ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MILETO Con l’Europa investiamo sul vostro futuro Riscopriamo l’Italiano 1 A..S. 2013 - 2014 IL NOME I NOMI, UNA GRANDE TRIBÙ Il nome è quella parte del discorso che indica persone, animali, oggetti e anche idee, azioni e sentimenti. Rispetto al significato i nomi si possono distinguere in: Comuni Propri Concreti Astratti Individuali Collettivi Zia Maria Sole Virtù Ape Sciame NOMI CONCRETI E NOMI ASTRATTI Concreti: indicano esseri o cose che percepiamo attraverso i sensi (pianta, luce, rumore). Astratti: indicano concetti, azioni, sentimenti, qualità che non percepiamo con i sensi, ma solo con la mente (paura, gioia). NOMI INDIVIDUALI E NOMI COLLETTIVI Individuali: indicano una singola persona, un singolo animale o una singola cosa (soldato, pecora). Collettivi: indicano un insieme di persone, animali o cose (esercito, gregge). NOMI PRITIVI,DERIVATI,ALTERATI E COMPOSTI Primitivi: sono “nomi base” che non derivano da nessun altro nome (libe-ro) Derivati: sono formati da nomi primitivi, con l'aggiunta di prefissi e suffissi (libr-eria, dis-attenzione) Alterati: modificano in parte il significato del nome primitivo da cui derivano aggiungendo un suffisso. Diminuitivi (libr-icino) Accrescitivi (libr-one) Vezzeggiativi (libr-etto) Dispreggiativi (libr-accio) NOMI COMPOSTI Sono formati dall'unione di più parole: Nome + Nome (capoclasse) Nome + Aggettivo (cassaforte) Aggettivo + Nome (francobollo) Aggettivo + Aggettivo (pianoforte) 1 Verbo + Nome (cavatappi) Verbo + Verbo (saliscendi) Verbo + Avverbio (posapiano) Avverbio + Aggettivo (sempreverde) Preposizione + Nome (sottopassaggio) 2 3 L'AGGETTIVO AGGETTIVI E NOMI VANNO A NOZZE! L'aggettivo è la parte variabile del discorso e accompagna il nome. Per indicare qualità (qualificativi) Per determinare un aspetto (determinativi) Il possesso (possessivi) Il posto in una serie (numerali, ordinali) La posizione (dimostrativi) Per chiedere (interrogativi) La quantità definita (numerali cardinali) Per introdurre un esclamazione (esclamativi) La quantità indefinita (indefiniti) 4 IL PRONOME IL VICE DEL NOME Il pronome è una parola che sostituisce il nome nella frase. Rispetto al significato i pronomi si distinguono in: Interrogativi Personali Possessivi Dimostrativi Indefiniti Relativi Esclamativi Io Il mio Questo Qualcuno Che Che? Che! Tu Il tuo Codesto Nessuno Il quale Chi? Egli Il suo Quello Molti Cui Noi Il nostro Voi Il vostro Essi Il loro 5 IL VERBO IL MOTORE DELLA COMUNICAZIONE Il verbo è la parte variabile del discorso che indica l’esistenza, il modo di essere o l’azione di una persona, un animale o una cosa. Struttura Genere Coniugazione: 1° (are) - 2° (ere) - 3° (ire) Modi finiti: Indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo Tempi: Passato, presente, futuro Modi indefiniti: Infinito, gerundio, participio Persone e numeri: 1°, 2°, 3° singolare e plurale Transitivo: L’azione ricade su qualcosa o qualcuno Intransitivo: L’azione si esaurisce in sè o è completata da altre informazioni 6 L'AVVERBIO L’AVVERBIO, PER LA PRECISIONE… L'avverbio è la parte invariabile del discorso che ci da più informazioni sul verbo. Di avverbi ce ne sono moltissimi. Eccone alcuni: Di modo: gentilmente, lentamente, bene, male. Di luogo: qui, qua, ovunque, laggiù, lontano. Di tempo: ora, dopo, prima, oggi, mai. Di quantità: molto, poco, troppo, abbastanza. Di affermazione: si, certo, sicuro, davvero. Di negazione: no, non, mica, nemmeno. Di dubbio: forse, magari, probabilmente, chissà. 