O si è un’opera d'arte o la si indossa
L'arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità
L'arte non è una forma di propaganda ma una forma di verità
Se è arte non può essere popolare, se è popolare non può essere arte
L'opera d'arte è sempre una confessione
Nessuno è libero se non è padrone di se stesso
La cultura è la regola, l' arte è l'eccezione
L'arte non insegna nulla, tranne il senso della vita
L'arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è
E’ l'arte suprema dell'insegnante risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza
Se dipingente, chiudete gli occhi e cantate
Tutte le arti contribuiscono all’arte più grande di tutte: quella di vivere
Un’opera d’arte è soprattutto un’avventura della mente
Bisogna fare della propria vita come si fa un’opera d’arte
E sempre bella era: il vento le scopriva il
corpo, spirandole contro gonfiava intorno la
sua veste e con la sua brezza sottile le
scompigliava i capelli rendendola in fuga più
leggiadra. Ma il giovane divino non ha più
pazienza di perdersi in lusinghe e, come
amore lo sprona, l'incalza inseguendola di
passo in passo.
Come quando un cane di Gallia scorge in
campo aperto una lepre, e scattano l'uno
per ghermire, l'altra per salvarsi;
questo, sul punto d'afferrarla e ormai
convinto d'averla presa, che la stringe col
muso proteso, quella che, nell'incertezza
d'essere presa, sfugge ai morsi evitando la
bocca che la sfiora: così il dio e la fanciulla,
un fulmine lui per la voglia, lei per il timore.
Ma lui che l'insegue, con le ali d'amore in
aiuto, corre di più, non dà tregua e incombe
alle spalle della fuggitiva, ansimandole sul
collo fra i capelli al vento.
Senza più forze, vinta dalla fatica di quella
corsa allo spasimo, si rivolge alle correnti
del Peneo e:
«Aiutami, padre», dice. «Se voi fiumi avete
qualche potere, dissolvi, mutandole, queste
mie fattezze per cui troppo piacqui».
Ancora prega, che un torpore profondo
pervade le sue membra, il petto morbido si
fascia di fibre sottili, i capelli si allungano in
fronde, le braccia in rami;
i piedi, così veloci un tempo, s'inchiodano in
pigre radici, il volto svanisce in una chioma:
solo il suo splendore conserva.
Anche così Febo l'ama e, poggiata la mano
sul tronco, sente ancora trepidare il petto
sotto quella nuova corteccia e, stringendo
fra le braccia i suoi rami come un corpo, ne
bacia il legno, ma quello ai suoi baci ancora
si sottrae.
E allora il dio: «Se non puoi essere la sposa
mia, sarai almeno la mia pianta. E di te
sempre si orneranno, o alloro, i miei capelli,
la mia cetra, la faretra;
e il capo dei condottieri latini, quando una
voce esultante intonerà il trionfo e il
Campidoglio vedrà fluire i cortei.
Fedelissimo custode della porta d'Augusto,
starai appeso ai suoi battenti per di
fendere la quercia in mezzo.
E come il mio capo si mantiene giovane con
la chioma intonsa,
anche tu porterai il vanto perpetuo delle
fronde!».
Qui Febo tacque; e l'alloro annuì con i suoi
rami appena spuntati e agitò la cima, quasi
assentisse col capo.
ART
PERIODICO
DI INFORMAZIONE
SCOLASTICA
numero zero
OVIDIO
Metamorfosi,
Libro I, vv. 527-565
[
editoriale]
Finalmente il primo numero di
ART ! Gli studenti del Liceo
Artistico “Gentile Mazzara” si
raccontano e presentano ai
lettori qualche frammento della
vita di una scuola in evoluzione.
Il passaggio all'istruzione liceale
ha comportato una completa
riorganizzazione del curricolo
proprio negli anni più difficili per
l'Istituto che, seppur
indirettamente, ha subito gli
effetti del terremoto e la
ristrutturazione dello stabile.
Grazie ad un forte impegno
delle Istituzioni, gli studenti
sono tornati in una sede
comoda e sicura, ricca di
laboratori che già lavorano a
pieno ritmo: arti figurative,
architettura e ambiente, moda.
