fatti e opinioni dal nostro punto di vista ISTIT MP R Dicembre 2009 • Bimestrale S arà pure esistita la prima pagina di Le Monde o del New York Times, bene, questo è il primo numero di La Nostra e ne siamo molto, molto orgogliosi. Su carta, in video, in web, scegliete “la vostra” ma che sia anche “la nostra”. 1 CO UTO CO EN S IV TO O G U I D O PI C www.icgpitocco.it: questo Siamo probabilmente il In questo settore abbiamo lavorato sul vedere le è l’indirizzo on line della nostra più grande giornale mai esistito: possiamo cose attraverso riquadri di ogni genere: da una scuola, cliccate ed entrerete in contatto con la nostra contare su più di 850 redattori. E siamo sisemplice cornice ad una fotocamera. Ci siamo redazione. Mandateci messaggi, richieste, idee e curamente i più giovani che una testata abaccorti delle differenze tra il mondo visto ad proposte e noi vi risponderemo. Con il giornale è bia mai avuto: dai 3 ai 15 anni. Le pagine che occhio nudo e quello visto attraverso una tenata anche la nostra mascotte. È stata scelta dalla avete in mano non sono state realizzate sollecamera. Una di queste è che con la telecamera si può alterare redazione tra decine di disegni realizzati nelle tanto da chi lavora in redazione, ma da tutti l’immagine in modo impressionante: si cambia il colore, ma diverse classi del nostro Istituto. È una piccola i ragazzi dell’Istituto comprensivo Guido Pisoprattutto l’ombreggiatura, e si può ingrandire e rimpicciolire tartaruga che ha preso vita dalle mani tocco, che in maniera diversa contribuiscono. la ripresa. Facendo un filmato, oltre all’immagine che si può di un bambino della IIC della La redazione è soltanto il luogo dove alcuni raspostare, si può aggiungere una voce anche fuoricampo. Abbiascuola primaria di via Roma. gazzi si incontrano per discutere degli articoli e mo sperimentato queste particolarità della telecamera in picNon ha ancora un nome ma per pensare a come va impaginato il giornale. cole riprese, che ci aiuteranno a prendere seriamente in mano prima che venisse stampato il Questo giornale non è una rivista dove si paril mezzo. Grazie a ciò riusciremo a produrre un buon dvd che primo numero del nostro giornale la di persone famose, ma è un luogo dove si uscirà in allegato al giornale di febbraio. abbiamo aperto le votazioni on racconta di noi ragazzi e delle cose che ogni Valeria Collabolletta line. Ci sono arrivati 27 suggerigiorno dobbiamo affrontare, per questo si IE, secondaria menti, se volete leggerli tutti... be’ via De Gasperi chiama LA NOSTRA. La redazione, olcominciate a navigare. I più votati fino ad ora tre a essere uno spazio per stare insono stati: Anita, Guscetta, Milù, Mimmi, sieme con gli amici e per diverRughetta e Zampalesta. È tra questi 6 tirsi, è anche un posto dove che vi chiediamo di scegliere: il nome possiamo esprimere le nostre più cliccato sarà quello che andrà idee e le nostre opinioni. E alla nostra tartaruga. Intanto la per farlo non useremo solo nostra mascotte giocherà con voi: la carta stampata ma anche ha simpatia soprattutto per i più un sito web, delle macchine piccoli ed ama curiosare tra le pafotografiche e delle telecagine del nostro giornale. Cercatela mere, con le quali gireremo tra gli articoli di questo numero: dei video. Il giornale è anche a volte si fa piccola piccola, le un modo per farci ascoltare piace nascondersi tra una riga dagli adulti, che spesso non lo e l’altra, ma guardate bene fanno. In redazione gli articoli perché di una cosa potete esser vengono controllati: bocciati, certi: lei c’è (in questo numero se fatti male, o promossi, se ce ne sono 30)! interessanti e fatti bene. Qui si scrive. E si pensa. Lucrezia Esposito Edoardo Piergiovanni Alice Colantoni Francesco Panitti IIID, secondaria Marco Perissinotto ID e IE, secondaria via De Gasperi via De Gasperi I I I Noi bambini della Primaria entriamo a scuola piccoli e ne usciamo grandi: è il ciclo della vita. È vero che siamo ancora piccoli, ma vogliamo crescere e studiamo per poter andare alla Secondaria. Dal giornale ci aspettiamo che sia divertente e che ci faccia scoprire tante cose, soprattutto chi siamo, noi alunni della scuola di Castelnuovo. Speriamo che sia più bello del giornale degli adulti e che vada a ruba! I I VB, primaria via Roma Noi ragazzi della scuola secondaria non vediamo l’ora di crescere per cambiare una serie di aspetti della nostra vita. Basta con la solita piazza, il muretto, la panchina, le solite persone. Insomma basta con la monotonia di un paese che ormai ci sta stretto! I Beatrice Marchitelli Sara Giannelli IE, secondaria , via De Gasperi IIIC, secondaria, bel poggio auguri al giornale numero 1 • Dicembre 2009 ARABO Auguro a tutti i componenti della redazione di riempire pagine bianche di notizie meravigliose. I Elena Detti IC, secondaria, via bel poggio Vi auguriamo che vi divertiate molto scrivendo il giornale, che vada bene, che duri tutto l'anno, che sia interessante e che abbia molto successo. I La nostra testata I VB primaria, via De Gasperi È stata scelta tra Il nostro logo Nel logo che ho disegnato ho scelto come sfondo un tramonto che per me rappresenta serenità. Le tre rondini sono il simbolo della libertà e dell’infinito. In primo piano ho ritratto un libro che credo che per tutti sia un pensiero rivolto alla scuola: è sorretto da un paracadute che simboleggia l’avventura, perché ogni giorno è un’avventura nuova. TO COMPREN Federico Müller, IB, secondaria, via De Gasperi Asia Bocci e Gaia Zampatori ID, secondaria, via De Gasperi IS TIT U decine di bozzetti disegnati dagli allievi dell’Istituto comprensivo Guido Pitocco. Diversi gli stili, diversi i colori, i tratti, le potenzialità, ma tutti con un elemento in comune: l’entusiasmo. Il risultato che vi catturerà d’ora