7 LA CONGIUNZIONE UNA PAROLINA CHE METTE <<IN CONTATTO>>! La congiunzione è la parte invariabile del discorso finalizzata a collegare delle parole in una proposizione e/o delle proposizioni in un periodo. COORDINANTI COPULATIVE AVVERSATIVE E, anche, né, neppure, pure, Ma, tuttavia, invece, però, inoltre, nemmeno anzi DISGIUNTIVE O, oppure, altrimenti, ovvero SUBORDINANTI DICHIARATIVE FINALI CAUSALI Che, come, cioè, infatti Affinché, perché, al fine di CONSECUTIVE TEMPORALI CONCESSIVE Quando, mentre, dopo che Sebbene, nonostante CONDIZIONALI MODALI COMPARATIVE Se, purché, nel caso che Come, quasi, in modo che Poiché, giacché, dal momento che Così...che A tal punto...che Tanto... che DUBITATIVE E INTERROGATIVE Se, quando, perché ECCETTUATIVE Fuorché, tranne che 8 Così...che Tanto...che ESCLUSIVE Senza, senza che, eccetto che PREPOSIZIONI UN PONTICELLO TRA LE PAROLE O LE FRASI La preposizione è la parte invariabile del discorso che ha la funzione di stabilire un legame tra le varie parti di un testo. In relazione alla forma si distinguono in: Proprie Improprie Per, con, da Lungo, dopo, tranne Abito a Roma da due anni Ci rivedremo dopo le vacanze Locuzioni prepositive Vicino a, a proposito di, prima di Mi piace stare vicino a te Le preposizioni proprie si dividono in preposizioni semplici e composte. Le preposizioni improprie sono parole appartenenti ad altre categorie grammaticali che assumono valore prepositivo. 9 IL SOGGETTO SEMPRE PROTAGONISTA! Il soggetto di una frase è la persona, l'animale o la cosa a cui si riferisce l'azione, la condizione o il modo di essere indicati dal verbo. Nell’analisi logica, il soggetto (dal latino subiectum “che sta sotto, che è alla base”) è l’elemento della frase a cui si riferisce il predicato, con il quale concorda nel numero, nella persona e nel genere. Può indicare: – la persona, l’animale o la cosa o la cosa che compie l’azione nelle frasi con verbo attivo – la persona, l’animale o la cosa che subisce l’azione nelle frasi con verbo passivo o riflessivo – la persona, l’animale o la cosa a cui è riferita una qualità, una condizione nelle frasi con predicato nominale Qualsiasi categoria grammaticale può svolgere la funzione di soggetto; quelle più usate sono il nome e il pronome ma anche l’aggettivo sostantivato e l’infinito sostantivato. Con i verbi di forma attiva Con i verbi di forma Con il verbo essere passiva Del soggetto si esprime un qualcosa Il soggetto compie l’azione Il soggetto subisce l’azione Il fiore è profumato Il fiore sboccia Il fiore è colto Del soggetto si esprime una condizione Il fiore è nel vaso La posizione del soggetto nella frase Di solito il soggetto è posto all’inizio della frase e precede il predicato: La notte calò improvvisamente Soggetto Predicato Complemento 10 Ma può essere anche posto dopo il predicato: Calò improvvisamente la notte Predicato Complemento soggetto IL COMPLEMENTO PREDICATIVO DEL SOGGETTO È un complemento diretto formato da un nome o da un aggettivo riferiti al soggetto che si trova dopo: Verbi copulativi: diventare; sembrare; nascere... Il cielo diventa Soggetto Verbo copulativo nuvoloso Complemento predicativo del soggetto Il complemento predicativo del soggetto oltre che da verbi copulativi è retto da: -verbi appellativi di forma passiva (essere eletto...) -verbi elettivi di forma passiva (essere eletto...) -verbi estimativi di forma passiva (essere stimato...) 