FM 99.00 FM 97.100 www.eccolanotiziaquotidiana.it Colleferro, nuovo incontro con il GAIA Anno 8 N°1 - Aut. n° 5 Tribunale di Tivoli - 14 gennaio 2011 - Distribuzione gratuita - Tiratura 6.000 Copie QUINDICINALE DI: ATTUALITÀ SOMMARIO ATTUALITÀ - CULTURA REGIONE LAZIO pag. 2-4 GENAZZANO pag. 5-6 CAVE pag. 7 SAN VITO R. - PALESTRINA pag. 8 SERRONE - LABICO pag. 9 PIGLIO - COLLEFERRO BELLEGR - PALIANO pag. 10-11-12 COMUNITÀ MONTANE pag. 13-14 - POLITICA - CULTURA E SOCIETÀ - SPORT - AMBIENTE Presenti i sindaci e i lavoratori per la cassa integrazione ed il futuro societario COLLEFERRO: Sempre più acque agitate a Gaia, che non trova acquirenti, gli operai non riscuotono gli stipendi, i comuni allungano sempre di più i debiti per una situazione che diventa sempre più incresciosa per tutti a cominciare dagli stessi operai ai politici locali. Non è bastato lo sciopero prima di natale, le varie promesse, non mantenute della Regione Lazio, oggi si ricomincia. GENAZZANO: Prima della pausa per le vacanze di Natale gli alunni della scuola elementare “Giuseppe Garibaldi” di Genazzano hanno seguito una lezione-incontro per la riduzione, il riuso ed il riutilizzo dei rifiuti domestici animata da Dario Esposito, coordinatore dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti, ed Andrea Ferraretto, autore del volumetto “Sistemi per la fruizione sostenibile”. Il tutto scaturito da una lettera scritta da una classe della scuola primaria genazzanese ed indirizzata al sindaco di Genazzano, Fabio Ascenzi, nella quale veniva posto il problema della raccolta differenziata. continua a pag. 12 ATTUALITÀ Roma "La Renna cerca Amici" di Laura Donnini Pag. 2 ATTUALITÀ Dove sorge il sol dell’avvenir (?!) di Sara Ludovici Pag. 3 Genazzano, a lezione di come ridurre i rifiuti TEMPO LIBERO - ANNUNCI pag. 15 continua a pag. 5 Via Santa Maria, 38/40 00036 Palestrina (Rm) Tel. 069535787 Fax 069537203 www.ondalibera.it lavoratori in sciopero CAVE Anno nuovo, È possibile sperare? Pag. 7 SAN VITO R. “Una serata per...Simone” Pag. 8 SERRONE Inaugurato il nuovo parcheggio del centro storico Pag. 9 PALIANO Gli on.li Rauti e Miele Visitano il carcere Al centro tra Dario Esposito e Andrea Ferraretto il sindaco Fabio Ascenzi Pag. 11 Roma Sud 2 ATTUALITÀ - CULTURA Roma "La Renna cerca Amici" 14 gennaio 2011 Protagonisti 150 bambini accompagnati da genitori e nonni. Il 20 Dicembre nelle splendide Sale di Palazzo Brancaccio a Colle Oppio in Roma, l'Associazione Culturale Castellum unitamente agli operatori commerciali delle Zone Monti-Esquilino, hanno aperto i festeggiamenti dedicati al Natale 2010 con un evento a tema " La Renna cerca Amici", che ha visto protagonisti 150 bambini accompagnati da genitori e nonni. Nella cornice fiabesca dell'antico Palazzo, ultima costruzione del patriziato romano,realizzata sulle antiche rovine tra il 1886 ed il 1912 per volontà di Mary Elizabeth Field, consorte del principe Salvatore Brancaccio di Napoli, impeccabili il display, il buffet, il servizio...... ! Il camminamento che porta alla sontuosa residenza ricco di piante, giochi d'acqua.....é stato il favoloso incipit all'avvenimento. La bella gerente -responsabile Roma Party -Palazzo Brancaccio grandi eventi- Dott.ssa Stefania Buzzi, sensibile padrona di casa, ha accolto i piccoli ospiti Alessio Renzi, Enrico Maggi, Chiara Giuliani Ass.ne Castellum Sig.ra Laura Donnini, Enrico Maggi Sig.ra Stefania Buzzi Momento Rappresentativo della serata con "...bambini, correte libe- Cavour e delle Zone Monti ed ri......". Esquilino, mossi sempre da un senAmorevole il coinvolgimento di timento forte di appartenenza, di Lusy,Fabio,Pako e Clelio - rispetto per i valori tramandati, Animazione Clownlandia- che fanno di ogni iniziativa un evento hanno proposto giochi ed intratte- unico, dando un senso alla vita e nimenti di ogni genere all'insegna valore al tempo, in consapevolezza dello stupore....ohhhh! e dignità . La presenza di Babbo Natale, i Laura Donnini tanti doni consegnati ai bambini, le degustazioni finger food offerte da D'Amore e SMA di S.M.Maggiore, la Foto di Alessia Schiavella maestosa torta a due piani ricoperta di fiori e frutti freschi, realizzata dai pasticceri Enrico Maggi ed Alessio Renzi offerta da 'Il Pasticciaccio' hanno completato il giá ricco parteur. L'obiettivo attento di Alessia Schiavella ha simpaticamente fissato ogni dettaglio: dal grande albero di Natale alla discreta presenza degli organizzatori, dai sorrisi di genitori e nonni, alla panna sul viso dei bambini! Tutte le iniziative promosse in favore del coinvolgimento , del confronto, della conoscenza, della crescita culturale ed economica, trovano nell'incontro la potenziale realizzazione e, tutti quanti mettono loro stessi in gioco per tale nobile finalità, come - unitamente a tutti gli altri in questo evento- il Dott. Umberto Nardinocchi , portavoce del Comitato di Via Sig.ra Stefania Buzzi, Enrico Maggi 14 gennaio 2011 ATTUALITÀ - CULTURA Roma Sud Dove sorge il sol dell’avvenir (?!) “Papà, ma che cos’è il Presidente della Repubblica?” – “E’ il papà di tutti noi italiani” – “E il presidente del consiglio? E il ministro dell’istruzione?” – “Sono i figli del Presidente della Repubblica, sono i nostri fratelli” – “Wow! Siamo proprio una grande famiglia!”. Con parole semplice il papà rispondeva ad una bambina curiosa, me, che si interrogava sul mondo della politica, su quei buffi, ma importanti personaggi che ci rappresentano fuori e dentro l’ Italia, la nostra patria, “la grado si ritiene necessario ridurre le ore delle materie quali tecnologia e disegno, svalutando le stesse in un periodo che definiamo avanguardista; tutte le scuole professionali dovranno diventare licei, implicando quasi del tutto obbligatoriamente un proseguimento di studi nelle università, anche se non tutte le famiglie possono sostenere spese così importanti; e poi le università che diminuisco, nelle quali non si incentivano abbastanza, o affatto iniziative quali la ricerca o altre Nelle 2 foto gli studenti durante la manifestazione del 14 dicembre 2010 grande mamma”. In fondo è grazie, o no a loro se nella nostra Repubblica esistono determinate leggi, una cosa si può o meno fare. Con il passare del tempo ho scoperto anche però che a volte quei stessi “fratelli” fanno scelte che non condividiamo e per le quali si ha il diritto di manifestare al fine di esprimere il proprio dissenso. Proprio in questo periodo, nonostante si senta parlare di una crisi estesa in più o meno tutti i campi, ciò su cui si discute e che riguarda noi, in primo luogo, i studenti , è la riforma sull’istruzione. Partiamo dal presupposto che non è proprio un periodo positivo per i scolari, siamo in bilico tra un presente difficile ed un futuro oscuro, che sembra non aver abbastanza spazio anche per noi, noi che siamo il futuro. La crisi c’è e qualcuno in qualche modo deve pur risanarla, pagarla, ma è inconcepibile voler trovare una soluzione tagliando ingenti fondi e aumentando i costi all’istruzione, un elemento nel quale altre nazione hanno trovato, contrariamente, un punto di forza, dal quale ripartire migliorando le proprie condizioni. In Italia non è così: si vuol tornare al maestro unico nelle scuole primarie, lasciando senza lavoro milioni di educatori ed educatrici; nelle scuole secondarie di primo frontiere più innovative e per le quali è sempre più richiesto di superare un esame di ammissione e sempre meno i posti disponibili. Ecco molto genericamente alcuni punti per i quali noi studenti e docenti da un anno a questa parte ci siamo uniti, mobilitando l’intera Italia, esprimendo la nostra contrarietà e il nostro sempre più fermo no. A Milano lo slogan è “Siete un’accozzaglia di affaristi razzisti, dovete darci il denaro”, a Torino il corteo raggiunge la sede del Pdl piemontese, a Palermo si blocca l’aeroporto in un coro compatto contro il governo Berlusconi e il ministro Gelmini, a Genova gli studenti si vestono del nero lutto, sdraiati nella piazza principale con un libro sul cuore, rivendicano il diritto dell’articolo 9 della costituzione che promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, ed infine è a Roma che si conta una ancora più massiccia partecipazione di studenti rappresentanti anche di piccole scuole dei paesi limitrofi che sfilano contro il ddl Gelmini e che chiedono la sfiducia al Governo. Qualcuno parla di un ritorno alle grandi manifestazioni degli anni ’50-’70, quando i studenti in una sorta di rifiuto ideologico allo sfruttamento economico e di dominio della soggettività, esercitata soprattutto attraverso la pubblicità e i mass media, abbracciano le ideologie rivoluzionarie di matrice marxista e del pensiero della Scuola di Francoforte nell’affermazione e nel rispetto dell’individuo e della verità. Vennero occupate le università, fatte autogestioni, assemblee e manifestazioni, i studenti volevano far sentire la loro voce ed esprimere dissenso verso: le politiche imperialiste che esercitavano violenza e sfruttamento nei confronti del terzo mondo, ipocrite nella buona coscienza del dopoguerra; la critica si estendeva anche alla guerra in Vietnam e all’autoritarismo della società e della famiglia che riproduceva ruoli definitivi e stigmatizzava ogni comportamento deviante, autoritaria era anche la scuola che trasmetteva un modello di disciplina sociale e di educazione alla subalternità. Ho sempre guardato a quel passato, che ora sembra sempre più presente, con ammirazione e forte riconoscimento; come un modo, manifestando pacificamente, di far valere i propri diritti e doveri, come lo è anche il diritto allo studio. Ciò di cui più mi rammarico è la mancata e non giusta informazione che se ne da delle manifestazioni odierne. Il 14 Dicembre, ad esempio, io c’ero e, oltre al fatto che ciò che n’è risultato dalla fiducia ottenuta in parlamento è stata un’enorme sfiducia per chi 3 come me partecipava alla manifestazione, tornata a casa i mass media non hanno fatto altro che parlare di scontri, comportamenti violenti, violentissimi da parte di studenti e guardie, agguati e atti dannosi. Da testimone posso dire che se da un lato questo piccolo gruppo, del tutto estraneo e non partecipante al corteo ha commesso tali atti, noi, i manifestanti pacifici, noi, i studenti, noi, i docenti, noi, operai della FIOM, noi, gli aquilani, noi, cittadini di Terzigno camminavamo l’uno affianco dell’altro, la nostra voce contrariante volava leggera nell’aria, i nostri slogan pronunciavano parole forti ma senza sangue, i nostri canti