in avanti dalla prima pagina è merito di VO SI La nostra mascotte Auguri al primo numero del nostro giornalino! Che possa piacere, rallegrare, entusiasmare tutti coloro che lo leggeranno!!! Ho disegnato una tartaruga perché prima ce l’avevo e mi è scappata. Non aveva un nome, non glielo avevo ancora dato. Quando ho saputo che era stata scelta come mascotte del giornale sono stato contento, ho pensato che era bellissimo. La parte che mi piace di più della mia tartaruga è il guscio, perché è sorridente, è bello. GU O IDO PITOCC Roberta Badetti IIID, secondaria, via De Gasperi Federico Rucci IIC, primaria, via Roma La Nostra giornale dell’Istituto comprensivo Guido Pitocco Via Umberto I, 20, Castelnuovo di Porto www.icgpitocco.it/ Direttore responsabile Linda Marzocchini Caporedattore centrale Elisabetta Marchitelli Redazione Alice Colantoni (caporedattore), Chiara Della Valle, Sara Giannelli, Beatrice Marchitelli, Annalinda Maso, Robin Rocco, Elisa Petrovie, Alessio Pierfederici, Flaminia Tomassetti, Ilaria Vitanzi Art director Cristina Povoledo Illustrazioni Roberta Badetti, Ilaria Camponeschi Webmaster Carlo Ercole La Nostra on line www.icgpitocco.it/lanostra/ Redazione web Edoardo Piergiovanni (caporedattore), Lucrezia Esposito (caporedattore), Matteo Aricò, Gaia Federica Belcastro, Arianna Bernardini, Simone Borrelli, Francesco Panetti, Gaia Paone, Marco Perissinotto Regia e coordinamento video Marino Maranzana e Fulvio Loru con Pasquale Sannino, Roberto Ratti, Eduardo Loru Redazione video Alessandro Bianco (caporedattore), Matteo Alessi, Valeria Collabolletta, Elena Detti, Fiammetta Eugeni, Francesca La Mura, Serena Marchetti, Floriana Orlando, Igor Tulbu La Nostra è un progetto dell’Istituto comprensivo Guido Pitocco, finanziato dalla presidenza della Regione Lazio, ufficio comunicazione e relazioni esterne La Nostra: numero registro stampa 109 del 4 Dicembre 2009 Cancelleria volontaria giurisdizione tribunale di Tivoli Dirigente scolastico Raffaella Giustizieri Stampatori Grafiche Professionali s.r.l. Via A. Serpieri, 10 00197 Roma tel. 06 80660396 fax 06 8072328 Referente del progetto Daniela Magro Coordinatori Paola Arbia, Fabrizio Capozucca, Francesca De Silvestri, Marella Falasca, Laura Maialetti, Stefania Marcucci, Rossana Serrao, Bianca Maria Severini, Cristina Simotti musica numero 1 • Dicembre 2009 note in libertà Pappappero! Beatrice e Giuseppe sono una ragazza ed un bambino, rispettivamente di 11 e 7 anni. Beatrice frequenta la IE delle medie nel plesso di via De Gasperi di Castelnuovo di Porto. È una persona molto particolare, stravagante. Suona il violoncello, è una delle tante musiciste della scuola. Giuseppe è suo fratello, bambino piuttosto irrequieto, frequenta la seconda elementare – purtroppo non nella stessa scuola – ma ha voluto collaborare attivamente all’esperimento in quanto incuriosito dallo strano movimento creatosi in casa. Ho chiesto loro di parlare di musica, di raccontare cosa ascoltano e perché. Ah, per inciso, i due sono anche miei fratelli! a cura di Elisabetta Marchitelli, IIIC, secondaria, bel poggio mi fossilizzo su un altro. Onestamente non G: Che musica ti piace? sopporto tutta quella roba là, quelle musiche B: Vario molto, passo da cose tipo De Andrè, da discoteca, tecno, house…alla fine non può che mi hanno passato i miei genitori, al rock essere musica!!! classico come i Led Zeppelin o anche attuali G: Che hai detto??? Ma che lingua parli? Che come i System of a down o i Red Hot Chili cos’è la tecno? Pepper. Ascolto anche la musica classica, dato che suono il violoncello. Tu invece cosa B: Hai presente un robot? Ti immagini come ascolti? parlerebbe? Tutto monotono, tutto ritmato tipo G: Io ascolto lo Zecchino d’Oro e mi piace perché cantano tanti bambini e adulti. B: Guarda che cantano solo i bambini! G: No no, quest’anno non sei stata attenta, cantavano anche gli adulti! B: Bah, che vuoi che ne sappia io, non ascolto più quel genere di cose. Però ogni tanto mi torna la curiosità di andare a vedere cos’è cambiato, d’altronde ci sono cresciuta… G: Io a scuola sto studiando le canzoncine di Natale, cose che ho sentito anche alla radio. Pensa, ce le mettono anche durante le verifiche! B: Ma tu lo suoni uno strumento? G: Sì! Il pianoforte! “ta-ta-ta-ta” e poi ci metti una canzone sopra. B: E da quando? Non è come quando suoni che c’è un’armonia, G: Più o meno da ottobre… mi aiuta la mamma. un ritmo melodico, è tutto elettronico, non è Però mi piacerebbe suonare il violino perché un musica come la penso io. mio amico mi ha fatto provare il suo e allora… G: Non mi piace questa musica, mi sembra un B: Qual è la tua musica preferita? computer rotto! È una musica senza senso. A G: La musichetta dei Gormiti, quella di Star me piacciono le musichette dei film, o anche le Wars e anche quella di Harry Potter! E la tua canzoni dei cartoni, che ne so anche quelle dei musica preferita? giochi del computer. B: La mia musica preferita... non c’è una cosa B: Sinceramente le trovo banali e precisa in realtà, ci sono tante cose diverse che commerciali… non è proprio il massimo. mi piacciono e vado a periodi. Ci sono periodi G: E allora? Non ti piace la mia musica? che preferisco un genere, periodi che invece B: NO! Mi fa assolutamente schifo! Pappappero! G: E allora a me non piace la tua! Prrr... B: Ma se non l’ascolti mai! G: Non è vero! Perché in macchina si ascolta sempre quello che dici tu! B: Sì, però tu comunque non la capisci! Raffreddiamo gli animi dei due e ricominciamo il colloquio. B: Ribadisco il concetto. La trovo banale e commerciale. G: La tua musica è banale! Ok, ok... però non litigate! G: Ok, però lei deve farsi una bella doccia col cappotto, perché così gli si raddrizza la giornata! B: Che? G: Ma come! Non lo sai? È