie vicende e dopo avere raggirato tutti, a cominciare dal direttore del Le Chatelet, riesce a tenere il concerto: senza avere minimamente provato (e la solista di violino non lo aveva mai eseguito prima), direttore e musicisti compiono il miracolo di un’esecuzione straordinaria, che conquista il pubblico e procurerà addirittura delle repliche. In particolare per Filipov il Concerto per violino di Ciaikovskj, costituirà la sua redenzione di fronte a se stesso, alla moglie, ai suoi amici orchestrali, agli ottusi dirigenti del Bolshoi e, soprattutto, alla solista, giovane dalla delicata bellezza, alla quale è legato da oscure vicende personali che si sveleranno durante il film. A parte la satira nei confronti dell’attuale regime russo, nel quale comandano beceri arnesi del vecchio regime insieme ad oligarchi arricchitisi misteriosamente, tutti privi della minima sensibilità Lavori estivi all'estero: in Finlandia a cogliere le fragole Siamo ancora in pieno inverno ma in Finalndia le aziende agricole si stanno già organizzando per reclutare personale. Ecco un'occasione per fare un'esperienza di lavoro all'estero, guadagnare e conoscere la Finlandia In estate sono tanti i giovani che scelgono una meta all'estero in cui fare una prima - il più delle volte non qualificata - esperienza di lavoro. E' un'occasione per uscire di casa, guadagnare qualcosa e fare pratica con una lingua straniera (in Finlandia parlano tutti inglese). Per la prossima stagione estiva alcune aziende agricole si stanno già mobilitando e le offerte di lavoro cominciano ad essere gestite dalle sedi Eures italiane. Alanne and Keskikylä's farms è un'azienda agricola di Paimo, nel sud della Finlandia che in 65 ettari coltiva fragole e piselli. Per la stagione estiva 2010 è alla ricerca di 70-80 persone da impiegare nella raccolta dei prodotti agricoli, attività che impegna circa 6 settimane a cavallo dei mesi di giugno e luglio. Dopo questo periodo, chi desidera prolungare il lavoro può essere impiegato nella raccolta di altri ortaggi. Vitto e alloggio sono disponibili presso l'azienda agricola al costo di 2,50€ al giorno. Per inviare il c.v. o ricevere maggiori informazioni fare riferimento a Pietro Ruggiero [email protected]) o Graziella Massi ([email protected]) referenti Eures per questa offerta di lavoro. Tratto da www.studenti.it 17 dicembre 09 Aula Magna Matteucci Incontro-dibattito con il musicista Gianni Mottola autore del libro “Vita di note, note di vita. Erano presenti le classi prime, seconde e terze. L’incontro è stato inframmezzato da brani musicali di cui è autore lo stesso musicistascrittore. È una vita fatta di note quella di Gianni Mottola, al suo primo romanzo, quella che ci racconta in questo diario che porta a rivivere la nascita di un amore: amore per la chitarra e, più in generale, per la musica. Tutto ciò che accade intorno al protagonista è solo contorno, inserito nella narrazione solo perché influisce sull’unica vera protagonista di questa storia: la musica. Dalla fatica delle prime lezioni, ai primi successi, alle delusioni, alle difficoltà dei rapporti con una famiglia che non condivide la scelta di coltivare la chitarra non solo come un passatempo. Al contrasto con la vita di tutti i giorni, per poi trovare la propria strada anche in quelle difficoltà quotidiane grazie, ancora una volta, alla chitarra. E poi la ricchezza dei rapporti con chi nel mondo della musica ci vive... Una Vita di note – Note di vita è una canzone d’amore che insegna a portare avanti le passioni, anche quando sembra difficile, perché i sogni, spesso, si avverano. L’autore così sintetizza il suo messaggio ai giovani: Trasfondere la 19 Giornale scolastico passione nella propria vita garantisce alla nostra esistenza, non solo un arricchimento sul piano personale, ma un mezzo indispensabile per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Con l'assenza di entusiasmo "il voglio fare" diventa "devo fare", e l'iniziativa si trasforma , inevitabilmente, in una imposizione che