rimembravano tempi passati che han dato forza a milioni di eroi che hanno combattuto e che sono morti per servire la nostra patria e dai quali prendiamo la stessa voglia di lottare ancora per rivendicare i nostri diritti. Ogni cittadino italiano deve sfruttare a pieno le proprie possibilità, la propria costituzione, la propria libertà e se c’è anche un solo motivo per il quale si è contrari, si vuol lottare, urlare la propria ostilità allora scenda in piazza e manifesti, perché ne ha il diritto. Giorgio Gaber sulla libertà cantava “ La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione …”, e noi abbiamo partecipato, partecipiamo e continueremo a farlo; a dispetto della tv che sa definirci solo violenti e incoscienti nel nostro manifestare, dei troppi che hanno visto black bloc che non c'erano, di chi afferma che i bravi studenti sono quelli che vanno sempre, solo e comunque a scuola, e che scuola. Noi continueremo a camminare lì, lì “dove sorge il sol dell’avvenir”. Sara Ludovici Roma Sud 4 ATTUALITÀ - GENAZZANO Era “un Paese di primule e temporali… e visioni misteriche” Fra cinquanta anni questo straccio di tempo che siamo costretti a vivere lo ricorderanno come uno dei peggiori momenti di bassezza umana, o forse scomparirà schiacciato dal peso della storia che focalizza sempre i grandi momenti o quelli atroci. La miseria umana non è solo quella che è avvenuta nel XX secolo, dai nazisti con la Shoah alle dittature comuniste che per altro sono ancora esistenti, vedi la Cina, ma anche dalla barbarie che ognuno di noi commette quando sta zitto di fronte alle ingiustizie. Quanto pensa che l’unico modo per far progredire un paese, deve passare solo attraverso il cemento. Quando con il qualunquismo, anima di questa società, getta fango su tutto e tutti, senza discernere la varietà che non è comune ma unica. È questo il fallimento più intimo del comunismo. Ora gli imprenditori italiani sono tutti “comunisti” e pregano che in Cina il regime duri il più a lungo possibile, altrimenti come potrebbero sfruttare questo Paese, come potrebbero pagare un euro al mese gli schiavi cinesi, come potrebbero rivendere a mille questo che gli costa uno? L’italiano che non ha fatto nessuna rivoluzione, se si esclude il Risorgimento e la Resistenza, prima e dopo c’è il vuoto. Gli eroi della Resistenza erano una manciata, gli altri? Il dubbio sta nel fatto che un popolo prima osannava a Roma poi impiccava a Milano con la stessa disinvoltura. Ma d’altro canto ci sono delle unicità formidabili, delle individualità geniali, dei lavoratori, dei ricercatori, scienziati e magistrati, poeti e agricoltori, gente che ama l’Italia e che la fa ancora più grande. Ma tutto è reso comune, tutto è sporco, tecnica efficace per far stare tutti sullo stesso piano mediocre. Persino sull’omicidio Pasolini si è voluto insinuare fango da destra a sinistra, poi si deve assistere alla farsa di certi personaggi e compagni vari che pretendono di essere gli amici fedeli, i sostenitori insostituibili, gli eroi pasoliniani, sepolcri imbiancati! Ipocriti di destra e di sinistra; Pasolini era ed è uomo libero, un grande Poeta umile e silenzioso senza etichette. Tipico del “provincialismo” apporre una qualsiasi etichetta per poter comprendere. Incapaci di guardare oltre, e capire che la “questione” è più complessa. Discernere la via è l’unico miracolo attuabile in questa società di ciarpami, di politici incapaci e ignavi. I giovani che per antonomasia erano rivoluzionari, irriverenti con il potere a volte sfacciatamente propositivi, ora sono servi, non hanno vertebre, senza scorza ne amore, con le loro lauree di carta straccia universitaria, buoni a mostrare solo l’arroganza che li contraddistingue, la miseria che stanno vivendo non germoglia, è sterile. Chi è diverso, chi vuole stare fuori, come il giovane studente capace Norman Zarcone, si getta dal palazzo universitario lasciando un biglietto al padre “La libertà di pensare e anche la libertà di morire. Mi attende una nuova scoperta anche se non potrò commentarla”. Questa impossibilità di mettere a frutto i propri talenti questa chiusura-censura delle capacità altrui è l’altra faccia della medaglia che riguarda i giovani, e ciò non può avvenire in uno Stato che si definisce moderno. Solo chi non vuol vedere nega l’evidente, i perbenisti, i moralisti, gli avvoltoi politici che si nutrono di questa melma, di questa mediocrità. Sopravvivere è meglio che vivere da uomo e uscire dal ballo di gruppo non è emarginazione, è vivere da persone che scelgono che decidono la loro direzione. Gli studenti che mettono a ferro e fuoco Roma non sono la rivoluzione sono ancora come nel 68 gli annoiati figli di papà, e come allora quando Pasolini fece scandalo tra la sinistra, anch’io oggi, dopo 42 anni, sto con i poliziotti che a 1.200 euro al mese si sono fatti “massacrare” di botte. Quello che manca è il pensiero, che genera la visione, il punto di arrivo per una società migliore. Penso alle “orde di gente” che si è avvicendata su questa terra, in questi magnifici luoghi, così carichi di mito, ove tutto era in relazione. I contadini, uomini veri, affrontavano la vita con quel “Festina Lente” leggendario, dove tutto era incerto e ignoto, la loro vita era di una semplicità disarmante, ma appare oggi assai complicata che sembra ardito il solo vestire quei panni. Le intemperie impietose radevano al suolo gli sforzi di un intero anno, che ne sapete voi borghesia annoiata, giovinotti nichilisti, che ne sapete di quelle preghiere per far cessasse la grandine, era tutto quello che avevano, era un intero anno di lavoro; contro lo sterminio dell’uva, delle olive, di tutto quel poco che avevano, loro contrapponevano “la fortezza” come virtù cardine. Non chiedevano elemosina a nessuno si rimboccavano le maniche; il quadro di Pellizza Da Volpedo, capolavoro straordinario, in origine lo aveva chiamato “fiumana” (non a caso) rappresenta in maniera unica e sola, la forza morale e l’energia viva dei contadini. I sindacati che osannano gli operai, costretti a girare dei bulloni per tutta la vita che vorrebbero legittimamente una vita più soddisfacente, sarebbe da chiedersi prima se hanno davvero fatto tutto per prendere la direzione desiderata, se hanno davvero messo la prua dove volevano. La sinistra che si erge a palatino degli operai, non fa nulla, non ha mai fatto nulla per i contadini gli unici portatori di un cuore arcaico. Estinta questa civiltà, resta solo un vuoto incolmabile, un agire randagio nel deserto senza sentimento, senza guida ne stella polare la direzione è volutamente negata. Non vi è più contrazione, “messa in stato misterico” delle cose, tutto appare come un vuoto contenitore. Mi sembra come quel bel racconto di Oscar Wild, dove un fantasma che da anni si aggirava in un castello inglese da poco comprato da ricchi americani, quest’entità, dicevo, a confronto con chi non crede o meglio con chi è scollato dal mito, impazzisce perché non riesce a spaventarli. Noi siamo in quel preciso stato delle cose, ed è inutile parlare o dire, le muse, le menadi che popolavano il nostro paese dalla greca Sicilia al freddo Friuli se ne sono andate. La speranza va alle nuove generazioni, se sapranno davvero emergere da questa spaventosa situazione sociale, se sapranno conservare ancora un cuore vero come lo spirito contadino, se sapranno amare la natura senza essere dei “verdi imbecilli”, se sapranno rispettare il prossimo come se fosse davvero suo fratello e la più importante se sapranno vivere in comunità, cioè se sapranno davvero cosa significhi il termine “collettività”. Una sfida davvero difficile ma possibile, non sono importanti le lauree e l’arroganza, ma la sensibilità, non occorre il denaro o i faccendieri ma il sentimento, come avveniva in un tempo pieno di primule e temporali odorosi che fissavano in un istante l’eternità. Massimiliano Lucci 14 gennaio 2011 Come possiamo salvarci dalla delinquenza organizzata e dai politicanti corrotti? "IN MEDIO STAT VIRTUS" dicevano i popoli latini moltissimi secoli fa e per definire il senso del limite che, ci potrebbe salvare dalle fameliche fauci di delinquenti ed amministratori corrotti, accusati dalla magistratura inquirente di falso in bilancio, appropriazione indebita, corruzione, concussione ecc... perpretata a danno dello stato e delle pubbliche amministrazioni da squallidi personaggi e sciacalli. Ai piu'questa parola puo' sembrare coniata dai fatti di tangentopoli di recente memoria. In realtà è il frutto di un'endemia cronica insita nell'animo umano di moltissime persone, da cittadini preposti ad occupare incarichi pubblici. Questa parola " CONCUSSIONE" fu coniata agli albori del 50 A.C. per definire il dubbio che pesava sulla persona di: CAIO SALLUSTIO CRISPO un insigne storico dell'età "CESAREA." SALLUSTIO nato ad AMITERNO nel' 86 A.C. " SCRIVEVA e PARLAVA BENE, MA RAZZOLAVA MALE". un po' come tanti personaggi dei nostri tempi. Celebrava l'onestà con le piu' alte frasi, secondo la storia era invece un uomo dai costumi corrotti, tanto da meritare l'esplulsione dal SENATO ROMANO, con l'accusa di indegnità. Ma quanti personaggi oggi meriterebbero questo titolo?. SALLUSTIO già allora veniva accusato di aver accumulato immense fortune e ricchezze, che gli consentironio di edificare una lussuosa villa sulle falde del QUIRINALE e di far costruire i "FAMOSI ORTI SALLUSTIANI". Con i proventi delle somme sottratte all'amministrazione dello stato. Queste somme di danaro, sarebbero stati il frutto secondo i Senatori Romani, di estorsioni e con- cussioni fatti da SALLUSTIO, quando era governatore della NUMIDIA, carica concessagli da CESARE. Ma non solo SALLUSTIO era avido di danaro anche, altri uomini illustri del suo tempo lo erano,erano famelici ed insaziabili. Uno di questi era CATILINA, un uomo capace di attingere alle casse degli amici e conoscenti, dopo aver delapidato tutti i suoi averi in piaceri. Quante analogie vi sono tra il passato remoto ed il presente?. Qualcuno diceva il Lupo perde il Pelo ma non il vizio. E? Questo è un dato di fatto della nostra odierna società. Ove i corrotti e i concussi si contano a decine. Cio' che è terribile è che non si vegognano ed usano ancora derubare lo stato e i contribuenti. Come vedete cari lettori la storia si ripete sempre all'infinito. Questa barbarie deve pero' terminare prima che accada l'irreparabile OVVERO:" I CITTADINI STANCHI DI ESSERE VESSATI E PRESI IN GIRO SI RIFIUTANO DI PAGARE LE TASSE," che non vanno alla COMUNITA' ma nelle