la canzone che ha vinto lo Zecchino d’Oro quest’anno. B: Ahhh, sono proprio un’ignorante allora! Ma lo sai quanto mi importa dello Zecchino ormai? È noioso! Prima era più carino. E comunque prova ad ascoltare un cd dei Nirvana: quella sì che è musica! G: Mmm… no, non mi piace molto. Preferisco di gran lunga le canzoni delle merendine! Sono più belle e poi le parole non sono “ciancicate” come nella tua musica! B: Non sono “ciancicate”, come dici tu, è semplicemente un’altra lingua. Siamo tutti amici * oglie colorate f e i c o n , e castagn e t n a t a angiav m e h c o i c c i r n u le raccoglieva per fare e C’era una volta i l g o f e . Alcun e i l g o f a i ang e tutti lo chiamavano M ell’inverno... d o d d e r f l prepararsi a e a n a t a u s coperte e cuscini per la ? o hi siam C a m e t l e su a Le Terrazz i z n a f n i ’ l l e d a l o u c s a l l e * Storia inventata dai bambini di 4 /5 anni d chi siamo infanzia numero 1 • Dicembre 2009 Io sono Arianna. Quando mi guardo allo specchio mi vedo benissimo… mi piaccio! Sono buona e gentile con i miei amici a scuola e con mia sorella a casa (anche se lei mi fa tanti dispetti!) Mi piace tanto la matematica perché conto e perché ci sono i numeri. Da grande vorrei fare la cantante come le principesse “sirene” (che sono donne ma quando vanno in acqua diventano sirene e salvano gli animali)! Papà mi chiama “gattina gentile” quando faccio le cose giuste! Quello che amo fare è disegnare, colorare e dipingere l’arcobaleno e le principesse sirene. Desidero che papà guadagni tanti soldi per comprare una casa nuova. Io sono Gaia e ho 4 anni e mezzo. Sono una bambina con il corpo magro, la testa con i capelli e gli occhi marroni, e ho le braccia e le gambe. Sono generosa certe volte quando do i giochi ai miei amichetti. Con mio fratello “ale”sono buona e lui mi vuole bene (quando lo prendo in braccio gli do i baci!) e gioco con lui “a mamma e figlio”. Da grande, ma anche adesso, mi piace studiare: scrivere, leggere, fare matematica e da grande vorrei fare il lavoro della “mamma” con 3 bambini! Quando sogno, gioco con le winx al computer. Non voglio cambiare niente di me perché mi piaccio così come sono! Io sono Daniel e ho 5 anni. ho la pelle rosa, sono alto, non ho i muscoli. Ma sono bello! I miei capelli sono più lunghi dei miei amici Daniele e Manuel (sono nato con i capelli lunghi!). Mi piace andare ai centri dove lavoro, mangio e gioco. Con mia sorella gioco alle “spie”, e alle “persone” con Manuel. Mamma Il mio nome è Giulia e ho 5 anni. Quando mi guardo allo specchio vedo il riflesso di come sono fatta! Sono bella, alta, magra con gli occhi e i capelli lunghi marroni. Mi piace la scuola perché ci sono gli amichetti per giocare con le costruzioni. A casa aiuto si arrabbia quando passo con i calzini mamma ad apparecchiare e a “spicciare” ma qualche volta faccio i capricci e sulla spazzatura (non guardo mai dove metto i piedi!) . Il mio sogno è comprarmi una macchina blu e andare in spiaggia e farmi una bella nuotata al mare! Da grande voglio pitturare i quadri dove pitturo me stesso… Vorrei cambiare qualcosa del mio corpo: tagliarmi i capelli, perché tutti mi scambiano per una femmina! Mi chiamo Daniele e ho 5 anni! Sono alto, magro, con gli occhi azzurri e i capelli marroni. Sono un bambino ubbidiente: quando mamma mi dice una cosa io la faccio! Mi piace giocare a carte: “a mazzetto“ con mia sorella (e qualche volta vinco). A scuola mi piace lavorare con il quaderno e con il libro di matematica, fare le costruzioni e disegnare. Da grande vorrei fare il “barbiere” perche taglia i capelli e fa la barba ai signori e poi prende i soldi. Quando litigo con mia sorella lei mi tira i capelli e io li tiro a lei e mamma allora si arrabbia tanto! Io sogno di avere un cagnolino finto di nome “ Billo” con il collare, la borraccia e l’osso che si alza pure! litigo con mio fratello Manuel (che vuole sempre le mie cose!). Da grande mi piacerebbe fare la ballerina perché mi piace ballare. Il mio sogno è che Roberto diventa amico mio, perché non lo è né in classe e né in giardino! Ho 4 anni e mi chiamo Marika. Sono bella, magra, con i capelli gialli corti… ma io li vorrei lunghi, lunghi. Sono un po’ cattiva quando mi arrabbio con mia cugina Manila e litigo con lei per i giochi. Siccome mi piace ballare, da grande vorrei fare la ballerina e andare a danza. Il mio sogno è andare a “castruccio”, in montagna dove vado nel bosco con nonna! Amo fare le capriole sul letto, e andare al supermercato con mamma e papà! Un giorno però mangiò troppo e diventò un gigante grande, grande e non ce la fece più ad uscire dalla sua tana sottoterra... Nel bosco, dentro al tronco di un albero, viveva il suo amico scoiattolo che lo sentì gridare: Aiuto! Aiuto! I Scuola dell’infanzia Le Terrazze chi siamoria s e co n d a Ciao a tutti! Siamo la I D, una classe molto chiassosa e scherzosa. Non siamo per niente timidi, infatti le professoresse ci rimproverano sempre perché non riusciamo a stare zitti e fermi… per conferma chiedete alla prof. Serrao e lei vi dirà che… la facciamo impazzire!!! Ci divertiamo a punzecchiarci e a farci i dispetti, a volte sciocchi. Proponiamo di fare più ricreazione, educazione fisica e arte, le ore in cui possiamo scatenarci. Due settimane fa è arrivato un nuovo compagno di classe, si chiama Mohamed, con noi si trova bene. Alcuni fanno degli scherzi ai compagni che vanno in bagno: prendono astucci, diari e quaderni per nasconderli. A me (Elisa) non numero 1 • Dicembre 2009 LA GIOIA DELLA VITA la gioia va tenuta non molla mai ho sognato te ieri, dove sei? rispondimi cosa faccio senza di te? non sento più il tuo respiro amore mio dove sei? I Igor Tulbu IIB secondaria via De Gasperi Nella mia classe siamo in diciotto, ma a ricreazione sembriamo uscita, quando non vediamo l’ora di tornare a trentotto. Io sto al banco con Pietro che ha i capelli rossi e quando bisticciamo sono guai grossi. Le mie amiche sono Arianna,Valentina ed Eleonora le frequento ad ogni ora; per non parlare di Trivelli che fa sempre scherzi belli. Invece Bezzi Simone a palla fermata è proprio un campione. Con Gianmarco Evangelisti non c’è screzio perché è come me: della lazio. Costantin è un bambino rumeno lui gioca ed è sempre sereno, con Cassandra Francesco discuto spesso. Per me tutti i Su una cosa, però, siamo tutti d’accordo: adoriamo andare in gita! Francesca che va bene perché poi le persone prese in giro devono andare a cercare per tutta l’aula le proprie cose. Gioia dice: –“Non siamo una classe normale!”