fatti e opinioni dal nostro punto di vista
ISTIT
MP
R
Dicembre 2009 • Bimestrale
S
arà pure esistita la prima pagina di Le Monde o del New York Times,
bene, questo è il primo numero di La Nostra e ne siamo molto, molto orgogliosi.
Su carta, in video, in web, scegliete “la vostra” ma che sia anche “la nostra”.
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www.icgpitocco.it: questo
Siamo probabilmente il
In questo settore abbiamo lavorato sul vedere le
è l’indirizzo on line della nostra
più grande giornale mai esistito: possiamo
cose attraverso riquadri di ogni genere: da una
scuola, cliccate ed entrerete in contatto con la nostra
contare su più di 850 redattori. E siamo sisemplice cornice ad una fotocamera. Ci siamo
redazione. Mandateci messaggi, richieste, idee e
curamente i più giovani che una testata abaccorti delle differenze tra il mondo visto ad
proposte e noi vi risponderemo. Con il giornale è
bia mai avuto: dai 3 ai 15 anni. Le pagine che
occhio nudo e quello visto attraverso una tenata anche la nostra mascotte. È stata scelta dalla
avete in mano non sono state realizzate sollecamera. Una di queste è che con la telecamera si può alterare
redazione tra decine di disegni realizzati nelle
tanto da chi lavora in redazione, ma da tutti
l’immagine in modo impressionante: si cambia il colore, ma
diverse classi del nostro Istituto. È una piccola
i ragazzi dell’Istituto comprensivo Guido Pisoprattutto l’ombreggiatura, e si può ingrandire e rimpicciolire
tartaruga che ha preso vita dalle mani
tocco, che in maniera diversa contribuiscono.
la ripresa. Facendo un filmato, oltre all’immagine che si può
di un bambino della IIC della
La redazione è soltanto il luogo dove alcuni raspostare, si può aggiungere una voce anche fuoricampo. Abbiascuola primaria di via Roma.
gazzi si incontrano per discutere degli articoli e
mo sperimentato queste particolarità della telecamera in picNon ha ancora un nome ma
per pensare a come va impaginato il giornale.
cole riprese, che ci aiuteranno a prendere seriamente in mano
prima che venisse stampato il
Questo giornale non è una rivista dove si paril mezzo. Grazie a ciò riusciremo a produrre un buon dvd che
primo numero del nostro giornale
la di persone famose, ma è un luogo dove si
uscirà in allegato al giornale di febbraio.
abbiamo aperto le votazioni on
racconta di noi ragazzi e delle cose che ogni
Valeria Collabolletta
line. Ci sono arrivati 27 suggerigiorno dobbiamo affrontare, per questo si
IE, secondaria
menti, se volete leggerli tutti... be’
via De Gasperi
chiama LA NOSTRA. La redazione, olcominciate a navigare. I più votati fino ad ora
tre a essere uno spazio per stare insono stati: Anita, Guscetta, Milù, Mimmi,
sieme con gli amici e per diverRughetta e Zampalesta. È tra questi 6
tirsi, è anche un posto dove
che vi chiediamo di scegliere: il nome
possiamo esprimere le nostre
più cliccato sarà quello che andrà
idee e le nostre opinioni. E
alla nostra tartaruga. Intanto la
per farlo non useremo solo
nostra mascotte giocherà con voi:
la carta stampata ma anche
ha simpatia soprattutto per i più
un sito web, delle macchine
piccoli ed ama curiosare tra le pafotografiche e delle telecagine del nostro giornale. Cercatela
mere, con le quali gireremo
tra gli articoli di questo numero:
dei video. Il giornale è anche
a volte si fa piccola piccola, le
un modo per farci ascoltare
piace nascondersi tra una riga
dagli adulti, che spesso non lo
e l’altra, ma guardate bene
fanno. In redazione gli articoli
perché di una cosa potete esser
vengono controllati: bocciati,
certi: lei c’è (in questo numero
se fatti male, o promossi, se
ce ne sono 30)!
interessanti e fatti bene. Qui
si scrive. E si pensa.
Lucrezia Esposito
Edoardo Piergiovanni
Alice Colantoni
Francesco Panitti
IIID, secondaria
Marco Perissinotto
ID e IE, secondaria
via De Gasperi
via De Gasperi
I
I
I
Noi bambini della Primaria entriamo a scuola piccoli e
ne usciamo grandi: è il ciclo della vita. È vero che siamo
ancora piccoli, ma vogliamo crescere e studiamo
per poter andare alla Secondaria. Dal giornale ci
aspettiamo che sia divertente e che ci faccia scoprire
tante cose, soprattutto chi siamo, noi alunni della
scuola di Castelnuovo.
Speriamo che sia più bello
del giornale degli adulti
e che vada a ruba!
I
I VB, primaria
via Roma
Noi ragazzi della scuola secondaria non vediamo
l’ora di crescere per cambiare una serie di aspetti
della nostra vita. Basta con la solita piazza, il
muretto, la panchina,
le solite persone. Insomma
basta con la monotonia
di un paese che ormai
ci sta stretto!
I
Beatrice Marchitelli
Sara Giannelli
IE, secondaria , via De Gasperi
IIIC, secondaria, bel poggio
auguri al giornale
numero 1 • Dicembre 2009
ARABO
Auguro a tutti i componenti della redazione
di riempire pagine bianche di notizie
meravigliose.
I
Elena Detti
IC, secondaria, via bel poggio
Vi auguriamo che vi divertiate molto
scrivendo il giornale, che vada bene, che
duri tutto l'anno, che sia interessante e che
abbia molto successo.
I
La nostra testata
I
VB
primaria, via De Gasperi
È stata scelta tra
Il nostro logo
Nel logo che ho disegnato
ho scelto come sfondo
un tramonto che per me
rappresenta serenità.
Le tre rondini sono il
simbolo della libertà
e dell’infinito. In primo
piano ho ritratto un libro
che credo che per tutti
sia un pensiero rivolto alla
scuola: è sorretto da un
paracadute che simboleggia
l’avventura, perché ogni
giorno è un’avventura nuova.
TO COMPREN
Federico Müller, IB, secondaria, via De Gasperi
Asia Bocci e Gaia Zampatori
ID, secondaria, via De Gasperi
IS
TIT
U
decine di bozzetti
disegnati dagli
allievi dell’Istituto
comprensivo Guido
Pitocco. Diversi gli stili, diversi i colori, i tratti, le potenzialità, ma tutti
con un elemento in comune: l’entusiasmo. Il risultato che vi catturerà d’ora
in avanti dalla prima pagina è merito di
VO
SI
La nostra mascotte
Auguri al primo numero del nostro
giornalino! Che possa piacere,
rallegrare, entusiasmare tutti coloro
che lo leggeranno!!!
