OTTOBRE 2011 N. 75 ANNO XXI Notiziario dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport Sezione di Novara “Umberto Barozzi” Sede sociale c/o Albergo Italia - Via Solaroli, 8 - 28100 Novara - Segreteria: Vicolo Canonica, 9 - Tel. 0321.1812914 - [email protected] sito internet: www.unvsnovara.com - Poste Italiane, Spedizione in A.P. 70% - DCB Novara - N. 75 - OTTOBRE 2011 S E M P R E V E R D I N E L L O S P O R T E N E L L A V I TA CENA SOCIALE DANZANTE L’ASSEMBLEA REGIONALE DI NOVARA Sabato 19 novembre 2011, ore 20,15 a Novarello: cena sociale dei Veterani dello Sport. Si è tenuta a Novara, sabato 8 ottobre, l’Assemblea regionale del Piemonte e Valle d’Aosta dell’U.N.V.S. (Servizio a pag. 2) SERATA DANZANTE, MUSICA DAL VIVO QUANDO IL SOCIO NON PAGA LA QUOTA La decima edizione annuale della serata che ci riunisce numerosi con le nostre signore, amici e ospiti, si terrà il 19 novembre a Novarello. È anche l’occasione per gustare un’ottima cena allietata dalla sempre impeccabile orchestra “Insieme per Caso”, che proietterà in pista ballerini desiderosi di divertirsi; ma anche chi non balla rimarrà piacevolmente coinvolto da tanta buona musica. Il menù sarà accuratamente scelto e dedicato a questo nostro atteso evento. Sarà una gentile forma di ringraziamento a tutte le donne (mogli, madri, sorelle, nonne), che sono spesso coinvolte nel collaborare con noi sportivi praticanti o dirigenti. Come sempre sono previste sorprese e animazione. Siamo riusciti a contenere il prezzo di partecipazione in 35 euro tutto compreso, che andrà versato all’atto dell’iscrizione. Per motivi organizzativi Vi preghiamo di aderire entro venerdì 11 Novembre p.v. Le prenotazioni si possono ritirare in segreteria (martedì/giovedì ore 10.00-12.00 - Vicolo Canonica, 9) oppure direttamente dai Consiglieri o dal Presidente. Saremo come sempre numerosi per trascorrere una gioiosa e spensierata serata. È anche prevista una tavolata con tanti giovani. Lo sport ha bisogno anche di questi momenti conviviali. Far parte della famiglia dei Veterani dello Sport è un piacere e un onore, perché l’U.N.V.S. organizza, sia a livello nazionale, sia a livello locale, importanti eventi di natura varia (competizioni tra veterani, convegni su temi sportivi di attualità, premiazioni di sportivi, etc.). È imminente la pubblicazione di un opuscolo che elencherà le ditte con noi convenzionate per acquisti a condizioni favorevoli, riservate esclusivamente ai soci in regola con il tesseramento 2011. Possedere tessera e distintivo comporta però un dovere: corrispondere ogni anno la quota sociale. Diversi soci se ne sono purtroppo dimenticati. Amici, ricordandovi che senza il vostro contributo il sodalizio è costretto a soffrire, vi chiediamo di onorare il vostro impegno. La quota associativa del 2011, di euro 20, può essere versata: presso la segreteria di vicolo Canonica 9, con bonifico a favore del c/c n. 5087, presso la sede di Novara della BPN – Banco Popolare con l’utilizzo del bollettino postale allegato al presente notiziario. 2 - Evergreen - Ottobre 2011 L’ASSEMBLEA REGIONALE U.N.V.S. I dirigenti provinciali della regione riuniti a Novara A nimata ma costruttiva l’assemblea dei presidenti e vice presidenti delle sezioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, che si è tenuta a Novara nella mattinata di domenica 8 ottobre. A organizzarla, presso la propria sede dell’Albergo Italia, ha provveduto la sezione U. Barozzi di Novara. I consiglieri nazionali Giampiero Carretto e Gianfranco Guazzone hanno affiancato al tavolo della presidenza il delegato regionale Andrea Desana e Tito De Rosa. Quest’ultimo vi sedeva in qualità di presidente dell’assemblea, nel rispetto della tradizione che assegna questo ruolo al presidente della sezione ospitante. Tra le 19 regioni in cui l’U.N.V.S. è suddivisa, quella del PiemonteValle d’Aosta è seconda solo alla Toscana per il numero di sezioni operative, che sono 16, delle quali 14 erano presenti con i loro dirigenti più qualificati. Questi hanno avuto modo di esporre le iniziative intraprese nel recente passato e programmate per il prossimo futuro dalle loro sezioni. La neonata sezione di Alba si è in particolare candidata a ospitare i campionati nazionali veterani 2012 di atletica leggera. Nel corso dei lavori, sono intervenute alcune autorità novaresi a salutare i convenuti. A cominciare dal sindaco Andrea Ballarè, che ha opportunamente sottolineato come lo sport possa diventare importante strumento di crescita