A breve saranno completati i
lavori nel laboratorio di plastica
e di oreficeria che richiedono
tempi più lunghi, per garantire
le adeguate condizioni di
sicurezza agli studenti. Entro la
fine di febbraio saranno
sicuramente fruibili insieme al
laboratorio di modellistica.
Abbiamo grandi idee e grandi
ambizioni per il nostro Liceo,
affinché diventi un importante
punto di riferimento per
Sulmona, una città che intende
valorizzare il proprio patrimonio
artistico e culturale. Su ART
vi mostreremo le nostre idee in
movimento!
GIAN LORENZO BERNINI
Apollo e Daphne,
Galleria Borghese, Roma
Caterina Fantauzzi
Dirigente Scolastico
TRA
OCIDOIREP
ENOIZAMROFNI ID
ACITSALOCS
orez oremun
Lo stage per la moda tra stile,
qualità, tradizione e creatività
Ogni anno il Liceo Artistico dà la possibilità
agli studenti di partecipare ad uno stage che
offre un primo contatto con il mondo del
lavoro. Questo progetto di Alternanza ScuolaLavoro è di grande importanza perché dà
l'opportunità di mettersi in gioco, di arricchire il
bagaglio culturale e di intraprendere un
percorso formativo intenso, utile per orientarsi
nel mondo del lavoro. L'anno scolastico 20142015 si è aperto con uno stage presso la
maison Brioni, un'azienda di grande prestigio
situata nel territorio abruzzese, a Penne (PE).
Si tratta di una famosa casa di moda che
esporta abiti di pregio in tutto il mondo. Brioni
è figlia di un'alta sartorialità tradizionale e
vanta una clientela di alto calibro come il
presidente degli Stati Uniti Barack Obama e
gli attori Leonardo Di Caprio e Daniel Creig.
Gli studenti dell'indirizzo Design della moda
sono stati ospiti presso l'Azienda per tre
settimane e hanno partecipato attivamente
alle varie fasi di progettazione e realizzazione
di un capo di abbigliamento, costantemente
guidati da un tutor esperto. Quest'esperienza
ha permesso di affinare le capacità tecnicografiche, di solleticare la creatività e di
perfezionare le competenze nel campo della
moda. Bisogna stimolare gli studenti e, per
farlo, quale strumento migliore può esserci se
non entrare in prima persona in una realtà
aziendale? Da questa esperienza si
acquisisce maggiore consapevolezza, sia dei
processi produttivi di una grande azienda, che
delle competenze necessarie anche vista di
scelte lavorative future. E' motivo di grande
soddisfazione scorgere negli occhi degli
studenti entusiasmo, voglia di fare e di
sognare. La scuola deve insegnare che tutti
possiedono le ali per volare e deve puntare ad
un insegnamento che motivi i ragazzi e li
prepari per l'avvenire.
Giulia Di Pietro classe VA
Antropologia politica degli italiani:
Natoli a scuola
Il polo umanistico di
Sulmona, nel giorno 2
dicembre 2014, ha ospitato
il professore Salvatore
Natoli, che ha presentato in
conferenza il suo opuscolo,
"Antropologia politica degli
italiani", dedicato allo
spinoso tema dell'identità
degli italiani in ambito
politico. Secondo l'analisi
del professore, la storia
politica del bel paese è
stata influenzata soprattutto
dal carattere stesso degli
italiani (non a caso uso il
plurale), che non sono
ancora riusciti a maturare
un pieno senso civico a
causa di uno sviluppo
storico, culturale ed
economico moto singolare.
In merito a quest'ultimo
aspetto, il professore ha
sottolineato come in Italia si
sia registrato un ritardo nel
decollo del capitalismo e
della sua etica. Se
analizziamo la nostra
storia, ci rendiamo conto
che, a partire dall'impero
romano e soprattutto
durante il Rinascimento,
siamo stati modello di
riferimento politico per gli
stati Europei ed
internazionali. Noi siamo
stati un popolo di individui
eccellenti, di geni, in ambito
culturale e scientifico, ma
non siamo stati in grado di
costruire un sentimento di
condivisione e
appartenenza civile. Il
senso civico è un atto
dovuto per se stessi e per
gli altri, ma quando i
comportamenti diventano
egoistici, il cerchio si
spezza e allora si va alla
deriva, come accade oggi.