Ho disegnato una tartaruga perché prima ce l’avevo e mi è
scappata. Non aveva un nome, non glielo avevo ancora
dato. Quando ho saputo che era stata scelta come
mascotte del giornale sono stato contento,
ho pensato che era bellissimo. La parte che mi
piace di più della mia tartaruga è il guscio,
perché è sorridente, è bello.
GU
O
IDO PITOCC
Roberta Badetti
IIID, secondaria, via De Gasperi
Federico Rucci
IIC, primaria, via Roma
La Nostra
giornale dell’Istituto comprensivo Guido Pitocco
Via Umberto I, 20, Castelnuovo di Porto
www.icgpitocco.it/
Direttore responsabile Linda Marzocchini
Caporedattore centrale Elisabetta Marchitelli
Redazione Alice Colantoni (caporedattore), Chiara
Della Valle, Sara Giannelli, Beatrice Marchitelli,
Annalinda Maso, Robin Rocco, Elisa Petrovie, Alessio
Pierfederici, Flaminia Tomassetti, Ilaria Vitanzi
Art director Cristina Povoledo
Illustrazioni Roberta Badetti, Ilaria Camponeschi
Webmaster Carlo Ercole
La Nostra on line www.icgpitocco.it/lanostra/
Redazione web Edoardo Piergiovanni (caporedattore),
Lucrezia Esposito (caporedattore), Matteo Aricò, Gaia
Federica Belcastro, Arianna Bernardini, Simone Borrelli,
Francesco Panetti, Gaia Paone, Marco Perissinotto
Regia e coordinamento video Marino Maranzana
e Fulvio Loru con Pasquale Sannino, Roberto Ratti,
Eduardo Loru
Redazione video Alessandro Bianco (caporedattore),
Matteo Alessi, Valeria Collabolletta, Elena Detti,
Fiammetta Eugeni, Francesca La Mura, Serena
Marchetti, Floriana Orlando, Igor Tulbu
La Nostra è un progetto
dell’Istituto comprensivo Guido
Pitocco, finanziato dalla presidenza
della Regione Lazio, ufficio comunicazione
e relazioni esterne
La Nostra: numero
registro stampa 109
del 4 Dicembre 2009
Cancelleria volontaria
giurisdizione tribunale di Tivoli
Dirigente scolastico Raffaella Giustizieri
Stampatori
Grafiche Professionali s.r.l.
Via A. Serpieri, 10
00197 Roma
tel. 06 80660396
fax 06 8072328
Referente del progetto Daniela Magro
Coordinatori Paola Arbia, Fabrizio Capozucca,
Francesca De Silvestri, Marella Falasca, Laura
Maialetti, Stefania Marcucci, Rossana Serrao,
Bianca Maria Severini, Cristina Simotti
musica
numero 1 • Dicembre 2009
note in libertà
Pappappero!
Beatrice e Giuseppe sono una ragazza ed un bambino, rispettivamente di 11 e 7 anni.
Beatrice frequenta la IE delle medie nel plesso di via De Gasperi di Castelnuovo di
Porto. È una persona molto particolare, stravagante. Suona il violoncello, è una delle
tante musiciste della scuola. Giuseppe è suo fratello, bambino piuttosto irrequieto,
frequenta la seconda elementare – purtroppo non nella stessa scuola – ma ha voluto
collaborare attivamente all’esperimento in quanto incuriosito dallo strano movimento
creatosi in casa. Ho chiesto loro di parlare di musica, di raccontare cosa ascoltano e perché.
Ah, per inciso, i due sono anche miei fratelli!
a cura di Elisabetta Marchitelli, IIIC, secondaria, bel poggio
mi fossilizzo su un altro. Onestamente non
G: Che musica ti piace?
sopporto
tutta quella roba là, quelle musiche
B: Vario molto, passo da cose tipo De Andrè,
da discoteca, tecno, house…alla fine non può
che mi hanno passato i miei genitori, al rock
essere musica!!!
classico come i Led Zeppelin o anche attuali
G: Che hai detto??? Ma che lingua parli? Che
come i System of a down o i Red Hot Chili
cos’è la tecno?
Pepper. Ascolto anche la musica classica,
dato che suono il violoncello. Tu invece cosa
B: Hai presente un robot? Ti immagini come
ascolti?
parlerebbe? Tutto monotono, tutto ritmato tipo
G: Io ascolto lo Zecchino d’Oro e mi
piace perché cantano tanti bambini
e adulti.
B: Guarda che cantano solo i
bambini!
G: No no, quest’anno non sei stata
attenta, cantavano anche gli adulti!
B: Bah, che vuoi che ne sappia io, non
ascolto più quel genere di cose. Però ogni
tanto mi torna la curiosità di andare a
vedere cos’è cambiato, d’altronde ci sono
cresciuta…
G: Io a scuola sto studiando le
canzoncine di Natale, cose che ho
sentito anche alla radio. Pensa, ce le
mettono anche durante le verifiche!
B: Ma tu lo suoni uno strumento?
G: Sì! Il pianoforte!
“ta-ta-ta-ta” e poi ci metti una canzone sopra.
B: E da quando?
Non è come quando suoni che c’è un’armonia,
G: Più o meno da ottobre… mi aiuta la mamma.
un ritmo melodico, è tutto elettronico, non è
Però mi piacerebbe suonare il violino perché un
musica come la penso io.
mio amico mi ha fatto provare il suo e allora…
G: Non mi piace questa musica, mi sembra un
B: Qual è la tua musica preferita?
computer rotto! È una musica senza senso. A
G: La musichetta dei Gormiti, quella di Star
me piacciono le musichette dei film, o anche le
Wars e anche quella di Harry Potter! E la tua
canzoni dei cartoni, che ne so anche quelle dei
musica preferita?
giochi del computer.
B: La mia musica preferita... non c’è una cosa
B: Sinceramente le trovo banali e
precisa in realtà, ci sono tante cose diverse che
commerciali… non è proprio il massimo.
mi piacciono e vado a periodi. Ci sono periodi
G: E allora? Non ti piace la mia musica?
che preferisco un genere, periodi che invece
B: NO! Mi fa
assolutamente
schifo! Pappappero!
G: E allora a me non
piace la tua! Prrr...
B: Ma se non l’ascolti mai!
G: Non è vero! Perché in macchina si ascolta
sempre quello che dici tu!
B: Sì, però tu comunque non la capisci!
Raffreddiamo gli animi dei due
e ricominciamo il colloquio.
B: Ribadisco il concetto. La trovo
banale e commerciale.
G: La tua musica è banale!
Ok, ok... però non litigate!