tasche di matricolati VOLPONI .UN suggerimento su come potremmo salvarci, potrebbe essere il seguente: La magistratura una volta accertata la responsabilità di chi commette il reato, dovrebbe a nostro umile parere far restituire al REO tutte le somme indebitamente percepite, è condannarlo a lavorare per la" COMUNITA GRATUITAMENTE " fino all'estinzione del debito contratto verso la comunità.Le carceri non servono piu' a redimere, sono già in esubero. Troppa gente delinque. PERCHE' la gente delinque ? E' questa la domanda che Giudici e Politici dovrebbero porsi. Marco Rinaudo GENAZZANO 14 gennaio 2011 Roma Sud Genazzano, a lezione di riduzione dei rifiuti Inizia da pag. 1 Ai bambini delle classi quinte Esposito e Ferraretto hanno illustrato i meccanismi per la riduzione ed il riutilizzo dei rifiuti prodotti in casa che possono essere messi in atto immediatamente, adottando semplicemente uno stile di “vita sostenibile” basato sulla raccolta differenziata, ossia sulla separazione di quanto gettato indistintamente nella pattumiera. Questa prima separazione domestica è l’anello iniziale di una catena che in un prossimo futuro dovrà portare a ridurre drasticamente i conferimenti in discarica a favore di un riutilizzo delle “materie prime” così prodotte. Un esempio è dato dai contenitori di alluminio delle bibite, che se gettati nella pattumiera rappresentano un rifiuto ingombrante, mentre separati dal resto e conferiti negli appositi raccoglitori diventano materia prima per realizzare utensili metallici, sicché si limita l’estrazione in miniera di bauxite dalla quale si ricava per lo più l’alluminio, contribuendo a salvaguardare la natura stessa del nostro pianeta. Per rendere ancor più concreto il discorso, dato che l’amministrazione comunale è impegnata nell’attuare una condotta sostenibile, “Green Public Procurement”, il sindaco di Genazzano, Fabio Ascenzi, ed il vicesindaco, Elena Antonelli, assieme ai due esperti intervenuti hanno distribuito agli alunni delle quinte classi una “borsa per la spesa riutilizzabile” realizzata dalla Provincia di Roma da portare ai genitori e contenente opuscoli informativi come il “Ricettario degli avanzi”, consigli pratici su come riassaporare gli avanzi di cibo in ricette innovative. Ai piccoli studenti delle classi prime in cambio di una bottiglietta di plastica vuota sono state date borraccette costruite con alluminio riciclato da riempire 5 ogni volta, evitando l’indiscriminato usa e getta. Genazzano, “DUE PARTITE” di Cristina Comencini al Teatro Italia GENAZZANO: “Mettile insieme e le sentirai parlare” sosteneva quel tal pensatore ogni volta argomentasse di donne in genere, dell’ ermeticità e della spigliatezza di costoro. Quando poi la spigliatezza deborda a tutto campo e senza i freni più elementari tutto appare verosimilmente vero. E’ quanto accade nei due atti della commedia di Cristina Comencini che la multiforme compagnia La Cicoria ha messo in repertorio sul palcoscenico genazzanese del Teatro Cinema Italia (ex Orsi) in tre serate e replica con Mauro Sebastianelli alle luci ed ai suoni, Franco Giovannetti alla regia e sette irresistibili chutes d’ hommes egregiamente interpretate. Immaginate una sala digni- La compagnia “della Cicoria” ha messo in repertorio sul palcoscenico genazzanese del Teatro Cinema Italia (ex Orsi) tosamente arredata in uno stile tra il liberty michelangiolesco dei beati anni sessanta ed il post bellico autarchico di un pò prima. Immaginate che vi si aggirino, concentriche e svagate tra una rivista satinata ed un tappeto verde, quattro lussureggianti signore policaratteriate e rigorosamente al femminile in rosso, rosa, verde e verdino e riconoscerete Sofia, austera ed autoritaria ma delusa in profondità, Gabriella, florida e scintillante ma in contrasto perenne con Claudia che fa l’ ingenua sofisticata. Vi troverete pure Beatrice, la più giovane, visibilmente sprovveduta ma “interessante”. Cosa fanno queste quattro donne in certo ambiente? Giocano a carte, a canasta naturalmente o, tuttalpiù, a ramino, e parlano. Si raccontano, si commentano, si giudicano nelle loro molteplici qualità di madri, spose e….. amanti. Le tante fasi della loro vita e gli immancabili risvolti di essa le inducono a sfogarsi tra il torto e la ragione, l’ esaltazione ed il rimorso finchè un urlo repentino e ripetuto, profetico di un imminente lieto evento, lanciato dalla tremante Beatrice non le riporti ad una coscienza immancabile, eminentemente femminile. La vereconda partita non va avanti ed il sentimento ha la meglio. Le donne di quella generazione avevano la famiglia e la casa, un consorte degno e tanto di loro stesse anche se la commedia voleva dimostrare il contrario. Il secondo sipario è toccato alla generazione successiva immersa in un ambiente consimile ma forzatamente diverso. Ho ammirato le sfolgoranti chiome di Angela e di Alice, la “spinosa” di Raffaela nonché gli occhi penetranti di Alessia, la Beatrice del primo atto, giunta al secondo ruolo. Ho riconosciuto il talento esuberante, da grande palcoscenico, della prima, in gonna “ciancicata,” “brillocco” e tacchi a spillo, e la recitazione ritrosa ma sommamente confidenziale della seconda mentre l’ ingenuità sincera della neomamma dai capelli rossi mi ha entusiasmato per la bellezza semplice che ispirava. Alessia-Beatrice ha accarezzato un ruolo tutto diverso dal primo ma lo ha fatto con esperienza e finalità di contrasto. Tutto bene quindi ma non tutto. Due generazioni sono state messe a confronto con le loro passioni espresse in contenuti audaci e, come si dice oggi, corrispondenti alla realtà. No, mi dispiace, non sono d’ accordo, la realtà vera è un tantino diversa. Pietro Patriarca GENAZZANO: La Provincia di Roma ha approvato la richiesta di contributo avanzata dal comune di Genazzano erogando 827.675 euro per i lavori di completamento della rete fognante in località Maccareccia, ampia zona rurale al confine con i comuni di Valmontone e Cave, nonché per la realizzazione dell’impianto di depurazione. Con tale finanziamento, pertanto, verrà realizzato l’intero sistema fognario della Maccareccia, i cui lavori del primo lotto sono iniziati da alcuni mesi. Questa importante zona del territorio genazzanese sarà finalmente dotata dei servizi necessari per un idoneo risanamento igienico-sanitario. Con un investimento totale di oltre 1.500.000 di euro verrà data una risposta concreta alla soddisfazione di un’esigenza che i cittadini della Maccareccia manifestano da decenni. Genazzano, 825.675 euro per completamento rete fognante della Maccareccia Roma Sud 6 GENAZZANO Genazzano, sessanta presepi nel segno della solidarietà e della pace GENAZZANO: Un percorso di sessanta Presepi si snoda attraverso le piazze e le strade di Genazzano, fino al 6 gennaio 2011, nell’ambito del programma “Genazzano: un grande Presepe nel segno della solidarietà e della pace”. Arrivando da Valmontone (autostrada Roma-Napoli) la prima tappa è in località Maccareccia dove un Presepe si trova in via della Maccareccia (nei pressi della statua di Padre Pio) e un secondo in via Santa Cristina, nei pressi della omonima Chiesa. Riprendendo la strada per Genazzano la terza tappa è all’incrocio con la via Prenestina: a sinistra, al 46 di via Petroselli, si trova il grande Presepe di Nello Fioravanti. Proseguendo in direzione di Genazzano, lasciata la Prenestina per entrare in paese, si arriva in via Trento e Trieste dove un grande Presepe é stato allestito nella vetrina della Farmacia del Buon Consiglio. A questo punto si può lasciare l’auto in Piazza della Repubblica e proseguire a piedi. A Porta Romana, immediatamente dopo l’ingresso del centro storico, è da ammirare il presepe realizzato dagli studenti dell’ITIS di Genazzano: riproduce la storica fontana del Piluozzo, il cui originale si trova proseguendo il tragitto. Giunti in Piazza G.E. D’Amico si trovano i Presepi del Centro Anziani, dell’Associazione Aurora (con mercatino dell’artigianato), dell’edicola Lucidi e quello di figure animate realizzato dagli alunni della Scuola secondaria (classe II B) R.I.S. 14 gennaio 2011 allestito nella vetrina dello Studio tecnico Bezzi. Nei pressi lo storico Presepe della Chiesa di San Paolo. Su via S. Paolo il bel Presepe di figure animate eseguito dagli alunni della Classe III B della scuola secondaria dell’Istituto di Gionne Giacomo & C. sas Impianti: Elettrici - Termici - Idraulici - Tecnologici Pannelli Solari - Manutenzione Caldaie Via Pietro Nenni, 90 - 00030 Genazzano (Rm) Tel./Fax 06.95.79.258 - Cell. 339.33.62.534 [email protected] Comprensivo allestito presso la sede dell’Associazione Commercianti che ospita anche altri sei Presepi individuali degli alunni della stessa Scuola e una sintesi della mostra fotografica “Genazzano Interculturale”. Altri due Presepi degli alunni della Scuola secondaria sono visibili nel vicino negozio di Fiori e Piante e, qualche decina di metri più avanti, nella vetrina del Parrucchiere Identity. In Piazza del Santuario, 1, si trova il Presepe di Mario Ronzani. Lungo Corso Cardinali Vannutelli il Presepe dell’Oratorio della Chiesa di Santa Maria e quelli nelle vetrine delle gioiellerie La Mimosa ( 19) e Vannini (33). Una breve salita porta al Castello Colonna dove a sinistra del portone si trova il Presepe di Anna Fabbri, tra pizzi e merletti sapientemente rielaborati. Poi nella Sala Nuova del Castello trenta presepi individuali e collettivi, di cui uno a grandezza naturale, realizzati dagli studenti della scuola secondaria di Genazzano. Proseguendo il percorso nella Sala Martino V si trova la mostra fotografica “Genazzano Interculturale” che racconta la storia dei nuovi cittadini e dei gruppi musicali e degli artisti internazionali che hanno animato la vita culturale del paese. Scendendo dal Castello, in via Martino V, nella vetrina dell’Associazione Pro Loco si trovano cinque Presepi degli alunni della scuola primaria. Infine, uscendo dal paese in auto, si raggiunge la località San Filippo dove un Presepe, ambientato in una grande ricostruzione del Ninfeo bramantesco, si trova all’ingresso dell’Hotel Ristorante Cremona. CAVE 14 gennaio 2011 Roma Sud 7 Cave, dal buco della serratura…/4: Cave, un leggero Anno nuovo, È possibile sperare? fiocco di neve spegne una “pesante fiaccolata” CAVE: Il Re è nudo. Davanti alla “Fiaccolata per la legalità” (non svolta per una copiosa quanto opportuna nevicata) non possiamo che sancire il fallimento totale della politica ordine-disciplina-videosorveglianza del sindaco