sociale di una città; per proseguire con l’assessore provinciale allo sport, Alessandro Canelli, e con i presidenti di organizzazioni sportive novaresi, quali Mario Armano (CONI), Massimo Contaldo (Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia) e Carlo Biroli (Panathlon Club). La parte più vivace della riunione è stata quella dedicata all’eventuale organizzazione da parte del Piemonte-Valle d’Aosta dei campionati nazionali U.N.V.S. di sci 2012. Le difficoltà ad assumere questo impegno derivano dal taglio di fondi che la recente manovra finanziaria ha imposto anche allo sport. Si tratterebbe quindi di campionati da organizzare in totale “autonomia economica”, all’insegna del risparmio e nella speranza che il fattivo impegno dei dirigenti U.N.V.S. riesca a raccogliere quel contributo degli sponsor necessario a coprire le spese ineliminabili. Poiché, in tempi di minor austerità, una sezione della regione si era candidata ad organizzare la manifestazione, i presenti hanno deliberato di rispettare l’impegno: la decisione dell’assemblea sarà espressa al Consiglio Direttivo Nazionale, che si riunirà a Bari il 14 ottobre. Giudicati inadeguati gli impianti di Champorcher, dove si sono svolti gli ultimi campionati regionali, si è stabilito di puntare sulla più attrezzata e costosa Courmayeur. I campionati nazionali “ingloberanno” quelli regionali, nel senso che le classifiche regionali saranno stilate in base alle prestazioni ottenute dai concorrenti della regione nelle gare nazionali. Giampiero Carretto, forte della competenza dimostrata in numerose manifestazioni similari, coadiuverà il delegato regionale nel coordinamento organizzativo dei campionati, che si terranno indicativamente nel marzo 2012. Nel pomeriggio, Tito De Rosa ha accompagnato un gruppo di partecipanti all’assemblea a visitare Novarello, il prestigioso villaggio di Granozzo del Novara Calcio, che è stato, come era ovvio, molto apprezzato da tutti. Luciano Marmo Nelle colonne centrali alcune immagini dell’assemblea all’Albergo Italia e della successiva visita a Novarello. Ottobre 2011 - Evergreen - 3 ASYSTEL: BISOGNA LOTTARE A chiederlo sono anche gli sportivi di tutto il novarese A vvio di stagione piuttosto burrascoso per l’Asystel Novara che ha dovuto affrontare infuocati faccia a faccia con i vertici del volley nazionale. La bomba è esplosa pochi giorni prima dell’avvio del campionato previsto per il week end dell’8 e del 9 di ottobre. Una bomba che riguardava il tesseramento delle giocatrici straniere Under 22. Novara ha nel suo roster tre giocatrici straniere Veljkovic, Nomikou e l’ultimo arrivo, la campionessa d’Europa serba Malagurski. Stando al regolamento (o almeno da come lo ha interpretato la società di Piazza Martin Luther King) si doveva tesserare una sola giocatrice straniera under22, ma che questo vincolo sarebbe caduto, qualora si dovesse dichiarare e poi schierare durante tutte le partite del campionato almeno 4 giocatrici italiane in campo. Non così secondo la federazione che invece è rimasta ferma al vincolo di una singola giocatrice. Novara, non ritrovando supporto nemmeno nella Lega (l’organo che racchiude tutte le società del circuito pallavolistico) ha preso la drastica decisione di non scendere in campo nella prima giornata di campionato, o meglio ha deciso di mettere a referto cinque giocatrici italiane più le tre giocatrici straniere e a quel punto sarebbe stato poi l’arbitro a decidere se poterle fare giocare oppure no. L’opzione che si è realizzata è la seconda con Novara che si è presentata sul parquet con solo cinque giocatrici, insufficienti per completare la partita. «E’ stata una scelta dolorosa ma che con il senno di poi, secondo noi, si è rivelata vincente – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Asystel Massimo De Stefano – ci dispiace tantissimo per i numerosi tifosi che sono venuti al palazzetto ma abbiamo avviato una battaglia che spero si risolva per il meglio. Noi rivendichiamo un’interpretazione di una norma che a luglio ci è sembrata piuttosto chiara e netta e che come noi l’hanno interpretata allo stesso modo anche gli altri club nazionali. A quanto ci risulta anche le istituzioni del volley l’hanno interpretata in questo modo, ne è la prova il fatto che le altre giocatrici sono state tesserate e risultavano essere inserite nel cam3 (l’ultimo modulo ufficiale che raccoglie il tesseramento estivo delle giocatrici ndr) a soli cinque giorni dall’inizio del campionato. Poi che cosa sia