11 L'ATTRIBUTO È un aggettivo che si unisce ad un nome per indicare una caratteristica o una qualità: esso può riferirsi a qualsiasi elemento della frase. L'APPOSIZIONE È un nome che si aggiunge a un altro nome per meglio precisarlo. Il fiume Arno attraversa Firenze Apposizione del Soggetto Predicato verbale Complemento soggetto oggetto COMPLEMENTI DIRETTI E INDIRETTI CHE COSA SONO I COMPLEMENTI I complementi sono parole che si aggiungono al soggetto, al predicato e ad altri elementi della frase, per completarne e arricchirne il significato. I complementi, in base alla forma, si distinguono in tre gruppi: COMPLEMENTI DIRETTI Maria suona Soggetto Predicato verbale Vado in piscina con Paolo Complemento Complemento indiretto indiretto arrivano i nonni Predicato verbale Soggetto Si uniscono alla parola a cui si riferiscono senza alcuna preposizione. COMPLEMENTI INDIRETTI Sono sempre introdotti da una preposizione Predicato verbale semplice o articolata. COMPLEMENTI AVVERBIALI Sono formati da un avverbio o da una locuzione avverbiale. Oggi Complemento avverbiale 12 la chitarra Complemento diretto COMPLEMENTO OGGETTO IL COMPLEMENTO DIRETTO Nell’analisi logica, il complemento oggetto (chiamato anche complemento oggetto diretto o complemento diretto) è il complemento che indica l’oggetto (persona, essere animato o inanimato) dell’azione indicata dal verbo transitivo attivo della frase. Il complemento oggetto è collegato al verbo direttamente, senza preposizioni Complemento predicativo dell'oggetto Il complemento predicativo dell'oggetto è, nella sintassi della frase semplice, un sostantivo o un aggettivo che si riferisce all'oggetto, completando nel contempo il significato del verbo. Il complemento predicativo dell’oggetto si accompagna ai verbi ➔ copulativi che, in forma passiva, reggono il complemento predicativo del soggetto: verbi ➔effettivi attivi verbi ➔appellativi attivi verbi ➔estimativi attivi verbi ➔elettivi attivi Esempi L’ente ha assunto un impiegato amministrativo. Complemento oggetto L’ente lo ha assunto in qualità di impiegato amministrativo. Complemento predicativo dell’oggetto Complementi indiretti Complemento di specificazione Complemento di denominazione Complemento partitivo Complemento di termine Complemento di agente Complemento di causa efficiente Risponde alla domanda Di chi? Di che cosa? Risponde alla domanda Di quale nome? Risponde alla domanda Fra chi ? fra che cosa? Risponde alla domanda A chi? A che cosa? Risponde alla domanda Da chi? Risponde alla domanda Da che cosa? 13 Risponde alla domanda Dove? In che luogo? Risponde alla domanda Verso dove? verso quale luogo Risponde alla domanda Da dove? Da quale luogo? Risponde alla domanda Attraverso quale luogo? Complemento di stato in luogo Complemento di moto a luogo Complemento di moto di luogo Complemento di moto per luogo Complementi di tempo Complemento di tempo determinato Complemento di tempo continuato Risponde alla domanda Quando? Risponde alla domanda Per quanto tempo? Altri complementi indiretti Complementi di allontanamento Complementi di origine o provenienza Complemento dei fine o scopo Complemento di causa Complemento di modo Complemento di compagnia Complemento di mezzo Complemento di unione Complemento di relazione Complemento di qualità Complemento di materia Complemento di argomento Complemento di limitazione Risponde alla domanda Da chi? Da che cosa? Da dove? Risponde alla domanda Da dove? Da che cosa? Risponde alla domanda Per quale scopo? Risponde alla domanda Perché? Per quale motivo? Risponde alla domanda In quale maniera? Risponde alla domanda Con chi? Risponde alla domanda In che modo? Risponde alla domanda Con che cosa? Risponde alla domanda Fra chi? Fra che cosa? Risponde alla domanda Di che qualità? Risponde alla domanda Di che maniera? Risponde alla domanda