Umbertini e della sua maggioranza che amministra (o amminestra) Cave da sei anni e mezzo. Tra una esecuzione in pieno stile mafioso, una bella rissa con accoltellamento e chiari sintomi di infiltrazioni malavitose nella vita della nostra cittadina, si era pensato bene di rispondere con le luci delle fiaccole per manifestare (a chi?) l’esigenza di avere più controllo sul territorio magari attraverso l’invio di poliziotti e carabinieri. Rispettando chi si accingeva a manifestare, ci permettiamo di esprimere un giudizio negativo sull’iniziativa e di fare alcune osservazioni. Noi riteniamo che davanti ad un evidente disagio sociale di tipo generazionale, etnico, culturale ed economico si reagisca con le buone prassi amministrative e mettendo in campo politiche indirizzate alla crescita economica, allo sviluppo delle conoscenze e all’inclusione sociale. Si potrebbe magari partire da un concreto sostegno al riconoscimento del “diritto alla cittadinanza” con l’idea di una “Cave città del mondo” e rivitalizzando l’orgoglio di appartenenza ad una comunità. Gli stranieri non saranno mai italiani perché, giustamente, si sentono rumeni, albanesi, marocchini, egiziani, eritrei, somali, senegalesi ecc. ma possono essere, e molti lo sono di fatto purtroppo non di diritto, cittadini italiani. Davanti all’acuirsi delle tensioni sociali e a pericolose infiltrazioni, una città aperta alla conoscenza, trasparente nell’attività amministrativa, rispettosa delle diversità, laboriosa, pronta ad accogliere le novità e le innovazioni diventa una città chiusa all’illegalità, alla violenza e all’arroganza del potere. Per questo avremmo preferito avere una “Fiaccolata per i diritti”. Il diritto di essere diverso, il diritto di essere dignitosamente un essere umano, il diritto di abitare in una città laica nelle istituzioni, il diritto di avere dei servizi locali efficienti ed ad un giusto costo, il diritto ad avere un territorio non devastato da una idea urbanistica sbagliata, il diritto ad avere un Piano Regolatore e non un Piano di fabbricazione, il diritto di avere una mobilità nelle strade cittadine degna di questo nome, il diritto ad avere un Municipio trasparente come una scatola di cristallo, il diritto di poter programmare un futuro migliore per i nostri giovani, il diritto ad avere una seria politica vicina agli anziani … il diritto di avere dei diritti. Praticare questi diritti equivale a sottoscrivere un accordo con la legalità. Purtroppo non è stato così. Sarà per un’altra volta…forse. Monsieur de Voltaire CAVE: Mentre restiamo in attesa delle risposte del Sindaco alle nostre domande riguardo le sue intenzioni di rimettere anticipatamente il mandato, la politica locale ha iniziato le sue manovre di trasformazione fatte di avvicinamenti, riavvicinamenti, allontanamenti, composizioni, scomposizioni e chi più ne ha più ne metta. Un primo fatto è la nascita, in Consiglio Comunale, del Gruppo del Popolo della Libertà, presentatosi con un ecumenico manifesto, composto da Ettore Lucarelli, Massimo Lucarelli, Francesco Scriva, Gianluca Chialastri e Luca Mastropietro. E’ un fatto interessante? Forse no. Però sarebbe bello conoscere la posizione politica assunta dal neonato gruppo verso il sindaco Umbertini considerando che il citato gruppo è composto da consiglieri sia di opposizione che di maggioranza. Saremo davanti ad un ampliamento dei numeri della maggioranza? Oppure sarà vero il contrario? Vacci a capire. Poi ci sono gli ex rappresentanti di Alleanza Nazionale di cui si dice che una parte si sia accasata alla corte di Fini. Qualcuno sussurra che siano estremamente impegnati nella costruzione del terzo polo magari con l’UdC del condottiero felice e con l’ala “economica” della sinistra locale. Ed il centrosinistra? Una parte, come detto, è seduta comodamente al tavolo del sindaco Umbertini e continua a fare i propri affari. Un’altra parte è seduta, meno comodamente, allo stesso tavolo e sogna le “fabbriche”. L’Italia dei Valori e Rifondazione Comunista: non pervenuti. Resta il Partito Democratico che ancora deve decidere cosa vuole essere e cosa vuole fare. Nel frattempo ha messo in campo un giovane coordinatore ed un nuovo Consiglio direttivo a cui va il nostro “in bocca al lupo”. Ne avranno bisogno! L’augurio è che questo nuovo anno aiuti a scompaginare le carte della politica locale e a portare un vento di freschezza nella nostra città. E’ possibile sperare? Jack Molletta & Mario Firdifero Roma Sud 8 SAN VITO ROMANO - PALESTRINA A Palestrina “Una serata per...Simone” Il 22 gennaio evento di solidarietà Serata a al Teatro Principe promossa dall’associazione “Antica Praeneste” P A L E S T R I N A : L’associazione culturale Antica Collina Praeneste opera da diversi anni nella zona dei Castelli Prenestini e organizza eventi e manifestazioni di solidarietà ma anche di carattere informativo, formativo, didattico, turistico e sportivo sia in ambito locale che nazionale. Dopo il successo delle precedenti serate di sold out nel teatro Caesar di San Vito Romano, Il prossimo 22 gennaio 2011 ritorna “Una serata per...Simone”, principale evento di solidarietà promosso dall’associazione. Per il terzo anno consecutivo numerosi artisti si alterneranno sul palco, stavolta del “Teatro Principe” di Palestrina per offrire al pubblico una serata di musica e divertimento. Tra gli artisti presenti, solo per citarne alcuni, Barty, notissimo imitatore e speaker di Radio Dimensione Suono ( t e s t i m o n i a l dell’Associazione) che presenterà la serata insieme a Claudia Cesari, Sofia direttamente da “X Factor 3” con Frank Head vincitore del premio della critica “Sanremo 2008”, Nicola Aliotta giovane promessa del canto, protagonista della penultima edizione del programma della Clerici “Ti lascio una canzone” e l’immancabile BillyBand con Miele alias Giorgia Creatura ex vocalist e voce solista di Scialpi, Stefano Fiori straordinario cantante e chitarrista ex “I ratti della sabina”, Patrizia Viglianti e Anthony Path dal “Waka show” in onda sul canale Sky 867. I proventi della serata saranno destinati all’aiuto e al sostegno di Simone e della sua famiglia, che da anni affronta gravosissime spese per terapie riabilitative, neurologiche e logopediche per un grave deficit neurologico che dalla nascita affligge il piccolo Simone. Tutte le informazioni sulla serata e sull’attività dell’Associazione culturale sono reperibili sul sito www.anticacollinapraeneste.it. È possibile fin da ora prenotare i biglietti per la serata inviando una mail all’indirizzo [email protected] e indicando il numero dei biglietti che si intende acquistare oppure telefonando ai seguenti numeri: 392.7302278 - 39.3793088 333.4380363 ......perchè la beneficenza fa bene soprattutto a chi la fa! 14 gennaio 2011 Italia dove sei… Scrivere così, come viene malata, Italia senza sole, da dentro, scrivere senza Italia che pensa solo a se fermarsi, magari sbaglian- stessa, a sopravvivere nella do, ma scrivere, farsi senti- paura, Italia avvelenata re, anche quando nessuno che non sopravviverà. legge o legge di corsa. Ma certo, ci sfuggi ancoCarissima Italia, sembri ra……., l’Italia siamo noi, sfuggire e fuggi, nessuno ti siamo noi l’Italia, siamo noi vuole….., ma sei debole, che non lottiamo più, che perché chi fugge o sfugge pensiamo ad accumulare non può camminare a testa solo denaro e rancori, alta, oltretutto tutti coloro siamo noi che non lottiamo che hanno lottato e per te per tenerti unita, siamo noi molti sono anche morti, te che rinchiusi dentro le lo ricordano sempre che se quattro mura di una casa fuggi non puoi camminare a siamo deboli, malati, senza testa alta. anima, morti….. . Carissima Italia, ti sfugge Ciao Italia, un giorno……., la scuola, la libertà di inse- fosse domani, qualche tuo gnamento, ti sfugge la figlio alzerà la testa e lotsanità, lo stato sociale, terà ancora, lotterà con abbandoni i più deboli, ti una lettera, una parola, sfugge il lavoro, ti sfuggono cercherà di convincere gli i diritti ed anche i doveri, altri fratelli che bisogna ti sfugge la Legge e ti sfug- alzarla quella testa, cerge la Costituzione. cherà di convincere gli altri Eri un grande Paese, nato fratelli che chi non è libedalla cultura, eri un esem- ro, chi non è libero di pio di lavoro, una fucina di esprimersi, chi non è libero idee e di idee di libertà, eri di istruirsi, chi non è libero una formichina diventata perché ha paura…….., non poi una grande Nazione, è Libero….. ora non lotti più, sei stanAmedeo Rossi ca, Sindaco di san Vito tutti ti assalgono e tu Romano accetti e non lotti. Hai lottato per l’Europa, tanti tuoi figli sono emigrati per farti crescere, ora anche l’Europa ti sfugge e non lotti per accettare i figli di altri popoli e nazioni che vorrebbero essere accolti come fu per i tuoi. Non dai futuro a nessuno, cambi colore e anima ogni giorno, il domani è un giorno ignoto e tu lo sai, ma non fai niente per la tua famiglia i tuoi figli. Quante conquiste perdute, quante speranze perse, quanti tuoi ragazzi non potranno farsi una famiglia e quante famiglie distrutte, perché tutti e tutto abbandoni. Amedeo Rossi Sindaco di San Vito R Italia stanca, Italia CONSORZIO Enti Pubblici Gestione Associata Servizi Locali Via Prenestina Nuova, 291 - PALESTRINA Tel. 06/953.56.05 06/957.33.34 14 gennaio 2011 SERRONE - LABICO Inaugurato il nuovo parcheggio del centro storico di Serrone SERRONE: Inaugurato a Serrone il nuovo parcheggio di via Aldo Moro. L’opera, che consentirà a Serrone di avere circa 50 posti auto in più a ridosso del centro storico, è stata realizzata grazie ad un progetto approvato e finanziato tre anni fa l’inaugurazione di oggi si conclude il secondo lotto di lavori che, grazie ad un finanziamento di ulteriori 150 mila euro, ci ha permesso di sistemare quest’area per la sosta delle auto. Già finanziato, e in corso di ottenimento delle varie dalla Regione Lazio per lo spostamento del capolinea degli autobus Cotral con annesso parcheggio di scambio gomma-gomma. “Dopo i 50 mila euro per lo spostamento del capolinea – ha spiegato il sindaco Maurizio Proietto nel corso della manifestazione – con autorizzazioni, è invece il terzo lotto dell’opera che, con altri 200 mila euro, consentirà di completare l’intera opera sistemando anche tutta l’area circostante”. Il sindaco Proietto ha effettuato il taglio del nastro alla presenza, tra gli altri, del vice sindaco Enilde Tucci, “Non si fa politica nelle aule giudiziarie”. Era questo – se non ricordo male – il diffuso convincimento degli esponenti