G: Ok, però lei deve farsi una bella
doccia col cappotto, perché così gli
si raddrizza la giornata!
B: Che?
G: Ma come! Non lo sai? È la canzone
che ha vinto lo Zecchino d’Oro quest’anno.
B: Ahhh, sono proprio un’ignorante allora! Ma
lo sai quanto mi importa dello Zecchino ormai?
È noioso! Prima era più carino. E comunque
prova ad ascoltare un cd dei Nirvana: quella sì
che è musica!
G: Mmm… no, non mi piace molto. Preferisco
di gran lunga le canzoni delle merendine! Sono
più belle e poi le parole non sono “ciancicate”
come nella tua musica!
B: Non sono “ciancicate”, come dici tu, è
semplicemente un’altra lingua.
Siamo tutti amici *
oglie colorate
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* Storia inventata dai bambini di 4 /5 anni d
chi siamo
infanzia
numero 1 • Dicembre 2009
Io sono Arianna. Quando mi guardo allo
specchio mi vedo benissimo… mi piaccio! Sono
buona e gentile con i miei amici a scuola e con
mia sorella a casa (anche se lei mi fa tanti
dispetti!) Mi piace tanto la matematica perché
conto e perché ci sono i numeri. Da grande
vorrei fare la cantante come le principesse
“sirene” (che sono donne ma quando vanno
in acqua diventano sirene e salvano gli
animali)! Papà mi chiama “gattina gentile”
quando faccio le cose giuste! Quello che amo
fare è disegnare, colorare e dipingere l’arcobaleno e le principesse sirene.
Desidero che papà guadagni tanti soldi per comprare una casa nuova.
Io sono Gaia e ho 4 anni e mezzo. Sono una bambina con il
corpo magro, la testa con i capelli e gli occhi marroni, e ho le
braccia e le gambe. Sono generosa certe volte quando do i giochi
ai miei amichetti. Con mio fratello
“ale”sono buona e lui mi vuole bene
(quando lo prendo in braccio gli do
i baci!) e gioco con lui “a mamma e
figlio”. Da grande, ma anche adesso,
mi piace studiare: scrivere, leggere,
fare matematica e da grande vorrei
fare il lavoro della “mamma” con 3
bambini! Quando sogno, gioco con
le winx al computer. Non voglio
cambiare niente di me perché mi
piaccio così come sono!
Io sono Daniel e ho 5 anni. ho la pelle
rosa, sono alto, non ho i muscoli. Ma
sono bello! I miei capelli sono più lunghi
dei miei amici Daniele e Manuel (sono
nato con i capelli lunghi!). Mi piace
andare ai centri dove lavoro, mangio e
gioco. Con mia sorella gioco alle “spie”,
e alle “persone” con Manuel. Mamma
Il mio nome è Giulia e ho 5 anni.
Quando mi guardo allo specchio
vedo il riflesso di come sono fatta!
Sono bella, alta, magra con gli occhi
e i capelli lunghi marroni. Mi piace la
scuola perché ci sono gli amichetti per
giocare con le costruzioni. A casa aiuto
si arrabbia quando passo con i calzini
mamma ad apparecchiare e a “spicciare”
ma qualche volta faccio i capricci e
sulla spazzatura (non guardo mai dove
metto i piedi!) . Il mio sogno è comprarmi
una macchina blu e andare in spiaggia e
farmi una bella nuotata al mare! Da grande voglio pitturare i quadri
dove pitturo me stesso… Vorrei cambiare qualcosa del mio corpo:
tagliarmi i capelli, perché tutti mi scambiano per una femmina!
Mi chiamo Daniele e ho 5 anni! Sono alto,
magro, con gli occhi azzurri e i capelli
marroni. Sono un bambino ubbidiente:
quando mamma mi dice una cosa
io la faccio! Mi piace giocare a carte:
“a mazzetto“ con mia sorella
(e qualche volta vinco). A scuola mi piace
lavorare con il quaderno e con il libro di
matematica, fare le costruzioni e disegnare.
Da grande vorrei fare il “barbiere” perche
taglia i capelli e fa la barba ai signori e
poi prende i soldi. Quando litigo con mia
sorella lei mi tira i capelli e io li tiro a lei e
mamma allora si arrabbia tanto! Io sogno
di avere un cagnolino finto di nome “ Billo” con il collare,
la borraccia e l’osso che si alza pure!
litigo con mio fratello Manuel (che
vuole sempre le mie cose!). Da grande
mi piacerebbe fare la ballerina perché
mi piace ballare. Il mio sogno è che Roberto diventa amico mio,
perché non lo è né in classe e né in giardino!
Ho 4 anni e mi chiamo
Marika. Sono bella,
magra, con i capelli gialli
corti… ma io li vorrei
lunghi, lunghi. Sono un po’
cattiva quando mi arrabbio
con mia cugina Manila e
litigo con lei per i giochi.
Siccome mi piace ballare,
da grande vorrei fare la
ballerina e andare a danza. Il mio sogno è andare a
“castruccio”, in montagna dove vado nel bosco con
nonna! Amo fare le capriole sul letto, e andare al
supermercato con mamma e papà!
Un giorno però mangiò
troppo e diventò un
gigante grande, grande e
non ce la fece più ad uscire
dalla sua tana sottoterra...
Nel bosco, dentro al
tronco di un albero, viveva
il suo amico scoiattolo che
lo sentì gridare:
Aiuto! Aiuto!
I
Scuola
dell’infanzia
Le Terrazze
chi siamoria
s e co n d a
Ciao a tutti! Siamo la I D, una classe molto
chiassosa e scherzosa. Non siamo per niente
timidi, infatti le professoresse ci rimproverano
sempre perché non riusciamo a stare zitti e
fermi… per conferma chiedete alla prof. Serrao
e lei vi dirà che… la facciamo impazzire!!!
Ci divertiamo a punzecchiarci e a farci i dispetti,
a volte sciocchi.
Proponiamo di fare più ricreazione, educazione
fisica e arte, le ore in cui possiamo scatenarci.
Due settimane fa è arrivato un nuovo
compagno di classe, si chiama Mohamed, con
noi si trova bene.
Alcuni fanno degli scherzi ai compagni che
vanno in bagno: prendono astucci, diari e
quaderni per nasconderli. A me (Elisa) non
numero 1 • Dicembre 2009
LA GIOIA DELLA VITA
la gioia va tenuta non molla mai
ho sognato te ieri, dove sei?
rispondimi
cosa faccio senza di te?
non sento più il tuo respiro
amore mio dove sei?
I
Igor Tulbu IIB secondaria
via De Gasperi
Nella mia classe siamo in diciotto,
ma a ricreazione sembriamo
uscita, quando non vediamo l’ora di tornare a
trentotto.