. Secondo noi sbaglia! Siamo vivaci e litigiosi, ma è una caratteristica della nostra età. “Siamo ragazzi alla scoperta del mondo”!!! Non siamo ancora molto uniti, perché la scuola è iniziata da pochi mesi e non ci conosciamo abbastanza, per questo a volte ci scontriamo un po’. La nostra classe non è affatto paziente, soprattutto al suono della campanella di casa! I Alice Severi, Asia Bocci, Giulio Perciballe, Lucrezia Esposito ed Elisa Po, ID, secondaria, via De Gasperi compagni sono cari ci sono Elena e frequento dalle elementari. Sono contenta di aver incontrato dei simpatici bambini come Passamonti, Longo, Iammarile e Valentini. Infine io sono Michela, una bambina mora, esile e senza pancia, appassionata per la danza. Tutti noi formiamo la IC e sono contenta di essere qui. I Michela Milana IC, secondaria bel poggio Andò con gli altri amici a liberarlo dalla sua tana troppo piccola per lui e... Come fecero? Scavarono, scavarono intorno al buco tutti insieme con le loro zampette... È bello avere amici! Nella nostra classe ci sono otto ragazze siamo gentili ma sembriamo pazze. C’è Marta, che ha sempre il sorriso sulla bocca: per lei ogni parola è una filastrocca. Flaminia è la più diligente, le piace stare insieme alla gente. Poi c’è Annalinda, ricciuta e scherzosa, a lei fa ridere ogni cosa. Giulia, capelli marroni ed occhi castani, sarà una pittrice forse un domani. Mara la più timida è, le cose che pensa le tiene per sé. Poi ci siamo noi tre: Nani, Gaia e per ultima Michela c’è. La più carina Anastasia si chiama ha il cuore dolce e gli anomali ama. Michela è bionda, ha i capelli d’oro le piacciono gli gnocchi al pomodoro. La più amichevole si chiama Gaia ha gli occhi blu e di amici ne ha centinaia. Eccoci qua Siamo le ragazze della IA. Ed ecco i ragazzi con Leonardo il silenzioso, ma d’altronde è generoso. Tancredi con quei suoi piedi è più storto della pista d’atterraggio di un aeroporto. Luca per quanto è basso lo scambiamo per un sasso. Riccardo invece corre veloce come un animale feroce. Palmas è biondo, sardo e giramondo. Con i gormiti sa giocare e a scuola non va per imparare; stessa cosa fa Enrico che si crede tanto fico. Per Federico il calcio è la passione e lì è davvero un campione. A Gabriele date il disegno: è la sua arte, tutto il resto lo tiene da parte. Denis, Dimitri, Ciobanu, non si sa ancora come si chiama: a scuola è bravo ma solo la storia ama. Infine c’è Soldani che fa miracoli tra i pali, grazie alle sue mani. I Gaia Federica Belcastro, Michela Celani, Anastasia Esposito,Tancredi Gabrielli, Riccardo Gislon, Luca Vitanzi IA, secondaria, bel poggio chi siamo primaria numero 1 • Dicembre 2009 Quelli che i giochi Il club è * se li in ventano.. . * Fumetto ide ato e disegnato dalla IIC della scuola primaria di via Roma sul tema Chi siamo? c h i si a m o primaria to Io sono nata a Roma il 3 agosa. 2002 e mi chiamo Francesc ali i giorn A me piace molto leggere siale favole. Con i fumetti e sia i libri con i ed ho ia e ho 7 anni, ler Va o Io sono nata a Roma il 16 Aprile dolc di iam sa ch Io mi Io sono molto golo ma nel 2002. del 2003. Ho gli occhi marroni sono nata a Roi è avere i capelli rato a cucinare il ciambellone, impa rre come un tronco di un albero e ho i biscotti, la moretta. Quello che vo ti figli. Mi piace tan e i ricci rossi come la pasta arricsono er e si neri e av Io mi chiamo Ludovica e il mio cavallo ciata. Mi chiamo Chiara. mbre 2002 di domenica. dare a cavallo e ha 10 anni. sette an a 5 il o Rom nata a o cc nat ci o di ho Io sono Paolo e son del 2002 chiame Indios Valentina Iall’anno capelli di colore tipo biondi e a i o Ho m ia ch bre i em a Rom Io m il 17 Nov a Roma ne gli occhi marroni. Sono nata co. Ho un fratello e sono nata11 dicembre. Io rido A me piace ridere ho sorella o nata e vado alla scuola Guido Pitocnzo e ci fa ridere e una 2002 e del mattarella. Io ho gli e Io mi chiamo Martina e sono nel Io sono nato a Roma il 2002 mi Lore ma che un fratello che si chia iderio è di Febbrai come una ni e i capelli castani e la data è il 4 Maggio. Io ho gli Mi fa giocare .Il mio des a Macerata il 27 neri e gli occhi gioco sempre. ro . ar ura nat m lli la i . e pe ra ch ca prir occhi azzurri e ho i capelli biondi. Mi sco oc chia 2002. Io ho i ho la pelle siderio è essere chiamo Filippo Cyran. Ho una sorella marroni. Il mio de un fratello che mi e ho o Io tond tero la. che si chiama Caterina. Desidero fal Mon a far nato a un Io sono . alto i Io mi chiamo Gabriel e sono diventare un campione di rugby. si chiama Cristian chiamo Enrico. Ho 7 anni. Sono ta il 9 na no Sono So roni. . nato il 4 Settembre 2002. Ho 7 mar ta Isot capelli castani e gli occhi Da grande Io mi chiamo a. Il mio cibo preferito anni. Sono nato a Roma. Mi piace . 