successo non so, so solo che sono state cambiate le carte in tavola». Carte che poi sembra siano state messe in ordine in un’infuocata riunione svoltasi a Bologna venerdì 14 ottobre, in cui hanno partecipato tutti i rappresentanti delle società di volley che hanno confermato l’interpretazione data da Asystel alla norma, ma che ne hanno condannato l’atteggiamento sottolineando come Novara avrebbe dovuto giocare la partita. Una querelle che fortunatamente sembra avviarsi dopo la risoluzione. Sul tavolo restano però le sanzioni date ad Asystel per non aver giocato la prima partita: partita persa a tavolino, -3 punti di penalizzazione e 8 mila euro di ammenda per non aver comunicato per tempo l’impossibilità di giocare il match. Anche in questo caso la società ha già dichiarato che farà ricorso. Intanto dalla riunione di venerdì 14 ottobre è emersa una posizione comune diretta al sostegno di Novara da parte della Lega. La parola ultima spetterà alla Fipav che deciderà sul da farsi. Fortunatamente questa situazione non è andata ad influire negativamente sulla testa delle giocatrici. Novara, proprio alla luce di quanto è emerso nell’incontro con le altre società, ha accettato le critiche subite per non essere scesa in campo e ha deciso di rispettare i suoi impegni giocando la seconda partita di campionato a Torino contro Chieri ottenendo i primi tre punti della stagione che sono andati così ad annullare il Gap iniziale. Maurizio Ferlaino EDO MALINI COPPE - TARGHE - TROFEI MEDAGLIE - TIMBRI- GAGLIARDETTI Corso Risorgimento, 46 - Novara - Tel. 0321478657 4 - Evergreen - Ottobre 2011 L’AVVENTURA IN A È COMINCIATA L ’avventura del Novara in serie A è finalmente cominciata. Dopo 55 anni di assenza dal massimo campionato di calcio, la squadra della nostra città sta gareggiando con le più forti squadre italiane in un susseguirsi di emozioni, tra giornate entusiasmanti e qualche battuta d’arresto, ma sempre con grande impegno. Nonostante la sfortunata partita persa contro il Bologna, ci piace ricordare l’impresa più rilevante (la vittoria sull’Inter) e il primato prestigioso e inatteso (quello del numero di goal realizzati), che, al momento in cui questo notiziario va in stampa, caratterizzano in positivo questo inizio di campionato. La città ha dimostrato di essere affezionata alla propria squadra e riempie il rinnovato e ampliato stadio Silvio Piola. Il nostro notiziario, che aveva gioi- to in primavera per la promozione, vuole far giungere ora dalle proprie pagine anche l’apprezzamento e l’incoraggiamento dei veterani sportivi novaresi alla società e alla squadra, che già si esprime settimanalmente dalle tribune. Fin dalla prima partita del campionato, giocata a Verona con il Chievo il 4 settembre e pareggiata recuperando lo svantaggio di due goal, una nostra qualificata rappresentanza ha voluto essere vicina agli azzurri, che l’hanno ripagata nel modo migliore. Di quella giornata e di quella partita pubblichiamo qui il goal di Marianini, che passerà alla storia per essere il primo in serie A dopo quello che Moschino segnò al Torino il 3 giugno 1956. L’altra foto ritrae un momento altrettanto importante: quello in cui Rigoni sta battendo per la terza volta il portiere dell’Inter. L.M. I NOSTRI CALCIATORI A MONTJOVET L’11 settembre (non del 2001, data infausta, ma del 2011!) in concomitanza con la festa del Santo Patrono di Montjovet, il gruppo calcio della sezione U. Barozzi ha partecipato alla 24 a edizione del Trofeo intitolato alla memoria di Pernel Remigio. In una giornata piovosa il mini torneo è stato disputato solo da tre squadre, poiché la compagine di Monthey, località del cantone svizzero del Vallese, è stata bloccata durante il viaggio da una frana. La manifestazione si è quindi svol- ta con formula all’italiana e mini partite di andata e ritorno di mezzora ciascuna. La vittoria è andata alla squadra locale, mentre quella novarese ha ottenuto il secondo posto e il premio per il miglior portiere: un risultato sportivo abbastanza soddisfacente. Nel corso delle premiazioni, curate dalla Polisportiva Montjovet e dalla famiglia Pernel, è stato espresso l’impegno ad allargare ad un maggior numero di squadre la partecipazione alla 25a edizione. Pino Caputo Italgrafica s.r.l. Via Verbano, 146 28100 Novara (Veveri) Tel. 0321 471269 e-mail: info@e-italgrafica.com PROGETTI GRAFICI CON AMBIENTAZIONI IN STUDIO FOTOGRAFICO • poster 6x3 per affisione • poster fotografici compreso cornice • gigantografie • locandine • manifesti