dell’attuale maggioranza. Esprimevano questo pensiero quando gli esponenti dell’opposizione – in assenza di chiarimenti su vicende poco chiare e non sufficientemente chiarite da chi di dovere – decidevano (peraltro senza denunciare nessuno) di chiedere alla magistratura di verificare la correttezza delle procedure seguite. Poi, ad un certo punto, quelli della maggioranza hanno cambiato idea. E adesso – visto che il disimpegno verso il ruolo di amministratori concede loro molto tempo libero – hanno deciso di trascorrere le loro giornate tra studi legali e tribunali alla ricerca di un qualche cavillo giudiziario che induca l’opposizione a più miti consigli. Credo che non siano così ingenui da pensare di ottenere davvero “condanne esemplari”, visto che sono stati costretti a ricorrere a fattispecie piuttosto deboli sul profilo della responsabilità penale (la prima volta stampa clandestina e ora diffamazione), però il meccanismo dell’intimidazione potrebbe sempre funzionare. Ed è per questo che, insieme ad una querela mai arrivata, il vicesindaco Alfredo Galli ha pensato bene di citarmi in un giudizio civile perché – a suo avviso – alcuni miei articoli sarebbero lesivi del suo onore e della sua reputazio- ne. Per questa mia condotta “diffamatoria” Alfredo Galli chiede un risarcimento per un importo di 50mila euro. Ho letto l’atto di citazione e l’ho trovato francamente piuttosto debole. Non entrerò nel merito in questa sede, visto che preferisco argomentare le mie ragioni direttamente in tribunale. Mi preme però fare qualche considerazione di carattere politico. Non ho la sensazione che a Labico, negli ultimi vent’anni, vi sia mai stata una vera e propria opposizione. Ossia una coalizione politica che imposti la propria progettualità su un modo diverso di amministrare la cosa pubblica e di gestire e pianificare lo sviluppo urbanistico. Una politica fatta di trasparenza, di tutela dei cittadini, di promozione dei servizi alla collettività, di valorizzazione e dell’assessore ai lavori pubblici Enzo Pallocca e dell’assessore all’ambiente Gabriele Lolli. Sotto il gonfalone della città, portato da una delegazione della Polizia Municipale, il parroco don Ambrogio ha dato la benedizione alla nuova struttura augurando a tutti i presenti un 2011 di pace e serenità. “Un’opera utile e importante – spiega l’assessore Pallocca – che l’assessorato regionale ai trasporti, tre anni fa, ha finanziato totalmente a fondo perduto per dare a Serrone un capolinea per i bus in una zona dove fosse più agevole la manovra e ci fosse l’opportunità per i pendolari di lasciare l’auto per recarsi sul posto di lavoro”. Il nuovo parcheggio si rivela particolarmente utile, in questo periodo, anche per accogliere le auto dei visitatori che, durante le festività natalizie, raggiungono il centro ciociaro per ammirare il suggestivo Presepe etnografico a grandezza naturale, il più grande del Lazio. Serrone 29 Dicembre 2010 Berlenghi “non temo la giustizia” tutela del territorio e che contrasti le clientele, le speculazioni, gli affarismi. A parte rare quanto lodevoli eccezioni, le opposizioni del passato non hanno mai brillato per affermare un’alterità effettiva al sistema di potere. Pensiamo – solo per fare un esempio - all’attuale, devastante, variante al piano regolatore, su cui abbiamo speso fiumi di inchiostro per denunciare quanto sia dannosa per i cittadini, a favore della quale hanno votato ben 3 dei quattro consiglieri della precedente sedicente opposizione. Quel genere di opposizione è il genere che è sempre piaciuto a Galli e Giordani. Un’opposizione di carta e sulla carta, che non crea problemi, non da fastidio, non critica. Peccato che, adesso, c’è un’opposizione vera e concreta. Competente e determinata. Un’opposizione che in più di un’occasione ha messo all’angolo questa maggioranza. E un’opposizione così disturba, infastidisce, innervosisce. Per un’opposizione così, contro la quale il confronto in aula consiliare è sempre perdente, c’è bisogno di spostarsi in altre aule, quelle dei tribunali, sperando che l’atteggiamento intimidatorio funzioni e che si ritorni ad un’opposizione più, come dire, malleabile. Ho una cattiva notizia per Alfredo Galli: il tentativo di intimidazione non funziona e l’opposizione non cederà a pressioni e condizionamenti. Tullio Berlenghi Roma Sud 9 Dalla Provincia visita di cortesia all’istituto scolastico salvato dal ridimensionamento L’assessore provinciale Quadrini a Serrone: “Confermato l’impegno per la scuola” SERRONE, 28 Dicembre 2010 Prima della pausa natalizia, l’Assessore provinciale alla pubblica istruzione Gianluca Quadrini ha voluto portare, di persona, i propri saluti ai bambini dell’istituto comprensivo di Serrone. Un’occasione per conoscere da vicino una scuola che, tra i plessi di Serrone e La Forma, rappresenta una realtàà importante per tutta la comunitàà e per la cui sopravvivenza l’assessore Quadrini si èè speso concretamente nelle scorse settimane. Ad accogliere l’esponente della Giunta Provinciale oltre al sindaco di Serrone, Maurizio Proietto, e al preside dell’istituto, Tommaso Damizia, c’erano anche il consigliere provinciale del collegio, Mario Felli, il vice sindaco di Serrone, Enilde Tucci, l’assessore alla pubblica istruzione, Natale Nucheli, e il consigliere comunale Emiliano Campoli. ““Considerando l’impegno di Quadrini per evitare un sibilitàà rispetto alle nostre richieste e una grande correttezza istituzionale che ci pone di fronte un interlocutore serio con cui lavorare in un settore delicato come quello della scuola””. L’Assessore Quadrini èè stato accolto in un clima di grande festa, e ha potuto apprezzare anche i bei presepi che i bambini hanno realizzato per l’occasione nell’atrio della scuola. Una vocazione, quella del presepe, che – vale la pena ricordarlo – a Serrone èè ben rappresentata dal suggestivo presepe etnografico a grandezza naturale che, dall’8 dicembre al 6 gennaio, rende vicoli e piazze del centro storico un unicum per tutta la regione. ““La visita dell’assessore – conclude Proietto – ci offre l’opportunitàà per ribadire che il nostro comune sulla scuola investe tanto. Dopo aver dotato tutti gli scuolabus di un’assistente a bordo, stiamo finalmente per partire con la tanto attesa sezione Primavera. Rivolta ai bambini di etàà ridimensionamento della rete scolastica di Serrone – commenta il sindaco Proietto – siamo contenti che l’assessore sia venuto di persona a verificare che stiamo parlando di una scuola moderna, sulla quale il Comune ha investito molto per renderla, in entrambi i plessi, accogliente e funzionale e offrire il massimo possibile ai nostri alunni in termini di strutture e dotazioni. C’era forte il timore che l’istituto comprensivo di Serrone e La Forma potesse subire tagli o perdere la dirigenza, ed abbiamo potuto esprimere, ancora una volta, la nostra gratitudine all’assessore per aver mostrato estrema sen- compresa tra i 24 mesi e i 36 mesi, èè destinata ai piccoli che non sono ancora in etàà di Scuola dell’infanzia. Un servizio particolarmente richiesto dalle famiglie che viene attivato grazie alla fattiva collaborazione tra l’assessore alla pubblica istruzione, Natale Nucheli, e la dirigenza scolastica. Nella segreteria della scuola sono disponibili i modelli per presentare la domanda per l’anno scolastico 2010/2011 (quello in corso)””. Ufficio Comunicazione Tel. (+39) 0775 523064 serviziculturali.serrone@gmai l.com ·· www.comune.serrone.fr.it Roma Sud 10 PIGLIO Riconosciuta la Comunità “Nuovi Orizzonti” Piglio, Chiara Amirante, “solo l’Amore può far germogliare la Gioia di Vivere nei deserti dell’umanità”! PIGLIO: La fondatrice della comunità “Nuovi Orizzonti”, Chiara Amirante ha portato in televisione la sua testimonianza di vita del travaglio umano che l’ha portata a dedicare la sua vita alla missione del recupero della gioventù meno fortunata. La ripresa televisiva è venuta all’interno e all’esterno con in prospettiva sullo sfondo il convento di San Giovanni che per oltre tre secoli era la casa dei padri francescani. Questo appuntamento ha avuto luogo sabato 8 Gennaio 2011 ore 17,30 su SAT 2000 nel corso di una Rubrica religiosa. Ma c’è di più! Il Pontificio Consiglio per i Laici, nei giorni scorsi, ha approvato lo Statuto per un periodo “ad experimentum di cinque anni”, riconoscendo l’Associazione “Nuovi Orizzonti” come Associazione privata internazionale di fedeli. La Sede Apostolica con il Decreto ha sancito l’autenticità ecclesiale di erezione canonica di una Associazione internazionale di fedeli che ha come scopo la santificazione dei propri membri e l’edificazione della Chiesa. La notizia è stata accolta con gioia dalla fondatrice della comunità “Nuovi Orizzonti” che proprio venti anni fa nel Febbraio 1991, Chiara Amirante iniziò a recarsi di notte alla Stazione Termini per incontrare giovani sbandati e disperati senza fissa dimora vittime di drammatici circoli viziosi (droga, prostituzione, alcolismo, criminalità,), cercando di orientarli in strutture d’accoglienza già esistenti. In seguito, dinanzi alla sempre più pressante richiesta di aiuto, nel marzo del 1994 a Trigoria (Roma), aprì la prima casa di accoglienza “Nuovi Orizzonti”. L’iniziativa che parte dalla evangelizzazione di strada per offrire poi accoglienza ed un programma di rigenerazione psicologica e spirituale basato sul Vangelo ben presto rilevò l’efficacia del nuovo approccio alla realtà di emarginazione. Da allora sono sorti nuovi centri di accoglienza, gruppi di preghiera, numerose iniziative sociali, di informazione ed evangelizzazione in Italia ed all’estero. Dopo un primo periodo d’assestamento dovuto all’essersi calati all’improvviso in un contesto sociale, culturale e geografico del tutto nuovo, la comunità “Nuovi Orizzonti” nel Maggio del 1996 aveva finalmente trovato a Piglio, nell’ex convento dei francescani, l’assetto stabile nelle sue caratteristiche di assistenza e di reinserimento nella vita sociale di persone che fino a poco tempo prima erano allo sbando e ai margini di una decorosa vita civile. Dopo lo scetticismo iniziale della popolazione pigliese rimasta delusa dallo allontanamento dei frati francescani che per secoli avevano stabilito la loro sede e i legami affettivi nel territorio pigliese, la comunità si è poco a poco guadagnata la stima ed il rispetto della cittadinanza con un comportamento educato e civile al punto che gli stessi pigliesi oggi si prestano ad aiutare nei modi più svariati la comunità. I meriti maggiori vanno a