Io sto al banco con Pietro che ha i
capelli rossi
e quando bisticciamo sono guai
grossi.
Le mie amiche sono
Arianna,Valentina ed Eleonora
le frequento ad ogni ora;
per non parlare di Trivelli
che fa sempre scherzi belli.
Invece Bezzi Simone
a palla fermata è proprio un
campione.
Con Gianmarco Evangelisti non
c’è screzio
perché è come me: della lazio.
Costantin è un bambino rumeno
lui gioca ed è sempre
sereno,
con Cassandra
Francesco
discuto spesso.
Per me tutti i
Su una cosa, però, siamo tutti d’accordo:
adoriamo andare in gita!
Francesca che
va bene perché poi le persone prese in giro
devono andare a cercare per
tutta l’aula le proprie cose.
Gioia dice: –“Non siamo una
classe normale!”. Secondo noi
sbaglia! Siamo vivaci e litigiosi,
ma è una caratteristica della
nostra età. “Siamo ragazzi
alla scoperta del mondo”!!!
Non siamo ancora molto
uniti, perché la scuola è
iniziata da pochi mesi e non ci
conosciamo abbastanza, per
questo a volte ci scontriamo
un po’. La nostra classe non è affatto paziente,
soprattutto al suono della campanella di
casa!
I
Alice Severi, Asia Bocci, Giulio
Perciballe, Lucrezia Esposito
ed Elisa Po,
ID, secondaria, via De Gasperi
compagni sono cari
ci sono Elena e
frequento dalle
elementari.
Sono contenta di
aver incontrato dei simpatici bambini
come Passamonti, Longo, Iammarile e
Valentini.
Infine io sono Michela, una bambina
mora, esile e senza pancia,
appassionata per la danza.
Tutti noi formiamo la IC
e sono contenta di essere qui.
I
Michela Milana
IC, secondaria
bel poggio
Andò con gli altri amici
a liberarlo dalla sua tana
troppo piccola per lui e...
Come fecero?
Scavarono, scavarono
intorno al buco tutti
insieme con le loro
zampette...
È bello avere amici!
Nella nostra classe ci sono otto ragazze
siamo gentili ma sembriamo pazze.
C’è Marta, che ha sempre il sorriso sulla bocca:
per lei ogni parola è una filastrocca.
Flaminia è la più diligente,
le piace stare insieme alla gente.
Poi c’è Annalinda, ricciuta e scherzosa,
a lei fa ridere ogni cosa.
Giulia, capelli marroni ed occhi castani,
sarà una pittrice forse un domani.
Mara la più timida è,
le cose che pensa le tiene per sé.
Poi ci siamo noi tre:
Nani, Gaia e per ultima Michela c’è.
La più carina Anastasia si chiama
ha il cuore dolce e gli anomali ama.
Michela è bionda, ha i capelli d’oro
le piacciono gli gnocchi al pomodoro.
La più amichevole si chiama Gaia
ha gli occhi blu e di amici ne ha centinaia.
Eccoci qua
Siamo le ragazze della IA.
Ed ecco i ragazzi con Leonardo il silenzioso,
ma d’altronde è generoso.
Tancredi con quei suoi piedi è più storto
della pista d’atterraggio di un aeroporto.
Luca per quanto è basso
lo scambiamo per un sasso.
Riccardo invece corre veloce
come un animale feroce.
Palmas è biondo,
sardo e giramondo.
Con i gormiti sa giocare
e a scuola non va per imparare;
stessa cosa fa Enrico
che si crede tanto fico.
Per Federico il calcio è la passione
e lì è davvero un campione.
A Gabriele date il disegno: è la sua arte,
tutto il resto lo tiene da parte.
Denis, Dimitri, Ciobanu,
non si sa ancora come si chiama:
a scuola è bravo ma solo la storia ama.
Infine c’è Soldani
che fa miracoli tra i pali, grazie alle sue mani.
I
Gaia Federica Belcastro, Michela Celani,
Anastasia Esposito,Tancredi Gabrielli,
Riccardo Gislon, Luca Vitanzi
IA, secondaria, bel poggio
chi siamo
primaria
numero 1 • Dicembre 2009
Quelli che i giochi
Il club è *
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ventano..
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* Fumetto ide
ato e disegnato dalla IIC della scuola primaria di via Roma sul tema Chi siamo?
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Io sono nata a Roma il 3 agosa.
2002 e mi chiamo Francesc ali
i giorn
A me piace molto leggere siale favole.
Con i fumetti e sia i libri con i ed ho
ia e ho 7 anni,
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Io sono nata a Roma il 16 Aprile
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Io mi
Io sono molto golo
ma nel 2002.
del 2003. Ho gli occhi marroni
sono nata a Roi è avere i capelli
rato a cucinare il ciambellone,
impa
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come un tronco di un albero e ho
i biscotti, la moretta.
Quello che vo ti figli. Mi piace
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ricci rossi come la pasta arricsono
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Io mi chiamo Ludovica
e il mio cavallo
ciata. Mi chiamo Chiara.
mbre 2002 di domenica.
dare a cavallo e ha 10 anni.
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Io sono Paolo e son del 2002
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Valentina Iall’anno
capelli di colore tipo biondi e a
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il 17 Nov
a Roma ne
gli occhi marroni. Sono nata co. Ho
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e sono nata11 dicembre. Io rido
A me piace ridere ho sorella
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e vado alla scuola Guido Pitocnzo e ci
fa ridere e una
2002 e del mattarella. Io ho gli e Io mi chiamo Martina e sono nel
Io sono nato a Roma il 2002
mi
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un fratello che si chia
iderio è di
Febbrai
come una ni e i capelli castani
e la data è il 4 Maggio. Io ho gli
Mi fa giocare .Il mio des
a Macerata il 27 neri e gli occhi
gioco sempre.
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occhi azzurri e ho i capelli biondi. Mi
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2002. Io ho i
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siderio è essere
chiamo Filippo Cyran. Ho una sorella
marroni. Il mio de un fratello che
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che si chiama Caterina. Desidero
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Io mi chiamo Gabriel e sono
diventare un campione di rugby.
si chiama Cristian
chiamo Enrico. Ho 7 anni. Sono
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nato
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Settembre
2002.
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capelli castani e gli occhi Da grande
Io mi chiamo a. Il mio cibo preferito
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nato il 1° Settemb
agosto a Ro lato e la carne. Io ho i
io la 2 A. Io
giocare a carte pokemon. A me
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farò il pilota di l’Alitalia. Facc la Guido
è il ciocco castani e ho 7 anni.
Io mi chiamo Matteo. Io sono
piace la cioccolata e il latte.