e striscioni • pannelli per stand • pannelli back-light • bandiere in tessuto • stendardi e gagliardetti • biglietti da visita e buste • listini • cataloghi • manuali istruzione • pieghevoli • volantini • libri ed editoria • progetti e arredamento stand per fiere Ottobre 2011 - Evergreen - 5 INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELL’AIA Problemi della categoria, carriere arbitrali e nuove tecnologie al centro della conversazione L ’AIA (Associazione Italiana Arbitri) gestisce circa 34.000 arbitri di calcio, iscritti a 212 sezioni, distribuite nelle 19 regioni su cui l’associazione è articolata. La regione Piemonte e Val d’Aosta, con le sue 17 sezioni, è al terzo posto dopo Lombardia e Veneto quanto a numero di sezioni. Quella di Novara è al terzo o quarto posto tra le sezioni piemontesi per numero di iscritti, che sono 160 - di cui otto a livello nazionale e 40 a livello regionale - per dirigere le 3.000 partite che in un anno si svolgono sul suo territorio, che coincide quasi perfettamente con quello della provincia di cui Novara è capoluogo. Queste cifre, nella loro apparente aridità, dicono che la sezione AIA di Novara è una vera e propria azienda dal punto di vista della complessità gestionale. Forse è più corretto definirla una grande filiale di una grande azienda, dato che deve rispettare rigorosamente regole e tempi che la struttura centrale dell’associazione impone ai suoi punti operativi periferici. E’ naturale che in questi ultimi anni, con l’utilizzo più esteso dei computer collegati in rete, la quantità e l’urgenza delle richieste siano aumentate. A dircelo – ma non certo per lamentarsene, piuttosto con il compiacimento di chi fa ruotare una macchina non piccola – è Agostino Guarnieri, che dal 2006 presiede la sezione AIA di Novara e che ci ha concesso, con grande cortesia e disponibilità, un’ora del suo tempo, per svelarci una realtà che eravamo desiderosi di conoscere più da vicino. Le ragioni di insoddisfazione sono rappresentate, se mai, dalla “crisi di vocazione” (il termine non vuole assolutamente suonare irriverente verso chi lo usa per contesti ben diversi) dei giovani novaresi per l’arbitraggio. In generale nel nord Italia si riscontra un calo di interesse dei giovani per l’arbitraggio, a differenza di quanto si verifica nel mezzogiorno, dove molti giovani accedono all’arbitraggio, passando attraverso pre-corsi selettivi, prima che dai corsi che si tengono anche qui. Secondo Guarnieri i giovani del nord sono abituati al benessere e a vedere appagati dalla famiglia i loro desideri, crescendo privi della capacità di sacrificarsi. Buona parte dei giovani che inizia ad arbitrare si aspetta di arrivare subito alle categorie maggiori: non ha la pazienza di passare per l’inevitabile “gavetta”, preziosa soprattutto per la formazione caratteriale dell’individuo, magari in anticipo rispetto all’esperienza del mondo del lavoro. Nel tirocinio che deve compiere, un arbitro viene osservato da occhi diversi e quindi sulla sua affermazione non hanno peso raccomandazioni e interventi esterni. La struttura di cui le sezioni AIA si avvalgono è assolutamen- te volontaristica: nessuno è retribuito o costretto a continuare a farne parte; questa circostanza è paradossalmente positiva a causa dell’impegno che i volontari profondono. D’altra parte, non è un mistero che nell’Italia attuale i migliori livelli di efficienza si verifichino spesso dove agisce il volontariato. Un aspetto molto positivo per chi ha intrapreso l’arbitraggio è che, anche quando per età non arbitrerà più, la struttura non lo espelle, ma gli trova altri ruoli (osservatore o arbitro di calcio a cinque), nei quali potrà sempre sentirsi utile e parte dell’organizzazione. Ho chiesto a Guarnieri il motivo per cui la carriera di un arbitro è oggi più breve rispetto ad alcuni decenni fa, quando un Concetto Lobello arbitrò ai più alti livelli per oltre 25 anni. Il motivo è rappresentato dallo stress cui l’arbitro è sottoposto: la televisione, e la moviola in particolare, ne pongono continuamente in discussione ogni minimo errore. Assistiamo oggi a un fenomeno per cui un arbitro arrivato molto giovane alla serie A chiede di smettere prima di avere raggiunto l’età che lo costringerebbe a lasciare, proprio perché non regge allo stress. Gli ho chiesto anche come i dirigenti arbitrali vedano il ventilato inserimento delle nuove tecnologie, che potrebbero aiutare gli arbitri a evitare alcuni errori. La risposta è stata articolata. Anzi