ci priva di ogni libertà. La nostra innata curiosità, fortunatamente, incoraggiando l'approfondimento, coinvolge il nostro io più recondito che, chissà per quale arcano meccanismo, come un detonatore, innesca quello stato d'animo che definiamo: passione. Ecco che, gli ostacoli del nostro quotidiano: studio, lavoro e relazioni, con questo ingrediente di vita, assumono un peso diverso. La passione, nostra mongolfiera multicolore che ci solleva dal carico delle difficoltà, è il filo conduttore del mio romanzo "Vita di note - Note di vita". Gianni Mottola è nato a Roma il 3 marzo del 1955; si è diplomato al Conservatorio di “S. Cecilia” in chitarra classica. È autore di composizioni originali per chitarra, di musica da camera e del metodo per chitarra Finalmente suono (Cantoberon). Ha tenuto, e tiene, concerti in diverse formazioni musicali. Insieme ai maestri della compagnia “I frastagliati” ha inciso Ab origine, un cd dove è possibile ascoltare i brani più significativi della tradizione partenopea. Da giannimottola gruppo albatros Gianni Mottola VITA DI NOTE - NOTE DI VITA Prezzo: € 13.50 Numero pagine: 150 Accompagnati da Beethoven Auditorium Via della Conciliazione 14 dicembre 09. Circa 250 tra alunni e professori della Sede succursale di Via delle Isole Curzolane si sono recati presso il prestigioso auditorium di Via della Conciliazione ad ascoltare l’Orchestra Sinfonica di Roma diretta da Francesco La Vecchia. Francesco La Vecchia è un direttore ben conosciuto al Matteucci per aver portato due anni fa la sua orchestra nella sede succursale di Via Rossellini tra l’entusiasmo di alunni e proff nel godere da vicino la presenza di violini, violoncelli oboi, ottoni, gran casse. La Vecchia ha diretto LUDWIG VAN BEETHOVEN nella M&D - Matteucci & dintorni Sinfonia n. 6 in Fa Mag. "Pastorale" Op. 68 facendo assaporare i vari tempi di questa sinfonia che lo stesso Beethoven volle titolare: Sentimenti Felici che nascono nell'uomo. all'arrivo nella campagna. Allegro ma non troppo Scena presso il ruscello. Andante molto mosso. Felice ritrovo di contadini. Allegro Tempesta. Allegro. Canzone dei pastori: gioioso. Ringraziamento dopo la tempesta. Allegretto. A seguire la Sinfonia n. 37 La Mag. Op. 92 con i tempi: Poco sostenuto. Vivace. Allegretto Scherzo: Presto. Trio, Allegro con brio Un particolare grazie agli organizzatori da parte di tutta la comunità del Matteucci. Il 27 novembre alla Biblioteca Flaiano La dottrina sociale della Chiesa e l'economia solidale Il 27 novembre 09 presso la Biblioteca Ennio Flaiano, in via Monte Ruggero 39 a Roma, il forum "La dottrina sociale della Chiesa e l'economia solidale. L'esempio della solidarietà", con un intervento su: "Sussidiarietà, microcredito e cooperazione internazionale. I ragazzi del Matteucci hanno collaborato con letture sceniche. L’incontro è stato scandito dagli interventi: ore 9.00: Saluto del Direttore delle Biblioteche di Roma Dr. Alex Voglino ore 9.15: Saluto e presentazione del progetto D.ssa Marisa Spasiano Direttrice della Biblioteca "Ennio Flaiano" Prof. Michele De Gaetano Preside dell'ITCG statale "Carlo Matteucci" di Roma ore 9.30: "Dottrina sociale detta chiesa ed economia sodate di mercato" Dr.Pier Paolo Saleri Coordinatore del Comitato Scientifico della Fondazione Italiana Europa Popolare ore 10.00: "Crisi finanziaria e recessione" D.ssa Antonella Crescenzi Dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento delle Politiche Comunitarie Anno XX n. 2 – febbraio 2010 ore 10.30: "Progresso senza aggressività: un progetto possibile? " Dr. Riccardo Colasanti, Amministratore Delegato Unicaritas ore 10.45: "L'esperienza detta Comunità di Sant'Egidio", D.ssa Filomena Imperato ore 11.00: "Sussidiarietà, microcredito e cooperazione internazionate: L’esperienza Amanida" Silvia Corti e Roberto Gamberini operatori di Amanida Onlus ore 11.15: "Letture sceniche" con la partecipazione degli studenti dell'ITCG statale "Carlo Matteucci" Un particolare ringraziamento va alla Prof. Luciana