Nel corso degli ultimi secoli
non abbiamo saputo
convogliare tutte le nostre
forze verso un unico
obiettivo, cioè quello di
diventare un popolo; siamo
invece rimasti chiusi in
microstrutture, spesso
familiari, che non
comunicano fra loro.
Questa situazione appare
evidente anche dal punto di
vista economico, in quanto
il nostro sistema
capitalistico si fonda su
tante piccole imprese a
conduzione familiare, che
poche volte hanno cercato
di incorporarsi in industrie
più strutturate, negandosi
così la possibilità di creare
le condizioni di uno
sviluppo economico e
occupazionale stabile e
duraturo. Di fatto, siamo
rimasti un popolo
patriarcale, "dove c'è il
padre che comanda e gli
altri stanno a sentire?”,
come Natoli stesso ha
dichiarato.
Noi italiani abbiamo
imparato l'arte del "tira a
campà" e il più delle volte
facciamo finta di non
vedere o sentire con
quell'aria da: "tanto a me
non capiterà mai", ma non
abbiamo capito che, ogni
volta che un qualcosa va
male a livello individuale,
ha dei riflessi sulla
comunità e viceversa.
La cosa migliore sarebbe
essere uniti verso obiettivi
che possano migliorare la
vita di tutti e non solo di
pochi protetti dalla famiglia
e da dinamiche
particolaristiche; sarebbe
necessario creare il bene
pubblico, ma non con
l'episodica solidarietà del
volontariato o con aiuti di
emergenza, bensì con la
collaborazione costante tra
cittadini, tenendo a mente
che ogni cosa che si fa è a
vantaggio di se stessi e
degli altri.
Magari se tutti
condividessero questi
ideali, storicamente e
culturalmente consolidati,
potremmo dire di avere un
senso civico, che di ogni
democrazia liberale è il
fondamento.
Jennifer Trilli classe IVA
Marco De Angelis è un giovane artista abruzzese
nato all'Aquila nel 1973; attualmente vive con la
sua famiglia a Sulmona. Da giovanissimo inizia a
coltivare la passione per l'arte e in particolare per
la pittura. Negli anni questa passione cresce fino a
diventare attività professionale. Il percorso di studi
di questo artista è un po' diverso da quello che ci
si potrebbe aspettare: studia presso il Liceo
Classico e poi si trasferisce a Roma per gli studi
universitari, dove consegue la laurea in
Giurisprudenza presso l'Università degli Studi "La
Sapienza". Tuttavia gli studi giuridici non lo
distraggono dalla sua passione per l'arte e nel
2012 si iscrive al corso di pittura presso
l'Accademia delle Belle Arti dell'Aquila. Coltiva
inoltre anche la passione per la fotografia, la
musica e il cinema, da cui prende spunto per
alcuni dei suoi lavori.
De Angelis è un artista che da sempre ama
sperimentare e confrontarsi con nuove tecniche:
non solo pittura, ma anche scultura, incisioni, carte
tinte e tecniche miste. Per quanto riguarda
l'incisione, De Angelis comincia ad avvicinarsi a
questa tecnica nel 2009, sperimentando la punta
secca, l'acqua forte, la cera molle e l'acqua tinta.
Per quanto riguarda la
scultura, molto particolari
sono le sue maschere e la
serie dei "Guardiani della
soglia", realizzati
utilizzando diversi
materiali, che vanno dalla
terracotta al cemento. I
guardiani sono maschere
apotropaiche, che devono
allontanare gli influssi
maligni. Il loro autore
immagina l'esistenza di
mondi contigui, di cui i
guardiani sono i custodi.
"Transiti" è anche il nome
dato dall'autore ad una
raccolta di opere.
De Angelis è molto legato al tema del transito
come attraversamento ed esplorazione di diverse
dimensioni. Infatti i dipinti non hanno linee di
contorno ed i colori tono sul tono producono un
effetto di malinconia.
"La Distanza della Luna" è una serie di opere che
De Angelis realizza ispirandosi ad un racconto di
Italo Calvino del 1964 tratto da Le cosmicomiche.