tutto il regolamento del gioco non lo fanno gli arbitri, ma la Fifa e, se questa introdurrà innovazioni tecnologiche, gli arbitri le utilizzeranno. L’applicazione delle tecno- logie comporta però almeno due ordini di problemi pratici. Il primo è il loro costo, alla portata delle società di serie A, forse anche di serie B. Ma sarebbe giusto che per le società delle categorie inferiori vigesse un sistema arbitrale diverso e in qualche modo discriminatorio? Il secondo problema risiede nel metodo attuativo del ricorso allo strumento tecnologico. Si è ipotizzato qualcosa di simile a quello che avviene in altri sport (rugby e tennis? n.d.a.): che una squadra abbia a disposizione un numero massimo prefissato di “time out”, ossia di richieste di fermare il gioco per consultare lo strumento tecnologico. Che cosa succederebbe nel caso in cui una squadra si sentisse oggetto di ingiustizia dopo il raggiungimento del numero massimo di time out? Ho personalmente apprezzato le risposte, che testimoniano che il mondo arbitrale si sta preparando all’eventualità di importanti innovazioni. Osservo tuttavia che le obiezioni che vengono opposte mi sembrano superabili con un attento regolamento attuativo. Luciano Marmo “Fatti pizzicare dalla voglia...” GORGONZOLA L ,OU G YR WUR QR LYL RUW S V L HJO UHV YD L 6 - Evergreen - Ottobre 2011 VACANZE: MI RIPOSO O CORRO? C’è chi aspetta le vacanze per riposarsi e chi, invece, per correre qualche impresa di resistenza podistica. Non è una novità assoluta per chi fa sport, ma ne abbiamo avuto una simpatica conferma, quando abbiamo chiesto a Ferruccio Nominelli e a Lucia Vellata – entrambi nostri soci, che corrono per l’Atletica Galliate – di aggiornarci sui loro più recenti impegni atletici. Di Ferruccio pubblichiamo qui sotto un articolo, relativo ad una sua impresa del tutto fuori dal normale. Di Lucia, che svolge la sua professione di architetto presso il Comune di Galliate, anticipiamo ai lettori di Evergreen che nei prossimi numeri daremo notizie dell’eco maratona del Parco del Ticino, che sta organizzando, per il 6 maggio 2012, con partenza e arrivo sulla splendida piazza di Galliate, davanti al Castello Sforzesco. Lasciamo quindi la parola direttamente a lei. N SUL CAMMINO DI SANTIAGO on sarà un’impresa da superman, ma certamente è alla portata di pochissimi quanto ha fatto nell’estate appena terminata il nostro socio Ferruccio Nominelli, di San Nazzaro Sesia, classe 1954. Partito da Mandello Vitta il 17 luglio scorso, è arrivato a Santiago di Compostela il 26 agosto, dopo avere percorso circa 2.000 chilometri a piedi, trascinandosi dietro un carrellino con una trentina di chili di oggetti personali di prima necessità. Arrivato alla meta del suo viaggio, ha deciso di tornare a casa non certo in treno o in aereo, ma in bicicletta, con un secondo viaggio durato due settimane. Raccontata così, la sua impresa già sbalordisce; ma se si tiene presente che in un viaggio di questa portata è facile incorrere in qualche disavventura, l’impresa appare veramente vicina ai limiti delle possibilità umane. Le disavventure si sono presentate a Ferruccio sul percorso di andata, sotto forma, prima di una tendinite che lo ha tenuto fermo per un paio di giorni, poi di un investimento da parte di un’auto, che gli ha provocato fortunatamente solo un vistoso versamento a un polpaccio. Oltre a questi imprevisti, ogni sera doveva risolvere il problema di trovare un posto in cui dormire: in Francia dormiva prevalentemente nei campeggi, per scovare i quali ha dovuto allungare un po’ il percorso; in Spagna, lungo il cammino per Santiago, esistono numerosi alberghi. Qualche volta è stato però costretto ad accamparsi dove gli capitava. Le sua media sull’intero viaggio di andata è stata di circa 50 km al giorno, ma, senza gli incidenti ed una sosta di due giorni a Lourdes, si sarebbe avvicinata a quegli 80 km che nei giorni migliori percorreva tranquillamente. E’ chiaro che il nostro personaggio possiede capacità atletiche fuori dal comune. Tra le sue performance sportive si contano una quarantina di maratone a partire dal 2000, tutte (tranne la prima, corsa tanto per provare) con tempi al di sotto delle tre ore. Ma alcune volte – e la cosa mi è parsa straordinaria – ha corso due maratone a distanza di una settimana. Il suo primato personale di 2 ore e 50’ è stato conseguito proprio a sette giorni di distanza da una precedente maratona. Ha preso parte nel 2006 anche alla mitica maratona di New York, dove si è classificato