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mangio tutto e vado alla scuo
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Io mi chiamo Arvevembre del
è Gabriele. Sono
Io mi chiamo Mattia
dicembre.
23
me
no
o
mi
Il
No
Sono
sono nata il 5
e il cibo che mi piace di più sono i
dare
Roma e ho 7 anni.l 2002.
an
a
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de
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re ne
2002. Il mi
Io mi chiamo Penelope sono
nato il 20 Settembmondo. Vorrei gamberetti. Io desidererei vedere
e cuginette. Io
il
nel
a cavallo con le mini e ho i capelli
babbo Natale. Io ho i capelli mara Roma nel 2002 di Settemb nata
Voglio esplorare l cielo.
o Cosmin sono nato ro
rro
son
Io
ma
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ch
oc
re
gli
ne
ide
ho
alto, e ho il naso all’insù.
des
sono
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roni,
Io
vol
io.
bra
.
7 anni e vado alla scuola Guid ho
Feb
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23
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200
marro
cio. A me
Pitocco. A me piace tanto la o
stare nel campo da calsono alto
mozIo mi chiamo Vio
zarella e anche i fagiolini e vorr
piacciono i funghi. Io capelli neri.
a Roma il 15 Maggla. Sono nata
avere un delfino e una tigre ei
hi neri, e ho i
gli occhi
occ
ho
gli
ho
na
ian
io.
.
Ar
Io
ho
7 anni.
Io ho un fratellino
Ciao io sono po’ alta non porto
che
azzurri, sono unQuello che vorrei è
Matteo. Il mio de si chiama
siderio
mai la gonna. la mozzarella non
è stare con mio fra
sono nata
tello
volare. Mi piace o gli spinaci. Mi chiamo Camilla eo del 2003.
e con i miei amici.
Io sono nata a Roma il 27 Sett
ion
ai
cc
Genn
mi pia
Mi chiamo Agnese. Ho i cape embre.
a Roma il 19e a scuola e anche a
lli
ar
st
e
ho
e
ac
e
corti. E sono nata nel 2002. castani
pi
ni
i
M
capelli marro
la II A. Io o gli occhi marroni. Io faccio
casa. Io ho i sti. Vorrei un gatto e
scuola a Guido Pitocco. e mi Vado a
gli occhi cele delfino.
un
musica. A me piace la pasta piace la
el 2002 il
n
a
m
o
al sugo.
e piace
nato a R
Io sono settembre. A mce il proi
ia
d
del 25 to e non mi p generoso
cioccola Io sono molto nda agli
sciutto. do la mia mere
perchè altri. (Paolo)
numero 1 • Dicembre 2009
NOI SIAM O GLI ALU
SIAM O LA CLASSE
NNI DELLA IV B
Più NUMEROSA DI
VIA ROM A,
LA PIU’ AMICHEVOL
E DELLA SCUOLA
.
LA NOSTRA CLASSE
E’ MOLTO OSPITAL
E E UNITA;
SIAM O ORGANIZZA
TI E RICCHI DI FAN
TASIA.
SIAM O RUM OROSI
PERCHE’ CI DIVERTIA
MO
E SIAM O TUT TI SIM
PATICI.
GIOCHIAMO SEM
PRE INSIEME, ANC
HE CON I BAM BIN
I
DELLE ALTRE CLA
SSI.
LA NOSTRA CLASSE
I NOSTRI: DISEGNI
è MOLTO COLORA
, CARTELLONI ..CI
TA perché CI SONO
SIAMO NOI!.
OGNI ANN O LA NOS
TRA CLASSE
RICEVE E ACCOGL
IE NUOVI BAM BIN
I,
LA COSA CI PIACE
MOLTO.
PROVENIAM O DA
TAN TI PAESI DIVERS
I
…. NOI SIAMO TUT
TI DIVERSI
PER QUESTO LA NOS
!
TRA CLASSE è COS
I’ BELLA.
NOI STUDIA MO MOL
TO E SIAM O IMPEGN
ATI:
QUALCHE VOLTA
SIAM O BRAVI,
QUALCHE VOLTA
NO
LA NOSTRA AULA
E’ LO SPA ZIO DEL
LE NOSTRE IDEE.
NOI SIAMO COSI’,
NOI BAMBINI DEL
LA IV B
raccolta differenziata
numero 1 • Dicembre 2009
SOS rifiuti
Sara Giannelli
IIIC, secondaria
bel poggio
A due mesi dall’inizio della
raccolta differenziata a
Castelnuovo di Porto ci sono
ancora dei problemi irrisolti,
nonostante le numerose
segnalazioni dei cittadini
all’Ufficio Ambiente del
Comune. I mastelli per
la plastica sono troppo
piccoli per la quantità
di rifiuti da smaltire, di
conseguenza sacchetti
stracolmi di bottiglie, vassoi
per alimenti, flaconi di
shampoo, detersivi e saponi
vengono ammucchiati
attorno ai secchi di ogni
famiglia. Gli operatori non
svuotano tutti i giorni tutti
i mastelli: in alcune strade è
capitato più volte che nello
stesso giorno alcuni secchi
siano stati svuotati, mentre
altri vicini siano stati lasciati
pieni di rifiuti.
In alcuni condomini si può
usare solo un mastello per
ogni tipo di rifiuto, lo spazio
non basta e sono frequenti
le lamentele dei condomini.
Alcune persone buttano
i propri rifiuti nei secchi
degli altri oppure lasciano
l’immondizia nei paesi
vicini dove non è in atto
la raccolta differenziata o
viene effettuata ancora con
cassonetti stradali.
Intervistando i
castelnovesi è risultato
che: la maggior parte è
abbastanza soddisfatta,
molti preferirebbero
avere i bidoni carrellati
(come quelli distribuiti ai
negozianti) e propongono
che la plastica sia ritirata
più spesso. Noi abbiamo
chiesto ai ragazzi e ai
bambini delle nostre
scuole di raccontare cosa
è cambiato nelle loro
giornate con la raccolta
differenziata.
E
Giornata tipo: racconti ravvicinati con il riciclo
ssendo convinti che il nostro pianeta lo abbiamo
in prestito da chi ci ha preceduto per renderlo a
chi ci seguirà, nella mia famiglia abbiamo accolto
con entusiasmo la notizia che nel nostro comune sarebbe
iniziata la raccolta differenziata porta a porta. Malgrado
la nostra buona volontà i primi giorni sono stati piuttosto
duri perché non sapevamo in quale dei quattro secchi
gettare i nostri rifiuti. Finalmente abbiamo imparato e la
mattina i miei genitori sono i primi ad iniziare la raccolta
differenziata: il tetrapak del latte finisce nella carta insieme
alla scatola dei biscotti, mentre il vasetto dello yogurt nella
plastica, i fondi del caffè con le briciole nell’umido, dopo
di che vediamo quale bidone mettere fuori e per la mattina
non se ne parla più.