Il racconto ha atmosfere fantastiche come le
rappresentazioni stesse dell'artista. In alcune
opere come "il castello e la luna" e "la luna gialla" i
confini tra pittura e illustrazione di tecnica
"tradizionale" si assottigliano. Il tema della nave è
ricorrente ed è sempre accompagnato da colori
intensi e da atmosfere oniriche.
Marco De Angelis, in collaborazione con il MAW,
ha esposto parte dell'opera "Transiti" presso la
sede del Liceo artistico "G. Mazara" di Sulmona.
Gioia Di Sano, Alex Frattaroli classe IIIB
COMPETITION "ENERGIOCHI 9"
LAMP ONE
“In a first stage the soul loves God through outward things,
such as gratitude for the material goods of creation that are
a gift from God”.
(Singleton, Essay on the Vita Nuova,1968)
It's what Singleton says, an American literary critic who
studies the “Vita Nuova” by Dante Alighieri. After analyzing
this critical reading with our teacher of Italian, Natrella
Fabiana, we (the pupils of III^ A of Architecture of the Liceo
Artistico) have decided to call our project “LAMPiONE
extraNos”. The idea was born from the desire to love and
protect nature through sustainable energy, a subject that
has been analysed not only during the lessons of Physics
and Architecture design with the teachers Iafolla Patrizia
and Pagliaro Riccardo, but also during the meetings with
some coordinators of C.E.A. “Gole del Sagittario”
(Environmental Education Center). The lamp consists of an
aluminum extruded box-shaped, which supports a flexible
photovoltaic panel* protected by a thin glass, the whole
backed by an item in die-cast aluminum. In the inner part of
the same panel is projected a light through LED** lamps,
located in a conical socket, supported by a ball attached to
a metal cylinder. There are two parallel brackets of the
same material to support the cylinder. At the base of the
metallic box there is a foundation plinth that contains the
plant, consisting of two batteries(with nominal voltage 12V
lead-acid cyclic use of charge-discharge 100 Ah
maintenance-free) and of electronic components for the
operation of the lamp-post, closed by a waterlight cover.
The stand –alone grid is not linked to any network, but uses
the energy stored in the batteries. This system has been
chosen to use lampposts in public or natural parks.
*
**
***
The voltage used in a photovoltaic module*** is
24V and is produced by a form of crystalline silicon
with a power of about 150 Wp.
In 2005, a period in which economy and ecology are
essential values, the first solar lamp was created
and, in 2007, it will become a product available to
the public. It was created to find a compromise
between reliability and efficiency Power LEDs (a LED
is a semiconductor that emits light). Changing LEDs
materials, you can have different colours.
The advantages of LED lighting are:
Ÿ Longer life(50000 hours);
Ÿ High energy savings
Ÿ No maintenance cost;
Ÿ No harm to health because there is no mercury.
A photovoltaic module is an electronic device that
converts solar energy into electrical energy.
Aesthetically, it is similar to a solar thermal panel. In
both of them the energy source is the solar one, but
purposes and functions are different.
PROJECT 3RD PLACE
Il liceo artistico Mazara, nel corso di questo anno scolastico, ha avviato un progetto didatticoculturale con il laboratorio d'arte MAW (Man At Work). Il MAW, attivo dal 2014, è un'associazione
culturale che promuove l'arte e la creatività e che favorisce le occasioni di incontro tra arte e
persone. Il progetto, dal titolo "Scusi, ma che arte è questa?", intende, da un lato, facilitare gli allievi
nella comprensione dell'arte contemporanea, dall'altro costruire esperienze ed eventi rivolti al
pubblico, con il contributo del Liceo, per accendere l'attenzione collettiva verso l'arte del nostro
tempo. In sostanza si sperimenta una collaborazione tra gli studenti del Liceo Artistico, gli operatori
dell'arte e la città di Sulmona per creare eventi espositivi e prodotti didattico-culturali. Questa
fruttuosa collaborazione intende superare il senso di estraneità dall'oggetto artistico
contemporaneo; comprendere i nessi storici, culturali e sociali che sottendono alla produzione
dell'arte dell' ultimo secolo; conoscere le nuove tecniche artistiche e diventare consapevoli fruitori
dell'arte contemporanea. E' importante avvicinare i giovani ed il pubblico all'arte contemporanea.