Burlin che ha dato modo all’Istituto di venire a contatto di realtà non sempre facili e di persone che dedicano molta parte della loro vita al servizio di chi è meno fortunato. Diamo a proposito un breve cenno sull’Associazione Amanida Onlus L’associazione AMANIDA ONLUS (Onlus significa Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) viene fondata nel novembre 2006, per dare una struttura formale al lavoro di sostegno allo sviluppo che alcuni volontari,già da anni, andavano svolgendo in Eritrea. AMANIDA ONLUS sostiene l’asilo d’infanzia “AMANIDA” di Barentu che ha iniziato la sua attività nel 1998; Oggi la scuola materna è frequentata da 250 bambini, e con loro lavorano 5 insegnanti. Barentu, con i suoi circa 30.000 abitanti, è la terza città dell’Eritrea, dopo Asmara e Keren. Il Progetto di sostentamento dell’asilo d’infanzia AMANIDA, nato anch’esso prima della costituzione della ONLUS, prevede anche, e questo è il punto qualificante del progetto, di fornire un pasto a tutti i bambini che lo frequentano sui due turni giornalieri, e cioè circa 250. Amanida Onlus CF 97444840587 c/c Postale 80368608 Sede Via Val D’Ossola, 10 - 00141 Roma Puoi scaricare questo giornale da www.itcmatteucci.it 20 Giornale scolastico M&D - Matteucci & dintorni Anno XX n. 2 – febbraio 2010 Scuola aperta La scuola continua a dimostrarsi un forte antidoto alla vecchiaia. Nelle foto l’inossidabile Prof. Blasi, ragazza tra ragazzi. DOMENICA 7 marzo 2010 apertura straordinaria straordinaria sia in sede centrale (Via Vigne Nuove, 262), sia nelle sedi succursali (Via Roberto Rossellini, 5/11) e (Via delle Isole Curzolane 71 – CORSO GEOMETRI), DALLE 9:00 ALLE 13:00 per dare la possibilità a tutti di visitare il nostro Istituto e di ricevere chiarimenti e delucidazioni dai nostri insegnanti in merito ai vari tipi di indirizzi della scuola. M&D Matteucci & dintorni ICE (In Case of Emergency) metti ICE nel tuo cellulare Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto spesso, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile, ma gli operatori non sanno chi contattare tra la lista interminabile dei numeri salvati nella rubrica. Essi hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (In Case of Emergency). E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona che operatori delle ambulanze, polizia, pompieri o primi soccorritori potrebbero contattare. In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare la definizione ICE1, ICE2, ICE3, etc.... Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. E' una buona idea ed è anche promossa dalle autorità preposte al soccorso. Fate circolare la notizia in modo che questo comportamento diventi un'abitudine diffusa. Il 18 febbraio alle ore 9.30 presso la biblioteca della sede centrale riunione dei redattori di M&D Matteucci & dintorni. La riunione è aperta ai ragazzi delle tre sedi (Centrale Vigne Nuove, Succ. Rossellini e Succ. Curzolane) che vogliano seriamente collaborare alla redazione di questo giornale. La nostra testata ha vent’anni. Non sono pochi per un giornalino d’Istituto Giorgia e Claudia Il sorriso di queste bellissime ragazze ci aiuterà a pazientare fino all’uscita del prossimo numero M&D Matteucci & dintorni Anno XX – febbraio 2010 Direttore ad interim Luigi Matteo Co-direttori Giovanni Laurenza e Anna Rita Allegrini *** Hanno collaborato a questo numero: Giovanni Laurenza, Francesca Merola, Nicola Biolcati, Alessandro Bressi e Simeone Bianconi 2AProg.5, Sonia Coleti e Daniele Fiocca 2AProg.5,Donato Sisto Francesco Cinanni Andrea con la Prof. Mastropietro *** Questo numero è andato in stampa il 12 febbraio 10, in 500 copie al prezzo di circa 350 € interamente pagati dal Consiglio d’Istituto che ha approvato il progetto. Come vedi il giornale ha un costo economico e un lavoro a monte non indifferente. Quando lo ricevi trattalo bene. Il giornale è aperto alla collaborazione di tutti. Per i redattori stabili è previsto il credito scolastico da inserire nella cartella personale dello studente