Quando alle due del pomeriggio torno da scuola non
trovo nessuno e quindi tocca a me riporre i mastelli al
loro posto. Dopo mangiato butto gli avanzi del pasto e le
bucce della frutta nell’umido, talvolta la cera dei formaggi
nell’indifferenziato. Il pomeriggio trascorre tranquillo a
parte qualche foglio di brutta che finisce nella carta.
Appena torna papà (il cuoco di casa), inizia a pulire la
verdura per cena e gli scarti li mette nell’umido ed il
piccolo secchio è quasi pieno. Quando arriva mamma
con la spesa la situazione si complica perché ogni
prodotto ha un imballaggio diverso ed io e mia sorella
aiutiamo a smistare i rifiuti. Chi ha più problemi con
la raccolta differenziata è il mio papà perché fuma: il
pacchetto di sigarette va nella carta dopo aver tolto il
cellophane e la stagnola che vanno nella plastica, le cicche
nell’indifferenziato e la cenere nell’organico. Io ho capito
una cosa: meno rifiuti finiscono nel secchio grigio più
siamo stati bravi.
A
I
Angelica Beranato
IB, secondaria, via De Gasperi
ll’inizio tutti pensavamo che il secchio dell’umido
era troppo piccolo per quattro persone… Inoltre
pensavamo che le cannucce e il tetrapak andassero
nel contenitore della plastica, mentre il tetrapak va nella
carta e le cannucce nell’indifferenziato. Al mattino
facciamo colazione tutti insieme e prendiamo il latte, il cui
contenitore gettiamo nella carta. Poi andiamo a lavarci:
il cotton fioc lo gettiamo nell’indifferenziato. Mio padre
mi accompagna a scuola, dove, insieme alla mia classe,
facciamo la raccolta differenziata: chi ha portato la pizza
getta la carta sporca nell’indifferenziato, chi porta la
merendina getta la carta nella plastica, chi beve il succo
di frutta getta il contenitore nella carta e la cannuccia
nell’indifferenziato, e, per finire, i fazzoletti sporchi
nell’umido. Poi torno a pranzo a casa e quello che rimane
o
disegnando impariam
a dividere i rifiuti
Diario di
I
Scuola
dell’infanzia
via Roma
bordo di una giornata in….differenziata
Ore 8,00 – Anastasia: “La mattina quando
mi sveglio, faccio colazione con una tazza
di latte e una merendina. La bustina della
merendina la getto nel contenitore giallo
che mamma ha messo vicino alla porta
d’ingresso”.
Ore 10,30 – Silvia: “È ora di ricreazione,
faccio merenda con la pizza. La carta unta la
metto nel cestino dell’indifferenziato”.
Elsa – “ Io metto la buccia della banana nel
contenitore dell’umido di colore marrone”.
Ore 13,45 – Benedetta: “Durante il pranzo
diamo una mano al personale della mensa,
raccogliamo tutti i piatti, le posate e i bicchieri
di plastica per gettarli nel contenitore
dell’indifferenziato”.
Ore 17,30 – Simone: “Dopo aver mangiato
raccolta differenziata
numero 1 • Dicembre 2009
nel piatto mamma lo butta nell’umido, dove ho visto che
c’erano anche i gusci delle uova della frittata. Io adoro i
mandarini, quelli senza semi, e anche le loro bucce le metto
nell’umido. Per merenda, se mangio la pizza, la crosta non
mi piace e quindi la getto nell’umido. Se mi comprano le
figurine, il retro lo butto nella plastica e mio padre getta
il giornale nella carta solo dopo averlo letto. A cena a
volte usiamo dei piatti di carta che regolarmente gettiamo
nell’indifferenziato. Tutte le mattine mio fratello è il primo
ad uscire, ed è lui che porta fuori il secchio del giorno.
S
I
Simone Tridici
IB, secondaria, via De Gasperi
econdo molti ragazzi, tra cui me, questa raccolta è
utile – certo – ma è un po’ noiosa perché impieghi
più tempo a buttare qualunque cosa e se non sai dove
buttarla devi o guardare l’opuscolo distribuito dal Comune
o chiedere a chi ne sa più di te. Insomma è un po’ una
scocciatura.
T
I
Ilaria Vitanzi
IIIB, scondaria, via De Gasperi
utte le mattine devo buttare i vari scarti di rifiuti nel
secchio apposito sistemato al di fuori dal cancello.
Ho deciso di occuparmi personalmente di questo
progetto perché la mattina mia madre e mio padre sono
troppo impegnati nel prepararsi per andare a lavoro. Per
me la raccolta differenziata è un metodo molto efficiente
per aiutare a migliorare le condizioni indecenti del nostro
pianeta.
O
I
Il nostro campo
sportivo
Maria Floriana Orlando
IIIB, secondaria, via De Gasperi
gni giorno devo uscire di mattina per portare il
secchiello della spazzatura fuori dal cancello,
perché mia madre e mia sorella per prepararsi
impiegano molto tempo. Questo nuovo sistema di raccolta
non è molto efficiente, infatti quasi tutti si lamentano
perché gli addetti alla raccolta dei rifiuti non sono molto
puntuali nell’orario.
Q
I
Emanuela Mannozzi
IIIB, secondaria, via De Gasperi
uasi tutti i giorni io porto fuori la spazzatura
differenziata, ma non me ne occupo io, bensì mia
madre: io la metto da una parte e lei la separa.
Alcune persone sono scontente del lavoro degli
addetti alla raccolta perché non sono precisi nel rispettare
gli orari stabiliti.
I
Sol Agustina Araujo Perdono
IIIB, secondaria, via De Gasperi
A Castelnuovo Di Porto c’è un
campo sportivo comunale. Per
modo di dire “sportivo”, perché
è pieno di escrementi di gatti
e cani che i padroni portano lì
per fare i bisogni. Ci sono delle
persone che non vanno al campo
per fare sport ma unicamente per
sporcarlo con cartacce e lattine.
E per noi che facciamo scienze
motorie c’è un altro problema:
il campo è pieno di ortiche che
irritano la pelle. In questo periodo
sono stati messi dei secchioni
di raccolta differenziata: a
completare l’impressione di una
discarica piuttosto che di uno
spazio di ritrovo. Noi vorremmo
che il Comune tenesse pulito il
campo: tagliando periodicamente
le erbacce e vietando l’entrata ai
cani e ad altri animali.
I
la merendina, guardo bene se la bustina di
plastica trasparente è sporca, perché se è
sporca non posso metterla nel contenitore
giallo”.