intorno al 750° posto su 38.000 concorrenti. Non pratica solo il podismo e il ciclismo, ma anche il tennis, che considera il suo sport principale. Recentemente, incuriosito dall’idea di potersi cimentare anche nel triathlon, si è messo anche a nuotare, dimostrando che ad ogni età si può cominciare una nuova attività, se lo si vuole e si è disposti a sacrificarsi. Che dire, dopo avere incontrato un personaggio così straordinario? Auguri Ferruccio per tante altre imprese che la tua struttura fisica, la tua capacità di sopportare la fatica, ma soprattutto il tuo desiderio di cimentarti con nuove esperienze ti spingeranno ad affrontare! L.M. I MIEI ULTIMI IMPEGNI Ferruccio Nominelli in tre momenti del suo viaggio. Lucia Vellata all’arrivo della mezza maratona del Lago d’Orta. Si può notare che non ha scrupoli a lasciarsi alle spalle rappresentanti del cosiddetto sesso forte. Quest’anno ho partecipato a numerose gare podistiche di vario genere: oltre alle maratone ho fatto diversi trail in montagna, in quanto mi piace correre in ambiente naturale. Ne cito alcuni: Montereggio ecotrail, svoltosi sulle colline di Ghemme, di circa 24 km, in cui sono arrivata 3a assoluta. Poi ho partecipato al trail dell’Alpe Devero di 30 km, piazzandomi al 7° posto assoluto. Ho fatto quindi la maratona di Piacenza in 3 ore e 26’, ottenendo l’8° posto assoluto, e a quella “del Riso” di Vercelli, con un 9° posto assoluto e il 1° di categoria. Ho preso parte al duathlon (podismo e bicicletta) di Pernate, con il 1° posto della mia categoria. Quindi altre gare in montagna o di corsa in salita, quali la Baceno-Crampiolo (Alpe Devero), la VaralloRimella, la Scopa-Alpe di Mera. In estate, mentre ero in vacanza in Toscana, sono arrivata 2a assoluta alla maratonina (12 km) di Capalbio. Recentemente ho partecipato all’eco maratona di Cuneo (42 km in ambiente naturale e con un caldo torrido), con un 3° posto assoluto. Domenica 9 ottobre ho corso la prima edizione della mezza maratona Gozzano-Omegna, lungo il lago d’Orta, in una splendida giornata e con un panorama straordinario, terminando 9a assoluta e 1a della mia categoria. Il prossimo impegno importante sarà la maratona di Firenze, che si correrà il 27 novembre. Lucia Vellata Ottobre 2011 - Evergreen - 7 NUOTA DA 40 ANNI CAMPIONATI MASTER Roberto Cantoni, classe 1946, è un novarese di Santa Rita, che è stato anche presidente del Consiglio Circoscrizionale del suo quartiere. Da oltre 40 anni pratica il nuoto agonistico con risultati lusinghieri, tanto che il numero di luglio del nostro notiziario si è occupato delle sue imprese. Roberto da alcuni anni gareggia infatti nelle competizioni per trapiantati, che ogni due anni tengono i campionati mondiali, alternativamente nell’emisfero boreale e in quello australe. Tali campionati hanno la denominazione ufficiale di “World Transplant Games” e nell’edizione svoltasi nella città svedese di Goteborg (mille atleti, in rappresentanza di 54 paesi) in giugno, il nostro personaggio ha colto ben quattro medaglie (due d’argento e due di bronzo) in altrettante competizioni natatorie (vedi foto). Roberto ha subìto sei anni fa il trapianto di un rene e partecipa alle gare che impegnano i trapiantati di qualsiasi organo, suddividendoli per classi di età: la sua è quella che comprende concorrenti tra i 60 e i 69 anni. La specialità in cui si sente più bravo è la rana, ma le medaglie gli sono giunte anche dalle gare di “misto” e di stile libero. A Goteborg è stato superato, di non molto, solo da australiani, che evidentemente hanno il nuoto nel DNA. L’Australia è stata la sede dei campionati del 2009 – anche lì Roberto ha colto quattro medaglie –, mentre il Sud Africa ospiterà quelli del 2013. Abbiamo voluto incontrarlo per conoscerlo e per capire quali motivazioni spingano un trapiantato a cimentarsi in competizioni sportive. Ha tenuto anzi tutto a sottolineare che un trapiantato di rene conduce una vita del tutto normale e che la pratica corretta dello sport prediletto non può che recare benefici alla sua salute. Alla competizione era già arrivato ben prima del trapianto: i suoi primi successi li colse come tesserato Fias nelle gare di tecnica subacquea, con diversi podi a livello nazionale. Quindi, per alcuni anni, partecipò alle gare riservate agli emodializzati. La competizione consente di misurare le proprie capacità, di stringere rapporti, caratterizzati da amicizia e lealtà, con interlocutori che mai avresti conosciuto, di vedere paesi in cui difficilmente