2002 re m nato il 1° Settemb agosto a Ro lato e la carne. Io ho i io la 2 A. Io giocare a carte pokemon. A me sono farò il pilota di l’Alitalia. Facc la Guido è il ciocco castani e ho 7 anni. Io mi chiamo Matteo. Io sono piace la cioccolata e il latte. o Carmelo ho i m ia e ch rti . i re co m mangio tutto e vado alla scuo 02 Io a tig 20 l un capelli e ne er simpatico. Io sono bello. Io ho tica. a av ema nz mat è te o in io ni brav Po er ro sono a co sid ar to Pitoc m de i na io Il m 7 anni. Il mio animale preferito e roni gli occh capelli mar desiderio è diventar è il cavallo. Io sono nato Il mio . o. llo 2002 nel Roma a ur va nato sono i, Io sc ca bb Go un nig 16 ottobre 2002. un cane e Io mi chiamo Arvevembre del è Gabriele. Sono Io mi chiamo Mattia dicembre. 23 me no o mi Il No Sono sono nata il 5 e il cibo che mi piace di più sono i dare Roma e ho 7 anni.l 2002. an a è to o na eri sid de o re ne 2002. Il mi Io mi chiamo Penelope sono nato il 20 Settembmondo. Vorrei gamberetti. Io desidererei vedere e cuginette. Io il nel a cavallo con le mini e ho i capelli babbo Natale. Io ho i capelli mara Roma nel 2002 di Settemb nata Voglio esplorare l cielo. o Cosmin sono nato ro rro son Io ma i ch oc re gli ne ide ho alto, e ho il naso all’insù. des sono are roni, Io vol io. bra . 7 anni e vado alla scuola Guid ho Feb ini 23 nc 2 200 marro cio. A me Pitocco. A me piace tanto la o stare nel campo da calsono alto mozIo mi chiamo Vio zarella e anche i fagiolini e vorr piacciono i funghi. Io capelli neri. a Roma il 15 Maggla. Sono nata avere un delfino e una tigre ei hi neri, e ho i gli occhi occ ho gli ho na ian io. . Ar Io ho 7 anni. Io ho un fratellino Ciao io sono po’ alta non porto che azzurri, sono unQuello che vorrei è Matteo. Il mio de si chiama siderio mai la gonna. la mozzarella non è stare con mio fra sono nata tello volare. Mi piace o gli spinaci. Mi chiamo Camilla eo del 2003. e con i miei amici. Io sono nata a Roma il 27 Sett ion ai cc Genn mi pia Mi chiamo Agnese. Ho i cape embre. a Roma il 19e a scuola e anche a lli ar st e ho e ac e corti. E sono nata nel 2002. castani pi ni i M capelli marro la II A. Io o gli occhi marroni. Io faccio casa. Io ho i sti. Vorrei un gatto e scuola a Guido Pitocco. e mi Vado a gli occhi cele delfino. un musica. A me piace la pasta piace la el 2002 il n a m o al sugo. e piace nato a R Io sono settembre. A mce il proi ia d del 25 to e non mi p generoso cioccola Io sono molto nda agli sciutto. do la mia mere perchè altri. (Paolo) numero 1 • Dicembre 2009 NOI SIAM O GLI ALU SIAM O LA CLASSE NNI DELLA IV B Più NUMEROSA DI VIA ROM A, LA PIU’ AMICHEVOL E DELLA SCUOLA . LA NOSTRA CLASSE E’ MOLTO OSPITAL E E UNITA; SIAM O ORGANIZZA TI E RICCHI DI FAN TASIA. SIAM O RUM OROSI PERCHE’ CI DIVERTIA MO E SIAM O TUT TI SIM PATICI. GIOCHIAMO SEM PRE INSIEME, ANC HE CON I BAM BIN I DELLE ALTRE CLA SSI. LA NOSTRA CLASSE I NOSTRI: DISEGNI è MOLTO COLORA , CARTELLONI ..CI TA perché CI SONO SIAMO NOI!. OGNI ANN O LA NOS TRA CLASSE RICEVE E ACCOGL IE NUOVI BAM BIN I, LA COSA CI PIACE MOLTO. PROVENIAM O DA TAN TI PAESI DIVERS I …. NOI SIAMO TUT TI DIVERSI PER QUESTO LA NOS ! TRA CLASSE è COS I’ BELLA. NOI STUDIA MO MOL TO E SIAM O IMPEGN ATI: QUALCHE VOLTA SIAM O BRAVI, QUALCHE VOLTA NO LA NOSTRA AULA E’ LO SPA ZIO DEL LE NOSTRE IDEE. NOI SIAMO COSI’, NOI BAMBINI DEL LA IV B raccolta differenziata numero 1 • Dicembre 2009 SOS rifiuti Sara Giannelli IIIC, secondaria bel poggio A due mesi dall’inizio della raccolta differenziata a Castelnuovo di Porto ci sono ancora dei problemi irrisolti, nonostante le numerose segnalazioni dei cittadini all’Ufficio Ambiente del Comune. I mastelli per la plastica sono troppo piccoli per la quantità di rifiuti da smaltire, di conseguenza sacchetti stracolmi di bottiglie, vassoi per alimenti, flaconi di shampoo, detersivi e saponi vengono ammucchiati attorno ai secchi di ogni famiglia. Gli operatori non svuotano tutti i giorni tutti i mastelli: in alcune strade è capitato più volte che nello stesso giorno alcuni secchi siano stati svuotati, mentre altri vicini siano stati lasciati pieni di rifiuti. In alcuni condomini si può usare solo un mastello per ogni tipo di rifiuto, lo spazio non basta e sono frequenti le lamentele dei condomini. Alcune persone buttano i propri rifiuti nei secchi degli altri oppure lasciano l’immondizia nei paesi vicini dove non è in atto la raccolta differenziata o viene effettuata ancora con cassonetti stradali. Intervistando i castelnovesi è risultato che: la maggior parte è abbastanza soddisfatta, molti preferirebbero avere i bidoni carrellati (come quelli distribuiti ai negozianti) e propongono che la plastica sia ritirata più spesso. Noi abbiamo chiesto ai ragazzi e ai bambini delle nostre scuole di raccontare cosa è cambiato nelle loro giornate con la raccolta differenziata. E Giornata tipo: racconti ravvicinati con il riciclo ssendo convinti che il nostro pianeta lo abbiamo in prestito da chi ci ha preceduto per renderlo a chi ci seguirà, nella mia famiglia abbiamo accolto con entusiasmo la notizia che nel nostro comune sarebbe iniziata la raccolta differenziata porta a porta. Malgrado la nostra buona volontà i primi giorni sono stati piuttosto duri perché non sapevamo in quale dei quattro secchi gettare i nostri rifiuti. Finalmente abbiamo imparato e la mattina i miei genitori sono i primi ad iniziare la raccolta differenziata: il tetrapak del latte finisce nella carta insieme alla scatola dei biscotti, mentre il vasetto dello yogurt nella plastica, i fondi del caffè con le briciole nell’umido, dopo di che vediamo quale bidone mettere fuori e per la mattina non se ne parla più. Quando alle due del pomeriggio torno da scuola non trovo nessuno e quindi tocca a me riporre i mastelli al loro posto. Dopo mangiato butto gli avanzi del pasto e le bucce della frutta nell’umido, talvolta la cera dei formaggi nell’indifferenziato. Il pomeriggio trascorre tranquillo a parte qualche foglio di brutta che finisce nella carta. Appena torna papà (il cuoco