Chiara che si è dedicata con amore e passione allo sviluppo di un progetto che all’inizio sembrava più grande delle sue forze; la sua tenacia invece ha avuto il sopravvento al punto che la comunità “Nuovi Orizzonti” può essere additata ad esempio di una gestione equilibrata e del tutto corretta. Non solo; la fondatrice della comunità “Nuovi Orizzonti” Chiara Amirante ha portato in televisione (oltre 350 trasmissioni televisive e 250 radiofoniche) e in sala Nervi davanti al Santo Padre nell’Aprile del 1997, la sua testimonianza di vita, del travaglio umano che l’ha portata a dedicare la sua vita alla missione del recupero della gioventù meno fortunata. A Piglio, grazie alla presenza di questa comunità, sono stati spesso ospiti illustri, come il Cardinale Ersilio Tonini e Mons. Salvatore Boccaccio, ex Vescovo di Frosinone. Questi due alti prelati avevano sempre incoraggiato la fondatrice Chiara a proseguire in questa opera altamente umana. Anche il Vescovo della Diocesi di Anagni-Alatri Mons. Lorenzo Loppa, come aveva fatto il suo predecessore Francesco Lambiase, ha voluto nel 2002 far visita alla comunità proprio l’indomani della sua Ordinazione Vescovile, dimostrando l’attenzione e l’affetto di un padre. Un’intera giornata è stata trascorsa nella comunità “Nuovi Orizzonti” da Padre Dario Betancourt, di origine colombiana, mentre Mons. Arturo Ruggeri ha voluto festeggiare i suoi cinquant’anni di sacerdozio insieme ai trentasei giovani della comunità come segno di predilezione di Gesù per i suoi piccoli. Numerosi membri dell’Associazione di fedeli, approvata dal Cardinal Ruini il 10 Marzo del 1997, hanno voluto consacrarsi col desiderio di far della loro vita un “Grazie d’Amore” all’Amore di Dio. Il fine generale dell’Associazione è la santità dei membri, che si impegnano a portare l’Amore a chi non ha conosciuto l’Amore, la vita a chi è nella “morte”, la Gioia della Risurrezione a chi si sente disperato. Si tratta di una consacrazione laicale aperta a tutti gli stati di vita (celibato, matrimonio, sacerdozio, vita religiosa), che pone una particolare attenzione al mistero della discesa agli inferi di Gesù e alla Sua Resurrezione. Ritornando all’Associazione “Nuovi Orizzonti” la caratteristica della comunità presente a Piglio è quella di voler essere una grande famiglia aperta a tutti coloro che vogliono fare un’esperienza di vita rinnovata dopo aver lasciato il loro lavoro e la loro casa per poter vivere un’esperienza radicale di vita evangelica. Oltre che a Trigoria e a Piglio la Comunità “Nuovi Orizzonti” è presente anche nei Castelli Romani, in Montevarchi (Arezzo), in Colombia, in Albania, in Africa, in Brasile, nelle Filippine e nella Bosnia Erzegovina (a Medugorje) formando una grande famiglia che conta a tutto oggi circa seimila unità. In tutte queste sedi nel programma terapeutico riabitativo “Nuovi Orizzonti” l’ergoterapia svolge un ruolo di primaria importanza. Il lavoro viene infatti considerato nella sua valenza pedagogica, educativa e formativa. La comunità è una “palestra di vita” e proprio grazie al lavoro si cerca di sviluppare i talenti, le capacità, il potenziale creativo, l’autodisciplina, la responsabilità, la maturità. Sono numerosi i settori di lavoro in cui i ragazzi della comunità si impegnano a rotazione: laboratorio di cotto, laboratorio di icone, ristrutturazione, orto, cucina, lavanderia, pulizie, restauro, falegnameria, bomboniere, bigiotteria, forno ecc. Da qui è nata anche una nuova cooperativa sociale “Ali blu” per il reinserimento dei ragazzi che hanno concluso il programma terapeutico. La cooperativa forniscee numerosi servizi: giardinaggio, articoli vivaistici, pulizia e gestione immobili, promozione di articoli in ceramica, cotto, legno, gesso, cuoio; creazione e divulgazione materiale informativo. Insomma, per Chiara Amirante, “solo l’Amore può far germogliare la Gioia di Vivere nei deserti dell’umanità”!!! G.P.A. 14 gennaio 2011 Piglio- Serrone, intervento del consigliere Mario Felli, sulle strade provinciali PIGLIO- SERRONE: Rincara la dose, il consigliere provinciale Mario Felli, contro la provincia ed allarga la protesta per altre strade , che toccano altri due paesi del nord della ciociaria. Cos’, dopo l’intervento del consigliere provinciale Mario Felli e la successiva presa di posizione da parte del Presidente della Provincia Iannarilli, che ha assicurato un intervento sulla viabilità di due importanti arterie sul territorio di Paliano, lo stesso Felli interviene, prendendo atto dell’intervento, e sollecitando altri importanti interventi sulla viabilità, assicurati tempo fa dall’Assessore provinciale Cardinali.” Sono lieto dell’impegno preso dal Presidente Iannarilli sul territorio di Paliano, -commenta Felli- mi preme sita ed il tempestivo intervento di intervenire anche sui seguenti tratti stradali, a Piglio: messa in sicurezza di via Piagge, della strada provinciale che da Piglio congiunge agli Altipiani al Km4, tratto stradale in località Vado Oscuro per continui allagamenti; ed a Serrone in località San Quirico, dove si presentano diversi cedimenti stradali. La sicurezza stradale e’ un’importante priorità per la tutela della comunità, non si può tardare ad intervenire”. Questo significa fare politica concreta. La maggioranza va incalzata dalla minoranza, che deve svolgere la funzione di controllo e stimolo, quindi il consigliere provinciale Mario Felli ha fatto benissimo a sollevare anche il problema della provinciale per gli Altipiani di Arcinazzo da comunque a riguardo sottolineare la situazione di criticità e pericolosità in cui versano alcuni tratti di viabilità del Comune di Piglio e Serrone, posti allo stesso Assessore Provinciale alla Viabilita Cardinali, che alla fine dello scorso anno venne a tal riguardo a Piglio. In quell’occasione venne preso un impegno dall’Assessore Cardinali , d’intervenire nel ripristino e messa in sicurezza, di tali strade, che tarda comunque a giungere, e nel frattempo la pericolosità persiste. In qualità di consigliere provinciale di questo collegio, sollevo nuovamente l’importante neces- Piglio e quella di san Quirico a Serrone. Troppo spesso siamo stati trattati da cittadini di serie B. Anche a Paliano, l’assessore cardinale venne, facendosi accogliere dall’omonimo Cenciarelli e misero il petto in fuori assicurando la gente che sarebbero prontamente intervenuti per le varie frane sulla palianese. Le frano sono diventate sempre più stantie, ma soprattutto più pericoloso e nessuno mai ha mosso un dito per trovare una soluzione. PALIANO 14 gennaio 2011 Consegnati i primi quattro lotti dell’ex parco La selva di Paliano. Il Tribunale di Frosinone ha consegnato Regione Lazio gli appezzamenti dove è stato istituito il Monumento Naturale. PALIANO: Comincia a concretizzarsi il Monumento Naturale alla ex Parco La Selva di Paliano. Infatti, il 12 gennaio scorso, il Tribunale di Frosinone, ha consegnato parte di questa, ossia i quattro lotti nessi all’incanto, proprio alla Regione Lazio, che attraverso la Polverini, ha manifestato l’interesse all’acquisto di tutti i 470 ettari di terreno, per farne proprio un Monumento Naturale. Quattro lotti molto ghiotti per gli acquirenti, perché uno di questo riguardava i due ristoranti: “ Il Cardinale” ed “I due Camini” oltre al Casale dei Ruffo di Calabria, con alcune stalle, che se solo fossero rimesse in essere sono migliaia di metri cubi di costruzione, quindi un lotto davvero molto ghiotto per gli investitori. Intanto, si è saputo che non c’è stata nessuna opposizione, nei venti giorni della pubblicazione della perimetrazione della zona, per cui di fatto è nato il Monumento Naturale che ingloba anche Mola Piscoli, un vecchio castello di rara bellezza, posto a ridosso anche del parco magicland di Valmontone. Questo significa che tutto sta andando nel verso sperato dalla Regione Lazio, che sin da subito, insieme al Comune di Paliano, che ne aveva sollecitato l’attuazione, per realizzare le seguenti attività secondo un master plan sviluppato in collaborazione con la Bic Lazio, (altro non è che il vecchio piano di Ruffo con annesso Parco Uccelli, quest’ultimo sparito nel piano della Bic) che prevede di fare: Ricostruzione del “Borgo” e la zona servizi; Area Direzionale, Ricettività Sociale; Vivaio; Commercio Equo Solidale; Strutture per Educazione Ambientale; Zona Parcheggi e area Camper; Strutture di servizio per la fruizione del Bosco; Zona di Commercializzazione e/o degustazione Vini; Biovillaggio e la zona della Fattoria Didattica; Strutture di supporto all’incubatoio Ittico, Strutture di supporto alle attività Ippiche; Residenze Agricole, Parco naturalistico dell’avifauna Bosco della Selva; Museo Internazionale con spazio espositivo permanente (Centro Ricerca Educazione Ambientale); Uffici di gestione del Monumento Naturale; Il Centro Tematico sulla “allodiversità”; Vivaio Acquatico Scientifico, Incubatoio ittico, Cantina Sociale e punto degustazione; Strutture di accoglienza Agrituristica, Farmer Market (Mercatino agricolo); L’acquacultura; Funzioni connesse con le attività di Sport e tempo libero; Parco Naturalistico per il tempo libero, Area per eventi all’aria aperta; Circuiti ciclabili, Circuiti ippici, Strutture di suppor- to all’ippodromo; Area per campeggi, Area Camper, Parco acquatico,Villaggio Astronomico; Parco attrezzato per bambini, Attività commerciali al dettaglio e servizi di supporto; Ristorazione, Servizi informativi Villaggio Biologico, con attività agricole annesse; Edilizia Sperimentale Bioenergentica, Microproduzione di Energia Eolica e Fotovoltaico; Strutture Congressuali, Attività Artistiche, Area per eventi all’aria aperta; Eventi Musicali e Teatrali,Centro di ricerca e sviluppo di attività economiche legate alla risorsa ambiente, e tantissime altre cose che ancora si possono fare” questo quanto è stato scritto su un volantino, a firma del sindaco Maurizio Sturvi, distribuito in paese all’inizio di dicembre. Comunque, ci è stato detto dalla Regione, che questa ha interesse a tutti i 470 ettari della proprietà di Antonello Ruffo , La Selva Vitinicola ecc, anche dei 90 acquistati precedentemente da un’altra azienda locale. Comunque, a fine mese ne dovremmo sapere di più perché il Comune è intenzionato a fare una conferenza stampa per illustrare meglio i progetti, anche se ancora non si capisce chi gestirà il tutto: Privati, Fondazioni, Arp Lazio… vedremo. Giancarlo Flavi PALIANO: E’ tutto pronto alla selva per ospitale i circa 1000 atleti, tra i quali Rosaria