saresti andato. I campionati mondiali sono poi più stimolanti di quelli nazionale e di quelli europei, che scarseggiano di avversari competitivi. Oltre a praticare personalmente il nuoto con tre allenamenti settimanali in piscina, più due in palestra, Roberto dedica anche parte del proprio tempo a istruire in questa pratica i giovani dell’Associazione Sportiva Handicappati. Inoltre, ha organizzato, in qualità di delegato provinciale Aned (Associazione Nazionale EmoDializzati), un convegno scientifico che si terrà nell’aula magna della Facoltà di Medicina della nostra città, nella mattinata del 26 ottobre. Il tema “L’attività fisica e sportiva nelle persone in dialisi o con trapianto di organi e tessuti” è quanto mai vicino alle sue convinzioni e alla sua esperienza. Ha voluto cogliere l’opportunità dell’incontro con Evergreen per rivolgere attraverso le sue pagine un ringraziamento alle famiglie dei donatori di organi e allo staff medico e sanitario nefrologico della nostra città, che costituisce una delle realtà più avanzate del nostro paese. L.M. Nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre, si sono svolti a Cosenza i Campionati Italiani Master di atletica leggera. La presenza di circa 1.200 atleti è certamente indice di successo, mentre l’organizzazione può essere definita discreta, ma con qualche pecca. Tra queste vanno citati i tempi di attesa nei lanci, esageratamente lunghi: si pensi che sono occorse 3 ore e 15 minuti per il lancio del martello, categoria M65, e 2 ore e 10’ per il successivo lancio del disco della stessa categoria di età. Gli atleti novaresi, tutti dell’Amatori Master Novara, hanno ottenuto i seguenti risultati, per i quali indichiamo di seguito nome, classe di età, piazzamento e specialità: Ernesto Minopoli Mario Armano Fausto Puleo M75 M65 M65 1° 80 m ostacoli 2° salto in alto 2° salto in lungo 1° lancio del disco 2° getto del peso 2° lancio del martello 3° lancio del disco Vincenzo Fortunato M50 3° marcia Franco Armosino M45 3° marcia Facciamo notare che il secondo posto di Armano nel peso è stato colto con la stessa misura del vincitore, che si è affermato per il suo secondo miglior lancio. Hanno inoltre ben figurato Carlo Del Mastro, Massimo Gavioli, Vito Sali e Michele Santoro; mentre la sfortuna si è accanita contro Francesco Paderno, che è stato fermato da una contrattura quando era in testa alla gara dei 400 m piani. Segnaliamo infine le prestazioni del nostro amico Ottavio Missoni, classe 1921 e categoria M90, tesserato per l’Amatori Master Novara e iscritto alla sezione UNVS di Milano: 1° nel getto del peso e nel lancio del giavellotto, 2° nel lancio del disco. Si è trattato di una trasferta tutto sommato positiva. Concludiamo con l’augurio di pronto recupero dai loro acciacchi ai nostri atleti Francesco Paderno, Renzo Reggiani, Pasquale Palella e Alberto Maggetti e con l’arrivederci ai campionati del 2012. Fausto Puleo Roberto Cantoni sul podio di Goteborg. Il podio della gara di lancio del disco. Corso Cavour 11, Novara - Tel. 0321 620437 [email protected] - www.studiocinziabiliotti.it ESTETICA DEL SORRISO - IMPLANTOLOGIA - CHIRURGIA ORALE - PROTESI - PARODONTOLOGIA ORTODONZIA ADULTI E BAMBINI - ODONTOIATRA INFANTILE - IGIENE ORALE E PREVENZIONE SEDAZIONE COSCIENTE: mai più paura del dentista 8 - Evergreen - Ottobre 2011 ASHD 31 ANNI BEN PORTATI L’ASHD Novara, costituita e operativa fin dal 1980, ha ripreso dopo la pausa estiva le proprie attività riservate a portatori di handicap: sette di queste sono agonistiche (atletica, nuoto, tiro con l’arco, tiro a segno, sci alpino, equitazione e tennis), tre sono fisico motorie (ginnastica, acquaticità e psicomotricità) e quattro ricreative culturali (sostegno scolastico, informatica, attività artistiche e bricolage). Quest’anno la ripresa è stata davvero felice, in quanto già a settembre due nostri atleti, l’arciera Mariangela Perna e il lanciatore Germano Bernardi, hanno ottenuto, nel torneo internazionale di Stoke Mandeville (Inghilterra) e a Lignano Sabbiadoro, la qualificazione alle Paralimpiadi di Londra. Tenendo fede ad una tradizione iniziata nel 1968 da Giuliano Koten, per la 12a volta consecutiva almeno un atleta dell’ASHD sarà presente ad una manifestazione olimpica. Quest’anno l’ASHD sarà impegnata anche a collaborare con quattro istituti scolastici secondari che, inizieranno la loro attività sportiva e fisico motoria presso la nuova struttura dell’Associazione. Inoltre l’ASHD sosterrà un progetto di “baskin” presso due scuole primarie. Il baskin, ovvero basket integrato, è una disciplina che permette a soggetti normodotati di giocare a basket assieme a soggetti disabili. Ad oggi l’ASHD Novara ha raggiunto il numero considerevole di 170 disabili iscritti; ma presso la sua struttura è attiva anche una compagnia arcieri composta da normodotati, che già si allenano sul nuovo campo di via G. da Verrazzano. Ricordiamo che anche quest’anno, gli atleti disabili dell’Associazione prenderanno parte a oltre cinquanta gare, tra meeting, campionati regionali, nazionali e internazionali. Antonello Brustia MARIO, VETERANO SPORTIVO Tra i soci della nostra sezione che praticano l’attività agonistica nelle categorie riservate a chi giovane non è più, ce n’è uno che si è segnalato su tutti: Mario Riboni, che ancora nel 2010 ha partecipato ai campionati italiani di atletica leggera della sua classe di età, vincendo tutte le gare dei lanci (disco, peso, giavellotto e martello). Perché Mario si segnala su tutti? Per la sua età: 98 anni, che, per evitare malintesi dettati dallo stupore, trascriviamo in lettere come gli importi degli assegni: “novantotto anni”. Premesso che a questa età pochissimi arrivano, che tra questi sono molto meno quelli che ci arrivano con la mente lucida, quando si trova una persona che, oltre a questi requisiti, ha ancora il desiderio e l’energia di girare l’Italia per gareggiare in campo sportivo, si rimane senza parole. Quest’anno Mario, che vive a Milano, non ha (per ora) preso parte a gare, ma speriamo vivamente di rivederlo in azione quanto prima. Nell’attesa, ricordiamo che da 21 anni gareggia per i colori dell’Amatori Master di Novara e della nostra sezione dell’UNVS. In questo periodo ha conseguito: – 379 medaglie – 28 coppe – 24 targhe Dal 1938, quando vinse ai Littoriali di Napoli il 1° premio nel lancio del disco, ha continuato a lanciare, salvo la parentesi bellica, in cui ha preso parte alla drammatica campagna di Russia, che ha raccontato con grande lucidità in un suo recente scritto. Ringraziarlo per avere onorato la nostra sezione con le sue prestazioni è il minimo che possiamo fare. La redazione di Evergreen re lo puoi trova do su anche cliccan COME ISCRIVERSI CONTATTARCI E COLLABORARE Chiunque pratichi lo sport agonistico o abbia un trascorso sportivo avendo praticato per almeno cinque anni qualsiasi disciplina del C.O.N.I. può diventare Socio Ordinario se ha compiuto i 30 anni d’età; oppure Socio Aderente se di età inferiore ai 30, o se non è mai stato uno sportivo praticante. Il neo-socio riceverà la tessera, il prestigioso distintivo, il nostro notiziario trimestrale “Evergreen” e il periodico mensile “Il Veterano Sportivo” pubblicato dal Consiglio Nazionale dell’U.N.V.S. Le notizie più aggiornate riguardo all’attività del sodalizio sono consultabili al sito internet: www.unvsnovara.com. La Sezione di Novara “Umberto Barozzi” fu costituita nel 1966. L’UNVS è ente benemerito del CONI, senza fini di lucro, apolitico, che intende promuovere l’attività sportiva e la cultura dello sport, soprattutto fra i giovani. La Sezione novarese è fra le prime in Italia come numero di soci. IL NOSTRO DIRETTIVO BENVENUTI NUOVI SOCI Direttore responsabile Paolo Usellini ([email protected]) Presidente: Tito De Rosa Elenchiamo i nominativi di quanti si sono ultimamente associati alla sezione U. Barozzi, facendone precedere il nome da quello, in grassetto, del socio presentatore. Periodico dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, Sezione di Novara U. Barozzi Presidente Tito De Rosa Vice-presidenti: Nicola D’Aquino, Ugo Nicolò, Fausto Puleo Grieco: Paolo Biancalani (tennis). Pinto: Angelo Sante Bongo (pallavolo). Puleo: Walter Mattiuz (pallavolo - atletica leggera - bob). Puleo: Fabrizio Pirino (atletica leggera). De Rosa: Franco Rossi (hokey su pista). A loro il nostro benvenuto. Aut. Tribunale di Novara n° 9 dell’8 aprile 1991 Coordinamento tecnico Maurizio Martelli Videoimpaginazione Michele Sansone Hanno collaborato Antonello Brustia, Pino Caputo, Maurizio Ferlaino, Luciano Marmo, Lucia Vellata Consiglieri: Giorgio Balossini, Pino Caputo, Aldo Dondi, Enrico Grieco, Tommaso Marrone, Beniamino Morra, Pierluigi Rossi, Aldo Vecchio Segretario: Carlo Granata Stampa: Italgrafica - Novara Addetto stampa: Luciano Marmo Il logo EVERGREEN è di Giorgio Baschieri Ferri Riproduzione vietata senza autorizzazione dell’editore Revisori dei conti: Luca Morelli (presidente), Savina Angiolini e Sergio Arzani