di casa), inizia a pulire la verdura per cena e gli scarti li mette nell’umido ed il piccolo secchio è quasi pieno. Quando arriva mamma con la spesa la situazione si complica perché ogni prodotto ha un imballaggio diverso ed io e mia sorella aiutiamo a smistare i rifiuti. Chi ha più problemi con la raccolta differenziata è il mio papà perché fuma: il pacchetto di sigarette va nella carta dopo aver tolto il cellophane e la stagnola che vanno nella plastica, le cicche nell’indifferenziato e la cenere nell’organico. Io ho capito una cosa: meno rifiuti finiscono nel secchio grigio più siamo stati bravi. A I Angelica Beranato IB, secondaria, via De Gasperi ll’inizio tutti pensavamo che il secchio dell’umido era troppo piccolo per quattro persone… Inoltre pensavamo che le cannucce e il tetrapak andassero nel contenitore della plastica, mentre il tetrapak va nella carta e le cannucce nell’indifferenziato. Al mattino facciamo colazione tutti insieme e prendiamo il latte, il cui contenitore gettiamo nella carta. Poi andiamo a lavarci: il cotton fioc lo gettiamo nell’indifferenziato. Mio padre mi accompagna a scuola, dove, insieme alla mia classe, facciamo la raccolta differenziata: chi ha portato la pizza getta la carta sporca nell’indifferenziato, chi porta la merendina getta la carta nella plastica, chi beve il succo di frutta getta il contenitore nella carta e la cannuccia nell’indifferenziato, e, per finire, i fazzoletti sporchi nell’umido. Poi torno a pranzo a casa e quello che rimane o disegnando impariam a dividere i rifiuti Diario di I Scuola dell’infanzia via Roma bordo di una giornata in….differenziata Ore 8,00 – Anastasia: “La mattina quando mi sveglio, faccio colazione con una tazza di latte e una merendina. La bustina della merendina la getto nel contenitore giallo che mamma ha messo vicino alla porta d’ingresso”. Ore 10,30 – Silvia: “È ora di ricreazione, faccio merenda con la pizza. La carta unta la metto nel cestino dell’indifferenziato”. Elsa – “ Io metto la buccia della banana nel contenitore dell’umido di colore marrone”. Ore 13,45 – Benedetta: “Durante il pranzo diamo una mano al personale della mensa, raccogliamo tutti i piatti, le posate e i bicchieri di plastica per gettarli nel contenitore dell’indifferenziato”. Ore 17,30 – Simone: “Dopo aver mangiato raccolta differenziata numero 1 • Dicembre 2009 nel piatto mamma lo butta nell’umido, dove ho visto che c’erano anche i gusci delle uova della frittata. Io adoro i mandarini, quelli senza semi, e anche le loro bucce le metto nell’umido. Per merenda, se mangio la pizza, la crosta non mi piace e quindi la getto nell’umido. Se mi comprano le figurine, il retro lo butto nella plastica e mio padre getta il giornale nella carta solo dopo averlo letto. A cena a volte usiamo dei piatti di carta che regolarmente gettiamo nell’indifferenziato. Tutte le mattine mio fratello è il primo ad uscire, ed è lui che porta fuori il secchio del giorno. S I Simone Tridici IB, secondaria, via De Gasperi econdo molti ragazzi, tra cui me, questa raccolta è utile – certo – ma è un po’ noiosa perché impieghi più tempo a buttare qualunque cosa e se non sai dove buttarla devi o guardare l’opuscolo distribuito dal Comune o chiedere a chi ne sa più di te. Insomma è un po’ una scocciatura. T I Ilaria Vitanzi IIIB, scondaria, via De Gasperi utte le mattine devo buttare i vari scarti di rifiuti nel secchio apposito sistemato al di fuori dal cancello. Ho deciso di occuparmi personalmente di questo progetto perché la mattina mia madre e mio padre sono troppo impegnati nel prepararsi per andare a lavoro. Per me la raccolta differenziata è un metodo molto efficiente per aiutare a migliorare le condizioni indecenti del nostro pianeta. O I Il nostro campo sportivo Maria Floriana Orlando IIIB, secondaria, via De Gasperi gni giorno devo uscire di mattina per portare il secchiello della spazzatura fuori dal cancello, perché mia madre e mia sorella per prepararsi impiegano molto tempo. Questo nuovo sistema di raccolta non è molto efficiente, infatti quasi tutti si lamentano perché gli addetti alla raccolta dei rifiuti non sono molto puntuali nell’orario. Q I Emanuela Mannozzi IIIB, secondaria, via De Gasperi uasi tutti i giorni io porto fuori la spazzatura differenziata, ma non me ne occupo io, bensì mia madre: io la metto da una parte e lei la separa. Alcune persone sono scontente del lavoro degli addetti alla raccolta perché non sono precisi nel rispettare gli orari stabiliti. I Sol Agustina Araujo Perdono IIIB, secondaria, via De Gasperi A Castelnuovo Di Porto c’è un campo sportivo comunale. Per modo di dire “sportivo”, perché è pieno di escrementi di gatti e cani che i padroni portano lì per fare i bisogni. Ci sono delle persone che non vanno al campo per fare sport ma unicamente per sporcarlo con cartacce e lattine. E per noi che facciamo scienze motorie c’è un altro problema: il campo è pieno di ortiche che irritano la pelle. In questo periodo sono stati messi dei secchioni di raccolta differenziata: a completare l’impressione di una discarica piuttosto che di uno spazio di ritrovo. Noi vorremmo che il Comune tenesse pulito il campo: tagliando periodicamente le erbacce e vietando l’entrata ai cani e ad altri animali. I la merendina, guardo bene se la bustina di plastica trasparente è sporca, perché se è sporca non posso metterla nel contenitore giallo”. Ore 20,00 – Lavinia: “Aiuto mamma a sparecchiare, porto i piatti nel lavello e raccolgo tutti i tovaglioli sporchi di unto e li butto nel cassone dell’umido”. Beatrice: “ Io dico a mamma dove deve gettare i rifiuti, perché lei ancora non ha capito bene come funziona”. Anonimo: “I miei genitori gettano tutto dentro un sacco, io guardo, osservo e non dico niente… Sto pensando che forse