Per realizzare ciò sono previste delle attività specifiche, come una serie di mostre ospitate dal
nostro Liceo, che prevedono la presenza in sede dell'artista stesso. Inoltre sono previste conferenze
sull'arte contemporanea, alle quali parteciperanno esperti, critici d'arte e curatori museali.
Davide Lattanzio, Matteo Marzuolo classe IIIB
ART
PERIODICO
DI INFORMAZIONE
SCOLASTICA
numero zero
Il legame tra il Liceo Artistico e la città
“La creatività e la capacità dei nostri ragazzi che non
restano chiuse entro quattro mura, ma si relazionano al
territorio che le circonda: la città di Sulmona”.
Gli studenti del Liceo Artistico, mediante un'analisi
minuziosa della città di Sulmona e delle aree limitrofe,
hanno individuato una serie di spazi oggi inutilizzati e
trascurati; tra questi occupa una posizione di rilievo
quello relativo al Parcheggio di Fontana Iapasseri, che
presenta una notevole estensione ed è occupato
unicamente da un ascensore fatiscente.
Essendo quella di Fontana Iapasseri un'area di
raccordo tra la periferia sulmonese ed il centro storico,
gli studenti hanno pensato di collocarvi un terminal bus,
al fine di accogliere non solo i turisti, ma anche studenti
e lavoratori pendolari.
All’idea è seguito un bozzetto preliminare, rielaborato
con un dettagliato studio geometrico per giungere infine
al progetto definitivo concretizzato attraverso render,
che consistono in immagini realistiche elaborate al
computer.
L'edificio ideato dagli alunni, realizzato in vetro, acciaio
e cemento armato, è basato su una struttura a ponte,
che nella parte superiore ospita la caffetteria, la
biglietteria ed i servizi, e alla quale si accede mediante
una rampa. Attraverso una scalinata panoramica si
perviene alla fermata degli autobus. Questo progetto
vuole testimoniare lo stretto legame tra il Liceo Artistico
e la città di Sulmona, la quale non viene considerata
come un “qualcosa” di esterno e distante, ma un
ambiente intrinseco a quello scolastico e alla cultura
che in esso risiede.
Elena Antonelli classe IVA
Venezia, un gioiello d'arte
TRA
La Biennale d'arte, tenutasi a Venezia dal 1
giugno al 24 novembre 2013, è arrivata alla
sua 55° edizione, ospitando più di 80 paesi,
tra cui dieci presentati per la prima volta,
come Bahamas, Maldive, Paraguay e la
Santa Sede.
OCIDOIREP
ENOIZAMROFNI ID
ACITSALOCS
orez oremun
Mostra
internazionale di
Architettura
Io sono il viaggio
“Il cielo spento, il vuoto, gli odori particolari, il
silenzio, il terreno grigio, il prato seccato dal
freddo ed il freddo stesso.. E' stato il viaggio
più duro che abbia mai affrontato e
l'agitazione che ancora mi pervade lo
conferma. Non dobbiamo dimenticare mai.
Abbiamo il compito di ricordare sempre, non
solo ogni 27 Gennaio. Chiunque abbia la
possibilità, deve andare in quei luoghi, deve
vedere con i propri occhi e toccare con mano
quello che c'è stato, perché vi assicuro che un
capitolo di storia o un documentario in
televisione non si avvicinano neanche
vagamente alla realtà.” Sono queste le parole
che mi vengono in mente per descrivere il
Viaggio della Memoria a Birkenau –
Auschwitz, organizzato dal Ministero
dell'istruzione, a cui ho partecipato nei giorni
17,18, 19 e 20
Gennaio 2015.