Consoli (Campionessa Mondiale di Maratona delle Fiamme Gialle) e Giulio Iannone (Campione Italiano del centro Sportivo Esercito) si svolgerà. domenica 16 a partire dalle ore 10, alla Selva di Paliano (percorso salute permanente) il campionato Regionale di Corsa Campestre. Il titolo regionale sarà assegnato alla categorie: allievi, juniores, promesse e senior sia femminile che maschile. Numerose le società partecipanti: Fiamme Gialle, Centro Sportivo Esercito, Forestale Aeronautica, Colleferro Atletica e della Cassa di Risparmio di Rieti. La manifestazione è stata o r g a n i z z a t a dall’Associazione Sportiva e Culturale Costume e Società di Colleferro, presieduta da Ottavio Fiascone, composta da Umberto Onorati, Luigi Romani in collaborazione con il comune di Paliano, rappresentato da Fabrizio Desideri ( consigliere delegato allo sport). Testimonial d’eccezione Fabrizio Donato, il campione Ciociaro pluridecorato di salto triplo 17,60 record ancora da battere dal 2000, partito proprio da Paliano durante un’altra campestre che si svolse alla Selva una ventina di anni fa e pronto a partecipare al Campionato Europeo Indor nel marzo prossimo a Parigi, premiato insieme a Luigi Tucci ( premio ritirato dal figlio Antonio) campione locale di atletica ed a Antonio Ceccareli ( primo allenatore di Fabrizio Donato) ritirato dal padre Roberto ( consigliere provinciale Fidal) . La presentazione alla stampa a cui ha partecipato anche, il presidente del Coni Regionale Alessandro Palazzotti. Ha fatto dire al Sindaco di Paliano Maurizio Sturvi che sia l’inizio di fattiva collaborazione per eventi di spessore, perché Paliano vuole stare alla ribalta con il nuovo Monumento Naturale di 470 ettari di tutto il comprensorio della Selva”. Tra gli altri presenti Luigi Conte (presidente provinciale Coni). All’interno della Selva, per chi è ionteressatio, potrà trovare anche artigianato varia, degustazione di prodotti locali ecc. Alla Selva di Paliano i Campionati Regionali di Corsa Campestre Roma Sud 11 Gli on.li Rauti e Miele Visitano il carcere di Paliano. PALIANO- Non sono state rilevate particolari criticità all’interno del Carcere di Massima Sicurezza di Paliano, da parte degli on. Isabella Rauti e Giancarlo Miele, accompagnati dal Consigliere Provinciale Amata. Subitio dopo la commissione si è recata ad Arce a visitare una struttura che non ha mai funzionato per vedere se è possibile utilizzarla come sezione Incam per ragazze madri detenuti ( con figli da zero a tre anni). Al momento il carcere custodisce 50 detenuti, maschi più tre donne una in isolamento (significa che sta iniziando la collaborazione e dovrà stare sei mesi senza vedere nessuno). Una visita durata all’incirca un’ora e iniziata dalla parte dell’orto. “Noi abbiamo chiesto di vedere il carcere di Paliano, perché considerato di frontiera, e perché ha due tipologie di detenuti- ha detto l’on. Rautiuno il Sanatorio Giudizio ( luogo di pena oggi vi sostano detenuti, soprattutto stranieri con la TBC) l’altro l’aspetto detentivo dei collaboratori di giustizia. Si tratta di un carcere che non ha le criticità di altri carceri, come il sovraffollamento o il numero dei suicidi, ma ha altri problematiche che deriva dagli aspetti detentivi. Le celle sono singole ed ognuna di loro ha un bagno- servizio ho visto situazione sicuramente peggiori. La parte del sanatorio è completamente separata da dove ci sono i collaboratori di giustizia. C’è un impegno molto forte della direzione e di tutto il personale, e il fatto che i detenuti possano lavorare anche per il ripristino delle aree interne, mi sembra un punto importante anche dal punto di vista trattamentale. E’ l’unico carcere con il divieto di sorvolo, è un carcere di frontiera che però l’esito della visita, ci consente di ritenere soddisfacente”. C’è possibilità di fare da parte della regione una nuova ristrutturazione o altri progetti per i detenuti? “ La direzione ci ha illustrato un piano di ripristino di zona interna, che riguarda anche il reparto di isolamento, quella parte richie- derà qualche intervento di ripristino e di manutenzione, altri sono stati fatti , ci sono lavori corso anche per la condizione di vita della Polizia penitenziaria. Poiché oggi ci sono anche le donne e non c’erano vani separati, oggi li stanno separando anche questo collabora ad un clima dignitoso. Per le progettualità, la direzione ha sottolineato di voler andare avanti con l’orto per commercializzare meglio i prodotti e anche con altri corsi di formazione quali laboratori manuali, anzi se posso lanciare un appello a coloro che possono regalare piastrelle e materiali edili, che loro possono ritirare in tutto il Lazio, questo consentirebbe ai detenuti, insieme agli operatori penitenziari di impegnare questi materiali in lavori di ristrutturazione. La Regione lo fa a finanziare dei corsi di formazione e lo continuerà a fare e in questo momento comincia un concerto con il C.E.R.S per i detenuti, all’interno” Si deve sottolineareha aggiunto Giancarlo Mieleche tutti i detenuti, che sono sottoposti a regime particolare, perché sono dei pentiti, possono lavorare nel circuito intramurario e perciò fanno tutti i lavori che sono visibili solo all’interno . La direzione sta operando molto bene da questo punto di vista perché nell’utilizzare la forza lavoro interna dei detenuti ad eliminare delle spese che sarebbe difficile sostenete, proprio perché questo è un carcere che ha pochi detenuti e quindi poche risorse”. Come ha trovato le donne recluse? “ Ho visitato anche la sezione femminile, una è in isolamento e quindi non lo potuto neanche vedere, le altre due le abbiamo incontrate all’interno di uno spazio molto grande. Quelle che sono le criticità degli altri carceri qui non esistono. Qui ci sono delle criticità specifiche, e sono in una condizione serene e vivono una vita separata che vede 52 presenze con maggioranza maschile e una minoranza extracomunitaria, molto diversa da altri carcere”. G.F. Roma Sud 12 BELLEGRA - COLLEFERRO “darsi la mano non è dare una mano” CROCE ROSSA ITALIANA DI BELLEGRA Assegnato Al Prof. Franco Mandelli Presidente Nazionale Ail il Premio della Solidarietà BELLEGRA: Mercoledì 26 Gennaio alle ore 18,00 presso l’Aula Consiliare. Questa iniziativa vuole tenere vivo il dibattito sul tema della solidarietà, sul valore della vita e sul significato del Volontariato. È possibile che ciò si verifichi solo attraverso la valorizzazione di alcune esperienze e personalità significative, che possono fungere da stimolo. Motivazione “ Il Prof. Franco Mandelli incarna il tipo dell’uomo veramente adulto: la per- sona che, avendo cura di se, si prende cura dell’altro con il suo bisogno; in una parola, l’uomo solidale”. Negli anni passati questo premio è stato assegnato a: Villa Maraini, Don Oreste Benzi, Chiara Amirante, Susanna Agnelli, Damiano Tommasi, alla memoria di Carlo Urbani, Alex Zanardi, don Ermanno D’Onofrio fondatore dell’Associazione Nazionale onlus “ Il Giardino delle rose blu “ e al Prof. Franco Melazzini Giuria: Maria Antonietta Piacente ( Commissario CRI Regione Lazio), Massimo Barra (Presidente Commissione Permanente della Croce Rossa e mezzaluna Rossa Internazionale-fondatore Villa Maraini ) Giancarlo Fisichella ( Pilota di Formula Uno), Francesco Ferrante ( Commissario Comitato Locale CRI di Bellegra). 14 gennaio 2011 Colleferro, nuovo incontro con il GAIA Presenti i sindaci e i lavoratori per la Inizia da pag. 1 cassa integrazione ed il futuro societario Ecco, perché c’è stato un nuovo incontro nella Sala consiliare tra l’Amministrazione comunale, i vertici del Gaia SpA, i lavoratori e i sindacati. Indetta dal Comune, alla riunione erano presenti il sindaco Mario Cacciotti, il vice sindaco Giorgio Salvitti, i consiglieri comunali Colella e Bianchi e il Commissario straordinario del Gaia Andrea Lolli. Nel corso dell’incontro una delle prime questioni affrontate è stata quella della cassa integrazione che riguarda 50 dei 400 dipendenti del Gaia. Il Commissario Lolli ha annunciato che nella mattinata di martedì 18 gennaio si terrà un incontro presso la sede della Regione Lazio infatti, affermando che nell’individuare il personale da mettere in cig sono stati adottati i criteri stabiliti dalla legge ha però assicurato che, in caso di possibili errori commessi, le segnalazioni da parte dei lavoratori sarebbero state attentamente verificate in vista della eventuale proroga. Inoltre il Commissario ha accettato di prendere in considerazione l’altra richiesta dei lavoratori di allargare la cig al totale dei dipendenti, e quindi di verificare se sia davvero possibile allargare la rotazione. Riguardo invece al futuro della Società, per il quale è indispensabile poter contare su una diversa solidità economica, il Sindaco Cacciotti ha detto proprio riguardo alla richiesta di proroga della cig. “Non credo che ci saranno problemi ad ottenere una proroga”, ha detto il sindaco Mario Cacciotti ed ha invitato i sindacati a fissare subito, affinché sia fatto prima di quella data, un incontro con gli A m m i n i s t r a t o r i dell’Azienda per un confronto circa le procedure adottate nell’attuare la cig. “Mi sembra che abbiamo ottenuto già un buon risultato – ha detto il Sindaco, che si era già fatto interprete dei bisogni dei lavoratori nel corso di una precedente riunione tenutasi sempre in sala consiliare il mese scorso – ottenendo la piena disponibilità del Gaia a rivedere il piano di cig”. Il Commissario, che nella stessa giornata di oggi avrebbe convocato un incontro urgente tra Regione, Provincia, Società e sindacati per affrontare l’importante questione del nuovo acquirente. Al tavolo siederà anche il Comune di Roma, come ha suggerito il Vice sindaco Salvitti, indicando l’ente capitolino come uno dei soggetti maggiormente interessati attualmente al problema dei rifiuti nella regione, come la cronaca sta ampiamente dimostrando. “Nel caso l’ultimo bando fatto dal Gaia per trovare il nuovo acquirente – ha detto – non si dimostrasse soddisfacente, il Comune di Roma potrebbe essere un buon interlocutore da coinvolgere”. Alessandri Gemma Tel. 3297646731 FRANCESCO Ferrante Tel. 3666087779 06/9565568 X COMUNITÀ MONTANA 14 gennaio 2011 13 COMUNITÀ MONTANA DELL’ANIENE Roma Sud Loc. Madonna della Pace - P.zza 15 Martiri - Agosta (Rm) www.valleaniene.it - E-mail: [email protected] - Tel. 0774.82.92.01 - 0774.82.92.02 Marano Equo (Rm): presentata la riproduzione di 12 cartoline d’epoca della collezione di Paolo Maturilli. Di Emanuele Proietti