è il momento di intervenire”. primaria I IIIB, via Roma Alessio Bergami, Arianna Milana, Giada Cellitti, Lorenzo Serarcangeli, Gianluca De Santis e Andrea Auletta foto: Adam Andrei IIC, secondaria, bel poggio raccolta differenziata dieci regole d’oro numero 1 • Dicembre 2009 1 2 3 4 5 6 Leggere e memorizzare l’informativa del Comune sulla raccolta differenziata. Consultare il sito del Comune per informazioni più dettagliate: www.comune.castelnuovodiporto.rm.it. Non dare mai niente per scontato e accertarsi della destinazione di ogni rifiuto. Telefonare all’Ufficio Ambiente del Comune ogni volta che si ha un dubbio: 06/901.74.02.24 Segnalare ogni disservizio all’Ufficio Ambiente del Comune: solo così eventuali problemi possono essere risolti. Scegliere e acquistare prodotti senza imballaggi (per esempio frutta e verdura dal fruttivendolo o a peso al supermercato piuttosto che già confezionata) o con imballaggi riciclabili e poco ingombranti. 7 8 tre errori Bere acqua del rubinetto: si riduce la produzione di bottiglie di plastica. Acquistare succhi di frutta e latte erogati a richiesta: si riempie la propria bottiglia una volta svuotata e si riduce la produzione di confezioni in plastica o tetrapak. 9 In caso si disponga di un giardino richiedere al Comune una compostiera domestica: si diminuisce la raccolta di rifiuti organici e si può chiedere la riduzione del 20 per cento sulla Tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu). 10 Aiutare piccoli e anziani, che possono aver problemi ad abituarsi e ascoltare, però, anche i piccoli che a volte ne sanno più dei grandi! L’olio Chi non adora le patate fritte alzi la mano! Ma dove va a finire l’olio della frittura? Nel lavandino? Sbagliato! Finirà così nei bacini creando uno strato sull’acqua che ucciderà pesci e piante acquatiche per mancanza di ossigeno. L’olio deve essere portato all’Isola ecologica realizzata dal Comune in località Monte Flaminio. L’orario di apertura al pubblico nel periodo invernale è dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13. I bicchieri di plastica In molti danno per scontato che bicchieri di plastica, così come piatti e posate di plastica, debbano essere buttati nel mastello giallo. Errore: poiché non si tratta di imballaggi non possono essere riciclati e vanno quindi con i rifiuti indifferenziati, nel mastello grigio. Il tetrapack Quanti di voi si sono chiesti: “ma dove lo butto’’? Ecco svelato il mistero: questa miscela di plastica, carta ed alluminio non va gettata fra i rifiuti indifferenziati ma nel mastello bianco, con la carta. La tecnologia ci permette infatti di separare i tre materiali e di riutilizzarli al meglio. I Annalinda Maso IA, secondaria, bel poggio Attenti al problema dell’ambiente! Gli alunni della IIIB della scuola primaria di via Roma continuano contributo ai bidelli. Tappi di tutte le misure e di ogni colore la raccolta dei tappi di plastica: “Se tanti tappi raccogliamo, un po’ che alla fine dell’anno scolastico saranno portati ad un impianto di mondo salviamo”. Vanno bene i tappi di triturazione e poi venduti ad di tutte le bottiglie di plastica: per il latte, un’azienda che li riciclerà per la l’acqua, le bevande energetiche. Lungo il produzione di nuovi oggetti. L’anno corridoio della scuola sono stati sistemati scorso sono stati raccolti così 50 kg di degli scatoloni gialli per la raccolta. Chi tappi, pagati alla classe 30 centesimi vuole, può consegnare il proprio al kg. Il ricavato è stato, e sarà anche questa volta, dato in beneficenza. Una striscia per div Cosa apparirà? scuola primaria I IIIB, via Roma ertirs i Unisci i punti raccolta differenziata Cosa butti nel secchio marrone? a. Sfalci e ramaglie b. Rifiuti organici c. Metalli sporchi 9 Dove butti il tetrapak? a. Nel mastello della carta b. Nel mastello della plastica c. Nel mastello dell’indifferenziato Cosa diventano le discariche una volta chiuse? a. Parchi acquatici b. Nuove discariche c. Parchi 6 Come ti liberi di oggetti ingombranti? a. Telefonando al numero verde 800 721 155 b. Buttandoli nell’indifferenziato c. Portandoli all’isola ecologica Maggioranza di a Sei bravo, ma non abbastanza. Ci sei quasi ma hai delle incertezze e fai qualche errore. Cerca di fare più attenzione a dove butti alcuni materiali, impegnati di più e riuscirai sicuramente a migliorare! Dove butti il vetro? a. Nelle apposite campane in strada b. Nel mastello della plastica c. Nel mastello dell’indifferenziato 8 Dove butti oggetti in porcellana, ceramica e coccio? a. Nelle campane per il vetro b. Nel mastello dell’indifferenziato c. Nel mastello della plastica Perché è stato istituito questo nuovo sistema per la raccolta dei rifiuti? a. perché i cassonetti in strada erano troppo ingombranti b. Perché molti oggetti si possono riciclare c. Per comodità 10 Dove butti i bicchieri di plastica? a. Nel mastello della plastica b. Nel mastello dell’indifferenziato c. Chiamando il numero verde 800 721 155 CARTA alluminio vetro Maggioranza di b Sei molto bravo. Non ti sfugge proprio niente, sei molto attento e si vede che ci tieni a questo progetto. Continua sempre a impegnarti tanto come stai facendo ora! Risposte esatte 7 4 Maggioranza di c Devi informarti meglio e impegnarti decisamente di più! Se fossi in te comincerei a guardarmi intorno! Differenziare è indispensabile. Spero che d’ora in poi riuscirai a raggiungere risultati migliori. 6a 7a 8b 9b 10b 5 Metti la spazzatura al giusto posto Profili Come si chiama questo nuovo modo di raccogliere i rifiuti? a. Raccolta differenziata porta a portone b. Raccolta differenziata stradale c. Raccolta differenziata porta a porta 3 In questo test verificherete con dieci semplici domande la vostra bravura nel differenziare i rifiuti. Leggete le domande e mettete una crocetta sulla risposta che ritenete giusta. Una volta terminato, a seconda di come avrete risposto, potrete leggere il vostro profilo e capirete se siete dei cittadini modello o se dovete prestare più attenzione a dove buttare i rifiuti. 