Alla partenza ero
certa che
quest'esperienza
sarebbe stata
qualcosa di forte e
di vivo, ma non
credevo che una giornata in quei luoghi mi
avrebbe cambiata così tanto. Sono sempre
stata una persona molto emotiva, ma questo
viaggio è stato davvero la svolta nella mia
vita, perché mi ha insegnato ad apprezzare al
massimo le cose che ho e soprattutto le
persone che mi circondano. Quando ormai
tutto era concluso e sono tornata a casa,
varcando la porta ho notato cose a cui prima
credo di non aver mai fatto caso, o comunque
dettagli a cui non davo importanza, ma
soprattutto ho notato il sorriso di mia madre,
ero così felice di rivederla e penso che non
mi sia mai mancata così tanto come in questo
viaggio. È incredibile come un viaggio possa
arricchirti e possa solcarti l'anima in maniera
profonda. Qualcuno diceva: “ la vita è un
viaggio, e chi viaggia vive due volte”. Credo
che non ci sia nulla di più vero.
La Biennale di Venezia inizia
la sua attività espositiva nel
1895, ma è nel 1928 che si
percepisce il bisogno di
costruire un vero e proprio
archivio di arte
contemporanea. Nel 1980
viene presentata la prima
Mostra internazionale di
architettura intitolata LA
PRESENZA DEL PASSATO, e
da allora la Biennale è diventa
un’evento artistico e culturale
di grande prestigio. L’ultima
edizione è stata curata da
REM KOOLHAAS che ha
pensato ad un progetto che
coinvolgesse e appassionasse
tutta la Biennale attraverso
l’introduzione di padiglioni
coordinati autonomamente dai
65 Paesi partecipanti, che si
sono inspirati al tema
“FUNDAMENTALS”.
Ciascun padiglione mira a
rappresentare la capacità del
paese di essere protagonista
nel mondo dell’architettura e
dell'arte. In questa edizione la
biennale esprime una ricerca
approfondita del lavoro degli
architetti mettendo in evidenza
il contrasto esistente tra
architettura e società civile.
Ritrovare “elementi” per
esprimere i desideri è tra le
ambizioni della ricerca rivolta
al pubblico e Rem Koolhaas,
ripercorrendo la storia negli
ultimi cento anni, propone una
nuova prospettiva degli
“elementi” che dovrebbero
essere in rapporto con noi,
con la nostra civiltà e con
l'architettura.
Elvezia Pedrotti classe IIIA
La mostra si è ispirata al Palazzo Enciclopedico
ideato dall' italo-americano Marino Auriti.
L'artista aveva presentato il progetto dell'edificio
all'ufficio brevetti nel 1955, descrivendo il
palazzo come una sorta di museo immaginario,
adibito ad ospitare le più grandi scoperte del
genere umano, dalla ruota al satellite. Il
progetto è rimasto incompiuto, ma la Biennale
ha reso omaggio all'artista, affiancando in
alcuni spazi opere di artisti contemporanei e del
passato. Il 2013 per la biennale è stato l'anno
dedicato all'arte figurativa, ospitando artisti di
ogni parte del mondo, come Song Tao e Ji
Weiyu, provenienti dalla Cina, Kerstin Brätsch e
Adele Röder, provenienti dalla Germania, o
ancora Mohamed Bouroissia dall'Algeria, e
Gerard Byrne dall'Irlanda.
Claudia Gentile classe IVA
ON SCREENS- Homage to Fabio Mauri
Il laboratorio d'arte MAW, insieme allo studio Fabio Mauri e al Liceo artistico
“G. Mazara” di Sulmona, ha realizzato un workshop ispirandosi al libro di
Claudio Cantelmi, “On screens- Homage to Fabio Mauri 1926-2009”. Hanno
partecipato all'incontro gli studenti del Liceo ed insegnanti di ogni scuola di
ordine e grado. Il laboratorio, che si è ispirato alle opere “Disegno schermo
Fine” e “Schermo con pubblico”, è stato condotto da Claudio Cantelmi ed è
stato un momento prezioso di approfondimento su un artista importante come
Fabio Mauri. Ogni partecipante ha realizzato un proprio libro, che gioca sulla
scomposizione e ricomposizione dell'immagine, utilizzando tecniche semplici.
Tutti i lavori sono stati esposti in una mostra allestita al MAW e ha coinvolto
esperti di arte contemporanea.
Tiffany Tomassetti classe IIIB
Sarah Ruscitti classe IVA
Istituto di Istruzione Superiore
O V IDIO
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ART - LICEO ARTISTICO "Mazara"