L'intervento di Paolo Maturilli Paolo Maturilli funzionario provinciale, ex assessore della Comunità Montana dell’Aniene dove per 14 anni si è occupato di politiche del lavoro, cultura, turismo, politiche sociali e tutela ambientale. Ha onorato l’incarico istituzionale non lesinando energie e partecipando in maniera incisiva alle dinamiche politiche ed amministrative del territorio, ha fornito il suo contributo nella gestione della infinita transizione politico ed istituzionale che negli ultimi quindici anni ha attraversato l’Italia con particolare riferimento al ruolo delle Comunità Montane Consapevole che la risorsa ambiente sia il bene più prezioso del nostro territorio, si è sempre adoperato per affiancare alle politiche di salvaguardia iniziative volte alla valorizzazione e promozione del Presenti all'Evento culturale nostro importante patrimonio ambientale, artistico e culturale. Oggi, che lo scopriamo appassionato collezionista, costatiamo con piacere che quanto ha fatto e detto in questi anni non era dovuto soltanto al dovere del ruolo istituzionale che ricopriva ma era la semplice conseguenza di convinzioni profonde e di sensibilità naturale per certe tematiche che oggi, da semplice cittadino, continua a frequentare con la passione, l’entusiasmo e la competenza di sempre. Appassionato, curioso e sapiente collezionista ha curato un’interessante raccolta di cartoline d’epoca denominata “Saluti da Marano Equo”. Questa raccolta di 12 cartoline d’epoca di Marano Equo (promossa dall’assessorato alla cultura del Comune di Mrano Equo), risalenti ai primi decenni del 900 che fanno parte della sua collezione, è stata presentata alcune settimane fa nella palestra comunale. A questo inedito ed esclusivo Evento culturale, oltre a numerosi cittadini di Marano Equo, sono intervenuti collezionisti, personaggi della cultura e delle istituzioni del comprensorio. Ha definito la raccolta un viaggio di memoria corale che rafforza il sentimento identitario, un piccolo tassello che va ad arricchire il già composito mosaico di studi e ricerche tese a meglio far conoscere il nostro territorio, una testi- Augurali, natalizie e pasquali (circa 60) Della raccolta inoltre dice: “non è ispirata al solito scontato sentimento di nostalgia, ma come si è ben visto nel corso della presentazione, al piacere di ritrovare la vita paesana di un tempo, per i meno giovani un’occasione per ripercorrere i tempi e luoghi della fanciullezza, per le nuove generazioni un modo per rafforzare l’affetto per il proprio Comune”. “Questa raccolta di antiche fotografie, in un mondo dominato dall’immagine, non ha velleità artistiche ma vuole semplicemente concorrere a disegnare e studiare le trasformazioni orografiche ed urbanistiche di Marano e lasciare, ad ogni pagina, una carezza nell’anima di quanti a Marano vivono, hanno vissuto e soggiornato”, ha inoltre teso a sottolineare Maturilli Interessante, puntuale, articolaL’Aniene da Filettino a ponte ta ed esauriente l’illustrazione Nomentano a Roma (circa 200 car- dello storico locale sociologo toline) dott. Bruno Tozzi. Marano Equo (circa 60 cartoline) Travolgente, contagioso, I Comuni della Comunità Montana apprezzatissimo il gruppo folclo( circa 350 cartoline) ristico di Poli. Tivoli (circa 100 cartoline) Politiche (circa 300 cartoline) Gambe senza tronco e/o testa ( circa 200 cartoline) Palloni Aerostatici (circa 60 cartoline) Fiori (circa 80 cartoline) Roma e Grandi Capitali del mondo (circa 100 cartoline) Costumi regionali italiani e stranieri (circa 70 cartoline) L'intervento del Sindaco di Marano Franco Tozzi Stadi di Calcio (circa 20 cartoline) Automobili (circa 20 cartoline) Pubblicitarie d’epoca e promocard moderne (circa 750) Sparse di tutte le regioni italiane e le nazioni del mondo (circa 1000) monianza per tenere vivo il ricordo di questi luoghi incontaminati dove anche se gravosa , la vita paesana di un tempo trascorreva serena e laboriosa, salda nei valori e fiera del suo passato. Attratto dalla storia, in particolare a quella a noi più vicina come collocazione spazio temporale, colleziona vecchie pubblicazioni, francobolli, segnalibri, tessere di partito, santini e soprattutto cartoline per le quali ha un vero e proprio amore, dice: “la cartolina mi intriga; mi affascina l’illustrazione, la grafica, il messaggio subliminale che trasmette … così come mi interessa il retro con i timbri, i francobolli, la grafia e le forme dei messaggi di comunicazione, di saluti e di auguri che cambiano, si evolvono, ritornano ma tutte dotate di grande fascino”. Ne colleziona più di una decina di tematiche diverse: Roma Sud 14 IX COMUNITÀ MONTANA COMUNITÀ MONTANA 14 gennaio 2011 DEI MONTI SABINI TIBURTINI CORNICOLANI PRENESTINI ENTE PUBBLICO LOCALE - ZONA IX - REGIONE LAZIO – PROVINCIA DI ROMA Via Acquaregna, 90 – 00019 Tivoli (Rm) - C.F. 86000680586 – C.C.P. 55302004 Tel. 0774 31.47.12-13 – Fax 0774 33.09.15 - E-mail:[email protected] - www.comunitamontanativoli.org Da noi in esclusiva è in vendita il Pane del Canaccio Via Roma, 69 - Bellegra (Rm) Tel. 06.95.66.234 TEMPO LIBERO - ANNUNCI 14 gennaio 2011 Roma Sud IL MERCATINO DI “ROMASUD” “Abbasso il colesterolo con le cipolle rosse” IL PUNTO... di Emanuele Proietti La cipolla rossa, consumata regolarmente, aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Lo rivela una ricerca condotta dagli scienziati cinesi dell’Università di Hong Kong. I ricercatori cinesi hanno studiato in laboratorio gli effetti della cipolla rossa somministrandone una piccola quantità per due mesi alla metà di un gruppo di topolini che seguivano, contemporaneamente, una alimentazione ad alto contenuto di colesterolo. Alla fine dello studio, i ricercatori hanno analizzato i topolini e hanno scoperto che nel sangue degli animaletti che avevano mangiato anche la cipolla la quantità di colesterolo Ldl, cioè quello considerato “cattivo” per le arterie e il cuore, era inferiore del 20 per cento rispetto ai topolini che non ne avevano mangiato. Non diminuiva, invece, il colesterolo Hdl, quello prezioso per la salute del sistema circolatorio. A questo Punto cari amici miei non vi resta che mangiare tanta cipolla rossa se volete abbassare il colesterolo cattivo nel sangue, ma vi consiglio di farlo se non avete rapporti ravvicinati con i Vostri simili. A presto. 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Info: 06.95.81.258 335.53.26.888 Pablo nasce a Roma il 22 gennaio 1951 da Angela Faranda,attrice italiana,e dal pittore cileno Roberto Sebastian Matta Echaurren. Inizia a dipingere a 18 anni e viene subito scoperto da Arturo Schwarz,patron del dada-surrealismo in Italia e titolare,all’epoca,di una galleria milanese. Tra il 1973 e il 1975 Pablo espone a Roma,Milano,Basilea,Ph iladelphia,Zurigo,Berlin o,New York,Bruxelles e Parigi. Nel 1983 si trova nel Palazzo delle Esposizioni a Roma con Altan e Andrea Pazienza,dove tornerà nel 1995 con una mostra personale di omaggio al futurismo. Sulla base dell’ultima pop art,dell’arte povera,del minimalismo e del concettuale,negli anni ’70 Arte & Cultura PABLO ECHAURREN Di Letizia de Persio Pablo mette a punto un proprio universo lessicale dove confluiscono altri insegnamenti: il mondo miniaturizzato di Oyvind Fahlstrom e di G i a n f r a n c o Baruchello,il segno dell’antico maestro giapponese Hokusai,le citazioni fumettistiche di Roy Lichtenstein,le immagini scientifiche dei libri di storia naturale,zoologia e botanica,e l’orizzonte del comic. In un secondo momento,il confronto con l’iconografia della storia dell’arte si unisce con le avanguardie storiche,futurismo,dadaismo e cubismo,che Pablo rivisita con lo sguardo di un abitante del villaggio globale,nutrito con immagini telematiche e messaggi massmediatici. Dal 1997 Pablo è Accademico di San Luca e,contemporaneamente,fonda con Giuseppe Tubi,nick name di un artista digitale,il Partito del Tubo,una specie di comunità mediatica che partecipa a diverse mostre ed iniziative indirizzate soprattutto ai giovani con i quali è sempre stato a contatto come ad esempio la cura nel 1990 dell’immagine del festival rock Arezzo Wave,la promozione di riviste contro culturali e la cura negli anni ’70 delle copertine per le collane delle edizioni Savelli. Il suo lavoro ha,inoltre,sempre mantenuto un grande rapporto con i movimenti e il sociale:da una lunga attività creativa nel carcere di Rebibbia con un gruppo di detenuti,è nato il film Piccoli ergastoli. Pablo è anche autore di saggi,romanzi e racconti,e ha pubblicato anche una serie di biografie illustrate dedicate a F.T.Marinetti,Tristan Tzara,Picasso.Dino Campana,Ezra Pound e Vladimir Majakovskij. Nei primi anni ’70 realizza i primi “quadratini”,acquerelli e smalti di piccole dimensioni in cui l’immagine è frammentata e iscritta in minuscoli quadrati tratteggiati,addentellati come francobolli non ancora staccati. Questi non hanno niente di naturalistico,anzi sono tutti mentali,concettuali,ideologici e psicoanalitici. Negli anni ’80 crea i primi acrilici su tela dove si intrecciano riferimenti ai cartoon e citazioni tratte dal repertorio iconografico del futurismo. Nel 1990 lavora ad una serie di grandi tele dove si uniscono graffiti metropolitani,scritte politiche,segni stereotipati del nostro sistema comunicante,emblemi d’ascendenza medievale e suggestioni dell’arte precolombiana. Dagli anni ’70 Pablo non è solo un pittore,crea opere anche attraverso collage,ceramica,fumet ti,libri,illustrazioni,araz zi e gioielli. INFORMAZIONI PABLO ECHAURREN CRHOMO SAPIENS Fondazione Museo Roma-Palazzo Cipolla Via del Corso Dal 18/12/10 al 13/03/11 Orari: 10-20 ven.sab 10-22 lun.10-18 Biglietto intero 10 euro; ridotto 8 euro; scuole 4,50 euro 15 Dove trovare Roma Sud ARTENA EDICOLA Trulli Renato via G. Marconi EDICOLA FABIANI via G. Marconi, ALTIPIANI DI ARCINAZZO RISTORANTE-PIZZERIA “Il Caminetto” BELLEGRA BAR DELLO SPORT Via Roma, ABB. FOREVER YOUNG viale Ungheria, CENTRO ESTETICO IL BELLO DELLE DONNE Via Roma, ARTCOLOR Via Roma, BAR GREEN STORE Via Roma, SUPERMERCATO COMPRABENE C.da Le Sbarre, IL MONDO DELLA PIZZA Viale Ungheria, BAR BELVEDERE Viale Ungheria OREFICERIE BALDI Via Roma, BS DI BRUNO SCHINA Via S. Francesco OLEVANO ROMANO MIRAGE PROFUMERIA Via VI Giugno, 26/28 RISTORANTE L’OASI Viale Vittorio Veneto, 66/a VENUS PUB Via Roma, COSMOS ELETTRONICS Viale Vittorio Veneto AUTOSCUOLA GUGLIELMINI Viale Vittorio Veneto, CENTRO AUTO ROCCHI Via Maremmana Sup. Km 1.300, OLIBANUM VIAGGI Via A. Diaz,7. 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