Ore 20,00 – Lavinia: “Aiuto mamma a
sparecchiare, porto i piatti nel lavello e
raccolgo tutti i tovaglioli sporchi di unto e
li butto nel cassone dell’umido”.
Beatrice: “ Io dico a mamma dove deve
gettare i rifiuti, perché lei ancora non ha
capito bene come funziona”.
Anonimo: “I miei genitori gettano tutto
dentro un sacco, io guardo, osservo e non
dico niente… Sto pensando che forse è il
momento di intervenire”.
primaria
I IIIB,
via Roma
Alessio Bergami,
Arianna Milana,
Giada Cellitti, Lorenzo
Serarcangeli, Gianluca
De Santis e Andrea Auletta
foto: Adam Andrei
IIC, secondaria, bel poggio
raccolta differenziata
dieci regole d’oro
numero 1 • Dicembre 2009
1
2
3
4
5
6
Leggere e memorizzare l’informativa del Comune sulla
raccolta differenziata.
Consultare il sito del Comune per informazioni più
dettagliate: www.comune.castelnuovodiporto.rm.it.
Non dare mai niente per scontato e accertarsi della
destinazione di ogni rifiuto.
Telefonare all’Ufficio Ambiente del Comune ogni volta che
si ha un dubbio: 06/901.74.02.24
Segnalare ogni disservizio all’Ufficio Ambiente del Comune:
solo così eventuali problemi possono essere risolti.
Scegliere e acquistare prodotti senza imballaggi (per
esempio frutta e verdura dal fruttivendolo o a peso al
supermercato piuttosto che già confezionata) o con imballaggi
riciclabili e poco ingombranti.
7
8
tre errori
Bere acqua del rubinetto: si riduce la produzione di bottiglie
di plastica.
Acquistare succhi di frutta e latte erogati a richiesta: si
riempie la propria bottiglia una volta svuotata e si riduce la
produzione di confezioni in plastica o tetrapak.
9
In caso si disponga di un giardino richiedere al Comune una
compostiera domestica: si diminuisce la raccolta di rifiuti
organici e si può chiedere la riduzione del 20 per cento sulla
Tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
(Tarsu).
10
Aiutare piccoli e anziani, che possono aver problemi ad
abituarsi e ascoltare, però, anche i piccoli che a volte ne
sanno più dei grandi!
L’olio
Chi non adora le patate fritte alzi la mano!
Ma dove va a finire l’olio della frittura? Nel
lavandino? Sbagliato! Finirà così nei bacini
creando uno strato sull’acqua che ucciderà
pesci e piante acquatiche per mancanza di
ossigeno. L’olio deve essere portato all’Isola
ecologica realizzata dal Comune in località
Monte Flaminio. L’orario di apertura al pubblico nel
periodo invernale è dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17 e il
sabato dalle 9 alle 13.
I bicchieri di plastica
In molti danno per scontato che bicchieri
di plastica, così come piatti e posate di
plastica, debbano essere buttati nel
mastello giallo. Errore: poiché non si
tratta di imballaggi non possono essere
riciclati e vanno quindi con i rifiuti
indifferenziati, nel mastello grigio.
Il tetrapack
Quanti di voi si sono chiesti: “ma dove lo butto’’? Ecco svelato
il mistero: questa miscela di plastica, carta ed alluminio non
va gettata fra i rifiuti indifferenziati ma nel
mastello bianco, con la carta. La tecnologia
ci permette infatti di separare i tre materiali
e di riutilizzarli al meglio.
I
Annalinda Maso
IA, secondaria, bel poggio
Attenti al problema dell’ambiente!
Gli alunni della IIIB della scuola primaria di via Roma continuano contributo ai bidelli. Tappi di tutte le misure e di ogni colore
la raccolta dei tappi di plastica: “Se tanti tappi raccogliamo, un po’ che alla fine dell’anno scolastico saranno portati ad un impianto
di mondo salviamo”. Vanno bene i tappi
di triturazione e poi venduti ad
di tutte le bottiglie di plastica: per il latte,
un’azienda che li riciclerà per la
l’acqua, le bevande energetiche. Lungo il
produzione di nuovi oggetti. L’anno
corridoio della scuola sono stati sistemati
scorso sono stati raccolti così 50 kg di
degli scatoloni gialli per la raccolta. Chi
tappi, pagati alla classe 30 centesimi
vuole, può consegnare il proprio
al kg. Il ricavato è stato, e sarà anche
questa volta, dato in beneficenza.
Una striscia per div
Cosa
apparirà?
scuola primaria
I IIIB,
via Roma
ertirs
i
Unisci
i punti
raccolta differenziata
Cosa butti nel secchio marrone?
a. Sfalci e ramaglie
b. Rifiuti organici
c. Metalli sporchi
9
Dove butti il tetrapak?
a. Nel mastello della carta
b. Nel mastello della plastica
c. Nel mastello dell’indifferenziato
Cosa diventano le discariche una volta chiuse?
a. Parchi acquatici
b. Nuove discariche
c. Parchi
6
Come ti liberi di oggetti ingombranti?
a. Telefonando al numero verde 800 721 155
b. Buttandoli nell’indifferenziato
c. Portandoli all’isola ecologica
Maggioranza di a
Sei bravo, ma non abbastanza.
Ci sei quasi ma hai delle
incertezze e fai qualche errore.
Cerca di fare più attenzione
a dove butti alcuni materiali,
impegnati di più e riuscirai
sicuramente a migliorare!
Dove butti il vetro?
a. Nelle apposite campane in strada
b. Nel mastello della plastica
c. Nel mastello dell’indifferenziato
8
Dove butti oggetti in porcellana, ceramica e coccio?
a. Nelle campane per il vetro
b. Nel mastello dell’indifferenziato
c. Nel mastello della plastica
Perché è stato istituito questo nuovo sistema per la raccolta dei rifiuti?
a. perché i cassonetti in strada erano troppo ingombranti
b. Perché molti oggetti si possono riciclare
c. Per comodità
10
Dove butti i bicchieri di plastica?
a. Nel mastello della plastica
b. Nel mastello dell’indifferenziato
c. Chiamando il numero verde 800 721 155
CARTA
alluminio
vetro
Maggioranza di b
Sei molto bravo. Non ti sfugge
proprio niente, sei molto attento
e si vede che ci tieni a questo
progetto. Continua sempre
a impegnarti tanto come stai
facendo ora!
Risposte esatte
7
4
Maggioranza di c
Devi informarti meglio e
impegnarti decisamente di
più! Se fossi in te comincerei
a guardarmi intorno!
Differenziare è indispensabile.
Spero che d’ora in poi riuscirai
a raggiungere risultati migliori.