Su chi? Su che cosa? Risponde alla domanda Riguardo a che cosa? 14 IL PREDICATO CHE COSA FA IL SOGGETTO? TE LO DICE IL PREDICATO! Il predicato è il motore della frase. OSSERVA: La sarta cuce SOGGETTO PREDICATO Rifletti e ricorda: CUCE è il PREDICATO della frase: in questo caso il predicato indica un'azione. E' formato solo dal verbo e si chiama PREDICATO VERBALE. PREDICATO NOMINALE È dato dall’unione della copula con il nome del predicato Copula Nome del predicato Nome Verbo essere + = predicato nominale Aggettivo IL PERIODO CHE COS'È IL PERIODO? Il periodo è l'insieme di più proposizioni disposte in successione logica e collegate tra loro cosi da esprimere un significato compito, delimitato da un segno di punteggiatura forte. 15 LA PROPOSIZIONE La proposizione (o frase) è un insieme, autonomo e di senso compiuto, di parole organizzate intorno a un verbo. Le caratteristiche fondamentali di una frase sono: ‒ presenza di almeno un verbo; ‒ i confini indicati da un segno di punteggiatura forte; ‒ il significato compiuto; ‒ l'ordine interno della frase. LA PROPOSIZIONE PRINCIPALE La proposizione principale: - Non dipende sintatticamente da nessun altra proposizione; - E’ sempre esplicita. Se nevica Rimango a casa Proposizione subordinata Proposizione principale LA PROPOSIZIONE COORDINATA E’ una proposizione unita ad un’altra in un rapporto di coordinazione, essa è posta sullo stesso piano e ha la medesima funzione della proposizione a cui si lega. Luca legge Proposizione principale e Paolo scrive Congiunzione Proposizione coordinata alla coordinante principale , Paolo scrive Luca legge Segno di Principale punteggiatura Coordinata alla principale LA PREPOSIZIONE SUBORDINATA E' una proposizione che dipende da un'altra proposizione. Per questo è chiamata anche DIPENDENTE, mentre la proposizione a cui è collegata ha funzione di reggente. Esco con l'ombrello Perché piove Proposizione principale o reggente Proposizione subordinata 16 LA FORMA DELLA PROPOSIZIONE SUBORDINATE Le proposizioni possono avere: 1 FORMA ESPICITA 2 FORMA IMPLICITA Il verbo è di MODO FINITO: indicativo, Il verbo è di MODO INDEFINITO: congiuntivo, condizionale/imperativo infinito partitivo, gerundio CHE TU STIA Desidero Sono qui ZITTO SUBORDINATA Reggente PER IMPARARE SUBORDINATA Reggente ESPLICITA IMPLICITA I GRADI DELLA SUBORDINAZIONE In un periodo si può creare una scala di subordinazioni con più gradi. STABILIMMO PROPOSIZIONE PRINCIPALE REGGENTE Di ritrovarci tutti insieme Subordinata di 1° grado (reggente) Per ascoltare i CD Subordinata di 2° grado (reggente) Che Luca aveva acquistato Subordinata di 3° grado Dalla proposizione principale possono dipendere direttamente anche più subordinate che, in tal caso, sono tutte di 1° grado. Mangio i biscotti Mentre leggo Proposizione principale Che ha preparato la Reggente mamma. Subordinata di 1° grado Subordinata di 1° grado Sia la proposizione principale sia ogni proposizione subordinata possono avere una o più proposizioni coordinate. Passeggio Principale ed esco con gli per rilassarmi amici Coordinata alla Subordinata di 1° principale grado 17 e divertirmi. Coordinata alla subordinata di 1° grado. PROGETTO P.O.N. “RISCOPRIAMO L'ITALIANO 1“ OPUSCOLO REALIZZATO DAGLI ALUNNI CLASSE 3A CLASSE 3B CICHELLO ILARIA ARTUSA MARIKA CIRIANNI GIUSEPPE CORIGLIANO MATTEO CONALOS MARIA ALEXANDRA MILIDONI GIUSEPPE EVOLO MARTINA FURCI CAROLINA MUZZOPAPPA SHARON GABRIELE FLORA ELVIRA SACCA' ALESSANDRA GALATI NATASCIA RETTURA SAVERIO LIMARDO ERICA PINTO ROCCO PARRONE SERENA SORRENTO ROBERTA ROTARU ROBERTA ANDREA A.S. 2013/2014