2 numero 1 • Dicembre 2009 1b 2c 3b 4a 5c IL riciquiz 1 Dove butti le pile scariche? a. Nel mastello dell’indifferenziato b. In sacchi appositi c. Nel metallo rubriche numero 1 • Dicembre 2009 Compiti a casa? Molto spesso siamo costretti a restare sui I compiti richiedono molto tempo, ma libri per tutto il pomeriggio senza mai un minuto sono indispensabili per lo studio. Gli esercizi di svago. Accade che si arrivi a fare i compiti fino servono a fissare bene i concetti esposti in classe. a tarda sera, trascurando magari le cose che ci piacPensate leggere una regola di matematica senza poi ciono, come per esempio suonare, stare con gli amici, provarne l’applicazione: non si riuscirebbe a trattenere In redazione un pomeriggio parlare con i genitori e anche rilassarci. nulla di ciò che si studia. ci siamo lasciati andare a un Ci sono molti ragazzi che praticano delle attività exPiuttosto quello che si può migliorare è il metodo di elenco di lamentele sui compiti a casa: trascolastiche e il più delle volte non riescono a finire studio. Un buon metodo di studio velocizza i compitroppi, inutili, demotivanti... i compiti per il giorno successivo (o in alternativa deti. Per affinarne uno proprio occorre avere pazienza E poi ci siamo chiesti: davvero? vono rinunciare per un periodo a praticare il proprio e provare i più comuni come gli schemi sul quaderQuesta rubrica è nata così, per provare a vedere le cose hobby) e una volta a scuola subiscono la solita ramanno, gli appunti, le parole chiave, sottolineare sul libro da un altro punto di vista. zina dei professori. le parti più importanti, o idearne di nuovi se quelli già Molto spesso lo sport è una valvola di sfogo per scaricare elencati non dovessero funzionare: associare le date alle lo stress, rinunciarvi causa disagi. Altre volte invece è il magliette dei giocatori di calcio o i nomi delle battaglie medico a consigliare, se non a imporre, una determinata a vocaboli che utilizziamo quotidianamente, insomma attività motoria extrascolastica. In quest’ultimo caso siaassociare tutto a qualcosa che è ben chiaro nella nostra mo costretti a praticare uno sport che magari nemmeno testa, e alla fine scegliere quello che è più congeniale a ci interessa, siamo ulteriormente sovraccaricati, e in più sé. Nel corso del tempo basterebbe imparare a pianifirestiamo indietro con lo studio. care gli studi e tutto quanto si risolverebbe. Molti ragazzi frequentano la scuola a tempo pieno e a volte Sei materie al giorno sono molte: i professori assegnano i tornano a casa pieni di compiti anche dopo otto ore di scuola. compiti per due, tre giorni dopo proprio per dare più tempo Il problema riguarda prevalentemente la scuola primaria. Dopo agli studenti di organizzarsi. Sta poi a noi ottimizzare i tempi, otto ore di scuola il bambino è demotivato e stanco, i compiti a con un buona organizzazione, in modo da sfruttare il pomeriggio casa risultano quindi inutili. anche per le attività più disparate. Io credo che i “prof”siano a volte troppo duri, però lo fanno Un esperimento che potrebbe risultare interessante è quello per noi e per il nostro futuro; loro potrebbero senza probledi far ideare i compiti agli studenti stessi, in modo che mi fregarsene altamente se noi non studiamo, verrebbero ognuno possa pianificare lo studio nel modo più adeguato ugualmente pagati, e invece no, continuano a ripeterci di a sé, soffermandosi di più sulle proprie lacune ed evistudiare e comportarci da persone civili. Noi non chietando esercizi di troppo, quindi inutili. Ovviamente il diamo ai professori di abolire i compiti per casa, ma programma di studio dovrà essere controllato e vagliato solo di diminuirli. dal docente, che aiuterà lo studente nel suo percorso. I I Elisabetta Marchitelli IIIC, secondaria, bel poggio Ilaria Camponeschi IIIC, secondaria, bel poggio a lingua sciolta Spesso un modo di dire nasce con un episodio come una gaffe tra amici oppure in riferimento ad una particolare situazione che soltanto chi parla e chi ascolta possono conoscere, e quindi incomprensibile per gli altri. Abbiamo pensato a questa rubrica per raccogliere le espressioni più colorite, più buffe, e sorridere insieme. Sto a fa’ i pezzi: si riferisce al modo di dire “sono a pezzi”, in un certo senso sta a significare “sono talmente al limite che mi sto facendo a pezzi”. Mannaggia ai pinguini: un modo come un altro per non pronunciare volgarità quando invece se ne avrebbe la voglia. Fare a buffo: fare qualcosa senza impegno, svogliatamente e in modo caotico, fare qualcosa tanto per farla. Sei una cacca di lemure / sei una capra: espressioni spesso utilizzate in modo dispregiativo ma scherzoso nei confronti di qualcuno molto imbranato o particolarmente duro di comprendonio. Shalla (o scialla) / shalla tralla che se ’mpalla / shalla sciacalla / shallati l’anima: vera e propria filosofia di vita, questo termine indica qualcosa di calmo, rilassato, senza preoccupazioni. Carmelati / carmelo: un modo come un altro per dire calmo, calmati, in genere si utilizza per calmare persone particolarmente agitate o arrabbiate e si pronuncia con tono quasi dispregiativo. Allora parliamo dell’aborto dei fenicotteri rosa del Congo: espressione che mi capita di utilizzare spesso, benché siano in pochi coloro in grado di comprenderla, si usa quando tra amici non si sa di cosa parlare, ironicamente se ne parla come se fosse un problema reale, il risultato di questa battuta è generalmente una sonora risata. a cura di Elisabetta Marchitelli, IIIC, secondaria, bel poggio