6a
7a
8b
9b
10b
5
Metti
la spazzatura
al giusto posto
Profili
Come si chiama questo nuovo modo di raccogliere i rifiuti?
a. Raccolta differenziata porta a portone
b. Raccolta differenziata stradale
c. Raccolta differenziata porta a porta
3
In questo test verificherete con dieci semplici domande la vostra bravura
nel differenziare i rifiuti.
Leggete le domande e
mettete una crocetta sulla risposta che ritenete
giusta. Una volta terminato, a seconda di come
avrete risposto, potrete
leggere il vostro profilo e
capirete se siete dei cittadini modello o se dovete
prestare più attenzione
a dove buttare i rifiuti.
2
numero 1 • Dicembre 2009
1b
2c
3b
4a
5c
IL riciquiz
1
Dove butti le pile scariche?
a. Nel mastello dell’indifferenziato
b. In sacchi appositi
c. Nel metallo
rubriche
numero 1 • Dicembre 2009
Compiti
a casa?
Molto spesso siamo costretti a restare sui
I compiti richiedono molto tempo, ma
libri per tutto il pomeriggio senza mai un minuto
sono indispensabili per lo studio. Gli esercizi
di svago. Accade che si arrivi a fare i compiti fino
servono a fissare bene i concetti esposti in classe.
a tarda sera, trascurando magari le cose che ci piacPensate leggere una regola di matematica senza poi
ciono, come per esempio suonare, stare con gli amici,
provarne l’applicazione: non si riuscirebbe a trattenere
In
redazione
un
pomeriggio
parlare con i genitori e anche rilassarci.
nulla di ciò che si studia.
ci
siamo
lasciati
andare
a
un
Ci sono molti ragazzi che praticano delle attività exPiuttosto quello che si può migliorare è il metodo di
elenco di lamentele sui compiti a casa:
trascolastiche e il più delle volte non riescono a finire
studio. Un buon metodo di studio velocizza i compitroppi, inutili, demotivanti...
i compiti per il giorno successivo (o in alternativa deti. Per affinarne uno proprio occorre avere pazienza
E poi ci siamo chiesti: davvero?
vono rinunciare per un periodo a praticare il proprio
e provare i più comuni come gli schemi sul quaderQuesta rubrica è nata così,
per provare a vedere le cose
hobby) e una volta a scuola subiscono la solita ramanno, gli appunti, le parole chiave, sottolineare sul libro
da
un
altro
punto
di
vista.
zina dei professori.
le parti più importanti, o idearne di nuovi se quelli già
Molto spesso lo sport è una valvola di sfogo per scaricare
elencati non dovessero funzionare: associare le date alle
lo stress, rinunciarvi causa disagi. Altre volte invece è il
magliette dei giocatori di calcio o i nomi delle battaglie
medico a consigliare, se non a imporre, una determinata
a vocaboli che utilizziamo quotidianamente, insomma
attività motoria extrascolastica. In quest’ultimo caso siaassociare tutto a qualcosa che è ben chiaro nella nostra
mo costretti a praticare uno sport che magari nemmeno
testa, e alla fine scegliere quello che è più congeniale a
ci
interessa, siamo ulteriormente sovraccaricati, e in più
sé. Nel corso del tempo basterebbe imparare a pianifirestiamo indietro con lo studio.
care gli studi e tutto quanto si risolverebbe.
Molti ragazzi frequentano la scuola a tempo pieno e a volte
Sei materie al giorno sono molte: i professori assegnano i
tornano a casa pieni di compiti anche dopo otto ore di scuola.
compiti per due, tre giorni dopo proprio per dare più tempo
Il problema riguarda prevalentemente la scuola primaria. Dopo
agli studenti di organizzarsi. Sta poi a noi ottimizzare i tempi,
otto ore di scuola il bambino è demotivato e stanco, i compiti a
con un buona organizzazione, in modo da sfruttare il pomeriggio
casa risultano quindi inutili.
anche per le attività più disparate.
Io credo che i “prof”siano a volte troppo duri, però lo fanno
Un esperimento che potrebbe risultare interessante è quello
per noi e per il nostro futuro; loro potrebbero senza probledi far ideare i compiti agli studenti stessi, in modo che
mi fregarsene altamente se noi non studiamo, verrebbero
ognuno possa pianificare lo studio nel modo più adeguato
ugualmente pagati, e invece no, continuano a ripeterci di
a sé, soffermandosi di più sulle proprie lacune ed evistudiare e comportarci da persone civili. Noi non chietando esercizi di troppo, quindi inutili. Ovviamente il
diamo ai professori di abolire i compiti per casa, ma
programma di studio dovrà essere controllato e vagliato
solo di diminuirli.
dal docente, che aiuterà lo studente nel suo percorso.
I
I
Elisabetta Marchitelli
IIIC, secondaria, bel poggio
Ilaria Camponeschi
IIIC, secondaria, bel poggio
a lingua sciolta
Spesso un modo di dire
nasce con un episodio
come una gaffe tra amici
oppure in riferimento ad
una particolare situazione
che soltanto chi parla e chi
ascolta possono conoscere,
e quindi incomprensibile
per gli altri. Abbiamo
pensato a questa rubrica per
raccogliere le espressioni
più colorite, più buffe, e
sorridere insieme.
Sto a fa’ i pezzi: si riferisce al modo di dire
“sono a pezzi”, in un certo senso sta a significare
“sono talmente al limite che mi sto facendo a pezzi”.
Mannaggia ai pinguini: un modo come un altro
per non pronunciare volgarità quando invece
se ne avrebbe la voglia.
Fare a buffo: fare qualcosa senza impegno,
svogliatamente e in modo caotico, fare qualcosa
tanto per farla.
Sei una cacca di lemure / sei una capra:
espressioni spesso utilizzate in modo
dispregiativo ma scherzoso nei confronti
di qualcuno molto imbranato o particolarmente
duro di comprendonio.
Shalla (o scialla) / shalla tralla che se ’mpalla /
shalla sciacalla / shallati l’anima: vera e propria
filosofia di vita, questo termine indica qualcosa
di calmo, rilassato, senza preoccupazioni.
Carmelati / carmelo: un modo come un altro
per dire calmo, calmati, in genere si utilizza
per calmare persone particolarmente agitate
o arrabbiate e si pronuncia con tono quasi
dispregiativo.
Allora parliamo dell’aborto dei fenicotteri
rosa del Congo: espressione che mi capita
di utilizzare spesso, benché siano in pochi coloro
in grado di comprenderla, si usa quando tra amici
non si sa di cosa parlare, ironicamente
se ne parla come se fosse un problema reale,
il risultato di questa battuta è generalmente
una sonora risata.
a cura di Elisabetta Marchitelli, IIIC, secondaria, bel poggio
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